Tesina di Costruzioni - Vittorini
Tesina di Costruzioni - Vittorini
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Stefano Verna<br />
Classe 5°As<br />
Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />
CORSO DI COSTRUZIONI:<br />
I MURI DI SOSTEGNO: TEORIA<br />
I muri <strong>di</strong> sostegno fanno parte della categoria più ampia delle “opere <strong>di</strong> sostegno della<br />
terra”, ossia elementi in grado <strong>di</strong> contenere la terra verticalmente o comunque secondo<br />
pendenze superiori all’angolo <strong>di</strong> natural declivio. La loro presenza è spesso necessaria in<br />
rilevati stradali o quando si intende realizzare scavi <strong>di</strong> una certa altezza.<br />
All’interno dello stesso or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> opere rientrano anche:<br />
Muri in terra rinforzata<br />
Muri a contrafforte in C.A.<br />
Paratie a mensola<br />
Paratie ancorate<br />
Muri in C.A. ancorati<br />
Muri a gabbia o cellulari<br />
I muri a gravità, Introduzione e caratteristiche<br />
Verifiche della normativa<br />
I muri a gravità sono muri <strong>di</strong> sostegno che reggono lo sforzo<br />
della spinta del terreno retrostante esclusivamente grazie<br />
al loro peso proprio.<br />
Si tratta <strong>di</strong> muri particolarmente massicci, dalle <strong>di</strong>mensioni<br />
elevate e, considerando che le σ e τ interne all’elemento<br />
sono pressoché trascurabili, spesso costruiti con<br />
calcestruzzo <strong>di</strong> bassa qualità e non armati.<br />
La normativa prevede una verifica per ogni possibile spostamento dell’elemento, e<br />
quin<strong>di</strong> prevede…<br />
…che il muro non ruoti rispetto al suo punto<br />
più esterno<br />
…che il muro non scorra lungo il suo piano<br />
d’appoggio<br />
…che il terreno sottostante il muro regga alle<br />
sollecitazioni provocate dalle forze in gioco<br />
…che non slitti il complesso terra-muro<br />
I.T.S. “Elio <strong>Vittorini</strong>” – Sezione “C. e A. <strong>di</strong> Castellamonte<br />
1<br />
Verifica a<br />
ribaltamento<br />
Verifica a<br />
scorrimento<br />
Verifica a<br />
schiacciamento<br />
Verifica a<br />
scorrimento globale
Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />
La verifica a ribaltamento utilizza un rapporto <strong>di</strong> sicurezza tra il momento resistente ed<br />
Mres<br />
il momento spingente, Ks = > 1,<br />
5 . Se il rapporto supera il valore il muro può<br />
Msping<br />
ritenersi verificato. I calcoli per il progetto <strong>di</strong> un muro <strong>di</strong> sostegno partono sempre dal<br />
<strong>di</strong>mensionamento a ribaltamento in quanto, nella maggior parte dei casi, è la verifica<br />
che richiede le <strong>di</strong>mensioni maggiori per l’elemento. Le modalità <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionamento<br />
<strong>di</strong>pendono dal tipo <strong>di</strong> muro.<br />
Se il muro non possiede sbalzi esterni od interni e la spinta attiva non è inclinata <strong>di</strong> un<br />
angolo δ esiste una formula pronta che permette il progetto a ribaltamento.<br />
Sapendo che il peso proprio del muro è pari a:<br />
( b " h " ) " m<br />
G = 1 !<br />
0<br />
Il momento resistente sarà pari a:<br />
2<br />
b<br />
b b<br />
M res = G0<br />
" =<br />
!<br />
2<br />
2 2<br />
( b " h " 1)<br />
" ! m " = " h"<br />
m<br />
Il momento spingente sarà invece dato dal prodotto della spinta attiva per il braccio e<br />
quin<strong>di</strong>:<br />
2<br />
h<br />
S = ! " !<br />
2<br />
t A K<br />
2<br />
3<br />
h ' h $ h h<br />
M spi = S ! = % ! ( t ! K A " ! = ! ( t ! K<br />
3 & 2 # 3 6<br />
A<br />
Imponiamo per il momento resistente pari ad 1,5 volte il momento spingente, così come<br />
voluto dalla normativa.<br />
M = 1,<br />
5!<br />
M<br />
res<br />
spi<br />
Sostituendo è possibile ricavare le <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> b:<br />
2<br />
3<br />
b 3 h<br />
! h!<br />
" m = ! ! " t ! K<br />
2 2 6<br />
b<br />
min<br />
= h<br />
!<br />
t A K "<br />
2 " !<br />
m<br />
A<br />
Se il muro possiede sbalzi o la spinta attiva è risulta non perpen<strong>di</strong>colare al paramento la<br />
formula si complica, al peso proprio del muro Go si uniscono i pesi delle scarpe Gest e<br />
Gint, oltre alla componente verticale della spinta Sy, rendendo <strong>di</strong>fficile la ricerca <strong>di</strong> una<br />
formula risolutiva vera e propria. Si dovrà quin<strong>di</strong> elaborare un’equazione <strong>di</strong> secondo<br />
grado simile a quella sopra descritta rispondente alla stessa imposizione Mres = 1,5 Msping,<br />
risolverla e trovare il valore <strong>di</strong> b.<br />
Nel caso l’equazione non presenti soluzioni positive vorrà <strong>di</strong>re che le scarpe da sole sono<br />
già in grado <strong>di</strong> sopportare lo sforzo provocato dalla spinta del terreno. Per risolvere<br />
questi casi è necessario <strong>di</strong>minuire od eliminare del tutto le scarpe stesse.<br />
Si passerà poi alla verifica a scorrimento. Anche in questo caso abbiamo un rapporto<br />
<strong>di</strong> sicurezza, e cioè:<br />
2
T0<br />
Ks<br />
= > 1,<br />
3<br />
T<br />
Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />
La terza verifica è quella a schiacciamento, si tratta cioè <strong>di</strong> verificare che le σ<br />
massime del terreno sottostante il muro siano inferiori alle σ limite. Per farlo il primo<br />
passo è quello <strong>di</strong> controllare che il centro ideale delle pressioni u stia o meno all’interno<br />
M res M spi<br />
del nocciolo d’inerzia attraverso la formula u<br />
N<br />
!<br />
= .<br />
Il perché della formula<br />
1. Ricerchiamo la risultante R delle forze in gioco S e G.<br />
2. Attraverso il teorema <strong>di</strong> Varignon possiamo <strong>di</strong>re che:<br />
G !<br />
x G<br />
" S ! y = R ! d<br />
3. Facciamo traslare R fino ad intersecare la superficie <strong>di</strong> contatto tra<br />
terra e muro.<br />
4. Scomponiamo il vettore R nelle sue componenti N e T, perpen<strong>di</strong>colari e<br />
parallele al piano in questione.<br />
5. Attraverso il teorema <strong>di</strong> Varignon possiamo <strong>di</strong>re che:<br />
N ! u " T ! 0 = R ! d<br />
6. Per la proprietà transitiva abbiamo quin<strong>di</strong> che:<br />
G ! " S ! y = N ! u e quin<strong>di</strong>:<br />
x G<br />
I valori contenuti all'interno della formula sono le forze in<br />
gioco nello scorrimento.<br />
To ( = N ! f )è la massima reazione d’attrito mobilitabile.<br />
Dipende due variabili: il peso Gtot della struttura aumentato<br />
dell’eventuale componente verticale della spinta Sy ed f, il<br />
coefficiente d’attrito terreno-muro, pari a tan φ;<br />
T (= Sx) è la componente orizzontale della spinta.<br />
M<br />
u =<br />
res !<br />
3<br />
N<br />
M<br />
spi
Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />
A seconda che u sia maggiore o minore <strong>di</strong> h/6 si utilizzerà la relativa formula <strong>di</strong> presso<br />
flessione che ci permetterà <strong>di</strong> ricavare σmax e <strong>di</strong> confrontarlo col valore limite<br />
ammissibile.<br />
La verifica a ribaltamento dovrà necessariamente venire verificata dato che saremo noi<br />
a progettare le <strong>di</strong>mensioni imponendola. Il problema avviene nel caso delle rimanenti<br />
due verifiche, scorrimento e schiacciamento.<br />
4
Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />
I muri a gravità, Come comportarsi in caso <strong>di</strong> verifiche non superate.<br />
Scorrimento.<br />
Nel caso <strong>di</strong> mancata verifica a scorrimento si può agire sulle variabili in gioco N e T in<br />
due mo<strong>di</strong>.<br />
Incremento <strong>di</strong> N<br />
T<br />
In modo simile al progetto per ribaltamento si imposta l’equazione<br />
<strong>di</strong> ricavare la base.<br />
T ! 1, 3 = T<br />
0<br />
T ! 1,<br />
3 = f ! N<br />
[ ( h ! ! ) ! b + G G ]<br />
T ! 1 , 3 = f ! " 1 +<br />
m<br />
( h ! ! f ) ! b + G ! f + G ! f<br />
T ! 1,<br />
3 = " m<br />
e<br />
i<br />
b<br />
" T # Ge<br />
" f # Gi<br />
" f<br />
=<br />
f " h " !<br />
3 , 1<br />
m<br />
e<br />
Incremento <strong>di</strong> N e contemporanea <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> T<br />
i<br />
5<br />
0<br />
= T ! 1,<br />
3<br />
al fine<br />
Inclinando la superficie <strong>di</strong> scorrimento è possibile agire in modo simultaneo sulle due<br />
variabili. La formula che permette <strong>di</strong> ricavare l’angolo minimo <strong>di</strong> inclinazione è<br />
&1,<br />
3 # & N #<br />
( = arctan $<br />
! ' arctan$<br />
!<br />
% f " % T "<br />
K s<br />
f ! N'<br />
T '<br />
N ; T ' = R " cos ! '<br />
R " sin ! '<br />
K s = f = f " tan ! '<br />
R " cos ! '<br />
= ; ' = R " sin ! '<br />
Impostando il rapporto Ks = 1,<br />
3 si ottiene<br />
= f ; $ !<br />
1 , 3 " tan ! '<br />
&1,<br />
3 #<br />
' '=<br />
arctan<br />
% f "<br />
Allo stesso modo si può scrivere:<br />
& N #<br />
' = arctan$<br />
!<br />
% T "<br />
e quin<strong>di</strong>:<br />
&1,<br />
3#<br />
& N #<br />
(<br />
= arctan$<br />
! ' arctan$<br />
!<br />
% f " % T "
Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />
Il secondo metodo analizzato è sicuramente il più logico, economico e razionale, in<br />
quanto non ha bisogno <strong>di</strong> ulteriore materiale ma necessita solamente <strong>di</strong> una casseratura<br />
che dovrà tenere conto dell’angolo omega.<br />
Schiacciamento:<br />
L’unico modo per evitare che le tensioni del<br />
terreno sottostante il muro siano superiori a<br />
quelle limite è quello <strong>di</strong> ampliare la superficie<br />
sollecitata.<br />
Nel caso <strong>di</strong> muri con scarpe si tratterà <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>minuire la pendenza delle stesse, mentre in<br />
muri senza scarpe si dovrà provvedere<br />
all’aggiunta <strong>di</strong> un blocco antistante il muro <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>mensioni B per H, che permetta <strong>di</strong> far<br />
rientrare il centro delle pressioni all’interno<br />
del nocciolo d’inerzia.<br />
H m<br />
H =<br />
3<br />
3<br />
B = " m !<br />
2<br />
( B ! u)<br />
b<br />
Il perché della formula<br />
Si impone il centro delle pressioni C coincidente con<br />
l’estremo sinistro del nocciolo d’inerzia, e quin<strong>di</strong><br />
x m + = 2<br />
3<br />
( B B)<br />
ma x è anche pari a<br />
x = B ! u<br />
m<br />
vecchio<br />
eguagliando membro a membro si ottiene<br />
2<br />
3<br />
( B m + B)<br />
= Bm<br />
! uvecchio<br />
e perciò<br />
3<br />
B = " m !<br />
2<br />
( B ! u)<br />
b<br />
6
Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />
Diagramma <strong>di</strong> flusso riassuntivo:<br />
Progetto e verifica <strong>di</strong> muri a gravità con CMS<br />
La scarpa è sufficiente<br />
da sola a sostenere il<br />
ribaltamento provocato<br />
dalla spinta S<br />
Pre<strong>di</strong>mensionamento della base minore b min .<br />
Imposto Mres = 1,5 Msping e ricavo l'incognita<br />
b min dall'equazione <strong>di</strong> secondo grado ottenuta.<br />
b min > 0<br />
Sì<br />
Ks > 1,5<br />
! max < ! amm<br />
Sì<br />
Sì<br />
Kr > 1,3<br />
Sì<br />
b max = b min + s i + s e<br />
FINE<br />
7<br />
No<br />
No<br />
No<br />
b min = bmin + 1 cm<br />
" = arctan(1,3/f) - arctan(N/T)
Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />
I muri a sbalzo, Introduzione e caratteristiche<br />
I muri a sbalzo sono i muri <strong>di</strong> sostegno sicuramente più convenienti dal punto <strong>di</strong> vista<br />
economico e delle <strong>di</strong>mensioni. I muri a sbalzo sono composti da tre mensole collegate,<br />
ognuna delle quali ricopre una <strong>di</strong>versa funzione specifica.<br />
La mensola 1 aumenta il momento resistente<br />
giocando sull’accrescimento dei bracci<br />
orizzontali, conservando invece uguale il<br />
momento spingente.<br />
Il momento generato da un vettore rispetto ad un<br />
punto è dato dal prodotto dell’intensità del<br />
vettore stesso per il braccio.<br />
Aumentando b0 aumenterà proporzionalmente il<br />
momento resistente.<br />
La mensola 2 utilizza il peso proprio del terreno<br />
sovrastante per aumentare il peso dell’elemento.<br />
Più grande sarà b2 maggiore sarà il momento<br />
resistente.<br />
La mensola 3 è quella che si occupa<br />
materialmente <strong>di</strong> reggere la spinta.<br />
Le mensole hanno una sezione che <strong>di</strong>minuisce<br />
progressivamente. Lo scopo è quello <strong>di</strong> seguire al<br />
meglio i <strong>di</strong>agrammi delle tensioni t e s – che sono<br />
maggiori in corrispondenza degli sbalzi e mano a<br />
mano decrescenti – senza inutili sprechi <strong>di</strong><br />
materiale.<br />
Le mensole, essendo <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni contenute,<br />
dovranno essere armate e verificate, verifiche<br />
che si aggiungeranno a quelle <strong>di</strong> stabilità già<br />
precedentemente <strong>di</strong>scusse per i muri a gravità.<br />
8
Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />
Come comportarsi in caso <strong>di</strong> verifiche non superate.<br />
Ribaltamento e schiacciamento<br />
In entrambi i casi è consigliabile agire sulla <strong>di</strong>mensione b0 aumentandola <strong>di</strong> qualche<br />
centimetro. In questo modo si agirà contemporaneamente a favore delle due verifiche,<br />
aumentando il momento resistente e la base d’appoggio.<br />
Scorrimento<br />
Un <strong>di</strong>scorso particolare necessita una mancata<br />
verifica a scorrimento. Nel caso il coefficiente <strong>di</strong><br />
scorrimento sia <strong>di</strong> molto superiore a quello limite è<br />
infatti possibile dotare l’opera d’arte <strong>di</strong> un<br />
particolare cordolo in CLS armato che ancori al<br />
terreno l’elemento.<br />
La progettazione del cordolo avverrà con modalità<br />
del tutto simili a quelle analizzate per l’inclinazione<br />
della base d’appoggio nei muri a gravità.<br />
Le tensioni σ e τ del cordolo dovranno essere<br />
ovviamente verificate e non dovranno risultare<br />
superiori a quelle limite del materiale utilizzato.<br />
9
Calcolo M max e T max<br />
agenti nella sezione 1<br />
Calcolo l'armatura minima<br />
necessaria nella sezione 1<br />
progettando a sezione<br />
obbligata.<br />
Kr > 1,3<br />
Ricerco i valori <strong>di</strong> ! max e $ max<br />
nella sezione 2 a doppia<br />
armatura e la sezione 3 ad<br />
armatura semplice.<br />
FINE<br />
Sì<br />
Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />
Diagramma <strong>di</strong> flusso riassuntivo:<br />
Progetto e verifica <strong>di</strong> muri a sbalzo con CMS<br />
Pre<strong>di</strong>mensiono approssimativamente x<br />
(= b tot - b 0 ) a ribaltamento:<br />
x = h * Sqr(Ka/2)<br />
Progetto la sezione 3 a base obbligata per<br />
pre<strong>di</strong>mensionare b 0, b 1 ed h 0 .<br />
b 0 = b 1 = h 0 = # * Sqr(S 3 * y 3 / B)<br />
Calcolo M max e T max<br />
agenti nella sezione 2<br />
Calcolo l'armatura minima<br />
necessaria nella sezione 2<br />
progettando a sezione<br />
obbligata.<br />
Kr > 1,5<br />
! max < ! amm<br />
Ricavo i valori delle tensioni s<br />
del terreno in corrispondenza<br />
delle sezioni 1 e 2<br />
No No<br />
1,2 < Kr < 1,3<br />
Sì<br />
b0 = b0 + 1 cm<br />
Kr > 1,3<br />
Sì<br />
Rendendo virtualmente omogenei gli strati <strong>di</strong> terreno<br />
per calcolare approssimativamente la spinta attiva<br />
agente sulla sezione 3:<br />
S 3 = Ka * " * h1^2<br />
Sì<br />
No<br />
10<br />
Ricavo le rimanenti <strong>di</strong>mensioni incognite:<br />
btot = x + b0<br />
b2 = btot - b0 - b1<br />
h1 = H - h0<br />
No<br />
No<br />
Calcolo M max e T max<br />
agenti nella sezione 3<br />
Calcolo l'armatura minima<br />
necessaria nella sezione 3<br />
progettando a sezione<br />
obbligata.<br />
b 0 = b 0 + 1 cm<br />
Inizio la progettazione a scorrimento<br />
aggiungendo un cordolo in CLS dalle<br />
<strong>di</strong>mensioni inziali standard:<br />
b c = 30 cm<br />
h c = 20 cm<br />
Calcolo il valore della spinta attiva<br />
agente sul cordolo:<br />
S a = Ka * " * h c ^2<br />
$ max < $ amm<br />
Sì<br />
% effettivo = arctan [h c / (btot - b c )]<br />
Kr > 1,3<br />
Calcolo M max e T max<br />
agenti nella sezione 4<br />
Calcolo l'armatura minima<br />
necessaria nella sezione 4<br />
progettando a sezione<br />
obbligata.<br />
No<br />
No<br />
No<br />
h c = h c + 1 cm
La Normativa<br />
Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />
(tratto dal D.M. 11-03-1988; Circ. Min. LL.PP. n° 30483 24-09-1988 “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e<br />
sulle rocce, la stabilità dei pen<strong>di</strong>i naturale e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione,<br />
l’esecuzione ed il collaudo delle opere <strong>di</strong> sostegno delle terre e delle opere <strong>di</strong> fondazione” e successive mo<strong>di</strong>fiche ed<br />
integrazioni)<br />
D.1 OGGETTO DELLE NORME<br />
Le norme contenute nella presente sezione si applicano ai muri <strong>di</strong> sostegno, alle paratie, alle palancolate ed alle<br />
armature per il sostegno <strong>di</strong> scavi e ad opere <strong>di</strong> sostegno costituite da terra mista ad altri materiali.<br />
D.2 CRITERI DI PROGETTO<br />
Il comportamento dell'opera <strong>di</strong> sostegno, intesa come complesso struttura-terreno, deve essere esaminato tenendo conto<br />
della successione e delle caratteristiche fisico-meccaniche dei terreni <strong>di</strong> fondazione e <strong>di</strong> eventuali materiali <strong>di</strong> riporto,<br />
interessati dall'opera; dalle falde idriche, del profilo della superficie topografica del terreno prima e dopo l'inserimento<br />
dell'opera; dei manufatti circostanti; delle caratteristiche <strong>di</strong> resistenza e <strong>di</strong> deformabilità dell'opera; dei drenaggi e<br />
<strong>di</strong>spositivi per lo smaltimento delle acque superficiali e sotterranee e delle modalità <strong>di</strong> esecuzione dell'opera e del<br />
rinterro.<br />
Deve essere verificata la stabilità dell'opera <strong>di</strong> sostegno e del complesso opera-terreno.<br />
Le verifiche debbono essere effettuate nelle con<strong>di</strong>zioni corrispondenti alle <strong>di</strong>verse fasi costruttive ed al termine della<br />
costruzione, tenendo conto delle possibili oscillazioni <strong>di</strong> livello dell'acqua nel sottosuolo.<br />
Quando il terreno sia sede <strong>di</strong> moti <strong>di</strong> filtrazione l'opera deve essere verificata nei riguar<strong>di</strong> del sifonamento. Nel caso <strong>di</strong><br />
opere su pen<strong>di</strong>o o prossime a pen<strong>di</strong>i si deve esaminare anche la stabilità <strong>di</strong> questi secondo quanto in<strong>di</strong>cato alla sezione G.<br />
Il progetto deve comprendere inoltre il <strong>di</strong>mensionamento delle opere <strong>di</strong> drenaggio e <strong>di</strong> raccolta delle acque superficiali,<br />
tenuto conto anche <strong>di</strong> quanto in<strong>di</strong>cato alla sezione H e con le limitazioni prescritte alla sezione L.<br />
Nel caso <strong>di</strong> scavi armati o delimitati da pareti, deve essere verificata anche la stabilità del fondo nei riguar<strong>di</strong> della<br />
rottura per sollevamento.<br />
D.3 INDAGINI SPECIFICHE<br />
Per i criteri generali <strong>di</strong> indagine si fa riferimento alla sezione B ed alla sezione C.<br />
Nel caso <strong>di</strong> modesti manufatti che ricadano in zone già note le indagini in sito ed in laboratorio sui terreni <strong>di</strong> fondazione<br />
possono essere ridotte od omesse, semprechè sia possibile procedere alla caratterizzazione dei terreni sulla base <strong>di</strong> dati e<br />
notizie raccolti me<strong>di</strong>ante indagini precedenti, eseguite su terreni simili ed in aree a<strong>di</strong>acenti. In tal caso devono essere<br />
specificate le fonti dalle quali si è pervenuti alla caratterizzazione fisicomeccanica del sottosuolo.<br />
Il volume significativo <strong>di</strong> cui al punto B.3 deve contenere le superfici <strong>di</strong> scorrimento possibili relative alla stabilità globale<br />
dell'opera, del terreno <strong>di</strong> fondazione e del terrapieno. In particolare, nei terreni sede <strong>di</strong> moti <strong>di</strong> filtrazione tale volume<br />
deve comprendere le zone dove possono aver luogo fenomeni <strong>di</strong> sifonamento.<br />
D.4 VERIFICHE DEI MURI DI SOSTEGNO CON FONDAZIONI SUPERFICIALI<br />
D.4.1 AZIONI SUL MURO DI SOSTEGNO<br />
Le azioni dovute al terreno, all'acqua, ai sovraccarichi ed al peso proprio del muro devono essere calcolate e composte in<br />
modo da pervenire, <strong>di</strong> volta in volta, alla con<strong>di</strong>zione più sfavorevole nei confronti delle verifiche <strong>di</strong> cui ai punti seguenti.<br />
Le ipotesi <strong>di</strong> calcolo delle spinte sui muri devono essere giustificate con considerazioni sui preve<strong>di</strong>bili spostamenti relativi<br />
del muro rispetto al terreno. In particolare la spinta attiva può essere adottata nei casi in cui questo valore della spinta<br />
sia compatibile con i possibili spostamenti del muro.<br />
Ai fini della verifica <strong>di</strong> cui al successivo punto D.4.2, non si tiene conto, nel calcolo, del contributo <strong>di</strong> resistenza del<br />
terreno antistante il muro; in casi particolari, da giustificare con considerazioni relative alle caratteristiche meccaniche<br />
dei terreni ed ai criteri costruttivi del muro, se ne può tener conto con dei valori non superiori al 50 per cento della<br />
resistenza passiva.<br />
D.4. Verifiche dei muri <strong>di</strong> sostegno con fondazioni superficiali.<br />
D.4.1. Azioni sul muro <strong>di</strong> sostegno.<br />
I più comuni tipi <strong>di</strong> muri <strong>di</strong> sostegno possono essere sud<strong>di</strong>visi dal punto <strong>di</strong> vista costruttivo in muri <strong>di</strong> pietrame a secco<br />
eventualmente sistemato a gabbioni; muri <strong>di</strong> muratura or<strong>di</strong>naria o <strong>di</strong> conglomerato cementizio; muri <strong>di</strong> conglomerato<br />
cementizio armato, formati generalmente da una soletta <strong>di</strong> fondazione e da una parete con o senza contrafforti; speciali<br />
muri in terra costituiti da associazione <strong>di</strong> materiale granulare e armature metalliche ad alta aderenza e da un paramento<br />
articolato <strong>di</strong> pannelli prefabbricati in calcestruzzo.<br />
Il coefficiente <strong>di</strong> spinta attiva assume valori che <strong>di</strong>pendono dalla geometria del paramento del muro e dei terreni<br />
retrostanti, nonché dalle caratteristiche dei terreni e del contatto terra-muro.<br />
Nel caso <strong>di</strong> muri i cui spostamenti orizzontali siano impe<strong>di</strong>ti, la spinta può raggiungere valori maggiori <strong>di</strong> quelli relativi<br />
alla con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> spinta attiva.<br />
Per la <strong>di</strong>stribuzione delle pressioni neutre occorre far riferimento alle <strong>di</strong>fferenti con<strong>di</strong>zioni che possono verificarsi nel<br />
tempo in <strong>di</strong>pendenza, ad esempio, dell'intensità e durata delle precipitazioni, della capacità drenante del terreno, delle<br />
caratteristiche e della efficienza del sistema <strong>di</strong> drenaggio.<br />
Le azioni sull'opera devono essere valutate con riferimento all'intero paramento <strong>di</strong> monte, compreso il basamento <strong>di</strong><br />
fondazione. La verifica strutturale del muro sarà eseguita con i meto<strong>di</strong> della tecnica delle costruzioni.<br />
11
Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />
D.4.2 VERIFICA ALLA TRASLAZIONE SUL PIANO DI POSA<br />
Per la sicurezza lungo il piano <strong>di</strong> posa del muro, il rapporto fra la somma delle forze resistenti nella <strong>di</strong>rezione dello<br />
slittamento e la somma delle componenti nella stessa <strong>di</strong>rezione delle azioni sul muro deve risultare non inferiore a 1,3.<br />
D.4.3 VERIFICA AL RIBALTAMENTO DEL MURO.<br />
Il rapporto tra il momento delle forze stabilizzanti e quello delle forze ribaltanti rispetto al lembo anteriore della base<br />
non deve risultare minore <strong>di</strong> 1,5.<br />
D.4.4 VERIFICA AL CARICO LIMITE DELL'INSIEME FONDAZIONE-TERRENO<br />
Questa verifica deve essere eseguita secondo quanto prescritto alla sezione C, tenendo conto dell'inclinazione ed<br />
eccentricità della risultante delle forze trasmesse dal muro al terreno <strong>di</strong> fondazione.<br />
Il coefficiente <strong>di</strong> sicurezza non deve risultare minore <strong>di</strong> 2.<br />
D.4.5 VERIFICA DI STABILITÀ GLOBALE<br />
Questa verifica riguarda la stabilità del terreno nel quale è inserito il muro, nei confronti <strong>di</strong> fenomeni <strong>di</strong> scorrimento<br />
profondo.<br />
Il coefficiente <strong>di</strong> sicurezza non deve risultare inferiore ad 1,3.<br />
D.5 VERIFICHE DI MURI DI SOSTEGNO FONDATI SU PALI<br />
Le verifiche devono essere condotte come prescritto al paragrafo C.5.<br />
D.6 DISPOSITIVI DI DRENAGGIO PER LA RIDUZIONE DELLE PRESSIONI NEUTRE E MODALITÀ COSTRUTTIVE<br />
A tergo dei muri <strong>di</strong> sostegno deve essere realizzato un drenaggio in grado <strong>di</strong> garantire anche nel tempo un adeguato<br />
smaltimento delle acque piovane e <strong>di</strong> falda.<br />
Il progetto del dreno deve comprendere la scelta dei materiali (naturali od artificiali) tenendo conto dei requisiti richiesti<br />
per la funzionalità e delle caratteristiche del terreno con il quale il dreno è a contatto, secondo i criteri per il<br />
<strong>di</strong>mensionamento dei filtri, <strong>di</strong> cui alla sezione N.<br />
Il muro deve essere interrotto da giunti trasversali, estesi alla fondazione, quando lo richiedano la lunghezza del<br />
manufatto e la natura del terreno. Nel caso in cui alle spalle del muro debba essere eseguito un rinterro, sono da<br />
eseguire le norme del punto E.3.<br />
Il costipamento del rinterro, quando previsto, deve essere eseguito secondo quanto prescritto alla sezione E.<br />
D.7 VERIFICA DELLE PARATIE<br />
D.7.1 AZIONI SULLA PARETE<br />
Le azioni dovute al terreno, all'acqua ed ai sovraccarichi anche transitori devono essere calcolate e composte in modo da<br />
pervenire <strong>di</strong> volta in volta alle con<strong>di</strong>zioni più favorevoli nei confronti delle verifiche <strong>di</strong> cui al punto D.7.2.<br />
Le ipotesi per il calcolo delle spinte e delle resistenze del terreno devono essere giustificate sulla base <strong>di</strong> considerazioni<br />
sui preve<strong>di</strong>bili spostamenti relativi parete-terreno, in relazione alla deformabilità dell'opera, alle sue con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
vincolo, alle modalità esecutive dell'opera e dello scavo ed alle caratteristiche del terreno.<br />
Nel caso <strong>di</strong> paratie che debbano essere incorporate nella costruzione con funzione statica, le azioni sulle paratie<br />
dovranno essere calcolate con riferimento alle con<strong>di</strong>zioni che si prevedono nelle <strong>di</strong>verse fasi <strong>di</strong> costruzione e in quella <strong>di</strong><br />
esercizio ad opera finita.<br />
D.7.2 VERIFICHE<br />
I calcoli <strong>di</strong> progetto devono comprendere la verifica della profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> infissione e quella degli eventuali ancoraggi,<br />
puntoni o strutture <strong>di</strong> controventamento.<br />
Deve essere verificata la stabilità del fondo dello scavo, nei riguar<strong>di</strong> anche <strong>di</strong> possibili fenomeni <strong>di</strong> sifonamento.<br />
Per opere che ricadano in prossimità <strong>di</strong> altri manufatti devono essere valutati gli spostamenti del terreno ed i loro effetti<br />
sulla stabilità e funzionalità dei manufatti. Tale valutazione è prescritta anche nei casi nei quali sia necessario deprimere<br />
il livello della falda per poter eseguire gli scavi.<br />
I valori dei coefficienti <strong>di</strong> sicurezza saranno assunti dal progettista e giustificati sulla base del grado <strong>di</strong> affidabilità dei<br />
dati <strong>di</strong>sponibili e del modello <strong>di</strong> calcolo adottato.<br />
D.8 ARMATURE PER IL SOSTEGNO DEGLI SCAVI<br />
La verifica deve essere eseguita per scavi in trincea <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà superiore ai due metri, nei quali sia prevista la<br />
permanenza <strong>di</strong> operai e per scavi che ricadano in prossimità <strong>di</strong> manufatti esistenti.<br />
Le azioni dovute al terreno, all'acqua ed ai sovraccarichi anche transitori devono essere calcolate in modo da pervenire <strong>di</strong><br />
volta in volta alle con<strong>di</strong>zioni più sfavorevoli.<br />
Le ipotesi per il calcolo delle azioni del terreno sull'armatura devono essere giustificate con considerazioni sulla<br />
deformabilità relativa del terreno e dell'armatura sulla modalità esecutiva dell'armatura e dello scavo e sulle<br />
caratteristiche meccaniche del terreno e sul tempo <strong>di</strong> permanenza dello scavo.<br />
D.9 RELAZIONE SULLE OPERE DI SOSTEGNO<br />
I risultati delle indagini sui terreni, degli stu<strong>di</strong> e delle verifiche devono essere raccolti nella relazione geotecnica facente<br />
parte integrante degli atti progettuali.<br />
12
Stefano Verna<br />
Classe 5°As<br />
Cos’è CMS?<br />
Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />
CORSO DI COSTRUZIONI:<br />
I MURI DI SOSTEGNO: CMS<br />
CMS è un software in grado <strong>di</strong> progettare e verificare muri <strong>di</strong> sostegno secondo l’attuale<br />
normativa vigente in Italia.<br />
CMS è in grado <strong>di</strong> lavorare sulle due tipologie <strong>di</strong> muro maggiormente utilizzate in campo<br />
pratico, ossia i muri a gravità ed i muri a sbalzo, progettandone le <strong>di</strong>mensioni,<br />
effettuando le verifiche a ribaltamento, scorrimento e schiacciamento e fornendo i<br />
relativi <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> carpenteria ed armatura quotati.<br />
Esempio <strong>di</strong> carpenteria <strong>di</strong> un muro a sbalzo ottenuto con l'ausilio <strong>di</strong> CMS.<br />
Inserimento dei dati: il Wizard<br />
Grazie al wizard è possibile impostare in maniera facile ed intuitiva tutti i dati<br />
necessari alla progettazione. Il wizard si compone <strong>di</strong> 3 finestre <strong>di</strong> inserimento dati che<br />
vengono qui descritte in maniera particolareggiata.<br />
Selezionare dal menù File “Inserisci dati…” per iniziare.<br />
N.B. In tutte le finestre l’inserimento <strong>di</strong> valori numerici non interi deve<br />
avvenire con il simbolo punto, non con la virgola.<br />
Esempio:<br />
“3.13” Corretto<br />
“3,13” Errato<br />
I.T.S. “Elio <strong>Vittorini</strong>” – Sezione “C. e A. <strong>di</strong> Castellamonte<br />
13
Finestra 1<br />
Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />
Nella prima finestra è possibile scegliere il tipo <strong>di</strong> muro da progettare, a gravità o <strong>di</strong><br />
sostegno. Per analizzare le principali <strong>di</strong>fferenze tra i due è consigliabile consultare le<br />
pagine relative alla Teoria.<br />
I dati richiesti in questa parte sono riferiti alla conformazione <strong>di</strong> massima che si<br />
intende dare dell’elemento, e quin<strong>di</strong>:<br />
Muri a gravità: presenza o meno <strong>di</strong> scarpe interne od esterne e pendenze.<br />
Nel caso non si intenda usufruire dell’ausilio resistente delle scarpe è<br />
sufficiente impostare un angolo <strong>di</strong> pendenza interna β pari a 90° ed un<br />
rapporto Se/h pari a zero.<br />
Muri <strong>di</strong> sostegno: interferro minimo nell’armatura, <strong>di</strong>mensioni minime degli<br />
sbalzi<br />
Secondo la normativa l’interferro minimo è pari a 2,5 cm.<br />
Si sconsigliano vivamente spessori b0 ed h0 inferiori ai 20 cm, se non in casi <strong>di</strong><br />
spinta attiva particolarmente bassa.<br />
14
Finestra 2<br />
Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />
Nella seconda finestra si devono compilare tutti i rimanenti dati necessari alla<br />
completa definizione dell’elemento, i materiali utilizzati, le loro resistenze<br />
caratteristiche e la conformazione del terreno su cui poggerà la fondazione.<br />
Angolo pendenza del terreno ε: inserire l’eventuale angolo <strong>di</strong> inclinazione<br />
del terreno rispetto all’orizzontale. Se ne terrà conto durante il calcolo<br />
della spinta attiva.<br />
C.U.D. sovrastante il terreno: inserire l’eventuale carico uniformemente<br />
<strong>di</strong>stribuito sovrastante il terreno. Se ne terrà conto durante il calcolo della<br />
spinta attiva.<br />
Tensioni <strong>di</strong> rottura σ del terreno: inserire la σlim caratteristica del terreno.<br />
La normativa impone il rapporto tra la tensione limite e la tensione massima<br />
maggiore <strong>di</strong> 2 perciò nella verifica a schiacciamento quest’ultima verrà<br />
ridotta del 50%.<br />
Materiale su cui poggia la fondazione: selezionare il materiale presente.<br />
Da esso <strong>di</strong>pende il coefficiente d’attrito f tra muro e superficie <strong>di</strong><br />
scorrimento ( = tan φ'), necessario ai fini della verifica a scorrimento. Nel<br />
caso si conosca il valore esatto <strong>di</strong> f è possibile inserirlo manualmente nella<br />
relativa casella <strong>di</strong> testo.<br />
Peso specifico ed Rck del CLS utilizzato: inserire le caratteristiche del<br />
calcestruzzo che si intende adoperare.<br />
Tensioni ammissibili σ dell’acciaio, <strong>di</strong>ametro massimo ferri: questi valori<br />
devono venire inseriti unicamente nel caso <strong>di</strong> muri a sbalzo.<br />
15
Finestra 3<br />
Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />
L’ultima finestra richiede una analisi del terreno antistante l’elemento ai fini <strong>di</strong><br />
calcolare la spinta attiva agente sul paramento del muro.<br />
CMS utilizza a questo scopo il metodo delle pressioni, che permette <strong>di</strong> calcolare le<br />
spinte anche in terreni aventi una serie <strong>di</strong> strati dalle <strong>di</strong>verse caratteristiche.<br />
1. Inserire il numero <strong>di</strong> strati <strong>di</strong> cui è composto il terreno.<br />
2. Selezionare nella lista a sinistra il primo strato <strong>di</strong> cui si intende fornire le<br />
caratteristiche.<br />
3. Inserire i dati relativi allo strato<br />
Spessore strato: inserire lo spessore dello strato selezionato. Nel caso CMS<br />
si accorga che il totale degli spessori degli strati non sia uguale all’altezza<br />
del paramento segnalerà la situazione attraverso una finestra<br />
d’informazione.<br />
Materiale strato: è possibile scegliere, come per il “materiale su cui poggia<br />
la fondazione” della finestra 2, tra una ampia gamma <strong>di</strong> materiali. Nel caso<br />
si <strong>di</strong>sponga però <strong>di</strong> dati più precisi e aderenti alla realtà è comunque<br />
possibile inserirli manualmente.<br />
Nello strato è presente una falda acquifera: se uno degli strati contiene<br />
una falda acquifera è possibile e NECESSARIO selezionare la casella <strong>di</strong><br />
spunta. Si ricorda che la presenza <strong>di</strong> acqua aumenta <strong>di</strong> molto l’intensità<br />
della spinta attiva.<br />
4. Ciccare su “Salva mo<strong>di</strong>fiche allo strato selezionato”<br />
5. Ripetere le operazioni 2 e 3 con tutti gli strati presenti nel terreno.<br />
Premendo il tasto “Elabora” si avvia la progettazione del muro <strong>di</strong> sostegno.<br />
16
La restituzione dei risultati<br />
Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />
In figura la schermata <strong>di</strong> restituzione dati <strong>di</strong> CMS<br />
Linguetta “Calcolo della Spinta Attiva”<br />
1. Valori dei coefficienti Ka relativi ai vari strati:<br />
17<br />
La restituzione dei dati avviene in modo<br />
or<strong>di</strong>nato attraverso una serie <strong>di</strong> schede<br />
che riassumono tutti i passaggi svolti in<br />
automatico da CMS. Si avranno schede<br />
<strong>di</strong>verse a seconda della categoria <strong>di</strong><br />
muro che si è voluto progettare.<br />
Il primo passo è quello <strong>di</strong> ricercare i valori Ka <strong>di</strong> ognuno degli strati presenti nel<br />
terreno. Si utilizza quin<strong>di</strong> la formula generale che tiene conto <strong>di</strong> ogni angolo<br />
caratteristico del terreno.<br />
2<br />
sen<br />
Ka =<br />
&<br />
2<br />
sen * ' sen(<br />
* ( + ) ' $ 1 +<br />
$ %<br />
La scheda “Calcolo della Spinta Attiva” è l’unica<br />
presente sia nel caso <strong>di</strong> muro a sbalzo che a<br />
gravità, considerando che la determinazione della<br />
spinta attiva è necessaria sempre e comunque.<br />
CMS allo scopo utilizza il metodo delle pressioni<br />
che permette <strong>di</strong> inserire un numero teoricamente<br />
illimitato <strong>di</strong> strati con caratteristiche <strong>di</strong>verse.<br />
( - + * )<br />
sen(<br />
, + + ) ' sen(<br />
, ( )<br />
#<br />
!<br />
sen(<br />
* ( + ) ' sen(<br />
* + )<br />
! "
Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />
2. Valori delle pressioni nei punti fondamentali:<br />
Si prosegue calcolando le pressioni nei punti <strong>di</strong> contatto tra i <strong>di</strong>fferenti strati<br />
attraverso la formula:<br />
p x = [ + $ ( h # ) ] " ! ax<br />
n<br />
Dove:<br />
q = C.U.D. sovrastante il terreno.<br />
Σ0<br />
q %<br />
0<br />
n = sommatoria degli strati sovrastanti il punto x<br />
h = altezza dello strato<br />
χ = peso specifico relativo allo stesso strato<br />
Ka = coefficiente <strong>di</strong> spinta attiva relativo al punto x<br />
Se è presente una falda acquifera CMS ne terrà conto, calcolando la pressione<br />
massima esercitabile da quest’ultima:<br />
pmaxH2O = h . χ<br />
In questo caso non è necessario moltiplicare per il coefficiente Ka in quanto la<br />
pressione orizzontale dell’acqua è uguale a quella verticale.<br />
Il peso specifico utilizzato è quello relativo ad acqua con impurità, 10 KN/m3.<br />
3. Valori delle spinte parziali e relative posizioni<br />
Si procede poi al calcolo delle spinte parziali,<br />
calcolando nella pratica l’area delle porzioni <strong>di</strong><br />
grafico variabili linearmente con la formula<br />
geometrica<br />
S =<br />
( psup<br />
+ pinf<br />
2<br />
) ! h<br />
mentre le <strong>di</strong>stanze dei vettori dalla superficie <strong>di</strong><br />
scorrimento vengono calcolate con la formula<br />
h pmax<br />
+ 2 pmin<br />
y =<br />
+ x<br />
3 p + p<br />
sup<br />
dove x rappresenta la posizione della pressione<br />
minima rispetto alla superficie <strong>di</strong> scorrimento.<br />
L’ultimo passaggio prevede la scomposizione delle<br />
spinte nelle due componenti parallele e<br />
perpen<strong>di</strong>colari al paramento.<br />
4. Valore e caratteristiche della spinta attiva totale:<br />
inf<br />
Applicando il teorema <strong>di</strong> Varignon alle componenti parallele e perpen<strong>di</strong>colari parziali è<br />
possibile ricavare la posizione della spinta attiva totale.<br />
Componente perpen<strong>di</strong>colare x:<br />
S ! x + S ! x + S ! x = " S ! x<br />
3<br />
1y<br />
1<br />
2 y<br />
18<br />
2<br />
3 y<br />
3<br />
1<br />
ny<br />
tot
Componente parallela y:<br />
Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />
S ! y + S ! y + S ! y = " S ! y<br />
3<br />
1x<br />
1<br />
2x<br />
2<br />
Si procederà poi alla determinazione dell’inclinazione δ finale della spinta totale.<br />
Linguetta “Grafici e carpenteria”<br />
CMS fornisce <strong>di</strong>segni rappresentanti la geometria del terreno, i <strong>di</strong>agrammi delle<br />
pressioni <strong>di</strong> terreno e falde acquifere, le spinte parziali e totali oltre alla carpenteria<br />
quotata. Tutte le immagini possono essere esportate utilizzando la relativa opzione.<br />
Linguetta “Calcolo delle <strong>di</strong>mensioni”<br />
In questa scheda è possibile visualizzare gli elementi riassuntivi della soluzione ottenuta<br />
dalla fase <strong>di</strong> progetto e verifica, e cioè base maggiore e base minore e l’esito positivo<br />
delle verifiche a schiacciamento, ribaltamento e scorrimento.<br />
Nel caso la verifica a scorrimento non venisse verificata al posto del confronto col<br />
valore minimo per legge <strong>di</strong> 1,3 verrà visualizzato l’angolo minimo necessario ad<br />
19<br />
xy<br />
3<br />
1<br />
nx<br />
tot
Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />
impe<strong>di</strong>re all’elemento la traslazione. L’angolo omega reale non verrà visualizzato in<br />
quanto non fondamentale; saranno invece rappresentati in carpenteria le misure.<br />
Linguetta “Progetto dell’area minima <strong>di</strong> acciaio nelle sezioni<br />
fondamentali” e “Verifica sezioni maggiormente sollecitate”<br />
Nella prima scheda è possibile visualizzare l’esito positivo<br />
delle verifiche a schiacciamento, ribaltamento e<br />
scorrimento, oltre all’area minima <strong>di</strong> acciaio fornita dal<br />
progetto a sezione obbligata delle 4 mensole componenti il<br />
muro a sbalzo.<br />
CMS provvede anche alla corretta scelta del numero e del<br />
<strong>di</strong>ametro dei ferri secondo il metodo spiegato più<br />
approfon<strong>di</strong>tamente nella Teoria.<br />
Le tensioni massime σ e τ relative alle due sezioni<br />
maggiormente sollecitate 2 e 3 vengono invece riportate<br />
nella scheda “Verifica sezioni maggiormente sollecitate”.<br />
20
Esportazione dei risultati<br />
Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />
Per favorire una maggiore fruizione dei risultati ottenuti con CMS è stato<br />
implementato un sistema <strong>di</strong> esportazione sia per quanto riguarda le verifiche e il<br />
<strong>di</strong>mensionamento che per i <strong>di</strong>segni.<br />
CMS permette infatti <strong>di</strong> generare un file dxf standard, utilizzabile con tutti i maggiori<br />
programmi <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno CAD assistito, contenente la carpenteria quotata. L'opzione è<br />
utile nel caso si vogliano apportare mo<strong>di</strong>fiche all'elemento o stampare il <strong>di</strong>segno, così<br />
come è possibile generare file xls contenenti tutti i risultati ottenuti dal progetto e<br />
dalla verifica del muro <strong>di</strong> sostegno, nel caso si desideri una rapida stampa dei<br />
risultati delle verifiche. CMS è compatibile con tutte le versioni uguali o successive a<br />
Microsoft Excel 2000.<br />
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