31.05.2013 Views

Pasqua in Camargue di Roberto Forcherio E' nostra intenzione ...

Pasqua in Camargue di Roberto Forcherio E' nostra intenzione ...

Pasqua in Camargue di Roberto Forcherio E' nostra intenzione ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Pasqua</strong> <strong>in</strong> <strong>Camargue</strong> <strong>di</strong> <strong>Roberto</strong> <strong>Forcherio</strong><br />

E’ <strong>nostra</strong> <strong>in</strong>tenzione trascorrere qualche giorno fuori casa per <strong>Pasqua</strong>. Purtroppo, per vari<br />

motivi, abbiamo dato forfait al raduno del camper Club. Così proprio all’ultimo m<strong>in</strong>uto si è deciso<br />

per un piccolo tour della <strong>Camargue</strong> (Francia del sud), facendo vita da noma<strong>di</strong>.<br />

Partiamo alle ore 10,30 del VENERDÌ verso Briancons attraverso il Mong<strong>in</strong>evro, non dando<br />

retta alle previsioni meteo che danno brutto tempo sull’arco alp<strong>in</strong>o. Da Cesana Tor<strong>in</strong>ese <strong>in</strong><br />

su tempo da lupi, con bufera <strong>di</strong> neve che, per fortuna, non si attacca al suolo e si tramuta <strong>in</strong><br />

pioggia.<br />

Al colle del Mong<strong>in</strong>evro ci sono molti sciatori, la stagione <strong>in</strong>vernale quest’anno <strong>in</strong> montagna è<br />

stata red<strong>di</strong>tizia.<br />

Giunti a Sav<strong>in</strong> Le Lac ci fermiamo <strong>in</strong> un parcheggio sopra il lago per il pranzo, ma sorpesa, del<br />

lago c’è solo l’<strong>in</strong>vaso, manca totalmente l’acqua e il battello che <strong>di</strong> solito porta i turisti è <strong>in</strong> secca.<br />

Forse ci sono <strong>in</strong> corso opere idrauliche prima della bella stagione. Certo che non è un bello<br />

spettacolo.<br />

Verso le ore 14,30 partiamo per Aix En Provence , cosicché giunti a Gap imbocchiamo<br />

l’autostrada e superata AIX usciamo sulla statale <strong>in</strong> <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Marigna/Martigue e<br />

proseguiamo f<strong>in</strong>o a Carro (Pronuncia Carro’) un piccolo paese <strong>di</strong> pescatori che ha dato i natali a<br />

famoso comico francese Fernandel.<br />

Direttamente a fianco del porto riservato ai pescherecci è stata costruita un’area <strong>di</strong> sosta dotata<br />

<strong>di</strong> carico e scarico acque al prezzo <strong>di</strong> euro 4,60 (macch<strong>in</strong>etta automatica – tutte le monete<br />

meno i c<strong>in</strong>que centesimi <strong>di</strong> euro).<br />

L’area è ben ord<strong>in</strong>ata e ogni piazzola è ben delimitata e <strong>in</strong>siste <strong>di</strong>rettamente su una piccola<br />

spiaggia davanti il mare. Ci sono una trent<strong>in</strong>a <strong>di</strong> autocaravan tra svizzeri, italiani , francesi e<br />

tedeschi, che qui vengono per fare w<strong>in</strong>d surf, perché sembra ci sia abbastanza vento per lo<br />

scopo.<br />

SABATO<br />

Alle ore 8,00 il sole è già alto <strong>in</strong> cielo e fa caldo. Prima <strong>di</strong> partire una passeggiata lungo mare.<br />

Vorremmo prendere la <strong>di</strong>rezione verso Port De Bouc, dove ci si può’ imbarcare sul traghetto<br />

che porta a Port St. Louis ma sbagliamo strada e an<strong>di</strong>amo verso Istre e poi Port St. Louis,<br />

pagando il pedaggio per l’attraversamento <strong>di</strong> un affluente del rodano (4 euro – Bac De Barcar<strong>in</strong><br />

- Droit de passage - Syndacat mixte des Traversèes du Delta du Rhone)), <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e Sal<strong>in</strong> Di<br />

Giraud.<br />

Una delle più grosse sal<strong>in</strong>e d’Europa si presenta ai nostri occhi.. Parcheggiamo. Alla base del<br />

punto <strong>di</strong> visuale panoramico e giunti sopra imme<strong>di</strong>atamente la <strong>nostra</strong> mente torna <strong>in</strong><strong>di</strong>etro <strong>di</strong><br />

20 anni quando siamo giunti qui per la prima volta con un furgone Fiat 242 tutto scassato e con<br />

nostro figlio maggiore grande <strong>di</strong> anni due e non possiamo fare a meno <strong>di</strong> ricordaci che allora<br />

tutti i nostri cari erano <strong>in</strong> vita; gocce <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà scendono dai miei occhi. Potenza dei ricor<strong>di</strong> e<br />

suggestione dei luoghi.<br />

Qu<strong>in</strong><strong>di</strong> dopo i rituali acquisti <strong>di</strong> ricord<strong>in</strong>i, proseguiamo per latri 11 km per la famosa spiaggia<br />

<strong>di</strong> Piemoncons, una spiaggia composta da sabbia così compatta che i camper possono<br />

parcheggiarvi tranquillamente. Il tempo è bello ma tira forte vento. A fianco della spiaggia<br />

c’è uno stagno dove si possono vedere i fenicotteri rosa che qui si fermano durante l loro<br />

migrazioni.<br />

Facciamo una lunga passeggiata per qualche km sulla spiaggia e poi torniamo al camper.<br />

Ore 15,00 – Partiamo <strong>in</strong> <strong>di</strong>rezione Le Sa<strong>in</strong>tes Marie De La Mer e vi giungiamo dopo 62 Km sulla


D35 godendo <strong>di</strong> panorami mozzafiato, attraverso allevamenti <strong>di</strong> cavalli e tori. I turisti si fermano<br />

a bordo strada per veder da vic<strong>in</strong>o i cavalli che si lasciano accarezzare mansueti.<br />

E così facciamo anche noi.<br />

Verso le ore 17 siamo alla meta e entriamo nell’area riservata alle autocaravan all’<strong>in</strong>izio del<br />

paese pagando all’addetto euro 6 per 24 ORE. Anche qui carico e scarico compresi.<br />

E’ un’area che può contenere f<strong>in</strong>o a 150 camper ed è molto comoda per visitare il paese. Ne<br />

esiste anche un’altra, piu’ scomoda per 200 posti all’altro estremo del paese.<br />

Nessuno sa <strong>di</strong>re chi fosse con precisione Sara la Kàli la donna nera che protegge i gitani e i<br />

rom. Forse si trattava della badessa <strong>di</strong> un grande convento <strong>in</strong> Libia, martire cristiana. Un’atra<br />

storia racconta <strong>in</strong>vece <strong>di</strong> una serva <strong>di</strong> Maria <strong>di</strong> Giacomo, Maria Salomè e Maria Maddalena,<br />

parenti del Cristo e della Verg<strong>in</strong>e, che dopo la cacciata dalla Giudea approdarono <strong>in</strong> <strong>Camargue</strong>.<br />

Fatto sta che quaggiù, nel sud della Francia si svolge uno dei piu’ gran<strong>di</strong> e spettacolari riti della<br />

cristianità. Il tema del tutto religioso non nasconde, per altro, antiche credenze, supersitizoni e<br />

costumi del popolo”nomade” – La festa si tiene nel mese <strong>di</strong> maggio (24 e 25) e il suo fulcro è<br />

la bellissima cattedrale che abbiamo visitato il giorno <strong>di</strong> <strong>Pasqua</strong> e che raccoglie le statue delle<br />

Marie e reliquie <strong>di</strong> ogni tipo.<br />

Una processione <strong>di</strong> fedeli composta da noma<strong>di</strong>, gitani e rom, raggiunge , con partenza dalla<br />

cheisa il mare e qui il sacerdote su <strong>di</strong> una barca da pesca bene<strong>di</strong>ce il mare e la terra dei gitani.<br />

Durante le notti seguenti gran<strong>di</strong> balli, danze e musiche sono uno spettacolo <strong>in</strong>commensurabile<br />

ed è proprio tra queste danze che trova ra<strong>di</strong>ci il ballo del Flamenco, che viene associato alla<br />

regione spagnola dell’Andalusia ma che nella realtà trova ra<strong>di</strong>ci nelle antiche movenze delle<br />

donne iraniane e <strong>in</strong><strong>di</strong>ane.<br />

Dunque il folk z<strong>in</strong>garo, l’oro delle statue votive, il nero dei Toron, il bianco dei cavalli, il fuoco dei<br />

tanti falò, i balli, i suoni ed i i canti che racchiudono un mondo a se stante.<br />

DOMENICA - PASQUA<br />

Ci alziamo più tar<strong>di</strong> del solito (è <strong>Pasqua</strong>) e pensiamo che abbiamo dormito bene, poiché<br />

nonostante i molti camper non abbiamo sentito rumori <strong>di</strong> sorta.<br />

Dopo colazione ci rechiamo a visitare l’arena, posta proprio sul lungomare e qui, ci viene offerto<br />

un piccolo r<strong>in</strong>fresco <strong>di</strong> benvenuto a base <strong>di</strong> pancetta, lardo e v<strong>in</strong>o del luogo. Apprezziamo molto<br />

l’<strong>in</strong>iziativa e restiamo sugli spalti a ad ascoltare una serie <strong>di</strong> bande musicali locali che suonano<br />

pezzi provenzali che ci ricordano <strong>in</strong> <strong>di</strong>versi casi le musiche occitane delle nostre valli. Ci sono<br />

molti turisti e tutti applaudono sentitamente.<br />

Poi pren<strong>di</strong>amo il tren<strong>in</strong>o che ci porta a visitare le aziende dove avvic<strong>in</strong>iamo e <strong>di</strong>amo da<br />

mangiare pezzi <strong>di</strong> pane ai cavalli, ve<strong>di</strong>amo gli stagni popolati <strong>di</strong> fenicotteri rosa e i famosi tori<br />

neri (Toron) piu’ piccoli <strong>di</strong> quelli spagnoli ma sempre dei bei bestioni.<br />

Al ritorno i città abbiamo la sorpresa <strong>di</strong> vedere la corsa che i “Gar<strong>di</strong>en” fanno compiere ai tori<br />

nelle vie della città controllandoli con le loro lunghe picche <strong>di</strong> legno.<br />

Poi troviamo un piccolo ed accogliente ristorante lungo la passeggiata a mare dove gustiamo<br />

una succulenta “paella”, molto abbondante e ben con<strong>di</strong>ta e con v<strong>in</strong>o, acqua, dolce e caffè;<br />

spen<strong>di</strong>amo 35 euro <strong>in</strong> tre persone.<br />

Il tempo è <strong>di</strong>scretamente bello e soprattutto non piove. La sera due parole con alcuni camperisti<br />

e poi a nanna .<br />

LUNEDI’<br />

Alle ore 9,30 partiamo per Arles (22 Km) e qui imbocchiamo l’autostrda f<strong>in</strong>o ad Aix En Provence<br />

(5 euro), poi proseguiamo <strong>in</strong> <strong>di</strong>rezione GAP sulla superstrada che attraversa Aix. Usciamo a<br />

Pertuis prima del casello <strong>di</strong> Sisteron (euro 1,60) . Il paesaggio che attraversiamo <strong>in</strong> <strong>di</strong>rezione


<strong>di</strong> Manosque è stupendo tra ver<strong>di</strong> coll<strong>in</strong>e, laghetti., fiumi, basse viti. Dopo 30 Km giungiamo a<br />

Manosque dove ci riforniamo <strong>di</strong> gasolio (euro 0,81 al litro) <strong>in</strong> un supermercato. La <strong>di</strong>fferenza<br />

rilevata rispetto ai <strong>di</strong>stributori esterni è notevole (da 0,92 a 0,81 = cent 0,11 ovvero lire 213) –<br />

Chi da tempo viaggia <strong>in</strong> Francia sa bene che nei supermercati, a seconda della zona si possono<br />

risparmiare per i rifornimenti <strong>di</strong> carburante anche 300 (euro 0,16) delle vecchie lirette.<br />

Proseguiamo per Riez la Roma<strong>in</strong>e dove si trovano appunto antiche vestigia romane e<br />

imbocchiamo la strada per l’altipiano <strong>di</strong> Valencole (l’altipiano della lavanda) e alle ore 13<br />

giungiamo a Sa<strong>in</strong>t Croix ssur Verdun. Il parcheggio comunale con carico e scarico acque è<br />

gratuito f<strong>in</strong>o alle ore 19 poi si paga per la notte (5,50 euro) e non si puo’ restare piu’ <strong>di</strong> due<br />

giorni consecutivi. E’ ancora come altre volte che siamo venuti quaggiu’ – Dal parcheggio<br />

si ammira tutto il lago e si vedono <strong>in</strong> lontananza i paes<strong>in</strong>i che si trovano sulle sue coste.<br />

Inoltre ci sono i bagni pubblici mlto puliti e al fondo del parcheggio ci sono <strong>di</strong>versi giochi per le<br />

bocce (petanque). A <strong>di</strong>fferenza del mese <strong>di</strong> agosto ci sono solo 6 autocaravan e tutto è molto<br />

tranquillo. Pensiamo <strong>di</strong> recarci, dopo aver circunmnavigato il lago a La Salle sur Verdon ma<br />

non rifermiamo e proseguiamo f<strong>in</strong>o all’<strong>in</strong>izio della gola del Canyon del Verdun, uno dei piu’ belli<br />

del mondo. Nel rivedere il Canyon ci ricor<strong>di</strong>amo quando qualche anno fa abbiamo fatto canoa<br />

dentro <strong>di</strong> esso <strong>in</strong>oltrandoci al suo <strong>in</strong>terno.<br />

Pio dopo qualche foto ricordo proseguiamo per Aigu<strong>in</strong>e e giungiamo davanti al tunnel del Fayet.<br />

Da questo punto guardando verso il basso si vede il fiume e anche il famoso sentiero Martel.<br />

Dopo un’ulteriore sosta sul ponte dell’Artuby che unisce le due rive del canyon, qu<strong>in</strong><strong>di</strong> <strong>di</strong>rigiamo<br />

verso Castellane che raggiungiamo verso le ore 18 e ci fermiamo per la notte lungo il fiume,<br />

all’<strong>in</strong>terno del paese.<br />

Castellane si sviluppa ai pie<strong>di</strong> <strong>di</strong> una falesia <strong>di</strong> roccia calcarea che sovrasta tutto il luogo, sulla<br />

cui sommità si trova una chiesa che svetta su tutto il circondario. In questo luogo che vive<br />

pr<strong>in</strong>cipalmente <strong>di</strong> turismo per gran parte dell’anno, durante la bella stagione operano <strong>di</strong>verse<br />

scuole <strong>di</strong> raft<strong>in</strong>g, che promuovo escursioni nel fiume a bordo <strong>di</strong> grossi canotti e preparati<br />

istruttori, con tanto <strong>di</strong> fotografia da ritirarsi al ritorno presso il fotografo locale. Ci sono molti<br />

parcheggi e il centro storico da percorrere a pie<strong>di</strong> è molto bello.<br />

MARTEDI’<br />

Dopo un sonno ristoratore <strong>di</strong> fianco al fiume, partiamo <strong>in</strong> <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Digne les Ba<strong>in</strong>s città<br />

termale , che si raggiunge seguendo la Route Napoleon, meravigliosa strada che tra ver<strong>di</strong><br />

vallate e monti ancora <strong>in</strong>nevati scende verso Digne, attraversando gole e piccoli canyon. Ad<br />

un certo punto ci fermiamo perché una lunga colonna <strong>di</strong> auto, camper e bus blocca la strada.<br />

Ci <strong>di</strong>cono che durante la notte è scesa una frana dal costone della montagna e per fortuna non<br />

ci sono state vittime. Noi ci fermiano qui che sono le ore 10 e ci mettiamo a chiacchierare con<br />

un camperista francese che per anni ha guidato grossi TIR su e giù per l’Italia. Ci <strong>di</strong>ce che la<br />

strada sarà aperta verso le ore 12,30. Stiamo ancora pranzando quando una tromba concede il<br />

via libera e così è tutto un fuggi fuggi verso i mezzi per partire subito ed io salto letteralmente al<br />

posto <strong>di</strong> guida lasciando che la moglie se la sbrighi con i piatti etc.<br />

Partiamo e dopo trenta m<strong>in</strong>uti passiamo all’esterno <strong>di</strong> Digne, grazie ad una scorciatoia<br />

segnalataci dal simpatico autista francese prima <strong>in</strong>contrato e an<strong>di</strong>amo <strong>in</strong> <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Sisteron,<br />

dove <strong>in</strong>vece <strong>di</strong> imboccare l’autostrada proseguiamo per la statale che la costeggia, altrettanto<br />

bella, f<strong>in</strong>o quasi a Gap , poi pren<strong>di</strong>amo per Barcellonette e rifacciamo l’it<strong>in</strong>erario dell’andata f<strong>in</strong>o<br />

a Briancons. Siamo quasi a casa e anche questa vacanza sé quasi term<strong>in</strong>ata.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!