AR268 - Rotel RB-1091 - Audiogamma
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AMPLIFICATORE FINALE<br />
Ovvero la seconda volta di <strong>Rotel</strong>.<br />
Se le tipiche formule di organizzazione<br />
del testo tipiche di tanta<br />
letteratura datata almeno sino ai primi<br />
decenni del 1900 valessero anche per gli<br />
articoli tecnici, questo potrebbe essere<br />
un buon occhiello, sintetico ed esemplificativo<br />
di ciò che stiamo per vedere.<br />
Nel numero 76 di Digital Video, infatti,<br />
ROTEL<br />
<strong>RB</strong>-<strong>1091</strong><br />
il nostro Franco Guida ha preso in esame<br />
il finale multicanale siglato RMB-<br />
1077 prodotto, utilizzando i moduli di<br />
amplificazione IcePower 250, dal noto e<br />
al di sopra di ogni sospetto (per quanto<br />
riguarda operazioni meramente commerciali)<br />
marchio del Sol Levante; oggi<br />
invece parliamo, in un certo dettaglio,<br />
del finale monofonico che risponde alla<br />
sigla <strong>RB</strong>-<strong>1091</strong> e promette la straripante<br />
potenza di 500 W su un carico pari ad 8<br />
ohm. Il tratto comune ai due prodotti è<br />
rappresentato dall’impiego, nel modello<br />
in prova su queste pagine, dei più<br />
potenti moduli IcePower 1000ASP.<br />
Che le tecniche digitali stiano diventando<br />
importanti anche in settori dell’elettronica<br />
tradizionalmente più “refratta-<br />
74 AUDIOREVIEW n. 268 maggio 2006
i” alla manipolazione dei<br />
segnali, è constatazione che<br />
ogni giorno trova sempre<br />
maggiore supporto nel coinvolgimento<br />
di aziende che<br />
sulla grande attenzione al rispetto<br />
dei contenuti musicali<br />
hanno costruito l’intera filosofia<br />
aziendale, aderendo<br />
con ciò in maniera totale ai<br />
dettami di quella che è comunemente<br />
nota come alta<br />
fedeltà. Le ragioni principali<br />
alla base dell’interesse per<br />
questo tipo di tecnologia<br />
vanno ricercate tanto nella maggiore efficienza che caratterizza<br />
le amplificazioni digitali (la quale è a sua volta determinata<br />
dal particolare modo di funzionamento dei semiconduttori<br />
di potenza che, lavorando tra gli stati di interdizione e satura-<br />
Costruttore: The <strong>Rotel</strong> Co. Ltd, Bunzan-Shinsen Building, 4F 10-10 Shinshen-<br />
Cho, Shibuya-Ku, Tokyo 150-0045, Giappone. www.rotel.com<br />
Distributore per l’Italia: <strong>Audiogamma</strong>, Via Pietro Calvi 16, 20129 Milano. Tel.<br />
02 55181610 - www.audiogamma.it<br />
Prezzo: Euro 1500,00<br />
CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE<br />
Potenza: 500 W su 8 ohm, 20-20.000 Hz, 0,03% THD. Distorsione armonica<br />
totale:
R OTEL <strong>RB</strong>-<strong>1091</strong><br />
Amplificatore finale <strong>Rotel</strong> <strong>RB</strong>-<strong>1091</strong>. Mat.: 802-5521124<br />
CARATTERISTICHE RILEVATE<br />
INGRESSO<br />
Impedenza: 11 kohm / 450 pF<br />
Sensibilità: 2.77 V<br />
Tensione di rumore pesata "A" riportata all'ingresso: N.R.<br />
(ingresso terminato su 600 ohm)<br />
Rapporto segnale/rumore pesato "A": N.R.<br />
(ingresso terminato su 600 ohm, rif. uscita nominale)<br />
USCITA DI POTENZA<br />
Caratteristica<br />
di carico<br />
limite<br />
Risposta in<br />
frequenza<br />
(a 2.83 V<br />
su 8 ohm)<br />
Fattore di smorzamento su 8 ohm: 75 a 100 Hz; 87 a 1 kHz; -20 a 10 kHz<br />
Slew rate su 8 ohm: salita 8 V/µs, discesa 10 V/µs<br />
Come l’altro finale <strong>Rotel</strong> digitale (il multicanale RMB-1077, provato<br />
dalla consorella Digital Video HT lo scorso febbraio) anche questo<br />
componente ricorre alla tecnologia IcePower, e di questa manifesta<br />
le connotazioni già note dai tempi del primo finale “eso” di<br />
questo tipo mai provato in laboratorio (il Jeff Rowland Model 201,<br />
su AUDIOREVIEW 247), sia pur ovviamente a livelli di erogazione<br />
raddoppiati. Il primo elemento di valutazione di un finale a commutazione<br />
è la risposta in frequenza, giacché “storicamente” la<br />
presenza del filtro di uscita genera interferenze con il carico e riduzione<br />
del fattore di smorzamento. Con i componenti IcePower la<br />
dipendenza non viene annullata, ma (grazie soprattutto alla presenza<br />
di un anello di reazione che include il segnale filtrato) confinata<br />
a frequenze subito superiori al limite di udibilità, a meno che<br />
il carico non sia particolarmente difficile all’estremo acuto (caso<br />
nel quale si possono avere dai 2 ai 3 dB di attenuazione a 20 kHz).<br />
Meglio non usare delle elettrostatiche con questi finali, insomma,<br />
ma crediamo che in effetti un abbinamento del genere sia impensabile<br />
anche per ragioni di squilibrio energetico. Nessun problema<br />
invece con lo smorzamento, dato che l’impedenza interna vale mediamente<br />
un decimo di ohm a frequenze basse e medie; all’estremo<br />
acuto lo smorzamento diventa addirittura negativo, perché il<br />
filtro inizia a far sentire la propria presenza. Il carico limite evidenzia<br />
una erogazione ancora superiore al pur elevatissimo valore nominale<br />
(quasi 600 watt continui su 8 ohm, contro i 500 di targa)<br />
ed un comportamento da generatore pressoché ideale fino a 5<br />
ohm, indice che l’alimentazione è praticamente stabilizzata. Sotto i<br />
5 ohm le curve divergono e quella continua si interrompe a 4 ohm,<br />
valore da considerare come soglia di sicurezza per un pilotaggio<br />
massimamente corretto degli altoparlanti. Le tritim stazionarie ed<br />
impulsive hanno esiti contrapposti: bloccate alla partenza le prime<br />
per effetto delle protezioni, estese verso erogazioni “mostruose” le<br />
seconde. Le costanti di tempo dei limitatori sono comunque tali da<br />
gestire correttamente altoparlanti anche molto reattivi, con i vincoli<br />
di modulo poc’anzi citati. Per il resto va rilevata la sensibilità appena<br />
più bassa della media, ma non tale da creare incompatibilità<br />
di pilotaggio con qualsivoglia preamplificatore, ed un rumore residuo<br />
valutabile solo indirettamente (dagli spettri si ricavano valori<br />
intorno ai 110 dB) per la presenza di un residuo di alcuni decimi di<br />
volt a frequenza di commutazione.<br />
F. Montanucci<br />
Tritim in regime continuo:<br />
Carico resistivo 4 Ω Carico induttivo 8 Ω/+60˚ Carico capacitivo 8 Ω/–60˚<br />
Tritim in regime impulsivo:<br />
Carico resistivo 4 Ω Carico induttivo 8 Ω/+60˚ Carico capacitivo 8 Ω/–60˚<br />
76 AUDIOREVIEW n. 268 maggio 2006
Andamenti frequenza-distorsione su carico di 8<br />
ohm per 4 valori di potenza. La distorsione si<br />
mantiene sostanzialmente coerente rispetto alla<br />
frequenza, come già osservato negli altri<br />
IcePower, e solo all’estremo superiore si nota un<br />
anticipo di saturazione a frequenze oltre i 3 kHz.<br />
originale in tutti i suoi<br />
aspetti di ricerca, progettazione,<br />
produzione, commercializzazione<br />
e supporto.<br />
Il successo di questa<br />
iniziativa può essere agevolmente<br />
misurato guardando<br />
i nomi di alcuni<br />
clienti della giovane società:<br />
accanto alla ovvia<br />
presenza di B&O troviamo<br />
ad esempio Jeff Rowland<br />
che con i moduli IcePower<br />
produce un’intera linea di<br />
amplificatori, B&W che li<br />
utilizza con il subwooer<br />
amplificato PV1, oppure<br />
Samsung con il suo ricevitore<br />
multicanale AV-<br />
R3000, giusto per citarne<br />
soltanto alcuni. Le collaborazioni<br />
che la “Bang &<br />
Olufsen Ice Power” stipula<br />
non si limitano però alla<br />
fornitura di moduli ma<br />
riguardano anche lo sviluppo<br />
di prodotti dedicati,<br />
come nel caso di quella<br />
attualmente in essere con<br />
Sanyo (che di componenti<br />
elettronici è produttore<br />
su scala mondiale), mirata<br />
allo sviluppo di componentistica<br />
specifica sia<br />
in forma integrata che<br />
ibrida.<br />
L’interno del contenitore appare<br />
poco utilizzato: il modulo digitale<br />
posizionato al centro è racchiuso<br />
da una copertura metallica<br />
avente funzioni di schermo. Gli<br />
unici altri elementi presenti sono<br />
il trasformatore utilizzato dai<br />
circuiti di servizio e due circuiti<br />
stampati che ospitano i<br />
connettori di ingresso/uscita e dei<br />
trigger.<br />
Andamento potenza-distorsione, segnale 1 kHz,<br />
carico 8 ohm, 0 dB pari a 500 watt. La<br />
distorsione armonica si mantiene su valori bassi<br />
e non estremi su tutta la gamma dinamica,<br />
iniziando a salire moderatamente oltre la metà<br />
della potenza nominale.<br />
Realizzazione<br />
R OTEL <strong>RB</strong>-<strong>1091</strong><br />
I moduli IcePower vengono commercializzati<br />
in due diverse famiglie, alla prima<br />
delle quali, individuata dalla lettera A<br />
nella sigla, appartengono amplificatori<br />
che necessitano di una sezione di alimentazione<br />
esterna; la combinazione ASP<br />
nella sigla invece caratterizza i moduli<br />
che a bordo ospitano anche una sezione<br />
di alimentazione, ovviamente in tecnologia<br />
switching. Il modulo presente<br />
nell’<strong>RB</strong>-<strong>1091</strong> appartiene a questo secondo<br />
gruppo.<br />
La minima dissipazione termica caratteristica<br />
degli amplificatori digitali ha permesso<br />
di alloggiare entrambe le sezioni<br />
di amplificazione e di alimentazione su<br />
un unico circuito stampato, dalle dimen-<br />
AUDIOREVIEW n. 268 maggio 2006 77
R OTEL <strong>RB</strong>-<strong>1091</strong><br />
Sul retro dell’apparecchio troviamo i morsetti per i diffusori, sdoppiati così da permettere un agevole collegamento bi-wire, i jack per l’accensione<br />
spegnimento asserviti ed il piccolo deviatore che disabilita l’interruttore principale.<br />
sioni notevolmente compatte (misura infatti<br />
23x15 cm in pianta e con il radiatore<br />
su cui è montato solidalmente arriva ai<br />
5,5 cm di spessore fuori tutto). I componenti<br />
utilizzati sono per la gran parte a<br />
montaggio superficiale, ovviamente<br />
esclusi gli elettrolitici di filtraggio, l’impedenza<br />
dell’alimentatore e i transistor finali.<br />
La realizzazione del circuito è di ottimo<br />
livello e la semplificazione dovuta<br />
all’utilizzo di un modulo che svolge tutte<br />
le funzioni necessarie si riflette in un assemblaggio<br />
pulito ed ordinato. Alle compatte<br />
dimensioni del modulo ed all’assenza<br />
dell’ingombrante trasformatore di<br />
alimentazione (è presente infatti soltanto<br />
un piccolo trasformatore utilizzato per<br />
l’alimentazione dei circuiti di servizio) è<br />
dovuto il fattore di forma “slim” del contenitore<br />
che, comunque, segue gli standard<br />
di casa <strong>Rotel</strong> sia per quanto riguarda<br />
la struttura meccanica, semplice ma<br />
robusta, che per l’aspetto estetico, in linea<br />
con i canoni stilistici caratteristici della recente<br />
produzione del costruttore giapponese:<br />
frontale argento satinato, maniglie e<br />
resto del contenitore neri. Per il collegamento<br />
dei diffusori sono a disposizione i<br />
classici morsetti di qualità che il costruttore<br />
giapponese monta sempre sulle sue<br />
amplificazioni di potenza, sdoppiati così<br />
da consentire anche un collegamento biwiring,<br />
ma è presente anche un connettore<br />
Speakon, che può essere utilizzato sia<br />
con spine a quattro che a due terminali.<br />
Oltre ai morsetti per i diffusori, il pannello<br />
posteriore ospita i jack per i trigger utilizzati<br />
per l’accensione/spegnimento asserviti;<br />
allo scopo è presente anche un deviatore<br />
che disabilita l’interruttore di accensione<br />
principale posto sul frontale<br />
dell’apparecchio. Il frontale invece, pulito<br />
e lineare, offre il pulsante di accensione<br />
con l’associato LED, oltre ad un altro diodo<br />
luminoso utilizzato per segnalare l’intervento<br />
della protezione.<br />
Conclusioni<br />
Molta acqua è passata sotto i ponti dai tempi delle prime realizzazioni<br />
di amplificazioni digitali, ed il tempo a quanto pare non<br />
è trascorso invano! Il comportamento dell’<strong>RB</strong>-<strong>1091</strong> alla prova<br />
dei fatti è infatti quello di un ottimo amplificatore che può competere<br />
alla pari con i suoi concorrenti basati sulle più tradizionali<br />
tecniche lineari. Ciò che si percepisce immediatamente di questo<br />
apparecchio è la solidità della musica riprodotta con un corpo<br />
ed una ricchezza tali da disegnare un campo sonoro convincente<br />
e piacevole; assenti le asprezze talvolta riscontrate in amplificazioni<br />
digitali, le buone doti di equilibrio timbrico restituiscono<br />
il tessuto musicale nella sua interezza e senza enfatizzazioni o<br />
carenze.<br />
Una buona parte delle positive impressioni di ascolto è dovuta<br />
alla fermezza con cui vengono riprodotte le basse frequenze<br />
che, nella loro pienezza e stabilità, sviluppano le notevoli pressioni<br />
sonore associate ai transienti tipici delle percussioni, mantenendo<br />
al contempo la giusta “tensione” necessaria alla riproduzione<br />
di eventi di più lunga durata, come nel caso del basso<br />
continuo espresso dal contrabbasso o dal controfagotto. Non si<br />
Anche in questa più potente versione, la<br />
tecnologia IcePower si conferma come<br />
ottima alternativa alle usuali amplificazio-<br />
L’ASCOLTO<br />
ni lineari: i vantaggi peculiari delle tecniche<br />
digitali, quali ingombro ridotto, piccola<br />
dissipazione termica ed alto rendimento,<br />
unitamente alla consueta ingegnerizzazione<br />
attenta ai particolari su cui <strong>Rotel</strong> ha<br />
fondato le sue produzioni, conferiscono<br />
all’<strong>RB</strong>-<strong>1091</strong> quelle doti di affidabilità, precisione<br />
e fedeltà nella riproduzione che<br />
ben si attagliano ad un amplificatore destinato<br />
ad usi audio di buon livello. Le notevoli<br />
capacità di erogazione dimostrate al<br />
banco ed all’ascolto permettono l’accoppiamento<br />
con diffusori “difficili” e garantiscono<br />
le corrette pressioni sonore anche<br />
in ambienti di grandi dimensioni. I 1500<br />
euro necessari per acquistare l’<strong>RB</strong>-<strong>1091</strong> sono<br />
pienamente giustificati dalla qualità<br />
complessiva del prodotto, tanto nei suoi<br />
aspetti elettronici quanto, e soprattutto, in<br />
quelli delle prestazioni audio; si tratta di<br />
un amplificatore ben progettato e realizzato,<br />
che dimostra di avere la stoffa necessaria<br />
per eseguire il compito assegnatogli<br />
con la generosità che deriva dall’esuberante<br />
potenza di cui è capace.<br />
Giancarlo Corsi<br />
percepiscono sbavature o incertezze ed anzi, al contrario, i bassi<br />
sono frenati nella giusta misura. Le ottime capacità analitiche,<br />
poi, estese a tutto lo spettro, arricchiscono il campo sonoro di<br />
quel dettaglio che da sempre caratterizza le amplificazioni targate<br />
<strong>Rotel</strong> e che spesso viene associato alle elettroniche di produzione<br />
britannica. Anche in gamma media pertanto la ricchezza<br />
del tessuto musicale, sia esso quello cristallino di una partitura<br />
classica o quello più “sporco” di una rock band, appare ben<br />
risolta senza penalizzazioni dello spessore e della brillantezza<br />
dovuti alla corretta risposta. Il dettaglio si mantiene anche nella<br />
parte alta dello spettro che l’<strong>RB</strong>-<strong>1091</strong> lega senza soluzione di<br />
continuità, confermando la sua sostanziale imparzialità timbrica,<br />
alle medie frequenze e riproduce con la dovuta brillantezza senza<br />
sovraesposizioni.<br />
In definitiva, riprendo il giudizio espresso poco sopra e ripeto<br />
che il nuovo nato in casa <strong>Rotel</strong> ha tutte le carte in regola per ben<br />
figurare, e regalare piacevoli momenti, negli ambienti di ascolto<br />
degli appassionati. Anche di quelli dall’orecchio fino.<br />
G.C.<br />
78 AUDIOREVIEW n. 268 maggio 2006