INTERVISTA A MANUELA MALVASIO - NELLA CIOCCOLATA
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<strong>INTERVISTA</strong> A <strong>MANUELA</strong> <strong>MALVASIO</strong>- CIOCCOLATERIA <strong>NELLA</strong> (Ivrea)<br />
Dal 1970 il laboratorio "Nella Cioccolata" a Ivrea offre ai golosi numerose prelibatezze, belle da vedere e ottime<br />
da degustare. Specializzato nella lavorazione del cioccolato, è oggi possibile trovarvi un'infinità di praline ripiene<br />
e di tavolette aromatizzate, che combinano sapientemente il cioccolato con i sapori tipici della nostra terra.<br />
D. MI PARLI UN PO' DI LEI E DELLA SUA ATTIVITA'<br />
R. La tradizione dolciaria, nella nostra famiglia, risale a mia mamma<br />
Nella Enrica. Dall'età di vent'anni lavorò, per un lungo arco di tempo,<br />
in una storica pasticceria nel cuore di Ivrea, imparando ogni cosa su<br />
questa professione. Nel 1970, decise di aprire una Pasticceria<br />
propria nel centro di Ivrea. A quel tempo, mio padre, Bruno Malvasio,<br />
lavorava presso la nota società di macchine da scrivere Olivetti con<br />
sede in Ivrea. Per amore della famiglia e stimolato da nuovi eventi<br />
lasciò quindi la multinazionale per intraprendere una nuova<br />
avventura, consolidando storiche ricette di alta pasticceria ed inoltre<br />
creando nuove ricette di sua fantasia. Io ho studiato a Milano, al<br />
Politecnico del Commercio, dove ho seguito i corsi annuali di grafica<br />
vetrinistica, ricevendo, nell'ultimo anno di corso, dall'Accademia<br />
Vetrinistica Italiana il 1° premio come migliore vetrina Natalizia sul<br />
territorio italiano. Grazie al conseguimento di questo premio, una<br />
nota agenzia di cacciatori di teste milanese mi ha selezionato<br />
proponendomi al Responsabile Risorse Umane Italia di un noto<br />
marchio mondiale della moda/profumi. Per tredici anni ho ricoperto il<br />
ruolo di responsabile Visual Merchandising Profumi Italia in Chanel,<br />
curando in prima persona il merchandising sul territorio italiano. Ho<br />
consolidato gli studi frequentando i corsi serali di Trade and Sales<br />
Communication presso l'Istituto Superiore di Comunicazione di<br />
Milano. Ho vissuto, sofferto e superato mille sfide con mille<br />
soddisfazioni professionali e personali… tuttavia il sogno nel cassetto<br />
era proiettare l'esperienza acquisita in una realtà artigianale, diversa<br />
dall'ambiente di una multinazionale, provando nuove sfide sempre<br />
stimolanti, per raggiungere costantemente nuovi obiettivi. Cinque<br />
anni fa la svolta: ho lasciato la metropoli milanese per tornare dove<br />
con il cuore ero sempre stata, il Canavese. Inoltre, i miei genitori<br />
decisero di cedere l'attività trentennale di pasticceria, soprattutto<br />
consapevoli che la farina, elemento principale in pasticceria, essendo<br />
volatile, è nemica in un laboratorio di cioccolato. Dovevamo scegliere<br />
se continuare sulla strada percorsa fino ad allora, o cambiare.
Ovviamente abbiamo optato per il cambiamento, scegliendo il<br />
cioccolato, prodotto affascinante dalle mille sfaccettature. L'attività ha<br />
cambiato ubicazione, trasferendosi dal centro di Ivrea alla zona<br />
industriale.Abbiamo modificato il sistema di vendita, passando dalla<br />
vendita al minuto a una vendita a possessori di partita iva. La nostra<br />
produzione è ora rivolta a Enoteche, Torrefazioni, Negozi<br />
specializzati nella vendita di solo cioccolato e, new entry, le<br />
gastronomie. Tra i nostri clienti annoveriamo una catena in Inghilterra<br />
che importa prodotti artigianali italiani, una distilleria per la quale<br />
creiamo un cioccolatino con ripieno cremoso con grappa riserva,<br />
personalizzando l'incarto con logo del cliente, due Cantine per le<br />
quali creiamo una pralina dal ripieno cremoso con il loro vino Passito<br />
doc, personalizzandola con marchio del cliente. Serviamo anche un<br />
ristorante, per il quale abbiamo creato due cioccolatini personalizzati.<br />
Inoltre, soprattutto nel periodo natalizio e pasquale, annoveriamo tra i<br />
nostri clienti aziende e liberi professionisti, che si rivolgono a noi per<br />
regali aziendali o di circostanza.<br />
D. MI RACCONTI QUALCOSA DEI SUOI PRODOTTI<br />
R. In laboratorio cerchiamo di creare una forte sinergia tra il cioccolato e quelli che sono i prodotti del territorio.<br />
Mi piace ricordare, a questo proposito, tra le nostre praline la gentile "Mielò", dal ripieno cremoso con miele e<br />
liquore al miele, della quale amo sottolineare che abbraccia tre aziende: il nostro laboratorio di cioccolato, la<br />
distilleria con il liquore al miele e l'apicoltore che produce il miele (apicoltore che, tra l'altro, ha i suoi alveari in<br />
Piemonte, Toscana e Sicilia). Le tavolette, in genere, hanno più sfaccettature: spaziando da quelle speziate come<br />
zenzero, peperoncino, cannella a quella in cioccolato fondente con fave di varie provenienze equatoriali sulla<br />
quale, per caduta, vengono posizionati a vista grani di polline giallo acquistato direttamente da un apicoltore<br />
locale. Inoltrandoci nella nostra gamma di tavolette, si può variare tra vari tipi di aromatizzazione… un esempio è<br />
quella aromatizzata all'assenzio, realizzata per caso in occasione di un evento e consolidatasi nel tempo tra i<br />
nostri prodotti grazie all'ottimo riscontro del consumatore finale. Cercando di sconfinare, discostandoci dai<br />
prodotti alimentari del territorio, in collaborazione con un'azienda piemontese che produce ceramiche, abbiamo<br />
realizzato un insoluto connubio con un loro prodotto. Introduciamo cioè il loro cucchiaino di ceramica in stampi<br />
quadrati, nei quali inseriamo le nostre miscele di cioccolato: il sapore del cioccolato incontra così la tradizione<br />
della ceramica. Il risultato è d'effetto: una volta consumato il cioccolato, rimane il cucchiaino. Enoteche e<br />
torrefazioni lo servono nei loro menù. Il cioccolato è delizioso da mordere… tuttavia, è anche ottimo da degustare<br />
leggermente fuso con il cucchiaino. Piace talmente tanto che alcuni clienti finali lo consumano e intanto fanno<br />
collezione di cucchiaini da portare a casa. In occasione di ricorrenze speciali abbiamo prodotto soggetti come<br />
stick di rondelle di arancia candita ricoperta di cioccolato, labbra carnose di cioccolato su bastoncino per San<br />
Valentino.<br />
Continua...
<strong>INTERVISTA</strong> A <strong>MANUELA</strong> <strong>MALVASIO</strong>- CIOCCOLATERIA <strong>NELLA</strong> (Ivrea)<br />
D. VOI CREATE PRALINE RIPIENE DI MIELE E LIQUORE AL MIELE, PASSITO DOC, GERWURZTRAMINER,<br />
MOSTARDA D'UVA "COGNA'" E ALTRI INNUMEREVOLI ACCOSTAMENTI; AROMATIZZATE LE TAVOLETTE<br />
CON ASSENZIO, LAVANDA, NOCE MOSCATA E PEPERONCINO; ABBINATE IL CIOCCOLATO FONDENTE<br />
AL ROSMARINO, ALLA SALVIA, AL PEPE ROSA, ALLA CAN<strong>NELLA</strong>, ALLO ZENZERO, ALLA VIOLA, ALLA<br />
ROSA, ALL'UVA FRAGOLA, AL GELSOMINO, ALLA LIQUIRIZIA, AL LIMONE... PERCHE' INDIRIZZARSI<br />
VERSO UNA PRODUZIONE SIMILE? COME SCEGLIETE GLI ABBINAMENTI?<br />
R. Le praline e le tavolette con abbinamenti insoliti nascono un po' per caso. Ci piace miscelare i sapori come il<br />
pittore mescola i colori sulla tavolozza. La pralina dal ripieno cremoso con Gerwurztraminer è stata realizzata in<br />
occasione di un evento a Merano, dove abbiamo presenziato e con cui volevano avvicinarci ai prodotti tradizionali<br />
del luogo. La nostra gamma di tavolette varia tra vari tipi di aromatizzazione… un esempio è la tavoletta<br />
aromatizzata al rosmarino, realizzata per caso in occasione di un evento dell'Associazione del Rosmarino e<br />
consolidata nel tempo tra i nostri prodotti grazie al riscontro del consumatore finale.<br />
D. NON PENSA CHE SIA UN MODO NUOVO DI INTENDERE IL<br />
PRODOTTO CIOCCOLATO? FORSE E' UN PO' GIOCARE CON IL<br />
CIOCCOLATO? IL CIOCCOLATO SI PRESTA A GIOCARE CON<br />
LUI?<br />
R. Sì. Il cioccolato si presta a giocare con lui. Ma noi artigiani del<br />
cioccolato e giornalisti di settore non dobbiamo giocare usando il<br />
cioccolato per giocare con il consumatore inesperto. Oggi è rarissimo<br />
che un cioccolatiere si occupi di tutto, dal trattamento delle fave fino<br />
al cioccolato. E' come se un panettiere andasse al mulino a macinare<br />
il grano per ottenere la farina o come se uno chef macellasse lui<br />
stesso la carne. Quasi tutti i cioccolatieri cercano le miscele di<br />
copertura che ritengono migliori per poi lavorarle e creare i propri<br />
prodotti. Consiglierei, prima di scrivere un articolo, di verificare che<br />
tutte le fasi della lavorazione delle fave (essiccazione, tostatura,<br />
spremitura, concaggio, temperaggio) siano una consuetudine e non<br />
fatte solo negli orari di visita.<br />
D. OLTRE AD UNA VASTA GAMMA DI PRODOTTI, COSA TROVA<br />
UNA PERSONA CHE ENTRA NEL SUO NEGOZIO?<br />
R. Il nostro laboratorio è un po' atipico: ci troviamo infatti al primo<br />
piano di un edificio, e non al piano terra.<br />
Inoltre vendiamo per lo più a possessori di partita iva… tuttavia,<br />
cerchiamo di accogliere il visitatore che viene da noi mettendolo a<br />
suo agio. E' come se entrasse in famiglia, siccome c'è solo un muro
che separa il laboratorio dal locale dove il prodotto è esposto… e a<br />
seconda delle lavorazioni in atto i profumi nell'aria sono diversi.<br />
La cosa bella è che quando creiamo prodotti-novità ci piace farli<br />
degustare ai clienti, in modo da raccogliere il parere e le critiche<br />
costruttive per meglio soddisfare il palato dei nostri consumatori.<br />
D. QUAL'E' UN PRODOTTO DI CUI VA PARTICOLARMENTE<br />
FIERA E PERCHE'?<br />
R. Cerchiamo di curare nel dettaglio tutti gli aspetti di ogni singolo<br />
prodotto, dalle materie prime, alla lavorazione, al packaging. E' un<br />
po' come se i prodotti che escono dal nostro laboratorio fossero " tutti<br />
figli nostri" e io li amo tutti alle stessa maniera. C'è la pralina al miele,<br />
di cui ho parlato prima… oppure c'è la "Castagrappa" con crema di<br />
marroni, prodotta inizialmente in occasione della Festa della<br />
Castagna a Piverone, Comune situato sulla Serra Morenica, dove le<br />
castagne vengono raccolte a mano, come si faceva una volta…<br />
oppure la<br />
ganache al cavolo-verza, che produciamo una volta all'anno in occasione della sagra del cavolo verza di Montalto<br />
Dora. Una cosa vorrei aggiungere: abbiniamo il cioccolato non solo con prodotti della regione Piemonte, ma<br />
anche di altre zone d'Italia. Ad esempio, ci piace utilizzare l'aceto balsamico che ben si accosta con il cioccolato.<br />
D. QUANTO SPAZIO E IMPORTANZA HA PER VOI L'ATTIVITA' FIERISTICA?<br />
R. Per noi la presenza in fiere di settore è molto importante, perché aiuta a farci conoscere e a trovare punti<br />
vendita in zone limitrofe alla città dove si svolge l'evento. Siamo stati a Eurochocolate a Perugia, al Choccoshow<br />
a Bologna, a Cioccolatò a Torino e poi a Merano, Alba …e a Parigi al Torneo delle Nazioni organizzato in<br />
occasione del Salone Internazione Intersuc. Ci piace molto partecipare anche ad altre iniziative: ad esempio, nel<br />
novembre 2002, abbiamo organizzato una cena nel Castello di Pavone Canavese, vicino ad Ivrea.<br />
Lo scenario era magico: lasciate le macchine nel parcheggio sottostante, si saliva a piedi lungo una gradinata<br />
illuminata da tante candele accese aromatizzate al profumo di cioccolato, in modo da creare un effetto scenico<br />
olfattivo notevole. Tutto era curato nei minimi particolari: sui tavoli i centrotavola, diversi per ogni tavolo, erano<br />
stati personalizzati con praline di diverse forme e decorazioni e negli angoli della sala vi erano sculture di<br />
cioccolato accuratamente realizzate. Il menù era su carta di pregio profumata al cioccolato. Lo chef del Castello<br />
abbinava con abilità le nostre praline dal ripieno ricercato ai piatti di alta cucina, dall'aperitivo al dolce.<br />
D. QUANTO CONTA L'IMMAGINE NEL SETTORE DEL CIOCCOLATO? PERI IL CONSUMATORE FINALE<br />
CONTA PIU' O MENO DELLA QUALITA' DEL PRODOTTO?<br />
R. L'immagine conta tantissimo! Serve a catturare l'attenzione e la curiosità del consumatore. Si può anche avere<br />
un prodotto ottimo, ma fino a che il cliente non lo degusta non lo può sapere. Per farglielo provare, bisogna<br />
carpire il suo sguardo, curando il packaging all'eccesso, in modo che il prodotto si faccia notare sullo scaffale<br />
uscendo dalla moltitudine di prodotti concorrenti vicini. Anche perché una volta che il prodotto è in bocca, il<br />
grosso del lavoro è già stato fatto! Per questo curiamo molto i particolari estetici, dall'incarto alle decorazioni a<br />
vista. Un esempio…? I grani di pepe rosa dall'intenso colore rosso sul cioccolato fondente della nostra tavoletta<br />
al pepe rosa.<br />
D. E' TEMPO DI VACANZA: SE POTESSE SCEGLIERE DI VISITARE UN PAESE PRODUTTORE DI CACAO,<br />
DOVE ANDREBBE E PERCHE'?<br />
R. Amo viaggiare, andrei ovunque! Potrei dirle Sao Tomè o Santo Domingo… solo perché alcuni giorni addietro<br />
ho letto un articolo interessante sulla produzione di cacao in questi luoghi.<br />
D. PROGETTI PER IL FUTURO?<br />
R. Sicuramente l'apertura, in autunno, del punto vendita al minuto. Per quanto riguarda il mio sogno nel cassetto,<br />
mi piacerebbe partecipare al Salon du Chocolat di Parigi. E poi ho molte chimere… Vorrei ad esempio contribuire<br />
a far conoscere il cioccolato artigianale… Nel mondo del cioccolato c'è tanta confusione, per cui il consumatore<br />
finale ha bisogno di essere guidato. Il dilemma è che oggi il cioccolato artigianale non riesce a trasmettere
all'utente finale quanto sia valido. Per ovviare a ciò serve più collaborazione tra gli operatori del settore e una<br />
gran voglia di mettersi in gioco. Sarebbe bello trovare una qualche forma di collaborazione tra diversi<br />
cioccolatieri: uniti, si potrebbe, ad esempio, aprire in una grande città un unico punto vendita, dove su ogni<br />
scaffale personalizzato vengono esposti i prodotti artigianali di ogni azienda. Il consumatore avrebbe così la<br />
possibilità di girare, comparare prodotti diversi, rendendosi conto delle sfaccettature che offre il mondo del<br />
"cioccolato puro", quello con solo burro di cacao… e poi magari acquistare tutto! Chissà che un giorno questa<br />
fantasia di "concept store del cioccolato artigianale" non possa diventare realtà … !