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Quando la domenica andavamo al campo, di Alfredo

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trasferirsi <strong>al</strong>lo Spezia. Ma, come ho spiegato nel capitolo precedente, <strong>la</strong> situazione stava cambiando e gli<br />

ingaggi stavano lievitando continuamente. Sgorbini, dopo aver v<strong>al</strong>utato <strong>la</strong> situazione, decise <strong>di</strong> operare<br />

risparmiosamente, puntando sul “fiuto” suo e <strong>di</strong> Semorile per i nuovi acquisti e sopratutto sul<strong>la</strong> bravura<br />

<strong>di</strong> Barbieri nell’am<strong>al</strong>gamare <strong>la</strong> squadra. Ovviamente l’obiettivo era quello <strong>di</strong> piazzarsi entro il settimo<br />

posto, ma il presidente non era <strong>di</strong>sposto a svenarsi inutilmente.<br />

Intanto <strong>la</strong> vecchia e gloriosa Pro Vercelli, che certo non sguazzava nell’oro, aveva a priori rinunziato a<br />

tentare <strong>la</strong> permanenza in B e metteva sul mercato i pezzi migliori. Sgorbini e Semorile ne approfittarono<br />

per ingaggiare l’ottimo portiere Fabbri e il <strong>di</strong>fensore Borsato. Il grande Torino aveva messo gli occhi sul<br />

giovane Tomà, che aveva <strong>di</strong>sputato un eccellente campionato e in cambio del suo cartellino arrivarono i<br />

giovani centrocampisti Maestri e Cavagnero sui qu<strong>al</strong>i molto si puntava ma che <strong>al</strong>l’atto pratico risultarono<br />

molto deludenti. Sempre d<strong>al</strong> Torino arrivò l’esperto me<strong>di</strong>ano Nay che l’anno precedente era stato in<br />

prestito <strong>al</strong><strong>la</strong> Carrarese.<br />

L’Inter invece si era interessata a Fiumi, cedendo in prestito <strong>la</strong> mezzapunta Bonis, anch’esso una<br />

cocente delusione. Altri arrivi furono l’estrosa mezza<strong>la</strong> Zanol<strong>la</strong> d<strong>al</strong><strong>la</strong> Triestina, Guastini d<strong>al</strong><strong>la</strong> Sarzanese<br />

e Lazzeri <strong>di</strong> ritorno d<strong>al</strong> prestito <strong>al</strong><strong>la</strong> Maceratese. D<strong>al</strong> settore giovanile furono confermati nel<strong>la</strong> rosa del<strong>la</strong><br />

prima squadra sia il <strong>di</strong>fensore Zambarda che il centrocampista Mangini, che l’anno precedente non<br />

avevano trovato spazio in campionato e venne aggiunta anche <strong>la</strong> punta Bi<strong>la</strong>ncini.<br />

Per quanto riguarda le partenze da segna<strong>la</strong>re, oltre a quelle <strong>di</strong> Tomà e Fiumi, quelle <strong>di</strong> Castignani<br />

e Rabitti, per fine prestito, rispettivamente a Sampdoria e Juventus. Quest’ultimo fu girato d<strong>al</strong><strong>la</strong> Juve<br />

<strong>al</strong> Viareggio che era inserito nel girone dello Spezia. Borrini, ormai non più giovane, tornò nel<strong>la</strong> sua<br />

Suzzara per finirvi <strong>la</strong> carriera, Gor<strong>di</strong>ni fu ceduto <strong>al</strong><strong>la</strong> Triestina e i giovani Oldoini, Scaglioni e Lerici <strong>al</strong><br />

Pisa.<br />

Dopo un inizio folgorante (tre vittorie consecutive a Cagliari, a Voghera e in casa contro il Legnano)<br />

che sembrava promettere gran<strong>di</strong> cose, <strong>la</strong> squadra entrò in crisi sia <strong>di</strong> gioco che <strong>di</strong> risultati, mettendo a<br />

segno solo sei punti nelle successive sei partite. Una me<strong>di</strong>a da tranquillo centro c<strong>la</strong>ssifica, ma quello<br />

era un campionato partico<strong>la</strong>re e un tranquillo centroc<strong>la</strong>ssifica non poteva e non doveva bastare.<br />

Partico<strong>la</strong>rmente bruciante fu <strong>la</strong> “solita” sconfitta <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong> contro il Fanful<strong>la</strong> che ormai dagli anni ’30 era<br />

<strong>la</strong> vera “bestia nera” degli aquilotti.<br />

Ma il peggio doveva ancora venire con le tre sconfitte consecutive maturate tra il 23 novembre e il 7<br />

<strong>di</strong>cembre, tutte contro avversari certamente non irresistibili: 1-2 a Viareggio, 0-1 a Magenta e, dulcis in<br />

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