01.06.2013 Views

Pera Mòra 2009 - C.A.I. Pianezza

Pera Mòra 2009 - C.A.I. Pianezza

Pera Mòra 2009 - C.A.I. Pianezza

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Quella targhetta sul Monte Soglio<br />

Ultima domenica di agosto. La gente si lascia dietro i bei ricordi delle vacanze appena terminate e<br />

pigramente si gode gli ultimi giorni di libertà dal lavoro che ormai incombe minaccioso per un altro anno. È<br />

molto difficile notare in questa ultima festività tanta gente che si muove insieme. Ebbene, noi no!<br />

Una trentina di persone, tutti nostri Soci, si dirigevano in quella fumosa domenica di nebbioliona quasi<br />

autunnale verso il Monte Soglio, prima propaggine che dà l’avvio ad una famosa cresta già descritta anni fa<br />

da un socio CAI (Pensiero Acutis) in un suo bel libro che ormai è diventato una rarità.<br />

Perché tanta gente in un luogo così inusuale?<br />

Vi chiedo un piccolo sforzo di memoria per tornare indietro di qualche anno. Ricordate la famosa cresta<br />

“dell’acqua calda” percorsa da alcuni nostri Soci con l’instancabile Franco Bergagna? Era stato un bel<br />

successo grazie soprattutto alla grande disponibilità di Franco che, previdente, aveva provveduto ai vari<br />

rifornimenti, ma soprattutto all’acqua che scarseggiava in cresta e che rappresentava la maggiore difficoltà<br />

del nostro percorso. Era riuscito tutto molto bene, anche soprattutto per merito di Franco.<br />

A distanza di qualche anno, proprio a settembre di quest’anno (2008) avevamo progettato una bella<br />

traversata di 5 o sei giorni in quota senza mai scendere: dal Monte Soglio alle Levanne, tutto rigorosamente<br />

per cresta e, questa volta, in contrapposizione alla vecchia cresta “dell’acqua calda” avrebbe dovuto essere<br />

“La cresta dell’acqua fredda”. I vecchi protagonisti c’erano ancora tutti, entusiasti e pronti all’impresa, ma<br />

soprattutto si erano aggiunti altri, nuovi, entusiasti partecipanti che volevano in ogni modo partecipare<br />

all’evento “magico”.<br />

Franco, come d’abitudine, si era incaricato di nascondere con preventive salite, acqua e cibo per non<br />

caricarci troppo i sacchi già pesanti per il materiale alpinistico, il vestiario, i generi d’emergenza, ecc.<br />

Ricordo che qualche giorno prima di Natale ci eravamo riuniti in sede CAI per organizzare meticolosamente<br />

il tutto.<br />

Poi Franco improvvisamente sparì dalla circolazione, non era la prima volta che perdevamo le sue tracce,<br />

complici i suoi improvvisi viaggi “last-minute”, ma poi ricompariva raggiante per raccontarci le sue nuove<br />

esperienze.<br />

Questa volta no, il suo viaggio è stato molto più lungo.<br />

Germano

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!