Manuale didattico - Dixan per la scuola

Dalla bambina buffa è fiorita una ragazzina molto carina, sottile
ed aggraziata come un giunco. Le treccine sono diventate un’unica
lunghissima treccia nera, che spesso porta raccolta sul capo con spilloni
di legno colorato. Solo gli occhi, grandi e vivaci, sono rimasti gli stessi,
ma adesso che cammina con le donne, abbassa lo sguardo con pudore
quando si avvicina Huang.
Anche il ragazzo è cresciuto perdendo quell’aria paffuta che aveva
da bambino. E adesso che è cresciuto, i denti non sembrano più così
grandi… però gli è rimasto lo stesso un sorriso molto simpatico.
Huang è già stato presentato agli anziani come figlio di suo padre, perciò
ora anche lui cammina con gli uomini. È un ragazzo molto intelligente,
ha detto il padre parlando di lui ai parenti.
Forse non è il primo nella caccia, nella raccolta del riso o delle bacche
ma è sveglio e quando c’è qualche problema trova sempre un modo
per risolverlo.
Però fino al momento delle nozze gli è proibito incontrare Xi Ling da solo
e parlare con lei senza testimoni. Ha nostalgia delle loro lunghe passeggiate,
tenendosi per mano e raccontandosi tutto quello che vedevano.
“In fondo voglio solo parlare con lei…” pensa il ragazzo, chino sul prato
allagato, mentre sceglie con cura una pianta di riso fra ciuffi di erbe
selvatiche. Sono tornati nella pianura dei gelsi bianchi ormai molte volte,
seguendo e cacciando le anatre di passo, e hanno fatto sempre buoni
raccolti di quel riso bianco e finissimo che cresce nella grande palude.
Se solo non ci fossero tutte quelle erbacce! Potrebbero fare un raccolto
molto, molto più ricco! Ci ha pensato spesso, in questi ultimi tempi…
“Chissà dov’è ora Xi Ling…” pensa ancora Huang e seguendo il suo
pensiero si alza togliendosi l’ampio cappello di paglia per asciugarsi
la fronte. Fa caldo. L’ampia pianura è velata di umidità e il cielo azzurro
pallido si riflette in una infinità di rivoletti d’acqua
che solcano i prati verdissimi. “…forse è andata
a raccogliere more…”
si chiede guardando verso il filare di gelsi che
sembrano neri nella distanza ed
incamminandosi in quella direzione.
La trova infine, Xi Ling è seduta all’ombra
di un gelso vecchissimo ed è sola. Ai suoi piedi
due grosse ceste sono piene di bacche in cui
la ragazzina tuffa la mano, mangiando di gusto.
“Sei sempre stata golosa di more bianche!” la voce
del ragazzo che sbuca da dietro l’albero la fa
sobbalzare di paura e le due bacche che sta portando alla
bocca le cadono di mano.
“Huang! Cosa fai qui! Sai che non possiamo incontrarci
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