Luglio/Agosto 2007 Anno XXVI - Associazione Nazionale Allievi ...
Luglio/Agosto 2007 Anno XXVI - Associazione Nazionale Allievi ...
Luglio/Agosto 2007 Anno XXVI - Associazione Nazionale Allievi ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
l brogliaccio<br />
bimestrale della associazione nazionale scuola navale militare F. morosini<br />
B<br />
<strong>Luglio</strong>/<strong>Agosto</strong> <strong>2007</strong> <strong>Anno</strong> <strong>XXVI</strong><br />
005 numero<br />
il brogliaccio 005
il brogliaccio 005
sommario<br />
in coperta<br />
06 edItorIALe<br />
rubrIche<br />
08 CORRIDOIO COMANDO<br />
Dal nostro invi(t)ato alla festa della Marina<br />
Festa della Repubblica<br />
11 CAMpACCIO<br />
di nunzio difonzo - corso deimos, 2002-’05<br />
Assemblea: documento programmatico<br />
13 fRANChI IN RIgA<br />
Morosini e Nunziatella<br />
Mak ∏ dei Mak ∏<br />
Cena a Londra<br />
di bartolomeo veccia - corso 1948-’51<br />
di rudy guastadisegni - corso orsa minore, 1967-’70<br />
di jacopo ballerini - corso maelstrom, 1991-’94<br />
Morosiniani all’estero: Antonio Spiezia<br />
22 OLIMpO<br />
Ciao belli!!!<br />
24 SALA CONVEgNO<br />
di g. lacerenza e s. bausone - corso daidalos 2004-’07<br />
Libano: missili e poltrone<br />
Le origini del Mak ∏<br />
7a edizione del Trofeo d’Aquino<br />
32 AULA MAgNA<br />
Prima riunione tutoring<br />
34 CUpOLONE<br />
Il giardinetto del Comandante<br />
Elezioni <strong>2007</strong>: i risultati<br />
in prima di copertina.<br />
i vessilli dei corsi sfilano al giuramento del<br />
corso theseus<br />
di guido sesani - corso antares 1971-’74<br />
di luigi bajona - corso azzurra, 1983-’86<br />
di andrea castelli - corso alphard 1975-’78<br />
di luigi tarsia - corso halley 1985-’88<br />
a fianco.<br />
la bandiera del corso theseus viene srotolata<br />
dinnanzi al padrino cv p.c. aprile di cimia<br />
(corso orion 1977-’80)<br />
di antonio jacopo piccolo - corso deimos 2002-’05<br />
di riccardo sensi - corso halley 1985-’88<br />
photo courtesy by d. Galli © <strong>2007</strong><br />
photo courtesy by d. Galli © <strong>2007</strong><br />
anno xxvi numero 005 luglio/agosto <strong>2007</strong><br />
direttore responsabile francesco businaro<br />
brogliaccio@assomorosini.it<br />
redazione nunzio difonzo, andrea dell’agnola<br />
hanno collaborato guido sesani, bartolomeo veccia, luigi tarsia, rudy guastadisegni,<br />
stefano meconi, luigi bajona, giuseppe lacerenza, stefano bausone, andrea castelli,<br />
piergiorgio mancone, massimiliano pardini, davide galli, umberto spolaor, jacopo<br />
ballerini, riccardo sensi, gian maria setti carraro<br />
progetto grafico andrea dell’agnola, padova<br />
il brogliaccio 005<br />
fotolito e stampa lucenti srl, padova<br />
il brogliaccio viale piave 30/a, 30132 s. elena - venezia<br />
tel. +39-041-5204488<br />
fax +39-041-52864180<br />
brogliaccio@assomorosini.it<br />
www.assomorosini.it<br />
c.f. 96378830580<br />
© copyright il brogliaccio<br />
<strong>2007</strong> Venezia<br />
contatti
editoriale<br />
work In progress<br />
frAncesco busInAro<br />
corso mIzAr, 978-’8<br />
Carissimi (ex) allievi, desidero iniziare<br />
esprimendo il ringraziamento per<br />
quanti, partecipando all’assemblea del 5<br />
maggio scorso, hanno voluto esprimere<br />
la loro preferenza nei miei confronti eleggendomi<br />
nel consiglio direttivo. In occasione della sua prima<br />
riunione mi è stato assegnato l’incarico di sostituire<br />
Umberto Galli Zugaro nella redazione del<br />
Brogliaccio. A lui va il mio più vivo ringraziamento<br />
per quanto ha saputo fare, spero di riuscire a<br />
sostituirlo degnamente.<br />
Benvenuti, dunque, alla nuova edizione<br />
del Brogliaccio. Il nostro auspicio è che incontri<br />
il vostro gradimento; da parte nostra l’impegno a<br />
migliorarlo costantemente arricchendolo di nuovi<br />
spunti e stimoli.<br />
In una gara a staffetta chi riceve il testimone<br />
sa che in quel momento l’esito della gara,<br />
per quella particolare frazione, dipende solo da<br />
lui, ma chi infine vince è la squadra. Nel ricevere<br />
dunque il testimone del Brogliaccio ho cercato di<br />
formare una squadra che corresse con me.<br />
Desidero quindi ringraziare i primi due<br />
frazionisti: Andrea Dell’Agnola che ne ha curato<br />
la veste grafica e Nunzio Difonzo, inesauribile<br />
stimolo nel segnalare notizie, curiosità e spunti.<br />
Sappiate che la squadra è comunque lungi dall’essere<br />
completa.<br />
Il Brogliaccio avrà cadenza bimestrale e cercherà<br />
di seguire gli eventi associativi che annualmente<br />
si susseguono. Nel numero di settembre<br />
saluteremo i nuovi allievi ed il loro Comandante<br />
e daremo le prime notizie circa la location nella<br />
quale si svolgerà la festa dell’<strong>Associazione</strong>. In<br />
quello di novembre troverete le notizie e le modalità<br />
per parteciparvi. A gennaio, con gli auguri per<br />
il nuovo anno, ne commenteremo l’esito. Marzo<br />
riporterà le notizie relative all’Assemblea annuale<br />
e al giuramento dei “pivoli”. E così via. Il nostro<br />
il brogliaccio 005<br />
IL PALE A PRoRA DEL<br />
Nuovo DIRETToRE<br />
sarà un work in progress sempre pronto alle correzioni<br />
di rotta che vorrete suggerirci.<br />
Il nuovo sito dell’<strong>Associazione</strong>, che come<br />
avrete già potuto vedere (www.assomorosini.it)<br />
ha cambiato anch’esso veste grafica, a breve sarà<br />
totalmente operativo per fornire notizie e servizi<br />
agli associati; con maggiore puntualità e tempestività<br />
potrete scaricare il Brogliaccio in due<br />
versioni: una più leggera, ottimale per una visualizzazione<br />
su computer, ed una più “pesante” per<br />
coloro che vorranno stamparlo.<br />
È nostra intenzione stampare anche alcune<br />
copie “istituzionali” del Brogliaccio che verranno<br />
inviate alla Scuola, al Circolo Ufficiali di Venezia,<br />
ai vertici della Marina etc...<br />
Stiamo inoltre studiando la possibilità di<br />
proporre copie stampate anche ai soci che ne facessero<br />
richiesta. Non escludiamo infine, per il futuro,<br />
la possibilità di inserire sponsor redazionali,<br />
al massimo due per ogni copia, per la copertura<br />
delle spese relative a stampa e spedizioni.<br />
Saremo più precisi in termini di costi e modalità<br />
nel prossimo numero.<br />
Di seguito troverete il documento programmatico<br />
del nuovo Consiglio Direttivo. Apparteniamo<br />
tutti alla cultura del fare: ci auguriamo di<br />
sapervelo dimostrare.<br />
Pale a prora a tutti voi!<br />
Il busy<br />
a fianco.<br />
bulkcarrier in fase di varo<br />
ph.courtesy a. dell’agnola ©<strong>2007</strong><br />
il brogliaccio 005 7<br />
ph.courtesy a. dell’agnola ©<strong>2007</strong>
corridoio comando<br />
courtesy g. sesani ©<strong>2007</strong><br />
dAL nostro InVI(t)Ato<br />
ALLA festA deLLA mArInA<br />
guIdo sesAnI<br />
corso AntAres, 97 -’74<br />
La prima uscita pubblica del neo presidente di Assomorosini lo vede gradito ospite del csmm<br />
Amm. La rosa alla festa della marina<br />
Alle 5.30 del mattino di una calda mattina<br />
di giugno, in giro per le strade di<br />
Roma non c’è nessuno. Salgo sul tram<br />
a Ponte Milvio per andare al Ministero<br />
della Marina dove c’è ad attendermi un autobus<br />
che mi porterà a Fiumicino. Arrivo con largo anticipo<br />
rispetto alla partenza del mezzo e intanto<br />
salgo a bordo. Mi accomodo in un sedile dove posso<br />
allungare le gambe e comincio a pisolare. Dopo<br />
un po’ mi sveglio perché stanno cominciando a<br />
salire ospiti vari, ma soprattutto ammiragli, molti<br />
ammiragli: uno sfavillio di spalline d’oro, da una a<br />
tre stelle e poi le sciabole nelle custodie di panno<br />
verde. È singolare veder passare gli ufficiali alla<br />
in questa pagina.<br />
il csmd amm. di paola e il<br />
csmm amm. la rosa passano<br />
in rassegna i reparti<br />
8 il brogliaccio 005<br />
security dell’aeroporto<br />
con le sciabole che nessuno<br />
si sogna di controllare.<br />
La meta del mio viaggio e degli ammiragli è<br />
Taranto, ove verrà celebrata la festa della Marina<br />
nella nuova base in Mar Grande ed alla presenza<br />
del Capo dello Stato. Le formalità di imbarco<br />
sono veloci e dopo appena dieci minuti di attesa<br />
al gate ci si imbarca su di un Airbus 321 di Alitalia<br />
noleggiato per l’occasione; destinazione Grottaglie<br />
dove atterriamo dopo circa 50 minuti di volo.<br />
Scendendo dalla scaletta si viene accolti da una<br />
luce intensa e da un altrettanto intenso calore.<br />
Giungiamo in autobus alla base e veniamo<br />
smistati ai vari settori secondo il rango che compete<br />
a ciascun ospite. Io, chissà perché, finisco<br />
nella tribuna assieme ai giornalisti. Meglio perché<br />
si sta più larghi, ci sono generi di conforto, ma<br />
soprattutto mi rendo conto che la categoria viene<br />
letteralmente coccolata con gadgets e pubblicazioni<br />
varie, compresi i testi dei discorsi che le<br />
autorità si apprestano a leggere. Il regista della<br />
tribuna stampa, nemmeno a farlo apposta, è uno<br />
dei nostri, il simpaticissimo ed iperattivo CC Michele<br />
Carosella (corso Akernar 1982-’85), che pur<br />
essendo imbarcato su Nave Garibaldi è l’addetto<br />
stampa dell’ammiraglio La Rosa.<br />
Davanti alle tribune sono ormeggiate diciotto<br />
unità della Marina tra cui il Vespucci ed il Garibaldi,<br />
comandati tra l’altro da due dei nostri, il CV<br />
Massimo Vianello (corso Hydra 1976-’79) ed il CV<br />
Giorgio Lazio (corso Hydra 1976-’79). Gran pavese<br />
ed uomini a riva, uno spettacolo nello spettacolo.<br />
Alle 10 circa, accompagnati dall’elegantissima<br />
banda della Marina, i plotoni dei vari corpi iniziano<br />
a schierarsi. Marinai delle varie scuole, fanti<br />
del Battaglione San Marco, incursori e ben due<br />
plotoni di allievi del Morosini che sono stati fatti<br />
sbarcare da Nave Vespucci ove si trovavano per la<br />
courtesy g. sesani ©<strong>2007</strong><br />
consueta crociera estiva. Pantaloni bianchi e giacca<br />
blu, berretto da franchigia, ghette, cinturone<br />
e mitragliatore in spalla i ragazzi, come del resto<br />
tutti i loro colleghi, sono rimasti ad arrostire sotto<br />
il sole africano per più di due ore. Credo ricorderanno<br />
a lungo questo picchetto!<br />
Alle 10.30 circa, dopo aver passato in rassegna<br />
tutte le unità navali a bordo di un motoscafo,<br />
il Capo dello Stato, accompagnato dagli ammiragli<br />
Di Paola e La Rosa, dal Ministro della Difesa Parisi<br />
e dal generale Mosca Moschini, scende a terra e<br />
completa la rassegna dei reparti schierati al termine<br />
della quale prende posto in tribuna.<br />
Seguono i rituali discorsi dei due Capi di<br />
Stato Maggiore e del Ministro della Difesa ed a<br />
conclusione della manifestazione si esibiscono in<br />
successione sei paracadutisti incursori, sei elicotteri<br />
ed altrettanti Harrier dapprima in formazione<br />
e poi con un singolo velivolo che perfettamente<br />
immobile a circa 150 metri di altezza rolla e beccheggia<br />
in segno di saluto per poi riprendere il volo<br />
con un’impennata a 45°. Davvero spettacolare.<br />
Poco dopo le 12.00 la cerimonia termina<br />
con i reparti che a turno defilano, mentre gli ospiti<br />
si dirigono verso Nave Garibaldi ove viene offerto<br />
un vin d’honneur nell’hangar principale. Qui<br />
il divertimento consiste nell’individuare ufficiali e<br />
civili che portano il distintivo della nostra Scuola<br />
sulla divisa: l’ammiraglio La Rosa (corso 1962-’65)<br />
naturalmente, che mi saluta con simpatia, ma anche<br />
l’ammiraglio Binelli Mantelli (corso Poseidon<br />
1966-’69), l’ammiraglio Paolo Treu (corso Phoenix<br />
1974-’77), il già citato comandante della nave<br />
CV Giorgio Lazio, l’onorevole Piefrancesco Gamba<br />
(corso Mizar 1978-’81), il STV Lorenzo Geremei<br />
(corso Andromeda 1997-2000). Un altro illustre<br />
courtesy g. sesani ©<strong>2007</strong><br />
ex allievo è l’ammiraglio Paolo Pagnottella (corso<br />
1962-’65) che è l’attuale presidente dell’ANMI.<br />
Avendomi visto assieme al Capo, alcuni<br />
vedendomi in borghese mi chiedono cosa sia il<br />
distintivo che porto all’occhiello, rimanendo sorpresi<br />
di sapere chi sono e chi rappresento: l’<strong>Associazione</strong><br />
è presente!<br />
Alle 14.30, sempre sotto un sole africano<br />
riprendiamo l’autobus per Grottaglie e di qui,<br />
con l’Airbus che ci attende in pista, rientriamo a<br />
Roma. A Fiumicino le consuete strette di mano ed<br />
un arrivederci al prossimo anno.<br />
in questa pagina.<br />
l’arrivo degli elicotteri<br />
antisom<br />
Gli allievi schierati<br />
il brogliaccio 005 9<br />
courtesy g. sesani ©<strong>2007</strong>
corridoio comando<br />
2<br />
giugno <strong>2007</strong>, festa della Repubblica. Gli<br />
occhi sono tutti puntati su Roma, su via<br />
dei Fori Imperiali, sulla sfilata delle forze<br />
armate e di polizia, sul palchetto gremito<br />
di autorità civili, militari e religiose. Ma durante la<br />
ph. courtesy a. dell’agnola ©<strong>2007</strong><br />
festA deLLA repubbLIcA<br />
nunzIo dIfonzo<br />
corso deImos, 2002-’05<br />
giornata di sabato 2 giugno si sono svolte parallelamente<br />
numerosissime manifestazioni e festeggiamenti<br />
anche in altre città della penisola.<br />
A Bari è stato il quartiere periferico “San<br />
Paolo” il teatro del 61 o anniversario della Repubblica<br />
Italiana. Un quartiere che abbraccia vecchie<br />
e nuove povertà, che per molti anni è stato abbandonato<br />
a se stesso, vittima di amministrazioni che<br />
hanno permesso il susseguirsi di violenze e ingiustizie.<br />
Quest’anno la manifestazione non è stata organizzata<br />
– come di solito – nel centro storico, ma<br />
lungo il viale delle Regioni, cuore del San Paolo.<br />
Alle 10.30 circa hanno sfilato “pettinfuori” decine<br />
di plotoni in rappresentanza di tutte le forze armate<br />
e di polizia, preceduti dai motociclisti dei carabinieri<br />
e dalla banda della brigata corazzata “Pinerolo”.<br />
Dopo la formazione dello schieramento di<br />
NoN SoLo A RoMA<br />
Il 2 giugno visto da una prospettiva insolita: un giovane ex allievo è inquadrato tra i volontari<br />
dei Vigili del fuoco, in quel di bari<br />
0 il brogliaccio 005<br />
fronte al palchetto d’onore, è avvenuta la rassegna<br />
dei reparti e quindi i discorsi delle autorità: hanno<br />
preso la parola il sindaco Michele Emiliano, il comandante<br />
della terza legione aerea Gen.di squadra<br />
Giovanni Mazzone, il prefetto di Bari dott. Carlo<br />
Schilardi e il sottosegretario alla giustizia Alberto<br />
Maritati. Alla manifestazione abbiamo partecipato<br />
anche Eligio Romanazzi Curci (corso Chyron 2003-<br />
’06) ed io, inquadrati militarmente nel plotone del<br />
Corpo <strong>Nazionale</strong> dei Vigili del Fuoco.<br />
L’evento ha sottolineato vivamente la vicinanza<br />
delle istituzioni agli abitanti del quartiere,<br />
ritenuto dal sindaco “campione nel sopportare le<br />
difficoltà”. È stato quindi esposto il chiaro obiettivo<br />
di portare le istituzioni e la democrazia anche<br />
nelle periferie, e non solo nei cosiddetti “quartieri<br />
alti”. Il nostro auspicio è che le istituzioni, i politici,<br />
gli insegnanti, gli educatori, gli agenti e gli ufficiali<br />
delle forze di polizia e dei corpi dello Stato, ed ogni<br />
singolo cittadino ispirino ogni loro singola azione<br />
ai principi costituzionali della solidarietà sociale e<br />
dell’eguaglianza. Lo Stato siamo noi, e oggigiorno<br />
abbiamo davvero bisogno di abbattere il muro dell’ingiustizia,<br />
dell’ignoranza e della violenza.<br />
Crediamo sia questo il senso e il valore della<br />
festa della Repubblica. Viva l’Italia!<br />
in questa pagina.<br />
il tricolore sventola nel cielo<br />
sopra sant’elena<br />
documento<br />
progrAmmAtIco <strong>2007</strong>-’ 0<br />
In data 5 maggio <strong>2007</strong> è stato rinnovato il<br />
Consiglio Direttivo della nostra <strong>Associazione</strong>.<br />
Il nuovo Consiglio raccoglie un’importante<br />
eredità, che fa dell’<strong>Associazione</strong> una realtà<br />
autorevole e sempre più legata alle Istituzioni della<br />
Repubblica Italiana. Pertanto i consiglieri eletti<br />
ed i delegati da essi nominati saranno chiamati a<br />
dare un rilevante contributo di idee e di impegno<br />
nell’interesse degli associati, come più in dettaglio<br />
delineato nei seguenti paragrafi.<br />
RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI<br />
I rapporti con la Marina Militare e con i<br />
suoi vertici in particolare, si sono rafforzati mese<br />
dopo mese durante l’ultimo decennio, e lo stesso<br />
vale per ciò che riguarda il Comando della Scuola.<br />
Sarà preciso compito di questo Consiglio e del<br />
Presidente in particolare, mantenerli tali e, se<br />
possibile, migliorarli.<br />
Si cercherà inoltre di formalizzare e definire<br />
i rapporti di questa <strong>Associazione</strong> con l’<strong>Associazione</strong><br />
<strong>Nazionale</strong> Marinai d’Italia, che il destino vuole<br />
presieduta, con recente nomina, da un ex-allievo<br />
nonché socio iscritto.<br />
Nell’ottica di una visione orizzontale di coesistenza<br />
con le Scuole Militari di riferimento delle<br />
altre Forze Armate, si intende valorizzare il rapporto<br />
istituzionale con le Associazioni della Scuola<br />
Militare “Nunziatella” di Napoli, della Scuola<br />
“Teulié” di Milano e della neonata Scuola Militare<br />
Aeronautica “Douhet” di Firenze.<br />
COMUNICAZIONE<br />
La valorizzazione della comunicazione è ritenuta<br />
un’essenziale funzione strategica e risulta<br />
quindi indispensabile poter disporre di dati reali<br />
e correnti. Per tale ragione si investirà nell’aggiornamento<br />
di un database soci, migliorando non<br />
solo la struttura ma anche il contenuto di quello<br />
esistente. Poiché la nostra <strong>Associazione</strong> vanta<br />
iscrizioni di soci residenti in ogni parte del mondo,<br />
sarà prioritario dare luce ad un nuovo sito web<br />
istituzionale. Tale progetto prevede un completo<br />
restyling grafico, ma soprattutto un perfezionamento<br />
nei contenuti e nei meccanismi di accesso,<br />
per cui molte funzioni verranno riservate unicamente<br />
ai soci in regola con la quota annuale. Tra<br />
i vantaggi dei soci iscritti, vi sarà quello di poter<br />
accedere ad un sistema di ricerca delle voci nel<br />
database soci, attraverso l’utilizzo di molteplici<br />
variabili chiave. Inoltre, grazie al nuovo sito, sarà<br />
possibile provvedere meglio alla gestione del cosiddetto<br />
merchandising recante il logo associativo.<br />
Si è scelto, infine, di consolidare il progetto di<br />
pubblicazione de “Il Brogliaccio”, il periodico di<br />
riferimento in cui gli ex-allievi possono scambiare<br />
idee e trovare informazioni sull’<strong>Associazione</strong>, che<br />
sarà arricchito di contenuti e pubblicato con una<br />
maggior frequenza rispetto all’ultimo triennio.<br />
RAPPORTI CON I SOCI<br />
Premesso che l’<strong>Associazione</strong> è fatta di exallievi,<br />
e quindi di idee, il Consiglio si impegna a<br />
prestare la massima attenzione nei confronti delle<br />
proposte e delle critiche che verranno avanzate<br />
da ciascun ex allievo. In tal senso, si intende promuovere<br />
e sostenere ogni forma di incontro e di<br />
confronto tra e con gli ex allievi.<br />
A questo scopo, sarà mantenuta la consuetudine<br />
di far coincidere l’Assemblea straordinaria<br />
di dicembre con una serata di gala. Alla stessa<br />
stregua, l’Assemblea ordinaria di maggio farà in<br />
modo, come sempre, di vederci protagonisti attivi,<br />
in concomitanza della tradizionale cerimonia<br />
di giuramento degli allievi del primo anno, presso<br />
la Scuola Navale.<br />
L’attenzione verso i giovani vuole essere un<br />
punto cardine del programma di questo Consiglio.<br />
Sarà promulgata attività di tutoring e mentoring<br />
in favore degli allievi iscritti al terzo anno della<br />
il brogliaccio 005<br />
campaccio
Scuola Navale e degli ex allievi più giovani. La nostra<br />
missione, in tal senso, si deve concretizzare<br />
nel far conoscere e favorire lo scambio di esperienze,<br />
potenziando ulteriori incontri di area per<br />
orientare le importanti scelte dei soci più giovani.<br />
Per favorire le attività suddette, ad integrazione<br />
delle abituali mansioni, la responsabilità<br />
delle deleghe locali sarà mantenuta secondo criterio<br />
regionale. Ad integrazione delle mansioni dei<br />
Fiduciari regionali sarà, altresì, istituita la nuova<br />
figura del coordinatore di area: si individueranno<br />
tre macro-aree lungo la penisola italiana, oltre a<br />
Fiduciari ad hoc costituiti nei cinque Continenti, al<br />
fine di incoraggiare una migliore gestione locale.<br />
Tenuto conto che l’<strong>Associazione</strong> si sta avviando<br />
a festeggiare il compimento del 50° anno<br />
dalla fondazione di quello che allora si chiamava<br />
Collegio Navale, è volontà del Consiglio dare<br />
corpo ad un’adeguata documentazione dei Corsi<br />
e quindi delle persone che hanno fatto la storia<br />
della Scuola dal 1961 ad oggi. Pertanto si provvederà<br />
a recuperare tutti i libri Mak ∏ nonché gli<br />
annuari, le edizioni del Brogliaccio ed ogni tipo di<br />
materiale che riguardi tale percorso, per raccoglierlo<br />
in formato digitale e realizzare dei supporti<br />
interattivi o consultabili on-line.<br />
2 il brogliaccio 005<br />
Infine, nel corso del triennio, si cercherà<br />
per la prima volta di dare forma o sostenere iniziative<br />
proposte da soci iscritti o da generici ex<br />
allievi, volte a promuovere ogni attività di beneficenza<br />
che sia ritenuta opportuna dal Consiglio<br />
Direttivo.<br />
Il Consiglio Direttivo assume il proprio<br />
mandato con motivato convincimento, al fine di<br />
tradurre tale programma di lavoro, attraverso un<br />
impegno costante, nella miglior fusione fra teoria<br />
e pratica per realizzare gli obiettivi indicati.<br />
Venezia, lì 25/06/<strong>2007</strong><br />
Il Consigliere Segretario<br />
Alberto Carnesecca<br />
courtesy b. veccia ©<strong>2007</strong><br />
morosInI e nunzIAteLLA<br />
bArtoLomeo VeccIA<br />
corso 948-’5<br />
Il gemellaggio “Nunziatella-Morosini” torna<br />
ogni tanto alla mente come un avvenimento<br />
straordinario per chi lo ha vissuto.<br />
Un incontro tra le due Scuole di elite -<br />
Militare e Navale - affratellate proprio nella ricorrenza<br />
del bicentenario della Nunziatella (1787-<br />
1987). Ed in una data significativa: dal 23 al 24<br />
maggio. Un incontro che ha visto allievi, ex allievi<br />
delle due Scuole, familiari, annessi & connessi,<br />
fondersi in una cordialissima e festosa amicizia.<br />
Sottolineata ancor più dalla squisita ospitalità del<br />
Comandante del Morosini - CV Francesco Cuomo<br />
- mirabile sintesi dell’avvenimento: anche egli ex<br />
allievo della Nunziatella, del corso 1950-’53”.<br />
Tutto l’iter del gemellaggio si è svolto tra<br />
due superbe “quinte”<br />
iniziali e finali: la mostra<br />
de la “Nunziatella - una<br />
Scuola nella storia” ed<br />
una lunga crociera in<br />
Adriatico a bordo della<br />
20 ANNI FA IL gEMELLAggIo<br />
TRA LE DuE SCuoLE<br />
un patto fraterno tra persone che hanno vissuto esperienze simili ed i cui destini spesso<br />
s’incrociano anche a distanza di anni<br />
in questa pagina.<br />
Gli allievi delle due<br />
scuole posano davanti al<br />
monumento in “campaccio”<br />
nave della Marina militare incrociatore antisom<br />
Zeffiro. Il cui elicottero si è prodotto, poi, in ardite<br />
evoluzioni.<br />
Scrivo della mostra della Nunziatella - inaugurata<br />
nello stupendo e raccolto chiostro di Santa<br />
Apollonia alla presenza delle più alte autorità<br />
di Venezia tra le quali ben cinque ex allievi della<br />
Scuola - perchè la sua storia è anche indissolubilmente<br />
intrecciata con la città di Venezia e con il<br />
suo ritorno definitivo alla Italianità.<br />
Daniele Manin all’epoca, infatti, decide di<br />
resistere al dominio dell’Austria. Accorrono allora<br />
volontari da ogni parte d’Italia e Guglielmo<br />
Pepe, ex allievo della Nunziatella che poi meriterà<br />
il titolo di “difensore di Venezia”, li organizza<br />
militarmene. Al suo fianco numerosi sono gli ex<br />
allievi della Nunziatella: Girolamo Ulloa (1831)<br />
che comanda il forte di Marghera - Camillo Boldoni<br />
(1834) che in una sortita si impadronisce della<br />
bandiera del 18° fanteria austriaco - Carlo Mezzacapo<br />
(1836) - Luigi Mezzacapo (1832) - Enrico<br />
Kosenz (1840) che in due mesi è ferito quattro<br />
volte. La resa avverrà il 24 agosto.<br />
Pepe è ricordato dal nome della caserma<br />
dei lagunari a S. Nicolò al Lido e da una targa in<br />
bassorilievo con i volti degli ex Nunziatella all’esterno<br />
immediato di Bocca di Piazza. Dalla parete<br />
retrostante l’edicola, in alto a destra, per chi<br />
vi si trovasse di passaggio.<br />
Questa è l’introduzione “paludata” dell’avvenimento.<br />
Ma -e per contraltare- sullo sfondo<br />
retrostante vi sono state delle situazioni talmente<br />
“tragicomiche” nella loro imprevedibilità che, per<br />
me che le ho vissute a lato e per l’arguta penna dell’Ing.<br />
Mario Campagnuolo (corso 1952-’55) - che<br />
ha curato la mostra e ne ha scritto un vivacissimo<br />
il brogliaccio 005 3<br />
franchi in riga
courtesy b. veccia ©<strong>2007</strong><br />
panphlet sul suo itinerario in Italia, fanno anche<br />
“sganassàr dal rìder” (tradotto in vernacolo italiano:<br />
sganasciare dal ridere).<br />
Scrive il Nostro: “La struttura dei pannelli,<br />
fissa a telaio di dimensione di due metri per due<br />
metri, richiedeva una voluminosa ed indispensabile<br />
protezione. Fu deciso di inserirli in casse in<br />
legno, ciascuna capace di contenere tre pannelli.<br />
Le casse - oltre che ingombranti - risultavano pesanti<br />
più di 130 Kili, e richiedevano 4 persone per<br />
essere spostate.<br />
Il trasporto a Venezia, via terra, sarebbe<br />
avvenuto a cura dell’Esercito. Nel frattempo noi,<br />
dopo aver fatto sosta sull’Adriatico, arrivammo a<br />
Venezia in mattinata. Ci stupimmo di non trovare<br />
i camion a Venezia.<br />
Ci rivolgemmo al Cap. di Finanza Francesco<br />
Carofiglio (corso 1973-’77) che aveva organizzato<br />
con cura tutta la manifestazione, compreso il trasporto<br />
via mare fino al chiostro di Santa Apollonia:<br />
neanche lui ne sapeva niente.<br />
Avviliti, ci disponemmo, quindi, ad aspettare<br />
sul molo dove veniva scaricata in continuazione<br />
ogni tipo di merce - dalla verdura alle.... casse da<br />
morto - per essere poi trasportata con piccole imbarcazioni<br />
nella città.<br />
Finalmente nel tardo pomeriggio avemmo<br />
notizia da Carofiglio di un guasto subìto da uno<br />
4 il brogliaccio 005<br />
degli autocarri che trasportavano la mostra.<br />
Tornammo allora al camper. Ci era stato assegnato<br />
un posto vicino al mercato del pesce. Quando<br />
sentivamo la puzza del pesce, eravamo a casa.<br />
Al mattino - mentre ero ancora nel camper<br />
- feci la conoscenza personale di Bartolomeo Veccia<br />
(corso 1948-’51). Ci scrivevamo da un anno. E<br />
da lui avevo ricevuto anche una bella fotografia,<br />
pubblicata nella mostra, che lo ritraeva mentre<br />
eseguiva un pericoloso esercizio ginnico, simbolo<br />
stesso della sua vita sempre ai limiti del dramma,<br />
ma vissuta sempre con un coraggio ed un’allegria<br />
incredibili. Appena mi vide disse: “Dio! Quanto sei<br />
basso!!!”.<br />
Malgrado questo, abbiamo continuato a<br />
volerci bene e a scriverci periodicamente. Il che<br />
dimostra che non è razzista.<br />
Gli autocarri arrivarono di notte. Di buon<br />
mattino le casse furono scaricate, tra mille imprecazioni,<br />
dai soldati addetti, ma i barcaioli si rifiutarono<br />
di caricarle. I pannelli furono tirati fuori e<br />
caricati alla rinfusa sulle barche. Noi, a piedi, per<br />
ponti e per calli, ci affannammo a seguirle.<br />
[ Omissis... ] Alla fine di questa indimenticabile<br />
giornata - conclusa con una favolosa cena<br />
al Torcello offerta dalla <strong>Associazione</strong> ex allievi del<br />
Morosini - la barca della Marina militare, che ci<br />
riportava a Venezia, si arenò nella laguna.<br />
Dopo vari tentativi di disincagliarci da soli:<br />
tutti a poppa, tutti a dritta...... dovemmo trasbordare<br />
su un vaporetto di linea.<br />
Arrivammo a Venezia alle due di notte. E al<br />
camper un’ora dopo”.<br />
LA COMICA FINALE<br />
Quel giorno, al Morosini - (ripresa la mia<br />
penna) - scattai diverse fotografie. E dal momento<br />
che il suo Comandante, era stato mio “cappellone”<br />
alla Nunziatella decisi di fargli uno scherzo.<br />
Così gli telefonai.<br />
Driiinnn. “Sì, pronto, Cuomo” - “Senti un<br />
po’ cappellone fetentissimo e luridissimo: mettiti<br />
sugli ATTENTI! Perchè qui parla un tuo anziano.<br />
Quello che per fare le foto ha fatto ritardare per<br />
un’ora il convegno nella sala. Sono Veccia!”<br />
“Ahhh! Veccia!!! Favoloso .....evviva!!!.....<br />
bene: ....sono sugli attenti” - “RIPOSO! Vorrei sapere<br />
quando ti posso portare le foto che ho fatto<br />
alla Scuola” - “Domattina alle 11,30. Grazie. Ciao”<br />
- “Ciao”.<br />
La mattina successiva, successero scene<br />
turche. Mi trovavo nel corridoio comando, assieme<br />
al vicecomandante (anche lui ex Nunziatella)<br />
e ad altri tre ufficiali della Scuola. Vicini al lato<br />
cortile. Mentre parlavamo del più e del meno,<br />
courtesy b. veccia ©<strong>2007</strong><br />
improvvisamente da distante esce dal suo ufficio<br />
Cuomo. Che - a passo marziale e muovendo le<br />
braccia come fosse in parata - viene verso di noi e,<br />
detto fatto - in maniera assolutamente imprevista<br />
ed imprevedibile -, si “sgnacca” sull’attenti d’innnanzi<br />
a me con un violento sbatter di tacchi. E<br />
- tutto impettito - si irrigidisce nel saluto militare.<br />
Quindi, come alla Nunziatella, mi urla: “Saluto il<br />
mio Divinissimo Anziano!!!”.<br />
Da farsela sotto ..... Emmò..... di fronte ai<br />
suoi ufficiali..... che faccio.....?<br />
Me la cavo da Dio. Mi sgnacco anche io sugli<br />
attenti e, irrigidendomi anche io nel saluto militare<br />
di risposta: “Ed io saluto il valoroso Comandante<br />
del Morosini”.<br />
Anche questo, è “gemellaggio”.<br />
a fianco.<br />
il capocorso della nunziatella<br />
Gabriele albarosa con il<br />
labaro dell’associazione<br />
in questa pagina.<br />
una bella veduta con nave<br />
palinuro e, sullo sfondo, la<br />
scuola della nunziatella<br />
il brogliaccio 005 5
franchi in riga<br />
IL mAk ∏ deI mAk ∏<br />
rudy guAstAdIsegnI<br />
corso orsA mInore, 9 7-’70<br />
La tradizionale festa dell’<strong>Associazione</strong> è tornata al navale<br />
Il 9 dicembre scorso si è tenuta in Collegio,<br />
pardon, Scuola Navale, il raduno nazionale<br />
dell’<strong>Associazione</strong> al quale, ormai da qualche<br />
anno, partecipano in numero sempre crescente<br />
gli ex allievi di tutte le età e di tutte le regioni.<br />
Per la prima volta, dopo Milano, Genova,<br />
Bari e Roma, siamo riusciti ad organizzarlo in<br />
Casa Nostra e per questo è stato chiamato “Mak<br />
dei Mak”: il grande Mak ∏ di tutti i corsi.<br />
Le adesioni sono state numerose ed entusiastiche:<br />
l’idea di tornare a cenare nella mitica<br />
sala mensa e di poter spaziare in quasi tutto<br />
il Collegio era troppo allettante per rinunciarvi.<br />
Molti anziani (d’età), ma soprattutto molti giovani<br />
e giovanissimi con al seguito mogli, fidanzate,<br />
amiche e figli si sono presentati puntuali (quasi<br />
tutti) davanti a Camillo a partire dalle 18.30.<br />
Foltissima anche la presenza degli allievi<br />
il brogliaccio 005<br />
DAL NAvALE<br />
delle varie accademie militari che, grazie alla possibilità<br />
di alloggiare pressochè gratis nelle strutture<br />
della sede (la “lobby” morosiniana può questo<br />
e molto di più), hanno approfittato dell’occasione.<br />
La festa è iniziata con la solita grande chermesse<br />
di goliardia e fratellanza che vede ogni anno ritrovarsi<br />
amici che non si vedono da molto tempo, in<br />
molti casi anche da diversi decenni. Compagni di<br />
corso dispersi nel mondo che si ritrovano improvvisamente<br />
in mezzo agli amici degli anni migliori;<br />
chi racconta di se’, chi degli altri amici assenti, chi<br />
ricorda le belle esperienze di allora (quelle meno<br />
belle vengono in genere cancellate dal tempo e<br />
solo i rarissimi “sfigati” amano ricordarle e rimuginarle).<br />
Prima della cena i discorsi di rito: ha iniziato<br />
Luca Binetti, portavoce del Consiglio Direttivo ed<br />
organizzatore dell’evento che, dopo aver spiegato<br />
ph.courtesy a. dell’agnola ©<strong>2007</strong><br />
courtesy r. guastadisegni ©<strong>2007</strong><br />
come si sarebbe svolta<br />
la serata, ha ringraziato<br />
tutti coloro che in qualche<br />
modo hanno dato un<br />
apporto determinante,<br />
primo fra tutti il Comandante<br />
della Scuola, CV<br />
Francesco Covella, ed<br />
il secondo CV Giovanni<br />
Nicosia senza i quali<br />
l’impresa sarebbe stata<br />
veramente ardua. Non<br />
mi dilungo sulla lista dei<br />
ringraziamenti e passo<br />
subito al Presidente.<br />
Francesco Caroleo Grimaldi<br />
con il suo eloquio<br />
coinvolgente e sempre<br />
perfettamente centrato<br />
sugli argomenti da trattare, ha voluto salutare e<br />
ringraziare i membri del Consiglio Direttivo che<br />
lo hanno affiancato durante il suo mandato consentendo<br />
di raggiungere risultati decisamente lusinghieri<br />
non solo per l’organizzazione di tutti gli<br />
eventi, peraltro sempre ottimamente riusciti, ma<br />
soprattutto per aver riguadagnato all’<strong>Associazione</strong><br />
quella credibilità che anni addietro si era un<br />
pochino offuscata per mancanza di dinamismo, di<br />
idee e di precisi obiettivi.<br />
Al calorosissimo applauso dei presenti il<br />
Presidente ha fatto seguire l’introduzione dell’ex<br />
allievo più prestigioso presente: il Capo di<br />
Stato Maggiore della Marina militare, ammiraglio<br />
di squadra Paolo La Rosa che, dopo i rituali ringraziamenti,<br />
ha pronunciato un discorso pieno di<br />
orgoglio e soddisfazione per essere lì, allievo tra<br />
gli allievi, a rendere omaggio al concetto di Morosiniano<br />
ed a godere come gli altri della compagnia<br />
di tanti amici veri.<br />
I discorsi ufficiali sono terminati con la consegna<br />
del dono che l’<strong>Associazione</strong> ha voluto fare<br />
all’ex allievo Paolo La Rosa: un maglione da pivolo<br />
che, nella sua semplicità, riassume il sentimento<br />
fondamentale di eguaglianza e fratellanza di tutti<br />
coloro che hanno vissuto tra quelle mura.<br />
La cena che si è tenuta in sala mensa allievi,<br />
in sala convegno ed in quadrato ufficiali, ha consentito<br />
a tutti di rituffarsi nell’atmosfera di sana<br />
goliardia che noi ben conosciamo. Ai tavoli si sono<br />
formati in maniera del tutto naturale i gruppi dei<br />
a fianco.<br />
il csmm amm. paolo la rosa<br />
con il maglione da “pivolo”<br />
sulle spalle<br />
in questa pagina.<br />
la cena in mensa allievi<br />
corsi coetanei che hanno più cose in comune di<br />
cui parlare. Nei miei soliti giri di peregrinazione<br />
in mezzo a tutti i tavoli ho potuto soffermarmi con<br />
amici ultra cinquantenni, con coetanei e compagni<br />
di mio figlio e con i più giovani da poco usciti<br />
e posso garantire che lo spirito era uguale ovunque.<br />
L’età non conta quando si hanno in comune<br />
esperienze di vita come quelle che noi Morosiniani<br />
possiamo vantare. Io stesso potrei parlare di<br />
sgamate, lezioni particolari, professori, punizioni,<br />
franchigie, feste, crociere e vacanze con un allievo<br />
appena uscito e lui mi capirebbe perchè, a<br />
distanza di tempo, ha comunque sempre fatto le<br />
stesse cose.<br />
Solo il fatto che ero in divisa mi ha trattenuto<br />
dall’innescare una battaglia a suon di lancio<br />
di mollica di pane ed avanzi vari con il gruppo dei<br />
giovanotti particolarmente eccitati, salvo poi scoprire<br />
che qualcuno dei più anziani lo aveva fatto<br />
sul serio ma, per fortuna, senza esagerare. Lo scatenamento<br />
era comunque nell’aria e si è verificato<br />
nella fase successiva della festa: i balli.<br />
Equamente suddivisi tra aula magna con<br />
musiche tranquille e palestra con discodance, i<br />
ballerini si sono esibiti ognuno secondo le proprie<br />
capacità e vitalità.<br />
Ad onor del vero all’inizio gli anziani (sempre<br />
per età anagrafica) hanno veramente dato<br />
spettacolo mettendo in campo una spigliatezza<br />
degna delle migliori discoteche e consentendo di<br />
sciogliere la naturale ritrosia iniziale dei più giovani<br />
che, comunque, alla distanza hanno dimostrato<br />
maggiore resistenza.<br />
Durante i balli ovviamente c’è stato qualcuno<br />
che ha accarezzato l’idea di rinverdire le antiche<br />
arcinote tradizioni ma la vigilanza dei sottufficiali<br />
il brogliaccio 005 7<br />
courtesy r. guastadisegni ©<strong>2007</strong>
e dei carabinieri disposti nei punti strategici ha<br />
consentito di bloccare sul nascere spedizioni più<br />
o meno occulte verso i piani superiori ed i tetti<br />
degli edifici. Il solito stupido di turno che sperava<br />
nella condiscendenza delle forze dell’ordine, ha<br />
tentato di forzare la sorveglianza ma è stato fermato,<br />
identificato, … sputtanato e probabilmente<br />
bandito da tutte le future occasioni ufficiali nelle<br />
quali è importante dare prova di maturità ed educazione.<br />
Qualità che sono state ampiamente onorate<br />
da tutti, in particolar modo i nostri ospiti, signore<br />
e signorine, mogli, fidanzate, figli e amici vari che,<br />
nella loro compostezza, hanno potuto scoprire<br />
aspetti nuovi della nostra poliedrica personalità;<br />
aspetti sicuramente inediti, comportamenti inusuali<br />
mai manifestati in famiglia o negli ambienti<br />
di lavoro e che li hanno sicuramente piacevolmente<br />
divertiti e sorpresi ... “Ma veramente eri<br />
così?”, “Veramente facevi queste cose?”, “Perchè<br />
ti hanno affibbiato questo strano soprannome?”<br />
... le risposte a queste domande in genere non<br />
vengono date dai diretti interessati ma dai loro<br />
compagni che non vedono l’ora di svelare maliziosamente<br />
episodi ed aspetti della vita morosiniana<br />
celati gelosamente agli ambienti familiari. Ciò<br />
che comunque appare, al di sopra di qualunque<br />
discorso, lazzo, scherzo o presa in giro, è sempre<br />
il sentimento di grande, sincera e genuina fratellanza<br />
che ci caratterizza.<br />
8 il brogliaccio 005<br />
La serata si è conclusa in orario decente ma<br />
sufficientemente tardo da costringere molti a lunghe<br />
camminate per le rive e le calli deserte fino agli alberghi,<br />
i circoli o, per i più giovani, pub e localini<br />
notturni in cui prolungare i festeggiamenti.<br />
Si apre ora il toto-città per individuare quella<br />
che potrebbe essere la sede del raduno <strong>2007</strong>.<br />
Non mancate: come al solito, ne vale la pena.<br />
Pale a prora!<br />
in questa pagina.<br />
si aprono le danze in aula<br />
magna<br />
a fianco.<br />
i partecipanti alla cena.<br />
la capitale inglese<br />
courtesy r. guastadisegni ©<strong>2007</strong><br />
ph. courtesy a. dell’agnola ©<strong>2007</strong><br />
cenA degLI eX ALLIeVI deL<br />
nAVALe A LondrA<br />
jAcopo bALLerInI<br />
corso mAeLstrom, 99 -’94<br />
ogni occasione è buona per ritrovarsi, anche all’estero<br />
In una piovosa serata londinese i quattro<br />
prodi ex allievi, capeggiati dall’anzianissimo<br />
(ormani da tempo non più più divinissimo<br />
per essere politically correct) Luigi<br />
Bajona, resposabile del coordinamento degli<br />
ex in giro per il mondo, si incontravano in un<br />
pub per una cena.<br />
Il grido “pale a prora!” terrorizzava gli<br />
astanti e per poco non faceva passare una<br />
notte in cella ai nostri quattro. Purtroppo non<br />
erano presenti tutti gli ex londinesi presi dai<br />
frenetici ritmi del lavoro della City...<br />
Scherzi a parte alla serata oltre al già<br />
citato Bajona, solamente di passaggio, erano<br />
presenti Federico Cellulare (corso Maelstrom<br />
1991-’94), Andrea Zambelli (idem) e il sottoscritto<br />
Jacopo Ballerini (ancora Maelstrom....).<br />
ChI C’ È, C’ È.<br />
ChI NoN C’ È... CITy<br />
Sembra che solo il nostro<br />
corso sia dovuto<br />
espatriare alla ricerca<br />
di fortuna! Un po’ pochini<br />
ma ci auguriamo<br />
che alla prossima cena<br />
siano presenti anche gli<br />
altri ex londinesi, solitamente<br />
troppo impegnati...<br />
il brogliaccio 005 9<br />
franchi in riga<br />
courtesy j. ballerini ©<strong>2007</strong>
franchi in riga<br />
morosInIAnI ALL’estero:<br />
AntonIo spIezIA<br />
LuIgI bAjonA<br />
corso AzzurrA, 983-’8<br />
Lo scorso anno sono passato da Monaco e<br />
l’accoglienza di Antonio è stata da vero<br />
morosiniano...! Abbiamo passato una<br />
squisita serata a cena con la sua gentile<br />
consorte ed in compagnia di un altro ex morosiniano,<br />
Francesco Giliberti. Lo ringrazio ancora<br />
per la disponibilità e la simpatia.<br />
domAndA Che soprannome avevi in collegio?<br />
rIspostA Squalo<br />
d. Cosa ricordi del Morosini con piacere o<br />
che in ogni caso ricorderai per tutta la vita, qualcosa<br />
che ti è rimasta nel cuore?<br />
r. L’appartenenza ad un qualcosa che era<br />
al di sopra dei meri interessi personali. Il credere<br />
alla pura amicizia senza altri scopi, solo per la<br />
complicità d’essere insieme, delle affinità comuni<br />
LE INTERvISTE DEL<br />
bRogLIACCIo<br />
Il nostro inviato incontra Antonio spiezia (corso Alpahrd 975-’78) nel principato di monaco<br />
20 il brogliaccio 005<br />
sia serie che facete. Ma la cosa che veramente mi<br />
è rimasta nel cuore, e che ha appartenuto a quell’epoca,<br />
era il “cazzeggio” sereno, libero da ogni<br />
inquietudine, mi sentivo totalmente padrone del<br />
mio presente e futuro. Poi la vita insegna le regole<br />
del gioco. Indubbiamente il Collegio è stato una<br />
palestra dove si è conosciuta la “vita reale” in miniatura,<br />
ovviamente nel suo contesto particolare.<br />
Non l’ho realizzato subito, è difficile apprezzare le<br />
lezioni, soprattutto quando si è giovani, ma una<br />
volta metabolizzato ho capito che il mondo è bello<br />
perché vario ma bisogna saperci stare dentro e<br />
nulla ti è dovuto di diritto.<br />
d. A distanza di tanti anni ricordi difficoltà<br />
che indubbiamente fu duro affrontare a quella età<br />
in Collegio?<br />
r. Fu duro il passaggio dallo stato “brado”<br />
courtesy j. ballerini ©<strong>2007</strong><br />
ph. courtesy a. dell’agnola ©<strong>2007</strong><br />
courtesy a. spiezia ©<strong>2007</strong><br />
courtesy a. spiezia ©<strong>2007</strong><br />
allo stato disciplinare. All’inizio l’impatto fu alquanto<br />
brusco ma poi di bisogno se ne fa virtù ed<br />
ho dovuto imparare a barcamenarmi. È stato un<br />
allenamento proficuo e duraturo nel tempo.<br />
d. Un riassunto della tua vita dopo il Morosini<br />
ed il motivo per cui ti trovi all’estero?<br />
r. Curriculum classico fino alla fine dell’università,<br />
Accademia Navale come Ufficiale di<br />
complemento, laurea in Economia e Commercio<br />
a Pisa, esame da Commercialista e poi il declic.<br />
Avendo avuto l’occasione di frequentare Monaco<br />
a fianco.<br />
allievi scrutano il panorama<br />
del principato<br />
in questa pagina.<br />
antonio ai tempi del collegio.<br />
un’immagine recente<br />
per motivi personali, scoprii delle realtà e possibilità<br />
professionali che all’epoca sembravano fantascienza<br />
per la realtà italiana. Riuscii ad impiegarmi<br />
presso la Merrill Lynch per ottenere la formazione<br />
e la possibilità di lavorare come agente di borsa.<br />
Mi andò bene, passai gli esami negli Stati Uniti e<br />
ritornai a Monaco. Rimasi un paio d’anni in Merrill<br />
Lynch, poi ebbi un’offerta da una società petrolifera<br />
per seguire i mercati energetici ed entrai nel<br />
mondo del petrolio.<br />
Rimasi circa otto anni con Tamoil a Monaco<br />
e poi decisi di passare alla libera professione, in<br />
quanto la libertà non ha prezzo. Adesso ho una<br />
società di consulenza tributaria e finanziaria e mi<br />
occupo di tutti gli aspetti legati alla pianificazione<br />
fiscale.<br />
d. Un telegramma che vorresti inviare a<br />
tutti i lettori del nostro Brogliaccio?<br />
r. Le affinità (sia elettive che d’esperienze)<br />
uniscono e l’unione fa la forza. A noi di capirlo e<br />
sfruttarlo.<br />
d. Sei iscritto all’<strong>Associazione</strong> Ex <strong>Allievi</strong><br />
Scuola Militare F. Morosini?<br />
r. Sì, sono iscritto. Mi sembra giusto contribuire<br />
ad un immagine comune.<br />
d. Vuoi aggiungere qualcos’altro?<br />
r. Non so com’è stato percepito dalle generazioni<br />
più recenti, ma all’epoca ci sentivamo al di<br />
sopra della moltitudine; non per superbia, ma per<br />
modo di vita, di libertà (chi si sognava all’epoca di<br />
poter dormire fuori casa in albergo, libero come<br />
l’aria, senza dovere rendere conto a nessuno, una<br />
volta al mese da anziano e tutte le settimane da<br />
anzianissimo?! Privazioni d’uscita , a parte...). Poi<br />
penso che la vita abbia messo più o meno a posto<br />
ciascuno con queste illusioni, ma credo che un<br />
fondo sia rimasto a molti di noi.<br />
Arrivederci in Costa Azzurra…!<br />
il brogliaccio 005 2
22 il brogliaccio 005<br />
ph.courtesy a. dell’agnola ©<strong>2007</strong><br />
cIAo beLLI!!!<br />
gIuseppe LAcerenzA<br />
stefAno bAusone<br />
corso dAIdALos, 2004-’07<br />
A PoChI gIoRNI DAgLI<br />
ESAMI DI MATuRITÀ<br />
giuseppe Lacerenza è stato uno dei tre allievi diplomatisi a pieni voti ( 00/ 00)<br />
6<br />
settembre 2004, una data che ricorderemo<br />
per tutta la vita, un momento che resterà<br />
indelebile per noi del Daidalos, anche da<br />
ex allievi ed eternamente MOROSINIANI.<br />
Ebbene sì, in quel lunedì di settembre iniziava<br />
per noi il cammino che ci avrebbe portato ad indossare<br />
le tante sospirate 3 strisce, rosse o gialle<br />
che siano non importa, e la futura divisa sociale<br />
di quella grande famiglia definita “morosiniana”.<br />
Sotto gli occhi di Camillo 60 ragazzi hanno varcato<br />
quel famigerato cancello verde che ha segnato<br />
l’inizio di una nuova vita piena di emozioni e tristezze,<br />
gioie e dolori che hanno reso ognuno di<br />
noi non più il semplice ragazzino ma un uomo,<br />
capace di affrontare la dura realtà dello scenario<br />
teatrale meglio conosciuto come vita.<br />
Sicuramente di questi tre anni rammenteremo<br />
ogni istante vissuto all’interno di queste mura<br />
che sfoggiano la scritta “Patria e Onore”, nostro<br />
lido adolescenziale, ambiente indescrivibile. Le<br />
esperienze e le opportunità trascorse tutti insieme<br />
hanno contribuito alla nascita e al successivo<br />
consolidamento di quel sentimento di viva amicizia,<br />
introvabile fuori dalla Scuola, capace di donare<br />
sensazioni uniche ed irripetibili, che rappresentano<br />
non solo ricordi ma pezzi di vita.L’aria che<br />
circola ora, qui al Morosini, è abbastanza pesante<br />
per via della maturità incombente e dei concorsi<br />
che ognuno di noi si ritrova ad affrontare per<br />
determinare le sorti del proprio futuro. I pivoli,<br />
dopo la rinomata “scalata” hanno messo le radici<br />
in Olimpo, e studiare ormai è diventato più difficile<br />
di quanto lo fosse sta-<br />
a fianco.<br />
pronti a partire, da venezia,<br />
per chissà quale meta<br />
to prima. La felicità dei<br />
pivoli nel “soggiornare”<br />
in Olimpo ci riempe di<br />
gioia; si riesce a scorgere in loro anche una certa<br />
curiosità determinata dal loro pensiero diretto a<br />
quella nave chiamata “Vespucci”, luogo per noi di<br />
innumerevoli ricordi. Giunti oramai all’epilogo di<br />
questa splendida avventura -effettivamente mancano<br />
circa venti giorni all’esame di maturità- il<br />
bilancio di questo iter formativo è sicuramente<br />
positivo perché ognuno di noi uscirà da “quel”<br />
cancello, con sulle spalle un bagaglio culturale<br />
degno di un Morosiniano e sicuro di poter contare<br />
su 59 fratelli in qualsiasi momento. Del resto<br />
la possibilità o forse la fortuna di avere avuto il<br />
Comandante al corso ex allievo, ci ha consentito<br />
sempre di avere un punto di riferimento non<br />
esclusivamente rigido-militare, dato il grado di<br />
Capitano di Corvetta, ma financo confidenziale,<br />
come se stessimo parlando o agendo con uno di<br />
noi, un morosiniano. Le notizie che purtroppo cominciano<br />
a circolare nell’aria ci rendono amareggiati,<br />
poiché il futuro trattamento riservato alle<br />
donne eliminerà sicuramente ogni tipo di manifestazione<br />
goliardica, caratteristica fondamentale<br />
di questo Collegio, e forse anche la possibilità di<br />
avere quel rapporto singolare tra allievo ed ex allievo.<br />
Del resto cambiano i tempi e con essi obbligatoriamente<br />
cambia altresì la società.<br />
Ci auguriamo noi tutti che al termine di<br />
questi tre anni, che hanno caratterizzato la formazione<br />
di ogni morosiniano, possiamo mettere<br />
in pratica gli insegnamenti ricevuti, cercando di<br />
mantenere alto il prestigio del Collegio e di coloro<br />
che prima di noi hanno varcato il cancello verde,<br />
hanno sofferto, hanno gioito, frequentando questo<br />
posto e che in questo momento fanno parte<br />
della grande famiglia morosiniana.<br />
il brogliaccio 005 23<br />
olimpo
sala convegno<br />
LIbAno: mIssILI e poLtrone<br />
AndreA cAsteLLI<br />
corso ALphArd, 975-’78<br />
Quanto sta accadendo in Libano è una<br />
amara metafora di quanto su scala internazionale<br />
sta accadendo tra Occidente<br />
e Medio Oriente o, per gli estimatori di<br />
storia delle religioni, tra Islam ed Occidente Cristiano.<br />
Da un lato c’è una fragilissima democrazia<br />
laica, guidata da un altrettanto debole Fouad Siniora,<br />
che tenta di imporsi come ago della bilancia<br />
tra componenti religiose/politiche ed innumerevoli<br />
fazioni armate e dall’altra c’è la protervia di<br />
una forza integralista religiosa, politica e militare<br />
che vuole infiltrarsi al potere e spostare il baricentro<br />
libanese in territorio ideologico e geografico<br />
siriano ed iraniano.<br />
Mutatis mutandis è quanto accade in Afghanistan<br />
ed Iraq, dove governi democratici liberamente<br />
eletti, in equilibrio precario tra tensioni<br />
interne e consenso occidentale, tentano di dare<br />
una parvenza di legittimità istituzionale al loro<br />
difficilissimo operato.<br />
In questi teatri di conflitto, guarda caso, il<br />
convitato di pietra è l’Iran di Ahmadinejiad, fomentatore<br />
e finanziatore di ogni milizia dedita al<br />
ribaltamento dello status quo e delle istituzioni<br />
liberamente elette. In Libano in particolare agiscono<br />
uomini e fazioni che non sono ciò che affermano<br />
di essere e che non fanno ciò che raccontano<br />
di fare: Siniora, che è ormai definitivamente<br />
un ostaggio nelle mani di ben più aggressivi e<br />
seguiti leader pseudo-religiosi, è impossibilitato<br />
a svolgere con pieni poteri il suo mandato, ossia<br />
governare il paese, mentre il capo degli Hezbollah<br />
Hassan Nasrallah (la cui leadership per inciso non<br />
emerge dai seggi) proclama di agire per il bene<br />
del popolo del Libano e di fatto si è autoproclamato<br />
Ministero plenipotenziario libanese, anche se<br />
SITuAzIoNE IN LIbANo<br />
ALLA LuCE DEI RECENTI FATTI<br />
Andrea castelli già consulente un e nAto collabora con Arduino paniccia, docente di studi<br />
strategici presso l’università di trieste e consulente un<br />
24 il brogliaccio 005<br />
in realtà agisce a nome e<br />
per conto di Iran e Siria.<br />
Il suo obiettivo finale<br />
è un rimpasto di governo<br />
che mandi a casa<br />
Siniora e istituzionalizzi<br />
la presenza di ministri<br />
sciiti ed hezbollah nell’Esecutivo.<br />
Insomma<br />
una nuova coalizione<br />
che sposti nelle mani di<br />
Hezbollah ad esempio la<br />
gestione dei cospicui fondi per la ricostruzione del<br />
paese, che completi l’islamizzazione radicale filoiraniana<br />
del Libano, che lo trascini sotto l’ala protettrice<br />
siriana, che dichiari guerra permanente<br />
ad Israele e che eviti allo stesso Nasrallah l’imbarazzo<br />
di finire sul banco dei testimoni al processo<br />
che a Cipro giudicherà i colpevoli dell’assassinio<br />
di Rafiq Hariri. Convocazione questa che Nasrallah<br />
intende evitare, vista la sua complicità ideologica<br />
(se non addirittura politica) nel crimine e la<br />
sua equivoca vicinanza ai supposti mandanti dell’omicidio:<br />
i servizi segreti siriani.<br />
Il presente ginepraio libanese è, in retrospettiva,<br />
anche il frutto della colpevole disattenzione<br />
dell’Occidente alle sue vicende interne, dove Siniora<br />
è stato lasciato tra l’incudine Hezbollah ed il<br />
martello dei bombardamenti israeliani senza che<br />
una adeguata reazione fermasse il disastro, scaturendo<br />
per tempo dai governi europei ed americano<br />
o dalle grandi organizzazioni internazionali,<br />
colpevolmente silenti mentre Israele conduceva<br />
una aggressione ingiu-<br />
stificabilepoliticamente e strategicamente<br />
in questa pagina.<br />
il prof. arduino paniccia<br />
courtesy a. castelli ©<strong>2007</strong><br />
courtesy a. castelli ©<strong>2007</strong><br />
(tant’è vero che i protagonisti di quella operazione<br />
militare sono stati mandati a casa) e mentre<br />
Hezbollah si accreditava come l’unica realtà a difesa<br />
delle sorti della popolazione libanese, senza<br />
distinzione di credo religioso.<br />
Solo a cose fatte l’ONU ha inviato una Forza<br />
di Interposizione equipaggiata con la solita equivocità<br />
delle regole d’ingaggio e la abituale ambiguità<br />
di direttive.<br />
Al comando di UNIFIL ci sono adesso gli<br />
Italiani ma sin dagli esordi a guida francese è apparso<br />
chiaro che larga parte della missione era già<br />
compromessa dalla impossibilità pratica di imporre<br />
il rispetto delle delibere ONU ed in particolare<br />
di intercettare il massiccio traffico d’armi dalla Siria<br />
verso Hezbollah o altri movimenti armati.<br />
Il vero pericolo oggi non è un golpe armato<br />
di Hezbollah, è più probabile che le piazze sciite<br />
reclamino “democraticamente” un nuovo governo,<br />
ma piuttosto che nel sopravvenuto caos<br />
odierno altre fazioni armate (Al Qaeda anzitutto)<br />
trovino un momento propizio e gli spazi per avanzare<br />
con le armi le proprie pretese. Al punto da<br />
doverci far preferire il minore dei mali, ovvero la<br />
cupa stabilità imposta dagli integralisti hezbollah<br />
al caos ingestibile di un fragile governo laico esposto<br />
ad una “iraqizzazione” del Libano manovrata<br />
da gruppi armati.<br />
I fatti di questi giorni (giugno <strong>2007</strong>) amaramente<br />
ci danno ragione: l’attacco ai militari UNI-<br />
FIL spagnoli con la morte di 6 soldati spezza un<br />
equilibrio che veniva dato per certo, ovvero una<br />
sorta di pax hezbollah sotto la quale in Libano<br />
non si muove foglia che Hezbollah non voglia. Nel<br />
corso di una nostra missione a Beirut a fine maggio<br />
<strong>2007</strong>, dopo aver ascoltato sia i nostri vertici<br />
diplomatici in loco sia i rappresentanti dei nostri<br />
Servizi e i nostri vertici militari, il quadro fornitoci<br />
era infatti quello di una certa tranquillità e<br />
di moderata speranza, ottimisticamente acquisite<br />
sotto l’ombrello hezbollah, il cui movimento è, da<br />
dopo il conflitto con Israele, profondamente inserito<br />
nella vita sociale ed amministrativa del paese.<br />
Hezbollah controlla il territorio come e meglio<br />
dell’esercito e della polizia libanesi, finanzia la ricostruzione<br />
con generosi assegni alle famiglie colpite<br />
dai bombardamenti, gestisce fondi, controlla<br />
aree ed amministra la cosa pubblica. In altre parole<br />
segue un percorso già osservato altrove, dove<br />
movimenti nati con il mitra in mano si sono lentamente<br />
riciclati in forze<br />
in questa pagina.<br />
un incontro inaspettato: con<br />
il compagno di corso cv<br />
medico cesare Fanton<br />
di governo. È stato così<br />
per il movimento sandinista<br />
ed in tempi più recenti<br />
con l’IRA, che ha<br />
definitivamente abbandonato le armi a beneficio<br />
di un impegno più istituzionale attraverso il Sinn<br />
Fein e soprattutto è quanto è accaduto con Al Fatah,<br />
non molti anni fa leader nel mercato del terrorismo<br />
internazionale (non dimentichiamo che<br />
l’assalto all’Aeroporto di Fiumicino del dicembre<br />
1985 fu benedetto Arafat, poi trionfalmente accolto<br />
a Roma) ed oggi unica realtà presentabile<br />
quale accettabile forza di governo della Palestina.<br />
In Libano Hezbollah sta seguendo lo stesso<br />
tragitto da rivoluzione a governo, penetrando<br />
ogni aspetto del vivere e confidando nella caduta<br />
di consenso a Siniora, un sunnita che tenta di<br />
gestire il potere in un paese ormai a stragrande<br />
maggioranza sciita.<br />
L’ultimo censimento libanese risale al 1936<br />
e dà un quadro ovviamente completamente diverso<br />
dalla situazione attuale, dove a fronte di una<br />
popolazione residente di 4 milioni di cittadini, esiste<br />
una vasta (e ricca) popolazione di 16 milioni<br />
di Libanesi residenti all’estero (in USA, Sud America,<br />
Australia ed Europa). Ma gli equilibri interni<br />
sono capovolti: rispetto alla situazione pre-bellica<br />
la folta maggioranza cristiano-maronita si è molto<br />
ridimensionata portando i Cristiani ad essere poco<br />
più del 30% della popolazione e non più sunnita<br />
ma sciita è gran parte della odierna maggioranza<br />
musulmana, composta oggi anche da innumerevoli<br />
rifugiati palestinesi poco inclini a parlare di<br />
pace con Israele o con l’Occidente.<br />
Oggi il quadro di relativa stabilità sembra<br />
essere mutato, i fatti dimostrano che Hezbollah<br />
in realtà non ha un controllo stretto del territorio,<br />
come sembrava anche ai numerosi analisti internazionali,<br />
e che all’interno del paese si muovono<br />
realtà sotterranee che non è possibile condizionare<br />
e tantomeno intercettare. Di fatto si aprono<br />
il brogliaccio 005 25<br />
courtesy a. castelli ©<strong>2007</strong>
nuove ed inquietanti prospettive: mentre Hezbollah<br />
si converte pazientemente in forza di governo,<br />
inevitabilmente alcuni spazi ideologici restano<br />
vacanti, disponibili a chi ha interesse a pescare<br />
nel torbido per raggiungere i propri obiettivi strategici:<br />
questo vuoto è stato riempito da Al Qaeda<br />
che ha immediatamente stravolto il fragile equilibrio<br />
raggiunto rompendo quello che in Libano<br />
sembrava essere un tabù: l’aggressione alle forze<br />
ONU. Da questo momento le carte sono sparigliate,<br />
ciò che era dato per certo fino a ieri non lo è<br />
più, c’è un nuovo protagonista sul palcoscenico,<br />
un elemento con il quale non si dialoga e che persegue<br />
un disegno ben diverso da quello perseguito<br />
da chi era già sulla scena: Hezbollah, Siniora,<br />
gli Israeliani, l’ONU e i potenti investitori degli<br />
Emirati del Golfo.<br />
È nostra opinione che mentre Hezbollah<br />
mette in atto una strategia locale, mirata a tutelare<br />
gli interessi della propria fazione e per esteso<br />
di quanti gli siano amici in quella particolare area<br />
geografica, ovvero entro i confini del Libano, Al<br />
Qaeda persegua un disegno strategico di amplissimo<br />
respiro, di espansione militare, ideologica e<br />
religiosa che per molti versi richiama la grande<br />
strategia dell’Impero Ottomano. Il suo interesse<br />
va aldilà della affermazione del proprio credo e<br />
dei propri principi in regioni limitate ed in fondo<br />
politicamente e commercialmente periferiche<br />
come Afghanistan o Pakistan, bensì si estende<br />
alla conquista di consenso nel Mediterraneo, attraverso<br />
l’indebolimento di governi secolari come<br />
quello turco, algerino, egiziano e perfino libico, i<br />
cui leader incontrano sempre maggiori difficoltà<br />
nel contenere i propri movimenti integralisti,<br />
operazione possibile solo in paesi dove democrazia<br />
e tutele dei diritti civili hanno un significato<br />
piuttosto relativo. A questo si aggiunge il non trascurabile<br />
dettaglio che da tempo l’Europa stessa<br />
e l’Italia in particolare sono da tempo un bastione<br />
del terrorismo internazionale, visto l’incredibile<br />
numero di cellule del terrore che da noi operano<br />
all’ombra di moschee travestite da legittimi luoghi<br />
di culto.<br />
Le previsioni non ci paiono ottimistiche: anzitutto<br />
il nostro contingente dovrà dormire sonni<br />
meno tranquilli sapendo che il casco blu non lo<br />
protegge più e soprattutto, a nostro avviso, si prospetta,<br />
tra i possibili scenari, la citata “iraqizzazione”<br />
dell’area, potenzialmente trasformabile in<br />
un terreno di battaglia in stile irakeno tra fazioni<br />
e gruppi terroristici più o meno occultamente (e<br />
a loro stessa insaputa) manovrati da Iran, servizi<br />
deviati siriani e soprattutto Al Qaeda.<br />
Il grande rischio è che ancora una volta la<br />
2 il brogliaccio 005<br />
comunità internazionale, questa volta in compagnia<br />
di Hezbollah, resti a guardare mentre il disorganizzato,<br />
inaffidabile e male equipaggiato esercito<br />
libanese si aliena l’appoggio della popolazione<br />
tentando di arginare l’azione armata condotta dai<br />
campi palestinesi, senza capire che il nuovo mandante<br />
ideologico è distante.<br />
La nuova incerta e pericolosa fase disturba<br />
inoltre chi ha tutto l’interesse a mantenere un Libano<br />
pacifico e prospero, primi tra tutti gli Emiri<br />
del Golfo, da sempre intenzionati a fare della costa<br />
libanese la propria Saint Tropez, lo sbocco sul<br />
Mediterraneo dove tutto ciò che è vietato in Dubai,<br />
Kuwait, Oman o Qatar sia ampliamente disponibile:<br />
donne, alcol, gioco, jet set internazionale e<br />
grande business al limite della legalità. Il nuovo<br />
faraonico piano di ristrutturazione e valorizzazione<br />
della zona costiera e centrale di Beirut, esplicitato<br />
in un fantastico plastico colmo di grattacieli<br />
avveniristici ed aree residenziali da sogno, vede<br />
il massiccio investimento di denari provenienti<br />
dal Golfo, da investitori europei ed anche (sottobanco)<br />
da investitori israeliani, tutti al seguito del<br />
capo cordata, la ricchissima famiglia Hariri, il cui<br />
grande leader Rafiq ha perso la vita in una clamorosa<br />
esplosione nel febbraio 2005, forse anche<br />
per ragioni legate alle proprie attività immobiliari,<br />
oltre che politiche.<br />
Ovviamente tutto ciò adesso passa in stand<br />
by, ora che il Libano precipita per l’ennesima volta<br />
in una situazione di guerra, forse foriera di nuove<br />
più grandi sventure e la cui soluzione potrebbe<br />
plausibilmente essere, in un lontano futuro, un<br />
assetto federativo sul tipo di quello già auspicato<br />
da molti per l’Iraq, ovvero uno stato spezzato in<br />
tre macro regioni a guida politico/partitico/religiosa<br />
che soddisfi Sciiti, Sunniti e Maroniti, sempre<br />
che la cosa sia digeribile per i vicini Iran, Siria<br />
ed Israele.<br />
Intanto però tutto si ferma auspicando tempi<br />
migliori, mentre gli Israeliani si domandano in<br />
apprensione dove porterà la nuova situazione,<br />
che vede una forza di interposizione internazionale<br />
ora sotto tiro, ponendola in una posizione di<br />
estrema debolezza che potrebbe inficiare il proprio<br />
ruolo di cuscinetto tra Hezbollah ed Israele.<br />
In questo confuso contesto ancora meno<br />
chiara appare a molti la posizione della Siria, verso<br />
la quale viene sempre puntato il dito accusatorio<br />
ogni volta che in Libano accade qualche disastro:<br />
non siamo affatto certi che la Siria ed il suo giovane<br />
leader Bashãr al-Asad siano i burattinai dietro<br />
alla destabilizzazione di quell’area, non ne cogliamo<br />
il necessario movente. La nuova classe dirigente<br />
siriana, tradizionalmente secolare e aliena agli<br />
estremismi religiosi, è quasi interamente formata<br />
da giovani formatisi nelle università americane<br />
ed europee e per misurare la loro influenza nel<br />
nuovo corso siriano basta tentare di prenotare<br />
una camera in un hotel di alto livello a Damasco:<br />
si scoprirà che tutte le stanze sono riservate da<br />
delegazioni USA e da businessman americani,<br />
tedeschi ed inglesi. Mentre le diplomazie ufficiali<br />
continuano nel gioco delle parti scambiandosi<br />
le rituali dichiarazioni di ostilità, il mondo reale<br />
ha pragmaticamente intrapreso rapporti di affari<br />
frutto del grande cambio di indirizzo della leadership<br />
siriana, nella quale male si inquadra ogni<br />
azione volta a scompaginare il quadro libanese,<br />
col rischio di attrarre sull’area attenzioni di integralismi<br />
poco funzionali alla costruttiva strategia<br />
di avvicinamento all’Occidente intrapresa dal giovane<br />
e dinamico Asad.<br />
Per il momento resta alla comunità internazionale<br />
poco spazio per operare o intervenire,<br />
allo stato attuale occorre lasciare che l’esercito<br />
libanese gestisca gli scontri a Tripoli senza interferenze<br />
che sembrino una indebita intromissione<br />
in vicende interne al paese, pena il rischio di raffigurare<br />
Siniora come un burattino dell’Occidente.<br />
Ancora una volta può pronunciarsi l’ONU, ma l’inserimento<br />
di una ennesima forza di interposizione<br />
tra esercito libanese e militanti dei campi palestinesi<br />
non pare plausibile.<br />
Relativamente all’attacco al contingente<br />
spagnolo UNIFIL, davvero poco c’è da fare, alla<br />
stregua di quanto accade in Afghanistan, dove ad<br />
un attacco al contingente NATO non è possibile<br />
replicare nell’immediato con una reazione armata,<br />
visto che il nemico non è visibile nè identificabile.<br />
L’unica alternativa è una accorta opera di intelligence<br />
preventiva accompagnata da un innalzamento<br />
del livello di allerta, sapendo però che il<br />
chiudersi in difensiva implica un raffreddamento<br />
dei rapporti con la popolazione, il cui supporto<br />
è vitale anche proprio in termini di intelligence.<br />
Abbiamo personalmente riscontrato che i nostri<br />
soldati sono accolti<br />
ovunque con estrema<br />
simpatia e che ciò porta<br />
risultati positivi nella<br />
raccolta di informazioni<br />
utili anche a prevenire<br />
e contrastare potenziali<br />
segnali di ostilità. Come<br />
in questa pagina.<br />
andrea castelli a Kabul con<br />
alcuni militari italiani della<br />
missione enduring Freedom<br />
ci ha raccontato un Ufficiale elicotterista il cui cugino<br />
è alla Scuola Navale, “non ci hanno mai tirato<br />
neanche un sasso, anzi, tutti raccontano in giro<br />
che gli Italiani sono ok”. È un clima positivo che<br />
fino ad oggi ha portato ad una ragionevole serenità,<br />
garantendo per il nostro contingente una missione<br />
priva di gravi rischi. Ora però sappiamo che<br />
occorre essere un po’ meno tranquilli, soprattutto<br />
osservando che stranamente chi è stato colpito<br />
sono proprio gli Spagnoli, già drammaticamente<br />
segnati dagli attentati di Madrid ed il cui governo<br />
Zapatero è considerato, dopo il repentino ritiro<br />
dall’Iraq, più disponibile a seguire i diktat di Al<br />
Qaeda.<br />
A noi morosiniani per il momento non resta<br />
che augurare ai nostri soldati e marinai la massima<br />
tranquillità, l’ultima cosa che deve succedere<br />
è scoprire che dopo essersi piazzati coraggiosamente<br />
tra Tsahal e Hezbollah, riuscendo con<br />
successo a fermarne le ostilità, ora tocchi anche<br />
confrontarsi in guerra asimmetrica con il nemico<br />
già incontrato in Iraq ed in Afghanistan e contro il<br />
quale le armi in dotazione e la bandiera ONU sono<br />
purtroppo vane. Ai nostri fratelli in arme “pale a<br />
prora”!<br />
il brogliaccio 005 27<br />
courtesy a. castelli ©<strong>2007</strong>
sala convegno<br />
Le orIgInI deL mAk ∏<br />
LuIgI tArsIA<br />
corso hALLey, 985-’88<br />
Quante volte tornando a Sant’Elena ci<br />
siamo trovati di fronte a qualche allievo<br />
e siamo stati sottoposti a domande del<br />
tipo: ma ai vostri tempi, com’era? Ma si<br />
faceva questo? Cosa significa questa frase?<br />
Beh ognuno di noi avrà avuto le sue esperienze,<br />
avrà avuto modo di raccontarle “condendole”<br />
con aneddoti di vita al limite dell’eroicità o<br />
della sacralità. Ma quelle esperienze fanno parte<br />
della nostra storia e meritano di essere conservate<br />
oltre quelli che sono i limiti della parola e della<br />
memoria. Ecco perché vorrei iniziare qui con voi<br />
un percorso per riesumare tutte quelle tradizioni,<br />
usanze, significati che sono state il sale di tre anni<br />
di vita al Navale.<br />
Mak ∏ 100: chissà quanti di noi e chissà<br />
per quanto tempo sono stati convinti che questa<br />
espressione fosse un acronimo, uno slogan, un<br />
modo di dire... Pochi invece conoscono le origini<br />
di questa espressione coniata da un piemontese<br />
la cui discendenza è passata per le mura del Navale.<br />
Fu infatti nel 1840 che a Torino, presso l’Accademia<br />
militare, un allievo, il conte Emanuele<br />
Balbo Bertone di Sambuy, venuto a conoscenza<br />
della durata del corso che allora era di tre anni, si<br />
espresse in stretto dialetto piemontese dicendo:<br />
“Mac pi tre anni!”. Ovviamente quell’espressione<br />
lasciò un segno e venne presa quale espressione<br />
simbolo per indicare il tempo mancante al termine<br />
del corso di studi presso tutti gli istituti di formazione<br />
militare. Nel tempo l’espressione mutò nella<br />
sua forma letterale, la c si tramutò in k, subentrò<br />
il pi greco e al posto dei tre anni, si scelse il periodo<br />
più breve ed intenso: quello dei 100 giorni<br />
finali. In effetti il 100 era anche un “periodo” infatti<br />
per un certo tempo con cadenza centesimale<br />
L’ANgoLo DELLE<br />
TRADIzIoNI<br />
Lo sapevate che il celebre modo di dire “mak ∏” è legato a doppio nodo (parlato, s’intende)<br />
al navale?<br />
28 il brogliaccio 005<br />
si effettuavano gite e festeggiamenti. Oggi rimane<br />
un unico evento che è quello dell’ultimo periodo<br />
di 100 giorni trascorso all’interno dell’istituto di<br />
formazione.<br />
Numerosi aneddoti tornano alla mente agli<br />
allievi delle Scuole e delle Accademie militari al<br />
sentire MAK ∏. Il Generale Conte Luigi Giannotti,<br />
comandante della Regia Accademia di Torino nel<br />
1880, tra i suoi ricordi ci tramanda che il corso<br />
del 1915 era uso foraggiare i piccioni che stazionavano<br />
sui tetti dell’edificio con briciole di pane.<br />
Il giorno del Mak ∏ scrisse in piazzale dell’Accademia<br />
il “100” utilizzando le briciole attribuendo<br />
ad esso un valore magico… Infatti se i piccioni<br />
avessero cominciato a mangiare le briciole dagli<br />
zeri lasciando il numero 1 per ultimo, sarebbe<br />
stato di buon auspicio, il contrario evidentemente<br />
avrebbe anticipato cattivi presagi. Il Mak ∏<br />
100 è oggi la festa più importante e celebrativa<br />
di ogni corso. Inoltre l’espressione ricorre quale<br />
titolo della pubblicazione più importante di ogni<br />
corso: il libro del Mak ∏ 100 all’interno del quale<br />
ricordiamo i tre anni trascorsi all’interno del Navale<br />
con articoli, descrizioni, fotografie, vignette<br />
e caricature che spesso solo i diretti interessati<br />
riescono a comprendere.<br />
Come accennavo, la discendenza di quell’allievo,<br />
Emanuele Balbo Bertone di Sambuy, è<br />
passata per il Navale che annovera un discendente<br />
della gloriosa famiglia sia tra i suoi comandanti,<br />
sia tra i suoi allievi.<br />
a fianco.<br />
napoli, porta di cabina sul<br />
lungomare<br />
ph.courtesy a. dell’agnola ©<strong>2007</strong><br />
il brogliaccio 005 29<br />
ph.courtesy a. dell’agnola ©<strong>2007</strong>
sala convegno<br />
7 A edIzIone deL trofeo<br />
d’AquIno<br />
AntonIo jAcopo pIccoLo<br />
corso deImos, 2002-’05<br />
Con immenso piacere mi accingo a riportare<br />
quanto accaduto il 27 maggio<br />
in occasione del trofeo d’Aquino, per<br />
la cui occasione ho risposto “comandi”<br />
alla convocazione giuntami circa un mese prima.<br />
Come ogni anno, grazie all’ausilio dei nostri<br />
operativi fiduciari dell’Assomorosini, si è potuto<br />
disputare quello che per molti rappresenta un<br />
goliardico e ricreativo momento di unione tra<br />
ex allievi delle scuole militari, ma che oltretutto<br />
riporta alla memoria di noi tutti la fulgida figura<br />
dell’ammiraglio D’Aquino.<br />
L’appuntamento per i baldi atleti era fissato<br />
alle 9.00 del mattino presso il centro sportivo<br />
“Quintosole” di Milano, e da buoni ex allievi anzianissimi<br />
abbiamo onorato l’occasione con “soli”<br />
trenta minuti di ritardo accademico! Giovani calciatori<br />
da tutte le parti d’Italia (o per meglio dire,<br />
della Lombardia) si sono presentati alla corte<br />
di mister Piergiorgio Mancone in perfetta forma<br />
atletica e pronti per il fischio d’inizio. Ignari della<br />
carica agonistica che ci attendeva (di cui eravamo<br />
incautamente sprovvisti durante le battute<br />
iniziali), scendevamo in campo per disputare la<br />
prima partita contro gli ex allievi della Nunziatella,<br />
rimediando una sconfitta di misura che ci ha<br />
dato modo di riflettere su moduli e schemi forse<br />
un pò troppo “collegiali”. Nella seconda partita<br />
la Nunziatella si dimostrava in forma smagliante<br />
battendo di misura anche i malcapitati della Teuliè.<br />
Non ci aspettava che l’ultimo match del girone<br />
d’andata per rimediare alla defaiance iniziale,<br />
perciò, carichi e decisi a rimetterci in carreggiata,<br />
affrontavamo i “colleghi” di Milano a viso aperto,<br />
imponendoci con un netto 7-4. A metà torneo ci<br />
piazzavamo dunque in classifica a tre lunghezze<br />
NoN CI bASTA MAI: PER LA SETTIMA voLTA<br />
IL MoRoSINI È IN FINALE<br />
Anche quest’anno si è svolto il consueto torneo di calcio a 7 tra scuole militari, intitolato<br />
all’Ammiraglio d’Aquino<br />
30 il brogliaccio 005<br />
dalla Nunziatella, ma con altrettanti punti di vantaggio<br />
sulla Teuliè. Certi di un girone di ritorno a<br />
grandi livelli, rilassavamo corpo e mente tra un<br />
panino con la salsiccia ed una bibita fresca (tanto<br />
per restare leggeri), pronosticando gli schemi e le<br />
tattiche per aggirare le barriere difensive dei nostri<br />
avversari. Dopo circa un’ora e mezza di pausa<br />
il puntuale arbitro riapriva le danze a colpi di fichietto,<br />
dando inizio alla seconda partita contro<br />
i “cugini” napoletani. Ma i famigerati “scugnizzi”<br />
la facevano ancora una volta franca e a noi poveri<br />
cavalieri della Serenissima, non restava che continuare<br />
a meditare, meditare e meditare.... Certi<br />
di aver imparato la lezione affrontavamo la Teuliè<br />
ancora una volta agguerriti e pronti a riscattare la<br />
sconfitta, portando a casa i preziosi tre punti che<br />
ci garantivano la finale, ovvero la terza partita contro<br />
gli ormai rilassati calciatori napoletani. Quella<br />
che ci attendeva era una vera e propria battaglia,<br />
la terza consecutiva, contro un avversario ostico e<br />
arcigno, ma stavolta sotto una fitta pioggia che bagnava<br />
le nostre già umide fronti e scalfiva ulteriormente<br />
il nostro già precario equilibrio psicofisico.<br />
courtesy a. j. piccolo ©<strong>2007</strong><br />
courtesy a. j. piccolo ©<strong>2007</strong><br />
Provati da quasi 100 minuti nelle gambe (solo nelle<br />
ultime due ore), come degli highlanders calcavamo<br />
il terreno di gioco coi nostri ormai lisci scarpini da<br />
calcetto, con l’acqua a catinelle che accarezzava i<br />
nostri zigomi donando all’atmosfera un pizzico di<br />
tensione e agonismo in più. Risultato: dopo dieci minuti<br />
del primo tempo 4-0 per la Nunziatella. “Ottimo<br />
inizio”!!! Ci siamo detti sgomenti. Ma noi morosiniani<br />
si sa, siamo abituati alle battaglie e con l’orgoglio<br />
e il dovere di onorare la nostra maglia bianco-blu,<br />
abbiamo ripreso le redini della partita lottando e<br />
cercando, a suon di gol, di rimediare al black-out<br />
iniziale. Ma dopo i 45 minuti canonici e i circa 5<br />
di recupero, l’arbitro poneva la parola fine ad un<br />
match ricco di emozioni e saturo di agonismo e<br />
competitività, che alla fine, ahinoi, ha visto trionfare<br />
gli ex allievi della Nunziatella di Napoli col<br />
risultato di 5-3. Ostentando il rammarico e la rabbia<br />
per l’anemico inizio di partita, riconoscevamo<br />
da sportivi il merito ai vincitori ed assistevamo<br />
solerti alla premiazione dei suddetti da parte del<br />
nostro Gian Maria Setti Carraro. Nel frattempo<br />
portavamo a casa per il secondo anno consecutivo<br />
la coppa di secondi classificati, con l’orgoglio<br />
però, di aver onorato anche questa 7 a edizione del<br />
Trofeo con la settima finale consecutiva.<br />
Arrivederci all’anno prossimo, cari colleghi<br />
ex allievi, ma badate bene che ci arriveremo allenati<br />
ed......... attrezzati, altro che Calciopoli!<br />
a fianco.<br />
il goal dei nostri atleti<br />
in questa pagina.<br />
Gian maria setti carraro si<br />
occupa del vettovagliamento<br />
la rappresentativa del<br />
morosini<br />
il brogliaccio 005 3<br />
courtesy a. j. piccolo ©<strong>2007</strong>
aula magna<br />
prImA rIunIone tutorIng<br />
rIccArdo sensI<br />
corso hALLey, 985-’88<br />
Il 23 giugno scorso, a Roma, presso la sede<br />
dello Studio Legale Gianni, Origoni, Grippo<br />
& Partners, si è tenuta la prima riunione dell’iniziativa<br />
di tutoring fortemente voluta dal<br />
Consiglio Direttivo, in special modo da Jacopo<br />
Piccolo, consigliere delegato alla sezione giovanile<br />
dell’<strong>Associazione</strong>, ed operativamente affidata,<br />
per quanto attiene alle iniziative romane, al sottoscritto<br />
(in quanto consigliere delegato agli Eventi,<br />
e comunque unico romano dell’attuale Consiglio<br />
Direttivo dell’<strong>Associazione</strong>).<br />
Grazie anche alla preziosa attività operativa<br />
di Francesco Ciuffo, hanno partecipato alla sessione<br />
gli ex allievi Michele Esposito, Leonardo Di<br />
Tullo, Luigi Ferretti, Giuseppe Barboni, Andrea<br />
Salzillo, Fabio Celestre, Giampiero Rellini Lerz,<br />
Valerio Andrea Saccone e naturalmente lo stesso<br />
Francesco Ciuffo (tutti usciti dal Morosini da<br />
meno di tre anni).<br />
Gli speakers del giorno sono stati Giovanni<br />
Magarò (corso Fomalhaut 1979-’82), architetto e<br />
dirigente dell’ANAS con compiti di valutazione di<br />
impatto ambientale delle opere, nonché di controllo<br />
di esecuzione dei progetti, ed il sottoscritto, “avvocato<br />
d’affari” secondo la terminologia oggi in voga.<br />
La finalità era quella di cercare di chiarire<br />
dubbi e dilemmi che all’inizio della vita universitaria<br />
colgono tutti i neo-studenti. Con grande piacere<br />
dei due speakers la conversazione ha preso<br />
subito una piega assolutamente informale (come<br />
era giusto che fosse) ed ha coinvolto la trattazione<br />
di temi quali l’esercizio dell’attività professionale,<br />
l’affrontare la preparazione per il superamento<br />
SI È SvoLTA A RoMA LA PRIMA RIuNIoNE DI<br />
TuToRINg: È STATo uN SuCCESSo<br />
riccardo sensi, avvocato, si occupa di fusioni ed acquisizioni nel settore immobiliare, di<br />
project financing e di appalti<br />
32 il brogliaccio 005<br />
degli esami di abilitazione ed iscrizione agli albi<br />
professionali, le prospettive di lavoro con lauree<br />
quali Architettura e Giurisprudenza e, veramente<br />
notevole, la trattazione di ciò che i due speakers<br />
hanno fatto “… subito dopo aver attraversato il<br />
ponticello del Morosini, dopo la maturità”.<br />
ph.courtesy a. dell’agnola ©<strong>2007</strong><br />
La domanda mi ha lasciato piacevolmente<br />
stupefatto, perché di tutto avrei pensato di dover<br />
parlare tranne che della mia vita dal luglio 1988<br />
ad oggi (mi vengono alla memoria personaggi “à<br />
la Carlo Verdone”, tipo “Manuel Fantoni”, quello<br />
la cui vita “… è stata tutta ‘n’Odissea …”).<br />
Evidentemente, al di là delle strategie di<br />
studio e di ricerca di una professione da intraprendere,<br />
i nostri “fratelli minori” cercano proprio<br />
la condivisione di un’esperienza umana. Secondo<br />
me proprio questo vuol dire “fare <strong>Associazione</strong>”:<br />
la condivisione di un’esperienza umana cominciata<br />
alle selezioni attitudinali per l’ingresso in Collegio<br />
(lo so: avrei dovuto parlare di Scuola Militare,<br />
ma per noi “anziani” il lapsus è sempre difficile da<br />
superare) e terminata con la rituale commozione<br />
nel salutare Camillo dopo la maturità (con, tra i<br />
vari pensieri che frullano nella testa, quello che<br />
suonava: “… ed ora ?”).<br />
Tornando agli aspetti operativi, e prendendo<br />
atto con estrema soddisfazione della riuscita<br />
dell’iniziativa, tutto sommato “sperimentale” – eccezion<br />
fatta naturalmente per gli ormai tradizionali<br />
incontri in Collegio<br />
a fianco.<br />
comandante al corso durante<br />
“attività di tutoring” a bordo<br />
di nave vespucci<br />
in questa pagina.<br />
bussola di nave<br />
con gli allievi del terzo corso, che avvengono soprattutto<br />
ad iniziativa di ex allievi professionisti<br />
situati nel Nord/Nord Est – si è deciso di organizzare<br />
un secondo incontro, data e luogo da definirsi<br />
(ma senz’altro a Roma), invitando altri speakers<br />
e, naturalmente, dando sin d’ora il benvenuto a<br />
chiunque voglia partecipare. Un chiarimento: la<br />
partecipazione è davvero libera, nel senso che<br />
anche chi non si è ancora iscritto o non intende<br />
iscriversi all’università può partecipare, ed i neolaureati<br />
saranno anch’essi i benvenuti.<br />
Potete contattare direttamente il sottoscritto<br />
(tutoring@assomorosini.it) o Jacopo Piccolo<br />
(allievi@assomorosini.it) per informazioni o<br />
suggerimenti (sempre graditissimi e benvenuti)<br />
sulle prossime sessioni.<br />
il brogliaccio 005 33<br />
ph.courtesy a. dell’agnola ©<strong>2007</strong>
cupolone<br />
IL gIArdInetto deL<br />
comAndAnte<br />
cinque sezioni di notizie per sapere sempre dove siamo e che cosa facciamo<br />
FIORI D’ARANCIO<br />
Il 12 maggio <strong>2007</strong> è stato celebrato a Milano,<br />
nella chiesa di S. Maria del Carmine, il matrimonio<br />
tra Gina Sorce e Marco Rizzo, ex allievo del<br />
corso Hurricane. Tra le fila dei testimoni presenti<br />
due ex allievi, Giuseppe Sorce, fratello di Gina ed<br />
ex allievo del corso Perseus (2001-’04) dal lato<br />
della sposa e Stefano Bajona, compagno di corso<br />
di Marco Rizzo, dal lato dello sposo. Numerosi gli<br />
ex allievi, in particolare del corso Hurricane, che<br />
con il Vice Presidente Gian Maria Setti Carraro<br />
hanno presenziato alla cerimonia ed al ricevimento.<br />
Durante i festeggiamenti è stato immancabile<br />
il pale a prora come augurio agli sposi. Vivissimi<br />
auguri e figli… morosiniani!<br />
AULA STUDIO<br />
Gli <strong>Allievi</strong> del 3° Corso hanno terminato gli<br />
Esami di Stato. Dal giorno 7 luglio u.s. sono entrati<br />
a far parte, definitivamente, della comunità degli<br />
ex allievi (anche se noi preferiamo chiamarci<br />
sempre “morosiniani”). I risultati al termine della<br />
maturità sono stati soddisfacenti considerato che,<br />
quest’anno, la riforma ha apportato delle modifiche<br />
“penalizzanti” per quanto riguarda il voto<br />
stesso. Ora li attende la vita al di fuori della Scuola,<br />
ma siamo fiduciosi che potranno ben rappresentare<br />
i valori e gli ideali cui questa si ispira. Tra<br />
essi spiccano comunque tre 100/100. Con tutti gli<br />
allievi promossi e la media del 76,88 la bandiera<br />
del corso Daidalos può fregiarsi delle tre striscie<br />
e del Distintivo d’Onore. Pale a prora...<br />
Liceo scientifico sez. A: Andrea BATTISTEL<br />
92, Claudio BEGGIATO 73, Gianluca BENETEL-<br />
LO 80, Marco BURCHERI 82, Luca CAIAZZO<br />
76, Rodolfo CAIRA 60, Umberto CANOSCI 75,<br />
Edoardo DELL’ORCO 97, Fabio GIALLANZA 97,<br />
Raffaele LIGUORI 65, Francesco Pio MANGIONE<br />
70, Giuseppe MANZONE 65, Matteo PAGANINI<br />
100, Stefano PALIERI 82, Fiorenzo PANICO 66,<br />
Fabio PAULON 100, Biagio PETRANTUONO 62,<br />
Francesco PUGGIONI 60, Matteo RICHIARDI 98,<br />
Giuseppe ZECCA 85<br />
Liceo scientifico sez. B: Giuseppe BOSCO<br />
73, Fabio CHIERICI 65, Marco DAL FABBRO 73,<br />
Tommaso D’ARPINO 92, Matteo DEFILIPPIS 95,<br />
Francesco Walter ESILE 60, Dario GIACOIA 78,<br />
Francesco GIORDANI 81, Damiano INCALZA 60,<br />
Gabriele IOZZI 67, Giuseppe LACERENZA 100,<br />
Davide MAIDA 78, Giuseppe MARTELLO 75,<br />
Emanuele MERLI 80, Roberto MINERVINI 73,<br />
Nicolò MONACO 71, Ciro NOCERINO 62, Nicolò<br />
PIROLA 91, Giandonato REINO 80, Francesco<br />
RIZZOTTI 94, Davide SAITTA 60, Luigi SEMERA-<br />
RO 80, Federico VARACCA 66<br />
Liceo classico: Francesco AVALLONE 64,<br />
Valerio BASSI 65, Stefano Maria Pio BAUSONE<br />
75, Alessandro BOTRÈ 75, Jacopo CARELLI 65,<br />
Fabio CARRATURO 69, Max CATENA 80, Stefano<br />
CICCARELLI 78, Carlo CRESPINI 76, Ludovico<br />
DOMINI 91, Alberto INNELLA 69, Antonio LEO<br />
70, Federico PALMUCCI 70, Istvan ROTONDI 84,<br />
Marco TAGLIABUE 74, Daniele VAGNARELLI 95,<br />
Giuliano Corrado Luna VICARI 74.<br />
ph.courtesy a. dell’agnola ©<strong>2007</strong><br />
Sincere congratulazioni a Beppe Ronchieri<br />
(corso Deimos 2002-’05) che alle ultime elezioni<br />
universitarie per la rappresentanza studentesca<br />
del maggio <strong>2007</strong> è stato eletto Senatore Accademico<br />
in Bocconi. Auguri Senatore! Il tuo corso<br />
Deimos.<br />
MARCIA AVANTI!<br />
Dal 9 luglio Luigi Binelli Mantelli (corso Poseidon<br />
1966-’69), già Sottocapo di SMMM si fregia<br />
del grado di Ammiraglio di Squadra. Al neo<br />
promosso giungano le felicitazioni di tutti i soci<br />
dell’<strong>Associazione</strong> e di tutti gli allievi ed ex allievi<br />
del Navale unite al più sentito pale a prora.<br />
Congratulazioni vivissime al Colonnello Andrea<br />
Bartolucci (corso Mizar 1978-’81), figlio dell’Amm.<br />
Bartolucci comandante del corso Pegaso<br />
(1969-’72), per la nomina a Comandante del 235°<br />
Reggimento Ascoli Piceno. A lui vanno i nostri più<br />
sinceri auguri di buon lavoro ed un fragoroso pale<br />
a prora.<br />
F.O.M. Roma annuncia la nomina a Capitano<br />
di Fregata per il Com.te Umberto Spolaor (corso<br />
Halley 1985-’88) ed attuale comandante del corso<br />
Daidalos (2004-’07). In attesa di bagnare la lasagna<br />
un caloroso in bocca al lupo per il prossimo<br />
incarico. Pale a prora!<br />
Alessandro Stefanello corso Halley 1985-<br />
’88 è stato nominato Presidente dell’<strong>Associazione</strong><br />
Compagnia delle Opere del Nord Est. Da parte<br />
nostra esprimiamo i nostri complimenti a “Fefo”<br />
per l’importante traguardo raggiunto e ci auguriamo<br />
di poter brindare al più presto con lui per<br />
questo e per i prossimi traguardi che sicuramente<br />
sarà in grado di raggiungere!<br />
Vivissime felicitazioni al cugino della Nunziatella<br />
Gen. Angelo Ferrara che dal 5 giugno <strong>2007</strong><br />
ha assunto la carica di Comandante in seconda<br />
della Guardia di Finanza. Il generale, capo scelto<br />
alla Scuola Militare Nunziatella di Napoli, è stato<br />
ammesso all’Accademia della Guardia di Finanza<br />
nel 1962 (62° corso Mali Viluscia).<br />
Vivissimi auguri ad Antonino Sessa, papà di<br />
Michele (corso Deimos 2002-’05) e al sig. Pizzolorusso,<br />
papà di Antonio e Nicola (corso Nemesis<br />
1993-’96 e Alpherat 1999-’02) che il 9 giugno<br />
<strong>2007</strong> - nella splendida cornice della cattedrale di<br />
Amalfi - sono stati nominati Cavalieri del Santo<br />
Sepolcro di Gerusalemme. Alla cerimonia hanno<br />
presenziato anche l’avv. Silvio Piantanida (corso<br />
Alamak 1984-’87) e il sig. Gravagnuolo, sindaco di<br />
Cava dei Tirreni nonchè cugino della Nunziatella.<br />
Ai due neo-cavalieri le nostre più sincere congratulazioni.<br />
CI VEDIAMO DA ORFEO<br />
È in fase di organizzazione una cena a Taranto<br />
tra ex allievi giovani e giovanissimi, si terrà<br />
presumibilmente lunedì 30 luglio. Menù a base di<br />
34 il brogliaccio 005<br />
il brogliaccio 005 35<br />
courtesy corso daidalos ©<strong>2007</strong><br />
a fianco.<br />
il com. umberto spolaor, neopromosso cF<br />
courtesy corso daidalos ©<strong>2007</strong><br />
courtesy corso daidalos ©<strong>2007</strong><br />
in questa pagina.<br />
i tre 100/100, paulon, paganini e lacerenza del corso daidalos<br />
ed alessandro stefanello, neopresidente di cone<br />
ph.courtesy a. dell’agnola ©<strong>2007</strong>
pesce e locale convenzionato. Per maggiori informazioni<br />
scrivere a nunzio824@libero.it<br />
Nel corso della Crociera addestrativa della<br />
prima classe dell’Accademia Navale la Nave Scuola<br />
A. Vespucci sarà attraccata a Trieste dal 4 al 6<br />
settembre. Stiamo organizzando una cena tra noi<br />
Morosiniani in quel di Trieste. Tra l’altro quest’anno<br />
una felice congiuntura porta ad avere: Comandante<br />
Morosiniano, Ufficiale di rotta Morosiniano,<br />
sottordine Morosiniano, diversi allievi della prima<br />
classe Morosiniani. Al fine di poter organizzare al<br />
meglio l’evento, sarebbe opportuno poter quantificare<br />
i partecipanti. Ovviamente organizzeremo<br />
una visita a bordo nel pomeriggio e poi a cena tutti<br />
insieme. Vi chiederei quindi di farci pervenire al<br />
più presto le Vostre adesioni all’evento inviando<br />
una mail a fiduciari@assomorosini.it<br />
BANDIERE ABBRUNATE<br />
“Amicitia deorum donum est, nam vita sine<br />
amicis iucunda non est. Amici amicorum laetitia<br />
gaudent in mestitia aut in morbis solacium, in periculis<br />
auxilium consilumque praebent; ideo amicitiam,<br />
pueri, praesidium vitae putate. Amicos<br />
caute eligite, bonasque amicitias a malis distinguete,<br />
sed postea amicos honorate”.<br />
Siamo particolarmente vicini con vivo cordoglio,<br />
insieme ai compagni del Corso Barracuda<br />
1964-’67, all’amico Mario Vecchi, ai figli Matteo e<br />
Andrea, al fratello Piero (morosianiano del corso<br />
1967-’70) ed alla suocera Maria Pia Tavazzani<br />
Fanfani per la perdita della rispettiva moglie e madre,<br />
sorella e nuora, Vittoria dei Principi Colonna<br />
di Paliano, dopo lunga lotta e lunghe sofferenze a<br />
seguito di un male incurabile.<br />
Un tragico incidente di montagna ci ha<br />
privato dell’amico Gaetano Bertini Malgarini del<br />
corso 1962-’65, stimato ed affermato imprenditore<br />
nel campo editoriale, grande e provetto sciatore-alpinista,<br />
accomiatatosi durante una delle sue<br />
abituali escursioni in quota. Alla moglie Gisella ed<br />
alla famiglia inviamo i sensi del nostro più vivo<br />
cordoglio.<br />
Ci ha lasciato prematuramente l’amico<br />
Franco Scopigno, “Sifi” per i compagni del corso<br />
Altair 1965-’68, provetto pilota di elicottero, che<br />
se ne è andato in punta di piedi mentre erano con<br />
3 il brogliaccio 005<br />
lui quattro compagni di corso al San Raffaele di<br />
Milano. Purtroppo erano assenti la moglie e le<br />
due figlie cui va il nostro più vivo cordoglio. Particolarmente<br />
toccante è stato il “pale a prora” che è<br />
risuonato tra le corsie dell’ospedale pochi secondo<br />
dopo il trapasso.<br />
Il corso Chyron si associa al dolore di Antonello<br />
Lo Monaco (corso Chyron 2003-’06) per<br />
la perdita del suo caro padre, dovuta ad un male<br />
incurabile.<br />
Domenica 5 agosto alle 11.30 verrà celebrata<br />
una Santa Messa per commemorare la scomparsa<br />
di Marco Scarpantonio (corso Alpherat 1999-<br />
2002) nella chiesa del Suffragio di Neretto (TE).<br />
In rappresentanza dell’<strong>Associazione</strong> sarà presente<br />
il Vice Presidente Gian Maria Setti Carraro. Chi<br />
volesse partecipare può mettersi in contatto con<br />
lui scrivendo a vicepresidente@assomorosini.it.<br />
eLezIonI <strong>2007</strong>: I rIsuLtAtI<br />
Lo scorso 5 maggio <strong>2007</strong> si è tenuta l’Assemblea ordinaria dell’<strong>Associazione</strong> ex allievi che ha<br />
eletto il nuovo consiglio direttivo<br />
I 64 presenti con diritto al voto, titolari di ulteriori 31 deleghe, hanno espresso le seguenti preferenze:<br />
presIdente corso dI AppArtenenzA<br />
Guido Sesani (corso Antares 1971-’74)<br />
consIgLIerI corso dI AppArtenenzA preferenze<br />
Alessandro Benedetti corso Akernar 1982-’85 30<br />
Luca Binetti corso Halley 1985-’88 29<br />
Pietro Branchi corso Azzurra 1983-’86 20<br />
Francesco Businaro corso Mizar 1978-’81 60<br />
Alberto Carnesecca corso Excalibur 1990-’93 49<br />
Umberto Galli Zugaro corso Halley 1985-’88 31<br />
Claudio Lucchi corso Poseidon 1966-’69 24<br />
Piergiorgio Mancone corso Sirio 1996-’99 36<br />
Jacopo Piccolo corso Deimos 2002-’05 41<br />
Gianmaria Setti Carraro corso Barracuda 1964-’67 55<br />
Riccardo Sensi corso Halley 1985-’88 46<br />
Luigi Tarsia corso Halley 1985-’88 70<br />
Tutte le 95 schede scrutinate da Rudy Guastadisegni, Alberto Catone e Luigi Bajona sono risultate<br />
regolari.<br />
Risultano quindi eletti Consiglieri: Tarsia, Businaro, Setti Carraro, Carnesecca, Sensi, Piccolo.<br />
il brogliaccio 005 37<br />
cupolone
design courtesy m. pardini ©<strong>2007</strong><br />
Pietro Branchi Co-responsabile sito internet webmaster@assomorosini.it<br />
Marco Bianchini Annuario<br />
Luigi Bajona Soci all’estero e Scuole navali internazionali lubajo@inwind.it<br />
Luigi Rubini Segreteria di Venezia<br />
deLeghe<br />
Guido Sesani Presidente Tesoriere presidente@assomorosini.it tesoriere@assomorosini.it<br />
Alberto Carnesecca Segretario segretario@assomorosini.it<br />
Gian Maria Setti Carraro Vice Presidente Rapporti Istituzioni e Scuole militari vicepresidente@assomorosini.it<br />
Luigi Tarsia Consigliere Fiduciari regionali e rapporti Scuola navale fiduciari@assomorosini.it<br />
Francesco Businaro Consigliere Sito internet, Caporedattore Brogliaccio brogliaccio@assomorosini.it admin@assomorosini.it<br />
Riccardo Sensi Consigliere Eventi, rapporti Istituzioni a Roma e tutoring tutoring@assomorosini.it<br />
Antonio Jacopo Piccolo Consigliere Rapporti allievi e tutoring allievi@assomorosini.it<br />
cArIcA deLegA contAttI<br />
consIgLIo dIrettIVo