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Paolo Proietti<br />

हठयोग Haṭhayoga<br />

“Lo yoga della Potenza”<br />

“Riflessioni all’ombra del bambù”<br />

Incontri condotti da Paolo Proietti<br />

Organizzazione: Malcolm Bilotta<br />

CRONACHE DAL CENOBIO


Quelli che seguono sono i resoconti<br />

di una serie di discussioni e dialoghi<br />

avvenuti in tempi e luoghi diversi,<br />

negli ultimi cinque anni.<br />

Pensando che possano essere utili ,<br />

visti gli argomenti trattati,<br />

li si ripropone su questo forum.<br />

Si sono mutati alcuni nomi ed alcune "circostanze"<br />

per motivi legati al rispetto della privacy.<br />

2<br />

un sorriso,<br />

Ryu no Kokyu


CAPITOLO 1<br />

3


I,1 - Scuola/Tradizione/Sapere<br />

Postulante:<br />

.. avevo un paio di dubbi in mente...<br />

Ho letto che il jnana yoga raggiunge il samandhi tramite la conoscenza dei processi intellettivi<br />

della mente, ma questo non dovrebbe essere uguale per tutti?<br />

Ho anche letto che soltanto gli stili tantrici di yoga risvegliano veramente la kundalini....<br />

perchè il mantra è pericoloso... l'ho letto da qualche parte....<br />

poi ci sono i chakra<br />

muladhara ......<br />

swathistana gestisce il rapporto con il piacere<br />

manipura gestisce il rapporto con gli altri, l'affetto ed è anche il serbatoio del prana<br />

anahata gestisce il collegamento con i chakra superiori, se funziona bene si inizia ad amare gli<br />

altri ....<br />

vishuddi gestisce il potere della comunicazione, il carisma<br />

anja gestisce la fantasia, l'inteligenza e l'intelletto<br />

poi c'è sahansara che non ho la + pallida idea di che diavolo faccia ...<br />

e poi....<br />

Autista:<br />

Che mal di testa!<br />

Senti. Smettila di leggere.<br />

Chiama karma yoga tutto quello che fai col corpo e fallo in maniera tale che diventi un fare<br />

perfetto.<br />

(Tutte le operazioni che farai per giungere a questa perfezione sono il karma yoga).<br />

Chiama bhakti yoga tutto quello che fai con i sentimenti e le emozioni e fallo dedicandole ad un<br />

Ideale puro.<br />

(Tutte le operazioni che farai per giungere a questa dedizione sono il bhakti yoga).<br />

Chiama jnana yoga tutto quello che fai con i pensieri e fallo distaccato con discriminazione.<br />

(Tutte le operazioni che farai per in questa discriminazione è lo jnana yoga).<br />

Mentre sarai nel "fare" verificherai se quello che leggi risponde o no. S<br />

e troverai che non risponde chiederai.<br />

Nel fare ti accorgerai che ci sarà una predisposizione (karma) che sembrerà indirizzarti verso uno<br />

di questi yoga/marga. A quel punto ti porrai il problema eventualmente di cercarti un istruttore.<br />

Le domande che poni hanno suoni diversi caso per caso, ma non solo, nel caso della stessa persona<br />

hanno diverse risposte in funzione se la singola posizione coscenziale viene vissuta in una maniera<br />

o altra.<br />

4


Applicare qualcosa solo perché lo si è letto... non ha molto senso... (a meno che non si sia nei<br />

compiti di verificare la risonanza di una disciplina o di un ramo o di una scuola, o si ha voglia di<br />

giocare).<br />

Ma buttarsi giù dalla parete del km lanciato per giocare, lo fa solo chi sa veramente "giocare" con<br />

gli sci. Non chi<br />

ha letto un libro sullo sci.<br />

Kundalini, chakra et similaria lasciale per quando e se riscontrerai delle problematiche che<br />

necessitino una correzione/ausilio di quello che puo' essere un processo naturale; e in quel caso<br />

fatti consigliare dal tuo istruttore.<br />

Prendi seriamente queste parole.<br />

Non si sta scherzando.<br />

Hai fatto delle domande e si è offerta un'istruzione; anche se la risposta non è quella che ti<br />

aspettavi (cosa te ne saresti fatto di una risposta che avrebbe portato solo altre inutili domande le<br />

cui risposte avrebbero portato altre domande, etc. etc.)<br />

Vuoi un'altra risposta? Ok. Chiedi il nome di alcuni Brahmana.<br />

Poi verifica chi fra questi sia logisticamente piu' vicino alla tua residenza e poi implora, bada bene,<br />

"implora" di accettare di essere il tuo riferimento, accettandone però ogni istruzione.<br />

Anche se si rifiuteranno obbedisci ad ogni ordine che ti verrà impartito. Se non sei in grado di<br />

obberire o...<br />

...Se delle due risposte, nessuna risuona. Ti si consiglia di cercare un centro yoga nella tua città. Là<br />

troverai chi oltre ad aver letto qualche libro, forse pratica "gli" yoga sui quali poni certe questioni.<br />

Pagando ti verranno ripetute delle risposte.<br />

Uh... in questo caso, cerca di scoprire se le risposte che ti vengono porte sono tali solo perché<br />

hanno letto piu' libri di te o li ricordano meglio. Se hai un buon karma, avranno realmente<br />

affrontato, esperito e risolto quel particolare aspetto.<br />

Shanti<br />

Teatrante<br />

Che toni, Autista, ....scusami ....ma sembri il Teatrante!<br />

Autista:<br />

Ma sono Il Teatrante!<br />

Sembrava che se ne fossero accorti tutti.<br />

Infatti pochi hanno osato entrare nel monologo che facevo tra me e me a due voci.<br />

Mi serviva uno specchio per vedermi meglio e dirmi meglio alcune cose che già sapevo.<br />

Anche adesso che ho fatto finta di accorgermene, fa parte del gioco.<br />

Ovunque possa essere, sarò là, senza altri da ciò che sono... ergo sono sempre e solo il Teatrante o<br />

quale nome vogliate chiamare..<br />

Teatrante:<br />

Ah! è per questo che quando gioco a scacchi con l'autista non vinco mai...<br />

sa sempre le mosse che ho in mente...<br />

5


E se fosse questo il segreto della spada?<br />

Autista<br />

Qualcuno parlava del crocifisso.<br />

Qualcuno parlava dei mandala<br />

Qualcuno parlava dei mantra<br />

Qualcuno parlava dei riti<br />

Qualcuno parlava dello yoga<br />

Qualcuno parlava della tradizione<br />

Tenendo ad esempio presente che il vero insegnamento è testimonianza della conoscenza del<br />

Reale...<br />

...abbiamo poi, anche la testimonianza di una percezione. La testimonianza dell'inferenza. La<br />

testimonianza della credenza/sovrapposizione.<br />

La potenza della parola veniva trasmessa oralmente, talvolta il discepolo/i non era in grado di<br />

comprendere/realizzare/vivere la testimonianza come continuo presente, allora necessitava la<br />

trasmissione di un parola che potesse essere realizzata successivamente, la testimonianza diveniva<br />

istruzione.<br />

(Se testimonio la tua natura, la tua percezione, non hai bisogno di apprensione, se non allo<br />

svelamento di ciò che sei/sai).<br />

L'istruzione necessitava di ausili per essere ricordata. Ciò che ricorda è la mente, essa opera<br />

meglio per immagini, per figuranti.<br />

Figuranti che rappresentavano anche l'inrappresentabile.<br />

Qualcuno parlava del crocifisso.<br />

Qualcuno parlava dei mandala<br />

Qualcuno parlava dei mantra<br />

Qualcuno parlava dei riti<br />

Qualcuno parlava del crocifisso.<br />

Qualcuno parlava dei mandala<br />

Qualcuno parlava dei mantra<br />

Qualcuno parlava dei riti<br />

Qualcuno parlava della tradizione<br />

Qualcuno parlava dello yoga<br />

6


Chi ci parla del teatro della memoria?<br />

Tu, teatrante?<br />

O tu, giovane fuoco figurante?<br />

Shanti<br />

Teatrante<br />

......la strada è molto grande è piena di gente .<br />

tutti intorno ad una casa bassa sono tanti io sono leggero.<br />

escono in quattro jinpa non c'è c'è puntsok.....<br />

non mi guarda,piango lo chiamo non mi sente.<br />

mi guarda ride mi dice il nome.<br />

vedo la strada dall'alto è piena di gente .<br />

il mio nome..devo ricordarmi il mio nome..<br />

sono su una scala sto per schiacciarla.<br />

mi fermo.<br />

E' una tartaruga bianca ha una croce d'oro sul guscio .<br />

la seguo.<br />

c'è un prato quadrato.<br />

è verde.<br />

davanti una donna vestita di bianco.<br />

a destra e a sinistra due uomini.<br />

blu e rosso ma non so quale.<br />

dietro c'è il giallo ma non lovedo se che c'è.<br />

la tartaruga è davanti.<br />

prima però c'è il fuoco.<br />

C'è Tara al centro...<br />

siamo abbracciati.<br />

poi entrano i cervi.<br />

dopo i cervi le maschere con i cappeli neri.<br />

non ho paura.<br />

dopo il fuoco.<br />

sono quattro torce.<br />

le metto ai lati.<br />

jinpa si leva il cappello giallo.<br />

i fuochi sono quattro.<br />

sto al centro.<br />

mi sembra che mi guardino tutti.<br />

non so che fare.<br />

poi mi metto su una gamba.<br />

mi viene spontaneo.<br />

sto su una gamba.<br />

sto fermo.<br />

fermo.<br />

e parlo con le mani.<br />

muovo le mani.<br />

7


...<br />

basta...sto cominciando a pensare.....<br />

Autista:<br />

Il teatro è uno.<br />

Ed in fondo il continuo divenire è un teatro della memoria per trascendere sé stesso.<br />

Ma dei figuranti sul proscenio, alcuni muovono a integrare il fondo, altri a rappresentare<br />

l'immagine.<br />

Alcuni, teatrante, hanno il compito di sollecitare non l'occhio, non l'orecchio, non la mente<br />

dell'astante.<br />

Ad alcuni è dato un compito più arduo.<br />

Ad alcuni tocca di sollecitare la coscenza degli astanti, ma non di tutti.<br />

E' per questo che allora loro stessi sono il linguaggio che può essere letto solo da quelle coscenze<br />

che sono pronte, è quando non è l'occhio, non è l'orecchio, non è la mente ad essere sollecitata.<br />

teatrante:<br />

ma mi sento un pochino spellato , autista.<br />

Sono confuso.<br />

nel ricordare ho quella sensazione sulla fronte che conosco e un po' mi turba.<br />

mi sento sciocco, ma in realtà mi fido di te.<br />

Autista:<br />

Vorrei fare una premessa, a maggior ragione necessaria in un consesso pubblico.<br />

....... Questo è un dialogo fra questo ente e un altro ente. Se anche altri vogliano partecipare, essi<br />

sono liberi, ma senza la presunzione che le riposte date all'uno siano applicabili anche ad altri.<br />

Quanto si espone è una testimonianza/esperienza ma viene esposta secondo l'interlocutore, non<br />

essendoci una testimonianza assoluta.<br />

Quanto dice l'autista al teatrante, è pertinente al teatrante non a tutti coloro che lascolteranno<br />

queste parole, né a coloro che crederanno di essere, un domani, come il teatrante.<br />

Detto questo, si rinnova sempre lo stesso invito su un dialogo in privato,<br />

ma si prosegue cercando di usare un linguaggio quanto possibile adatto ad un consesso pubblico.<br />

E' normale, teatrante anche questa confusione. Non te ne curare.<br />

Non ci perdere tempo.<br />

Sono rimembranze, se servirà capirle/ordinarle avverrà a prescindere e alla necessità.<br />

Chiamiamo ciò che tu chiami mente razionale mente empirica (manas) e incominciamo a vedere se<br />

invece di essere razionale, essa sia raziocinante.<br />

E se quanto chiamiamo vigilanza non sia stata altro che timore.<br />

La vigilanza è propria della buddhi, del testimone, della meditazione camminata, del vuoto...<br />

E' normale che tu ti senta spellato.<br />

é normale la sensazione sulla fronte.... sono elementi che verranno integrati/compresi col tempo,<br />

una volta che la mente empirica verrà ripristinata definitivamente come strumento e il tempo<br />

8


tornerà ad essere una coordinata fenomenica.<br />

Se si celiasse, ti si darebbe del pazzo. In realtà non ti stai fidando di "me", ti stai semplicemente<br />

affidando ad un autista che lavora per una determinata azienda che assume gente seria. E dato che<br />

questa azienda ha appalti con nomi seri, giustamente anche se non conosci i nomi di queste<br />

aziende, avverti questa serietà.<br />

L'importante è che tu ti parli, che tu ti dica quello che ti stai dicendo. E' un po' inconsueto che ciò<br />

avvenga in un luogo pubblico. Quanto ti avviene è codificato in altre esperienze, quindi non ti<br />

preoccupare. Solo lascia fuori la mente da questa storia, lavora col cuore........<br />

Teatrante:<br />

"L'occhio la scorge, ma la mano non può afferrare<br />

la luna nel fiume.<br />

questo è il segreto della spada."<br />

la scuola suprema è Hijutsu.<br />

la tradizione suprema è Hiden.<br />

il sapere supremo è Okugi.<br />

9


I,2 - Volontà<br />

"L'occhio la scorge, ma la mano non può afferrare<br />

la luna nel fiume.<br />

questo è il segreto della spada."<br />

la scuola suprema è Hijutsu.<br />

la tradizione suprema è Hiden.<br />

il sapere supremo è Okugi.<br />

Fiducia....<br />

viaggio nella memoria...?<br />

Volere in realtà, a volte, è imparare a lasciar fluire.<br />

il volli sempre volli fortissimamente volli ,<br />

si trasforma in contrazione.<br />

il vero danzatore, il vero yogi,il vero acrobata lasciano il movimento fluire come un fiore che<br />

sboccia.<br />

il maestro d'arme sa che la spada è come il collo di una rondine, se la stringi troppo,con la volontà,<br />

la uccidi.<br />

se la lasci troppo,la tieni in mano senza ascoltarla, vola via.<br />

in un combattimento uccidere la spada o farla volare via equivale alla morte.<br />

per osare è necessario trovare qualcuno di cui ci si fida.<br />

per volere bisogna capire che "io" non può volere niente.<br />

per Tacere occorre prima Sapere.<br />

se il sapere è la tradizione autentica, Autista, allora solo nella tradizione autentica si potrà<br />

apprendere a Volere, osare,tacere....<br />

E' così?<br />

Autista:<br />

Sì, certo.<br />

No, certo.<br />

Shankara dice che occorre nascita umana, l'istanza realizzativa e il Maestro.<br />

Ramana affermava che la nascita umana potrebbe anche non servire.<br />

Chaitanya immagino dicesse che l'istanza realizzativa potrebbe anche non servire<br />

Teatrante<br />

ma molti parlano di Volere,osare, tacere senza sapere.<br />

e a volte se non si riesce a vederne il lato grottesco, sono così,oscuri,carismatici affascinanti....<br />

Autista:<br />

Spesso dipende dal fatto che sono discorsi pubblici. Supponi che ti descriva passo passo il<br />

10


11<br />

significato di quello che ti è accaduto, a parte il fatto che potrebbe essere inutile, pensa al danno<br />

che farebbero queste parole a coloro che senza avere la tua esperienza concettualizzerebbero che<br />

esistono certe esperienze e che significano questo e quest'altro.<br />

E' capitato di leggere astruse interpretazioni/raccomandazioni su tecniche di kundalini, basate su<br />

fantasie, letture, interpretazioni di semplici rappresentazioni nel teatro della memoria.<br />

Alcuni si mettono pure ad insegnare tantra nel senso di pratiche sessuali. A costoro si direbbe che<br />

prima di poterlo fare, forse lo si dovrebbe padroneggiare. E ci sono dei metri ben precisi per<br />

sapere se lo si padroneggia e non certo quelli scritti sui libri. Solo chi nell'unione riconduce il due<br />

all'uno e poi dall'uno torna al due, invertendo il sole con la luna, può se ritiene insegnare tantra.<br />

Ma se veramente fosse in grado di accedere a questo (non dico nella comprensione, che è<br />

evidentissima a chi lo sa fare e lo ha fatto, ma anche a chi ha accesso alla buddhi, ma<br />

nell'esecuzione), non insegnerebbe tantra, ma un pò di ginnastica.<br />

La cosa folle è il credere che si possa accedere alla conoscenza attraverso la semplice lettura,<br />

senza anni di pratica qualificata.<br />

Il volere, il fortissimamente volli o istanza realizzativa, teatrante la conosci, forse in parte perché<br />

avevi dei carichi pendenti da raccordare, ma la vedi, l'hai vissuta, ti muove, ti uccide.<br />

Teatrante:<br />

mi hanno chiamato ieri.<br />

una ragazza, giovane e dolce.<br />

ha sentito che parlavamo di tradizione sacra.<br />

era entusiasta e mi ha detto che un suo amico, anziano e, ad occhio, oscuro è stato a shambala<br />

fisicamente e può insegnarle<br />

ad arrivarci.........<br />

Autista:<br />

C'è un bel racconto di un devoto di Ramana Maharshi.<br />

In un punto narra proprio di un tipo simile... un personaggio simpatico (Spalding) che credeva<br />

veramente alle castronerie che diceva.<br />

Se questa ragazza nonostante ti abbia contattato necessita di fare esperienza di questo tizio, la farà.<br />

In ogni caso, cara ragazza, verifica le credenziali di questo signore facendoti dire quali sono gli<br />

accessi principali e le strade principali. Fatti dare il nome dei palazzi e dei loro principi,<br />

ovviamente fatti dire quanti sono.<br />

Dopo di che, dato il numero che ti dirà, a questo togli una unità e chiedigli il nome del portiere di<br />

quel palazzo. Ah, ovviamente, fatti dire anche i nomi di chi lo ha invitato, di chi gli ha aperto le<br />

porte e di chi lo ha guidato.<br />

Fatto tutto questo, cara ragazza, vai nella chiesa più vicina e accendi un cero alla divina<br />

Provvidenza.<br />

Teatrante:<br />

Tu dici che Il volere, il fortissimamente volli o istanza realizzativa la vedi, l'hai vissuta, ti muove, ti<br />

uccide.<br />

perchè essi potessero apprendere la saggezza di buddha,<br />

io stesso insegnai questi metodi.


Ancora, io non dissi mai loro "Voi diventerete buddha".<br />

perchè?<br />

perchè , Autista?<br />

forse so cosa mi risponderai, se mi risponderai,<br />

ma perchè?<br />

perchè alcuni ascoltando il rombo della cascata sentono il silenzio e molti sentono solo il fragore?<br />

intanto vomito letteratura.<br />

strana sensazione.<br />

ille parole escono, non le immagini, e in fondo c'è sempre un senso che ignoro all'inizio, ma che<br />

alla fine è lì preciso preciso, chiaro , cristallino.<br />

dormo poco, vomito letteratura tutta la notte e la mattina sono riposato come un bambino sano....<br />

e improvvisamente qualcuno mi chiede : ma ti ho visto fare arti marziali ...dimmi una cosa....<br />

comincio a dire due o tre banalità e poi ... mi perdo. parlo di Maya, di visnù di percezioni della vita<br />

precedente come di illusioni al quadrato e le parole scorrono.<br />

vomito letteratura.<br />

avvolte accade che tra gli astanti si crei un silenzio di tomba.<br />

mi ascoltano....<br />

voglio smettere e invece vomito parole....<br />

e la cosa strana è che gli altri mi ascoltano con interesse, grande interesse.<br />

come se dicessi chissà che.<br />

in qualche modo mi si è stappata la memoria.<br />

vomito letteratura .<br />

E' come se per me la metafisica fosse letteratura viva.<br />

Autista:<br />

Perché cos'altro pensavi che fosse?<br />

Quando si dice tradizione vivente, è vivente.<br />

nei nostri dialoghi si è semplicemente fatta una cosa, si è parlato di ciò che sono.<br />

Nient'altro.<br />

Se l'esperienza di ciò che sono è metafisica, vuolo dire che sono metafisica.<br />

Non è letteratura. E' teatro praticato.<br />

Tutto quello che sapevi indirettamente lo stai conoscendo direttamente o attraverso la memoria o<br />

attraverso la buddhi.<br />

Tutto quello che conoscevi direttamente adesso si collega mutuamente al resto...<br />

...... lascia scorrere tutto e meravigliati pure.<br />

Un'unica cosa... non ci credere. Mai.<br />

Non sono informazioni da credere, le puoi dire, sono anche vere, ma solo sino a che non ci credi.<br />

Se ci credi divengono memoria, simboli, altro da ciò che sono, divengono conoscenza indiretta,<br />

mediata.<br />

12


In ogni caso è un processo normale... lascialo fluire senza interferenze... col tempo si<br />

stabilizzerà.<br />

Ci si ripete. Queste è un dialogo fra un autista e un teatrante.<br />

Non è detto che, se le stesse parole le avesse pronunciate un altro figurante, questo autista avrebbe<br />

risposto nella stessa maniera. questo autista non sta rispondendo a queste parole con queste<br />

parole.<br />

Sta rispondendo a questo teatrante.<br />

Teatrante:<br />

la testimonianza è letteratura?<br />

Autista:<br />

Cosa non è letteratura nella testimonianza?<br />

Usiamo il linguaggio.<br />

E' letteratura.<br />

Solo che si può poi scoprire che la letteratura era un semplie fluire su un piano/livello di ciò che in<br />

realtà non fluisce.<br />

Acc! Troppo complicato. Lasciamo stare.<br />

teatrante:<br />

Mi viene in mente, non so perchè l'ho collegato con il fluire di ciò che è fermo, il concetto della<br />

rinascenza .....ne parlava gurdjieff.<br />

come se uno anzichè incarnarsi in un corpo e in una storia diversa come nella metempsicosi, fosse<br />

sempre lo stesso nello stesso luogo.<br />

una specie di dannazione di sisifo....<br />

Autista:<br />

Zenone affermò e dimostrò che tutto è immobile.<br />

Eraclito affermò che tutto è in divenire.<br />

A seconda del punto di vista da cui il Conoscitore si affaccia al mondo, la testimonianza può essere<br />

diversa.<br />

Alcuni aspiranti in alcune tradizioni, ritengono che lo scopo delle loro discipline sia di raggiungere<br />

l'immobilità da cui si assiste al divenire, permanendo nell'immobilità a prescindere del divenire.<br />

Altri ancora si indirizzano ad entrare nell'immobilità lasciando il divenire.<br />

Lo stato di sisifo che descrivi è uno stato di alterazione di coscienza, o togli il termine alterazione e<br />

possiamo dire è uno stato di coscienza, ma anche una metafora. E insieme nessuna delle due.<br />

Le leggi che regolano l'esistenza sono veramente poche e diversa è la loro percezione a seconda<br />

degli stati/livelli di esistenza/coscienza.<br />

13


Teatrante:<br />

marpa era il traduttore...non ti pare impegnativo?<br />

che ridere,<br />

mi sono seduto senza pensare a niente e quando mi sono alzato pensavo di avere un kimono<br />

addosso.<br />

hokusai e ikkio.<br />

la setta rinzai.<br />

......<br />

mi pare di avere la sinusite.<br />

passa aria dal kimono.<br />

che ridere!<br />

Autista:<br />

Mi sono ustionato indice e pollice della mano destra.....<br />

Sembra di ricordare due sette una che si affidava alle tecniche e una ai maestri.<br />

Pare che dicano che nella prima si è estinta la tradizione, nella seconda ogni tanto compare<br />

qualche discepolo.<br />

O si indossa il kimono o si va nudi.<br />

Leggevo in un tuo scritto: inversione di acqua e di fuoco.<br />

Immaginando di conoscere l'esperienza, non se ne è mai letto.<br />

Teatrante:<br />

mi spiace.<br />

mi spiace.<br />

mi spiace.<br />

sanpai<br />

mollare la presa ha almeno tre significati diversi nel budo.<br />

la dimora dell'acqua in basso la dimora del fuoco in alto.<br />

ne parla giordano bruno.<br />

mi pare.<br />

la circolazione celeste.<br />

lo dice il taoismo: solo se sarai femmina potrai aspirare ad essere maschio.<br />

"la via del cielo è un arco che si tende.<br />

l'alto è spinto in basso e il basso è spinto in alto.<br />

toglie quel che è in più e aggiunge quel che manca."<br />

"chi conosce la propria forza di maschio e conserva il suo posto di donna è come l'alveo profondo<br />

del mondo,la sua forza non cesserà più"<br />

L'uomo buono è maestro per chi non lo è<br />

e chi non lo è per chi è buono è tenera creta da plasmare.<br />

non dà peso al fatto di essere il loro maestro,dà peso al loro essere creta.<br />

gli allievi sono egoisti.<br />

Nudo è più comodo.<br />

14


prima che scrivessi stavo leggendo un passo di musashi:<br />

prendi la spada lunga con scioltezza stringendola con indice e pollice,la mano non deve mai essere<br />

fiacca....<br />

in linea di principio sono contrario alla rigidità sia per quanto attiene alla spada che al modo di<br />

impugnarla.<br />

la rigidità è la morte.<br />

15


I,3 - Lao Tze Non Esiste<br />

[b]Teatrante:[/b]<br />

ma il motore immobile e il mediatore plastico non sono la stessa cosa?<br />

nel teatro noh e nel teatro giapponese in genere, il teatrante si blocca per esprimere al pubblico il<br />

Tai del personaggio.<br />

Il carattere.<br />

E' fermo ma il ki viene trasmesso così velocemente attraverso di lui verso gli spettatori che la<br />

sensazione, a chi sa percepire, arriva violenta come una tempesta.<br />

ciò che è fermo nel noh è rappresentazione del movimento altrimenti non percepibile<br />

Autista:<br />

La spada entra nel fodero.<br />

La spada esce dal fodero.<br />

La spada esce dal fodero per essere usata.<br />

La spada esce dal fodero per non essere usata.<br />

La spada esce dal fodero e sarà usata.<br />

La spada esce dal fodero e non sarà usata.<br />

La spada entra nel fodero senza essere stata usata.<br />

La spada...<br />

E' sempre acciaio che scorre nel legno<br />

Teatrante:<br />

L'amante indiana.<br />

prima arrivava sempre all'improvviso.<br />

suonava il campanello ed era lei.<br />

Lo facevamo lì, in piedi, sull'uscio.<br />

Poi,quasi senza salutarmi , si rivestiva, lasciandomi col groppo in gola.<br />

A volte entrava come una ladra,di notte.<br />

mi svegliavo e me la trovavo a fianco.<br />

non riuscivo a fermarla che per poche ore.<br />

una notte al massimo.<br />

senza di lei la noia.<br />

con lei .... a volte, la paura.<br />

le piaceva mascherarsi.<br />

una volta, c'era stato un terremoto, era l'83 forse?<br />

E' arrivata con la valigia.<br />

decisa a fermarsi.<br />

dopo due o tre giorni sono scappato io.<br />

16


17<br />

che pirla!<br />

ma avevo paura...<br />

troppo impegnativo, forse.<br />

pensavo di non vederla più.<br />

invece dopo sei, sette anni una telefonata.<br />

parto:<br />

Hong kong, Singapore,Bangkock,Istanbul....mi fa girare mezzo oriente....mi lascia delle tracce,ma<br />

non si fa trovare.<br />

sento il suo profumo nelle stanze d'albergo, nei musei...ma lei non c'è.<br />

penso che si sia offesa.<br />

avrebbe ragione!<br />

dopo sei anni mi chiama di nuovo.<br />

adesso fa la danzatrice.<br />

balliamo insieme.<br />

sono felice.<br />

poi dopo un paio di mesi....<br />

solo un biglietto: a presto!<br />

all'inizio va tutto bene, sono gonfio d'amore e di sesso.<br />

poi piano piano mi intristisco.<br />

un pomeriggio ,ricordo che faceva un caldo infernale, mi chiama di nuovo.<br />

E' a new York, mi aspetta.<br />

E' un periodo magico...<br />

autunno '98.<br />

mi sembra di essere vivo per la prima volta.<br />

ci lasciamo giurandoci di rivederci presto.....<br />

e invece....<br />

il tempo passa.<br />

..<br />

pensavo fosse in tibet o in giappone.<br />

.... qualche giorno fa è entrata in casa.<br />

non dalla finestra.<br />

aveva le chiavi(non ricordo quando glielo ho date).<br />

senza dire una parola ha svuotato la valigia ed ha riempito gli armadi.<br />

sembra decisa a restare.<br />

due giorni fa mi ha detto che aspettavamo ospiti importanti ...ma non sono venuti.<br />

o forse sono venuti e non ce ne siamo accorti.<br />

o forse sono sempre stati qui.<br />

chissà.<br />

lei sicuramente lo sa (a volte mi sembra che sappia tutto!) ma non ho nessuna voglia di<br />

chiederglielo.<br />

in qualche modo mi è indifferente il sapere o il non sapere.<br />

ieri è uscita prima dell'alba.<br />

mi sono svegliato e sono stato preso dal panico....<br />

e invece sullo specchio, con il rossetto aveva lasciato un messaggio: "UN SORRISO".<br />

dopo qualche ora era di nuovo qui.<br />

adesso è accanto a me.<br />

o almeno credo.<br />

che strano.<br />

ciò che era temporaneo, provvisorio sembra adesso "permanente".<br />

ma ciò che è permanente in realtà è una continua mutazione.<br />

l'impermanenza permanente.<br />

(sto dando i numeri...ma chissene frega...)<br />

leggo con sorpresa ciò che ho scritto ieri.<br />

che buffo! non lo ricordavo.


mi sembra di leggerlo per la prima volta.<br />

mi aspetto che non duri.<br />

che un giorno o l'altro parta per uno dei suoi viaggi pazzeschi.<br />

ma in fondo, in questo momento, non mi preoccupa.<br />

sono come un bambino che scopre all'improvviso di non aver più paura del buio.<br />

anzi notte e giorno sono così simili....<br />

Chiudere gli occhi in questo periodo non ha alcun significato per me.<br />

che le palpebre siano alzate o abbassate fa lo stesso.<br />

Autista<br />

Qualche teatrante potrebbe esplorare se la vera rinuncia sia rinunciare alla rinuncia.<br />

Nulla da rifiutare, nulla da accettare.<br />

Shanti<br />

teatrante:<br />

non mi chiedo perchè.<br />

anche se avrei voglia di chiederlo.<br />

non si può capire non si può spiegare.<br />

non si può scegliere.<br />

Ma c'è uno che HA SCELTO?<br />

Autista:<br />

Certo. L'essere ha scelto di essere, ma se lo chiamasse non lo chiamerebbe sceglere, lo<br />

chiamerebbe se potesse "essere".<br />

Teatrante:<br />

Scelta è sacrificio.<br />

Autista,<br />

basta la gratitudine?<br />

Autista:<br />

Più voci dicono che in questa era la gratitudine è bastevole.<br />

Ma ardua è la vera gratitudine...<br />

teatrante:<br />

il bambino cresciuto che può fare?<br />

anche confucio si sentiva un nano dopo aver incontrato lao tse.<br />

Autista:<br />

Ma è semplice, essere Lao Tze.<br />

Se l'ha incontrato ha solo che incontrato sé stesso. Se un bimbo è degno di incontrare Lao Tze, è<br />

degno di Lao Tze. Se è degno di Lao Tze, Lao Tze allora non esiste. Quindi il bimbo uccide<br />

l'illusione di Lao Tse e non può non scoprire che Lao Tse era ed sempre stato lui.<br />

18


I,4 - Inversione dell'Acqua e del Fuoco<br />

Teatrante<br />

Ho diverse spade.<br />

ne ho una che però mi piace più delle altre.<br />

mi piace non è la parola giusta.<br />

diciamo che la conosco, la so.<br />

è una riproduzione di una spada giapponese.<br />

una katana.<br />

il fodero è legno nero laccato.<br />

la vernice qua e là è scrostata.<br />

una volta durante uno "spettacolo" un colpo non certo abile di un falso avversario (in teatro la<br />

spada si usa per unire, è danza) ne ha staccato la parte finale,una specie di tappo metallico.<br />

Allora l'ho sigillato con un nastrino che mi aveva regalato un amico tibetano (mi sembra).<br />

ci sono dei disegni con i 5 colori dei tibetani(i cinesi usano il nero al posto del blu).<br />

col tempo il nastro si è un pò scolorito, ma svolge ancora la sua funzione, impedisce alla polvere di<br />

entrare nel fodero e di attaccarsi sulla lama.<br />

è una bella lama, di acciaio giapponese.<br />

ho tolto il filo (sarebbe pericoloso, e potrebbero arrestarmi per porto d'armi abusivo) ma si vede<br />

benissimo la sfumatura ondulata della tempra: una specie di onda.<br />

ieri ho ripreso la spada che conosco.<br />

Era molto tempo che non lo facevo.<br />

L'ho presa con la mano sinistra e l'ho osservata per un pò.<br />

Lo facevo sempre.<br />

L'ho messa orizzontale al pavimento e l'ho osservata.<br />

é così essenziale.<br />

Poi lentamente l'ho portata al fianco.<br />

chi non sa usare la spada mette la katana con la curva verso l'esterno, come fosse una sciabola da<br />

ussaro o una scimitarra.<br />

la curva va verso il basso.<br />

Ho afferrato l'elsa con la destra, con indice e pollice e l'ho carezzata con il palmo della mano.<br />

l'ho sfilata lentamente.<br />

L'acciaio della spada giace nel legno.<br />

lo si svela e si porta a contatto con l'aria.<br />

Qualcuno, di cui mi fido molto, ha detto che ,pur sapendolo,non ha mai letto dell'inversione<br />

dell'acqua e del fuoco.<br />

L'inversione dell'acqua e del fuoco inizia svelando l'acciaio.<br />

Il legno è padre del fuoco.<br />

il fuoco genera la terra.<br />

la terra è madre dell'acciaio.<br />

l'acciaio genera l'acqua.<br />

20


Autista:<br />

Dimentica il legno. Esso non dura come la spada, anche se ne è parte, non ne è anima. E' un<br />

veicolo che la porta e nel tempo viene sostituito, così l'impugnatura.<br />

In ogni caso il legno è figlio del fuoco che si accoppia con sua figlia la terra.<br />

Fuoco<br />

Terra<br />

Acciaio<br />

acqua<br />

Teatrante:<br />

Il fuoco distrugge il metallo ma lo trasforma in acqua.<br />

il segreto della spada è tutto qui.<br />

Autista:<br />

Attuare l'inversione.<br />

Essere acqua, trovarne l'essenza acciaio, tornare alla madre e da questa al padre. E questo si<br />

dissolve verso l'alto per tornare come acqua.<br />

Il cerchio è perfezione, è punto. Lo percorro in un senso o nell'altro. Se sei il cerchio sei il centro.<br />

Se sei il centro sei il cerchio. Non c'è "una" via, ci sono tutte le vie sul cerchio. La spada serve per<br />

entrare nel cerchio dove non serve più alcuna spada.<br />

Sguaino la spada, non cerco il suo bersaglio, non sono l'artefice del movimento, è la spada che mi<br />

muove, è la spada che è uscita dal fodero. E' nel cerchio che crea che mi trovo, uscire ed entrare<br />

dal fodero. L'inizio e la fine coincidono, nel loro coincidere "giace" l'intero universo lungo il<br />

cerchio creato.<br />

La spada entra nel fodero.<br />

La spada esce dal fodero.<br />

Da quell'unico fodero escono mille spade.<br />

Quell'unica spada entra in mille foderi.<br />

L'uno e il molteplice. Eppure sono una spada e un fodero nel presente. E sono sempre uno in ogni<br />

presente. Nel divenire essi sono mille e mille che si incontrano tutti non a caso. Ma sono sempre la<br />

spada, fatta di un'anima e di un fodero.<br />

La spada che esce non è eguale a quella che entra, ma sono la stessa e unica spada.<br />

La spada che esce per non essere usata non è eguale a quella che esce, ma sono la stessa e unica<br />

spada.<br />

La spada che esce e non sarà usata non è eguale a quella che esce per non essere usata, ma sono la<br />

stessa e unica spada.<br />

21


Teatrante<br />

Sfilo l'acciaio dal legno in cui giace.<br />

il metallo di solito distrugge il legno.<br />

Qui, prima di svelarlo, si riposa nel legno.<br />

la dimora dell'acqua è in basso, la dimora del fuoco è in alto.<br />

il legno è padre del fuoco.<br />

inspiro.<br />

esattamente nel momento in cui inizia la espirazione sguaino la spada.<br />

fsssss.<br />

dal basso il respiro porta la spada in alto.<br />

il legno produce il fuoco.<br />

dall'alto il respiro porta la lama in basso.<br />

il metallo produce l'acqua.<br />

l'acqua non si può arrestare nella sua corsa verso il basso.<br />

verso il mare.<br />

l'acqua distrugge case e ponti, trascina alberi e barche, spegne il fuoco.<br />

la lama ruota in realtà è il gomito.<br />

fa una spirale.<br />

il piede aveva fatto un passo avanti per accompagnare lo scorrere dell'acqua verso il basso, adesso<br />

si ritrae,l'acqua sale, torna fuoco, penetra il legno di nuovo.<br />

torna legno.<br />

adesso la tiro fuori lentamente.<br />

E' molto che non lucido la spada.<br />

preferisco non usare i prodotti che mi hanno consigliato o che ho letto.<br />

uso una goccia d'olio.<br />

un panno morbido.<br />

la lama ricomincia a brillare immediatamente.<br />

la patina del passato era leggera leggera.<br />

osservo di nuovo la lama.<br />

osservo la guardia.<br />

è traforata a forma di uccello.<br />

una delle ali è leggermente scheggiata<br />

(un amico,allievo antico non aveva capito che la spada è dolcezza).<br />

noto solo ora che è un cormorano.<br />

Musashi ha passato gli ultimi due anni della sua vita a disegnare cormorani ed a pregare la dea<br />

Kannon, la dea della misericordia.<br />

Che collegamento c'è tra kannon e il cormorano?<br />

il cormorano è un uccello abituato alle grandi altezze.<br />

poi d'improvviso si lancia verso il mare e nuota come il più provetto dei nuotatori.<br />

si inabissa.<br />

Così in alto e così in basso.<br />

il cielo più alto e l'abisso più profondo non hanno segreti per il cormorano.<br />

kannon è una dea buddista.<br />

22


kannon è avalokitesvara.<br />

om mani padme hum<br />

avalokitesvara è la dea padme, la vagina cosmica che nasce dal loto che esce dall'ombelico di<br />

Visnù.<br />

la spada , il cormorano e la vagina cosmica.<br />

mi rimetto in piedi ed osservo la spada.<br />

la prendo con due mani .<br />

la tengo verticale, il cormorano sta in basso la punta emersa dal legno sta in alto.<br />

Guardo la zona arrotondata, curva perfetta, vicino alla punta.<br />

la vedo verticale ma so che è una curva perfetta.<br />

penso che è l' emblema del maestro autentico: un quadrato senza lati.<br />

penso ad un maestro ma non mi viene in mente nessuno dei miei insegnanti.<br />

penso a qualcuno che non conosco neppure e che è senza esserlo.<br />

che strano.<br />

prima pensavo alla lama verticale come fosse la mia colonna vertebrale, le energie in alto verso il<br />

cranio e oltre e contemporanemente in basso verso il bacino ed oltre.<br />

Adesso non penso proprio.<br />

e la spada sembra più leggera<br />

Autista<br />

Si usava un tempo legare un fratello e una sorella per la vita.<br />

Si attuava l'inversione fra fuoco e acqua. Era uno dei primi passi per la completezza. Ma solo se<br />

questa completezza doveva essere applicata. Era un evento raro.<br />

Teatrante<br />

Kuvera era il re di uttarakuru.<br />

i gemelli separati possono riincontrarsi.<br />

garuda li porterà ad Uttarukuru.<br />

è una favola che ho sentito o letto non ricordo dove.<br />

a volte la racconto.<br />

uttarakuru ha a che vedere con shambala?<br />

23


I,5 - Sri Yantra<br />

Autista:<br />

..............<br />

Si attuava l'inversione fra fuoco e acqua. Era uno dei primi passi per la completezza. Ma solo se<br />

questa completezza doveva essere applicata. Era un evento raro.<br />

Teatrante<br />

Le parole dell'autista per me sono dolci terribili.<br />

Le sue parole conducono molto lontano.<br />

O forse è solo un impressione.<br />

Prima di leggere le sue risposte non avrei mai messo in relazione l'esperienza della spada con<br />

l'esperienza dello sri yantra.<br />

Penso che ci siano poche persone su internet che capiscano cosa è lo sri yantra.<br />

Io probabilmente non sono tra queste.<br />

Ma cercando un immagine per illustrarlo mi sono accorto che esistono un sacco di interpretazioni<br />

artistiche e creative con colori carini o sviluppi tridimensionali, ma mi danno l'impressione di non<br />

essere corrette.<br />

L'immagine che ho postato sopra è quella che ad intuito si avvicina di piùa ciò che dovrebbe<br />

essere, anche se manca un particolare importante.<br />

Il quadrato che racchiude quello che possiamo definire il mandala ha i lati interi.<br />

Lo sri yantra , l'ho letto da qualche parte, ha invece i "Lati tremuli" non sono definiti, non è chiuso,<br />

è un quadrato senza lati......<br />

Per la necessità di comprendere le parole e di non affidarsi solo al cuore (si parlava di Ngalso, mi<br />

pare) parto dalla parola YANTRA.<br />

Ovvero YAM TRA.<br />

Tra, nonostante credo , quello che si legge su molti libri, indica qualcosa che serve, un utensile,una<br />

macchina un oggetto che ha una funzione è TRA.<br />

YAM è un verbo, significa piegare, sottomettere, condizionare.<br />

Yantra è qualsiasi macchina in cui l'energia viene piegata, sottomessa, utilizzata ad altri scopi.<br />

Un mulino ad acqua potrebbe essere Yantra.<br />

Guardo la figura.<br />

Cè un qudrato esterno (che credo dovrebbe essere tremulo!), dei cerchi concentrici con dei petali di<br />

loto e al centro 9 triangoli intrecciati in una maniera da far girare la testa.<br />

Ogni riferimento con l'enneagramma di gurdjieff e dei naqsbandi è puramente non casuale ma lo<br />

yantra è ancora più chiaro.<br />

Lo Yantra è una macchina.<br />

25


Ovvio che abbia bisogno di un conducente .<br />

O un autista.<br />

Sri yantra appare quando gli altarini con la frutta , i campanellini, le statuette votive, i libri<br />

scompaiono, svaniscono.<br />

Rimangono solo le offerte mentali.<br />

Sri yantra va imparato, conosciuto e ricreato nella mente, cosa che non è facilissima.<br />

occorre farne l'esperienza ed è utile sapere.<br />

Il triangolo con la punta all'insù è rappresentazione del maschio, diciamo che è il pene, diciamo<br />

che è l'energia maschile.<br />

Il triangolo con la punta all'ingiù è la vagina,la femmina, l'energia femminile.<br />

Ma com'è che si intrecciano in maniera così incomprensibile?<br />

Riflettendo riflettendo riflettendo a me che piacciono le donne incominciano ad apparirne una<br />

marea.<br />

Ne indovino una con le cavigliere da kathakali seduta su un leone e poi ecco che arrivano Durga,<br />

Tara o uma, Kali,Camunda,Gauri,Maimavati,Vindhyavasini...<br />

Potrei scriverne milioni,miliardi di nomi.<br />

Potrei scrivere tutti i nomi di tutte le donne.<br />

Foderi di legno dentro i quali riposa una sola lama, eterna.<br />

Lo stesso potrei fare con gli uomini potrei citarne milioni, miliardi dietro al primo che siede<br />

sorridente sopra un toro dall'aspetto minaccioso.<br />

Il toro ed il leone.<br />

Il toro è stabile è legato alla terra è l'ETERNITA'<br />

Il leone è agitato si muove, è l'egato all'energia è il TEMPO.<br />

Dentro tutti gli uomini alberga una goccia dello sperma di SHIVA.<br />

Dentro tutte le donne alberga una goccia degli umori di SHAKTI.<br />

ETERNITA' immobile e TEMPO che si evolve.<br />

Ma il tempo nello sri yantra viene penetrato dall'eternità.<br />

Shiva tiene in mano il suo pene, simile al gambo di un loto capace di ergersi più in alto del cielo .<br />

Shakti tiene in mano la sua yoni capace assorbire ogni cosa.<br />

Ma nello sri yantra chi penetra chi?<br />

Chi è acqua?<br />

Chi è fuoco?<br />

Ganesha!figlio di Shiva, signore delle schiere, suona la tua buccina!<br />

26


ops! mi sono lasciato trasportare.....<br />

Lo Sri yantra rappresenta il tempo e l'eternità.<br />

Rappresenta la completezza.<br />

Il quadrato esterno non ha lati.<br />

Osservare lo sri yantra è come guardare la spada in verticale davanti a noi.<br />

La curva perfetta ed essenziale dietro la linea retta perfetta ed essenziale.<br />

27


I,6 - shavasana<br />

Autista:<br />

La spada entra nel fodero.<br />

La spada esce dal fodero.<br />

Da quell'unico fodero escono mille spade.<br />

Quell'unica spada entra in mille foderi.<br />

L'uno e il molteplice. Eppure sono una spada e un fodero nel presente. E sono sempre uno in ogni<br />

presente. Nel divenire essi sono mille e mille che si incontrano tutti non a caso. Ma sono sempre la<br />

spada, fatta di un'anima e di un fodero.<br />

Teatrante:<br />

in italia la lama,incorruttibile,rispetto al fodero, alla guardia e all'elsa, è spesso detta anima<br />

una spada nascosta in un bastone da passeggio è detta bastone animato....<br />

Shiva shakti sono visti spesso come una coppia di amanti.<br />

quasi sempre (ho trovato solo una immagine al contrario) Shakti è sulla coscia sinistra o al fianco<br />

sinistro di shiva.<br />

come le spade dei samurai.<br />

la spada lunga per combattere e dare la vita (ai nuke) o la morte (ai uchi) all'avversario e la spada<br />

corta per dare la morte a se stessi (seppuku)<br />

musashi sconvolse il mondo della scherma giapponese usandole tutte e due per combattere.<br />

per lui l'avversario era stessa cosa di se stesso.<br />

nella scultura che ha colpito la mia attenzione, shakti è rappresentata nel momento in cui sta per<br />

infilarsi nella vagina il pene di shiva.<br />

shiva non potrebbe farlo, dovrebbe saltare su una gamba con il peso della sua amante sul fianco<br />

sinistro per farlo.<br />

shiva è passivo.<br />

a shakti basta piegare leggermente la gamba destra per farsi penetrare.<br />

Shakti è attiva è il tempo.<br />

Shiva è passivo: è l'eternità.<br />

è interessante che in latino vagina significhi fodero.<br />

interessante.<br />

ho scoperto un'altra cosa interessante.<br />

SHiva (Siva) e Shava (sava) sono scritti in sanscrito nella stessa maniera.<br />

manca una piccola lettera, quella specie di I che in sanscrito si scrive come una specie di croce<br />

egizia incompleta , una croce con un semicerchio sopra.<br />

la croce della vita.<br />

Shava non è" il "morto...shava è "IL" morto.<br />

28


shava è shiva senza vita.<br />

shiva che non entra in contatto con la maya, con la shakti.<br />

Shiva è la spada d'acciaio , shava è il fodero di legno.<br />

shavasana non è solo un asana rilassante.<br />

shavasana è la postura di shiva senza lama.<br />

shavasana è il fodero.<br />

nelle pitture di solito shiva è bianco luminoso e shakti (kali ,durga) è rossa o ha lingua rossa.<br />

bianco acciaio il maschile, rosso il femminile...<br />

come il rito dei tarahumara....<br />

come lo sri yantra che dipingono i tibetani.<br />

bianco e rosso.<br />

rossa è l'energia vitale è il fuoco, è il leone , è maya, costruzione del mondo.<br />

bianca è la lama.<br />

il fuoco trasforma la lama in acqua, si scioglie nell'oceano dell'esistenza.<br />

La spada entra nel fodero.<br />

La spada esce dal fodero.<br />

Da quell'unico fodero escono mille spade.<br />

Quell'unica spada entra in mille foderi.<br />

L'uno e il molteplice. Eppure sono una spada e un fodero nel presente. E sono sempre uno in ogni<br />

presente. Nel divenire essi sono mille e mille che si incontrano tutti non a caso. Ma sono sempre la<br />

spada, fatta di un'anima e di un fodero.<br />

29


I,7 - Wu Hsing<br />

Teatrante:<br />

Ho lavorato e studiato con Wu Hsing Kuo nel 1998.<br />

E' un attore.<br />

Discende da una stirpe guerriera.<br />

Wu Hsing è anche un diagramma che è la base delle arti marziali cinesi.<br />

Ricorda Pitagora e ricorda l'uomo vitruviano di Leonardo.<br />

si tratta di una stella a 5 punte racchiusa in un cerchio o, più spesso, in un pentagono.<br />

Il cerchio (o il pentagono) rappresenta il ciclo creativo,la stella inscritta(o pentacolo) rappresenta<br />

il ciclo distruttivo.<br />

il legno crea il fuoco.<br />

il fuoco crea la terra.<br />

la terra crea il metallo.<br />

il metallo crea l'acqua.<br />

l'acqua crea il legno.<br />

il legno distrugge la terra.<br />

la terra distrugge l'acqua.<br />

l'acqua distrugge il fuoco.<br />

il fuoco distrugge il metallo.<br />

il metallo distrugge il legno.<br />

Impressionante per me la portata di questo<br />

diagramma.<br />

i pensieri girano, girano, girano e poi sembrano<br />

solidificarsi, cristallizzarsi per un attimo per poi<br />

sciogliersi di nuovo.<br />

il fabbro in occidente è visto come un omaccione<br />

muscoloso dalle grandi mani callose.<br />

in giappone e in cina era una specie di sacerdote.<br />

che strano.<br />

la tecnica della costruzione della spada era<br />

segreta.<br />

chi cercava di scoprire , per esempio, la<br />

temperatura dell'acqua per la tempra rischiava<br />

l'amputazione della mano.<br />

l'acciaio viene portato al calor rosso poi al calor bianco.<br />

viene battuto, riportato al calor rosso e così via .<br />

con le spade cinesi e giapponesi antiche l'operazione veniva ripetuta, pare ,migliaia di volte.<br />

quando la spada era "pronta" da fluida veniva resa solida immergendola nell'acqua.<br />

solvi et coagula.<br />

quello che viene rappresentato dal Wu Hsing viene smentito completamente dalla tempra.<br />

Il metallo nasce dall'acqua.<br />

l'acqua è madre del metallo.<br />

30


il wu hsing dice invece che è il metallo il padre dell'acqua.<br />

siamo di fronte ad una inversione.<br />

di solito, secondo il wu hsing:<br />

il fuoco crea la terra, la terra crea il metallo.<br />

il fuoco distrugge il metallo.<br />

il metallo crea l'acqua.<br />

nella fabbricazione della spada.<br />

l'acqua crea il metallo.<br />

inversione di fuoco ed acqua?<br />

comunque anche in occidente prima il fabbro doveva essere qualcosa di diverso.<br />

la figura base dell'esoterismo occidentale di origine ebraica è Hiram.<br />

nella bibbia ce ne sono diversi di hiram (o iram).<br />

Hiram è un fabbro.<br />

ed e il costruttore del tempio di gerusalemme.<br />

il fatto che il tempio fosse di pietra (terra) non sembra preoccupare più di tanto gli autori della<br />

bibbia.<br />

il costruttore è un fabbro.<br />

è un creatore e si sarebbe portato nella tomba il segreto della costruzione: la chiave di Hiram.<br />

la parola perduta.<br />

la lingua segreta degli uccelli.<br />

il legno crea il fuoco.<br />

il fuoco crea la terra.<br />

la terra crea il metallo.<br />

il metallo crea l'acqua.<br />

l'acqua crea il legno.<br />

il legno distrugge la terra.<br />

la terra distrugge l'acqua.<br />

l'acqua distrugge il fuoco.<br />

il fuoco distrugge il metallo.<br />

il metallo distrugge il legno.<br />

i pensieri continuano a girare a girare...<br />

bianco e rosso...<br />

albedo e rubedo......<br />

Shiva shakti...<br />

la spada e la folgore.<br />

Shakti è durga la nera, shakti è tara la guaritrice , shakti è uma la perfetta.<br />

E' una ed è milioni.<br />

è il centro della circonferenza ed è tutti i punti della circonferenza.<br />

E' Brahma perchè crea il mondo che conosciamo.<br />

E' maya.<br />

Maya è Shakti.<br />

piccoli misteri e grandi misteri:<br />

31


merlino è il cinghiale bianco.<br />

Artù è l'orsa dal pelo rossastro.<br />

e se fossero la stessa cosa?<br />

bianco e rosso.<br />

albedo e rubedo.<br />

prendo un libro.<br />

Lo apro a caso. a caso<br />

C'è una poesia:<br />

"Chi mangia cibo lo mangia attraverso di me.<br />

chi guarda,chi respira e,in verità, chiunque ascolti qualunque cosa sia detta, lo fa attraverso di<br />

me"<br />

E' una affermazione niente male.<br />

il poeta, dopo qualche verso , risponde così:<br />

chi sei tu o bellissima! tu beneaugurante che con le tue mani reggi,entrambi, gioia e dolore?<br />

entrambi l'ombra della morte e il balsamo di lunga vita sono la tua grazia, Madre!<br />

non si tratta dei versi di un teologo mariano.<br />

L'autore è Shankaracharya e la dea è Kali dalle quattro braccia.<br />

in mano tiene il laccio dei Thugs, l'uncino del macellaio,il rosario di teschi ed un libro.<br />

.<br />

il legno crea il fuoco.<br />

il fuoco crea la terra.<br />

la terra crea il metallo.<br />

il metallo crea l'acqua.<br />

l'acqua crea il legno.<br />

il legno distrugge la terra.<br />

la terra distrugge l'acqua.<br />

l'acqua distrugge il fuoco.<br />

il fuoco distrugge il metallo.<br />

il metallo distrugge il legno.<br />

marinaio:<br />

Ah che bei ricordi............mi fai<br />

ripensare con nostalgia a<br />

quando creavo le mie spade in<br />

Giappone!!!!<br />

32


I,8 - La Via del Teatro<br />

Teatrante:<br />

Akira matsui<br />

é un maestro di noh.<br />

Mi ha insegnato molto.<br />

Musashi dice che la via del guerriero è la via del Noh.<br />

Che un teatrante sia un guerriero può far sorridere noi occidentali(anche se nel film scaramouche<br />

c'è un commediante spadaccino)<br />

Il noh pare che derivi dalle danze sacre shinto (sagura mi pare che si chiamino).<br />

quelle inventate dalla dea del sesso giapponese, Uzume.<br />

la Dea che evocando i mille peni che l'aveva penetrata faceva colare sulle cosce gli umori della sua<br />

vagina e restituiva il sole alla terra.<br />

La caratteristica principale del movimento dell attore Noh è il passo strascicato.<br />

L'attore, esattamente come il samurai , si muove sui talloni.<br />

Alza le dita dei piedi per scostare il costume lungo fino ai piedi ed evitare di incespicare.<br />

Anche perchè non vede niente: gli "occhi" della maschera Noh sono piccolissimi.<br />

L'attore noh vede con i talloni.<br />

Respira con i talloni.<br />

Dopo aver lavorato con Akira matsui i miei piedi si sono allargati.<br />

Dal 42 che portavo oggi porto il 44.<br />

33


Il movimento delle dita allunga il polpaccio e allarga la pianta dei piedi facendo scoprire un punto<br />

che i cinesi chiamano fonte gorgogliante.<br />

Dalla fonte gorgogliante l'energia della terra sale fino alla zona che i giapponesi chiamano Hara,<br />

dove risiede il tan tien inferiore , quello che nei libri di yoga in circolazione viene detto il chakra<br />

dell'acqua.<br />

Dall'acqua nasce la spada.<br />

Quando l'attore Noh sguaina la spada il pubblico non la vede.<br />

E' una spada incorruttibile, che takuan soho ed i taoisti chiamavano taja: il nucleo onesto<br />

assolutamente privo di desiderio che non appartiene al corpèo dei 5 skanda<br />

La maschera di legno antico che l'attore porta sul volto è emblema del fodero , è il corpo.<br />

La lama sguainata è il KI.<br />

Non c'è difesa contro la spada taja.<br />

L'uomo saggio respira con i talloni.<br />

Ma che accade se la spada viene infilata nella terra?<br />

Il metallo viene trasformato in acqua dal fuoco e l'acqua torna alla sua dimora.<br />

La dimora del fuoco è il cielo.<br />

La dimora dell'acqua è la terra.<br />

Il cerchio si chiude.<br />

Il metallo torna nel grembo materno.<br />

La spada nella roccia.<br />

Come nella "storiella" di Merlino e Artù.<br />

Il cinghiale bianco e l'orsa rossastra nascondono qualche residuo di una tradizione antica.<br />

Antica quanto l'uomo<br />

la spada nella roccia.<br />

I piccoli misteri che incontrano i grandi misteri.<br />

Shava è Shiva senza la i.<br />

La i è shakti.<br />

La shakti è maya.<br />

Si può comprendere andando a ritroso dal mondo creato al cadavere (shava).<br />

Si può comprendere procedendo dal cadavere al mondo creato (shakti maya).<br />

34


Ma occorre passare per shiva,la spada incorruttibile.<br />

Shakti è il pieno.<br />

L'oceano dell'esistenza.<br />

Shava è il vuoto.<br />

L'oceano nero di prima dell'inizio.<br />

La spada esce dal fodero all'inizio della espirazione..<br />

fsss.<br />

Il metallo diventa acqua.<br />

Il guerriero taglia l'aria e infila la punta nella terra.<br />

L'acqua genera il legno, il cadavere, ma il ciclo si compie.<br />

La terra dalla fonte gorgogliante restituisce l'energia la trasforma in metallo.<br />

Il metallo diventa incorruttibile, eterno.<br />

Duro come il diamante.<br />

In sanscrito diamante si dice vajra,in tibetano Dorje.<br />

Ma vajra significa anche folgore.<br />

La folgore rossa è la spada degli dei.<br />

Vajrochana ..... l'adi buddha.<br />

Il buddha di prima dell'inizio.<br />

Vajra dhara il Buddha del vajra, arma mortale e strumento di meditazione.<br />

Spesso i tibetani hanno in mano una campanella il cui manico è un vajra.<br />

La campana è Vagina il vajra è Pene.<br />

Muovendo il vajra la campana suona.<br />

Suona tre volte ,spesso.<br />

Forse suona per Shakti ,la bella dei tre mondi.<br />

Ogni rintocco è una delle volte in cui Dante incontra beatrice.<br />

Beatrice dalla carnagione bianca e dalle guance rosse.<br />

Artù è un orsa.<br />

Dopo aver estratto la sua spada la ficca di nuovo in terra per dividere i corpi degli amanti Ginevra<br />

e Lancilotto.<br />

35


Estrai la spada dal fodero.<br />

Puoi dare la morte e puoi dare la vita.<br />

Morte e vita sono in entrambe le mani della grande dea dalla lingua rossa.<br />

I fiumi di sangue che accompagnano le danze di kali non sono la morte sono la vita come la<br />

percepiamo noi.<br />

sono la maya.<br />

La maya è la creazione dell'universo.<br />

La spada infissa nella terra è la fine del ciclo è l'oceano senza colore di prima dell'inizio.<br />

Estrarre la spada vuol dire dare inizio al mondo.<br />

Il pene di shiva che penetra shakti dà origine al mondo conosciuto.<br />

E' la vita ed è la morte.<br />

Una sola spada che riscaldata dal fuoco rosso della shakti diviene acqua e non può che tornare<br />

alla madre terra.<br />

Il principio della morte (l'ombra della morte di shankara bhagavadpada) e l'essenza della vita sono<br />

la stessa cosa.<br />

La spada esce dal fodero,la spada entra nel fodero.<br />

La spada esce per dare vita, la spada esce per dare<br />

morte.<br />

Combattere per vincere è distruzione reciproca.<br />

Ai nuke è darsi la vita l'un l'altro.<br />

36


I,9 - Sparire per sempre<br />

Teatrante:<br />

Una mattina ,nel 1560,Oda Nobunaga era in mezzo alle sue truppe.<br />

2000 guerrieri.<br />

Nella zona , un forte temporale.<br />

Che fare: ritirarsi o farsi uccidere in battaglia dal suo avversario, Imagawa Yoshimoto?<br />

L'esercito di Yoshimoto contava 25.000 uomini.<br />

Aspettava la fine del temporale.<br />

Che fa Oda?<br />

Indossa un costume antico e comincia a danzare e recitare un brano di Teatro Noh :"Atsumori"<br />

"la vita dell'uomo non dura che cinquantanni.<br />

E' un sogno effimero paragonata all'eternità.<br />

una volta nato chi può evitare di sparire per sempre?"<br />

Finita la rappresentazione,Oda prende una tazza di riso.<br />

E' felice come un bambino.<br />

Salta a cavallo e corre incontro al nemico<br />

A metà strada lo raggiungono 2000 cavalieri.<br />

Penetrano nel campo nemico come un fulmine,<br />

fanno strage di nemici<br />

Sembrano invincibili..<br />

Oda decapita Yoshimoto.<br />

Non c'è apparentemente nessuna logica in questo.<br />

Non c'è nessuna strategia.<br />

Un chihuahua che si getta contro un doberman.<br />

ma nella storia del giappone nessuno usa le parole fortuna sfacciata o follia.<br />

Che genere di magia si nascondeva nel brano di Noh recitato dal generale Nobunaga?<br />

La storia di oda,insieme alle riflessioni sulla spada e sul respiro coi talloni che mi ha ispirato<br />

l'Autista ha sturato una serie di pensieri.<br />

Oda è destinato alla sconfitta.<br />

Sta piovendo.<br />

Recita un testo di Noh dedicato ad un adolescente morto in una battaglia di 500 anni prima.<br />

Poi, dopo aver mangiato una ciotola di riso salta da solo a cavallo e si dirige verso un nemico che<br />

dispone di forze dodici volte superiori.<br />

I suoi soldati,apparentemente colti da pazzia, lo raggiungono a metà strada.<br />

Entrano nel campo avverso, al campo dell'avversario, distruggono l'esercito in un lampo.<br />

37


La cosa più strana è il fatto che l'avversario non li ha sentiti arrivare.<br />

Nel giappone dei samurai era molto importante la nozione di Ki.<br />

La sensazione, l'intuizione erano parte importante della vita del guerriero.<br />

Gran parte dell'addestramento del samurai era basato sull'affinamento dell'intuizione.<br />

Eppure duemila cavalieri arrivano indisturbati al campo nemico.<br />

Strano è anche che Oda si metta a danzare e recitare la storia di un guerriero sconfitto in battaglia<br />

sotto la pioggia.<br />

Non sembra un buon metodo per mantenere alto il morale delle truppe.<br />

Ho preso un libro del 1400: il segreto del teatro noh, di Zeami.<br />

E' un bel libro.<br />

Zeami racconta la storia di Ame no Uzume no Miko (la dea del sesso) e dice che il Noh proviene<br />

dalla sua danza.<br />

Poi dice che la rigidità è morte e dice anche che il segreto del noh è in un fiore che sboccia.<br />

Un segreto arcano<br />

Un segreto così semplice che l'uomo normale non lo capisce.<br />

Per comprendere il fiore , dice Zeami bisogna conoscere il seme.<br />

Una volta conosciuto il seme il fiore è solo una "disposizione della mente", ma il fiore è la<br />

conoscenza suprema, primordiale, essenziale.<br />

"Il cuore dell'uomo contiene tutti i semi.<br />

sotto la pioggia universale tutti germogliano.<br />

non appena si afferra la natura del fiore<br />

il frutto dell'illuminazione spontaneamente si forma "<br />

Zeami parla anche dell'EVANESCENZA.<br />

L'evanescenza è diversa dall'incosistenza.<br />

E' interessante solo se è evanescenza di un fiore.<br />

Zeami dice che l'evanescenza non si può insegnare e propone di meditare su due poesie.<br />

"Nella nebbia leggera<br />

sui fiori di una siepe viva<br />

la brina del mattino...<br />

"in autunno...ah le serate"<br />

chi ha potuto dirlo? "<br />

e ancora:<br />

"Quello che appassisce<br />

senza che le apparenze lo tradiscano<br />

E' il fiore che sta nel cuore<br />

degli uomini di questo mondo."<br />

38


Un altra cosa dice Zeami: dice che un attore abile non soddisfa l'occhio non esercitato:<br />

lo spettatore non illuminato non si accorge dell'attore illuminato.<br />

Il fiore è invisibile a chi non sa vederlo.<br />

Il Noh è un arte sacra.<br />

Oda il guerriero danza sotto la pioggia, simbolo forse della pioggia universale che fa sbocciare<br />

tutti i semi.<br />

E' il momento giusto, il momento in cui il fiore può sbocciare anche sopra uno scoglio.<br />

Acquisisce l'evanescenza<br />

I suoi soldati lo sentono e lo raggiungono, ma solo a metà strada e con fatica.<br />

I nemici non lo sentono e non lo vedono arrivare...<br />

"Nella nebbia leggera<br />

sui fiori di una siepe viva<br />

la brina del mattino... "<br />

Quando la pioggia ha fine ,un attimo dopo l'alba, Oda appare come la brina del mattino sui fiori di<br />

una siepe.<br />

La danza del Noh ha fatto sbocciare il fiore ,Oda è come la pioggia, è la pioggia.<br />

Il nemico non può sentirlo arrivare.<br />

Danzando respira con i talloni Oda, e diviene acqua e come l'acqua travolge tutto ciò che incontra<br />

sul suo cammino.<br />

Nella battaglia di Oda c'è tutto il segreto della spada.<br />

Il fiore che sboccia è la spada che viene sguainata nasce dalla terra e tornando alla terra taglia di<br />

netto la testa del nemico.<br />

Il resto è solo silenzio.<br />

"In autunno...ah le serate"<br />

chi ha potuto dirlo? "<br />

Il Noh è arte sacra.<br />

Il noh e la Via del Samurai sono la stessa via.<br />

Il segreto del fiore che sboccia è lo stesso della spada taja.<br />

Oda svela in un istante, grazie all'arte sacra, il mistero della vita e della morte.<br />

Il segreto della spada.<br />

I miti raccontano sempre le stesse cose.<br />

Parlano dei semi nascosti nel nostro cuore.<br />

Nobunaga che recita il Noh è Krisna che conduce Aryuna a vedere le schiere dei nemici.<br />

39


Il segreto, meraviglioso e terribile è quello di<br />

SHAVA<br />

SHIVA<br />

SHAKTI<br />

I personaggi sono sempre gli stessi.<br />

I miti greci celano le stesse verità dei miti giapponesi, cinesi, indiani.<br />

Svelano un tesoro sepolto in cantina.<br />

Un tesoro che la consuetudine, forse, non ci fa più vedere nel cristianesimo.<br />

Nigredo,albedo, rubedo....<br />

Shiva shakti.....<br />

La spada esce dal fodero...<br />

La spada entra nel fodero...<br />

La spada....<br />

Lo yoga nel mondo moderno sta diventando consuetudine.<br />

Stiamo smarrendo tra chakra, cristalli, siddhi e newguru guaritori, la chiave che ci può condurre<br />

alla verità.<br />

Una verità semplice come la pioggia che cade sulla danza di Nobunaga.<br />

Semplice come la brina ,al mattino sulla siepe viva.<br />

Semplice come il fiore che sboccia.<br />

Semplice come la I che trasforma SHAVA in<br />

SHIVA......<br />

Quella lettera sanscrita così simile alla croce della<br />

vita.<br />

40


I,10 - Asana<br />

Teatrante:<br />

L' asana è una posizione statica.<br />

L'asana è un processo energetico.<br />

Ogni posizione statica di un corpo vivo è un processo<br />

energetico.<br />

Anche le posizioni del kamasutra sono chiamate asana.<br />

..<br />

le immagini erotiche, così comuni nell'arte cinese, indiana e giapponese possono fornire degli<br />

interessanti.spunti di riflessione<br />

Sono di vario genere :<br />

alcune sono al limite del grottesco.<br />

Altre sono molto interessanti dal punto di vista artistico.<br />

Altre ancora sono decisamente eccitanti.<br />

Sono quelle "in potenza", quelle cioè in cui gli amanti sono raffigurati un attimo prima o un attimo<br />

dopo la penetrazione.<br />

si immagina facilmente , cioè quello che può essere accaduto un attimo prima o che accadrà un<br />

attimo dopo.<br />

Movimento in potenza.<br />

Alcuni autori, come Van Lisbeth dicono di assumere gli Asana molto<br />

lentamente(iperrallentamento).<br />

Altri propongono spostamenti rapidi, come i salti a ginocchia tese che alcuni (compresa Gita<br />

Iyengar) suggeriscono di effettuare per assumere Virabhadrasana I,II e III.<br />

Vedendo questi saltelli dal vivo o in video un danzatore di solito storce il naso:<br />

sono goffi, anche quando a farli è un maestro paludato.<br />

Nel mio stato di alterazione mentale credo vi sia un errore di interpretazione.<br />

Ho conosciuto (e lavorato con) danzatori di kathakali e danzatrici di danza Orissi.<br />

La goffaggine non sembra possibile nell' arte indiana.<br />

Ogni movimento è permeato di una leggerezza e grazia sublimi.<br />

La sensazione dello sforzo fisico è bandita.<br />

Virabhadra è ancheun personaggio teatrale.<br />

E' uno degli eroi del Kumarasambhava di Kalidasa,<br />

Un testo che racconta le gesta di Skanda ,dio della Guerra e fratello maggiore di ganesha.<br />

41


lSi narra di un demone, Taraka, che può essere ucciso solo da un figlio di Shiva.<br />

Shiva sta meditando da molto tempo.<br />

Solo la Freccia di kama, Dio dell'amore e del desiderio può indurlo ad aprire i suoi tre occhi, ma<br />

gli dei sono preoccupati : il seme del nataraja potenziato da tanta meditazione, potrebbe<br />

sconvolgere l'universo intero<br />

Solo Uma, la perfetta è in grado di assorbirne la forza vitale.<br />

Comincia a danzare , Parvati, e il getto del Dio è immediato.<br />

Spegne la luna (shivaratri) e ricade sul corpo della dea, fecondandola.<br />

Così nasce Skanda Kumara, il "ragazzo".<br />

nessuno può contrastarlo.<br />

Ad un certo punto ficca una lancia nella terra.<br />

la potenza del gesto fa tremare le montagne.<br />

Nessuno può estrarla, solo il Dio Visnù , forse,potrebbe farlo.<br />

42


la spada nella roccia?<br />

L'inversione dell'Acqua e del Fuoco?<br />

Skanda è assiso su un loto rosso.<br />

alla sua sinistra un pavone (è sempre accompagnato da un pavone o da tigri).<br />

La mano destra è nel mudra credo dell'insegnamento e la mano sinistra stringe la lancia che<br />

ficcherà nella terra.<br />

la spada nella roccia.<br />

Gli asana di Virabhadra ricordano anche questi eventi mitici.<br />

Ci parla, virabhadrasana di un energia incommensurabile.<br />

Possibile che per assumerla si faccia un saltello goffo.<br />

Possibile che sia solo una posiziopne di allineamento?<br />

VIRABHADRASANA non è una posizione è un processo alchemico<br />

E non deve essere assunta "volontariamente".<br />

Ho provato ad applicare una tecnica proveniente da altre discipline più decisamente marziali, alla<br />

posizione di Virabhadra.<br />

Dopo aver assunto la posizione eretta ho portato la gamba destra dietro delicatamente.<br />

Ho poggiato la punta del piede, poi il metatarso quindi il tallone.<br />

Ho piegato la gamba davanti (sinistra) in maniera da formare un unica linea diagonale tra il<br />

tallone destro e la nuca, con le braccia penzolanti perpendicolari al suolo.<br />

Una lancia infilata in diagonale.<br />

Naturalmente la linea degli occhi era inclinata a terra.<br />

Senza muovere il collo, ho spostato delicatamente il mento in alto fino a portare la linea dello<br />

sguardo parallela al suolo;<br />

( è pratica comune nelle tecniche marziali: non bisogna mai, in posizione di guardia , guardare per<br />

terra)<br />

quindi ho pensato di "respirare con i talloni" ed ho alzato le dita dei piedi fino a sentire la pianta<br />

che si allarga ed il polpaccio che si allunga.<br />

Ho delicatamente schiacciato le dita e la pianta dei piedi a terra immaginando di aderire<br />

perfettamente al pavimento di legno.<br />

La storia delle montagne che tremavano nel mito di Skanda mi ha suggerito un collegamento con le<br />

forze telluriche o comunque con la trasmissione di vibrazioni da parte della terra.<br />

A questo punto è successo qualcosa.<br />

Le braccia si sono mosse da sole verso l'alto e insieme allo spostamento delle braccia la colonna si<br />

è allineata, come se l'ano, la spina dorsale e la "fontanella" si volessero porre in una unica<br />

43


direzione perpendicolare al suolo.<br />

Una volta raggiunta la vericale le mani si sono unite come se i due palmi si cercassero<br />

reciprocamente.<br />

l'impressione che ho ricevuto da questa maniera spontanea di assumere l'asana è stata molto forte.<br />

mi viene da chiedere:<br />

e se tutti gli asana fossero così?<br />

Se non si trattasse di posizioni più o meno terapeutiche , ma di appunti,di indicazioni parziali di<br />

processi energetici di ben altra portata?<br />

44


I,11 - Endimione<br />

Teatrante<br />

..forse gli asana sono processi energetici in un senso diverso da quello che intendiamo.....<br />

Autista:<br />

Oh teatrante!<br />

Verrebbe quasi da dire... ma va?!<br />

Immaginale come chiavi<br />

Immaginale come ideogrammi<br />

Immaginale come kata<br />

Immaginale come cerchi<br />

La spada entra nel fodero...<br />

La spada esce dal fodero...<br />

E' entrata per uscire?<br />

E' uscita per entrare?<br />

Ha fatto un cerchio.<br />

Comunque.<br />

Immaginale come un alfabeto<br />

Shiva-Nataraja danza la Tandava<br />

E' sempre e solo e comunque un teatro della memoria....<br />

Teatrante:<br />

....adesso quando farò l'asana del pavone chissà cosa mi verrà in mente ....<br />

mah...<br />

Senti, autista, cosa scrive Borges in Aleph:<br />

“In quell’istante gigantesco, ho visto milioni di atti gradevoli o atroci, nessuno di essi mi stupì<br />

quanto il fatto che tutti occupassero lo stesso punto, senza sovrapposizione e senza trasparenza”.<br />

Autista:<br />

Potrebbe essere la trascrizione di una testimonianza di un samadhi savikalpa, sul piano universale.<br />

Ma può essere anche la descrizione di altro...<br />

45


Teatrante:<br />

Vedi , Autista, una volta ho detto che se fossi tibetano ti accoglierei con una sciarpa bianca, te la<br />

metterei al collo e mi allontenerei con lo sguardo basso senza voltarti le spalle.<br />

Lo ribadisco.<br />

Vivo in uno stato di costante eccitazione in questi giorni, come il bambino che a natale deve<br />

scartare un numero di doni superiore alle sue aspettative, e non sta nella pelle.<br />

improvvisamente mi sembra lampante ciò che prima non avevo quasi il coraggio di sussurrare.<br />

Mi viene da gridarlo ma mi limito a suggerirlo, anche se forse mi scappano delle paroline di<br />

troppo, a volte, e nel dire ciò che potrebbe essere indicibile , commetto un bel pò di errori di forma<br />

e valutazione.<br />

Penso, ricordando i nostri primi dialoghi, al mito di Endimione, costretto al sonno da una dea<br />

innamorata, Selene che poi è Diana, sorella di Apollo solare<br />

L'una ha frecce d'argento l'altro frecce d'oro.<br />

Il bambino delle spirali si fa delle domande, adesso.<br />

Penso di aver capito, il mio corpo, credo abbia capito, il fatto che di certe cose non si debba<br />

parlare perchè sono così semplici che la mente razionale le può forse afferrare, ma che sono inutili<br />

se non vi è l'esperienza.<br />

Potrebbero anche essere deleterie.<br />

Il fiore , come nel teatro Noh, sboccia in maniera Insolita.<br />

Per quello è bello.<br />

E' ancora più bello se è evanescente come la brina al mattino su una siepe viva.<br />

Quando il cristianesimo ha seppellito il paganesimo ha probabilmente interrotto una tradizione.<br />

Endimione si è addormentato ...<br />

Il supposto politeismo greco romano che svanisce quando studi Zenone, Socrate,Empedocle,<br />

Platone rivelando la luce della Tradizione unica, prende nuova linfa dall'oriente.<br />

Autista:<br />

Non so se era politeismo, forse erano solo culti diversi nei piccoli misteri.<br />

E' la corruzione dei Grandi Misteri che sembra portare al monoteismo.<br />

Se specchio la storia dell'occidente nell'oriente di Bharata (Grande India), ci sono molti che<br />

ritengono l'Induismo politeista mentre è solo l'insieme di tanti Piccoli Misteri collegati ai Grandi<br />

grazie al dharma...<br />

Teatrante:<br />

Krisna che accompagna Arjuna in battaglia adesso mi è più chiaro.<br />

E' come Apollo che toglie l'armatura a Patroclo, falsembiante di Achille.<br />

E' come Oda che danza la morte di Atsumori, eroe fanciullo.<br />

46


E' un cerchio.<br />

Dante lo sapeva.<br />

Dante dice a Beatrice-Shakti INTUAMI, incredibile verrebbe da credere conoscesse anche la<br />

parola antica ...tat tuam asi.<br />

Dante racconta la verità nel prologo della Commedia, quando mette nei Campi Elisi, Adamo<br />

insieme a Zenone, insieme a Socrate, insieme al feroce Saladino.<br />

In questi giorni di furibonda letteratura ho scoperto che Shakespeare muore per aver troppo bevuto<br />

insieme a Drayton e Ben johnson , due iniziati.<br />

Muore alla vita salutato da una poesia di Drayton "Endimione e Phoebe"...<br />

la verità è che va in sonno.<br />

Ho scoperto che in un libro Borges assegna il primo premio della letteratura a AITA un autore<br />

sconosciuto che ho scoperto essere l'Ade etrusco, dio della Ricchezza e della Morte.<br />

Per Borges, che amava Dante e Shakespeare la Morte è letteratura.<br />

"Parlo dell'india" scrive Borges " per far capire che sto mentendo(?)<br />

Borges, Shakespeare, Dante , Goethe....parlano tutti della stessa cosa.<br />

Sembrano fratelli.<br />

Sono fratelli.<br />

Adesso mi chiedo: probabilmente è sbagliato fare come faccio io .....<br />

E' sbagliato ascoltare le parole di chi dice di sapere senza sapere e rispondere : ma che stai<br />

dicendo?<br />

E' sbagliato dire a maestri di tantra in buona fede : fermati questo non è tantra!.<br />

E' sbagliato dire ai maestri di arti marziali: guarda che stai facendo ginnastica....<br />

L'esperienza deve maturare.<br />

E le mie affermazioni nascono forse da presunzione.<br />

La verità è di una terribile semplicità, forse, semplice e terribile.<br />

Autista:<br />

Il punto terribile è: sei titolato a farlo?<br />

Tu puoi essere il più grande pedagogo del mondo, ma se non sei titolato a farlo, non ti è permesso<br />

insegnare ai bambini, puoi al limite insegnare a quegli insegnanti titolati a farlo, che abbiano<br />

quella necessaria professionalità che gli permetta di comprendere la tua saggezza.<br />

Oppure, se vuoi insegnare ai bambini, ti titoli.<br />

In questi anni è capitato di incontrare degli insegnanti di yoga, di questi se ne sono conosciuti due.<br />

Uno opera più nel silenzio, ha avuto diversi istruttori, anche abbastanza rinomati, o se vogliamo<br />

"riconosciuti" ma non ne parla.<br />

Un suo allievo che cercava il nome, lo ha spedito dal sottoscritto perché cercava un "accesso".<br />

47


Lo si è rispedito indietro praticamente a pedate, cortesi ed educate, dicendo: "Tu che hai XXX<br />

YYY come istruttore, ma cosa pensi mai di andar trovando qui o altrove?"<br />

L'altro è Yogirudra. Ma non perché ha fatto questo o quest'altro, ma perché è lui.<br />

Esattamente come molti di questi dialoganti sono quello che sono non perché hanno praticato lo<br />

yoga, ma perché lo yoga li ha praticati.<br />

E' come i Veda, non li puoi conoscere, ma loro possono conoscere te, il punto è che in quest'ultimo<br />

caso sono pochissimi coloro che sono conosciuti dai Veda.<br />

Yogirudra è un caro fratello, discolo alle volte, ma questa sua discolosità di giovane fuoco è<br />

necessaria, essenziale a quanto deve essere compiuto, alle volte ama giocare (mai quanto questo<br />

essere) ma la sua profondità può solo che essere omaggiata formalmente.<br />

Mi ha meravigliato che tu non lo abbia riconosciuto subito o forse hai amato giocare anche tu.<br />

Oppure la vita vi ha velati entrambi affinché ci si potesse incontrare nel formale.<br />

E' bello questo posto.<br />

Il punto è che titolo si ha per parlare? In un altro sodalizio ce lo siamo chiesti spesso, anzi lo si<br />

chiedeva proprio a questa persona.<br />

E' una questione di momenti, basta ascoltare e vedere se si parla.<br />

All'ignorante è inutile parlare, è inutile dare perle ai cani.<br />

Ma un cane che ama può ascoltare.<br />

Chi pratica lo yoga con amore, non può non riconoscere davanti a sé il fratello più anziano.<br />

Nessuno dice lo yoga è una castroneria, solo si cerca di dire, attenzione vi siete innamorati del<br />

dito, completamente dimentichi della luna che indica.<br />

Tanto è la vita stesse che li scuoterà nel dolore fino alle fondamenta se troppo aderiscono alle<br />

opinioni.<br />

Questo è kurushetra dove si vanno riunendo tanti giovani fuochi, sta ai bramani anziani saperli<br />

istruire e crescere nell'istruirli.<br />

Quale sia la verità o realizzazione o samadhi che un aspirante o uno yogin raggiunge, egli non vi<br />

può aderire, non lo può/deve ricordare, non lo puo' credere.<br />

Un aspirante discepolo nella Tradizione non può mai parlare dal ricordo, dal passato, da una<br />

lettura (può ovviamente citare citando) ma solo dal suo presente.<br />

E' nel tuo presente che l'altro si riconosce, riconosce l'altro.<br />

Shankara si confrontò e vinse con 72 culti/erronei e li rettificò, ricodificando i darshana bramanici.<br />

Non certo urlando, ma entrando nel dialogo e usando gli strumenti dell'altro non per vincerlo, ma<br />

per guidarlo.<br />

E' facile se ci sei già passato.<br />

Noi ci siamo incontrati, ci siamo interrogati, la Tradizione si è mostrata in entrambi e ci ha detto<br />

chi era il più anziano, senza alcuna contrapposizione.<br />

48


Questo ciò che sono si è riconosciuto nel tuo crederti.<br />

Il tuo crederti ha iniziato a riconoscersi in questo ciò che sono.<br />

Per il resto non si è fatto niente, hai fatto tutto da solo, tu in quanto aspirante nella Tradizione che<br />

adesso inizi ad intuire.<br />

Solo tu hai riconosciuto certe cose, ma solo perché erano tue.<br />

Non conosco gli altri, ma li sento interessati a crescere e non potranno non riconoscere il loro<br />

cammino e non trovarlo... proprio perché ciò che li muove è amore, amore per la conoscenza, per<br />

l'altro, per lo yoga.<br />

Se amano l'oro, troveranno solo l'oro.<br />

Quindi urlare no; ma mettere il paniere alla porta, sulla via affinché l'affamato viandante possa<br />

trovare refrigerio e requie sì.<br />

Ci sono momenti in cui dicono il dharma oscilli, si oscuri e dicono che questo sia uno di quei<br />

momenti.<br />

Quando il mare è in burrasca, i pescatori,i cercatori, vanno sulla spiaggia a cercare le conchiglie<br />

più belle, le agate più belle, perché è allora che è possibile trovarle.<br />

Quando il dharma è offuscato le perle più belle sono più evidenti ed è facile trovarle.<br />

Vedo Yogiudra, te ed anche altri così.<br />

Delle perle preziose da non perdere.<br />

L'importante è che non trasformiate questa visione in una credenza.<br />

Il sottoscritto lascialo fuori, è un nome. Nient'altro. Un viandante di passaggio.<br />

Ti si è detto il ruolo che si riveste... un autista, un portatore di cenere, salito solo per caso su questo<br />

palcoscenico, dove un teatrante e uno yogi, insieme ad altri conpraticanti ci mostrano cosa è lo<br />

yoga.<br />

Ognuno portando la sua nota.<br />

Starà a voi quanto la sinfonia che comporrete sarà forte e udibile e ripetibile.<br />

Teatrante:<br />

Quando ho visto che la grafia sanscrita di Shiva era identica a quella di Shava a parte quella<br />

piccola i, quella crocetta con una semiluna sulla testa ho avuto le vertigini.<br />

Shava shiva shakti.....<br />

Ma siamo sicuri che il tacere la verità semplice e terribile sia un bene.<br />

Shiva fa la sua danza, terribile e meravigliosa su un nano.<br />

In alto le sue ciocche spostate dall' impeto dalla danza in basso il nano.<br />

l'uomo .<br />

49


Nella mano destra (quella più in alto)shiva nataraja tiene un tamburello .<br />

Forse serve per tenere il ritmo, il ritmo della danza della creazione.<br />

Ma forse è anche la parola, la verità, la tradizione.<br />

Mi hanno insegnato che il suono è collegato all'akasha.<br />

Akasha credo che sia l'etere, ma è anche il vuoto.<br />

Dal vuoto si manifesta la parola.<br />

Sei giunto per caso in questa agorà .<br />

Penso che sia faticoso per te.<br />

Per me è stata una grande fortuna.<br />

Il bambino delle spirali , che ancora fa finta di non sapere a volte, sa quattro cose e sospetta che<br />

l'Autista ne sappia 400 o 4000.....<br />

Al bambino delle spirali viene voglia di urlare le quattro cose che sa anche se non si deve o è<br />

inutile.<br />

non ti viene mai voglia di gridare un decimo delle cose che sai?<br />

Autista:<br />

Gridare nel deserto?<br />

A chi?<br />

A me stesso?<br />

La verità non si possiede, non c'è una verità da dare.<br />

Non ti ho dato niente... parlavi di teiere e le raccontavi.<br />

Ho visto questa mano prendere la tua mano dalla tua tasca e mettertela davanti agli occhi, la teiera<br />

era sempre stata lì nella tua mano.<br />

Tutto qui.<br />

Si è assistito all'evento al pari tuo.<br />

Si provata la tua stessa meraviglia. Che ti avrei gridato a fare di teiere se già l'avevi in mano?<br />

Yogirudra stava già cercando di mostrartela, ma non vi capivate, solo perché avevate un<br />

linguaggio differente.<br />

E' allora che ho cercato di capire cosa significava ogni tuo dire, una volta compresoti, è stato<br />

facile guidare la tua mano davanti ai tuoi occhi, perché era già lì che stava andando.<br />

Vedi, la conoscenza, stai scoprendo, non è fatta di erudizione.<br />

Quindi non puoi gridarla, al limite sussurrarla ad un orecchio distratto affinché non venga cassata<br />

dal manas e arrivi sino alla buddhi.<br />

Cosa se ne fa uno yogin della verità? Quello di cui può aver bisogno, se già ha colto i limiti del suo<br />

50


yoga, è qualcuno che gli mostri quello che c'è subito dopo lo yoga, ma già i suoi occhi devono<br />

essere pronti e la teiera deve essere già lì.<br />

Teatrante:<br />

Che altro avresti potuto rispondere?<br />

chiedo delle cose per ottenere conferme.<br />

insicurezze di un bambino.<br />

Grande fortuna avere incontrato te e yogirudra<br />

Autista:<br />

Anche per questo essere è stata una grande fortuna incontrarvi tutti.<br />

Teatrante:<br />

"Alla fine del vento<br />

ancora cadono le foglie<br />

un falco lancia il suo grido<br />

Si fà più fondo il silenzio dei monti."<br />

51


I,12 - Silenzio<br />

Izanami:<br />

. fruscio di vesti...<br />

baluginar di spade....<br />

...parole, moti, gesti vibrano nell'aria del giardino...<br />

palpitar di cuori...<br />

i sassi ascoltano...<br />

..........<br />

i cuori ora battono all'unisono...<br />

le parole si sono smorzate...<br />

i movimenti placati....<br />

sguardi di comprensione...<br />

.. una lacrima di commozione scivola sulla pietra bagnandola...<br />

poi raggiunge la terra...<br />

...sfiora, tocca un seme....<br />

in uno spazio, senza spazio e senza tempo, il seme germoglia, piano...<br />

... luce....<br />

si ascolta...<br />

....<br />

talita:...<br />

Forse l'unico processo energetico realizzato a pieno attraverso le asana è il Saluto al Sole?...in fin<br />

dei conti è considerata la sequenza più completa...<br />

teatrante:<br />

Surya namaskar bisogna farlo forse con chandra namaskar....<br />

boh!<br />

Forse anche il saluto al sole è una sillaba;<br />

o una frase .<br />

Tutti gli asana sono Sillabe<br />

Per comprenderli bisogna non solo praticarli con qualcuno che sa insegnarli ma anche indagare i<br />

miti dai quali i nomi degli asana provengono ...<br />

Virabhadra è il guerriero dalla testa leonina creato dall'ira di Shiva.<br />

nessuno è in grado di affrontarlo :Solo Visnu può metterlo in fuga.<br />

Bisognerebbe sapere perchè shiva è irato.<br />

Bisognerebbe sapere che cosa placherà la sua ira.<br />

Prima di questa storia, nei testi che ho letto, il terzo occhio di shiva non ha ancora appieno il suo<br />

potere distruttivo.<br />

Occorrerebbe forse sapere,, dove shiva mediterà per 100 anni divini prima di incontrare<br />

Parvati,incarnazione di sati,manifestazione della dea....<br />

Un solo asana nasconde un mondo.<br />

E' un passo della danza di shiva,uno dei milioni di gesti amorosi tra shiva e shakti.<br />

Sono esercizi, fisici, sono passi di danza, sono codici per penetrare, forse sono solo letteratura.....o<br />

realtà stravaganti....<br />

52


Autista:<br />

Ok, si conoscono tutte le chiavi, si conosce ogni codice, si conosce la combinazione di tutte le<br />

parole, si conoscono tutte le opere che descrivono questo universo.<br />

E allora? E forse, anche prima di allora, quando ancora se ne conoscono solo alcune di tutte le<br />

opere, di tutti i piani...<br />

E allora?<br />

Tante realtà stravaganti... diciamole tante possibili presenti stravaganti... Quando scopri che sogno<br />

e veglia non differiscono e che non si tratta di una semplice metafora, ma di una vera e propria<br />

testimonianza... che peso riesci a sentire sulla lama?<br />

Ogni drago che uccidi è apparente. Ogni sangue che scorre è apparente... mille mondi e tutti della<br />

stessa sostanza del sogno.<br />

La spada entra nel fodero.<br />

La spada esce dal fodero.<br />

Siva danza. Surya si alza. Agni sale. Siva si espande in luce sopra e sotto; Visnu e Brahma si<br />

inchinano.<br />

Teatrante perché errare nei mondi? "E' letteratura!"<br />

Che importanza ha perdersi dietro le mille uscite dal fodero, se poi ognuna rientra nel fodero<br />

dissimile ed identica?<br />

E' sempre la stessa lama, è sempre lo stesso fodero, è sempre lo stesso Siva.<br />

Impugna la spada e tienila ferma. Rimani fermo in essa, mentre sembra entrare ed uscire dal<br />

fodero.<br />

Respirare dai talloni, significa scendere nella terra, udire la terra, un tempo si piantava la spada in<br />

terra per udire in lontananza.<br />

Respirare dai talloni significa ascoltare, tenere immobile la spada, mentre essa entra ed esce dal<br />

fodero.<br />

Ogni codice, ogni alfabeto, ogni asana conduce al silenzio. E' il silenzio il suono della Grande<br />

Asana, la voce dell'Alfa&Omega, del Purusha, del Paramatman..<br />

Teatrante:<br />

Ho un pò di vertigini, ma non è spiacevole....<br />

Autista:<br />

Lo so che non è spiacevole... anzi.<br />

Affascina... attrae... espande... ma alla lunga annoia se va bene e vi si aderisce se va male (in un<br />

mondo dove esiste questa complementarità).<br />

53


C'e' sempre tempo per indulgere nelle piacevolezze... una volta aperto il terzo cielo. Ma ci sono<br />

altri cieli da aprire. Una ricreazione infinita... pensa che noia!<br />

Teatrante:<br />

La spada apre una porta.<br />

C'è la sala di un castello... belle le statue.<br />

Splendidi i dipinti...e lì in fondo un'altra porta...<br />

ho il dubbio che la spada stavolta non sarà sufficiente..<br />

o forse si....<br />

....chissà....<br />

Talita:<br />

Mi rendo conto di non capirvi. E vabbè...<br />

Autista:<br />

Immagina un posto dove sei stato solo tu e pochi altri. Per quanto tu ne possa parlare e<br />

descriverlo, chi non c'è stato non saprà mai di cosa in realtà stai parlando. Ma chi c'è stato da<br />

poche parole, pochi indizi ti capirà all'istante.<br />

Lo yoga è questo, un percorso che conduce in certi luoghi entro l'uomo, questi luoghi possono dare<br />

su altri luoghi...<br />

Non so se ti è capitato mai di credere di aver perso qualcosa che è davanti a te e tu la cerchi la<br />

cerchi e non la vedi. Il teatrante aveva una teiera in tasca, la teneva addirittura in mano, ma<br />

continuava a cercare la teiera senza vederla. Adesso l'ha finalmente vista, ed è così felice che<br />

continua a versare il thé da tutte le parti, perché è contento che ha trovato finalmente la sua teiera.<br />

E' messo lì che fa il teatrante.<br />

L'autista che sta fuori dal proscenio, gli dice "Ma ti vuoi decidere a posare sta benedetta teiera?<br />

Mica la devi tenere in mano a vita.<br />

Posala e bevi quell'accidenti di thé!!!"<br />

Il tutto nasce perché gli autisti solitamente non sono degli esteti o dei raffinati come i teatranti o gli<br />

yogi, siamo un poco coatti e sbrigativi... non ci mettiamo molto a tagliare gambe, dita e affini alla<br />

bisogna. Dei pezzi di pane ma con scarpe chiodate e bastoni pesanti. Non abbiamo la cultura per<br />

capire la gioia di chi finalmetne ha la teiera! Ci perdiamo nella praticità. Per noi una teiera serve<br />

a fare versare il thé non è un aspetto estetico da ammirare. Mi rendo conto che è una limitazione.<br />

La stessa che fa dire che se fai una pratica per più di qualche mese senza effetti e meglio che la<br />

lasci, a meno che non te la abbia data il Maestro, in tal caso puoi farla anche per mille vite senza<br />

effetti, sono irrilevanti, la parola del Maestro vale ben più di mille vite.<br />

In ogni caso, scusa<br />

... e scusami anche se questa risposta forse non era quanto cercavi, ma non sono abituato a parlare<br />

in pubblico e ogni tanto piglio qualche svarione.<br />

O meglio. Abituato o non abituato, piglio a prescindere degli svarioni... non mi è facile arginare il<br />

cosa dire... proprio perché mancano i riferimenti e le categorie del dire.<br />

54


Se tu registrassi i dialoghi fra questi due nomi, Autista e Teatrante, e li risascolti ,ti accorgi che<br />

potrebbero essere le esternazioni di due menti folli. ....<br />

Quando si è iniziato il dialogo con il teatrante , è stato come si è sempre usato nelle scuole<br />

tradizionali, o nei lignaggi antichi... ci si siede e si parla, man mano si sale, si sale, si sale nei<br />

livelli di consapevolezza, ma non è una gara.<br />

Non è una lotta; è un porgersi, un donarsi, un aprirsi.<br />

Ci siamo aperti l'un l'altro, pubblicamente (ed è stata questa la grande particolarità) e ci siamo<br />

riconosciuti l'un l'altro come due anime sorelle o gocce nella stessa pozzanghera.<br />

Siamo come due amanti che si tengono per mano e ognuno indica all'altro i fiori più belli o i passi<br />

dove stare più attenti. Tutto qui. Il tetarnte con la grazia di un teatrante, l'autista con la rozzezza di<br />

un autista.<br />

Si spera di essere riuscito ad esporre meglio questa volta, quanto sta accadendo....<br />

Teatrante:<br />

Ciò che è giorno per il saggio è notte per l'ignorante.<br />

Caro insostituibile Autista, la spada è ben salda nelle mani, per ora, almeno pare.<br />

pensi che sia arrivato il momento del silenzio?<br />

55


I,13 - La Yogini<br />

Autista<br />

Ci si accorge quando arriva il momento del silenzio.<br />

Non è più quell'assorbimento che l'aspirante vive saltuariamente, non è più quel pacifico e pieno<br />

vuoto in cui certe volte taluni indulgono: non è manolaya.<br />

Oh, ci sono molti silenzi, potremmo dire che essi sono una costante, anzi Esso è la costante che<br />

inizia a mostrarsi sempre più, sino a divenire l'unico stato, come un'amante che non ammetta<br />

concorrenti, Cessano i moti mentali, cessano le istanze, etc.<br />

Esiste però un silenzio fatto di opere, che non determina il ritiro dal mondo, ma ottempera il<br />

dharma al suo interno, è un silenzio operativo, quello dell'aspirante che ha smesso di indulgere nel<br />

superfluo.<br />

Ci si ritira da ciò che è inutile. È inutile dar perle ai cani, è inutile annaffiare una pianta finta, ma<br />

se sono entrambi nel nostro dharma, ai primi si darà cibo e ricovero e alla seconda un bel vaso nel<br />

luogo più adatto. E se la pianta fosse vera, daremo acqua a tutti, ma la carne solo ai cani.<br />

In quel silenzio si vive il Reale all'interno di maya, consapevoli d'entrambi i domini, con attenzione<br />

a non confonderli, pur essendo l'uno il sostrato dell'altro e praticamente uno, per coloro che vivono<br />

vedendo il velo di maya, non è tale l'esperienza e così traspongono le intuizioni di un dominio<br />

nell'altro. Così verità divengono non appena affermate opinioni se non falsità, perché<br />

concettualizzate.<br />

Maya vela la ragion pura e la trasforma nell'assertivo manas, un empirismo che vede in sé le basi<br />

della sua esistenza apparente: è il potere velante che fa dire "è questo". Si trasforma una<br />

conoscenza indiretta in ignoranza. L'ascolto o [sravanaè seguito da manana, non dall'asserzione,<br />

ma prima di arrivare all'ascolto occorre essersi impadroniti di viveka e vairagya (discriminazione<br />

e distacco), attraverso questi raggiungere l'uparati, quel raccoglimento interiore alla base di ogni<br />

progresso negli yoga: è da lì che il mumuksutva o anelito muove l'aspirante.<br />

La vita intera è una sadhana, la vita intera è da considerarsi come un'unica azione che percorre<br />

quattro fasi o asrama, la preparazione, l'esecuzione, la valutazione e il ritiro. Questa azione può<br />

svolgersi entro certi indirizzi o fini o purushartha, affermano i principali esponenti del Vedanta:<br />

artha-dharma, il conseguimento del benessere attraverso l'equanimità o onore e il desiderio della<br />

realizzazione, kama-moksha.<br />

Qual'è il motore, l'energia che si estrinseca in questo processo? Per l'aspirante discepolo nella<br />

tradizione è mumuksutva: l'anelito per l'Ordine, per l'Universale, per il Divino, per la Conoscenza,<br />

per l'Uno senza secondo.<br />

È rettificando i guna che il discepolo può intervenire fattivamente nei purushartha e questa<br />

rettificazione avviene secondo le predisposizioni individuali o varna.<br />

Teatrante:<br />

"Ci si accorge quando arriva il momento del silenzio.<br />

Non è più quell'assorbimento che l'aspirante vive saltuariamente, non è più quel pacifico e pieno<br />

vuoto in cui certe volte taluni indulgono: non è manolaya. Oh, ci sono molti silenzi, potremmo dire<br />

56


che essi sono una costante, anzi Esso è la costante che inizia a mostrarsi sempre più, sino a<br />

divenire l'unico stato, come un'amante che non ammetta concorrenti, Cessano i moti mentali,<br />

cessano le istanze, etc.<br />

Esiste però un silenzio fatto di opere, che non determina il ritiro dal mondo, ma ottempera il<br />

dharma al suo interno, è un silenzio operativo, quello dell'aspirante che ha smesso di indulgere nel<br />

superfluo."<br />

Il divino auriga lo insegna ad Arjuna.<br />

Il gioco degli dei è una realtà fenomenica.<br />

Stanotte mi ha svegliato un suono forte e cupo.<br />

Una tromba tibetana o una buccina.<br />

Ho scoperto che veniva da dentro.<br />

Ad occhi aperti ho sognato una pietra nera e mani sapienti che la cospargevano di olio .<br />

Fa un pò ridere, ma ho pensato/sentito di aver compreso lo sivalingam.<br />

Ho pensato/sentito che Sahasrara è altro da ciò che descrivono nei libri.<br />

Ho pensato/sentito che la corona con i petali d'oro non è il sahasrara .<br />

Ho pensato/sentito che ha venti fiori con 50 petali un fiore sull'altro e che lo sivalingam ha un<br />

verso e che la sua punta sono quei venti fiori uno sull'altro.<br />

Il desiderio di penetrare la Yogini di Ramakrisna faceva male.<br />

La Yogini.<br />

Non esisto senza la Yogini.<br />

Buffo.<br />

L'avevo vista solo in foto.<br />

Ma è sempre stata con me.<br />

K.W. dice che , senza volerlo.ha incontrato le spire della dea in forma di serpente.<br />

ha chiesto .<br />

Gli ho ricordato Sivananda.<br />

chi è è Sivanada?<br />

non avevo mai letto niente, nè ricordato niente, nè saputo niente di Sivananda.<br />

Anche Sivananda viene da Sringeri<br />

57


I,14 - La Percezione è sempre Incinta<br />

Autista:<br />

Ci si ritira da ciò che è inutile.<br />

È inutile dar perle ai cani, è inutile annaffiare una pianta finta, ma se sono entrambi nel nostro<br />

dharma, ai primi si darà cibo e ricovero e alla seconda un bel vaso nel luogo più adatto.<br />

E se la pianta fosse vera, daremo acqua a tutti, ma la carne solo ai cani.<br />

teatrante<br />

Alcune piante hanno bisogno di sangue.<br />

E vi sono gazzelle che si credono cani.<br />

Krishna fece voto di non scendere in battaglia, ma quando Bhisma fu sul punto di uccidere Arjuna,<br />

si gettò nella mischia brandendo la ruota del carro.<br />

L'acqua del fiume scorre dove vuole.<br />

Autista:<br />

In quel silenzio si vive il Reale all'interno di maya, consapevoli d'entrambi i domini, con attenzione<br />

a non confonderli, pur essendo l'uno il sostrato dell'altro e praticamente uno, per coloro che vivono<br />

vedendo il velo di maya, non è tale l'esperienza e così traspongono le intuizioni di un dominio<br />

nell'altro. Così verità divengono non appena affermate opinioni se non falsità, perché<br />

concettualizzate.<br />

teatrante<br />

Così è.<br />

Così è sempre stato.<br />

Il cuore dell'uomo contiene tutti i semi.<br />

sotto la pioggia universale tutti germogliano.<br />

non appena si afferra la natura del fiore<br />

il frutto dell'illuminazione spontaneamente si forma<br />

quello che appassisce<br />

senza che le apparenze lo tradiscano<br />

E' il fiore che sta nel cuore<br />

degli uomini di questo mondo.<br />

il fiore che appassisce è consapevole delle apparenze altrui?<br />

Autista<br />

Maya vela la ragion pura e la trasforma nell'assertivo manas, un empirismo che vede in sé le basi<br />

della sua esistenza apparente: è il potere velante che fa dire "è questo". Si trasforma una<br />

conoscenza indiretta in ignoranza.<br />

L'ascolto o sravana è seguito da manana, non dall'asserzione, ma prima di arrivare all'ascolto<br />

occorre essersi impadroniti di viveka e vairagya (discriminazione e distacco), attraverso questi<br />

raggiungere l'uparati, quel raccoglimento interiore alla base di ogni progresso negli yoga: è da lì<br />

che il mumuksutva o anelito muove l'aspirante.<br />

59


Teatrante<br />

hai mai notato come la raffigurazione del cervello somigli alla spirale dell'Ammonite fossile?<br />

nel tantra si dice che manas è un loto.<br />

nero,talvolta, bianco talaltra.<br />

Sono strani i tantristi del kashmir.<br />

per loro manas è la dea.<br />

Questo è la dea.<br />

ricercare il raccoglimento interiore o osservare il raccoglimento interiore che si è auto prodotto?<br />

Autista<br />

La vita intera è una sadhana, la vita intera è da considerarsi come un'unica azione che percorre<br />

quattro fasi o asrama, la preparazione, l'esecuzione, la valutazione e il ritiro. Questa azione può<br />

svolgersi entro certi indirizzi o fini o purushartha, affermano i principali esponenti del Vedanta:<br />

artha-dharma, il conseguimento del benessere attraverso l'equanimità o onore e il desiderio della<br />

realizzazione, kama-moksha.<br />

Teatrante<br />

una volta ho sognato che l'oca cosmica canta tre volte .<br />

La prima canta Hamsa : io sono purusha<br />

La seconda canta Hamsa: io sono Purusha.<br />

La terza canta Hamsa: io sono mahapurusha.<br />

Dopo il primo canto gli asrama sono esteriori e visibili<br />

Dopo il secondo canto sono interiori .<br />

e dopo il terzo canto che accade degli asrama?<br />

Il re Indra desiderava la redenzione.<br />

aveva raggiunto la sapienza.<br />

affidò a suo figlio oneri ed onori e inizio i preparativi per il ritiro della foresta.<br />

Sacì fu sconvolta dal dolore.<br />

si rivolse a brhaspati.<br />

Brhaspati si recò da Indra e persuase il regale allievo a rinunciare alla sua risoluzione.<br />

sacì divenne raggiante di gioia.<br />

(Brahmavaivarta Purànà, krsnajanma khanda XLVII)<br />

Autista<br />

Qual'è il motore, l'energia che si estrinseca in questo processo? Per l'aspirante discepolo nella<br />

tradizione è mumuksutva: l'anelito per l'Ordine, per l'Universale, per il Divino, per la Conoscenza,<br />

per l'Uno senza secondo.<br />

È rettificando i guna che il discepolo può intervenire fattivamente nei purushartha e questa<br />

rettificazione avviene secondo le predisposizioni individuali o varna.<br />

teatrante<br />

rajas, tamas, sattva.<br />

potrebbe sattva esistere senza tamas?<br />

prajna è sattva rispetto a Taijasa.<br />

Taijasa è rajas rispetto a Visva.<br />

60


Ma i cinque venti, i cinque elementi le cinque azioni le cinque percezioni in fondo non sono tutti<br />

figli di rajas?<br />

Se prajna è stato sattvico relativo a qualcosa come potrà non essere tamas relativamente a<br />

qualcosa d'altro?<br />

Autista<br />

La percezione è sempre in cinta<br />

61


CAPITOLO 2<br />

62


II,1 - Libero Arbitrio<br />

Polifilo:<br />

Vorrei proporre un esperimento sul libero arbitrio:<br />

Appoggia i piedi per terra, concentrati sul piede destro e fallo girare in senso orario sul pavimento<br />

come se disegnassi un circolo.<br />

Ci riesci?<br />

Adesso - mentre il piede continua a fare il suo circolo in senso orario - disegna nell'aria (dall'alto<br />

al basso) il numero 6 con l'indice dela tua mano destra.<br />

Se ci riesci hai libero arbitrio!<br />

Altrimenti.. . arrenditi: se non controlli nemmeno il tuo piede, come potresti avere libero arbitrio!?!<br />

Teatrante:<br />

Chiedo scusa.<br />

sono nuovo.<br />

Autista:<br />

Ben arrivato.<br />

Teatrante:<br />

Sono capitato qui per caso<br />

ascolto le vostre discussioni ma sono piene di parole che non conosco.<br />

Mi incuriosiscono, però.<br />

Quanto detto da Polifilo mi ha incuriosito anche di più.<br />

è forse una metafora?<br />

Mi spiego.<br />

Mi occupo di movimento.<br />

Ho studiato un po' di danza.<br />

Un po' di arti marziali,<br />

Un po' di ginnastica.<br />

Conosco ad esempio il metodo Dalcroxe che porta alla divisone ed al controllo della parte destra e<br />

della parte sinistra del cervello.<br />

Ad occhi chiusi posso tranquillamente girare il piede destro in senso orario fare un 6 con l'indice<br />

della mano destra ed un 9 con quello della mano sinistra.<br />

Volendo posso anche ruotare la testa in controtempo rispetto al piede.<br />

Significa che ho libero arbitrio?<br />

Penso di no.<br />

E allora che vuol dire Polifilo?<br />

Forse che il libero arbitrio è questione di tecnica?<br />

E che un danzatore ha più libero arbitrio di un non danzatore?<br />

E' così?<br />

.... sicuramente il movimento è maestro.<br />

63


Uno che si muove è più libero di uno che sta fermo.<br />

è logico.<br />

o no?<br />

Euclide:<br />

E' logico per una certa logica non per tutte le logiche.<br />

Dici di aver praticato o praticare arti marziali;<br />

un avversario fermo davanti a te ha potenzialmente tutte le possibilità di scelta-movimento- attacco<br />

nei tuoi confronti... ma il momento che ne sceglie una, una delle mille che potrebbe scegliere,<br />

quella scelta, quel movimento, condiziona lui e parimenti te.<br />

Lui nell'azione dell'attacco che ti muove contro, te nella replica a quell'attacco, che devi per forza<br />

replicare in qualche modo.<br />

Da una condizione potenzialmente libera di ogni scelta-sviluppo vi venite a trovare entrambi<br />

condizionati dal movimento, il suo di azione ed il tuo di re-azione.<br />

Quale libertà quindi ?<br />

La libertà sta nel potenziale non nell'attuale,<br />

Una volta che il movimento è innescato non gode più di alcuna libertà, nè tua nè di chi vi si trova a<br />

dovervisi confrontare.<br />

Teatrante:<br />

A meno che chi sta fermo non si muova in realtà così velocemente da sembrare fermo,anche se non<br />

lo è....<br />

Va beh scusate.<br />

Sono discorsi fuori tema.<br />

Probabilmente c'entro poco con questo Sodalizio, così diverto dal mio Dojo di provenienza.<br />

Euclide:<br />

Ti sbagli c'entrano molto invece con questo Sodalizio,<br />

Il movimento poi è uno degli argomenti principe. Per movimento poi non lo intendere o restringere<br />

al solo concetto di movimento fisico, allargane gli orizzonti; movimento o movimenti sono anche<br />

tutte le dinamiche psicologiche, emozionali, sentimentali, l'energia stessa a qualunque livello la<br />

osservi è movimento, vibrazione, ondulatoria. ..<br />

Noi siamo movimento, gli elettroni ed i nuclei sono movimento, tutto il fenomenico è movimento, e<br />

dici che non c'entri nulla ? C'entra, eccome che c'entra...<br />

Teatrante:<br />

Non so niente di Filosofia.<br />

Capisco solo di movimento.<br />

Un pò di danza.<br />

Un pò di arti marziali.<br />

Un pò di ginnastica.<br />

Euclide<br />

Se capisci di movimento allora capisci la vita, la vita è movimento;<br />

Se capisci la vita capisci allora anche di te stesso che parimenti sei movimento e vita, e questo si<br />

chiama la piccola opera, i piccoli misteri...<br />

64


65<br />

Teatrante:<br />

Scusate per l'intervento fuori tema, continuerò ad ascoltarvi, anche se non capisco tutte le parole<br />

che usate.<br />

Euclide:<br />

Per le parole usate non c'è problema se ne possono trovare altre a spiegazione e chiarimento, basta<br />

chiedere nel caso.<br />

A spiegazione di quelle usate sopra per esempio, i piccoli e grandi misteri erano le due tappe delle<br />

tradizioni orfiche, che trovano ampie analogie in tutti i rami tradizionali sia orientali ed<br />

occidentali.<br />

In buona sostanza si tratta rispettivamente dell'universale e dell'assoluto.<br />

Autista:<br />

Comprendere Polifilo non è mai facile.<br />

Ma si concorda con la posizione che avere o meno la padronanza o il possesso di uno o più arti è<br />

irrilevante, ai fini del libero arbitrio.<br />

Pensa a questo come un teatro ove più figuranti rappresentano una manifestazione mentre molti<br />

più astanti assistono alla raffigurazione dell'evento.<br />

Ci mancava un teatrante che sapesse danzare.<br />

Potremmo considerare i figuranti come matematici e il pubblico silenzioso come acusmatici.. .<br />

Il nome del Cenobio ha suscitato e suscita molte perplessità, ma lo portiamo da così tanto tempo,<br />

che oramai ci è caro con un vecchio comodo abito.<br />

Ci protegge da tutti quegli eruditi che diffidano di ogni aspetto del sacro senza averlo indagato a<br />

fondo realizzandolo.<br />

La compagnia si è andata formando negli anni... ci hanno accomunato l'interesse per la<br />

Conoscenza.<br />

E' formata da aspiranti che praticano diverse vie e seguono diversi Maestri.<br />

Cerchiamo solitamente di non discutere dei riferimenti per evitare polemiche, ma ogni tanto<br />

qualcuno espone una locandina piuttosto che un'altra.<br />

In questo sodalizio si svolge la funzione di Giardiniere.<br />

Ancora ben venuto<br />

Yogirudra:<br />

A dire il vero non ho ancora capito cosa intendesse dire l'intervento di Polifilo a cui tu hai tentato<br />

di rispondere.. ...comunque sia , Teatrante...ben arrivato.<br />

Teatrante<br />

Grazie delle risposte.<br />

Mi scuso di nuovo della mia ignoranza.<br />

Ma usate adesso parole che conosco meglio.<br />

Soprattutto tu, Euclide.<br />

Se io sono fermo,nelle tecniche marziali(arte è una parola grossa)<br />

e l'avversario si muove per primo, ciò che dici non è sempre vero.


Nelle tecniche che conosco(un poco) io se segui la spada dell'avversario sei schiavo<br />

dell'avversario.<br />

Se segui il respiro dell'avversario (attaccherà sempre in espirazione) sei schiavo del respiro.<br />

Se segui lo sguardo dell'avversario sei schiavo dello sguardo.<br />

Se cerchi di non pensare a niente sei schiavo del pensiero.<br />

Se ti metti sul ponte di prima dell'inizio invece, l'avversario non si cura di te ne te di lui.<br />

Non esiste sconfitta e non esiste vittoria.<br />

Se il mio avversario si muove per primo la mia spada,se io fossi sul ponte di prima dell'inizio) si<br />

infila nello spazio in cui non entrerebbe un capello.<br />

"Io" non farebbe la contromossa di fronte all'avversario.<br />

Esiste la spada che distrugge ed esiste la spada che unisce<br />

.....<br />

Sto andando di nuovo fuori tema....<br />

Adesso mi taccio, scusate, parlo sempre troppo...<br />

Polifilo<br />

Interessante invece, ciò che stai dicendo, Teatrante. Tolto Durcheim, avresti qualche testo<br />

interessante da indicare sulla"via della spada"?<br />

Euclide:<br />

Teatrante, dici di essere ignorante ma citi Takuan Soho..<br />

"Contro la spada di un avversario<br />

non metterti in guardia,<br />

ma tieni la mente immobile;<br />

quello è il luogo della vittoria"<br />

Fudochishinmyoroku (Il libro divino dell'immutabile saggezza)<br />

Teatrante:<br />

Scusa l'impertinenza, Euclide, volevo presentarmi ,usando la risposta a Polifilo, con le parole che<br />

conosco meglio, e visto che le parole sono come spade e le frasi come mosse,<br />

Ho tentato di applicare la tecnica della spada nascosta di Musashi.<br />

Ho tenuto la spada piccola nascosta dietro la schiena e ti ho mostrato la spada lunga.<br />

La luna riflessa nel Rio puoi vederla con gli occhi ma non puoi afferrarla.questo è il segreto<br />

della mia spada.<br />

Se non sbaglio hai parlato di piccoli e grandi misteri, ciò che un tempo erano rappresentati da un<br />

orso (Artù) e da un cinghiale (Merlino)....<br />

A volte ho l'impressione che si parli di Misteri come se fossero vie.<br />

E la via, come dice un mio caro amico non esiste.E' l'essere.Il samurai se segue la via è un bravo<br />

samurai e non ha libero arbitrio.<br />

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Il maestro è l'essere, non può fare che quella cosa in quel momento.<br />

Il libero arbitrio non ha senso per l'essere.<br />

Scompare come concetto.<br />

Come la neve al sole.<br />

67


II,2 - Simmetria e Sogno<br />

Polifilo<br />

Mi domando se la contingenza e la sofferenza non riguardino appunto l'agente.<br />

La domanda è questa:Se, per divina ipnosi, ci identifichiamo come agenti delle azioni cher<br />

iguardano questi computers biologici, questi apparati corpo-mente,allora soffriremo il karma delle<br />

azioni.<br />

Ma se, sempre attraverso lo stesso ipnotizzatore divino, perdiamo questa identificazione, potremmo<br />

ancora parlare di karma?<br />

Ovviamente nel fenomenico avverranno le normali relazioni di causa effetto.<br />

Ma, una volta tolta l'illusione di poter alzare anche un dito pernostra volontà, ci riguarderà ancora<br />

più di tanto il Karma dell'apparato?<br />

Autista:<br />

Dovresti fare il retore...<br />

Certo che ci riguarderà fin tanto che avremo l'idea di esistere come individui.<br />

Certo che ci riguarderà fin tanto che avremo l'uso di quegli apparati.<br />

Potremo esserne distaccati, ma non certo separati.<br />

O credi che il Cristo essendo realizzato non sentì fustigazione o crocifissione.<br />

O credi che Ramana o Nisargadatta non soffrirono l'agonia del cancro.<br />

O credi che Shankara non patisse il morso del coccodrillo o l'ascesso che gli guarì il discepolo.<br />

O che le sinapsi di questi esseri fossero scollegate?<br />

Il teatrante appena arrivato usa, talvolta, come pseudonimo il nome di Milarepa... un qualcuno che<br />

ha conosciuto bene la via del dolore.<br />

La beatitudine della Realizzazione non nega la causalità del manifesto, la comprende e integra, ma<br />

non rende insensibili, al limite apre alla capacità di testimoniare al/il dolore.<br />

O crediamo che i Maestri, gli Iniziati vivano solo per finta?<br />

Vorrei marcare questo argomento.<br />

Avete presente che spesso diciamo di non concettualizzare?<br />

E' quanto possiamo chiamare sovrapposizione o vasana.<br />

E' la differenza fra erudizione e realizzazione.<br />

Zenone ha dimostrato che che non c'è mobilità.<br />

La ragion pura dimostra che non c'è libero arbitrio.<br />

Ma mentre alla prima non crede nessuno, alla seconda mostrano di credere in parecchi.<br />

Il punto è che sono conoscenze che vanno realizzate (divenire consapevolezze continuamente<br />

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presenti), non ricordate o credute.<br />

Nel momento stesso in cui "decido" cosa mangiare (credendo di farlo), sto applicando il mio libero<br />

arbitrio.<br />

Nel momento stesso in cui mi metto a diffondere l'advaita vedanta è chiaro che non l'ho realizzato e<br />

che sono preda della dualità.<br />

Nel momento stesso in cui pontifico sull'Assoluto rispetto a chi invece vive il contingente è ovvio<br />

che non l'ho realizzato e sono preda della dualità.<br />

Nell'Assoluto c'è compreso il piano di contingenza e non posso non risuonare con l'astante.<br />

Nell'advaita vedanta non c'è la presunzione di verità rispetto ad altro duale.<br />

Nella decisione c'è l'idea di esistere come individualità .<br />

Polifilo:<br />

Credo che tu non abbia capito troppo bene la mia domanda iniziale, Autista.<br />

È ovvio che ogni oggetto di questo mondo è soggetto alla causalità.<br />

Ma cos' è soggetto a questa causalità?Il corpo-mente, o il il fantomatico (inesistente) "me" che si<br />

crede autore delle azioni che avvengono? Una volta caduta l'idea di un "me" che possa attuare nel<br />

mondo, a chi mai interesserebbe il karma?<br />

Oltretutto, non essendovi più l'idea dell'agente, si sarà totalmentenell'azione, completamente<br />

integrati e uniti a "colui che agisce".<br />

Paradossalmente, come se avessimo avuto libertà totale disgeglierla.<br />

Interessatissimi in quanto avviene.<br />

Totalmente uniti a tutto ciò.Non vi sarà nemmeno il tempo di pensare al karma. L'azione così piena<br />

da non importarsi che del momento presente.<br />

Momento a momento a momento<br />

Teatrante:<br />

Non riesco a seguire quanto dite.<br />

Sono molto preso dalla letteratura.<br />

Lascio scorrere,ma ogni tanto mi fisso su simboli e segni e allora per distrarmi penso al corpo.<br />

Il corpo.<br />

Il "mio" corpo è simmetrico.<br />

Spaventosamente simmetrico.<br />

Un kun è in Cina la larghezza dell'ultima falange del pollice.<br />

Il palmo delle mie mani è dodici cun.<br />

Il braccio da spalla a gomito è 12 cun.<br />

Da gomito a polso 12 cun.<br />

Da anca a ginocchio 24 cun.<br />

Da ginocchio a caviglia 24 cun.<br />

La pianta del piede è dodici cun.<br />

Dall'attaccatura dei capelli al mento 12 cun.<br />

Dal mento al cuore è 12 cun.<br />

Dal cuore all'ombelico 12 cun.<br />

Dall'ombelico al pube dodici cun-<br />

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Da spalla a spalla 24 cun.....e così via...<br />

Da piccolo ero orgoglioso :pensavo di essere speciale.<br />

Oggi sono un pochino preoccupato.<br />

Fin quando è la mente razionale a capire una cosa, va bene.<br />

Troppo simmetrico.<br />

Altra letteratura.<br />

Una poesia che mi ritorna da tanto tempo:<br />

Tyger tyger burning bright in the forest of the night,what immortal hand or eyecould frame you<br />

fearfull simmetry?<br />

Simmetria paurosa, spaventosa.<br />

La simmetria è finta .<br />

La simmetria è un'artifizio.<br />

Il mio è un corpo sognato.<br />

Palesemente.<br />

Parlare della maya di Visnù come se sapessi cosa è può ancheessere gratificante.<br />

Sono erudito..<br />

Misurarsi il corpo è scoprire che è un corpo sognato destabilizza.<br />

Il corpo sognato non ha nessuna speranza di vedere il sognatore.<br />

Dovrei sfuggire dalla bocca del bambino che sogna e trovarmi immerso nell'oceano nero di prima<br />

dell'inizio.<br />

Dovrei seguire il canto dell'oca e volare con lei dovrei seguire il cinghiale e nuotare con lui.<br />

Ma sarebbe solo il mio sogno.<br />

Il sogno di un essere sognato.<br />

Un sogno al quadrato.<br />

Una doppia illusione.<br />

Anche questa è letteratura.<br />

Ma non è divertentissima.<br />

Per fortuna se mi siedo riesco a non pensare a niente.<br />

e ci riesco subito.<br />

Mi alzo e riprende la letteratura.<br />

Indice e pollice,le spade,la tigre, la Dea....<br />

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II,3 - L'Insolito<br />

Autista:<br />

Vorrei esplorare con voi tutti questo argomento.<br />

In questi giorni è capitato di riflettere sull'ignoranza che si aveva da giovane e come la scuola<br />

abbia fornito una serie di informazioni del tutto irrilevanti se non inutili ai fini della vita, ma<br />

comunque secondarie rispetto alle necessità primarie di ogni persona.<br />

Non so se è stata questione di questa persona, questa famiglia, questa cultura o etnia. Per questo<br />

vorrei parlarne con voi.<br />

Avete/abbiamo ricevuto il libretto di istruzioni per usare i nostri veicoli?<br />

L'unica cosa che mi si diceva era: lava i denti, metti la maglia di lana, non uscire con i capelli<br />

bagnati. A scuola niente.<br />

Nessuno mi ha mai detto cosa sarebbe successo a questo corpo nelle pubertà, nessuno ha mai<br />

anticipato che le emozioni che si provano sono emozioni e non amore... che il logoramento del<br />

corpo sarebbe iniziato dopo i 40 anni in media, che le credenze erano una cosa e l'esperienza<br />

un'altra...<br />

Ma non me l'hanno insegnato o non ho ascoltato?<br />

Prendevo ad esempio due di voi, Polifilo e Euclide.<br />

Dialogo con entrambi... Polifilo non fa altro che preparare trappole eattentati, cercare di cogliermi<br />

in castagna, e ad ogni mia parola, se coincide con la sua credenza/esperienza bene, se non è così<br />

subito mi oppone le parole di qualcuno, e qualche volta le sue.<br />

Nonostante questo non sembra avercela a male più di tanto, anzi... se capita è molto affettuoso,<br />

disponibile. .... fastidioso, ma attento e presente.<br />

Alle volte mi da l'impressione che voglia essere convinto. Cioè, gli piacerebbe che quello che dico<br />

fosse vero, ma secondo lui non lo è, allora cerca di aiutarmi mostrandomi che forse c'è altro. In<br />

sostanza certe volte non coglie quello che dico, ma ritiene che abbia detto altro, mentre solitamente<br />

ho proprio risposto alle sue parole.<br />

Questo sembra scatenare polemiche su polemiche, che certe volte si esauriscono solo per<br />

stanchezza, sua o mia o di entrambi.<br />

Nutro molto affetto per lui, mi manca l'averlo incontrato, mi piace immaginarlo sulle spiagge<br />

brasiliane, lontane dalla gente, reietto all'italia, con la sua famiglia, seduto su un sasso con una<br />

noce di cocco in mano, che pensa "Mo' la taglio e me la mangio! Al massimo la venero la buccia!".<br />

Il tipo di vita che si è fatto, ha imposto solo questo genere di frequentazioni e amicizie, se dovessi<br />

indicare degli affetti amichevoli o fraterni o sorellevoli, sarebbero al 90% entro Sodalizio.<br />

Euclide è un altro (non me ne vogliano i non citati). A differenza di Polifilo, non vuole credere, non<br />

ne vuole sapere, ma si poggia solo sull'esperienza. Ogni tanto esplode o implode e se ne va<br />

portandosi una parte di me, come avviene ogni volta che uno di voi se ne va.<br />

Ci rimango male (Non entro in merito a chi rimane male, perché, etc.) e mi dico: "Ma almeno un<br />

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saluto?" Anche fra estranei almeno ci sisaluta... se va via perché almeno non salutarsi?<br />

.... Lui lavora sull'esperienza. .. poi vuoi perché solitamente quanto gli si dice scopre che ha una<br />

ragion d'essere, vuoi perché (purtroppo per lui) sente un affetto verso questa persona, si confronta<br />

con queste parole.<br />

A differenza di Polifilo , non si oppone, sospende al limite sino a quando non verifica<br />

nell'esperienza se la testimonianza coincide.<br />

Avrà esperito, forse, che solitamente questo ente se parla di qualcosa ne parla perché è una<br />

testimonianza diretta e non una inferenza o una testimonianza indiretta.<br />

Dico solitamente, perché immagino che qualche volta avrà pur pensato che il sottoscritto dice<br />

castronerie. Insomma sospende il giudizio, ammettendo che forse la sua visione ancora è parziale e<br />

aspetta che cresca per vedere se contiene anche questa.<br />

Ora in questi due estremi credo che ricadiamo tutti noi (la figura contrappositiva di Polifilo<br />

racchiude anche quella totalmente appositiva, che però da noi è rara perché siamo riusciti ad<br />

impedirlo: quella che del tipo Ipse dixit, ha parlato L'autista ed è il verbo).<br />

Lascio fuori dal discorso coloro che (o quelle occasioni in cui) vivendo le medesime esperienze<br />

riconoscono immediatamente una testimonianza come tale.<br />

Prese queste due figure... vorrei discutere con voi l'effettivo processo di apprendimento.<br />

Cioè è possibile insegnare/apprender e dagli altri?<br />

Basta dirle le cose?<br />

Basta dire la verità?<br />

Ma se non la possono conoscere, la posso credere, ma serve?<br />

Sono domande che mi sorgono adesso e che per fortuna non sono sorte anni fa...<br />

Nel Cenobio abbiamo/avete appreso da quello che ci siamo detti?<br />

Ancora meglio... avete appreso perché bo. parlava/testimoniav a/etc. o abbiamo /appreso perché è<br />

stato un cruogiolo, una foresta, un mondo, asram virtuale dove bene o male abbiamo fatto<br />

esperienza di noi grazie a tutti gli altri.......<br />

Questo al fine di comprendere per noi stessi se il dialogo è un elemento di comprensione e di<br />

apprendimento in quanto ci proietta sull'altro e permette di vederci meglio o in quanto ci dà la<br />

possibilità di apprendere direttamente dall'altro (e anche qui dovremmo vedere come e perché)?<br />

Polifilo:<br />

.....Allora mi vedi mangiando il frutto e poi venerarne la buccia?In fondo l'idea mi è piaciuta (potrò<br />

parlarti dell'acqua che vi stadentro - alla noce di cocco - con cognizione di causa....)<br />

Teatrante:<br />

L'insegnamento è come l'acqua.<br />

Il serpente la trasforma in veleno.<br />

la mucca la trasforma in latte.<br />

73


74<br />

l'insegnamento è come la pioggia, fa germinare i semi.<br />

Nel cuore umano esistono tutti i semi, ma ognuno di loro germoglia al momento giusto.<br />

Il fiore sboccia quando è il momento in cui deve sbocciare.<br />

La pioggia non sa quando è il momento.<br />

La pioggia deve solo pensare ad essere pioggia.<br />

A volte può sembrare che l'acqua universale sia andata persa, ma in una cavità rocciosa, rimane<br />

inalterata.<br />

Improvvisamente un giorno di fa sa strada e raggiunge il seme.<br />

Il fiore sboccia, insolito, improvviso come una rosa su uno scoglio.


II,4 - Neti Neti<br />

Euclide:<br />

.....La via jnana è conoscere ciò che non sei per essere ciò che sei......<br />

necessariamente il soggetto ..ad una serie di domande importanti, le seguenti : Posso<br />

percepire\esperire ciò che non-sono, ma ciò che sono potrò mai percepirlo\esperirl o ? Ossia il<br />

"ciò che sono" è forse un quid esperibile\percepibile ? E da chi poi ?<br />

Quando Aristotele afferma che conoscere è essere, intende forse che l'esseità, l'identità è un atto<br />

di percezione\esperienza ? Insomma l'essere è esperienza\percezio ne oppure no ?<br />

A mio vedere ad oggi la risposta è no.<br />

Autista<br />

No. E sì.<br />

Nell'esistenza, nel sentirsi esistenti sia come jiva che come atman (attenzione andiamo sempre in<br />

una testimonianza border line) c'è comunque una definizione/ esistenza noetica/universale.<br />

L'esperienza dell'essere è distinta dall'esperienza dell'esistere, nonostante siano i due stati identici.<br />

Ci si vive jiva nella individuazione. Ci si vive atman e lo crediamo essere perché siamo essere. In<br />

realtà nell'essere c'è ancora una dualità, Namarupa, perché è l'esistenza che noi sentiamo e ci fa<br />

dire che siamo. E quell'esistere che noi chiamiamo erroneamente essere.<br />

Quanto noi chiamiamo essere non è in realtà l'Essere. Quanto chiamiamo essere è l'atman che<br />

nell'ambito del nostro essere/esistere è esistenza......<br />

Tranne pochi sthitaprajna, pochi lo hanno espresso, ma solo in ambito puramente non duale. Tutti<br />

solitamente indicano l'Atman come satcitananda, lo stato finale e concettualizzano uno stato quarto<br />

il Brahman definendolo identico.<br />

Nella realtà il passaggio è lungo, leggendo la vita di Ramana per lui sono occorsi molti anni,<br />

leggendo Ramakrishna, gli è stato chiesto da Iswara di rinunciare a questo stato per ridiscendere<br />

nella bhakti per amore del mondo.<br />

Altri si chiamano fuori ed entrano in altri stati, in cui si rinuncia al corpo fisico e si rimane negli<br />

altri corpi... non ci sono molte testimonianze su questo perché è raro che se ne parli, che se ne<br />

testimoni.<br />

La realizzazione del Atman, dell'essere è ancora una dualità, perché si realizza l'Uno aritmetico.<br />

Io/Sé mi trovo esistente in ciò che sono. Ma questa esistenza la "vivo" perché avverto l'esistenza<br />

della non esistenza... Sono perché sono. In questo essere quasi definisco il non essere che in realtà<br />

non esiste.<br />

Quindi potremmo dirla una sorta di percezione, di auto percezione. E' solo dopo... esaurito<br />

quest'ultimo velo, che l'esistenza diviene Essere in sé, il Brahman, a quel punto si realizza l'identità<br />

fra Atman e Brahman. Ed è quello il momento in cui si coglie l'Essere come essere e non più come<br />

essenza.<br />

Euclide:<br />

Il limite intrinseco del percepire\esperire è dato proprio dalla coesistenza\ correlazione del<br />

75


soggetto e dell'oggetto.<br />

L'identità\esseità di cui si parla è fusione\sintesi del soggetto-oggetto in unità, l'uno-essere.<br />

Quindi si dirà, ma allora a che pro il neti neti, a che pro il conoscere ciò che non si è, se ciò<br />

che si è lo si è per tutt'altra strada del conoscere\percepire \esperire ? Perchè mai uno<br />

dovrebbe percorre l'jnana se poi l'identità è per tutt'altra strada ? Domande lecite quanto<br />

cruciali...<br />

Autista:<br />

Perché l'adesione ai veicoli va esaurita su tutti i veicoli.<br />

Quando Gaudapada, Shankara, Raphael, Ramakrishna testimoniano nella tradizione essi<br />

testimoniano nella non dualità, tutti i piani di manifestazione dell'essere, dalla via dell'azione, a<br />

quella del cuore, a quella della conoscenza. Ramakrishna dopo essersi prestato alla via<br />

bhakti, alla via tantrica, si presta per qualche giorno a quella jnana. Chiaramente parlando di<br />

questi esseri cade ogni possibilità di confronto, ma non del tutto, Costoro li possiamo considerare<br />

Avatara perché il loro discendere è una discesa a nostro uso e consumo, e quello che vediamo come<br />

sadhana, come percorso, è un semplice ripristino della loro posizione coscienziale, pura, eterna,<br />

totale.<br />

E' commovente come si prestano a farsi istruire, a rendersi discepoli, pur nella loro totalità, per<br />

amore, si prestano ad essere uomini.<br />

Perché se non lo fossero, noi non sapremmo che farcene, non ci sarebbero porta, accesso, via,<br />

canale. Se il Divino/Conoscenza non si fa testimonianza/ logos/uomo l'umanità non può accedervi.<br />

Teatrante:<br />

.....Ah il mio cuore trabocca e malinconicamente<br />

gode appena gli occhi scorrono<br />

sulle righe tracciate da chi non esiste più.<br />

Questi sono i suoi caratteri, e il suo cuore<br />

guidava la mano;<br />

proprio a me scriveva questa lettera, e questa<br />

lettera è tutto quello che resta di lui" (...)<br />

"Eravamo felici per i nostri errori; E adesso? Ah,<br />

non è più così! Anche noi come tutti gli altri<br />

abbiamo<br />

dovuto leggere nel cuore umano; e la verità,<br />

cadendo in mezzo a noi come una bomba, ha<br />

distrutto per sempre l'incantato palazzo<br />

dell'illusione" ....<br />

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II,5 - Metafore<br />

Polifilo:<br />

Vi sono momenti in cui mi domando se davvero stiamo devotandoci all'essere.<br />

Jnani, bhakta, insegnamento, apprensione ? ....... ..<br />

Nel qui ed ora, esiste davvero qualcuno che possa insegnare-apprender e?<br />

Autista:<br />

Certamente.<br />

Polifilo:<br />

L'unico vero insegnamento è dato dalla vita stessa, quando vista al di fuori da tutti questi concetti,<br />

ed è che qui ed ora non c'è spazio né tempoper queste elucubrazioni né per "colui" che elucubra.<br />

Autista:<br />

Vero una volta che lo si è realizzato come stato di pura consapevolezza. Sino a quel momento,<br />

esistendo l'adesione allasovrapposizione sul Reale, ed essendo quella adesione identificazione,<br />

ecco che ogni vritti e vasana incidendo sulla adesione la manipolano, e questo possiamo chiamarlo<br />

apprensione. Anzi l'apprensione è proprio una modifica del manas e il manas per come lo si<br />

considera nel mondo profano è proprio l'insieme dei pensieri.<br />

Lo stato di non dualità, l'advaita è la suprema Realtà e questo viene testimoniato da coloro che lo<br />

hanno realizzato e sono rimasti proprio per testimoniarlo. Ma la semplice testimonianza non basta<br />

se non per quei pochi in grado di accedere all'ultimo passo che sono veramente veramente pochi.<br />

Tutti gli altri spesso confondono degli stati intermedi di vuoto, di parcellizzazione dell'essere per<br />

l'Assoluto. Siamo dimentichi che già la semplice realizzazione di uno qualsiasi dei veicoli veniva<br />

considerata come la più alta delle realizzazioni.<br />

Ma anche se fosse, tutto questo non basta. Non basta realizzare l'Assoluto per poterne dare<br />

testimonianza. O meglio, sì che basta. Ma non basta a darne accesso a tutti. Quella famosa<br />

storiella di quello che trovava il posto stupendo oltre il muro e rimaneva in cima sul muro per poter<br />

dire a tutti quello che c'era oltre e invitarli ha senso se coloro che passano sono in grado di<br />

arrampicarsi.<br />

La pietà del Bodhisattva, del Cristo, di Ramakrishna, di Chaitanya, di Ramanuja e dello stesso<br />

Shankara, Plotino e Pitagora è quella di far scendere dalla cima del muro sino a terra una scala<br />

con i gradini per favorire la salita.<br />

Polifilo:<br />

Qui ed ora si scioglie colui che immagina e rimane solo ciò che è.<br />

Autista:<br />

Verissimo. E' vero. Nessun problema. E allora? Sono anni che si va avanti in questo senso. Quanti<br />

hanno capito? 10, 20, 100, 1000, 10000?<br />

Quanti hanno realizzato? Benissimo. Tutti gli altri che ne facciamo?<br />

Li lasciamo in preda dei vari culti, sotto culti, maestri, pseudo maestri che non saranno in grado di<br />

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portarli da nessuna parte, perché loro stessi non sono arrivati da nessuna parte o se anche ci<br />

sono<br />

arrivati non sono in grado di discendere?<br />

Il grande alpinista non sale solo sulla montagna, ma ne scende pure.<br />

Polifilo:<br />

Senza spazio, senza tempo.<br />

Autista:<br />

No! Questo è un altro stato. Il senza spazio e il senza tempo descrivono anche un altro stato di<br />

coscienza. Ed il come se ne parla che fa comprendere che si sta parlando di uno piuttosto che<br />

dell'altro. O che addirittura si sta concettualizzando.<br />

Polifilo:<br />

Infinito.<br />

Autista:<br />

Lo stesso di cui sopra.<br />

Polifilo:<br />

Realizzato!<br />

Autista:<br />

Certo, si dice realizzato a circa sei o sette livelli di coscienza, a partire dalla realizzazione del<br />

distacco da corpo, ossia alla realizzazione che non si è il corpo.<br />

Polifilo:<br />

Questo è Devozione!<br />

Autista:<br />

Sì, è vero. Una delle realizzazioni duali determina le testimonianze di cui sopra.<br />

Polifilo:<br />

Questa è Jnana!<br />

Autista:<br />

Idem!<br />

Oh! Polifilo.<br />

Con tutto l'affetto del mondo.<br />

Quello che tu affermi è vero.<br />

Il punto è che la modalità con cui l'affermi lo rende non vero.<br />

78


La verità su questo piano non è legata alla verità in sé direttamente,ma lo è attraverso la posizione<br />

coscienziale che la testimonia.<br />

Queste testimonianze possono creare delle vie o dei campeggi. Nei campeggi è arrivata un luce per<br />

quei campeggiatori. Le vie collegano le città.<br />

La cosa buffissima è che ultimamente ci si è accorti che si parla per metafore.....<br />

79


II,6 - Amore<br />

Talita:<br />

Vi sono discepoli di Gurdjeff che ne parlano come di un ciarlatanto<br />

Vi sono dei discepoli di sai baba che raccontano di abusi sessuali fatti dal maestro.<br />

Vi sono discepoli di Osho che raccontano della tossicodipendenza del maestro...<br />

Teatrante:<br />

il corpo è sogno.<br />

Quando ce ne accorgiamo e ci svegliamo non ne rimane traccia.<br />

A questo punto si potrebbe cadere in errore.<br />

Potremmo cadere nel divertimento e nella lussuria.<br />

Devono esserci valori nel divertimento e se così fosse il<br />

Divertimento non condurrebbe al male.<br />

Chi non possiede valori diventerà pazzo.<br />

Per valori si intendono, in genere dei limiti fissati in rapporto a tutte le cose.<br />

I limiti sono simili ai nodi del bambù.<br />

Alcuni affermano "tutto è sogno! non vi è altro da fare che giocare!"<br />

Questi trascinano le loro menti oltre ogni limite, giungono<br />

All'estremo della lussuria.<br />

Sono lontani dalle mente dei saggi come la neve lo è dalla fuliggine.<br />

Così mi pare, scriveva Takuan Soho.<br />

Le porte sono molte.<br />

Superata la prima una formica sognata da un microbo pensa a volte di essere Indra.<br />

San Chang feng disse : non prevedere la sconfitta.<br />

Occorre avere una mente che rimarrà salda in ogni circostanza.<br />

Non bisogna mai ritirarsi neppure se ci si sente paghi dei risultati.<br />

Quando ci accorgiamo che il corpo è sogno il primo nemico è la paura, il secondo nemico è il<br />

potere.<br />

Si dice nello zen :<br />

" Un neonato possiede le sei percezioni?<br />

getta una palla nella corrente rapida...non si ferma mai"<br />

Indulgere nei piaceri o nel potere.<br />

Credersi indra senza che nessun visnù venga sotto forma di bambino a dirci che anche Indra è<br />

illusione e che in base al suo atteggiamento anche indra può cadere e rinascere formica conduce<br />

alla follia.<br />

Il monaco ha dei limiti.<br />

Il guerriero ha dei limiti.<br />

Il monaco e il guerriero hanno entrambi un bastone di bambù ed una ciotola.<br />

80


La via del monaco e la via del guerriero hanno entrambi come fondamento il valore dell'umiltà.<br />

Osho e Gurdjieff praticavano la via dell'uomo astuto.<br />

Per l'uomo astuto l'umiltà è perdita di tempo.<br />

Autista:<br />

Non me la sento di condannarli, ossia hanno errato... l'errare è già di per sè il pagamento...<br />

vagare... perdersi...<br />

E' così facile sbagliare... è un semplice momento di adesione... un momento in cui quel deserto<br />

riprende corpo e si cerca acqua e aria...<br />

Un momento dove la percezione viene inseguita nel sottile... dove la rarefazione porta un sentire<br />

così sottile e voluttuoso da affascinare. ..<br />

In quei momenti capisci la debolezza per le siddhi, per la volutta, per il sentire e il sentirsi.<br />

Tu sei perso come identità e vorresti ancora esistere e allora ti perdi nell'altro/a. Immagino che il<br />

tantra fosse questo nelle vette più alte... l'inversione fra acqua e fuoco, lo scambiarsi di posto...<br />

scambiarsi i veicoli corporei a livello più basso e quelli man mano più sottili a livello piu' alto...<br />

La solitudine di certe vette non stabilizzate può essere molto dolorosa specialmente se oscilli fra un<br />

piano e un altro. allora è facile mentre sei sul piano piu' basso, cadere, aderire ad una qualunque<br />

cosa che lì, lì ti faccia sentire vivo. E spesso è un'altra persona... un desiderio... uno scopo.<br />

Non entro in merito ai Maestri, sto scoprendo che è già fin troppo difficile fare l'aspirante.<br />

Polifilo:<br />

...Quanta tolleranza!<br />

parliamo di Sai baba::..<br />

Vorrei vedere, se ci andasse di mezzo un vostro figlio, dove se ne andrebbe questo bel discorsetto.<br />

..Si tratta di fatti!<br />

Fatti supportati da un sacco di giovani che sono passati per questi momenti.<br />

Fatti messi assieme non da chi era contro al Maestro, ma da chi lo devotava e devotava la sua<br />

stessa vita a divulgare i suoi insegnamenti.<br />

Discepoli di dieci, vent'anni di amore per il Maestro.<br />

Solo che, quando le evidenze sono schiaccianti, quando diventa impossibilenegare questi fatti -<br />

malgrado lo si vorrebbe con tutto il nostro essere e contutto il nostro cuore - bisogna anche saper<br />

guardar in faccia alla realtà, eprendere una posizione.<br />

Dolga a chi dolga!<br />

E sembra che il dolore affetti solo le vittime....<br />

Tigre Bianca:<br />

...I giovani che citi li hai incontrati personalmente?<br />

io ne ho incontrati tanti, anche bambini, che hanno frequentato per anni le scuole di SB ed erano<br />

tranquillissimi. ...<br />

D'altra parte che cosa c'è di meglio per attaccare un personaggio pubblico che mettere in piedi una<br />

81


causa di violenze sessuali?<br />

.....<br />

nel caso ti capitasse l'occasione, verifica in prima persona l'attendibilità di tali fatti.<br />

E' sempre meglio ragionare con la propria testa che con quella degli altri....<br />

la tolleranza....è capacità di ponderare, ragionare e approfondire prima di formarsi un'opinione,<br />

invece che prendere quella di altri come oro colato.<br />

La tolleranza permette di ascoltare il pro e il contro ed evita di seguire senza capire opinioni<br />

riportate.<br />

Se poi, col tempo, le opinioni e le parole si lasciano cadere e si vive nell'immediatezza dell'essere, è<br />

il massimo, ma siamo ancora lontani da ciò.<br />

Troppo infarciti di credenze.... torte alla crema multi- strati e piene di "zucchero" ....comincio a<br />

preferire umili pezzi di pane raffermo.<br />

Autista:<br />

Di osho non sono mai entrato in merito al suo comportamento, e se lo si è fatto ci si scusa.<br />

Alcuni dei suoi bellissimi brani li ho però trovati incompleti, parziali, in alcuni momenti "errati".<br />

Ossia diversi da questa esperienza, mentre con altri non mi è mai successo<br />

Gaudapada, R., Ramakrsihna, Ramana, SB, Shankara, etc. etc.<br />

Gurdjef, lo si sconosce direttamente.<br />

Per quanto riguarda SB, sospendo il giudizio, perché sono stato tante di quelle volte in quelle<br />

stanze dove viene detto che sono avvenuti certi eventi che so come ci sia una tendina da cui si vede<br />

e si sente tutto quello che avviene nella stanza privata.<br />

Ma il punto non è neanche questo... è che in occidente abbiamo una visione di quanto concerne gli<br />

organi genitali molto complessa. E dato che certe storie circolano anche su quando SB non poteva<br />

deambulare facilmente.. . è tutto molto strano.<br />

Certo se un amico/a mi tocca la spalla è una cosa,se tocca una parte dell'organo genitale è<br />

differente; così è per una carezza o un bacio... sulle labbra, sulla guancia, sulla fronte, sulle mani,<br />

sull'organo riproduttivo hanno significati del tutto diversi.<br />

E' un argomento che non tocco, perché se quelle persone sono convinte di avere avuto<br />

quell'esperienza, le mie parole non solo non potrebbero aiutarle ma acuirebbero la loro sofferenza.<br />

E' lo stesso per Rajnesh. Ho visto tanta gente che si è avviata su un certo cammino grazie ai suoi<br />

testi... chi sono io per giudicare?<br />

Anche se Putana (?)cercò di ammazzare Krishna, era un grandissimo rishi che desiderava<br />

allattarlo come desiderio finale.<br />

Teatrante:<br />

si disquisisce dei massimi sistemi , si legge i libri di filosofia e poi basta un sorriso di donna o<br />

un tramonto per lanciarci nel mondo del desiderio.....<br />

pensa se si è in grado di giudicare Sai baba ,osho o gurdjieff...<br />

Autista:<br />

....il sorriso di donna ...... il tramonto... devo ammettere che ci sono momenti in cui sospetto e temo<br />

82


che maya abbia delle spire che non ho del tutto risolto. La trappola più grande credo che sia<br />

l'amore... si è completamente indifesi di fronte ai sentimenti e alle emozioni che riesce a<br />

generare.....<br />

Talita:<br />

....Ho sentito spesso dei discepoli dire:<br />

"non era un vero Maestro, era umano come me e te !". Mi sono sempre chiesta perchè questo? Non<br />

è forse veramente la paura interiore e profonda di spiccare il volo ? Di riconoscerci comunque alla<br />

fine essere imperfetti, finiti, senza speranza ?<br />

Ho sentito tante volte..<br />

ma un Maestro per essere tale deve essere così e così, non ho mai sentito dire, l'insegnamento di<br />

questo Maestro mi ha cambiato, mi ha trasformato in questo modo...<br />

Ho provato e provo per Loro una grande compassione, devono amarci veramente molto,<br />

per Offrirsi alle nostre lapidazioni,<br />

devono veramente essere impregnati di quell'Amore che è il collante che tiene tutto assieme e che fa<br />

dire UNO la dove c'è la moltitudine, brulicante di necessità e incompiutezze.<br />

Polifilo:<br />

Mi scuso con chi si dovesse esser sentito offeso.<br />

Il punto è che, se vogliamo esser critici, le critiche sono ovunque e sortiranno gli effetti "negativi"<br />

intrinseci al giudizio.<br />

Se vogliamo accettare tutto e tutti, così come ce li presenta la coscienza, allora c'è accettazione.<br />

E tutto è semplicemente. .. ciò che è.....<br />

Autista:<br />

Buon Polifilo....<br />

in questi giorni la vita sta spingendo questi occhi verso aspetti nuovi che conoscevo per aver già<br />

vissuto, ma ha aperto il naso ai profumi, alla shakti, al continuo divenire...<br />

Trovo tutto estremamente buffo.<br />

Non so come spiegarlo... non è cambiato niente, perché niente può cambiare.<br />

Ma è stato come se si fossero rotte certe catene che tenevano gli occhi bloccati in un certo<br />

punto.<br />

Non parlo di consapevolezza, non parlo di atman o paramatman.. .<br />

E' stato, è un insieme di eventi... un cadere di fardelli, un approssimarsi al mondo. Alle persone. E<br />

per un aspirante che aspirava alle vette o alle isole più lontane e isolate, è veramente una strana<br />

esperienza, dopo anni, passeggiare per una strada, senza dover essere centrato su qualcosa, e in<br />

solitudine, piano piano, alzare i veli e lasciare che i veicoli si espandano a contenere gli esseri che<br />

passano intorno.<br />

Lontani gli anni in cui si praticavano per gioco tecniche di invisibilità affinché il mondo non si<br />

accorgesse di questa esistenza e passasse accanto senza interferire.<br />

Non so, forse è la consapevolezza che alcuni passi per cui si è discesi finalmente sono stati<br />

compiuti o avviati, oppure è l'inizio di accettazione di questa natura, quale essa sia.<br />

Non nego la necessità di avvicinarsi ad una tradizione, ma comprendo la difficoltà per farlo e nel<br />

83


84<br />

farlo da parte di chi avendo una qualsiasi realizzazione, anche fra le più elevate, vi aderisce non<br />

sapendo e non potendo fare altrimenti.<br />

Non so cosa sarebbe accaduto a questo essere se non fosse stato guardato a vista dalla Vita e dalla<br />

divina Provvidenza. Se guardo indietro vedo che non un solo attimo sono stato perso di vista e oggi<br />

inizio anche ad accettarne il perché. Ma c'è stata la grande Grazia della presenza di Esseri che si<br />

sono prestati a questo servizio di assistenza. Non so cosa sarebbe stato di questo ente, se non ci<br />

fosse stato l'amore del Maestro, dei Maestri.<br />

.....................<br />

Liberamente ricevuto, liberamente dato.<br />

Sai, in questa piccolezza,<br />

comprendo le azioni di certi esseri, comprendo ogni minima sfumatura e perché delle loro azioni,<br />

anche le più esecrabili e inaccettate dai loro discepoli.<br />

Provo molto amore per Osho, per la sua grandezza, per il suo disperato anelito di amore e<br />

comprensione dal mondo. Ho sempre ammirato la sua lucida mente per come ha sorvolato le vette<br />

più elevate... ma ho sempre sentito che qualcosa non c'era... non entro in merito ad altri Maestri...<br />

in lui sentivo mancare una sorta di accettazione, di definitiva accettazione.<br />

Qualcosa che con pazienza la Grazia di un Maestro, con il suo amore, il suo esempio e la sua<br />

infinita umiltà a poco a poco stanno addestrando questo cuore.<br />

Non so se il compito di alcuni aspiranti sia veramente la realizzazione.<br />

Se osservo figure come Vivekananda, comprendo come la realizzazione fosse del tutto superflua,<br />

marginale, inutile agli scopi del suo dharma.<br />

Lo stesso potremmo dire per Osho? Non lo so.<br />

Senza voler offendere nessuno... anzi proprio per questo... pigliamo Arjuna.<br />

Non sale certo sul cocchio per la battaglia... è lì affinché Krishna possa illustrargli la<br />

Bhagavadgita.<br />

Osho non ha avuto la grazia di trovare una tradizione operativa cui aderire e la sua illuminazione<br />

gli ha fatto fare quanto ha potuto.<br />

Che poi sia crollato, mostra solo che la tradizione non ha ritenuto necessario mandargli dei validi<br />

aiuti ad incarnarsi con lui. Ma ti direi lo stesso per Ramana... non è iniziato alcun lignaggio, anche<br />

se c'è Arunachala che valica ogni lignaggio, ma anche lì è per pochi.<br />

Dove sarebbe questa arroganza, queste abitudini, queste modalità se si fosse creduto ad un qualche<br />

barlume? Se si fosse ceduto all'insistenza di qualcuno di parlare al mondo? Tu non hai idea il<br />

timore, la reticenza che si ha nei confronti dei libri che sono stati scritti da questi nomi che si<br />

portano e come pesi l'idea che vengano letti.<br />

Non è un non sentirsi all'altezza è che per servire la Vita occorre una grande umiltà e non credo di<br />

averla, di non essere degno di averla.<br />

..... questo essere si commuoveva e provava pena per gli Avatara in genere, figuriamoci per altri...<br />

Avrei voluto dirti solo che per te c'erano altre possibilità, che tu come anima avresti dovuto ambire


(o sì, lo so che non è un verbo che ti si confà) ad altro e che vedevo quelle figure quasi come un<br />

freno.<br />

Ti prego Polifilo, non mi assalire questa volta... sono troppo aperto e mi faresti male...<br />

Polifilo:<br />

Non solo non ti ti voglio assalire, ma vorrei trasmetterti la mia sorpresa e la mia allegria a quanto<br />

stai dicendo.<br />

La prima che questo ente sente come assolutamente "autentica".<br />

A volte, sul piano del linguaggio, ci si combatte un attimo.<br />

Ma....., a volte, riesco ad immaginare che qualcuno percepisca che,in questo mio "contrappormi" ,<br />

non c'è nessun astio.<br />

Anzi.<br />

Oltretutto non riesco a "far mio" quanto si esprime attraverso di me così come, allo stesso tempo,<br />

non posso esimermi.<br />

Sono molto contento che queste catene si siano finalmente rotte!Ricevi anche il mio sincero "grazie<br />

"... .... Il cuore sembra pesare meno di una piuma di struzzo..... Che l' ape e il giunco possano<br />

sempre lavorare in pace, in gioiosa armonia e comunione.<br />

Tigre:<br />

Ah! che bello Polifilo !<br />

mi è sembrato di tuffarmi in una torta alla panna nell'ascoltare le tue parole...<br />

....quanto amore......nessun astio, siamo buoni e aperti, fratelli, abbiamo già dimenticato le<br />

contrapposizioni, gli attacchi.... difatti, è così facile, basta chiedere scusa....non lo faccio più, non<br />

volevo offendere, provocare, chiudere, graffiare... .<br />

è stato solo il palpito di un attimo (me lo dico sempre anch'io quando guardo i feriti ai miei piedi...)<br />

Il problema che il combattimento non è sul piano del linguaggio, ma su ben altro.<br />

Guardiamo in faccia larealtà invece che nascondere la polvere sotto il tappeto (della meditazione<br />

naturalmente) .<br />

L'astio si sente eccome....palpita.<br />

Perchè fingere?<br />

Ci sono delle volte che basta un "caro pinco pallo" per trasferire il problema, per far sentire il rasa<br />

del pensiero profondo.<br />

Autista:<br />

... mi sono ricordato che Polifilo mi ha mandato una lettera ieri e sono andato a<br />

leggerla.<br />

Grazie del dono. Si riferisce proprio a questo che cercavo di dire, forse però quella è una fonte per<br />

te piu' plausibile. Dice sostanzialmente delle cose vere, forse con maggiore proprietà...<br />

Mi sento molto piccolo questa sera, è come se mi stessi aprendo al fenomenico.. .<br />

Quasi ad accoglierlo e mentre scrivo queste parole mi sembrano a dir poco folli, ma escono e per<br />

folli che siano non ha senso celartele... è come se questa piccolezza si faccia qui sempre più<br />

piccola, ma rarefatta si espande ovunque.<br />

Non è un savikalpa, quello è un'altra cosa... è più un amare.<br />

In ogni caso, questa piccolezza prova molto amore per questi fratelli dalle ali bruciate che<br />

avrebbero voluto raggiungere il sole... con queste piccole ali, posso capire il loro anelito.<br />

85


Capire e amarlo.<br />

Izanami:<br />

...uno sguardo al cielo amico... le bramate carezze dell'amante: comunione di sensi, di intenti, di<br />

animi... accettazione reciproca..<br />

Amore infinito... dolore infinito... Nulla è più doloroso dell'amare: sentimento meraviglioso che dà<br />

profonda felicità e grande senso di realizzazione di sè..<br />

Grande sofferenza nel vedere e sentire l'incapacità di amare degli altri ed anche di noi stessi...<br />

sofferenza nell'accettare e comprendere tutto questo... solitudine.. .desiderio di condivisione. .<br />

abbracciare il tutto... tutto in un abbraccio... lacrime... riso... accordo, sintonia, sopportazione,<br />

attrazione, carità, pazienza, crudeltà, inclemenza.. .. Essere ciò che si è... nel bene e nel male....<br />

donarsi.... donarsi senza prendere, senza pretendere.. .. in silenzio... col cuore in mano....<br />

86


II,7 - La Dea<br />

Euclide:<br />

In tutti gli ordini monastici occidentali la "donna" (ovviamente parlo degli ordini maschili...) è<br />

sempre stata dipinta come la prima possibile causa dell'errare.<br />

...<br />

L'innamoramento ne è l'aspetto sottile, giocato sul piano emotivo-sentimental e, il tutto mira, punta<br />

all'unità, una sete (inconscia) all'unità originale.<br />

Detta così sembrerebbe non esserci nulla di male, di riprovevole, perchè mai allora le ammonizioni<br />

dei maestri in tal senso ? Perchè evitarlo, perchè l'errare, se ciò comunque è espressione di unità,<br />

seppure a livelli sottile-grossolano ?<br />

Insomma vien da chiedersi ma cosa c'è di "errevole" nel rapporto uomo-donna ?<br />

Nulla, se non fosse il fatto che è comunque la si voglia vedere una compensazione per entrambi !<br />

Teatrante:<br />

Euclide..Euclide...<br />

Il nome e la forma...<br />

Nama rupa...<br />

quale è la forma e quale è il nome?<br />

Euclide:<br />

Il nome rimanda alla forma e la forma al nome.<br />

Le due facce della stessa medaglia.<br />

Teatrante:<br />

nella via della spada non si sarebbe d'accordo con quanto scrivi.<br />

Il saggio Ikkiu riderebbe di te.<br />

Euclide:<br />

Acc, è molto grave ? tre caselle indietro.....?<br />

Teatrante:<br />

Il maestro dell'Imperatore Giallo era la dama di Giada.<br />

Euclide:<br />

Buono a sapersi...<br />

Teatrante:<br />

87


Il dio del sole in Giappone è donna Amaterasu.<br />

Il Dio centro è neutro: Amenominakanushi.<br />

Gli attori Noh erano tutti uomini ma nella corte imperiale si facevano solo danze sarukagu e le<br />

danzatrici sacre erano donne.<br />

Euclide:<br />

Sarà meglio che me le scrivo, la mia capacità mnemonica è molto ridotta...<br />

Teatrante:<br />

Erano incarnazioni della dea Uzume, dea del sesso e del desiderio, senza le cui danze il sole non<br />

sarebbe stato restuituita alla terra..<br />

Euclide:<br />

Ma pensa.!... scusa che ...continuo a scrivere...<br />

Teatrante:<br />

Diceva Takuan Soho( più o meno): qundo gli antichi videro che la vita è sogno cominciarono ad<br />

accendere lumi e a divertirsi la notte.<br />

Euclide:<br />

Interessante. .. un viveur !<br />

Teatrante:<br />

I nobili hanno i loro divertimenti.<br />

I samurai hanno i loro divertimenti.<br />

I monaci, anche loro hanno i loro divertimenti.<br />

Euclide:<br />

Insomma si divertono tutti un mondo !<br />

Immagino in riferimento alla notte ed ai lumi ivi accesi ?<br />

O vale anche di giorno durante il sogno ?<br />

Teatrante:<br />

In questi tempi non è disdicevole che un monaco si accompagni con una giovane di 14 0 15 anni e<br />

vada sulla riva del fiume a guardare la luna ed a bere sakè.<br />

Euclide::<br />

Una volta usava invitare la giovane a vedere la collezione di farfalle..ma forse era un'altra storia<br />

Teatrante:<br />

Shava è il cadavere.<br />

Aggiungendo una I sanscrita (quella specie di croce con una mezzaluna sulla capa) diventa Shiva.<br />

88


Nell'isola delle gemme kali shakti danza sopra shiva che si sta svegliando e sul cadavere di<br />

shiva.<br />

Shava-shiva- shakti.<br />

la conoscenza si può fare andando dalla shakti a shava o da shava a shakti...<br />

iti iti neti neti<br />

iti neti iti neti<br />

iti neti neti iti<br />

neti iti neti iti<br />

neti iti iti neti<br />

neti neti iti iti<br />

Quale è la parola quale è la forma?<br />

Euclide:<br />

Dunque ho Ascoltato e trascritto tutto, teatrante, ma....non sono riuscito a capire cosa tu volessi<br />

comunicarmi, Aldilà del fatto che non sono sulla via della spada (sig, sob...) e che un tale rideva di<br />

me.<br />

Preso atto che almeno uno si è divertito leggendomi, chiedo ulteriori lumi in merito...lumi- lumi,<br />

non di quelli notturni per continuare a divertirsi ancora!<br />

Autista:<br />

Facciamo un pò di letteratura......<br />

"Qualche tempo fa è capitato di sentire in maniera molto forte la shakti, la madre in ogni donna<br />

che incontravo durante un viaggio all'estero.. . nel giro di pochi minuti mi sono innamorato dieci o<br />

dodici volte follemente di ogni volto femminile che vedevo.<br />

Era uno di quei viaggi dove capitava la fortuna di avere un paio di giorni di silenzio, in cui si<br />

poteva parcheggiare il manas e riprenderlo poi.<br />

Le prime volte a parte la stranezza, ok, niente strano, erano donne compatibili con questa età... un<br />

forte sentire può capitare... poi è successo con una bambina di 10-12 anni, ok mi sarò detto... senti<br />

la donna che sarà... subito passa una bimba di 5 anni e lì mi sono stranito... poi passa un nonnina<br />

stupenda... sembrava sai quelle stauette di porcellana?<br />

Mi sono perduto nei suoi occhi, nelle sue rughe, molto più che prima...<br />

lì non percepivo alcuna tensione...<br />

c'era un'anima che serenamente si apprestava a lasciare il corpo dopo una vita in completamento...<br />

lì ho iniziato a capire...<br />

era un'esperienza che in piccolo avevo vissuto incontrando una vecchina in Giappone, curva,<br />

sghemba e piccolissima,<br />

mi ero ritrovato ad osservare il fluire di un sentimento pulito come non mai.<br />

In questi giorni si sta provando qualcosa di simile... solo che non c'è l'oggetto, o meglio l'oggetto è<br />

trasposto, è artificiale, è un ago che dirige verso il mondo... vedi non è la donna. E' la donna come<br />

natura, come shakti, ma non la shakti intesa come energia, ma la shakti come polarità del purusha.<br />

Comprendo coloro che praticano lo shaktismo, shiva percepito come shakti, come kali. Comprendo<br />

le vie tantriche, le vie lunari, è una comprensione che si sposta nel fenomenico.. .<br />

89


E' come spostarsi da un vaso ad un altro... c'e' molto stupore.<br />

Una sorta di innamoramento della vita, ma tenue,dolce, senza passione, senza alcuna istanza.<br />

E' un amore che permea la sostanza, la natura... che viene percepita come "femmina" ma non in<br />

senso di donna, ma di potenziale, di natura, di evoluzione, di possibilità, di creta, di vita.<br />

E posso comprendere come ci si possa perdere, innamorare, come non amare il puro amore? La<br />

seduzione della Madre divina è irresistibile, posso comprendere chi ne rimane preda.<br />

E ancor più buffo non è nemmeno un apprendere, è una sorta di rimembranza ed essa avviene da<br />

entrambi i lati, si è insieme permeante e permeato, ma insieme non si è né l'uno, né l'altro."<br />

Teatrante:<br />

Ci stiamo ricordando poeti eh Autista!<br />

Non so perchè ma mi suonano familiari le cose che hai detto....<br />

"Quando il cuore trabocca<br />

e non accetta di mettersi da parte<br />

le mie speranze saranno<br />

come i mille rami del caprifoglio"<br />

Autista:<br />

Mio buon Teatrante...<br />

Fratello...<br />

Il timore di svelarsi nasce anche dal fatto che molti fratelli e sorelle soffrono molto questo<br />

svelamento.. .<br />

La loro percettività,<br />

sensibilità è così forte che ogni granello di polvere li distrugge<br />

neanche fosse un macigno,<br />

e si conosce bene il loro stato.<br />

Eschilo adesso inizia a vedere l'acuita percettività,<br />

ma sono anni che la vive, e solo oggi la ri-conosce, la vede.<br />

La lingua che tu parli, Teatrante, il tuo lignaggio, usa l'immagine, il simbolo,<br />

il teatro della memoria...<br />

L'insegnamento nelle scuole che hai frequentato<br />

(sì, lo so che in questa vita non ne hai frequentate) ,<br />

dicevo... nelle scuole che hai frequentato avveniva attraverso simboli evocati nel silenzio ottenuto<br />

con la paralisi del manas attraverso dei processi di purificazioni particolari. ..<br />

Forse ne è rimasta qualche traccia in qualche linea shaiva...<br />

e in qualche tantra tibetano, anche se di quest'ultima con la diaspora temo che questa specifica<br />

linea tibetana sia entrata in sonno...<br />

90


Ossia non so se c'è un Vivente che la sostenga... ma in fondo anche questo non è necessario, un<br />

qualsiasi Vivente che parli anche quella lingua potrà riaprire la linea se necessario.<br />

Il neti neti dello jnana in ambiti shaiva-shakti usava le tecniche del cadavere,la meditazione sulla<br />

putrefazione, etcl etc.<br />

Ossia si usava la contrapposizione, lo "shock" (ricordi il nostro primo dialogo per "comprenderti"<br />

?) per fermare momentaneamente i processi mentali ed espandere il vuoto fra i pensieri.<br />

Ovviamente era necessaria tutta una preparazione, altrimenti sì che si andava avanti a tagliare dita<br />

e rompere gambe.<br />

La bellezza delle parabole, del teatro della memoria è che permette di parlare liberamente, senza<br />

veli, senza celarsi (ma questo comporta altri rischi...), sapendo e vedendo che a chi non è dato<br />

sentire, non sentirà, perché della spada non potrà mai vivere l'anima.<br />

Questo gruppo di fratelli a cui ti sei riunito si è qui trovato venendo da una strada filosofica e la<br />

presenza insieme di vari livelli di consapevolezza, e la scelta di avere tenuto un sodalizio aperto<br />

(chiunque può entrare e sedere in silenzio ........)<br />

protetto solo da un nome che solitamente provoca fastidio nei cosìdetti advaitin o vedantini ha reso<br />

necessario che il teatro usasse un linguaggio puramente tradizionale, chiaro e netto e preciso,<br />

tenendo conto di tutti i livelli di lettura... evitando che potessero esserci parole che un qualche<br />

stolto di passaggio usasse per farsi o fare del male.<br />

Ci si è trovato a fare i conti con fratelli evoluti, ma la cui presunzione di perfezione era ed è così<br />

forte da non riconoscersi nemmeno l'un l'altro.<br />

Sentono solo emozioni e non vedono né riconoscono l'indissolubile filo che li unisce.<br />

E quindi nemmeno in grado di comprendere che le imperfezioni che vivono non li devono distrarre<br />

dalla loro natura.<br />

Altro problema che abbiamo avuto è stato il cercare di porgere un'istruzione tradizionale senza che<br />

sorgesse in loro l'idea che questo autista, fosse un Maestro...<br />

Quindi si è dovuto "giocare" a mostrarsi nudi per evitare che si fissassero sull'esterno e non su<br />

loro stessi.<br />

Tu parli da teatrante, ma tutti loro potrebbero raccontarti chissà quanti teatrini del sottoscritto cui<br />

hanno assistito... ed il buffo è che non erano premeditati.<br />

In tutti o quasi il punto è stato... ma questo fratello è affidabile?<br />

Può essere , l'autista,una persona la cui testimonianza ha valore?<br />

Il buffo è stato che la/le persone che hanno avuto a modo loro più prove, più conferme, più<br />

rassicurazioni (ovviamente non da questa persona) sono state quelle piu' in crisi.<br />

Queste parole rispondono a te ......e a Polifilo.<br />

Cosa è cambiato? Probabilmente una sorta di tempesta emotiva che si sta vivendo in questi giorni<br />

che sta annichilendo ogni capacità razionale e quindi non c'è proprio alcuna possibilità di<br />

organizzare alcunché anche lo stesso linguaggio.<br />

91


Vedi temo terribilmente quello che sto dicendo... perché non lo so.<br />

Non so quanto può ferire... considera anche che questa persona ama molto i suoi Maestri, li ama al<br />

punto da non pronunciarne il nome, perché altri fratelli ne possono sentire ferita...<br />

perche' sono stati abituati differentemente. ..<br />

Qui nonostante si sia usato un linguaggio tradizionale e filosofico sono stati partecipi fratelli e<br />

sorelle arrivati da tante strade, e si è dovuta usare una sola bocca per parlare e un solo corpo per<br />

far sì che ognuno capisse ciò che già sapeva...<br />

In una tua lingua diremmo:<br />

"versarsi il thé, tendere l'arco o respirare con i talloni".<br />

A guardare indietro, non so da dove questa follia è arrivata, mi spiace per coloro che non ho<br />

saputo servire, coloro per cui ho mancato, e se in qualcosa questo ha avuto effetto certo possiamo<br />

rendere grazie a quei Maestri che a ciò si sono adoperati.<br />

Continuo a credere di avere la febbre... mamma mia quello che sto dicendo... ho paura.<br />

Le sto proprio dicendo certe cose... spero che voi tutti mi perdoniate una volta in più e che questa<br />

follia, questa adesione al fenomenico non influenzi il vostro sentire verso i nostri e vostri amati<br />

Maestri.<br />

Ti dicevo ultimamente si sono rotte le dighe, vuoi la vita quotidiana, vuoi la fascinazione della<br />

vita...... .. fatto stà che col fatto che mi sento sgravato dalla responsabilità mi sento quasi<br />

"autorizzato" (ma non lo sono affatto) per cincischiare invece di stare fermo al centro.<br />

Beh, caro teatrante e danzatore, in questi giorni ti si direbbe che è tutto poesia! Ma queste poesie<br />

non ti si sono state mandate, non ci si ritiene degni di farlo.<br />

Si preferisce sempre usare la voce dei Maestri.<br />

Gli autisti solitamente siedono o fuori o in fondo alla sala...<br />

Teatrante:<br />

Mi piacerebbe sedere fuori della sala con te, sorseggiando sakè,<br />

guardando la luna insieme a due fanciulle in fiore.<br />

Il ramo del caprifoglio si appendeva alla porta dell'amata.<br />

Se ella lo portava in casa accettava l'incontro sulle rive del ruscello.<br />

Se lo lasciava fuori, con il cuore gonfio di speranza, ogni giorno<br />

all'alba, si tornava a mettere un ramo di caprifoglio fin quando non<br />

erano mille e mille....<br />

L'usare il mio linguaggio per farmi comprendere l'uso della teiera<br />

che avevo in tasca ti ha posto fuori centro?<br />

Non va bene ciò?<br />

Che posso fare?<br />

92


II,8 - Il Soffio del Drago<br />

Autista:<br />

In questi giorni si sta passando attraverso una serie di esperienze a dir poco sconvolgenti. ..<br />

Per prima cosa l'attivazione di una lingua che non si sapeva di conoscere...<br />

Ossia tutto il lignaggio taoista, Zen oltre alle varie mani sinistre di ognuno di questi lignaggi,<br />

nonché le varie viee della spada, del bastone, del ki, dell'acqua e del fuoco...<br />

Mi sembra di essere ripiegato in un akab continuo... esperienza già vissuta nel 91 che tracciò<br />

"viaggio in spagna" che Euclide già conosce .......<br />

Uno di questi giorni parleremo insieme dell'esperienza di Dio.<br />

Voi sapete, perché è scritto, che alcune attivazioni portano al ricordo alle rimembranze del<br />

passato...<br />

E' stato molto difficile per questo essente, per "me" accettarle.. .<br />

Come voi vorreste i Maestri perfetti, così questo ente immagina certi pilastri senza crepe, e se<br />

nell'umana follia scopri di conoscere questi pilastri dall'interno per dono, ti fa impazzire anche il<br />

solo immaginare che la loro conoscenza venga donata alla tua imperfezione, è una dissacrazione<br />

immensa... la stessa che vissi quando mi venne concesso l'accesso alla polvere dei piedi della<br />

Tradizione.<br />

Il calpestare la stessa polvere che è stata calpestata millenni prima da altri piedi "sacri" è terribile,<br />

perché la profani ma non puoi non camminare, è più forte di te, quindi ti fai una violenza<br />

inenarrabile. .. credo che il nostro Rade Rade (se c'è può comprendere) .<br />

Teatrante, è come toccare senza seta e senza sangue la spada più bella, la piu' vissuta, la diecimila<br />

volte ribattuta, il soffio di drago.<br />

Ma ha fatto parte del "gioco".<br />

Quello che non avevo mai considerato era che i sei darshana rappresentassero diverse esperienze.<br />

Li avevo sempre letti come "punti di vista" e avevo immaginato che l'esperienza vedantica li<br />

comprendesse tutti.<br />

Quella che chiamo via unica (karma, bhakti, jnana, asparsa, ajati) pensavo che contenesse in<br />

sé tutte le esperienze, mentre adesso scopro che era solo la via diretta,la più breve e che<br />

cortocircuitando il sensibile, lo taglia fuori.<br />

Non ritenevo che fosse necessario il conoscerlo.. .<br />

Sino a che si sono vissute certe esperienze abbastanza espresse nei tantra shaiva, lo potevo capire...<br />

siamo abbastanza legati ad un certo lignaggio che mi aspettavo un travaso di sensazioni, nonché<br />

altri ricordi erano ben delineati.<br />

Non mi aspettavo che il rimembrare rimbalzasse invece fra i presenti come presente... ma non mi<br />

aspettavo proprio che gli altri darshana bramanici conducessero attraverso altre esperienze, non<br />

descritte nel vedanta o forse sono sfumature di cui non ho trovato traccia per ignoranza.<br />

94


In questo momento ci si ritrova entro il Samkhya.<br />

La percettività del corpo è estrema. Il dolore che il corpo subisce in causa della percettività è<br />

fastidioso, ma la cosa più fastidiosa è l'alterazione della percezione di questi piani.<br />

.......<br />

Ah... sto usando tutti i nomi... è a dir poco folle!<br />

Euclide , dobbiamo parlare di Dio...<br />

......<br />

Teatrante:<br />

A U M<br />

Al cospetto della folla radunata al picco di Gridhrakuta, Shakiamuni sollevò un fiore di loto rosso.<br />

solo Kashyapa sorrise.<br />

Buddha capì che era illuminato e gli donò il sigillo.<br />

Il sorriso enigmatico.. .<br />

il fiore rosso.<br />

Non vi è modo per esprimere tale principio.<br />

Si può prendere in considerazione l'esempio del prendere acqua e rovesciarla da un recipiente in<br />

un altro fin quando le acque si mescolino così tanto da non poter essere distinte.<br />

Ciò è accaduto nel momento in cui lo sguardo di Buddha ha incontrato lo sguardo di kashyapa.<br />

i loro occhi si sono incontrati dando vita ad una unità indissolubile.<br />

Senza divisione.<br />

Senza più alcuna relatività.<br />

A volte si pensa che le scuole siano solo dei luoghi fisici.<br />

Delle mura al cui interno si divulga e continua la tradizione.<br />

Si pensa anche che lo sviluppo della coscienza segua percorsi definiti e codificati.<br />

Come le cinture del karate.<br />

Come i gradi della massoneria.<br />

Ciò è vero.<br />

Può essere vero.<br />

Ma esiste anche l'unione improvvisa e totale delle acque.<br />

Ibn Arabi e i fedeli d'amore.<br />

I fedeli della Dea, dicevano che l'iniziazione avviene solo grazie alla parola che proviene da<br />

Oriente.<br />

95


96<br />

l'illuminazione arriva all'improvviso.<br />

Ero seduto, guardavo il fiume, mi pare dica(sto modernizzando il linguaggio ) Dante, poi vidi una<br />

donna bella come nessun'altra al mondo.<br />

il suo nome era Primavera... .Prima Verrà.....<br />

mi toccò una spalla e sorrise.<br />

dietro di lei apparve Beatrice.<br />

Grazie.<br />

l' incontro con te, Autista, mi ha dato la possibilità di accedere là dove non sapevo si potesse<br />

accedere.<br />

Le tue parole mi suonano come le parole del Maestro.<br />

Autista:<br />

Offriamo insieme le nostre spade ringraziando l'unico Maestro.<br />

Teatrante<br />

La bellezza è l'insolito.<br />

Sul bastone spuntano dei fiori.<br />

Ho pensato: "farfalla" e dietro di me un bambino ha gridato alla madre" guarda che bella<br />

farfalla!"<br />

Una ragazza disabile mi ha regalato un paio di calzini con un biglietto :<br />

"possa il sole illuminare il tuo cammino, possa il vento spazzare ogni tristezza, possa la pioggia far<br />

germogliare i semi che hai nel cuore".<br />

..E' quasi uguale ad una poesia di Zeami che lei non può aver letto.<br />

Lo strano è che non sento devozione.<br />

Sento un vuoto delizioso, ma mi sorprende il fatto di non sentirmi devoto come pensavo...<br />

Cioè penso Om Namah Shivaya e godo nel guardare le nuvole rosa che all'alba mi hanno<br />

salutato....<br />

Ma non mi sento umile.<br />

Non mi sento neppure orgoglioso se è per questo.<br />

Non mi sento proprio..<br />

Lascio andare dolcemente.. .<br />

Faccio bene?<br />

Non lo so.<br />

Non so niente....


II,9 - Il Realizzato<br />

Euclide:<br />

...Seguendo il tuo ragionamento facevo la considerazione che molto spesso usiamo i termini<br />

“maestro” e “realizzato” come sinonimi, ma non sempre sono la stessa cosa: un maestro non è<br />

sempre un realizzato e non e’ detto che un realizzato abbia le qualifiche per insegnare.<br />

Secondo la classica dizione che trovi nel vivekacudamani o nella Mandukya Upanishad il Maestro<br />

è colui che è fermamente stabilizzato nel sè, quello a cui si consiglia l'aspirante di avvicinarsi per<br />

chiedere l'insegnamento.<br />

...Concordo con te che il realizzato non necessariamente è maestro, nel senso che non<br />

necessariamente porge un'insegnamento, anche se credo che comunque una volta chiestogli non<br />

possa rifiutarsi (chi è il soggetto che rifiuta ?)....<br />

Autista:<br />

Tempo ti si sarebbe detto: Chi è l'oggetto che interroga? Il sé che chiede al sè come realizzarsi? E<br />

che gli può rispondere il sé<br />

Oggi si può aggiungere: Da che posizione il Realizzato si pone nella risposta? Ti puo' rispondere<br />

"Caro fratello siamo due gocce nello stesso mare" "Non c'è maestro e non c'è discepolo" "Ama te<br />

stesso"<br />

Quale che sia la risposta, il Maestro risponde sempre, ma è chi chiede che è sordo all'istruzione.<br />

Sapete come la pensi su me stesso, o meglio non lo sapete perché non ne ho idea nemmeno io. Ma<br />

sapete come alcuni di voi la pensino. Bene più di una volta è stato chiesta una istruzione e si è data<br />

ma la persona non ha capito la risposta. Cioè non ci sono aspiranti che si vogliono veramente<br />

realizzare, questo è il punto.<br />

Né serve accedere a Shumaker per imparare a guidare, Shumaker insegnerà ai bravissimi, non ai<br />

principianti, per quelli ci sono i piccoli misteri, i culti, il matrimonio, la vita... non uno stitaprajna<br />

o stabilizzato nel sé.<br />

E' questo a cui non ci vogliamo arrendere, c'è il dharma per andare avanti... e invece crediamo che<br />

il Maestro ci dia le formule segrete che ci accelerino... come se tutti fossimo in grado di ascoltare il<br />

suo silenzio.<br />

Certe volte le nostre menti fanno tanto casino che occorre urlacchiare affinché si distraggano e<br />

mentre sono distratte lasciare che si riempiano di silenzio.<br />

L'instruzione di un maestro avviene su così tanti piani che non possiamo concepirlo, si opera<br />

sulla coscienza, sul corpo, sul respiro, sull'emotività, per folle che sia sulla sensualità...<br />

sull'universale stesso...<br />

Immaginate o ricordate la semplice vostra esperienza con un aspirante come bo. con tutte le sue<br />

rappresentazioni e teatralità o casini, riuscite a definire una sua azione delimitata?<br />

E non parliamo di un maestro, ma di un semplice autista...<br />

Non solo occorre considerare anche quale sia la posizione dell'aspirante, quali esperienze sono<br />

destinate alla sua anima in quella vita, occorre considerare se il realizzato si è stabilizzato<br />

sul Sé non duale o su un piano inferiore... se quella realizzazione dopo la stabilizzazione sia stata<br />

98


anche a sua volta integrata e fino a che livello, quali siano i compiti e del realizzato e<br />

dell'aspirante... aveva voglia Vivekananda ad implorare la realizzazione da Ramakrishna che si<br />

guardava bene dal concedergliela, visto che l'azione che avrebbe dovuto svolgere necessitava di<br />

una leonina energia spirituale incentrata su una grande forza costruttiva.<br />

Euclide:<br />

... però non perso viceversa, ovvero un vero maestro... è necessariamente un realizzato.<br />

Che poi si possa concordare che tanti fratelli maggiori si adoperino in un'opera di insegnamento,<br />

persino del tutto stimabile, d'accordo, ma il termine maestro fatico a consegnarlo in mano ad un<br />

"semplice fratello maggiore", ripeto pur con tutto il rispetto che posso provare per questi fratelli<br />

maggiore.<br />

Autista:<br />

Ah!!! Finalmente! Erano anni che aspettavo di sentirti dire questo!!!<br />

Mi hai finalmente graziato? Me la firmi formalmente? Posso finalmente essere me stesso, ciò che<br />

sono senza dovermi mettere cartelli ed etichette o mandati?<br />

Euclide:<br />

Anche il concetto di realizzazione non e’ facilmente definibile, forse perche’ non ne esiste una sola<br />

ed anche qui tendiamo a generalizzare troppo.<br />

Yogirudra:<br />

Vero...<br />

Concordo ....<br />

Autista:<br />

C’e’ un altro aspetto della vita del realizzato che colpisce: l’evento realizzazione non sempre<br />

giunge all’apice di un lungo e lento cammino di integrazione e purificazione dei corpi<br />

inferiori, ma è un irruzione precoce ed improvvisa.<br />

In tanti casi così accade salvo poi richiedere anni appunto per stabilizzarsi.<br />

Autista<br />

Non solo. Oltre alla stabilizzazione di quel piano, può necessitare anche l'integrazione di altri<br />

piani. Dipende dal dharma. Immagino. Spero.<br />

Beh! Insomma... comunque non mi piace...<br />

Scusate ma ultimamente il samkya è una sorta di solletico perenne che fa ridere come se si fosse<br />

perennemente ebbri o innamorati. O rincitrulliti.<br />

Non mi riesco a prendere sul serio.<br />

Nemmeno a voi...<br />

Ma tanto poi passa.<br />

.....ragazzi sono completamente ubriaco di vita...<br />

...ed è uno stato folle!<br />

Lasciamo stare.<br />

Cerco di rimanere serio.<br />

99


Euclide:<br />

Possiamo fare alcune riflessioni:<br />

l’illuminazione non e’ necessariamente il risultato di una pratica progressiva;<br />

Il realizzato puo’ essere riconosciuto come tale da pochi in grado di coglierne la grandezza, ma<br />

non e’ detto che possegga gli strumenti che gli permettono di insegnare a tutti (e forse non tutti<br />

hanno bisogno dello stesso insegnamento);<br />

L’affinamento di tali strumenti e l’armonizzazione dei corpi inferiori che gli permettono di<br />

muoversi ed operare nel mondo, possono avvenire successivamente all’evento realizzativo.<br />

Yogirudra:<br />

Concordo!<br />

Autista:<br />

E che è successo che andate d'accordo? Non mi diverto piu'.<br />

Yogirudra:<br />

Questa sorta di squilibrio puo’ indubbiamente creare perplessita’ in alcuni discepoli.<br />

Se uno e’ in grado di vedere direttamente lo stato di realizzato, non gli importa molto del grado di<br />

purificazione dei piani inferiori, ma se non coglie quello stato, allora puo’ trovarsi di fronte<br />

soltanto un apparato corpo-mente che lotta disperatamente per trovare un proprio equilibrio.<br />

Euclide:<br />

Infatti come dici sicuramente questa situazione di riconoscimento da una parte del grado<br />

coscienziale e dall'altra dei limiti degli involucri crea sicuramente disorientamento nell'aspirante, a<br />

maggior ragione che lui stesso ancora ha da risolvere i suoi.<br />

Autista:<br />

Disorientamento che è parte o integralmente istruzione. Vedasi Ramakrishna.<br />

Yogirudra:<br />

Rovesciando il ragionamento possiamo dire che un maestro puo’ non essere realizzato. Puo’ darsi<br />

che una persona possegga o coltivi determinate qualifiche che gli permettono di diventare<br />

riferimento e guida per una moltitudine di persone, senza che abbia ne’esperito ne’ stabilizzato<br />

certi livelli di coscienza.<br />

Euclide:<br />

vero, come dicevo prima, però in quel caso il termine maestro mi pare troppo, almeno nel senso<br />

classico e tradizionale cui di solito il termine si riferisce.<br />

Autista:<br />

Potremmo dire Istruttore e dire Maestro di un Acarya, il vertice di un lignaggio... La verità è che<br />

figure come Ramana, come Raphael come Jesus erano/sono alquanto riluttanti a fare i<br />

Maestri/Rabbi essi ci dicono che il Maestro non esiste o che Il Maestro è il Signore... a<br />

volte sospetto che sia paura di una crocifissione... una crocifissione anche dell'aspirante che<br />

aderisce all'idea di Maestro e vi dovrà morire crocifisso. Cioè il Maestro deve divenire esperienza<br />

non credenza. Io devo esperire il Maestro, essere Lui, della stessa sostanza, non credere in lui.<br />

100


Yogirudra:<br />

Resta la spinosa questione della moralità: puo’ un maestro avere comportamenti che siano<br />

contrari alla morale comune e ai principi del proprio insegnamento? Direi proprio di no, e<br />

resta valida l’antica regola dell’albero e dei suoi frutti, sebbene in certi casi la bontà<br />

degli stessi richieda un po’ di tempo per rendersi manifesta.<br />

Euclide:<br />

La morale lo sappiamo cambia nel tempo e nei luoghi, ma in fondo cos'è se non un tentativo<br />

umano di applicare certi aneliti etici, che trovano la loro naturale collocazione su piani principiali.<br />

Insomma si potrebbe dire che è l'aspetto grossolano dell'etica, dove l'etica stessa è aspetto sottile<br />

del principio.<br />

Come vedi tornano i classici piani grossolano, sottile, causale.<br />

Il causale si proietta nel sottile come etica e questa nel grossolano come morale.<br />

Autista:<br />

Temo anche a questo proposito che ci siano piani e aspetti che per essere integrati necessitino di<br />

pratiche, usi, conoscenze alquanto particolari... matrimonio alchemico, misteri eleusini, cibele e<br />

actis, mitra, tantra, etc. etc. Alcuni di questi piani implicano l'inversione polare dei vari involucri,<br />

cosa facilitata dal matrimonio sacro, dall'amore... vedasi tantra shaktici et similaria.<br />

Parlare del Maestro, significa parlare di Dio.<br />

Vedi Euclide... il famoso Visnu siede su visnu, visnu da da mangiare a Visnu, visnu mangia visnu,<br />

perché ridi o visnu.<br />

Può essere insieme... ti prego seguimi bene, perché siamo nel border line del border line.<br />

Allora esiste l'esperienza non duale. Ok? Fammi passare le imperfezioni di linguaggio... solo che la<br />

puoi vivere là, nirvikalpa samadhi, là jivanmukta viveka con i piedi penzolanti qui.<br />

qui con i piedi per terra, jivanmukta viveka o siddha o avadhuta...<br />

ma qui il visnu mangia visnu può essere sia una non dualità dall'interno... tu sei entrambi e ti "senti<br />

nel sottile", ma anche tu sei entrambi e ti vedi o ti senti nella materia.<br />

Il samkya descrive una sorta di realizzazione non duale nella materia o meglio una sua<br />

accezione/percezione.<br />

Tutto questo comporta un visione di se stessi nel mondo come corpo del mondo, come madre, come<br />

energia vitale, come vita... in tal caso sei insieme prakrti e purusha.<br />

Mettiamola così Ramakrishna... quando realizza la visione di Kali, è Visnu che vede Visnu senza<br />

sapere di essere Visnu.<br />

Quanto con il tantra e la bramani realizza l'identità con la madre, egli realizza Iswara, il demiurgo<br />

o se vogliamo insieme purusha e parkrti.<br />

con Totapuri realizza la non dualità ma la Madre gli chiede di discendere per amore ed egli<br />

acconsente. Da qui una vita devastata da questo suo mantenersi border line per amore del mondo.<br />

Comunque, come direbbe il teatrante... questa è tutta letteratura.<br />

101


102


II,10 - Lo Specchio e il Manas<br />

Yogirudra:<br />

Ascolto le tue parole, autista, e sono costernato....<br />

dici: ".... c'è il dharma per andare avanti... Certe volte le nostre menti fanno tanto casino<br />

....L'instruzione di un maestro avviene su così tanti piani che non possiamo concepirlo, si opera<br />

sulla coscienza, sul corpo, sul respiro, sull'emotività, per folle che sia sulla sensualità...<br />

sull'universale stesso......<br />

....in tal caso sei insieme prakrti e purusha.<br />

Mettiamola così Ramakrishna... quando realizza la visione di Kali, è Visnu che vede Visnu senza<br />

sapere di essere Visnu.<br />

Quanto con il tantra e la bramani realizza l'identità con la madre, egli realizza Iswara, il demiurgo<br />

o se vogliamo insieme purusha e parkrti.<br />

con Totapuri realizza la non dualità ma la Madre gli chiede di discendere per amore ed egli<br />

acconsente. Da qui una vita devastata da questo suo mantenersi border line per amore del<br />

mondo....."<br />

ma che stai dicendo?<br />

Secondo me te la giri, e te la canti da solo...<br />

e fai finta di non vedere quello che la Vita ti sta chiedendo da tempo.<br />

Autista:<br />

Fammi capire... sei stato fuori dalle scatole per un po'... ma proprio il giorno di San Valentino devi<br />

venire a rompere?<br />

Yogirudra:<br />

..ma si ogni tanto bisogna rompere !<br />

Autista:<br />

Ah sì, vedremo allora.<br />

(A proposito auguri a tutti gli innamorati della vita, dei Maestri, dei Principi, del Divino,<br />

dell'Assoluto e delle individualità che siamo!)<br />

Yogirudra:<br />

L'Autista innamorato della vita ????...quando mai ?<br />

Autista:<br />

Ho fatto solo degli auguri...<br />

Yogirudra:<br />

L'Autista e l'idividualità ?...quale ?<br />

Autista:<br />

103


Quella di chiunque crede di esistere come individuazione<br />

Yogirudra<br />

ma in effetti tutto cambia...ma chi è che aderisce in questo caso alla shakti, alla bhakti..?<br />

Autista:<br />

Me la giro e me la canto... ? Ok.<br />

Vogliamo giocare tutti sul serio?<br />

A quanto pare è il periodo delle realizzazioni. ..<br />

Yogirudra:<br />

quali...le tue ?!<br />

Autista:<br />

Le mie cosa? dimmi in quale piano passeggi che lì ti vengo a parlare........<br />

Perché tu credi/senti quello che credi/senti?<br />

Accettiamo il confronto,da fratello a fratello.<br />

Voglio un avvocato della Difesa: sia Polifilo.<br />

Egli dovrà sostenere le mie tesi... che tu sei tutto matto.<br />

Gli do' nel collegio della Difesa, se se la sente, anche Euclide.<br />

Nel collegio della Accusa, decidete voi quale accusa volete porgermi (che mi canto e mi suono), ti<br />

ci metti tu e vediamo... Talita e Aristarco?<br />

Tanto perdete, perchè non ci sarà un giudice...<br />

vince chi porta dalla propria tutto il collegio avversario.<br />

Se altri vogliono partecipare. .. hanno voglia...<br />

Yogirudra:<br />

un confronto..... vedi tu.<br />

Autista:<br />

Sei tu che hai "accusato" di suonare, cantare e ignorare la vita.<br />

Aristarco:<br />

mi incuriosiscono i territori nuovi che l’Essere sta esplorando.<br />

Dunque vediamo:<br />

potremmo riuscire a raccogliere qualche straccio di prova sul fatto che l'Autista se la suona e se la<br />

canta;<br />

potremmo anche riuscire a fotografarlo in pose compromettenti in qualche night, date le sue ultime<br />

frequentazioni. Ma non potremo mai dimostrare che ci creda.<br />

104


Forse ci conviene trattare con il collegio della difesa per uscirne decentemente<br />

Teatrante:<br />

Fantasticando nel giardino della bella Mori,<br />

un ramo fiorito di prugno sul letto, fedeltà nel cuore del fiore.<br />

La mia bocca è colma della pura fragranza di quel basso ruscello,<br />

brume e ombre lunari mentre cantiamo la nostra nuova canzone.<br />

Il suo profumo si mescola al mio fiore di prugno.<br />

Ci scambiamo in pegno una carezza simile a due o tre fili d'erba.<br />

Lei fa l'amore come una graziosa ninfa di fiume.<br />

Questo sentimento notte dopo notte, il mare zaffiro, azzurro il cielo.<br />

La cieca Mori canta notte dopo notte con me,<br />

sotto le coperte, come anatre mandarine, nuove parole intime.<br />

Ci promettiamo di stare insieme sino all'alba di salvezza di Maitreya.<br />

Nella casa di questo vecchio Buddha tutto è primavera.<br />

Polifilo:<br />

Quanto onore, caro Autista.<br />

Polifilo l'"avvocato del diavolo"?Comunque, ci si mette a disposizione per toglierti da qusiasi<br />

inghippo del genere "non ometterti", perché tu possa continuare a fare la bella, la dolce, la cara<br />

vita.<br />

E proverò che la tua omissione sarà esattamente il miglior modo di non ometterti e che la rinuncia<br />

alla rinuncia è l'unica possibilità di rinuncia, per cui di appoggio, adesione e testimonianza reali.<br />

Posso provare che questo Autista è molto "meglio" dell'altro -ovvero, quello che non c'è (che<br />

finalmente c'è).<br />

Sarà un pò come un dharma combat e questo bikku farà il possibile el'impossibile.<br />

Il processo potremmo chiamarlo "processo ad una assenza", che ne dici?<br />

Sarà la miglior maniera di affermare la tua presenza, no?<br />

E vado subito a comprarmi un cappelo "Panamà" (Jipi-Japa) nuovo e anche un paio di scarpe.<br />

Comunque, attendo istruzioni - o non ti interessano nemmeno tanto?<br />

Talita:<br />

Non è che invece che della vita L'autista si è innamorato di qualche bella pulzella ????<br />

tutto sto parlare di vita, di sorrisi, di sguardi ecc....<br />

Autista:<br />

Ah la saggezza della madre!!! mi inchino alla tua sapienza. E' ovvio che sì.<br />

Talita:<br />

e in preda al fremito del veicolo grossolano....l'Autista scopre quanto è bella la vita e la primavera?<br />

105


Autista:<br />

Spero proprio di no... ma nella via tantrica lo faceva Ramakrishna, nel taoismo in tanti... se tocca<br />

tocca.<br />

Talita:<br />

vedi vedi...magari mancava l'integrazione di quel veicolo, insomma te lo devi vivere......<br />

Autista:<br />

Lo cara sorella... lo so. E' tutto sempre piu' all'incontrario. .. mi ritrovo a non fare testo per niente.<br />

Sto reintegrando una grande paura/presunzione di oltre trent'anni fa...<br />

mi ero "semplicemente"dimenticato che anche il Divino è individuazione ed è l'unico maschio<br />

che opera nel mondo.<br />

Ci si ripete: samkya.<br />

Talita:<br />

Non è che la bella pulzella è lì con te adesso!!!!!! !!!!<br />

Autista:<br />

Sempre.<br />

Da sempre.<br />

Io sono me stessa.<br />

E gioco con me stessa.<br />

Teatrante<br />

poichè li ho piantati,<br />

posso vedere i loro germogli<br />

sulla punta dei rami.<br />

rami diventati rigogliosi<br />

con le pere sulla baia di Iky.<br />

sulla baia di Iky<br />

i rami diventano rigogliosi alcune pere maturano, altre no;<br />

tutto ciò accade anche nel sonno.<br />

non è fedeltà questa?<br />

Autista:<br />

nel sogno della baia di Iky<br />

nel sonno dei rami rigogliosi<br />

mangio le pere guardando un airone solitario<br />

è tarda la primavera<br />

sopra un lago nero<br />

un sole morto<br />

piange pietre<br />

fresca è la rugiada....<br />

106


Teatrante:<br />

Nella casa di questo vecchio Budda è sempre primavera.<br />

Il lago nero si tinge di blu sotto la luna della baia di Iky.<br />

La bella mori fa l'amore come una ninfa del fiume.<br />

Polifilo:<br />

Potrebbe essere....<br />

Caso tu stia diventando insaziabile buon autista, ti posso "mandar su" un paio dicare amiche<br />

brasiliane.<br />

Belle e generose! (molto generose)<br />

Metti un pò di vodka nel congelatore!<br />

E qualche spicciolo in tasca... (sto insegnando la messa al prete?) Chi l'avrebbe mai detto!<br />

l'autista cerca la Beatitudine dell'esperienza!<br />

107


II,11 - L'occhio del Sole e della Bellezza<br />

Autista:<br />

Mi rendo conto che la posizione interiore dell'ascolto è una posizione che può turbare parecchio<br />

chi dall'esterno assiste all'ascolto.<br />

Comprendere che assistere come testimoni a tutto quello che avviene senza alcuna interferenza<br />

nemmeno nelle sfere più intime o istintive non è semplice.<br />

La frase di Polifilo sulle Brasiliane mi aveva fatto molto ridere.<br />

E mi ha fatto ancora più sorridere quando ieri sera, durante questo giro di lavoro in macchina per<br />

l'Italia con persone sconosciute mi sono trovato ad interrompere l'ascolto per oppormi a qualcosa<br />

che proprio non sentivo... andare in un night o meglio in un posto il cui nome night immagino come<br />

grande eufemismo.<br />

Così l'ascolto è stato interrotto?<br />

L'ascolto implica che di ogni evento non c'è né accettazione né non accettazione: si assiste.<br />

Bene, ieri sera mi sono visto assistere alla non accettazione di andarepraticamente in un bordello,<br />

nonostante pressioni abbastanza indelicate.<br />

Non sto a spiegare a voi, da un punto di vista lavorativo, il danno di immagine e di affidabilità che<br />

questo rifiuto ha comportato.<br />

Ma non c'è stata una condanna morale, li ho pregati anzi di andare, solo di lasciarmi in albergo<br />

....con un po' di riposo.<br />

Alla fine hanno deciso direttamente ..... dato che "o tutti o nessuno".<br />

La sessualità non è un tabù né può essere vista così da un aspirante che affronta se stesso<br />

dolorosamente e gioiosamente osservando ogni piega dell'io, inconscio, subconscio e conscio.<br />

Quindi cosa si è opposto, perché quella che è un'azione tranquillamente osservabile al pari delle<br />

altre ha necessitato un diniego?<br />

La prima risposta sarebbe non lo so.<br />

Ma difficilmente mi starebbe bene, adesso mentre sono qui, solo con me stesso e come sempre sto<br />

usando il dialogo con voi per parlarmi e per vedermi, grazie all'amore di tutti voi che mi permettete<br />

di usarvi come specchi per meglio comprendere la vita di ciò che sono.<br />

Tolta la stanchezza, perché se si fosse trattato di incontrare uno di noi o andare in una mega<br />

libreria o ad assistere ad una chiacchierata su Dio sarei corso... ho visto come ci sono aspetti che<br />

proprio non interessano, come non sono mai interessati, al di là di quelle azioni necessarie affinché<br />

si verifichino quelle condizioni di manifestare i vari semi causali.<br />

Quindi... mi spiace .....ringrazio Polifilo per l'offerta della gradevole compagnia, ma preferisco di<br />

gran lunga che Polifilo mi narri di Balsekar e liquor jo con me che mi vedo seccarmi e cercare di<br />

dirgli che forse sta guardando nella direzione sbagliata, anche se da questo punto di vista non ci<br />

sono direzioni sbagliate.<br />

Quanto alla vodka già è difficile bere il vino (questo fa proprio parte del lavoro...) ,ma la vodka...<br />

anche quella la si beve solo in compagnia di clienti russi che certamente si offenderebbero se la<br />

rifiutassi all'inizio dei pasti... insieme al lancio dei bicchieri.<br />

Meno male che non vado spesso in Russia.<br />

108


Ma sai ho una grande fortuna, la Vita, la Madre, il Divino, ciò che insomma ha sempre messo un<br />

mano a proteggere questa testa, se vede che una cosa viene fatta per lavoro mi libera dai suoi<br />

effetti.<br />

Teatrante:<br />

...Chi appende il ramo di mirto?<br />

Autista:<br />

Anche qui.<br />

L'integrazione attraverso cui procede un aspirante tocca tutti gli aspetti e non può esimersi dallo<br />

scendere anche in quelli elementali del maschile e del femminile.<br />

Ci sono vie che hanno fatto addirittura della polarità uno strumento di accesso a sé stessi.<br />

E' quanto esprimevo nel marcare gli aspetti del samkya.<br />

A sedici anni al culmine di una serie di "risvegli" intesi come rimembranze e come ripristino<br />

consapevole di aspetti già presenti e attivi alla nascita, mi trovai ad avere una grande paura di me<br />

stesso... unitamente ad un enorme senso di potenza che non fui in grado di gestire.<br />

Vedere o credere di vedere (perché nella vera osservazione è indifferente la differenza fra i vari<br />

stati di coscienza e delle pertinenti eventuali oggettività) il mondo intorno a sé totalmente<br />

dipendente e permeabile ai propri umori e volontà e parole è difficile da accettare da un<br />

impreparato aspirante la cui unica aspirazione è essere sé stesso disperatamente cercandosi dietro<br />

mille e mille maschere che non capisce perché lo vanno ad iniziare a coprire.<br />

...non ho mai portato maschere da bambino... e sapete perché adesso riesco a dire "io" parlando di<br />

quanto avrei detto riflesso fino a qualche giorno fa?<br />

Perché ci sono stati di coscienza che non prevedono alcuna continuità.<br />

In questi anni di comunanza insieme, "io" non sono mai stato in grado di vedermi continuo, fra ieri<br />

e oggi, fra il passato e il futuro... a parte le carenze mnemoniche, ero alla finestra e vedevo sì una<br />

certa continuità mentale con il ieri, ma nessuna continuità interiore.<br />

Non riuscivo mai a trovarmi né nel presente né nel passato, come avrei mai potuto dire io?<br />

Mi era più facile alle volte trovarmi "io" in voi... sapeste quante volte rispondendo alle lettere mi<br />

firmavo con il nome della persona cui rispondevo.<br />

"Io" so che le mie parole negli ultimi tempi hanno turbato qualcuno e hanno fatto sorridere altri.<br />

Qualcuno "Mammamia!" e qualcun altro "Finalmente! " .<br />

In questi anni si è vissuto senza alcun "centro di gravità permanente" ed è stato veramente difficile<br />

perché la vita ha continuamente chiamato all'azione, azione da cui non si poteva esimersi.<br />

E' stato doloroso per questi veicoli.<br />

Che avevano iniziato a sfaldarsi... se qualcuno o qualcosa non avesse iniziato a curarli.<br />

Sono stato "avvisato" e con difficoltà si è iniziata una reintegrazione anche delle sfere sensibili.<br />

Si è ridotto il lavoro dalle 110 ore alle 40, si è ridotto il peso del corpo,si sono ridotti gli stress dei<br />

109


veicoli energetici, si è ripristinato il corso dei fluidi e dei metabolismi, si è in sostanza<br />

attenzionato il piano sensibile... tutto questo ha portato ad attenzionare la vita.<br />

Vita che qui è stata vista solo come vuoto.<br />

Con una grande difficoltà nel sentirla.<br />

Quella paura di allora, paura della vita nella sua pienezza, mi aveva fatto chiudere<br />

consapevolmente una porta, la paura del potenziale incarnato e del suo sensibile mi aveva<br />

terrorizzato perché avevo visto che potevo causare dolore e mi mancava la capacità di<br />

accettare che la vita/amore/madre/ dio potesse anche causare dolore.<br />

Come se l'amore nel sensibile, nel manifesto potesse non essere duale.<br />

Come se il nascere potesse fare a meno del morire, come se potesse esiste il bello delle brezze senza<br />

l'orrido degli uragani, il bello dei tramonti sulle montagne senza l'orrore dei terremoti...<br />

Io avvertii la morte nell'amore.<br />

La morte nella vita.<br />

E incapace di accettare di essere un semplice teatrante mi rifiutai, mi chiamai fuori.<br />

E' un atto interiore violento, terribile...<br />

Vi parlo già di un aspirante che si ritrovava in navigata in solitaria in preda alle tempeste più<br />

grandi vedendosi insieme barca e tempesta, rifiutando di essere tempesta perché affondava le<br />

barche.<br />

E' stato quel sentirmi/essere tempesta ad omnubilarmi.<br />

.......<br />

Cioè quella continua presenza del divino/madre/ vita che fino ad ora si era vissuta come assenza,<br />

vuoto se non su altri piani, ma l'Assoluto non può incarnarsi senza dei veicoli che lo supportino<br />

integralmente.<br />

La pienezza upanishadica veniva vissuta solo nel vuoto e non nel pieno.<br />

Non saprei dirti se questo processo di ripristino dei veicoli sia stato completato, è possibile che ci<br />

saranno altre oscillazioni. ..<br />

e mi spiace farvene carico...<br />

Ma non dimenticate che non mi sono mai visto come maestro, ma come goccia in un mare.<br />

Solo che prima né mi sentivo né mi vedevo né goccia né mare, mancando completamente la<br />

sensibilità della percipienza, oggi sento sia l'esistenza della goccia che quella del mare.<br />

Mentre prima lo si era nell'essenza senza esistere, senza sentirsi, oggi si avverte distintamente<br />

l'essere goccia e l'essere mare.<br />

Anzi a tratti si sente anche e forte l'essere gocce.<br />

C'è quella continuità, è ricostruito quell'iti iti che porta a percepire il sensibile non dalla sua<br />

essenza come emanante, ma come sensibilità stessa.<br />

E questa è polare, da qui i riferimenti dati come samkya.<br />

Polifilo parla di Beatitudine dell'Esperienza .....<br />

sembra strano, ma sono le stesse parole di tutti i fratelli e le sorelle anziane che mi avevano<br />

assistito allora, quando con stupore compresero la l'accendersi di questo fuoco!<br />

110


Figurati... ero stato la "Spina di Dio".<br />

Così teso nell'essere quel ciò che ero fra le tante<br />

maschere che dovevo schivare che non sono stato<br />

un fratello di facile gestione!<br />

La cosa che ricordo con tenerezza fu, una di queste<br />

anime, in un momento di fuoco, di consapevolezza. ..<br />

mi disse: "Tu devi imparare ad amare."<br />

Mi sembrava a dir poco folle.<br />

Io amo.<br />

Io ho amato intensamente tutto e tutti, morendo ogni<br />

volta per l'intensità di questo amore.<br />

Solo che non era amore pieno era un morire<br />

nell'amore, un amore privo della accettazione che<br />

amare nel sensibile è duale, è quindi anche dolore.<br />

Amo i miei genitori, in questo amore vivrò la loro<br />

morte.<br />

Amo i miei figli, in questo amore accetto che<br />

vivranno questa morte.<br />

Invece volevo l'amore senza sentire il dolore dell'amato, per evitare questo è stato come non vivere.<br />

Cioè i potenziali della vita sono stati vissuti direttamente come potenziale e non come vita.<br />

Volendo parafrasare è come chi dovendo fare i tre yoga, preferisce il Quarto per non dover<br />

"patire" i primi tre, il che va bene se rimane nell'unione, nell'assorbimento, ma se occorre operare<br />

nel sensibile va integrato tutto quanto si è saltato... quindi i tre yoga.<br />

Spero che queste parole non aggiungano confusione a quella già stimolata.<br />

Questo ripristino ha comportato/comporta una certa ebbrezza, ben più forte di quella che due belle<br />

brasiliane e la vodka potrebbero causare.....<br />

Izanami:<br />

sentire il dolore dell'amato.. è indicibile sofferenza.. .<br />

E' necessario restare un po' discosti,<br />

non farsi travolgere e trascinare nel pozzo del dolore...<br />

Si rischia di cadere e non sollevarsi più...<br />

Partecipare.<br />

Condividere,<br />

Comprendere.<br />

Aiutare, aiutarsi è<br />

importante.. .<br />

Sentire il dolore dell'amato e saper dire "no"...<br />

con serenità, con comunione..<br />

Si sarà scherniti, dileggiati, picchiati,umiliati..<br />

si fuggirà e si abbandonerà talvolta, per capire ed<br />

accettare la dualità... Seguire il cuore.... sempre.<br />

111


Come è cantato in Butterfly<br />

"Noi siamo gente avvezza<br />

alle piccole cose<br />

umili e silenziose,<br />

ad una tenerezza<br />

sfiorante e pur profonda<br />

come il ciel, come l'onda del mare!"<br />

teatrante:<br />

racconta Ibn Arabi:<br />

"Quando durante l’anno 1201 soggiornavo alla Mecca, frequentavo una società di persone<br />

eminenti, uomini e donne, che formavano un’élite tra le più colte e virtuose. Per quanto grande<br />

fosse la loro distinzione, non vidi tuttavia tra di loro nessuno che uguagliasse il saggio dottore e<br />

maestro Zâhir ibn Rostam, originario di Ispahan ma che aveva preso residenza alla Mecca (…).<br />

Ora, questo sceicco aveva una figlia, un’agile adolescente che incatenava gli sguardi di chiunque<br />

la guardasse, la cui sola presenza era l’ornamento delle assemblee e meravigliava fino allo stupore<br />

chiunque la contemplasse. Il suo nome era Nezâm (Armonia) e il suo soprannome Occhio del Sole<br />

e della Bellezza".<br />

112


II,12 - Fedeli d 'Amore<br />

Savitri:<br />

La Divina Commedia è attraversata da enigmi, sconcertanti presenze<br />

e strane assenze.<br />

Chi è il "veltro"?<br />

Perché l'infedele e "meretrice" Cunizza è in Paradiso e Francesca da Rimini in Inferno?<br />

Perché Dante non cita mai i Catari, la grande "eresia" che a quel tempo era così diffusa<br />

proprio nelle zone in cui egli viveva? .....<br />

Qual'è il vostro illuminante parere su dante e la Commedia ?<br />

Teatrante:<br />

Credo che il mio parere sarà tutto meno che illuminante.<br />

Amo dante e i Fedeli d'Amore.<br />

Dante ha "fatto l'esperienza" .<br />

Perchè Francesca è all'inferno?<br />

"Quali colombe dal disio portate<br />

con l'ali alzate e ferme al dolce nido.<br />

vegnon per l'aere dal voler portate<br />

si forte fu l'affettuoso grido"<br />

...Per il troppo amore.<br />

Dante non è cristiano come comunemente si crede.<br />

Paolo e Francesca vivono l'uno per l'altra, sono due anime nobili e infatti non soffrono le pene<br />

dell'inferno soffrono per il non poter assorbirsi nell'assoluto.<br />

Rimangono in uno stato di metavita abbracciati per sempre, incapaci di separarsi.<br />

In due si sono fatti uno.<br />

L'Amore è forza incontenibile, ma dopo la morte sono rimasti legati all'amore per l'altro/altra.<br />

Lui si è fatto femmina lei si è fatta maschio ma non sono riusciti a farsi entrambi femmina.<br />

Tutti siamo femmina rispetto all'assoluto.<br />

L'assoluto inteso come acqua nella quale noi , zucchero, ci sciogliamo.<br />

Paolo e Francesca si sciolgono l'uno nell'altra e mantengono dei legami dei nodi irrisolti.<br />

Questo è il loro inferno.<br />

Se anzichè usare il verso che Borges, altro iniziato e amante di Dante, definisce "inetto"avesse<br />

usato altro linguaggio, inetto per altri versi, avrebbe detto forse che Francesca è come Gilgamesh<br />

che si fa rubare dal serpente del tempo l'erba dell'immortalità .<br />

Sarebbe arjuna che cerca di giustificare con Krisna la sua volontà di non combattere con i parenti:<br />

e che altro sono i parenti di Arjuna se non i legami bellissimi e dolorosi che ci legano a questo<br />

stato di esistenza.<br />

I parenti di Arjuna forse sono i piaceri che temiamo di abbandonare o le vendette che vorremmo<br />

prenderci, o i desideri che ancora conserviamo.<br />

Sviene Dante dopo aver parlato con Francesca.<br />

Solo lei parla, perchè lei è il maschio.<br />

Paolo e Francesca hanno attuato l'operazione alchemica dell'inversione dell'acqua e del Fuoco,<br />

ma non sono riusciti a portarla a termine.<br />

113


Per questo sono all'inferno.<br />

Un conto è non avere consapevolezza.<br />

Diverso è avere la consapevolezza , aver fatto l'esperienza della liberazione, ma rinunciarvi per<br />

amore.<br />

Paolo e Francesca sono paragonati non a Caso a Lancillotto e Ginevra.<br />

Nel ciclo di Cretienne de Troys Lancillotto è il "leopardo", l'eroe incompiuto: è il miglior cavaliere,<br />

ma non riuscirà a trovare il Graal perchè non riesce a superare l'attaccamento per l'amore,<br />

l'attaccamento per Ginevra.<br />

Secondo la tradizione esoterica Artù non è un personaggio reale: il suo nome ricorda Artume o<br />

Arctoi, l'orsa sacerdotessa di Artemide o forse la dea stessa.<br />

Artù rappresenta i piccoli misteri.<br />

Il peccato di lancillotto non sarebbe così il tradimento del suo sovrano ,ma l'attaccamento viscerale<br />

per colei che lo ama più di ogni altra cosa.<br />

Il Graal lo troverà Galhad,il "leone", il figlio di lancilotto.<br />

L'amore folle e meraviglioso di Paolo e Francesca e di Lancillotto e Ginevra è l'amore degli Dei.<br />

E' l'amore di Siva e Sati.<br />

Sati folle d'amore che si suicida .<br />

Siva folle d'amore che viaggia per l'universo incapace di separarsi dal corpo di lei.<br />

L'amore degli dei.<br />

Può capitare che qualcuno "decida" di scendere su questo piano di esistenza .<br />

Di sacrificarsi per l'amore degli esseri senzienti.<br />

Ed è sacrificio immane.<br />

La sensibilità di Esseri che hanno preso coscienza di livelli di esistenza superiore è inimmaginabile<br />

per noi.<br />

Persino Indra può rischiare di rinascere formica.<br />

L'amore di Siva è cosmico ed anche la sua sofferenza è cosmica.<br />

Maya e Kama,Apparenza fenomenica e desiderio, secondo il Kalika Purana, colpiscono anche gli<br />

dei.<br />

Forse questo potrebbe volerci dire Dante.<br />

Se leggi la "Vita Nova" prima di leggere la Commedia forse è più chiaro.<br />

Dante è un amante di Sophia, come Cavalcanti, come Raffaello, come, probabilmente, Shakespeare.<br />

Leggiti Giulietta e Romeo:<br />

Giulietta sta per sposarsi con uno bello giovane e ricco.<br />

Romeo è innamorato di una che sta per farsi monaca.<br />

Avviene che si riconoscono : lei è la luna,lui è il sole.<br />

non possono far altro che morire d'amore.....<br />

Euclide:<br />

114


Interessante questo accostamento tra l'amore ed il sacrificio, sacrum-facere.<br />

Ancor più, a mio parere, se vi introduciamo pure la responsabilità .<br />

Credi che siano in qualche legame l'amore, il sacrificio e la responsabilità ?<br />

L'uno co -implica l'altro e viceversa ?<br />

Vi può essere amore senza sacrificio, e amore senza responsabilità ?<br />

Ancora, il sacrificio è un atto di responsabilità oltre che di amore ?<br />

Autista:<br />

Fino all'accostamento fra sacrificio e amore ci arrivo.<br />

Se sacrifico per amore, prendo la responsabilità del sacrificio e dell'amore per cui ho sacrificato. E<br />

se sacrifico l'amore per responsabilità ?<br />

A senso... c'è qualcosa che mi disturba. Intuisco qualcosa che non mi piacerebbe vedere.<br />

Interessante. Lo sviluppate, per favore?<br />

Polifilo:<br />

Certo che se ci metti di mezzo un' "entità" che attua il sacrificio,l'amore e la responsabilità .. il<br />

discorso diventa alquanto difficile.<br />

Chi si sacrifica, ama ed è responsabile?<br />

Il sacrificio dell'entità genera l'amore che sa rispondere alla vita(perché non è differente da<br />

"questa").<br />

E non c'è nessuno a sacrificarsi, ad amare e d essere rersponsabile. Solo sacrificio, amore e<br />

risposta armonica.<br />

Pretegianni:<br />

Non capisco perché si ritenga di dover separare l'amore dalla responsabilità . Secondo me sono un<br />

tutt'uno.<br />

E perché mai l'amore dovrebbe essere egoista? Come può esserci Amore senza Conoscenza o<br />

Conoscenza senza Amore?<br />

teatrante:<br />

Ma avete mai amato?<br />

Suppongo di si.<br />

Si parlava di Paolo e Francesca.<br />

Si parlava di Giulietta e Romeo.<br />

Si parlava di Lancillotto e Ginevra.<br />

Sacrificare l'amore per la responsabilità ?<br />

Vallo a dire a Siva!<br />

Le emozioni non possono essere represse.<br />

Vanno trasformate magari.<br />

Ma reprimere l'amore è come tentare di spingere sott'acqua una palla di gomma.<br />

Più la spingi in fondo, con maggiore violenza fuoriesce.<br />

Mai letto "il Monaco" di lewis?<br />

E' la storia di una bravo e carismatico prete che per responsabilità tenta di sopprimere l'amore nel<br />

suo animo e finisce per diventare assassino.<br />

L'Amore è egoista, l'Amore è folle.<br />

115


Vogliamo parlare in termini di morale borghese-cattolica?<br />

Non sono la persona giusta.<br />

L'Amore è la forza vitale del mondo creato dalla sakti-maya.<br />

Pretegianni:<br />

Allora non c'è scampo all'egoismo e alla follia?<br />

Godiamo dunque il più intensamente possibile in modo di non arrivare sul letto di morte<br />

rammaricandoci di non aver goduto abbastanza.<br />

A me sembra una lettura un po' limitata e triste della vita.<br />

Ci sono uomini che, pur non rigettando il proprio carico di piaceri e dolori, pongono al centro<br />

l'"aspirazione" alla gioia in sé: l'unico bene che nessuno ci può togliere o dare.<br />

Teatrante:<br />

Vogliamo dirci che siamo tutti dei realizzati che pensano solo all'amore per dio?<br />

Facciamolo, ma dietro il prossimo angolo c'è una Parvati pronta per ognuno di noi.<br />

Pretegianni:<br />

Se ne deve dedurre che l'amore per Dio e l'amore per la Sakti sono cose distinte?<br />

Come si può dividere l'indivisibile?<br />

Secondo me parlare dell'amore equivale in un qualche modo a mistificarlo.<br />

Blake cantava: "Non cercare mai di dire il tuo amore,Amore che non può essere mai detto".<br />

Non credo comunque nell'"amore" che non si traduca in generosità, compassione e bellezza.<br />

Teatrante:<br />

L'amore è divino.<br />

In occidente e nel mondo arabo la conoscenza passa per Sophia e Sophia si manifesta prima di<br />

tutto come donna vera, dagli occhi di gazzella e dai seni come fiori di loto.<br />

L'amore va vissuto e va conosciuto.<br />

Facile a dirsi..mi sacrifico per responsabilità !<br />

Che succede se poi lasci il corpo ed invece di annullarti nell'assoluto (intuami come io t'inmio,<br />

diceva, se non ricordo male Dante) pensi con dolore alle labbra che non hai mai osato baciare , al<br />

ventre che non hai mai osato accarezzare, e agli occhi nei quali mai hai osato perderti.<br />

L'amore vissuto è , deve essere un allenamento all'amore divino.<br />

Se siamo immersi nella Maya siamo immersi nel desiderio.<br />

Mi pare a volte che paradossalmente , si ricerchi una via individuale alla metafisica.<br />

Sacrificarsi per responsabilità mi sa di ricerca individuale della verità.<br />

La vita va lasciata vivere.<br />

Va osservata vivere, mi pare.<br />

Se Il Teatrante si innamora lo guardo innamorarsi e lo osservo vivere il suo amore.<br />

Se gli impedisco di vivere l'amore per responsabilità il Teatrante diventa uno che lotta contro la<br />

vita.<br />

116


Maya l'illusione è la vita.<br />

E noi ci siamo dentro fino al collo.<br />

O l'accettiamo e la viviamo (zensei ku) o la rifiutiamo e ci costruamo una serie di illusioni<br />

letterarie.<br />

Se viversi l'amore è una illusione lo è anche non viversi l'amore,non c'è differenza tra le due cose.<br />

Sempre di teatro si tratta.<br />

Sati che si sacrifica per amore è una dea che diviene schiava della maya, di se stessa.<br />

Ma pure Brahma, vedendola, non riesce a trattenere una erezione ed una eiaculazione spaventose<br />

(questo nel Kalika Purana).<br />

Vogliamo dire che L'Autista, Euclide o il Teatrante sono meno schiavi dell'illusione di Siva,<br />

Brahma e Visnù?<br />

I miti e le leggende sono viventi.<br />

Sono qui ed ora<br />

Questo almeno è una cosa che credo di aver capito.<br />

I Miti illustrano un percorso, dei percorsi da intraprendere nel cammino spirituale.<br />

Ci avvertono dei pericoli che incontreremo e ci suggeriscono le eventuali soluzioni.<br />

Non possiamo sceglierci solo i miti più rassicuranti e calmi.<br />

Siva che taglia la testa del figlio ganesha avrà pure dei significati.<br />

Krisna che si dimentica di essere Krisna e rischia la morte per il veleno del re serpente vorrà dire<br />

pure qualcosa. non avete mai visto quanto l'occhio di Siva semichiuso assomigli ad una vagina?<br />

117


II,13 - Sacrificio<br />

Euclide:<br />

Vorrei ricominciare da una frase del Teatrante:<br />

può capitare che qualcuno decida di scendere su questo piano di esistenza .<br />

di sacrificarsi per l'amore degli esseri senzienti. ed è un sacrificio immane.<br />

E' un sacrificio immane...vero, ma poi non ne spiega il perchè. Perchè è un sacrificio immane<br />

scendere su questo piano per alcuni e sacrificarsi per amore degli esseri senzienti ? In cosa<br />

consiste questo sacrificio, cosa e perchè lo rende immane ?<br />

Euclide:<br />

Se sacrifico per amore, prendo la responsabilità del sacrificio e dell'amore per cui ho sacrificato.<br />

Autista:<br />

Responsabilità del sacrificio e dell'amore ?<br />

Euclide:<br />

Responsabilità ....in che senso un tale ente è responsabile ? Quale responsabilità gli si può mai<br />

attribuire se non la solita ed unica di sempre, essere se stesso ! Essere se stessi su questo piano si<br />

traduce in un sacrificio continuo del nome e della forma, namarupa, e chi più vive questa identità<br />

dell'essere se stessi più brucia sull'altare dell'amore (dell'amore, non dell'amore per<br />

qualcuno\qualcosa) il nomeforma che veste.<br />

Si può parlare della responsabilità di essere se stessi prima ancora di essere nei confronti<br />

altrui...che a ben vedere poi è la stessa identica cosa ?! Vi è un'unica responsabilità , essere, ve ne<br />

sono forse altre ? E se questa comporta il sacrificio, perchè di sacrificio si tratta, del sacrumfacere,<br />

dell' azione sacra su questo piano, che sacrificio sia, non è una scelta, non è un'opzione,<br />

essere non si sceglie, si è, con ciò che comporta, o conforma, il suo espletamento su questo piano.<br />

Autista:<br />

E se sacrifico l'amore per responsabilità ?<br />

Euclide:<br />

E come pensi di poterlo fare ? per altro non sono antagonisti, polari, alterni, aut aut o l'uno o<br />

l'altro. L'unica cosa che puoi, e se ne potrebbe pure parlare a lungo, è essere o non essere, l'antico<br />

dilemma, ma una volta scelto, una volta essere il resto, tutto il resto segue a ruota senza più alcuna<br />

scelta...per necessità, per determinazione, altri termini che aggiungo ai precedenti.<br />

Autista:<br />

Mi ripeto:<br />

A senso... c'è qualcosa che mi disturba. Intuisco qualcosa che non mi piacerebbe vedere.<br />

Interessante però...<br />

Euclide:<br />

Citerò Raphael:<br />

(tratto da Fuoco di Risveglio, pag 27- 32, Ed Asram Vidya...)<br />

118


Determinazione è la precisazione, specificazione, limitazione di una condizione espressiva nel<br />

campo delle possibilità operative e ideative;<br />

è un qualcosa di definito, fissato, stabilito da una Realtà che sta a monte.<br />

Ciò significa che tale Realtà è, nella sua essenza, indeterminata ma con la possibilità di<br />

determinare.<br />

Una determinazione è dunque una restrizione, un vincolo privativo. Anche per Platone l'Essere si<br />

manifesta nel mondo come "norma" e "misura", cioè con precise determinazioni. ..<br />

La determinazione non rappresenta altro che il predicato di qualche cosa, è la degradazione<br />

dell'oggetto a cui appunto si riferisce... .<br />

Noi dovremmo fare una distinzione tra i due poli della realtà: la coscienza-essenza e la sostanza, il<br />

Purusa e la prakrti.<br />

Come abbiamo già rilevato si tratta di aspetti polari e non duali in assoluto.<br />

Il Purusa, macro o microcosmico, è pura coscienza che si svela mediante la sostanza prakrti; o per<br />

meglio comprenderci, lo spirito si svela per mezzo della "materia" la quale nel suo divenire segue<br />

leggi che non appartengono allo Spirito-Purusa. Quello della materia è il mondo della necessità,<br />

quello dello Spirito, nel campo della determinazione dell'Essere, è il mondo della libertà.<br />

Occorre avere presente tre momenti del processo: la libera decisione della scelta o non-scelta, la<br />

libera possibilita' di optare per l'oggetto o contenuto della scelta, il concepimento finale della<br />

decisione.<br />

Una volta che si passa al concepimento della scelta si soggiace alla necessita' della generazione<br />

causale, perche' l'espletamento dell'oggetto prescelto puo' avvenire solo in ambito della sostanzaprakrti.<br />

Autista:<br />

Ti disturba forse la determinazione, la necessità in cui ti sei (liberamente) lasciato cadere ?<br />

O ti disturba la responsabilità che tale scelta comporta ?<br />

Euclide:<br />

Una volta che si passa al concepimento della scelta come dice R, si soggiace alla necessità, alla<br />

determinazione stessa, al piano causale, fenomenico, con le sue leggi etc etc. Tutto ciò ha nome<br />

sacrificio, sacrum facere, il sacrificio immane e totale del nome e della forma, un sacrificio<br />

continuo, di tutti i giorni "perchè l'espletamento dell'oggetto prescelto può avvenire solo in ambito<br />

della sostanza-prakrti."<br />

E la responsabilità dove ha luogo allora ? ma la responsabilità non è questa scelta stessa,<br />

l'incarnazione stessa ?<br />

Il farsi carico di un corpo, di un piano, di un sacrum-facere, della determinazione, della necessità<br />

che ne segue etc etc.<br />

Autista:<br />

Davvero non ne vedi il nesso ?<br />

Euclide:<br />

Plotino lo definiva un atto di temerarietà, ma era Plotino; di quel sacrificio chi se ne fa carico ?<br />

Chi ne risponde ?<br />

119


120<br />

Chi se non chi l'ha innescato, promosso, attuato, determinato ? Il "concepimento" stesso è l'atto<br />

di responsabilità per eccellenza! Lo si dice anche in termini umani, di paternità filiale. E se lo si<br />

dice di un padre\madre a maggior ragione per una caduta voluta, per quella temerarietà di cui<br />

parla Plotino, temerarietà sì, ma così carica di volontà, di dharma.<br />

Autista:<br />

La cosa buffa è che la causa segue l'effetto.<br />

Nell'atemporalità aspaziale, il determinante può essere successivo al determinato.<br />

Avviene la discesa dell'incontaminato affinché una volta contaminato<br />

possa essere causa della stessa discesa.<br />

Comunque da come mi disturba l'argomento, deve essere un nodo veramente dolente.<br />

Se fossi un gatto soffierei alzando il pelo.<br />

.... non ho capito nulla.<br />

Sarà che è un periodo in cui ho difficoltà di comprensione... ma so<br />

quando bluffo con me stesso.<br />

Proprio sento la frase e nemmeno la raccolgo.<br />

Euclide:<br />

Non pensare che a mia volta mi sia chiaro ciò che scrivo. Io stesso fatico a mettere insieme certe<br />

idee, ed alcune non mi sono chiare per nulla, ne intuisco alcuni agganci, alcuni passaggi, ma tanti<br />

altri mi sfuggono, appunto per questo che ne chiedevo una collaborazione in lista, un'esposizione<br />

altrui, un punto di vista alterno, in modo da ampliare il mio. Mio, quanto tempo che non usavo<br />

questa parola...mio ! Ha un gusto tutto particolare. .<br />

Autista:<br />

So solo che fin da bambino quello che più mi ha disturbato<br />

era indossare un corpo, essere soggetto alle sue limitazioni.<br />

Dopo è stato ancora peggio.<br />

Euclide:<br />

Della serie un'infanzia serena e spensierata!<br />

Autista:<br />

Capisco anche il dharma,<br />

ma comprendo che il dharma senza prema è... cavolo!<br />

Prema Dharma.<br />

Euclide:<br />

Dharma...tra i tanti significati anche dovere...giustizia. ..e tra dovere e responsabilità quanto<br />

spazio corre ?<br />

Mi pare tra l'altro un tema che avevamo affrontato tanto tempo fa, se non ricordo male, quello del<br />

dovere v\s responsabilità , se ne ricorda qualcuno ?<br />

Ad ogni modo è lecito chiedersi se il dharma comporti responsabilità ? O è esente da qualsivolglia


esponsabilità di qualsiasi genere e\o persona ?<br />

Insomma una delle componenti, o meglio uno degli attributi il dharma è la responsabilità o no ? O<br />

è a-responsabile ?<br />

Vorrei solo ricordare l'etimo del termine responsabile: deriva da respondere, dare responso,<br />

rispondere.. per estensione dare conto, spiegazione, farsi carico etc<br />

Quando il cristo parlava che ognuno doveva farsi carico della propria croce...cosa voleva mai dire<br />

? Non invocava forse tra le altre anche un'atto di responsabilità ?<br />

Autista:<br />

Uhm... ok sto iniziando a vedere, non mi piace, non mi piace per<br />

niente.<br />

Portare il divino nella carne.<br />

Incarnarlo.<br />

il senso di potenza del savikalpa... ma può condurre veramente alla follia gestire tutto<br />

questo.<br />

no. no. no. parliamo di altro?<br />

Euclide:<br />

veramente l'argomento mi interessava, in particolare la responsabilità volevo capire dove trovava<br />

asilo, tra tanti illustri termini come prema, dharma, karma, etc ?<br />

Polifilo:<br />

Ciò che rende rende immane il sacrificio è il fatto che, da spirito puro, è volontriamente "caduto"<br />

nell'esistenza, ha mangiato il frutto proibito della conoscenza.<br />

Lo rende immane il fatto che, sotto le spoglie di Adamo ed Eva, vi è sempre stato unica e solamente<br />

Dio,<br />

fattosi carne.<br />

Fra l'altro, che lo sappia o meno, questo è il sacrificio di ogni essere vivente .<br />

Euclide:<br />

Infatti ogni nome-forma vive il sacrificio, di più, il sacrificio è intrinseco alla forma stessa. La<br />

forma si sacrifica per la forma, noi viviamo perchè altre forme muoiono. Sia che siamo carnivori o<br />

vegetariani, sempre di sacrificio della forma si tratta. Non si vive di sola acqua, se questa forma<br />

vuole continuare a vivere il tempo che le è concesso deve suo malgrado sacrificare altre forme al<br />

suo sussistere e vivere. Il mio vivere è la morte di qualcun'altro o qualcos'altro che dir si voglia.<br />

Polifilo:<br />

Non solo gli avatara, non solo i maestri, i guru o gli iniziati.<br />

Euclide:<br />

Vero, però qui subentra anche la consapevolezza di tutto ciò. E' pur vero che la forma non guarda<br />

in faccia a niente e nessuno, e che la mela mangiata da un pincopallo o da un avatara sempre<br />

digerita nello stomaco finisce,<br />

però la consapevolezza del sacrificio cambia, ed anche la responsabilità .<br />

121


122<br />

In fondo questa è forse l'unica cosa che differenzia gli uomini, il grado di consapevolezza. Il<br />

semplice atto di mangiare una mela, pur identico esteriormente, può essere profondamente diverso<br />

nella consapevolezza di sè del medesimo atto. Una volta con bo si era fatto un lungo discorso sul<br />

lavarsi le mani al mattino...stesso discorso.<br />

Si può soffrire anche per il solo mangiare una mela (lo so che ti sembrerà assurdo, ma....) anche se<br />

la stragrande maggioranza degli individui nemmeno lo sfiora una tale idea, e aggiungo anche forse<br />

giustamente. (altrimenti davvero non si vive più !)<br />

Polifilo:<br />

Ma proprio ogni e qualsiasi essere, su questo piano, rappresenta questo sacrificio.<br />

Tanta è la gradiosità del più umile tra gli umili e del più piccolo fra i piccoli.<br />

Dio fattosi carne.<br />

Euclide:<br />

rappresenta. ..giusto termine, appropriato.<br />

Rappresentazione. ...si accoppia bene con sacrificio. Il sacrificio non si compie, si rappresenta, hai<br />

ragione, il che non è la stessa cosa anche se suona molto simile. Un pò come il verbo celebrare,<br />

celebriamo i sacri misteri...è lo stesso che dire facciamo, agiamo, operiamo ...i sacri misteri ? No,<br />

non è la stessa cosa, sono cose ben diverse anche se all'atto pratico sembrano identiche.<br />

Mi sono incartato; ogni tanto vi sono dei termini che mi lasciano come sospeso, intuisco qualcosa,<br />

ma poi non so dargli nome e forma adeguate...rappresentazione adeguata. Va bè...come al solito....<br />

Autista:<br />

....Nel rappresentare, metto in opera per conto di. e posso non esserne consapevole.<br />

Nel celebrare, officio.<br />

Divengo lo ierofante che deve essere consacrato per essere tale.<br />

Credo che il diacono rappresenti e il sacerdote celebri... un qualsiasi cristiano può (rap)presentare<br />

la eucarestia, ma solo il sacerdote può celebrarla.<br />

Forse ti riferivi a questo, Euclide?<br />

Euclide:<br />

Sì, esattamente...<br />

Izanami:<br />

Stabat Mater dolorosa<br />

juxta crucem lacrymosa<br />

dum pendebat Filius.<br />

Cuius animam gementem,<br />

contristatam et dolentem,<br />

pertransivit gladius.<br />

O quam tristis et afflicta<br />

fuit illa benedicta<br />

Mater Unigeniti,


quae moerebat et dolebat,<br />

Pia Mater, cum videbat<br />

Nati poenas incliti.<br />

Quis est homo, qui non fleret,<br />

Matrem Christi si videret<br />

in tanto supplicio?<br />

Quis non posset contristari,<br />

Christi Matrem contemplari<br />

dolentem cum Filio?<br />

Pro peccatis suae gentis<br />

vidit Jesum in tormentis<br />

et flagellis subditum.<br />

Vidit suum dulcem natum<br />

moriendo desolatum<br />

cum emisit spiritum.<br />

Eja Mater, fons amoris,<br />

me sentire vim doloris<br />

fac, ut tecum lugeam.<br />

............<br />

Amore e sofferenza.. . indivisibili. .. condivisibili. .. da accettare, da comprendere in questo piano<br />

esistenziale. ..<br />

....amare... prima di tutto amare e poi, se rimane tempo, parlarne...<br />

ma è così difficile... !!!<br />

Kumara Parvata<br />

123


II,14 - Muschio<br />

Talita:<br />

Tempo fa hai parlato di Ramakrishna, Autista.<br />

Hai detto che il suo discepolo Vivekananda dubitò di lui fino all'ultimo....<br />

Pretegianni:<br />

...Ah....forse è per questo, Autista, che tempo fa "osservavi" perplesso Vivekananda....<br />

Autista:<br />

Trovo inconcepibile dubitare del Maestro.<br />

Trovo inconcepibile non"sentirlo".<br />

Trovo inconcepibile non amarlo.<br />

Trovo inconcepibile non cogliere in Lui il Divino.<br />

E' in Lui che mi sento vivo.<br />

Da bambino mi sentivo "vivo" solo in Chiesa.<br />

E' di fronte al Divino che mi autopercepisco come esistente.<br />

Gioia o dolore (e il Maestro/Divino/ Conoscenza diviene la fonte di ogni gioia e di ogni dolore,<br />

sino ad essere tutta la Gioia e tutto il Dolore) Lui è ciò che mi rende esistente.<br />

Posso dubitare di "me", ma non del Maestro.<br />

Nel Maestro si incarna il Divino, in ogni Maestro.<br />

Vivekananda è l'ennesimo Pietro.<br />

Incapace di amore, incapace di conoscenza, incapace di riconoscenza, per quanto grande, per<br />

quanto immenso, nonostante tutte le prove, incarna la mente umana che diffida, che tradisce.<br />

Quella povera creatura, che lo aveva amato, lui e gli altri suoi "bambini", era lì morente e lui<br />

ancora diffidava.<br />

Mi spiace... ma il dharma permette l'abbandono del Maestro solo per incarnare il Divino, non per<br />

altro, non per la mente.<br />

Ma sai, sono limitazioni alla comprensione di questo ente... quindi non ci fare caso.<br />

E' una sorta di ricerca di pelo nell'uovo. Ho una strana visione del dharma...<br />

Pretegianni:<br />

Ora capisco.<br />

Avrei dovuto intuirlo.<br />

Condivido in pieno quello che dici sul Maestro.<br />

Incontrarlo significa liberarsi dal dubbio e imparare l'Amore.<br />

Tuttavia se Ramakrishna ha accettato Vivekananda, affidandogli una grande responsabilità , una<br />

ragione doveva esserci.<br />

A quanto pare il rapporto Maestro-Discepolo ha sfumature innumerevoli.<br />

Euclide:<br />

Il discepolo che descrivi, quello per cui è inconcepibile non questo e quello...è un realizzato lui<br />

stesso, alla pari col maestro, anzi di quei discepoli di cui si può dire in tutta pienezza che sono uno<br />

col maestro.<br />

124


Ma non tutti i discepoli sono tali; a meno di decidere che usiamo il termine discepolo solo per<br />

coloro che godono di tale condizione ultima e una col maestro, di tutti gli altri, e sono la<br />

maggioranza, come li vogliamo chiamare, aspiranti ?<br />

Forse è solo una questione di termini, quando Sankara si presentò nella grotta a porgere il suo<br />

celebre saluto, era già un pieno e stabile realizzato. Per lui certamente valevano le condizioni di<br />

cui sopra, inconcepibile non sentirlo, non amarlo, non qui e non là, ma di tutti gli altri perchè ti<br />

meravigli tanto se ancora si confrontano con un manas, con maya, che tu stesso riconosci essere<br />

così potente, e non lo dici solo tu ma autorevoli saggi.<br />

Oltre ai discepoli, come poteva essere uno Sankara, ci sono i vari Pietro, vVvekananda, e mille altri<br />

che ancora si interrogano, alle volte, su cui ancora il manas talvolta pianta le unghie, e ferisce, e<br />

sanguina...dovresti saperlo bene di cosa parlo. Quel singolo chido fa male, fa male più dei mille, di<br />

mille vite e sono certo che quel tradimento di cui parli, ferisce ben di più l'aspirante "discepolo"<br />

che non il maestro che dovrebbe ben conoscere quelle spire e quelle dinamiche.<br />

Sono certo che a quelle domande ramakrishna in cuor suo sorrise, forse un sorriso amaro, non per<br />

sè ma per quello che ancora attendeva colui che domandava.<br />

Autista:<br />

Non vorrei determinare fraintendimenti. .. l'opera che ha fatto Swami<br />

Vivekananda è immensa.<br />

Adesso si inizia a profilare la portata della sua azione... 2000 maestri vedantini areligiosi, aperti al<br />

moderno, improntati ad una università globale.<br />

I corsi che si tengono al Vedantavidya del Ramakrishna Mission col nome di Accademia<br />

Tradizionale del Vedanta non sono altro che questa università globale.<br />

Non entro in merito al rapporto fra Maestro e discepolo, è così intimo e personale che nessuno può<br />

entrarci.<br />

La mia perplessità è sempre stata di apprensione, di comprensione.<br />

Se in un essere così grande il manas è così potente da valicare l'amore, quali sono i rischi che può<br />

correre un aspirante senza un vero riferimento?<br />

Certo è toccante leggere delle lacrime di Ramakrishna alle perplessità dei discepoli, ma Lui poteva<br />

correre subito dalla Madre.<br />

Vivekananda aveva di fronte un Ramakrishna che anche solo col tocco di un dito lo aveva spedito<br />

sparato in samadhi, aveva avuto prove e contro prove, ma nonostante questo, lui "dubitava".. . il<br />

potere del manas, di maya è enorme.<br />

Ma lo stesso possiamo imparare da Giuda, dallo stesso Buddha che viene meno al dharma per<br />

trovare e mostrarci la Via mediana.<br />

Non posso dimenticare che queste vite, questi esseri, incarnano lo stessi il mito e la via.<br />

Al di là delle parole, le loro stessi vite sono insegnamento.<br />

Lo stesso Buddha è insegnamento. .. per il mondo, non forse per il sanathana dharma, ma ci ha<br />

lasciato tanto, ma mi colpiva molto il suo fuggire il mondo, il non prendersi carico del suo ruolo di<br />

griasta, di capo famiglia...<br />

Lo posso capire, perché è un tentazione fortissima, che vivo molto forte e non so se riuscirò a<br />

resisterle.<br />

Tradizionalmente: da bambino hai il dovere di crescere e incarnare l'uomo nel mondo, da adulto<br />

125


devi condensare il dharma intorno al karma che sei stato chiamato ad indossare, poi quando le<br />

responsabilità si ritirano, l'uomo deve volgersi al Reale, sia esso incarnato nel Divino che<br />

permanente nell'Assoluto.<br />

Ci sono quattro fasi nella vita, così come quattro caste o predisposizioni. ..<br />

Le prime due, apprendistato e responsabilità , fanno parte dei Piccoli Misteri, le altre due fanno<br />

parte dei Grandi Misteri.<br />

Le caste... le prime due si svolgevano quasi interamente nei Piccoli Misteri, le altre due nei Grandi<br />

Misteri, ma ogni casta seguiva le fasi della vita.<br />

In Occidente siamo così preda dell'ignoranza che riteniamo che sia possibile l'accesso ai Grandi<br />

Misteri, alla Metafisica, solamente perché intrisi di razionalismo e intellettualismo, senza quei<br />

passaggi che i maha rishi delle upanishad conoscevano e prescrivevano.<br />

Dimentichiamo la sacralità dei Piccoli Misteri e pertanto siamo incapaci di accedere ai Grandi<br />

Misteri senza portarci dietro tutta la proiettività del potere oscurante di maya.<br />

Abbiamo istruttori, fratelli anziani, che si porgono come Maestri del mondo senza avere raggiunto<br />

quell'equilibrio e stabilità che necessitano certi dharma.<br />

Si ritiene che raggiunto un samadhi tutto sia in discesa, anzi che si sia conseguita la realizzazione e<br />

che addirittura quella realizzazione può essere insegnata.<br />

Anche se la corda è bruciata e non lega più niente, sono rimaste le tracce, le ceneri, la struttura...<br />

Non lega più niente, vero. Nel momento in cui si ha la moksha, il videamuktha.<br />

E' l'assorbimento, la rescissione dei veicoli che man mano disgregati si sciolgono.<br />

Ma se rimane un corpo? Se rimane un corpo, rimangono anche gli altri corpi.<br />

Ci dice Raphael, nella Scienza dell'Amore:<br />

a) Fisico denso.<br />

b) Emotivo sensoriale.<br />

c) Mentale analitico.<br />

d) Intellettivo noetico.<br />

e) Spirituale.<br />

Allora occorre comprendere che ancora non tutti i giochi si sono completati e occorre mantenere la<br />

consapolezza di non aderire alle proprie realizzazioni.<br />

Non è facile.<br />

Lo comprendo, non è facile non credere alla propria consapevolezza, non aderirvi, non dentificarsi<br />

con essa.<br />

La si vorrebbe trascinare nei corpi, la si vorrebbe vivere dentro i corpi, perché essendo<br />

adimensionale ed essenza manifestante, la si può "sentire" nei corpi, ma essa non appartiene ai<br />

piani esistenziali, li manifesta ma non vi appartiene proprio per la sua non dualità.<br />

Quindi... lungi dalle intenzioni del sottoscritto il lamentare le azioni di Vivekananda.<br />

Teatrante:<br />

Ero in maremma ieri.<br />

nel bosco sacro di Lamone.<br />

Rocce e muschio.<br />

Su un sasso un antico segno.<br />

Un cerchio con un punto al centro.<br />

126


Chissà se il muschio si chiede se è discepolo o maestro<br />

Euclide:<br />

Chissà se c'è mai stato uno Sankara muschio, un Gaudapada muschio o un Gautama muschio;<br />

se esiste una via del karma muschio, dell'jnana muschio, della bhakti muschio, chissà se tra i<br />

muschi si annovera pure la lì la via della spada muschio ?<br />

Perchè se così fosse allora anche tra i muschi ci sarrebbe il maestro muschio ed il discepolo<br />

muschio, e la relativa via che porta dall'uno all'altro con le relative interrogazioni.<br />

Ma poichè tutto ciò non mi risulta, almeno alle mie conoscenze, non credo che allora il muschio si<br />

interroghi se è discepolo o maestro....<br />

Autista:<br />

In questo momento ho mal di testa...<br />

Solitamente un eufemismo per dire che c'è da qualche parte uno squilibrio.. . anni fa usavo scrivere<br />

per placare le tensioni... da lì sono venuti un paio di libri, ma anche molti ricordi.<br />

Il mal di testa al momento discende da uno strano effetto di dislocazione temporale.<br />

Allora "io", alias questa manifestazione, è figlio, è fratello, è amico, è collega, è conoscente.<br />

OK?<br />

Fin qui ci siamo tutti.<br />

Sappiamo anche che ognuno ci vive in maniera diversa.<br />

Per ognuno con cui ci relazioniamo, costui ha una diversa esperienza di noi.<br />

Avevo sempre ritenuto che questa esperienza o proiezione fosse del tutto insapore/indolore per<br />

l'oggetto sovrapposto (cioè "io") a meno di effettiva azioni di interazione fra l'oggetto sovrapposto<br />

è il soggetto proiettante.<br />

Vero che una eccessiva sensibilità poteva sentire psichicamente le proiezioni.<br />

Quanto non sapevo era che anche il fisico denso è spostato nelle proiezioni.<br />

Ovviamente, come direbbe il nostro recente arrivo, il Teatrante, stiamo facendo letteratura o come<br />

dice namarupa, abbiamo aperto una valigia trovata a porta portese.<br />

Immaginate 4 televisori.. . no. Immaginate uno schermo bianco gigante e quattro proiettori che<br />

proiettino ognuno un film diverso sullo schermo, con una parte, uno spigolo, una zona in comune.<br />

Adesso immaginate un quinto proiettore che vi proietti, voi e la vostra vita proprio e solo in quella<br />

zona.<br />

Immaginate pure che quella vostra vita indipendente e "vostra" sia comunque coerente con quello<br />

che avviene negli altri 4 film, anche se completamente diversi, ambientati in luoghi diversi e dove<br />

voi in ogni film avete un ruolo diverso.<br />

Fin qui ci siete?<br />

Bene, andiamo oltre.<br />

Ora immaginate che ci siano più schermi, o meglio che quello schermo su cui avviene la proiezione<br />

sia costituito da sottili veli uno giustapposto agli altri e ogni velo catturi e fermi solo una<br />

127


128<br />

particolare. .. come dire... sapore dell'immagine. .. corpo.<br />

Diciamo corpo, guaina.<br />

Quindi voi possiate vedere su un velo il vostro corpo fisico denso, su un altro il vostro corpo<br />

mentale, su un altro<br />

il vostro corpo emotivo, il vostro corpo manasico, il vostro corpo noetico, il vostro corpo spirituale.<br />

Un velo per ogni corpo.<br />

Adesso immaginate che i proiettori siano tali che la forza della loro luce attraversa non solo quello<br />

schermo ma tanti altri e ognuno di questi sia fatto degli stessi veli.<br />

Voi vi ritrovate ad operare, a vivere su tanti schermi, tutti esattamente come quello che vi ho<br />

appena descritto.<br />

Adesso immaginate che su ognuno di questi voi siate consapevoli di ogni corpo, di ogni velo, di<br />

ogni film.<br />

E fino a qui, ancora ancora è gestibile. Nel distacco è gestibile.<br />

Si attua un unico punto di vista distaccato e si osserva.<br />

Invece no.<br />

Eliminiamo il distacco, o meglio lasciamolo, ma oltre ad osservare nel distacco, entrate dentro<br />

ogni veicolo e siate consapevoli da lì.<br />

Nonostante sia tutto coordinato, si percepisce una sorta di vibrazione, ronzio... che vibra... è<br />

l'insieme di tutte le vite che siete.<br />

Ah dimenticavo. .. i vari film sui vari schermi sono tutti connessi, quasi puntate diverse... non<br />

necessariamente ordinate.<br />

Eh un'ultima cosa... provate ad immaginare che alcuni dei "filmati" che sono la vostra normalità,<br />

scopriate che ricalcano pari pari i vari miti che avete letto e studiato.<br />

Cioè oltre ad essere figli, madri, etc. etc. quella stessa vita o pezzo di vita non è altro che pari<br />

pari lo svolgimento di un mito... ah e non necessariamente della vostra cultura.<br />

Muschio, Euclide?<br />

Prakrti, Euclide.<br />

Ma chiamiamola pure Vita.<br />

Come va nel tuo cuore?


II,15 - Il Corpo<br />

Yogirudra:<br />

Lo Yoga si basa sulla tradizionale arte dell’ascolto.<br />

Un ascolto senza scelta, in cui le posizioni non nascono da un atteggiamento volitivo e nello sforzo,<br />

ma da un’azione naturale e creativa che spontaneamente permette una ri-distribuzione delle<br />

energie sotterranee fino a condurre tutto il sistema psicofisico ad una nuova totale funzionalità.<br />

In questo approccio, l’attenzione viene posta soprattutto sul dispiegamento che avviene all’interno<br />

del campo energetico e sulla sensazione che si manifesta nel presente.<br />

Essa diventa veicolo capace di polarizzare integralmente l’attenzione che, con una pratica<br />

costante, si stabilizza in maniera sempre maggiore, sino a mostrarsi in quanto capacità di<br />

penetrazione- percezione incredibile, prima sconosciuta.<br />

Questo occhio-attento ci permette di attraversare con stupore crescente i vari livelli di corporeità”<br />

energetica, finchè il corpo viene percepito come un campo di luminose energie integrate.<br />

Tale esperienza del corpo è un reale fattore di equilibrio e di salute psicofisica.<br />

La nuova prospettiva raggiunta ci invita a porci in un ascolto ancora più profondo, che permette un<br />

dispiegamento- soluzione graduale della forma.<br />

In questo senso i vari corpi si aprono a livelli di espansione sempre maggiori, sino a rivelarsi vuoti<br />

e senza una loro realtà effettiva. L’ascolto si ritrova solo, isolato e illimitato, in quanto coscienza<br />

che coincide con quella Natura Essenziale, che è prima e dentro di ogni forma.<br />

Shiva che ascolta se stesso.<br />

Tale disponibilità all’ascolto che non conosce ostacoli, non è raggiungibile accumulando o<br />

ricercando qualche obbiettivo, ma piuttosto ponendosi in una prospettiva di non tensione, di non<br />

ricerca, di non sforzo, aperta ad accogliere in sè ogni cosa. Questa totale disponibilità è una messa<br />

a riposo di tutto il sistema psicoenergetico, che ri-orchestrandosi premette ogni possibile sviluppo<br />

di crescita interiore.<br />

Autista:<br />

Sembra di ricordare che quando Totapuri cercava di spiegare a Ramakrishna il concetto di<br />

meditazione vedanta e quindi condurlo alla Realizzazione del Reale gli chiedesse di concentrarsi<br />

fra le sopraciglia.<br />

Ramakrishna in quel periodo era già oltre la visione del Madre, era nell'identità con la Madre e<br />

quindi aveva difficoltà a trovarsi in un punto... immagino che la difficoltà fosse legata anche<br />

alla extracorporeità , nella Madre si giunge ad essere tutti i corpi...<br />

per poterlo "raccogliere" , Totapuri gli conficcò un pezzo di vetro nel punto su cui chiedeva di<br />

fissare l'attenzione. ..<br />

Yogirudra:<br />

Si, sembra sia andata così....<br />

Autista:<br />

Yogirudra, ci sono aspiranti che hanno ascoltato tutta la vita... e il corpo non l'hanno mai sentito,<br />

129


se non nel mal di denti...<br />

Yogirudra:<br />

Hum..dove sono ?<br />

Autista:<br />

Mi rendo sempre più conto che ci sono tante vie... e alcune si sovrappongono, ma ci danno anche<br />

esperienze diverse...<br />

Yogirudra:<br />

Probabile....<br />

Autista:<br />

Alcuni indirizzano verso la disidentificazione col corpo... per certi passaggi è essenziale ed è<br />

probabile che l'ascolto porti a questo...<br />

E' questo totale ascolto a tutti i livelli che poi permette il "ritorno", la reintegrazione di quanto si è<br />

lasciato indietro.<br />

Yogirudra:<br />

Credo di si...<br />

Autista:<br />

.....Il tempo è relativo e la spiritualità lo trascende, quella sequenzialità che come aspiranti noi<br />

vediamo e viviamo, può essere completamente stravolta e ci si può trovare oggi a vivere<br />

l'indigestione di quello che si mangerà fra dieci anni.<br />

Le scissioni ed individuazioni vengono ad integrarsi e questa possibilità di amorevole apertura<br />

diventa posizione capace di porci in una relazione profonda con la vita, con gli eventi e le cose<br />

tutte.<br />

Yogirudra:<br />

Si.si..ma si parlava del corpo e delle varie possibilità di viverselo.<br />

Tutto qua...<br />

Autista:<br />

Viversi il corpo.....?<br />

Amo molto il divino Pitagora.<br />

Più di Platone.<br />

Mi piace molto Plotino.<br />

Comprendo Sankara e sorrido al Buddha, mi annienta il Crocifisso,<br />

Tremo con Ramakrishna, osservo perplesso Vivekananda, ma mi sciolgo davanti a Gaudapada.<br />

Litigo spesso con Lao Tze... se è lui che ha lasciato I Ching.<br />

Ma amo Pitagora, forse perché posso immaginarlo con più libertà.<br />

Il fatto che potesse stare dietro ad un velo senza che nessuno lo potesse vedere, mi fa sospirare!<br />

130


Viversi il corpo.... Io comprendo il vostro dire... e obbedisco alle disposizioni.<br />

E sarà anche delizioso usare i corpi della Madre.<br />

Usare ogni articolazione, ogni sua postura.<br />

Ma quanto è più più "libera" l'incorporeità completa.<br />

Platone sosteneva che la corporeità era la tomba dell'anima.. .<br />

Pitagora nemmeno lo mostrava i corpo.....<br />

Prete Gianni:<br />

Autista,mi devi scusare ma non capisco la dicotomia corporeità-incorporeità.<br />

Autista:<br />

Pretegianni... fin da ragazzino sentivo il corpo come un peso, una limitazione, ma quando ti dico<br />

corpo non intendo solo il corpo fisico, ma tutta la stessa limitazione dell'esistenza umana.<br />

Questo miturbava... ma non avevo altri riferimenti con cui confrontarmi, quindi non sapevo se era<br />

normale o meno, ma l'introspezione era un'attitudine sviluppata sin dai primissimi anni di età.<br />

Ricordo l'asilo e l'autosservazione, l'ascolto direbbe Yogirudra, ma era un ascolto tutto diretto<br />

dentro, nel profondo... era teso dentro alla ricerca di qualcosa che sapevo esserci ma con stupore<br />

non sentivo... non sentendo niente ascoltavo fuori e lì sentivo la vita... certo oggi riesco a<br />

comprendere, ad accettare, ma ti assicuro che mi sentivo un disadattato. .. ma venivo educato ad<br />

osservare sempre chi stava peggio di me, quindi non capivo nemmeno l'origine di quel dolore... per<br />

molto tempo mi sentivo in colpa di stare male... che diritto avevo di soffrire senza cause?<br />

Pretegianni:<br />

Certo, per un ragazzino che abbia una forte vocazione metafisica - e che, come lo fu per te, si senta<br />

esiliato nel "mondo" - la vita può risultare particolarmente ardua da affrontare. E' evidente,<br />

tuttavia, che l'esperienza del "mondo" ti era e ti è necessaria.<br />

La Luce oltre la luce e il buio chiede di essere svelata in qualsiasi condizione. Forse in questo<br />

senso nella Scuola aurobindiana, che non conosco, si parla di discendere nella coscienza delle<br />

cellule per risolvere la materia nel Divino abbraccio onnicomprensivo...<br />

Autista:<br />

.....Quando poi crescendo iniziarono le torture mediche per millantate malattie...<br />

(fondamentalmente il metabolismo di questo corpo era così strano che i medici impazzivano e lo<br />

curavano con tutto e di più, sballandolo sempre di più... prima ancora una eccessiva sensibilità ai<br />

cibi, non potevo tollerare la carne e i climi freddi e i miei genitori dovettero portarmi in Sicilia,<br />

sempre intossicato. ..).<br />

Per quanto fossero dolorose o fastidiose.. . era tutto nulla in confronto al dolore interiore di essere<br />

qui.<br />

Sai, non capivo.<br />

Non capivo come le persone potessero essere felici, di vivere, di muoversi, di parlare, si sentivano<br />

complete, mentre a me sembrava di impazzire, come se mi mancasse un pezzo...<br />

Ero un po' più sereno quando riuscito a stare solo con le piante o con gli animali...<br />

Erano un "contatto" che un po' placava quel sentore di vuoto, di carenza e di limitazione. ..<br />

Poi a sette-otto anni si imparò a leggere.... e supplii quelle limitazioni attraverso i libri... ma<br />

arrivato alla pubertà mi sembrò di impazzire... sì erano carini i turbamenti, ma la sofferenza, la<br />

privazione si fece mille volte più intensa... ma ancora non capivo.<br />

Non sapevo e i sensi di colpa erano ancora più forti... non avevo titolo o diritto a soffrire senza<br />

131


cause... e, ripeto, il dolore fisico era veramente ridicolo rispetto a quello interiore.<br />

Pretegianni:<br />

....Quantunque mi sembri di intuire una consonanza al di là delle parole, ritengo più comprensibile<br />

ragionare di identificazione nel "proprio" corpo o di non identificazione...<br />

Autista:<br />

No.<br />

Non era questo.<br />

Mi vedevo privato di qualcosa;<br />

la corporeità era una sofferenza immane.<br />

Ma nonostante tutto mi sforzavo di essere normale...<br />

Pretegianni:<br />

Si narra che Pitagora, per ragioni che ci sono ignote, parlasse da dietro un velo di lino soltanto<br />

agli aspiranti discepoli.<br />

Autista:<br />

... Ho letto qualcosa di Pitagora..., non è che ricordi molto... ma ne ho parecchie sensazioni.. . lo<br />

sento intensamente e lo vedo quasi come uno Shankara in Occidente.<br />

Dopo di lui tutto non è stato più lo stesso.<br />

Ascrivo a lui tutta la Tradizione occidentale. .. a lui ed all'Orfismo.<br />

Che barbara sorte!<br />

Passar dalla morte<br />

A tanto dolor!<br />

Avvezza al contento<br />

D'un placido oblio,<br />

Fra queste tempeste<br />

Si perde il mio cor.<br />

Vacillo, tremo, vacillo, tremo<br />

Che fiero momento,<br />

Che barbara sorte!<br />

Passar dalla morte<br />

A tanto dolor!<br />

Che fiero momento,<br />

Che barbara sorte!<br />

Passar dalla morte<br />

A tanto dolor!<br />

( Gluck - ORFEO E EURIDICE- Atto III : "Che fiero momento!"-<br />

http://www.icfranchi.brescia.it/ctp/euridice/2%20MUSICA/ORFEO%20ED%20EURIDICE/Riccar<br />

do%20Muti/Orfeo%20Ed%20Euridice%20Disc%202/04%20Che%20fiero%20momento.mp3 )<br />

132


II,16 - Il Tempio<br />

Autista:<br />

L'essere un essente nel manifesto determina che lo stesso essente si mostra molteplice e multiforme.<br />

Essendo sempre uno, nella sua apparente frammentazione, i singoli frammenti "ricordano" l'unità e<br />

fra essi producono delle relazioni.<br />

Le relazioni non sono univoche.<br />

La stessa individualità verrà vista come padre, come figlio, come fratello, come avversario, etc.<br />

Ogni sfera percettiva è un mondo a sé dove ogni singola individualità appare muoversi secondo le<br />

leggi di quella precipua sfera percettiva.<br />

Quindi ogni ente si muove in diversi mondi contemporaneamente, uno per ogni apparenza con cui<br />

si sincronicizza e secondo quanto ha realizzato/integrat o i propri veicoli.<br />

La formulazione del tempo come elemento che permette alla mente di vivere con continuità quanto<br />

altrimenti verrebbe vissuto come contemporaneità , serve anche a differenziare il tempo<br />

nell'universo e nella ciclicità dello stesso.<br />

Nell'oggi avviene qualcosa che può essere stato visto e descritto in canto vedico o in uno orfico.<br />

Oggi Shiva impazzisce e Viyasa detta al frutto di Shiva il Mahabharata.<br />

Talita:<br />

Questo vuol dire che ciò che sembra avvenire oggi, è sembrato avvenire già in altro tempo/spazio.<br />

...ma in realtà è tutto contemporaneo e attuale ?<br />

Fin da bambina vedevo cose che accadevano in altri posti e cose che apparentemente dovevano<br />

ancora avvenire.... .e che riguardavano altre forme.<br />

Oggi comprendo.<br />

Autista:<br />

Le mahavakya sono da intendersi come finalità ultimativa della presenza del Reale nel manifesto;<br />

ma esse rappresentano un ponte che se meditato può bypassare il normale processo di risoluzione<br />

temporale.<br />

Si comprenda pure che il Reale nel manifesto viene prevalentemente vissuto/percepito come Iswara.<br />

E se da un punto di vista è sempre e solo Iswara che si incarna, dall'altro è sempre il Purusha che<br />

feconda Prakrti.<br />

Questo determina che ogni singola fiammella fa parte del fuoco, e vive anche di vita propria, ma la<br />

possiamo trovare indicata in ogni tempo e in ogni spazio.<br />

Teatrante:<br />

Tat savitur varenyam.....tat savitur varenyam.....tat savitur varenyam.<br />

Ho fatto un sonno senza sogni.<br />

Solo due frasi.<br />

continue.<br />

"tat savitur varenyam".<br />

133


"non si può andare contro la propria natura".<br />

Polifilo:<br />

OM<br />

BHUR BHUVAH SVAHA<br />

TAT SAVITUR VARENYAM<br />

BHARGO DEVASYA DHIMAHI<br />

DHIYO YO NAH PRACHODAYAT<br />

Om<br />

Meditiamo sulla Gloria di Isvara<br />

Colui che ha creato l'Universo,<br />

Colui che merita adorazione,<br />

Colui che impersona la Conoscenza e la Luce,<br />

Colui che cancella tutti i peccati e l'ignoranza,<br />

Possa Egli illuminare i nostri intelletti<br />

Teatrante:<br />

Solo quel verso del gayatri.<br />

"TAT SAVITUR VARENYAM"....<br />

Ripetuto.<br />

Mi piace la maniera in cui sai baba pronuncia varenyam (vareniaaang) .<br />

non mi chiedo perchè la mente ricorda solo tat savitur varenyam,<br />

è un pò che non mi faccio domande.<br />

Il tempo è verticale.<br />

I quattro stati di coscienza sono i quattro yuga.<br />

I quattro yuga sono le quattro caste.<br />

Il Teatrante conosce /sa/ricorda la spada.<br />

E' la sua natura.<br />

Gli piacerebbe fare il contadino.<br />

E' bella la terra.<br />

Ma quando ci prova ruota la zappa sopra la testa come fosse un Jo.<br />

Il commerciante non è proprio nella natura del Teatrante.<br />

La moglie e le figlie devono stare attente a controllarlo perchè se qualcuno gli chiede qualcosa<br />

gliela dà.<br />

E' un pò pirla in questo.<br />

Non ha il Ki ai del commercio.<br />

Le caste sono elastiche, ma ognuno deve rispettare la propria natura.<br />

A volte penso che tutti vorrebbero essere sacerdoti.<br />

Quando Il Teatrante era bambino beccava spesso un fracco di botte.<br />

Una volta a scuola gli hanno dato un premio.<br />

Chiedevano di fare un disegno.<br />

Tante fate, tanti fiori,tanti principi.<br />

Il Teatrante ha disegnato,copiandola, la scuola dei filosofi, con Platone e Socrate in primo piano.<br />

Lo hanno premiato con un salvadenaio.<br />

"A che serve un salvadenaio? "<br />

Un amico glielo ha chiesto in dono e il Teatrante glielo ha dato.<br />

134


Un fracco di botte gli hanno dato.<br />

La maestra era offesa.<br />

Il tempo è verticale.<br />

Le coincidenze significative sono delle fessure.<br />

Degli errori persiani che ci avverono che niente è come sembra.<br />

Delle fessure in cui non entra un capello.<br />

i samurai conoscono quelle fessure.<br />

Ci si infilano con la spada, con il corpo.<br />

Con il ki..... ai.<br />

I samurai dicono:la dimora dell'acqua è in basso.la dimora del fuoco è in alto.<br />

Raphael dice:il cervello è il simbolo dell'acqua.<br />

Il cuore è il simbolo del fuoco.<br />

Credo che sia la stessa cosa.<br />

Il tempo è verticale.<br />

L'acqua cervello deve scendere ad incontrare il fuoco cuore.acqua e fuoco sono fratelli.<br />

Il loro rapporto è incestuoso.<br />

Un incesto divino....<br />

Polifilo:<br />

SIGNORE DI TUTTE LE GALASSIE,<br />

TU CHE SOSTIENI L'UNIVERSO<br />

DA CUI TUTTO NASCE,<br />

E ATTRAVERSO CUI TUTTO RITORNA,<br />

SVELAMI IL VOLTO DEL VERO SOLE SPIRITUALE<br />

ORA NASCOSTO DA UN DISCO DI LUCE DORATA<br />

AFFINCHE' IO POSSA CONOSCERE LA VERITA'<br />

E SVOLGERE CORRETTAMENTE IL MIO COMPITO<br />

MENTRE FATICOSAMENTE CAMMINO,<br />

GIORNO DOPO GIORNO,<br />

VERSO I TUOI SACRI PIEDI<br />

Teatrante:<br />

...Io mi inchino a te.<br />

tu che sei uno e dispensi la liberazione.<br />

....<br />

Tu, solo rifugio, solo oggetto d'adorazione.<br />

Tu che hai creato l'universo a tua immagine e somiglianza.<br />

Timore dei temibili.<br />

terrore dei terribili.<br />

Rifugio di tu tutti gli esseri. Rimetti i debiti a coloro che li rimettono agli altri...<br />

impercettibile ai sensi e tuttavia verità.<br />

Imperscrutabile, eterno, onnipresente essenza nascosta.<br />

Signore e luce dell'universo, liberaci dal male.<br />

A quell'uno testimone dell'Universo noi ci inchiniamo.<br />

Cerchiamo rifugio nell'uno, nostro solo eterno sostegno.<br />

Signore esistente in se stesso.<br />

vascello della salvezza nell'Oceano dell'Esistenza.<br />

OM SAT CHI EKAM BRAHMAN<br />

135


Il pollice è Om, l'indice è Sat, il medio Chit, l'anulare è Ekam il mignolo è Brahaman.<br />

Talita:<br />

...Ma cosa è il gayatri ?<br />

Teatrante:<br />

Gayatri è un metro poetico.<br />

24 sillabe divise in tre strofe da 8<br />

ONG BHUR BHUVAH SVAH<br />

è l'invocazione iniziale..., il gayatri vero è proprio è:<br />

TAT SAVITUR VARENYAM-<br />

BHARGO DEVASYA DHIMAHI _<br />

DHIYO YO NAH PRACHODAYAT<br />

bhur bhuvah svah sono i tre LOKA (i tre mondi,le tre sfere cielo superiore, cielo inferiore, terra)<br />

TAT significa Quello , come in inglese(That) ed in arabo(Dhat)...<br />

SAVITUR deriva dalla radice SU che significa generare.<br />

VARENYAM è ciò che possiamo e dobbiamo adorare<br />

BARGHO o BHARGAH è colui che dimora nella regione del sole e rappresenta sia la luce solare<br />

che la luce che è dentro di noi/ba= dividere, RA = colori,nel senso che la luce dà vita ai colori,GA<br />

movimento ciclico avanti e indietro).<br />

DEVASYA da DEVA è piu' o meno divino.<br />

DHIMAY deriva da DHYAI ed ha a che vedere con DHYANA, la meditazione.<br />

DHIYO ha la stessa radice.<br />

YO NAH si riallaccia a TAT e racchiude la parola YAT che significa CHE quindi "quello che"<br />

Pracodayat letteralmente significa che egli diriga o conduca.<br />

ONG i tre mondi....<br />

Quello (che) il generatore di tutto adoriamo (contempliamo)<br />

colui che dimora nella regione del sole,<br />

il divino (su cui) meditiamo.<br />

Meditiamo (in maniera) che lui ci diriga.<br />

...<br />

Autista:<br />

Vi siete messi in testa di trasformare tutto in un templio?<br />

Uh! Farete orripilare gli jnanin presenti!<br />

Su, almeno un inno alla<br />

conoscenza!<br />

136


DVADASAMANJARIKASTO TRA<br />

(INNO DI DODICI FIORI IN VERSI)<br />

O sciocco, contempla Govinda, contempla Govinda, contempla Govinda.<br />

Quando l'ora [della morte] si avvicina le regole di grammatica non ti<br />

salveranno di certo.<br />

1. O sciocco, liberati dalla sete di accumulare ricchezze e<br />

accontentati dei semplici frutti del tuo karma. Realizza il non<br />

attaccamento e consacra la mente alla Realtà.<br />

2. La sensualità nel vedere una forma femminile [o maschile] nasce<br />

dall'ignoranza. Costantemente sii consapevole che i corpi non sono che<br />

carne, sangue e grasso.<br />

3. La vita è aleatoria come le gocce d'acqua su una foglia di loto.<br />

Tutti gli individui sono contaminati dalla sofferenza, dall'egotismo e<br />

dalla malattia.<br />

4. Fino a quando sei produttivo gli interessati ti stanno vicino, ma<br />

quando hai un corpo infermo nessuno vuole più rivolgerti la parola.<br />

5. Finchè hai il respiro i familiari si curano di te, ma una volta che<br />

il soffio vitale abbandona il corpo essi, paurosi, fuggono.<br />

6. Ricordati che le ricchezze portano conflitto; invero esse non danno<br />

la felicità. Il ricco può temere persino il proprio figlio: questa è<br />

la verità.<br />

7. Da ragazzi si è attaccati al gioco; in gioventù si è attaccati ai<br />

piaceri sensoriali; nella vecchiaia si è attaccati alle<br />

preoccupazioni; ma nessuno, ahimè, è attaccato alla suprema Verità<br />

[Brahman].<br />

8. Chi è il tuo consorte? Chi è tuo figlio? E' veramente singolare<br />

questo mondo empirico! Di chi sei? Chi sei tu? Da dove viene?<br />

Fratello, rifletti su queste cose.<br />

9. L'essere compagni dei Santi stimola il non attaccamento ci si<br />

libera dall'illusione, senza l'illusione si scorge la Realtà<br />

costante, e quando si è stabiliti nella Realtà costante si consegue<br />

la Liberazione in vita.<br />

10. Quando la gioventù è spenta quale passione potrà mai esserci?<br />

Quando l'acqua evapora quale lago potrà mai esistere? Quando la<br />

ricchezza è sfumata quali amici si potranno avere? Quando la Verità è<br />

realizzata quale mondo empirico potrà sussistere.<br />

11. Non essere orgoglioso della ricchezza, della gioventù o dei<br />

parenti. Queste cose sono spazzate via dal tempo più rapidamente di un<br />

batter di ciglio. Distogli l'attenzione dal mondo empirico, fatto di<br />

maya, conosci il Brahman e risolviti in Esso.<br />

137


12. Giorno e notte, alba e tramonto, primavera e inverno si alternano<br />

ripetutamente; gioca il tempo, e la vita è un lampo; eppure<br />

l'individuo cerca di perpetuare i suoi desideri.<br />

Con questi dodici versi il grammatico ha ricevuto l'insegnamento dal<br />

più grande dei Saggi, Sri Samkarabhagavatpada .<br />

Qui ha termine l'"Inno dei dodici fiori in versi" nel<br />

quale Sri Samkaracarya, eccelso tra gli itineranti<br />

paramahamsa, fornisce l'Istruzione durante il<br />

suo incontro con il grammatico, così come<br />

è riportato dalla tradizione.<br />

Pretegianni:<br />

Pur non avendo la minima idea se sono uno jnanin, un bhakta o altro, ho molto apprezzato gli<br />

interventi di Polifilo e del Teatrante.<br />

E, naturalmente, anche il bellissimo inno di Samkaracarya.<br />

Personalmente non avverto alcuna contrapposizione tra Bhakti-marga e Jnana-marga.<br />

A me paiono come il dorso e il palmo della stessa mano....<br />

Autista:<br />

Shhhhh!!! Non lo dire forte che ti sentono....<br />

E qualcuno ci potrebbe rimanere male....<br />

J.W.Godward - "L'ORACOLO DI DELFI"<br />

138


II,17 - Aderire alla realtà<br />

Autista:<br />

vorrei comunque proporre una riflessione:<br />

Cos'è la visione di un rishi, di un veggente? Cosè un mito? E cosa èpiù reale il sogno la veglia una<br />

visione la consapevolezza?<br />

Esistono così tanti livelli di conoscenza/esperienza... e sono tutti parimenti reali.<br />

Siamo abituati ad interfacciarci all'universo da questo piano e poi dall'essere (saguna) o dal non<br />

essere (nirguna) vedere i vari piani, mentre è possibile tutto questo ed essere i piani dal piano<br />

stesso....<br />

Teatrante:<br />

Interessante, dolce auriga,si capisce "che in questi ultimi anni hai viaggiato molto,".... "e che sei<br />

stato in numerosi luoghi sacri. Da dove provieni, ora, o Suta? Raccontaci tutto; noi ti ascoltiamo..<br />

......... .........<br />

Autista:<br />

Teatrante, non siamo nel tuo dojo, entro la foresta di bambù, dove davanti ad una teiera ascoltiamo<br />

il bambù crescere e ci narriamo i nostri ricordi.<br />

Lì, in quello spazio senza tempo, con il cha abbiamo lucidato la teiera e la spada è stata<br />

consapevole;<br />

ma quella è un'altra lingua, un'altra scuola.<br />

Avevi ragione, c'è un lungo giro da fare; condurre persone a persone e teiere a persone.<br />

Chissà quante volte è stato fatto, chissà quante volte l'ho fatto.<br />

Fuori da quella nicchia la letteratura diventa una valigia, e va lasciata valigia, perché le genti<br />

temono che quella valigia sia reale come la loro oggettività.<br />

E a tratti lo temo anch'io, perché non posso non confrontarmi con me stesso, nella completezza<br />

dell'imperfezione, dei contenuti.<br />

E se il mito sia peculiare o generale sfugge a questa comprensione.<br />

E' che molti si lasciano turbare perché non concepiscono la dualità, la vivono senza concepirla, e<br />

chiedono e vorrebbero (ma guai realmente a farlo) una coerenza non duale, perché forse qualcuno<br />

da qualche parte l'ha mostrata.<br />

Quindi non saprei che dirti... figurati, qui si inalberano se li si chiama maestri.<br />

E non comprendo se si inalberano perché lo pensano, perché lo temono, perché temono di crederci,<br />

perché temono che lo pensi di altri, perché temono che lo pensi proprio di quelli che loro reputano<br />

piccoli... o se forse temono che per dirlo di loro, chissà chi io mi creda.<br />

O forse è proprio questo io che li terrorizza.. .<br />

Teatrante in guisa di guitto peregrinante, ognun di loro è stato in molti luoghi e alcuni li ricorda<br />

pure, o nel sogno, o nel cuore o nell'intelletto, ma quanta paura ci sarebbe da integrare per<br />

accettare tutti quei luoghi.<br />

139


Disquisire è più interessante......<br />

Teatrante:<br />

Una volta , Autista,hai detto che hai(avevi/hai avuto/avrai) sedici anni.<br />

in qualche modo il teatrante ne ha sei.<br />

lo/mi sgridavano sempre perchè anzichè scrivere in orizzontale da sinistra a destra scriveva in<br />

vericale.<br />

ricorda/o ancora pagine con il nome scritto nella ricerca della rotondità anzichè della chiarezza.<br />

in fondo il teatrante si sente ancora così.<br />

c'è un problema di non aderenza anzichè di aderenza.<br />

In segreto ti ho soprannominato "colui che sa".<br />

Autista:<br />

Bel segreto, se poi lo dici qui, davanti a tutti ....<br />

Teatrante:<br />

Sono certo che mi/ci verrai a portare le arance in manicomio, prima o poi.<br />

Autista:<br />

Bah! Speriamo di no, che male hanno fatto tua moglie e tua figlia (o sono due o tre?)<br />

Teatrante:<br />

C'è un problema di non aderenza.<br />

Il teatrante non teme.<br />

perfino colui che sa dice di temere a volte di essere crocifisso.<br />

Autista<br />

Sai come è... in Occidente c'è molta facilità alle crocifissioni e ai roghi...<br />

Teatrante:<br />

Il teatrante non si sente devoto.<br />

Non prega mai.<br />

Canta.<br />

Non teme e non prega.<br />

Ieri per la strada camminava tutto contento pensando a ll'Autista e a Polifilo e cantava ad alta voce<br />

il gayatri mantra.<br />

Ad un tratto mi sono fermato trovandolo strano.<br />

Ed ho cominciato con om namah shivaYa.<br />

Più tranquillizzante.<br />

Autista:<br />

140


141<br />

Sì, questo lo comprendo... è il discorso che scorre fra una nota di mantenimento corroborante e<br />

una nota profondamente lacerante.<br />

Una di sostegno e una di espulsione.<br />

Teatrante:<br />

Hai idea sul perchè non si ha paura e non si è devoti?<br />

Autista:<br />

Sono momenti diversi... la paura sorge quando ci si sposta dal centro... la devozione quando inizi a<br />

vedere fuori quanto c'è dentro... allora non si può non essere devoti, almeno, alla Vita (ovviamente<br />

in funzione di cosa si vede).<br />

Teatrante:<br />

Il bambino delle spirali starà mica impazzendo?( no questo no....siamo già pazzi)<br />

Hai idea perchè fuori dal dojo si è come nel dojo...<br />

Autista:<br />

Una volta che l'impugni, c'è una qualche differenza fra la spada entro il fodero e la spada fuori dal<br />

fodero?<br />

E' la stessa cosa.<br />

Può darsi che ci voglia tempo per equilibrare/ stabilizzare questa esperienza.<br />

Può darsi che questa sovrapposizione rimanga (ma ne dubito, dovrebbe essere riassorbita)<br />

lasciando la consapevolezza delle diverse vie.<br />

Il punto è che non è né più né meno reale di queste altre esperienze.<br />

Solo che gli altri non le possono condividere, né accettare.<br />

Se un tempo sgridavano, oggi possono giungere anche a percuotere.. . Solitamente anche per<br />

questo si usano i veli.<br />

Ti si era detto di esporre il segno/insegna sulla porta del dojo.<br />

E' un velo che copre la visuale del dojo, toglie l'interno dalla strada e impedisce di vedere il volto<br />

di chi esce nella notte, illuminato mentre fuori dal buio ti vedono e tu non vedi.<br />

E' normale indossare veli.<br />

E' normale artefare il fare, l'apparire.<br />

Indossare maschere consapevoli.<br />

Tanto chi deve comprendere, comprende;<br />

chi deve vedere, vede.<br />

Ricordo un fratello che narrava che doveva usare molti veli con gli Indiani, perché sapeva che se<br />

quelli qualificati si fossero accorti della sua natura gli si sarebbero buttati ai piedi incuranti di chi<br />

ci fosse intorno.<br />

Hanno una vita tradizionale, quindi intrisa e dedicata al sacro sin dai primi asrama.


E' normale quindi che sappiano sentire il sacro nell'uomo.<br />

Indossa un saio a coprire la nudità dell'essere, quale che sia il livello di consapevolezza.<br />

Usa un kimono anonimo, non serve l'ahakama.<br />

Al limite nel dojo si usa il dogi, tanto chi è dentro sa chi è il Maestro.<br />

Chi è fuori è meglio che non lo sappia.<br />

Siamo in Occidente, teatrante.<br />

Ricordi?<br />

Qui il sacro è messo dietro gli altari, lontano dalla vita, lontano dal quotidiano, da ricordare<br />

alla morte.<br />

Qui la stessa conoscenza è profana, gli aspiranti parlano a voce alta nel dojo, addirittura alzano lo<br />

sguardo sul Maestro, alcuni osano pure parlare non interrogati.<br />

Dopo due-tre giorni di silenzio si scappa terrorizzati. ..<br />

Su. Spostati in questo tempo e fai finta di essere normale.<br />

Capace che ci riesci pure.<br />

A far letteratura, la faremo nel retro del dojo, con le nostra tazze piene, a guardare il bambù<br />

crescere.<br />

Un battito di mani<br />

Polifilo:<br />

Chissà che il palco del teatrante non sia un grande Dojo.... (?)<br />

Un Dojo-Universo?<br />

Come potrebbebbero la paura o la preghiera aderire là dove no vi è aderenza?<br />

Sebbene che, ultimamente, la non-aderenza non esclude l'aderenza stessa...<br />

Anzi, a volte sembra adesione totale..<br />

Mah.. portatemele anche a me le arancie ...Sanguinetti se possibile, Autista...<br />

Autista:<br />

Voi ci scherzate... lo capisco.<br />

Il punto è che ci si è abituati a praticare la discriminazione e il distacco, quindi procedendo di<br />

oggettività in oggettività, si discrimina.<br />

Il punto è come confrontarsi con esperienze non oggettive?<br />

Comodo dire tanto non sono più reali di questo... ma è proprio questo che le rende allora oggettive<br />

nella loro soggettività!<br />

E si va oltre.<br />

Noi siamo un gruppo di persone che ha cercato di procedere per oggettività.<br />

Ma il mondo esterno non procede così, procede per credenze e opinioni.<br />

Capite allora la forza della vidya, della conoscenza? Alcuni di voi nonostante la vostra "sapienza"<br />

vengono comunque affascinati da questa... persona, ma l'unica prova che avete è il vostro sentire, e<br />

142


non è oggettivo.<br />

Euclide:<br />

Di fatti è in tutto e per tutto soggettivo, ma è anche l'unica "cosa" che ho !<br />

Di quale oggettività potrei mai avvalermi ? posso solo avvalermi di ciò che sono, qualunque "cosa"<br />

quel sono sia e\o significhi. Si parlava di cuore ultimamente, mi parrebbe domanda ozioza chiedere<br />

se il cuore è oggettivo o soggettivo, non ti pare. Diceva taqbang, seguo il cuore, e cosa gli vado a<br />

chiedere se il cuore è oggettivo o soggettivo ? Mi pare che è l'unica cosa veritiera che si disponga,<br />

ciò che sono, c'è forse altro di cui occuparsi ?<br />

Autista:<br />

Ma comunque avete la discriminazione, lo yoga, le pratiche, la sadhana che vi sostengono e<br />

difendono.<br />

Euclide:<br />

Francamente non servono ad un bel niente in ultimo, se non a fare delle chiacchere....<br />

Autista:<br />

E se la vostra conoscenza di voi stessi per piccola che la crediate, venisse sentita esteriormente<br />

dagli altri... come vi sentirebbero?<br />

Se il teatrante andasse su una piazza a parlare, se andasse euclide a filosofeggiare. .. sì, certo...<br />

molte persone li piglierebbero per matti... ma se solo il 5% li ascoltasse? E se il 2% li credesse<br />

veritieri o sinceri?<br />

Sono perplesso. Qualche idea?...<br />

Euclide:<br />

Speriamo intanto che non manchino le arance, anche io opto per quelle rosse catanesi, ma volendo<br />

fare un discorso più serio, il credere veritiero e sincero qualcuno o qualcosa cosa cambia, cosa<br />

induce, cosa sortisce in fondo ? La verità e la sincerità la devo trovare in me, solo quella ha un<br />

qualche valore, e non mi chiedere se oggettivo o soggettivo, datosi che è l'unico non si pone il<br />

dilemma.<br />

L'unica verità possibile è la mia, l'unica sincerità possibile è la mia, sono le uniche percorribili da<br />

questo ente, non ne ho altre.<br />

In tutta franchezza mi stupisco sempre di più di certi discorsi.<br />

Non vi sono scelte, non c'è alcuna scelta, la verità è una, quindi di quale scelta vogliamo parlare.<br />

Un pò come il vecchio discorso su\di Dio, Dio è uno, a quale Dio mai aderirò, quale Dio mai<br />

amerò, a quale Dio mai sacrificherò e mi inginocchierò ? Posso forse scesciere tra due dio ? No,<br />

non si pone questa scelta, Dio è uno e solo a Lui potrò tutto quanto sopra...<br />

Un Dio oggettivo ed un Dio soggettivo ?<br />

Certo ne comprendo bene il senso dei due termini, ma lo comprendo solo dialetticamente, perchè<br />

col cuore ce n'è uno solo...<br />

143


Autista:<br />

Non so , Euclide,se vedi dove va a parare questa linea...<br />

Ho sempre ritenuto questi punti di vista soggettivi pertanto non condivisibili. Porgevo la<br />

testimonianza solo ove essa poteva essere condivisa, ossia quando l'astante poteva in una qualche<br />

maniera condividerla nell'esperienza. Ti vedo in uno stato, e ti porgo quanto di me potrebbe servirti<br />

oggettivamente.<br />

Non ho mai considerato che posso porgerti anche quanto di me soggettivamente tu puoi usare<br />

soggettivamente, cioè trasformare questa testimonianza di una "mia" esperienza che però tu astante<br />

che non puoi accedervi trasformi in credenza (in adesione o in opposizione) .<br />

Mi sono sempre negato perché non tutto ciò che sono può essere dimostrato oggettivamente. ..<br />

Non solo, ma qui non credo che si sia errato, si è negato anche tutto ciò che di non oggettivo era<br />

non presente sempre.<br />

Cioè si è sempre evitato di credere.<br />

Io non credo nemmeno al mio presente stesso.<br />

Io non credo alle parole del Maestro se mi provengono dal ricordo.<br />

Se esse fanno parte di questo presente, allora ne tengo conto... Al momento sto codificando i diversi<br />

livelli di conoscenza.. .<br />

jnana del pensiero, della esperienza, della azione... drsti sruti smrti intuizione viveka...<br />

E' tutto così veloce... l'accelerazione delle settimane scorse è niente in confronto a questa...<br />

La cosa che mi stupisce è la sussistenza di un "io" che osserva attonito tutto questo, talvolta mi<br />

sorge il dubbio che sia "finto", ma che senso ha?<br />

Che senso ha che tutto questo accada all'io? Come può usufruirne?<br />

Questo centro di percezione è necessariamente un "io".<br />

io soffro, io gioisco, io provo attrazione e repulsione, io sono meschino, umile,<br />

orgoglioso, servile, amichevole.. .<br />

Ad esempio in questo momento vivo fortemente tamas nei confronti del mondo, ma rajas nei<br />

confronti del mondo spirituale. ....... ma c'è in sovrapposizione anche la consapevolezza.<br />

E' buffo comunque vedere come alla fine l'io c'è sempre come centro percettivo.<br />

...Piove sul tetto e sopisce rallenta placa la tensione conseguente a tutto questo...<br />

boh sarà il nervosismo pre partenza.<br />

Non vorrei che questo momento di intensa sadhana non sia che un bluff e un tentativo di fuga dal<br />

mondo oggettivo...<br />

che strano alcuni di voi mi hanno spinto spesso in questa direzione... a desso che sembra avvenire,<br />

mi sembra una fuga...<br />

il discorso di qualche giorno fa su Vivekananda spostato sul Buddha... il venir meno alle<br />

responsabilità , al ruolo di griastha... ma qui non ci sono figli...<br />

144


Ridicolo temevo di tradire il Maestro e adesso finisce che tradisco il dharma?<br />

Chissà perchè ve lo racconto... potrei dirlo a me stesso, in privato...<br />

ma forse un domani potrà servire ad altri...<br />

....ma mi sembra per altri versi così insignificante. ..<br />

chissà che invece non sia un io orgoglioso che voglia mostrarsi e dire:<br />

"Ecco guardate a me cosa accade!"<br />

Certo è bene mettere in conto anche questa possibilità......<br />

beh...adesso...Vado a finire la valigia...<br />

Ah... vi stavo per dire buon viaggio, ma non siete voi, sono io che parto...... Bene, diciamo allora<br />

a-rivederci....<br />

145


II,18 - SOGNI<br />

Euclide:<br />

Teatrante in guisa di guitto peregrinante - dice l'Autista - ...ognun di loro è stato in molti luoghi e<br />

alcuni li ricorda pure, o nel sogno, o nel cuore o nell'intelletto, ma quanta paura ci sarebbe da<br />

integrare per accettare tutti quei luoghi.......<br />

Disquisire è più interessante.<br />

si...certo...Sì, disquisire è più interessante, permette di non immergervisi.<br />

....Lo sognai in un dormiveglia.<br />

Eravamo su una pedana da combattimento, ma non era un allenamento era un duello.<br />

So solo che l'avversario che mi era innanzi era il mio miglior amico, ancor più di un fratello.<br />

Non so perchè si dovesse combattere, regole, etichette, onori, non lo so, so solo che nessuno dei<br />

due poteva sottrarsi a quell'esito, uno dei due sarebbe morto e per mano dell'altro.<br />

Ricordo il sangue, il suo sangue e ricordo ancora ora l'angoscia, la mia terribile angoscia per quel<br />

sangue che non avrei mai potuto cancellare e dimenticare.<br />

So anche da qualche parte che mi lasciò ucciderlo, permise che fossi io quello a uscirne vivo, e<br />

questo rende ancor più amaro l'evento e la memoria.<br />

Spade, sì quelle splendide e lucenti spade giapponesi, essenziali anche nell'uccidere.<br />

Un'attimo, un guizzo, quasi non senti niente, una morte indolore.<br />

Forse un giorno avrai la voglia di darmi qualche ragguaglio in merito...<br />

Autista:<br />

Proprio non ricordi, eh?<br />

Era dharma.<br />

Mi verrebbe da darti qualche tecnica, ma per fortuna non le conosco...<br />

O meglio... non le ho qui.<br />

E' quella soggettività di prima.<br />

Cosa è più reale?<br />

Questo o quello?<br />

E quel continuo riconoscere glialtri senza oggettività?<br />

Teatrante:<br />

.Fare il teatrante è un privilegio.<br />

Si viene pagati per indossare maschere.<br />

Si viene pagati per studiare Shakespeare.<br />

Shakespeare era un iniziato.<br />

Insieme a Ben Johnson faceva parte di una confraternita affine ai fedeli d'amore di dante e di Ibn<br />

arabi.<br />

In ogni opera c'è un riferimento alla tradizione.<br />

Giulietta e Romeo sono un'operazione alchemica.<br />

La luna e il sole, l'acqua e il fuoco...ed infatti divengono, alla fine, statue d'oro.<br />

Macbeth ricalca perfettamente la via della Cabala.<br />

146


Amleto è zeppo di citazioni, difficili da apprezzare nelle traduzioni italiane, da Cretienne de Troys e<br />

dal ciclo del Graal.<br />

La tradizione occidentale, che tramite Shakespeare e Dante ci riporta al ciclo del Graal,a<br />

Cretienne de Troys, esprime molto bene ,a chi sa leggere tra le righe, problemucci dell'aderenza,<br />

della non aderenza e dell'oblio.<br />

Ivanoe,nel ciclo del Graal, ad un certo punto abbatte il Cavaliere Nero della morte e prende il suo<br />

posto.<br />

Sposa la Regina della fontana della Vita , che gli regala l'anello dell'invisibilità , e vive tra le<br />

delizie del Castello dell'abbondanza per tre anni dimentico del mondo "empirico".<br />

Primo oblio.<br />

Perde l'aderenza con il piano di esistenza umano.<br />

Dopo tre anni Artù ed i Cavalieri vanno a cercarlo.<br />

Ivanoe è diventato il Cavaliere Nero della morte.<br />

Galvano lo sfida e senza riconoscersi combattono per tre giorni e tre notti.<br />

Poi Ivanoe toglie l'elmo a galvano, lo riconosce, si abbracciano e tutta la corte di re Artù viene<br />

ospitata per mesi nel Castello dell'Abbondanza.<br />

Ivanoe chiede alla regina della fontana il permesso di tornare per qualche giorno a Camelot.<br />

Giunto nel castello di re Artù dimentica di nuovo tutto.<br />

Secondo oblio.<br />

La vita scorre serena fin quando una fata giunge al castello e strappa l'anello dell'invisibilità ad<br />

Ivanoe.<br />

Il cavaliere ricorda tutto improvvisamente.<br />

Impazzisce e cerca di tornare dalla dama della fontana.<br />

Ci riuscirà solo dopo aver fatto amicizia con un leone nero, simbolo dell'istinto animale, che lo<br />

condurrà di nuovo al castello dell'abbondanza dove si riappacificherà con la dama e tornerà con<br />

lei nel "mondo degli uomini" ...<br />

Aderenza.<br />

Oblio.<br />

Integrazione.<br />

Ivanoe deve integrare il cervello acqua con il cuore fuoco.<br />

Piano umano e piano UMANO.<br />

Vi riuscirà solo grazie al leone nero.<br />

Un leone che lui libera, in una grotta, dalla presenza opprimente di un drago serpente.<br />

Il leone salva Ivanoe in tutta una serie di duelli e disavventure intervenendo, spesso contro la<br />

volontà dell'eroe, senza nessun rispetto per le regole della Cavalleria<br />

Il leone nero non rispetta le regole.<br />

E' l'animalità.<br />

L'istinto.<br />

Quando il matrimonio incestuoso tra cervello/acqua e cuore/fuoco non riesce ad aver luogo,<br />

147


emerge, amico invisibile, l'animalità, l'istinto primordiale incurante delle regole sociali....<br />

Euclide:<br />

.... Forse un giorno o l'altro una spada arriverà anche da queste parti, chissà, non la cerco, ma alle<br />

volte ho la strana sensazione che sia lei che mi sta ancora cercando....<br />

Teatrante:<br />

I foderi delle spade giapponesi sono milioni.<br />

E sono di legno.<br />

La lama è di acciaio.<br />

A volte penso che sia la stessa.<br />

Sempre la stessa.<br />

Appoggio la fronte e le palme a terra e ti porgo i miei saluti.<br />

Anzi i palmi li porgo verso l'alto.<br />

tre volte.<br />

Un colpo di katana non è doloroso per chi lo riceve.<br />

A volte è doloroso per chi lo dà.<br />

Tigre:<br />

Qualche notte fa ho sognato un grande leone insieme a me nella stanza del sogno, ammiravo la sua<br />

imponenza e regalità, meno inquietante delle tigri.....era biondo però......<br />

Perchè, Teatrante, parli "matrimonio incestuoso " e non unione di elementi nello spazio vitale?<br />

Teatrante:<br />

Forse leggi incestuoso in maniera non alchemica.<br />

L'Acqua e il Fuoco sono fratelli.<br />

La dimora dell'acqua è in basso e la dimora del fuoco è in alto.<br />

L'inversione di acqua e fuoco era un antica pratica tantrica.<br />

L'acqua diveniva fuoco e il fuoco acqua.<br />

Il maschio femmina e la femmina maschio per diventare uno.<br />

La stessa pratica è rappresentata da Paolo e Francesca nella "commedia".<br />

Il leone biondo?<br />

......<br />

Il leone della tradizione quando diviene uomo...uomo leone, è sempre biondo.<br />

Per una donna Jung forse parlerebbe di animus.<br />

Il leone nero di Ivanoe è più pantera.<br />

Jung forse lo definirebbe anima.<br />

Chissà....<br />

Tigre:<br />

Ciò che è alto è come ciò che è basso" ora hai messo l'acqua in basso, ma prima, se non erro,<br />

dicevi l'acqua del cervello (due posizioni, dunque).<br />

Il fuoco è al centro nel pentacolo sacro (stella a cinque punte che poggia sulle gambe) "il cuore<br />

spirituale", leggermente più centrato del cuore fisico, ed è anche oltre.<br />

Il fuoco/cosmico riverbera nella stella a sei punte (in movimento olografico) che dimora oltre<br />

148


l'uovo eterico che è l'ultimo involugro del nostro corpo, l'ultima guaina.<br />

L'ovoide blu/nero dell'etere è l'ultimo mandala di quelli che nel raja yoga si disegnano intorno al<br />

corpo con il ciclo del respiro.<br />

Anche per il fuoco/etere due posizioni, parrebbe.<br />

Polifilo:<br />

Potremmo anche dire che le acque primordiali sono i rapporti neuronali del cervello ...i miei 3 non<br />

la smettono di formarne.....<br />

Il fuoco sarebbe l'intuizione diretta del cuore?<br />

Tigre:<br />

Non so.<br />

Il cuore dovrebbe trasmettere una sensazione di leggerezza, di trasparenza, oltre che di calore.....<br />

Solitamente molti esprimono note di tristezza, parrebbe che il cuore sia gravato da un peso,<br />

qualcosa lo schiaccia e lo deprime anche se il comportamente esteriore indossa maschere.<br />

Dovrebbero essere lasciate andare le preoccupazioni, ma spesgnere incendi non è facile.<br />

Forse, in questi casi il cuore è in un forno (crematorio)... neuroni li vedo come tanti piccoli solf<br />

(d)atini che cantano...<br />

Teatrante:<br />

Nel ciclo del Graal, il miglior cavaliere è Lancillotto, ma Lancillotto è il leopardo.<br />

Lancillotto è il traditore.<br />

Anche lui combatterà e vincerà contro il Cavaliere della morte, ma il suo destino è segnato:<br />

il leopardo è traditore.<br />

Il Graal sarà conquistato dal figlio di lancillotto, Sir Galhad, il leone biondo.<br />

Lancillotto è il traditore perchè l'amore che lo lega a Ginevra lo porta nella sfera<br />

dell'individuazione .<br />

Per questo Dante collega Lancillotto e Ginevra a paolo e Francesca(Galeotto è il libro e chi lo<br />

scrisse).<br />

L'amore buono e puro che li lega l'uno all'altra diventerà la loro dannazione.<br />

Dannazione non nel senso di pena o punizione, ma nel senso di aderenza al mondo empirico.<br />

Nel teatro Noh si parla spesso di questo.<br />

Nel teatro Noh il protagonista( Shite) è sempre una donna o un uomo che deve essere sciolto/a da<br />

legami karmici grazie alla parola o ai riti di un monaco o un illumiato (Waki).<br />

I legami karmici sono intesi come ciò che lega all'esistenza precedente: amore, desiderio di<br />

vendetta, orgoglio, attaccamento all'onore... .sono valori considerati spesso positivi nel nostro<br />

piano di coscienza,ma che portano all'attaccamento e quindi alla rinascita sul piano empirico.<br />

Artù, il cui nome forse deriva da ArKhtoi, orsetta o orsa (Artume in etrusco) è personaggio<br />

femminile.<br />

nel ciclo del Graal non è nemmeno il possessore di Excalibur.<br />

o forse Excalibur sono due.<br />

149


150<br />

Il possessore di excalibur è Galvano(Galgano) , il nipote di Artù.<br />

Quando Lancillotto e Ginevra sono distesi sull'erba dopo aver fatto l'amore, Artù mette tra di loro,<br />

piantandola per terra,la spada Excalibur.<br />

La spada che taglia le aderenze.<br />

La spada della discriminazione.<br />

Ma l'amore che lega Lancillotto il leopardo e Ginevra è superiore ad ogni discriminazione.<br />

E' lo stesso di Tristano e Isotta.<br />

Lo stesso di Paolo e Francesca.<br />

Un amore incapace di far loro abbandonare questo piano di esistenza.<br />

L'attrazione per la Bellezza che li ha portati ad amarsi oltre ogni limite e regola ,li rende incapaci<br />

di liberarsi dal velo di Maya. Maya (artume) è la Grande Dea<br />

La Dama Bianca dei Celti..<br />

Chi penetra la Grande Dea impazzisce o diviene muto.<br />

Iside non deve essere svelata.<br />

E' Shava-shiva-shakti.<br />

Si può ottenere la conoscenza andando verso shava, cadavere, considerando il corpo come un<br />

involucro di quel frattale d'assoluto che è l'anima.<br />

Ma si può anche ottenere la conoscenza andando verso shakti -kali.<br />

Penetrandola e facendosi penetrare completamente.<br />

Questa è la via più pericolosa.<br />

Diventare uno in vita attuando l'inversione dell'acqua e del fuoco.<br />

Inversione a tutti livelli.<br />

Inversione con tutti i corpi.<br />

Unione dei chakra a livelli sottili.<br />

Si rischia di diventare schiavi di maya.<br />

Si rischia di impazzire come sati - siva.<br />

...........Lancillotto impazzisce e vaga nudo per le campagne.<br />

Ucciderà i suoi fratelli e porterà alla fine del regno di Camelot.<br />

Ginevra impazzisce di gelosia.<br />

Giulietta e Romeo sono altri due che impazziscono d'amore, ma alla fine saranno trasformati in<br />

statue d'oro.<br />

In Shakespeare la Grande Opera si è compiuta.<br />

Nigredo-albedo- rubedo.<br />

Giulietta e Romeo muoiono una prima volta per finta e poi si<br />

uccidono in una tomba.<br />

Sacrificio.<br />

I due gemelli sacri attuano l'inversione alchemica.<br />

Il sole e la luna, il fuoco e l'acqua.<br />

La dimora dell'acqua è in basso la dimora del fuoco è in alto.<br />

Per questo il fuoco sta in basso e l'acqua sta in alto.<br />

Il leone è biondo.<br />

il leone è Mila Repa, il leone è visnù ,il leone è ercole.<br />

La tigre è kali shakti


II,19 - Sai Baba<br />

lange:<br />

Ho visto un video dove baba tirava fuori un anello dalla bocca.... che ridere.. non so se sia un<br />

maestro sicuramente è un ottimo illusionista....<br />

Savitri<br />

Se Sai Baba è un imbroglione ed un illusionista.... ed io non sono certo qui per confutarlo......<br />

Ma allora come potremmo definire il "compianto" Shree Rajneesh Bhagwam e tutta la gente che in<br />

buona fede segue "Osho"?<br />

teatrante:<br />

So chi è Sai Baba ma non l'ho mai conosciuto personalmente.<br />

So chi è Osho ma non l'ho mai conosciuto personalmente.....l' affermazione di Savitri è particolare,<br />

sembra quasi che ci sia una gara: il mio maestro è meglio del tuo...il mio maestro è meno<br />

imbroglione del tuo.<br />

E' particolare per me che sono probabilmente eretico o forse miope,e non vedo molta differenza tra<br />

Platone, Lao Tse, Raphael e Sai baba, ma forse ha una sua ragione. ritengo strano poi, dal mio<br />

punto di vista eretico, che ci si arrabbi se Sai baba viene definito un illusionista.<br />

Qualcuno mi ha detto che maya è la radice di magia. conosco qualche bella storia su Narada e<br />

sulla maya di Visnù ma penso che siano tutte cose note.se non sbaglio nei Visnù purana il bambinocinghiale<br />

si definisce re degli illusionisti.<br />

La maya è illusione.<br />

La vita su questo piano coscienziale è illusione.<br />

che altro potrebbe fare un principio incarnato se non fare l'illusionista per mettere una pulce<br />

nell'orecchio a quelle piccole capre che siamo noi?<br />

Visnù è spesso rappresentato come un bambino luminoso che dorme sull'oceano nero di prima<br />

dell'inizio.dorme e sogna.la nostra vita è il sogno sognato del bambino luminoso che ogni tanto<br />

viene disturbato dal canto irriguardoso di un Oca sapiente (ham sa...ham sa....) o dall'arrivo di un<br />

gigantesco cavolo divino.....ma di solito sta lì dorme e sogna.<br />

E inventa tutti i mondi possibili.non solo le savitri, i teatranti, le tigri...ma perfino Indra .<br />

Illusionista non credo sia usato come un'offesa, ma come un riconoscimento.<br />

Mi piace savitri così impulsiva/o.<br />

Ma aiutami con la memoria: non era Savitri colei che si sacrificava per aiutare tanti poveri<br />

Satyavan che sanno la Parola ,ma non la ricordano, a ricordarla?<br />

Euclide:<br />

Non so se con quel "ci si arrabbi.." ci si riferiva al sottoscritto. Non ne vedo il nesso, visto che tra<br />

l'altro non sono un seguace\devoto di Baba (e nemmeno di Osho). Ma se per qualche motivo fosse,<br />

intendo che ci si riferisse proprio a me, vorrei allora chiarire il punto. Trovo sterile per non usare<br />

termini più forti, occuparsi degli altri, quando questo occuparsi ha il solo significato di<br />

spettegolare\ criticare\ giudicare e quant'altro. Ben altro discorso sarebbe stato se tra noi vi fosse<br />

151


152<br />

un "seguace" di Osho, allora il confronto, il dialogo, il tentativo di una reciproca comprensione<br />

avrebbe trovato senso e significato per entrambe, e sottolineo entrambe, le parti in causa.<br />

Ma sparlarne unilateralmente come da una veranda osservando il pubblico che passa sottostante lo<br />

trovo, ripeto, quantomeno sterile, sia che siano arancioni, verdi o blu.<br />

Talita<br />

Si condivide Euclide....<br />

Ciò che è veramente spiacevole è proprio questo "pressapochismo" questo parlare senza aver fatto<br />

alcuna esperienza in merito...questo parlare di ciò che ha detto l'amico o l'amico dell'amico o il<br />

nuovo<br />

incontro appena fatto...di cose del quale non c'è alcun vissuto, alcuna analisi interiore, alcuna<br />

intuizione che non sia al più basso livello manasico.... si dice che...<br />

Infatti si leggono cose veramente assurde...SB ha toccato tizio caio<br />

Un altro, SB si fa toccare da tizio e caio...ci rendiamo conto di quanto si è in basso di fronte a<br />

queste affermazioni?<br />

Di quanto siamo lontani da ciò che un vero aspirante dovrebbe avere nel cuore.<br />

Qui non si tratta di essre devoti, qui si tratta di ben altro, di non aver alcun rispetto per un<br />

Principio<br />

Incarnato... e non si ha rispetto perchè non lo si è compreso..perchè non si è ancora in contatto<br />

vero con la propria realtà, con la propria Verità che è la stessa di quel Principio dentro cui tutto<br />

della nostra maschera dovrebbe bruciare.<br />

No...ci parliamo addosso...<br />

Ma se qualcuno osasse dire cose del genere su nostra madre o nostro padre....<br />

Bhe! potremmo forse tagliargli la testa!<br />

E questo perchè? perchè questo corpo fisico è nato in quella famiglia e noi gli apparteniamo. ..<br />

Comprensibile no?<br />

Ma qui non siamo di fronte ad un corpo, o ad una apprtenenza familiare...<br />

Qui siamo di fronte ad uno Spazio Sacro, qui non ci sono nomi e forme, non c'è SB, non c'è<br />

Ramana, non c'è Raphael, non c'è Buddha nè il Cristo...<br />

C'è un Principio fatto carne, uno Spazio nel quale la nostra pochezza manasica và ad assorbirsi<br />

per congiungersi alla Verità...per essere quella Verità.<br />

E questo spazio virtuale dovrebbe esser vissuto con uguale attenzione e dedicazione. .<br />

Ci vuole rispetto.<br />

teatrante:<br />

E' bello vedere come in ambiti in cui si parla spesso di non dualismo sorgano da tutte le parti<br />

difensori di questo o di quello contro difensori di quello o di questo.<br />

Mi spiace se ti ho offesa in qualche modo , talita,e ti chiedo scusa.


Sinceramente.<br />

talita:<br />

Guarda che qui non si è offeso nessuno...<br />

Da questo punto di vista, ogni volta che si parla con superficialità si offende solo se stessi.<br />

E nessuno si erge a difensore di questo o di quello,<br />

Ma solo di ciò che questi Esseri rappresentano.<br />

Teatrante:<br />

So la via della spada.<br />

Delle altre sono molto ignorante.<br />

E più so la via della spada e più so che non so nemmeno quella.<br />

Io non ho rispetto per nessuno .<br />

Non mi riesce.<br />

E non ho il senso dell'onore.<br />

Talita:<br />

Un po' strano per chi dice di conoscere la via della spada...<br />

onore e rispetto ne fanno parte...<br />

Teatrante:<br />

Se qualcuno dicesse che mio padre gli ha chiesto di toccargli il pisello, riderei di gusto.<br />

Se qualcuno dicesse che mi madre si è scopata un 18enne con grande soddisfazione di entrambi, mi<br />

stupirei della sua vitalità.<br />

Sicuramente non taglierei la testa a nessuno.<br />

Spiegami, Talita, per favore, perchè dire che SB si fa toccare il pisello da qualcuno è mancargli di<br />

rispetto.<br />

O perchè dire che Osho si è scopato delle aspiranti significa mancargli di rispetto.<br />

talita:<br />

Per me è mancanza di rispetto parlare di ciò che non conosco personalmente, e di cui non ho fatto<br />

esperienza, parlare del sentito dire, lo trovo squallido già in ambiti "mondani", qui lo trovo ancora<br />

peggiore<br />

La mia via non ha un nome,<br />

ma il solo calpestare la polvere lasciata dai piedi di certi Esseri mi fa stringere il cuore,<br />

e mi fa capire che non sono niente e che non so niente,<br />

che il solo pensare di unire questo niente al Dharma di uno di questi Esseri è la sola e unica<br />

ragione<br />

di essere a questo mondo.<br />

teatrante:<br />

Un'incarnazione è un'incarnazione.<br />

Significa che si muove su questo piano di esistenza .<br />

Significa che ha delle sinapsi.<br />

Significa che mangia, beve, dorme, caga,fa pipì.<br />

Ha le mestruazioni, ha desideri sessuali, ha delle erezioni.<br />

153


Cosa c'è di tanto vergognoso nel dire questo?<br />

Talita<br />

Assolutamente nulla<br />

Vedo che non hai compreso, anzi scusa non ho spiegato bene, cosa volevo dire.<br />

Cosa c'entra la vergogna ?<br />

E' proprio perchè non si è per nulla centrati sulla forma fisica che non si comprende il<br />

perchè di tante parole sulle manifestazioni di quella,<br />

mentre non c'è attenzione, non c'è studio, non c'è approfondimento sull'Insegnamento. ..<br />

Teatrante<br />

Si sono studiate o praticate o ricordate o sognate certe pratiche sessuali orientali un tempo.<br />

Sono una via.<br />

Giudicarle dal punto di vista occidentale sarebbe deleterio, credo.<br />

Quando nell'ottocento un ufficiale inglese scoprì per caso i templi perduti di Rajaraja Chola<br />

fuggì via nascondendone la via d'accesso.<br />

Per anni non se ne poté parlare.<br />

C'erano troppi accoppiamenti, troppe vagine , troppe poppe al vento per gli occidentali.<br />

Shiva è un pene<br />

talita<br />

bella chiusura!!!<br />

Om namah Sivaya!!!<br />

154


II,18 - Sesso<br />

Autista:<br />

Ci sono essenti la cui manifestazione avviene per categorie esterne alla normale conoscenza<br />

empirica.<br />

Ed è normale che la conoscenza empirica cerchi di classificarla secondo le proprie categorie.<br />

L'apirante che abbia intuizione di queste categorie esterne comprenda che è inutile illustrarle a chi<br />

non le vede, se costui non ha almeno una predisposizione di cuore.<br />

Teatrante:<br />

credo di comprendere ciò che afferma l'autista...<br />

ma qui si tratta, mi pare anche di logica.....<br />

O forse ho problemi di comprensione.<br />

Chiedo scusa di nuovo.<br />

Per il teatrante frasi come:<br />

SB non è un illuminato perchè si fa toccare il pisello dai discepoli.<br />

SB non si fa toccare il pisello dai discepoli perchè è illuminato.<br />

Si equivalgono.<br />

Nascondono, sempre secondo un personalissimo parere del teatrante, l'idea che farsi toccare il<br />

pisello sia cosa disdicevole.<br />

Perché dovrebbe essere disdicevole?<br />

Osho non mi ha mai convinto del tutto, ma alcune cose che ha scritto dimostrano, sempre secondo<br />

un giudizio parzialissimo e personalissimo, che a volte si è davvero disperso nell'oceano<br />

dell'esistenza.<br />

Il valore delle sue parole cambia se si viene a sapere che ha praticato sesso con le discepole?<br />

Si vorrebbe comprendere.<br />

Non mi bastano frasi come : il calpestare la polvere lasciata dai piedi di certi esseri mi fa stringere<br />

il cuore.<br />

Nel senso che si rispetta la tua devozione, Talita, ma qui ti si chiede di tentare di spiegare a chi non<br />

non comprende e forse vorrebbe farlo.<br />

Cristo faceva sicuramente la cacca.<br />

Proprio perchè il verbo si era fatto carne.<br />

Tesshu samurai illuminato aveva il cancro e beveva come una spugna.<br />

Si sa di altri esseri illuminati (shankara forse?)che avevano ascessi puzzolenti.<br />

Non si può dire che puzzavano perchè gli si manca di rispetto?<br />

Non si comprende.<br />

Ci pare che si tenda ad una idealizzazione personalistica.<br />

Se avessi una maestra e riconoscessi in lei Kalishakti e lei mi pregasse di leccarle le cosce e la<br />

vagina non ci penserei due volte.<br />

Perchè non si può parlare del sesso dei maestri?<br />

Forse il teatrante non capisce perchè è ignorante.<br />

Vorrei che Talita scendesse un attimo sul piano del teatrante e commentasse alcune sue idee sul<br />

sesso:<br />

155


shiki soku ze kuu<br />

In Giappone tutto nasce dall'amplesso.<br />

Il mondo è creato dal caos.<br />

Ad un certo punto gli dei chiedono a Izanagi e Izanami , la coppia primordiale, di creare il<br />

Giappone.<br />

Izanagi chiese a Izanami: com'è fatto il tuo corpo?<br />

Ella rispose: Il mio corpo cresce rigoglioso, ma una sua parte non cresce.<br />

Izanagi le disse:<br />

Anche il mio corpo cresce, ma c'è una parte che cresce in eccesso.<br />

Pertanto, mi sembra giusto introdurre la parte del mio corpo in eccesso nella parte del tuo corpo<br />

che non cresce, e così generare territori.<br />

Izanami rispose: sono d'accordo.<br />

E così nacque il Giappone.<br />

In Giappone il sole è femmina, è la dea Amaterasu.<br />

Un giorno Amaterasu si infuriò per uno scherzo del fratello che le aveva tirato addosso la carcassa<br />

di un cavallo morto.<br />

Amaterasu si richiuse dentro "la grotta di roccia" e il sole smise di splendere sulla terra.<br />

Gli dei non sapevano come fare, fin quando non intervenne la dea del sesso, Ame No Uzume.<br />

Ame No Uzume sale su un tino di legno , si solleva il kimono e battendo i piedi comincia apensare<br />

ai mille orgasmi e ai mille peni che l'hanno penetrata.<br />

La sua vagina si apre e gli umori cominciano a scendere sul suo ginocchio.<br />

Gli dei gridano e applaudono e Amaterasu, incuriosita, apre la porta di roccia per vedere ed il sole<br />

ricomincia a splendere sulla terra.<br />

Questo mito mi ha sempre incuriosito perchè è identico a quello che veniva rappresentato durante<br />

le iniziazioni ai misteri eleusini.<br />

Demetra al posto di amaterasu e baubo al posto di Ame No Uzume.<br />

la letteratura e la pittura giapponese rappresentano sempre le posizioni riferite ad Ame No Uzume<br />

e ai suoi mille amanti.<br />

Rd è considerata una cosa "mistica".<br />

Ikkiyu, un monaco illuminato della setta Rinzai era uno dei maggiori frequentatori di bordelli della<br />

sua epoca.<br />

ha scritto versi del genere " niente è più bello che leccare il miele della mia donna che scende sulle<br />

sue coscie..."<br />

In occidente un santo che scrive certe cose sarebbe impensabile.<br />

Se poi si scopre che Ikkiyu era l'abate del più importante monastero Zen della sua epoca la cosa è<br />

anche più curiosa. Nessuno discepolo si è mai risentito , nonostante la devozione, se altri dicevano<br />

che Ikkiyu trombava come un riccio.<br />

Talita:<br />

Ma perchè vuoi farmi dire cose che non ho detto?<br />

156


Che cosa è che non capisci ?<br />

La devozione a un Principio è forse da capire?<br />

Non mi interessa nulla di chi ha toccato chi....<br />

Non si ha simpatia per chi parla a vanvera,<br />

Si avrebbe più simpatia per chi dicesse, sono stato da Baba e durante l'interview mi ha toccato il<br />

pisello, è chiaro?<br />

Allora si potrebbe dialogare di un fatto accaduto proprio a colui che sta parlando e ci si protrebbe<br />

confrontare su questo.<br />

Non si ha simpatia per chi parla a vanvera, per chi arriva qui e non parla della sua esperienza, ma<br />

solo di ciò che qualcuno gli ha detto.<br />

E' chiaro?<br />

Del sesso dei Maestri non me ne importa proprio niente.<br />

Conosco SB da diciassette anni, che SB durante le interview a volte toccasse i genitali dei maschi<br />

lo so da almeno 15, so il significato che ha questo gesto e ho avuto modo di parlarne con diverse<br />

persone.<br />

Tutto il resto è solo spettegolare, come si dice dalle nostre parti "è aria fritta"....<br />

Savitri:<br />

Comunque non sono stato certo io il primo a classificare o definire "i seguaci di pinco pallo",<br />

qualcun altro ha definito Sai Baba un imbroglione se non erro.<br />

Quindi non vedo il motivo di "infiammarsi" così contro il mio post.<br />

Il più grande illusionista di tutti i tempi deduco sia stato Gesù Cristo il Nazzareno,del resto il<br />

miracolo dei pani e dei pesci lo sa fare anche Sai Baba,me lo ha detto una persona che è stata<br />

presso il suo ashram.<br />

Euclide:<br />

Vedi, questo può essere un primo punto...me lo ha detto una persona etc etc.<br />

Se ti dico che per ottenere ciò che più desideri hai solo da buttati giù dal primo ponte che incontri,<br />

che fai ti ci butti perchè l'ho detto io ?<br />

In questo Cenobio uno dei primi problemi da sempre sollevati, è proprio quello del credere, che poi<br />

scivola quasi sempre nel credersi.<br />

Il credere è quell'azione che porta a vestire idee, esperienze, risultati, osservazioni altrui ossia non<br />

sono nostre, nel senso nate dalla nostra consapevolezza, introspezione, autoconoscenza, ma che<br />

vengono invece prese e indossate a scatola chiusa solo perchè colui che le pronuncia è per un<br />

qualche motivo ai nostri occhi autorevole.<br />

Intendiamoci il mondo prolifera di credenti, oserei dire che è la regola, ma è regola mondana,<br />

profana, non sacra.<br />

L'andare ad indagare sull'altro, che sia un maestro od un pinco pallo qualsiasi, in sè non è di<br />

alcuna utilità, nel senso che non ti è di conoscenza a te stesso, ma solo appunto del così detto altro.<br />

157


Tu hai da consoscere te stesso non l'altro, e aggiungo, il giorno che conoscerai te stesso<br />

scoprirai con grande sorpresa di conoscere anche l'altro, tutti gli altri !<br />

Il mio è un consiglio, un'indicazione, non un credo che a mia volta ti propongo al pari di altri. Vedi<br />

un'altra differenza tra il credo ed un consiglio come questo. Il credo è già chiuso in sè, si espleta in<br />

sè, è già compiuto, mentre un consiglio come quello che ti sto dando è un'indicazione, un dito, ma<br />

poi a percorrerlo, nel caso tu lo trovi opportuno, sei sempre tu, con le tue gambe, la tua<br />

intelligenza, ed anche la tua fatica e talvolta la tua pelle.<br />

Ti sto dicendo mira l'attenzione su te stesso, sulla tua di interiorità, tralascia ogni altra cosa<br />

esterna, maestri, discepoli, seguaci, e cavoli vari, e scoprirai e non alla fine ma sin dall'inizio, che<br />

quello che tu sei lo sono anche gli altri, che un seguace di osho c'è già in te senza che tu debba<br />

andare a cercarlo fuori, o così i piselli di baba, ed i pesci di cristo....comprendi cosa sto cercando<br />

di dirti ?<br />

Il mondo non è fuori il mondo è dentro, anzi il mondo sei tu stesso, hai solo da conoscerti.<br />

savitri:<br />

L'importante è che i cosiddetti "Maestri" non approfittino dei loro "cosiddetti" discepoli per<br />

esclusivo interesse materiale.Non sei daccordo?<br />

No?<br />

Vuol dire che allora un buon maestro lo era anche Do Nascimiento!<br />

Mi scuso discettando sui maestri sono scaduto,a tuo giudizio,a livelli intellettuali infimi,dovrò mica<br />

prostrarmi ai tuoi piedi?<br />

Euclide:<br />

Dovresti prostrarti non a miei di piedi ma ai tuoi, prostrarti a te stesso, all'universo che sei e che<br />

sconosci di essere. Cerca-ti, indaga-ti, scruta-ti, osserva-ti, tutti i verbi che solitamente applichi<br />

sull'esterno commutali con desinenza -ti. Mi incacchio alle volte è vero, ma non per il fatto in sè,<br />

ma perchè vedo quanto tempo si perde, quanto errare, nel suo vero senso etimologico, ovvero del<br />

girare a vuoto.<br />

Tu potrai non crederci, ma ti assicuro che tutto quello che ti ho appena detto era detto col cuore.<br />

Sei ovviamente liberissimo di continuare a indagare e confrontare realtà come baba, osho, i<br />

seguaci etc etc ma mi ripeto, ciò non servirà a conoscerti, ad autoconoscerti, mentre proprio quello<br />

dovrebbe essere il tuo scopo primario.<br />

158


159


II,21 - Il Dojo infinito<br />

Teatrante<br />

Scusa di nuovo, Talita.<br />

Perdona la mia ottusità.<br />

Vorrei tornare sulle tue parole.<br />

Tu dici:<br />

"Non si ha simpatia per chi parla a vanvera, per chi arriva in lista e non parla della sua<br />

esperienza, ma solo di ciò che qualcuno gli ha detto. E' chiaro?"<br />

Quindi qui tra noi c'è chi non parla a vanvera e c'è chi parla a vanvera.<br />

Giusto?<br />

Avresti la pazienza di tentare di spiegare ,visto il teatrante non sempre , anzi quasi mai, è in grado<br />

di fare simili distinzioni, quale è il tuo metro di giudizio?<br />

Una volta ho letto da qualche parte:<br />

L'insegnamento è come l'acqua. la vacca lo trasforma in latte.il serpente lo trasforma in veleno.<br />

Non so se ci azzecca. ma va beh! allora dunque ..in che maniera è possibile discernere che<br />

l'esperienza di un un aspirante è falsa e quindi parla a vanvera o è vera e quindi non parla a<br />

vanvera?<br />

Non saresti così gentile da tentare di insegnarmelo?<br />

Un'altra cosa che non ho capito:nelle mie scarse esperienze ho partecipato ad incontri per esempio<br />

con dei maestri tibetani.<br />

Si facevano domande e si rispondeva.<br />

Senza remore.<br />

A volte qualcuno parlava a sproposito, ma nessuno lo redarguiva e si inalberava.<br />

Al massimo si rideva.si diceva che non c'erano distanze e differenze e solo stare seduti insieme<br />

significava qualcosa.... .. pensi fosse sbagliato?<br />

talita:<br />

Scusami tu , teatrante.<br />

Di solito non si parla molto e non solo qua,<br />

quindi solo un'ultima precisazione. .<br />

chi parla a vanvera chiaramente non eri tu,<br />

ma non comprendo come tu ancora non lo abbia colto...<br />

il resto l'ho già chiarito.<br />

SAI RAM<br />

Euclide:<br />

Ripartirei da una frase del teatrante:<br />

160


Ikkiyu, un monaco illuminato della setta Rinzai era uno dei maggiori frequentatori di bordelli<br />

della sua epoca.<br />

ha scritto versi del genere<br />

" niente è più bello che leccare gli umori della mia donna che scendono sulle sue coscie..."<br />

in occidente un santo che scrive certe cose sarebbe impensabile.<br />

se poi si scopre che Ikkiyu era l'abate del più importante monastero Zen della sua epoca la cosa è<br />

anche più curiosa.<br />

nessuno discepolo si è mai risentito , nonostante la devozione, se altri dicevano che IKKiyu<br />

trombava come un riccio.<br />

Credo che uno degli errori più frequenti è personalizzare una frase, un'asserzione o persino una<br />

risposta data da un maestro a qualcuno di specifico, a tutto e tutti.<br />

E' un discorso che spesso è venuto fuori in riferimento a Baba, ma che poteva benissimo venire<br />

fuori in riferimento a chiunque.<br />

L'affermazione che può fare un maestro, in un dato contesto, in una data condizione e più ancora in<br />

particolare in risposta al dato aspirante non è in alcun modo generalizzabile a tutto e tutti, di tutti i<br />

tempi, di tutte le epoche.<br />

La risposta che posso aver ricevuto io ad una specifica domanda può benissimo essere<br />

completamente diversa da quella ricevuta da qualcun'altro alla stessa identica domanda.<br />

Se ho ricevuto una certa risposta, non posso andare in giro a dire che alla tale domanda si<br />

risponde nel tal modo, o che il tal maestro rispondeva così, perchè direi una falsità.<br />

Rispondeva così a me in quel momento, in quella situazione, in quel contesto...magari dopo due<br />

anni alla mia stessa domanda avrei ricevuto una risposta diversa ancora.<br />

Dire che Ikkiyu ( un monaco illuminato, abate del più importante monastero Zen della sua epoca<br />

etc etc...) frequentasse bordelli, leccasse umori, e scopasse come un riccio, non dice nulla, nulla<br />

aggiunge e nulla toglie, nè ad Ikkiyu, nè a me sopratutto, per il semplice fatto che quanto sopra non<br />

mi autorizza a pensare che se io lecco umori, scopo come un riccio, e frequento bordelli diverrò<br />

illuminato come lui !<br />

Non vi è nesso causale di sorta tra le affermazioni di cui sopra e me, nè affermative nè altrettanto<br />

negative.<br />

nel senso che nulla vieta nemmeno che se scopo come un riccio, lecco umori e frequento bordelli<br />

non possa illuminarmi. ..<br />

Quindi la vita di Ikkiyu, le sue frequentazioni, etc etc non mi sono rilevanti a nè in positivo nè in<br />

negativo, se ne può parlare, conversare, commentare e criticare, ma restano affermazioni fini a se<br />

stesse, senza alcun costrutto per colui che le pronuncia.<br />

Tuttalpiù potrebbe verificare se tale condotta di vita gli porta qualche chiarimento sulla sadhana,<br />

se ciò non fosse le può tranquillamente accantonare come aneddoti folcloristici del tal<br />

personaggio.<br />

Teatrante:<br />

si parlava di Sai baba, Euclide.<br />

la premessa necessaria è:"<br />

1)-Sai baba si fa toccare il pisello dai discepoli e quindi non è un Maestro o un avatara come<br />

161


pensano alcuni.<br />

2)-Sai baba è un Maestro ,o un avatara come pensano alcuni ,e quindi non si fa toccare il pisello<br />

dai discepoli"<br />

sono frasi che significano la stessa cosa.<br />

Si è quindi preso ad esempio Ikkyu,ma avremmo potuto farlo anche con Mila Repa o con Naropa<br />

maestro di Marpa,per tentare di ecidenziare come il suo essere maestro illuminato non veniva<br />

messo assolutamente in dubbio dalla sua condotta sessuale e che nessuno dei suoi (loro) discepoli<br />

si sarebbe mai sentito offeso a sentir parlare di determinate condotte sessuali.<br />

Ci viene il dubbio che la sfera sessuale in occidente sia oggetto di tabù.<br />

il sesso tra l'altro faceva ampiamento parte della via intrapresa da Ikkiyu.<br />

Il problema effettivo è che si prendono , in occidente delle frasi e le si impugnano come clave per<br />

difendere questo o quel parere questo o quel maestro.<br />

Dire che sai baba è un illusionista o un briccone in un ambito nel quale si fa riferimento a Visnù<br />

come Illusionista e alla sua maya come il più grande degli imbrogli (la storia di Visnù che chiede<br />

l'acqua a Narada e lo precipita in una situazione familiare dapprima idilliaca e poi tragica per<br />

mostrargli la sua maya citata in precedenza sulla lista mi pare fosse raccontata da ramakrisna)<br />

non mi pare possibile essere considerata offesa.<br />

E' altresì vero che in altri ambiti ciò può portare a dire "visto! l'avevo detto che era un ciarlatano",<br />

ma abbiamo la sensazione che questo luogo non sia frequentato da scientisti o esperti di gossip.<br />

Ci si stupiva che semplici parole portassero a scontri verbali di cattivo gusto a dispute su cacca di<br />

cane e cacca di mucca.<br />

Ma è colpa del teatrante.<br />

Certe cose non le comprende.<br />

Cosa cambierebbe delle parole del Cristo, della loro potenza del suo sacrificio per insegnare la Via<br />

della croce (o dell'errare ) se avesse fatto sesso con Maria di Magdala?<br />

Niente di niente.<br />

Ascolto spesso una registrazione in mp3 di Sai baba che recita il gayatri mantra vaidiko.<br />

ciò che provo è meraviglioso e indescrivibile.<br />

Cosa cambierebbe in tale indescrivibile sensazione il sapere o il dire che sai baba ha fatto o non ha<br />

fatto sesso con quello o quella?<br />

perchè accendere dispute su questi fatti irrilevanti?<br />

E' questo che non capisco , Euclide.<br />

E' questo che mi sorprende.<br />

Euclide:<br />

Mi verrebbe da risponderti perchè a tutta evidenza la rilevanza, o ciò che è rilevante è direttamente<br />

proporzionale al grado coscienziale di colui che rileva.<br />

Sostieni e ne condivido il sentire che le parole di un Cristo, non cambierebbero di una virgola nella<br />

loro pregnanza-sostanza- essenza sia che lui fosse o non fosse l'amante-marito o cos'altro di Maria<br />

162


163<br />

di Magdala.<br />

Non cambierebbero nemmeno se lui fosse un gay, se Giovanni fosse stato il suo amante come alcuni<br />

sostengono, non cambierebbero nemmeno se il cristo si fosse ubriacato tutte le sere e si fosse<br />

accompagnato sempre e solo di ladri, papponi, e puttane.<br />

Definire cosa è rilevante e cosa no dipende esclusivamente dal tuo grado di consapevolezza, non<br />

v'è altra misura, altro parametro di riferimento, altra scala cui riferirsi.<br />

I farisei ne avevano altri di parametri per rilevare il rilevante dall'irrilevante, per loro il sabato<br />

veniva prima dell'uomo, per il cristo no, per esempio. Il sabato era irrilevante se a confronto con lo<br />

storpio da curare.<br />

Mi chiedi e ti meravigli dell'ampio ventaglio di interpretazione di ciò che è rilevante da ciò che non<br />

lo è...<br />

Quella volta del sabato, e sicuramente tante altre volte, cercarono di fargli la pelle al Cristo per il<br />

suo giudizio di cosa era o non era rilevante, e ti meravigli che qui in lista ci si scaldi per le stesse<br />

identiche dinamiche ?<br />

Non v'è scala univoca, non v'è parametro di riferimento fisso, la consapevolezza è tutta la rilevanza<br />

possibile e nessuna.<br />

... ..Occorre offrire la totalità di se stessi, poiché soltanto offrendo tutto si riceve tutto....<br />

Ricorda la massima evangelica che il regno di Dio (tutto) è degli ultimi (coloro che hanno dato<br />

tutto...)<br />

Mi verrebbe da chiedere per chi è disposto a dare tutto, a offrirsi interamente, per costui cosa è<br />

rilevante ?<br />

Chi è disposto a offrire tutto, il suo parametro di rilevante secondo te come si colloca ?<br />

La rilevanza richiede un contrappeso, se stessi, se il te stesso viene meno, o si attenua fortemente,<br />

ne consegue che....<br />

Teatrante:<br />

Comprendo,ma non comprendo.<br />

Cioè ....non ho l'esperienza per capire.<br />

Forse non c'entra, ma mi viene in mente la storiella di Buddha e della polvere.<br />

La storiella di Buddha che decide di fermarsi su questo piano di coscienza per comunicare<br />

l'ineffabile:<br />

“Ci sono alcuni che sono chiaroveggenti e non necessitano del mio insegnamento, altri i cui<br />

occhi sono così annebbiati dalla polvere che, benché dato, non gli daranno attenzione,<br />

ma, fra questi due, ci sono anche altri con poca polvere nei loro occhi che possono essere aiutati<br />

a vedere, per amore di questi io ritornerò fra l’umanità e insegnerò”<br />

.Cioè... mi pare...tu vuoi dire che il dare o il non dare rilevcanza a certe cose dipende dalla polvere<br />

di Budhha?o dal decidersi di darsi?<br />

Non so.<br />

Faccio un pò fatica a seguirti.<br />

Scusami.


Autista:<br />

La medesima via viene percorsa in due direzioni.<br />

C'è chi va e c'è chi viene.<br />

Chi va, si occupa di arrivare, si occupa della meta, si occupa di niente se non arrivare.<br />

Chi viene, è già andato.<br />

Una volta compresolo, si occupa della via, ma la via è la Vita. La Vita/Madre/Essere è tutti gli<br />

esseri - consapevoli e inconsapevoli.<br />

Si entra/realizza la sincronicità degli esseri, l'interdipendenza degli esseri.<br />

In un dojo, la parola è per gli iscritti.<br />

Quando il dojo si amplia a contenere i mondi, ogni parola riverbera in tutti i mondi, ogni mondo<br />

diviene discepolo, ogni piano diviene discepolo.<br />

Si diviene "Signore" dei mondi.<br />

Di tutti.<br />

Si parla all'uno, ma l'uno è sempre e comunque l'Uno - e trino e molteplice - e ogni parola è<br />

testimonianza e vibra nell'intero universo.<br />

Una volta aperta la porta del dojo, occorre esporre il segno, il proprio vessillo davanti alla porta.<br />

Esso non serve a ricordare a chi passa, chi è dentro.<br />

Esso serve a ricordare a noi stessi che non c'è più dentro e più fuori.<br />

Che la spada non uscirà più dal fodero, perché se Hanuman agita la mazza, l'intero universo ne<br />

viene scosso.<br />

Se Shiva rimesta l'acqua, gli interi universi ne vengono agitati.<br />

La presa di coscienza che il bruco è divenuto farfalla, lascia a sua volta il posto al Maestro del<br />

mondo, ed egli non può non sentire ogni vacca che viene percossa, ed ogni vacca che viene<br />

percossa non può non amarlo, anche inconsapevolmente. .. egli è schiavo di amore.<br />

Il Demiurgo è schiavo della sua Creazione, è schiavo attraverso l'amore per le sue creature.<br />

Non c'è decisione, non c'è polvere, non c'è Buddha.<br />

Non c'è rilevanza.<br />

In una stanza ove siedono Maestro e discepolo, c'è solo il discepolo.<br />

Nel mondo non c'è più il Buddha, ci sono solo le creature nel dojo infinito.<br />

E ogni creatura è insieme Buddha e polvere e decisione e rilevanza.<br />

E ne' tutto questo.<br />

La consapevolezza di essere, si realizza poi come amore.<br />

L'amore è consapevolezza di tutti gli esseri. Nessuno è escluso dalla consapevolezza dell'aspirante<br />

che realizzi che la via si percorre in due direzioni.<br />

Ma è detto lo stesso anche dell'aspirante nella tradizione, anche se ancora non l'ha realizzata.<br />

164


165


II, 22- Sukha<br />

Euclide:<br />

“Ci sono alcuni che sono chiaroveggenti e non necessitano del mio insegnamento, altri i cui occhi<br />

sono così annebbiati dalla polvere che, benché dato, non gli daranno attenzione, ma, fra questi due,<br />

ci sono anche altri con poca polvere nei loro occhi che possono essere aiutati a vedere, per amore di<br />

questi io ritornerò fra l’umanità e insegnerò”.......<br />

La storiella proposta dal teatrante la leggo in questo modo.<br />

Vi sono alcuni il cui grado coscienziale (consapevolezza) è elevato e non necessitano di alcun<br />

insegnamento.<br />

Altri la cui consapevolezza è così bassa che benchè esposti ad un insegnamento non ne sanno trarre<br />

alcun beneficio. Altri ancora la cui consapevolezza si trova in una condizione intermedia, il cui<br />

grado di attenzione è sufficiente a cogliere l'insegnamento, la rilevanza dell'insegnamento, per<br />

costoro io tornerò etc etc.<br />

Se ci fai caso si parla di attenzione.. .benchè dato, non gli daranno attenzione, che si potrebbe anche<br />

tradurre benchè dato, non gli daranno rilevanza.<br />

L'attenzione, la rilevanza dipende dal grado di consapevolezza.<br />

Ciò che per te è rilevante, l'insegnamento di un buddha per esempio, per qualcun'altro può non<br />

esserlo minimamente, essendo rilevante tuttaltro.<br />

L'attenzione, la rilevanza di qualcosa in un certo modo è l'esatta misura di ciò che ancora manca,<br />

dell'incompiutezza che ancora esprime l'aspirante.<br />

Se necessiti di un'insegnamento, perchè sei maturo per quell'insegnamento (quando l'allievo è<br />

pronto compare il maestro...) allora la tua attenzione, la tua rilevanza sarà focalizzata a quello,<br />

all'insegnamento, al maestro.<br />

Se invece la tua attenzione\rilevanza è ancora focalizzata su altri piani fenomenici, cercherai quelli,<br />

porrai attenzione a quelli, ti saranno rilevanti quelli...e questo lo dico senza alcuna condanna o<br />

giudizio di sorta, ma quale una semplice constatazione.<br />

Se un bambino di sei anni pone la sua attenzione e rilevanza ai balocchi, è la sua età, la sua maturità<br />

a guidarlo.... a quale condanna e giudizio dovrei mai sottoporlo ?!<br />

Vi sono anche quelli, i primi della storiella, la cui consapevolezza è già elevata, o se preferisci la cui<br />

incompiutezza è minima se non nulla, a costoro non serve nulla, non cercano nulla, tutto è già stato<br />

dato perchè.... tutto hanno già dato, se stessi.<br />

Teatrante:<br />

Forse ho capito perchè non capisco!<br />

La Volonta!<br />

Quel tuo ripetere, Euclide "bisogna dare tutto se stessi....bisogna donare se stessi" è una cosa che<br />

assomiglia alla volontà realizzativa.<br />

Se voglio raggiungere questa meta devo donare tutto me stesso.<br />

Ecco il punto, forse(dimmi se sbaglio).<br />

Il teatrante lavora sul corpo.<br />

Nel lavoro del corpo (nella danza nelle discipline marziali taoiste, nella spada) c'è uno stato<br />

particolare da raggiungere che i cinesi chiamano Shoong e gli indiani Sukha<br />

Se non si è shoong è inutile praticare la spada o il tai chi chuan.<br />

Se non si è sukha non si può praticare hatha yoga.<br />

166


Non si può studiare per essere shoong.<br />

Non si può arrivare con la volontà ad essere shoong.<br />

Perchè shoong è ,appunto, assenza di tensioni muscolari volontarie.<br />

Lo si è quando non si è.<br />

Pretegianni:<br />

Offrire completamente se stessi (corpo denso, sottile e causale) include anche la volontà, qualsiasi<br />

volontà.<br />

Tale offerta equivale ad una resa totale, ad un silenzio profondo, alla morte di tutto quello che<br />

l'uomo presume di sapere. "Poi" si è liberi, poiché si è e si vuole quello che l'Essere è e vuole.<br />

Potrebbe in un certo senso corrispondere allo Shoong di cui dicono i cinesi.<br />

Ovviamente le parole vanno prese con le pinze.<br />

"I migliori del resto - afferma R. M. Rilke - si sbagliano nelle loro parole, quando ad esse chiedono<br />

di esprimere il sottile, l'inesprimibile" .<br />

Quando incontrai il Maestro provai la sensazione di essermi addormentato milioni di anni prima e<br />

di essermi all'improvviso svegliato.<br />

Eppure quelle distese sconfinate di tempo non erano che il battito d'ala di una farfalla.<br />

Affacciarsi anche solo per un istante sull'Abisso della Presenza, quale Mistero!<br />

Chi si addormenta?<br />

Chi si sveglia?<br />

Tigre:<br />

Ho preso a a caso un'Agenda dalla libreria, il diario di bordo di Mére:<br />

undicesimo volume dell'agenda (1970) , pagina a caso, Vorrei leggervela.<br />

Inizio da metà pagina<br />

[Lui è il corpo, Mére sta descrivendo una delle sue esperienze con il corpo, specificatamente si sta<br />

misurando con il decadimento, apparente, del suo corpo molto anziano: siamo nel 1970, tre anni<br />

prima della morte fisica:<br />

1973, 95 anni]<br />

(....)<br />

"Tutto tutto deve essere armonioso...armonia, armonia, armonia.<br />

Qualcosa....(le parole sono proprio aride, tanto aride, tanto vuote), qualcosa....una vibrazione che lui<br />

conosce bene....una combinazione che per lui è...la combinazione espressa dell'Amore e<br />

dell'armonia. Ma 'amore' è poco, e 'armonia' è poco. Le due cose unite formano (con qualche<br />

cos'altro ancora) il suo modo di essere nell'universo.<br />

Era molto divertente, davvero molto divertente.<br />

Lui capisce tanto, ma tanto bene...tanto bene...che tutti hanno lo stesso diritto di esistere e che<br />

occorre...E tutti insieme sono a malapena in grado di esprimere Quello che deve essere espresso.<br />

Era il corpo, non la mente...è strano, ha un senso di realtà che non è nè mentale nè emotiva nè<br />

niente del genere. E' un'altra cosa. Ed è molto, molto concreta.<br />

Strano.<br />

Era così contento, tanto contento! Diceva: "Sì, è così, è così!"<br />

Come se il Signore gli avesse detto qual è il Suo segreto. E ha detto:<br />

"Adesso lo so; adesso so come stanno le cose."<br />

E ognuno...ognuno, tutti...ognuno, tutti quei miliardi...tutto. Ma gli altri non lo sanno! (Mere ride)<br />

Il corpo è proprio divertente! Era divertente l'esperienza.<br />

Armonia, amore.<br />

Però...non quello che gli uomini mettono in queste parole...no.<br />

E' successo dopo la lettura di tutti questi Aforismo: gli danno un da fare molto intenso [si riferisce<br />

al libro Aforismi di Sri Aurobindo] [il resoconto dell'esperienza è finito ma Satprem (il trascrittore<br />

167


dell'Agenda di Mere) ha il permesso di chiedere qualcosa e chiede:<br />

"E il mio modo quale dovrebbe essere?"<br />

Mére risponde:<br />

"Ah, devi trovarlo tu! Sì, è divertente solo così!<br />

Il tuo io crede di saperlo, però non è più il corpo a saperlo<br />

(Mere indica sopra la testa)<br />

No...bisogna trovarselo. (Mere ride)".....<br />

168


II,23 - Meditazione<br />

Polifilo:<br />

Il Teatrante pare uno pieno di certezze....<br />

In una simpatica commedia inglese uno dei personaggi diceva: "Non ho certezze. Certezze sono per<br />

chi dubita."<br />

Bella vero?<br />

Ricordo la storia di un tipo che, tornato da un anno di ritiro nel monastero Zen di Kinkaku, trova<br />

gli amici che gli chiedono:<br />

"Cos'hai scoperto durante quest'anno al monastero?"<br />

Al che lui risponde -<br />

"Ho scoperto che non c'era bisogno di nessun anno in nessun monastero."<br />

Qual'è la morale della storia secondo te teatrante?<br />

Non sarebbe forse che, per comprendere che non c'è segreto, che non c'è una montagna da scalare,<br />

che non c'è bisogno di un anno in un monastero, uno ha magari bisogno di intraprendere una<br />

scalata o un anno di monastero?Ossia: senza quell'anno di monastero ....<br />

Teatrante:<br />

"Cos'hai scoperto durante quest'anno al monastero?"<br />

Al che lui risponde -<br />

"Ho scoperto che non c'era bisogno di nessun anno in nessun monastero."<br />

Vedi Polifilo, lo zen è terribile.<br />

Terribile perchè una mente sveglia può comprendere( credere di comprendere) ciò che invece va<br />

vissuto.<br />

Non c'era nessun bisogno di un anno nel monastero, ma se non si fosse stati al monastero per un<br />

anno non si sarebbe compreso.<br />

Sembra questa la morale , nevvero?<br />

Forse no.<br />

(senza scopo,senza tecnica , senza conoscenza)<br />

Forse si tratta di una storiella che , come quasi tutte le storielle zen, vuol mettere in evidenza il non<br />

agire.<br />

Wu wei.<br />

Non agire si accompagna ad un mutamento della percezione dell'apparenza fenomenica.<br />

Se ne può parlare e scrivere per secoli ma sarebbe (è) completamente inutile.<br />

Il non agire è l'azione del ricettivo.<br />

Il problema non è lo stare nella caverna ad osservare le ombre cinesi della realtà fenomenica: è<br />

che vuoi scalare la montagna o gioisci se ti si indica un percorso alternativo.<br />

Il monaco che scopre che non c'era bisogno di un anno nel monastero probabilmente avrebbe<br />

scalato la montagna mille volte.<br />

Ma non per raggiungere la vetta.<br />

Solo per scalarla.<br />

Non c'è nessun bisogno di scalare la montagna.<br />

Non c'è nessun bisogno di stare un anno in monastero.<br />

Non c'è nessuna causa.<br />

E se non vi è causa come può esservi un effetto?<br />

Perchè scali la montagna?<br />

Perchè è completamente inutile!<br />

Ciò che non provoca un effetto è completamente inutile.<br />

Esattamente come meditare.<br />

169


Può anche darsi che il maestro ti dica di non scalare la montagna e ti indichi l'entrata della<br />

grotta.<br />

Può anche darsi di no.<br />

Euclide:<br />

Forse vuoi dire:ciò che provoca un'effetto (ossia una causa) è perfettamente inutile.<br />

jnana marga ?<br />

Neti-neti, non questo non quello...è reale, o se preferisci questo e quello sono completamente<br />

inutili.<br />

Teatrante:<br />

Dire ciò che non provoca un effetto è completamente inutile e ciò che provoca un effetto è<br />

completamente inutile è , per certi versi, esattamente la stessa cosa.<br />

Euclide:<br />

Avevo inteso dire che "ciò che provoca un effetto è completamente inutile" era simile come<br />

affermazione di metodo a quello dello jnani che va constatando questo non è reale, quello non è<br />

reale (neti, neti).<br />

Ovvero riconoscere ciò che è effetto è riconoscere il divenire stesso (causa-effetto) quindi ciò che<br />

non è reale. Inutile era una sorta di negazione, non è questo, non è quello, una cosa inutile è una<br />

cosa che non serve alla tua ricerca, che non è ciò che cercavi...<br />

Teatrante:<br />

Credo anche che inutile possa essere usata con accezioni diverse.<br />

Diceva l'Autista:<br />

"Fare la meditazione (zazen) non serve a niente.<br />

E finché non si impara a fare la meditazione che non serve a niente, non serve a niente fare la<br />

meditazione" . èKodo Sawaki (1880-1965) ]<br />

Imparare la meditazione che non serve a niente significa aver raggiunto la terza fase<br />

dell'assimilazione dell'insegnamento.<br />

La prima fase è l'audizione (in sanscrito sravana), nella quale si ascolta l'insegnamento del nulla.<br />

La seconda fase è quella di riflessione profonda(in sanscrito manana) nella quale si riflette<br />

sull'insegnamento.<br />

La terza fase è quella della profonda e continua meditazione (in sanscrito Niddhyasana) .<br />

Imparare a fare la meditazione che non serve a niente, fare la meditazione che non serve a niente e<br />

affermare "fare a meditazione non serve a niente ".sono tre cose diverse<br />

che ne pensi Euclide?<br />

Euclide:<br />

A prima botta ti direi che sillogismi del genere andrebbero sorbiti a piccoli sorsi, pena l'immediata<br />

ubriacatura dell'ascoltatore.<br />

Quindi smaltita la mia prima e immediata sbornia provo a risponderti.<br />

Partiamo dall'affermazione dell'autista.<br />

"Fare meditazione (zazen) non serve a niente" è un'affermazione, si può accogliere come negare di<br />

170


fondo un "no comment"...<br />

"Finchè non si impara a fare la meditazione che non serve a niente, non serve a niente fare la<br />

meditazione"<br />

questa suona molto simile ad un koan, un paradosso..ovvero verrebbe da chiedersi come faccio ad<br />

imparare che non serve a niente fare la meditazione senza fare la meditazione che non serve a<br />

niente ?<br />

Personalmente la leggo in questo modo: la risoluzione dell'enigma sta nella prima affermazione,<br />

fare meditazione zen non serve a niente.<br />

La frase sembra dire che fare meditazione non serva a niente, ovvero sembra lasciar intendere una<br />

finalità, uno scopo, al fare meditazione, ovvero che il fare meditazione sia un'azione-causa che non<br />

serva a niente, ovvero di inutile effetto.<br />

Se la leggiamo così cadiamo nel paradosso che segue dopo, finchè non si impara a fare la<br />

meditazione che non serve a niente, non serve a niente fare la meditazione, ovvero continuiamo a<br />

dare alla meditazione il significato di un'azione, di un'agire da cui ci si aspetta un risultato,<br />

un'effetto.<br />

Invece il dire fare meditazione zazen non serve a niente nega l'azione stessa del "fare meditazione",<br />

non nega l'effetto, nega la causa-azione stessa.<br />

E' il fare meditazione che non sussiste, non c'è, non esiste un "fare meditazione", non esiste l'azione<br />

"fare meditazione" e quindi nemmeno un servire o non servire a seguire. Insomma è la solita<br />

differenza tra l'essere ed il divenire.<br />

Se la meditazione viene intesa in essere, è e non diviene, quindi non può essere causa e quindi<br />

effetto di alcunchè. Altrimenti c'è un "fare meditazione" con tutto quello che ne consegue...<br />

Autista:<br />

La frase è di Kodo Sawasaki ed è di una linearità e purezza a dir poco estasiante.. . da contemplare<br />

per ore... per mesi... per anni... è piena... è gioia... è una porta alla Conoscenza di Sé.<br />

"Fare la meditazione non serve a niente".<br />

Non ci può essere e non c'è alcun fine nella meditazione.<br />

Perché la meditazione è lo stato naturale dell'essente consapevole in sé.<br />

L'essere non ha scopi, non ha fini, non ha causa e non ha effetti.<br />

Meditare è essere.<br />

Quindi non ha alcun fine, scopo, non serve "altro".<br />

E' bastevole in sé.<br />

Quindi non serve a niente.<br />

Meditare non serve, perché non porta ad alcuna alterità.<br />

Meditare è meditare, non è asservito ad alcun scopo, ottenimento, effetto, né può essere causato da<br />

alcuna volontà, istanza, movimento.<br />

Quindi, sino a quando non si ha questa posizione coscienziale (ove sia possibile la meditazione<br />

pura, che non serve a niente) è del tutto inutile meditare.<br />

Della serie, come disse l'assistente assegnatoci da XXX YYY, il responsabile dello Shankara Math<br />

di Sringeri, alla domanda, ma dove è la "sala di meditazione" : "Sala di meditazione? !!<br />

Meditazione? Noi, qui si lavora. La meditazione la fanno gli Shankaracarya" .<br />

Esistono gli asrama, esistono le varna, esistono i sandhya, esistono gli yoga, esistono coloro che<br />

non ne tengono conto.<br />

Capita a costoro di soffrire di delirio di onnipotenza<br />

171


Tigre:<br />

Capisco il ragionamento, di squisita purezza..... ..<br />

Resta il fatto che ci saranno persone che, preda del delirio di onnipotenza, riterranno "la pratica<br />

della seduta" inutile, avranno escluso l'asana pratica primaria di provare a sedersi sulle chiappe,<br />

provare a sentire l'agitazione della mente, provare a calmarla.<br />

Euclide:<br />

Forse la mia domanda ti risulterà ingenua, ma per sentire l'agitazione della mente devo per forza<br />

stare seduto sulle chiappe ?<br />

Perchè da impiedi, mentre cammini, mentre guardi la tv non la senti forse l'agitazione della mente?<br />

E' lì che frulla tutto il tempo come fai a non sentirla...<br />

Tigre:<br />

Non sapranno allora neppure raddrizzare la schiena che per anni resterà in posizione scorretta<br />

(nei ritiri, nei seminari, nelle conferenze.. ..), manifestando con la postura il rinnovarsi di una<br />

chiusura al nuovo e al niente.<br />

C'è un divenire inutile, un dare alla meditazione il significato di un'azione, di un'agire da cui ci si<br />

aspetta un risultato, un'effetto: lavorare sul corpo.<br />

Un lavoro che non serve a niente per definizione: "io non sono questo corpo" ma per maturare<br />

questa consapevolezza occorre un divenire molto, molto consapevole.<br />

Euclide:<br />

Il fatto che io non sia questo corpo non vuol dire che lo debba lasciare marcire, motivo di più se su<br />

questo piano il corpo mi serve, e visto che ci sono questo già vuol dire che a qualcuno\qualcosa<br />

serviva.<br />

Insomma se oggi ci sei con un corpo, quel corpo è già motivo più che sufficiente a se stesso per<br />

portarlo a naturale compimento.<br />

D'altra parte anche per un jivanmukta il corpo è utile, se non a "lui", a coloro che a lui si<br />

avvicinano, e devono relarsi su questo piano che è quello che coscientemente conoscono. Insomma<br />

a qualsiasi consapevolezza ti rivolga c'è sempre un perchè del corpo.<br />

Che sarebbe quasi come chiedere perchè la vita, perchè il mondo...<br />

Tigre:<br />

In un eventuale dialogo sulla sadhana quotidiana (quella fatta di piccole cose) persone potranno<br />

affermare con sicurezza:<br />

"Hai presente che cosa ha detto " il responsabile dello Shankara Math di Sringeri, alla domanda,<br />

ma dove è la "sala di meditazione" : "Sala di meditazione? !! Meditazione? Noi, qui si lavora. La<br />

meditazione la fanno gli Shankaracarya"<br />

Euclide:<br />

Certo che andare a chiedere in uno shankara math dove è a sala di meditazione è andare a<br />

cercarsela....<br />

Tigre:<br />

..........In alternativa per sviluppare la consapevolezza dell'essere potremmo meditare (evoluto nel<br />

ronfare) sul divano davanti alla televisione sul essere/niente cosmico in cui questo niente è<br />

172


immerso....<br />

Euclide:<br />

sviluppare la consapevolezza dellessere ?<br />

suona molto come andiamo a fare meditazione...<br />

Tigre:<br />

Difatti è proprio così: andiamo a fare meditazione, andiamo a sederci sulle chiappe..... sul duro<br />

pavimento, senza appoggiarci ai muri e agli schienali, nudi e crudi.<br />

Troppo comodo osservare la meditazione della mente in piedi o trafficando in casa, si gestisce<br />

molto molto meglio, nel senso che uno se la conta, se la mena, se la suona e se la canta.<br />

Altra cosa sono i 20 minuti canonici con le chiappe sul cuscino (uno solo, e duro), a fremere perchè<br />

hai mille altre cose da fare, a osservare come non si è capaci di star fermi, con gli occhi chiusi (o<br />

fissando -palpebra semi aperta - un punto sul pavimento o la punta del naso), a osservare come che<br />

mi si informicoliscano i piedi.<br />

Guardare che mi fanno male le chiappe, la schiena si piega in avanti, le spalle sono incurvate, che<br />

non sento l'asse della colonna vertebrale, che il respiro è ansioso o impercettibile e se lo<br />

approfondisco trovo difficoltà o piacere...,che mi batte il cuore, che dopo dieci minuti già non ce la<br />

faccio più e..... speriamo che finisca presto sta tortura!!!!!<br />

Mica sono uno swami io (non è il mio caso, la "tortura meditativa", però ci sono passata)....<br />

Noi siamo ricercatori, parliamo, confrontiamo le nostre idee, discutiamo, facciamo altro...<br />

Questa ansia di fare qualcosa di utile o di non fare qualcosa di così palesemente "niente" come<br />

stare seduto con le chiappe sul pavimento è per me evidente.<br />

Ho smesso di fare le guerre sante contro i falsi meditanti da anni ormai, ma mi resta l'immagine di<br />

persone davvero sedute in meditazione, quel sorriso aleggiante, il corpo così presente eppure<br />

altrove..<br />

...<br />

Mi piace di tanto in tanto sedermi e osservare il contenitore corpo onestamente, fino a costringerlo<br />

a spegnere ogni suo palpito.<br />

Per me, dal mio punto di vista, è un'ottima pratica.<br />

Tutto il resto, le parole, a volte mi paiono solo giustificazioni per non farlo, modi per delegare una<br />

pausa di silenzio "voluta", a chi lo fa per "lavoro": gli shankaracarya, i monaci tibetani.<br />

Noi, però siamo meglio, dai! noi meditiamo sempre, anche, e soprattutto, mentre guidiamo, laviamo<br />

i piatti e traffichiamo.<br />

Vedere il trafficare della mente, il suo frullare, non è meditare.<br />

Teatrante:<br />

"Quando viene suonato tre volte un campanello,detto campanello del rispetto,si uniscono le mani e<br />

ci si inchina.<br />

Questo atto di rispetto[... ] è indice del fatto che vi è uno scopo senza distrazioni o una mente senza<br />

confusione....(in realtà) .E' proprio del novizio, che comincia ad apprendere,riuscire ad afferrare la<br />

propria mente e non permettere che si confonda."<br />

"...Quello in cui si plasma una mente che non ha luoghi di stallo, è il livello più alto" dice Takuan<br />

173


Soho<br />

Euclide:<br />

Comunque, cara tigre,Non dicevo che vedere il trafficare della mente, il suo frullare fosse<br />

meditare, seguivo solo il tuo ragionamento che sosteneva...<br />

Avranno escluso l'asana pratica primaria di provare a sedersi sulle chiappe, provare a sentire<br />

l'agitazione della mente, provare a calmarla.<br />

Per provare a calmare la mente occorre certo prima vederne l'agitazione, ne devo dedurre che per<br />

te meditare sia questo, ossia vedere l'agitazione della mente e calmarla ?<br />

Allora ti pongo la domanda direttamente cosa è meditare per te ?<br />

Come attui la meditazione ?<br />

Stando seduta, osservando l'agitarsi della mente e cercando di calmarla ?<br />

o altro ?<br />

Tigre:<br />

mmmhhh....fai domande difficili... hummm...<br />

Stavo giusto meditando sul "nulla" mentre trafficavo con le mani....<br />

e moh devo pensare!prima trafficavo con la mente, anche ora sto trafficando. .sì, entrare nello stato<br />

meditativo è accorgersi che la mente ha smesso completamente di trafficare.<br />

Per raggiungere questo stato conosco solo due modi: la seduta meditativa tradizionale (tipica dello<br />

yoga) e la trans yogica dello yoga nidra: unione del conscio al subconscio ma senza perdita di<br />

coscienza come nel sonno.<br />

Cos'è la meditazione per me?<br />

Per me è la sospensione delle funzioni mentali, del trafficare della mente appunto, è la<br />

contemplazione del corpo in stato di assoluta immobilità e delle funzioni fisiche involontarie,<br />

il che implica la consapevolezza di tutte le sensazioni fisiche che sorgono....se sorgono.<br />

L'accettare che sono lì, accettare che non c'è scopo, rimanere e basta, osservare quanto è difficile<br />

non fare niente perchè siamo programmati a fare/pensare sempre,quando parte il movimento<br />

domandarmi chi sono io e rispondermi io non sono questo corpo, io non sono questa mente...chi<br />

sono io? bon. per tradizione pratico vippasana che ha come unico oggetto a cui riportare<br />

l'attenzione il respiro che entra e che esce dalle narici e la localizzazione sul cuore, diciamo, del<br />

testimone/osservatore.<br />

Se la posizione non è perfetta, assolutamente comoda ma senza cedimenti (colonna curva o<br />

inclinata in avanti, ad esempio) o rigidità, non si stabilizza un bel lingam di niente, secondo me e<br />

l'osservare il trafficare della mente non evolve.<br />

L'esperienza è sempre nuova, non si ripete mai uguale, c'è sempre da rettificare, da trafficare col<br />

corpo per mettere in linea i baricentri : fontanella e sacro, centro vitale, (hara), cuore, collo,<br />

cranio (appeso al celo con una corda....)il lavoro non è ripetizione, è sperimentazione, non è<br />

"immediato" (lo dico e lo faccio) ed è difficile...<br />

...ecco perchè penso che sia abbastanza inutile menarsela sulla meditazione.<br />

Solo farlo e basta, magari nel corso dei seminari....<br />

ma farlo con onestà, con umiltà:<br />

che cavolo di meditatore sono se medito appoggiato a un muro con tre cuscini (due sotto le chiappe<br />

e uno sotto le caviglie) se penzolo in avanti e mi ciondola la testa, o peggio se ronfo?<br />

Però in teoria so tutto della meditazione. ...e magari pratico pure quella "integrale" o<br />

"trascendentale" ....non mi fare dire parolacce và!<br />

174


175<br />

Che ancora ho nella memoria alcuni meditanti con musiche subliminali stravaccati sui divani<br />

che ricevono istruzioni dai mondi sottili.....Ok! anch'io ho ronfato contro un muro a all'accademia,<br />

mentre l'autista parlava....<br />

però so che cos'è quell'altra cosa.<br />

Chiedo scusa per l'arroganza.<br />

....ma, finchè il corpo non acquisisce la posizione "perfetta" dove veramente non c'è più niente da<br />

fare di utile per il corpo, perchè il corpo è veramente in silenzio, immobile, a suo agio e il respiro è<br />

fluido "olio che cola nell'olio" e questo stato viene mantenuto volentieri e senza stress per un po' di<br />

minuti (20-30, non siamo eroi) di che diavolo di meditazione stiamo conversando?


CAPITOLO 3<br />

176


III,1 - Paura durante la meditazione<br />

Teatrante:<br />

Succede talvolta che il praticante, durante o dopo la seduta di meditazione, provi paura, panico,<br />

angoscia.<br />

vi può essere una paura generalizzata, una sensazione di inquietudine che nasce dalla sensazione<br />

di estraneità o alterità, nei confronti del corpo o dell'ambiente.<br />

Seiobo:<br />

A me è accaduto dopo forse un anno dopo avere iniziato a meditare -...<br />

Ormai quasi 10 anni fa ...<br />

Per un periodo abbastanza lungo, ogni volta che iniziavo a meditare entravo in un reame dominato<br />

dalla paura.<br />

Una paura ancestrale mi assaliva.<br />

Anche se pienamente cosciente durante alcune meditazioni, della non-esistenza di alcuna presenza<br />

maligna, intorno a me -anzi, solo presenze positive - purtroppo, come chiudevo gli occhi, entravo<br />

nella dimensione della paura.<br />

Alcune volte come chiudevo gli occhi, cosi' li riaprivo. Istantaneamente entravo in meditazione<br />

e......non ce la facevo a reggere quello stato di paura e ri-aprivo gli occhi per ri-uscire.<br />

Poi come mettevo piede fuori dalla cava di meditazione, tutto spariva come un sogno.<br />

Teatrante:<br />

La paura può prendere la forma di demoni o mostri.<br />

Talvolta li si percepisce o si percepiscono i suoni che emettono,.<br />

Altre volte ne avvertiamo la "presenza".<br />

Siamo sicuri che dietro una porta o un albero ci sia quella particolare creatura misteriosa di cui<br />

immaginiamo le fattezze.<br />

Altre volte ancora "sentiamo" che in quell'oggetto o in quella determinata persona alloggia<br />

qualche "entità" malefica.<br />

Seiobo:<br />

Durante quel periodo ho letto in alcuni libri di come altri cercatori avevano passato periodi simili.<br />

E di come molti abbandonavano la meditazione, perche' non riuscivano a superare quel gradino.<br />

Cosi' ho continuato, anche se a volte entravo ed uscivo dalla cava di meditazione dopo qualche<br />

minuto...cercando di non giudicare me stessa ed i miei vani sforzi di non avere paura.<br />

Mi sedevo in meditazione, ricordavo la voce del mio guru che ripeteva il mantra....una voce che<br />

non si puo' scordare...ma che veniva completamente cancellata dalla mia mente quando entravo nel<br />

reame della paura.<br />

A volte ero la paura stessa.....a volte anche se ero cosciente perdevo completamente cognizione di<br />

chi ero, dov'ero e del perche' provavo solo paura.....a volte vedevo un occhio che mi guardava<br />

dentro, un occhio che avevo visto in una citta' deserta e bianca in altre meditazioni.<br />

Teatrante:<br />

Naturalmente ciò esiste solo nella nostra immaginazione, ma quando si comincia ad esperire e/o a<br />

comprendere la non esistenza sostanziale dei fenomeni avviene che il sitema di nozioni e<br />

conoscenze che regola il nostro rapporto con la realtà empirica cominci a vacillare .<br />

nella mente si fa strada la sensazione della infinita possibilità della maniifestazione.<br />

Frasi come "tutto è illusorio" o "tutto è apparenza fenomenica " vengono interpretate dalla mente<br />

177


come : tutto ha la medesima possibilità di esistere ed il demone con tre gambe e le ali, o la<br />

lepre con le corna, assumono la medesima consistenza degli oggetti quotidiani.<br />

Solitamente si tratta di eventi passeggeri ma non per questo sono meno angoscianti e scioccanti.<br />

Seiobo:<br />

per quello che mi riguarda da un giorno all'altro, tutto e' sparito.<br />

Il reame si e' chiuso nello stesso modo in cui si era per qualche motivo dischiuso mesi prima.<br />

Come se non dovessi passare piu' per la palude per arrivare al prossimo paese, ma qualcuno<br />

avesse costruito una strada per arrivarci.<br />

Non e' quello che forse facciamo ogni giorno con la meditazione? Giorno dopo giorno, mattone<br />

dopo mattone, costruiamo la strada per la via di casa ....<br />

Teatrante:<br />

Credo potrebbe essere utile , a questo proposito cercare di descrivere le esperienze soggettive dei<br />

meditanti.<br />

Scimmiotto:<br />

Perchè non cominci a parlare della "tua" esperienza personale?<br />

Teatrante:<br />

mah.....<br />

Credo di poter individuare , in quella che chiamo meditazione, , due fasi diverse.... non sempre<br />

presenti sono entrambe:<br />

la prima la possimao definire di assorbimento.<br />

la seconda forse, di di consapevolezza.<br />

ma consapevolezza non è proprio giusto....<br />

... si tratta di una consapevolezza in cui non vi è la consueta tecnica del pensare.<br />

è una specie di ritmo consapevole.<br />

o di consapevolezza del ritmo...<br />

rta.<br />

Claire:<br />

Chiedo scusa se mi intrometto.<br />

Io seguo gli insegnamenti di Aurobindo.<br />

Ci sono sempre, nei suoi insegnamenti, questi tre aspetti o tappe della sadhana:<br />

un primo passo verso l'immobilità, un secondo passo verso la passività al movimento, un terzo<br />

passo verso l'attività. Questo si riscontra nella meditazione, nella vita, nello studio, nella bhakti,<br />

nell'azione... Qualunque di queste situazioni prendi in esame, l'indicazione di Aurobindo è sempre<br />

quella di ricercare prima di tutto l'immobilità, poi la passività nel movimento, poi l'attività nel<br />

movimento.<br />

Perfino nella realizzazione del Brahman: all'inizio si realizza il Brahman immobile, poi quello<br />

attivo, e si passa per un momento di totale passività nei riguardi del suo movimento.<br />

Riflettevo in questi giorni che fino alle prime due tappe posso arrivarci (se non altro a<br />

comprenderle, se non proprio a starci dentro), mentre la terza la sento difficilissima.....<br />

Teatrante:<br />

Vediamo...<br />

Claire parla, mi pare, di :<br />

-Riposo nell'immobilità<br />

178


-Riposo nel seguire passivamente il movimento<br />

-Riposo nel seguire attivamente il movimento<br />

... questo mi ricorda le fasi che io definisco di riflessione, precedenti alla meditazione vera e<br />

propria.<br />

Proviamo a ricostruire le sensazioni soggettive della , chiamiamola, così seduta tipo ed a dividerle<br />

in fasi anche se in realtà si tratta di una ricostruzione fittizia, mentre medito non mi creo mai il<br />

problema di riconoscere le diverse fasi....:<br />

1) mi siedo e aggiusto la posizione: solitamente ciò consiste nel distendere la schiena in diagonale<br />

avanti, tirando su i muscoli dell'ano per allungare l'osso sacro in basso e distendendo la nuca, per<br />

poi sedersi e allineare la schiena lentamente.<br />

2) Ascolto le tensioni del corpo rilassando mentalmente i muscoli prossimi alle articolazioni.<br />

solitamente cominciando dall'alto ...anche le ossa del cranio le considero articolazioni: rilassando<br />

i muscoli della testa e del volto si allargano scrocchiando leggermente...<br />

3) Se la posizione è corretta si percepiscono le energie che corrono senza impedimenti lungo le tre<br />

nadi della schiena e quelli che chiamo canali del braccio, canali della gamba, canale della cintura,<br />

canale del perineo.<br />

se non percepisco le energie le indirizzo mentalmente nei vari canali urilizzando esercizi di<br />

respirazione e/o mantra e/o visualizzazioni.<br />

4) Comincio a rallentare o a velocizzare mentalmente , a seconda delle situazioni, il flusso delle<br />

energie, fino a quando non sopraggiunge uno stato di leggerezza rilassata, diffusa uniformemente<br />

nel corpo.<br />

Questo stato mi è familiare e non so bene come spiegarlo.<br />

Diciamo che non si percepiscono più le correnti energetiche ma c'è un unico iniseme palpitante.<br />

5)Ascolto il corpo ed attendo che vi sia una sensazione luminosa e di pressione sopra le orecchie e<br />

al centro della testa, sulla fontanella, a quel punto " stacco" l'attenzione agli occhi che vengono<br />

attirati verso l'alto e mi fermo.<br />

6) Fase di assorbimento.<br />

questa è la fase che io definisco di inizio "della meditazione", e che spesso avviene<br />

automaticamente appena mi siedo, senza tutta la fase preliminare, o appena faccio degli esercizi<br />

con la spada o forme di tai chi.<br />

non c'è assolutamente nessun pensiero cosciente.<br />

I pensieri sorgono nelle fasi precedenti, ma sono come scoloriti e messi in secondo piano dalla<br />

percezione delle energie.<br />

E' come sbattere dalla finestra un panno sul quale è rimasta un pò di farina ed osservare la nuvola<br />

bianca che si deposita a terra, all'esterno.<br />

Questa fase di assorbimento è quella che cerco consapevolmente quando sono malato o in debito di<br />

energie.<br />

E' una fase.... piena.<br />

Solitamente , quando mi dedico solo a questa, la meditazione si interrompe da sola...a volte per un<br />

motivo esterno, una luce od un rumore che diventano improvvisamente percepibili.<br />

il risultato evidente della fine di questa fase di assorbimento(quando non vado oltre) è per me,a<br />

volte,una forte erezione, con caratteristiche particolari(una sensazione di pienezza al sacro , ai<br />

reni, alla nuca al centro delle mano che sembrano collegati fisicamente, non metaforicamente al<br />

pene in erezione).<br />

179


7) meditazione:la seconda fase di meditazione è quella che chiamo di consapevolezza.<br />

ma non è, o meglio non potrei descriverlo come processo "pensativo" ordinario.<br />

Ricostruendo-dopo- l'idea è di una piacevole penombra interrotta da qualcosa di luminoso.<br />

ma anche luminoso non è esatto perchè dà l'idea della percezione visiva.<br />

L'impressione è di una luce percepita contemporaneamente da tutti i sensi.<br />

Qualcosa di non definito che sembra assume talvolta la forma di una serie di crisalli ordinati e...<br />

sonori... di luce che vanno a riempire la penombra.<br />

Altre volte di un unico grosso cristallo;<br />

o di un piccolo cristallo.<br />

Cristallo che può dar vita a forme geometriche o antropomorfe.<br />

A volte ci sono suoni particolari.<br />

La fine di questa fase è assai particolare... come un video che ritrae un album fotografico dal quale<br />

il vento strappa le fotografie proiettato alla rovescia.<br />

Tempo fa la sensazione era , qualche volta violenta.<br />

Le immagini, alcune di scene mitiche, altre di paesaggi, altre di persone e scene vissute<br />

quotidianamente arrivavano quasi dolorosamente, insieme a frasi, parole, senza senso, brani<br />

musicali, mantra o pezzi di mantra.<br />

Ultimamente si combinano in un unica figura o immagine e/o suono e la sensazione è di grande<br />

calma e dolcezza.<br />

In tutto questo c'è un momento, un istante di niente assoluto.... non so come altro definirlo...<br />

8) reintegrazione: questa fase riporta con sè la coscienza del corpo e delle energie.<br />

Posso attenzionare con facilità i cakra e le correnti energetiche.<br />

La tranquillità porta ad una maggiore capacità di concentrazione.<br />

Adesso lo faccio raramente, ma tempo fa , ad esempio, se ricostruivo mentalmente l'appartamento<br />

dei miei genitori mi sembrava di poter girare per casa non visto, oppure se mi concentravo su un<br />

oggetto, o un fiore mi pareva di entrarci completamente o se visualizzavo una persona mi pareva<br />

che fosse davanti a me in carne ed ossa.<br />

La fase di reintegrazione si accompagnia ad uno stato fisico di grande benessere,<br />

e ad una specie di piacevole vuoto alla fronte e/o al cuore.<br />

In passato , soprattutto quando le fasi di assorbimento e meditazione avvenivano da sole,<br />

subentrava la paura, un senso di inquietudine, a volte il panico.<br />

Oppure mi pareva , dopo la fine della meditazione, che mi fosse rimasto un qualcosa addosso, che<br />

mi impediva di essere tra virgolette" normale".<br />

Un qualcosa dal quale avevo l'impressione di "dover uscire" per riprendere la vita quotidiana.<br />

Il conflitto tra la volontà di abbandonare questo particolare stato e la senszione che fosse<br />

permanente, creava degli stati di ansia e di angoscia.<br />

soprattutto c'era una fastidiosa sensazione di non fisicità accompagnata alla paura di sciogliersi o<br />

di sprofondare all'interno del mio stesso corpo.<br />

Per uscire da queste sensazioni ,da piccolo, avevo trovato un metodo che , almeno per me, è<br />

efficace:<br />

portavo l'attenzione su qualcosa di molto.....pratico.... per esempio un frutto da mangiare, e a voce<br />

180


alta mi raccontavo le caratteristiche organolettiche del cibo che stavo assaporando o le<br />

funzioni dell'oggetto ch stavo utilizzando.<br />

piano piano rinasceva una spirale ordinata di pensieri.<br />

Claire:<br />

Volevo chiederti una cosa, teatrante: hai ribadito diverse volte l'importanza della posizione seduta<br />

eretta nel modo classico, e questo è ciò che ho fatto per tanti anni; ma adesso, quando si attiva il<br />

muladhara e sospinge fortemente l'energia verso l'alto, non riesco a mantenere questa posizione<br />

perché mi fa troppo male stare seduta in quel modo, e sento anche tutta la zona compressa, non va<br />

bene.<br />

La sensazione è un po' come quando provo a stare seduta sul sellino di una bici da corsa, per<br />

intendersi. Se mi distendo va meglio, ma il problema della compressione si ripresenta dopo, quando<br />

"la testa" del flusso arriva tra le scapole o alla nuca. Vorrei galleggiare nell'aria, senza che<br />

nessuna parte del corpo poggi da qualche parte, ma evidentemente non è possibile!<br />

Teatrante:<br />

I dolori sono causati probabilmente da una cattiva postura.<br />

Tradizionalmente ( le indicazioni sono le medesime nei rami tradizionali cinese , giapponese,<br />

indiano) si parla di alcuni blocchi comuni trai quali le cosiddette porte della vita e della morte del<br />

taoismo.<br />

La prima porta è il foro dell'ossosacro dal quale fuoriesce il filum terminale, la parte conclusiva<br />

del midollo spinale .<br />

Il fatto che Kundalini sia rappresentata come un serpente dipende anche da un evidenza<br />

fenomenica: la salita viene, in alcuni (molti) percepita come il movimento di un nastro o un tubo<br />

dell'ampiezza di un palmo.<br />

Quando si infila nel foro del sacro crea problemi....dolore e disturbi di vario genere.... che sono<br />

dati solitamente dalla contrazione dei muscoli coccigeo-sacrali e dalla "chiusura" degli ischi.<br />

Prima di lavorare su kundalini si dovrebbe sistemare l'osso sacro.<br />

Talvolta lo si fa con la manipolazione (o nel tantrismo anche con la penetrazione), talvolta con il<br />

massaggio dei muscoli sottili del bacino.<br />

Talvolta con particolari posizioni.<br />

Quando il sacro si sistema si avverte uno schiocco, sia nella zona sacrale che nelle ultime lombari.<br />

Una posizione utile per il sacro è Kurmasana.<br />

Per esperienza credo sia meglio assumerla in questa maniera:<br />

Mettiti seduta a gambe larghe con i piedi, il centro delle ginocchia e gli ischi nella stessa direzione,<br />

in diagonale.<br />

Afferra le caviglie tenendo i gomiti all'interno delle ginocchia e sposta il peso da un ischio all'altro.<br />

Gli ischi sono percepiti come palline da golf....<br />

Adesso prova a spingerele lombari in avanti e la testa in alto inspirando e le lombari indietro e la<br />

testa in basso espirando.... ritmicamente, ponendo l'attenzione sui genitali.<br />

Quando avvertirai un pò di calore-energia nella zona sacrale e genitale, metti le mani a terra e<br />

comincia ad indietreggiare leggermente con i glutei mantenendo la schiena distesa ...soprattutto le<br />

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lombari devi allugarle ...sentirle sempre allungate<br />

Inspirando tira i muscoli dell'ano verso l'alto: ti si abbasserà il sacro.<br />

Espirando rilassa verso il basso cercando di scendere ogni volta di più.<br />

Quando i gomiti sono sotto la linea delle ginocchia...che sono rimaste piegate... infila l braccia<br />

sotto le gambe e cerca, scendendo con la schiena , di andare ad abbracciare i glutei.<br />

Rilassa le ginocchia e respira portando l'attenzione sull'allargamento del bacino durante la<br />

inspirazione.<br />

Quando torni seduta sciogli un pò le gambe ed allargale al massimo cercando di tenere i piedi<br />

perpendicolari al suolo.<br />

distendi il più possibile la schiena in alto.<br />

Inspirando porta i piedi a martello e piega le ginocchia.<br />

Espirando distendi i piedi, schiaccia le ginocchia a terra e "spargi" i genitali a terra.<br />

Dovrai sentire calore e una leggera tensione nella zona inguinale.<br />

Ripeti quante volte puoi, poi<br />

Torna lentamente seduta ed assumi la posizione del bastone, dandasana.<br />

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III,2 - Tantra?<br />

Talita:<br />

Ma perché, teatrante, quando descrivi degli asana parli sempre di ano, di genitali, fai<br />

continuamente metafore di carattere sessuale....<br />

Sembra quasi che tu parli di Tantra anziché di hatha yoga...<br />

Teatrante<br />

Ma lo Hatha Yoga è tantra!<br />

Il fatto che in occidente , e mi dicono ormai anche in molti luoghi dell'India, si insegni della salubre<br />

ginnastica o dei giochini di rilassamento e li si chiami hatha Yoga, non significa che lo hatha yoga<br />

non sia tecnica operativa tantrica...<br />

L'aspetto sessuale è poco considerato...anche se non sempre per la verità... perché gli occidentali<br />

hanno un'idea ...come dire... particolare? della sessualità.<br />

L'idea che un atto sessuale sia visto come tecnica di meditazione o tecnica operativa per rimuovere<br />

dei blocchi psicofisici sembra inconcepibile.<br />

E c'è da dire che il trasportare certe concezioni e tecniche orientali in occidente ha spesso portato<br />

a fenomeni di perversione sessuale...<br />

Per tornare alla pratica....Il lavoro di controllo dei muscoli dell'ano ,la capacità di aprire e<br />

chiudere a piacimento i muscoli anali ti porterà ad un maggior scioglimento della zona<br />

sacrococcigea.<br />

la consapevolezza dei muscoli sottili del bacino e, nelle donne soprattutto , del pavimento pelvico,<br />

sviluppa forza ed energia...<br />

C'è un metodo efficace per sciogliere i blocchi della zona sacro coccigea , per le donne .... un<br />

particolare tipo di masturbazione.<br />

Esiste un punto, nella vagina , in cui si uniscono, pare , una trentina di nadi.<br />

Stimolandolo e mettendo in movimento il sacro si ha, in genere un impulso simile a a quello che si<br />

prova quando si deve urinare.<br />

se si continua il massaggio (muovendo avanti e indietro le lombari) solitamente si provoca nella<br />

donna un orgasmo diverso dal consueto con l'emissione , anche violenta,di un liquido simile al<br />

liquido prostatico.<br />

Si tratta però di tecnica che molti giudicano inadatta agli occidentali, soprattutto quelli di<br />

estrazione cattolica.<br />

Vedere l'orgasmo come tecnica operativa per sistemare una posizione è giudicato da molti in<br />

maniera negativa.<br />

Claire:<br />

E questa cosa è...una battuta?<br />

Teatrante:<br />

Va beh... meglio gli asana....<br />

meglio gli asana.<br />

per tornare ai dolori nella zona sacrale di Claire... direi<br />

di massaggiare comunque i lati dell'osso sacro.<br />

Se continui a sentire dolore al sacro prova a massaggiare con un panno di seta, la zona che va dal<br />

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perineo alle lombari.<br />

Altri blocchi che impediscono di assumere la corretta posizione seduta sono<br />

quello della zona dell'11 dorsale, che è legata al diaframma toracico, e quella della zona di terza<br />

quarta e quinta dorsale, al centro delle scapole.<br />

pr ciò che riguarda la zona legata al diaframma ....e l'energia non passa di là ....occorre rilassare i<br />

muscoli intercostali ed plesso solare.<br />

Talvolta è sufficiente visualizzare il manipura cakra nella sua vera posizione ...l'ombelico... dico<br />

questo perchè spesso lo si individua nella zona del plesso solare...sulla base di alcuni concezioni<br />

teosofiche, credo.... dicevo basta visualizzare il manipura cakra come un loto a dieci petali nella<br />

zona dell'ombelico per sentir scendere il diaframma e avvertire l'addome (pieno) di energia.<br />

Il blocco forse più complesso è il centro della zona scapolare.<br />

Spesso 3-4-5 dorsale sono schiacciate ed i muscoli corrispondenti sono contratti.<br />

L'arco, la candela, l'aratro, fatti portando l'attenzione sulla posizione delle scapole , possono<br />

essere utili.<br />

Se hai voglia prova a leggere Lo yoga della donna di Gita Ijengar che descive esercizi specifici per<br />

quella zona.<br />

Il dolore a cranio e nuca può riguardare invece sia il naturale restringersi del canale all'altezza<br />

delle cervicali(occorre attivare talu cakra con relativa fuoriscita del nettare, talu-palato molle - è<br />

la "bolla del nettare"), sia la contrattura dei muscoli del cranio, sia la tensione del collo.<br />

Se gli occhi divengono, a volte , rossi, e si avverte pesantezza, si tratta di tensione del collo:<br />

è il sangue che circola velocemente (la tensione muscolare provoca la chiusura dei canali:<br />

immagina un tubo per annaffiare in cui tappi parzialmente l'estremità con il pollice- la quantità<br />

d'acqua che esce sarà la stessa, ma la velocità sarà molto maggiore).<br />

In questo caso occorre interrompere immediatamente la pratica e dedicarsi a qualcosa di<br />

rilassante portando, durante la respirazione, l'attenzione sui piedi (la zona più lontana dalla testa).<br />

Per ciò che riguarda la contrattura dei muscoli del cranio, tieni presente che il cranio è formato da<br />

8, credo siano 8... ossa congiunte da suture frastagliate.<br />

Se i muscoli della testa sono contratti le ossa cozzano l'una con l'altra provocando dolore e<br />

tensione.<br />

di solito si opera con massaggi.<br />

Tieni presente che nella giusta posizione il cranio "scrocchia" dolcemente.<br />

Claire:<br />

Teatrante... ti ringrazio tanto; cercherò di fare qualche esercizio per rilassare i muscoli (ma non mi<br />

pare che siano i muscoli che dolgono!), però c'è il fatto che nel nostro yoga, nello yoga integrale<br />

non si può in nessun modo intervenire in ciò che succede durante la meditazione, bisogna solo<br />

restare il più possibile fermi e con la mente silenziosa. Infatti ripensavo alla mia domanda, quando<br />

ti chiedevo se riesci davvero a controllare le energie... la tua risposta è stata carinissima, mi<br />

piacerebbe provare, ma non posso farlo. Comunque ti ringrazio tantissimo!<br />

Avrei un'altra domanda:Seconda domanda: per come percepisco io, l'energia può risalire o<br />

leggermente spostata sul davanti, oppure proprio sul dietro, nel senso dentro la spina dorsale. Il<br />

primo tipo di ascesa è più veloce, più facile (arriva fino alla calotta della testa) e anche più<br />

gradevole (diciamo così...); il secondo è difficile, si muove molto più lentamente (arriva al massimo<br />

nelle vicinanze del cuore) ed è dolorosissimo.<br />

A qualcuno torna questa distinzione?<br />

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Teatrante:<br />

A parte l'esistenza di tre diverse nadi all'interno del midollo (fuoco, sole e luna) tieni conto dei<br />

cosiddetti canali psichici.<br />

Sono nadi maggiori che si sensibilizzano con la pratica.<br />

Dal perineo al cuore c'è il canale in cui risale Apana vayu(solitamente indirizzato verso il basso)<br />

dal cuore alla gola e dalla gola alla fontanella c'è il canale(stiamo parlando dei cinque vayu<br />

maggiori) che conduce l'anima fuori dal corpo nel momento della morte tramite Udhana vayu.<br />

jiva nadi invece scorre all'interno di sushumna e non arriva alla fontanella.<br />

passa al centro del cranio ed arriva ad ajna cakra dove si congiungono le tre nadi principali (i due<br />

petali ed il pericarpo simpboleggiano , anche, l'unione delle tre nadi.<br />

da lì discende verso muladhara.<br />

Claire:<br />

Ma quando ridiscende, ridiscende in sushumna? E arriva di nuovo fino al muladhara? E questo<br />

movimento di salire e scendere, si ripete e si alterna?<br />

Teatrante:<br />

L'alternarsi avviene continuamente.<br />

se ci fai caso respirerai talvolta con la narice sinistra (principalmente) e talvolta con la destra.<br />

Prova il tuo potere di concentrazione repirando con una sola narice alla volta volontariamente<br />

senza tappare l'altra con le dita.<br />

Vedrai che si gonfierà un polmone alla volta.<br />

E' anche possibile riempire un polmone, tenerlo pieno e procedere a gonfiare anche l'altro.<br />

poi li si sgonfia uno alla volta.<br />

Se si percepiscono i cakra come energia in movimento siamo sul piano fenomenico.<br />

Diciamo che ogni cakra ha un suo verso e direzione.<br />

I petali, che rappresentano le nadi, sono disposti solitamente in senso orario.<br />

Ma ogni canale ha la sua direzione.<br />

Nel l canale che va dal cuore al braccio sinistro, ed al palmo (dove si manifesta hrit cakra il cakra<br />

degli 8 siddhi maggiori) l'energia scorre dal centro alla periferia, ma c'è anche un canale negativo<br />

che va dalla periferia al centro.<br />

Tieni quindi presente che esisteranno, nel fenomenico, punti di contatto tra l'esterno ed i cakra<br />

(punti di entrata) e punti di contatto tra cakra ed esterno (punti di uscita).<br />

In tutto i punti importanti sono 108, più dodici che non si possono manipolare o percepire per varie<br />

ragioni (non ultimo il fatto che si può provocare il blocco contemporanbeo della circolazione delle<br />

energie e quindi la morte fisica.<br />

diciamo che da ajna cakra kundalishakti ridiscende "da davanti".<br />

Una cosa che non viene presa in considerazione spesso è che i libri sono stati scritti, solitamente,<br />

per maschi.<br />

In un corpo femminile le energie, nella maggior parte dei casi, scorrono al contrario.<br />

Occorrerebbe, talvolta, purificare le energie facendo , mentalmente, un giro alla rovescia.<br />

Esempio: inspirando porto l'energia da ajna cakra al centro delle scapole (passando per la calotta<br />

cranica e la nuca) espirando la si porta dal centro delle scapole al sacro. inspirando la si fa<br />

scendere dal sacro al secondo cakra passando per i genitali, espirando dal secondo cakra ad ajna<br />

cakra.<br />

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Tigre:<br />

Boh.... io non ho male a stare seduta, anche se ultimamente e per la prima volta in vita mia ho<br />

avuto una lombalgia acuta e un po' di strascico di dolore tra il bacino e l'anca...difatti la posizione<br />

che mi dà ancora un po' fastidio è sul wc.<br />

Per non forzare ho preferito stare seduta nella posizione adamantina (in ginocchio) ma ora per<br />

fortuna posso riprendere la mia solita posizione: io tengo l'alluce sinistro pizzicato nell'incavo del<br />

ginocchio destro e chiudo la forma col piede destro, potrei stare anche nel loto ma per periodi<br />

lunghi è troppo dolorosa come posizione alla mia età<br />

Io a dire la verità non mi faccio tutti questi trip con le energie, piombo subito in uno stato<br />

chiamiamolo contemplativo dove rimango tra le andate e i ritorni sul respiro che entra e che esce.<br />

Claire:<br />

non mi fare morire d'invidia ho sempre lavorato per arrivare a questo stato che dici, e invece mi<br />

succede tutt'altro!<br />

Tigre:<br />

Qualche anno fa ho avuto dei problemi (?) nella zona del secondo chakra, nel senso che a volte si<br />

metteva a vibrare qualcosa dentro e non riuscivo a controllare questo frullare d'ali interno..avevo<br />

proprio la sensazione di qualcosa che doveva aprirsi....<br />

ora, cogliendo qualche suggerimento del teatrante, lavoro un po' sulla testa e oltre la testa con<br />

passaggi nella gola.<br />

Riguardo al cuore io non provo nessuna sensazione dolorosa, ho sempre praticato fin da giovane la<br />

contemplazione dell'ishta devata nel cuore, a volte anche usando la candela per focalizzare<br />

l'attenzione nella prima fase della pratica, una volta pativo di un senso di oppressione sul cuore,<br />

quasi costante, l'ho avuto per anni, ma poi è scomparso, grazie anche a interventi esterni però, in<br />

particolare del mio tirocinio sufi.<br />

Una delle mie tecniche preferite per assestarmi nella posizione seduta e l'ho già detto è<br />

concentrarmi sulle labbra, rilassandole al massino e sul volto, accellera molto l'abbandonare delel<br />

tensioni.<br />

Riguardo al parlare di sè io penso che sia importante confrontarsi su queste cose pratiche, anche<br />

se non siamo educati a farlo, così come, ad esempio, non siamo educati a parlare liberamente della<br />

morte o del sesso.<br />

Farlo in pubblico , anche se in un ambito....protetto..può essere problematico, c'è questa<br />

componente un po' voyeuristica.... ma in un gruppo riservato è accettabile.<br />

Io non sono timida anche se ho imparato a essere più riservata nella mia vita. Mi è servito molto<br />

aver fatto un esperienza cinematografica, stare sotto i riflettori con una cinepresa enorme che ti<br />

filma è molto formativo, ti sgrossa dal disagio di essere guardata....<br />

Claire:<br />

Ho tante immaginazioni nella testa, una di queste è che un giorno riusciremo a parlarci per bene,<br />

di qualunque cosa. Ma a parte il lavoro che ognuno deve fare per sé - te da più aperta a più<br />

riservata, io probabilmente l'inverso - c'è giustamente anche un lavoro d'insieme, ed è vero che<br />

sono ingenua, nel senso che tendo sempre a pensare che tutti quanti siano degni nello stesso modo,<br />

e che tutti quanti (appunto sentendosi degni) siano attenti ad essere rigorosi e puri, per quanto è<br />

nelle possibilità di ciascuno. Invece spesso non è così, neanche per me stessa.<br />

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Teatrante:<br />

Non so se è chiaro quello che volevo dire....<br />

Ci riprovo:<br />

gli asana, che possono essere utilizzati anche per la meditazione ....gli asana fondamentali sono<br />

quattro ,ovvero quelli utilizzati per la mditazione seduta, ma ogni asana è un ente ...o meglio una<br />

sillaba di un linguaggio ...si può meditare in qualsiasi posizione , in fondo...<br />

L'asana di nataraja è il Nataraja.<br />

L' asana della tartaruga (kurmasana) è un avatar di visnu ecc ecc.<br />

Quello che volevo dire è che se esistono problemi fisici che impediscono la quiete significa che la<br />

postura è errata.<br />

Si fanno certe posizioni "prima " della seduta per correggere i problemi fisici.<br />

La pratica meditativa consiste nel sedersi.<br />

sedersi e basta.<br />

Di solito pratico in siddhasana (tallone sinistro sotto il perineo, destro sopra lo stico sinistro in<br />

maniera che il tallone destro sia in linea con il sinistro) qualche volta in padmasana.<br />

Quando medito con qualcuno che non riesce a ad assumere padmasana o ardhapadmasana per non<br />

distrarlo con pensieri sulla correttezza della posizione assumo invece la posizione facile<br />

(swastikasana) o seiza...<br />

A casa uso sedermi su un paio di cuscini arancioni (mi piace l'arancione) o su un cuscino da<br />

meditazione giapponese che mi hanno regalato.<br />

I movimenti e le tecniche respiratorie le pratico solo se qualcuno mi chiede di mostrarglieli o se ho<br />

problemi di salute (raffreddori ecc.)<br />

in definitiva meditazione è sedersi...<br />

senza tecnica, senza conoscenza senza scopo.....<br />

A voltecapita di sprofondare in uno stato meditativo non ricercato sull'autobus, o in macchina.<br />

Non sono penniche ...anche se potrebbe essere data l'età...perchè la testa rimane ben diritta.<br />

Concordo con ciò che dice sulla bocca Tigre.<br />

a volte porto l'attenzione sugli zigomi , cosa che fa rilassare i muscoli che provocano le espressioni.<br />

Hai capito Claire... cosa volevo dire...<br />

La cura della posizione è precedente alla seduta di meditazione.....<br />

Insistere a mantenere una posizione anche se si prova fastidio o dolore, anche se molti lo fanno in<br />

un ottica di resistenza virile al dolore, non mi sembra un buon metodo.<br />

Anzi , secondo me, può essere deleterio.<br />

Non dimentichiamoci che la posizione, secondo patanjali deve essere sukha, che , anche se viene<br />

tradotta con comoda, significa piacevole.<br />

se sedersi è spiacevole o doloroso c'è un errore.<br />

e gli errori vanno risolti.<br />

187


188


III,3 - Dolore e Piacere<br />

Teatrante:<br />

Scrive San Paolo(lettera ai romani VII,8,14): "la legge del pneuma che dichiara guerra alle<br />

concupiscenze incontra l'opposizione da parte della legge nei membri"<br />

la legge del pneuma è la legge naturale.<br />

Il dolore, fisico o psichico, nasce dall'errare.<br />

Parlando di hatha Yoga, ad esempio, si può dire che se la pratica è corretta non c'è dolore.<br />

All'inizio, quando si corregge un errore nella pratica dello Yoga delle energie energie può avvenire<br />

che il dolore aumenti bruscamente.<br />

Ma si tratta di una specie di residuo della pratica scorretta.<br />

Claire:<br />

Non so.... Non sono d'accordo.<br />

per come lo leggo io, San Paolo sta dicendo che la legge del pneuma (= gnosi) entra in contrasto<br />

con la legge dei membri (=corpo) e quindi quando si dichiara guerra alle concupiscenze, il corpo<br />

duole.<br />

Non sono affatto sicura che il dolore fisico nasca sempre da un errore.<br />

Teatrante:<br />

Può darsi.<br />

Ho dei problemi con il Cristianesimo.<br />

Immagino che in parte provenga dalla tradizione greca.<br />

Vedo dei legami, non so quanto plausibili tra Orfeo-Dioniso-Zeus e Gesù - Cristo-Dio Padre...<br />

Riconosco degli aspetti tradizionali...<br />

Mi pare Che san Tommaso, ad esempio parli ad un certo punto dello stato originale.<br />

Uno stato altro da quello quotidiano ....uno stato in cui le energie inferiori (o si può parlare di<br />

prakrti?) sono sottoposte alla ragione (Logos) e la ragione a Dio.<br />

Uno stato edenico in cui vi è assenza di dolore.<br />

Mi pare , Claire, che tu attribuisca al dolore connotazioni positive e che quindi colleghi ciò che per<br />

te è positivo, tipo l'energia che allevia il dolore altrui, al soffrire.<br />

In quest'ottica si produce, secondo me , attaccamento al dolore e paura che la scomparsa del<br />

dolore corrisponda alla perdità di determinate facoltà.<br />

Io non comprendo la via della croce.... il dolore e la sofferenza secondo me sono sempre causati da<br />

errori.<br />

Ciò non significa che si debba dedicare la vita alla ricerca del piacere.<br />

facciamo l'esempio del sesso:<br />

esistono due tipi di godimento<br />

Il piacere che alcuni , come ad esempio mantak chia, definiscono orgasmo della vetta e quello che<br />

viene chiamato orgasmo della valle.<br />

Il primo è acuto ....esplosivo e di durata limitata è eguale ed opposto al dolore.<br />

Hanno entrambi , godimento e dolore,un ritmo simile...con alti e bassi.<br />

Il secondo è piacere diffuso e continuato.<br />

E' assimilabile , per così dire...<br />

allo stato edenico.<br />

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Claire:<br />

"Come un'aquila o un falco che, dopo aver a lungo volato in questo spazio, diviene esausto e,<br />

ripiegando le ali, si porta nel proprio nido, così stesso il purusa corre verso questo stato dove,<br />

addormentato, non concepisce nessun desiderio e non percepisce nessun sogno."<br />

... vuoi mettere?!<br />

Ho bell'e visto come va a finire, teatrante!<br />

Teatrante:<br />

Citi la Brihadaranyaka upanishad?<br />

vediamo....<br />

[PRIMO ADHYAYA, V°,3]<br />

"Prana, Apana, Vyana, Udana, Samana e Ana sono tutte manifestazioni dello spirito vitale.<br />

L'ente individuato di identifica con questi oggetti: la parola, la mente e lo spirito vitale."<br />

Il corpo è manifestazione, rappresentazione artistica dello psichico, non è un ingombro.<br />

Se vuoi lavorare sulle energie - non è certo indispensabile...ma se si parla di cakra, di prana ecc. si<br />

lavora sulle energie - devi conoscere le vie attraverso cui queste energie circolano.<br />

Devi conoscere come percepirle, indirizzarle, rallentarle, velocizzarle.<br />

Un blocco fisico nello yoga delle energie è la rappresentazione di un blocco psichico.<br />

190


III,4 - Lo Specchio Oscuro<br />

Teatrante:<br />

Da qualche giorno sono un po'.... turbato.<br />

Turbato forse non è la parola giusta....<br />

Mi ha scritto mia sorella, e mi sono accorto che provavo difficoltà a collegare il suo nome ad una<br />

immagine, una sensazione, un ricordo.<br />

Non collegavo il nome alla sua faccia, le sue emozioni il suo parlare.<br />

Ma la cosa che più mi ha turbato è che non collego , tuttora,nessuna impressione/emozione al<br />

nome, i tratti fisici, il parlare di mia sorella.<br />

I ricordi che ho dell'infanzia sono decisamente racconti, letteratura.<br />

Non mi danno emozione.<br />

Potrei inventarne di nuovi e raccontarmeli: non ci sarebbe differenza con quelli "reali".<br />

Annaspando trai ricordi in cerca di qualche emozione mi sono imbattuto in un periodo<br />

dell'adolescenza un pò particolare.<br />

Accadeva che improvvisamente mi sentivo "fuori".<br />

Mi sentivo strano, nel senso che il rapporto con la realtà sembrava ..allentato.<br />

Sembrava meno fisico, meno forte di ciò che desideravo.<br />

I muscoli mi sembravano innaturalmente rilassati e la mente era come vuota.<br />

La sensazione di estraneità era così forte che , per riallacciarmi alla realtà cominciavo a contarre i<br />

muscoli a camminare avanti e indietro, a provocarmi tensioni muscolari ed emotive , cominciavo a<br />

sudare freddo ed avevo paura di svenire, mi veniva la nausea e finalmente vomitavo o mi<br />

addormentavo.<br />

La sensazione post vomito la consideravo rigenerante, come un risveglio.<br />

La realtà mi riappariva in tutta quella rassicurante fisicità che temevo di aver perso per sempre.<br />

Volevo emozioni e sensazioni.<br />

Mentre in quello stato per me di alienazione mi sembrava di allontanarmi dalle sensazioni e dalle<br />

emozioni e lottavo con tutte le mie forze per ripiombare in quella che definivo normalità.<br />

Nessuno si accorgeva del mio sentirmi.... male.<br />

Tutti si comportavano con me come se fossi lo stesso Teatrante di sempre e questo, dal punto di<br />

vista del me adolescente , era ancora più inquietante.<br />

Il non provare nessun ricordo emozione al pensiero di mia sorella è un pò la stessa cosa.<br />

E' un pò come guardarsi allo specchio.<br />

O come guardare un video di cui sei protagonista.<br />

Il tizio del video si muove parla, discute, balla ma non riesco aprovare nessuna delle emozioni o<br />

sensazioni che lo portano a parlare discutere, ballare.<br />

Per anni ho parlato della necessità di trovare un centro, di stabilizzare il centro , di percepire il<br />

191


centro.<br />

Adesso mi trovo a pensare che essere centrati significa non avere centro.<br />

Il presuppone che ritengo di essere centrato e contemporaneamente senza centro.<br />

Ieri ho detto a Kundali Watcher che mi devo sbrigare ad insegnargli tutto quello che so.<br />

Non so perchè glielo ho detto.<br />

"Hai paura di morire ?" mi ha chiesto<br />

no.<br />

Ho la sensazione di poter , da un momento all'altro, dimenticare tutto.<br />

Non le parole.<br />

Ma tutto ciò che a quelle parole è legato.<br />

padre, madre, sorella,lavoro, yoga, dandasana, cibo... spesso non c'è nessuna emozione legata a<br />

queste parole.<br />

nessuna "forma".<br />

E' come se la forma avesse altre nomi e questi, che vengono usati fossero posticci.<br />

la parola si sta svuotando.<br />

Non mi sento più in grado di contrarre i muscoli e costringermi a vomitare per tornare normale ,<br />

come a quindici anni.<br />

Non è piacevole.<br />

Non è neppure spiacevole.<br />

Se la notte diviene luminosa non si ha più possibilità di godere della bellezza dell'alba.<br />

Nè di aver paura del buio per cercare conforto tra le braccia della madre.<br />

Da piccolo giocavo con lo specchio.<br />

Era uno specchio grande, al centro dell'armadio della camera dei miei genitori.<br />

La mattina ero solo in casa.<br />

babbo al lavoro, mamma a fare la spesa, sorella a scuola.<br />

Mi mettevo davanti allo specchio e mi osservavo , immobile, fin quando non sapevo più se ero<br />

questo o quello che vedevo riflesso.<br />

C'era un momento di vuoto.<br />

Mi piaceva.<br />

Vedevo la mia immagina rflessa mille volte nella pupilla di un occhio alla volta.<br />

non riuscivo a guardare tutti e due gli occhi contemporaneamente.<br />

Autista:<br />

Il dimenticare tutto.<br />

Alcune volte mi è capitato di ascoltarmi dire che la natura non permette doppioni.<br />

In diversi "gruppi" man mano che qualcuno dei presenti "maturava" una consapevolezza, perdevo<br />

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tutti gli attributi e le possibilità di quella consapevolezza se precedentemente presente. E'<br />

accaduto con Euclide è accaduto con Il teatrante, è 'accaduto con altri.<br />

Una volta si sapeva scrivere come Euclide oggi non più.<br />

Una volta si conoscevano alcune delle cose che conosce Il Teatrante., una volta c'era la<br />

compassione di Tigre<br />

Che i vari livelli di coscienza, percezione, realtà apparente, siano tutti egualmente apparenti e non<br />

reali in sé, è una esperienza diretta, solo che adesso diviene sempre più "attraente" è come un lento<br />

affiorare verso l'alto e si perdono man mano tutti gli aspetti individuati, quali memoria e ricordo.<br />

A tratti, operando nel mondo, non è facile... un lavoro svolto con concentrazione per ore, viene<br />

improvvisamente e per sempre dimenticato, svanisce come mai esistito. Occorre molta fatica per<br />

riprenderne una vaghezza.<br />

Uno o due paia di anni fa ero ad Instambul per lavoro, poi sono andato sugli altopiani dell'interno.<br />

Sarò stato qualche giorno, non ricordo, ma ricordo che solo alla fine del viaggio ho ricordato che<br />

ero già stato in Turchia, non so più però se una o due volte, sempre per lavoro.<br />

Lo stesso posso dire per Amsterdam e Copenaghen che non riesco a distinguere e ricordare fra<br />

loro, ma dove devo esserci stato almeno una mezza dozzina di volte.<br />

Izanami:<br />

scusate se mi intrometto...<br />

sta accadendo anche a me.. il dimenticare, il non ricordare...<br />

se ne sono accorti anche i miei figli... mi fanno osservazione, mi sgridano... Mi vogliono bene.....<br />

ma la quotidianità ha delle regole...<br />

Ultimamente non riesco a distinguere me dagli altri ...<br />

porte che avevo chiuso per sopravvivenza, ora si riaprono... forse non dovrebbero riaprirsi.. forse è<br />

presto...<br />

oppure è semplicemente degenerazione cerebrale dovute alle leggere ischemie passate?<br />

Oscillo<br />

oscillo fra gioie e lacrime..<br />

fra timore ed accettazione...<br />

fra mente e cuore...<br />

vedo e sento in maniera diversa, inspiegabile a parole...<br />

stendo una mano e.. li/vi/ci trovo... non c'è un dove, un quando, un come, un perché...<br />

sono/siete/siamo qui...<br />

e recito mantra...<br />

mi trovo a sorridere.. che sia il “riso che abbonda sulla bocca degli stolti”?<br />

Ma gli stolti.. i pazzi... chi sono?<br />

Sorrido...<br />

mi giro... accanto ho la coniglietta.. già! In casa ho una coniglietta.. non me ne ricordavo più....<br />

Una caramella per lei...<br />

sorrido.. sento il suo cuoricino eccitato...<br />

saltella....<br />

sorrido...<br />

...lascio scivolare...<br />

tutto....<br />

193


Autista:<br />

Escluderei che la perdita della memoria sia una tappa obbligata, è capitato di conoscere o di<br />

leggere di aspiranti con grande memoria.<br />

Eppure che si vadano stemperando e sciogliendo tutti quei nodi che costituiscono l'individualità ha<br />

un senso.<br />

La memoria ossia la ritenzione di ciò che non è [più] è uno degli strumenti più forti per preservare<br />

l'individualità: senza radici è difficile autoaffermarsi come presente.<br />

Teatrante:<br />

Ajati .... asparsa yoga...<br />

Ricordo una discussione in proposito tra te ed Euclide.....<br />

Pare che per gli hare krisna la realizzazione non duale sia paragonabile all'inferno.<br />

Il bhakti ha come unico fine sedersi ai piedi della divinità o essere vicino, sullo stesso piano della<br />

divinità.<br />

Ho idea che si faccia confusione, a volte tra universale e generale.<br />

Ciò che è generale è l'insieme delle individualità.<br />

E' unione.<br />

Ma l'universale non è unione.<br />

Non è la somma delle individualità.<br />

..... manca un passaggio.<br />

Oggi dopo una lezione di hatha yoga mi hanno chiesto, dove avevo imparato tutte quelle cose.<br />

Ho risposto con una battuta.<br />

Non ho risposto.<br />

Non so rispondere.<br />

Da un lato c'è la possibilità di una specie di autocompiacimento nello scoprire tutti i dettagli che<br />

riesco a sviscerare da una posizione, tutte le tecniche che sembrano sgorgare naturalmente appena<br />

mi siedo.<br />

Dall'altro c'è una vaga inquietudine.<br />

Non c'è effettivamente nessuna possibilità che in questa vita qualcuno mi abbia insegnato ad avere<br />

la padronanza dei muscoli sottili del bacino o delle tecniche respiratorie che mi sembra di aver<br />

sempre praticato.<br />

Certo uno può dire "le ho imparate in un vita precedente".<br />

Oppure che certe conoscenze sono frutto di un talento naturale, di una predisposizione, di un dono ,<br />

di una intelligenza superiore....<br />

Baggianate...<br />

Quello che accade è che fermo i pensieri (ed il respiro) per un attimo e faccio un qualcosa che non<br />

so descrivere ma che è come il premere un interruttore.<br />

Nel premere quell'interruttore c'è un qualcosa che si perde.<br />

194


Ho l'impressione che se quell'interruttore rimanesse sempre acceso forse emozioni, sensazioni,<br />

affetti Scomparirebbero.<br />

Completamente.<br />

E' accaduto talvolta, di essere - di credere di essere -sommerso da ricordi di vite che non sono la<br />

mia.<br />

con un intensità spaventosa.<br />

E' accaduto che questi ricordi divenissero presente .<br />

E' accaduto che il reintegrare la coscienza nella realtà del qui ed ora provocasse sforzo doloroso.<br />

C'è una sensazione fisica che si collega sia alla confusione di piani che alla perdita della memoria.<br />

Una sensazione di estraneità che si manifesta come una serie di goccioline di luce che palpitano<br />

nella testa e poi cominciano a diffondersi nel corpo .<br />

Il corpo sembra scomporsi in quelle goccioline.<br />

Se trattengo il fiato mi sembra di sentire il suono delle goccioline.<br />

Come una eco di qualcosa che non ha nome.<br />

Autista:<br />

Non è facile.<br />

Insieme non è difficile quanto la non dualità, si tratta pur sempre di fenomeni e, bene o male, con i<br />

fenomeni percettivi di questo piano si sa come fare.<br />

Il ricordo delle vite passate affiora differentemente, se così vogliamo chiamarle per me fu<br />

scioccante. Scioccante perché non le riconobbi "mie".<br />

Oggi questa consapevolezza le vede per quello che sono, ma per un adolescente non fu facile, ancor<br />

oggi mi stupisce come alcuni intorno intuivano o comprendevano.<br />

Mi vien da ridere... ammiravo attonito Autobiografia di uno Yogi e non avevo gli strumenti per<br />

riconoscere questa vita. Le vite passate sono lì, insieme a quelle future.<br />

Basta volerle cogliere...<br />

195


196


III,5 - la solitudine dell'aspirante<br />

Teatrante:<br />

Compassione....<br />

La compassione per i buddisti è un bodhisattva: avalokitesvara, che altri non sarebbe che le dea<br />

kannon che altri non sarebbe che mahalaksmi.<br />

La compassione è attributo della Dea.<br />

Diciamo che la Dea equivale a prakrti, la sostanza universale , l'insieme delle potenzialità....<br />

La compassione sarebbe insita nella manifestazione.<br />

Giusto?<br />

La manifestazione è individualità.<br />

Dice la Bhagavad gita,XV, 16-18:<br />

"Vi sono nel mondo due purusha, l'uno distruttibile e l'altro indistruttibile: il primo è ripartito tra<br />

tutti gli esseri, l'altro è immutabile.<br />

Ma vi è un altro purusha, il più alto (uttama) che si chiama paramatma e che, signore imperituro,<br />

penetra e sostiene tutti i mondi.<br />

Poichè io sono al di là del distruttibile e dell'indistruttibile sono celebrato nel mondo e nei veda con<br />

il nome di Purushottama."<br />

L'essere " E' ".<br />

Punto.<br />

Dire che "è compassionevole" vuol dire connotarlo con un attributo, una qualità.<br />

Da un certo punto di vista è rassicurante dire che L'essere è compassionevole.<br />

Ma se esamini la faccenda dal punto di vista logico tiaccorgerai che non vi è nessuna possibilità<br />

che l'essere sia compassionevole nei confronti di un singolo individuo in una singola vita.<br />

Perchè non può avere coscienza di quel singolo individuo in quella singola vita, altrimenti non<br />

sarebbe l'Essere.<br />

Tu sei conscia di ogni singola cellula che muore ad ogni istante nel tuo corpo?<br />

Spesso affermare di essere compassionevoli significa mentire.<br />

Essere compassionevoli verso qualcuno presuppone la comprensione del livello coscenziale di<br />

costui .<br />

significa essere consapevoli della quantità di verità che può assumere.<br />

L'essere non può mentire.<br />

"E'".<br />

Il mare è il mare.<br />

L'onda è l'onda, la schiuma dell'onda è la schiuma dell'onda.<br />

La schiuma può forse essere conscia del suo essere schiuma e di essere causata dall'onda.<br />

Ma l'onda , causa della schiuma. esiste a prescindere del formarsi e del morire della schiuma.<br />

L'onda può essere conscia del suo essere causata dal mare, ma il mare, che esista o meno l'onda,<br />

esiste lo stesso.<br />

197


La causa prima esiste a prescindere dalle qualità degli effetti.<br />

Diciamo che Tu sei la prima donna.<br />

Se tu non ci fossi i tuoi figli e figlie non esisterebbero e non esisterebbero neppure i tuoi nipoti<br />

I tuoi nipoti sono un tuo possibile effetto.<br />

Ma tu potresti essere sterile, o potresti uccidere i figli appena nati per mangiarteli, o potresti<br />

partorire tutte femmine o tutti maschi o potresti partorire maschi e femmine sterili.<br />

I tuoi nipoti ed i nipoti dei tuoi nipoti sono causati da te ma tu non hai nessuna possibilità di essere<br />

compassionevole nei loro confronti.<br />

Perchè per te non esistono.<br />

Se tu sei la Madre non potrai essere l'individualità di ciascuno dei tuoi nipoti, e se lo fossi non<br />

saresti la Madre, ma saresti uno dei tuoi nipoti.<br />

Non si può essere contemporaneamente l'uno e i molti, perchè i molti non esistono se c'è la<br />

consapevolezza dell'uno.<br />

E l'Uno può essere percepito/capito come causa, non come consapevolezza .... se esiste la coscienza<br />

dei molti.<br />

Compassione deriva dal latino Cum patior.<br />

Significa PROVARE PIETA' PER QUALCUNO.<br />

Se parliamo di Essere nel senso di isvara ovvero di infinita potenzialità mi pare ovvio che accanto<br />

all'infinita potenziale compassione vi sarà l'onfinita potenziale crudeltà.<br />

Altrimenti non si potrebbe parlare di infinita potenzialità.<br />

o sbaglio?<br />

Tigre:<br />

Non sbagli.....<br />

Izanami:<br />

Ohibò..<br />

Scusate...ma non ho dimestichezza coi significati delle parole...<br />

... Non consideravo il significato di “compassionevole” come “colui che ha pietà di qualcuno”....<br />

Aver pietà di qualcuno spesso lo si intende in maniera dispregiativa... come fosse un difetto...<br />

Spesso le persone negano di essere pietose....<br />

Credevo che essere compassionevole significasse condividere/comprendere una passione , dolorosa<br />

o gioiosa che sia.. “con passione = con amore = con partecipazione”....<br />

Pietà, compassione, comprensione.. non sono forse tutte sfaccettature di “amore”?<br />

Il "distacco" viene successivamente, è vero...<br />

... Perdonate.. sono molto ignorante e le mie scarpe sono buche: vi entrano spesso sassolini, terra e<br />

pioggia.. Allora mi fermo, mi massaggio i piedi, cerco di pulire le scarpe o da sola o con l'aiuto di<br />

"altri"... e se trovo un Ruscello provo, con le mani a coppa, a sorseggiare un po' d'acqua<br />

osservando, se possibile, le gocce scivolare e ad ascoltare il fruscio del vento.....<br />

...<br />

198


Simourgh :<br />

Non sono tanto sicuro che compassione significhi " provare pietà per qualcuno".<br />

Dovrebbe significare "patire insieme", " subire insieme" una condizione, un sentimento..<br />

Essere sulla stessa barca.<br />

In fondo la compassione è ciò che cerchiamo tutti, perchè è come un guardarsi allo specchio.<br />

E' bello.<br />

Finalmente trovi qualcuno che "sente" le cose come le senti tu e viceversa e a volte la sensazione è<br />

così forte che ti sembra di non aver mai veramente vissuto fino a quel momento.<br />

E senti di essere a casa finalmente. Quando ero piccolo mi capitava di avere sensazioni simili a<br />

quelle descritte dal Teatrante , mentre giocavo con i miei cugini a C. accadeva che mi sentissi<br />

all'improvviso incorporeo, come in un sogno, anzi mi sembrava di essere diventato un mio ricordo<br />

sbiadito..una sensazione stranissima, ma non spiacevole.<br />

Crescendo e razionalizzando la cosa ha cominciato ad impaurirmi e non sono stato più in grado di<br />

viverla con tranquillità.<br />

Un'improvvisa paura della morte ha inquinato tutto, più che altro le paure degli altri mi hanno<br />

inquinato..<br />

Queste sensazioni pian piano mi hanno abbandonato.<br />

Ora che pratico Yoga quelle sensazioni sono tornate ma la paura c'è ancora.<br />

Mi rendo conto di quanto la paura condizioni la mia vita, una paura profonda del mio inconscio, di<br />

diventare "matto" di perdere qualsiasi contatto con la realtà e di ritrovarmi chissà dove.<br />

E' come se fossi profondamente attratto dall' abisso, in modo non tanto diverso dall'essere attratto<br />

dalla più bella donna del pianeta parlo di donna ... perché è una sensazione che trovo, come<br />

dire....profondamente sessuale... ma contemporaneamente avessi troppa paura per saltare, o<br />

quanto meno aprire gli occhi e vedere di che si tratta.<br />

Ecco mi sono accampato sull'orlo dell'abisso (magari è solo una buchetta) da anni ma in questo<br />

periodo ho incntrato, conosciuto persone che ritengo speciali per me, in risonanza con quello che<br />

provo, e questo mi da un grande conforto e mi fa credere che siamo molto più uniti e meno soli di<br />

quanto pensiamo.<br />

Autista:<br />

L'abisso piccolo o grande che sia, ricorre come simbolo.<br />

Non necessariamente sempre negativo, occorre vedere cosa sia la vita, quell'accampamento<br />

accanto all'abisso.<br />

Se l'abisso è la follia, il fatto stesso di dedicarsi ad aspetti e indirizzi lontano dal luogo comune è<br />

già follia.<br />

E' vero che i vari movimenti dei figli dei fiori, della new age, etc. hanno reso men desueto lo yoga, e<br />

oggi non c'è palestra che si rispetti che non lo offra insieme al pilates.<br />

.... Oggi lo yoga non è un qualcosa che si possa associare alla follia.<br />

La follia è altro.<br />

Follia è credere che la vita di ciascuno possa essere altro da ciò che è.<br />

Da ciò che siamo, dalla nostra croce, da ciò che l'Altissimo dispone.<br />

L'essere non è solo.<br />

199


Non c'è solitudine nell'Essere.<br />

La solitudine è nell'individualità che man mano si discioglie.<br />

E' questa a sentire e temere la solitudine... il suo morire.<br />

D'altra parte la solitudine non è altro che proprio il sentire la necessità dell'Essere, il bisogno di<br />

completezza che si immagina relata ad altro, mentre non c'è alcun altro se non la nostra eterna e<br />

sempre presente Essenza.<br />

Leggendo i testi di qualche grande maestro, possiamo temere che certi aspetti possano essere una<br />

costante del cammino.<br />

Il cammino non si accompagna necessariamente alla follia. Certi eventi sono veramente rari,<br />

circoscritti...<br />

...e la paura sorge quando non si ha alcuno cui chiedere.<br />

Per questo è importante che ci sia qualcuno cui chiedere.<br />

Altrimenti è quella la solitudine che teme l'aspirante.<br />

200


III,6 - La Dea e il Serpente<br />

Kore:<br />

Scusate...<br />

Vorrei sapere cosa significa Kundalini e come la si percepisce...<br />

Ho sentito dire che deve salire in tre canali che si chiamano Ida,Pingala e sushumna....<br />

Autista:<br />

Shushuma, pingala, ida: troverai mille manuali che ti spiegano cosa sono.<br />

Il fatto che memorizzi questa informazione non ti servirà a molto.<br />

Vai dal tuo istruttore e se ritieni e ritiene che sia importante, fatti dare un indirizzo affinché tu<br />

possa percepirle e praticarle.<br />

Lo stesso vale per i kosha.<br />

I ruoli.<br />

Che ruolo ha il fatto che pensi?<br />

I pensieri? Che ruolo hanno i tuoi sentimenti?<br />

Che ruolo ha la tua gioia, felicità? Ognuno di questi eventi è (viene percepito da) il corpo<br />

corrispondente.<br />

Chakra e kundalini....<br />

il linguaggio di questa linea sapienziale con questi termini indica l'essenza che noi chiamiamo<br />

persona e il suo manifestarsi nelle varie sfere. Kundalini è la natura, l'energia manifestante, i<br />

chakra sono i nodi di percezione di questa manifestazione.<br />

E' come se noi fossimo le corde di una chitarra... kundalini è la corda stessa che vibra, mentre i<br />

chakra sono determinati punti ove la nota viene udita diversa.<br />

Poi le singole descrizioni cambieranno secondo la via e l'istruttore che ti porterà la sua<br />

testimonianza.<br />

Vedi.... certi termini hanno un reale valore solo quando li inizi a sperimentare, sino ad allora sono<br />

più un impedimento.<br />

Tu puoi leggere mille libri sul pranayama e vagamente capirai qualcosa perché il respiro lo<br />

pratichi... le varie nadi le pratichi pure ma non ne sei cosciente.<br />

Esse sono un'esperienza possibile, ma sino a che non la fai, rimane solo una credenza con cui far<br />

giocare il corpo mentale.<br />

Lo yoga è integrale, coinvolge tutti i corpi che citi... iniziali ad allenare con un istruttore e vedrai<br />

che col tempo, se per te è rilevante diverranno tue parti che potrai percepire.<br />

Kore:<br />

Scusa, autista, ma non credo di aver capito cosa volevi dirmi....<br />

Marinaio:<br />

Dirò la mia:....<br />

L'energia Kundalini è rappresentata da un serpente, e si dice che sia arrotolato per tre giri e mezzo<br />

alla base della colonna vertebrale(Muladhara).<br />

201


Attraverso le pratiche di purificazione e sulla base .... del corretto agire, col tempo tende a risalire<br />

lungo il Sushumna e a riattivare i vari Chakras, ma è una cosa che avviene in modo graduale e<br />

secondo i tempi che sono diversi per ognuno (le cose non sono standard).<br />

La risalita totale verso il Sahasara (cranio) coincide con la guarigione spirituale dell'essere, come<br />

rappresentato dal simbolo del Cadduceo, in mostra nelle farmacie un tempo.<br />

Il Cadduceo, simbolo dell'antica medicina e appunto della guarigione fisica e spirituale (tutte le<br />

cose sono collegate) è rimasto ancora in uso in qualche insegna, anche se non se ne conosce il vero<br />

significato, e simboleggia la risalita dell'energia Kundalini lungo la colonna vertebrale, come<br />

condizione unica per realizzare la guarigione, infatti per gli antichi conoscitori, la malattia era<br />

solo una, la malattia spirituale e da essa erano generate tutte le manifestazioni di malattia fisica.<br />

Perciò stai tranquilla, kore, che nel caso dovesse malauguratamente risalire improvvisamente, non<br />

saresti qui a raccontarlo, infatti la sua forza è tale da avere l'effetto che si ha quando si è colpiti da<br />

un fulmine.<br />

Gli apparati fisici ed eterici di un essere non preparato non sono in grado di sopportare niente di<br />

simile. ....<br />

Teatrante:<br />

Io concordo con ciò che ha detto l'autista.<br />

Ma se vuoi, Kore, ti leggo una specie di bignami di kundalini, che si era scritto tempo fa ...<br />

Kore:<br />

Mi faresti un grande favore....<br />

Teatrante:<br />

L'uomo è fornito di un asse centrale (Merudanda) che è la spina dorsale.<br />

Alla base (Mulhadhara 1° Chakra, perineo) risiede Brahma-<br />

con la sua Shakti.<br />

Diciamo che il corpo è un palazzo con sei stanze. la prima stanza è Mulhadara.<br />

Viene rappresentato con un fiore di loto a 4 petali di colore giallo ed un quadrato giallo dal quale<br />

fuoriescono 8 lance,ovvero le 8 direzioni dello spazio.Nel quadrato è inscritto un triangolo<br />

rovesciato,simbolo della Shakti,energia femminile.<br />

Nel Muladhara risiede Brahma,”Il Creatore del Tempo”.<br />

Brahma e la sua Shakti,una volta "Acceso il desiderio" ....fanno l'amore,dopo l'orgasmo si<br />

addormentano ma immediatamente dopo si risvegliano sotto forma di VIShnu e Rakini, e sono<br />

"saliti di un piano,la loro stanza è il secondo Chakra che Viene rappresentato come un fiore di loto<br />

a 6 petali di colore bianco e con una mezzaluna, simbolo dell’Acqua.<br />

L'energia prodotta dall'orgasmo di Brahama con Dakini accende il loro desiderio,fanno l'amore e<br />

si ripete il meccanismo precedente: si ritrovano al piano superiore il Terzo Chakra:<br />

Adesso il Dio si personifica con RUDRA:<br />

Manipura(terzo chakra) significa “città della gemma”.<br />

Rudra,cosparso dalla cenere di ciò che il fuoco divora.<br />

202


Accanto a lui c’è Lakini di colore violaceo (o Turchino),che tiene tra le mani una spada e un<br />

fulmine.<br />

Al centro di Manipura è disegnato un triangolo rovesciato con croci uncinate ai vertici.<br />

Manipura è il chakra del Fuoco.<br />

Rudra e Lakini fanno l'amore e dopo l'orgasmo si ritrovano al 4° piano(Anahata Chakra) sotto<br />

forma di ISHA e KAKINI.<br />

Il colore di questo chakra rappresenta il fumo che avvolge l’ ATMA dell’essere vivente prima che<br />

abbia realizzata la “conoscenza”.<br />

Il simbolo di Anahata Chakra è la stella esagonale o “sigillo di Salomone”.<br />

Anahata è in relazione con tutto ciò che nella realtà fisica è il movimento.<br />

Dio appare sotto forma di Isha che significa, letteralmente “ il Signore<br />

Stessa storia,dopo l'amplesso e dopo il breve sonno guarda....E' IMPORTANTE QUESTA STORIA<br />

DEL SONNO: QUANDO KUNDALINI RISVEGLIA UN CHAKRA LO RAFFREDDA<br />

IMMEDIATAMENTE PASSANDO L'ENERGIA AD UN LIVELLO SUPERIORE.....<br />

La divinità si ritrova al 5° piano (VISHUDDA) sotto forma di SADASHIVA.<br />

Sahashiva è androgino, d’oro e d’ argento, rappresentato in groppa ad un animale per metà toro e<br />

per metà leone.<br />

La sua Shakti è Shakini, bianca e fredda.<br />

Vishudda è considerato una “regione lunare”......<br />

Sadhashiva e SHAKINI fanno l'amore e dopo l'orgasmo il dio si ritrova al 6° piano della casa,<br />

AJNA CHAKRA:<br />

Ajna Chakra è in relazione col Cervelletto,col midollo spinale e con un non meglio definito<br />

“Organo Interno”:il “Terzo Occhio” o “Occhio di Shiva” o "Urna".<br />

L’apertura del terzo occhio simboleggia per alcuni... l’illuminazione, che in questo caso si potrebbe<br />

definire come “la comprensione improvvisa e completa delle leggi fondamentali dell’Universo e la<br />

visione delle proprie vite passate e future per Conoscenza Diretta"....<br />

Nel sesto Chakra risiede Shiva,dio dello Danza.<br />

Shiva è il Mahayogin, o Yogisvara,cioè il “Signore dello Yoga”,e danza all’interno di un cerchio di<br />

fuoco per ricreare e trasformare incessantemente ogni cosa.<br />

La danza cosmica di Shiva è l’energia di trasformazione comune a tutte le componenti<br />

dell’Universo: dalle galassie alle più minuscole particelle della materia.<br />

”Niente si crea,niente si distrugge,tutto si trasforma”. .....<br />

Ajna Chakra letteralmente significa “Centro di Comando”e la sua “apertura”, secondo alcuni ,è<br />

accompagnata dal manifestarsi delle “Siddhi” o poteri psichici che in realtà rivestono<br />

un’importanza relativa nella pratica dello Yoga:sono considerati “effetti collaterali”....<br />

203


204<br />

L’attivazione del sesto Chakra prelude all’apertura del Sahasrara Chakra o loto dai mille<br />

petali.<br />

L'orgasmo di Shiva e Kali sarà così esplosivo che il soffitto dell'ultima stanza si scoperchierà......<br />

Kore:<br />

Scusa Teatrante.. ma tu, personalmente hai sperimentato il risveglio della kundalini? e se si, puoi<br />

descriverci l'esperienza?<br />

Teatrante:<br />

....La natura distende per ogni dove la sua immensa rete alle cui maglie nessuno sfugge.<br />

La natura produce e distrugge:<br />

è la legge eterna e necessaria della via che la regge.<br />

Lo spazio infinito è colmo ovunque di semi e di germi che hanno molteplici e diversi modi di<br />

evoluzione.<br />

la natura non ha per suo fine precipuo il beneficio e tuttavia è benefica.<br />

Anche i fulmini e gli uragani non sono inutili.<br />

la natura appare spesso parziale ma in realtà è sovranamente giusta......<br />

Govinda:<br />

Per togliere il teatrante dall'imbarazzo, contribuirò alla discussione con quella che è la visione del<br />

TANTRA riguardo alla Kundalini.<br />

Abbiate pazienza parto da lontano ma credo che così si possa veramente comprendere TANTO...<br />

TANTO anche sulla KUNDALINI.<br />

Tutto è BRAHMA...<br />

BRAHMA è composto da due aspetti SHIVA (Coscienza) e SHAKTI (ed energia), sono come due<br />

lati dello steso foglio.<br />

Non è possibile pensare l'uno senza l'altro ... dove c'è coscienza c'è energia... dove c'è energia c'è<br />

coscienza....<br />

Questi due aspetti COSCIENZA (SHIVA) ed ENERGIA (SHAKTI) sono anche chiamati<br />

COSCIENZA --> PURUSA<br />

ENERGIA --> PRAKRTI<br />

Tutto è BRAHAMA composto di SHIVA e SHAKTI<br />

Tutto è UNO composto di COSCIENZA ed ENERGIA.L'ENERGIA è vista come l'insieme di tre<br />

forze o aspetti (GUNA),<br />

la forza SENZIENTE (SATTVA)<br />

la forza MUTATIVA o DINAMICA (RAJAS)<br />

la forza STATICA (TAMAS)<br />

Ora BRAHMA può trovarsi in due condizioni:<br />

1) L'ENERGIA sempre in relazione con la COSCIENZA, è in perfetto EQUILIBRIO. Le tre forze si<br />

compensano perfettamente.<br />

2) L'ENERGIA ha uno squilibrio.<br />

Se entriamo in una dimensione temporale e vediamo l'evoluzione dell'Universo possiamo dire che<br />

all'inizio l'ENERGIA era in uno stato di perfetto equilbrio, la COSCIENZA era quindi non


influenzata, non toccata... PURA...<br />

Quando c'è queta condizione allora BRAHAM è chiamato NIRGUNA BRAHAM.<br />

NIRGUNA significa senza GUNA, senza l'influenza di queste tre forze od energie.<br />

NIRGUNA BRAHAM è COSCIENZA PURA (dove l'ENERGIA non ha nessun dominio sulla<br />

COSCIENZA), uno stato di PACE ASSOLUTA, al di là di ogni manifestazione.<br />

Dal punto di vista temporale nell'evoluzione dell'Universo possiamo pensare alla condizione<br />

precedente al BIG BANG... dove si parla in fisica di stati di vuoto, dove poi per effetto quantico si<br />

sarebbe cominciata a generare la materia.<br />

Ora nel momento in cui l'equilibrio viene perso tra queste tre forze una comincia a dominare sulle<br />

altre, in particolare è la forza SENZIENTE che prende il dominio, che è un po' più delle altre due.<br />

Questo squilibrio fa sì che la COSCIENZA non sia più PURA, in uno stato ASSOLUTO, ma<br />

cominci a essere influenzata dall'ENERGIA.<br />

Ecco allora che si crea nella COSCIENZA una prima "manifestazione", parte della COSCIENZA,<br />

quella dominata dall'ENERGIA si trasforma in MENTE.<br />

In particolare nel SENSO dell'ESISTENZA, si crea cioè un SENSO DELL'ESISTENZA nella<br />

COSCIENZA COSMICA.<br />

La COSCIENZA COSMICA sa che "IO ESISTO".<br />

Questo aspetto della MENTE nel TANTRA è noto come MAHAT.<br />

L'ENERGIA che ha perso il suo equilibrio comincia a dominare maggiormente, non è più la forza<br />

SENZIENTE ad essere prediminante sulle altre ma quella MUTATIVA.<br />

Ecco che parte della mente in cui era presente soltanto il SENSO DELL'ESISTENZA si trasforma e<br />

acquisisce il SENSO DELL'AZIONE (AHAM). La MENTE COSMICA non solo sente di esistere ma<br />

diventa capace di POTERE, di poter fare, agire.<br />

Si passa alla fase in cui domina la forza STATICA e parte del SENSO DI AZIONE della MENTE<br />

COSMICA si trasforma in RISULTATO. Che significa? Significa che la mente ha acquisito un<br />

SENSO DELL'ESISTENZA, o SENSO DELL'IO, e poi un SENSO DELL'AZIONE, un senso di di<br />

potersi esprimere facendo, creando, pensando.<br />

Il pensiero prodotto è il RISULTATO della sua azione, del suo POTERE.<br />

Questa fase può essere compresa meglio se pensiamo un attimo a noi stessi. Come individui<br />

abbiamo un senso dell'esistenza, sentiamo che esistiamo e anche che possiamo fare, fare qualcosa.<br />

Ora se chiudiamo gli occhi e cominciamo ad immaginare internamente, a pensare internamente,<br />

una rosa?, ad esempio una rosa, ecco che appare in noi una rosa.<br />

Una rosa viene creata nella nostra mente.<br />

Ho una coscienza, sento di esistere, penso ad una rosa... e la rosa prende forma nella mia mente.<br />

Dal punto di vista COSMICO... ciò che la MENTE COSMICA crea, cioè pensa, è il FATTORE<br />

ETEREO.<br />

Questo fattore ETEREO è difficile da comprendere, è un fattore molto sottile, quasi "impalpabile".<br />

Può essere considerato in FISICA a forme di aspetti energetici in cui la materia ancora non esiste,<br />

a campi di onde quantistici...<br />

campi comunque VIBRAZIONALI, in questo senso "ACUSTICI".<br />

L'energia continua ad esercitare sempre più una maggiore influenza sulla COSCIENZA (ricordati<br />

che COSCIENZA ed ENERGIA sono due aspetti dell'UNO). E così parte del FATTORE ETEREO<br />

viene trasformato in FATTORE AEREO.<br />

Possiamo immaginare questo fattore aereo coma la fase nel BIG BANG in cui c'era un condensato<br />

di ENERGIA senza ancora aspetti di materia.<br />

E poi l'ENERGIA continua ad esercitare un'INFLUENZA sempre maggiore e si viene a creare il<br />

205


FATTORE LUMINOSO.<br />

Questo stato possiamo paragonarlo alla presenza di aspetti quali FOTONI, energia LUMINOSA.<br />

E l'ENERGIA continua ad esercitare la sua INFLUENZA che aumenta e si viene a creare il<br />

FATTORE LIQUIDO.<br />

Questo stato possiamo vederlo come una fase intermedia tra la formazione di MASSA e il fotone<br />

(che è ben noto non avere massa)<br />

E l'ENERGIA continua ad esercitare la sua INFLUENZA e si viene a creare l'ultimo FATTORE<br />

SOLIDO.<br />

Questo stato significa che si sono venuti a formare ELETTRONI, PROTONI, e NEUTRONI.<br />

L'energia continua a esercitare un dominio maggiore sulla COSCIENZA ed ecco che si forma<br />

l'idrogeno e via via gli altri elementi.<br />

E' noto che nel BIG BANG fosse presente un concentrato di massa che è come esplosa ... andando a<br />

scagliare la materia nello spazio vuoto. Questi agglomerati di materia incandescente si sono poi<br />

nel tempo cominciati a raffreddare.... si sono venute a formare le galassie, con i differenti sistemi<br />

solari e i pianeti con i loro satelliti.<br />

Ma qui ancora la vita non è cominciata...<br />

Riassumendo possiamo dire che da uno stato di PACE ASSOLUTA dove la COSCIENZA regnava<br />

PURA e l'ENERGIA in perfetto equilibrio, si è cominciato ad un certo punto a creare la MENTE<br />

COSCMICA, con un SENSO dell'ESISTENZA, un senso dell'AZIONE, e quindi si è cominciata a<br />

manifestare la CREAZIONE come un SUO pensiero, come il risultato del pensiero COSMICO.<br />

Questa creazione è stata soggetta ad un dominio sempre maggiore dell'ENERGIA sulla<br />

COSCIENZA e si sono venuti a creare in ordine i cinque fattori fondamentali:<br />

FATTORE ETEREO<br />

FATTORE AEREO<br />

FATTORE LUMINOSO<br />

FATTORE LIQUIDO<br />

FATTORE SOLIDO. ........<br />

206


III,7 - Il Potere del Serpente<br />

Ciclope:<br />

Di solito preferisco tacere.<br />

tacere ed ascoltare.....<br />

Ma oggi vorrei raccontarvi che mi è accaduto qualche sera fa...<br />

durante la mia pratica quotidiana, sono stato sorpreso da un fenomeno psico-fisico del tutto<br />

inaspettato, che mi ha fatto pensare subito al ‘risveglio’ della "Serpentessa"<br />

Iniziata la seduta con scarso entusiasmo, a cause di soventi distrazioni, verso la fine della stessa,<br />

decisomi a focalizzare la mia attenzione solamente sulla corretta esecuzione delle pratiche, mi<br />

meravigliai (le mie aspettative erano quel giorno assai modeste!) della estrema facilità, naturalezza<br />

e armonia della riuscita del bandha-traya in apnea vuota o sospensione del respiro (che riservo<br />

all’ultima parte della seduta): riuscivo con molta spontaneità ed immediatezza a mantenere una<br />

sorta di contrazione unificata dall’ano alla gola, come se fossero ‘collegati’ ed un solo fascio<br />

muscolare;<br />

Al settimo ciclo di bandha-traya cominciai ad avvertire un calore dietro la nuca;<br />

Conclusi con un ottavo ciclo di bandha-traya e poi mi posi in savasana, per il rilassamento finale:<br />

Il calore alla nuca aumentò ed iniziò a salire un po’ più in alto, in corrispondenza<br />

dell’articolazione dell’atlante;<br />

la respirazione si fece talmente ‘sottile’ da rendersi impercettibile, era come se il mio corpo non<br />

‘reclamasse’ più la respirazione, era come se non avessi più necessità di respirare; mi ritorvai<br />

come immobilizzato e con l’intero corpo, in particolare gli arti, pervaso da insensibilità ed<br />

anestesia,<br />

da un senso di estrema leggerezza ed espansione, e da una sensazione di frescura che procedeva<br />

dalle estremità degli arti;<br />

mentre il corpo godeva di questa ‘quiescenza’, la coscienza era quanto mai ‘vigile’, l’attenzione<br />

acuita, la concentrazione realizzata senza nessuno sforzo, quindi involontaria, spontanea, e dunque<br />

nessun pensiero involontario, ricordo, fantasia… disturbava più la mia consapevolezza.<br />

Tuttavia, la sensazione di calore alla nuca e l’anestesia corporea mi fecero, in via cautelativa,<br />

desistere dal protrarre ulteriormente la pratica, anche perché l’insorgenza dei fenomeni descritti<br />

aveva assunto la sembianza di una ‘reazione a catena’, che mi allarmò circa le possibili e ignote<br />

derive che mi avrebbe potuto risevare. Interpellato telefonicamente, un conoscente neurologo mi<br />

tranquillizzò, attribuendo tale ‘sintomatologia’ all’effetto di allineamento di determinate arterie,<br />

allo stiramento di certi gangli simpatici, alla compressioni dei seni carotidei, alla stimolazione<br />

della sostanza reticolare del bulbo encefalico, e altro che francamente non ricordo .<br />

In termini yoghici, cosa mi è accaduto?<br />

Ho srotolata la Serpentessa?<br />

E, se sì, in che modo?<br />

Correttamente (col sistema delle nadi ‘purificato’) o prematuramente<br />

(visto che il calore alla nuca mi farebbe pensare che l’energia serpentiforme abbia incontrato una<br />

‘resistenza’ in quel punto)?<br />

207


Teatrante:<br />

A parte quello che si legge sui libri,mi hanno detto che ci sono vari"sintomi" per così dire diversi<br />

da persona a persona...<br />

Ti volevo chiedere, per esempio :<br />

1)se dopo l'esperienza sei stato colto da brividi e tremori.<br />

2) Se hai avuto la percezione ,piacevole di pienezza e buon funzionamento del fegato.<br />

3) Se nelle notti precedenti ... e soprattutto in quelle successive...hai fatti sogni molto<br />

intensi,difficilmente distinguibili dalla realtà,ma nei quali rimanevi ben conscio della tua<br />

condizione di sognante.<br />

4)Se hai provato anche dopo la sensazione di allungamento delle cervicali (a volte scrocchiano<br />

senza motivo apparente)<br />

5) Se hai avuto sensazioni strane riguardo alla tua voce,come se te la sentissi "spostata" ,per<br />

esempio come se ti partisse da un punto più in alto della testa e fosse più morbida e calda ,come<br />

tono,del solito.<br />

6) Se dopo hai provato la sensazione di poter camminare o correre per lunghe distanze senza<br />

provare la minima fatica<br />

7) Se hai notato un qualcosa di diverso negli organi sessuali per esempio erezioni immotivate e<br />

molto duraturature ma senza la sensazione di rigidità anche dolorosa che può avvertire chi soffre<br />

di priapismo....<br />

la sensazione stravagante che il pene sia rigido e morbido nello stesso tempo.<br />

A volte ci sono anche delle polluzioni improvvise e immotivate, ma con un connotato non<br />

"esplosivo".<br />

...Se così fosse dovresti controllare l'emissione bagnando per esempio con acqua fredda i testicoli,il<br />

ventre e la nuca. Controlla in tal caso se l'emissione è solo di liquido prostatico,trasparente,o<br />

anche di sperma...bianco latte ..o a volte, raramente....se si è in fase di purificazione, decisamente<br />

scuro.....<br />

Sensazione di pienezza,ma non di dolore delle ghiandole linfatiche.<br />

9)La sensazione che gli occhi siano molto aperti,addirittura incapaci di chiudersi.<br />

10) Passando le mani ad una distanza di 5-6 cm di distanza dal punto in mezzo alla fronte senti un<br />

sensazione di calore e/o di elettricità o comunque riesci ad avvertire ad occhi chiusi la presenza<br />

delle mani davanti alla fronte.<br />

11) L'improvvisa capacità di controllare perfettamente la defecazione.<br />

Nel senso di percepire nettamente il movimento dei 5 muscoli dell'ano.<br />

12) A volte si può riscontrare il rilassamento totale delle mani e dei piedi ....accade che crescano<br />

anche un paio di numeri di scarpe...<br />

13) Una secie di suono di sottofondo nelle orecchie,come se percepissi il rumore dell'organismo,<br />

uin ronzio ciclico come un macchinario, anzi un meccanismo che inverte periodicamente la<br />

direzione del movimento.... ......oppure come un trillo od un suono di campanelli...o ancora...come<br />

lo scorrere di un fiume sotterraneo....<br />

208


Ciclope:<br />

Grazie per la precisione , quasi tassonomica, della tua risposta, teatrante,<br />

Leggendo Satyananda mi sono reso conto che, come tu sostieni, i ‘sintomi’ sono quanto mai<br />

soggettivi…<br />

tanto da ritenere appropriato parlare di vera e propria idiosincrasia.<br />

Lo Swami, infatti, squaderna una tale gamma di segni rivelatori - dall’anoressia alla bulimia, dalla<br />

despressione a sindromi allucinatorie di sapore schizofrenico, da premonizioni a psicotelecinesi,<br />

dall’insonnia all’emicrania, dall’astenia all’erotomania, dal calore al dolore, dalla creatività<br />

artistica all’iperideazione, etc. - tale da esserne disorientati.<br />

Ma non credo abbia tutti i torti, in quanto, come direbbe Hegel, la verità non è mai semplice e ogni<br />

semplificazione allontana dal vero.<br />

E poi si sa, la nettezza è propria solo delle scienze esatte, dalle quali, se escludiamo la matematica<br />

e l’etica, come ci insegna Locke, ci rimane ben poco!<br />

Dall’idea che me ne sono fatto, ho l’impressione che il risveglio in oggetto possa essere concepito<br />

...perdonami l’ennesimo schematismo!... Come una specie di ‘cassa di risonanza’:<br />

un processo di amplificazione, di esaltazione dei vissuti presenti nel praticante (a livello conscio,<br />

preconscio o inconscio) e di attualizzazione delle loro potenzialità residue; da qui la soggettività<br />

del fenomeno kundalini.<br />

Un breve esempio freudiano: se la mia psiche non ha ancora slatentizzato un conflitto inconscio, il<br />

risveglio dell’Arrotolata porterà quel conflitto all’esplosione o all’implosione;<br />

Cioè dalla sua energia scoccherà la fiamma che andrà ad incendiare la polveriera del mio<br />

turbolento inconscio; ma se, al contrario, al posto di un conflitto inconscio, l’Arrotolata incontra<br />

lungo la sua ascesa, doti e talento artistico, o spiccate potenzialità cognitive, allora la scaturigine<br />

sarà ben altra, portandomi a creazioni sublimi, nel campo dell’arte, della scienza o della filosofia.<br />

Da quest’ipotesi ne conseguirebbe che ogni caso di risveglio è un caso a sé, da valutarsi col metro<br />

di una anamnesi che non può che essere individualizzata.<br />

Fin qui la mia personale opinione.<br />

Venendo a quanto mi chiedi, solo alcune delle ‘spie’, da te enumerate, si sono, in me, palesate:<br />

Beh, innanzittutto, quel calore bruciante alla nuca (di cui ho avuto prova oggettiva facendolo<br />

verificare tattilmente dalla mia compagna) mi ha lasciato, nei giorni successivi, quella tipica<br />

impressione epidermica che si ha come postumo di una scottatura; durante il resto della serata ero<br />

alquanto agitato, eccitato, al contempo intimorito ed euforico;<br />

un’eccitazione che non era solo agitazione emotiva ma anche incremento delle facoltà espressive e<br />

verbali: riuscivo a parlare e a leggere ad una velocità superiore al mio ritmo di sempre (anche<br />

questo verificato dalla mia compagna); vittima di quest’eccitazione temevo, in tale condizione, di<br />

non riuscire a prendere sonno; la cosa strana è che, appena spensi la luce, il sonno mi rapì in<br />

modo fulmineo, come mai prima mi era capitato.<br />

Durante l’evento, ti confermo l’improvvisa apertura degli occhi: mi ritrovai con gli occhi sbarrati e<br />

incapace a chiuderli; sensazione che si associava ad una bellissima impressione di ‘risveglio’ di<br />

209


tutto il corpo: a ridestarmi fu un’ondata di calore misto ad espansione delle membra; un<br />

qualcosa che, se dovessi usare una metafora (forse un po’ condizionato da letture tradizionali)<br />

definirei uno ‘sbocciare’.<br />

Confermo anche il ‘rumore di sottofondo’ presente nell’interno dell’orecchio, come tu descrivi;<br />

Riguardo poi la sfera sessuale, anzi genitale: il liquido seminale è diventato più fluido e ‘mobile’<br />

...non che sia un masturbatore incallito, è solo che pratico il coito interretto con la mia ragazza e<br />

quindi ho modo di osservarlo....<br />

Altri risultati e riscontri: sono capace di un maggior apprezzamento sia estetico che dei piaceri più<br />

umili e semplici ... un piatto di pasta, la vista di un bambino che gioca, un film, una chiaccherata<br />

con un amico..... di maggior empatia, comprensione, immedesimazione e giustificazione del caso<br />

altrui .... mentre prima ero del tutto impietoso verso imprenditori, capitalisti, speculatori… essendo<br />

io di tendenze anarchiche e marxiste-leniniste, ora riesco a concepire come anche questi individui<br />

possano soffrire come gli operai che sfruttano;<br />

oppure non osservo più con disprezzo, odio e cinismo le varie veline e politicanti , ma riesco a<br />

trarre piacevolezza dalla loro visione.....<br />

L’aggressività è molto diminuita ...non sogno più di prendere a bastonate certa gente..., subisco<br />

meno i condizionamenti sociali, sono diventato un po’ più ‘frontalizzato’ ....come si usava in gergo<br />

psichiatrico in epoca pre-basagliana... e un po’ meno sociopatico ...come un po’ tutti gli<br />

antigregari e le pecore nere...;<br />

infine mi è più facile ‘perdermi’ negli occhi di qualcuno/a, ossia ritrovarmi immerso nel suo<br />

sguardo, mentre quello/a parla, con una coscienza detersa, priva di di qualsiasi ‘copione’-guida al<br />

rapporto duale, lasciandomi permeare, passivo e indifeso, abbandonato a lui/lei (soggettivazione<br />

alla Levinas?), o semplicemente lasciarmi assorbire dalla visione di qualsiasi altra cosa,<br />

percependola meramente, o rimanere in ascolto di qualsiasi suono o rumore raggiunga le mie<br />

orecchie, semplicemente percependoli, senza analizzarli e attribuire ad essi un’identità,<br />

un’attributo impostole per cultura, mantenendomi in una disposizione d’animo di ‘attesa e<br />

captazione-ricezione del prossimo suono-rumore’ (contemplazione? Sintonizzazione su onde<br />

cerebrali alfa?).<br />

Non ho invece notato grandi cambiamenti circa la percezione della temporalità....<br />

Che qualche granthi psichico, qualche ‘nodo’ irrisolto della mia personalità, si sia ‘allentato’?<br />

Sisifo:<br />

Nel 1988 iniziai ad imparare e praticare le tecniche taoiste di ritenzione del seme.<br />

Le ho praticate regolarmente fino al 2002.<br />

Durante questo periodo ci sono state due esperienze, intense ma negative, di forte risveglio<br />

energetico.<br />

La prima risale al maggio 1991, e la ricordo come se fosse ieri.<br />

Durante un'intera notte mi trovai in uno stato inimmaginabile di attivazione sessuale.<br />

Non era semplice eccitazione, ma una forza abissale, tenebrosa, elementare, distruttiva.<br />

La mente era invasa da fantasie sessuali estreme, e il corpo era attraversato da un flusso di<br />

energia.<br />

Era come se le esperienze di un livello profondo, transpersonale, irrompessero nella mia mente,<br />

portando sensazioni devastanti.<br />

210


Nei tre giorni successivi mi ammalai, e nei sei mesi che seguirono fui ossessionato dal sesso e mi<br />

trovai in uno stato di continua ipereccitazione.<br />

Nel 2002 ebbi un'altra esperienza di risveglio energetico, che mi impedì di dormire per diverse<br />

notti di seguito.<br />

Una notte la trascorsi sdraiato in savasana, immerso in un'estasi orrenda e attraversato da un<br />

flusso di energia che io muovevo lungo l'orbita microcosmica, alla maniera dei taoisti.<br />

Era estate, ma provavo brividi di freddo e un'angoscia mortale accompagnata da un intenso<br />

desiderio di morte. Alla fine mi dovetti ricoverare per più settimane in ospedale.<br />

Da allora ho lasciato completamente perdere ogni pratica esoterica, e la mia estrema diffidenza e<br />

prudenza nasce da queste esperienze abortive....<br />

teatrante:<br />

Nelle scuole in cui si praticano le tecniche di attivazione di Kundalini, mi pare che si dica che<br />

quando l'energia sale lungo il canale chiamato IDA anzichè lungo sushumna si ha sviluppo di<br />

energia fredda con sensazioni di morte,scarsa vitalità,brividi,malinconia,depressione.<br />

Se esaminiamo il corpo fisico come fosse un involucro in cui scorrono le energie....può anche<br />

dipendere da un errato allineamente delle ultime lombari e/ o dell'11 dorsale,e o di 6-7 cervicale<br />

con 1-2 dorsale.<br />

Hai fatto bene(credo) a smettere, ma comunque, se fossi in te proverei a controllare l'allineamento<br />

posturale davanti allo specchio:<br />

in pratica ci deve essere una linea che dal naso passa in mezzo al torace ,al centro dell'ombelico e<br />

al ventro degli organi sessuali.<br />

Le clavicole devono essere allineate secondo un piano parallelo al pavimento.<br />

Le braccia(se sposti un pò il peso sull'avampiede) se rilassate dondolano davanti ai genitali.<br />

Guarda inoltre sotto lo sterno se c'è qualcosa di molto visibile che batte seguendo il ritmo cardiaco<br />

: se è così hai il plesso solare contratto (è più difficile sentirlo in persone molto addentro alla<br />

pratica come te che nei principianti).<br />

Prova a spingere un dito sul plesso solare se si "infila" senza incontrare resistenza e senza causare<br />

dolore,il diaframma è rilassato la zona .... deve essere "Passiva".<br />

Ripetendo la stessa operazione nella zona, diciamo , del II° chakra...sotto l'ombelico il dito deve<br />

dare l'idea di rimbalzare (la zona deve essere attiva,elastica)......<br />

Sisifo:<br />

L'allineamento posturale mi sembra buono, guardami!<br />

Non credo di avere problemi fisici, ma problemi mentali.<br />

.... Sono una persona contorta, e per una persona contorta risvegliare certe energie è come buttare<br />

un fiammifero acceso in una polveriera.<br />

Nemmeno oggi sono in grado di capire cosa mi è successo:<br />

211


per me è ancora un mistero.<br />

Ofiuco:<br />

Anch' io, Sisifo, mi sono trovato in una situazione simile alla tua cercando nello Yoga un<br />

sollievo/mezzo di controllo di questa forza interiore a cui non sapevo/volevo cedere.<br />

Credo tu possa capirmi .....<br />

In fondo il tutto e' come una pentola a pressione.<br />

Abbiamo il fuoco che l' alimenta, lo possiamo abbassare NON lo dobbiamo spegnere:<br />

personalmente lo regolo con posizioni quali skandasana .<br />

Lo accentuo con posizioni quali sirsasana, uttanasana, pashimottanasana.<br />

lL diminuisco con posizioni quali urdhva dhanurasana semmai con un grande pallone per<br />

aumentare i tempi di posa.<br />

La valvola della pentola e' un punto basilare, se la blocchiamo rischiamo di far saltare tutto in<br />

aria!<br />

Dobbiamo sfruttare l'energia del vapore indirizzandola verso ..... a me funziona bene verso la<br />

preghiera, la meditazione.....<br />

Teatrante:<br />

Ci sono molte persone che parlano di Kundalini di apertura di Chakra ed altro come se fossero il<br />

pane quotidiano.<br />

Per una serie di coincidenze ho avuto modo di conoscere una serie di persone che praticavano<br />

forme di ALCHIMIA INTERIORE.<br />

Cioè tecniche di trasformazione dell'organismo in generale e del sistema nervoso centrale in<br />

particolare .<br />

...Non mi riferisco solo allo Yoga ma anche al Chi kung,alle tecniche giapponesi di circolazione del<br />

Ki ed ho conosciuto anche una nativa americana,ed un greco ortodosso che praticavano tecniche<br />

simili...<br />

Ora ciò che mi hanno detto loro è che nelle pratiche di Alchimia interiore si va "In<br />

profondità"...sono ,inizialmente, discese nel profondo dell'inconscio e dell'organismo...<br />

Certe pratiche,nel 99 % dei casi quando cominciano ad agire si accompagnano a fenomeni di<br />

"purificazione" o evacuazione molto sgradevoli:<br />

foruncoli orrendi nei posti più impensati,diarrea,sudorazioni improvvise,cambio di qualità e di<br />

colore dei fluidi corporei,tremori,stati quasi catalettici,velocità dei pensieri (al limite della<br />

nevrosi),evacuazioni verbali (tipo aggressioni improvvise e immotivite) sensazioni di morte,<br />

improvvisi sbalzi di pressione e di umore... sensazioni che a volte sono di brevissima durata altre<br />

sono prolungate o addirittura ricompaiono periodicamente fino alla loro finale scomparsa...<br />

possibile che quasi nessuno dei praticanti di yoga che parlano di apertura dei Chakra,di<br />

kundalini,di terzo occhio non abbiano mai provato sensazioni simili?<br />

Le risposte possibili sono tre:<br />

1)fanno tutti parte di quella minima percentuale di praticanti che non vive tali fenomeni sgradevoli.<br />

2)Hanno vissuto simili fenomeni e preferiscono non parlarne.<br />

212


213<br />

3)Hanno letto queste cose nei libri (sui quali per ovvi motivi le fasi di evacuazione non vengono<br />

descritte) o le hanno ascoltate da altri e le rivendono come se fossero loro.<br />

Il fatto che adesso Ciclope,Sisifo e in parte Ofiuco comincino a parlare di queste cose magari non<br />

collegandole alla pratica, ma a certe problematiche psichiche o a certi loro errori secondo me è un<br />

buon segno:<br />

vuol dire che si sta cominciando a parlare delle esperienze soggettive e non di cose lette nei libri o<br />

sentite da altri che a loro volta le hanno sentite da altri e così via....<br />

L'unica condivisione realmente possibile è quella delle esperienze personali......


III,8 - Siddhi<br />

Teatrante:<br />

Ti consiglio, kadosh, di raccontare raccontare gli eventi di stanotte anche a qualcun altro<br />

...all'autista, per esempio, per sentire che dice.... non ti fidare completamente di coloro che<br />

commentano le tu esperienze personali....<br />

Una cosa che ti posso dire è che non sono cose che appartengono solo alla tradizione orientale.<br />

Scrive Euripide [Ciclope 646-648]:<br />

"conosco un rito di Orfeo molto efficace, per cui il fuoco sale spontaneamente verso la testa e<br />

brucia da sotto il figlio monocolo della Terra".<br />

Da ciò che mi hai raccontato in può essere che ti divertirai nei prossimi giorni.<br />

come può essere che si tratti di fenomeni transitori e occasionali.<br />

kadosh:<br />

Mah!.... Non so se ho voglia di parlarne...<br />

Mi sembra che alla fine non ci sia sviluppo...che non ci sia possibilità di andare avanti...<br />

E poi nè tu nè l'autista sembra abbiate voglia di darmi consigli....<br />

Teatrante:<br />

Fai attenzione....si torna sempre indietro.<br />

E' la legge dell'ottava.<br />

Ma alcuni nel fare il viaggio in cerchio scavano e allora affiorano i ricordi.<br />

In realtà sono molto felice per te , ma non vorrei che ti venisse in mente che è merito mio, a causa<br />

di quel gioco sulla percezione della fontanella che abbiamo fatto l'altra sera.<br />

Si trattava solo di un gioco.<br />

Sono un teatrante.<br />

Non certo un maestro.<br />

Pensa che nemmeno l'autista si definisce maestro .<br />

Come ti ho detto ... certe cose avvengono perché il discepolo è pregno.<br />

Il Maestro non esiste.<br />

C'è un solo maestro ed è il Maestro interiore.<br />

Poi alcuni hanno bisogno di proiettarlo in un corpo umano, in un volto familiare....<br />

Un esperienza come la tua, che tu hai interpretato come "risveglio di kundalini", ammesso che si<br />

tratti di questo, non è frequentissima, ma neppure rarissima.<br />

Non credo che cercare di trovare una causa possa essere di qualche utilità.<br />

Si tratta "sempre" di esperienze spontanee.<br />

C'è sì ... una causa .... accidentale ,ma è appunto un accidente un qualcosa che mostra all'aspirante<br />

una chiave che non sapeva di avere nelle tasche.<br />

Al teatrante è successo una volta con una scossa di terremoto (la testa che ha "scrocchiato"<br />

improvvisamente ed è cominciato la giostra...).,,,,inutile cercare di comprendere quale è nel tuo<br />

caso la pseudo causa scatenante.<br />

il vero maestro è il maestro interiore.<br />

214


Può darsi che tu senta a sprazzi un senso di onnipotenza.<br />

Capita.<br />

Questo ente pensava di essere Siva!<br />

Tutto ciò che percepirai in un certo senso è vero ma non devi crederci..... mai.<br />

ogni sensazione ... va integrata e riportata al cuore.<br />

kadosh:<br />

Non credo di essere qualificato....<br />

Teatrante:<br />

La qualificazione è l'aspirazione fervente all'assoluto....<br />

Dici di non aver avuto bisogno di mantra o di posizioni.....<br />

Può darsi che tu ne abbia già fatte a sufficenza altrove ed in altro tempo....<br />

E' singolare coincidenza che proprio ieri sera ti si sia fatto ascoltare la musica dei misteri eleusini<br />

.....ma questa è solo letteratura.....<br />

Kadosh<br />

La cosa di stanotte è stata molto interessante per me...provo a raccontarti meglio e dirti perchè:<br />

tutto è nato (come nella sera della "stanza blu") dal settimo chakra...si è ingrandito, sempre di più,<br />

sentivo nettamente una sfera che pulsava, poi si è concentrato tutto ed è diventato un punto che<br />

attraeva tutto.<br />

così è stato subito dopo per il sesto.....<br />

Teatrante<br />

Brahmabindu?<br />

kadosh<br />

....Poi di fila gli altri.<br />

la mia attenzione è rimasta sempre sul sesto, sempre di più. la sfera è diventata un'ellissi in<br />

verticale.<br />

poi la mia attenzione (in realtà faceva da sola) è scesa alla gola.....<br />

Il 5, il 6 e il 7 li sentivo davvero tanto. per capirci era una sensazione più forte e reale di una<br />

fiamma o di qualsiasi cosa empirica che tocchi il corpo.<br />

Teatrante?<br />

Ma dai?<br />

Cosa credevi che quando con l'autista si parla di fuochi sia una metafora?<br />

Kadosh<br />

Il 4 chakra lo sentivo un pò di meno, ma dopo la mia attenzione è andata lì.<br />

poi al 3, al 2 (questi li sentivo davvero poco) e appena ha sfiorato l'1 è partita una scarica (larga<br />

un palmo appunto) dall'osso sacro che non saliva nè tanto velocemente nè linearmente: faceva su e<br />

giù come per sfondare qualcosa. ha trovato resistenza nella parte bassa della schiena e poi su fino<br />

al collo, con tutti i peli che si rizzavano.<br />

Teatrante:<br />

215


Per i cinesi sono due cancelli..<br />

Utilizzare il piccolo circuito celeste taoista dicono possa avere una sua utilità....<br />

Se per caso ti accadessero esperienze simili e ti sentissi risucchiare dall'esperienza ....applica il<br />

piccolo circuito celeste .... o meglio porta l'attenzione su un oggetto .. ma forse non c'è bisogno.<br />

Kadosh:<br />

Io non facevo niente, anzi vedevo il tutto dall'esterno...ricordo di aver pensavo: "oddio, che bello,<br />

mi sta salendo kundalini!".<br />

Non ero concentrato o altro (la mia attenzione era di un altro genere e si spostava da sola, ma io<br />

guardavo tutto) però quando è arrivata al collo (anche se era piacevolissima) ho pensato (non so<br />

perchè): "e ora che cosa faccio?" e l'ho rimandata giù...<br />

Poi ho perso la sensazione a tutti i chakra tranne al sesto (avevo VERAMENTE la percezione che si<br />

fosse aperto il terzo occhio) e provavo a levarmi questa sensazione come di una ferita che usciva<br />

dal cranio ma niente da fare...allora (per gioco) ho cominciato a provare se riuscivo a vedere<br />

lontano, oppure nel futuro, oppure se vedevo ad occhi chiusi...niente di tutto questo...allora ho<br />

provato a levitare...niente...allora non sapevo che fare e dopo un'oretta è finito.<br />

teatrante:<br />

Le siddhi non sono mai volontarie .<br />

le siddhi non appartengono all'aspirante: è l'aspirante che appartiene loro....<br />

...ti posseggono.<br />

La sensazione dell'apertura, secondo alcuni si percepisce come una specie di calore freddo intorno<br />

alla "vagina "della fronte.<br />

O come luce.<br />

O come campo magnetico.<br />

O come maelstrom.<br />

Una specie di buco nero pulsante.<br />

Kadosh<br />

.... Vorrei sottolineare come non facessi nulla e non pensassi a far avvenire la cosa, stavo anche in<br />

una posizione di certo non "giusta" cioè ero anche piuttosto storto...mi divertivo e ho cominciato a<br />

pensare :" vabbè che dovrei fare?" e mi sono messo con la schiena dritta ma non cambiava nulla.<br />

teatrante:<br />

Dicono che si debba sviluppare l'ascolto.<br />

L'energia interna che si sviluppa , se rilassi ed ascolti, potrebbe mettere nella posizione corretta le<br />

tue membra senza il tuo volere.<br />

La posizione della testa e della spalla e della schiena....<br />

Gli asana nascono da soli, insorgono....<br />

Se è necessario che insorgano<br />

216


kadosh<br />

Ah! dimenticavo...la cosa più divertente è che mi ha scrocchiato diverse volte il cranio...e io che<br />

non ci credevo...cioè è assurdo, succede davvero!!!<br />

Come dicevi tu!<br />

.... Ma cos'è che scrocchia?<br />

Teatrante:<br />

Sono le suture del cranio e le vertebre cervicali.<br />

La prima vertebra (atlante)è parecchio importante.....<br />

kundalini dicono che si avverta come un fluido vero e proprio, molto rarefatto, che esercita una sua<br />

pressione.<br />

si fa strada come acqua in un tubo...<br />

L'importante è che i "cancelli" siano aperti, che il tubo non sia otturato....<br />

kadosh:<br />

Ma non è che come al solito hai fatto qualcosa?<br />

Ancora una volta è stata la prima cosa che ho pensato: "vabbè e ora che mi sta facendo fare? mò<br />

ho l'abbonamento, me lo fa una sera sì e una no!"<br />

ah! ah ah....<br />

teatrante:<br />

Qualsiasi cosa ti accada non crederci anche se è vero.<br />

per ciò che riguarda la possibilità che dipenda dal teatrante non crederci perchè non è vero.<br />

autista<br />

Levitare?<br />

Interessante... un aspirante compagnia di bandiera?<br />

Stai scoprendo che la copertina è bella e ben rilegato il libro. Chissà che tu finalmente apra il<br />

libro.....<br />

217


218


III,9 - Oblio<br />

kadosh:<br />

Compagnia di bandiera?....<br />

Sono onorato di conoscerti autista, il teatrante mi ha spesso parlato di te.<br />

Sono onorato di poter scambiare parole con una persona che il teatrante stima così tanto.<br />

Una compagnia di bandiera è un modo come un altro per giocare.<br />

E' uguale all'osservare e registrare i fenomeni come quelli di cui si parlava.<br />

E poi la copertina è bella e il libro ben rilegato.<br />

Però era bello anche il leggio sul quale poggiava il libro...<br />

E non c'è tanta differenza tra l'accarezzare il cuoio o il legno intarsiato; ci si sofferma sempre.<br />

e quindi perchè tutto ciò? se non mi è dato di aprire il libro è come se non fosse successo nulla.<br />

In realtà non esiste progresso.<br />

Eppure il libro c'è, l'ho visto. come faccio ad aprirlo?<br />

Autista:<br />

Accettando che non esiste sinché lo vedi, ma esiste quando lo sei.<br />

kadosh:<br />

Ma perchè ti chiamano autista? è questo che fai nella vita: guidare?<br />

e dove è che porti?<br />

Autista:<br />

E' questione di mestieri.<br />

Il Teatrante è stato chiamato così dalla sua occupazione.<br />

L'autista pure: per un certo periodo ha guidato l'auto conto terzi e la portava agli indirizzi<br />

assegnati.<br />

Kadosh:<br />

Comunque...<br />

Lo so che non esiste finchè "lo" vedi e che esiste quando lo sei.<br />

Oh, certo... io questo lo accetto.<br />

Lo accetto da molto tempo, non starei qui altrimenti, non leggerei Platone e Eckhart e poi...no,<br />

aspetta!<br />

E' vero, io non lo accetto.<br />

Non lo credo intensamente, non sono intriso da questa cosa, non sono questa cosa.<br />

Eppure la mia mente lo sa che è così...non è lei quindi che sa questo, che si identifica?<br />

quale ente deve lavorare allora?<br />

Un ente che non sia individuale?<br />

219


Come si può accettare che il libro non esiste se è sempre davanti a noi e lo incontriamo (se,<br />

ogni tanto lo incontriamo) come altro da noi?<br />

Autista, come si fa ad aprire il libro?<br />

Autista:<br />

Zenone ha dimostrato che non esiste il movimento.<br />

Sì poi ne hanno fatto le basi del calcolo differenziale, ma resta il fatto che nulla muove. Ma la<br />

mente crede alla percezione.<br />

kadosh:<br />

Ho sempre pensato che non devono essere esistite grandi contrapposizioni in ambito filosofico.<br />

Ci si contrappone sempre su questioni evidenti e contraddittorie: certo i paradossi di Zenone sono<br />

di per sè evidenti ... così come le affermazioni di Parmenide in cui sono contenuti.... ma anche la<br />

percezione del movimento ha una sua evidenza.<br />

La contrapposizione esiste quando si tenta di affermare il proprio punto di vista senza concepire<br />

diversi gradi di realtà e validità ad ognuna delle posizioni da cui si guarda.<br />

Mi sembra anche che non possa scegliere o prediligere uno dei punti di vista particolari.<br />

Probabilmente accettando il paradosso di Zenone, applicandolo al fenomenico, si rischia di finire<br />

sotto una macchina o di morire di inedia nel proprio letto;<br />

non accettandolo ad ogni grado probabilmente si finisce per non rapportarsi mai a nulla che non<br />

sia transeunte e trascenda il fenomenico.<br />

Però finche è la mente, questa crede alla percezione.<br />

e allora qual'è l'altro modo di pensare e di conoscere?<br />

Autista:<br />

Per quale motivo va applicato al fenomenico?<br />

Sarebbe un'ulteriore sovrapposizione.<br />

E' questo l'errore del manas, sposta da un piano all'altro come se fosse possibile.<br />

La ragion pura mostra come nulla si muove.<br />

Bene. Poi tocca realizzarlo....<br />

Parlane col tuo riferimento.<br />

kadosh:<br />

Sono confuso... e lucido insieme....<br />

certo che non è male........ a volte mi sembra di essere in uno stato in cui tutto è possibile...l'infinita<br />

possibilità..<br />

Teatrante:<br />

Fai attenzione, kadosh....<br />

Fai attenzione a questi momenti.<br />

Fai attenzione a questi stati.<br />

Ti consiglio di scrivere.<br />

220


221<br />

Scrivi tutto ciò che ricordi.<br />

Anche ciò che ti sembra irrilevante.<br />

Devi lasciare una testimonianza, e non solo per coloro che verranno dopo di te e percorreranno il<br />

medesimo sentiero, ma anche e soprattutto per te.<br />

Vedi kadosh, ci sono dei fenomeni, nella filosofia realizzativa di cui non si parla.<br />

Uno è l'evacuazione di cui si parlava con Ciclope e Sisifo, un altro è l'oblio.<br />

Questo stato quasi di ebbrezza o di leggera autoluminosità, questa sensazione, a tratti di<br />

onnipotenza, se non integrata e stabilizzata svanirà come nebbia al sole.<br />

Resterà un vago ricordo ...o forse il nome dell'esperienza ma non vi sarà niente dietro al nome.<br />

Allo stesso modo la gratitudine e direi l'amore che adesso nutri o dai l'idea di nutrire per il<br />

teatrante e per l'autista si trasformeranno in qualcosa d'altro, indifferenza a volte.<br />

raramente, ma accade, in avversione o addirittura odio.<br />

So che ti sembra impossibile.... ma è così che avviene.<br />

Questi stati sono legati ad una risoluzione di determinati contenuti psichici.<br />

l'ego, che si nutre di questi contenuti avverte il pericolo... sente il pericolo di scomparire... e , nella<br />

smania di sopravvivenza, si aggrappa ai residui di contenuti psichici.<br />

la realtà è diversa da come ce la fa apparire l'ego, ma una visione, seppur minima del reale o<br />

anche solo du una realtà.... più sottile, mette a repentaglio la sopravvivenza dell'ego....<br />

Farà di tutto per ristabilire l'ordine.<br />

userà l'arma del dubbio.<br />

Queste esperienze che hai vissuto... a casa mia l'altra sera come altrove... sono sicuramente reali<br />

sono intense, sono emotivamente coinvolgenti.... improvvisamente, se non stabilizzate, si<br />

trasformeranno in altro.<br />

arriverai a dubitare che siano accadute o non comprenderai più l'importanza.<br />

Non riuscirai più a mettere in relazione il "nome" dell'esperienza con il tuo stato di adesso.<br />

Si tratta di un'alterazione ovvio, ma di un'alterazione che potrebbe guidarti in luoghi in cui il<br />

teatrante e l'autista potrebbero guidarti.<br />

svanirà la sensazione dell'esperienza..<br />

é la fase dell'oblio.<br />

ma nell'inconscio rimarrà un qualcosa, un seme , un segnale di pericolo...<br />

L'ego veglierà con più attenzione e cercherà di mostrarti coloro che adesso dici di stimare e per i<br />

quali affermi di provare gratitudine ti parranno , magari , persone mediocri... o manipolatori...o<br />

anche peggio.<br />

L'ego vuole ancorarsi alla realtà empirica perchè al di là di essa scompare.<br />

Coloro che ti mostrano la possibilità di una diversa percezione della realtà ti appariranno<br />

(potranno apparirti) come dei nemici.<br />

In un certo senso è vero.


222<br />

Ma cerca di scrivere , cerca di ricordare ciò che senti in questo momento....devi ricordare non<br />

tanto la "coda del pavone" ovvero i suoni che sembrano nascere dal niente, i colori , la sensazione<br />

di leggerezza estrema.... ma quella sensazione di....vita...che sembra emergere dall'intero e che<br />

traspare dallo sguardo, intenso e bellissimo con il quale sembri, oggi , vedere il mondo per la<br />

prima volta...<br />

Sono due piani diversi, il piano di sogno ed il piano di veglia....<br />

Sono due enti diversi...<br />

chi ha integrato il piano di sogno e cerca di portare il sonno profondo nella veglia (o lo ha già<br />

integrato.....) perde la memoria recente...la memoria del jiva individuato....<br />

Chi vive certe esperienze ma non le stabilizza dimentica l'intensità ed il valore dell'esperienza che<br />

rimangono, certo, nell'inconscio - niente sarà come prima- ma scoloreranno.... sembreranno l'eco<br />

di un sogno sognato nel sogno....<br />

Questo porta ad un'altra considerazione...<br />

Tentare di condurre un aspirante un aspirante verso il sentiero...il lignaggio cui appartiene per un<br />

essere come l'Autista è spesso causa di sofferenza indicibile.<br />

Gioia immensa nel momento del riconoscimento, dolore nel momento dell'oblio....<br />

pensa a chi ha amato dell'amore che nulla pretende ed improvvisamente vede ditrazione o<br />

avversione nello sguado dell'amata...<br />

Nel mondo empirico è normale... uno se ne fa una ragione... e con il tempo, che qua si dice<br />

galantuomo, dimentica ...<br />

Ma quando il tempo non esiste o quando i lacciuoli del tempo sono allentati l'amore non cessa.<br />

lo si rivive ad ogni istante .<br />

Ed ogni istante si ringrazia la Vita per aver permesso una simile esperienza e ci si stupisce<br />

dell'oblio altrui....<br />

Chi ha vissuto e stabilizzato certe esperienze nella vita empirica non è un qualcosa di più.... è un<br />

qualcosa di meno.<br />

è un bambino facile alle lacrime, non attrezzato per affrontare la dinamica dell'oblio.<br />

nedam nedam.... non questo non questo....<br />

A son di togliere rimane una ferita insanabile.<br />

Ma anche questo ha un senso.<br />

Si imparano le maschere e si trova la forza per osare il balzo supremo, a volo di rondine,<br />

nell'abisso della non dualità.<br />

Cerca di ricordarti questi istanti, kadosh...<br />

Tienili cari per l'oblio che, prima di quanto credi, arriverà ridando forma al feticcio dell'io<br />

empirico.<br />

Si naviga a vista... si torna sempre al punto di partenza ma ogni volta si è meno pesanti.<br />

Alla fine sarà l'io empirico ad essere un lontano ricordo... forse....


223


III,10 - La Dea dell'Autunno<br />

Kadosh:<br />

Ero a letto<br />

Leggevo il tao te ching.<br />

Mi piace il tao te ching..<br />

teatrante<br />

Gran bel libro...<br />

Pensa a Lao tse cavalcando il toro si avvia lentamente verso la montagna<br />

Kadosh:<br />

Ad un tratto.....la fontanella....poi la fronte...<br />

E la gola....<br />

gli altri punti li percepivo più debolmente<br />

Mi è scrocchiata la testa....ma in più dolcemente dell'altra volta...<br />

E poi fremiti...<br />

Fremiti e scosse in fondo alla schiena...<br />

Ero come una sfera di energia....<br />

Si agitava..si agitava..ma sembrava non voler salire..<br />

O non poter salire....<br />

Ho continuato a leggere e lentamente l'energia ha ripreso a salire...<br />

Per un attimo è arrivata fino alla nuca ..sembrava voler salire ancora più su...ma poi ....<br />

La sensazione si è riversata sul cuore.<br />

....Quasi tutta sul cuore....<br />

Era molto diverso dall'altra sera...era tutto più dolce e calmo.<br />

Come un fiume pigro...<br />

...Rimaneva in una zona per parecchio e quando si muoveva lo faceva davvero molto lentamente...<br />

Non come acqua in un tubo, piuttosto come un fiume che straripa e inonda dolcemente i campi.<br />

Dopo tutto ciò si è fermata per tutto il resto del tempo verso le lombari o poco sopra ed era intensa<br />

davvero molto intensa lì.<br />

Quando ho finito di leggere è continuata per un pò, ma si è spostata sulle gambe, pur rimanendo<br />

anche in quella zona della schiena.<br />

Soprattutto nella gamba destra...<br />

E' scesa nettamente in tutte le cosce, poi anche sotto il ginocchio.<br />

Poi è finito tutto.<br />

Tutte le percezioni erano molto più labili...era tutto più statico.<br />

Ciò che ha scritto l'autista, non so perchè mi ha toccato profondamente.<br />

224


Alcuni guardano con sospetto..quasi con paura l'occuparsi di queste cose...<br />

... io non lo avverto come un pericolo, non penso possa mai cambiare ciò che davvero voglio e<br />

sento.<br />

Ciò a cui aspiro è solo un fondamento di ciò che voglio (intendo prettamente in ambito sociale e<br />

affettivo) e al contrario, ciò che voglio è un fondamento di ciò a cui aspiro.<br />

Teatrante:<br />

Ricordo le parole dell'autista..<br />

"Molti aspiranti che vivono certi eventi si convincono poi che questi siano delle vere e proprie<br />

realizzazioni. Altri che vivono certe realizzazioni si convincono che queste determinino un<br />

cambiamento nella vita e che da quel momento la loro vita sarà diversa. Certo, questo può<br />

accadere per un Ramana, ma lo stesso Ramakrishna continuò a fare il prete e così Plotino. Il<br />

dharma prosegue così come il karma oramai attivato non recede: i doveri concernenti figli e moglie<br />

non svaniscono.Spesso si vive in una consapevolezza mentre il corpo vive la contingenza."<br />

kadosh:<br />

... A volte avverto la difficoltà a prendere sonno...come se il pensiero ma anche le facoltà verbali e<br />

la lettura fossero...più veloci...potenziate , in qualche modo...<br />

Ma anche dal punto di vista emotivo qualcosa di strano è accaduto..<br />

L'inizio di questi fenomeni è stato preceduto da una rabbia intensa verso il genere umano, verso<br />

l'ottusità e l'arroganza e la violenza...<br />

Da ieri tutto ciò sembra scomparso...<br />

C'è serenità...<br />

Una serenità malinconica, a volte..ma totale..<br />

Oggi mi sono scoperto ad accettare e addirittura apprezzare la massa di persone che lotta e corre<br />

per avere un posto sull'autobus...<br />

E anche per i piaceri umili e semplici è così.<br />

Poi un altra cosa...mi sento... mi sento proprio autunnale.<br />

Mi sento autunno, come se fossi collegato alle stagioni...se fosse primavera sarei primavera.<br />

Teatrante:<br />

Il significato di Sarada pare che sia Autunno... Sarada devi sarebbe la Dea dell'autunno...bello...<br />

kadosh:<br />

Inoltre oggi mi sono scoperto a desiderare ...per immagini create in testa e sensazioni... un luogo<br />

naturale e sereno...antico!<br />

Ne avevo molto bisogno, volevo un giardino Zen o un altopiano cinese.<br />

D'autunno....<br />

l'importante era che fosse.... piano.... e con tanta acqua....<br />

Acqua....<br />

225


Tatsuta - Hime<br />

226


III,11 Da cuore a cuore<br />

Teatrante:<br />

Devo parlarti, Autista.<br />

E' venuto kadosh a casa mia.<br />

mi racconta che ha avuto una strana esperienza notturna ...in parte l'ha narrata nel Cenobio....e<br />

pensa che il responsabile sia io.<br />

Si è svegliato scosso da forti corrente energetiche a mani, piedi, braccia e gambe.<br />

Gli brucia la "corona".<br />

Si è alzato ed ha notato che tutta la syua stanza e la sua casa erano blu.<br />

stava benissimo e aveva la sensazione che niente fosse impossibile.<br />

il fenomeno, a quanto dice, è durato a lungo.<br />

Dopo un paio di giorni si è svegliato nel mezzo della notte sentendo che la chiocciolina ...così<br />

percepisce il cakra... come me del resto... la fontanella che si apre.<br />

Sente uno alla volta dall'alto in basso tutti i cakra e poi una corrente che dall'osso sacro sale fino<br />

alla nuca.<br />

Non gli ho mai parlato veramente e con chiarezza della sensazione di Kundalishakti che sale, per<br />

evitare di suggestionarlo....ma la descrive come l'ho vissuta io anni fa..<br />

esattamente come l'ho vissuta io.....<br />

Autista:<br />

Sono fenomenologie note;<br />

sino a che rimangono sopportabili bene... sono anche interessanti.<br />

Il senso di potenza va vissuto nel distacco.<br />

Altra cosa:<br />

molti aspiranti che vivono certi eventi si convincono poi che questi siano delle vere e proprie<br />

realizzazioni. Altri che vivono certe realizzazioni si convincono che queste determinino un<br />

cambiamento nella vita e che da quel momento la loro vita sarà diversa.<br />

Certo, questo può accadere per un Ramana, ma lo stesso Ramakrishna continuò a fare il prete e<br />

così Plotino.<br />

Il dharma prosegue così come il karma oramai attivato non recede: i doveri concernenti figli e<br />

moglie non svaniscono.<br />

Spesso si vive in una consapevolezza mentre il corpo vive la contingenza.<br />

Teatrante:<br />

in un certo senso lo trovo doloroso quando parli di Ramana Ramakrishna e della loro purezza.<br />

le testimonianze di Ramana e Raphael o Samkara o... le immagini di Ramkrishna e di Sarada devi<br />

...devo dire che mi turbano...sembra che non vi sia spazio per la mente.<br />

l'ascolto, lettura e la visione si accompagnono ad una specie di flusso ininterrotto ...devo dire che<br />

capita anche con bodhananda...<br />

leggendo di altri, pure grandissimi, comincia ad intervenire la mente.<br />

il flusso si interrompe.<br />

la mente crea dubbi.<br />

227


Autista:<br />

Nei primi non c'è alcuna mente. In altri c'è la mente, talvolta elevatissima..<br />

Teatrante:<br />

Per tornare a kadosh,mi ha chiesto di curargli un braccio che gli faceva male.<br />

Ho respirato con le mani il dolore è sparito.<br />

Per me è normale.<br />

Adesso lo è anche per lui.<br />

Temo che di essermi esposto troppo.<br />

temo che abbia troppa fiducia in me...<br />

Dopo un po' si è cominciato a a parlare di Raphael e del Dharma..<br />

Il teatrante formulava domande, a raffica e kadosh rispondeva.<br />

Ho pensato di condurlo... anzi non è esatto ...ho sentito che era il momento per....<br />

Gli ho fatto delledomande sull'Essere e sulla sua sensazione di esistere.<br />

Ad un tratto mentre cercava di rispondere alle mie domande il suo sguardo è cambiato.<br />

ha acquisito una luce che ben conosco....<br />

Gli ho detto che lo stato che esperiva in quel momento è ciò che ueshiba definiva ponte di prima<br />

dell'inizio.<br />

A metà tra lo stato di sogno e lo stato di veglia.<br />

Ha risposto che si sentiva come nel sogno.<br />

Ma era consapevole anche della veglia.<br />

Era felice ed ha cominciato a valutare le piacevolezze di quello stato, che pure, in parte, lo<br />

spaventava.<br />

Mi ha chiesto cosa gli avevo fatto e come.<br />

Senza pensare gli ho risposto " Che pensavi? che Platone fosse uno stolto?<br />

la dialettica è una tecnica operativa."<br />

Mi ha chiesto se era una cosa indotta o una specie di ipnosi,<br />

gli ho risposto che non dipendeva certo da me....<br />

come devo proseguire?<br />

Autista:<br />

Né più nemmeno che come senti.<br />

Mantenendolo però sempre qui e ora.<br />

Sono tutti fenomeni o "sogni", pertanto non più reali di questi piani di esistenza;<br />

ma se qui siamo incarnati è qui che "abbiamo da stare".<br />

Teatrante:<br />

Che gli devo dire?<br />

Autista:<br />

Che sono alterazioni della coscienza abbastanza diffuse e di non perdercisi dietro più di tanto.<br />

Ah! Anche di non usare la coscienza dei piani più elevati su questo piano.<br />

Ciò che mostra il fallimento di una realizzazione incompleta è proprio il pontificare qui senza<br />

averne più la consapevolezza perché si è rimasti impigliati/incastrati altrove.<br />

228


Il Divino non va solo raggiunto, va poi incarnato e portato giù.<br />

Teatrante:<br />

lo devo indirizzare?<br />

Autista:<br />

Ciò che hai iniziato, va finito.<br />

Teatrante:<br />

mah... credo che mi dovrei eclissare sparire per un po' evitare che pensi che io sia un maestro....<br />

Autista:<br />

ma che dici?<br />

Stolto.<br />

Tu sei un Maestro. Tu hai dei discepoli cui stai insegnando. per loro sei un Maestro.<br />

Tu sei il loro Maestro.<br />

Tu sei un Maestro.<br />

La teiera ti è stata mostrata affinché tu possa servire il thé agli assetati.<br />

L'importante è che tu non lo pensi, ma per loro è importante pensarlo, anche perché è vero.<br />

Teatrante:<br />

ma per favore !...<br />

non farmi ridere...<br />

tu ti rifiuti di essere chiamato maestro e lo gnomo teatrante dovrebbe pensare di esserlo.....<br />

ma siamo seri...sono solitamente di ottimo umore, ma questo detto da te ...Ma tu sei un Maestro! mi<br />

fa sbellicare.<br />

L'autista che afferma costantemente di non essere un maestro che dice che il teatrante è un<br />

maestro?<br />

ma dai!!!<br />

mi fa bene sapere che c'è qualcuno che mi prende in giro...<br />

...non so..<br />

Autista:<br />

Ogni tanto capita che non si sappia.<br />

Teatrante:<br />

non...non sono un maestro!... lo so...<br />

Autista:<br />

non + non sono = sono<br />

Una volta chiesero a XXX perché fosse venuto.<br />

Rispose: "Per risvegliare i Maestri".<br />

Teatrante:<br />

no la verità è che sono un po' scosso da questa esperienza di kadosh...<br />

faccio sogni che non mi appartengono...<br />

Ieri sera ha sognato... era una visione in realtà.... Yogananda in piedi che rendeva omaggio a<br />

Ramana.<br />

229


Poi Ho sognato che , condotto da te, assumevo il crisma della guarigione direttamente da<br />

Cristo!<br />

evidentemente un sogno non mio ... cose di altri.<br />

Non comprendo la via della Croce...<br />

non mi appartiene..<br />

Autista:<br />

Vedrai che molti ti useranno come emblema e simbolo onirico per il Sé.<br />

Capiterà anche nel mondo di veglia.<br />

E' oltre il tuo controllo.<br />

Il Divino indossa le vesti che più ritiene adatte alle necessità del mondo.<br />

Noi esistiamo solo per servire, impendendo alla mente di sentirsi artefice della sua opera.<br />

Teatrante:<br />

Non starò diventando più pazzo di quanto sia già?<br />

Autista:<br />

Impazzire?<br />

Sin quando si opera in armonia, servendo la vita , la pazzia non ferisce alcuno... lascia che la<br />

pazzia prosegua.<br />

Il Cristo?<br />

Dicono che sia sempre e solo un'unico Principio/Figlio Colui che discende.<br />

Teatrante:<br />

Ho sentito Cristiano.<br />

.<br />

Anche lui sta avendo un periodo di alterazione... ha percezioni particolari per ciò che riguarda<br />

tempo e spazio.<br />

suggestione o naturale sviluppo?<br />

Autista:<br />

Suggestione o naturale sviluppo, se non vi aderisci e non te ne impadronisci, sono entrambi<br />

fenomeni da lasciar cadere.<br />

Alcuni vanno guidati davanti allo specchio, mostrandoglielo.<br />

Non tutti lo riconoscono.<br />

Penso che un domani dovresti, anche con kadosh, trovare una maniera di rendere pubblici questi<br />

dialoghi.<br />

Sono tracce, potrebbe essere utile darne accesso.<br />

Trascrivi i dialoghi e conservali.<br />

Teatrante:<br />

Lo sto già facendo...<br />

Comunque....<br />

Quando mi sono accorto che kadosh stava per "andare sul ponte di prima dell'inizio", ho provato<br />

una gioia che è ben lontana dal distacco .<br />

230


231<br />

La soddisfazione del padre che vede il figlio che arriva primo alla gara di corsa del liceo<br />

...oddio...è un paragone del cavolo perchè dello sport non mi importa niente, ma forse dà l'idea.....<br />

Poi, dopo...una specie di complicità ammiccante...<br />

non so se è bene o male, ma il passaggio, chiamiamolo così, l'ho condotto consapevolmente.....<br />

Anzi ovviamente l'ha condotto lui, diciamo che ero consapevole di dove in qualche modo voleva<br />

arrivare.<br />

e l'ho condotto solo con il dialogo.<br />

La conversazione è stata più o meno questa - ho espunto tutta la parte iniziale in cui si parlava di<br />

ramakrishna sarada devi e vivekananda.... ma la conversazione è stato più o meno questa:<br />

K: non sono qualificato.<br />

T.: come fai a dirlo?<br />

K: solo il samnyasin è qualificato perchè rinuncia a tutto per l'aspirazione all'assoluto....<br />

T: quindi tu sei stato un samnyasin e sai che solo il samnyasin aspira all'assoluto?<br />

K: no...cioè forse sì ma ovviamente non lo ricordo.<br />

T: chi non ricorda?<br />

K: ma dai.... io.. kadosh...<br />

T:ma se sei stato un samnyasin in una vita precedente evidentemente non eri kadosh...<br />

Kadosh sei qui ed ora. o sbaglio?<br />

K: si io sono kadosh qui ed ora...<br />

T: quindi sai di esistere, qui ed ora?<br />

K: certo io sono kadosh e so di essere kadosh<br />

T: quindi tu sai di esistere...bene.<br />

K: ma certo che so di esistere.<br />

io sono kadosh se mi chiedi se tu esisti che mi rispondi?<br />

T: che "tu" esisti?<br />

K: kadosh esiste qui ed ora esattamente come questo tavolo. (sbatte il palmo sul tavolo)<br />

T: vuoi dire che questo tavolo ha la coscienza di esistere come kadosh ha la coscienza di esistere?<br />

K: no..però esiste.<br />

T: ma esiste per te come per la mia amica P. che sta in Liguria e non ha mai visto questo tavolo?<br />

K: certo esiste a prescindere.<br />

T: ma se P. non sa che esiste questo tavolo , come può avere la coscienza dell'esistenza di questo


tavolo?<br />

K: non lo sa ma esiste.<br />

c'è, guardalo..<br />

T: ma la tua coscienza di questo tavolo è identica alla coscienza che il Teatrante ha di questo<br />

tavolo?<br />

K: si...cioè non lo so...presumo di si.<br />

T: ma tu e il tavolo fate parte del mondo di cui è cosciente Kadosh.<br />

Giusto?<br />

K: Certo .<br />

T:ma tu quando sogni sei cosciente di essere Kadosh che sogna?<br />

K: certo che lo sono.<br />

T: ma se io entro nella stanza in cui dormi riesco ad essere cosciente del tuo sogno?<br />

K: no.<br />

T: perchè?<br />

K: perchè il sogno è dentro di me.<br />

T: allora Kadosh percepisce dentro di sè uomini donne, cose e li vive ed ha esperienze, fa l'amore<br />

mangia. ma il teatrante , anche se è lì accanto a lui non può vederle.<br />

K: ma è chiaro!<br />

T: dicevi di non avere l'aspirazione dell'assoluto.....come fai a dirlo?<br />

K: perchè...perchè un rinunciatario vive solo per Dio... e allora vuol dire che ha l'aspirazione per<br />

Dio...<br />

se avessi l'aspirazion per l'assoluto non penserei a sposarmi ad avere figli...<br />

T: ma ognuno deve seguire il proprio dharma... non puoi mica seguire quello degli altri.<br />

K: ma come si fa a discriminare il proprio dharma...<br />

T:...tu sai discriminare benissimo!<br />

K: io non so discriminare:<br />

T: chi lo dice?<br />

K: e dai non fare il Socrate... io non so discriminare.<br />

T: perchè sei qui a parlare con me e pensi che dietro Bodhananda e Raphael e Ramana ci sia<br />

qualcosa , la Tradizione, e non sei a parlare con M.[ M. è un maestro di ashtanga yoga ... uno<br />

che dicono sia famoso]<br />

K: ma dai... basta guardare lui e guardare te.<br />

232


T: chi l'ha detto che basta.<br />

Basta per te.<br />

Non pensi che sia discriminazione?<br />

K: ma no...è evidente.<br />

T: evidente per te.<br />

Ma cosa è l'aspirazione all'assoluto?<br />

K: è il desiderio di tornare da dove sono venuto?<br />

T: tu Kadosh sei venuto da qualche parte... come dire un altro pianeta.<br />

K: in un certo senso si.<br />

T: vieni dall'essere cioè diciamo vieni da isvara?<br />

K: si:<br />

T: ahaah....<br />

K: che vuoi dire..."Ahaah"?<br />

T: quindi qui e Isvara sono due luoghi diversi?<br />

K: si ...cioè no..<br />

T: cioè?<br />

K:va beh diciamo che l'essere è una sfera bianca ok?<br />

T: sembra di ricordare l'abbia già detto Parmenide.....<br />

K. si si... va beh.. l'essere è una sfera bianca ed io sono un pallino nero sulla superficie e voglio<br />

tornare ad essere sfera...<br />

T: ma se sei sfera perchè vuoi tornare ad essere sfera?<br />

K: perchè ...perchè ci sono altri pallini neri che mi ...che mi rompono le palle e ...<br />

T: quindi i pallini neri sono diversi da te?<br />

K: no.<br />

P: e perchè ti vorrebbero rompere le palle se sono Te?<br />

K: ma no!.... Era una metafora.<br />

Volevo dire che sono un pallino nero sulla superficie di una sfera bianca e la manifestazione<br />

sono gli altri pallini neri.<br />

T: non ho capito una cosa... se ci sono dei pallini neri sulla superficie della sfera bianca, chi è<br />

che vede i pallini neri e la sfera?<br />

Ci deve essere qualcuno che vede? O no?<br />

233


K: non parliamo del quarto..parliamo della sfera...<br />

T: quarto?<br />

Dicevo solo che ci deve essere qualcuno che vede sia la sfera bianca che i pallini neri.<br />

Ma come hanno fatto i pallini a diventare neri e ad avere la coscienza di essere pallini neri?<br />

K: e che ne so...<br />

T: ci sarà magari dell'inchiostro.<br />

K: ecco si...inchiostro...<br />

T: inchiostro nero al centro della sfera bianca?<br />

Quindi ...vediamo...hai una sfera bianca che contiene dellì'inchiostro nero con cui vengono<br />

disegnati dei pallini, dei fiori degli insetti sulla superficie della sfera bianca:..giusto?<br />

K: giusto.<br />

T: ma chi è che fa i disegni?<br />

E' lo stesso che li guarda? ... Tu sei cosciente di essere pallino nero e vuoi tornare ad essere sfera<br />

bianca ma se sei già sfera perchè dovresti desiderare di tornare ad esserlo?<br />

K: perchè l'ho dimenticato...<br />

T: ma se hai dimenticato di essere sfera come fai ad aspirare ad essere sfera?<br />

tra l'altro se sei Kadosh e kadosh è la sfera lo sarà anche il Teatrante...<br />

anche il Teatrante sarà la sfera.<br />

giusto?<br />

K: certo. in un certo senso...<br />

Ma se prima di coscienti di essere pallini si è stati coscienti di essere inchiostro, e lo si è stati<br />

sicuramente se non non saremmo pallini, vuol dire che siamo pallini ma che siamo anche<br />

inchiostro e che siamo sfera... e la sfera contiene l'inchiostro e contiene anche i pallini.<br />

Giusto?<br />

E se quando sogni è tutto dentro di te...diciamo nel cuore, non pensi che tutto anche la sfera,<br />

l'inchiostro i pallini potrebbero essere dentro di te.....<br />

A rileggerlo a voce alta sembra un dialogo tra idioti... lo so, ma la cosa interessante è che,<br />

aprescindere da ciò che si diceva, quando si è cominciato a parlare dell'inchiostro kadosh si è<br />

inginocchiato, si è messo istintivamente in seiza ed ha cambiato sguardo.<br />

E' lì che ho pensato... o meglio ho avuto l'impressione di pensare: adesso si accende l'interruttore!<br />

E' strano<br />

Quindi un dialogo in apparenza idiota che porta ad una esperienza secondo me reale.<br />

l'idea è che le parole non portino solo il significato apparente - si ....lo so...a questo punto dirai::<br />

ma dai! - ma siano come dei tubi.. attraverso i quali passa quella roba lì.<br />

va beh..<br />

scusa se non sono stato chiaro.<br />

234


Autista:<br />

A me pare chiarissimo.<br />

A quanto pare non è chiaro per te.<br />

L'autista nega di essere un Maestro.<br />

Mai negato di essere un Autista.<br />

235


III,12 -Perchè kundalishakti sei così restia ?<br />

Kadosh:<br />

Ero molto stanco oggi.<br />

A dir la verità erano 2 o 3 giorni che mi sentivo così.stanco proprio come quando si è faticato<br />

moltissimo e si vuole prendere sonno, ma la stanchezza è tale da non riuscire ad addormentarsi e si<br />

rimane ad occhi chiusi con il corpo che si abbandona, si scioglie e non segue minimamente quello<br />

che gli si dice di fare.<br />

E' strano il corpo e anche la volontà è strana.<br />

Comunque...<br />

Hai mai avuto la sensazione che gli oggetti pulsassero? che si ingrandissero e si rimpicciolissero<br />

oppure che si muovessero fluttuando nell'aria?<br />

Mentre aspettavo l'autobus è successo così. prima una macchina che mi stava a trenta centimetri,<br />

poi la luna piena, ovunque posassi lo sguardo era così.<br />

Ovviamente di poco, tanto da essere impalpabile la pulsazione.<br />

Ho lasciato stare dicendomi che erano semplici effetti ottici dovuti alla stanchezza.<br />

Il tutto accompagnato da un erezione immotivata e duratura, che però ho attribuito alla vescica<br />

piena.<br />

Devo dire che non ho pensato più di tanto a queste cose.<br />

Poi, una volta sull'autobus, mi sono immerso nella lettura senza sentire o pensare a nulla.<br />

A metà strada mi è venuta una sensazione strana alla testa, ma veramente forte.<br />

Non potevo ignorarla perchè era davvero netta e inconfondibile: un cerchio intenso intorno a tutta<br />

la testa che passava per le tempie e il VI chakra.<br />

La sensazione particolarissima si è spostata al VII chakra direttamente dalla fronte, poi rimanendo<br />

lì si è diffuso anche al VI chakra e poi al V.<br />

Ovviamente poi ho rovinato tutto.<br />

Ho provato a concentrarmi e a fare il circuito celeste e a<br />

sentire anche gli altri chakra, però niente.<br />

Poi un'altra cosa. sentivo sempre una sensazione alla base della colonna verticale e a un certo<br />

punto ho sentito come se kundalini volesse salire alla sinistra di susumna.<br />

Che c'è lì ida o pingala?<br />

Ma comunque era molto più fina e non era una sensazione netta quindi forse ho immaginato.<br />

Quando sono sceso dall'autobus mi sentivo molto sereno e camminando mi sentivo davvero grande.<br />

Non potente però...solo molto grande, grandissimo.<br />

Forse però perchè c'erano due persone che camminavano a trenta metri da me ed erano piccole.<br />

Cioè mi spiego, era straniante la sensazione che nei miei occhi potesse essere contenuto tutto<br />

quello che vedevo (che è più grande di me) e quindi sentivo che dovevo essere per forza più grande<br />

di ciò che vedevo...l'ottica mi fa un baffo!!!<br />

236


Perchè kundalishakti sei così restia?<br />

Sei donna e sai come vincere in amore.<br />

Anzi, sei come una gatta immobile che sembra si lasci accarezzare solo quando è lei che ne ha<br />

voglia...adulatrice e sfuggente, come una divinità sdegnosa.<br />

Noi che si deve fare?<br />

Non ti si riesce neanche a dimenticare...<br />

Comunque mi sa che non è kundalini...leggevo su un testo che parla di kundalini relativamente al<br />

tantrismo del kashmir.<br />

Alcune cose combaciano altre no...per esempio lì sono descritti 5 centri e non 7...cosa che<br />

effettivamente ho percepito pure io all'interno e sulla schiena.<br />

Poi dice che può avvenire spontaneamente...quindi ci siamo.<br />

La cosa più importante, cioè i sintomi, non combaciano affatto.<br />

Che dovrei fare dopo questa cosa successa?<br />

Dovrei fare hata yoga o cose così?<br />

Oppure?<br />

Penso che sia stata una cosa inutile, perchè ieri sera ho provato a ricrearla e non ci sono affatto<br />

riuscito...quindi è stata una cosa momentanea che non può essere esperita di nuovo, ergo inutile.<br />

Tutto torna come se non fosse successo nulla...anche lo stato d'animo, la serenità, il raccoglimento,<br />

il ronzare del VI chakra sono spariti......<br />

Teatrante:<br />

Quando si fanno esperienze reali la consapevolezza segue delle oscillazioni.<br />

Diciamo che si è acceso un fuocherello e che lo si deve proteggere.<br />

Lascia perdere i libri sul tantrismo del kashmir.<br />

Lascia perdere i libri...<br />

i tuoi maestro devono essere, adesso , la tua percezione e il caso.<br />

Inutile andare a cercare "quel libro", in qualche modo il libro giusto, se deve arrivare, ti pioverà<br />

sulla testa.<br />

I cinque cakra del tantrismo sono i cakra "su cui si può lavorare"....collegati ai cinque elementi e ai<br />

cinque venti.<br />

Non si "lavora" sul Mulhadhara cakra .... per dirla in termini spicci rappresenta la manifestazione<br />

grossolana... se si è nella manifestazione significa che è tra virgolette già aperto.....no?<br />

Si " lavora"sul secondo, terzo, quarto quinto e sesto.<br />

Si sta parlando di alchimia interiore.<br />

Le energie sono gli ingredienti il corpo è il Crogiuolo.<br />

Diviene un sistema isolato.<br />

Non si parla delle due porte di brahma (1 e 7 cakra).<br />

Il secondo cakra rappresenta ...sempre tra virgolette...l'acqua e vi si purifica l'elemento Aria.<br />

237


Il terzo rappresenta il fuoco e vi si purifica il fuoco.<br />

Il quarto rappresenta l'aria e vi si purifica la terra.<br />

Il quinto rappresenta l'etere e vi si purifica l'acqua.<br />

Al sesto si purifica l'etere che è rappresentato , come nella tua prima esperienza, come un uovo blu.<br />

L'uovo in quell'esperienza lo percepivi come infinita possibilità e la tua mente ha espresso ciò che<br />

sapevi/ricordavi colorando tutto di blu.<br />

E' dall'etere che parte la manifestazione.<br />

Alla gola si purifica l'acqua vista come una sfera bianca (i colori variano a seconda delle scuole)<br />

al cuore si purifica la terra vista come un cubo (quadrato) giallo. all'ombelico (plesso solare,<br />

comunque stomaco) si purifica il fuoco (un triangolo rosso) al cakra segreto l'aria (una mezzaluna<br />

verde)<br />

i Bija mantra sono<br />

dal sesto al 1°)<br />

Om<br />

Ah<br />

Hum<br />

Ram<br />

Vam<br />

Lam<br />

Senti se risuonano nei loro luoghi.<br />

Le esperienze del reale non sono, inutili.<br />

Sono preparazioni.<br />

Il corpo ha i suoi tempi.<br />

Deve instaurare un nuovo equilibrio per evitare che il "vaso" si rompa.<br />

Cerca di sviluppare la percezione dei cakra e dello scorrere delle energie.<br />

Ciò che è stato intenso ed emozionante dovrà diventare normale.<br />

Le fasi di esplosione sono le fasi dette del pavone.<br />

Fuochi d'artificio e luci colorate.<br />

Ma il vero fuoco è incolore<br />

Non bisogna mai ricercare nè i siddhi nè le piacevolezze di certe realizzazioni .....le si chiama<br />

comunque realizzazioni: per uno che fa hatha yoga il percepire il terzo occhio è comunque<br />

definibile una realizzazione, anche se per altri è sensazione normale a cui non si fa nemmeno<br />

caso..... Non bisogna ricercare le piacevolezze di certe realizzazioni perchè in qualche maniera il<br />

manas potrebbe tentare di ricostruirle artificiosamente.<br />

Forse purificare un pochino il corpo ....eliminare i cibi che ti fanno sentire "pesante"diminuire un<br />

pochino alcol e fumo -senza fare sacrifici per carità, sempre con moderazione e con intelligenza.....<br />

Dedicare cinque minuti al giorno all'ascolto, per esempio, della respirazione, potrebbero essere<br />

buona cosa.<br />

238


239


III,13 Percezioni non ordinarie<br />

kadosh:<br />

Ieri sera mi sono trovato a leggere un libro di Castaneda .<br />

Nel primo capitolo si parlava del controllare i sogni, del guardarsi le mani in sogno e di come<br />

questo fosse un grande potere degli stregoni.<br />

Teatrante:<br />

Non si è parlato , almeno ultimamente, di Castaneda...<br />

Non è uno dei miei autori preferiti, devo dire.<br />

Se non sbaglio fu Euclide a fare un riferimento tempo fa... a Don Juan e Castaneda.<br />

Questo mi porta a pensare che la suggestione-stimolo di Euclide abbia agito ...sotterraneamente ...<br />

e ti abbia spinto ad approfondire certe tematiche sullo stato di sogno.<br />

Il confronto ed il dialogo con altri ricercatori agisce in vari modi ed a vari livelli.<br />

kadosh:<br />

Non avevo mai letto Castaneda ... così, a naso, non ho mai provato attrattiva.<br />

Qualche tempo fa ho deciso di comprare uno o due libri per leggerli nel tempo libero, come lettura<br />

d'evasione senza l'idea di apprendere nulla o altro.<br />

il riferimento di Euclide è stata una coincidenza.<br />

Comunque ricordo che tu mi avevi parlato di Castaneda qualche tempo fa, in termini non proprio<br />

elogiativi.<br />

Fatto sta che avevo intenzione di andare a comprarli .... ne ho trovati un paio per caso...<br />

beh...si..in effetti significa che li ho cercati.....<br />

Teatrante:<br />

Per i sogni... tempo fa se ti ricordi, avevamo parlato parlato della tecnica ,che avevo sperimentato<br />

tempo addietro, del guardarsi il palmo delle mani.<br />

E' comune a quanto so,a vari rami tradizionali che operano sull'energia del sogno o sullo yoga del<br />

sogno.<br />

Ho un libro interessante, a proposito o "Un antica saggezza" di Gyatrul rinpoche- edizioni<br />

Ubaldini.<br />

kadosh:<br />

Chiedo il permesso.....posso prenderlo?<br />

Teatrante:<br />

Se con le dovute precauzioni .....<br />

ma continuia a raccontarmi la tua esperienza.... sono curioso....<br />

kadosh:<br />

Ero un pò dubbioso perchè a me è capitato diverse volte di controllare i sogni e di essere cosciente<br />

in sogno, muovermi a piacimento etc.<br />

inoltre una volta mi è capitato anche di essere cosciente di essere cosciente nel sogno, cioè proprio<br />

come nello stato di veglia...così ho fatto nel sogno ciò che diverse volte avevo fatto nella veglia,<br />

240


cioè "ricordarmi di me stesso" nel senso in cui ne parla Gurdjeff.....<br />

Teatrante:<br />

Addestramento [dal testo radice di Lochen Dharma ]:<br />

QUANDO SEI COSCIENTE (DEL SOGNO)<br />

PENSA CHE TUTTE LE APPARENZE DEL SOGNO<br />

POSSONO TRASFORMARSI IN QUALSIASI MODO.<br />

UNO PUO' MOLTIPLICARSI E DIVENTARE MOLTI,<br />

MOLTI POSSONO RIDURSI AD UNO.<br />

E PACIFICO E FURIOSO POSSONO TRASFORMARSI L'UNO NELL'ALTRO<br />

kadosh:<br />

Devo dire che dopo aver fatto questo nel sogno ho avuto ancora un controllo maggiore e la netta<br />

sensazione dell'irrealtà del sogno, come se fosse un film che potevo a piacimento mandare avanti o<br />

indietro...ricordo prima di aver pensato cose tipo "questa parte del sogno è noiosa, vorrei<br />

mandarla avanti e passare a quella successiva perchè so che succederà qualcosa di interessante"....<br />

e poi di averlo fatto, cioè di aver mandato avanti.<br />

Vabhè... comunque ieri sera mi sono addormentato volendo guardarmi le mani in sogno e essere<br />

cosciente.<br />

il risultato è stato che mi sono svegliato dopo non molto con delle sensazioni strane, ancora di<br />

sogno.<br />

ho cominciato ad avere allucinazioni visive ed uditive.<br />

Sentivo moltissimi botti e schiocchi, poi uno di questi non so perchè o come, mi ha cambiato<br />

completamente e stavo in uno stato diverso, anche fisicamente.<br />

Teatrante:<br />

Nello stato di sogno si percepiscono suoni e colori/forme in altra maniera.<br />

I kan path solevano incidere o addirittura tagliare le orecchie esterne per sviluppare l'ascolto di<br />

ciò che gli occultisti definiscono, mi pare, suono eterico.<br />

Diciamo che si tratta di una percezione dell'energia sottile.<br />

Sottile è ciò che pervade il grossolano.<br />

Certi suoni ci sono comunque nella manifestazione , ma non li percepiamo.<br />

Quando siamo in uno stato non ordinario, diciamo sul " ponte di prima dell'inizio"... sembra quasi<br />

che la corda coscenziale venga scossa direttamente, che cominci a vibrare.<br />

La sensazione è che il cranio ad esempio subisca una specie di contraccolpo e che le orecchie e gli<br />

occhi si aprano.<br />

kadosh:<br />

Ecco, così.<br />

E' proprio così....<br />

Teatrante:<br />

E' anche per favorire questa sensazione che nelle tecniche cinogiapponesi ci sono tanti battiti di<br />

mani, colpi di bastone e kiai.<br />

Nel tantrismo tibetano si usa il mantra Path! (o peth!) accompagnato ad un mudra particolare per<br />

ottenere lo stesso risultato.<br />

241


A volte in questi stati si sentono delle voci o dei suoni che ci sembrano desueti.<br />

Il rumore del frigorifero può sembrare una om prolungata ed inarrestabile.<br />

il suono di un aereo sembra in grado di rapirti...<br />

Nella percezione dello stato di sogno ciò che appare più grossolano allo stato di veglia appare a<br />

volte impalpabile: un muro può sembrare non aver consistenza.<br />

Ciò che appare più sottile allo stato di veglia appare invece più grossolano:<br />

l'aria ad esempio pare più "spessa", quasi fosse acqua e la percezione dei suoni avviene come se<br />

questi fossero amplificati/ mutati dall'acqua o da una grande umidità.<br />

Kadosh:<br />

Ecco... dopo gli schiocchi e la sensazione di apertura delle orecchie e degli occhi ho cominciato a<br />

guardarmi intorno e i colori della stanza cambiavano ogni volta che guardavo...cambiavano sia le<br />

gradazioni del colore, sia la luminosità.<br />

Allora ho guardato fuori dalla finestra, sempre rimanendo a letto e anche il cielo faceva così.<br />

Ho guardato una siepe su un terrazzo davanti casa e c'era un gatto verde (siamese) tra la siepe che<br />

si muoveva.<br />

continuavano anche tutti i rumori...ogni tanto erano anche parole pronunciate fortissimo da<br />

qualcuno di cui non ricordo il senso.<br />

Sentivo anche presenze ..... la presenza di qualcuno......<br />

Teatrante:<br />

I pensieri sono enti.<br />

Anche un nostro pensiero nello stato di sogno può essere avvertito come presenza esterna.<br />

Alcuni arrivano a percepire o credere di percepire parole dette anni prima o non ancora dette.<br />

A vedere persone o demoni.<br />

Si tratta di un giochino divertente ma sempre di giochino si tratta.<br />

Non c'è nessuna differenza con il sogno o un film che vedi alla televisione.<br />

Si tratta solo di sovrapposizioni, di serpenti visti in luogo della corda.<br />

Solo che i serpenti dello stato di sogno sono più colorati e divertenti di quelli allo stato di veglia.<br />

Sono i giochi di un illusionista e si deve capire che quell'illusionista sei tu....<br />

kadosh:<br />

Poi ho avuto anche flash di immagini nella testa (quindi non esterne) che non c'entravano<br />

assolutamente nulla e comparivano a prescindere da me, cioè non ho pensato nulla che potessi<br />

essere vicino a queste...<br />

Erano come immagini che interrompevano i pensieri e si imponevano squarciandoli, per poi<br />

riscomparire poco dopo.<br />

mi ricordo in particolare una lettera (un foglio) piena di grandi lettere rosse.<br />

Teatrante:<br />

Le vasana sono una realtà.<br />

Le impressioni sono come foto che si attaccano all'organo interno.<br />

La fase di purificazione secondo alcuni consiste nel far distaccare queste foto impressioni e nel<br />

bruciarle al fuoco della conoscenza.<br />

Lampi, immagini, colori che appartengono magari alla tua infanzia, magari ad altre vite che<br />

vengono percepite senza nessuna logica apparente.<br />

Perchè è così che si sono fissate.<br />

242


243<br />

Per banalizzare: sei felice per qualche buona notizia e ti casca l'occhio su una scatola di<br />

patatine.<br />

La scatola con i suoi colori e la sua forma si fisserà dentro di te collegata ad un emozione positiva.<br />

E sarà quella scatola(proprio quella lì) che diverrà in certo modo oggetto scenografico di quel<br />

teatrino della memoria Che è la vita umana.<br />

kadosh:<br />

Beh, tutto qui.<br />

All'inizio avevo un pò di paura e fastidio, poi mi sono abituato e non è stato male.<br />

dici che è semplice suggestione per il libro?<br />

Teatrante<br />

Qualsiasi cosa sia stata è stata un esperienza che riguarda una percezione non ordinaria dovuta ad<br />

uno stato di alterazione....<br />

Tu non puoi fare altro che osservarla.<br />

Cercare di provocarla non è consigliabile.<br />

Devi solo osservarla ....osservala e non crederci.<br />

Mai.


III,14 la Visione di Sogno<br />

kadosh:<br />

Si devo dire che quella di castaneda è l'ennesima coincidenza... è un po' che incontro coincidenze<br />

significative...<br />

Teatrante:<br />

Il linguaggio degli dei è il linguaggio delle coincidenze significative.<br />

Fa strano.... ma dal punto di vista dello stato di sogno il fatto che Euclide ti abbia citato un autore<br />

a cui tu pensavi e che tu abbia trovato nella libreria del teatrante i testi che cercavi, è solo il<br />

risultato di un dialogo che stai facendo con te stesso.<br />

Euclide non è nuovo a certe intuizioni ... ma a volte mi pare che si difenda dal sogno....<br />

Non so dire di Castaneda.<br />

Il ramo tradizionale di cui parla a mio vedere è "secco".<br />

Si conservano pratiche sciamaniche in Siberia, Mongolia e Tibet.<br />

Gli aborigeni australiani maschi sono invece tutti sciamani.<br />

Vivono costantemente nel tempo e nello spazio di sogno.<br />

è come se non avessero la coscienza di veglia....<br />

Essendo , almeno in occidente...un ramo secco occorre fare attenzione.<br />

Certe tecniche che , come il vodoo , fanno uso delle energie sessuali o come tu voglia<br />

chiamarle...attivazione del vishuddha cakra- utilizzazione delle energie delle acque<br />

inferiori..integrazione di yesod nella Qabbalah... sono assai pericolose.<br />

Pochi sono qualificati all'uso delle droghe psicotrope e delle energie sessuali.<br />

Bisogna anche tener conto del fatto che certe pratiche si sviluppano spesso laddove le condizioni di<br />

sopravvivenza sono al limite.<br />

I monaci tibetani che si inerpicano sulle cime dell'himalaya non si legano tra di loro nè utilizzano<br />

misure di sicurezza: se uno di loro cade in un crepaccio e muore dipende dal karma, inutile<br />

prendere precauzioni.<br />

Se uno fa uso di peyote o di Lsd o altre sostanze che provocano quella che gli occultisti definiscono<br />

improvvisa fuoriuscita del corpo astrale... lo fa a rischio della propria stabilità mentale e della<br />

propria vita.<br />

Il viaggio sciamanico è viaggio di morte e sofferenza.<br />

I tibetani, i Mongoli gli australiani sanno come prestare aiuto dall'esterno...<br />

qui in occidente difficilmente troverai qualcuno in grado di tirarti fuori.<br />

kadosh:<br />

Un altra cosa... la, come la chiami tu, percezione non ordinaria della realtà ...io la osservo e so che<br />

non è vera...come lo stato di veglia.<br />

però ogni tanto mi viene da chiedermi perchè le cose stanno così anche nello stato di veglia.<br />

E mi viene da chiedere: che cosa sono queste allucinazioni?<br />

Teatrante:<br />

Sono i personaggi del tuo personale teatrino della memoria che cambiano costume.<br />

Si è passati al palcoscenico di sogno.<br />

La loro origine non differisce in realtà dall'origine dei personaggi di veglia.<br />

244


Ma basta non crederci.<br />

Mi pare che tu lo sappia.<br />

kadosh:<br />

Devo anche dire che ultimamente ne ho avute diverse e frequenti, anche se non degne di nota e<br />

numerose come l'altra notte.<br />

Da che dipende?<br />

Che rappresentano?<br />

Perchè così e non diverse?<br />

Ma soprattutto...e a me che me ne viene da queste cose, a che pro?<br />

Teatrante:<br />

Solo tu puoi interpretare il linguaggio delle tue immagini di sogno.<br />

Potrei azzardare interpretazioni come quando si leggono le carte o le linee della mano.<br />

Ma sarebbe inutile.<br />

Diciamo che il mondo è molto più pieno di suoni, forme-colori, presenze di ciò che si crede.<br />

C'è tutto.<br />

la vita "è grande".<br />

I tre piani di coscienza sono.... contemporanei.<br />

Sono qui ed ora.<br />

Come qui ed ora sono , tutti insieme, i quattro yuga.<br />

Questo è il piano di veglia.<br />

Questo è il piano di sogno.<br />

Questo è il piano causale.<br />

Nel piano causale vi è tutto ciò che è manifesto e tutto ciò che è non manifesto, ma manifestabile.<br />

Sei tu che di volta in volta decidi di percepire un dettaglio o l'altro del teatrino della memoria.<br />

La percezione del mondo consiste nella messa a fuoco di particolari dettagli.<br />

Se fai surf prendi un onda per volta e la segui fin quando non giunge alla spiaggia.<br />

Tutto ciò che vivi ...la velocità, il vento in faccia, gli schizzi d'acqua... ti paiono reali e non esiste<br />

altro, per te, che quell'onda.<br />

Ma esistono ed esisteranno milioni di altre onde.<br />

Su ognuna vivrai esperienze diverse.<br />

Ma l'onda non esiste.<br />

E' solo una sovrapposizione del mare.<br />

Le tue esperienze su quell'onda quindi sono relative ad un qualcosa che non ha esistenza propria.<br />

Ma tu le chiami vita.<br />

Milioni, miliardi di possibilità di vita per kadosh...<br />

Tutte con la medesima apparenza di realtà.<br />

Tutte contemporanee.<br />

Sei tu che metti a fuoco ora su una ora sull'altra.<br />

Milioni e milioni di kadosh... aggrappati a parvenze di esperienze impulsate da onde che non<br />

esisterebbero senza il mare.<br />

Il mare non sa niente nè delle onde nè della tua vita.<br />

Se impari ad essere il mare sarai tutte le onde e tutte le vite.<br />

kadosh:<br />

E quindi?<br />

245


E ora che cambia?<br />

Teatrante:<br />

Che cambia ora?.<br />

Nel mondo del divenire ogni cosa cambia ad ogni istante.<br />

La ricerca filosofica è la ricerca della costante .<br />

In alcuni rami tradizionali si usa la tecnica del vedere per penetrare nello stato di sogno.<br />

Sono le tecniche che lavorano sulle energie e sono spesso destinate alla degenerazione perchè<br />

alcuni allievi...pochissimi suppongo.. venivano "aiutati" con l'uso di droghe o determinate tecniche<br />

sessuali .<br />

Droghe e tecniche sessuali che possono condurre, facilmente , alla degenerazione, alla follia o<br />

all'uso indiscriminato di certi poteri.<br />

E i poteri possono dominare l'aspirante e trasformare l'aspirazione all' assoluto nell'aspirazione al<br />

potere.<br />

La rettificazione in queste tecniche passa per la postura fisica e per l'alterazione percettiva.<br />

A livello posturale i punti su cui si agisce sono la zona cervicale e la zona sacrale.<br />

Il mutamento dell'assetto delle cervicali serve a cambiare l'equilibrio tra prima cervicale (atlante)<br />

e la scatola cranica.<br />

la zoccolata sul cranio assestata da Gaudapada , mi pare,al suo allievo le innumerevoli spadate in<br />

testa delle storielle zen servono a questo.<br />

Il mutamento dell'assetto sacrale provoca l'allargamento degli ischi ed il riposizionamento del<br />

bacino.<br />

Lo strano assetto apparentemente rigido della colonna che si assume in certe tecniche cinesi è il<br />

risultato della rettificazione posturale con conseguente allungamento degli spazi tra vertebre e<br />

vertebre.<br />

Nello zen, in certe scuole cinesi e in certe tecniche tibetane, si agisce proprio con un bastone o una<br />

spada di legno o con la manipolazione delle cervicali o con suoni particolari che provocano il<br />

tipico schiocco delle cervicali e/o del cranio che anticipa certi stati percettivi.<br />

Nelle culture sciamaniche questo riallineamento si ottiene con esercizi fisici uniti ad esercizi di<br />

visualizzazione ed all'uso di droghe ...se stai leggendo castaneda ,di cui io non mi fido molto,<br />

vedrai che certi esercizi come il camminare percependo con la fontanella un soffitto basso o una<br />

"ramada" hanno la medesima importanza dell'uso del peyote o di certi esercizi psichici...<br />

Insieme alla piante psicotrope si usano i ritmi ..quasi sempre ternari... le danze circolari ,che fanno<br />

mutare il senso dell'equilibrio e la percezione dello spazio tempo, e le maschere.<br />

Nel vodoo i ritmi e le danze si accompagnano all'uso di tabacco, alcol e droghe potentissime alcune<br />

estratte dal veleno di un pesce.<br />

In alcune scuole si usa la penetrazione.<br />

Ci sono disegni che appartengono ad ambienti tantristi del '700 che ritraggono un vecchio maestro<br />

intento a sodomizzare un'allieva.<br />

sembrano immagini pornografiche , ma le iscrizioni ed i simboli che vi appaiono lasciano intendere<br />

che si tratta di ben altro...<br />

246


Il maestro sta riassestando la colonna vertebrale dell'allieva.<br />

Inutile dire che sia le droghe che la via del sesso non fanno per noi occidentali<br />

La cultura cattolica fa nascere il concetto del senso di colpa, il concetto di trasgressione ed il<br />

concetto di perversione.<br />

Tra l'altro l'uso di tecniche sessuali è assai complesso: entrambi i partner dovrebbero avere la<br />

medesima sensibilità ed il medesimo livello coscenziale .<br />

A parte l'allineamento posturale bisogna saper far circolare l'energia tramite "la volontà".<br />

Si tratta di tecnica operativa, comune al taoismo, al mikkyo ed allo hatha Yoga.. di non facile<br />

apprendimento.<br />

kadosh:<br />

Ma cosa ti serve la visione di sogno ?<br />

Teatrante:<br />

C'è un momento in cui si smette di fare domande.<br />

247


III,15 Il Dormiente<br />

Teatrante:<br />

Periodo... interessante...non c'è che dire.<br />

Kadosh ha le allucinazioni, Cristiano mi ha confessato che continua a percepire "gli effetti<br />

speciali" come l'altra estate...Sembra che vi sia una fase del Pavone generalizzata.<br />

Ho pensato di ricordare a Cristiano alcuni insegnamenti di qualche anno fa...<br />

Ho trascritto un nostro vecchio dialogo, autista, e mi sono commosso fino alle lacrime....<br />

Autista:<br />

Non si può non piangere a parlar di Dio.<br />

Teatrante:<br />

Oh si...<br />

Certo....ma con te è naturale parlarne.<br />

Mi sembra sia così difficile a volte parlarne con altri.<br />

Forse è colpa mia , a sentire molti, compresa mia figlia quando parlo sembra sempre che le cose<br />

cadono dall'alto.<br />

Per cui magari si mettono sulla difensiva....<br />

Devo essere presuntuoso e saccente...<br />

il problema è che non me ne accorgo...<br />

Forse sono un po' stupido.<br />

A Volte penso... forse quando si parla di Dio sintende quasi sempre IO.<br />

Non è facile avere uno scambio.<br />

non è facile la reale condivisione.<br />

Sento la pienezza dei nostri antichi dialoghi e non la ritrovo parlando con altri.<br />

Siva è il selvaggio e balla la tandava.<br />

Siva è il tenero e balla la lasya.<br />

Siva è Viresvara signore degli eroi ed è Pasupati il buon pastore.<br />

Sembra che se ne veda sempre un solo aspetto.<br />

Sembra che si posso vedere un solo aspetto alla volta....<br />

Del resto è normale che sia così.... Vidya, il secondo velo di Maya...la limitazione della<br />

conoscenza...<br />

Autista:<br />

Tu agiti il bastone e terrorizzi.<br />

La tua ricerca del vero distrugge coloro che non sono pronti o non la desiderano.<br />

Ovvio che molti scappino a gambe levate.<br />

I molti si aspettano ponti d'oro ove portare la loro "saggezza".<br />

Rimane chi ha veramente bisogno, se il bisogno potrà essere soddisfatto altrove, è altrove che si<br />

recheranno. Il presente di ciascuno è sempre il miglior presente.<br />

248


249<br />

Teatrante:<br />

Sarà come dici tu.....<br />

Sicuramente è come dici tu.<br />

Comunque sia le alterazioni percettive di Kadosh e Cristiano sembra mi abbiano condizionato..<br />

ieri uscendo con il cane ho cominciato a non sentire più le gambe, poi tutto il corpo ...come se non<br />

ne avessi più controllo.<br />

Sono rientrato di corsa perchè avevo paura di cadere per terra.<br />

Pensavo di essere al limite dello svenimento.<br />

Ciondolavo le gambe senta sentirle.<br />

Ho detto che mi stava venedo l'influenza, ho annullato le lezioni e mi sono messo a letto.<br />

Seduto in loto vibrava tutto il corpo sottopelle<br />

Vibrazioni ritmiche e luminose sembrano partire dalla pancia.<br />

Il perineo è collegato alla faccia come ci fosse un cakra nella zona del naso.<br />

Ho già provato sensazioni del genere, ma la sensazione di non riuscire a stare in piedi è molto<br />

forte.<br />

Poi ci sto lo stesso..<br />

Ovviamente...<br />

Gli oggetti ,alla vista, si espandono e comprimono al ritmo del respiro.<br />

L'energia alla base della colonna è così forte che si solleva da sola la maglia..<br />

il petto sembra volersi aprire da solo.<br />

Se chiudo le mani a pugni sento un rumore come del tiraggio del tubo di una stufa o di un camino.<br />

il punto alla radice del naso sembra collegato con la gola e l'energia fa vibrare la lingua.<br />

Sulla testa è nettissima la sensazione di un qualcosa di romboidale vivo, come la testa del cobra<br />

che copra la capoccia di shakiamuni.<br />

Pensavo di aver già dato a kundalini, maledizione!<br />

Che è: un regresso?<br />

O l'integrazione di un qualche processo non concluso?<br />

La sensazione nuova è il cuore.<br />

E' molto intensa ....pare il centro del cuore voglia aprirsi.<br />

Come della dita che escono dal centro dal petto e si allargano verso la gola, le clavicole, le spalle,<br />

fegato e milza, plesso solare.<br />

... Questa è nuova ...di sensazione.<br />

Se appoggio le due mani a destra e sinistra del petto sento battere il cuore da tutte e due le parti.<br />

Ma è un battito diverso, sottile e morbido.<br />

Forse sono le mani.<br />

più sensibili...<br />

O forse è davvero la febbre.<br />

Semplicemente una bella influenza di stagione.....<br />

Autista:<br />

Come la giri e la rigiri, ti tocca passarci.<br />

Dato il tuo percorso è probabile una integrazione/evoluzione della guaina fisica.<br />

Teatrante:


Ho anche avuto una visione assurda.<br />

anzi è il flash back di una visione.<br />

Assurda perchè non è antropomorfa.....non somiglia a niente che abbia mai visto.<br />

Una specie di deserto.<br />

Ricordo di essere nudo<br />

ma non vedo il mio corpo.<br />

Nudo e insonnolito.<br />

Davanti in lontananza una serie di montagne direi adesso, ma non erano montagne.<br />

Una cosa simile a gomme da cancellare di vari colori fuse insieme.<br />

Il colore dominante era marroncino dorato .<br />

.... nuvole di sabbia dorata.<br />

Queste montagne di gomme mi attiravano e pur non volendo andare mi sentivo troppo insonnolito<br />

per resistere.<br />

Da vicino erano come milioni e milioni di particelle che suonavano e cantavano.<br />

troppo rumore<br />

preferisco il silenzio ed il vento.<br />

Poi lucidità.<br />

Sono qui ed ora.<br />

E poi di nuovo.<br />

C'erano due porte nel deserto.<br />

Una si apriva in una foresta di numeri.<br />

o meglio.... sapevo che erano numeri, ma erano forme indistinte come una fitta foresta di bambù<br />

gialli dorati e marroncini mescolata a ruderi di pietra gialla mescolati a qualcosa che sembrava<br />

antropomorfo, come nanetti ben proporzionati , ma non lo era.<br />

Qualcosa di vivo che parlava e vociava ....ma non distinguevo le diverse voci ...<br />

Voci che si mescolavano e sembravano il rumore di un tuono o di un treno velocissimo che non si<br />

allontana.... è veloce e fermo insieme...<br />

Non riesco a descrivere che c'è dietro la seconda porta<br />

l'unica cosa che mi è venuta in mente è stata una stupidaggine del genere "che palle la<br />

molteplicità".<br />

In realtà non era proprio così ....ma è una visione che in qualche modo mi ha stupito, per non dire<br />

sconvolto.<br />

Forse proprio per l'impossibilità di descriverla.<br />

Nella visione anche se ero insonnolito non avevo dubbi su cosa fossero le miontagne di gomma e,<br />

la foresta di ruderi , nanetti e bambù e la porta che ora non so descrivere.<br />

Adesso non so trovare nessuna parola che le descriva.<br />

Autista:<br />

Linguaggio che usi con te stesso.<br />

Nel tempo ti accorgerai che i sogni si sposteranno dagli eventi alle immagini e dalle immagini ai<br />

principi.<br />

E' il linguaggio che si adegua man mano alla posizione coscienziale, sin quando ci saranno aspetti<br />

interiori da percepire.<br />

Ad un certo punto l'interiorità cesserà, o meglio l'intero universo potrà divenire interiorità.<br />

250


E tutto tornerà "normale", tranne per il fatto che non esisterà più alcuno separato dal Brahma che<br />

viene immaginato come Iswara.<br />

Il "dormiente" era il nome che davo da bambino a ciò che sono, quando viveno nel timore per il<br />

mondo che si svegliasse anzitempo.<br />

Non era chiaro cosa fosse, ma si temeva il suo risveglio, si temeva che il mondo fosse distrutto.<br />

251


III,16 - Il Drago e la Fenice<br />

Teatrante:<br />

Sono un po' fuori fase, Autista....<br />

Sarà Kundalini, sarà questa sensazione ormai costante di assistere ad un film invece di vivere....<br />

Mi piacerebbe sedere fuori della sala con te, sorseggiando sakè, guardando la luna insieme a due<br />

fanciulle in fiore.<br />

Il ramo del caprifoglio si appendeva alla porta dell'amata.<br />

se ella lo portava in casa accettava l'incontro sulle rive del ruscello.<br />

Se lo lasciava fuori, con il cuore gonfio di speranza, ogni giorno all'alba, si tornava a mettere un<br />

ramo di caprifoglio fin quando non erano mille e mille....<br />

Autista:<br />

Il passato...<br />

Va bene per il té e le fanciulle, ma lasciamo i rametti sul loro albero.<br />

Raccontami ancora dei tempi in cui si andava nella foresta a guardare crescere il bambù.<br />

Teatrante:<br />

Al vedervi ,signore, la vostra figura con tracce di neve sui capelli è di un guerriero carico di anni,<br />

eppure vi presentate in splendido equipaggiamento!<br />

Non un ombra al chiarore della luna,<br />

Al barlume delle lanterne nulla rimane oscuro.<br />

In questa notte, sopra una tunica di broccato....<br />

in questa notte, sopra una tunica di broccato.<br />

Portando la corazza ricamata di seta verde,<br />

Le due spade laminate d'oro:<br />

ora come ora non sono più tesori in alcun modo!<br />

Dei loti ,dello stagno dei tesori, i calici saranno i miei tesori.<br />

In verità non conosco più il dubbio:<br />

Indistruttibile è l'insegnamento della legge!<br />

Con la frequente ripetizione delle parole d'oro,<br />

Come si potrebbe non raggiungere la meta?<br />

"Oh! signore, in verità ogni guerriero di cui si onori la fama dovrebbe<br />

agire in tal modo " [ sono versi di Zeami Motokiyo ]<br />

Autista:<br />

Oh, è semplice non raggiungere la meta.<br />

Basta portarla sempre con sé.<br />

Allora si può sedere fuori a sorseggiare saké e a bere té da una teiera vuota.<br />

Si appende il mirto e si attende.<br />

Sai, degno teatrante, pensavo che per vagare nel mondo fosse necessario essere la meta, ma se sei<br />

la meta non puoi mostrarla nel mondo.<br />

E se sei la meta non hai anelito che ti spinga alla meta e sei più un demone perché non sei<br />

temperato dalla meta da raggiungere nel mondo degli uomini e delle figlie degli uomini.<br />

Invece non basta essere la meta, devi portarla anche con te e lasciarla anche fuori, in modo che<br />

tutti possano vederla e inseguirla anche se ognuno di loro, ognuno dei fratelli e delle sorelle, la<br />

252


porta in cuore e siede là identicamente nella meta.<br />

Ascoltiamo la rugiada che vive del bambù che cresce, è così riposante prima della battaglia.<br />

Teatrante<br />

Ho ascoltato declamare versi di Wang Wei.<br />

Ho l'impressione che scelgano i versi più tristi.<br />

Qui è primavera.<br />

Sulla strada i sampietrini non riescono a trattenere l'erba che cresce che sembrano i tropici.<br />

Le donne si vestono con abiti più leggeri, sorridono.<br />

I fiori mi sembrano enormi.<br />

delirio?<br />

Una volta mia figlia ha messo un bambù in un vaso e quello si è dimenticato che non siamo in Cina.<br />

ha messo su diciotto foglie.<br />

Lo trovai meraviglioso.<br />

Credo che il cinema abbia più possibilità della letteratura.<br />

La regista è la stessa, è bellissima.<br />

L'altra notte mi sono addormentato di colpo guardando la televisione.<br />

Mi sono risvegliato e c'era una mano che spuntava dalla terra.<br />

E' emerse una donna .<br />

Una donna indiana.<br />

Bellissima.<br />

Era la pubblicità di una cosa che si chiama Pangea.<br />

I programmatori hanno sbagliato e l'hanno trasmessa tre volte di seguito.<br />

Sono andato a letto e continuavo a pensare alla donna, bellissima , che emergeva sorridendo dalla<br />

terra.<br />

Ho pensato a Ramakrisna che andava in estasi guardando un volo di uccelli al tramonto.<br />

Non è malaccio stare alla finestra e guardare gli alberi.<br />

Ma scendere in giardino ed arrampicarsi ed andare a spiare i nidi degli uccelli è pure meglio.<br />

Delirio ?<br />

Nodi irrisolti?<br />

E perchè i nodi irrisolti danno questa sottile ebrezza?<br />

La Bellezza è evanescente come la rugiada sulla siepe viva al mattino.<br />

Ma quante gocce di rugiada, quante siepi vive si possono vedere in un unico mattino!<br />

Autista:<br />

È bello nella foresta di bambù ritrovare i passi dimenticati e calcando le orme percorrere vecchi<br />

sentieri che portano alle sorgenti.<br />

Ci sono diversi sentieri, sentieri mediani, sentieri sottani e sentieri alzani.<br />

Togliete la fascia dalla fronte e coprite gli occhi.<br />

E ascoltate…<br />

Allarga le gambe caro fratello, cara figlia, abbassa leggermente il bacino, strofina leggermente i<br />

talloni chiedendo alla terra di aprirsi e iniziando il tuo respiro, ascolta.<br />

253


Caro fratello, impugna la spada e infiggila in terra con tutto l’amore penetrandola senza violenza e<br />

ascolta.<br />

Cara figlia, apriti a te stessa, apriti alla terra, natura di donna, e ascolta.<br />

Lasciate correre il sentire… ascolterete i passi perduti e ne saprete ricalcare le orme alla bisogna<br />

dei tre sentieri uno a valle uno alla montagna e uno alla collina, una dimora per ogni tempo della<br />

vita, una dimora per ogni dragone.<br />

Ma ricorda che tu potresti essere il Drago, e non ti sarà dato di saperlo.<br />

Forse talvolta vedrai il tuo fuoco, intuirai il tuo respiro, se il fato ti sarà benigno, potrai pure<br />

ascoltare il tuo soffio, ma non impugnatelo, il soffio di drago non va impugnato, può solo essere<br />

respirato.<br />

La spada nella madre, respirare la madre, essere la madre, queste sono le tre vie.<br />

C’è anche la quarta via, essere il Padre, ma non è data, essa discende mentre le altre tre salgono.<br />

Guai ad attraversare la quarta via.<br />

Le tre vie passano dalla bramosia… bramosia d’azione, bramosia d'amore, bramosia di<br />

conoscenza.<br />

Teatrante:<br />

Un uomo cavalcava il drago.<br />

Una donna cavalcava la fenice.<br />

La loro unione era perfetta.<br />

254


III,17 - Il mondo nel palmo della mano<br />

Teatrante<br />

Versa il the nel palmo della mano.<br />

Bevi dal palmo della mano.<br />

Apri la mano.<br />

Sono belle le linee della mano.<br />

Sono belli i monti della mano.<br />

Sotto i monti della mano sinistra ho una linea curva un anello doppio tra indice e anulare,tra<br />

indice e mignolo.<br />

Disegnano l'Himalaya.<br />

Più sotto, la linea del cuore.<br />

Parte dal monte sotto l'indice e arriva sotto al mignolo.<br />

Il fiume si getta nell'oceano.<br />

E' la costa orientale.<br />

Al centro della mano ho una croce.<br />

Il fiume bagna la croce a nord.<br />

A sud un altro fiume che scende verso il palmo della mano.<br />

La linea della testa.<br />

La croce è la città trai due fiumi.<br />

Ho l'india nel palmo della mano.<br />

Ho il mondo nel palmo della mano.<br />

L'uomo è così piccolo.<br />

ma ha il mondo nelle linee della mano.<br />

Varanasi è il nome della croce trai due fiumi.<br />

Se ti copri gli occhi con il palmo della mano non vedi niente.<br />

Vedi il mondo.<br />

Sono belle le linea della mano.<br />

Nella mano destra l'india è un triangolo rovesciato.<br />

L'india del mio sogno è il mondo.<br />

Il mondo è un triangolo rovesciato.<br />

L'uomo è così piccolo....<br />

ma ha il mondo nel palmo della mano.<br />

autista<br />

Il mondo nel palmo della mano<br />

Il palmo verrà chiuso?<br />

Verrà ruotato verso il basso?<br />

Ogni uomo porta il mondo in palmo, solo lo dimentica.<br />

Teatrante... tu conduci in meandri che non volevo [pensavo di] esplorare.<br />

Oh, è semplice non raggiungere la meta.<br />

Basta portarla sempre con sé. Allora si può sedere fuori a sorseggiare saké e a bere té da una<br />

teiera vuota.<br />

Si appende il mirto e si attende.<br />

255


Sai, degno teatrante, pensavo che per vagare nel mondo fosse necessario essere la meta, ma se sei<br />

la meta non puoi mostrarla nel mondo.<br />

E se sei la meta non hai anelito che ti spinga alla meta e sei più un demone perché non sei<br />

temperato dalla meta da raggiungere nel mondo degli uomini e delle figlie degli uomini.<br />

Invece non basta essere la meta, devi portarla anche con te e lasciarla anche fuori, in modo che<br />

tutti possano vederla e inseguirla anche se ognuno di loro, ognuno dei fratelli e delle sorelle, la<br />

porta in cuore e siede là identicamente nella meta.<br />

Ascoltiamo la rugiada che vive del bambù che cresce, è così riposante prima della battaglia.<br />

Teatrante<br />

Una volta mi hanno detto (forse l'ho sognato, boh?) che ci sono due porte nel corpo umano.<br />

Una superiore ed una inferiore.<br />

Quando si smette di essere bambini si chiude quella superiore.<br />

Non so quando si chiuda quella inferiore.<br />

A volte ci si concentra solo su quella superiore,<br />

Si trascura quella inferiore.<br />

Chissà perchè.<br />

Quando si riapre quella inferiore si apre davvero.<br />

Sotto il perineo, tastando, si scopre una specie di apertura.<br />

Si rilassano certi muscoli tesi nel contenimento di antiche passioni.<br />

E' molto particolare come sensazione.<br />

Allora si sente un vuoto dentro.<br />

Come un tubo di vuoto che dal perineo, dalla terra sale fino alla fontanella, al cielo.<br />

E anche il cuore sembra vuoto.<br />

Bisogna aprirlo verso l'alto.<br />

E spingere l'osso sacro verso il basso.<br />

Chi di noi ha una compagna fissa dovrebbe passare più tempo a guardarle l'osso sacro.<br />

In ogni donna vi è una goccia di shakti.<br />

Un osso di drago.<br />

L'osso sacro delle donne è la testa del drago.<br />

Shakti è ovunque.<br />

Shakti è maya.<br />

Shakti muore e rinasce come parvati.<br />

L'illusione prima era totale.<br />

L'abbandono era totale.<br />

Ora è un abbandono consapevole.<br />

Autista<br />

Lavorando a tempo perso per una casa editrice, ci sono tre manoscritti che mi sono cari.<br />

I primi due sono completi.<br />

Il terzo no.<br />

Credevo che fossero libri da poco, sino a quando non li ho compresi, molti anni dopo che furono<br />

scritti.<br />

Li ho trovati tutti e tre in una valigia vecchia comprata a Porta Portese molti anni fa.<br />

Credo che possano essere storie da ascoltare guardando il bambù crescere.<br />

Peccato che molte siano censurabili, non per pornografia ma perché certe tematiche non sono<br />

256


trattate in maniera molto ortodossa.<br />

Non pensavo che li avrei pubblicati, ma chissà che non trovi l'autore e mi faccia autorizzare.<br />

Il primo inizia così.<br />

"Elogio dell'illusione d'essere"<br />

"...et in arcadia ego animam recepit" (o recepi?)<br />

"...e ricordo che mi parlasti d'amore da in cima una montagna, volgesti lo sguardo alla valle e col<br />

dito segnasti il tuo amore al mondo.<br />

- Fin qui ti amai, là ti amo.<br />

Volgesti lo sguardo all'universo oltre il visibile.<br />

- Là ti amerò.<br />

Erano i tempi ove le campane chiamavano nelle valli su per i pendii. Tu crederai che fu un sogno.<br />

Invero lo fu, ma non certo come tu puoi credere".<br />

La dedica è veramente curiosa:<br />

"Quanto mi piacerebbe mettere ciò ai piedi dell'uomo, ma sono sicuro che scambiatolo per un<br />

escremento lo calpesterebbe insozzando, come al solito, solo se stesso.<br />

quindi...<br />

A tutti coloro che sono stati uccisi per la verità.<br />

A tutti coloro che sono morti per la verità.<br />

A tutti coloro che sono nati per la verità.<br />

A tutti coloro che vivono per la verità.<br />

A tutti coloro che vivono la verità.<br />

A tutti coloro che sono la verità.<br />

Alla Verità,<br />

ovunque sia ormai finita!<br />

L'ultima di copertina conclude così:<br />

"...e ricordo che mi parlasti d'odio da in cima una montagna, volgesti lo sguardo alla valle e col<br />

dito segnasti il tuo rancore al mondo.<br />

- Fin qui ti amai, la ti odio.<br />

Volgesti lo sguardo all'universo oltre il visibile.<br />

- Là ti distruggerò.<br />

Erano i tempi ove i cannoni uccidevano nelle valli su per i pendii.<br />

Tu crederai che fu un incubo.<br />

Invero lo fu, ma non certo come tu puoi credere."<br />

Teatrante<br />

Sorseggiando sakè e guardando il bambù crescere mi piacerebbe raccontarti vecchie storie.<br />

Mi piacerebbe raccontarti di due samurai.<br />

Due guerrieri.<br />

Il samurai uccide se è il momento di uccidere.<br />

Dona la vita se è il momento di donare la vita.<br />

E lo fa con assoluta indifferenza.<br />

Non si pone il problema del bene e del male.<br />

257


258<br />

Ma proprio per questo discrimina il bene dal male.<br />

Quand'è che l'uomo odia?<br />

Quando non sa dove è dio(la verità?).<br />

Candide di Voltaire piange sul corpo di un ragazzo ucciso dal terremoto di lisbona: "Dove sei Dio?<br />

Non puòi esistere.<br />

E invece Dio è lì.<br />

Dorme tranquillo ,bambino gigantesco, sull'oceano di prima dell'inizio.<br />

Ogni tanto si sveglia e gioca, sorridendo.<br />

Qualche volta scende sulla terra, assume magari la forma di un nanetto con l'ombrello da<br />

Brahmano per ricordarci che c'è.<br />

Non esiste odio.<br />

Esiste la paura di amare e la paura di non essere amati.<br />

L'uomo, quel nano dell'ignoranza calpestato dal piede del Nataraja è fragile.<br />

E' insicuro.<br />

Ma dentro di lui c'è una piccola fiamma.<br />

Se qualcuno di noi avesse visto fuochi ben più vistosi e imponenti dovrebbe provare tenerezza per<br />

quelle piccole scintille insicure.<br />

Dovrebbe soffiare, dolcemente, per ravvivare i piccoli fuochi.<br />

Per quale motivo chi ha vissuto e amato a ben altri livelli,<br />

chi sa,perchè l'ha imparato o perchè ne è l'artefice, che il nostro mondo è un quadro di un divino<br />

Magritte in cui tante comparse si agitano credendosi protagonisti,tornerebbe in questa dimensione<br />

che molti giudicano gretta?<br />

L'immane sacrificio del principe dei nembi che, avvezzo alla tempesta si ride dell'arcere e decide di<br />

sua volontà di scendere sulla terra dove può a mala pena camminare,per le sue ali gigantesche?<br />

Da dove crediamo vengano i miti degli angeli caduti?<br />

Vengono dall'amore , Autista.<br />

Amore totale e incondizionato.<br />

Amore per quelle creature sciocche e ottuse che scambiano per escrementi la verità.<br />

Ma non per questo l'albatro,il cormorano, il gabbiano, smettono di tornare a terra, con i marinai<br />

che si fanno beffe del loro incedere impacciato.<br />

Amore.<br />

Autista, amore infinito.<br />

L'amore di un padre per i propri figli.<br />

Shiva decapita ganesha perchè ha paura che gli tolga l'amore di Parvati, ma poi ci ripensa,<br />

capisce, gli dona la vita nuovamente.<br />

Amore , Autista.<br />

amore infinito.<br />

Dalla sofferenza di Shiva sboccia come un fiore di loto l' occhio terribile.<br />

L'occhio fulminerà kama, , ma anche a lui, al Dio del desiderio donerà di nuovo la vita.<br />

Non può farne a meno.<br />

Non esiste il male.


Esiste solo l'ignoranza.<br />

Non esiste l'odio, esiste solo la paura di amare.<br />

Che accadrebbe se domani mia moglie mi dicesse di amare un altro e se ne andasse di casa?<br />

Potrei mai odiare la madre delle mie figlie?<br />

Il tempo non esiste.<br />

Resterebbe comunque la donna di dieci o venti anni fa.<br />

Come farei ad odiarla.<br />

La amerei comunque.<br />

Anche se lei lo ignorasse.<br />

Perchè l'odio non esiste.<br />

Esiste solo la paura di amare e la paura di soffrire per amore.<br />

La paura di essere crocifissi.<br />

Pensi che Gesù, nell'orto dei Getsemani, non avesse paura di essere crocifisso?<br />

Perché altrimenti avrebbe tentato di svegliare uno ad uno gli apostoli dormienti?<br />

lo so.... lo so che le interpretazioni possono essere decine, ma in questo momento mi piace questa.<br />

amore ....Om in immissione è l'inizio.<br />

Ah in emissione è la fine.<br />

Amore.<br />

Autista<br />

Ti racconto la storia di un samurai.<br />

La sua arte era l'eccellere.<br />

L'eccellenza era tale che non si confrontava mai con gli altri samurai, forse che il falcone si<br />

confronta con la starna? O il bambù con lo stecco?<br />

Lui si confrontava solo con sé stesso, a lui non interessavano vittorie, a lui interessava essere la<br />

perfezione.<br />

La sua tecnica di spada era detta "Quella dei mille specchi".<br />

Si era ritirato in un vecchio tempio sul fianco della collina, sotto il dirupo grande.<br />

Era dell'Okkaido.<br />

Là aveva costruito tanti specchi che lo riflettevano in mille e mille figure.<br />

Là egli combatteva contro gli specchi.<br />

Là egli portava ogni imperfezione e ingigantendola e moltiplicandola migliaia di volte, là egli la<br />

combatteva nell'unica maniera possibile che conosceva... vedendosela in tutti gli aspetti,<br />

accettandola sino a valicarla nell'integrazione.<br />

A poco a poco il suo divenne il movimento perfetto, così perfetto che era sempre più veloce sino al<br />

giorno che fu così veloce che nessun specchio lo potè riflettere.<br />

La sala è sempre lì e narrano che un samurai attento può ancore sentire il soffio del drago.<br />

259


260


III,18 - Zanne<br />

Autista:<br />

Shiva ha decollato suo figlio.<br />

Ganesha ha una nuova testa.<br />

Ganesha ha spezzato la zanna!<br />

Ganesha ha iniziato a scrivere il Mahabharata<br />

teatrante:<br />

Ganesha Aumkara<br />

Autista:<br />

E' interessante vedere come il padre e la madre si incarnino nel figlio che li porta in espressione<br />

attraverso le potenze.<br />

La via della spada sembra così vicina e alterna a quella della ciotola, ma anche a quella del cuore<br />

e del bastone di bambù.<br />

Shanti<br />

Psiche:<br />

Cambia cuore con 'monete' (denari)...........<br />

e tra spade,<br />

ciotole (coppe)<br />

bastoni (di bambù)<br />

e avrai ottenuto un bel mazzo di carte da scopa.......................<br />

Teatrante:<br />

Hai detto giusto.<br />

Più giusto di quanto credi.<br />

Ma i cuori sono le coppe.<br />

I denari sono le rose.<br />

Dolce Psiche tu sai senza sapere di sapere.<br />

O vuoi dimenticare di sapere.<br />

Forse quaqndo deciderai di ricordare non cercherai più di perdere i treni.<br />

Il matto non ha numero.<br />

La papessa che numero ha?<br />

La via della spada sembra così vicina e alterna a quella della ciotola,<br />

ma anche a quella del cuore e del bastone di bambù.<br />

Il ritmo del cuore,il suono basso del bastone che accarezza la ciotola,<br />

Il suono acuto della spada che esce dal fodero e vi rientra.<br />

Suona la buccina ganesha!<br />

261


Che orchestra meravigliosa!<br />

Alla fine gli toccherà rompersi anche l'altra zanna per scrivere ciò che sta per accadere.<br />

262


III,19<br />

Autista:<br />

Altrove ho trovato queste tue parole:<br />

Tra l'erba nasce una rosa.<br />

Nell'erba pianto la spada.<br />

... Sembra una croce.<br />

Rammenti, Teatrante?<br />

La rosa ha le spine<br />

La spada ha lama<br />

La croce ha i chiodi<br />

La rosa non va colta<br />

La spada non va estratta<br />

La croce non va portata<br />

Io sono la rosa<br />

Io sono la spada<br />

Io sono la croce<br />

Io sono la rosa<br />

che è entro la spada<br />

che indossa la croce.<br />

Se mi sento spada<br />

taglio chi mi sta accanto.<br />

Se mi sento croce,<br />

sento i chiodi.<br />

Se mi accetto rosa,<br />

il profumo fluisce per il mondo<br />

la lama è specchio per il mondo<br />

la croce è sostegno per il mondo<br />

La rosa è la Vita.<br />

La lama è la Verità.<br />

La croce è la Via.<br />

La Via alla Verità conduce alla Vita (eterna).<br />

Scusa erano parole rimaste nella tua teiera.<br />

Mi sono piaciute e chissà che non ce ne siano altre...<br />

Psiche:<br />

Sei un cavaliere?<br />

Autista:<br />

Se sarà necessario.<br />

263


Ma al momento sono un autista che si riposa lucidando teiere.<br />

E quella del teatrante conteneva altre parole,<br />

così mi sono premurato a dirgliele.<br />

Mi sembrava male che però stessero dove qualcuno riteneva di perdere tempo.<br />

Le ho trovate così belle che ho sentito il bisogno di marcarle.<br />

Marinaio:<br />

Brutta cosa l'orgoglio, vero Autista?<br />

...."Dio,energie e luce" ....<br />

perchè ti sei preoccupato di tutto fuorchè chiedermi quello che serviva davvero chiedere?<br />

Credi che io non avrei gioito nel parlare con te di questo?<br />

Invece di preoccuparti di me, che non sono nulla, potevi impiegare il tuo tempo per scoprire quello<br />

che serviva scoprire, e parlare di ciò che è davvero importante parlare.<br />

In questo senso,...........hai perso del tempo inutilmente, e ne hai fatto perdere a me.<br />

Forse preferisci continuare ad elargire perle di saggezza qua e la velandoti di quel mistero che fa<br />

tanto .....?? [ride]<br />

Io ho aspettato invano che tu smettessi di fare affermazioni e cominciassi veramente a parlare con<br />

me.<br />

Autista:<br />

Croce - Via dell'Azione, del camminare - Karma yoga<br />

Lama - Via della Discriminazione, della verità - Jnana Yoga<br />

Rosa - Via dell'Amore, della Madre - Bhakti Yoga<br />

Che strano, teatrante;<br />

è la prima volta che mi si presentano invertite.<br />

Ma forse qui deve essere testimoniato così.<br />

Dimentico sempre che stiamo praticando i Piccoli Misteri.<br />

Sì, è giusto. Qui e ora, questa è la giusta sequenza.<br />

Accettando la croce me ne spoglio e mi ritrovo nudo ferro.<br />

Accettando il ferro, mi trovo la rosa, mi inebrio del profumo e vivo la Madre.<br />

Occorre comprendere che questa è una sequenza exoterica e non esoterica.<br />

In ambito metafisico non è così.<br />

Quindi ognuno si confronti sempre con la propria posizione coscienziale.<br />

Sono ancora perplesso per avere invertito le due... ma la rosa è la parte più profonda...<br />

Dimentico sempre che siamo nella Madre.<br />

.... continuiamo ... teatrante?<br />

Me la suono e me la canto.....<br />

Certo che sono invertite... Se si è fatta l'inversione, è normale che siano invertite!!!<br />

264


Teatrante:<br />

La rosa è lama.<br />

La rosa è croce.<br />

A volte ci si punge con la rosa e si crede siano chiodi.<br />

A volte ci taglia con la lama e si crede siano spine.<br />

A volte ci inchiodiamo alla croce e si crede che i chiodi siano lama.<br />

L'autista viaggia per il teatrino immobile.<br />

Ogni tanto si ferma per dare un passaggio a chi crede di muoversi ed è fermo.<br />

Nella sua carrozza verde ha teiere e spade e bastoni di bambù.<br />

Nella sua carrozza verde ha croci, e rotoli con scritte in sanscrito e solfo e mercurio.<br />

Ha varie pietre nella sua macchinina verde, l'Autista.<br />

E libri di filosofi.<br />

E dei vocabolari.<br />

Dopo tanto viaggiare sbaglia ancora la traduzione di AUM.<br />

Per lui A è sempre e solo Amore.<br />

Per lui anche U vuol dire Amore.<br />

Per lui anche M vuol dire Amore.<br />

E' un bambino l'autista.<br />

Un bambino con un ombrello da Brahmano.<br />

Le sue parole sono dolci e terribili.<br />

Il quinto avatara di visnù è un buffo bambino con un ombrellino in mano.<br />

Il mondo è preda di un demone.<br />

Il bambino gli chiede di poter prendere possesso di tanto spazio quando ne può percorrere con tre<br />

dei suoi passettini.<br />

Il demone, re del mondo, ridendo accetta.<br />

Il bambino si trasforma in gigante .<br />

I suoi passi sono i passi della tandava di Shiva.<br />

Il primo passo raggiunge i pianeti.<br />

Il secondo il cosmo.<br />

Il terzo cala sulla testa del demone ignorante con la potenza della verità.<br />

La croce e la rosa sono invertite?<br />

Non è una inversione essoterica.<br />

E' una lezione.<br />

Il marinaio è in buona fede.<br />

........<br />

pensa che stia per finire il mondo.<br />

Il mondo finisce ogni giorno che un individuo muore.<br />

Il mondo nasce ogni giorno che un individuo nasce.<br />

265


Il mondo è lì dove sta l'ego.<br />

Ogni tanto tra gli uomini si alza qualcuno che mette in guardia contro la fine del mondo.<br />

L'informazione è giusta.<br />

Ma non è diretta a tutti.<br />

E' per lui.<br />

Solo per lui.<br />

Non hai tempo.<br />

Gli dice il maestro.<br />

Sbrigati perchè la notte può sorprenderti fuori dal tempio.<br />

Fai presto!<br />

Tutto il mondo è rappresentazione.<br />

Tutto il mondo è idea-forma.<br />

La distruzione del mondo conosciuto equivale alla coscienza/conoscenza.<br />

Alla consapevolezza che non vi è morte, non vi è nascita, non vi è schiavitù, non vi è liberazione.<br />

Tutto è e sempre sarà perchè tutto è l'assoluto.<br />

tat tuam asi.<br />

Om sat chit ekam brahman.<br />

La violenza è dei deboli.<br />

Il maestro chiama il debole lo invita alla sua tavola .<br />

Gli asciuga lacrime di sangue (questa non è roba mia autista ...dove l'abbiamo letto?).<br />

Le lacrime che l'uomo si crea con il dolore.<br />

La via della croce la via del dolore.<br />

Dolore e piacere si equivalgono.<br />

Nascono dal desiderio.<br />

Entrambi.<br />

Senza desiderio non vi è dolore.<br />

Senza paura non vi è odio.<br />

Proiezioni?<br />

Il dolore è l'effetto di un errore.<br />

Se mi storgo una caviglia sento dolore perchè ho messo male il piede.<br />

Sento dolore perchè ho sbagliato.<br />

Certo, dagli errori si impara.<br />

Ma la sofferenza crea danni .<br />

La sofferenza trasforma il cuore e il corpo in una landa desolata che ha bisogno di lacrime per<br />

poter essere fecondata.<br />

La croce e la rosa , autista,<br />

L' inversione ...<br />

266


Forse non sono parole rimaste nella teiera del teatrante.<br />

Forse non sono parole per l'autista.<br />

Fppartengono ad un'altra teiera.<br />

Se la noce si chiude nel guscio la vita la circonda di spine.<br />

E quelle spine si fanno chiodi.<br />

Il risultato sarà la stesso.<br />

Comunque.<br />

Ognuno ha la sua via.<br />

Ma le vie sono comunque un illusione.<br />

Ognuno di noi cerca la propria illusione per accendere il fuoco dei filosofi.<br />

Si può solo stare alla finestra a guardare, diceva un mio caro amico e maestro.<br />

Ci sono maestri e maestri , dolce autista.<br />

Il bambino con l'ombrello da brahmano, non ha nessun ritegno a mostrarsi.<br />

Non ha desideri, non ha paura.<br />

Ogni tanto, chissà, prova nostalgia.<br />

Ogni tanto qualche sinapsi di ritorno gli fa dire:<br />

" ma guarda quel pirla!<br />

Ha le ali e le lega dietro la schiena!"<br />

Ma è questione di un momento.<br />

Subito dopo viaggia di nuovo.<br />

La mente, viaggia.<br />

Dove vuole lei.<br />

Autista<br />

Se un uomo e una donna si incontrano, si possono nello stesso incontro vivere più mondi, più miti,<br />

più universi, più vite.<br />

I tanti veicoli che ognuno indossa interagiscono e si vivono.<br />

Ognuno secondo la sua consapevolezza.<br />

Il millenarismo, l'approssimarsi della fine del mondo che taluni avvertono come prossimo scatena<br />

l'ansia di salvezza, di predestinazione, di superiorità salvifica.<br />

E' un processo noto che viene sostenuto da altre cause.<br />

C'è un'altro aspetto da considerare...<br />

Facciamo letteratura...<br />

Ci sono dei momenti in cui il campo della "Forza" diventa oscuro.<br />

Le tensioni diventano tali che il campo rischia di collassare e se collassa il campo, collassa la<br />

manifestazione. Qualcuno chiama questa forza "dharma" e quando il dharma viene oscurato dalla<br />

avidya (quando le forze dell'equilibrio vengono scomposte dallla dispersione), il dharma oscilla.<br />

E' questa oscillazione che può essere avvertita.<br />

Alcuni-molti-pochi la sentono e avvertono che la loro percezione è destinata finire a meno che non<br />

si fermi l'oscillazione, a meno a che il dharma non venga ristabilito.<br />

Ma non è dato loro il ristabilimento del dharma.<br />

267


Loro possono solo ripristinare solo il proprio dharma individuale, non quello dell'intero<br />

campo.<br />

Ne sono consapevoli, così cercano di avvisare quanti più individui possibile, affinché anche altri<br />

possano usufuire di quella possibilità.<br />

Ma.<br />

C'è un ma.<br />

Non è data l'oscillazione del dharma senza che scenda un Principio a ristabilire il Dharma.<br />

Sono in molti a sostenere che nei prossimi 10-15 anni ci saranno eventi tali da scuotere il pianeta.<br />

Non entro in merito.<br />

Ma come dubitare che se dovesse verificarsi un qualsiasi evento di una tale portata non<br />

comporterebbe la presenza di quel Principio?<br />

Teatrante<br />

La tradizione sta migrando, dolce auriga.<br />

Sono entrato in chiesa con la spada l'altro giorno, e sono stato bene accolto.<br />

In tasca ho una statuetta piccola piccola.<br />

La porto sempre con me.<br />

Non è un portafortuna.<br />

La porto dietro perchè mi piace.<br />

E' un danzatore con quattro braccia.<br />

Il piede destro a terra la gamba sinistra sospesa .<br />

la statuetta è di bronzo, credo.<br />

So che i capelli sono biondi.<br />

268


III,20 - Commiato<br />

Autista:<br />

Narayena... l'ultima volta che l'ho incontrato il Citravati era pieno del sangue e dei corpi di coloro<br />

che cercavano di ucciderlo perché non ammettevano che potesse esistere un essere con quattro<br />

braccia e cercavano di ucciderlo.<br />

Domenica scorsa l'ho scorto durante una puja.<br />

Era fermo.<br />

Sì, credo i capelli siano biondi.<br />

Sarà il fuoco.<br />

Teatrante, non è il caso di smettere di bere té verde? Dicono dia alla testa.<br />

I monasteri sono vuoti,<br />

nessuno suona più le campane.<br />

Adesso offrono i monasteri.<br />

Al momento è stato opportuno rifiutarli.<br />

Poi li si rinnoverà? Forse. Vedremo.<br />

Non possiamo giocare a contare i passeri che passano?<br />

Ho una curiosità... :ma non c'è nessuno savio qui nel Cenobio che ci dice di tagliarla di fare<br />

letteratura o avete paura delle spade? Io non ne porto.<br />

Psiche:<br />

Non smettete di fare letteratura,<br />

sebbene a me incomprensibile<br />

è bello ascoltarvi......<br />

A volte penso che ascoltando e riascoltando fino allo sfinimento<br />

qualcosina capirò.....meglio di niente.<br />

Meno male che non siete monaci<br />

dentro un monastero.......<br />

....Forse specchiarmi nei narcisi.... aiuta<br />

ad abbandonare l'ego<br />

Autista:<br />

Lo so che è folle.<br />

Ma noi non stiamo parlando in codice.<br />

Stiamo solo versando il té.<br />

E ci narriamo saggi, non romanzi.<br />

Anche se mi rendo conto che sembra fantascienza.<br />

Ma sai, lui porta spada, quindi ho dovuto immaginare di indossarla.<br />

269


Però, credimi, non è un codice.<br />

E' che forse... si parlava così.<br />

Un tempo....<br />

E' meno faticoso e più completo.<br />

Teatrante:<br />

Visto quanti passeri, stamane?<br />

Al confine con la Toscana, c'è una Chiesa.<br />

In alto una Croce.<br />

La prospettiva è strana.<br />

Punta dritta versa il basso.<br />

Sembra voler scendere e ficcarsi nella terra.<br />

Sulla destra c'è una cappella con 3 statue, credo del Canova.<br />

Una di queste è una donna.<br />

Il seno nudo da gazzella, la grazia con cui intreccia le gambe è ben strana per una chiesa cattolica.<br />

In mano ha una Rosa.<br />

Accanto alla Chiesa c'è un campanile.<br />

Guardando verso nord dal campanile si vedono delle rovine.<br />

E' san Galgano.<br />

Tra le rovine c'è una spada che un guerriero 1000 anni fa ha piantato nella roccia.<br />

Tra la spada e il campanile vedo le colline toscane.<br />

E' un giro di giostra.<br />

Salire è facile.<br />

Pochi lo fanno.<br />

Autista:<br />

Teatrante in guisa di guitto peregrinante.<br />

Dei pochi che lo fanno, son saliti quelli che aspettavi?<br />

Un fuoco mi ha appena confermato di essere salito sulla tua giostra.<br />

Bene.<br />

Vedo anche la tua teiera sul fuoco.<br />

Io prenderei da qui commiato.<br />

Si è fatto tanto.<br />

E va bene così.<br />

Posso andare, teatrante? Sono molto stanco.<br />

Teatrante:<br />

Stai scherzando?<br />

Autista<br />

... non sto celiando.<br />

Sto solo chiedendo commiato.<br />

270


Sin dall'inizio si era detto che si era detto di essere il Teatrante.<br />

Adesso la teiera di Teatrante è sul fuoco.<br />

E gli si chiede commiato.<br />

Sta a lui e non ad altri permettermi il commiato.<br />

Mi hanno portato qui per comprendere il Teatrante.<br />

Il Teatrante è stato compreso.<br />

Nel frattempo si sono "officiati" un paio di miti in sospeso.<br />

Ora sono stanco.<br />

Sono stati tutti incontri importanti e siete tutte persone preziose, è probabile che in futuro con<br />

alcuni ci si possa ancora incontrare .<br />

O che il Teatrante decida di far ruotare la giosta altrove o di allargarla .<br />

Non dipende nemmeno da me.<br />

Né da te.<br />

In ogni caso la nota è unica, un Principio che discende vibra attraverso le migliaia di note che<br />

attiva.<br />

Citando: "Siamo tutti gocce dello stesso mare."<br />

Una volta che qui c'è un Teatrante con teiera ,insieme ad altri non meno preziosi... chiedo<br />

commiato, Teatrante<br />

Teatrante:<br />

Ma non ci pensare nemmeno!<br />

Troppe storie devi ancora raccontarmi guardando crescere il bambù.<br />

Troppi tè dobbiamo ancora bere.<br />

Occorre soffiare sui giovani fuochi.<br />

Io non ho legna da aggiungere, tu ne hai cataste.<br />

Amore si è forse scottato?<br />

........<br />

Ti prego,devi rimanere ancora ....<br />

Ogni tanto c'è un tibetano che bussa alla porta.<br />

Sai come sono i tibetani.<br />

Soprattutto se sono antichi come credo che questo sia.<br />

Non si rende conto che i tempi cambiano e certe parole e simboli fanno più male della spada.<br />

So, ricordo/sogno ..ho integrato il tantra , Autista.<br />

E non credo sia il momento, nè il luogo, nè il modo.<br />

Qui vogliono parlare di tantra non integrarlo.<br />

Qui vogliono parlare di vamachara come via proibita...<br />

Non sanno che vama è la donna che siede alla sinistra di Shiva!<br />

Dakshinachara ...le tre correnti, Luce , Silenzio, Vuoto che si fondono in Dakshina kalika...<br />

271


272<br />

Vamachara...lo stupro della Vedova...<br />

cribbio ma La vedova non è mica una donna!... E' kundalishakti che sale dal cancello della vita....<br />

Vamachara ..mangiare il manzo.... ma il manzo non è mica la bistecca!<br />

E' la lingua che viene risucchiata verso il cakra del palato....<br />

Non lasciarmi autista.... nessuno vuol comprendere il mio linguaggio...<br />

Non ne hanno bisogno....<br />

E poi.... sono un deficiente<br />

Ci vuole qualcuno che mi prenda a bastonate.<br />

Un giovane fuoco può salire sulla giostra della spada.<br />

E se vuole troverà il suo maestro in chi ne sa più del teatrante.<br />

Gli altri han bisogno di autisti consumati.<br />

il teatrante quando si mette la maschera del guerriero è stranamente duro.<br />

solo il tuo the riesce ad ammorbidirlo.<br />

Autista:<br />

.... Speravo fossi più magnanimo.<br />

Riposerò in Giappone... se la Vita permetterà.<br />

Teatrante:<br />

Sai che gli aspiranti sono egoisti.<br />

Scusa.<br />

L'autista viaggia con la sua carrozza verde dove la tradizione lo chiama.<br />

Non è certo un minuscolo teatrante che possa trattenerlo o chiamarlo.<br />

E'è la tradizione che lo spinge.<br />

Perchè l'autista è privo di ego.<br />

Si tratta solo di ringraziare quando è passato e di attendere con devozione il suo successivo<br />

passaggio.<br />

Psiche:<br />

Sono un'aspirante fuoco egoista (ed egotista).......<br />

Finchè l'autista non mi indicherà il cartello:<br />

'non parlare al conducente'<br />

Continuerò a chiedere e a chiacchierare...........<br />

E chi l'ha detto che l'autista non sia anche un<br />

giostraio?<br />

.....<br />

Qui mi sa che tutti vogliamo un passaggio......<br />

Teatrante la giostra ce l'ha il codino da prendere?<br />

Tenderò le mani più che posso!!<br />

Venghino siore e siori nuovo 'giro' nuova 'corsa'!!


Teatrante:<br />

Psiche,<br />

L'autista pensa che il teatrante sia un maestro di spada.<br />

Tempo fa gli ha chiesto il permesso di entrare nel suo dojo per rendergli un servizio.<br />

T'autista è un gentiluomo vecchia maniera.<br />

In qualche modo è vero che il teatrante è un maestro di spada.<br />

Adesso l'autista pensa che il suo compito sia esaurito.<br />

Ha una missione ,l'autista, che lo porta da altre parti.<br />

Da gentiluomo ha chiesto il formale permesso di partire.<br />

il teatrante glielo ha negato un pò per scherzo un pò perchè gli sembra di non aver fatto all'autista<br />

un dono all'altezza del suo lignaggio.<br />

Ma è chiaro che è una scusa, il teatrante visualizzerà per lui il dono più bello.<br />

lo troverà in Giappone.<br />

Il teatrante appoggia le palme e la fronte a terra e saluta l'autista.<br />

In fondo anche il teatrante è un gentiluomo d'altri tempi.<br />

E riconosce nell'autista la conoscenza rara dei grandi misteri.<br />

Accenderà incensi profumati e canterà gesta di antichi eroi in attesa del suo ritorno.<br />

Psiche parla di narcisi e gioca col fuoco.<br />

Forse non ha ben capito che stavamo parlando e vivendo su un altro piano.<br />

Non è facile da comprendere.<br />

Può darsi che l'autista non compaia più dalle sue parti.<br />

E' uno che viaggia molto.<br />

Può darsi che la giostra sia troppo alta per Psiche.<br />

Chissà.<br />

Vedremo.<br />

autista:<br />

L'autista non pensa.<br />

L'autista sa che sei un Maestro di spada e un Maestro di yoga. La spada e lo yoga in te coincidono.<br />

Il dono più bello ora è il tuo dojo/giostra aperto e abitato.<br />

Tu.<br />

Te.<br />

Teatrante, l'autista ringrazia con gratitudine per il commiato concesso.<br />

Aveva temuto lo volessi trattenere oltre, ma la tua teiera è sul fuoco.<br />

L'autista non serve più. Il dojo ora è abitato.<br />

Spiega la tua insegna sulla porta.<br />

La zanna è stata spezzata.<br />

Il mahabharata è iniziato.<br />

273


La noce di cocco è stata rotta.<br />

Che il percorso vi sia propizio.<br />

Che l'alito del drago vi accompagni.<br />

L'autista poggia le palme e la fronte a terra e saluta tutti gli astanti presenti e futuri.<br />

L'autista poggia le palme e la fronte a terra e saluta Ganesha.<br />

L'autista poggia le 4 palme e la fronte a terra e saluta il teatrante.<br />

274


INDICE<br />

CAPITOLO 1 3<br />

I,1 - Scuola/Tradizione/Sapere 4<br />

I,2 - Volontà 10<br />

I,3 - Lao Tze Non Esiste 16<br />

I,4 - Inversione dell'Acqua e del Fuoco 20<br />

I,5 - Sri Yantra 25<br />

I,6 - shavasana 28<br />

I,7 - Wu Hsing 30<br />

I,8 - La Via del Teatro 33<br />

I,9 - Sparire per sempre 37<br />

I,10 - Asana 41<br />

I,11 - Endimione 45<br />

I,12 - Silenzio 52<br />

I,13 - La Yogini 56<br />

I,14 - La Percezione è sempre Incinta 59<br />

CAPITOLO 2 62<br />

II,1 - Libero Arbitrio 63<br />

II,2 - Simmetria e Sogno 68<br />

II,3 - L'Insolito 72<br />

II,4 - Neti Neti 75<br />

II,5 - Metafore 77<br />

II,6 - Amore 80<br />

II,7 - La Dea 87<br />

II,8 - Il Soffio del Drago 94<br />

II,9 - Il Realizzato 98<br />

II,10 - Lo Specchio e il Manas 103<br />

II,11 - L'occhio del Sole e della Bellezza 108<br />

II,12 - Fedeli d 'Amore 113<br />

II,13 - Sacrificio 118<br />

II,14 - Muschio 124<br />

II,15 - Il Corpo 129<br />

II,16 - Il Tempio 133<br />

II,17 - Aderire alla realtà 139<br />

II,18 - SOGNI 146<br />

II,19 - Sai Baba 151<br />

II,18 - Sesso 155<br />

II,21 - Il Dojo infinito 160<br />

II, 22- Sukha 166<br />

275


II,23 - Meditazione 169<br />

CAPITOLO 3 176<br />

III,1 - Paura durante la meditazione 177<br />

III,2 - Tantra? 183<br />

III,3 - Dolore e Piacere 189<br />

III,4 - Lo Specchio Oscuro 191<br />

III,5 - la solitudine dell'aspirante 197<br />

III,6 - La Dea e il Serpente 201<br />

III,7 - Il Potere del Serpente 207<br />

III,8 - Siddhi 214<br />

III,9 - Oblio 219<br />

III,10 - La Dea dell'Autunno 224<br />

III,11 Da cuore a cuore 227<br />

III,12 -Perchè kundalishakti sei così restia ? 236<br />

III,13 Percezioni non ordinarie 240<br />

III,14 la Visione di Sogno 244<br />

III,15 Il Dormiente 248<br />

III,16 - Il Drago e la Fenice 252<br />

III,17 - Il mondo nel palmo della mano 255<br />

III,18 - Zanne 261<br />

III,19 263<br />

III,20 - Commiato 269<br />

276

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