02.06.2013 Views

Tesina di Costruzioni - Vittorini

Tesina di Costruzioni - Vittorini

Tesina di Costruzioni - Vittorini

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Stefano Verna<br />

Classe 5°As<br />

Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />

CORSO DI COSTRUZIONI:<br />

I MURI DI SOSTEGNO: TEORIA<br />

I muri <strong>di</strong> sostegno fanno parte della categoria più ampia delle “opere <strong>di</strong> sostegno della<br />

terra”, ossia elementi in grado <strong>di</strong> contenere la terra verticalmente o comunque secondo<br />

pendenze superiori all’angolo <strong>di</strong> natural declivio. La loro presenza è spesso necessaria in<br />

rilevati stradali o quando si intende realizzare scavi <strong>di</strong> una certa altezza.<br />

All’interno dello stesso or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> opere rientrano anche:<br />

Muri in terra rinforzata<br />

Muri a contrafforte in C.A.<br />

Paratie a mensola<br />

Paratie ancorate<br />

Muri in C.A. ancorati<br />

Muri a gabbia o cellulari<br />

I muri a gravità, Introduzione e caratteristiche<br />

Verifiche della normativa<br />

I muri a gravità sono muri <strong>di</strong> sostegno che reggono lo sforzo<br />

della spinta del terreno retrostante esclusivamente grazie<br />

al loro peso proprio.<br />

Si tratta <strong>di</strong> muri particolarmente massicci, dalle <strong>di</strong>mensioni<br />

elevate e, considerando che le σ e τ interne all’elemento<br />

sono pressoché trascurabili, spesso costruiti con<br />

calcestruzzo <strong>di</strong> bassa qualità e non armati.<br />

La normativa prevede una verifica per ogni possibile spostamento dell’elemento, e<br />

quin<strong>di</strong> prevede…<br />

…che il muro non ruoti rispetto al suo punto<br />

più esterno<br />

…che il muro non scorra lungo il suo piano<br />

d’appoggio<br />

…che il terreno sottostante il muro regga alle<br />

sollecitazioni provocate dalle forze in gioco<br />

…che non slitti il complesso terra-muro<br />

I.T.S. “Elio <strong>Vittorini</strong>” – Sezione “C. e A. <strong>di</strong> Castellamonte<br />

1<br />

Verifica a<br />

ribaltamento<br />

Verifica a<br />

scorrimento<br />

Verifica a<br />

schiacciamento<br />

Verifica a<br />

scorrimento globale


Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />

La verifica a ribaltamento utilizza un rapporto <strong>di</strong> sicurezza tra il momento resistente ed<br />

Mres<br />

il momento spingente, Ks = > 1,<br />

5 . Se il rapporto supera il valore il muro può<br />

Msping<br />

ritenersi verificato. I calcoli per il progetto <strong>di</strong> un muro <strong>di</strong> sostegno partono sempre dal<br />

<strong>di</strong>mensionamento a ribaltamento in quanto, nella maggior parte dei casi, è la verifica<br />

che richiede le <strong>di</strong>mensioni maggiori per l’elemento. Le modalità <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionamento<br />

<strong>di</strong>pendono dal tipo <strong>di</strong> muro.<br />

Se il muro non possiede sbalzi esterni od interni e la spinta attiva non è inclinata <strong>di</strong> un<br />

angolo δ esiste una formula pronta che permette il progetto a ribaltamento.<br />

Sapendo che il peso proprio del muro è pari a:<br />

( b " h " ) " m<br />

G = 1 !<br />

0<br />

Il momento resistente sarà pari a:<br />

2<br />

b<br />

b b<br />

M res = G0<br />

" =<br />

!<br />

2<br />

2 2<br />

( b " h " 1)<br />

" ! m " = " h"<br />

m<br />

Il momento spingente sarà invece dato dal prodotto della spinta attiva per il braccio e<br />

quin<strong>di</strong>:<br />

2<br />

h<br />

S = ! " !<br />

2<br />

t A K<br />

2<br />

3<br />

h ' h $ h h<br />

M spi = S ! = % ! ( t ! K A " ! = ! ( t ! K<br />

3 & 2 # 3 6<br />

A<br />

Imponiamo per il momento resistente pari ad 1,5 volte il momento spingente, così come<br />

voluto dalla normativa.<br />

M = 1,<br />

5!<br />

M<br />

res<br />

spi<br />

Sostituendo è possibile ricavare le <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> b:<br />

2<br />

3<br />

b 3 h<br />

! h!<br />

" m = ! ! " t ! K<br />

2 2 6<br />

b<br />

min<br />

= h<br />

!<br />

t A K "<br />

2 " !<br />

m<br />

A<br />

Se il muro possiede sbalzi o la spinta attiva è risulta non perpen<strong>di</strong>colare al paramento la<br />

formula si complica, al peso proprio del muro Go si uniscono i pesi delle scarpe Gest e<br />

Gint, oltre alla componente verticale della spinta Sy, rendendo <strong>di</strong>fficile la ricerca <strong>di</strong> una<br />

formula risolutiva vera e propria. Si dovrà quin<strong>di</strong> elaborare un’equazione <strong>di</strong> secondo<br />

grado simile a quella sopra descritta rispondente alla stessa imposizione Mres = 1,5 Msping,<br />

risolverla e trovare il valore <strong>di</strong> b.<br />

Nel caso l’equazione non presenti soluzioni positive vorrà <strong>di</strong>re che le scarpe da sole sono<br />

già in grado <strong>di</strong> sopportare lo sforzo provocato dalla spinta del terreno. Per risolvere<br />

questi casi è necessario <strong>di</strong>minuire od eliminare del tutto le scarpe stesse.<br />

Si passerà poi alla verifica a scorrimento. Anche in questo caso abbiamo un rapporto<br />

<strong>di</strong> sicurezza, e cioè:<br />

2


T0<br />

Ks<br />

= > 1,<br />

3<br />

T<br />

Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />

La terza verifica è quella a schiacciamento, si tratta cioè <strong>di</strong> verificare che le σ<br />

massime del terreno sottostante il muro siano inferiori alle σ limite. Per farlo il primo<br />

passo è quello <strong>di</strong> controllare che il centro ideale delle pressioni u stia o meno all’interno<br />

M res M spi<br />

del nocciolo d’inerzia attraverso la formula u<br />

N<br />

!<br />

= .<br />

Il perché della formula<br />

1. Ricerchiamo la risultante R delle forze in gioco S e G.<br />

2. Attraverso il teorema <strong>di</strong> Varignon possiamo <strong>di</strong>re che:<br />

G !<br />

x G<br />

" S ! y = R ! d<br />

3. Facciamo traslare R fino ad intersecare la superficie <strong>di</strong> contatto tra<br />

terra e muro.<br />

4. Scomponiamo il vettore R nelle sue componenti N e T, perpen<strong>di</strong>colari e<br />

parallele al piano in questione.<br />

5. Attraverso il teorema <strong>di</strong> Varignon possiamo <strong>di</strong>re che:<br />

N ! u " T ! 0 = R ! d<br />

6. Per la proprietà transitiva abbiamo quin<strong>di</strong> che:<br />

G ! " S ! y = N ! u e quin<strong>di</strong>:<br />

x G<br />

I valori contenuti all'interno della formula sono le forze in<br />

gioco nello scorrimento.<br />

To ( = N ! f )è la massima reazione d’attrito mobilitabile.<br />

Dipende due variabili: il peso Gtot della struttura aumentato<br />

dell’eventuale componente verticale della spinta Sy ed f, il<br />

coefficiente d’attrito terreno-muro, pari a tan φ;<br />

T (= Sx) è la componente orizzontale della spinta.<br />

M<br />

u =<br />

res !<br />

3<br />

N<br />

M<br />

spi


Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />

A seconda che u sia maggiore o minore <strong>di</strong> h/6 si utilizzerà la relativa formula <strong>di</strong> presso<br />

flessione che ci permetterà <strong>di</strong> ricavare σmax e <strong>di</strong> confrontarlo col valore limite<br />

ammissibile.<br />

La verifica a ribaltamento dovrà necessariamente venire verificata dato che saremo noi<br />

a progettare le <strong>di</strong>mensioni imponendola. Il problema avviene nel caso delle rimanenti<br />

due verifiche, scorrimento e schiacciamento.<br />

4


Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />

I muri a gravità, Come comportarsi in caso <strong>di</strong> verifiche non superate.<br />

Scorrimento.<br />

Nel caso <strong>di</strong> mancata verifica a scorrimento si può agire sulle variabili in gioco N e T in<br />

due mo<strong>di</strong>.<br />

Incremento <strong>di</strong> N<br />

T<br />

In modo simile al progetto per ribaltamento si imposta l’equazione<br />

<strong>di</strong> ricavare la base.<br />

T ! 1, 3 = T<br />

0<br />

T ! 1,<br />

3 = f ! N<br />

[ ( h ! ! ) ! b + G G ]<br />

T ! 1 , 3 = f ! " 1 +<br />

m<br />

( h ! ! f ) ! b + G ! f + G ! f<br />

T ! 1,<br />

3 = " m<br />

e<br />

i<br />

b<br />

" T # Ge<br />

" f # Gi<br />

" f<br />

=<br />

f " h " !<br />

3 , 1<br />

m<br />

e<br />

Incremento <strong>di</strong> N e contemporanea <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> T<br />

i<br />

5<br />

0<br />

= T ! 1,<br />

3<br />

al fine<br />

Inclinando la superficie <strong>di</strong> scorrimento è possibile agire in modo simultaneo sulle due<br />

variabili. La formula che permette <strong>di</strong> ricavare l’angolo minimo <strong>di</strong> inclinazione è<br />

&1,<br />

3 # & N #<br />

( = arctan $<br />

! ' arctan$<br />

!<br />

% f " % T "<br />

K s<br />

f ! N'<br />

T '<br />

N ; T ' = R " cos ! '<br />

R " sin ! '<br />

K s = f = f " tan ! '<br />

R " cos ! '<br />

= ; ' = R " sin ! '<br />

Impostando il rapporto Ks = 1,<br />

3 si ottiene<br />

= f ; $ !<br />

1 , 3 " tan ! '<br />

&1,<br />

3 #<br />

' '=<br />

arctan<br />

% f "<br />

Allo stesso modo si può scrivere:<br />

& N #<br />

' = arctan$<br />

!<br />

% T "<br />

e quin<strong>di</strong>:<br />

&1,<br />

3#<br />

& N #<br />

(<br />

= arctan$<br />

! ' arctan$<br />

!<br />

% f " % T "


Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />

Il secondo metodo analizzato è sicuramente il più logico, economico e razionale, in<br />

quanto non ha bisogno <strong>di</strong> ulteriore materiale ma necessita solamente <strong>di</strong> una casseratura<br />

che dovrà tenere conto dell’angolo omega.<br />

Schiacciamento:<br />

L’unico modo per evitare che le tensioni del<br />

terreno sottostante il muro siano superiori a<br />

quelle limite è quello <strong>di</strong> ampliare la superficie<br />

sollecitata.<br />

Nel caso <strong>di</strong> muri con scarpe si tratterà <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>minuire la pendenza delle stesse, mentre in<br />

muri senza scarpe si dovrà provvedere<br />

all’aggiunta <strong>di</strong> un blocco antistante il muro <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mensioni B per H, che permetta <strong>di</strong> far<br />

rientrare il centro delle pressioni all’interno<br />

del nocciolo d’inerzia.<br />

H m<br />

H =<br />

3<br />

3<br />

B = " m !<br />

2<br />

( B ! u)<br />

b<br />

Il perché della formula<br />

Si impone il centro delle pressioni C coincidente con<br />

l’estremo sinistro del nocciolo d’inerzia, e quin<strong>di</strong><br />

x m + = 2<br />

3<br />

( B B)<br />

ma x è anche pari a<br />

x = B ! u<br />

m<br />

vecchio<br />

eguagliando membro a membro si ottiene<br />

2<br />

3<br />

( B m + B)<br />

= Bm<br />

! uvecchio<br />

e perciò<br />

3<br />

B = " m !<br />

2<br />

( B ! u)<br />

b<br />

6


Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />

Diagramma <strong>di</strong> flusso riassuntivo:<br />

Progetto e verifica <strong>di</strong> muri a gravità con CMS<br />

La scarpa è sufficiente<br />

da sola a sostenere il<br />

ribaltamento provocato<br />

dalla spinta S<br />

Pre<strong>di</strong>mensionamento della base minore b min .<br />

Imposto Mres = 1,5 Msping e ricavo l'incognita<br />

b min dall'equazione <strong>di</strong> secondo grado ottenuta.<br />

b min > 0<br />

Sì<br />

Ks > 1,5<br />

! max < ! amm<br />

Sì<br />

Sì<br />

Kr > 1,3<br />

Sì<br />

b max = b min + s i + s e<br />

FINE<br />

7<br />

No<br />

No<br />

No<br />

b min = bmin + 1 cm<br />

" = arctan(1,3/f) - arctan(N/T)


Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />

I muri a sbalzo, Introduzione e caratteristiche<br />

I muri a sbalzo sono i muri <strong>di</strong> sostegno sicuramente più convenienti dal punto <strong>di</strong> vista<br />

economico e delle <strong>di</strong>mensioni. I muri a sbalzo sono composti da tre mensole collegate,<br />

ognuna delle quali ricopre una <strong>di</strong>versa funzione specifica.<br />

La mensola 1 aumenta il momento resistente<br />

giocando sull’accrescimento dei bracci<br />

orizzontali, conservando invece uguale il<br />

momento spingente.<br />

Il momento generato da un vettore rispetto ad un<br />

punto è dato dal prodotto dell’intensità del<br />

vettore stesso per il braccio.<br />

Aumentando b0 aumenterà proporzionalmente il<br />

momento resistente.<br />

La mensola 2 utilizza il peso proprio del terreno<br />

sovrastante per aumentare il peso dell’elemento.<br />

Più grande sarà b2 maggiore sarà il momento<br />

resistente.<br />

La mensola 3 è quella che si occupa<br />

materialmente <strong>di</strong> reggere la spinta.<br />

Le mensole hanno una sezione che <strong>di</strong>minuisce<br />

progressivamente. Lo scopo è quello <strong>di</strong> seguire al<br />

meglio i <strong>di</strong>agrammi delle tensioni t e s – che sono<br />

maggiori in corrispondenza degli sbalzi e mano a<br />

mano decrescenti – senza inutili sprechi <strong>di</strong><br />

materiale.<br />

Le mensole, essendo <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni contenute,<br />

dovranno essere armate e verificate, verifiche<br />

che si aggiungeranno a quelle <strong>di</strong> stabilità già<br />

precedentemente <strong>di</strong>scusse per i muri a gravità.<br />

8


Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />

Come comportarsi in caso <strong>di</strong> verifiche non superate.<br />

Ribaltamento e schiacciamento<br />

In entrambi i casi è consigliabile agire sulla <strong>di</strong>mensione b0 aumentandola <strong>di</strong> qualche<br />

centimetro. In questo modo si agirà contemporaneamente a favore delle due verifiche,<br />

aumentando il momento resistente e la base d’appoggio.<br />

Scorrimento<br />

Un <strong>di</strong>scorso particolare necessita una mancata<br />

verifica a scorrimento. Nel caso il coefficiente <strong>di</strong><br />

scorrimento sia <strong>di</strong> molto superiore a quello limite è<br />

infatti possibile dotare l’opera d’arte <strong>di</strong> un<br />

particolare cordolo in CLS armato che ancori al<br />

terreno l’elemento.<br />

La progettazione del cordolo avverrà con modalità<br />

del tutto simili a quelle analizzate per l’inclinazione<br />

della base d’appoggio nei muri a gravità.<br />

Le tensioni σ e τ del cordolo dovranno essere<br />

ovviamente verificate e non dovranno risultare<br />

superiori a quelle limite del materiale utilizzato.<br />

9


Calcolo M max e T max<br />

agenti nella sezione 1<br />

Calcolo l'armatura minima<br />

necessaria nella sezione 1<br />

progettando a sezione<br />

obbligata.<br />

Kr > 1,3<br />

Ricerco i valori <strong>di</strong> ! max e $ max<br />

nella sezione 2 a doppia<br />

armatura e la sezione 3 ad<br />

armatura semplice.<br />

FINE<br />

Sì<br />

Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />

Diagramma <strong>di</strong> flusso riassuntivo:<br />

Progetto e verifica <strong>di</strong> muri a sbalzo con CMS<br />

Pre<strong>di</strong>mensiono approssimativamente x<br />

(= b tot - b 0 ) a ribaltamento:<br />

x = h * Sqr(Ka/2)<br />

Progetto la sezione 3 a base obbligata per<br />

pre<strong>di</strong>mensionare b 0, b 1 ed h 0 .<br />

b 0 = b 1 = h 0 = # * Sqr(S 3 * y 3 / B)<br />

Calcolo M max e T max<br />

agenti nella sezione 2<br />

Calcolo l'armatura minima<br />

necessaria nella sezione 2<br />

progettando a sezione<br />

obbligata.<br />

Kr > 1,5<br />

! max < ! amm<br />

Ricavo i valori delle tensioni s<br />

del terreno in corrispondenza<br />

delle sezioni 1 e 2<br />

No No<br />

1,2 < Kr < 1,3<br />

Sì<br />

b0 = b0 + 1 cm<br />

Kr > 1,3<br />

Sì<br />

Rendendo virtualmente omogenei gli strati <strong>di</strong> terreno<br />

per calcolare approssimativamente la spinta attiva<br />

agente sulla sezione 3:<br />

S 3 = Ka * " * h1^2<br />

Sì<br />

No<br />

10<br />

Ricavo le rimanenti <strong>di</strong>mensioni incognite:<br />

btot = x + b0<br />

b2 = btot - b0 - b1<br />

h1 = H - h0<br />

No<br />

No<br />

Calcolo M max e T max<br />

agenti nella sezione 3<br />

Calcolo l'armatura minima<br />

necessaria nella sezione 3<br />

progettando a sezione<br />

obbligata.<br />

b 0 = b 0 + 1 cm<br />

Inizio la progettazione a scorrimento<br />

aggiungendo un cordolo in CLS dalle<br />

<strong>di</strong>mensioni inziali standard:<br />

b c = 30 cm<br />

h c = 20 cm<br />

Calcolo il valore della spinta attiva<br />

agente sul cordolo:<br />

S a = Ka * " * h c ^2<br />

$ max < $ amm<br />

Sì<br />

% effettivo = arctan [h c / (btot - b c )]<br />

Kr > 1,3<br />

Calcolo M max e T max<br />

agenti nella sezione 4<br />

Calcolo l'armatura minima<br />

necessaria nella sezione 4<br />

progettando a sezione<br />

obbligata.<br />

No<br />

No<br />

No<br />

h c = h c + 1 cm


La Normativa<br />

Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />

(tratto dal D.M. 11-03-1988; Circ. Min. LL.PP. n° 30483 24-09-1988 “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e<br />

sulle rocce, la stabilità dei pen<strong>di</strong>i naturale e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione,<br />

l’esecuzione ed il collaudo delle opere <strong>di</strong> sostegno delle terre e delle opere <strong>di</strong> fondazione” e successive mo<strong>di</strong>fiche ed<br />

integrazioni)<br />

D.1 OGGETTO DELLE NORME<br />

Le norme contenute nella presente sezione si applicano ai muri <strong>di</strong> sostegno, alle paratie, alle palancolate ed alle<br />

armature per il sostegno <strong>di</strong> scavi e ad opere <strong>di</strong> sostegno costituite da terra mista ad altri materiali.<br />

D.2 CRITERI DI PROGETTO<br />

Il comportamento dell'opera <strong>di</strong> sostegno, intesa come complesso struttura-terreno, deve essere esaminato tenendo conto<br />

della successione e delle caratteristiche fisico-meccaniche dei terreni <strong>di</strong> fondazione e <strong>di</strong> eventuali materiali <strong>di</strong> riporto,<br />

interessati dall'opera; dalle falde idriche, del profilo della superficie topografica del terreno prima e dopo l'inserimento<br />

dell'opera; dei manufatti circostanti; delle caratteristiche <strong>di</strong> resistenza e <strong>di</strong> deformabilità dell'opera; dei drenaggi e<br />

<strong>di</strong>spositivi per lo smaltimento delle acque superficiali e sotterranee e delle modalità <strong>di</strong> esecuzione dell'opera e del<br />

rinterro.<br />

Deve essere verificata la stabilità dell'opera <strong>di</strong> sostegno e del complesso opera-terreno.<br />

Le verifiche debbono essere effettuate nelle con<strong>di</strong>zioni corrispondenti alle <strong>di</strong>verse fasi costruttive ed al termine della<br />

costruzione, tenendo conto delle possibili oscillazioni <strong>di</strong> livello dell'acqua nel sottosuolo.<br />

Quando il terreno sia sede <strong>di</strong> moti <strong>di</strong> filtrazione l'opera deve essere verificata nei riguar<strong>di</strong> del sifonamento. Nel caso <strong>di</strong><br />

opere su pen<strong>di</strong>o o prossime a pen<strong>di</strong>i si deve esaminare anche la stabilità <strong>di</strong> questi secondo quanto in<strong>di</strong>cato alla sezione G.<br />

Il progetto deve comprendere inoltre il <strong>di</strong>mensionamento delle opere <strong>di</strong> drenaggio e <strong>di</strong> raccolta delle acque superficiali,<br />

tenuto conto anche <strong>di</strong> quanto in<strong>di</strong>cato alla sezione H e con le limitazioni prescritte alla sezione L.<br />

Nel caso <strong>di</strong> scavi armati o delimitati da pareti, deve essere verificata anche la stabilità del fondo nei riguar<strong>di</strong> della<br />

rottura per sollevamento.<br />

D.3 INDAGINI SPECIFICHE<br />

Per i criteri generali <strong>di</strong> indagine si fa riferimento alla sezione B ed alla sezione C.<br />

Nel caso <strong>di</strong> modesti manufatti che ricadano in zone già note le indagini in sito ed in laboratorio sui terreni <strong>di</strong> fondazione<br />

possono essere ridotte od omesse, semprechè sia possibile procedere alla caratterizzazione dei terreni sulla base <strong>di</strong> dati e<br />

notizie raccolti me<strong>di</strong>ante indagini precedenti, eseguite su terreni simili ed in aree a<strong>di</strong>acenti. In tal caso devono essere<br />

specificate le fonti dalle quali si è pervenuti alla caratterizzazione fisicomeccanica del sottosuolo.<br />

Il volume significativo <strong>di</strong> cui al punto B.3 deve contenere le superfici <strong>di</strong> scorrimento possibili relative alla stabilità globale<br />

dell'opera, del terreno <strong>di</strong> fondazione e del terrapieno. In particolare, nei terreni sede <strong>di</strong> moti <strong>di</strong> filtrazione tale volume<br />

deve comprendere le zone dove possono aver luogo fenomeni <strong>di</strong> sifonamento.<br />

D.4 VERIFICHE DEI MURI DI SOSTEGNO CON FONDAZIONI SUPERFICIALI<br />

D.4.1 AZIONI SUL MURO DI SOSTEGNO<br />

Le azioni dovute al terreno, all'acqua, ai sovraccarichi ed al peso proprio del muro devono essere calcolate e composte in<br />

modo da pervenire, <strong>di</strong> volta in volta, alla con<strong>di</strong>zione più sfavorevole nei confronti delle verifiche <strong>di</strong> cui ai punti seguenti.<br />

Le ipotesi <strong>di</strong> calcolo delle spinte sui muri devono essere giustificate con considerazioni sui preve<strong>di</strong>bili spostamenti relativi<br />

del muro rispetto al terreno. In particolare la spinta attiva può essere adottata nei casi in cui questo valore della spinta<br />

sia compatibile con i possibili spostamenti del muro.<br />

Ai fini della verifica <strong>di</strong> cui al successivo punto D.4.2, non si tiene conto, nel calcolo, del contributo <strong>di</strong> resistenza del<br />

terreno antistante il muro; in casi particolari, da giustificare con considerazioni relative alle caratteristiche meccaniche<br />

dei terreni ed ai criteri costruttivi del muro, se ne può tener conto con dei valori non superiori al 50 per cento della<br />

resistenza passiva.<br />

D.4. Verifiche dei muri <strong>di</strong> sostegno con fondazioni superficiali.<br />

D.4.1. Azioni sul muro <strong>di</strong> sostegno.<br />

I più comuni tipi <strong>di</strong> muri <strong>di</strong> sostegno possono essere sud<strong>di</strong>visi dal punto <strong>di</strong> vista costruttivo in muri <strong>di</strong> pietrame a secco<br />

eventualmente sistemato a gabbioni; muri <strong>di</strong> muratura or<strong>di</strong>naria o <strong>di</strong> conglomerato cementizio; muri <strong>di</strong> conglomerato<br />

cementizio armato, formati generalmente da una soletta <strong>di</strong> fondazione e da una parete con o senza contrafforti; speciali<br />

muri in terra costituiti da associazione <strong>di</strong> materiale granulare e armature metalliche ad alta aderenza e da un paramento<br />

articolato <strong>di</strong> pannelli prefabbricati in calcestruzzo.<br />

Il coefficiente <strong>di</strong> spinta attiva assume valori che <strong>di</strong>pendono dalla geometria del paramento del muro e dei terreni<br />

retrostanti, nonché dalle caratteristiche dei terreni e del contatto terra-muro.<br />

Nel caso <strong>di</strong> muri i cui spostamenti orizzontali siano impe<strong>di</strong>ti, la spinta può raggiungere valori maggiori <strong>di</strong> quelli relativi<br />

alla con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> spinta attiva.<br />

Per la <strong>di</strong>stribuzione delle pressioni neutre occorre far riferimento alle <strong>di</strong>fferenti con<strong>di</strong>zioni che possono verificarsi nel<br />

tempo in <strong>di</strong>pendenza, ad esempio, dell'intensità e durata delle precipitazioni, della capacità drenante del terreno, delle<br />

caratteristiche e della efficienza del sistema <strong>di</strong> drenaggio.<br />

Le azioni sull'opera devono essere valutate con riferimento all'intero paramento <strong>di</strong> monte, compreso il basamento <strong>di</strong><br />

fondazione. La verifica strutturale del muro sarà eseguita con i meto<strong>di</strong> della tecnica delle costruzioni.<br />

11


Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />

D.4.2 VERIFICA ALLA TRASLAZIONE SUL PIANO DI POSA<br />

Per la sicurezza lungo il piano <strong>di</strong> posa del muro, il rapporto fra la somma delle forze resistenti nella <strong>di</strong>rezione dello<br />

slittamento e la somma delle componenti nella stessa <strong>di</strong>rezione delle azioni sul muro deve risultare non inferiore a 1,3.<br />

D.4.3 VERIFICA AL RIBALTAMENTO DEL MURO.<br />

Il rapporto tra il momento delle forze stabilizzanti e quello delle forze ribaltanti rispetto al lembo anteriore della base<br />

non deve risultare minore <strong>di</strong> 1,5.<br />

D.4.4 VERIFICA AL CARICO LIMITE DELL'INSIEME FONDAZIONE-TERRENO<br />

Questa verifica deve essere eseguita secondo quanto prescritto alla sezione C, tenendo conto dell'inclinazione ed<br />

eccentricità della risultante delle forze trasmesse dal muro al terreno <strong>di</strong> fondazione.<br />

Il coefficiente <strong>di</strong> sicurezza non deve risultare minore <strong>di</strong> 2.<br />

D.4.5 VERIFICA DI STABILITÀ GLOBALE<br />

Questa verifica riguarda la stabilità del terreno nel quale è inserito il muro, nei confronti <strong>di</strong> fenomeni <strong>di</strong> scorrimento<br />

profondo.<br />

Il coefficiente <strong>di</strong> sicurezza non deve risultare inferiore ad 1,3.<br />

D.5 VERIFICHE DI MURI DI SOSTEGNO FONDATI SU PALI<br />

Le verifiche devono essere condotte come prescritto al paragrafo C.5.<br />

D.6 DISPOSITIVI DI DRENAGGIO PER LA RIDUZIONE DELLE PRESSIONI NEUTRE E MODALITÀ COSTRUTTIVE<br />

A tergo dei muri <strong>di</strong> sostegno deve essere realizzato un drenaggio in grado <strong>di</strong> garantire anche nel tempo un adeguato<br />

smaltimento delle acque piovane e <strong>di</strong> falda.<br />

Il progetto del dreno deve comprendere la scelta dei materiali (naturali od artificiali) tenendo conto dei requisiti richiesti<br />

per la funzionalità e delle caratteristiche del terreno con il quale il dreno è a contatto, secondo i criteri per il<br />

<strong>di</strong>mensionamento dei filtri, <strong>di</strong> cui alla sezione N.<br />

Il muro deve essere interrotto da giunti trasversali, estesi alla fondazione, quando lo richiedano la lunghezza del<br />

manufatto e la natura del terreno. Nel caso in cui alle spalle del muro debba essere eseguito un rinterro, sono da<br />

eseguire le norme del punto E.3.<br />

Il costipamento del rinterro, quando previsto, deve essere eseguito secondo quanto prescritto alla sezione E.<br />

D.7 VERIFICA DELLE PARATIE<br />

D.7.1 AZIONI SULLA PARETE<br />

Le azioni dovute al terreno, all'acqua ed ai sovraccarichi anche transitori devono essere calcolate e composte in modo da<br />

pervenire <strong>di</strong> volta in volta alle con<strong>di</strong>zioni più favorevoli nei confronti delle verifiche <strong>di</strong> cui al punto D.7.2.<br />

Le ipotesi per il calcolo delle spinte e delle resistenze del terreno devono essere giustificate sulla base <strong>di</strong> considerazioni<br />

sui preve<strong>di</strong>bili spostamenti relativi parete-terreno, in relazione alla deformabilità dell'opera, alle sue con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

vincolo, alle modalità esecutive dell'opera e dello scavo ed alle caratteristiche del terreno.<br />

Nel caso <strong>di</strong> paratie che debbano essere incorporate nella costruzione con funzione statica, le azioni sulle paratie<br />

dovranno essere calcolate con riferimento alle con<strong>di</strong>zioni che si prevedono nelle <strong>di</strong>verse fasi <strong>di</strong> costruzione e in quella <strong>di</strong><br />

esercizio ad opera finita.<br />

D.7.2 VERIFICHE<br />

I calcoli <strong>di</strong> progetto devono comprendere la verifica della profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> infissione e quella degli eventuali ancoraggi,<br />

puntoni o strutture <strong>di</strong> controventamento.<br />

Deve essere verificata la stabilità del fondo dello scavo, nei riguar<strong>di</strong> anche <strong>di</strong> possibili fenomeni <strong>di</strong> sifonamento.<br />

Per opere che ricadano in prossimità <strong>di</strong> altri manufatti devono essere valutati gli spostamenti del terreno ed i loro effetti<br />

sulla stabilità e funzionalità dei manufatti. Tale valutazione è prescritta anche nei casi nei quali sia necessario deprimere<br />

il livello della falda per poter eseguire gli scavi.<br />

I valori dei coefficienti <strong>di</strong> sicurezza saranno assunti dal progettista e giustificati sulla base del grado <strong>di</strong> affidabilità dei<br />

dati <strong>di</strong>sponibili e del modello <strong>di</strong> calcolo adottato.<br />

D.8 ARMATURE PER IL SOSTEGNO DEGLI SCAVI<br />

La verifica deve essere eseguita per scavi in trincea <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà superiore ai due metri, nei quali sia prevista la<br />

permanenza <strong>di</strong> operai e per scavi che ricadano in prossimità <strong>di</strong> manufatti esistenti.<br />

Le azioni dovute al terreno, all'acqua ed ai sovraccarichi anche transitori devono essere calcolate in modo da pervenire <strong>di</strong><br />

volta in volta alle con<strong>di</strong>zioni più sfavorevoli.<br />

Le ipotesi per il calcolo delle azioni del terreno sull'armatura devono essere giustificate con considerazioni sulla<br />

deformabilità relativa del terreno e dell'armatura sulla modalità esecutiva dell'armatura e dello scavo e sulle<br />

caratteristiche meccaniche del terreno e sul tempo <strong>di</strong> permanenza dello scavo.<br />

D.9 RELAZIONE SULLE OPERE DI SOSTEGNO<br />

I risultati delle indagini sui terreni, degli stu<strong>di</strong> e delle verifiche devono essere raccolti nella relazione geotecnica facente<br />

parte integrante degli atti progettuali.<br />

12


Stefano Verna<br />

Classe 5°As<br />

Cos’è CMS?<br />

Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />

CORSO DI COSTRUZIONI:<br />

I MURI DI SOSTEGNO: CMS<br />

CMS è un software in grado <strong>di</strong> progettare e verificare muri <strong>di</strong> sostegno secondo l’attuale<br />

normativa vigente in Italia.<br />

CMS è in grado <strong>di</strong> lavorare sulle due tipologie <strong>di</strong> muro maggiormente utilizzate in campo<br />

pratico, ossia i muri a gravità ed i muri a sbalzo, progettandone le <strong>di</strong>mensioni,<br />

effettuando le verifiche a ribaltamento, scorrimento e schiacciamento e fornendo i<br />

relativi <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> carpenteria ed armatura quotati.<br />

Esempio <strong>di</strong> carpenteria <strong>di</strong> un muro a sbalzo ottenuto con l'ausilio <strong>di</strong> CMS.<br />

Inserimento dei dati: il Wizard<br />

Grazie al wizard è possibile impostare in maniera facile ed intuitiva tutti i dati<br />

necessari alla progettazione. Il wizard si compone <strong>di</strong> 3 finestre <strong>di</strong> inserimento dati che<br />

vengono qui descritte in maniera particolareggiata.<br />

Selezionare dal menù File “Inserisci dati…” per iniziare.<br />

N.B. In tutte le finestre l’inserimento <strong>di</strong> valori numerici non interi deve<br />

avvenire con il simbolo punto, non con la virgola.<br />

Esempio:<br />

“3.13” Corretto<br />

“3,13” Errato<br />

I.T.S. “Elio <strong>Vittorini</strong>” – Sezione “C. e A. <strong>di</strong> Castellamonte<br />

13


Finestra 1<br />

Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />

Nella prima finestra è possibile scegliere il tipo <strong>di</strong> muro da progettare, a gravità o <strong>di</strong><br />

sostegno. Per analizzare le principali <strong>di</strong>fferenze tra i due è consigliabile consultare le<br />

pagine relative alla Teoria.<br />

I dati richiesti in questa parte sono riferiti alla conformazione <strong>di</strong> massima che si<br />

intende dare dell’elemento, e quin<strong>di</strong>:<br />

Muri a gravità: presenza o meno <strong>di</strong> scarpe interne od esterne e pendenze.<br />

Nel caso non si intenda usufruire dell’ausilio resistente delle scarpe è<br />

sufficiente impostare un angolo <strong>di</strong> pendenza interna β pari a 90° ed un<br />

rapporto Se/h pari a zero.<br />

Muri <strong>di</strong> sostegno: interferro minimo nell’armatura, <strong>di</strong>mensioni minime degli<br />

sbalzi<br />

Secondo la normativa l’interferro minimo è pari a 2,5 cm.<br />

Si sconsigliano vivamente spessori b0 ed h0 inferiori ai 20 cm, se non in casi <strong>di</strong><br />

spinta attiva particolarmente bassa.<br />

14


Finestra 2<br />

Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />

Nella seconda finestra si devono compilare tutti i rimanenti dati necessari alla<br />

completa definizione dell’elemento, i materiali utilizzati, le loro resistenze<br />

caratteristiche e la conformazione del terreno su cui poggerà la fondazione.<br />

Angolo pendenza del terreno ε: inserire l’eventuale angolo <strong>di</strong> inclinazione<br />

del terreno rispetto all’orizzontale. Se ne terrà conto durante il calcolo<br />

della spinta attiva.<br />

C.U.D. sovrastante il terreno: inserire l’eventuale carico uniformemente<br />

<strong>di</strong>stribuito sovrastante il terreno. Se ne terrà conto durante il calcolo della<br />

spinta attiva.<br />

Tensioni <strong>di</strong> rottura σ del terreno: inserire la σlim caratteristica del terreno.<br />

La normativa impone il rapporto tra la tensione limite e la tensione massima<br />

maggiore <strong>di</strong> 2 perciò nella verifica a schiacciamento quest’ultima verrà<br />

ridotta del 50%.<br />

Materiale su cui poggia la fondazione: selezionare il materiale presente.<br />

Da esso <strong>di</strong>pende il coefficiente d’attrito f tra muro e superficie <strong>di</strong><br />

scorrimento ( = tan φ'), necessario ai fini della verifica a scorrimento. Nel<br />

caso si conosca il valore esatto <strong>di</strong> f è possibile inserirlo manualmente nella<br />

relativa casella <strong>di</strong> testo.<br />

Peso specifico ed Rck del CLS utilizzato: inserire le caratteristiche del<br />

calcestruzzo che si intende adoperare.<br />

Tensioni ammissibili σ dell’acciaio, <strong>di</strong>ametro massimo ferri: questi valori<br />

devono venire inseriti unicamente nel caso <strong>di</strong> muri a sbalzo.<br />

15


Finestra 3<br />

Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />

L’ultima finestra richiede una analisi del terreno antistante l’elemento ai fini <strong>di</strong><br />

calcolare la spinta attiva agente sul paramento del muro.<br />

CMS utilizza a questo scopo il metodo delle pressioni, che permette <strong>di</strong> calcolare le<br />

spinte anche in terreni aventi una serie <strong>di</strong> strati dalle <strong>di</strong>verse caratteristiche.<br />

1. Inserire il numero <strong>di</strong> strati <strong>di</strong> cui è composto il terreno.<br />

2. Selezionare nella lista a sinistra il primo strato <strong>di</strong> cui si intende fornire le<br />

caratteristiche.<br />

3. Inserire i dati relativi allo strato<br />

Spessore strato: inserire lo spessore dello strato selezionato. Nel caso CMS<br />

si accorga che il totale degli spessori degli strati non sia uguale all’altezza<br />

del paramento segnalerà la situazione attraverso una finestra<br />

d’informazione.<br />

Materiale strato: è possibile scegliere, come per il “materiale su cui poggia<br />

la fondazione” della finestra 2, tra una ampia gamma <strong>di</strong> materiali. Nel caso<br />

si <strong>di</strong>sponga però <strong>di</strong> dati più precisi e aderenti alla realtà è comunque<br />

possibile inserirli manualmente.<br />

Nello strato è presente una falda acquifera: se uno degli strati contiene<br />

una falda acquifera è possibile e NECESSARIO selezionare la casella <strong>di</strong><br />

spunta. Si ricorda che la presenza <strong>di</strong> acqua aumenta <strong>di</strong> molto l’intensità<br />

della spinta attiva.<br />

4. Ciccare su “Salva mo<strong>di</strong>fiche allo strato selezionato”<br />

5. Ripetere le operazioni 2 e 3 con tutti gli strati presenti nel terreno.<br />

Premendo il tasto “Elabora” si avvia la progettazione del muro <strong>di</strong> sostegno.<br />

16


La restituzione dei risultati<br />

Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />

In figura la schermata <strong>di</strong> restituzione dati <strong>di</strong> CMS<br />

Linguetta “Calcolo della Spinta Attiva”<br />

1. Valori dei coefficienti Ka relativi ai vari strati:<br />

17<br />

La restituzione dei dati avviene in modo<br />

or<strong>di</strong>nato attraverso una serie <strong>di</strong> schede<br />

che riassumono tutti i passaggi svolti in<br />

automatico da CMS. Si avranno schede<br />

<strong>di</strong>verse a seconda della categoria <strong>di</strong><br />

muro che si è voluto progettare.<br />

Il primo passo è quello <strong>di</strong> ricercare i valori Ka <strong>di</strong> ognuno degli strati presenti nel<br />

terreno. Si utilizza quin<strong>di</strong> la formula generale che tiene conto <strong>di</strong> ogni angolo<br />

caratteristico del terreno.<br />

2<br />

sen<br />

Ka =<br />

&<br />

2<br />

sen * ' sen(<br />

* ( + ) ' $ 1 +<br />

$ %<br />

La scheda “Calcolo della Spinta Attiva” è l’unica<br />

presente sia nel caso <strong>di</strong> muro a sbalzo che a<br />

gravità, considerando che la determinazione della<br />

spinta attiva è necessaria sempre e comunque.<br />

CMS allo scopo utilizza il metodo delle pressioni<br />

che permette <strong>di</strong> inserire un numero teoricamente<br />

illimitato <strong>di</strong> strati con caratteristiche <strong>di</strong>verse.<br />

( - + * )<br />

sen(<br />

, + + ) ' sen(<br />

, ( )<br />

#<br />

!<br />

sen(<br />

* ( + ) ' sen(<br />

* + )<br />

! "


Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />

2. Valori delle pressioni nei punti fondamentali:<br />

Si prosegue calcolando le pressioni nei punti <strong>di</strong> contatto tra i <strong>di</strong>fferenti strati<br />

attraverso la formula:<br />

p x = [ + $ ( h # ) ] " ! ax<br />

n<br />

Dove:<br />

q = C.U.D. sovrastante il terreno.<br />

Σ0<br />

q %<br />

0<br />

n = sommatoria degli strati sovrastanti il punto x<br />

h = altezza dello strato<br />

χ = peso specifico relativo allo stesso strato<br />

Ka = coefficiente <strong>di</strong> spinta attiva relativo al punto x<br />

Se è presente una falda acquifera CMS ne terrà conto, calcolando la pressione<br />

massima esercitabile da quest’ultima:<br />

pmaxH2O = h . χ<br />

In questo caso non è necessario moltiplicare per il coefficiente Ka in quanto la<br />

pressione orizzontale dell’acqua è uguale a quella verticale.<br />

Il peso specifico utilizzato è quello relativo ad acqua con impurità, 10 KN/m3.<br />

3. Valori delle spinte parziali e relative posizioni<br />

Si procede poi al calcolo delle spinte parziali,<br />

calcolando nella pratica l’area delle porzioni <strong>di</strong><br />

grafico variabili linearmente con la formula<br />

geometrica<br />

S =<br />

( psup<br />

+ pinf<br />

2<br />

) ! h<br />

mentre le <strong>di</strong>stanze dei vettori dalla superficie <strong>di</strong><br />

scorrimento vengono calcolate con la formula<br />

h pmax<br />

+ 2 pmin<br />

y =<br />

+ x<br />

3 p + p<br />

sup<br />

dove x rappresenta la posizione della pressione<br />

minima rispetto alla superficie <strong>di</strong> scorrimento.<br />

L’ultimo passaggio prevede la scomposizione delle<br />

spinte nelle due componenti parallele e<br />

perpen<strong>di</strong>colari al paramento.<br />

4. Valore e caratteristiche della spinta attiva totale:<br />

inf<br />

Applicando il teorema <strong>di</strong> Varignon alle componenti parallele e perpen<strong>di</strong>colari parziali è<br />

possibile ricavare la posizione della spinta attiva totale.<br />

Componente perpen<strong>di</strong>colare x:<br />

S ! x + S ! x + S ! x = " S ! x<br />

3<br />

1y<br />

1<br />

2 y<br />

18<br />

2<br />

3 y<br />

3<br />

1<br />

ny<br />

tot


Componente parallela y:<br />

Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />

S ! y + S ! y + S ! y = " S ! y<br />

3<br />

1x<br />

1<br />

2x<br />

2<br />

Si procederà poi alla determinazione dell’inclinazione δ finale della spinta totale.<br />

Linguetta “Grafici e carpenteria”<br />

CMS fornisce <strong>di</strong>segni rappresentanti la geometria del terreno, i <strong>di</strong>agrammi delle<br />

pressioni <strong>di</strong> terreno e falde acquifere, le spinte parziali e totali oltre alla carpenteria<br />

quotata. Tutte le immagini possono essere esportate utilizzando la relativa opzione.<br />

Linguetta “Calcolo delle <strong>di</strong>mensioni”<br />

In questa scheda è possibile visualizzare gli elementi riassuntivi della soluzione ottenuta<br />

dalla fase <strong>di</strong> progetto e verifica, e cioè base maggiore e base minore e l’esito positivo<br />

delle verifiche a schiacciamento, ribaltamento e scorrimento.<br />

Nel caso la verifica a scorrimento non venisse verificata al posto del confronto col<br />

valore minimo per legge <strong>di</strong> 1,3 verrà visualizzato l’angolo minimo necessario ad<br />

19<br />

xy<br />

3<br />

1<br />

nx<br />

tot


Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />

impe<strong>di</strong>re all’elemento la traslazione. L’angolo omega reale non verrà visualizzato in<br />

quanto non fondamentale; saranno invece rappresentati in carpenteria le misure.<br />

Linguetta “Progetto dell’area minima <strong>di</strong> acciaio nelle sezioni<br />

fondamentali” e “Verifica sezioni maggiormente sollecitate”<br />

Nella prima scheda è possibile visualizzare l’esito positivo<br />

delle verifiche a schiacciamento, ribaltamento e<br />

scorrimento, oltre all’area minima <strong>di</strong> acciaio fornita dal<br />

progetto a sezione obbligata delle 4 mensole componenti il<br />

muro a sbalzo.<br />

CMS provvede anche alla corretta scelta del numero e del<br />

<strong>di</strong>ametro dei ferri secondo il metodo spiegato più<br />

approfon<strong>di</strong>tamente nella Teoria.<br />

Le tensioni massime σ e τ relative alle due sezioni<br />

maggiormente sollecitate 2 e 3 vengono invece riportate<br />

nella scheda “Verifica sezioni maggiormente sollecitate”.<br />

20


Esportazione dei risultati<br />

Corso <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong>: i muri <strong>di</strong> sostegno<br />

Per favorire una maggiore fruizione dei risultati ottenuti con CMS è stato<br />

implementato un sistema <strong>di</strong> esportazione sia per quanto riguarda le verifiche e il<br />

<strong>di</strong>mensionamento che per i <strong>di</strong>segni.<br />

CMS permette infatti <strong>di</strong> generare un file dxf standard, utilizzabile con tutti i maggiori<br />

programmi <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno CAD assistito, contenente la carpenteria quotata. L'opzione è<br />

utile nel caso si vogliano apportare mo<strong>di</strong>fiche all'elemento o stampare il <strong>di</strong>segno, così<br />

come è possibile generare file xls contenenti tutti i risultati ottenuti dal progetto e<br />

dalla verifica del muro <strong>di</strong> sostegno, nel caso si desideri una rapida stampa dei<br />

risultati delle verifiche. CMS è compatibile con tutte le versioni uguali o successive a<br />

Microsoft Excel 2000.<br />

21

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!