La fisica delle Particelle Elementari Prof. Marcello Giorgi - Lauree ...
La fisica delle Particelle Elementari Prof. Marcello Giorgi - Lauree ...
La fisica delle Particelle Elementari Prof. Marcello Giorgi - Lauree ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
UN PO’ DI STORIA<br />
Intorno al 1930 un atomo era descritto come un insieme neutro costituito da<br />
cariche negative, gli elettroni, che ruotano attorno ad un nucleo formato da<br />
cariche positive, i protoni.<br />
Questa visione fu proposta dopo l’esperimento di Rutheford. I protoni sono legati<br />
assieme nel nucleo dalla FORZA FORTE.<br />
Si conosceva bene inoltre la RADIOATTIVITÀ, fenomeno per cui gli atomi di<br />
alcune sostanze, vedi il RADIO, si traformano in nuovi atomi emettendo certe<br />
particelle, fra cui una, molto leggera, di carica negativa, l’elettrone e - .<br />
Nel 1930 Dirac propose una equazione relativistica al posto di quella di<br />
Scrõdinger, per descrivere particelle veloci che soddisfano ad un teorema di<br />
continuità della corrente, che prevedeva l’esistenza di particelle di<br />
caratteristiche opposte a quelle <strong>delle</strong> particelle per cui era stata scritta. Ciò<br />
indusse a formulare l’ipotesi dell’esistenza di ANTIPARTICELLE.<br />
Dirac stesso incontrò notevoli difficoltà ad interpretare il significato di<br />
“antiparticella”.<br />
Egli ritenne all’inizio che l’antiparticella dell’elettrone fosse il protone!<br />
FATTI SPERIMENTALI<br />
Nel 1932 avvengono 2 importanti fatti sperimentali.<br />
Chadwick scoprì l’esistenza di una nuova particella elementare<br />
costituente il nucleo atomico: il NEUTRONE, particella<br />
elettricamente neutra con massa circa eguale a quella del protone.<br />
Anderson scoprì l’esistenza del POSITRONE, elettrone con carica<br />
positiva, già previsto dalla equazione di Dirac.<br />
Il neutrone è la prima particella instabile che viene scoperta. Essa, al di fuori del<br />
nucleo, decade in un tempo di circa 11 minuti (che è la sua vita media) secondo<br />
la reazione:<br />
n -> p + e - + ν<br />
<strong>La</strong> particella ν, battezzata NEUTRINO non fu identificata subito; essa venne<br />
ipotizzata da Pauli e Fermi in seguito al fatto che nella reazione n -> p+e - il bilancio<br />
energetico non veniva completamente rispettato. Si tratta di una particella singolare,<br />
priva di massa e di carica, per il resto della stessa natura dell’elettrone; in effetti poi<br />
si capì che doveva trattarsi di un ANTINEUTRINO; proprio per le sue caratteristiche<br />
la sua rivelazione era incredibilmente difficile.<br />
RIVELAZIONE DELLE PARTICELLE<br />
Nei tempi di cui parliamo le tecniche di rivelazione <strong>delle</strong> particelle progredivano<br />
sempre più, purchè si trattasse di particelle che possiedono una carica elettrica.<br />
Veniva sfruttato il fenomeno della ionizzazione, secondo il quale una carica che<br />
attraversa un materiale strappa elettroni dagli atomi del materiale stesso, producendo<br />
in opportune condizioni una scarica elettrica (contatori Geiger ad es.), o la<br />
scintillazione, ovvero, la produzione di lampi di luce nell’attraversamento di materiali<br />
trasparenti. <strong>La</strong> rivelazione di particelle neutre è stato sempre un problema molto<br />
difficile, e si realizza di solito facendole interagire con opportuni materiali, ma in tal<br />
modo le particelle sono rivelate, ma vanno perdute!<br />
Successivamente si riuscirà a visualizzare la traiettoria di particelle cariche, ad es.<br />
fotografando le scariche elettriche lungo il loro percorso o immagazzinando con<br />
metodi elettronici le coordinate spaziali di dette scariche.<br />
Questi metodi hanno portato anche alle tecniche di determinazione <strong>delle</strong> loro velocità<br />
(tempi di volo), quantità di moto e carica (mediante campi magnetici) ed energia (dalla<br />
quantità di luce emmessa dalla scintillazione).<br />
4