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Pieghevole - Associazione castanicoltori del Lario Orientale

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Questo però non basta: è anche indispensabile procedere<br />

ad una potatura di pulizia e ringiovanimento <strong>del</strong>le chiome<br />

ormai compromesse, prima che a farlo sia la, neve o il<br />

vento, con esiti, il più <strong>del</strong>le volte, per una vecchia pianta<br />

ormai troppo indebolita, praticamente letali.<br />

Ci sono poi le selve abbandonate o quelli che una volta<br />

erano i prati arborati, con vecchie piante, a volte maestose,<br />

che però sono state soffocate dal bosco che avanza per<br />

rubare loro spazio vitale e luce o sono prossime ad esserlo.<br />

In questo caso il tempo per intervenire a volte è già<br />

scaduto e ci sono solo piante morte. A volte invece, si<br />

potrebbe ancora intervenire a difesa di questi vecchi<br />

patriarchi, ripulendo le selve da tutte le essenze invasive e<br />

restituendo così a queste povere piante spazio e luce per<br />

non morire.<br />

L'<strong>Associazione</strong><br />

Ecco perché abbiamo dato vita a questa associazione:<br />

perché, per fare tutto quello che abbiamo detto sopra, un<br />

singolo individuo difficilmente ce la farà da solo, ma tanti<br />

singoli individui che si parlano e lavorano insieme per<br />

raggiungere il medesimo scopo, hanno sicuramente<br />

qualche possibilità in più di farcela.<br />

Se vivi in questo territorio ed ami anche tu quello che<br />

amiamo noi e stai facendo, da solo, quello che stiamo<br />

facendo anche noi o vorresti farlo, ti invitiamo a contattarci<br />

ed a diventare socio <strong>del</strong>la nostra <strong>Associazione</strong>, visitando il<br />

nostro sito www.associazione<strong>castanicoltori</strong>larioorientale.it,<br />

oppure mandando una mail a<br />

mauro(g)associazione<strong>castanicoltori</strong>larioorientale.it f oppure,<br />

per telefono, chiamando Mauro al numero 3391914903.<br />

4<br />

ASSOCIAZIONE<br />

CASTANICOLTORI<br />

LARIO<br />

ORIENTALE<br />

Via Vasena 4 - 23831 Sala al Barro (LC)<br />

www.associazione<strong>castanicoltori</strong>larioorientale.it<br />

1


Breve storia<br />

In questi ultimi anni abbiamo assistito ad un crescente<br />

interesse, da parte di un pubblico sempre più vasto, per la<br />

coltura <strong>del</strong> castagno e dei suoi frutti.<br />

Sicuramente hanno avuto un ruolo importante sia la<br />

salubrità che la naturalità dei suoi frutti, le castagne<br />

appunto, anche grazie ad una diffusa informazione presso il<br />

grande pubblico che è stata portata avanti principalmente<br />

da trasmissioni televisive e stampa specializzata.<br />

Recentemente, inoltre, si cerca sempre più di riscoprire e<br />

valorizzare l'impatto che la coltivazione <strong>del</strong> castagno da<br />

frutto ha avuto sul territorio sia a livello paesaggistico che<br />

di salvaguardia <strong>del</strong> territorio stesso e <strong>del</strong>la biodiversità<br />

vegetale ed animale che questo <strong>del</strong>icato ecosistema, che è<br />

la selva castanile, alimenta e sostiene.<br />

E noi, cosa abbiamo fatto <strong>del</strong>le nostre bellissime e<br />

vastissime selve?<br />

Niente. Con l'avvento <strong>del</strong>l'industria, nell'immediato<br />

dopoguerra, abbiamo semplicemente abbandonato tutto e<br />

la maggior parte <strong>del</strong>la nostra popolazione neppure sa, oggi,<br />

cosa sia una selva di castagni da frutto.<br />

Eppure, in mezzo a siffatta totale indifferenza, alcune<br />

persone non hanno avuto il coraggio di abbandonare la<br />

selva di famiglia ed hanno continuato ad occuparsene,<br />

anche se al di fuori <strong>del</strong>la loro normale attività lavorativa:<br />

un hobby! Ecco a cosa si è ridotta la nostra castanicoltura<br />

Lariana.<br />

Le piante madri<br />

Ma è proprio grazie a queste persone se abbiamo adesso la<br />

possibilità, ed è veramente l'ultima, di salvare le nostre<br />

2<br />

antiche varietà locali, individuando, per ogni zona, le<br />

cosiddette "piante madri", cioè quelle di sicura e<br />

consolidata attribuzione varietale che, vista la loro età,<br />

sono probabilmente servite per la raccolta <strong>del</strong>le marze con<br />

cui innestare nuove piante di quella stessa varietà.<br />

Le selve casta ni lì<br />

Subito dopo è necessario tutelare la salute <strong>del</strong>le poche<br />

selve residue ancora coltivate.<br />

Da questo punto di vista, l'invasione <strong>del</strong> Cinipide e gli ultimi<br />

due anni eccezionalmente siccitosi hanno fatto precipitare<br />

una situazione già grave.<br />

Se vogliamo salvare le nostre vecchie piante, dobbiamo<br />

cercare di anticipare quanto più possibile la lotta biologica<br />

al Cinipide, mediante il rilascio capillare sul nostro<br />

territorio, <strong>del</strong> suo insetto antagonista, chiamato Torimide.<br />

3

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