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VITA E CINEMA DI NANNI MORETTI<br />

Nonostante sia considerato un romano doc, Giovanni Moretti nasce a Brunico (BZ) dove i genitori si trovano in<br />

vacanza, il 19 agosto del 1953. Figlio di un docente universitario e di una professoressa di liceo, Nanni coltiva<br />

fin da giovanissimo le sue due più grandi passioni, la pallanuoto ed il cinema, frequenta il liceo classico<br />

Lucrezio Caro e si impegna in gruppi politici extraparlamentari di ispirazione trotzkista.<br />

L'esordio cinematografico di Moretti arriva nel 1973, quando compra la prima cinepresa e realizza in super8 La<br />

sconfitta e Paté de bourgeois. L'anno dopo gira una parodia dei Promessi Sposi dal titolo Come parli fratè,<br />

in cui il giovane regista veste i panni di Don Rodrigo. Tra i protagonisti, Beniamino Placido nei panni del Conte<br />

zio. Nel 1976 esce il primo lungometraggio del regista, Io sono un autarchico, un piccolo caso nei filmclub<br />

romani con i "cinephiles" che si passano la voce. Il successo al botteghino vero e proprio arriva l'anno dopo<br />

con Ecce Bombo che narra le avventure di giovani sfaccendati, annoiati da loro stessi. Si delineano in questi<br />

primi due film alcuni degli elementi ricorrenti del cinema di Moretti, come l'ironia e il disagio esistenziale e compare<br />

per la prima volta sulla scena l’alter ego del regista, Michele Apicella (lo stesso cognome della madre di<br />

Nanni), che ritroveremo nella maggior parte dei suoi film.<br />

Il terzo lungometraggio esce nel 1981, Sogni d'oro, caustica critica al mondo del cinema e riflessione sul<br />

disfarsi della famiglia patriarcale. Per questo film riceve il premio speciale della giuria a Venezia anche se nelle<br />

sale non arriva il successo sperato. A distanza di tre anni esce Bianca (1984), noir irriverente, racconto comico<br />

e disperato sull'amore e le manie di un insegnante di matematica.<br />

Il suo quinto lungometraggio, La messa è finita, (1986) viene premiato con l'Orso d'argento a Berlino. Il film<br />

è la storia di un prete che dopo alcuni anni passati in provincia, torna a Roma dove ritrova gli amici di scuola e<br />

di partito. Un racconto che si allontana dallo stile grottesco dei suoi precedenti, che mette a confronto le utopie<br />

e le speranze del Sessantotto con le inquietudini e le contraddizioni del mestiere di un "piccolo" sacerdote.<br />

Con Angelo Barbagallo fonda nel 1987 la Sacher Produzioni con cui realizza il primo film di Carlo Mazzacurati,<br />

Notte italiana e, l'anno dopo, l'opera prima di Daniele Luchetti dal titolo Domani accadrà.<br />

Nel 1989 esce Palombella Rossa, primo film di Moretti prodotto dalla Sacher, in cui si affronta in modo esplicito<br />

la crisi del PCI in uno scenario metafisico di una partita di pallanuoto. Mentre la maggior parte delle sequenze<br />

sono girate ad Acireale, la scena finale si svolge al Circo Massimo, dove un emblematico sole rosso sorge<br />

su una folla ipnotizzata. In pieno stravolgimento politico del Partito Comunista, nel 1990 Moretti gira La Cosa,<br />

un mediometraggio di un'ora, un collage di dichiarazioni e dibattiti sul nascente PDS. Il titolo di questo documentario<br />

è tratto da una dichiarazione rilasciata da Achille Occhetto sulla nuova forma di partito che va delineandosi.<br />

Un anno dopo, produce ed interpreta Il Portaborse, di Daniele Luchetti, che esce in sala tra le polemiche<br />

per la sua impietosa descrizione del mondo politico. Nello stesso anno, inaugura a Trastevere il Nuovo<br />

Sacher, ristrutturando un vecchio cinema destinato alla chiusura, con l'intento di dare visibilità a film che non

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