Luglio/Agosto 2007 Anno XXVI - Associazione Nazionale Allievi ...
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franchi in riga<br />
IL mAk ∏ deI mAk ∏<br />
rudy guAstAdIsegnI<br />
corso orsA mInore, 9 7-’70<br />
La tradizionale festa dell’<strong>Associazione</strong> è tornata al navale<br />
Il 9 dicembre scorso si è tenuta in Collegio,<br />
pardon, Scuola Navale, il raduno nazionale<br />
dell’<strong>Associazione</strong> al quale, ormai da qualche<br />
anno, partecipano in numero sempre crescente<br />
gli ex allievi di tutte le età e di tutte le regioni.<br />
Per la prima volta, dopo Milano, Genova,<br />
Bari e Roma, siamo riusciti ad organizzarlo in<br />
Casa Nostra e per questo è stato chiamato “Mak<br />
dei Mak”: il grande Mak ∏ di tutti i corsi.<br />
Le adesioni sono state numerose ed entusiastiche:<br />
l’idea di tornare a cenare nella mitica<br />
sala mensa e di poter spaziare in quasi tutto<br />
il Collegio era troppo allettante per rinunciarvi.<br />
Molti anziani (d’età), ma soprattutto molti giovani<br />
e giovanissimi con al seguito mogli, fidanzate,<br />
amiche e figli si sono presentati puntuali (quasi<br />
tutti) davanti a Camillo a partire dalle 18.30.<br />
Foltissima anche la presenza degli allievi<br />
il brogliaccio 005<br />
DAL NAvALE<br />
delle varie accademie militari che, grazie alla possibilità<br />
di alloggiare pressochè gratis nelle strutture<br />
della sede (la “lobby” morosiniana può questo<br />
e molto di più), hanno approfittato dell’occasione.<br />
La festa è iniziata con la solita grande chermesse<br />
di goliardia e fratellanza che vede ogni anno ritrovarsi<br />
amici che non si vedono da molto tempo, in<br />
molti casi anche da diversi decenni. Compagni di<br />
corso dispersi nel mondo che si ritrovano improvvisamente<br />
in mezzo agli amici degli anni migliori;<br />
chi racconta di se’, chi degli altri amici assenti, chi<br />
ricorda le belle esperienze di allora (quelle meno<br />
belle vengono in genere cancellate dal tempo e<br />
solo i rarissimi “sfigati” amano ricordarle e rimuginarle).<br />
Prima della cena i discorsi di rito: ha iniziato<br />
Luca Binetti, portavoce del Consiglio Direttivo ed<br />
organizzatore dell’evento che, dopo aver spiegato<br />
ph.courtesy a. dell’agnola ©<strong>2007</strong><br />
courtesy r. guastadisegni ©<strong>2007</strong><br />
come si sarebbe svolta<br />
la serata, ha ringraziato<br />
tutti coloro che in qualche<br />
modo hanno dato un<br />
apporto determinante,<br />
primo fra tutti il Comandante<br />
della Scuola, CV<br />
Francesco Covella, ed<br />
il secondo CV Giovanni<br />
Nicosia senza i quali<br />
l’impresa sarebbe stata<br />
veramente ardua. Non<br />
mi dilungo sulla lista dei<br />
ringraziamenti e passo<br />
subito al Presidente.<br />
Francesco Caroleo Grimaldi<br />
con il suo eloquio<br />
coinvolgente e sempre<br />
perfettamente centrato<br />
sugli argomenti da trattare, ha voluto salutare e<br />
ringraziare i membri del Consiglio Direttivo che<br />
lo hanno affiancato durante il suo mandato consentendo<br />
di raggiungere risultati decisamente lusinghieri<br />
non solo per l’organizzazione di tutti gli<br />
eventi, peraltro sempre ottimamente riusciti, ma<br />
soprattutto per aver riguadagnato all’<strong>Associazione</strong><br />
quella credibilità che anni addietro si era un<br />
pochino offuscata per mancanza di dinamismo, di<br />
idee e di precisi obiettivi.<br />
Al calorosissimo applauso dei presenti il<br />
Presidente ha fatto seguire l’introduzione dell’ex<br />
allievo più prestigioso presente: il Capo di<br />
Stato Maggiore della Marina militare, ammiraglio<br />
di squadra Paolo La Rosa che, dopo i rituali ringraziamenti,<br />
ha pronunciato un discorso pieno di<br />
orgoglio e soddisfazione per essere lì, allievo tra<br />
gli allievi, a rendere omaggio al concetto di Morosiniano<br />
ed a godere come gli altri della compagnia<br />
di tanti amici veri.<br />
I discorsi ufficiali sono terminati con la consegna<br />
del dono che l’<strong>Associazione</strong> ha voluto fare<br />
all’ex allievo Paolo La Rosa: un maglione da pivolo<br />
che, nella sua semplicità, riassume il sentimento<br />
fondamentale di eguaglianza e fratellanza di tutti<br />
coloro che hanno vissuto tra quelle mura.<br />
La cena che si è tenuta in sala mensa allievi,<br />
in sala convegno ed in quadrato ufficiali, ha consentito<br />
a tutti di rituffarsi nell’atmosfera di sana<br />
goliardia che noi ben conosciamo. Ai tavoli si sono<br />
formati in maniera del tutto naturale i gruppi dei<br />
a fianco.<br />
il csmm amm. paolo la rosa<br />
con il maglione da “pivolo”<br />
sulle spalle<br />
in questa pagina.<br />
la cena in mensa allievi<br />
corsi coetanei che hanno più cose in comune di<br />
cui parlare. Nei miei soliti giri di peregrinazione<br />
in mezzo a tutti i tavoli ho potuto soffermarmi con<br />
amici ultra cinquantenni, con coetanei e compagni<br />
di mio figlio e con i più giovani da poco usciti<br />
e posso garantire che lo spirito era uguale ovunque.<br />
L’età non conta quando si hanno in comune<br />
esperienze di vita come quelle che noi Morosiniani<br />
possiamo vantare. Io stesso potrei parlare di<br />
sgamate, lezioni particolari, professori, punizioni,<br />
franchigie, feste, crociere e vacanze con un allievo<br />
appena uscito e lui mi capirebbe perchè, a<br />
distanza di tempo, ha comunque sempre fatto le<br />
stesse cose.<br />
Solo il fatto che ero in divisa mi ha trattenuto<br />
dall’innescare una battaglia a suon di lancio<br />
di mollica di pane ed avanzi vari con il gruppo dei<br />
giovanotti particolarmente eccitati, salvo poi scoprire<br />
che qualcuno dei più anziani lo aveva fatto<br />
sul serio ma, per fortuna, senza esagerare. Lo scatenamento<br />
era comunque nell’aria e si è verificato<br />
nella fase successiva della festa: i balli.<br />
Equamente suddivisi tra aula magna con<br />
musiche tranquille e palestra con discodance, i<br />
ballerini si sono esibiti ognuno secondo le proprie<br />
capacità e vitalità.<br />
Ad onor del vero all’inizio gli anziani (sempre<br />
per età anagrafica) hanno veramente dato<br />
spettacolo mettendo in campo una spigliatezza<br />
degna delle migliori discoteche e consentendo di<br />
sciogliere la naturale ritrosia iniziale dei più giovani<br />
che, comunque, alla distanza hanno dimostrato<br />
maggiore resistenza.<br />
Durante i balli ovviamente c’è stato qualcuno<br />
che ha accarezzato l’idea di rinverdire le antiche<br />
arcinote tradizioni ma la vigilanza dei sottufficiali<br />
il brogliaccio 005 7<br />
courtesy r. guastadisegni ©<strong>2007</strong>