Settimanale d'informazione a cura del Dipartimento Comunicazioni ...
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canti “Vedrai miracoli” e “Io ti dono il mio cuor”, interpretati rispettivamente da Naomi e dai<br />
Compagnon. Anche il nonno Vito ha trasmesso con una preghiera la sua gioia.<br />
Spunti di Riflessione<br />
La signora Bianca<br />
Giovanni Negro – “Noi abbiamo conosciuto l’amore da questo: che Egli ha dato la sua vita per<br />
noi” (Gv 3:16).<br />
Terry, un bambino di dieci anni, abitava in una fattoria nell’America <strong>del</strong> Sud. A lui piacevano gli<br />
animali, così, per il suo compleanno, papà e mamma gli regalarono un pulcino. Terry se ne<br />
prese <strong>cura</strong> dandogli da mangiare e tenendolo sempre ben pulito. Col passare <strong>del</strong> tempo<br />
diventarono amici inseparabili. Intanto la gialla lanugine <strong>del</strong> pulcino si andava trasformando<br />
nelle lunghe piume bianche di gallina. A causa di questo, Terry decise di chiamare la gallina<br />
“signora Bianca”. Quando la chiamava, portandole il cibo, la gallina arrivava zampettando<br />
velocemente. Il tempo passava anche per la signora Bianca, e si sa che con la maturità arriva<br />
anche il tempo di rendersi utili. Ma come può una gallina rendersi utile? Beh, Bianca sfornava<br />
ogni giorno un bell’uovo per l’amico Terry. Intanto era arrivata l’estate; sui campi brillava l’oro<br />
<strong>del</strong> grano maturo. Una mattina Terry non trovò più il suo ovetto, mentre la signora Bianca<br />
spesso si recava nel campo di frumento non facendosi più vedere per interi giorni. Passarono<br />
alcune settimane, e una sera Terry gridò tutto eccitato: “Mamma, guarda!”. Dal campo di<br />
grano arrivava l’impettita signora Bianca avendo dietro di sé undici piccoli pulcini. Terry era<br />
incredibilmente felice. Abbracciò forte la mamma e, commosso dalla gioia, disse: “Mamma,<br />
adesso devo avvertire papà che mi compri più mangime per riuscire a sfamarli tutti”. Passò<br />
altro tempo, e un giorno si sentì la sirena, fatta suonare dal papà a causa di un incendio nel<br />
campo di grano. Il danno era grande, ma sarebbe potuto essere ancora peggiore se le fiamme<br />
si fossero propagate ai caseggiati <strong>del</strong>la fattoria. Per fortuna, il fossato d’acqua aveva evitato il<br />
peggio. Solo a tarda sera Terry si ricordò, preoccupatissimo, <strong>del</strong>la sua signora Bianca e dei<br />
pulcini. Andò nel campo bruciato, chiamò la chioccia in più direzioni, ma essa non dette alcun<br />
segno di vita. Alla fine notò, vicino ai suoi piedi, un ammasso nero. “E questo che cos’è?”,<br />
Terry si disse, cercando di non credere a quel che vedeva. Ma presto si dovette arrendere alla<br />
realtà. La signora Bianca era morta, carbonizzata. Allora corse dalla mamma e tra i singhiozzi<br />
le raccontò l’accaduto. La mamma volle andare con lui a vedere. Ma, giunti sul luogo, si<br />
accorsero che sotto quel mucchietto nerastro c’era movimento. “Terry, guarda”, disse la<br />
mamma spostando il corpo <strong>del</strong>la gallina. Terry stentò a credere ai suoi occhi. Sotto il corpo<br />
<strong>del</strong>la chioccia, i pulcini vennero fuori stringendosi gli uni agli altri. Ma, sentendo la voce<br />
familiare <strong>del</strong> ragazzo, si tranquillizzarono e timidamente pigolando lo seguirono alla fattoria.<br />
“Com’è stato possibile questo?”, chiese in seguito Terry alla mamma. “Non riesco proprio a<br />
capirlo”. “Sai, Terry, gli animali fiutano in fretta i pericoli. Quando il fuoco è arrivato, i pulcini<br />
hanno cercato riparo e protezione presso la loro madre. Lei sarebbe potuta volare via e<br />
salvarsi, ma i suoi piccoli non avrebbero potuto fare altrettanto. La signora Bianca amava i suoi<br />
pulcini, perciò li ha coperti con le sue ali e ha affrontato il fuoco. Si è sacrificata perché i suoi<br />
pulcini potessero restare in vita”. Terry non disse nulla, non si mosse neppure, scotendo solo la<br />
testa con gli occhi pieni di pianto.<br />
I pennuti, come i piccioni, le galline, ecc. hanno l’apparato respiratorio più sensibile di quello<br />
<strong>del</strong>l’uomo. I minatori, fin dall’antichità, portavano con loro un canarino nelle gallerie dove<br />
scendevano. Se esso cominciava a boccheggiare, bisognava darsela a gambe.<br />
Comunque, riflettendo al gesto <strong>del</strong>la signora Bianca di questa storia, rimaniamo anche noi<br />
senza parole, stupiti e immobili, con un nodo in gola. Il nostro caro Gesù ci ha amati così tanto<br />
che ha affrontato la morte sulla croce per permettere a tutti noi di vivere e riconquistare<br />
l’eternità che avevamo perduta. E anche oggi, Gesù, come scese e camminò in mezzo al fuoco<br />
per proteggere gli amici di Daniele, così farà con tutti coloro che lo amano. “Quando<br />
camminerai nel fuoco, non sarai bruciato, e la fiamma non ti consumerà…. perché …egli ti<br />
coprirà con le sue penne, e sotto le sue ali troverai rifugio”. (Is 43:2; Sal 91:4).<br />
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Mi chiamo Pedalino Salvatore, ho 40 anni e frequento abbastanza regolarmente la chiesa<br />
avventista di Firenze, pur non essendone membro. Cerco lavoro in qualunque città d'Italia;