JADRAN PISMO d.o.o. 1 - Daily Local News on Board
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CALCIO – Juventus-Inter 1-0. Anche se le scelte di Delneri si erano palesate giŕ a Cagliari, il 4-<br />
4-2 del tecnico calza per un ideale antidoto all'Inter. Basta pensare una delle soluzi<strong>on</strong>i preferite<br />
dai nerazzurri, la cavalcata di Maic<strong>on</strong> sul settore destro, deve superare barriere del calibro di<br />
Marchisio e Chiellini. Ma se la 'la migliore difesa č l'attacco', ecco che il terzino sinistro<br />
bianc<strong>on</strong>ero, dati alla mano, almeno nel primo tempo si sgancia quasi come il collega<br />
nerazzurro. L'Inter potrebbe sf<strong>on</strong>dare sul versante opposto. Krasic duella c<strong>on</strong> Zanetti, ma<br />
Eto'o, che potrebbe creare problemi nell'uno c<strong>on</strong>tro uno c<strong>on</strong>tro Sorensen, n<strong>on</strong> riesce mai a<br />
saltare l'uomo. In pratica l'Inter ha solo due mezze occasi<strong>on</strong>i: Pazzini, favorito da un rimpallo,<br />
n<strong>on</strong> sfrutta la sua per l'intervento di B<strong>on</strong>ucci, Cambiasso vanifica mandando altissimo al volo di<br />
destro la migliore incursi<strong>on</strong>e prof<strong>on</strong>da di Maic<strong>on</strong>. Piů Juve insomma. A parte la bu<strong>on</strong>a<br />
applicazi<strong>on</strong>e tattica generale, la squadra di Delneri prof<strong>on</strong>de maggiore gagliardia ag<strong>on</strong>istica.<br />
Nella scelta pesante degli attaccanti (T<strong>on</strong>i e Matri) č insita l'idea di combattimento. T<strong>on</strong>i č abile<br />
nel fare a sportellate creando spazi, ma il finalizzatore č Matri: sua la rete del vantaggio, c<strong>on</strong><br />
un preciso colpo di testa su imbeccata di Sorensen, suo anche l'unico reclamo serio della prima<br />
frazi<strong>on</strong>e: un intervento al limite di Cordoba in piena area. L'apertura di ripresa, a parte un<br />
colpo di testa di Pazzini ben c<strong>on</strong>trollato da Buff<strong>on</strong>, vede una profusi<strong>on</strong>e di energie juventine. La<br />
ricerca del raddoppio fallisce in tre circostanze, la piů grossa delle quali c<strong>on</strong> Matri, che lasciato<br />
ancora libero, n<strong>on</strong> inquadra la porta c<strong>on</strong> un colpo di testa. Dal quarto d'ora in poi, la Juve cala<br />
e l'Inter detta il gioco. Si lavora molto anche sulle panchine. Le<strong>on</strong>ardo cambia gradualmente<br />
volto alla squadra, rendendola spregiudicata c<strong>on</strong> gli inserimenti di Pandev e Nagatomo per<br />
Kharja e Cambiasso. Delneri c<strong>on</strong> i suoi cambi lascia inalterata la filosofia di gioco, anche se la<br />
squadra č costretta sulla difensiva. Matri, infortunato a cambi giŕ fatti, manca di poco quello<br />
che una volta veniva definito 'il gol dello zoppo', ma le situazi<strong>on</strong>i piů significative nel finale le<br />
crea l'Inter. Maic<strong>on</strong> imperversa, e su un suo cross basso favorito da un erroraccio di Pepe, Eto'o<br />
manca un gol praticamente fatto a porta vuota. Episodio intermedio nella trilogia choc del<br />
camerunense: da segnalare un 'tu per tu’ perso c<strong>on</strong> Buff<strong>on</strong> ed una botta al volo<br />
clamorosamente mancata. Bari-Genoa 0-0. Brutto pareggio per Bari e Genoa. Pochissime<br />
emozi<strong>on</strong>i: un palo di Palacio dopo pochi minuti dall'inizio, poi tanto gioco a centrocampo. Il Bari<br />
mette in campo quello che ha: Mutti sceglie la tattica del lancio lungo, centrocampo<br />
regolarmente saltato, occasi<strong>on</strong>i zero. Nella ripresa qualcosa di meglio c<strong>on</strong> l'ingresso di Alvarez.<br />
Okaka va vicino al vantaggio di testa e c<strong>on</strong> un tiro rasoterra respinti da Eduardo. L'ex<br />
attaccante della Roma segna, ma dopo un fallo di Castillo. Pallido pareggio. Bari l<strong>on</strong>tanissimo<br />
dalla quota salvezza, Genoa nella z<strong>on</strong>a medio bassa della classifica. Brescia-Lazio 0-2. L'effetto<br />
Iachini č giŕ finito, la Lazio torna a vincere in trasferta dopo tre mesi e guadagna tre punti<br />
f<strong>on</strong>damentali al Palermo in ottica Champi<strong>on</strong>s. Ottime le scelte di Reja: G<strong>on</strong>zalez per Zarate,<br />
Kozak ormai titolare. Proprio G<strong>on</strong>zalez sblocca al 18': cross dalla destra di Liechtsteiner,<br />
spizzata vincente dell'esterno uruguagio. Il Brescia fatica a reagire, n<strong>on</strong> si rende mai pericoloso<br />
dalle parti di Muslera. Il c<strong>on</strong>to lo chiude Kozak al 13' della ripresa, salendo in cielo a raccogliere<br />
un cross dalla bandierina di Ledesma. Zarate entra a un quarto d'ora dalla fine e ha il tempo<br />
per sfiorare il gol c<strong>on</strong> un tiro salvato sulla linea da Bega. Eder chiama al difficile intervento<br />
Muslera. Finisce cosě: Lazio terza forza del torneo, Brescia in z<strong>on</strong>a retrocessi<strong>on</strong>e. Cagliari-<br />
Chievo 4-1. Tutto facile per un grande Cagliari su un Chievo poco determinato e molto molle. Al<br />
19' č giŕ vantaggio per i sardi: iniziativa di Nenč sull'out destro, palla a Pisano, cross nel mezzo<br />
e stacco vincente di C<strong>on</strong>ti. Dieci minuti dopo Canini firma in mischia il raddoppio. Nessun<br />
segnale di vita dal Chievo. Al 44' Nenč mette a segno il meritato gol pers<strong>on</strong>ale su suggerimento<br />
filtrante di Cossu. Nenč firma la doppietta al 26' del sec<strong>on</strong>do tempo, in bella girata su respinta<br />
di Sorrentino. Gol della bandiera per Thereau al 38', facile nel cuore dell'area di rigore. Punti e<br />
z<strong>on</strong>a Europa League a portata di mano per i rossoblu, stop indolore per il Chievo. Catania-Lecce<br />
3-2. Durissima battaglia al Massimino, partita vinta e persa da entrambe le squadre piů volte,<br />
alla fine decide una doppietta di Francesco Lodi, prima vittoria vitale per il Cholo Sime<strong>on</strong>e, il<br />
Lecce riprecipita ai margini della z<strong>on</strong>a B. Primo tempo nervoso. Il Catania trova il vantaggio al<br />
47' c<strong>on</strong> Silvestre, di testa su calcio d'angolo. Ripresa piena di emozi<strong>on</strong>i e di tensi<strong>on</strong>e. Il Lecce<br />
pareggia c<strong>on</strong> Jeda, di testa, tutto solo davanti ad Andujar. Cinque minuti dopo Munari<br />
raddoppia, riprendendo un pall<strong>on</strong>e respinto dal palo. Sembra finita, per Sime<strong>on</strong>e e per il<br />
Catania. Ma tra il 35' e il 40' Francesco Lodi riattacca la spina ai rossoazzurri c<strong>on</strong> due punizi<strong>on</strong>i<br />
di sinistro: la prima, tutta spostata sulla sinistra. La sec<strong>on</strong>da dai venti metri, in posizi<strong>on</strong>e<br />
centrale. Il Lecce perde la testa, amm<strong>on</strong>iti Olivera e Jeda, espulso dopo il novantesimo<br />
Giacomazzi. Le due squadre si scambiano la posizi<strong>on</strong>e alle soglie della z<strong>on</strong>a retrocessi<strong>on</strong>e.<br />
Cesena-Udinese 0-3. L'Udinese c<strong>on</strong>tinua a volare altissimo, 43 punti, una lunghezza dalla z<strong>on</strong>a<br />
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