La Polenta di marengo - Cuoco a Domicilio
La Polenta di marengo - Cuoco a Domicilio
La Polenta di marengo - Cuoco a Domicilio
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
<strong>Cuoco</strong> a domicilio<br />
<strong>La</strong> <strong>Polenta</strong> <strong>di</strong> <strong>marengo</strong><br />
Molto semplice ma gustosa, è ideale come dolce per la prima colazione, come spuntino<br />
pomeri<strong>di</strong>ano, o ancora come dessert<br />
dell'epoca) la perfezione rendendola come oggi noi tutti la conosciamo.<br />
Tra le tante prelibatezze culinarie della provincia <strong>di</strong><br />
Alessandria penso sia doveroso parlarvi <strong>di</strong> quest'originale<br />
torta, fiore all'occhiello della pasticceria <strong>di</strong> questi luoghi.<br />
Molto semplice ma gustosa, è ideale come dolce per la<br />
prima colazione, come spuntino pomeri<strong>di</strong>ano, o ancora come<br />
dessert. <strong>La</strong> <strong>Polenta</strong> <strong>di</strong> Marengo affonda le proprie origini<br />
all'epoca della battaglia <strong>di</strong> Marengo (14 giugno 1800); ma è<br />
solamente nel 1933 che il pasticcere Dante Chiabrera,<br />
dell'Antica Confetteria Chiabrera (famosa pasticceria<br />
Questa torta oggi annoverata tra le “de.co”, come altri prodotti tipici della pasticceria alessandrina si<br />
afferma tra l'ottocento e il novecento, periodo in cui era <strong>di</strong>ffusa in città la presenza in città della borghesia<br />
militare <strong>di</strong> stanza ad Alessandria all'interno della Cittadella.<br />
Sulle tavole degli ufficiali e delle loro famiglie trionfavano infatti le creazioni dei maestri pasticcieri del<br />
territorio, le stesse che ancora oggi si possono gustare nei locali citta<strong>di</strong>ni.<br />
Oggi è ancora possibile gustarla, nella sua forma originale, acquistandola presso la Pasticceria Bonadeo<br />
che ne detiene il brevetto avendolo acquisito <strong>di</strong>rettamente dal proprietario Gigi Capra.<br />
Se tuttavia (come mi auguro) volete cimentarvi nella preparazione <strong>di</strong> questa torta a base <strong>di</strong> farina <strong>di</strong> mais<br />
e mandorle morbida, friabile che ben si presta col suo inconfon<strong>di</strong>bile sapore d'altri tempi ad ogni tipo <strong>di</strong><br />
ricorrenza<br />
<strong>La</strong> ricetta è la seguente:<br />
Ingre<strong>di</strong>enti:<br />
150 gr <strong>di</strong> mandorle tostate<br />
200 gr <strong>di</strong> zucchero<br />
80 gr <strong>di</strong> farina gialla(mais)<br />
40 gr <strong>di</strong>farina bianca<br />
20 gr <strong>di</strong> fecola <strong>di</strong> patate<br />
60 gr <strong>di</strong> burro<br />
100 gr <strong>di</strong> zucchero a velo<br />
5 uova<br />
Preparazione:<br />
Frullate le mandorle con 50 gr <strong>di</strong> zucchero.<br />
Sbattete 5 tuorli con 150 gr <strong>di</strong> zucchero e incorporatevi i 5<br />
albumi montati a neve ben soda.<br />
Aggiungete la farina gialla (mais), quella bianca, la fecola il<br />
sale e le mandorle e sbattete con delicatezza dal basso<br />
verso l'alto per ottenere un impasto spumoso e soffice.<br />
A questo punto unite il burro fuso e mescolate ulteriormente un'ultima volta.
Inburrate la teglia, infarinatela, versate il composto e cuocete in forno già caldo a 160 ° per circa 60<br />
minuti.<br />
Quando la torta sarà fredda spolverizzatela con lo zucchero a velo e 50 gr <strong>di</strong> mandorle tritate finemente.<br />
Ci tengo a precisare che quella qui riportata è una versione più casalinga e casereccia rispetto a quella<br />
brevettata, infatti la versione <strong>di</strong> Chiabrera prevede l'uso <strong>di</strong> un foglio <strong>di</strong> pasta <strong>di</strong> mandorle come copertura<br />
che dovrà poi esser cosparsa <strong>di</strong> pan <strong>di</strong> Spagna sbriciolato.<br />
Bè non mi resta che <strong>di</strong>rvi: BUON APPETITO<br />
www.cuocoadomicilio.com<br />
17/05/2012<br />
Damiano Gasapretto damgas86@gmail.com