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Spett Redazione di Sirtinews
leggo sempre con vivo interesse tutte le notizie di Sirtinews, in particolare la rubrica “Ieri e oggi” a
firma Roberto Scalmani, convinto dell‟importanza di ricordare avvenimenti del passato ai quali
poter fare riferimento.
Il percorso storico della citata rubrica è ancora agli inizi e quindi l‟avvenimento cui accennerò nel
seguito è molto distante. Ciò nonostante vorrei lo stesso farne promemoria a codesta Redazione.
Nel 1989 per far fronte agli sviluppi del traffico telefonico e dati previsto per i campionati mondiali
di calcio (Italia 90) nonché per l‟adeguamento della rete di telecomunicazioni agli standard europei,
ASST decise di accelerare il programma di attivazione di circuiti sulla rete stessa, anche perché era
stata richiesta da SIP, che utilizzava la rete a lunga distanza di ASST, di mettere a sua disposizione
oltre 150.000 nuovi circuiti da realizzare in meno di un anno.
Per ragioni di immagine internazionale, erano coinvolti nel progetto i massimi vertici di ASST e
SIP sia a livello di Direzioni Generali che di Direzioni Regionali.
Il lavoro che, nel contesto del momento e per il ristrettissimo tempo a disposizione, appariva di
impervio percorso, fu affidato da ASST a Sirti.
Fu costituita una task force di tecnici delle Divisioni Nord e Sud che operò sotto l‟impareggiabile
coordinamento dell‟ingegner Giovanni Lombardi e, in tempo per l‟inizio dei campionati del mondo
di calcio, l‟ASST poté mettere a disposizione di SIP circa 180.000 nuovi circuiti.
Mi sembra doveroso venga ricordato il fondamentale apporto che alla realizzazione del progetto fu
dato dalla Divisione Nord che, superando difficoltà che sembravano insormontabili, riuscì a
completare in tempi da record, con la posa nel tratto Milano-Genova, la dorsale in fibra ottica
Roma-Milano.
Su questa dorsale fu possibile installare i primi due sistemi digitali a grande capacità su fibra ottica
e instradarvi, come su un‟autostrada telematica, gran parte dei circuiti previsti. Fu questo uno dei
punti di forza del progetto.
L‟avvenimento descritto può, ai non addetti ai lavori e con le tecnologie oggi disponibili, non
apparire una delle grandi imprese realizzate da Sirti, in particolare se si paragona ai grandi lavori
eseguiti in Arabia, Libia e tanti altri che non basterebbero alcune pagine a elencarli. In effetti si
trattò di una grande sfida che Sirti superò nonostante l‟attività non rientrasse propriamente nel
proprio core business.
Io ebbi modo di leggere il rapporto che i responsabili dell‟ASST stilarono per la propria Direzione
Generale al termine dei lavori: la professionalità della nostra Società veniva espressa in termini così
elogiativi che, vi assicuro, c‟era da sentirsi orgogliosi di appartenere alla Sirti.
Vi auguro buon lavoro e invio molti cordiali saluti
Milano 06-11-2005
Francesco Canonico
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