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adici nel cemento<br />
BANDIERA ROTTA<br />
Eccola qui la nuova Italia che va e che li fermerà<br />
Eccola qui la nuova Italia per noi, piena di santi e di eroi<br />
Bandiera rossa si è rimpicciolita<br />
Lo scudo crociato è tutto strappato<br />
E chi ha avuto ha avuto, e chi ha dato ha dato<br />
Scordiamo <strong>il</strong> passato, chi vivrà vedrà<br />
Noi che mangiavamo i bambini a voi<br />
Voi che mangiavate i salari a noi<br />
E dopo è arrivato un vecchietto garbato, Pedala in salita, chissà dove va?<br />
Un ramoscello di ulivo lui porta in segno di pace e solidarietà<br />
Però...io che cosa farò?<br />
Io che son nato nel ghetto, che cosa farò?<br />
Io che lavoro non ho, mi piacerebbe sapere che cosa farò...io?<br />
Come si fa la maggioranza che dà la felicità?<br />
Come si può battere <strong>il</strong> Polo?<br />
Non so...bisogna farlo però!<br />
Il voto borghese <strong>il</strong>luminato, senza scordare <strong>il</strong> proletariato<br />
Un poco al sociale, un pò al capitale<br />
Evviva, evviva la diversità!<br />
Su vieni anche tu, ce n’è anche per te<br />
Dai, vieni se vuoi...quanti voti mi dai?<br />
Io vengo però, con i voti che c’ho voglio i seggi sennò passo al Polo<br />
Il fiore all’occhiello, la falce e <strong>il</strong> martello,<br />
un pò d’erre moscia non guasta<br />
Però ci vuole uno tosto, la faccia da rospo<br />
Ma la finanziaria a memoria mi fa<br />
Però...io che cosa farò?<br />
Io che son cassaintegrato, che cosa farò?<br />
Io con la pensione che c’ho, mi piacerebbe sapere che cosa farò...io?
mojaf<br />
SIAMO IN TANTI<br />
(di Fabio Marzorati / Vincenzo Bellantoni)<br />
Voglio ballare con tutta quella gente<br />
che hai mandato a morire sul fronte<br />
in una guerra tra mondi fino alla fine dei giorni<br />
quando si sciolgono i ghiacci e l’acqua e’ fin sopra i palazzi<br />
E uragani giganti di cui senti i lamenti<br />
e giornalisti distratti che non raccontano i fatti<br />
di presenze aliene che hanno un grosso sedere<br />
hanno la testa di un pene e sono oggi al potere<br />
E siamo in tanti<br />
dannati sulla terra siamo in tanti,<br />
ma di lottare noi non siamo stanchi<br />
ma di ballare noi non siamo stanchi mai<br />
Vieni a ballare con noi<br />
è tutto quanto vero<br />
Ed e’ per questo che io ballo e non mi fermerò davvero<br />
Democrazia è tanto per parlare<br />
dove dei nato? è li’ che devi stare<br />
perché la legge non è per tutti uguale<br />
ed è per questo che non smetto di ballare<br />
Chiamate tutti i popoli distrutti<br />
chiamate <strong>il</strong> ricco e la sua schiera di operai<br />
portate le foglie sulle quali camminate<br />
chiamate l’uomo più infame che trovate<br />
E siamo in tanti<br />
dannati sulla terra siamo in tanti<br />
ma di lottare noi non siamo stanchi<br />
ma di parlare noi non siamo stanchi mai<br />
Vieni a ballare con noi<br />
e’ tutto quanto vero<br />
ed e’ per questo che io ballo e non mi fermerò davvero<br />
Forse non tutti sanno<br />
che per la fine dell’anno<br />
se i conti non torneranno<br />
l’industria avrà uno stallo<br />
si tingerà di giallo<br />
a macchia di leopardo<br />
e non mi sembra bello<br />
io ballo e non mi fermo<br />
E siamo in tanti<br />
dannati sulla terra siamo in tanti<br />
ma di lottare noi non siamo stanchi<br />
ma di parlare noi non siamo stanchi mai......
la linea di greta<br />
(feat. M<strong>il</strong>itant A/ Assalti Frontali)<br />
RIVOLTA 2.0<br />
(di Luca Cattolico/Luca Mascini)<br />
La normalità della rivolta<br />
la gioia e la rabbia intrecciate nei suoni<br />
i segni e le rughe si fanno canzoni<br />
nella rivolta<br />
Il desiderio mio non muore<br />
Ispira poesia l’indignazione<br />
La normalità della rivolta<br />
e non è ancora tardi<br />
Em<strong>il</strong>iano sta al megafono, io al microfono<br />
Rivolta 2.0 in mezzo alla Cristoforo Colombo<br />
<strong>il</strong> rimbombo aiuta e mi dà spago<br />
per fare equo <strong>il</strong> mondo, vedi quanto lo pago?<br />
Abbiamo vecchi vizi nei centri sociali:<br />
no nazi, no cops, no cartelle esattoriali<br />
per fare più equa l’italia, che equitalia chiuda<br />
ogni tiranno è un giuda<br />
e quel tiranno attacca anche la vita nuda.<br />
Rivolta 2.0: sembriamo liberi ma ognuno di noi è prigioniero<br />
e dammi aria, dammi spazio, dammi la vita,<br />
e servirà qualcosa un giorno tutta ‘sta fatica.<br />
Ce n’è un m<strong>il</strong>iardo qui di stelle sensazionali,<br />
ed un m<strong>il</strong>iardo di ipoteche e di Assalti<br />
Frontali.<br />
E a Greta un giorno o l’altro vorrei raccontare<br />
del ponte di Praga e degli scontri di<br />
quartiere<br />
di Genova, <strong>il</strong> Carlini, fino agli anni zero<br />
dell’albero nazista issato in Vaticano<br />
Ma non so dire le parole e non c’è nulla da<br />
spiegare<br />
è la vita che fai, conta la vita che sei<br />
perché rivoltarsi è logico, è giusto,<br />
è naturale ed è bellissimo<br />
Se resistere non basta allora esisto<br />
qualunque cosa accada<br />
insieme alla bambina<br />
a scuola e nei cortei giù in strada<br />
La normalità della rivolta<br />
la gioia e la rabbia intrecciate nei suoni<br />
i segni e le rughe si fanno canzoni<br />
nella rivolta<br />
Il desiderio mio non muore<br />
Ispira poesia l’indignazione<br />
La normalità della rivolta<br />
e non è ancora tardi
fratelli di soledad<br />
A VISO APERTO<br />
(di Giorgio S<strong>il</strong>vestri)<br />
A viso aperto<br />
Vieni e a viso aperto e affrontami<br />
Non nascondere i tuoi se<br />
Col sorriso in bocca a dirmi che<br />
Un lavoro tu ce l’hai<br />
Marce marce vetri scuri<br />
Carte false e finti puri<br />
Yes woman yes cry<br />
Prendi i soldi e scappa ora<br />
Tutti a casa si fa sera<br />
Non voltarti mai<br />
A viso aperto la tua mente chiusa<br />
È un insulto per chi osa : ‘ ;<br />
E urla la sua rabbia e tu kapò<br />
Li hai nascosti i pugni chiusi?<br />
Marcio in marcia vetri oscuri ‘,<br />
Carte false e finti puri<br />
Yes woman yes cry<br />
Prendi i soldi e scappa allora,<br />
Tutti a casa si fa sera<br />
Non voltarti mai
umore rosa<br />
TUTTI FIORISCONO IN PRIMAVERA<br />
(di Daniele Palmi)<br />
Mi hanno detto che c’è sempre una risposta a tutto ed io vorrei poterci<br />
credere un po’<br />
mentre scappo via in punta di piedi cerco tutti i miei vestiti sparsi sopra<br />
<strong>il</strong> parquet<br />
via da un altro errore, via da un altro premio di consolazione,<br />
via da un’altra me<br />
via da un altro errore un’altra mia contraddizione via da un altro<br />
modo in più<br />
che ho per farmi male<br />
cosa manca in me<br />
se la mia pelle non si scalda ancora<br />
visto che tutti fioriscono in primavera?<br />
cosa non va in me<br />
se lentamente tutto si scolora<br />
cos’è che sbaglio?<br />
perché ogni volta mi ritrovo sola?<br />
e mi invento un segreto che un segreto non è<br />
cancellare del tutto <strong>il</strong> ricordo di te<br />
cosa manca in me<br />
se la mia pelle non si scalda ancora<br />
visto che tutti fioriscono in primavera?<br />
cosa non va in me se lentamente tutto si scolora<br />
cos’è che sbaglio?<br />
perché ogni volta mi ritrovo sola?<br />
e mi invento un segreto che un segreto non è<br />
cancellare del tutto <strong>il</strong> ricordo di te<br />
per ritrovare un senso<br />
per ritrovare me<br />
per ritrovare un senso … … … … … …
velvet<br />
IL TORTO DEI BEATI<br />
(di A. Sgreccia/ P. Ferrantini / P. Bazzoffi / G. Cornetta)<br />
Io che ti osservo mentre parli e ridi<br />
io distrattamente cerco di ascoltarti mentre dici<br />
che <strong>il</strong> tempo corre e vorresti<br />
correre velocemente su questa strada e su questa città<br />
per non perdere continuamente <strong>il</strong> tempo che va<br />
se poi andremo in volo mi farò esplodere in cielo<br />
sarò una stella libera, <strong>il</strong> tuo futuro, la tua anima<br />
<strong>il</strong> destino che ci sorprende<br />
sarò l’attimo che va<br />
sono <strong>il</strong> ricordo più scomodo<br />
ricordato a metà<br />
amami ancora<br />
mentre <strong>il</strong> tempo ci divorerà,<br />
ancora<br />
sarò la rivoluzione<br />
che è la forza della ragione<br />
la ragione dei cornuti<br />
<strong>il</strong> torto dei beati<br />
sarò la voce alla tua sinistra che griderà no<br />
sarò la testa di un partito sotto i piedi di un pentito<br />
sarò <strong>il</strong> voto andato perso tanto fanno tutti schifo<br />
sarò la commedia all’italiana che ci fa ridere<br />
io rido di me<br />
che sono sempre stato convinto<br />
che per spostare <strong>il</strong> mondo bastasse saltare<br />
brucia ogni singolo difetto<br />
brucia nel mondo alimentato dal tempo<br />
come un desiderio che vorrei esprimere ora<br />
<strong>il</strong> tempo ..stop<br />
i suoni ..stop<br />
i ricordi no ..quelli scorrono<br />
la pioggia ..stop<br />
la radio ..stop<br />
muoversi ancora, a dispetto di ogni nostro turbamento<br />
io mi muovo ancora<br />
<strong>il</strong> tempo scorre, ancora<br />
sarò la rivoluzione<br />
che è la forza della ragione<br />
la ragione dei cornuti<br />
<strong>il</strong> torto dei beati<br />
sarò la voce alla tua sinistra che griderà no<br />
sarò la testa di un partito sotto i piedi di un pentito<br />
sarò <strong>il</strong> voto andato perso tanto fanno tutti schifo<br />
sarò la commedia all’italiana che ci fa ridere
dulevand<br />
FRAGILE RIVOLTA<br />
(Testo e Musica: di Savino Lasorsa<br />
Arrangiamento: Dulevand)<br />
All’improvviso <strong>il</strong> tracollo<br />
in un gelo di pensieri<br />
nel vuoto del futuro<br />
un mosaico di programmi<br />
nel vuoto del futuro<br />
un mosaico di programmi<br />
Lo sgomento si fa rabbia<br />
se l’inganno è una certezza<br />
che del povero non si cura<br />
e del destino suo si beffa<br />
e del debole non si cura<br />
e col suo destino un po’ ci scherza<br />
Carri armati portavalori<br />
marcian gravi sull’asfalto<br />
e una pioggia di pugni<br />
a reclamare <strong>il</strong> maltolto<br />
e una pioggia di lacrime<br />
sulla via del ritorno<br />
Simulacri di istituti<br />
e poi ladri in doppio petto<br />
desideri e promesse<br />
che agitano i sogni<br />
desideri e promesse<br />
nel sudore delle notti<br />
Ma infinite le risorse<br />
se <strong>il</strong> domani ha una speranza<br />
che qualcuno fa di carne<br />
ma l’ingordo fa di carta<br />
che qualcuno fa di carne<br />
ma l’ingordo fa di carta<br />
E’ una frag<strong>il</strong>e rivolta<br />
che ora muove queste braccia<br />
e una frag<strong>il</strong>e rivolta<br />
mette un riso su ogni faccia<br />
E a chi viene a restaurare<br />
le menzogne del passato<br />
la risposta è nel lavoro<br />
che, pur frag<strong>il</strong>e, ci difende<br />
E a chi viene a restaurare<br />
le menzogne del passato<br />
la risposta è nel lavoro<br />
che, pur frag<strong>il</strong>e, non si arrende,<br />
non pretende,<br />
non si arrende e ci difende
peppe giuffrida<br />
FRANCO<br />
(di Giuseppe Santi Giuffrida<br />
e Giuseppe Lo Iacono)<br />
Sai cercando un buon motivo fac<strong>il</strong>e<br />
ti perderai<br />
perché chi scava troppo spesso seppellisce lui<br />
sai che non è la ragione che ti può salvare e non hai più<br />
niente in tasca e forse non hai avuto mai<br />
mai perché non hai concluso niente in questa vita<br />
e lei non è rimasta qui quando dicesti<br />
amore sai, in fabbrica m’hanno cacciato a me con altri sei<br />
ci sta la crisi e adesso sono guai<br />
Franco sta a Varese da sei anni e da sei anni è operaio<br />
a fine mese paga <strong>il</strong> mutuo per la casa<br />
Franco è un emigrato di Pachino e forse ha fatto uno sbaglio<br />
a d impiccarsi proprio quando <strong>il</strong> tasso di interesse sul suo mutuo era<br />
sceso dello 0,04 %<br />
e mentre Giove s’era detto entrava in Acquario<br />
fu proprio allora che Franco fece come Mario<br />
Sai c’è sempre un buon motivo per andartene da qui<br />
diceva Mario “in fondo è meglio la metropoli”<br />
in questa terra Dio non ne fa più miracoli ho smesso pure di sognare,<br />
guardami<br />
Noi ci hanno insegnato a volar basso tanto prima o poi<br />
si cade tutti giù per terra e lì ti accorgerai che è inut<strong>il</strong>e sognare tanto poi<br />
ti sveglierai<br />
e a quelli con più pelo tu la mano bacerai<br />
Mario sta a Pachino, da 30 anni e da 30 anni è un ostaggio di un sistema<br />
che gli dice sei precario<br />
Mario è un aspirante sognatore e forse ha fatto uno sbaglio a spararsi in<br />
testa<br />
proprio quando <strong>il</strong> candidato favorito alle prossime elezioni si impegnava<br />
formalmente davanti a tutti gli elettori di dare certezza ai disoccupati<br />
e stab<strong>il</strong>ità ai precari<br />
e ormai mancava così poco alla posa della prima pietra di quel ponte<br />
che avrebbe risolto tutti i suoi problemi<br />
ma allora spiegatemi perché si continua a morire<br />
e chi si resta in piedi non è detto che riesca a respirare<br />
Sai cercando un buon motivo fac<strong>il</strong>e<br />
ti perderai perché chi scava troppo spesso seppellisce lui
l’ipotesi di aspen<br />
MERLI IN BOCCA<br />
(di Marcello Ravesi)<br />
non mi ricordo le parole<br />
ma ma ma ma ma ma ma ma<br />
mi ricordo che pioveva<br />
con tutto <strong>il</strong> cielo in testa<br />
dicono che <strong>il</strong> mago<br />
digiuna di giorno<br />
che lavora di notte<br />
ma apre se bussi<br />
ti arrangi sul sofà<br />
ti caccia solo se russi<br />
dicono che <strong>il</strong> mago<br />
coi denti e uno spago<br />
ripara i motori<br />
ripara i dolori<br />
che sfama gli indigenti<br />
con l’occhio attento agli abbienti<br />
e dicono che <strong>il</strong> mago<br />
fa <strong>il</strong> bene di tutti<br />
dei belli e dei brutti<br />
dei topi e dei gatti<br />
dei gap e dei crucchi<br />
ma aspettate un momento …<br />
dicono che <strong>il</strong> mago<br />
ha propositi saldi<br />
t’interrompe se parli<br />
ti sculaccia se rutti<br />
per <strong>il</strong> bene di tutti<br />
degli hutu e dei tutsi<br />
e dicono che <strong>il</strong> mago<br />
lui parla per tutti<br />
con le frasi azzeccati<br />
sui sondaggi fondate<br />
dalla zecca lodate<br />
lui massaggia i mercati<br />
lui messaggia i giornali<br />
dritto dietro agli occhiali<br />
e dicono che <strong>il</strong> mago<br />
è un ventr<strong>il</strong>oquo santo<br />
perché parla per tutti<br />
boeri e ottenotti<br />
papisti e ugonotti<br />
lui parla per tutti<br />
boeri e ottenotti<br />
ma fermatevi tutti<br />
e aspettate un momento …<br />
non corrispondo alle parole<br />
non riconosco <strong>il</strong> senso<br />
ma riconosco che qua ancora<br />
piove<br />
con tutto <strong>il</strong> cielo in testa<br />
e dopo la tempesta<br />
viene <strong>il</strong> sereno e <strong>il</strong> sole<br />
giorni di miele e burro<br />
vene di rami sull’azzurro<br />
è un po’ come trovarsi<br />
con un merlo in bocca<br />
da una parte fischia<br />
che l’aria schiocca<br />
felice dall’altra<br />
ti caca in gola<br />
e l’anima ci resta male<br />
amara e sola (2 volte)
ix!<br />
LIBERA ESPRESSIONE<br />
(di Massim<strong>il</strong>iano Mattoni)<br />
Sembra strano adesso che<br />
vorrei avere ancora un’occasione<br />
Per riavvolgere le idee<br />
liberarmi da ogni convinzione<br />
Ritornare ancora un po’<br />
nel disordine poter sentire<br />
Quanta differenza c’è<br />
tra libertà e libera espressione<br />
Libera espressione<br />
Perché ci troviamo ormai<br />
prigionieri di questa <strong>il</strong>lusione<br />
Che promette verità<br />
con gli spot e la televisione<br />
E dovremmo chiederci<br />
quanto ancora si può continuare<br />
E dovremmo essere liberi<br />
Libera espressione<br />
Ma ogni volta io ritrovo ostacoli – vorrei tornare indietro<br />
Ed è per questo che ti sto chiedendo adesso<br />
Libera espressione<br />
Libera espressione<br />
o.d.t.<br />
GENOVA<br />
Marco Colonna: sax soprano, tenore e baritono<br />
Luca Corrado: basso elettrico<br />
Cristian Lombardi: batteria
lo zoo di berlino<br />
(feat Patrizio Fariselli + Elio)<br />
L’INTERNAZIONALE<br />
autori e compositori<br />
Patrizio Fariselli<br />
Andrea Pettinelli<br />
Diego Pettinelli<br />
patrizio fariselli<br />
GERONTOCRAZIA
“ Articolo Uno<br />
Canzoni sul Lavoro nell’Italia senza Lavoro”<br />
è un progetto ideato e realizzato da:<br />
L’Unità, Ottavo Peccato Records e Consorzio Zdb<br />
Tutti gli artisti hanno collaborato a titolo puramente<br />
e genuinamente GRATUITO al progetto<br />
Si ringraziano:<br />
Radici Nel Cemento,<br />
Mojaf,<br />
Fratelli Di Soledad,<br />
La Linea Di Greta,<br />
Rumore Rosa,<br />
Velvet,<br />
Dulevànd,<br />
Peppe Giuffrida,<br />
Lo Zoo Di Berlino,<br />
O.D.T.,<br />
L’Ipotesi Di Aspen,<br />
Brix!,<br />
Patrizio Fariselli.<br />
Paolo “Pesce” Nanna e <strong>il</strong> regista Michele De Angelis per <strong>il</strong> video<br />
Elio e Patrizio Fariselli per la loro partecipazione al brano “L’Internazionale”<br />
La Redazione de L’Unità<br />
Daniela Amenta, Cesare Buquicchio, Giuseppe Rizzo, Patrizio Bagazzini<br />
e Isabella Corsini<br />
Il Consorzio ZdB:<br />
Andrea e Diego Pettinelli e Volpe Grigia<br />
Ottavo Peccato Records:<br />
Cinzia Squarcia, Giancarlo Gizzi e Vittorio de Mita<br />
Inoltre grazie a:<br />
Pier, Pierfrancesco, Giancarlo e Alessandro di Cose Comuni, David Cacchione di<br />
Gridalo Forte Rcds, Bruno Avramo, Daniele “Danny” Grasselli, Marta Magister<br />
www.unita.it<br />
www.ottavopeccato.com<br />
http://www.consorziozdb.it/
ARTICOLO UNO<br />
1 BANDIERA ROTTA radici nel cemento<br />
2 SIAMO IN TANTI mojaf<br />
3 RIVOLTA 2.0 la linea di greta (feat. M<strong>il</strong>itant A/Assalti Frontali)<br />
4 A VISO APERTO fratelli di soledad<br />
5 TUTTI FIORISCONO IN PRIMAVERA rumore rosa<br />
6 IL TORTO DEI BEATI velvet<br />
7 FRAGILE RIVOLTA dulevand<br />
8 FRANCO peppe giuffrida<br />
9 MERLI IN BOCCA l’ipotesi di aspen<br />
10 LIBERA ESPRESSIONE brix<br />
11 L’INTERNAZIONALE lo zoo di berlino (feat. Fariselli + Elio)<br />
12 GENOVA o.d.t.<br />
13<br />
GERONTOCRAZIA patrizio fariselli