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La felicità è reale solo se condivisa - oratorio

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<strong>La</strong> <strong>felicità</strong> <strong>è</strong> <strong>reale</strong> <strong>solo</strong> <strong>se</strong> <strong>condivisa</strong><br />

Giovani e solidarietà: nei discorsi da bar sono<br />

due termini che non <strong>se</strong>mbrano poter<br />

coabitare nella stessa fra<strong>se</strong>. Non <strong>è</strong><br />

certo l’argomento più dibattuto in un<br />

gruppo di amici riuniti intorno ai motorini o la questione<br />

che scalda gli animi tra i tavoli delle birrerie il sabato <strong>se</strong>ra. Gli<br />

storici del volontariato spesso lamentano l’as<strong>se</strong>nza dei giovani<br />

nelle associazioni e si preoccupano del mancato ricambio<br />

generazionale. Gli esperti commentatori dei fatti di pae<strong>se</strong>, che<br />

normalmente non militano in realtà troppo impegnate perché<br />

già presi a stigmatizzare il comportamento di chi si dà da fare,<br />

sostengono che i giovani “non hanno voglia di fare niente” e che<br />

quando queste generazioni di stacanovisti del sociale saranno<br />

passate, a occuparsi di anziani, disabili, poveri, minori, ambiente<br />

e cultura saranno <strong>solo</strong> dei professionisti praticamente mercenari<br />

del <strong>se</strong>ttore o qualche extracomunitario sottopagato…<br />

Per verificare <strong>se</strong> il pensiero comune ha basi di verità e <strong>se</strong><br />

dobbiamo attrezzarci per la guerra di tutti contro tutti (peggiore<br />

tra le ipotesi, ma meglio non farsi trovare impreparati) c’<strong>è</strong> <strong>solo</strong><br />

un modo: incontrare qualche giovane per <strong>se</strong>ntire come la pensa.<br />

Esperimento tentato.<br />

Seduti al tavolino di un locale, alla domanda su cosa suggerisce<br />

la parola solidarietà, due adolescenti hanno come prima questa<br />

reazione: “…vuol dire la stessa cosa di pace, volontariato e quelle<br />

co<strong>se</strong> lì?”. Sconsolante! Nemmeno il significato del vocabolo.<br />

Secondo tentativo. In <strong>oratorio</strong> ogni quarto d’ora qualche adulto<br />

si interroga sulla causa che impedisce alla maggioranza delle<br />

persone di utilizzare uno strumento assolutamente rivoluzionario<br />

prodotto dal genio umano: il cestino dei rifiuti. E alla richiesta<br />

avanzata dal barista di turno al primo malcapitato utente di<br />

passaggio che siano ripristinare le condizioni minime di civiltà,<br />

puntualmente viene risposto: “Io non ho sporcato, quindi non<br />

pulisco di certo!”. A questo punto, la battuta d’ordinanza <strong>è</strong>: “E<br />

chi lo farà allora? Certo non chi ha lasciato questa situazione…<br />

toccherà a qualcun anziano volontario. E lui che colpa ne ha?”. Così<br />

naufraga anche la speranza di vedere braccia pronte a dare un<br />

volto accogliente agli spazi che fanno da casa per tutti.<br />

<strong>La</strong> ricerca continua, ma i risultati <strong>se</strong>mbrano<br />

sulla stessa lunghezza d’onda. Qualcuno<br />

<strong>è</strong> riuscito a pronunciare frasi perfino<br />

blasfeme come queste: “Perché mai dovrei<br />

fare qualcosa per gli altri? Gli altri non hanno fatto mai niente<br />

per me!”. E in altre occasioni sono risuonate domande come: “Ma<br />

quanto si prende? Per così poco non vale la pena impegnarsi!”.<br />

Non incoraggia nemmeno l’espressione di un giovane indaffarato<br />

che scuotendo le spalle <strong>se</strong> ne esce con: “Solidarietà? Eh, ti do una<br />

mano…!”.<br />

Mentre la memoria riporta dialoghi desolanti che trafiggono<br />

la speranza, lo sguardo cade sulla lunga lista di nomi, ancora<br />

incompleta eppure già molto nutrita, di chi promette che<br />

quest’estate regalerà il proprio tempo a bambini e ragazzi della<br />

comunità facendo l’animatore o l’educatore al CRE oppure la guida<br />

ai preadolescenti sui <strong>se</strong>ntieri alpini di Cervinia. Sono adolescenti<br />

e giovani che for<strong>se</strong> chiederanno di spendersi anche in altri<br />

<strong>se</strong>rvizi, non <strong>solo</strong> dentro le nostre strutture parrocchiali; persone<br />

che in alcuni casi hanno già dimostrato grande generosità e<br />

<strong>se</strong>nso di responsabilità assumendo piccoli incarichi lungo tutto<br />

l’arco dell’anno; gente che non si fa notare e che qualche volta<br />

si <strong>se</strong>nte derisa dai coetanei, ma che ha il coraggio di scegliere<br />

la strada faticosa del <strong>se</strong>rvizio. Questi ragazzi esistono, hanno<br />

nome e cognome, carne e ossa. In qualche occasione si possono<br />

anche contare: non <strong>è</strong> detto che siano così pochi da diventare<br />

insignificanti.<br />

<strong>La</strong> ras<strong>se</strong>gna di frasi sconfortanti va completata con la lista delle<br />

loro espressioni: “Hai qualcosa da farci fare? Lo so che in <strong>oratorio</strong><br />

c’<strong>è</strong> <strong>se</strong>mpre bisogno”, “Io non lo faccio per i soldi. Ci sto volentieri<br />

anche <strong>se</strong> non prendo niente”, “Altre co<strong>se</strong> non riesco a farle, ma quel<br />

<strong>se</strong>rvizio potrei…”.<br />

Gente così ha il futuro in mano perché ha scelto di prender<strong>se</strong>lo<br />

e di custodirlo anche per gli altri. A questi coraggiosi sfidanti<br />

del pensiero comune dovremmo guardare con più attenzione<br />

e fiducia. Il compito della comunità educante <strong>è</strong> di non farli mai<br />

<strong>se</strong>ntire soli perché dal ‘fare’ si apprenda un modo di ‘es<strong>se</strong>re’.<br />

PS.: le frasi citate NON sono frutto di fantasia.<br />

aprile 2013<br />

Supplemento a “IL NEMBRO” n ° 4/2013<br />

e-mail: ilnembrogiovane@gmail.com<br />

redazione NG: via Vittoria,12 24027<br />

Il Nembro. Edizione della Parrocchia di Nembro<br />

Direttore e responsabile: Lino <strong>La</strong>zzari<br />

Autoriz. tribunale di Bergamo n. 44 del 23/12/85<br />

WEB<br />

www.<strong>oratorio</strong>nembro.org<br />

SOCIAL<br />

facebook.com/OratorioSanFilippoNeriNembro<br />

facebook.com/<strong>oratorio</strong>.nembro<br />

twitter.com/OratorioNembro<br />

MAIL<br />

<strong>oratorio</strong>@<strong>oratorio</strong>nembro.org<br />

SKYPE<br />

nembrogiovaneweb<br />

Se tu hai una mela, e io ho una<br />

mela, e ce le scambiamo, allora tu<br />

ed io abbiamo <strong>se</strong>mpre una mela<br />

per uno. Ma <strong>se</strong> tu hai un’idea, ed<br />

io ho un’idea, e ce le scambiamo,<br />

allora abbiamo entrambi due idee.<br />

George Bernard Shaw


2<br />

Solidali per la civiltà<br />

Solidali per la civiltà<br />

« Una persona che viaggia attraverso il nostro pae<strong>se</strong> e si ferma in un villaggio<br />

non ha bisogno di chiedere cibo o acqua: subito la gente le offre del cibo,<br />

la intrattiene. Ecco, questo <strong>è</strong> un aspetto di Ubuntu, ma ce ne sono altri.<br />

Ubuntu non significa non pensare a <strong>se</strong> stessi; significa piuttosto porsi la<br />

domanda: voglio aiutare la comunità che mi sta intorno a migliorare?. »<br />

(Nelson Mandela)<br />

<strong>La</strong> solidarietà <strong>è</strong> una parte fondamentale del vivere quotidiano, essa <strong>è</strong><br />

espressione di Civiltà nel <strong>se</strong>nso più nobile del termine e rappre<strong>se</strong>nta<br />

l’elemento di continuità che lega tradizione e innovazione.<br />

<strong>La</strong> solidarietà <strong>è</strong> un valore che ci viene dimostrato sin dalla tenera età e che<br />

<strong>solo</strong> con il tempo e l’esperienza impariamo a rispettare e a valorizzare. Aiuta<br />

a riempire i vuoti della nostra esistenza, troppo spesso creati ed ingigantiti<br />

da fenomeni come l’individualismo, l’egocentrismo e il disinteres<strong>se</strong> verso il<br />

mondo.<br />

Detto questo, <strong>è</strong> anche importante sottolineare che ogni gesto di solidarietà<br />

deve es<strong>se</strong>re compreso e voluto. Infatti tale gesto non deve es<strong>se</strong>re imposto<br />

ma deve partire in primo luogo dall’individuo, dalla sua capacità di pensare<br />

con spirito critico e dal coraggio che impedisce di fermarsi di fronte alle<br />

difficoltà. Solo in questo <strong>se</strong>nso può divenire anche espressione di libertà<br />

e può esprimersi nell’aiuto reciproco per poi dare origine a qualcosa di<br />

eccezionale e addirittura rivoluzionario.<br />

“Io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo”<br />

(Ubuntu: filosofia africana)<br />

Ester


1- Stefano Vargas, 24 anni<br />

2- Impiegato<br />

3- Significa non rimanere impassibili di fronte ai bisognosi<br />

4- Per niente, potrei rimanere impassibile di fronte a qualsiasi<br />

cosa<br />

5- Bono degli U2<br />

6- No, non ho neanche il tempo di pensare di fare volontariato<br />

:-(<br />

7- Gli anziani, gli ammalati e in generale le persone non<br />

autosufficienti<br />

8- Sì, anche <strong>se</strong> alcune bandiere continuano a sventolare e<br />

ad ergersi a difesa delle categorie di cui sopra<br />

9- Penso che per es<strong>se</strong>re in grado di aiutare una persona in<br />

difficoltà, prima sia necessario raggiungere un equilibrio<br />

personale e <strong>solo</strong> allora si <strong>è</strong> in grado di aiutare anche agli altri.<br />

Se ci sacrifichiamo troppo in prima persona rischiamo di<br />

non es<strong>se</strong>re poi capaci di aiutarci adeguatamente l’un l’altro.<br />

10- Dipende da cosa necessiti l’altro, <strong>se</strong>mbra impossibile ma<br />

a volte sono sufficienti anche <strong>solo</strong> poche parole giuste dette<br />

al momento giusto<br />

11- Una mela al giorno toglie il medico di torno<br />

12- Mangio Activia tutti i giorni, ho abbastanza Bifidus<br />

Actiregularis da non aver bisogno dell’aiuto di nessuno<br />

per i prossimi 50 anni. Tra 50 anni slitterò nella categoria<br />

“anziani” e ne riparleremo<br />

13- Quelli che vanno a vedere la partita quando c’<strong>è</strong> da chiudere<br />

NG !! ;-D<br />

14- Un quadro di Osvaldo Paniccia preso a caso<br />

15- Dragonball, nipotini e cioccolato<br />

16- No e non l’ho mai fatto in nessun ruolo, purtroppo :-(<br />

17- Perché non l’avevo mai fatta e avevo voglia di scrivere<br />

qualche castroneria<br />

18- Ciao Osvaldo, il vero volto dell’Arte <strong>se</strong>i <strong>solo</strong> tu. ‘hsatto<br />

1- Nome,cognome, età<br />

2- Professione<br />

3- Cosa <strong>è</strong> la solidarietà e cosa significa <strong>se</strong>condo te es<strong>se</strong>re<br />

solidali con gli altri?<br />

4- Ti <strong>se</strong>nti una persona solidale? Perché?<br />

5- Un personaggio famoso che ti viene in mente con la<br />

parola “solidarietà”?<br />

6- Fai volontariato o ti piacerebbe farlo? Se sì, in quale<br />

ambito?<br />

7- Quali sono a tuo avviso le “categorie” più bisogno<strong>se</strong> di<br />

solidarietà?<br />

8- Sei d’accordo che questo nostro mondo stia diventando<br />

<strong>se</strong>mpre più individualista e meno solidale con gli altri?<br />

9- “Ama il prossimo tuo come te stesso” , quali difficoltà riscontri<br />

nel mettere in atto questo splendido in<strong>se</strong>gnamento?<br />

10- Cosa si può fare nel nostro piccolo per aiutare gli altri?<br />

11- E per aiutare noi stessi?<br />

12- Ribaltiamo il punto di vista; qualcuno <strong>è</strong> solidale con te<br />

quando hai bisogno?<br />

13- Cosa ti dà più fastidio?<br />

14- Cosa invece ti fa davvero piacere?<br />

15- Tre ingredienti per la <strong>felicità</strong>?<br />

16- Farai il CRE? Se sì, con quale ruolo?<br />

17- Perché hai accettato di fare questa intervista? Per puro<br />

spirito di solidarietà?<br />

18- Fai un saluto a chi vuoi tu<br />

1- Valentina Epis, 24 anni<br />

2- Impiegata<br />

3- Significa es<strong>se</strong>re disponibili e aiutare gli altri<br />

4- Ogni tanto sì perché mi rendo disponibile agli altri<br />

5- Angelina Jolie<br />

6- No, non lo faccio e non avrei tempo per farlo<br />

7- Anziani e poveri<br />

8- Sì, sono completamente d’accordo<br />

9- È difficile pensare prima agli altri e poi a <strong>se</strong> stessi: spesso<br />

si tende a es<strong>se</strong>re egoisti<br />

10- Ad e<strong>se</strong>mpio si può fare del volontariato o più <strong>se</strong>mplicemente<br />

basta rendersi disponibili agli altri<br />

11- Se lo sapessi sarei più felice anch’io!!!<br />

12- Sì dai... qualche collega, qualche amico e la mia famiglia<br />

sono <strong>se</strong>mpre solidali con me<br />

13- <strong>La</strong> falsità<br />

14- Quando mi danno belle notizie e quando c’<strong>è</strong> il sole<br />

15- L’amore, l’amicizia e... la nutella!!<br />

16- No<br />

17- Perché mi hanno costretta!!!<br />

18- Ciao Fiamma che mi hai aiutato per l’intervista e ciao al<br />

condominio “Le Primule”!<br />

cifro89<br />

3


4<br />

ESTATE 2013<br />

DI NUOVO A CERVINIA!<br />

Come ogni anno tra le avventure estive arriverà<br />

anche quella per i ragazzi delle medie a Cervinia<br />

nella bellissima casa San Bernardo gestita dalla<br />

nostra parrocchia. Le date dei campi sono stabilite<br />

in questo modo: SECONDA MEDIA da martedì 11 a<br />

domenica 16 giugno; PRIMA MEDIA da domenica<br />

16 a venerdì 21 giugno. Per la TERZA MEDIA <strong>è</strong> prevista<br />

una bellissima uscita in<strong>se</strong>rita nel programma<br />

del CRE dopo la conclusione dei fatidici esami: dal<br />

4 al 7 luglio. E per tutti gli adolescenti sarà proposta<br />

una vacanza subito dopo la conclusione<br />

del CRE. Tutte le informazioni si possono ottenere<br />

presso la <strong>se</strong>greteria dell’<strong>oratorio</strong>.<br />

Super Derby… di ritorno!!<br />

Un intero girone <strong>è</strong> passato ed eccoci qui, pronti a<br />

raccontarvi come sono andate le rivincite. A differenza<br />

dell’andata, questa volta i tre derby si sono svolti in<br />

due giorni diversi: i primi due sabato 13 aprile e il terzo<br />

domenica 14.<br />

Andiamo con ordine: si parte alle 14.30 del sabato con<br />

una bellissima vittoria degli esordienti B contro l’<strong>oratorio</strong><br />

Cornale con un roboante 7 a 5. Insomma, un ottimo<br />

risultato per iniziare la giornata sotto i migliori auspici.<br />

Secondo match, primo derby: i pulcini bianchi (vincitori<br />

all’andata) cercano di confermare la loro superiorità<br />

contro gli agguerritissimi pulcini azzurri. <strong>La</strong> partita<br />

si accende immediatamente con i bambini sospinti<br />

dall’entusiasmo dilagante sugli spalti. Alla fine, dopo un<br />

match molto entusiasmante e <strong>se</strong>mpre in bilico, vincono<br />

i pulcini bianchi che dilagano nel finale fissando il<br />

risultato sul 6 a 2.<br />

Alle 16.30 comincia la terza partita: non <strong>è</strong> un derby<br />

ma <strong>è</strong> una partitissima con gli esordienti A che hanno<br />

DERBY AGAIN<br />

SI FIDA, SONO FORTE!<br />

I CRESIMANDI SI INCONTRANO<br />

“Mi sono <strong>se</strong>ntita forte quando ho scoperto che<br />

qualcuno mi voleva bene”. Lo scrive sul blog “sifidasonoforte.blogspot.it”<br />

una ragazza che a maggio<br />

riceverà la cresima. Insieme a lei circa 300 preadolescenti<br />

delle parrocchie del nostro vicariato si sono<br />

confrontati sul tema della forza in preparazione<br />

all’incontro con il Vescovo Francesco previsto per<br />

venerdì 19 aprile. Come già accaduto anche negli<br />

ultimi anni, i ragazzi interessati dal sacramento della<br />

Confermazione hanno la possibilità di incontrarsi<br />

per fare festa e accogliere le parole che il Vescovo<br />

rivolge loro in un momento così importante della<br />

loro vita di fede. L’evento esprime bene il <strong>se</strong>nso di<br />

appartenenza alla Chiesa anche di questi giovanissimi<br />

cristiani. Chi voles<strong>se</strong> intervenire nella discussione<br />

su forza e fiducia o lasciare il proprio pensiero<br />

può visitare il blog, da cui prendiamo in prestito<br />

un’altra bella riflessione: “Secondo me es<strong>se</strong>re forti<br />

significa <strong>se</strong>ntire dentro di s<strong>è</strong> coraggio e fiducia<br />

per continuare il proprio cammino nonostante gli<br />

ostacoli, ma significa anche es<strong>se</strong>re capaci di <strong>se</strong>ntirsi<br />

ottimisti anche nei momenti più bui per infondere<br />

positività anche agli altri. <strong>La</strong> fiducia in s<strong>è</strong> stessi <strong>è</strong><br />

necessaria, perch<strong>è</strong> fidarsi significa sapere che qualunque<br />

cosa succeda c’<strong>è</strong> <strong>se</strong>mpre qualcuno disposto<br />

ad aiutarti che non ti tradirà, e questo costituisce un<br />

grande aiuto per es<strong>se</strong>re positivi”.<br />

la grande occasione di vincere matematicamente il<br />

campionato e la sfruttano appieno con un <strong>se</strong>cco 9 a 0<br />

contro il Gandino.<br />

Chiude la giornata il derby dei giovanissimi. All’andata<br />

gli azzurri avevano fatto valere la loro maggiore<br />

esperienza ma i bianchi sono desiderosi di rivincita.<br />

Si dimostrano infatti subito più pimpanti e alla fine la<br />

spuntano con un perentorio 5 a 2.<br />

Passiamo ora alla giornata di domenica: alle 9.45 ha<br />

inizio l’attesissimo derby dei dilettanti David C vs<br />

David B! Nonostante l’orario, la cornice di pubblico <strong>è</strong><br />

apprezzabile e anche i giocatori non <strong>se</strong>mbrano ri<strong>se</strong>ntire<br />

troppo della sveglia anticipata. Alla fine prevale<br />

l’equilibrio e la partita termina con un giusto 4 pari.<br />

<strong>La</strong> due giorni si chiude con gli juniores vittoriosi contro<br />

la formazione del Marinelli per 2 a 1.<br />

Ora non resta che vedere come le varie compagini<br />

termineranno la stagione, sperando in positivi piazzamenti<br />

in classifica. BUON FINALE DI CAMPIONATO A<br />

TUTTI!!!!<br />

BRIGNO<br />

È TEMPO DI… METTERSI IN GIOCO<br />

RICORDI DI QUARESIMA<br />

<strong>La</strong> curiosità del mettersi in gioco, la curiosità del<br />

crescere in gruppo, la curiosità di scoprire le reazioni<br />

della gente... <strong>La</strong> “Via Crucis alternativa” proposta lo<br />

scorso 17 marzo <strong>è</strong> stata un e<strong>se</strong>mpio di quanto sia<br />

importante dare spazio a noi giovani e collaborare<br />

insieme per poter esprimere i nostri pensieri e i nostri<br />

talenti. È stato molto bello vedere quanta gente<br />

abbia partecipato a questa “novità” nella tradizione<br />

del Quaresimale. Abbiamo proposto qualcosa di nuovo<br />

e <strong>se</strong>mbra sia piaciuto. È stato un bel tempo di Preghiera.<br />

Quello che ci <strong>è</strong> rimasto più impresso <strong>è</strong> stato<br />

il “tempo di accettare”: dovremmo, for<strong>se</strong>, imparare a<br />

farlo tutti un po’ più spesso nella vita di tutti i giorni,<br />

accettare noi stessi e le scelte degli altri. Non bisogna,<br />

inoltre, dimenticare la gioia del donarsi agli altri e la<br />

cosa più importante… Noi condividiamo la voglia di<br />

condividere! Bene, <strong>è</strong> tempo di andare! Alla prossima!<br />

I ragazzi e gli educatori della 3a ADO


CRE 2013<br />

Everybody CRE !!<br />

Ciao a tutti , siamo A , B e C , siamo belli e simpatici, i ragazzi perfetti<br />

per fare gli animatori del C.R.E.; proprio per questo ci hanno in<strong>se</strong>riti in<br />

un grosso cerchio per farci diventare i testimonial dell’estate che sta per<br />

arrivare!<br />

Sabato 6 aprile eravamo al teatro del <strong>se</strong>minario in Città Alta per la<br />

pre<strong>se</strong>ntazione del C.R.E. 2013 come inviati speciali: la televisione era lì<br />

<strong>solo</strong> per noi… Modestia a parte, adesso vi raccontiamo qualche <strong>se</strong>greto<br />

su quello che tutti insieme vivremo tra qualche <strong>se</strong>ttimana… Diciamo<br />

“tutti insieme” perché il titolo del CRE di quest’anno <strong>è</strong> “EVERYBOBODY”,<br />

più simpaticamente definito da molti ragazzi “töcc in<strong>se</strong>ma”.<br />

<strong>La</strong> <strong>se</strong>rata <strong>è</strong> stata diretta per l’ultima volta da don Michele, direttore<br />

dell’UPEE (l’ufficio che coordina gli oratori), poiché partirà per Roma<br />

per assumere un nuovo incarico, lasciando al suo posto don Emanuele<br />

, attualmente curato all’<strong>oratorio</strong> di Grassobbio. <strong>La</strong> parte “yeah” della<br />

pre<strong>se</strong>ntazione <strong>è</strong> arrivata quando <strong>è</strong> stato introdotto il tema dell’estate:<br />

il corpo. A ragazzi e giovani si cercherà di dire che le persone non sono<br />

dei manichini, ma ogni parte del nostro corpo <strong>è</strong> importante e che gli<br />

uomini valgono per ciò che sono dentro.<br />

In previsione del Cre, l’<strong>oratorio</strong> ha proposto ai ragazzi<br />

tra i 14 e 18 anni un mini-corso di giocoleria e<br />

arti circensi con lo scopo di far loro sperimentare<br />

abilità interessanti per mettersi in gioco e divertirsi.<br />

Abbiamo chiesto l’aiuto di un esperto della<br />

compagnia Ambaradan in grado di offrirci consigli<br />

e tecniche specifiche nel <strong>se</strong>ttore animativo. Ogni<br />

incontro iniziava con un gioco di conoscenza e di<br />

movimento per creare un buon clima tra i ragazzi,<br />

rompere il ghiaccio e scaldarsi un po’. <strong>La</strong> prima<br />

proposta che ha pre<strong>se</strong>ntato ai ragazzi <strong>è</strong> stata<br />

l’imparare a lanciare con velocità e precisione da<br />

due a più palline per poi riprenderle al volo facendo<br />

Numeri<br />

per stupire<br />

Abbiamo <strong>se</strong>ntito poi diver<strong>se</strong> canzoni e visto tutti i balli per l’animazione,<br />

<strong>se</strong>condo noi la più divertente <strong>è</strong> quella dedicata all’animatore sfaticato.<br />

Abbiamo riso tanto, anche <strong>se</strong> la canzone dovrebbe farci ragionare: il<br />

C.R.E. deve es<strong>se</strong>re un momento di divertimento , ma anche di <strong>se</strong>rietà…<br />

Molti ragazzi come noi for<strong>se</strong> non la pensano così, ma <strong>è</strong> una cosa molto<br />

importante prendere sul <strong>se</strong>rio quest’esperienza poiché i bambini vedono<br />

animatori ed educatori come punti di riferimento. Chiunque ha vissuto<br />

l’esperienza del C.R.E., anche <strong>solo</strong> per una volta, lo sa benissimo!<br />

<strong>La</strong> storia quest’anno sarà molto divertente, anzi sarebbe meglio dire “le<br />

storie” poiché ogni animatore e educatore potrà raccontare un suo ricordo<br />

bello o brutto vissuto durante l’estate!<br />

Sarà molto divertente, ma per saperne di più , invitiamo tutti i genitori<br />

alla pre<strong>se</strong>ntazione con don Matteo e tutti noi “animaletti entusiasti” il 2<br />

giugno. Mentre voi vi annoierete<br />

ad ascoltare le parole del Don, noi<br />

insieme a tutti i nostri amici daremo<br />

un assaggio ai bambini di Everybody<br />

intrattenendoli con giochi, balli e<br />

grandi sorpre<strong>se</strong>!<br />

Per noi animatori gli incontri<br />

partiranno venerdì 19 aprile, invece<br />

per gli educatori avranno inizio<br />

lunedì 29 aprile... Chi ne voles<strong>se</strong><br />

sapere di più, passi in <strong>se</strong>greteria.<br />

L’avventura estiva avrà inizio il 24<br />

giugno : VI ASPETTIAMO NUMEROSI,<br />

CIAOOOOO!<br />

A(?),B(Benni) e C(Cami)<br />

fare loro percorsi diversi attorno al corpo. Dopodiché<br />

ha in<strong>se</strong>gnato a utilizzare il flowerstick: attraverso<br />

l’utilizzo di due bastoncini bisogna lanciare, far<br />

girare e prendere un terzo bastone; per poi passare<br />

ai <strong>se</strong>mplici piattini colorati da sostenere e far girare<br />

attraverso un bastoncino. Interessante <strong>è</strong> stato<br />

realizzare figure acrobatiche con il <strong>solo</strong> utilizzo<br />

del nostro corpo… Un’ occasione per mettersi a<br />

confronto con i propri limiti e riuscire a superarli<br />

insieme agli altri. I ragazzi attendono con ansia gli<br />

ultimi appuntamenti in cui potranno cimentarsi con<br />

tecniche e giochi vertiginosi… l’equilibrismo!!! E’<br />

stata un’occasione per dare ai nostri ragazzi spunti e<br />

idee nuove da proporre ai più piccoli durante la vita<br />

dell’<strong>oratorio</strong>.<br />

Chiara<br />

5


6<br />

Piazza... la macchina!<br />

È proprio durante i periodi di crisi, quando<br />

le istituzioni boccheggiano e gli ordinamenti<br />

affogano, che si <strong>se</strong>nte un gran bisogno<br />

di solidarietà, quel piccolo grande<br />

legame di fratellanza ed amore che ci lega<br />

gli uni gli altri. Un gesto, una parola, un<br />

aiuto possono es<strong>se</strong>re solidali: nella maggior<br />

parte dei casi si trova solidarietà nelle<br />

situazioni più disparate.<br />

Purtroppo spesso non la si trova dove<br />

maggiormente <strong>se</strong>rvirebbe: chiaro e<strong>se</strong>mpio<br />

di ciò <strong>è</strong> dato dalle vicende riguardanti<br />

l’ex presidente dell’Aler (azienza lombarda<br />

edilizia residenziale) Antonio Piazza, resosi<br />

protagonista nello scorso ottobre di un <strong>se</strong>rie<br />

di gesti che definire allucinanti <strong>è</strong> un eufemismo:<br />

costui, noncurante delle norme<br />

e della etica pubblica, ha dapprima parcheggiato<br />

la sua Jaguar nel posto ri<strong>se</strong>rvato<br />

ai disabili; giustamente denunciato da un<br />

disabile a cui aveva sottratto il sopra citato<br />

posto, per tutta risposta, anziché venire a<br />

più miti consigli e lasciare il posteggio a<br />

chi spettas<strong>se</strong> realmente, ha invece deciso<br />

di “vendicarsi” della denuncia del mal-<br />

In Italia e nel mondo sono attive<br />

numero<strong>se</strong> associazioni di volontariato che si<br />

occupano di pace, non violenza, diritti umani,<br />

liberazione dei popoli oppressi, rispetto<br />

dell’ambiente, libertà di espressione, supporto<br />

ai paesi in via di sviluppo, prevenzione, cura di<br />

malattie e molto altro ancora.<br />

Da circa vent’anni <strong>è</strong> sorta la Fondazione<br />

Italiana per il Volontariato (FIVOL) che<br />

si occupa di promuovere, incoraggiare e<br />

tutelare il volontariato e le associazioni che<br />

vi operano, sostenendo i principali diritti di<br />

partecipazione, solidarietà e pluralismo così<br />

come viene stabilito dalla Costituzione della<br />

Repubblica Italiana.<br />

Il volontariato si pone come punto di diffusione<br />

di solidarietà e alcune delle sue principali<br />

linee guida sono riportate dalla “Carta dei<br />

capitato forandogli le gomme dell’auto.<br />

Resosi conto dell’orripilanza del suo gesto,<br />

ha quindi cercato di rimediare al danno<br />

chiamando dei gommisti. Ma l’horror<br />

show non <strong>è</strong> terminato qui: intervistato in<br />

merito alla vicenda, il politico lecche<strong>se</strong><br />

ha dichiarato che “<strong>solo</strong> un pezzo della<br />

Jaguar sporgeva nel posto ri<strong>se</strong>rvato ai<br />

disabili, in realtà da tre anni io parcheggio<br />

nel posto accanto, in divieto<br />

di sosta: qual <strong>è</strong> il problema?”<br />

Già, qual <strong>è</strong> il problema?<br />

CAVA<br />

LA NOSTRA<br />

PENNA ROVENTE !!<br />

valori del volontariato”. Tra i suoi principi<br />

fondanti viene sottolineato innanzitutto il<br />

ruolo del volontario che concretamente offre<br />

il proprio impegno e il proprio tempo in modo<br />

gratuito per il sostegno e la piena attività<br />

dell’associazione di cui fa parte. Questo<br />

mette in evidenza la libertà dell’azione del<br />

volontario sottolineando in particolar modo<br />

il valore fondamentale della relazione e della<br />

condivisione con l’altro.<br />

Pertanto il volontariato, che si gioca sul piano<br />

della solidarietà, <strong>se</strong>rve anche alla crescita<br />

dell’individuo e alla sua formazione. Esso<br />

<strong>è</strong> necessario anche per quanto riguarda la<br />

pratica della cittadinanza attiva in quanto<br />

svolge un fondamentale ruolo di aiuto alla<br />

comunità, alle sue fasce più deboli e offre<br />

sostegno alla Cultura (e alle Culture) in ogni<br />

forma, linguaggio espressione e volto.<br />

Ester


“L’ultima Cena” di Leonardo<br />

“Un sogno per domani”<br />

Regia di Mimi Leder<br />

Anno 2000<br />

Oggi con<strong>se</strong>rvato nel refettorio del convento adiacente al santuario di Santa<br />

Maria delle Grazie a Milano, “L’Ultima Cena” (conosciuta anche come “Cenacolo”)<br />

di Leonardo <strong>è</strong> uno dei dipinti più discussi negli ultimi anni (soprattutto dopo<br />

la pubblicazione del thriller di Dan Brown “Il Codice da Vinci”). A causa di<br />

una singolare sperimentazione del geniale artista fiorentino e dell’umidità<br />

tipica del luogo dove l’affresco venne realizzato tra il 1494 e il 1498, <strong>è</strong> oggi<br />

difficile distinguere totalmente nell’immagine i tratti tracciati molti <strong>se</strong>coli fa da<br />

Leonardo. Secondo alcune testimonianze, <strong>se</strong>mbra addirittura che subito dopo<br />

aver terminato di dipingere la<br />

parete, lo stesso pittore si sia<br />

accorto di alcune crepe che<br />

andavano formandosi sulla<br />

superficie. Nel corso degli<br />

anni l’opera fu naturalmente<br />

sottoposta a numerosi restauri,<br />

l’ultimo dei quali risale al 1977<br />

ed <strong>è</strong> durato circa vent’anni.<br />

Il ritocco ha riportato in luce<br />

una vivacità cromatica fino ad<br />

allora totalmente sconosciuta.<br />

L’affresco appare finemente<br />

studiato in tutti i suoi minimi<br />

dettagli, dal complesso reticolo<br />

di linee prospettiche all’illuminazione che invade tutta la scena. I volti degli<br />

apostoli, <strong>se</strong>condo la riconoscibilissima tecnica di Leonardo, sono dolci, aggraziati<br />

e dalle tinte pastello. Alle spalle dei convitati si aprono tre finestre, rivelatrici di<br />

un paesaggio naturale (identificato con un territorio dell’alto <strong>La</strong>rio). Nonostante<br />

le figure siano poco visibili, il dipinto attira milioni di visitatori ogni giorno.<br />

Consiglio quindi, a chiunque voglia ammirare “L’Ultima Cena” di Leonardo, di<br />

prenotare i biglietti con largo, anzi larghissimo anticipo.<br />

un momento di solidarietà<br />

Eugene, un in<strong>se</strong>gnante di scienze sociali, dà un tema ai suoi studenti di scuola media:<br />

“pensare a un modo per cambiare il mondo e metterlo in pratica”.<br />

Elis<br />

Trevor, un ragazzino della clas<strong>se</strong>, cercherà di risolvere il problema e di attuare la sua<br />

idea anche a rischio della sua vita. Il tutto si svolge con lo sfondo di una vicenda<br />

familiare difficile, una città complicata, una storia d’amore tra l’in<strong>se</strong>gnante e<br />

la mamma del ragazzino, Arlene. Il ‘sogno per domani’ di Trevor stupirà sia<br />

l’in<strong>se</strong>gnante che la madre ma darà i suoi incredibili risultati.<br />

Trevor prende sul <strong>se</strong>rio il compito e formula la sua ipotesi: “Ognuno deve<br />

fare tre favori a tre persone diver<strong>se</strong> che, a loro volta, devono ricambiare la<br />

buona azione, e che a loro volta lo ricambieranno ancora, così da espandere<br />

in breve tempo un’onda di bontà e di solidarietà in grado di migliorare il mondo”.<br />

Il ragazzino chiarisce poi cosa occorre fare per mettere in pratica la sua idea:<br />

“Una buona azione che sia veramente di aiuto a una persona (cio<strong>è</strong> fare qualcosa<br />

per qualcuno che non può fare da <strong>solo</strong>) vale come salvare una vita, ed una volta fatta<br />

bisogna dire a questa persona fortunata di non restituire il favore ma di ripetere a sua<br />

volta l’azione ad altre tre persone, e così di <strong>se</strong>guito, in modo da generare una catena<br />

infinita di solidarietà e amore “.<br />

Tutto il film si fonda sulla “buona azione”, sulla capacità di amare sinceramente l’altro, volere il suo bene<br />

ed avere fiducia in lui. Trevor non chiede molto, <strong>solo</strong> che la buona azione venga ripetuta almeno tre volte.<br />

E tutto questo sta a ribadire quanto in realtà sia <strong>se</strong>mplice donare affetto e riuscire con dei piccoli gesti a<br />

cambiare il mondo, e <strong>se</strong> questo parte da un bambino ci può far capire molte co<strong>se</strong> in piu.<br />

Ve lo consiglio vivamente perché vi farà ragionare su un argomento che, purtroppo, molti di noi sottovalutano<br />

o addirittura non prendono nemmeno in considerazione.<br />

Jaguar 90<br />

7


…libriAMOci…<br />

piccole ricette per nutrire la mente<br />

Soluzioni JOKEGGIANDO<br />

di marzo<br />

“Anche tu <strong>se</strong>i ebrea, signora?”<br />

“No, sono belga.”<br />

“Come me!”<br />

“Sì, come te. Ma cristiana.”<br />

“Cristiano <strong>è</strong> il contrario di ebreo? “<br />

“Nazista, <strong>è</strong> il contrario di ebreo.”<br />

Jo<strong>se</strong>ph <strong>è</strong> un bambino di <strong>se</strong>tte anni.<br />

<strong>La</strong> mamma lo ha appena lasciato<br />

dalla ricca contessa Sully, perché<br />

sta andando ad avvisare il marito e<br />

tutto il quartiere: a breve i soldati<br />

tedeschi avrebbero fatto una retata<br />

nel loro quartiere. Jo<strong>se</strong>ph, così piccolo,<br />

non capisce che differenza ci sia<br />

tra es<strong>se</strong>re belga o ebreo o cristiano<br />

ma anni dopo ricorda bene la paura<br />

della madre nel vedere le SS sul<br />

tram. Viene portato a Villa Gialla,<br />

un collegio-orfanatrofio, dove molti<br />

bambini <strong>se</strong>nza genitori, ebrei e non,<br />

venivano lasciati. Il collegio era gestito<br />

da padre Pons, un signore dalla<br />

testa ro<strong>se</strong>a, calva e lucida (in france<strong>se</strong><br />

“Pons” e “ponce”, pomice, hanno<br />

VERTICALI<br />

1. Ortaggi sott’aceto<br />

2. Importante nodo ferroviario del<br />

viterbe<strong>se</strong><br />

3. Il nome del sor Patacca<br />

4. Iniziali di Noiret<br />

5. Antica lingua della penisola<br />

anatolica<br />

6. Comprensiva di tara<br />

7. Può es<strong>se</strong>re ... fritta<br />

8. Lo zio degli Spagnoli<br />

9. Un tipo di farina<br />

10. Mendicare<br />

11. Morbo<strong>se</strong>, anormali<br />

14. Fondata su un principio di<br />

parità<br />

16. Estensione del braccio<br />

17. Ci sono d’accusa e di vestiario<br />

19. Scende dal cielo come ovatta<br />

20. Fuoco acceso all’aperto<br />

22. Cerimonia religiosa<br />

23. Sono state sostituite in Italia<br />

dall’euro<br />

25. Capoluogo lombardo<br />

27. Scialle di lana bianca nella<br />

liturgia ebraica<br />

30. Cantante e pre<strong>se</strong>ntatore<br />

31. Baie, in<strong>se</strong>nature<br />

33. Preposizione <strong>se</strong>mplice<br />

34. Motoscafo d’assalto della Regia<br />

Marina italiana<br />

35. Tra Teresa e Sio<br />

36. Direttore Sportivo<br />

lo stesso suono e fanno quindi un gioco di parole<br />

in riferimento alla testa pelata del padre). Padre<br />

Pons non <strong>è</strong> un prete come tanti: una <strong>se</strong>ra Jo<strong>se</strong>ph e<br />

Rudy, il suo “padrino”, cio<strong>è</strong> il ragazzo più grande<br />

che ha il compito nel collegio di fargli da fratello<br />

maggiore, scoprono che padre Pons esce e si reca<br />

in fondo al parco del collegio, verso una chie<strong>se</strong>tta.<br />

Ogni <strong>se</strong>ra aspetta qualcuno che, con un enorme<br />

sacco, bussa <strong>se</strong>condo un codice misterioso ed<br />

entra. Jo<strong>se</strong>ph inizia a farsi delle domande: cosa ci<br />

fa padre Pons ogni <strong>se</strong>ra lì dentro? <strong>La</strong> vicenda, tra<br />

fiaba e realtà, si svolge <strong>se</strong>condo <strong>se</strong>greti poi svelati,<br />

scherzi e i tentativi di padre Pons e di Marcelle, la<br />

farmacista del pae<strong>se</strong> che bestemmia per tre, di nascondere<br />

i bambini ebrei fra tutti gli altri bambini<br />

cristiani, fra travestimenti e sotterfugi. Qualche<br />

anno dopo, nella primavera del 1945, Jo<strong>se</strong>ph<br />

ha dieci anni ed <strong>è</strong> ancora alla Villa Gialla. Ogni<br />

domenica c’<strong>è</strong> la possibilità che tra la folla di adulti<br />

lì davanti ci siano i propri genitori. O per lo meno<br />

qualcuno che voglia adottare uno dei bambini orfani.<br />

Jo<strong>se</strong>ph, ogni domenica, spera di incontrare<br />

nella folla gli occhi di sua madre e di suo padre:<br />

ma, ogni domenica, scende dalla pedana affranto<br />

ORIZZONTALI<br />

1. Programma software per creare<br />

altri programmi<br />

11. Termine che non ammette<br />

repliche<br />

12. Parte di tragedia o commedia<br />

13. Complesso musicale<br />

14. Metà pera<br />

15. Tra due e quattro<br />

16. Re della Frigia<br />

17. Fratello di Sem<br />

18. Pari in noni<br />

19. Venuta alla luce<br />

20. Illumina di notte<br />

21. Regione della Francia<br />

23. Matita<br />

24. Dai suoi frutti si estrae l’olio<br />

25. Soldati<br />

26. Pas<strong>se</strong>ggiate fuori città<br />

27. C’<strong>è</strong> quello al bersaglio<br />

28. Targa di Enna<br />

29. Seconda moglie di Atamante<br />

30. Le hanno i mulini<br />

31. Questa tronca<br />

32. A noi<br />

33. Residuo della trebbiatura dei<br />

cereali<br />

34. Golda, ex premier d’Israele<br />

35. Piccolo fabbricato<br />

indipendente<br />

37. Affermazione di una dottrina<br />

diversa da quella formulata<br />

dall’autorità religiosa<br />

perché nessuno l’ha voluto o riconosciuto. Non<br />

riesce a capire perché: <strong>è</strong> vero che le sue scarpe di<br />

cuoio sono consumate e stanno insieme per miracolo<br />

ma Léonard aveva i piedi nudi e l’avevano<br />

preso lo stesso.<br />

Alla fine Jo<strong>se</strong>ph troverà i suoi genitori o no? L’importante<br />

<strong>è</strong> sapere che la Liberazione per lui coinciderà<br />

con tanti cambiamenti e la scoperta che la<br />

volontà di amare può es<strong>se</strong>re più forte di tutte le<br />

differenze. Il libro s’intitola “Il bambino di No<strong>è</strong>”<br />

ed <strong>è</strong> scritto da Eric -Emmanuel Schimtt, drammaturgo<br />

e romanziere france<strong>se</strong>: questo scrittore<br />

ha la grande capacità di colorare le sue storie dei<br />

<strong>se</strong>ntimenti umani più profondi e di toccare corde<br />

nascoste e <strong>se</strong>polte dalle apatie e dalle fatiche quotidiane.<br />

” Senta, padre, ma <strong>se</strong> discendo da una razza che<br />

ha migliaia di anni, rispettabile e tutto il resto,<br />

vuol dire che sono nobile?”<br />

Stupito, esitò un attimo. Poi mormorò:” Sì, certo<br />

che <strong>se</strong>i nobile“.<br />

“Ah, mi pareva.” Quella conferma della mia<br />

intuizione a me sarebbe bastata. Padre Pons però<br />

continuò: ”Per me tutti gli uomini sono nobili.”<br />

Mariachiara<br />

ch’accadrà ch’accadrà<br />

29/04/13 The Knife @Alcatraz,MI<br />

1/05/13 The Melvins Lite @Bloom,Mezzago<br />

2/05/13 Renzo Arbore @Palacreberg,BG<br />

3/05/13 Salmo @LIVE MUSIC CLUB,Trezzo<br />

7/05/13 Motorpsycho @Bloom,Mezzago<br />

9/05/13 Teho Teardo e Blixa Bargeld @Alcatraz, MI<br />

14/05/13 Marco Carta @Alcatraz,MI<br />

15/05/13 Black Flag @Alcatraz,MI<br />

JOKEggia<br />

JOKEggian

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