livello di consumi - Economia
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I Volti del Consumo<br />
Il consumo nella decrescita<br />
Settima settimana
Come accostarci..<br />
1. Il consumo <strong>di</strong> massa: trend<br />
2. Consumo e stili <strong>di</strong> vita: gruppi sociali<br />
3. Il consumo: ponte tra produzione e smaltimento<br />
rifiuti nel sistema sociale<br />
Un quadro sintetico su alcuni approcci essenziali<br />
(letture sull’agire nel consumo)
1. IL CONSUMO DI MASSA<br />
Produzione <strong>di</strong> massa e consumo <strong>di</strong> massa:<br />
l’impresa controlla il mercato e influenza il<br />
comportamento del consumatore con la<br />
pubblicità (Riesman e “la folla solitaria”;<br />
Galbraith “la società opulenta”).<br />
Sostituivo della “ricerca della felicità<br />
attraverso l’accumulazione dei beni <strong>di</strong><br />
consumo” (Hirschman 1982)
2. CONSUMO E STILI DI VITA<br />
Il consumo: comunica appartenenza sociale e<br />
<strong>di</strong>stinzione sociale.<br />
Red<strong>di</strong>to<br />
Cultura<br />
Aspirazioni<br />
2a. IERI. Veblen (1899): il “consumo vistoso” e la “classe<br />
agiata” Distinzione attraverso beni <strong>di</strong> scambio e l’esibizione<br />
<strong>di</strong> <strong>consumi</strong> futili .
2b. Consumo, Comportamento Collettivo?<br />
Esempio: La moda<br />
Due aspetti contrastanti o ambivalenti nella vita<br />
sociale:<br />
- imitazione<br />
- <strong>di</strong>fferenziazione<br />
Il consumo <strong>di</strong> massa e non (=esempi <strong>consumi</strong> culturali e/o <strong>consumi</strong><br />
<strong>di</strong>stintivi): rimane “collante” nella vita collettiva
2c. Oggi. Consumo fine a sé stesso? O nuova via?<br />
1. Le società contemporanee: primato del<br />
consumo.<br />
2. Consumo inteso non solo come sod<strong>di</strong>sfazione<br />
<strong>di</strong> bisogni ma come agire sociale (identità) dai<br />
vari contenuti e riferimenti simbolici.<br />
3. Inteso come canale <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> valori<br />
post-materialistici(?)
Ad esempio, i Consumi Culturali<br />
Il consumo culturale come ossimoro apparente<br />
Nella società “post”: rivalutazione del<br />
comportamento <strong>di</strong> consumo<br />
Attuale consumo culturale come componente<br />
prossima della cultura
3. Il consumo: centro della produzione e ponte<br />
tra produzione e smaltimento rifiuti<br />
Capovolta l’ottica della centralità della<br />
produzione: il consumo anello primo della<br />
post-modernità (Ritzer)<br />
Prospettive future: consumatori<br />
standar<strong>di</strong>zzati (mondo alla McDonald’s)<br />
o consumatori impren<strong>di</strong>tori oppure<br />
creatori?
Riconosciuto che :<br />
a) Comportamento <strong>di</strong> consumo: è<br />
simultaneamente acquisto, è possesso, è elemento<br />
che “in<strong>di</strong>ca”, è simbolo.<br />
b) Agire <strong>di</strong> consumo: azione sociale non solo<br />
acquisitiva (e <strong>di</strong> possesso) ma anche<br />
comunicativa,espressiva e simbolica.<br />
c) Modalità <strong>di</strong> consumo:<br />
per contatto (esposizione, acquisto)<br />
per fruizione (rielaborazione)
E’ possibile affermare che elementi<br />
caratterizzanti nella “post”<br />
1. Produttiva-<strong>di</strong>struttiva<br />
Prosumer: produttore-consumatore<br />
Pratiche sociali<br />
2. Produttiva-creativa<br />
attive<br />
Pratiche <strong>di</strong> significato: rituali <strong>di</strong> scambio, rituali <strong>di</strong> possesso,<br />
rituali <strong>di</strong> mantenimento, rituali <strong>di</strong> svestizione (MacCracken).<br />
( Angolo visuale: Cultura e suoi ricorrenti archetipi)<br />
Pratiche <strong>di</strong> (Ri)Appropriazione simbolica: <strong>di</strong>stintiva,<br />
omologante, <strong>di</strong> resistenza, (ri)plasmatrice (oppure per Stuart Hall:<br />
conformista; negoziata; oppositiva). (Angolo visuale: Identità).
In questa fase sociale<br />
Le ricorrenti vie <strong>di</strong> lettura per capire il “prosumer”<br />
e la sua (ri)appropriazione e metabolizzazione <strong>di</strong><br />
beni e simboli <strong>di</strong> oggi vertono su tre linee<br />
incrociate.<br />
Oltre alle pratiche sociali standar<strong>di</strong>zzate (il<br />
consumatore è passivo):<br />
pratiche sociali <strong>di</strong>struttive<br />
pratiche sociali creative<br />
ATTIVO
Dimensioni <strong>di</strong> base<br />
INDIVIDUALE<br />
Valore d’uso<br />
STRUMENTALE - FUNZIONALE<br />
1 2<br />
3 4<br />
Valore <strong>di</strong> scambio<br />
Valore espressivo Valore simbolico<br />
COGNITIVO - NORMATIVO<br />
COLLETTIVO<br />
[ 1 ] Utilità, sod<strong>di</strong>sfazione, piacere,<br />
[ 2 ] Merce, bene, mercato<br />
[ 3 ] Identità, personalità<br />
[ 4 ] Appartenenza, conformità,<br />
esteriorità Per la sintesi
Tendenze ambivalenti<br />
DISTINZIONE<br />
Autorealizzazione<br />
In<strong>di</strong>vidualizzazione<br />
CONSUMISMO<br />
INCLUSIONE<br />
ESCLUSIONE<br />
CONSUMISMO<br />
Etero<strong>di</strong>rezione<br />
OMOLOGAZIONE<br />
IMITAZIONE<br />
Per la sintesi
Nel testo “ Il Grande Saccheggio”<br />
prevale la lettura del consumo come CENTRO<br />
NELLA PRODUZIONE<br />
( cfr. punto 3 delle slides)
E come caratteristiche essenziali:<br />
Obsolescenza (uso e funzione)<br />
Spreco (logica del <strong>di</strong>struggere)<br />
Possesso (crescita e lavoro)<br />
Emblema della valorizzazione finanziaria (lunga catena)<br />
Più crei bisogni, più crei rifiuti<br />
La <strong>di</strong>fferenza tra beni prodotti e consumati: tot. Rifiuti<br />
Metafore del Wasteland, del <strong>di</strong>struggere, del sostituire<br />
Continui rituali <strong>di</strong> svestizione (senza rinascita)
Leggerezza nel consumo (nella crisi..)<br />
Durevolezza (<strong>livello</strong> <strong>di</strong> produzione)<br />
Parsimonia (<strong>livello</strong> <strong>di</strong> <strong>consumi</strong>)<br />
Uso (<strong>livello</strong> <strong>di</strong> produzione,<br />
crescita <strong>di</strong> beni e non merci)<br />
Vicinanza (produzione dal basso: km0<br />
compatibilità dei prodotti)
Pratiche sociali quoti<strong>di</strong>ane <strong>di</strong> consumo/riduzione<br />
possono essere omologanti, <strong>di</strong>stintive, plasmatrici,<br />
<strong>di</strong> resistenza<br />
Tra queste, leggibili come prosumption, ci sono :
Un percorso alternativo nel consumo:<br />
il commercio equo e solidale<br />
OxFam, 1965: importazione artigianato con helping by<br />
selling lancia la via ATO (Alternative Trade Organis.);<br />
oggi Fair Trade.<br />
Ieri, funzione educativa. Oggi, funzione solidarietà<br />
economica<br />
Cambiamento riguarda:<br />
Storia dei prodotti (sviluppo locale)<br />
Movimento dei prodotti (commercio equo e scala breve)<br />
Uso dei prodotti (sostenere il lavoro e red<strong>di</strong>to dei produttori)
Obiettivi (alcuni):<br />
Stimolare le istituzioni nazionali e internazionali<br />
Promuovere uso equo e sostenibile delle risorse<br />
Proteggere <strong>di</strong>ritti umani<br />
Organizzare rapporti commerciali senza fini <strong>di</strong> lucro<br />
Migliorare con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita dei produttori<br />
Opportunità <strong>di</strong> sviluppo per gli svantaggiati<br />
Favorire incontro tra produttori e consumatori<br />
Pagare un prezzo equo ai lavoratori<br />
Non sfruttare lavoro minorile
Criteri del commercio equo e solidale<br />
Rapporto <strong>di</strong>retto<br />
Democrazia organizzativa<br />
Continuità delle relazioni<br />
Agricoltura biologica<br />
Ricaduta sociale sulla comunità<br />
Pre-finanziamento<br />
Retribuzione <strong>di</strong>gnitosa
Esempio, Fair Trade<br />
Nel mondo occidentale: punti ven<strong>di</strong>ta (world shop per demercificare:<br />
qualità e controllo su beni agricoli e artigianato)<br />
e marchi <strong>di</strong> garanzia (FLO: Fair Trade Labelling<br />
Organisation)<br />
Prezzo equo. Il compratore non deve essere costretto<br />
dal bisogno, nessuna persuasione, conoscenza delle<br />
merci. Trasparenza.<br />
Lex Mercatoria, 1686: sod<strong>di</strong>sfazione materiale e sociale<br />
coincidenti
Va in <strong>di</strong>rezione opposta:<br />
Monopsonio ( e correlato abbassamento prezzi e<br />
riduzione quantità dei beni prodotti me<strong>di</strong>ante<br />
<strong>di</strong>struzione)
Data essenziale.<br />
1998: Carta Europea delle Botteghe del Mondo<br />
con i marchi (FLO, IFAT, NEWS, EFTA: marchi e<br />
catene <strong>di</strong> Fair Trade)
Regole per importatori (alcune):<br />
Pre-finanziamento delle merci<br />
Regole <strong>di</strong> continuità<br />
Fornire assistenza ai punti ven<strong>di</strong>ta, oltre che ai<br />
produttori<br />
Trasparenza sulla propria attività e accesso alle<br />
informazioni<br />
Scambi e viaggi <strong>di</strong> conoscenza (criteri del Turismo<br />
Responsabile)
Regole per Produttori (alcune)<br />
Fare uso <strong>di</strong> materie prime locali<br />
Garantire la qualità del prodotto<br />
Logiche <strong>di</strong> autosviluppo<br />
Favorire la produzione per il mercato locale<br />
Evitare la <strong>di</strong>pendenza economica dalle esportazioni
Forme <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />
Botteghe del Mondo (incluso artigianato)<br />
Tipologie “affini” per obiettivi ma <strong>di</strong> breve <strong>di</strong>stanza<br />
e scala locale:<br />
G.A.S.: Acquisto all’ingrosso prodotti alimentari e <strong>di</strong><br />
uso comune da ri<strong>di</strong>stribuire tra <strong>di</strong> loro ( In Italia nel<br />
1994 a Fidenza)<br />
Negozi leggeri: new entries (spesa leggera)
Accesso al cre<strong>di</strong>to e/o al risparmio<br />
Banca Popolare Etica, Etimos<br />
Associazione Finanza Etica<br />
Mag (Mutue <strong>di</strong> Auto Gestione): forme <strong>di</strong><br />
cooperative<br />
E cosi via su: Etica <strong>di</strong> Impresa, Contratto Sociale, Co<strong>di</strong>ce<br />
Etico, Bilancio Etico, SA 8000 (ispezione <strong>di</strong> qualità e<br />
responsabilità)
Anello centrale, perché?<br />
Consumo<br />
Determina la produzione:<br />
Beni <strong>di</strong> uso o merci<br />
Pratiche <strong>di</strong> significazione<br />
Pratiche ri-appropriazione<br />
Produzione<br />
Rifiuti<br />
La <strong>di</strong>fferenza tra beni<br />
prodotti e consumati:<br />
<strong>di</strong>mensione quantitativa<br />
e qualitativa dei rifiuti<br />
(lo spreco)