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Nell'ospedale Oncologico di Minsk - Borovlyani sono ricoverati ...

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Nell’ospedale <strong>Oncologico</strong> <strong>di</strong> <strong>Minsk</strong> - <strong>Borovlyani</strong><br />

<strong>sono</strong> <strong>ricoverati</strong> attualmente circa 800 bambini,<br />

che soffrono per il 25% <strong>di</strong> leucemia,<br />

per il 21% <strong>di</strong> tumore al cervello,<br />

e la percentuale restante <strong>di</strong> altre forme tumorali.<br />

Una delle Associazioni Bielorusse<br />

che si occupa <strong>di</strong> questi bambini,<br />

la “Children in trouble” (“Bambini in pericolo”)<br />

ha lanciato questo appello.<br />

Noi bambini e genitori della bielorussia,<br />

Vittime innocenti della trage<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Chernobyl,<br />

facciamo appello a voi nella speranza che i<br />

termini “Misericor<strong>di</strong>a e Solidarietà”<br />

non siano unicamente parole per voi;<br />

in questi tempi <strong>di</strong>fficili non siamo in grado,<br />

da soli, <strong>di</strong> salvare le vite dei nostri figli.<br />

L’associazione umanitaria<br />

“Bambini in pericolo” accetterà con profonda<br />

gratitu<strong>di</strong>ne qualsiasi tipo <strong>di</strong> aiuto o<br />

collaborazione, finanziaria, umanitaria o altro.<br />

Noi vi garantiamo che il vostro aiuto<br />

sarà in<strong>di</strong>rizzato alla realizzazione<br />

dei nostri programmi a favore delle famiglie<br />

con figli affetti da forme tumorali.<br />

Noi speriamo che voi compren<strong>di</strong>ate che i problemi<br />

con bambini che hanno varie forme <strong>di</strong> tumore<br />

non pos<strong>sono</strong> scomparire né domani,<br />

né nel prossimo futuro.<br />

L’Associazione umanitaria “Bambini in<br />

pericolo” ha bisogno del vostro aiuto,<br />

fa appello alla vostra generosità<br />

e spera nella vostra comprensione e sostegno.<br />

NOI ACCOGLIAMO QUESTA RICHIESTA !<br />

PER INFORMAZIONI<br />

bambinibielorussiafiuggi@gmail.com<br />

f nelle mani un sorriso<br />

P. Mario Fucà 3477274740 - 3661715373<br />

Pietrobono Emanuele 3494219415<br />

Monno Carmela 3351204702<br />

PER DONAZIONI<br />

CASA DI ACCOGLIENZA<br />

CONVENTO FRATI CAPPUCCINI<br />

IBAN: IT43N0103074441000001219282<br />

5 x MILLE: 02685640605


1986<br />

L’incidente nucleare <strong>di</strong> Chernobyl nel 1986 ha<br />

causato in alcune zone della Bielorussia un livello<br />

<strong>di</strong> ra<strong>di</strong>oattività che perdura ancora (e durerà ancora<br />

per centinaia <strong>di</strong> anni), ed è causa<br />

dell’insorgere <strong>di</strong> malattie tumorali soprattutto in<br />

età infantile.<br />

DA UNO A TRE MESI<br />

Ospitare per almeno un mese o meglio ancora<br />

due/tre mesi i bambini provenienti dalle zone contaminate<br />

significa dare loro l’opportunità <strong>di</strong> ridurre<br />

drasticamente la quantità <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>oattività assorbita<br />

nell’organismo, grazie alla permanenza in un<br />

ambiente non contaminato e ad una alimentazione<br />

priva <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>onucli<strong>di</strong>.<br />

IL RECUPERO E’ POSSIBILE<br />

I dati scientifici a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong>mostrano che dopo<br />

un soggiorno <strong>di</strong> almeno 30 giorni in Italia<br />

(periodo minimo utile), i bambini perdono dal 30%<br />

al 50% del cesio 137 assorbito (il ra<strong>di</strong>onuclide più<br />

presente nei bambini contaminati, con punte <strong>di</strong><br />

riduzione oltre il 70% l’80% con almeno 55 giorni<br />

<strong>di</strong> permanenza), riducendo così la possibilità <strong>di</strong><br />

ammalarsi <strong>di</strong> tumori, leucemia ed altre patologie<br />

collegabili alle conseguenze della ra<strong>di</strong>oattività.<br />

OSPITALITA’ TEMPORANEA<br />

E’ necessaria, dunque, un’accoglienza finalizzata<br />

non all’affidamento o all’adozione <strong>di</strong> singoli minori,<br />

ma un’ospitalità temporanea per il recupero <strong>di</strong><br />

un buono stato <strong>di</strong> salute.<br />

Il primo gruppo ospitato nel 1998<br />

Nel 1998 avendo saputo che c’erano in Bielorussia<br />

bambini che avevano bisogno <strong>di</strong> trascorrere qualche<br />

mese all’anno fuori dell’ambiente contaminato in<br />

cui vivevano dopo il <strong>di</strong>sastro nucleare <strong>di</strong> Chernobyl,<br />

abbiamo iniziato ad ospitarli in gruppi <strong>di</strong> 15, per un<br />

mese, nel Convento dei Cappuccini <strong>di</strong> Fiuggi.<br />

Da allora ci siamo resi sempre più conto <strong>di</strong> quanto<br />

sia importante de<strong>di</strong>care la propria vita (anche se in<br />

modo così intenso solo per un breve periodo) ad un<br />

progetto che ha l’obiettivo <strong>di</strong> sostenere dei bambini<br />

nel recupero della loro salute e nella loro crescita<br />

(non finalizzato, quin<strong>di</strong>, all’adozione).<br />

Il soggiorno <strong>di</strong> questi bambini nel nostro territorio<br />

porta in dono a tutti noi il rinnovarsi dello spirito <strong>di</strong><br />

corresponsabilità, <strong>di</strong> collaborazione e <strong>di</strong> servizio,<br />

tanto che si può parlare dell’attuarsi <strong>di</strong> un vero e<br />

proprio scambio, fonte <strong>di</strong> arricchimento reciproco e<br />

<strong>di</strong> maturazione umana. Lavorare insieme, con tutta<br />

la fatica che costa, ci educa ad anteporre sempre il<br />

bene degli altri al proprio punto <strong>di</strong> vista e alla tentazione<br />

<strong>di</strong> fare tutto da soli.<br />

Ogni anno si ricompone intorno ai ‘veterani’ una<br />

famiglia <strong>di</strong> bambini e adulti che, con la collaborazio-<br />

ne <strong>di</strong> associazioni, alberghi e ristoranti, scuole e<br />

strutture varie <strong>di</strong> Fiuggi e <strong>di</strong>ntorni, con semplicità,<br />

ma anche con tanta de<strong>di</strong>zione, realizza un soggiorno<br />

in cui molteplici iniziative (feste, gite, pranzi,<br />

cene…) <strong>di</strong>ventano per tutti un’opportunità non<br />

per fare della ‘beneficenza’, ma <strong>di</strong> un incontro<br />

autentico tra persone, per offrire e ricevere tutto il<br />

bene possibile.<br />

Così volti soliti e nuovi si uniscono in un unico<br />

sorriso, e tante mani si stringono verso un medesimo<br />

obiettivo. Da qui è nata l’Associazione “Nelle<br />

nostre mani un sorriso”: vogliamo collaborare<br />

insieme, accettandoci gli uni gli altri per come siamo,<br />

con l’unica ricompensa <strong>di</strong> un sorriso sincero e<br />

grato <strong>di</strong> un bambino, <strong>di</strong>etro il quale si nasconde il<br />

sorriso <strong>di</strong> Colui che ha detto: quello che avrete<br />

fatto ad uno <strong>di</strong> questi piccoli l’avrete fatto a me!

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