Maroni e Frattini”. Anche se la Gelmini...” - Francesco Tatò - Home
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in due è meglio<br />
“Non sparate<br />
su Berlusconi<strong>”</strong><br />
Il governo è nato<br />
rapidamente “e con<br />
persone affidabili,<br />
come Tremonti<br />
<strong>Maroni</strong> e <strong>Frattini<strong>”</strong></strong>. <strong>Anche</strong> <strong>se</strong><br />
<strong>la</strong> <strong>Gelmini</strong>...<strong>”</strong> Franco <strong>Tatò</strong><br />
e Sonia Raule aprono<br />
<strong>la</strong> loro nuova casa<br />
mi<strong>la</strong>ne<strong>se</strong> ad “A<strong>”</strong> per<br />
par<strong>la</strong>re di politica,<br />
tv, gossip e cravatte<br />
di Costanza Rizzacasa - Foto di Stefano Montesi/A<br />
107
in due è meglio<br />
Raule: “Persone<br />
che pensavo<br />
amiche,<br />
in realtà erano<br />
pronte a raccontare<br />
fatti inesistenti<br />
solo per<br />
denigrarmi.<strong>”</strong><br />
108<br />
Una volta, quando Franco <strong>Tatò</strong> era amministratore delegato del<strong>la</strong><br />
Mondadori, Silvio Berlusconi dis<strong>se</strong>, scherzando: “Quando lo incontro<br />
in corridoio ho paura che mi guardi come un costo da abbattere<strong>”</strong>.<br />
Lei è stato <strong>se</strong>mpre considerato un per<strong>se</strong>cutore degli sprechi.<br />
Come valuta <strong>la</strong> sconfitta del<strong>la</strong> sinistra? Ha sprecato un’occasione<br />
o era davvero diventata troppo salottiera per capire il<br />
Pae<strong>se</strong>?<br />
Franco <strong>Tatò</strong>: «La sinistra non ha perso perché troppo salottiera,<br />
ma perché troppo divisa. Con le ultime elezioni è arrivato il conto<br />
degli errori commessi in tanti anni. In Italia ci sono forze estremiste<br />
di sinistra che non accettano l’approccio europeo ai problemi<br />
sociali. Frenando, com’è accaduto nel governo Prodi, soluzioni giuste<br />
e condivi<strong>se</strong> per paturnie ideologico-personali. Il rifiuto del realismo<br />
politico porta solo a disastri. Finché non lo capirà, <strong>la</strong> sinistra<br />
ha poche chance di tornare a governare».<br />
<strong>Anche</strong> voi, come una certa sinistra, prima di trasferirvi in Puglia<br />
eravate habitué di Capalbio…<br />
Sonia Raule: «Ce ne siamo andati perché finivamo per incontrare<br />
nel weekend le stes<strong>se</strong> persone che frequentavamo in <strong>se</strong>ttimana. E<br />
poi era diventata troppo vip. Non si può vivere as<strong>se</strong>diati dai fotografi».<br />
Ma perché a Roma Rutelli ha perso e Zingaretti ha vinto?<br />
FT: «Mi dispiace che Rutelli non abbia trovato l’aggancio alle periferie».
Sonia Raule e Franco <strong>Tatò</strong> aprono ad “A<strong>”</strong> le porte del<strong>la</strong> loro nuova<br />
casa di Mi<strong>la</strong>no, a due passi dal<strong>la</strong> Sca<strong>la</strong>. L’arredamento è minimal,<br />
quasi monacale, il grigio prevale su divani e pareti. Lei, ex model<strong>la</strong><br />
e conduttrice tv, oggi a capo del<strong>la</strong> casa di produzione cinematografica<br />
Pixit, è vestita di rosa, con sandali color ciocco<strong>la</strong>to. Lui, che ha<br />
guidato Enel, Olivetti e Fininvest, e al momento è a.d. del<strong>la</strong> Treccani,<br />
è in abito scuro e di buonumore. «Ehi, piano con <strong>la</strong> cipria. Non<br />
sono mica Berlusconi», dice al<strong>la</strong> truccatrice. Con <strong>la</strong> moglie, durante<br />
l’intervista, si scambiano tante tenerezze. Seduti, lei lo avverte: «Tirati<br />
un po’ più su, altrimenti io vengo più alta nelle foto». Poi, per<br />
posare accanto a lui vicino al<strong>la</strong> finestra, si toglie i tacchi e resta a piedi<br />
nudi.<br />
Vivete tra Roma e Mi<strong>la</strong>no. In quale città si concentrano di più<br />
invidiosi e maldicenti?<br />
SR: «Sono entrambe città super-pettegole. Il tessuto sociale si sta<br />
sgreto<strong>la</strong>ndo, c’è poco rispetto. Mi è capitato di persone che pensavo<br />
amiche pronte a raccontare fatti inesistenti solo per denigrarmi».<br />
FT: «Il momento più basso è stato quando è diventata direttore dei<br />
programmi di Telemontecarlo. Una storiaccia. All’epoca ero all’Enel<br />
e cercavo contenuti per il sito Internet di Wind. Avevo trattato, <strong>se</strong>nza<br />
successo, con Rai e Media<strong>se</strong>t. Stavo negoziando con Cecchi Gori.<br />
La sua rete fece un’offerta a Sonia e i giornali inventarono un legame<br />
tra <strong>la</strong> sua nomina e un acquisto di Tmc da parte dell’Enel.<br />
Ridicolo, anche perché l’affare che io stavo trattando valeva for<strong>se</strong><br />
100mi<strong>la</strong> euro».<br />
SR: «Fu una distruzione mediatica. Il giorno in cui dovevo pre<strong>se</strong>ntarmi<br />
ai dipendenti uscì L’Espresso col titolo “Donna di picche<strong>”</strong>. Nes-<br />
<strong>Tatò</strong>: “Chi si deve<br />
vergognare è chi guarda<br />
certi programmi,<br />
non chi li produce<strong>”</strong><br />
suno l’ha mai scritto, ma per quel<strong>la</strong> copertina feci causa e ottenni un<br />
risarcimento di 100mi<strong>la</strong> euro».<br />
FT: «Ottantami<strong>la</strong>».<br />
SR: «Comunque ben poco rispetto al danno subito, ma almeno è<br />
stata una soddisfazione».<br />
Ma a vostra figlia Carolina, che ha cinque anni e mezzo, permettete<br />
di guardare <strong>la</strong> tv?<br />
SR: «Per fortuna non è interessata. Vive sotto una campana di vetro<br />
in mezzo a dvd di Walt Disney. Prima o poi bisognerà spiegarle che<br />
il mondo fuori è un po’ diverso».<br />
FT: «Adesso stiamo iniziando a portar<strong>la</strong> in vacanza con noi. L’anno<br />
scorso siamo stati in Turchia e abbiamo visitato tutte le città greche<br />
e romane. Lei ci ha <strong>se</strong>guito buona buona, poi una <strong>se</strong>ra ha detto: “Ma<br />
papà, perché mi fai vedere tutte queste città rotte?<strong>”</strong>».<br />
SR: «A Istanbul ha visto pregare i fedeli. Noi non siamo credenti,<br />
non le abbiamo in<strong>se</strong>gnato neanche a farsi il <strong>se</strong>gno del<strong>la</strong> croce. Però,<br />
quando è entrata nel<strong>la</strong> moschea si è inginocchiata sul tappeto come<br />
gli altri. Tornata a casa ha confessato ai suoi compagni: “Sai, ho imparato<br />
a pregare<strong>”</strong>».<br />
Col governo Berlusconi vedremo più nani e ballerine al<strong>la</strong> tv?<br />
FT: «Sono <strong>se</strong>mpre stato contrario al<strong>la</strong> demonizzazione del Cavaliere<br />
come artefice machiavellico del<strong>la</strong> decadenza culturale italiana. Le<br />
tv commerciali ci sono in tutto il mondo e i contenuti sono gli stessi<br />
ovunque. Casomai, chi si deve vergognare è chi li guarda certi programmi,<br />
non chi li produce. Quando in Italia si parlò di creare dei<br />
canali di <strong>se</strong>rvizio pubblico vero, cioè non sostenuti dal<strong>la</strong> pubblicità,<br />
109
in due è meglio<br />
chi si oppo<strong>se</strong> e lo impedì fu il “partito Rai<strong>”</strong>, non<br />
Berlusconi. Quindi, prima di buttargli fango<br />
addosso facciamoci un esame di coscienza».<br />
SR: «Oggi in tv non c’è più il coraggio di una<br />
volta. Anni fa conducevo Artè, sul<strong>la</strong> terza rete,<br />
con Gianni Minoli. Andava in onda alle otto di<br />
<strong>se</strong>ra, cosa oggi impensabile, e faceva buoni ascolti.<br />
Una volta andai al<strong>la</strong> Biennale di Venezia a<br />
trovare l’artista Gino De Dominicis...».<br />
FT: «Quello che ti voleva ritrarre nuda in mezzo<br />
alle lenzuo<strong>la</strong>?» (lui scoppia in una risata, lei<br />
arrossisce).<br />
SR: «Decidemmo che al posto dell’intervista<br />
avrebbe fatto una performance. Otto minuti,<br />
tre dei quali di silenzio. Panico. Chiamai Minoli<br />
e dissi: “Che facciamo?<strong>”</strong>. E lui <strong>la</strong> mandò in<br />
onda lo stesso. Quei tre minuti registrarono il<br />
picco d’ascolto del<strong>la</strong> puntata».<br />
Se <strong>la</strong> nominas<strong>se</strong>ro direttore dei programmi<br />
di Canale 5?<br />
FT: «Non è il suo mestiere (ride). E poi Canale<br />
5 è un bel canale. Il problema non sono i reality.<br />
È che altrove in chiaro c’è <strong>la</strong> possibilità di accedere anche a programmi<br />
con più spessore culturale. Da noi no. Su Sky ci sono ottimi canali<br />
d’informazione, ma non uno che sia italiano. All’estero hanno<br />
prodotto History Channel e il National Geographic. Noi ci ritroviamo<br />
il Gambero Rosso».<br />
Come vede l’Italia sotto il governo Berlusconi?<br />
FT: «L’inizio è buono. Siamo abituati a estenuanti trattative per <strong>la</strong><br />
formazione del nuovo e<strong>se</strong>cutivo. Invece hanno fatto in fretta, <strong>se</strong>nza<br />
strappi. Scegliendo individui affidabili e di sicura competenza come<br />
Tremonti, <strong>Maroni</strong> e Frattini. Ci sono buone possibilità che duri cinque<br />
anni».<br />
SR: «<strong>Anche</strong> <strong>se</strong> è preoccupante che a un dicastero fondamentale come<br />
l’Istruzione sia stata messa <strong>la</strong> <strong>Gelmini</strong>, che in materia è così poco<br />
preparata…».<br />
FT: «Sbagli. Una persona giovane e estranea a questo mondo, non<br />
condizionata dai pregiudizi ideologici che hanno portato l’educa-<br />
110<br />
<strong>Tatò</strong>: “L’unica soluzione<br />
per Alitalia è il commissario<strong>”</strong><br />
In queste pagine,<br />
Franco <strong>Tatò</strong> e Sonia<br />
Raule nel<strong>la</strong> loro<br />
nuova casa mi<strong>la</strong>ne<strong>se</strong>,<br />
vicino a piazza<br />
del<strong>la</strong> Sca<strong>la</strong>.
in due è meglio<br />
zione italiana al fallimento, potrebbe davvero operare un cambiamento.<br />
Io le do una chance. Finora tutti i cosiddetti esperti hanno<br />
fatto dei disastri. Molto meglio uno che non lo sia affatto».<br />
Tra le altre società, lei ha guidato <strong>la</strong> Gemina, che control<strong>la</strong> Aeroporti<br />
di Roma. Qual è <strong>la</strong> ricetta per cercare di salvare l’Alitalia?<br />
FT: «L’unica soluzione è quel<strong>la</strong> commissariale. Qualsiasi altra alternativa<br />
sarebbe comunque troppo costosa. Occorre una fa<strong>se</strong> di depurazione,<br />
scevra da interferenze politiche».<br />
Raule: “Cosa cambierei di<br />
Franco? Le sue cravatte.<br />
Più del<strong>la</strong> metà le ho<br />
nascoste in una scato<strong>la</strong><strong>”</strong><br />
112<br />
Un difetto di suo marito?<br />
SR: «A parte le cravatte?».<br />
FT (si finge sbalordito): «Come? Questa è ingle<strong>se</strong>. Non ti piace?».<br />
SR: «Quando ci siamo conosciuti ho fatto una cernita. La maggior<br />
parte sono finite in una scato<strong>la</strong>».<br />
FT: «Tipo mu<strong>se</strong>o degli orrori».<br />
E un pregio invece?<br />
SR: «È solido, affidabile. Ha un modo di fare quasi estinto. Io sono<br />
molto insicura. Franco mi ha in<strong>se</strong>gnato ad aver fiducia in me. Però<br />
lui è troppo razionale. Tutto ciò che fa è <strong>se</strong>mpre<br />
calco<strong>la</strong>to. Si preclude <strong>la</strong> possibilità di agire<br />
per istinto. La mia giornata, invece, è tutta<br />
un’avventura».<br />
FT: «Col risultato che crea il panico in quelli<br />
che <strong>la</strong>vorano con lei».<br />
Oggi accade che molti uomini di potere<br />
<strong>la</strong>scino le mogli per compagne più giovani<br />
e belle. Posto che Sonia è molto affascinante,<br />
pensa che potrebbe capitare<br />
anche a lei?<br />
FT: «Non ho tendenza a frequentare minorenni».<br />
Meglio Veronica o F<strong>la</strong>via Franzoni?<br />
In coro: «Veronica».<br />
FT: «Più autonoma e più distante».<br />
Nonostante si sia dichiarata <strong>la</strong> leghista<br />
di famiglia?<br />
SR: «Chiunque porti a casa un risultato come<br />
quello del Carroccio va ascoltato».