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Celebriamo cantando<br />
Giornate di approfondimento per animatori musicali<br />
L’Avvento<br />
Il Canto dell’Attesa<br />
L’Atteso, Cantiamo<br />
schemi delle <strong>relazioni</strong> di<br />
Gianmartino Maria Durighello<br />
28-30 settembre 2007<br />
Centro di Spiritualità - <strong>Figlie</strong> <strong>della</strong> <strong>Chiesa</strong><br />
1
* preludio: O Sapienza che esci dalla bocca dell’Altissimo...<br />
* le antifone Maggiori o Antifone “O”: - Novena di Natale (17-23 dicembre)<br />
- Vespri<br />
- antifone al Magnificat<br />
* un progetto unitario:<br />
- tutte nella stessa melodia del II modo risalente molto probabilmente al IX sec.;<br />
- “O... veni...”: tutte iniziano con l’acclamazione iniziale “O” e terminano con l’invocazione “veni”...<br />
17 dicembre “O Sapientia... veni ad docendum nos...”<br />
“O Sapienza... vieni ad insegnarci...”<br />
18 dicembre “O Adonai... veni ad redimendum nos...”<br />
“O Signore... vieni a redimerci...”<br />
19 dicembre “O Radix Jesse... veni ad liberandum nos...”<br />
“O radice di Jesse... vieni a liberarci...”<br />
20 dicembre “O Clavis David... veni, et educ...”<br />
“O chiave di Davide...vieni, e conduci...”<br />
21 dicembre “O Oriens... veni, et illumina...”<br />
“O Oriente... vieni, e illumina...”<br />
22 dicembre “O Rex gentium... veni, et salva...”<br />
“O re delle genti... vieni, e salva...”<br />
23 dicembre “O Emmanuel... veni ad salvandum nos...”<br />
“O Emmanuele... vieni a salvarci...”<br />
3
- struttura tripartita e speculare<br />
+ prima e ultima parte: acclamazione “O” e invocazione “veni”<br />
+ sezione centrale: canta le caratteristiche dell’attributo divino<br />
apice melodico e centro dell’antifona<br />
O... ... veni<br />
[acclamazione] [invocazione]<br />
O Sapientia, quæ ex ore Altissimi prodisti . . . veni ad docendum nos viam prudentiæ<br />
- acrostico rovesciato: nella nostra invocazione c’è già il dono <strong>della</strong> risposta:<br />
Emmanuel Rex Oriens Clavis Radix Adonai Sapientia<br />
E R O C R A S = Sarò domani<br />
Il testo dipinge lo stile <strong>della</strong> Sapienza, che diventa anche il nostro stile. Tutti ripieni dello Spirito viviamo nello<br />
Spirito. Affinché venendo egli in noi, noi possiamo divenire Lui. Se Dio per farsi uomo si è umiliato, spogliato,<br />
abbassato, il nostro divenire in Dio non può essere innalzamento, ma... umiliazione, spogliamento, abbassamento.<br />
Ci rivestiamo allora, certamente, ma delle vesti di Cristo; siamo resi forti e soavi, armati sì, ma delle armi <strong>della</strong><br />
Luce. Questa è la via <strong>della</strong> sapienza, <strong>della</strong> prudenza, <strong>della</strong> vita...<br />
* veni ad docendum nos viam prudentiae.<br />
vieni ad insegnarci la via <strong>della</strong> prudenza.<br />
I – Alle origini dell’Avvento.<br />
- la Pasqua. alle origini sola grande festa dei Cristiani<br />
- le origini del ciclo di Natale-Epifania: soltanto nel IV secolo<br />
+ Costantino, dalla libertà di culto al favore imperiale<br />
+ opposizione al paganesimo. Cf il culto del Sol invictus nel solstizio d’inverno (celebrato il 25 dicembre<br />
a Roma; il 6 gennaio in Egitto e in Medio Oriente);<br />
+ drammatico scontro intestino con le dottrine ariane (cf il Concilio di Nicea del 325 con il Credo detto<br />
appunto niceno) e approfondimento teologico sul tema dell’Incarnazione,<br />
- Il Natale-Epifania in relazione con la Pasqua.<br />
- l’Avvento.<br />
* il termine.<br />
* Nella traduzione latina dei testi del Nuovo Testamento (Vulgata) Avvento / Natale / Epifania<br />
indica sia: - venuta storica di Gesù<br />
- manifestazione e glorificazione di Gesù alla fine dei tempi<br />
* origine in Gallia e in Spagna tra la fine del IV e nel corso del V secolo, quale tempo di preparazione al<br />
Battesimo («Illuminazione», così i Padri amano chiamare il Battesimo) che veniva amministrato nella<br />
festa <strong>della</strong> Epifania, festa <strong>della</strong> Luce, e si caratterizzava come tempo di preghiera, individuale e<br />
comunitaria, ascesi e digiuno.<br />
* l’Avvento a Roma. VI secolo ca; come tempo di 6 settimane (numero che permane nella liturgia<br />
ambrosiana), poi 4 settimane in preparazione del Natale.<br />
4
II– L’Avvento nella liturgia<br />
(quotidiana tensione tra tra la memoria <strong>della</strong> 1 a venuta e la parusia)<br />
“Con la sua prima venuta...<br />
portò a compimento l’antica speranza...<br />
aprì il passaggio all’eterna salvezza;<br />
quando verrà di nuovo<br />
nello splendore <strong>della</strong> gloria...<br />
potremo ottenere in pienezza di luce<br />
i beni promessi che ora possiamo sperare,<br />
vigilanti nell’attesa” [dal Prefazio I a domenica di Avvento]<br />
da<br />
“Norme Generali<br />
per l’Ordinamento<br />
dell’Anno liturgico<br />
e del Calendario”<br />
(NOAL 39)<br />
* Temi<br />
“Il Tempo di Avvento ha una doppia caratteristica:<br />
- è tempo di preparazione alla solennità del Natale, in cui si ricorda la prima venuta<br />
del Figlio di Dio fra gli uomini,<br />
- e contemporaneamente è il tempo in cui, attraverso tale ricordo, lo spirito viene<br />
guidato all’attesa <strong>della</strong> seconda venuta del Cristo alla fine dei tempi”.<br />
Fin dalle sue origini convivono nella liturgia romana le due tradizioni dell’avvento come<br />
* Segni<br />
- attesa memoriale <strong>della</strong> venuta storica di Cristo<br />
- e l’avvento come attesa escatologica.<br />
A questi due temi si accompagnano gli atteggiamenti che da sempre li hanno caratterizzati:<br />
- attesa memoriale<br />
- attesa escatologica,<br />
* icone<br />
- gioia<br />
- preparazione, vigilanza, sobrietà, conversione...<br />
- i profeti messianici e l’immagine <strong>della</strong> sentinella (Is 52,6-10; 62,4-7)<br />
- Giovanni Battista,<br />
- Maria, icona dell’ascolto e <strong>della</strong> fede-accoglienza <strong>della</strong> Parola del Signore;<br />
ma anche: Giuseppe, Elisabetta, Zaccaria, Simeone, Anna...<br />
* una spirale in continua tensione<br />
- l’8 dicembre – Solennità dell’Immacolata: «Gaudens gaudebo» “Io gioisco pienamente nel Signore”;<br />
- la terza domenica, «Gaudete» tutta caratterizzata dalla gioia;<br />
- la terza settimana con le Quattro Tempora;<br />
ù- dal 17 dicembre la Novena...<br />
+ Liturgia delle Ore: cambiano gli Inni e iniziano le Antifone “O” al Magnificat.<br />
+ Liturgia eucaristica: si utilizzano i Prefazi II o IIa<br />
- la Vigilia e la Notte di Natale... Cf. allegato 1<br />
5
III– Il canto in Avvento<br />
* sobrietà e gioia, digiuno strumentale e alleluja.<br />
- il “canto dell’etimasia” (trono vuoto):<br />
Cf - rinuncia alla musica strumentale pura; rinuncia al canto del Gloria...<br />
- si canta l’alleluja; nella Liturgia delle Ore tutte le antifone terminano con l’Alleluja.<br />
- la tradizione, confermata fino a Musicam Sacram 1 , ammetteva il suono d’organo e degli strumenti in Avvento<br />
soltanto come sostegno del canto. Il suono d’organo da solo, come abbiamo già detto, era comunque consentito<br />
nella domenica «gaudete»;<br />
- il Caerimoniale Episcoporum del 1984 ammette il suono strumentale puro in Avvento con quella moderazione<br />
che conviene ad un tempo di gioiosa attesa senza anticipare la gioia piena del Natale del Signore.<br />
* il canto <strong>della</strong> Liturgia delle Ore – la tenebra e la luce<br />
- Vespri fino al 17 dicembre INNO - CONDITOR ALME SIDERUM<br />
Conditor alme siderum,<br />
æterna lux credentium,<br />
Christe, redemptor omnium,<br />
exaudi preces supplicum.<br />
Qui condolens intèritu<br />
mortis perire sæculum,<br />
salvasti mundum languidum,<br />
donans reis remedium,<br />
Vergente mundi vespere,<br />
uti sponsus de thalamo,<br />
egressus honestissima<br />
Virginis matris clausula.<br />
Cuius fortis potentiæ<br />
genu curvantur omnia;<br />
cælestia, terrestria<br />
mutu fatentur subdita.<br />
Te, Sancte, fide quæsumus,<br />
venture iudex sæculi,<br />
conserva nos in tempore<br />
hostis a telo perfidi.<br />
Sit, Christe, Rex piissime,<br />
tibi Patrique gloria<br />
cum Spiritu Paraclito,<br />
in sempiterna sæcula. Amen.<br />
[Creatore generatore delle stelle,<br />
eterna luce dei credenti,<br />
Cristo, redentore di tutti,<br />
esaudisci le preghiere di coloro che ti<br />
supplicano.<br />
Tu che condolendo per la rovina<br />
<strong>della</strong> morte al perire del tempo<br />
hai salvato il mondo languido<br />
donando ai colpevoli il rimedio.<br />
mentre il mondo volgeva al vespero,<br />
come sposo dal talamo,<br />
uscito dal nobilissimo<br />
grembo <strong>della</strong> Vergine Madre.<br />
Davanti alla tua forza potente<br />
si prostra in ginocchio ogni creatura;<br />
le creature celesti, quelle terrestri<br />
in silenzio si confessano sottomesse.<br />
Te, Santo, con fede ti preghiamo,<br />
che verrai giudice del mondo,<br />
conservaci nel tempo<br />
dalla spada del nemico.<br />
Sia, o Cristo, re pissimo,<br />
a te e al Padre gloria<br />
con lo Spirito consolatore,<br />
nei sempiterni secoli. Amen].<br />
1<br />
«Musicam Sacram», Istruzione del Consilium e <strong>della</strong> S. Congregazione dei Riti, 1967.<br />
6<br />
Creatore degli astri,<br />
Verbo eterno del Padre,<br />
la <strong>Chiesa</strong> a te consacra<br />
il suo canto di lode.<br />
2. Cielo e terra si prostrano<br />
dinanzi a te, Signore;<br />
tutte le creature<br />
adorano il tuo nome.<br />
3. Per redimere il mondo,<br />
travolto dal peccato,<br />
nascesti dalla Vergine,<br />
salisti sulla croce.<br />
4. Nell'avvento glorioso,<br />
alla fine dei tempi,<br />
ci salvi dal nemico<br />
la tua misericordia.<br />
5. A te gloria, Signore,<br />
nato da Maria Vergine,<br />
al Padre ed allo Spirito<br />
nei secoli sia lode. Amen.
RESPONSORIO – OSTENDE NOBIS<br />
Ostende nobis, Domine, * misericordiam tuam.<br />
Et salutare tuum da nobis.<br />
R. Mostraci Signore, * la tua misericordia.<br />
Mostraci Signore, la tua misericordia.<br />
V. E donaci la tua salvezza,<br />
* la tua misericordia.<br />
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.<br />
Mostraci Signore, la tua misericordia.<br />
“Mostraci, Signore, la tua misericordia,<br />
e donaci la tua salvezza” [Sal 84,8].<br />
Chiediamo al Signore che ci mostri il suo hesed, il suo amore, la sua misericordia...<br />
Il verbo ebraico har’enî (=mostrami), potrebbe essere anche tradotto “partorisci in me”.<br />
Così cantando, questo chiediamo, e “ci prepariamo a vedere il Salvatore nascere in noi” (dom Gueranger).<br />
- Lodi fino al 17 dicembre - INNO – VOX CLARA<br />
E al mattino, nel nuovo giorno che il Signore ci dona, cantiamo come una nuova creazione la venuta<br />
di Cristo che scaccia le tenebre. “Una voce chiara dal cielo risuona”!<br />
Vox clara ecce ìntonat,<br />
obscura quæque ìncrepat:<br />
procul fugéntur somnia;<br />
ab ætre Christus pròmicat.<br />
Mens iam resurgat torpida<br />
quæ sorde èxstat saucia,<br />
sidus refulget iam novum,<br />
ut tollat omne noxium.<br />
E sursum Agnus mittitur<br />
laxare gratis debitum;<br />
omnes pro indulgentia<br />
vocem demus cum lacrimis,<br />
Secundo ut cum fulserit<br />
mundumque horror cinxerit,<br />
non pro reatu puniat,<br />
sed nos pius tunc protegat.<br />
Summo Parenti gloria<br />
Natoque sit victoria,<br />
et Flamini laus debita<br />
per sæculorum sæcula. Amen.<br />
[Una voce chiara ecco risuona,<br />
le oscurità sconvolge:<br />
lontano fuggono i sogni;<br />
dal cielo Cristo avanza.<br />
La mente torpida presto risorga<br />
che sta ferita dalla bruttura,<br />
una stella rifulge già nuova,<br />
per togliere ogni colpa.<br />
Dall’alto l’Agnello è inviato<br />
a condonare il debito;<br />
tutti, per tanta indulgenza,<br />
diamo voce con lacrime.<br />
Poi quando rifulgerà<br />
e cingerà di orrore il mondo<br />
che per il reato non ci punisca,<br />
ma pio allora ci protegga.<br />
Al Sommo genitore gloria<br />
e al Figlio sia vittoria,<br />
e alla Fiamma debita loda<br />
per i secoli dei secoli. Amen.]<br />
7<br />
Chiara una voce dal cielo<br />
si diffonde nella notte:<br />
fuggono i sogni e le angosce,<br />
splende la luce di Cristo.<br />
Si desti il cuore dal sonno,<br />
non più turbato dal male;<br />
un astro nuovo rifulge,<br />
fra le tenebre del mondo.<br />
Ecco l'agnello di Dio,<br />
prezzo del nostro riscatto:<br />
con fede viva imploriamo<br />
il suo perdono e la pace.<br />
Quando alla fine dei tempi<br />
Cristo verrà nella gloria,<br />
dal suo tremendo giudizio<br />
ci liberi la sua grazia.<br />
Sia lode a Cristo Signore,<br />
al Padre e al Santo Spirito,<br />
com'era nel principio<br />
ora e nei secoli eterni. Amen.
ANTIFONA – ALMA REDEMPTORIS MATER (O santa madre del redentore)<br />
L’antifona Alma redemptoris Mater entra nella liturgia nel XIV sec. con papa Clemente VI. Il<br />
Breviario di Pio V la inserisce nel corpus delle antifone maggiori, da cantare nel tempo che va dai Primi<br />
vespri di Avvento alla festa <strong>della</strong> Purificazione di Maria, oggi presentazione di Gesù al tempio.<br />
La melodia solenne è attribuita da alcuni a Ermanno il Contratto († 1054), mentre la melodia<br />
semplice, sillabica, risale alla fine del secolo XIX ad opera dei monaci di Solesmes.<br />
Alma Redemptoris Mater,<br />
quæ pèrvia cæli Porta manes,<br />
Et stella maris,<br />
succurre cadenti<br />
surgere qui curat populo:<br />
Tu quæ genuisti,<br />
Natura mirante,<br />
tuum sanctum Genitorem:<br />
Virgo prius ac posterius,<br />
Gabrielis ab ore<br />
sumens illud Ave,<br />
peccatorum miserere.<br />
[Generatrice Madre del Redentore<br />
che accessibile porta del cielo rimani,<br />
e stella del mare,<br />
soccorri il popolo cadente<br />
che anela risorgere:<br />
Tu che hai generato,<br />
con meraviglia <strong>della</strong> Natura,<br />
il tuo santo Genitore:<br />
Vergine prima e dopo,<br />
dalla bocca di Gabriele,<br />
accogliendo quell’Ave,<br />
abbi pietà dei peccatori].<br />
8<br />
O santa madre del Redentore,<br />
porta dei cieli,<br />
stella del mare,<br />
soccorri il tuo popolo<br />
che anela a risorgere.<br />
Tu che accogliendo<br />
il saluto dell’angelo,<br />
nello stupore di tutto il creato,<br />
hai generato il tuo creatore,<br />
Madre sempre vergine,<br />
pietà di noi peccatori.
* La Messa - La scelta dei canti e delle parti cantabili<br />
+ intenzionale caratterizzazione del tempo, delle sue tematiche, delle sue icone... attraverso<br />
1- recitativi, dialoghi e e acclamazioni.<br />
2- per i canti dell’Ordinario<br />
- uno stacco dalle modalità ordinarie, e<br />
- la realizzazione di alcune scelte idonee e proprie di questo tempo.<br />
È importante ricordarci che la prima nostra attenzione va alle parti del celebrante con le<br />
risposte e le acclamazioni dei fedeli, quindi ai canti dell’Ordinario. Siamo ancora lontani<br />
dall’aver recuperato questa sensibilità e il gusto di cantare... il rito. Credo che oggi<br />
occorra ancora saper discernere e scegliere di realizzare in canto quelle parti che nel<br />
nostro contesto pastorale ci aiutano a vivere questo tempo.<br />
possiamo individuare una melodia che consideriamo adatta, riservata a questo tempo<br />
(come ci insegna il Gregoriano che propone la messa XVII per le domeniche di Avvento e<br />
Quaresima e la messa XVIII per le ferie di Avvento e Quaresima e per le messe dei<br />
defunti).<br />
- Kyrie e Agnus Dei. Soprattutto l’atto penitenziale potrebbe essere particolarmente caratterizzato in<br />
questo tempo.<br />
- Per la litania del Kyrie possiamo scegliere una forma tropata.<br />
Il Messale Romano propone alcune serie di tropi per il Kyrie per il Tempo di Avvento:<br />
Signore, che sei venuto nel mondo per salvarci, abbi pietà di noi, Kyrie eleison op. Signore, pietà.<br />
Cristo, che continui a visitarci con la grazia del tuo Spirito, abbi pietà di noi, Christe el. op. ...<br />
Signore, che verrai un giorno a giudicare le nostre opere, abbi pietà di noi, Kyrie ...<br />
Signore, che sei il difensore dei poveri, Kyrie...<br />
Cristo, che sei il rifugio dei deboli, Christe...<br />
Signore, che sei la speranza dei peccatori, Kyrie...<br />
Signore, che vieni a visitare il tuo popolo nella pace, Kyrie...<br />
Cristo, che vieni a salvare chi è perduto, Christe...<br />
Signore, che vieni a creare un mondo nuovo, Kyrie...<br />
- Il Gloria. il Gloria non si canta nelle Domeniche di Avvento (Cf Principi e Norme per l’uso del<br />
Messale Romano 53=31). Lo si canta invece nella messa dell’Immacolata, in quanto solennità.<br />
3- l’Alleluja-acclamazione al Vangelo. Anche per l’acclamazione al Vangelo si può seguire lo stesso<br />
criterio e individuare una melodia propria per questo tempo.<br />
+ per i canti del Proprio, quindi, è fondamentale lasciarci introdurre nella bellezza dei testi liturgici e<br />
<strong>della</strong> Parola di Dio! (anzi, !!!...)<br />
- il canto di ingresso, primo momento fondamentale a caratterizzare il tempo.<br />
Di fatto...<br />
a) l’introito proprio <strong>della</strong> domenica, in latino o in italiano;<br />
b) un canto d’ingresso comune a tutte le quattro domeniche; oppure un’unica melodia con ritornello<br />
comune, ma con le strofe proprie per ogni domenica. Cf Allegato 2<br />
9
Testi per i Canti del Proprio e i Salmi responsoriali<br />
I a Domenica di Avvento - «Vegliate» - Ad te levavi<br />
Introito [Sal 24,1-3 V. 4]<br />
- comune per i tre anni A/B/C –<br />
Ad te levavi animam meam, Deus meus,<br />
in te confido, non erubescam.<br />
Neque irrideant me inimici mei;<br />
et enim universi qui te exspectant,<br />
non confundentur.<br />
V. Vias tuas, Domine, demonstra mihi<br />
et semitas tuas èdoce me.<br />
Canti in italiano:<br />
es. A te, Signore, innalzo Picchi-Gelineau<br />
. . .<br />
Salmo responsoriale<br />
* ANNO A - SALMO 121<br />
Andiamo con gioia<br />
incontro al Signore.<br />
* ANNO B – dal SALMO 79<br />
Fa’ splendere il tuo volto<br />
e salvaci, Signore.<br />
* ANNO - dal SALMO 24<br />
A te, Signore,<br />
innalzo l’anima mia.<br />
A te, Signore, elevo l’anima mia,<br />
Dio mio, in te confido: che io non sia confuso.<br />
Non trionfino su di me i miei nemici.<br />
Chiunque in te spera non resti deluso<br />
V. Fammi conoscere, Signore le tue vie,<br />
insegnami i tuoi sentieri 2 .<br />
[A te ho elevato l’anima mia, Dio mio,<br />
in te confido, che io non arrossisca.<br />
E neppure mi deridano i miei nemici;<br />
e infatti tutti coloro che ti attendono,<br />
non resteranno confusi.<br />
V. Le tue vie, Signore, mostrami,<br />
e i tuoi sentieri insegnami]<br />
2<br />
Per ogni canto riportiamo: 1- il testo latino;<br />
2- tra parentesi, una traduzione letterale per agevolare la comprensione del testo latino;<br />
3- la versione italiana ufficiale del Messale; e per il canto d’Offertorio non più riportato nel MR, la<br />
traduzione CEI del testo biblico di riferimento.<br />
10
Al Vangelo [Sal 84,8]<br />
- comune ai tre anni Alleluja, alleluja Mostraci, Signore la tua misericordia<br />
e donaci la tua salvezza. Alleluja, alleluja.<br />
Offertorio [Sal 24,1-2]<br />
Ad te, Domine, levavi animam meam:<br />
Deus meus, in te confido,<br />
non erubescam:<br />
neque irrideant me inimici mei:<br />
et enim universi qui te exspectant,<br />
non confundentur.<br />
Comunione<br />
* ANTIFONA COMUNE [Sal 84,13 V. Salmo 84]<br />
Dominus dabit benignitatem,<br />
et terra nostra dabit fructum suum.<br />
V. salmo 84, 2.3.4.5.7.8.10.11.12<br />
opp. dal Graduale Simplex:<br />
Benignitatem fecit Dominus,<br />
et terra nostra dedit fructum suum.<br />
* ANTIFONE PROPRIE<br />
Anno A: «Vegliate, perché non sapete<br />
(Cf Mt 24,42) in quale giorno verrà il Signore».<br />
Anno B: «State attenti, vegliate,<br />
(Cf Mc 24,42) perché non sapete il momento e l’ora» dice il Signore.<br />
Anno C: «Vegliate e pregate in ogni momento,<br />
(Cf Lc 21,36) per esser degni di comparire davanti al Figlio dell’uomo».<br />
11<br />
A te, Signore, elevo l’anima mia,<br />
Dio mio, in te confido: che io non sia confuso.<br />
Non trionfino su di me i miei nemici.<br />
Chiunque in te spera non resti deluso<br />
Fammi conoscere, Signore le tue vie,<br />
insegnami i tuoi sentieri<br />
Il Signore elargirà il suo bene<br />
e la nostra terra produrrà il suo frutto.
* La II a domenica di Avvento “Preparate la via del Signore”<br />
Introito [Is 3,19.30 V. dal Sal 79]<br />
Populus Sion,<br />
ecce Dominus veniet ad salvandas gentes:<br />
et audìtam faciet Dominus gloriam vocis suæ,<br />
in lætitia cordis vestris.<br />
V. Qui regis Israel, intende,<br />
qui deducis velut ovem Ioseph.<br />
Canti in italiano: es. Popolo di Dio, Martorell<br />
Salmo responsoriale<br />
* ANNO A - dal SALMO 71 Vieni, Signore, re di giustizia e di pace.<br />
* ANNO B - SALMO 84 Mostraci, Signore la tua misericordia e donaci la tua salvezza.<br />
* ANNO C - SALMO 125 Grandi cose ha fatto il Signore per noi.<br />
[Popolo di Sion,<br />
ecco, il Signore verrà a salvare le genti:<br />
e farà che sia udita il Signore la gloria <strong>della</strong> sua voce,<br />
nella letizia del vostro cuore.<br />
V. Tu che reggi Israele, ascolta,<br />
tu che conduci come un gregge Giuseppe]<br />
Popolo di Sion, il Signore verrà a salvare i popoli<br />
e farà sentire la sua voce potente<br />
per la gioia del vostro cuore.<br />
V. Tu, pastore d‘Israele, ascolta,<br />
tu che guidi Giuseppe come un gregge.<br />
12
Al Vangelo [Lc 3,4-6]<br />
- comune ai tre anni<br />
Alleluja, alleluja.<br />
Preparate la via del Signore,<br />
raddrizzate i suoi sentieri!<br />
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!<br />
Alleluja.<br />
Offertorio [Sal 84,7-8]<br />
Deus, tu convertens vivificabis nos,<br />
et plebs tua lætamitur in te.<br />
Ostende nobis, Domine, misericordiam tuam<br />
et salutare tuum da nobis.<br />
Comunione<br />
* 1 a ANTIFONA COMUNE [Baruc 5,5;4,36]<br />
Ierusalem, surge, et sta in excelso,<br />
et vide iucunditàtem,<br />
quæ veniet tibi a Deo tuo.<br />
V. Sal 147, 12.13.14.15.17.18.19.20<br />
* 2 a ANTIFONA PROPRIA<br />
Anno A (Cf Mt 3,3)<br />
Anno B (Cf Mc 1,3)<br />
Anno C (Cf Lc 3,4)<br />
canti in italiano: Cf Giovanni, Frisina<br />
13<br />
[Dio, volgendoti a noi ci darai vita,<br />
e il tuo popolo gioirà in te.<br />
Mostraci, Signore, la tua misericordia,<br />
e donaci la tua salvezza]<br />
Gerusalemme, sorgi e sta’ in alto:<br />
e contempla la gioia<br />
che a te viene dal tuo Dio.<br />
Voce di uno che grida nel deserto:<br />
Preparate la via del Signore,<br />
raddrizzate i suoi sentieri!
* III a domenica di Avvento “Gaudete!”<br />
Introito [Fil 4,4.5 V. Ps 84,2]<br />
Gaudete in Domino semper,<br />
iterum dico, gaudete.<br />
Modestia vestra nota sit hominibus:<br />
Dominus prope est.<br />
Nihil solliciti sitis,<br />
sed in omni oratione petitiones vestræ<br />
innotescant apud Deum.<br />
V. Benedixisti, Domine, terram tuam:<br />
avertisti captivitatem Iacob.<br />
Rallegratevi sempre nel Signore:<br />
ve lo ripeto, rallegratevi, il Signore è vicino.<br />
V. Signore, sei stato buono con la tua terra,<br />
hai ricondotto i deportati di Giacobbe.<br />
canti in italiano: es. Gioite sempre nel Signore, Martorell<br />
14<br />
[Gioite nel Signore, sempre,<br />
di nuovo lo dico, gioite.<br />
La vostra modestia nota sia agli uomini:<br />
il Signore è vicino.<br />
Di nulla siate preoccupati,<br />
ma in ogni orazione le vostre richiste<br />
siano note presso Dio.<br />
V. Hai benedetto, Signore, la tua terra:<br />
hai tolto la schiavitù di Giacobbe.
Salmo responsoriale<br />
* ANNO A - dal SALMO 145 Vieni, Signore, a salvarci.<br />
* ANNO B - CANTICO da Lc 1 La mia anima esulta nel mio Dio.<br />
* ANNO C - CANTICO da ISAIA 12 Alleluja, viene in mezzo a noi il Dio <strong>della</strong> gioia.<br />
oppure:<br />
Al Vangelo<br />
- comune ai tre anni<br />
Alleluja, alleluja.<br />
Lo Spirito del Signore è su di me,<br />
mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai poveri.<br />
Alleluja.<br />
15
Offertorio [Sal 84,2]<br />
Benedixìsti, Domine, terram tuam,<br />
avertisti captivitatem Iacob,<br />
remisisti iniquitatem plebis tuæ.<br />
Comunione<br />
* ANTIFONA COMUNE [Cf Is 35,4]<br />
Dicite: pusillanimes,<br />
confortamini et nolite timere:<br />
ecce Deus noster veniet<br />
et salvabis nos.<br />
* ANTIFONE PROPRIE<br />
Signore, sei stato buono con la tua terra<br />
hai ricondotto i deportati di Giacobbe.<br />
Hai perdonato l’iniquità del tuo popolo.<br />
V. Is 35,1.2 cd. 3 ef. 3.5.6 ab. 6 cd. 7 ab<br />
Si rallegrino il deserto e la terra arida,<br />
esulti e fiorisca la steppa.<br />
Come fiore di narciso fiorisca;<br />
sì, canti con gioia e con giubilo.<br />
Le è data la gloria del Libano,<br />
lo splendore del Carmelo e di Saron.<br />
Irrobustite le mani fiacche,<br />
rendete salde le ginocchia vacillanti.<br />
Allora si apriranno i vostri occhi,<br />
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.<br />
Allora lo zoppo salterà come un cervo,<br />
griderà di gioia la lingua del muto,<br />
perché scaturiranno acque dal deserto,<br />
scorreranno torrenti nella steppa.<br />
La terra bruciata diventerà una palude,<br />
il suolo riarso si muterà in sorgenti d’acqua.<br />
Anno A: «Andate e riferite<br />
(Cf Mt 11,4) ciò che avete udito e veduto:<br />
ai poveri è annunziata la buona novella».<br />
Anno B: «In mezzo a voi sta uno che non conoscete,<br />
(Cf Gv 1,26-27) al quale io non sono degno<br />
di sciogliere i calzari».<br />
Anno C: «Egli ha in mano il ventilabro<br />
(Cf Lc 3,17) per ripulire la sua aia<br />
e per raccogliere il buon frumento<br />
nel suo granaio<br />
[Hai benedetto, Signore, la tua terra,<br />
hai toloto la schiavitù di Giacobbe,<br />
hai perdonato l’iniquità del tuo popolo]<br />
16<br />
Dite agli sfiduciati:<br />
«Coraggio, non abbiate timore:<br />
ecco, il nostro Dio viene a salvarci».<br />
[Verrà e ci salverà]
* IV a domenica di Avvento “Rorate cæli!”<br />
Introito [Is 45,8 V. Ps 18]<br />
Rorate, cæli, dèsuper,<br />
et nubes pluant iustum;<br />
aperiatur terra et germinet Salvatorem.<br />
V. Cæli enarrant gloriam Dei<br />
et opera manuum eius annuntiat firmamentum.<br />
Canti in italiano: es. O cieli, stillate rugiada, Martorell; Stillate cieli dall’alto, Frisina;<br />
Cieli irrorate la vostra rugiada, Turoldo-Giudici<br />
Salmo responsoriale<br />
* ANNO A - dal SALMO 23<br />
Ecco, viene il Signore,<br />
il re <strong>della</strong> gloria.<br />
* ANNO B – dal SALMO 88<br />
Il Signore è fedele per sempre.<br />
* ANNO C – dal SALMO 79<br />
Fa’ splendere il tuo volto<br />
e salvaci, Signore.<br />
oppure:<br />
Al Vangelo [Mt 1,23]<br />
- comune ai tre anni<br />
Alleluja, alleluja. Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio<br />
che sarà chiamato l’Emmanuele: «Dio con noi». Alleluja.<br />
17<br />
Stillate dall’alto, o cieli, la vostra rugiada<br />
e dalle nubi scenda a noi il Giusto;<br />
[le nubi piovano il Giusto]<br />
si apra la terra e germogli il Salvatore.<br />
V. I cieli narrano la gloria di Dio,<br />
e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento.
Offertorio Lc 1,28.42<br />
Ave Maria, gratia plena, Dominus tecum:<br />
benedicta tu in mulieribus,<br />
et benedictus fructus ventris tui.<br />
Graduale Romano<br />
Graduale Simplex<br />
18<br />
Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te:<br />
tu sei benedetta fra le donne,<br />
e benedetto è il frutto del tuo seno.<br />
[del tuo ventre, del tuo grembo].
Comunione<br />
* ANTIFONA COMUNE [Is 7,14 V. Sal 18]<br />
Ecce virgo concipiet<br />
et pariet filium,<br />
et vocabitur nomen eius Emmanuel.<br />
V. . Sal 18,2.3.4.5.6.7<br />
I cieli narrano la gloria di Dio,<br />
e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento.<br />
Il giorno al giorno ne affida il messaggio<br />
e la notte alla notte ne trasmette notizia.<br />
Non è linguaggio e non sono parole,<br />
di cui non si oda il suono.<br />
Per tutta la terra si diffonde la loro voce<br />
e ai confini del mondo la loro parola.<br />
canti in italiano: es. Ecco la Vergine, Durighello<br />
19<br />
Ecco, la Vergine concepirà<br />
e darà alla luce un Figlio:<br />
sarà chiamato Emmanuele, Dio con noi.<br />
Là pose una tenda per il sole<br />
che esce come sposo dalla stanza nuziale,<br />
esulta come un prode<br />
che percorre la via.<br />
Egli sorge da un estremo del cielo<br />
e la sua corsa raggiunge l’altro estremo:<br />
nulla si sottrae al suo calore.<br />
[Ecco: la vergine concepirà].
* ANTIFONE PROPRIE<br />
Anno A: «Giuseppe, non temere:<br />
(Mt 1,20.21) Maria partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù.<br />
Egli salverà il suo popolo».<br />
Anno B: «Eccomi, sono la serva del Signore,<br />
(Cf Lc 1,38) avvenga di me secondo la tua parola».<br />
Anno C: Beata sei tu, Vergine Maria,<br />
(Cf Lc 1,45) perché hai creduto<br />
al compimento delle parole del Signore.<br />
21
V - Liturgia e Devozione popolare in Avvento<br />
1. Le Tempora d’Inverno<br />
2. Maria in Avvento e la solennità dell’Immacolata<br />
3. la corona d’Avvento<br />
4. le processioni dell’Avvento<br />
5. il presepio<br />
6. Missus, Laudi, ciaremelle, zampogne e pastorelle.<br />
7. la Novena di Natale<br />
da<br />
“Direttorio<br />
su pietà popolare<br />
e Liturgia”<br />
(DPPL 96-97)<br />
96. L’Avvento è tempo di attesa, di conversione, di speranza:<br />
- attesa-memoria <strong>della</strong> prima, umile venuta del Salvatore nella nostra carne mortale;<br />
attesa-supplica dell’ultima, gloriosa venuta di Cristo, Signore <strong>della</strong> storia e Giudice<br />
universale;<br />
- conversione, alla quale spesso la Liturgia di questo tempo invita con la voce dei<br />
profeti e soprattutto di Giovanni Battista: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è<br />
vicino» (Mt 3,2);<br />
- speranza gioiosa che la salvezza già operata da Cristo (cf Rm 8,24-25) e le realtà di<br />
grazia già presenti nel mondo giungano alla loro maturazione e pienezza, per cui la<br />
promessa si tramuterà in possesso, la fede in visione, e «noi saremo simili a lui e lo<br />
vedremo così come egli è» (1 Gv 3,2).<br />
97. “La pietà popolare è sensibile al tempo di Avvento soprattutto in quanto memoria<br />
<strong>della</strong> preparazione alla venuta del Messia. Nel popolo cristiano è saldamente radicata<br />
la coscienza <strong>della</strong> lunga attesa che precedette la nascita del Salvatore. I fedeli sanno<br />
che Dio sosteneva con profezie la speranza di Israele nella venuta del Messia.<br />
Alla pietà popolare non sfugge l’evento straordinario, anzi essa lo rileva piena di<br />
stupore, per cui il Dio <strong>della</strong> gloria si è fatto bambino nel grembo di una donna<br />
vergine, umile e povera. I fedeli sono particolarmente sensibili alle difficoltà che la<br />
Vergine Maria dovette affrontare durante la gravidanza e si commuovono al pensiero<br />
che nell’albergo non vi fu un posto per Giuseppe e per Maria, che stava per dare alla<br />
luce il Bambino (cf Lc 2,7).<br />
In riferimento all’Avvento sono sorte varie espressioni di pietà popolare che<br />
sostengono la fede del popolo e trasmettono, da una generazione all’altra, la<br />
coscienza di alcuni valori di questo tempo liturgico [DPPL 97].<br />
“La pietà popolare, per la sua comprensione intuitiva del mistero cristiano, può<br />
contribuire efficacemente alla salvaguardia di alcuni valori dell’Avvento,<br />
minacciati da un costume in cui la preparazione del Natale si risolve in una<br />
«operazione commerciale» con mille vacue proposte pfrovenienti da una società<br />
consumistica.<br />
La pietà popolare, infatti, percepisce che non si può celebrare il Natale del Signore se<br />
non in un clima di sobrietà e di gioiosa semplicità e con un atteggiamento di<br />
solidarietà verso i poveri e gli emarginati; l’attesa <strong>della</strong> nascita del Salvatore la rende<br />
sensibile al valore <strong>della</strong> vita e al dovere di rispettarla e di proteggerla fin dal suo<br />
concepimento; essa intuisce pure che non si può celebrare coerentemente la nascita di<br />
colui «che salverà il suo popolo dai suoi peccati» (Mt 1,21) senza compiere uno<br />
sforzo per eliminare da se stessi il male del peccato, vivendo nella vigile attesa di<br />
Colui che ritornerà alla fine dei tempi” [DPPL 105].<br />
22
1- le quattro tempora<br />
da<br />
“Nuovo Ordinamento<br />
dell’Anno Liturgico”<br />
(NOAL 45 )<br />
da<br />
“Precisazioni Cei”<br />
da<br />
“Direttorio su<br />
Pietà popolare<br />
e Liturgia”<br />
(DPPL 100 )<br />
Noal 45. Con le Rogazioni e le Quattro Tempora, la <strong>Chiesa</strong> suole pregare il Signore<br />
per le necessità degli uomini, soprattutto per i frutti <strong>della</strong> terra e per il lavoro<br />
dell’uomo, e ringraziarlo pubblicamente.<br />
Noal 46. Affinché le Rogazioni e le Quattro Tempora possano venire adattate alle<br />
diverse situazioni locali e alle necessità dei fedeli, saranno d’ora in poi regolate<br />
dalle Conferenze Episcopali, sia quanto al tempo che al modo di celebrarle.<br />
L’autorità competente perciò, tenendo presente la situazione locale, stabilirà le<br />
norme relative alla durata di tali celebrazioni, che potranno protrarsi per uno o più<br />
giorni, e riguardo alla loro ripetizione durante l’anno.<br />
da “Precisazioni <strong>della</strong> Cei” 1984.<br />
La tradizione delle «Quattro Tempora», originariamente legata alla santificazione<br />
del tempo nelle quattro stagioni, può essere opportunamente ravvivata con<br />
momenti di preghiera e di riflessione che pongano in rilievo il mistero di Cristo nel<br />
tempo. In tali occasioni si potrà ad esempio usare qualche formulario particolare di<br />
preghiera universale o dei fedeli o anche, nel Tempo Ordinario, valersi dei formulari<br />
delle Messe per varie necessità nei giorni del cambio di stagione.<br />
L’inizio delle quattro stagioni si ricorda il mercoledì, il venerdì e il sabato<br />
- dopo la III domenica di Avvento (Inverno),<br />
- dopo la I domenica di Quaresima (Primavera),<br />
- dopo la domenica di Pentecoste (Estate),<br />
- dopo la III domenica di Settembre (Autunno).<br />
100. Nell’emisfero boreale, nel tempo di Avvento, ricorrono le «Tempora d’Inverno».<br />
Esse segnano un passaggio di stagione e un momento di tregua in alcuni settori<br />
dell’attività umana. La pietà popolare è molto attenta allo svolgimento dl ciclo vitale<br />
<strong>della</strong> natura: mentre si celebrano le «Tempora d’Inverno», il seme giace sotto la<br />
terra in attesa che la luce e il calore del sole, che proprio nel solstizio d’inverno<br />
riprende il suo cammino, lo faccia germogliare.<br />
Là dove la pietà popolare abbia istituito espressioni celebrative del cambio di<br />
stagione, esse vanno conservate e valorizzate come momenti di supplica al<br />
Signore e di riflessione sul significato del lavoro umano, che è collaborazione<br />
all’opera creatrice di Dio, autorealizzazione <strong>della</strong> persona, servizio al bene<br />
comune, attuazione del progetto <strong>della</strong> redenzione.<br />
Nelle Quattro Tempora quindi, a un intervallo di tre mesi, in coincidenza con l’inizio delle<br />
coincidono quattro stagioni dell’anno solare, la <strong>Chiesa</strong> celebra un particolare tempo di tre giorni<br />
(mercoledì, venerdì e sabato) in preghiera, digiuno ed elemosina.<br />
Con particolare riferimento all’attività lavorativa (quella agricola all’origine, intimamente connessa<br />
allo scorrere del tempo e delle stagioni) le Quattro Tempora diventano un momento privilegiato per<br />
santificare il nostro lavoro e il nostro tempo, aiutandoci a riferire ogni nostro lavoro e ogni nostro tempo<br />
al mistero di Cristo che è entrato nel tempo. È inverno, e “la natura riposa e si rigenera nell’attesa di una<br />
rinnovata fecondità” [MR]. L’umanità pellegrina nel tempo guarda a Cristo che viene, Signore<br />
dell’universo e centro <strong>della</strong> storia, in Lui ha compimento la nostra speranza.<br />
23
2 – Maria e l’Avvento – la solennità dell’Immacolata<br />
da<br />
“Direttorio<br />
su pietà popolare<br />
e Liturgia”<br />
(DPPL 101a)<br />
101. Nel tempo di Avvento la Liturgia celebra frequentemente e in modo<br />
esemplare la beata Vergine 3 : ricorda alcune donne dell’antica alleanza, che erano<br />
figura e profezia <strong>della</strong> sua missione; esalta l’atteggiamento di fede e di umiltà con<br />
cui Maria di Nazaret aderì prontamente e totalmente al progetto salvifico di Dio;<br />
mette in luce la sua presenza negli avvenimenti di grazia che precedettero la nascita<br />
del Salvatore. Anche la pietà popolare dedica, nel tempo di Avvento, una particolar<br />
attenzione a Santa Maria; lo attestano inequivocabilmente i pii esercizi, soprattutto<br />
le novene dell’Immacolata e del Natale.<br />
“Tuttavia la valorizzazione dell’Avvento «quale tempo particolarmente<br />
adatto per il culto <strong>della</strong> Madre del Signore» non significa che questo tempo<br />
liturgico venga presentato come un «mese di Maria» 4<br />
Nei calendari liturgici dell’Oriente cristiano, il periodo di preparazione al mistero<br />
<strong>della</strong> manifestazione (Avvento) <strong>della</strong> salvezza divina (Teofania) nei misteri <strong>della</strong><br />
Natività-Epifania del Figlio Unigenito di Dio Padre, appare segnatamente<br />
mariano. L’attenzione si concentra sulla preparazione <strong>della</strong> venuta del Signore nel<br />
mistero <strong>della</strong> Deipara. Per l’Oriente, tutti i misteri mariani sono misteri<br />
cristologici, cioè riferiti al mistero <strong>della</strong> nostra salvezza in Cristo. Così nel rito<br />
copto durante questo periodo si cantano le Lodi di Maria nei Theotokia;<br />
nell’Oriente siriano il tempo è chiamato Subbara, ossia Annunciazione, per<br />
sottolineare in tal modo la sua fisionomia mariana. Nel rito bizantino ci si prepara<br />
al Natale con una serie crescente di feste e di ritornelli mariani”. [DPPL 101, b-c]<br />
In particolare contempliamo e ci lasciamo guidare dall’icona di Maria Vergine e Madre:<br />
- nella solennità dell’Immacolata con la sua Novena,<br />
- nelle Quattro tempora,<br />
- nella IV a domenica di Avvento,<br />
- nella Novena<br />
- e nella Vigilia di Natale.<br />
a) La solennità dell’Immacolata.<br />
- origini: fin dal secolo XI nella pietà popolare...<br />
- lungo cammino per trovare posto ufficiale nella Liturgia<br />
dal Concilio di Lione 1140;<br />
all’opposizione di S. Bernardo<br />
(“La grazia ha santificato la nascita di Maria, non la sua concezione”);<br />
al ruolo del Francescanesimo,<br />
a Sisto IV e un primo riconoscimento ufficiale (XV sec.);<br />
fino a Pio IX, 1854, dogma di fede...<br />
3 cf Paolo VI, Esortazione apostolica Marialis Cultus, 4.<br />
4 cf Paolo VI, Esortazione apostolica Marialis Cultus, 4.<br />
24
* La Messa dell’Immacolata<br />
- INTROITO “Gaudens gaudebo” [Is 61,10; Sal 29,1]<br />
Gaudens gaudebo in Domino<br />
et exsultabit anima mea in Deo meo:<br />
quia induit me vestimentis salutis,<br />
et indumento iustitiæ circumdedit me,<br />
quasi sponsam ornatam monilibus suis.<br />
Ps. Exaltabo te, Domine,<br />
quoniam scuscepisti me:<br />
nec delectasti inimicos meos super me.<br />
oppure, dal Graduale Simplex “Tota pulchra” [V. Cf Is 61,10-62,3 ]<br />
Tota pulchra es Maria,<br />
et macula originalis non est in te.<br />
V. 1. Io gioisco pienamente nel Signore, * la mia anima esulta nel mio Dio,<br />
2. perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza, * mi ha avvolto con il manto <strong>della</strong> giustizia,<br />
3. come uno sposo che si cinge il diadema * e come una sposa che si adorna di gioielli.<br />
4. Poiché come la terra produce la vegetazione † e come un giardino fa germogliare i semi, * così il<br />
Signore Dio farà germogliare la giustizia e la lode davanti a tutti i popoli.<br />
5. Per amore di Sion non tacerò, * per amore di Gerusalemme non mi darò pace,<br />
6. finché non sorga come stella la sua giustizia [il tuo Giusto] * e la sua salvezza [il suo Salvatore] non<br />
risplenda come lampada.<br />
7. Allora i popoli vedranno la tua giustizia, [il tuo Giusto] * tutti i re la tua gloria [il tuo Nobile,<br />
glorioso];<br />
8. ti si chiamerà con un nome nuovo * che la bocca del Signore indicherà.<br />
9. Sarai una magnifica corona nella mano del Signore, *un diadema regale nella palma del tuo Dio.<br />
- COLLETTA O Padre, che nell’Immacolata Concezione <strong>della</strong> Vergine hai preparato una degna dimora per il tuo<br />
Figlio, e in previsione <strong>della</strong> morte di lui l’hai preservata da ogni macchia di peccato, concedi anche a noi,<br />
per sua intercessione, di venire incontro a te in santità e purezza di spirito.<br />
- PRIMA LETTURA “Io porrò inimicizia tra te e la donna” [Gn 3,9-15.20]<br />
- SALMO RESPONSORIALE [dal Sal 97]<br />
R. Abbiamo contemplato, o Dio, le meraviglie del tuo amore.<br />
Esulto e gioisco nel Signore,<br />
l’anima mia si allieta nel mio Dio,<br />
perché mi ha rivestito delle vesti <strong>della</strong> Salvezza,<br />
mi ha avvolto con il manto <strong>della</strong> giustizia,<br />
come una sposa adorna di gioielli.<br />
Sal. Ti esalterò, Signore,<br />
perché mi hai liberato<br />
e su di me non hai lasciato esultare i nemici.<br />
Tutta bella sei, o Maria:<br />
la colpa originale non ti ha sfiorato.<br />
25
- SECONDA LETTURA “Dio ci ha scelti in Cristo” [Ef 1,3-6.11-12]<br />
- AL VANGELO [cf Lc 1,28.42]<br />
Alleluja, alleluja. Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te:<br />
tu sei benedetta fra tutte le donne. Alleluja.<br />
- VANGELO “Ave, Maria” [Lc 1,26-38]<br />
- OFFERTORIO [Lc 1,28]<br />
Ave, maria, gratia plena;<br />
Dominus tecum,<br />
benedicta tu in mulieribus, alleluja.<br />
Cf IV domenica di Avvento<br />
Cf (per entrambi) Suscipe me Domine – Accoglimi, Signore<br />
- COMUNIONE<br />
Grandi cose di te si cantano, o Maria,<br />
perché da te è nato il sole di giustizia,<br />
Cristo nostro Dio.<br />
dal Graduale Romanum [cf Sal 86,3; Lc 1,49]<br />
Gloriosa dicta sunt de te, Maria,<br />
quia fecit tibi magna qui potens est.<br />
* La Novena dell’Immacolata e altre devozioni<br />
“La solennità dell’Immacolata (8 dicembre), profondamente sentita dai fedeli, dà luogo a molte<br />
manifestazioni di pietà popolare, la cui precipua espressione è la Novena del-l’Immacolata. Non c’è<br />
dubbio che il contenuto <strong>della</strong> festa <strong>della</strong> Concezione pura e senza macchia di Maria, in quanto<br />
preparazione fontale alla nascita di Gesù, si armonizza bene con alcuni temi portanti dell’Avvento:<br />
anch’essa rinvia alla lunga attesa messianica e richiama profezie e simboli dell’Antico Testamento,<br />
usati pure dalla Liturgia dell’Avvento.<br />
Dove si celebri la Novena dell’Immacolata si dovranno mettere in luce i testi profetici, che<br />
partendo dal vaticinio di Genesi 3,15 sfociano nel saluto di Gabriele alla «piena di grazia» (Lc 1,28)<br />
e nell’annuncio <strong>della</strong> nascita del Salvatore (cf Lc 1,31-33).<br />
Accompagnata da molteplici manifestazioni popolari, nel Continente Americano si celebra,<br />
nell’approssimarsi del Natale, la festa di Nostra Signora di Guadalupe (12 dicembre), la quale ben<br />
favorisce la disposizione ad accogliere il Salvatore: Maria, «unita intimamente alla nascita <strong>della</strong><br />
<strong>Chiesa</strong> in America, fu la Stella radiosa che illuminò l’annuncio di Cristo Salvatore ai figli di questi<br />
popoli» 5 ”. [DPPL 102]<br />
* Il mercoledì delle Quattro tempora. prima stazione delle Quattro Tempora, con stazione in S. Maria<br />
Maggiore. Liturgia dal chiaro accento mariano:<br />
* Introito Rorate cæli * Epistola Is 7,10-15<br />
* Vangelo l’ Annunciazione * Offertorio (Ave Maria)<br />
* Communio Ecce concipiet (da Is 7,10-15)<br />
L’esempio che segue è tratto da “Liber Cantus” AISC, 1932. Altri “Rorate” più semplici, vennero<br />
elaborati e proposti per l’uso nelle parrocchie. O ancora, lo stesso Rorate con le sole strofe 3 e 4 (Vide<br />
Domine e Cosolamini).<br />
5<br />
Giovanni Paolo II, Discorso all’Angelus Domini del 24 gennaio 1999, Città del Messico.<br />
26<br />
Ave, Maria, piena di grazia,<br />
il Signore è con te;<br />
tu sei benedetta fra tutte le donne, alleluja.<br />
[Cose gloriose si dicono di te, Maria,<br />
poiché grandi cose ha fatto a te colui che è potente].
Come antifona d’Offertorio troviamo testimoniata una duplice tendenza, una che privilegia il testo di<br />
Isaia “Confortamini - Consolate, consolate il mio popolo”; l’altra che privilegia l’Ave Maria, poi passata<br />
definitivamente all’offertorio <strong>della</strong> quarta domenica di Avvento.<br />
La scelta dell’Ave Maria ci può essere ancor oggi di aiuto per i versetti che accompagnavano<br />
l’antifona:<br />
1. Quomodo in me fiet hoc, quae virum non cognosco?<br />
Come è possibile? Non conosco uomo [Lc 1,34]<br />
2. Spiritus Domini superveniet in te, et virtus Altissimi obumbrabit tibi.<br />
Lo Spirito Santo scenderà su di te, su di te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo.<br />
[Lc 1,35]<br />
3. Ideoque quod nascetur ex te sanctum vocabitur Filius Dei.<br />
Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. [Lc 35]<br />
3- La corona di Avvento<br />
“La disposizione di quattro ceri su una corona di rami sempre verdi, in uso soprattutto nei paesi gemanici<br />
e nell’America del Nord, è divenuta simbolo dell’Avvento nelle case dei cristiani.<br />
La corona di Avvento, con il progresivo accendersi delle sue quattro luci, domenica dopo domenica, fino<br />
alla solennità del Natale, è memoria delle varie tappe <strong>della</strong> storia <strong>della</strong> salvezza prima di Cristo e simbolo<br />
<strong>della</strong> luce profetica che via via illuminava la notte dell’attesa fino al sorgere del Sole di giustizia (cf Ml<br />
3,20; Lc 1,78)”. [DPPL 98]<br />
4- Le processioni di Avvento<br />
5- Il presepio<br />
“Nel tempo di Avvento si celebrano, in diverse regioni, processioni di vario genere, che sono ora<br />
annuncio per le strade cittadine <strong>della</strong> prossima nascita del Salvatore (la «chiara stella» di alcune contrade<br />
italiane), ora rappresentazione del cammino di Giuseppe e di Maria verso Betlemme e <strong>della</strong> loro ricerca di<br />
un luogo ospitale per la nascita di Gesù (le «posadas» <strong>della</strong> tradizione ispanica e latino-americana).<br />
[DPPL 99]<br />
“ Come è noto, oltre alle rappresentazioni del presepio betlemita, esistenti fin dall’antichità nelle<br />
chiese, a partire dal secolo XIII si è diffusa la consuetudine, influenzata senza dubbio dal presepe<br />
allestito a Greccio da San Francesco d’Assisi nel 1223, di costruire piccoli presepi nelle abitazioni<br />
domestiche. La loro preparazione (in cui saranno coinvolti particolarmente i bambini) diviene<br />
occasione perché i vari membri <strong>della</strong> famiglia si pongano in contatto con il mistero del Natale, e si<br />
raccolgano talora per un momento di preghiera o di lettura <strong>della</strong> pagine bibliche riguardanti la nascita<br />
di Gesù. [DPPL 104]<br />
6- Missus, laudi, ciaramelle, zampogne e pastorelle...<br />
7- La Novena di Natale<br />
“La Novena del Natale è sorta per comunicare ai fedeli le ricchezze di una Liturgia alla quale essi non<br />
avevano facile accesso.<br />
La Novena natalizia ha svolto effettivamente una funzione salutare e può continuare ancora a svolgerla.<br />
Tuttavia nel nostro tempo, in cui è stata resa più agevole la partecipazione del popolo alle celebrazioni<br />
liturgiche, sarà auspicabile che nei giorni 17-23 dicembre sia solennizzata la celebrazione dei Vespri con<br />
le «Antifone maggiori» e i fedeli siano invitati a parteciparvi.<br />
Tale celebrazione, prima o dopo <strong>della</strong> quale potranno essere valorizzati alcuni elementi cari alla pietà<br />
popolare, costituirebbe un’eccellente «Novena del Natale» pienamente liturgica e attenta alle esigenze<br />
<strong>della</strong> pietà popolare. All’interno <strong>della</strong> celebrazione dei Vespri si possono sviluppare alcuni elementi già<br />
previsti (es. omelia, uso dell’incenso, adattamento delle intercessioni)” [DPPL 103].<br />
28
- origine <strong>della</strong> Novena come coinvolgimento del popolo in un tempo in cui la Liturgia con le sue<br />
ricchezze non era facilmente accessibile a tutti;<br />
- oggi: solennizzazione dei Vespri, con il canto delle Antifone “O”. Questi vespri, con opportune e<br />
ammesse integrazioni possono così costituire in modo eccellente la Novena.<br />
Del resto, la Novena è sempre stata concepita sull’architettura liturgica di un Vespro, come introduzione<br />
alla sinassi eucaristica. L’analisi <strong>della</strong> struttura suggerita dal Liber Cantus del 1931 con la sua nota<br />
introduttiva e il suo repertorio di canti ci può essere di stimolo e di aiuto.<br />
“Novena di Natale. Composizione di stile liturgico, imitante il Mattutino (Invitatorio e Polisalmo) e il<br />
Vespero, (Capitolo, Inno e Magnificat), introdotta in Italia dai P.P. Missionari di S. Vincenzo De’ Paoli. Le<br />
Antifone Maggiori sono le più belle preghiere in aspettazione del Natale.<br />
Aprendo con questa Novena la funzione vespertina <strong>della</strong> Benedizione Eucaristica si offre al celebrante –<br />
col testo <strong>della</strong> preghiera tutto impregnato di pietà liturgica – uno spunto felice per il fervorino di<br />
circostanza, che può tenersi opportunamente al Capitolo, seguito dalla Esposizione al Magnificat e dal<br />
Tantum ergo. Conviene riserbare le laudi natalizie al tempo di Natale”<br />
[Liber Cantus, pag. 884]<br />
Quindi, questo lo schema proposto:<br />
1- Invitatorio Regem venturum (Canto delle profezie)<br />
Polisalmo Lætentur cœli<br />
2- Capitolo (lettura breve)<br />
3- “fervorino” (omelia)<br />
4- Inno En clara vox<br />
5- Cantico del Magnificat con l’Antifona del giorno<br />
6- Orazione<br />
- Del canto di invitatorio «Regem venturum - Canto delle profezie» esistono adattamenti in lingua<br />
italiana sulla stessa melodia tradizionale (Cf Nella casa del Padre 465),<br />
- come anche esistono versioni italiane del Polisalmo «Lætentur cœli», a testimonianza<br />
dell’importanza che la Novena con questa struttura ha avuto nella tradizione.<br />
- L’inno «En clara vox», collocato dopo il Capitolo (o Lettura breve) com’era ai Vespri nel<br />
precedente ordinamento, è sulla melodia di «Conditor alme siderum», inno proprio dei Vespri.<br />
- Da rilevare l’invito a non anticipare il clima imminente con laudi di Natale, ma coltivare anche nel<br />
canto l’attesa!<br />
29
Conclusione<br />
Le Antifone Maggiori – antifone “O”<br />
* 17 dicembre O Sapientia, quæ ex ore Altissimi prodisti,<br />
[O Sapienza che alla bocca dell’Altissimo sei uscita]<br />
attìngens a fine usque ad finem,<br />
fortiter suaviter disponensque omnia:<br />
[con fortezza e soavità ordinando ogni cosa:]<br />
veni ad docendum nos viam prudentiam.<br />
[vieni a insegnarci la via <strong>della</strong> prudenza]<br />
O Sapienza che esci [che sei uscita] dalla bocca dell’Altissimo<br />
ti estendi ai confini del mondo [toccando da un confine all’altro]<br />
e tutto disponi con soavità e con forza:<br />
vieni a insegnarci la via <strong>della</strong> saggezza.<br />
La via <strong>della</strong> saggezza. Letteralmente “<strong>della</strong> prudenza”. Il versetto al Vangelo opera un’altro passaggio,<br />
dicendo “la via <strong>della</strong> vita”.<br />
“Io, la Sapienza, possiedo la prudenza... chi trova me trova la vita...<br />
Venite, mangiate il mio pane...” [Pr 8,12.35; 9,5]<br />
Il libro dei Proverbi in questo passaggio ci dà una chiave di lettura molto importante per<br />
poter gustare quanto sta avvenendo. La Sapienza, la Sapienza che siede accanto al Padre in trono,<br />
e che è presso di Lui fin dal principio, da noi invocata, per venire Dio-con-noi, deve prepararsi<br />
una casa, tenda-dimora-tempio...:<br />
“La sapienza si è costruita una casa...” [Pr 9,1]<br />
* 18 dicembre O Adonai, et Dux domus Israel,<br />
qui Moysi in igne flammæ rubi apparuisti,<br />
et ei in Sina legem dedìsti:<br />
veni ad redimendum nos in brachio extento.<br />
O Signore, guida <strong>della</strong> casa di Israele,<br />
che sei apparso a Mosé nel fuoco del roveto,<br />
e sul monte Sinai gli hai dato la legge:<br />
vieni a liberarci [salvarci] con braccio potente.<br />
Ma il primo passo per introdurci in questo esodo, è liberarci-salvarci dalla casa di schiavitù.<br />
* 19 dicembre O Radix Jesse, qui stas in signum populorum,<br />
super quem continébunt reges os suum<br />
quem gentes deprecabuntur:<br />
veni ad liberandum nos, jam noli tardare.<br />
O Radice di Jesse,<br />
che ti innalzi come segno per i popoli:<br />
tacciono [tratterranno la loro bocca] davanti a te i re <strong>della</strong> terra,<br />
e le nazioni t’invocano:<br />
vieni a liberarci, non tardare.<br />
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“Ecco, il mio servo avrà successo,<br />
sarà onorato, esaltato e molto innalzato.<br />
Come molti si stupirono di lui<br />
- tanto era sfigurato per essere d’uomo<br />
il suo aspetto e diversa la sua forma<br />
da quella dei figli dell’uomo –<br />
così si meraviglieranno di lui molte genti;<br />
i re davanti a lui si chiuderanno la bocca...”<br />
[Is 52,13-15].<br />
- Dimensione pasquale e circoncisione di labbra<br />
“Vieni a liberarci”, e aggiunge “jam noli tardare=presto, non tardare”.<br />
La stessa rinforzata esortazione la troviamo nell’antifona di comunione del mercoledì <strong>della</strong> Novena:<br />
Veni, Domine, et noli tardare: relaxa facinora plebis tuæ.<br />
“Vieni, Signore, e non tardare: sciogli i delitti del tuo popolo”.<br />
* 20 dicembre O Clavis David,<br />
et sceptrum domus Israel:<br />
qui àperis, et nemo claudit;<br />
claudis, et nemo éperit:<br />
veni, et educ vinctum de domo carceris,<br />
sedentem in tenebris et umbra mortis.<br />
O Chiave di Davide,<br />
scettro <strong>della</strong> casa di Israele:<br />
che apri, e nessuno può chiudere,<br />
chiudi e nessuno può aprire:<br />
vieni, libera [conduci fuori] l’uomo prigioniero [dalla casa del carcere],<br />
che giace nelle tenebre e nell’ombra <strong>della</strong> morte.<br />
centro <strong>della</strong> Novena. Gesù è invocato come «Chiave» e «Scettro» di questa casa. Chiave che ci fa<br />
entrare nella sua casa, e chiave che ci libera dalla casa del carcere. Nel testo latino risaltano con efficacia<br />
queste due case: domus Israel e domo carceris.<br />
* 21 dicembre O Oriens, splendor lucis æternæ,<br />
et sol justitiæ:<br />
veni, et illumina sedentes in tenebris<br />
et umbra mortis.<br />
O Astro che sorgi, [O Oriente]<br />
splendore <strong>della</strong> luce eterna,<br />
sole di giustizia:<br />
vieni, illumina chi giace nelle tenebre<br />
e nell’ombra di morte.<br />
L’atteso lo chiamiamo ora “Oriente”, non semplicemente “astro”, ma sole oriente, sole di giustizia, sole<br />
che nasce e che ci viene incontro fino a posarsi sul monte <strong>della</strong> croce, dove l’albero si è innalzato e ha<br />
edificato il nuovo tempio nel corpo immolato di Cristo. Colonna di fuoco nell’esodo del popolo dalla casa<br />
di schiavitù è il cero pasquale che illumina il nostro tempio. Entrando nel tempio guardiamo quel cero,<br />
guardiamo quella luce che viene da oriente e illumina i nostri passi. E vediamo allora la sua dimora.<br />
Vediamo nell’abside Cristo Re e Pantocrator assiso in trono e sulla volta del tempio la pietra angolare,<br />
che unisce il cielo alla terra, Dio all’uomo, che dalla terra è stato formato:<br />
31<br />
“Hanno bocca e non parlano;<br />
hanno occhi e non vedono;<br />
hanno orecchi e non odono;<br />
non c'è respiro nella loro bocca.<br />
Sia come loro chi li fabbrica<br />
e chiunque in essi confida.<br />
Benedici il Signore, casa d'Israele...”<br />
[Sal 134,16-19].
* 22 dicembre O Rex gentium,<br />
et desideratus earum,<br />
lapisque angularis qui facis utraque unum:<br />
veni, et salva hominem,<br />
quem de limo formasti.<br />
O Re delle genti,<br />
atteso da tutte le nazioni,<br />
pietra angolare che riunisci i popoli in uno, [che delle due cose fai una sola!]<br />
vieni, e salva l’uomo<br />
che hai formato dalla terra.<br />
Le due entità che vengono unite non sono... i popoli, ma il cielo e la terra, Dio e l’Uomo chiamato<br />
all’amore eterno e senza fine, nella comunione trinitaria. Questo il frutto dell’incarnazione, questo il<br />
regno di quel Re desiderato da tutte le genti. Egli viene, e viene Dio «con» noi, affinché noi siamo<br />
«con» Lui, in comunione piena, per l’eternità. Non solo. Da come sapremo essere in questa unità<br />
renderemo credibile al mondo la nostra fede e il mondo crederà davvero che in Cristo Dio è venuto in<br />
mezzo a noi, nella carne...<br />
“Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me;perché<br />
tutti siano una sola cosa.<br />
Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda<br />
che tu mi hai mandato.<br />
E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola.Io in<br />
loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai<br />
amati come hai amato me” [Gv 17,20-23]<br />
E lo invochiamo allora “Emmanuele=Dio-con-noi”:<br />
* 23 dicembre O Emmanuel,<br />
rex et legifer noster,<br />
exspectatio gentium et Salvator earum:<br />
veni ad salvandum nos Domine Deus noster.<br />
O Emmanuele,<br />
nostro re e legislatore, speranza e salvezza dei popoli:<br />
vieni a salvarci, o Signore nostro Dio.<br />
Emmanuele, Re, Legislatore, Atteso e Desiderato, Salvatore, Signore, Dio nostro!<br />
Il Tuo Nome è Dio-con-noi.<br />
Il primo giorno abbiamo invocato la Sapienza che esce dalla bocca dell’Altissimo. Le altezze, sono la<br />
dimora di Dio. Abbiamo pregato l’Altissimo “dammi la Sapienza che siede accanto a te in trono” (Sap 9,4)<br />
ed gli ha costruito la sua dimora presso di noi (cf Gv 1) e vi ha posto il suo trono. Egli è il Dio con noi,<br />
Dio di comunione e di presenza.<br />
Egli stesso ci dice la sua volontà di comunione e di Presenza in con noi e ce lo dice, come abbiamo<br />
visto, con le nostre voci: Ero cras - Io sarò domani!<br />
“Sollevate, porte, i vostri frontali,<br />
alzatevi, porte antiche, ed entri il re <strong>della</strong> gloria” [Sal 23,7]<br />
Così ai Primi Vespri del S. Natale, al Magnificat cantiamo:<br />
Cum ortus fuerit Sol de cælo,<br />
videbitis Regem regum procedentem a Patre,<br />
tamquam sponsum de thalamo suo.<br />
32<br />
Quando sorgerà il Sole,<br />
vedrete il Re dei re: [procedente dal Padre]<br />
come lo sposo dalla stanza nuziale.
Appendice: i Salmi dell’Avvento<br />
* Sal 24 I a Domenica: Introito / Salmo responsoriale Anno C / Offertorio<br />
Graduale Simplex: Messa I Introito, Offertorio<br />
Graduale Simplex: Messa II Offertorio (versetti)<br />
* Sal 84 I a Domenica: Canto al Vangelo / Comunione<br />
II a Domenica: Salmo responsoriale Anno B / Offertorio<br />
III a Domenica: Introito (versetti) / Offertorio<br />
Novena: GR Communio (versetti) fera IV / GR Graduale feria V /<br />
Graduale Simplex: Messa I Al Vangelo / Comunione<br />
Graduale Simplex: Messa II Comunione<br />
* Sal 79 I a Domenica: Salmo responsoriale Anno B;<br />
II a Domenica: Introito (versetti)<br />
Novena: GR Introito feria III / GR Graduale feria VI e Sabbato<br />
Vigilia: GR Graduale (versetti)<br />
Graduale Simplex: Messa I Salmo responsoriale<br />
Graduale Simplex: Messa II Al Vangelo<br />
* Sal 18 IV a Domenica: Introito (versetti) / Comunione (versetti)<br />
Novena: GR Graduale fera III / GR Communio feria III /<br />
GR Graduale feria IV<br />
Graduale Simplex: Messa II Introito (versetti) /<br />
* Sal 23 IV a Domenica: Salmo responsoriale Anno A<br />
Novena: GR Graduale feria II / Salmo responsoriale 20 dic. /<br />
Introito 22 dic. /<br />
Vigilia: Introito (versetti) / Offertorio<br />
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