corso UT OK - AIPnD
corso UT OK - AIPnD
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Sede del Corso<br />
Centro Pastorale Paolo VI<br />
Via Gezio Calini 30 - 25121 Brescia<br />
Tel. 030 3773511<br />
Possibilità di alloggiare (pernottamento e cena)<br />
presso il Centro Pastorale Paolo VI<br />
Segreteria Organizzativa:<br />
<strong>AIPnD</strong><br />
Associazione Italiana Prove non Distruttive<br />
Monitoraggio Diagnostica<br />
Via A. Foresti, 5 - 25127 Brescia<br />
Tel. 030 3739173 - Fa 030 3739176<br />
aipnd@aipnd.it<br />
Come raggiungere la sede del <strong>corso</strong><br />
Itinerario per raggiungere il “Centro Pastorale Paolo VI”<br />
Dall’autostrada<br />
Via Gezio Calini 30 - 25121 Brescia<br />
• uscita dall’autostrada “Brescia Centro”<br />
• a sinistra “Via Borgosatollo”<br />
• al semaforo a destra “Viale Duca degli Abruzzi”<br />
• si prosegue fino al sottopassaggio, al semaforo, a sinistra “Via A. Diaz”<br />
• girare a destra alla terza via “Via P. Marone”<br />
• al semaforo a sinistra “Via Spalti San Marco”<br />
• al secondo semaforo successivo, girare alla prima a destra “Via Crispi”<br />
• la terza via a destra è “Via G. Calini”<br />
• in fondo alla via c’è il “Centro Pastorale Paolo VI”<br />
Dalla stazione a piedi 20’<br />
• usciti dalla stazione prendere per “Via Foppa”<br />
• al secondo semaforo a destra prendere per “Via XX Settembre”<br />
• proseguire sempre dritto fino all’altezza di “Via San Martino della Battaglia”<br />
• la prima via a destra è “Via Moretto”, prenderla e proseguire fino alla fine<br />
• girare a sinistra per “Via Crispi”<br />
• la prima via a destra è “Via G. Calini”<br />
• proseguire fino in fondo alla via dove è ubicato il “Centro Pastorale Paolo VI”<br />
I n f o r m a z i o n i<br />
Quota di partecipazione<br />
Soci € 900,00 (+iva)<br />
Non Soci € 1000,00 (+iva)<br />
Per ogni partecipante dalla stessa Società, oltre al primo, sconto del 10%.<br />
La quota comprende, la partecipazione alle lezioni, il materiale fornito<br />
dai docenti, le esercitazioni pratiche in aula, la colazione di lavoro.<br />
Per garantire un corretto svolgimento del <strong>corso</strong> e delle attività pratiche,<br />
verrà limitato il numero degli iscritti.<br />
Attestato di partecipazione<br />
Ai partecipanti verrà rilasciato attestato di partecipazione.<br />
Modalità di iscrizione<br />
La scheda di iscrizione, compilata in ogni sua parte, unitamente alla<br />
copia dell’avvenuto pagamento, dovranno pervenire alla Segreteria<br />
organizzativa <strong>AIPnD</strong> (anche via Fax al n. 030 3739176) entro 10<br />
novembre 2008.<br />
Verrà inviata conferma, tramite fax dell’avvenuta iscrizione il 10 novembre 2008.<br />
L’<strong>AIPnD</strong> si riserva il diritto di cancellazione del <strong>corso</strong> nel caso non si raggiunga<br />
il numero minimo di partecipanti.<br />
– Rinunce<br />
La quota versata non potrà essere rimborsata per disdette (inviate per<br />
iscritto) che perverranno all’<strong>AIPnD</strong> oltre il 10/11/08. L’iscritto impossibilitato<br />
a partecipare, può farsi sostituire. Per gli assenti al <strong>corso</strong> che non<br />
avessere inviato rinuncia scritta entro i termini, sarà addebitato l’intera<br />
quota di partecipazione e sarà comunque inviata la documentazione.<br />
– Modalità di pagamento<br />
• Versamento sul C/C postale n. 11043254<br />
• Bonifico bancario sul C/C 4395 – UBI Banco di Brescia, Agenzia 28 -<br />
IBAN IT 51V0350011225000000004395.<br />
• Assegno bancario e/o circolare.<br />
Intestati all’<strong>AIPnD</strong>.<br />
Regolare fattura verrà rilasciata a pagamento avvenuto<br />
Responsabilità<br />
<strong>AIPnD</strong>, ed il Centro Pastorale Paolo VI, non accettano responsabilità ed<br />
oneri relativi ad eventuali infortuni o conseguenze dannose, in cui possono<br />
incorrere i partecipanti durante il <strong>corso</strong>.<br />
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:<br />
<strong>AIPnD</strong>: Sig.ra Bazzani - tel. 030 3739173<br />
Corso di specializzazione<br />
sulle tecniche<br />
innovative del metodo<br />
Ultrasuoni<br />
Dal segnale analogico<br />
alle immagini digitali<br />
con le tecniche:<br />
C-B Scan<br />
TOFD<br />
Phased Array<br />
Guided Waves<br />
I principi, le norme,<br />
l’applicazione pratica,<br />
la strumentazione<br />
Brescia: 17÷21 novembre 2008
P r e s e n t a z i o n e<br />
Il grande sviluppo della tecnologia digitale ha consentito di<br />
innovare profondamente il settore delle tecniche di controllo<br />
con il metodo ad ultrasuoni introducendo sistemi computerizzati<br />
di elevate performance tali da consentire, in molti casi,<br />
la sostituzione delle tecniche radiografiche.<br />
Il <strong>corso</strong> si propone, quindi, come un occasione altamente<br />
qualificata per aggiornare tecnici, progettisti, ispettori e<br />
professori alle più recenti metodologie e strumentazioni nel<br />
campo dei controlli non distruttivi con tecniche CB Scan,<br />
TOFD, Phased Array e Guided Wave.<br />
In considerazione dell’ormai massiccio impiego delle tecnologie<br />
digitali e a supporto di una migliore comprensione<br />
della presentazione delle singole metodiche, è stata prevista<br />
un’introduzione propedeutica alle apparecchiature digitali<br />
passando in rassegna, anche, tutte le keywords relative<br />
ai più significativi parametri la cui regolazione entra<br />
nelle procedure di predisposizione e calibrazione delle strumentazioni<br />
utilizzate.<br />
Il <strong>corso</strong> è strutturato con lezioni teoriche ed esercitazioni<br />
pratiche.<br />
A completamento del programma, verrà offerta anche l’opportunità<br />
per una presentazione della più recente strumentazione<br />
disponibile sul mercato.<br />
Docenti<br />
Il <strong>corso</strong> ha valore propedeutico<br />
per acquisire la certificazione<br />
sulle tecniche innovative<br />
degli ultrasuoni<br />
M. Certo - Consulente - Milano<br />
A. Filosi - ATB Riva Calzoni SpA - Roncadelle (BS)<br />
N. Maestri, C. Canepari, G. Beltrami - Belleli Energy C.P.E. Spa - Mantova<br />
M. Papponetti - 2P Srl - Genova<br />
F. Peri, F. Bresciani - Istituto Italiano della Saldatura - Genova<br />
P. Nardoni, M. Feroldi - I&T Nardoni Institute - Folzano (BS)<br />
orario delle lezioni: 9.30 - 13.00 14.00 - 18.30<br />
P r o g r a m m a d e l c o r s o<br />
Lunedì 17 Ottobre 2008<br />
Concetti base relativi alle apparecchiature computerizzate<br />
• Introduzione ai controlli computerizzati con ultrasuoni<br />
• Motivazioni & vantaggi<br />
• Architettura dei sistemi computerizzati e confronto con i sistemi analogici<br />
• Il processo di campionatura e digitalizzazione; criteri d’impostazione dei parametri<br />
di campionatura<br />
• Controllo dell’eccitazione delle sonde e criteri d’impostazione dei relativi parametri<br />
• Parametri di funzionamento globali; criteri d’impostazione del Pulse Repetition<br />
Frequency<br />
• Elaborazione e trattamento dei segnali digitalizzati: filtraggio dei segnali, averaging<br />
dei segnali<br />
• Modalità di funzionamento multicanale<br />
Tipologie e modalità di presentazione grafica dei dati ultrasonori<br />
• Presentazione dei dati ultrasonori in formato A-scan<br />
• Utilizzazione di scanner manuali e motorizzati<br />
• Presentazione dei dati ultrasonori in formato B-scan e relativi requisiti strumentali<br />
• Presentazione dei dati ultrasonori in formato C-scan e relativi requisiti strumentali<br />
Normative e qualificazione<br />
• Normativa UNI EN – ASME Code Case 2235.9<br />
• Qualificazione del personale<br />
• Procedure applicative e loro validazione<br />
Tecnica C-B SCAN<br />
• Principio di funzionamento del C-B Scan<br />
• Applicazioni<br />
• Presentazione di esperienze<br />
• Esercitazioni pratiche in aula<br />
Martedì 18 e Mercoledì 19 mattina<br />
Introduzione alla tecnica TOFD<br />
• Riflessione speculare, diffrazione dai bordi, conversione di modo<br />
• Principio di funzionamento del TOFD<br />
• Il fenomeno dell’inversione di fase nella diffrazione da bordi<br />
• Simulazione a computer della propagazione e diffrazione di onde ultrasonore nella<br />
tipica configurazione della tecnica TOFD; analisi delle componenti del segnale<br />
d’eco: onda laterale, echi dal difetto, eco di fondo<br />
La tecnica TOFD<br />
• Rappresentazione grafica dei segnali nella tecnica TOFD<br />
• Scansione parallela e non parallela; campi di applicazione della tecnica e modalità<br />
standard d’impiego<br />
• Vantaggi della tecnica TOFD: elevata POD (Probability of Detection), controllo volumetrico<br />
pur effettuando una sola scansione lineare<br />
• Limiti della tecnica TOFD: non consente di determinare la posizione trasversale<br />
Coordinatore del <strong>corso</strong>: Giuseppe Nardoni<br />
Presidente Onorario dell’<strong>AIPnD</strong><br />
del difetto; ricontrollo con tecnica pulse-echo standard là dove sono state rilevate<br />
indicazioni di difettosità<br />
• Impiego delle tecniche di averaging dei segnali per aumentare il rapporto segnale<br />
rumore<br />
• Caratteristiche non lineari della scala delle profondità nella rappresentazione<br />
B-scan dei segnali<br />
• Correlazione tra forma dell’immagine e caratteristiche del difetto<br />
• Uso dei cursori e procedure per la localizzazione e dimensionamento dei difetti<br />
• Analisi della configurazione di ispezione: determinazione dell’intervallo di profondità<br />
utile in funzione della separazione delle sonde, dell’angolo di inclinazione del<br />
fascio ultrasonoro, della frequenza e delle dimensioni delle sonde<br />
• Definizione della procedura d’ispezione: definizione delle “depth zone” e delle coppie<br />
di sonde occorrenti per la loro ispezione<br />
Applicazione della tecnica TOFD<br />
• Aspetti procedurali<br />
• Presentazioni di esperienze<br />
• Esercitazioni pratiche in aula<br />
Mercoledì 19 pomerggio e Giovedì 20<br />
Struttura e principi base di funzionamento dei PHASED ARRAY<br />
• Struttura di una sonda per Phased Array<br />
• Controllo dell’angolo di emissione del fascio ultrasonoro: onde diritte<br />
• Controllo dell’angolo di emissione del fascio ultrasonoro: onde angolate<br />
• Controllo dell’angolo di ricezione del fascio ultrasonoro<br />
• Componenti principali di uno strumento per Phased Array<br />
• Funzionamento con onde longitudinali<br />
• Funzionamento con onde trasversali<br />
• Parametri caratteristici di un trasduttore Phased Array<br />
• Impostazione sulla strumentazione dei parametri del trasduttore<br />
Scansione Elettronica del Fascio Ultrasonoro<br />
• La movimentazione delle sonde tradizionali ad angolo fisso<br />
• La scansione elettronica del fascio ultrasonoro in alternativa alla movimentazione manuale<br />
• Fixed Angle Electronic Scan: principio di funzionamento<br />
• Fixed Angle Electronic Scan: il controllo di corrosione<br />
• Sectorial Scan: principio di funzionamento<br />
• Sectorial Scan: il controllo di difettosità<br />
Focalizzazione del Fascio Ultrasonoro<br />
• Principio di funzionamento della focalizzazione con onde diritte<br />
• Focalizzazione e angolazione del fascio ultrasonoro<br />
• Limiti sulla distanza di focalizzazione<br />
• Risoluzione laterale<br />
• Focalizzazione dinamica in ricezione<br />
• Focalizzazione e scansione angolare: focalizzazione a distanza costante, su un<br />
piano orizzontale, su un piano verticale<br />
• Effetti della focalizzazione sull’andamento della sensibilità in funzione della distanza<br />
Dimensionamento<br />
• Tipologie di difettosità: cluster di inclusioni, difettosità singole volumetriche, difettosità<br />
singole planari<br />
• Cluster di inclusioni: dimensionamento<br />
• Difettosità volumetriche singole: costruzione delle curve di calibrazione per il<br />
dimensionamento<br />
• Difettosità volumetriche singole: dimensionamento mediante curve di calibrazione<br />
• Difettosità volumetriche singole: il fenomeno dell’eco satellite<br />
• Difettosità volumetriche singole: dimensionamento utilizzando anche l’eco satellite<br />
• Difettosità planari: il fenomeno della” tip diffraction”<br />
• Difettosità planari: dimensionamento mediante ” tip diffraction”<br />
• Discriminazione tra echi prodotti da indicazioni singole di tipo volumetrico e echi<br />
prodotti per “tip diffraction” da riflettori planari<br />
Applicazioni della tecnica PHASED ARRAY<br />
• Aspetti procedurali<br />
• Esercitazioni pratiche in aula<br />
Venerdì 21 Novembre<br />
Introduzione alla tecnica delle GUIDED WAVES<br />
• Problematiche nel controllo di componenti tubolari a lungo sviluppo lineare<br />
• Concetti di base sulla propagazione delle onde guidate: onde di Lamb in componenti<br />
laminari<br />
• Concetti di base sulla propagazione delle onde guidate: onde guidate in componenti<br />
tubolari<br />
La tecnica delle GUIDED WAVES<br />
• La sensoristica per onde guidate: generazione di onde torsionali<br />
• La sensoristica per onde guidate: generazione di onde longitudinali<br />
• Tecniche strumentali per la selezione della direzione della propagazione<br />
• Struttura generale della strumentazione per onde guidate<br />
• Tipologia delle onde riflesse in funzione della geometria dell’anomalia riflettente:<br />
onde simmetriche e onde flessurali orizzontali e verticali<br />
• Attenuazione delle onde guidate<br />
• Calibrazione della sensibilità<br />
• Fattori influenzanti la sensibilità: massima lunghezza ispezionabile da una singola<br />
posizione<br />
• Valutazione dell’indice di gravità delle indicazioni; la necessità del ricontrollo con<br />
tecniche alternative in corrispondenza delle indicazioni riscontrate<br />
• Determinazione dell’estensione circonferenziale dell’anomalia riflettente mediante<br />
tecniche di focalizzazione<br />
Applicazione delle GUIDED WAVES<br />
• Aspetti procedurali<br />
• Presentazione di esperienze<br />
• Esercitazioni pratiche in aula<br />
Presentazione tecnica di strumentazione<br />
Saranno presenti per dimostrazioni ed esercitazioni pratiche<br />
– CGM TECHNOLOGY Srl<br />
– GE Sensing & Inspection Srl<br />
– GILARDONI SpA