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Linkem: Antenne green e solare per la rete wi-max

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<strong>Linkem</strong>, telecomunicazioni, antenne <strong>green</strong> e <strong>so<strong>la</strong>re</strong><br />

Risparmio ed efficienza degli apparecchi. Il caso di <strong>Linkem</strong>, coinvolta in un<br />

progetto dall’Ateneo di Roma 3 <strong>per</strong> testare l’alimentazione di un impianto di<br />

telecomunicazioni con pannelli fotovoltaici e batterie al litio di ultima<br />

generazione.<br />

<strong>Antenne</strong> a basso consumo e pannelli fotovoltaici <strong>per</strong> alimentare gli impianti<br />

del<strong>la</strong> <strong>rete</strong> <strong>wi</strong>-<strong>max</strong>. Anche nel settore delle telecomunicazioni c’è chi vuole<br />

risparmiare energia puntando su apparecchi efficienti e sulle fonti<br />

alternative. E’ il caso di <strong>Linkem</strong>, una giovane azienda italiana, partecipata<br />

anche da due fondi americani, un fatturato di 40milioni di euro circa, che da<br />

qualche anno è stata coinvolta dall’università di Roma 3 in un progetto <strong>per</strong><br />

testare l’alimentazione di un impianto delle telecomunicazioni con pannelli<br />

fotovoltaici e batterie al litio di ultima generazione.<br />

«Durante <strong>la</strong> s<strong>per</strong>imentazione il gruppo di <strong>la</strong>voro costituito anche da<br />

SunSystem e Fiamm — spiega l’amministratore delegato di <strong>Linkem</strong> Davide<br />

Rota — ha riscontrato un unico limite: il basso rendimento dei pannelli in<br />

commercio che comporta l’utilizzo di spazi importanti <strong>per</strong> produrre l’energia


necessaria e <strong>per</strong> ovviare a questo problema adesso si sta studiando lo<br />

sviluppo di pannelli più evoluti».<br />

Intanto le circa 1.200 antenne che <strong>Linkem</strong> ha sul territorio sono già tutte a<br />

basso consumo. «Un vantaggio — spiega Rota — i nostri apparati funzionano<br />

con forniture di 1,5 kilowatt (meno di un’utenza domestica) mentre le<br />

forniture di altri o<strong>per</strong>atori variano da 5 a 15 kilowatt in base alle tecnologia<br />

instal<strong>la</strong>te». E in futuro grazie a queste antenne, anche nell’ottica di piazzare<br />

i pannelli fotovoltaici <strong>per</strong> alimentarle, <strong>Linkem</strong> avrebbe bisogno di spazi anche<br />

dieci volte inferiori rispetto a quelli di altri o<strong>per</strong>atori. La strada è dunque<br />

segnata e l’azienda romana ha scelto di seguire l’approccio <strong>green</strong>.<br />

«Si tratta di un <strong>per</strong>corso — prosegue l’amministratore delegato — che non<br />

paga da subito ma richiede tempo, del resto è in linea con <strong>la</strong> filosofia del<strong>la</strong><br />

nostra azienda che segue un approccio etico <strong>per</strong> stare sul mercato prestando<br />

attenzione non solo all’ambiente ma anche ai dipendenti: non a caso<br />

tendiamo sempre ad assumere con contratti a tempo indeterminato e oggi<br />

abbiamo 200 dipendenti».<br />

Ma come vanno gli affari? «Bene, cresciamo: siamo passati dai 28mi<strong>la</strong><br />

abbonati del 2011 ai 110mi<strong>la</strong> dell’anno scorso e adesso stimiamo di<br />

raggiungere i 210mi<strong>la</strong> nel 2013». (st.a.)<br />

FONTE: Repubblica.it

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