FLC CGIL - Cisl Scuola Nuoro Ogliastra
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NUORO<br />
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E’ NECESSARIO PARLARE DI ORGANICI.<br />
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NUORO<br />
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Ai Dirigenti scolastici<br />
A tutto il personale docente ed ATA<br />
Alle RSU<br />
delle scuole della provincia<br />
L’Amministrazione della Pubblica Istruzione ha da pochi giorni illustrato le linee guida del nuovo decreto<br />
interministeriale sugli organici della scuola per il prossimo anno scolastico 2008-2009 ed i contenuti<br />
della circolare esplicativa di accompagnamento. Sono gli atti con cui, come è noto, vengono impartite<br />
annualmente le disposizioni per la costituzione degli organici nella scuola in applicazione della legge<br />
finanziaria. Con alcune novità per il 2008.<br />
In sostanza sono previsti ancora nuovi tagli sia per il personale docente che per il personale Ata, anche<br />
se “diluiti in un triennio” (dal 2008/09 fino al 2010/2011), per un numero che si aggirerà intorno agli<br />
11.000 posti in meno per ciascun anno. .<br />
Questo significa una bella sforbiciata di oltre 30.000 posti da realizzare in 3 anni. .<br />
Per il prossimo anno scolastico il MPI prevede di ripartire la riduzione di 11.000 posti in 10.000 per i<br />
docenti e circa mille per il personale ATA. Le tabelle allegate al decreto specificano l’entità dei tagli per<br />
ogni singola regione assegnando alla Sardegna :<br />
- stabilità per gli attuali organici della scuola dell’infanzia (tranne che in Sardegna,in Molise ed in<br />
Basilicata essi sono stati incrementati, seppur non di molto)<br />
- riduzione di 413 posti nella scuola primaria<br />
- riduzione di 178 posti nella secondaria di 1° grado<br />
- riduzione di 350 cattedre nella secondaria di 2° grado<br />
L’unica notizia positiva è in arrivo per quanto riguarda l’organico di sostegno: ci sarà un leggero<br />
incremento di posti, dal momento che si stabilizzeranno tutti quelli attivati nell’anno scolastico 2006-<br />
2007, pari a 90.833 unità, e cioè un numero corrispondente al 25% delle sezioni e classi funzionanti,<br />
come dispone la finanziaria 2008. Di questi il 70% diventerà organico di diritto in 3 anni (4500 posti<br />
globali). .<br />
Detti obiettivi saranno perseguiti in parte nell’organico di diritto (per circa il 60%) ed il restante in<br />
organico di fatto (40%), cioè sui posti assegnati al personale precario. La riduzione in organico di diritto<br />
terrà conto del dato previsionale sul numero degli alunni, mentre il restante taglio verrà ripartito<br />
successivamente alla luce del dato reale sulle iscrizioni, ivi comprese le iscrizioni tardive di alunni<br />
stranieri, fenomeno rilevante in alcune regioni e province e non quantificabile al 30 gennaio, data di<br />
scadenza per le nuove iscrizioni. La gestione in “due tempi” dell’operazione consentirà, a detta<br />
dell’amministrazione, di poter tenere nella dovuta considerazione le effettive e non comprimibili<br />
esigenze legate al numero degli iscritti e quindi di poter operare anche le opportune “compensazioni”<br />
da regione e regione, cosa che non può essere fatta ora sulla base di dati solo previsionali, ancorché<br />
sufficientemente affidabili.<br />
<strong>CGIL</strong>, CISL e UIL sono da tempo attivamente impegnate a contrastare in tutte le sedi la prosecuzione di<br />
una politica di tagli che ormai da anni si accanisce sul settore scuola, e che anche nell’ultima manovra<br />
finanziaria 2008 penalizza fortemente i suoi operatori e l’utenza, che dovrà fare i conti con un ulteriore<br />
abbassamento del servizio pubblico. Di fatto, e nonostante uno sciopero di tutte le sigle sindacali, si è<br />
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solo riusciti un minimo ad arginare progetti maggiormente nefasti e allo stato attuale si rende<br />
necessario lavorare tenendo conto delle norme introdotte ormai vigenti (in un quadro politico<br />
decisionale di stallo in attesa della nuova tornata elettorale), trovando soluzioni con esse compatibili<br />
che riducano al minimo le perdite delle singole scuole. Questo nostro intervento vuole essere un ausilio<br />
in questa fase nella quale devono essere operate scelte importanti appunto per gli organici del<br />
prossimo anno scolastico.<br />
RUOLO DELLE RSU<br />
Ricordiamo che in materia di formazione delle classi e della conseguente determinazione dell'organico<br />
non c’è contrattazione di scuola, ma c’è diritto di informazione e confronto (art. 6 Ccnl/06).<br />
Su tale materia vi è anche una competenza del collegio dei docenti, che è quella di definirne i criteri<br />
generali dal punto di vista didattico tenendo presente il Piano dell'offerta Formativa che, lo<br />
ricordiamo,è stato predisposto nei primi mesi di scuola per l’anno scolastico 2008/09.<br />
Il Dirigente scolastico, sulla base dei criteri generali definiti dal collegio docenti e dopo avere informato<br />
ed essersi confrontato con la RSU, assume la responsabilità delle scelte e delle richieste da inviare alla<br />
Direzione Regionale (o all’USP).<br />
Definire il numero delle classi, e quindi l’organico, senza avere formalmente coinvolto il collegio dei<br />
docenti può determinare l’illegittimità (da parte del TAR se si fa ricorso) dell’atto stesso.<br />
Mettere a punto la proposta di organico senza fornire informazione preventiva alla RSU ed al sindacato<br />
si configura come comportamento antisindacale sanzionabile dal giudice ordinario.<br />
Pertanto il ruolo della RSU è quello di verificare e controllare la corretta applicazione della procedura e<br />
delle norme e di rappresentare formalmente al Dirigente Scolastico tutte le reali esigenze di organico<br />
dell'istituzione scolastica.<br />
- Poiché sarà estremamente difficile avere ulteriori posti in organico di fatto è opportuno che la scuola<br />
presenti da subito tutte le richieste di organico ritenute necessarie per l'attuazione del P.O.F.<br />
2008/2009 e le eventuali esigenze sopravvenute.<br />
- E' opportuno poi che tutti i dati e le difficoltà vengano subito comunicati al sindacato provinciale<br />
perché questi ne possa fare a sua volta oggetto di confronto con l’Amministrazione provinciale e<br />
regionale.<br />
- Infine, è opportuno che tutte le eventuali richieste avanzate dalla Rsu vengano stilate in forma scritta,<br />
compresa l’eventuale richiesta di attivazione di nuove sezioni/classi a fronte di richieste dell'utenza.<br />
Alcuni passaggi della normativa sugli organici vanno tenuti in seria considerazione e possono fare la<br />
differenza se ben utilizzati dai Collegi dei Docenti.<br />
Di seguito si sottolinea l’importanza di alcuni aspetti distinti per ordine di scuola :<br />
PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA<br />
La citata stabilità degli organici regionali non deve essere intesa a prescindere dal numero degli alunni<br />
iscritti alle singole scuole, giacchè le contrazioni delle sezioni dovute al decremento demografico si<br />
renderanno in alcune realtà comunque inevitabili .<br />
Decremento per contrastare il quale già dall’anno scorso non sono comunque consentibili deroghe<br />
legali al divieto d’iscrizione di alunni che compiono i 3 anni dopo il 31 gennaio .<br />
L’organico aggiuntivo, invece, può essere assegnato -nel limite della dotazione provinciale- sulla base<br />
di progetti finalizzati :<br />
1) innanzitutto a garantire congrue quote di contemporaneità nelle sezioni con orario superiore alle 40<br />
ore settimanali, per un proficua attuazione dei vigenti ordinamenti educativi ;<br />
2) per il mantenimento e la diffusione dei processi di innovazione didattica e/o di sperimentazione, ai<br />
sensi degli art. 4, 6, 11 del Regolamento sull'autonomia scolastica;<br />
3) per la realizzazione di programmi di prevenzione della dispersione scolastica nonché di progetti di<br />
orientamento e di integrazione dei bambini extracomunitari.<br />
Ricordiamo ad ogni modo che il collega assegnato su posto progetto non può essere utilizzato per la<br />
sostituzione dei colleghi assenti ma neppure come soluzione per garantire il giorno libero a tutti gli<br />
insegnanti a turno. Queste cattive prassi, diffuse in diverse scuole, influiranno negativamente nella<br />
concessione di ulteriori posti progetto nonché sulla prosecuzione delle esperienze in atto.<br />
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PER LA SCUOLA PRIMARIA.<br />
•Tempo pieno: è stato ripristinato il modello didattico a 40 ore, comprensivo della mensa, di cui all’art.<br />
130 del d.lgs n. 297/94. Sarà possibile incrementare il numero di classi a tempo pieno, e quindi dei<br />
posti necessari, nei limiti della dotazione complessiva assegnata e solo in presenza di strutture idonee,<br />
del servizio mensa e di una programmazione didattica che preveda l’orario obbligatoriamente<br />
antimeridiano e pomeridiano.<br />
•Insegnanti specialisti: potranno essere attivati posti da destinare ai docenti specialisti di lingua<br />
straniera (obbligatoriamente inglese nelle 1°, 2° e 3° classi e prosecuzione dell’attuale lingua in 4° e<br />
5°) dopo attenta utilizzazione di tutti i docenti specializzati in ogni modulo in non meno di 2 classi,<br />
sempre nei limiti della dotazione assegnata e per almeno 18 ore di insegnamento in 7/8 classi. La<br />
circolare chiarisce che tale numero di classi non può essere superato e quindi le stesse vanno<br />
aggregate in modo opportuno a tal fine.<br />
PER LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO<br />
Tempo prolungato :<br />
Il decreto sugli organici ha ricordato le condizioni per costituire classi a tempo pieno secondo il<br />
ripristinato modello unitario esistente prima della riforma Moratti.<br />
La presenza nelle scuole o nelle sezioni staccate di classi a tempo prolungato non può dare luogo ad un<br />
numero di classi superiore a quello previsto dal calcolo relativo alla formazione delle classi sul totale<br />
degli alunni iscritti (somma degli alunni del tempo normale e a tempo prolungato). La CM n.19/2008<br />
precisa che le classi a tempo prolungato si possono tassativamente autorizzare solo se con tempo<br />
scuola tra le 36 e 40 ore settimanali, comprensivo della mensa,e con orario obbligatoriamente<br />
antimeridiano e pomeridiano.<br />
Per le classi a tempo prolungato si fa riferimento al DM 22 luglio 1983, istitutivo di questa tipologia<br />
d’orario. A nessun titolo l’orario strutturato in 33 ore può essere considerato tempo prolungato.<br />
Ne consegue che la programmazione educativa e didattica potrà prevedere le modifiche rispetto al<br />
quadro orario stabilito dalla suddetta norma e quindi la reintroduzione delle compresenze e delle ore<br />
previste per ogni disciplina.<br />
In tutti i casi poi, vanno fatti i conti con quanto disposto dalla finanziaria 2003 in merito alla<br />
riconduzione delle cattedre a 18 ore (con l’esclusione delle cattedre di lettere e matematica).<br />
Altre specificità :<br />
- E‘obbligatorio impartire 3 ore d’insegnamento per la lingua inglese e 2 per la seconda lingua;<br />
- Le ore necessarie per garantire l’insegnamento della seconda lingua straniera, qualora la dotazione<br />
organica assegnata non sia sufficiente, saranno “ancora una volta” assicurate solo in organico di fatto;<br />
- Anche per il prossimo anno 2008-2009 non troverà attuazione la richiesta di insegnamento<br />
“potenziato” della lingua inglese;<br />
- Resta confermata la dotazione per le ex sperimentazioni in atto della seconda lingua;<br />
- Strumento musicale: per effetto dell’art. 23 del d.lvo n. 226/05 tale insegnamento è assicurato per<br />
una quota oraria obbligatoria non inferiore a quella prevista per i corsi ad indirizzo musicale (3 ore<br />
settimanali); ai fini della costituzione delle cattedre e dei posti di strumento musicale si conferma la<br />
normativa previgente;<br />
- Le ore di educazione tecnica restano 2 alla settimana mentre la terza ora residua sarà prestata dai<br />
docenti interessati nell’ambito delle iniziative volte alla realizzazione del POF;<br />
- La riconduzione delle cattedre a 18 ore riguarda le classi di concorso A028, A030, A032 e lingua<br />
straniera;<br />
PER LA SCUOLA SECONDARIA DI 2° GRADO :<br />
Classi iniziali dei cicli conclusivi<br />
Le classi iniziali dei cicli conclusivi dei corsi di studio (prima classe liceo classico, terza classe liceo<br />
artistico, scientifico e dell’istituto tecnico, prime classi dei corsi post qualifica), sono costituite secondo i<br />
parametri delle prime classi.<br />
Classe unica<br />
Si costituisce un’unica classe quando le iscrizioni previste sono meno di trenta e con un numero<br />
minimo di 20. In caso di sezione staccata, scuola coordinata, sezione di diverso indirizzo e<br />
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specializzazione funzionante in un unico corso, si può scendere eccezionalmente sotto a 20 (CM n.<br />
37/2004). In particolare per gli Istituti di Istruzione Artistica e quelli situati in zone geograficamente<br />
disagiate (nota n. 41 dell’11 aprile 2003)<br />
Istituti con diverse tipologie<br />
Negli istituti nei quali siano annesse sezioni di diverso tipo ( licei e commerciali, tecnici e magistrali<br />
ecc..) il numero delle classi è determinato separatamente per ogni tipologia.<br />
Indirizzi<br />
Negli istituti in cui siano presenti corsi a più indirizzi il numero delle classi non verrà più determinato<br />
separatamente per ogni indirizzo (modifica introdotta nella finanziaria 2008), salvo specifiche deroghe<br />
da parte delle Direzioni Regionali.<br />
N.B. L’esistenza di elementi obiettivi che rendono necessaria la costituzione di classi iniziali con meno<br />
di 25 alunni (limitate dimensioni di aule e laboratori ecc..) va attestata con specifica documentazione.<br />
In tale caso le classi non potranno, di regola, essere costitute con meno di 20 alunni.<br />
Classi articolate<br />
Negli istituti di istruzione tecnica, nei licei artistici e negli istituti d'arte, qualora non sia possibile la<br />
formazione di classi omogenee, può essere consentita la costituzione di classi articolate al proprio<br />
interno in gruppi di diverso indirizzo di studio, purché gli insegnamenti comuni siano prevalenti rispetto<br />
agli insegnamenti di indirizzo. In tal caso la costituzione della classe non può avere un numero<br />
complessivo di alunni inferiore a 27. Il gruppo di indirizzo di minore consistenza deve essere costituiti<br />
da almeno 12 studenti.<br />
Negli Istituti Professionali non sono ammesse classi articolate nel primo biennio dei corsi di qualifica.<br />
Sono, invece, consentite nelle terze classi appartenenti a più qualifiche dello stesso indirizzo (agrario,<br />
elettronico, meccanico, ecc..), nonché nei corsi post-qualifica.<br />
Classi intermedie<br />
Le classi intermedie sono costituite in numero pari a quello delle corrispondenti classi iniziali, purché<br />
siano formate con un numero medio di alunni non inferiore a 20 (esempio: una seconda con 16 alunni<br />
e un’altra con 24).<br />
Classi terminali<br />
Le classi terminali sono costituite in numero pari a quello delle corrispondenti penultime classi<br />
funzionanti nell’anno scolastico corrente, salvo nel caso di un numero di alunni ridotto che renda<br />
necessario accorpamenti, pur nel rispetto del divieto di frazionamento del gruppo classe.<br />
Altre specificità.<br />
• la riconduzione delle cattedre a 18 ore può essere fatta salvaguardando l’unitarietà<br />
dell’insegnamento di ciascuna disciplina ed a condizione che non si determini esubero;<br />
• negli istituti d’arte, prima di procedere a nuove assunzioni, va pienamente utilizzato il personale in<br />
servizio per quanto riguarda le ore destinate agli insegnamenti di laboratorio;<br />
• l’eventuale istituzione di nuovi indirizzi di studio non potrà comportare un incremento del numero dei<br />
posti assegnati.<br />
LE SEDI TERRITORIALI DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DELLA Flc<strong>CGIL</strong>, CISL SCUOLA E UIL SCUOLA<br />
SONO A DISPOSIZIONE PER OGNI FORMA DI AUSILIO O COLLABORAZIONE CHE SI RITENESSE<br />
OPPORTUNA.<br />
<strong>Nuoro</strong>, 6 febbraio 2008<br />
Le Segretarie Generali Provinciali<br />
Flc<strong>CGIL</strong> Mariangela Cuccui<br />
CISL SCUOLA Maria Luisa Ariu<br />
UIL SCUOLA Felicina Corda<br />
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