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Nel triennio che abbiamo alle spalle, il Festival Teatro a Corte ...

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Nouveau cirque per viaggi in mondi surreali:<br />

Il sorprendente, <strong>il</strong> surreale, <strong>il</strong> senso della meraviglia e dello stupore, <strong>il</strong> quotidiano <strong>che</strong><br />

grazie all‟immaginazione si apre all‟inaspettato è <strong>il</strong> f<strong>il</strong>o rosso di molti spettacoli di <strong>Teatro</strong> a<br />

<strong>Corte</strong> 2010.<br />

Danza, teatro, nouveau cirque, tecni<strong>che</strong> acrobati<strong>che</strong>, mimo, clownerie e teatro<br />

d‟oggetti convivono nel lavoro di questi artisti di grande talento come Ph<strong>il</strong>ippe Genty, da<br />

30 anni apprezzato in tutto <strong>il</strong> mondo, <strong>che</strong> apre la IV edizione del <strong>Festival</strong> con la prima<br />

nazionale di Voyageurs immob<strong>il</strong>es (8 e 9 luglio), racconto dei suoi viaggi avventurosi per <strong>il</strong><br />

pianeta tra personaggi reali e oggetti animati immersi in oceani di plastica e mari di<br />

carta.<br />

Creato nel 1987 da Christian Taguet, padre del nouveau cirque, l‟esplosivo Cirque<br />

Baroque è ospite in prima nazionale con Le Cirque des Gueux (16 e 17 luglio), creato sulla<br />

falsariga dell‟Opera dei mendicanti di John Gay, da cui Brecht trasse l‟Opera da tre soldi:<br />

3 registi (un giapponese, un c<strong>il</strong>eno e una francese) e 3 compositori si succedono “a<br />

staffetta” in 3 coloratissimi atti, con carrelli della spesa e b<strong>alle</strong>tti di poliziotti in tenuta<br />

antisommossa, domatori di belve feroci in sim<strong>il</strong>pelle leopardata e clown-acrobati felliniani.<br />

Cam<strong>il</strong>le Boitel, enfant prodige del teatro di strada definito dalla stampa un “Buster Keaton<br />

scapigliato”, arriva in prima nazionale con L’immédiat (14 e 15 luglio), una favola sulla<br />

frag<strong>il</strong>ità dell‟essere umano raccontata in una babele di scope, lampade, scale, porte e<br />

altri m<strong>il</strong>le oggetti accatastati alla rinfusa <strong>che</strong> continuamente crollano, con divertenti<br />

effetti scenografici e comicità surreale.<br />

Dal Portogallo, per la prima volta in Italia, <strong>Teatro</strong> do Mar, aprirà <strong>il</strong> <strong>Festival</strong> con Nusquam (8<br />

luglio), una riflessione multimediale sulla società contemporanea realizzata con 4 torri alte<br />

7 metri, grandi sfere trasparenti, suggestive immagini video e 4 attori/acrobati/danzatori<br />

capaci di creare uno spettacolo poetico e ad alto impatto visivo. La raffinatezza è un<br />

tratto distintivo an<strong>che</strong> di un altro spettacolo portoghese sempre in prima nazionale,<br />

Contigo (10 luglio) di O Ultimo Momento, incontro fra Joao Paulo Dos Santos, artista<br />

circense <strong>che</strong> lavora in verticale sulla pertica cinese, e <strong>il</strong> coreografo Rui Horta, uno dei<br />

pionieri della danza contemporanea in Portogallo.<br />

Maestri dell‟equ<strong>il</strong>ibrio e dell‟ironia, arrivano dalla Francia Les Colporteurs con Les Eto<strong>il</strong>es<br />

(25 luglio), due performance di breve formato in cui i funamboli sono <strong>alle</strong> prese con una<br />

curiosa struttura di tubi innocenti e f<strong>il</strong>i metallici. E a passeggiare curiosamente nell‟aria è<br />

an<strong>che</strong> l‟ex stuntman Gregory Feurté, affiancato nel suo lavoro Le temps debout (25 luglio)<br />

dalla coreografa Kitsou Dubois, la prima al mondo a lavorare con la NASA. Accanto a<br />

Feurté nei giardini della Reggia di Venaria si esibirà an<strong>che</strong> Jouni Ihalainen in Black Pearl<br />

(25 luglio), una performance di giocoleria con diabolo, sulle note di Bach. E infine <strong>il</strong> teatro<br />

equestre con Bruno Dizien in prima nazionale con Töshtük ou la refonte des os (22 luglio),<br />

un lavoro intimo e poetico legato <strong>alle</strong> tradizioni e ai miti kirghisi.<br />

Vetrina Belga:<br />

Una novità della nuova edizione del <strong>Festival</strong> è una Vetrina Belga, nata in stretta<br />

collaborazione con Wallonie-Bruxelles International per offrire uno spaccato della scena<br />

belga contemporanea, ospitando <strong>il</strong> lavoro di 8 artisti di discipline differenti. Agli scenografi<br />

Stuart & Siegmann <strong>il</strong> <strong>Festival</strong> ha commissionato 119, <strong>il</strong> progetto site specific di realizzare la<br />

“casa di <strong>Teatro</strong> a <strong>Corte</strong>” (8 – 25 luglio), ridisegnando <strong>il</strong> Punto<strong>Festival</strong> in stretta relazione<br />

con l‟identità della manifestazione. Ai clown moderni e irriverenti Okidok con Slips<br />

Expérience (23 luglio) <strong>il</strong> compito invece di animare la piazza principale di Garessio, nuova<br />

location entrata a far parte del circuito festivaliero.<br />

Unica presenza fiamminga è quella di Berlin, l‟intrigante collettivo interdisciplinare <strong>che</strong><br />

presenta in prima nazionale #2 Iqaluit e #3 Bonanza (10 e 11 luglio), due tappe del<br />

progetto Holocene, costituito da una serie di ritratti di città, girati come documentari e poi<br />

trasformati in installazioni/performance. Qui l‟attenzione è sulla piccola cittadina del

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