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E - Figlie di Santa Maria della Provvidenza

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Anno VI – N. 31 – pagina 14<br />

accompagnano tutti i giorni le persone accolte e bisognose nel cammino <strong>della</strong> vita; ne è<br />

<strong>di</strong>mostrazione il fatto che i referenti MLG in<strong>di</strong>viduati e <strong>di</strong>sponibili nelle Case sono tutti<br />

operatori e membri delle<br />

Equipe Direttive, cioè collaboratori anche nella progettazione, conduzione e<br />

gestione delle opere <strong>di</strong> carità guanelliane. Questo è un dato significativo, certo anche<br />

con la consapevolezza che ci sono pure operatori non sempre motivati e convinti e che la<br />

strada del loro coinvolgimento in stile guanelliano sarà lunga e talvolta non senza<br />

ostacoli, ma anche prendendo atto che i carissimi novizi qui a Barza provengono dal<br />

mondo degli operatori. Occorre affinare le modalità <strong>di</strong> selezione, <strong>di</strong> scelta degli operatori<br />

laici e la loro introduzione-accompagnamento nei servizi alla persona guanelliani.<br />

Il Progetto <strong>di</strong> Provincia<br />

Ed è dal punto <strong>di</strong> vista degli<br />

operatori nelle opere che è<br />

possibile esprimere un breve e<br />

propositivo parere sul Progetto <strong>di</strong><br />

Provincia, anche tenendo in<br />

considerazione la mia personale e<br />

lunga esperienza in ambito<br />

provinciale e <strong>di</strong> servizi alla persona.<br />

La linea tracciata dalla<br />

Provincia in questi ultimi quin<strong>di</strong>ci<br />

anni è stata una risposta efficace<br />

alla complessità <strong>della</strong> progettualità<br />

e <strong>della</strong> gestione delle opere in<br />

questa fase storica, grazie alla<br />

bella collaborazione con i laici e a un rinnovamento metodologico attuato attraverso:<br />

1. le Équipes Direttive delle Case, formidabili possibilità <strong>di</strong> confronto e collaborazione<br />

tra religiosi e laici con ruoli <strong>di</strong> responsabilità in merito alla coraggiosa progettazione e<br />

ad una saggia sostenibilità dei servizi, alla inderogabilità <strong>di</strong> inelu<strong>di</strong>bili innovazioni e<br />

alla necessità <strong>di</strong> mantenersi sal<strong>di</strong> nell’identità, carisma e pedagogia <strong>di</strong> don Guanella e<br />

sua attualizzazione (il PEG);<br />

2. le Commissioni <strong>di</strong> Settore (Anziani, Disabili, Minori) per supporti, valutazioni,<br />

interscambi in rete <strong>di</strong> esperienze progetti e implementazioni delle normative,<br />

itinerari formativi infra e inter-Case <strong>di</strong> servizi simili.<br />

3. la Formazione Permanente <strong>di</strong> tutti i laici guanelliani tramite le scuole al Carisma (e<br />

relative pubblicazioni) e per i laici in ruoli <strong>di</strong>rigenziali tramite mirati incontri annuali<br />

intersettoriali delle Equipe Direttive.<br />

Su questa impostazione, anch’essa soggetta a continue migliorie nel tempo e quin<strong>di</strong> a<br />

possibili mo<strong>di</strong>fiche evolutive nel futuro, tenendo presente il numero limitato dei religiosi<br />

ma anche d’altra parte la crescente responsabilizzazione a tutti i livelli dei laici, si può<br />

guardare con una certa serenità al presente e anche al futuro delle opere <strong>di</strong> carità, dei<br />

servizi alla persona guanellianamente caratterizzati. E’ proprio in una situazione <strong>di</strong> crisi<br />

economica e quin<strong>di</strong> sociale che ha colpito anche il nord Italia (e pure la Svizzera), che<br />

necessita una rinnovata, intrepida e lungimirante testimonianza dalla parte degli ultimi<br />

non solo con la volontà <strong>di</strong> una basilare con<strong>di</strong>visione con i poveri, ma anche con<br />

l’attenzione alla sensibilizzazione culturale e socio-politica, con una presenza<br />

territoriale che possa incidere alla ra<strong>di</strong>ci sulle cause delle vecchie e nuove povertà,<br />

materiali ed esistenziali, e contribuire così ad un rinnovamento <strong>della</strong> convivenza<br />

ecclesiale, sociale e civile e anche delle normative (che devono essere sempre <strong>di</strong> più<br />

rispettose <strong>della</strong> <strong>di</strong>gnità dell’essere umano, nessuno escluso). In questo senso molto è<br />

stato fatto, anche ultimamente grazie alle iniziative capillari connesse alla<br />

Canonizzazione, ma molto rimane da fare.

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