Scarica il numero di MM del 21 dicembre 2011 - La Sestina ...
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TuttoSesto<br />
<strong>di</strong> Paolo Fiore<br />
pfiore1985@hotma<strong>il</strong>.it<br />
L’aspirante<br />
pastore<br />
S<strong>il</strong> Lo Jin<br />
in alcuni<br />
video<br />
pubblicati<br />
su Youtube<br />
Che ci fa un pastore evangelico coreano<br />
a Sesto San Giovanni?<br />
Si chiama S<strong>il</strong> Lo Jin, <strong>di</strong>stribuisce volantini<br />
che definiscono «l’Islam una<br />
religione senza contenuti particolari»<br />
e professano «zero tolleranza per <strong>il</strong><br />
Vaticano». Senza badare alla grammatica,<br />
affermano che «<strong>il</strong> nemico più<br />
grande, in Italia, non è gli stranieri.<br />
Non è né la mafia. I politici non lo<br />
sono nemmeno. I papi sono prima <strong>di</strong><br />
tutto i leader criminali». In una stampa<br />
<strong>del</strong> 25 settembre si legge che la<br />
mafia esiste «per colpa <strong>del</strong>la Chiesa<br />
Cattolica». Una via per la salvezza<br />
però c’è: basta ripetere tre volte una<br />
preghiera <strong>di</strong> tre righe. Dopo questa<br />
piccola operazione, «vai in para<strong>di</strong>so<br />
sicuramente quando muori», scrive<br />
S<strong>il</strong> Lo Jin. I suoi messaggi si trovano<br />
su internet o appiccicati alle fermate<br />
<strong>del</strong>l’autobus. Ma lui è introvab<strong>il</strong>e.<br />
Gli evangelici sono cristiani che non<br />
riconoscono la gerarchia cattolica e<br />
si basano su una rigida lettura <strong>del</strong>la<br />
Bibbia. S<strong>il</strong> Lo Jin si definisce «pastore<br />
assistente» <strong>del</strong>la Chiesa cristiana<br />
evangelica missione mon<strong>di</strong>ale. Della<br />
quale non si trova traccia neanche in<br />
viale fratelli Casiraghi 185, a Sesto<br />
San Giovanni, l’in<strong>di</strong>rizzo dovrebbe essere<br />
la sede <strong>del</strong>la comunità. Ma nel<br />
condominio, all’ora <strong>del</strong> «culto», alle<br />
11 la domenica e alle 19.30 <strong>il</strong> mercoledì,<br />
non si vede nessuno.<br />
I vicini <strong>di</strong> casa sono perplessi: «Non<br />
ne sapevo niente», <strong>di</strong>cono. Solo una<br />
signora racconta che «sì, c’era un<br />
gruppo <strong>di</strong> asiatici che si riuniva, ma<br />
ora non vedo più nessuno». All’ottavo<br />
piano <strong>del</strong>l’e<strong>di</strong>ficio, all’interno in<strong>di</strong>cato<br />
sui volantini, apre la porta un ragazzo<br />
orientale. Che però <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> non aver<br />
mai sentito parlare <strong>di</strong> S<strong>il</strong> Lo Jin.<br />
Il pastore assistente è un fantasma. Il<br />
cellulare è staccato da giorni. E le ema<strong>il</strong><br />
inviate sembrano perse nel web.<br />
<strong>La</strong> risposta arriva solo pochi minuti<br />
dopo aver bussato all’ottavo piano<br />
<strong>di</strong> viale Casiraghi: non sarà possib<strong>il</strong>e<br />
avere un incontro perché, scrive S<strong>il</strong><br />
Lo Jin, «purtroppo al momento sono<br />
in Corea». Via ma<strong>il</strong> <strong>di</strong>ce solo che «la<br />
comunità ha pochi fe<strong>del</strong>i perché l’unico<br />
posto per fare <strong>il</strong> culto era <strong>il</strong> mio<br />
appartamento». E che al momento «<strong>il</strong><br />
ministro è stato sospeso perché devo<br />
stu<strong>di</strong>are la teologia e <strong>di</strong>ventare pastore<br />
nel futuro».<br />
Qualche traccia <strong>di</strong> S<strong>il</strong> Lo Jin si trova<br />
su internet. Come una pagina Facebook,<br />
intitolata «Il regalo prezioso per<br />
te». Ha un solo post. E a giu<strong>di</strong>care dal<br />
<strong>numero</strong> <strong>di</strong> «Mi piace», solo uno, non<br />
ha avuto un grande successo. Così<br />
come non hanno mai sfondato i video<br />
su YouTube. L’aspirante pastore<br />
Adamo, Eva e la macedonia<br />
<strong>La</strong> strana novella <strong>di</strong> S<strong>il</strong> Lo Jin<br />
ne ha pubblicati 15, con <strong>il</strong> nickname<br />
«Truth (verità, ndr) 1005». Davanti<br />
alla telecamera, S<strong>il</strong> Lo Jin suona la<br />
chitarra, intona canti religiosi in italiano,<br />
inglese e coreano. Con linguaggio<br />
zoppicante, involontariamente<br />
comico («<strong>La</strong> Bibbia <strong>di</strong>ce che Adamo<br />
ed Eva hanno mangiato frutto. Non è<br />
mela. Può essere anche uva, anguria,<br />
pera») affida alla rete i suoi sermoni.<br />
Nei video si nota che «<strong>il</strong> pastore assistente<br />
<strong>del</strong>la Chiesa cristiana evangelica<br />
missione mon<strong>di</strong>ale» è un ragazzo:<br />
sorridente, con gli occhiali e una maglietta<br />
<strong>del</strong>l’Hard Rock Cafè. Non arriva<br />
a trent’anni. Come già Facebook,<br />
nemmeno YouTube gli ha dato gran<strong>di</strong><br />
sod<strong>di</strong>sfazioni: i f<strong>il</strong>mati hanno al massimo<br />
60 visualizzazioni.<br />
A Sesto San Giovanni le comunità<br />
evangeliche sono ben ra<strong>di</strong>cate. E<br />
nessuna sa chi sia S<strong>il</strong> Lo Jin. Pasquale<br />
Di Nunzio, pastore <strong>del</strong>la Chiesa dei<br />
Fratelli, non ha «mai avuto alcun rapporto»<br />
con <strong>il</strong> gruppo coreano. <strong>La</strong> sua<br />
è la prima comunità evangelica arrivata<br />
in città, nel 1967, quando Sesto<br />
era ancora Stalingrado. Ha sede in<br />
viale Carlo Marx. Di Nunzio, che guida<br />
un gruppo <strong>di</strong> circa 250 persone,<br />
non è d’accordo con i volantini <strong>di</strong>ffusi<br />
da S<strong>il</strong> Lo Jin: «Il nostro obiettivo non<br />
è polemizzare. Non è un metodo che<br />
usiamo per l’evangelizzazione». <strong>La</strong><br />
Chiesa dei fratelli preferisce stampare<br />
un giornalino. L’ultimo <strong>numero</strong><br />
contiene un sondaggio che verifica<br />
la conoscenza dei fe<strong>del</strong>i sul tema<br />
dalla creazione. Nove domande, tra<br />
le quali «Adamo ed Eva erano vegetariani?»<br />
(la risposta è «sì»). «Esistevano<br />
i <strong>di</strong>nosauri?» («sì, ma sono morti nel<br />
d<strong>il</strong>uvio universale»). «L’evoluzione è<br />
possib<strong>il</strong>e?» (no: gli evangelici sono<br />
creazionisti).<br />
L’altra comunità <strong>di</strong> Sesto, quella<br />
pentecostale Sorgente <strong>di</strong> vita, è più<br />
recente (<strong>il</strong> 5 gennaio compirà 10<br />
anni) e dai 15 fondatori è arrivata a<br />
contare 240 membri. I sermoni <strong>di</strong> S<strong>il</strong><br />
Lo Jin non sono arrivati neanche da<br />
queste parti: «Non conoscevo questa<br />
realtà», ammette <strong>il</strong> pastore Samuele<br />
Pellerito. Quanto agli attacchi al Vaticano,<br />
«non abbiamo niente contro<br />
la Chiesa Cattolica». Quella coreana<br />
non è la prima comunità «straniera»<br />
evangelica <strong>di</strong> Sesto. <strong>La</strong> città ne ospita<br />
anche un’altra, nata 14 anni fa e<br />
formata per <strong>il</strong> 90 per cento da ispanici.<br />
I suoi 500 fe<strong>del</strong>i ai volantini e a<br />
YouTube hanno preferito una evangelizzazione<br />
metropolitana: leggere la<br />
Bibbia ad alta voce nelle strade e sul<br />
metrò. Il pastore peruviano Michael<br />
Rodas liquida in poche parole <strong>il</strong> «collega»<br />
coreano: «Non lo conosco. Non<br />
ci interessa parlar male».<br />
Ma perché scegliere la metropolitana?<br />
«Nel metrò si <strong>di</strong>ffondono informazioni<br />
e pubblicità, perché non <strong>il</strong><br />
Vangelo?».<br />
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