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Sintiti! Sintiti

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Erano le sedici in punto quando entrai nel negozio, l’interno<br />

sembrava più una biblioteca che una libreria, i muri erano coperti<br />

da scaffaloni a scansie piene di volumi tanto da dare l’impressione<br />

che fossero loro a sostenere il soffitto.<br />

Dietro il lungo banco in laminato plastico stava un uomo di<br />

mezza età con un paio d’occhiali dalla montatura metallica e le<br />

tempie banche.<br />

- Desidera?<br />

Voce bassa, calma, intonata alla sua persona.<br />

- Sono venuto per quel lavoro; mi chiamo Corrado Ottavini e<br />

mi manda il cavaliere Selva.<br />

- L’aspettavo. Il cavaliere mi ha telefonato stamani; venga, le<br />

mostro il suo lavoro.<br />

Parve essere contento di vedermi, mi indicò l’ubicazione dei<br />

vari tipi di libri e mi fissò la paga. Non mi pareva vero!<br />

- Adesso può mettersi dietro il banco, stasera le darò un acconto.<br />

Nel retrobottega c’era una scala che probabilmente portava<br />

all’appartamento del libraio.<br />

Fino a tutto il pomeriggio pensai che fosse scapolo o comunque<br />

vedovo, ma dovetti ricredermi quando, dall’appartamento, scese<br />

una donna giovane. Il vecchio le andò incontro.<br />

- Bianca, giungi a proposito, ecco il nuovo commesso, è giovane<br />

e forte, mi aiuterà molto bene, ne sono sicuro.<br />

La guardai negli occhi mentre lei faceva lo stesso: che donna<br />

meravigliosa era! Tutto in lei era bellezza, una bellezza gentile,<br />

morbida, i capelli nerissimi le incorniciavano un viso dall’ovale<br />

perfetto, i seni spuntavano ritti sotto il completo verde scuro che la<br />

fasciava in modo uniforme; aveva tutte le curve al giusto posto,<br />

provocanti e gentili.<br />

Aveva distolto gli occhi da me mentre sentivo che il marito<br />

diceva qualcosa a proposito del lavoro.<br />

-Quando mia moglie è libera, scende sempre a dare una mano.<br />

- Non l’ascoltavo più, tutti i miei sensi erano rivolti a lei che,<br />

dietro la vetrina, riassettava i volumi china in avanti.<br />

- Corrado, accenda le luci della vetrina, fuori fa buio.<br />

In confronto a lei, Suzie diventava qualcosa di sciupato, di<br />

usato anche troppe volte.<br />

- Corrado.…. Mi resi conto che il libraio mi si rivolgeva per le<br />

luci. Come un automa eseguii.<br />

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