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le frazioni algebriche - Sassetti - Peruzzi

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APPUNTI DI MATEMATICA<br />

LE FRAZIONI ALGEBRICHE<br />

ALESSANDRO BOCCONI


Indice<br />

1 Le <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong> 2<br />

1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi . . . . . . . . 2<br />

1.2 Le <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong> . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4<br />

1.3 Semplificazione di <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong> . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6<br />

1.4 Il prodotto fra <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong> . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8<br />

1.5 La divisione fra <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong> . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10<br />

1.6 Addizioni e sottrazioni fra <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong> . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12<br />

1.7 Le equazioni fratte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14<br />

1.8 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16


Capitolo 1<br />

Le <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong><br />

1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra<br />

polinomi<br />

Prima di entrare nel dettaglio del<strong>le</strong> <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong>, affrontiamo il minimo comune multiplo<br />

(mcm) e il Massimo Comun Divisore (MCD) fra polinomi. Ta<strong>le</strong> argomento risulterà fondamenta<strong>le</strong><br />

quando tratteremo l’addizione e sottrazione di <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong>.<br />

Abbiamo già incontrato il concetto di mcm e MCD sia parlando di numeri che di monomi. Anche<br />

per i polinomi il concetto non cambia e possiamo facilmente “riadattare” <strong>le</strong> definizioni date in<br />

precedenza, ricordando che un polinomio P è multiplo di un polinomio Q (e di conseguenza il<br />

polinomio Q è divisore del polinomio P ) se la divisione P : Q ha resto zero (per quanto riguarda<br />

la divisione fra polinomi vedi Appunti di Matematica, Il calcolo <strong>le</strong>ttera<strong>le</strong>, paragrafo 1.13).<br />

Definizione di mcm fra polinomi. Il mcm fra 2 o più polinomi è, fra tutti i polinomi multipli<br />

dei polinomi assegnati, quello di grado minore.<br />

Definizione di MCD fra polinomi. Il MCD fra 2 o più polinomi è, fra tutti i polinomi divisori<br />

dei polinomi assegnati, quello di grado maggiore.<br />

Per affrontare il metodo per determinare il mcm e MCD fra polinomi si consideri il seguente:<br />

Esempio<br />

⊲ Determinare mcm e MCD dei numeri 24 e 20.<br />

Scomponendo il numero 24 si ottiene: 24 = 2 3 ·3 e scomponendo il numero 20 si ottiene: 20 = 2 2 ·5.<br />

Per determinare il MCD dobbiamo prendere i fattori comuni ad entrambe <strong>le</strong> scomposizioni presi<br />

con l’esponente minore: quindi, dato che l’unico fattore presente in entrambe <strong>le</strong> scomposizioni è 2<br />

e che nella prima scomposizione ha esponente 3 e nella seconda ha esponente 2 risulta che:<br />

MCD(24; 20) = 2 2 = 4<br />

Per determinare il mcm dobbiamo prendere i fattori presenti in almeno una scomposizione presi<br />

con l’esponente maggiore: quindi, dato che i fattori presenti nella prima scomposizione sono 2 e 3<br />

2


A<strong>le</strong>ssandro Bocconi 3<br />

e nella seconda scomposizione sono 2 e 5 e che 2 nella prima scomposizione ha esponente 3 e nella<br />

seconda ha esponente 2 risulta che:<br />

mcm(24; 20) = 2 3 · 3 · 5 = 120<br />

Vediamo adesso, tramite esempi, che il metodo per determinare MCD e mcm fra polinomi è<br />

concettualmente identico:<br />

Esempi<br />

⊲ Determinare MCD e mcm fra i polinomi: x 2 + 4x + 4 e x 2 + 7x + 10.<br />

Per primo dobbiamo scomporre entrambi i polinomi (per quanto riguarda la scomposizione di<br />

polinomi vedi Appunti di Matematica, Il calcolo <strong>le</strong>ttera<strong>le</strong>, paragrafo 1.15).<br />

x 2 + 4x + 4 è il quadrato del binomio x + 2 quindi:<br />

x 2 + 4x + 4 = (x + 2) 2<br />

mentre x 2 + 7x + 10 si scompone tramite la tecnica del particolare trinomio di secondo grado, da<br />

cui:<br />

x 2 + 7x + 10 = (x + 2)(x + 5)<br />

I fattori di questa scomposizione sono (x + 2) per quanto riguarda il primo polinomio e (x + 2) e<br />

(x + 5) per quanto riguarda il secondo.<br />

Come per i numeri, per determinare il MCD fra polinomi dobbiamo prendere i fattori comuni ad<br />

entrambe <strong>le</strong> scomposizioni presi con l’esponente minore: quindi, dato che l’unico fattore presente in<br />

entrambe <strong>le</strong> scomposizioni è (x + 2) che nella prima scomposizione ha esponente 2 e nella seconda<br />

ha esponente 1 risulta che:<br />

MCD(x 2 + 4x + 4; x 2 + 7x + 10) = (x + 2) 1 = x + 2<br />

Per determinare il mcm dobbiamo prendere i fattori presenti in almeno una scomposizione presi<br />

con l’esponente maggiore: quindi, dato che nella prima scomposizione l’unico fattore presente è<br />

x + 2 mentre nella seconda scomposizione sono x + 2 e x + 5 e che (x + 2) nella prima scomposizione<br />

ha esponente 2 e nella seconda ha esponente 1 risulta che:<br />

mcm(x 2 + 4x + 4; x 2 + 7x + 10) = (x + 2) 2 · (x + 5)<br />

⊲ Determinare MCD e mcm fra i polinomi: x 2 − 9 e x 2 − 4x + 3.<br />

Scomponiamo i 2 polinomi:<br />

x 2 − 9 è la differenza di 2 quadrati e quindi è il prodotto di una somma per una differenza:<br />

x 2 − 9 = (x + 3)(x − 3)<br />

mentre x 2 − 4x + 3 si scompone tramite la tecnica del particolare trinomio di secondo grado, da<br />

cui:<br />

x 2 − 4x + 3 = (x − 1)(x − 3)<br />

I fattori di questa scomposizione sono (x + 3) e (x − 3) per quanto riguarda il primo polinomio e<br />

(x − 1) e (x − 3) per quanto riguarda il secondo.<br />

L’unico fattore presente in entrambe <strong>le</strong> scomposizioni è (x − 3) che sia nella prima scomposizione<br />

che nella seconda ha esponente 1, quindi:<br />

MCD(x 2 − 9; x 2 − 3x + 4) = x − 3


A<strong>le</strong>ssandro Bocconi 4<br />

e<br />

mcm(x 2 − 9; x 2 − 3x + 4) = (x + 3)(x − 3)(x − 1)<br />

⊲ Determinare MCD e mcm fra i polinomi: x 2 − 5x e x 2 − 6x + 9.<br />

Scomponiamo i 2 polinomi:<br />

x 2 − 5x possiamo mettere in evidenza x ottenendo:<br />

x 2 − 5x = x(x − 5)<br />

mentre x 2 − 6x + 9 è il quadrato di un binomio:<br />

x 2 − 6x + 9 = (x − 3) 2<br />

I fattori di questa scomposizione sono x e (x − 5) per quanto riguarda il primo polinomio e (x − 3)<br />

per quanto riguarda il secondo.<br />

Nessun fattore è presente in entrambe <strong>le</strong> scomposizioni e quindi il MCD è 1 (1 è sempre un divisore<br />

comune di “tutto”):<br />

MCD(x 2 − 5x; x 2 − 6x + 9) = 1<br />

per il mcm prendiamo invece tutti i fattori:<br />

1.2 Le <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong><br />

mcm(x 2 − 5x; x 2 − 6x + 9) = x(x − 5)(x − 3) 2<br />

Definizione di frazione algebrica. Si definisce frazione algebrica una frazione in cui il numeratore<br />

e il denominatore sono entrambi polinomi.<br />

Osservazione. Dal momento che un numero può essere considerato come un polinomio formato da<br />

un solo monomio avente parte <strong>le</strong>ttera<strong>le</strong> nulla, <strong>le</strong> <strong>frazioni</strong> numeriche che conosciamo possono essere<br />

considerate anch’esse <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong>.<br />

Quando abbiamo studiato <strong>le</strong> <strong>frazioni</strong> numeriche , abbiamo escluso la possibilità che il denominatore<br />

potesse essere zero. Infatti ben sappiamo che non ha senso in matematica una frazione del tipo 3<br />

0 .<br />

Consideriamo adesso la seguente frazione algebrica:<br />

x 2 + 4<br />

x − 5<br />

Dal momento che una <strong>le</strong>ttera può assumere qualunque valore ci chiediamo se, per qualche valore<br />

di x, il denominatore diventa zero. Osserviamo che se x fosse 5 la frazione diventerebbe:<br />

5 2 + 4<br />

5 − 5<br />

= 29<br />

0


A<strong>le</strong>ssandro Bocconi 5<br />

Bisogna quindi evidenziare che x può assumere qualsiasi valore tranne 5, perché se x = 5 il denominatore<br />

diventerebbe 0 e, come già detto, non ha senso una frazione con denominatore 0. A ta<strong>le</strong><br />

scopo servono <strong>le</strong> condizioni di esistenza (abbreviazione C.E.):<br />

Definizione di Condizioni di esistenza. Le condizioni di esistenza di una frazione algebrica<br />

rappresentano l’insieme dei valori che possono assumere <strong>le</strong> <strong>le</strong>ttere affinché il denominatore non sia<br />

zero.<br />

Nell’esempio di prima, dal momento che x può assumere qualunque valore diverso da 5 <strong>le</strong> condizioni<br />

di esistenza risultano:<br />

C.E. = {x ∈ R |x = 5}<br />

Osservazione. Nell’esempio precedente abbiamo intuito che il denominatore si annullava per<br />

x = 5; in altri casi però non è altrettanto faci<strong>le</strong> determinare quel valore o quei valori che rendono<br />

zero il denominatore. Il metodo migliore è quello di scrivere il denominatore ugua<strong>le</strong> a zero e risolvere<br />

l’equazione. Il valore, o i valori che risolvono l’equazione sono quelli da eliminare dal<strong>le</strong> condizioni<br />

di esistenza. Chiariamo con i seguenti:<br />

Esempi<br />

⊲ Determinare <strong>le</strong> condizioni di esistenza della frazione algebrica 7x<br />

3x+12<br />

<br />

<br />

Come detto nell’osservazione poniamo il denominatore ugua<strong>le</strong> a zero:<br />

l’equazione:<br />

3x + 12 = 0 e risolviamo<br />

3 − 12 4<br />

3x + 12 = 0 → 3x = −12 → x =<br />

3 3 1 → x = −4<br />

pertanto risulta:<br />

C.E. = {x ∈ R |x = −4}<br />

⊲ Determinare <strong>le</strong> condizioni di esistenza della frazione algebrica x 3 −4<br />

14−5x<br />

<br />

<br />

Come detto nell’osservazione poniamo il denominatore ugua<strong>le</strong> a zero: 14 − 5x = 0 e risolviamo<br />

l’equazione:<br />

5 14 14<br />

14 − 5x = 0 → −5x = −14 → 5x = 14 → x = → x =<br />

5 5 5<br />

pertanto risulta:<br />

C.E. = {x ∈ R |x = 14<br />

5 }<br />

⊲ Determinare <strong>le</strong> condizioni di esistenza della frazione algebrica x+24<br />

x 2 −5x+6<br />

Come detto nell’osservazione poniamo il denominatore ugua<strong>le</strong> a zero: x 2 − 5x + 6 = 0. Il<br />

prob<strong>le</strong>ma rispetto agli esempi precedenti è che dobbiamo risolvere un’equazione di secondo grado<br />

che non sappiamo (per ora) affrontare. Proviamo allora a scomporre il polinomio x 2 − 5x + 6 = 0<br />

(vedremo in seguito il motivo): non possiamo scomporlo col raccoglimento tota<strong>le</strong>, né parzia<strong>le</strong>, né<br />

tramite i prodotti notevoli. Proviamo col particolare trinomio di secondo grado: bisogna trovare 2<br />

numeri p e q tali che:<br />

p + q = −5; p · q = 6<br />

tali numeri sono p = −2 e q = −3, pertanto il trinomio x 2 − 5x + 6 può essere scomposto come<br />

x 2 − 5x + 6 = (x − 2)(x − 3)<br />

sostituendo a x 2 − 5x + 6 la sua scomposizione, la frazione algebrica diventa x+24<br />

(x−2)(x−3) Il<br />

prob<strong>le</strong>ma rimane di capire per quali valori di x il denominatore si annulla. Ma noi sappiamo che


A<strong>le</strong>ssandro Bocconi 6<br />

una moltiplicazione ha risultato zero se e soltanto se uno dei fattori è zero. Pertanto per determinare<br />

il risultato dell’equazione:<br />

(x − 2)(x − 3) = 0<br />

si pongono entrambi i fattori (x − 2) e (x − 3) uguali a zero. Quindi:<br />

pertanto risulta:<br />

x − 2 = 0 → x = 2 x − 3 = 0 → x = 3<br />

C.E. = {x ∈ R |x = 2, x = 3}<br />

⊲ Determinare <strong>le</strong> condizioni di esistenza della frazione algebrica 2+5x 4<br />

x 2 −9<br />

Anche in questo caso il denominatore è di secondo grado. Lo scomponiamo ottenendo: x 2 − 9 =<br />

(x − 3)(x + 3).<br />

Sostituendo a x2 − 9 la sua scomposizione, la frazione algebrica diventa 2+5x4 abbiamo visto in precedenza per determinare il risultato dell’equazione:<br />

(x + 3)(x − 3) = 0<br />

si pongono entrambi i fattori (x + 3) e (x − 3) uguali a zero. Quindi:<br />

pertanto risulta:<br />

x + 3 = 0 → x = −3 x − 3 = 0 → x = 3<br />

C.E. = {x ∈ R |x = −3, x = 3}<br />

1.3 Semplificazione di <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong><br />

(x+3)(x−3)<br />

. Come<br />

Se ci troviamo di fronte a una frazione del tipo 6<br />

8 , sappiamo che possiamo semplificarla, e, senza<br />

ricorrere a particolari tecniche scriviamo:<br />

6 3 3<br />

=<br />

8 4 4<br />

In realtà è come se avessimo scomposto sia il numeratore che il denominatore ottenendo:<br />

6 3 · 2 3 2 3<br />

= = =<br />

8 4 · 2 4 2 4<br />

Per semplificare una frazione algebrica ci comportiamo nello stesso modo come evidenziato dai<br />

seguenti:<br />

Esempi<br />

⊲ Semplificare, dopo aver determinato <strong>le</strong> condizioni di esistenza, la seguente frazione algebrica:<br />

x 2 − 16<br />

x 2 + 9x + 20


A<strong>le</strong>ssandro Bocconi 7<br />

inizialmente dobbiamo determinare <strong>le</strong> condizioni di esistenza e ci comportiamo quindi come nel precedente<br />

paragrafo: il denominatore è costituito da un trinomio di secondo grado che scomponiamo<br />

con la tecnica del particolare trinomio di secondo grado ottenendo:<br />

x 2 + 9x + 20 = (x + 4)(x + 5)<br />

si pongono entrambi i fattori (x + 4) e (x + 5) uguali a zero. Quindi:<br />

pertanto risulta:<br />

x + 4 = 0 → x = −4 x + 5 = 0 → x = −5<br />

C.E. = {x ∈ R |x = −4, x = −5}<br />

A questo punto dobbiamo occuparci della semplificazione. Scomponiamo quindi anche il numeratore<br />

ottenendo:<br />

x 2 − 16 = (x − 4)(x + 4)<br />

Sostituiamo adesso, nella frazione algebrica, ai polinomi originali <strong>le</strong> rispettive scomposizioni ottenendo:<br />

x2 − 16<br />

x2 (x − 4)(x + 4)<br />

=<br />

+ 9x + 20 (x + 4)(x + 5)<br />

Osserviamo che il numeratore e il denominatore hanno un fattore in comune, (x+4), che può quindi<br />

essere semplificato ottenendo:<br />

(x − 4) (x +<br />

4) x − 4<br />

=<br />

(x +<br />

4) (x + 5) x + 5<br />

che è la frazione semplificata.<br />

⊲ Semplificare, dopo aver determinato <strong>le</strong> condizioni di esistenza, la seguente frazione algebrica:<br />

x 2 + 9x + 14<br />

x 2 + 7x<br />

Determiniamo <strong>le</strong> condizioni di esistenza scomponendo il denominatore (tramite il raccoglimento a<br />

fattor comune) e ottenendo:<br />

x 2 + 7x = x(x + 7)<br />

si pongono entrambi i fattori x e (x + 7) uguali a zero. Quindi:<br />

pertanto risulta:<br />

x = 0 x + 7 = 0 → x = −7<br />

C.E. = {x ∈ R |x = 0, x = −7}<br />

Adesso scomponiamo anche il numeratore (mediante il particolare trinomio di secondo grado)<br />

ottenendo:<br />

x 2 + 9x + 14 = (x + 7)(x + 2)<br />

Sostituiamo adesso, nella frazione algebrica, ai polinomi originali <strong>le</strong> rispettive scomposizioni ottenendo:<br />

x2 + 9x + 14<br />

x2 (x + 7)(x + 2)<br />

=<br />

+ 7x x(x + 7)<br />

Osserviamo che il numeratore e il denominatore hanno un fattore in comune, (x+7), che può quindi<br />

essere semplificato ottenendo:<br />

(x +<br />

7) (x + 2)<br />

=<br />

x (x +<br />

7)<br />

x + 2<br />

x<br />

⊲ Semplificare, dopo aver determinato <strong>le</strong> condizioni di esistenza, la seguente frazione algebrica:<br />

x 3 + 6x 2 + 3x + 18<br />

x 2 + 12x + 36


A<strong>le</strong>ssandro Bocconi 8<br />

Determiniamo <strong>le</strong> condizioni di esistenza scomponendo il denominatore (tramite prodotti notevoli)<br />

ottenendo:<br />

x 2 + 12x + 36 = (x + 6) 2<br />

L’unica possibilità che un numero e<strong>le</strong>vato al quadrato sia zero è che sia zero il numero stesso,<br />

pertanto si pone (x + 6) ugua<strong>le</strong> a zero:<br />

quindi risulta:<br />

x + 6 = 0 → x = −6<br />

C.E. = {x ∈ R |x = −6}<br />

Adesso scomponiamo anche il numeratore (mediante il raccoglimento parzia<strong>le</strong>) ottenendo:<br />

x 3 + 6x 2 + 3x + 18 = x 2 (x + 6) + 3(x + 6) = (x + 6)(x 2 + 3)<br />

Sostituiamo adesso, nella frazione algebrica, ai polinomi originali <strong>le</strong> rispettive scomposizioni ottenendo:<br />

x3 + 6x2 + 3x + 18<br />

x2 + 12x + 36<br />

= (x + 6)(x2 + 3)<br />

(x + 6) 2<br />

Osserviamo che il numeratore e il denominatore hanno un fattore in comune, (x+6), che può quindi<br />

essere semplificato ottenendo:<br />

(x +<br />

6) (x2 + 3)<br />

=<br />

(x + 6) 21<br />

x2 + 3<br />

x + 6<br />

Possiamo quindi riassumere enunciando il:<br />

Metodo per la semplificazione di una frazione algebrica. Per semplificare una frazione<br />

algebrica, dopo aver determinato <strong>le</strong> condizioni di esistenza, si scompone, se possibi<strong>le</strong>, numeratore e<br />

denominatore: se in tali scomposizioni sono presenti dei fattori comuni, tali fattori possono essere<br />

semplificati.<br />

1.4 Il prodotto fra <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong><br />

Supponiamo di dover effettuare il seguente prodotto:<br />

6 5<br />

·<br />

35 9<br />

Prima di moltiplicare fra loro i numeratori e fra loro i denominatori, conviene guardare se ci sono<br />

semplificazioni possibili (<strong>le</strong> cosiddette semplificazioni incrociate):<br />

2 · 3<br />

7 · 5<br />

5 2· 3<br />

· =<br />

32 7· 5<br />

5 2 · 1 2<br />

· = =<br />

3 2 7 · 3 21<br />

Nel prodotto di <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong> ci comportiamo nello stesso modo, come emerge dai seguenti:<br />

Esempi<br />

⊲ Effettuare, dopo aver determinato <strong>le</strong> condizioni di esistenza, il seguente prodotto fra <strong>frazioni</strong><br />

<strong>algebriche</strong>:<br />

x + 3<br />

x − 4 · x2 − 8x + 16<br />

x2 + 8x + 15


A<strong>le</strong>ssandro Bocconi 9<br />

Si osserva che i denominatori sono 2. Di conseguenza dovremo studiare per quali valori di x<br />

si annulla sia il primo denominatore che il secondo denominatore, ed eliminare tali valori dal<strong>le</strong><br />

condizioni di esistenza.<br />

Il primo denominatore è di primo grado (e quindi non è ovviamente scomponibi<strong>le</strong>) e si annulla se:<br />

x − 4 = 0 → x = 4<br />

Il secondo denominatore è di secondo grado e va quindi scomposto (tramite il particolare trinomio<br />

di secondo grado):<br />

x 2 + 8x + 15 = (x + 5)(x + 3)<br />

si pongono entrambi i fattori (x + 5) e (x + 3) uguali a zero. Quindi:<br />

pertanto risulta:<br />

x + 3 = 0 → x = −3 x + 5 = 0 → x = −5<br />

C.E. = {x ∈ R |x = 4; x = −3; x = −5}<br />

scomponiamo adesso anche i numeratori: il primo è di primo grado e quindi non scomponibi<strong>le</strong>,<br />

mentre il secondo va scomposto tramite i prodotti notevoli ottenendo:<br />

x 2 − 8x + 16 = (x − 4) 2<br />

Sostituiamo adesso nel prodotto inizia<strong>le</strong>, ai polinomi <strong>le</strong> loro scomposizioni:<br />

x + 3<br />

x − 4 · x2 − 8x + 16<br />

x2 x + 3<br />

=<br />

+ 8x + 15 x − 4 ·<br />

(x − 4) 2<br />

(x + 3)(x + 5)<br />

e osserviamo che possiamo effettuare del<strong>le</strong> semplificazioni incrociate:<br />

x +<br />

3<br />

x −<br />

4 ·<br />

(x − 4) 2<br />

(x +<br />

3) (x + 5)<br />

= x − 4<br />

x + 5<br />

⊲ Effettuare, dopo aver determinato <strong>le</strong> condizioni di esistenza, il seguente prodotto fra <strong>frazioni</strong><br />

<strong>algebriche</strong>:<br />

x2 + x 5x − 5<br />

·<br />

x − 1 x2 − 1<br />

Il primo denominatore è di primo grado e si annulla se:<br />

x − 1 = 0 → x = 1<br />

Il secondo denominatore è di secondo grado e va quindi scomposto (tramite prodotti notevoli):<br />

x 2 − 1 = (x + 1)(x − 1)<br />

si pongono entrambi i fattori (x + 1) e (x − 1) uguali a zero. Quindi:<br />

pertanto risulta:<br />

x + 1 = 0 → x = −1 x − 1 = 0 → x = 1<br />

C.E. = {x ∈ R |x = 1; x = −1}<br />

scomponiamo adesso anche i numeratori: il primo va scomposto col raccoglimento a fattor comune:<br />

x 2 + x = x(x + 1)<br />

mentre nel secondo, anche se è di primo grado, conviene mettere in evidenza il fattore comune 5<br />

ottenendo:<br />

5x − 5 = 5(x − 1)


A<strong>le</strong>ssandro Bocconi 10<br />

Sostituiamo adesso nel prodotto inizia<strong>le</strong>, ai polinomi <strong>le</strong> loro scomposizioni:<br />

x 2 + x<br />

x − 1<br />

· 5x − 5<br />

x 2 − 1<br />

Effettuiamo <strong>le</strong> semplificazioni incrociate:<br />

= x(x + 1)<br />

x − 1<br />

x( x +<br />

1) 5 (x −<br />

1)<br />

·<br />

x −<br />

1 (x +<br />

1) (x − 1)<br />

1.5 La divisione fra <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong><br />

·<br />

5(x − 1)<br />

(x + 1)(x − 1)<br />

= 5x<br />

x − 1<br />

Sappiamo che la divisione fra due <strong>frazioni</strong> numeriche equiva<strong>le</strong> alla moltiplicazione della prima (il<br />

dividendo) per il reciproco della seconda, come emerge dal seguente esempio:<br />

10<br />

3<br />

: 15<br />

7<br />

= 10 2<br />

3<br />

7 14<br />

· =<br />

15 3 9<br />

Anche nel<strong>le</strong> <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong> ci comportiamo così, ma bisogna porre particolare attenzione al<strong>le</strong><br />

condizioni di esistenza, come possiamo capire dal seguente esempio:<br />

Esempio<br />

⊲<br />

x+3 x+5<br />

x−2 : x−6<br />

Ci sono 2 denominatori sui quali studiare <strong>le</strong> condizioni di esistenza. Dal primo risulta che x deve<br />

essere diverso da 2, mentre dal secondo risulta che x deve essere diverso da 6. Se trasformiamo la<br />

divisione in una moltiplicazione fra la prima frazione algebrica e il reciproco della seconda (ricordiamo<br />

che il reciproco di una frazione si ottiene scambiando fra loro denominatore e numeratore)<br />

otteniamo:<br />

x + 3 x + 5 x + 3 x − 6<br />

: = ·<br />

x − 2 x − 6 x − 2 x + 5<br />

Osserviamo che abbiamo un nuovo denominatore, cioè x + 5, che, come tutti i denominatori deve<br />

essere diverso da zero. Quindi deve risultare che x diverso da −5. Riassumendo abbiamo <strong>le</strong> seguenti<br />

condizioni di esistenza:<br />

C.E. = {x ∈ R |x = 2; x = 6; x = −5}<br />

L’esempo ci suggerisce che, in una divisione fra <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong>, deve essere diverso<br />

da zero, oltre ai 2 denominatori, anche il numeratore della seconda frazione algebrica.<br />

Esempi ⊲ Effettuare, dopo aver determinato <strong>le</strong> condizioni di esistenza, la seguente divisione fra<br />

<strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong>:<br />

x2 + 4x + 4 x<br />

:<br />

x − 4<br />

2 + 2x<br />

x2 − 9x + 20<br />

Determiniamo <strong>le</strong> condizioni di esistenza analizzando, oltre i 2 denominatori, anche il secondo<br />

numeratore, cominciando dal primo denominatore:<br />

x − 4 = 0 → x = 4


A<strong>le</strong>ssandro Bocconi 11<br />

Il secondo denominatore è di secondo grado e va quindi scomposto. Scomponiamolo col metodo del<br />

particolare trinomio di secondo grado:<br />

da cui<br />

x 2 − 9x + 20 = (x − 4)(x − 5)<br />

x − 4 = 0 → x = 4 x − 5 = 0 → x = 5<br />

Anche il numeratore della seconda frazione è di secondo grado e va quindi scomposto. Scomponiamolo<br />

tramite raccoglimento a fattor comune:<br />

da cui<br />

x 2 + 2x = x(x + 2)<br />

x = 0 x + 2 = 0 → x = −2<br />

Riassumendo abbiamo <strong>le</strong> seguenti condizioni di esistenza:<br />

C.E. = {x ∈ R |x = 4; x = 5; x = 0; x = −2}<br />

A questo punto possiamo eseguire la divisione trasformandola nell’equiva<strong>le</strong>nte moltiplicazione:<br />

x 2 + 4x + 4<br />

x − 4<br />

:<br />

x2 + 2x<br />

x2 − 9x + 20 = x2 + 4x + 4<br />

·<br />

x − 4<br />

x2 − 9x + 20<br />

x2 + 2x<br />

Per sostituire ai polinomi <strong>le</strong> relative scomposizioni, bisogna ancora scomporre il primo numeratore.<br />

Lo facciamo tramite il riconoscimento di prodotti notevoli:<br />

Possiamo adesso eseguire <strong>le</strong> semplificazioni:<br />

x 2 + 4x + 4<br />

x − 4<br />

· x2 − 9x + 20<br />

x 2 + 2x<br />

x 2 + 4x + 4 = (x + 2) 2<br />

(x + 2) 2<br />

=<br />

x −<br />

4 ·<br />

(x −<br />

4) (x − 5)<br />

=<br />

x (x +<br />

2)<br />

(x + 2)(x − 5)<br />

x<br />

⊲ Effettuare, dopo aver determinato <strong>le</strong> condizioni di esistenza, la seguente divisione fra <strong>frazioni</strong><br />

<strong>algebriche</strong>:<br />

2x7 + 3x6 + 8x + 12<br />

:<br />

2x + 14<br />

2x + 3<br />

x2 + 7x<br />

Determiniamo <strong>le</strong> condizioni di esistenza analizzando, oltre i 2 denominatori, anche il secondo<br />

numeratore, cominciando dal primo denominatore:<br />

2x + 14 = 0 → 2 −14<br />

x = → x = −7<br />

2 2<br />

Il secondo denominatore è di secondo grado e va quindi scomposto. Scomponiamolo tramite<br />

raccoglimento a fattor comune:<br />

x 2 + 7x = x(x + 7)<br />

da cui<br />

x = 0 x + 7 = 0 → x = −7<br />

Dal numeratore della seconda frazione otteniamo:<br />

2x + 3 = 0 → 2<br />

x = −3 → x = −3<br />

2 2 2<br />

Riassumendo abbiamo <strong>le</strong> seguenti condizioni di esistenza:<br />

C.E. = {x ∈ R |x = −7; x = 0; x = − 3<br />

2 }


A<strong>le</strong>ssandro Bocconi 12<br />

A questo punto possiamo eseguire la divisione trasformandola nell’equiva<strong>le</strong>nte moltiplicazione:<br />

2x 7 + 3x 6 + 8x + 12<br />

2x + 14<br />

: 2x + 3<br />

x2 + 7x = 2x7 + 3x6 + 8x + 12<br />

·<br />

2x + 14<br />

x2 + 7x<br />

2x + 3<br />

Per sostituire ai polinomi <strong>le</strong> relative scomposizioni, bisogna ancora scomporre il primo numeratore.<br />

Lo facciamo tramite il raccoglimento parzia<strong>le</strong>:<br />

2x 7 + 3x 6 + 8x + 12 = x 6 (2x + 3) + 4(2x + 3) = (2x + 3)(x 6 + 4)<br />

Inoltre nel primo denominatore conviene mettere in evidenza un 2 ottenendo:<br />

2x + 14 = 2(x + 7)<br />

Possiamo adesso eseguire l’operazione effettuando <strong>le</strong> dovute semplificazioni:<br />

2x 7 + 3x 6 + 8x + 12<br />

2x + 14<br />

· x2 + 7x<br />

2x + 3 =<br />

(2x + 3) (x6 + 4)<br />

·<br />

2 (x +<br />

7)<br />

x (x + 7)<br />

2x + 3 = x(x6 + 4)<br />

2<br />

1.6 Addizioni e sottrazioni fra <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong><br />

Ancora una volta partiamo da un esempio fra due <strong>frazioni</strong> numeriche:<br />

7 5<br />

+<br />

8 6<br />

Il primo passo è quello di trovare il minimo comune multiplo fra i denominatori. Per questo scomponiamo<br />

entrambi i denominatori: 8 = 2 3 ; 6 = 2 · 3. Ricordiamo che il minimo comune multiplo<br />

si ottiene prendendo tutti i fattori del<strong>le</strong> scomposizioni (comuni e non comuni) con l’esponente maggiore.<br />

Quindi il m.c.m. cercato è 2 3 · 3 che è il denominatore della frazione somma. Effettuiamo la<br />

divisione fra il m.c.m. appena trovato e il primo denominatore che è 2 3 :<br />

2 3 · 3 : 2 3 = 3<br />

moltiplichiamo il primo numeratore (7) per 3 e otteniamo 21. Ripetiamo il procedimento col secondo<br />

denominatore:<br />

2 3 · : 2 · 3 = 2 2<br />

moltiplichiamo il secondo numeratore (5) per 2 2 e otteniamo 20. La somma risulta quindi:<br />

21 + 20<br />

2 3 · 3<br />

= 41<br />

24<br />

Il procedimento è identico per tutte <strong>le</strong> <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong>, come emerge dai seguenti:<br />

Esempi<br />

⊲ Effettuare, dopo aver determinato <strong>le</strong> condizioni di esistenza, la seguente somma fra <strong>frazioni</strong><br />

<strong>algebriche</strong>:<br />

2<br />

x2 + 8x + 15 +<br />

x<br />

x2 + 10x + 25<br />

Per <strong>le</strong> condizioni di esistenza scomponiamo entrambi i denominatori:<br />

x 2 + 8x + 15 = (x + 3)(x + 5)


A<strong>le</strong>ssandro Bocconi 13<br />

da cui:<br />

da cui:<br />

x + 3 = 0 → x = −3 x + 5 = 0 → x = −5<br />

x 2 + 10x + 25 = (x + 5) 2<br />

x + 5 = 0 → x = −5<br />

Riassumendo abbiamo <strong>le</strong> seguenti condizioni di esistenza:<br />

C.E. = {x ∈ R |x = −3; x = −5}<br />

Per effettuare la somma devo effettuare il minimo comune multiplo fra i 2 denominatori che abbiamo<br />

già scomposto. Risulta che:<br />

m.c.m.=(x + 3)(x + 5) 2<br />

Dividiamo, sotto forma di frazione, il m.c.m. per il primo denominatore:<br />

2<br />

(x +<br />

3) (x + 5)<br />

(x +<br />

3) (x +<br />

5)<br />

quindi il primo numeratore va moltiplicato per x + 5<br />

= x + 5<br />

Dividiamo, sempre sotto forma di frazione, il m.c.m. per il secondo denominatore:<br />

(x + 3) (x + 5) 2<br />

(x + 5) 2 = x + 3<br />

quindi il secondo numeratore va moltiplicato per x + 3<br />

Ricapitolando otteniamo:<br />

2<br />

x 2 + 8x + 15 +<br />

x<br />

x2 2(x + 5) + x(x + 3)<br />

=<br />

+ 10x + 25 (x + 3)(x + 5) 2<br />

Al denominatore ci sono solo prodotti e conviene lasciarlo sotto questa forma. Al numeratore c’è<br />

una somma e quindi dobbiamo effettuare i calcoli:<br />

che comp<strong>le</strong>ta l’addizione.<br />

2(x + 5) + x(x + 3)<br />

(x + 3)(x + 5) 2<br />

= 2x + 10 + x2 + 3x<br />

(x + 3)(x + 5) 2 = x2 + 5x + 10<br />

(x + 3)(x + 5) 2<br />

⊲ Effettuare, dopo aver determinato <strong>le</strong> condizioni di esistenza, la seguente sottrazione fra <strong>frazioni</strong><br />

<strong>algebriche</strong>:<br />

x − 3<br />

x + 4 −<br />

2<br />

x2 + 6x + 8<br />

Per <strong>le</strong> condizioni di esistenza scomponiamo il secondo denominatore (il primo è di primo grado):<br />

da cui:<br />

Dal primo denominatore si ottiene:<br />

x 2 + 6x + 8 = (x + 2)(x + 4)<br />

x + 2 = 0 → x = −2 x + 4 = 0 → x = −4<br />

x + 4 = 0 → x = −4


A<strong>le</strong>ssandro Bocconi 14<br />

Riassumendo abbiamo <strong>le</strong> seguenti condizioni di esistenza:<br />

C.E. = {x ∈ R |x = −2; x = −4}<br />

Per effettuare la somma devo effettuare il minimo comune multiplo fra i 2 denominatori. Risulta<br />

che:<br />

m.c.m.=(x + 2)(x + 4)<br />

Dividiamo, sotto forma di frazione, il m.c.m. per il primo denominatore:<br />

(x +<br />

4) (x + 2)<br />

= x + 2<br />

(x +<br />

4)<br />

quindi il primo numeratore va moltiplicato per x + 2<br />

Dividiamo, sempre sotto forma di frazione, il m.c.m. per il secondo denominatore:<br />

(x +<br />

4) (x +<br />

2)<br />

= 1<br />

(x +<br />

4) (x +<br />

2)<br />

quindi il secondo numeratore va moltiplicato per 1 (cioè rimane lo stesso).<br />

Ricapitolando otteniamo:<br />

x − 3<br />

x + 4 −<br />

2<br />

x2 (x − 3)(x + 2) − 2<br />

=<br />

+ 6x + 8 (x + 2)(x + 4)<br />

Come in precedenza al denominatore ci sono solo prodotti e lo lasciamo sotto questa forma, mentre<br />

al numeratore c’è una sottrazione e dobbiamo quindi effettuare i calcoli:<br />

che comp<strong>le</strong>ta l’addizione.<br />

1.7 Le equazioni fratte<br />

(x − 3)(x + 2) − 2<br />

(x + 2)(x + 4) = x2 + 2x − 3x − 6 − 2<br />

=<br />

(x + 2)(x + 4)<br />

x2 − x − 8<br />

(x + 2)(x + 4)<br />

Strettamente col<strong>le</strong>gato all’argomento del<strong>le</strong> <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong> è quello del<strong>le</strong> equazioni fratte (o<br />

frazionarie). Un’equazione si dice fratta se l’incognita x compare al denominatore.<br />

Esempio<br />

⊲<br />

5<br />

x−3 = 1 è un’equazione fratta<br />

Dal momento che nel<strong>le</strong> equazioni fratte compare l’incognita al denominatore, bisogna determinare<br />

qualcosa di molto simi<strong>le</strong> al<strong>le</strong> condizioni di esistenza. Questo qualcosa lo chiamiamo dominio che è<br />

definito come segue:<br />

Definizione di dominio di un’equazione fratta. Il dominio di un’equazione fratta è l’insieme<br />

del<strong>le</strong> soluzioni accettabili.


A<strong>le</strong>ssandro Bocconi 15<br />

La differenza con <strong>le</strong> condizioni di esistenza è abbastanza sotti<strong>le</strong>, ma va comunque tenuta in considerazione:<br />

<strong>le</strong> condizioni di esistenza rappresentano l’insieme dei valori che possono assumere <strong>le</strong><br />

<strong>le</strong>ttere affinché l’espressione abbia senso, mentre il dominio di un’equazione fratta è l’insieme del<strong>le</strong><br />

soluzioni accettabili (cioè si risolve l’equazione, si confronta la soluzione col dominio e si vede se<br />

ta<strong>le</strong> soluzione è accettabi<strong>le</strong>).<br />

In ogni caso il dominio si determina nello stesso modo del<strong>le</strong> condizioni di esistenza.<br />

Ricordiamo che risolvere un’equazione significa determinare quel valore (o quei valori) che, sostituito<br />

all’incognita rende l’equazione una uguaglianza vera. Per risolvere un’equazione fratta si procede<br />

nel modo seguente:<br />

Metodo per la risoluzione di un’equazione fratta<br />

1. si determina il dominio<br />

2. si individua il minimo comune multiplo fra tutti i denominatori.<br />

3. si portano entrambi i termini dell’equazione a comun denominatore<br />

4. si eliminano i denominatori<br />

5. si risolve l’equazione intera<br />

6. si verifica se la soluzione appartiene al dominio: se sì possiamo accettarla, altrimenti l’equazione<br />

non ha soluzione<br />

Esempi<br />

5<br />

⊲ Risolvere l’equazione: x−3 = 1<br />

1) Dominio: abbiamo un unico denominatore, pertanto il dominio si determina ponendo:<br />

x − 3 = 0 → x = 3<br />

pertanto<br />

D = {x ∈ R |x = 3}<br />

2) Abbiamo un unico denominatore, quindi il minimo comune multiplo fra i denominatori coincide<br />

con l’unico denominatore cioè x − 3.<br />

3) Portiamo tutti i termini a comun denominatore x − 3:<br />

5 x−3<br />

x−3 = x−3<br />

4) Eliminiamo i denominatori:<br />

5<br />

x−3 <br />

x−3 = x−3 <br />

5) Risolviamo l’equazione intera: 5 = x − 3:<br />

5 = x − 3 → −x = −3 − 5 → x = 8<br />

6) Confrontiamo la soluzione trovata con il dominio: dal momento che <strong>le</strong> soluzioni accettabili sono<br />

tutte quel<strong>le</strong> diverse da 3, la soluzione x = 8 è accettabi<strong>le</strong> e quindi possiamo scrivere:<br />

S = {x ∈ R |x = 8}<br />

12<br />

⊲ Risolvere l’equazione: x2 3 − −8x+12 x−6 = 0<br />

1) Dominio: per determinare il dominio dobbiamo scomporre il primo denominatore. Usando la<br />

tecnica della somma e prodotto, otteniamo:


A<strong>le</strong>ssandro Bocconi 16<br />

x 2 − 8x + 12 = (x − 2)(x − 6)<br />

Pertanto i valori che annullano il denominatore sono x = 2 e x = 6.<br />

Anche il secondo denominatore si annulla per x = 6, quindi il dominio risulta:<br />

D = {x ∈ R |x = 2, x = 6}<br />

2) Il minimo comune multiplo è (x − 2)(x − 6).<br />

3) Portiamo tutti i termini a comun denominatore (x − 2)(x − 6):<br />

12<br />

3(x−2)<br />

(x−2)(x−6) − (x−2)(x−6) = 0<br />

4) Eliminiamo i denominatori:<br />

12<br />

(x−2)(x−6) <br />

3(x−2)<br />

− (x−2)(x−6) = 0<br />

5) Risolviamo l’equazione intera: 12 − 3(x − 2) = 0:<br />

12 − 3(x − 2) = 0 → 12 − 3x + 6 = 0 → −3x = −18 → x = 6<br />

6) Confrontiamo la soluzione trovata con il dominio: dal momento che <strong>le</strong> soluzioni accettabili devono<br />

essere diverse da 2 e da 6, la soluzione x = 6 non è accettabi<strong>le</strong> e quindi l’equazione non ha soluzioni.<br />

Quindi:<br />

S = ∅<br />

1.8 Esercizi<br />

Paragrafo 1.1<br />

Determina il m.c.m. fra i seguenti polinomi:<br />

1. x 2 − 25; x 2 − 10x + 25<br />

2. x − 3; x 2 − 7x + 12<br />

3. 5x 3 + 3x 2 + 10x + 6; x 2 + 2<br />

4. x 2 − 9; x 2 + 3x + 2<br />

Paragrafo 1.2<br />

Determina <strong>le</strong> condizioni di esistenza del<strong>le</strong> seguenti <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong><br />

5. 5x−1<br />

x+2 ;<br />

6.<br />

x 2<br />

4−2x<br />

1<br />

12+8x ; 2+x2 5+8x<br />

7. x−1<br />

x2−9 ; x2−3 10x<br />

8.<br />

5x3 x2−10x+16 ; x+7<br />

x2 9. 5x+1<br />

x ; x<br />

x 2 −2x+1


A<strong>le</strong>ssandro Bocconi 17<br />

10. 2x−1<br />

x 2 −11x ;<br />

2+x 2<br />

x 2 −5x+6<br />

Paragrafo 1.3<br />

Semplifica <strong>le</strong> seguenti <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong> dopo aver determinato <strong>le</strong> condizioni di esistenza<br />

11. x2 +11x+30<br />

x 2 +12x+36 ;<br />

x+1<br />

x 2 +6x+5<br />

x 12. 2−4x x2−6x+8 ; x2−3x−10 x+2<br />

13. x2 −1<br />

x 2 +x ;<br />

14. x2 +11x+30<br />

x 2 +12x+36 ;<br />

x 3<br />

x 2 +4x<br />

8x<br />

4x 3 +16x 2<br />

15. 4x5 +3x 4 +8x+6<br />

4x+3 ; x 2 −4x+3<br />

x 2 −x−6<br />

16. 3x9 +x 8 −12x−4<br />

3x+1 ; x 2 +5x+4<br />

x 2 +4x<br />

17. x4 +3x 3 +6x 2<br />

x 3 ; x 2 −4<br />

x 2 +4x+4<br />

18.<br />

2x−5<br />

4x2−20x+25 ; 9x2 +6x+1<br />

9x2−1 Paragrafo 1.4 e Paragrafo 1.5<br />

Esegui <strong>le</strong> seguenti operazioni fra <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong> dopo aver determinato <strong>le</strong> condizioni di<br />

esistenza<br />

19. x2 +11x+30<br />

x−2<br />

· x2 −4<br />

x 2 +6x ;<br />

x2 +14x<br />

x2 x−1 · −2x+1 x+7<br />

x 20. 2<br />

x+8 · x2−64 x2 +3x ; x2 +14x+48<br />

x2 · −36<br />

x−6<br />

x+8<br />

21. x−5<br />

x 2 −9 · x−3<br />

x 2 +2x−35 ;<br />

22. x2 +2x−15<br />

x+10<br />

4x<br />

x2 x−2 · −4x+4 4x+8<br />

· 2x2 −20x<br />

x+5 ; x+10<br />

x 2 +2x−15 · x+5<br />

2x 2 −20x<br />

4x−1 23. x2−16 · x2−4x 16x2−8x+1 ; x+2 x+4<br />

x+3 · x+5<br />

24. x2 +9x+18<br />

x−4<br />

: x2 +6x<br />

x 2 −16 ;<br />

x<br />

x2−2x+1 : x2−3x x−1<br />

25. x2 +9x<br />

x−1 : x2 +10x+9 x−2<br />

5 ; x2 10 : −4x+4 x−2<br />

26. x2 +x−30<br />

x−4<br />

27.<br />

: x2 −5x<br />

x 2 −4x ;<br />

Paragrafo 1.6<br />

2x+1<br />

x2−2x : 4x2−1 x<br />

Esegui <strong>le</strong> seguenti operazioni fra <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong> dopo aver determinato <strong>le</strong> condizioni di<br />

esistenza<br />

10<br />

x2 2x + −9x+6 x2−9 ;<br />

3 2x+5<br />

28. x−1 + x2−2x+1 ;<br />

29. x+1 x+2<br />

x−1 + x−2 ;<br />

2x x+4<br />

x+5 + x2 +7x+10<br />

x<br />

x 2 −5x+6 +<br />

2<br />

x 2 −6x+8<br />

4<br />

x2−100 − 3x<br />

x2 +12x+20<br />

x+2 30. x2 3 + −25 x2 +5x ; x+1<br />

4x − 2<br />

8x2 +12x


A<strong>le</strong>ssandro Bocconi 18<br />

31.<br />

32.<br />

33.<br />

2<br />

x2 x+4 + +8x+15 x+3 ; 3 x<br />

2 − x+2<br />

6x 2<br />

6x 3 +12x 2 − 1<br />

x+1 ;<br />

2<br />

x2 + 8<br />

x<br />

5x+1<br />

x2 3 + +9x+16 x+7 ; 1 x<br />

x + x+1<br />

Esegui <strong>le</strong> seguenti espressioni fra <strong>frazioni</strong> <strong>algebriche</strong> dopo aver determinato <strong>le</strong> condizioni di<br />

esistenza<br />

34. x+2<br />

x−1 + x2 +4x<br />

x2 x+1 · −1 x+4<br />

35. x2 +2x+1<br />

x−5 · x2−5x x2 x+1 + +4x+3 x+3<br />

36.<br />

x+2<br />

x2−7x+12 − x2 +14<br />

x2−9 : 2x2 +28<br />

x+3<br />

−12 37. x2−x−2 + x2 +4x+4<br />

x−3 : x2−4 x−3<br />

Paragrafo 1.7<br />

Risolvi <strong>le</strong> seguenti equazioni fratte<br />

3 38. x−4 = −1 S = {x ∈ R |x = 1}<br />

2 1<br />

39. x+4 = 3 S = {x ∈ R |x = 2}<br />

40.<br />

1<br />

x2 1 = −9x+20 x−5<br />

S = ∅<br />

41. 10 = 20<br />

2x+1 S = {x ∈ R |x = 1<br />

2 }<br />

4 8<br />

42. 2x−1 − 4x2 = 0 S = ∅<br />

−1<br />

43. 2<br />

x+1 +<br />

44.<br />

45.<br />

6<br />

x2 = 0 S = {x ∈ R |x = 0}<br />

−2x−3<br />

3<br />

x2 5 = +4x+4 x+2 S = {x ∈ R |x = − 7<br />

5 }<br />

2<br />

5x+20 +<br />

4<br />

x2 = 0 S = ∅<br />

−2x−24<br />

16 46. x+7 = 2 S = {x ∈ R |x = 1}<br />

47.<br />

16<br />

x2 4 = +7x+10 x+2 S = {x ∈ R |x = −1}<br />

48. − 12<br />

x2 2 + −9 x−3 = 0 S = ∅<br />

2 4<br />

49. x+3 = 5x S = {x ∈ R |x = 2}

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