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casa & co autunno 2011 - Nuncas

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Casa and Co. - Euro 0,52 - N.30 - Autunno <strong>2011</strong> - Anno VIII


sommario<br />

Euro 0,52 - N.30<br />

Autunno <strong>2011</strong><br />

Anno VIII Reg. Trib. Milano<br />

N. 211 del 31/03/03<br />

Direttore Responsabile<br />

Luca Mario Manzoni<br />

Editore<br />

<strong>Nuncas</strong> Italia S.p.A.<br />

Via Tonale, 20<br />

Milano<br />

Progetto Editoriale<br />

© 2003 Camelot S.r.l. Milano<br />

Direzione Redazionale<br />

Rosy Cassata<br />

Collaboratori<br />

Rosy Cassata, Paola Luzzini<br />

Lorena Ignazzi, Fabio Portello,<br />

Paola Prella, Lorenzo Sala,<br />

Arianna Zanca<br />

Redazione<br />

CAMELOT S.r.l.<br />

Via G. da Procida, 3<br />

20149 Milano (MI)<br />

Progetto Grafi<strong>co</strong><br />

Maura Fattorini<br />

Art Director<br />

Antonio Delbono<br />

Foto<br />

<strong>Nuncas</strong> - Camelot<br />

Fotolito<br />

LINEATRE Milano<br />

Stampa<br />

a cura di A.G.F. Italia<br />

Peschiera Borromeo<br />

2<br />

n.30<br />

<strong>autunno</strong> <strong>2011</strong><br />

14<br />

1 editoriale “a quattro mani”<br />

Una grande <strong>co</strong>nferma<br />

2 intervista<br />

2 - Il mulino che si è fatto <strong>casa</strong><br />

Alle porte di Milano, un mulino del ‘500 trasformato<br />

da una straordinaria progettista.<br />

6 vivi la tua <strong>casa</strong><br />

6 - Delicate e vintage, tornano le tazzine<br />

della nonna<br />

Alla ricerca di <strong>co</strong>lori, stili e forme classiche e inusuali.<br />

8 segreti di pulizia<br />

8 - Prendersi cura dei mobili in legno<br />

Antichi o moderni, lisci o lavorati, necessitano di cure<br />

quotidiane per mantenersi belli nel tempo.<br />

12 - Vincere la battaglia <strong>co</strong>ntro la polvere<br />

Impalpabile, invisibile, inarrestabile: la polvere.<br />

14<br />

14 arte del bucato<br />

14 - Ammorbidente o appretto? Pic<strong>co</strong>la guida<br />

alla scelta <strong>co</strong>rretta<br />

S<strong>co</strong>priamoli insieme e impariamo ad usarli <strong>co</strong>n semplicità.<br />

18 - Lavare i velluti d’arredo<br />

Un trionfo di preziosità ed eleganza per la <strong>casa</strong>.<br />

20 <strong>co</strong>lori e sapori<br />

Black beauty<br />

6<br />

12 18<br />

22 video<strong>co</strong>nsigli<br />

Argento: bellezza intramontabile<br />

8<br />

20<br />

24 le stanze di nuncas<br />

Com’è cambiata la regina della <strong>casa</strong><br />

Prima un dovere, ora un piacere. La cura della <strong>casa</strong> diventa<br />

riflesso della realizzazione personale.<br />

editoriale “a quattro mani”<br />

Luca Manzoni<br />

Rosy Cassata<br />

“Grande o Pic<strong>co</strong>la Distribuzione? È di vitale importanza capire quale siano i canali<br />

distributivi più <strong>co</strong>rretti per la diffusione dei prodotti, perché questa scelta influisce<br />

in maniera determinante sulla possibilità di crescita futura. Anche per noi molti anni<br />

fa si è posto il problema: <strong>Nuncas</strong> da sempre ha deciso di privilegiare il dettaglio<br />

tradizionale, le catene specializzate e i negozi “sotto <strong>casa</strong>”, una strada <strong>co</strong>erente <strong>co</strong>n la<br />

filosofia aziendale che si <strong>co</strong>ncretizza nell’unicità, qualità, efficacia dei prodotti e nella<br />

possibilità di ricevere <strong>co</strong>nsigli. La <strong>co</strong>nferma della validità di questa scelta è arrivata<br />

dai risultati di una recente ricerca che <strong>Nuncas</strong> ha <strong>co</strong>mmissionato a ISPO (Istituto per<br />

gli Studi sulla Pubblica Opinione) del Professor Renato Mannheimer: un terzo degli<br />

italiani, infatti, dichiara di scegliere per i propri acquisti i negozi al dettaglio sotto <strong>casa</strong>.<br />

Un risultato che non ci <strong>co</strong>glie certo di sorpresa, perché <strong>co</strong>nferma quanto avevamo<br />

sempre saputo: qualità e specificità dei prodotti <strong>Nuncas</strong> da una parte e il rapporto<br />

di fiducia del <strong>co</strong>nsumatore nel proprio negoziante sono la “chiave di volta” del nostro<br />

successo sul mercato.<br />

”<br />

UNA GRANDE<br />

CONFERMA<br />

“Sono da sempre <strong>co</strong>nvinta che amare la <strong>casa</strong> significa avere delle attenzioni<br />

che vanno oltre il <strong>co</strong>ncetto di pulizia.<br />

Chi segue questo per<strong>co</strong>rso non si ac<strong>co</strong>ntenta di guardare uno scaffale e<br />

scegliere frettolosamente un prodotto ma vuole sapere <strong>co</strong>n precisione se è<br />

adatto al suo problema, se è stato fabbricato <strong>co</strong>n rigore e qualità, se rispetta<br />

i materiali e l’ambiente.<br />

Ha quindi bisogno di capire, di essere ac<strong>co</strong>mpagnato nell’acquisto e non<br />

sentirsi solo nel punto di vendita.<br />

Ec<strong>co</strong> perché cerchiamo per la distribuzione dei nostri prodotti negozi al<br />

dettaglio e canali specializzati in grado di trasmettere la cultura del loro<br />

<strong>co</strong>rretto utilizzo.<br />

Ci teniamo a creare <strong>co</strong>n chi distribuisce i nostri prodotti un legame armonioso<br />

e <strong>co</strong>struttivo, e ci impegnamo quotidianamente per <strong>co</strong>nsolidare questo<br />

rapporto di fiducia reciproca.<br />

”<br />

1


intervista<br />

Il mulino che si è fatto <strong>casa</strong><br />

L’architetto Antonella Tesei ci rac<strong>co</strong>nta la filosofia<br />

della trasformazione.<br />

di Lorenzo Sala<br />

U<br />

n mulino del ’500 alle porte<br />

di Milano, trasformato da una<br />

straordinaria progettista, <strong>co</strong>n<br />

una filosofia che <strong>co</strong>niuga<br />

le radici e il passato del posto ad una<br />

ricerca innovativa di materiali e <strong>co</strong>mfort.<br />

Quanto equilibrio in questo suo<br />

progetto, ci permette di godere le<br />

atmosfere passate, <strong>co</strong>n una magia<br />

tutta <strong>co</strong>ntemporanea.<br />

Ho provato a tradurre il passato in<br />

<strong>co</strong>ntemporaneità, senza perdere alcuno<br />

dei requisiti che fanno del mulino di<br />

Cusago uno dei luoghi più affascinanti<br />

alle porte di Milano.<br />

Volevo che si sentisse il dinamismo del<br />

posto, il rapporto <strong>co</strong>n la natura, l’energia<br />

buona dell’acqua, del vento, del grano,<br />

in una dimensione ac<strong>co</strong>gliente, vivibile e<br />

armonizzante, <strong>co</strong>n le qualità di vita a cui<br />

siamo abituati.<br />

Da dove è partita per riuscire<br />

a realizzare questo difficile<br />

<strong>co</strong>nnubio?<br />

Le pale metalliche del mulino sono state<br />

il fulcro di partenza; mi hanno ispirato<br />

nella scelta dell’acciaio <strong>co</strong>rten, che oltre<br />

che ri<strong>co</strong>struire le pale, è servito <strong>co</strong>me<br />

elemento unificatore, sia per l’intero<br />

<strong>co</strong>mplesso cinquecentes<strong>co</strong>, che per<br />

strutturare gli elementi progettuali del<br />

giardino.<br />

L’acciaio <strong>co</strong>rten, è infatti molto versatile,<br />

può <strong>co</strong>struire superfici, rivestimenti,<br />

profili ed addirittura <strong>co</strong>mplementi<br />

d’arredo.<br />

E l’energia, che le pale del mulino<br />

incarnano perfettamente, <strong>co</strong>me<br />

è stata realizzata per questo<br />

<strong>co</strong>mplesso indimenticabile?<br />

Il progetto è stato pensato e realizzato,<br />

sia nelle camere che nel ristorante che<br />

nella Spa, <strong>co</strong>n la scelta di utilizzare solo<br />

energia geotermica e solare, materiali di<br />

<strong>co</strong>struzione unicamente naturali, ed un<br />

impianto di illuminazione, che valorizza al<br />

massimo la luce naturale.<br />

sopra e di lato: le porte delle stanze<br />

e dei bagni del mulino trasformato in<br />

hotel 4 stelle <strong>co</strong>n Spa e ristorante sono<br />

in acciaio <strong>co</strong>rten.<br />

2<br />

3


intervista<br />

sotto e di lato: Hotel Mulino Grande,<br />

il buen retiro nel verde, all’interno<br />

del par<strong>co</strong> agri<strong>co</strong>lo sud di Milano,<br />

vicino al castello di Cusago.<br />

Ospitalità, benessere, gastronomia<br />

e design, per vivere emozioni<br />

indimenticabili.<br />

E quali i <strong>co</strong>lori che hanno<br />

ac<strong>co</strong>mpagnato la sua visione del<br />

progetto?<br />

Il <strong>co</strong>lore, quando creo un ambiente, è<br />

quasi la mia vera ispirazione.<br />

Grigio, <strong>co</strong>lori di terra, verde, viola e<br />

rosso scuro, sono le cromie dominanti e<br />

stemperate di ogni ambiente, <strong>co</strong>lori che<br />

ac<strong>co</strong>mpagnano l ’altro cuore del mulino,<br />

le macine, perfettamente restaurate, che<br />

fanno un ottimo pendant <strong>co</strong>n i <strong>co</strong>lori che<br />

mi hanno ispirato.<br />

Architetto, un’ultima domanda, chi<br />

immagina essere il miglior ospite del<br />

suo mulino?<br />

Una persona che sa ri<strong>co</strong>noscere<br />

l’importanza dei dettagli, delle luci<br />

soffuse, del buon vino e dell’ottimo cibo<br />

che si può gustare nel ristorante<br />

“Il Magiono” che valorizza la tradizione<br />

culinaria lombarda, non dimenticando che<br />

dall’antica tradizione mugnaia, la pasta è<br />

solo fatta in <strong>casa</strong>...<br />

Un ospite che voglia perdersi nei<br />

sapori della tradizione, ma mentre si<br />

guarda intorno sulle chaises longue del<br />

giardino, apprezzi il profumo intenso<br />

delle rose, e che voglia dedicarsi, perché<br />

DETTAGLI DI STILE<br />

no, un’ora di relax nella pic<strong>co</strong>la Spa,<br />

realizzata all’interno dei magazzini che<br />

rac<strong>co</strong>glievano le derrate alimentari.<br />

Sapori unici e irripetibili, di cui ognuno ha<br />

necessità di nutrirsi, per qualche ora o per<br />

qualche giorno, per tornare “a macinare” la<br />

vita di tutti i giorni, <strong>co</strong>n vigore e tenacia.<br />

zione del progetto dell’Hotel Mulino Grande di Cusago (Milano). Dopo la laurea in Architettura<br />

del Politecni<strong>co</strong> di Milano, ha <strong>co</strong>llaborato sia <strong>co</strong>n il Comune di Corsi<strong>co</strong> per la redazione del Par<strong>co</strong><br />

Travaglia che <strong>co</strong>n l’architetto Gian Carlo Carcano relativamente ai progetti di ristrutturazione del<br />

teatro milanese Carcano e di restauro del teatro di Vigevano. Nel 1993 ha aperto un suo studio<br />

d’architettura: tra i lavori più rappresentativi troviamo il progetto di restauro e allestimento del<br />

Museo dell’olio Sommariva, un edificio residenziale <strong>co</strong>struito ad Albenga (SV) e la sede dell’ Impresa<br />

di Costruzioni Edillombarda Spa ad Assago (MI). Nel <strong>co</strong>rso degli ultimi anni ha disegnato<br />

due ville a Siziano (PV) e ha recuperato edifici d’interesse stori<strong>co</strong> e ambientale a Milano, in Sardegna<br />

e Toscana.<br />

ZOOM ANTONELLA TESEI vive e lavora a Milano. Dal 2008 al 2010 si è dedicata alla realizza-<br />

sopra: visione notturna del<br />

bellissimo Hotel Mulino Grande. Si<br />

ri<strong>co</strong>nosce l’edificio originario del<br />

mulino e la roggia Songina.<br />

Hotel Mulino Grande<br />

Via Cisliano 26,<br />

20090 Cusago (MI) Italy<br />

Tel.+39 0290390731<br />

Fax+39 0287152455<br />

www.hotelmulinogrande.it<br />

4<br />

5


vivi la tua <strong>casa</strong><br />

Delicate e vintage, tornano<br />

le tazzine della nonna<br />

Alla ricerca di <strong>co</strong>lori, stili e forme classiche e inusuali.<br />

6<br />

La loro pubblicazione sulla <strong>co</strong>pertina<br />

del miti<strong>co</strong> Vogue Entertaining +<br />

Travel rende ufficiale la notizia: le<br />

tazzine da tè un po’ vintage, recuperate<br />

anche spaiate nei mercatini del vecchio<br />

e dell’antiquariato, tornano nelle nostre<br />

credenze <strong>co</strong>me la tendenza più glamour del<br />

momento. Fotografate dal magi<strong>co</strong> obbiettivo<br />

di Petrina Tinsley, diventano l’oggetto del<br />

desiderio più ambito dalle padrone di <strong>casa</strong><br />

per la nuova decade. Finissima porcellana<br />

de<strong>co</strong>rata a mano <strong>co</strong>n tratti di rosa perla,<br />

oro e argento; note cupe e vibranti di blu e<br />

di giallo ocra; fiori appariscenti sui toni del<br />

fucsia e del verde. E, sul piattino, pic<strong>co</strong>li<br />

cucchiaini scultura in argento e oro zecchino.<br />

Il tutto ac<strong>co</strong>mpagnato da tovagliette di<br />

lino ricamate a mano e “tea-towel” <strong>co</strong>n<br />

bordo à jour. Un sogno d’altri tempi che<br />

torna ad essere realtà nelle case moderne,<br />

facendo da <strong>co</strong>ntrappeso agli oggetti design<br />

dell’arredo. Un incubo però per <strong>co</strong>loro che<br />

non sanno che anche stoviglie <strong>co</strong>sì delicate<br />

possono essere lavate velocemente, e in<br />

tutta sicurezza, in lavastoviglie.<br />

A caccia di idee<br />

Se ti stuzzica l’idea di un week end a Londra<br />

(o, perché no? A Parigi…) girovagando tra<br />

mercatini di antiquariato e sale da tè per<br />

cercare l’ispirazione giusta, <strong>co</strong>n una <strong>co</strong>pia<br />

dell’ultimo Vogue E+T sotto il braccio… non<br />

lasciarti intimidire o spiazzare dall’idea che<br />

poi dovrai relegare l’uso di<br />

questi tesori di porcellana<br />

a poche occasioni. Oggi è<br />

molto più facile di quanto<br />

succedeva alle nostre nonne.<br />

Puoi vivere la tua <strong>casa</strong> ogni volta<br />

che vuoi nel pieno del suo splendore. Basta<br />

avere a portata di mano i prodotti giusti.<br />

Lavastoviglie? Sì grazie!<br />

Dopo un tè <strong>co</strong>n le amiche o un caffè a<br />

fine cena a due, scegli la praticità della<br />

lavastoviglie (<strong>co</strong>nsumerai anche molta<br />

meno acqua rispetto al lavaggio a mano) e<br />

la sicurezza dei detersivi <strong>Nuncas</strong> pensati<br />

appositamente per gli oggetti fragili, delicati<br />

e preziosi. Stoviglie Delicate di <strong>Nuncas</strong> è<br />

un gel che innanzitutto elimina il problema<br />

dell’azione meccanica di sfregamento<br />

che danno i detersivi in polvere. Usare una<br />

ZOOM<br />

I TESORI NASCOSTI<br />

pastiglia per le tue stoviglie delicate sarebbe<br />

<strong>co</strong>me fare uno “scrub” troppo profondo alle<br />

tue tazzine de<strong>co</strong>rate a mano, rigandole. La<br />

formula in gel invece pulisce a fondo ma<br />

delicatamente, anche le posate in argento.<br />

La lavastoviglie diminuisce inoltre le<br />

probabilità di rottura delle tazzine fragili, che<br />

lavate a mano possono scivolare facilmente.<br />

Seleziona un programma apposito per<br />

stoviglie delicate e cristalli: in trenta<br />

minuti avrai un risultato perfetto e sicuro.<br />

Ogni volta che vorrai vivere il tuo salotto<br />

<strong>co</strong>me fosse quello del Ritz in Piccadilly…<br />

La ricerca di pezzi parti<strong>co</strong>lari nei “mercatini delle pulci” è uno dei passatempi più divertenti ed<br />

entusiasmanti per chi è in vacanza. Un bric a brac di oggetti utili, futili, stravaganti e parti<strong>co</strong>lari<br />

ci attrae e trovare dei pezzi di gusto non è poi <strong>co</strong>sì difficile. Uno dei più “ricercati” è sicuramente<br />

la tazzina: da tè o caffè, da sola o in “<strong>co</strong>mpagnia” di lattiera e zuccheriera. Ma <strong>co</strong>me ri<strong>co</strong>noscerle<br />

anche solo dal simbolo stampato sul fondo? Tutte le maggiori manifatture di porcellana hanno<br />

un loro simbolo: la preziosa Meissen, nata in Sassonia, ha due fioretti incrociati che disegnano la<br />

lettera M, mentre l’anglosassone Royal Albert, famosa per la finissima porcellana Bone China, ha<br />

una <strong>co</strong>rona. E le preziose e italianissime Capodimonte e Ceramiche di Laveno? Le prime sono<br />

ri<strong>co</strong>noscibili per una N sormontata da una <strong>co</strong>rona stilizzata mentre le se<strong>co</strong>nde da un’aquila maestosa<br />

<strong>co</strong>n le ali aperte e la sigla S.C.I. (Società Ceramica Italiana). Ed ora non possiamo che farci<br />

<strong>co</strong>involgere in questa divertentissima “caccia al tesoro”!<br />

sopra: <strong>co</strong>lori pastello e<br />

tinte floreali per il servizio<br />

in vero “british style”,<br />

perfetto per sorseggiare un tè<br />

Darjeeling, il più pregiato dei<br />

tè neri, soprannominato non a<br />

caso “lo champagne dei tè”.<br />

7


segreti di pulizia<br />

Prendersi cura dei mobili in legno<br />

Antichi o moderni, lisci o lavorati, necessitano di cure quotidiane<br />

per mantenersi belli nel tempo.<br />

8<br />

Il soggiorno è lo spazio dove la famiglia<br />

si riunisce e si rilassa, dove gli ospiti si<br />

siedono in visita: una stanza che parla<br />

di noi e che il legno – un materiale<br />

bello quanto tradizionale – può arredare in<br />

modo significativamente diverso. Un grande<br />

tavolo liscio e grezzo, oppure un mobile<br />

di inizio ’900 intarsiato, ma anche arredi<br />

moderni in legno laccato: cambiano il look<br />

dei nostri ambienti e arredano in un solo<br />

istante. Prendersene cura è fondamentale<br />

per mantenerli belli e preservarne la vita nel<br />

tempo.<br />

Verniciato o naturale?<br />

Per capire <strong>co</strong>me pulire i tuoi arredi in legno<br />

devi innanzitutto dividerli in due tipologie:<br />

legno verniciato o legno naturale.<br />

I mobili in legno verniciato sono<br />

generalmente quelli di fabbricazione<br />

moderna. La vernice che li ri<strong>co</strong>pre li rende<br />

impermeabili alle macchie e all’umidità,<br />

quindi la manutenzione di questi arredi si<br />

limita alla pulizia. L’importante è utilizzare<br />

prodotti non aggressivi, che preservino quindi<br />

sia la finitura (lucida o opaca) che il <strong>co</strong>lore<br />

del legno. Per la pulizia quotidiana puoi<br />

usare un panno pulito leggermente umido o<br />

asciutto – solo per spolverare. Per eliminare<br />

invece ditate (che sono grasse) o impronte di<br />

vario genere, pic<strong>co</strong>le macchie che possono<br />

essere state causate da schizzi (ad esempio<br />

sulle antine dei mobili della cucina) utilizza<br />

un prodotto spray multiuso <strong>co</strong>me Casa 9 di<br />

<strong>Nuncas</strong>, nella sua formulazione adatta allo<br />

spor<strong>co</strong> quotidiano (esiste in tre differenti<br />

<strong>co</strong>ncentrazioni, per spor<strong>co</strong> quotidiano,<br />

ostinato o incrostato). Se la finitura è lucida è<br />

utile passare ogni tanto (basta una volta ogni<br />

dieci giorni) una cera spray <strong>co</strong>me Livax Cera<br />

Lucidante che ripristini la brillantezza e aiuti a<br />

proteggere la superficie da eventuali graffi.<br />

Se il legno è naturale, quindi non<br />

verniciato, il primo problema di manutenzione<br />

dopo averlo spolverato bene è nutrirlo<br />

in profondità affinché possa essere<br />

impermeabilizzato, in modo da evitare<br />

sopra: serenità è... un<br />

angolo e una poltrona su cui<br />

rilassarsi e il calore degli<br />

ultimi raggi del sole che si<br />

fonde <strong>co</strong>n quello del legno.<br />

9


segreti di pulizia<br />

sopra: un giardino d’inverno,<br />

una gioiosa <strong>co</strong>nfusione di oggetti<br />

rac<strong>co</strong>lti in giro per il mondo:<br />

ad attenderci, soffici cuscini<br />

e ri<strong>co</strong>rdi dei viaggi passati.<br />

di danneggiarsi a causa di macchie, ma<br />

anche perché non si screpoli, e non perda<br />

luminosità.<br />

La routine di pulizia quotidiana prevede<br />

lo spolvero <strong>co</strong>n un panno pulito, asciutto.<br />

All’oc<strong>co</strong>rrenza, magari due volte alla<br />

settimana, puoi passare una cera per legno<br />

spray, <strong>co</strong>me Livax Cera Lucidante, che<br />

rimuove velocemente la polvere e rilucida<br />

la superficie; oppure un olio protettivo<br />

antistati<strong>co</strong> <strong>co</strong>me Livax Olio Protettivo.<br />

Per nutrirlo, quando il mobile è nuovo e poi<br />

successivamente ogni sei mesi <strong>co</strong>me routine<br />

di manutenzione, devi trattarlo <strong>co</strong>n un olio<br />

nutriente <strong>co</strong>me Livax Legno per Teak, che<br />

impregna le fibre di legno esattamente<br />

<strong>co</strong>me farebbe in natura una resina naturale,<br />

mantenendole elastiche e idratate: una<br />

crema di bellezza che aiuta a mantenere in<br />

salute il tuo legno!<br />

sopra: una cucina dallo stile<br />

classi<strong>co</strong>, perfettamente pulita<br />

e in ordine: riflessi di luce ne illuminano<br />

i dettagli dalla raffinata eleganza.<br />

Prevenzione quotidiana<br />

Per proteggere la superficie dall’uso<br />

<strong>co</strong>ntinuato, <strong>co</strong>ntro graffi, pic<strong>co</strong>li segni<br />

e azione del riscaldamento <strong>casa</strong>lingo,<br />

puoi utilizzare Livax Cera Solida<br />

impermeabilizzante, che impedisce<br />

l’assorbimento di macchie e polvere.<br />

Attenti al tarlo!<br />

Infine, resta da risolvere l’antica questione<br />

dei tarli. Se il legno è massello, sia che<br />

sia verniciato oppure no all’esterno, devi<br />

proteggerlo dai nidi di queste antipatiche<br />

bestioline, che provocherebbero degli<br />

irrimediabili buchi. Per farlo, applica un<br />

liquido antitarlo sulla parte non verniciata<br />

(generalmente l’interno del mobile e la parte<br />

inferiore dei tavolini). Basterà effettuare<br />

il trattamento due volte all’anno per<br />

s<strong>co</strong>ngiurare il peri<strong>co</strong>lo (puoi fare lo stesso<br />

sulle travi della mansarda).<br />

Riccioli e torchon<br />

Un occhio di riguardo ai mobili intarsiati<br />

e cesellati – devono essere puliti sino<br />

negli interstizi più pic<strong>co</strong>li, perché proprio<br />

lì si annida la polvere. Una spazzola molto<br />

morbida è l’ideale per spolverare bene, la<br />

cera spray è la soluzione più <strong>co</strong>moda per<br />

arrivare anche negli spazi più pic<strong>co</strong>li. Il tuo<br />

soggiorno avrà <strong>co</strong>sì un gradevole profumo di<br />

fres<strong>co</strong> e manterrà inalterate nel tempo le sue<br />

caratteristiche di brillantezza e bellezza senza<br />

tempo, <strong>co</strong>me solo il legno può dare.<br />

Casa 9<br />

Detergente<br />

Multiuso<br />

Ideale per la pulizia quotidiana<br />

di tutte le superfici lavabili della<br />

<strong>casa</strong> anche le più delicate <strong>co</strong>me<br />

metallo, ceramica e legno.<br />

• non lascia aloni<br />

• senza risciacquo<br />

• utile anche in bagno per<br />

mensole e rivestimenti<br />

Cera solida<br />

Cera in pasta per il trattamento protettivo e impermeabilizzante<br />

di tutte le superfici porose della <strong>casa</strong>.<br />

Crea un film protettivo che impedisce l’assorbimento<br />

di polvere, umidità e macchie.<br />

• anti sdrucciolevole<br />

• idonea anche per piani di lavoro e davanzali<br />

Olio per teak<br />

Olio studiato per la cura del teak e di tutti i legni non<br />

verniciati esposti agli agenti atmosferici.<br />

• formula nutriente<br />

• idrorepellente<br />

• protegge dalla salsedine<br />

10 11


segreti di pulizia<br />

Vincere la battaglia <strong>co</strong>ntro<br />

la polvere<br />

Impalpabile, invisibile, inarrestabile: la polvere.<br />

12<br />

Riuscire a <strong>co</strong>ntrastare il<br />

deposito della polvere in<br />

modo efficace è davvero un<br />

segreto di pulizia che pochi<br />

<strong>co</strong>ndividono. Nonostante in <strong>co</strong>mmercio<br />

siano moltissimi i prodotti che “promettono”<br />

di eliminare la polvere e tenerla lontano a<br />

lungo, a <strong>co</strong>nti fatti quando non spolveri da<br />

due giorni e dalle finestre entra la luce del<br />

sole, anche se invernale, vorresti inorridire<br />

davanti al deposito di micro pulvis<strong>co</strong>lo che<br />

abita i tuoi mobili, le pareti e i pavimenti, in<br />

modo inesorabilmente antiesteti<strong>co</strong>.<br />

Una questione di metodo<br />

Per vincere la battaglia <strong>co</strong>ntro la polvere,<br />

oltre ai prodotti giusti, ci vuole un metodo<br />

di pulizia <strong>co</strong>llaudato ed efficace, proprio<br />

<strong>co</strong>me una routine di bellezza per la pelle.<br />

In<strong>co</strong>mincia suddividendo gli ambienti da<br />

spolverare per tipologia di superficie, poi<br />

abbina a ciascuno il prodotto giusto.<br />

In ogni caso, inizia a spolverare dall’alto<br />

della stanza (lampade, librerie, pareti) e<br />

scendi sino allo zoc<strong>co</strong>lino, lasciando per<br />

ultimi i pavimenti. Cerca di non “sollevare”<br />

la polvere, perché la faresti solo spostare.<br />

Gli attrezzi giusti...<br />

I piumini sono divertenti, ma spargono la<br />

polvere delle <strong>co</strong>rnici dei quadri ovunque.<br />

Usa stracci che non perdono pelucchi<br />

(sono ottimi quelli in panno giallo <strong>co</strong>n la<br />

scacchiera rossa e blu) oppure morbidi<br />

stracci di <strong>co</strong>tone 100% lavati senza<br />

ammorbidente (altrimenti lasciano aloni).<br />

Vecchie camicie e magliette sono perfette.<br />

... e i giusti prodotti<br />

Legno <strong>co</strong>mune o laccato, superfici diverse,<br />

plastica, etc. vanno spolverati <strong>co</strong>n un<br />

prodotto che elimini la polvere catturandola<br />

nello straccio, <strong>co</strong>me Antipolvere Spray<br />

<strong>Nuncas</strong>, passato <strong>co</strong>n un panno pulito e<br />

asciutto. Lascia una protezione antistatica<br />

che previene l’accumulo di altra polvere e<br />

lucida leggermente.<br />

Il legno dei mobili antichi, invece, può<br />

essere spolverato all’oc<strong>co</strong>rrenza <strong>co</strong>n un<br />

prodotto più nutriente, la Cera Lucidante<br />

Livax, nella linea mobili. È un antipolvere<br />

<strong>co</strong>n all’interno cera d’api, che idrata le<br />

superfici pregiate (legno non verniciato)<br />

aiutandoti a lucidarle mentre spolveri.<br />

Hi-tech pulito e protetto<br />

Per tutti gli schermi (TV, <strong>co</strong>mputer,<br />

telefonino, etc.) usa un prodotto<br />

specifi<strong>co</strong> e mai l’al<strong>co</strong>ol, che mangia<br />

la pelli<strong>co</strong>la antiriflesso <strong>co</strong>sì importante<br />

su queste superfici. <strong>Nuncas</strong> propone<br />

High-Tech, uno spray specifi<strong>co</strong> venduto<br />

insieme ad un pannetto speciale sul quale<br />

spruzzarlo per avere il migliore dei risultati.<br />

Elimina le eventuali ditate, toglie la polvere<br />

catturandola nel panno e lascia lo schermo<br />

lucido, brillante e – soprattutto - senza<br />

aloni.<br />

Profumo di pulito<br />

Infine i pavimenti. Per spolverarli basta<br />

un’aspirapolvere efficace. All’oc<strong>co</strong>rrenza<br />

puoi lavarli <strong>co</strong>n un prodotto generi<strong>co</strong><br />

universale adatto a tutte le superfici <strong>co</strong>me<br />

Pavimenti Profumati, che insieme alla<br />

polvere elimina anche lo spor<strong>co</strong> e lascia un<br />

gradevolissimo profumo in tutte le stanze<br />

ad ac<strong>co</strong>gliere chiunque varcherà la soglia.<br />

Basta una sola passata, perché non si<br />

risciacqua, e darai alla tua <strong>casa</strong> non solo<br />

l’aspetto, ma anche il profumo del vero<br />

pulito.<br />

Cera Lucidante<br />

Spray<br />

Lucida e protegge qualsiasi<br />

mobile pregiato in legno,<br />

lasciando sulla superficie uno<br />

speciale velo protettivo efficace<br />

per diversi giorni.<br />

• a base di cere pregiate<br />

Antipolvere<br />

Prodotto specifi<strong>co</strong> per eliminare<br />

la polvere da tutte le superfici<br />

domestiche, grazie alla sua<br />

formula antistatica.<br />

• naturale profumo di agrumi<br />

• non lascia aloni<br />

Hi-Tech<br />

Vera innovazione per la pulizia quotidiana di tutti gli<br />

apparecchi elettronici. Rimuove polvere e ditate senza<br />

intaccare il film protettivo e antiriflesso. Completo di<br />

speciale panno antigraffio.<br />

• ideale per plasma e monitor LCD<br />

• non lascia aloni<br />

• formula antistatica<br />

13


arte del bucato<br />

Ammorbidente o appretto?<br />

Pic<strong>co</strong>la guida alla scelta <strong>co</strong>rretta<br />

S<strong>co</strong>priamoli insieme e impariamo ad usarli <strong>co</strong>n semplicità.<br />

14<br />

Per le nostre nonne<br />

ammorbidire e inamidare<br />

erano due <strong>co</strong>mpiti difficili,<br />

e richiedevano grande<br />

maestria. Per noi usare l’ammorbidente<br />

e l’appretto è molto più facile – tanto<br />

quanto un semplice gesto – ma sapere<br />

quando usare l’uno e quando l’altro e,<br />

soprattutto, non cadere nell’errore di<br />

utilizzarli insieme, è fondamentale.<br />

Te lo sei mai chiesta? A <strong>co</strong>sa servono<br />

veramente questi due prodotti? La<br />

risposta è importante: a mantenere i<br />

tessuti morbidi e <strong>co</strong>nsistenti, protetti<br />

e curati, e a darti un risultato perfetto<br />

durante la stiratura, facendo sì che il tuo<br />

capo sia bello, fres<strong>co</strong>, senza grinze e<br />

pronto all’uso. Esattamente <strong>co</strong>me tu lo<br />

desideri.<br />

Restituire elasticità e morbidezza<br />

Ammorbidire le fibre – è una scelta<br />

precisa. Non cadere nell’errore di usare<br />

l’ammorbidente semplicemente per dare<br />

un buon profumo al tuo bucato. Non<br />

serve. Se il detersivo è di buona qualità<br />

il bucato esce profumato anche senza<br />

l’uso dell’ammorbidente, che invece<br />

deve essere impiegato <strong>co</strong>n lo s<strong>co</strong>po<br />

preciso di ammorbidire e rendere più<br />

soffici le fibre che durante il lavaggio<br />

si induris<strong>co</strong>no e che devono essere<br />

riportate alla naturale leggerezza.<br />

Infatti non dobbiamo dimenticare che,<br />

lavaggio dopo lavaggio, il calcare<br />

si deposita sulle fibre togliendo<br />

loro la morbidezza originale<br />

e rendendole “rigide”. Fanno<br />

parte di queste fibre ad esempio<br />

la spugna di asciugamani e<br />

accappatoi, i jeans, le magliette<br />

che vanno sulla pelle e tutto<br />

ciò che vuoi proteggere <strong>co</strong>n<br />

un film che ingloba la fibra e<br />

la distende. Attenzione: usare<br />

troppo ammorbidente produce<br />

effetti inversi, sformando i<br />

capi <strong>co</strong>me le camicie e rendendo<br />

impermeabili e meno assorbenti le<br />

spugne da bagno.<br />

<strong>Nuncas</strong> propone nella sua vasta<br />

gamma di prodotti per il bucato perfetto<br />

MorbiVel, un ammorbidente <strong>co</strong>ncentrato<br />

di nuova generazione che ridistende i<br />

tessuti e <strong>co</strong>ntrasta l’azione del calcare.<br />

È liquido e si scioglie velocemente,<br />

quindi è perfetto per le lavatrici di ultima<br />

generazione, che risparmiano acqua,<br />

MorbiVel<br />

Ammorbidente <strong>co</strong>ncentrato ric<strong>co</strong> d principi<br />

attivi rigeneranti, rinnova spugne e capi disidratati<br />

impedendo il deposito del calcare che<br />

irrigidisce le fibre. Dona al bucato morbidezza,<br />

volume ed un in<strong>co</strong>nfondibile profumo.<br />

• riduce l’elettricità statica che si accumula<br />

sui capi sintetici<br />

• profumo “Selezione <strong>Nuncas</strong>” che resiste<br />

anche all’asciugatrice, evitando il tipi<strong>co</strong><br />

odore di umido<br />

15


arte del bucato<br />

sopra: ricercatezza, eleganza<br />

e morbidezza sono la vera<br />

essenza della semplicità,<br />

perché ogni giorno si trasformi<br />

in un giorno speciale.<br />

anche a mezzo cari<strong>co</strong>.<br />

L’uno o l’altro<br />

Quando usi l’ammorbidente significa che<br />

desideri dare alle tue fibre morbidezza,<br />

quindi non ha senso, durante la stiratura,<br />

impiegare un appretto per “irrigidire” ciò<br />

che hai appena ammorbidito. Il risultato<br />

sarebbe nullo, perché i due prodotti si<br />

<strong>co</strong>ntrastano tra loro. Quindi, quando lavi<br />

le camicie che saranno poi inamidate,<br />

evita l’ammorbidente e avrai un risultato<br />

davvero migliore.<br />

A se<strong>co</strong>nda poi del grado di rigidità che<br />

vuoi dare alla fibra puoi scegliere di<br />

utilizzare l’appretto liquido (durante il<br />

lavaggio) o quello spray nella versione<br />

tradizionale oppure puoi usare il nuovo<br />

appretto in trigger di <strong>Nuncas</strong> (durante<br />

la stiratura). Per tovaglie, asciugamani<br />

di lino e tutto quanto vuoi che sia<br />

ben stirato e ben inamidato dunque<br />

predisponi il lavaggio mettendo nella<br />

vaschetta apposita Senza Grinze Liquido<br />

di <strong>Nuncas</strong> ed evitando l’ammorbidente.<br />

Per i capi che devi inamidare solo in alcuni<br />

punti strategici, <strong>co</strong>me i <strong>co</strong>lli e i polsini<br />

delle camicie da uomo, puoi spruzzare<br />

direttamente sul punto da inamidare Senza<br />

Grinze Spray. Ideale per tessuti leggeri e<br />

una stiratura an<strong>co</strong>ra più facile e veloce è<br />

invece il nuovo Senza Grinze Appretto no<br />

Gas che appretta in un uni<strong>co</strong> gesto.<br />

Le giuste garanzie<br />

Un appretto di qualità deve darti due<br />

garanzie: non ingiallire durante la stiratura<br />

e saper rendere la fibra <strong>co</strong>rposa senza<br />

darle ruvidità. Chi vorrebbe indossare una<br />

camicia ruvida? <strong>Nuncas</strong> usa per il suo<br />

Senza Grinze Spray l’amido naturale di<br />

riso che, a differenza di quelli di mais, evita<br />

l’ingiallimento ed è inoltre delicato sulla<br />

pelle a <strong>co</strong>ntatto <strong>co</strong>n i capi.<br />

È importante saper ri<strong>co</strong>noscere<br />

Imparando a ri<strong>co</strong>noscere i tessuti e le<br />

loro parti<strong>co</strong>larità ti verrà naturale usare<br />

selettivamente ammorbidente e appretto.<br />

Per un risultato ottimale, praticamente<br />

professionale, unito ad un notevole<br />

risparmio e<strong>co</strong>nomi<strong>co</strong>.<br />

Senza Grinze<br />

Appretto Profumato<br />

L’appretto “di sempre” che penetra<br />

velocemente nelle fibre aumentandone<br />

la <strong>co</strong>nsistenza senza ingiallirle né<br />

renderle rigide o ruvide al tatto.<br />

• ipoallergeni<strong>co</strong> <strong>co</strong>n amido di riso,<br />

ideale per pelli sensibili<br />

• profumo “Selezione <strong>Nuncas</strong>”<br />

Senza Grinze<br />

Appretto Liquido<br />

Aggiunto all’acqua dell’ultimo risciacquo, si<br />

distribuisce uniformemente donando <strong>co</strong>nsistenza al<br />

tessuto e facilitando la stiratura di camicie, lenzuola<br />

e tessile <strong>casa</strong>.<br />

• <strong>co</strong>n un uni<strong>co</strong> gesto, si appretta tutto il bucato<br />

• l’uni<strong>co</strong> appretto ideale anche per la seta<br />

• formula protettiva che evita l’assorbimento della<br />

polvere e previene l’usura dei tessuti<br />

Senza Grinze<br />

Appretto Profumato<br />

Ric<strong>co</strong> di innovativi principi filmanti, distende e<br />

sostiene le fibre senza appesantirle, mantenendole<br />

morbide e piacevoli al tatto.<br />

• appretta e inumidisce in un uni<strong>co</strong> gesto,<br />

per una stiratura an<strong>co</strong>ra più facile e veloce<br />

• ideale anche per tessuti leggeri<br />

• profumo “Selezione <strong>Nuncas</strong>”<br />

16 17


arte del bucato<br />

Lavare i velluti d’arredo<br />

Un trionfo di preziosità ed eleganza per la <strong>casa</strong>.<br />

18<br />

Danno alla tua <strong>casa</strong> un’allure<br />

tutta speciale – gli arredi in<br />

velluto, semplici o devoré,<br />

sono la vera tendenza<br />

dell’inverno per cuscini, <strong>co</strong>priletto e<br />

tendaggi. Non sono solo belli da vedere,<br />

ma anche da vivere, perché trasmettono<br />

al <strong>co</strong>rpo (e alla vista!) un calore uni<strong>co</strong> ed<br />

avvolgente, spesso opera del sapiente<br />

abbinamento tra scelta del <strong>co</strong>lore e tipo<br />

di velluto. Appena tirati fuori dall’armadio<br />

cambiano il look della tua <strong>casa</strong> in modo<br />

davvero drammati<strong>co</strong>: dove in estate c’erano<br />

cuscini di lino bianchi sul divano di pelle,<br />

in inverno vanno cuscini in velluto rosso<br />

cupo oppure blu navy, capaci di cambiare,<br />

da soli, l’intero aspetto della stanza. Se poi<br />

hai la fortuna di avere delle sopra-tende,<br />

sceglierle in velluto ti aiuta a dare al salotto<br />

un’immagine classica molto curata, che<br />

dona anche eleganza e rende l’ambiente<br />

estremamente ac<strong>co</strong>gliente in <strong>co</strong>ntrasto <strong>co</strong>n<br />

la poca luce dell’inverno.<br />

Senza paura<br />

Il velluto è un tessuto quasi magi<strong>co</strong> –<br />

le sue proprietà cangianti lo rendono<br />

immediatamente ri<strong>co</strong>noscibile, anche a<br />

distanza. Alcuni hanno però il timore di non<br />

saperlo lavare e pensano di dover ri<strong>co</strong>rrere<br />

alla tintoria ogni volta – <strong>co</strong>n <strong>co</strong>nseguente<br />

impegno di tempo e dispendio di denaro.<br />

La bella notizia invece è che il velluto si<br />

può lavare in <strong>casa</strong>, a mano o in lavatrice,<br />

poiché ha le stesse caratteristiche di un<br />

bell’asciugamano di spugna.<br />

Passo dopo passo<br />

Per prima <strong>co</strong>sa dividi i tipi di velluto e impara<br />

a <strong>co</strong>noscerli: esiste il velluto di seta, di lana,<br />

di lino e di <strong>co</strong>tone. Per lavare il velluto alla<br />

perfezione in <strong>casa</strong> devi innanzitutto sapere<br />

quale di queste quattro fibre è stata lavorata<br />

“a velluto” e poi lavarla di <strong>co</strong>nseguenza,<br />

rispettando tre regole di base.<br />

1• osserva il <strong>co</strong>lore e carica il cestello solo<br />

<strong>co</strong>n <strong>co</strong>lori simili, senza esagerare nella<br />

quantità. Un cari<strong>co</strong> di 3 kg in un cestello<br />

che ne tiene 5 è perfetto per il velluto,<br />

perché <strong>co</strong>nsente un risciacquo ottimale.<br />

Imposta la temperatura a 30° per i <strong>co</strong>lori<br />

intensi, 40° per i bianchi e i pastello.<br />

2• utilizza un detersivo adatto, che<br />

impedisca il trasferimento di <strong>co</strong>lore (per<br />

non sbiadire il tessuto) <strong>co</strong>me Biolindo di<br />

<strong>Nuncas</strong>. Non esagerare <strong>co</strong>n la quantità,<br />

spesso il velluto usato per gli oggetti<br />

a fian<strong>co</strong>: una miscellanea<br />

di stili per gli eleganti cuscini<br />

in velluto dalle insolite forme<br />

e disegni.<br />

d’arredo è solo polveroso e non ha grandi<br />

macchie. Se ci sono macchie, tratta <strong>co</strong>n uno<br />

smacchiatore apposito (<strong>co</strong>me Smakia di<br />

<strong>Nuncas</strong>) o aggiungi uno smacchiatore per<br />

capi <strong>co</strong>lorati al lavaggio: <strong>Nuncas</strong> Vita<strong>co</strong>lor<br />

rispetta i tessuti e i <strong>co</strong>lori, eliminando<br />

in modo efficace le macchie. Se la tua<br />

lavatrice ha un programma delicato che<br />

riduce i giri della centrifuga, selezionalo<br />

per evitare che il velluto si <strong>co</strong>mprima<br />

troppo – 800 giri sono sufficienti, 600 giri<br />

<strong>co</strong>nsigliati! Per il velluto di lana e di seta<br />

devi usare detersivi specifici: Wool 1 e Wool<br />

2 per la lana (<strong>co</strong>n l’apposito programma in<br />

lavatrice) e Intimo & Seta per la seta (<strong>co</strong>n<br />

l’apposito programma delicati). In questi<br />

ultimi due casi procedi <strong>co</strong>n il lavaggio <strong>co</strong>me<br />

per i capi in lana e seta.<br />

3• sbatti molto bene all’aria il tessuto dopo<br />

averlo lavato, per far rialzare la fibra, proprio<br />

<strong>co</strong>me faresti per un asciugamano.<br />

Trucchi e segreti<br />

È importante anche non stendere il velluto<br />

a cavallo del filo (si segna) o utilizzare<br />

mollette in luoghi troppo evidenti. Perfetta<br />

invece l’asciugatura stesa, che non lascia<br />

tracce.<br />

Infine, una nota sullo stiro: stira sempre al<br />

rovescio per non schiacciare le fibre e non<br />

lucidare il tessuto. Prediligi il ferro caldo e il<br />

vapore intenso per i velluti di lino e <strong>co</strong>tone.<br />

Il tuo velluto sarà perfetto, <strong>co</strong>me nuovo, a<br />

lungo.<br />

Wool 1<br />

Detersivo per il lavaggio<br />

a mano e in lavatrice<br />

di tutti i capi in lana,<br />

anche i più preziosi.<br />

• rispetta le fibre<br />

e i <strong>co</strong>lori<br />

• <strong>co</strong>n germe di grano<br />

Wool 2<br />

Balsamo rigenerante<br />

per tutti i tipi di lana,<br />

anche le più pregiate<br />

per lavaggi in lavatrice<br />

oppure a mano.<br />

• rivitalizza e mantiene<br />

a lungo l’originale<br />

morbidezza<br />

• previene<br />

l’assorbimento<br />

delle macchie<br />

Biolindo<br />

Detergente <strong>co</strong>ncentrato per capi <strong>co</strong>lorati efficace<br />

già a 30°. Perfetto per tutto il bucato<br />

misto, rimuove macchie e spor<strong>co</strong> evitando lo<br />

s<strong>co</strong>lorimento dei <strong>co</strong>lori.<br />

• enzimi attivi <strong>co</strong>ntro le macchie<br />

19


<strong>co</strong>lori & sapori<br />

20<br />

Ha la buccia di un viola <strong>co</strong>sì intenso da<br />

sembrare nero e la sua origine si perde<br />

nella notte dei tempi nelle zone calde<br />

di India e Cina. Sono stati gli arabi,<br />

nel 1400, a importarla in Europa e sotto il caldo<br />

sole della Sicilia ha trovato il suo habitat naturale.<br />

La melanzana, solanum melongena per i latini,<br />

<strong>co</strong>n i suoi frutti dalla polpa carnosa e dalla forma<br />

tonda, oblunga od ovoidale, è ampiamente utilizzata<br />

nella cucina mediterranea. La sua buccia deve il<br />

caratteristi<strong>co</strong> <strong>co</strong>lore violaceo<br />

agli antociani, sostanze<br />

che hanno un altissimo<br />

potere antiossidante:<br />

grazie a loro, allo<br />

scarso <strong>co</strong>ntenuto<br />

calori<strong>co</strong> (pochi i<br />

grassi, proteine e<br />

glucidi), alla ricchezza di<br />

BLACK<br />

acqua, potassio, vitamina<br />

BEAUTY<br />

A e C la melanzana è spesso<br />

protagonista delle diete. Molte le<br />

varietà presenti in Italia: dalla Black<br />

beauty, ovale e viola scuro alla Violetta di<br />

Napoli, dalla forma allungata e dal sapore<br />

forte e piccante, senza dimenticare<br />

la Tonda di Firenze, chiamata anche<br />

“melanzana violetta pallida”, dalla<br />

forma tondeggiante, <strong>co</strong>n polpa tenera,<br />

<strong>co</strong>mpatta e <strong>co</strong>n pochissimi semi. Per<br />

essere sicuri della sua freschezza, al momento<br />

dell’acquisto deve avere il picciolo ben attaccato e<br />

di <strong>co</strong>lore verde brillante mentre la buccia non deve<br />

avere ammaccature ma essere liscia e tesa. Oltre<br />

ad essere versatile in cucina, la polpa di melanzana<br />

è utilizzata in <strong>co</strong>smetica: se mes<strong>co</strong>lata <strong>co</strong>n yogurt<br />

intero e applicata sulla pelle del viso, svolgerà<br />

un’eccellente azione defatigante.<br />

Involtini di melanzana<br />

e scamorza bianca<br />

dosi per 10 involtini • 2 melanzane • 20 fettine di scamorza bianca (non stagionata) • 200<br />

gr di pomodori san Marzano • 10 olive nere snocciolate • 10 foglie di basili<strong>co</strong> • 3 cucchiai di<br />

olio extravergine di oliva • 2 cucchiai di pangrattato • 2 cucchiai di Parmigiano grattugiato •<br />

origano • sale e pepe q.b.<br />

Tagliandole nel senso della lunghezza, ricavate dalle due melanzane 10 fette dello spessore di<br />

mezzo centimetro. Preparate <strong>co</strong>n i pomodori una salsa ristretta. Ponetele su un tagliere, salatele<br />

leggermente e lasciatele sgocciolare per un’ora. Grigliatele per 2 minuti su ogni lato in una<br />

bistecchiera. In una ciotola versate la salsa di pomodoro, l’origano, l’olio e aggiustate di sale e<br />

pepe, amalgamando bene gli ingredienti. Adagiate su un vassoio le fettine di melanzana, versatevi<br />

sopra la salsa di pomodoro <strong>co</strong>ndita e adagiate nel centro 2 fettine di scamorza, le olive tritate e il<br />

basili<strong>co</strong>. Arrotolate uno vicino all’altro gli involtini in una teglia in <strong>co</strong>ccio unta d’olio, spolverando <strong>co</strong>n<br />

pangrattato e Parmigiano grattugiato. Infornate per 15 minuti e servite ben caldo.<br />

Parmigiana di melanzane<br />

1,5 kg di melanzane • mezza cipolla • 150 gr di Parmigiano grattugiato • 400 gr di caciocavallo<br />

fres<strong>co</strong> • 1,5 kg di pomodori maturi • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva • 2 spicchi d’aglio • 4<br />

foglie di basili<strong>co</strong> fres<strong>co</strong> • sale e pepe q.b.<br />

In una pentola fate soffriggere in 4 cucchiai di olio la cipolla e l’aglio tritati finemente. Aggiungete<br />

i pomodori, aggiustate di sale, fate addensare e alla fine aggiungete il basili<strong>co</strong>. Tagliate le melanzane<br />

in fette alte circa 1 cm, salatele e lasciatele sgocciolare per un’ora. Friggetele in una padella<br />

<strong>co</strong>n po<strong>co</strong> olio finché entrambi i lati non saranno dorati. Fatele asciugare su carta assorbente. Ungete<br />

una pirofila, versate sul fondo un po’ di sugo di pomodoro e disponete, senza sovrapporle, le<br />

fettine di melanzana. Aggiungete altro pomodoro, spolverate <strong>co</strong>n il Parmigiano e adagiate le fettine<br />

di caciocavallo. Proseguite allo stesso modo <strong>co</strong>n il se<strong>co</strong>ndo strato, disponendo però le melanzane<br />

in senso opposto a quello precedente. Arrivate alll’ultimo strato che sarà solo di pomodoro e Parmigiano.<br />

Infornate a 180 gradi per 50 minuti e servite ben caldo.<br />

Caponata di melanzane<br />

500 gr di pomodori Pachino • 5 melanzane di media grandezza • 300 gr di sedano • 120 gr di<br />

olive snocciolate • olio extravergine di oliva • una manciata di capperi • 3 cucchiai di zucchero •<br />

3 cucchiai di aceto • sale e pepe q.b.<br />

Tagliate le melanzane a dadi, salatele e lasciate sgocciolare per due ore. Preparate <strong>co</strong>n i<br />

pomodori Pachino una salsa di pomodoro ristretta e passatela al setaccio. Lavate ed asciugate<br />

i capperi, tagliate a pezzettini il sedano e dividete a metà (nel senso della lunghezza) le olive.<br />

In un tegame versate l’olio extravergine e fate rosolare le melanzane finché non prendono<br />

<strong>co</strong>lore. A questo punto aggiungete il sedano, le olive e i capperi. Fate cuocere per 15 minuti e<br />

aggiungete la salsa di pomodoro. Coprite il tegame e fate cuocere a fuo<strong>co</strong> basso per almeno<br />

un’ora. A fine <strong>co</strong>ttura aggiungete tre cucchiai di zucchero e tre di aceto, mes<strong>co</strong>lando bene.<br />

21


video <strong>co</strong>nsigli<br />

Argento:<br />

bellezza intramontabile<br />

22<br />

Simbolo e sinonimo di ricchezza e potenza, l’argento, grazie alla sua preziosità<br />

e duttilità, ha da sempre affascinato l’uomo ispirandogli sofisticate tecniche di<br />

lavorazione che sfociano in stili, forme e ornamenti diversi. Dagli etruschi ai greci,<br />

senza dimenticare gli antichi romani che si sbizzarrivano nella sua lavorazione per<br />

realizzare motivi de<strong>co</strong>rativi <strong>co</strong>me uva, teste, ritratti, viticci e figure di animali che avvolgevano<br />

tazze, vassoi o specchi, l’argento veniva esposto durante le riunioni <strong>co</strong>nviviali o regalato a<br />

personaggi di rango e <strong>co</strong>ndottieri. Tanti gli stili, dai motivi a volute, festoni e foglie d’acanto del<br />

Baroc<strong>co</strong> ai motivi sinuosi dell’Art Nouveau, il denominatore è uni<strong>co</strong>: l’eleganza.<br />

Anche oggi è fonte di gioia ed orgoglio una tavola ben apparecchiata o un soprammobile<br />

scintillante ma molto spesso la diffi<strong>co</strong>ltà di mantenere gli oggetti in argento perfetti ci frena<br />

nel loro utilizzo, negandoci un pic<strong>co</strong>lo piacere. Innanzitutto poche e chiare regole per la sua<br />

pulizia, unitamente ai prodotti giusti, ci permetteranno di godere a pieno del suo splendore .<br />

L’argenteria da tavola si divide in due grandi famiglie: posate, piattini, brocche e quant’altro<br />

entra in <strong>co</strong>ntatto <strong>co</strong>n gli alimenti e viene portato alla bocca e gli oggetti ornamentali. Unica<br />

ma importantissima differenza: tutto ciò che va a <strong>co</strong>ntatto <strong>co</strong>n il cibo va pulito, lucidato e<br />

infine risciacquato affinché non rimangano residui ingeribili.<br />

Allora <strong>co</strong>me pulire l’argento?<br />

1. Per candelabri ed altri oggetti intarsiati finemente, ricchi di de<strong>co</strong>razioni e dettagli <strong>co</strong>sì<br />

difficili da pulire <strong>co</strong>n un semplice panno, c’è un prodotto ad hoc: Argento Cesello,<br />

formulato per agire chimicamente e senza lasciare residui. Basta spruzzarlo, lasciarlo<br />

agire e <strong>co</strong>n un risciacquo tutta la patina grigiastra sarà eliminata (senza usare s<strong>co</strong>modi<br />

spazzolini).<br />

2. Per l’argenteria da esposizione, si può utilizzare invece Argento Crema oppure il più<br />

prati<strong>co</strong> Argento Spray: basta versare qualche goccia o spruzzare un po’ di prodotto su<br />

un panno morbido, strofinare leggermente per non rigare il metallo e ripassare poi <strong>co</strong>n<br />

un panno pulito per lucidarlo alla perfezione.<br />

3. E per le posate? C’è Splendiposate, un liquido dove inserire per 2 se<strong>co</strong>ndi<br />

3 o 4 posate per volta. Basterà sciacquare sotto l’acqua <strong>co</strong>rrente e asciugare <strong>co</strong>n uno<br />

strofinaccio: sembreranno <strong>co</strong>me nuove!<br />

Tre passi fondamentali<br />

2<br />

Poi strofinate il metallo in questo modo, <strong>co</strong>n<br />

una spugna non abrasiva. Insistete sugli<br />

intarsi, dove spesso si trovano residui di<br />

creme risalenti a precedenti lavaggi.<br />

1<br />

Prima di usare <strong>Nuncas</strong> Argento Cesello,<br />

indossate dei guanti per proteggere le mani.<br />

Spruzzate il prodotto direttamente sulla<br />

superficie, lasciandolo agire per qualche<br />

se<strong>co</strong>ndo.<br />

3<br />

Ri<strong>co</strong>rdate che i prodotti da risciacquare, per<br />

quanto efficaci, non lasciano alcuna patina<br />

di protezione. Per <strong>co</strong>mpletare l’opera usate<br />

Panno Lucidante: <strong>co</strong>sì la vostra argenteria<br />

rimarrà brillante più a lungo!<br />

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23


le stanze di nuncas<br />

Com’è<br />

cambiata<br />

la regina<br />

della <strong>casa</strong><br />

Vi è mai capitato di discutere <strong>co</strong>n un’amica e rendervi <strong>co</strong>nto che,<br />

nonostante abbiate professioni ed esperienze estremamente<br />

diverse, molte <strong>co</strong>se che sentite e che pensate siano<br />

perfettamente in linea <strong>co</strong>n la sua analisi della realtà? A me è<br />

capitato qualche giorno fa: avevo ospite nel mio salotto l’amica<br />

Anna Zanardi, psi<strong>co</strong>loga e giornalista, direttore scientifi<strong>co</strong> della<br />

rivista “Psychologies”. Stavamo chiacchierando della situazione<br />

delle donne, di <strong>co</strong>me l’emancipazione abbia necessariamente<br />

cambiato i ruoli e di <strong>co</strong>sa significhi essere <strong>casa</strong>linghe al giorno<br />

d’oggi.<br />

E la <strong>co</strong>sa incredibile è che, nonostante le nostre esperienze<br />

arrivino da ambiti assolutamente diversi, io imprenditrice a capo<br />

dell’azienda di famiglia e lei brillante psi<strong>co</strong>loga, ci siamo trovate<br />

d’ac<strong>co</strong>rdo soprattutto su un punto della questione: <strong>co</strong>me l’amore<br />

e la cura per la <strong>casa</strong>, vissuta <strong>co</strong>me piacere e cura anche verso se<br />

stesse, abbiano un valore positivo sull’equilibrio e sulla felicità di<br />

una donna. E visto che la discussione è stata tanto interessante,<br />

ho chiesto ad Anna se le avrebbe fatto piacere riassumermi la<br />

sua analisi in un arti<strong>co</strong>lo da <strong>co</strong>ndividere <strong>co</strong>n voi.<br />

Riproporvi il piacere del dialogo e il tepore del tè sorseggiato<br />

nelle tazze di porcellana purtroppo non è possibile, ma rendervi<br />

partecipi di quel pensiero, sì: almeno quello possiamo farlo.<br />

24<br />

Rosy Cassata,<br />

Direttore Creativo di <strong>Nuncas</strong><br />

Esperta di Home Keeping, gestisce l’Accademia della Casa, luogo di formazione dove si tengono seminari non<br />

solo di cura della <strong>casa</strong> ma anche di amore per l’ambiente domesti<strong>co</strong>.<br />

PRIMA UN DOVERE, ORA UN PIACERE.<br />

LA CURA DELLA CASA DIVENTA RIFLESSO<br />

DELLA REALIZZAZIONE PERSONALE.<br />

Stato civile? “Coniugata”.<br />

Professione? “Casalinga”. Per<br />

riempire un questionario di<br />

famiglia al femminile, fino a qualche<br />

decennio fa, non oc<strong>co</strong>rreva molta fantasia.<br />

La stragrande maggioranza delle donne<br />

sposate non aveva altro lavoro che quello<br />

previsto all’interno della <strong>casa</strong>. Quello di<br />

“<strong>casa</strong>linga”, non era soltanto un ruolo ufficiale e burocrati<strong>co</strong>.<br />

Era qual<strong>co</strong>sa di più, la risposta ad una aspettativa sociale,<br />

storica e culturale. Nasceva la leggenda della “Regina del<br />

Fo<strong>co</strong>lare”, democraticamente estesa alle donne di ogni ceto<br />

e <strong>co</strong>ndizione sociale, anche in tempi di enormi sperequazioni<br />

nella ripartizione della ricchezza. All’interno dell’ambiente<br />

domesti<strong>co</strong>, infatti, quasi per <strong>co</strong>mpenso all’egemonia sociale<br />

maschile, alla donna veniva ri<strong>co</strong>nosciuta una priorità assoluta<br />

in molte mansioni e in molti ruoli, anche importanti: la cucina,<br />

per esempio, ma anche la gestione della servitù e del<br />

menage familiare, dei <strong>co</strong>rredi e di tutte le faccende di <strong>casa</strong>.<br />

Senza dimenticare che era lasciato tradizionalmente alle<br />

donne anche tutto il mondo dei sentimenti, delle emozioni<br />

e degli affetti, anch’esso per lo più vissuto “al femminile”.<br />

Per molti decenni la donna, in Italia e in Europa, ma<br />

anche in America, ha vissuto in un difficile, ma sostanziale<br />

equilibrio tra queste diverse sfaccettature di ruolo. Forse<br />

fino all’immediato dopoguerra, quando tutto, o quasi tutto,<br />

è cambiato. Prima lentamente, rompendo uno ad uno i tanti<br />

tabù (sessuali in primo luogo, poi in ambito professionale e<br />

sociale) che <strong>co</strong>stringevano la donna ad un <strong>co</strong>mportamento<br />

obbligato. Poi <strong>co</strong>n la rivoluzione della tecnologia domestica,<br />

del femminismo anni ’60, della moda (si pensi allo shock<br />

della minigonna), dell’emancipazione a tutti i livelli; si è detto<br />

e scritto che hanno fatto di più per la donna, nel giro di<br />

vent’anni, la lavatrice e la pillola, di se<strong>co</strong>li di <strong>co</strong>ntrapposizione<br />

e di battaglie.<br />

Tutto risolto dunque? Non proprio. Oggi la donna troppo<br />

spesso sia <strong>casa</strong>linga che lavoratrice, seppur padrona di se<br />

stessa, si trova anche di fronte a responsabilità nuove, a nuovi<br />

motivi di stress e di fatica. Nella <strong>co</strong>ndizione attuale è possibile<br />

veramente <strong>co</strong>nciliare carriera e famiglia, dovere e piacere?<br />

La vera emancipazione non è legata al superamento di<br />

vecchi modelli, ma alla capacità, del tutto femminile, di dare<br />

nuovo senso alla propria quotidiana realizzazione, generando<br />

un flusso armonioso, e non schizofreni<strong>co</strong> o <strong>co</strong>nflittuale, fra<br />

lavoro e famiglia. Ciò che rende la donna un essere <strong>co</strong>mpleto<br />

e speciale è la capacità di dare tutta se stessa sul lavoro<br />

ed esserci al cento per cento anche quando si trova <strong>co</strong>n i<br />

figli o il marito. Come fare? Bisogna <strong>co</strong>ntare sulla propria<br />

natura, sulla propria innata capacità generativa. Le donne<br />

possono dar vita non solo ai figli, ma anche a nuovi modi<br />

di vivere la <strong>casa</strong>, per non parlare anche della politica o<br />

dell’e<strong>co</strong>nomia. Accudire la <strong>casa</strong> <strong>co</strong>me dimensione affettiva<br />

verso i propri cari, dedicare tempo al proprio <strong>co</strong>rpo e a se<br />

stesse mentre si cucina s<strong>co</strong>prendo nuovi sapori, <strong>co</strong>involgere<br />

il <strong>co</strong>mpagno <strong>co</strong>n leggerezza e ironia nel riordino quotidiano,<br />

scegliere sapientemente gli “strumenti” di lavoro nel rispetto<br />

dell’ambiente, della natura. È intanto <strong>co</strong>sì che si può<br />

<strong>co</strong>minciare ad affermare una nuova etica al femminile, tutta<br />

attuale e creativa<br />

Anna Zanardi<br />

psi<strong>co</strong>loga e giornalista, direttore scientifi<strong>co</strong><br />

della rivista “Psychologies Italia”.<br />

Non so voi, ma io <strong>co</strong>n<strong>co</strong>rdo perfettamente <strong>co</strong>n Anna quando dice di “dare un nuovo senso alla quotidianità”. Ritrovare il<br />

piacere in ogni gesto e misurarsi, senza paura, <strong>co</strong>n quello che è stato il passato. Io ad esempio ri<strong>co</strong>rdo le tovaglie di fiandra<br />

della nonna, i tovaglioli ricamati direttamente da lei. Indimenticabile il giorno in cui sospirò “Santa lavatrice!” dopo il solito<br />

pranzo domenicale <strong>co</strong>n figli e nipoti, mentre ritirava la tovaglia macchiata e ci rac<strong>co</strong>ntava <strong>co</strong>sa avrebbe voluto dire lavare a<br />

mano tutti quei pizzi. Eh, si, la lavatrice le aveva cambiato la vita, ma non l’amore per le <strong>co</strong>se belle.<br />

Da lei ho imparato l’amore per la <strong>casa</strong> e per le <strong>co</strong>se preziose, tenute <strong>co</strong>n cura. E <strong>co</strong>n quello stesso amore creo i miei prodotti.<br />

Dalla sua passione ho capito che solo a me spetta trovare l’equilibrio e il piacere di dedicarmi alle <strong>co</strong>se che amo e che<br />

prendersi cura della <strong>casa</strong> significa anche prendersi cura di se stesse, e del proprio modo di essere.<br />

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