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Lezione geologia e petrografia - UniFI - Dipartimento di Costruzioni ...

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AA 2012-13 Geologia e Petrografia applicate<br />

<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> <strong>Costruzioni</strong> e Restauro<br />

Laboratorio Analisi Materiali<br />

Prof. Carlo Alberto Garzonio


Alcune definizioni….<br />

Definizione <strong>di</strong> minerale:<br />

Sostanza solida naturale con<br />

caratteristiche chimiche fisiche costanti.<br />

deve essersi formato naturalmente<br />

deve essere solido<br />

deve avere una precisa composizione chimica<br />

deve avere una caratteristica struttura<br />

cristallina


Roccia: ogni aggregato <strong>di</strong> materia<br />

minerale, naturalmente formata che<br />

costituisce parte della terra.<br />

Le <strong>di</strong>fferenze tra le rocce possono<br />

essere ascritte alle <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong><br />

associazioni mineralogiche e alla<br />

tessitura delle particelle presenti.


Una descrizione sistematica <strong>di</strong> una roccia<br />

comporta sia una sua classificazione su<br />

base mineralogica sia una descrizione<br />

tessiturale.<br />

Le descrizioni devono essere effettuate a<br />

scala macroscopica e a scala microscopica.<br />

Macroscopica : tessitura <strong>di</strong> una roccia<br />

visibile ad occhio nudo o con una lente<br />

gneiss<br />

granito


Microscopica : aspetto della roccia ad<br />

elevato ingran<strong>di</strong>mento (microscopio)


Classificazione delle rocce<br />

•ROCCE IGNEE<br />

•ROCCE METAMORFICHE<br />

•ROCCE SEDIMENTARIE


•ROCCE IGNEE<br />

Le rocce ignee si formano dal<br />

raffreddamento e dalla soli<strong>di</strong>ficazione<br />

dei magmi<br />

Le rocce ignee effusive si formano dalla<br />

soli<strong>di</strong>ficazione delle lave.<br />

Le rocce ignee intrusive si formano<br />

quando il magma si soli<strong>di</strong>fica all’ interno<br />

della crosta o del mantello.


Il magma è roccia fusa, frammista a<br />

fasi minerali sospese, gas <strong>di</strong>ssolti che si<br />

forma quando la temperatura risale in<br />

maniera sufficiente da far avvenire una<br />

fusione nella crosta o nel mantello.<br />

E’ caratterizzato da un range<br />

composizionale in cui la silice (SiO 2) è<br />

sempre presente<br />

Caratterizzato da alta temperatura;<br />

Ha le proprietà <strong>di</strong> un liquido, inclusa la<br />

capacità <strong>di</strong> fluire.


Rocce ignee: classificazione chimica<br />

Rocce acide: SiO2>65%<br />

Rocce interme<strong>di</strong>e: 52%


Per quanto riguarda la composizione i<br />

magmi possono essere : basaltici, andesitici<br />

e riolitici


La tessitura delle rocce ignee<br />

Le relazioni geometriche tra le componenti<br />

cristalline della roccia e l’eventuale materiale<br />

amorfo presente (vetro o gas nelle cavità)<br />

-Cristallinità (i.e. proporzioni relative tra vetro<br />

e crsitalli)<br />

-Granularità (granulometria dei cristalli)<br />

- Forma dei cristalli<br />

- Relazioni reciproche tre cristalli ed eventuale<br />

materiale amorfo.


Rocce intrusive: totalmente cristalline<br />

equigranulare<br />

a grana grossa<br />

olocristallina, struttura<br />

Distribuzione isotropica dei grani<br />

Non porosi


Rocce effusive: cristallizzazione non completa<br />

Tessitura porfirica<br />

Tessitura vetrosa<br />

Tessitura<br />

pegmatitica


Ci sono rocce ignee che hanno stessa<br />

composizione ma <strong>di</strong>versa tessitura<br />

BASALTO<br />

GABBRO<br />

BASALTO<br />

PORFIRICO


Parco del Bomarzo<br />

Colonna granitica


Rocce magmatiche utilizzate in ambito<br />

regionale e/o locale<br />

Granito dell’Elba<br />

roccia cristallina a grana me<strong>di</strong>o fine <strong>di</strong> colore bianco grigio<br />

con uniforme punteggiatura nera. E’ corretto parlare <strong>di</strong><br />

intrusione monzogranitica-grano<strong>di</strong>oritica. La mineralogia <strong>di</strong><br />

queste rocce è dominata dalla presenza <strong>di</strong> plagioclasio,<br />

quarzo, biotite con apatite, zircone, monazite e allanite<br />

tra gli accessori: spora<strong>di</strong>ca presenza <strong>di</strong> cor<strong>di</strong>erite e raro<br />

l'ortopirosseno ricco in Mg.


Utilizzato sin da epoca romana , si notano ancora<br />

oggi le tracce <strong>di</strong> escavazione.<br />

Grande labrum sbozzato detto “la<br />

nave”<br />

(località Seccheto, Elba)<br />

Ampio uso nel I sec. d.C.<br />

a Roma<br />

Molto usato in epoca<br />

me<strong>di</strong>evale a Pisa<br />

Colonna nei pressi <strong>di</strong> Cavoli


Granito del Giglio<br />

roccia cristallina a grana me<strong>di</strong>o fine <strong>di</strong> colore<br />

bianco grigio con uniforme punteggiatura nera,<br />

con frequenti xenoliti scuri e piccoli granuli<br />

verdastri costituiti da pirite


-Hanno una buona resistenza agli<br />

agenti atmosferici anche se<br />

tendeno a scagliarsi e<br />

<strong>di</strong>saggregarsi a causa delle<br />

variazioni termiche.<br />

-L'abrasione eolica produce<br />

effetti <strong>di</strong> alveolizzazione.<br />

-La presenza <strong>di</strong> pirite, può<br />

generare delle "colature" rosse<br />

rugginose.


ROCCE METAMORFICHE<br />

Metamorfismo: tutti i cambiamenti<br />

nell’insieme dei minerali e nella tessitura<br />

della roccia che si verificano all’interno<br />

della crosta come risultato <strong>di</strong><br />

cambiamenti <strong>di</strong> temperatura e<br />

pressione.<br />

I cambiamenti si verificano allo stato solido.


La deformazione meccanica e la ricristallizzazione<br />

chimica sono processi che si verificano all’interno<br />

delle rocce durante il metamorfismo.


TEMPERATURA:<br />

È il più rilevante dei fattori del metamorfismo<br />

Incremento me<strong>di</strong>o 3°C / 100m con la profon<strong>di</strong>tà<br />

PRESSIONE IDROSTATICA:<br />

Dovuta al peso delle rocce sovrastanti<br />

PRESSIONE ORIENTATA:<br />

Dovuta alla presenza <strong>di</strong> strutture anisotrope<br />

PRESSIONE DEI FLUIDI:<br />

Dovuta alla presenza <strong>di</strong> flui<strong>di</strong>


TIPI DI METAMORFISMO<br />

Metamorfismo <strong>di</strong> contatto<br />

Riscaldamento dato dalla presenza <strong>di</strong> un<br />

corpo intrusivo che crea un’aureola <strong>di</strong><br />

contatto. Crea una ricristallizzazione<br />

chimica ma una ristretta deformazione<br />

meccanica.<br />

Spessore: 100-500 m;<br />

Temperature 300-1200°C<br />

Pressione 2 Kbar


Metamorfismo regionale<br />

Comporta sia deformazione meccanica che<br />

ricristallizzazione chimica<br />

Temperatura 300-700°C<br />

Pressione 2-8 Kbar


Metamorfismo <strong>di</strong> seppellimento<br />

E’ il primo sta<strong>di</strong>o del metamorfismo<br />

slate<br />

Temperature 400-450°C<br />

Pressione 6-8 Kbar


Metamorfismo cataclastico<br />

Deformazione meccanica senza<br />

trasformazioni chimiche.


Cattedrale <strong>di</strong> Milano


Cattedrale <strong>di</strong> Firenze


Rocce metamorfiche utilizzate in<br />

ambito regionale e/o locale<br />

“Marmi Apuani”<br />

si tratta <strong>di</strong> rocce carbonatiche affioranti nel<br />

nucleo apuano. Tale struttura è costituita da<br />

due principali unità metamorfiche, l’autoctono<br />

e le scaglie tettoniche <strong>di</strong> Massa (Unità <strong>di</strong><br />

Massa), sormontate dalla Falda Toscana<br />

(costituita da terreni simili a quelli<br />

dell’autoctono) e dalle unità liguri<strong>di</strong>. L’ evento<br />

metamorfico è avvenuto durante l’Oligocene<br />

(27-10 m.a.) con temp. <strong>di</strong> 350-450 °C e<br />

pressioni <strong>di</strong> 5-6 Kbar.


Marmi Apuani: bianchi<br />

marmo lunense (periodo romano)<br />

marmo <strong>di</strong> Carrara<br />

Statuario marmo calcitico puro a grana grossa <strong>di</strong><br />

colore bianco avorio, a volte con piccole macchie<br />

grigie dovute a pirite microcristallina. Quando<br />

queste impurità sono organizzate in sottili vene<br />

variamente anastomizzate, si parla <strong>di</strong> statuario<br />

venato


Nuvolato marmo calcitico grigio a grana da fine a<br />

me<strong>di</strong>a attraversato da vene e bande più chiare. In<br />

questa varietà si trovano frequenti passaggi a<br />

corpi bar<strong>di</strong>gliacei e metabrecce tipo arabescato


Venato marmo calcitico <strong>di</strong> colore variabiile dal<br />

bianco al grigio chiaro, a grana me<strong>di</strong>a con vene<br />

quasi regolari <strong>di</strong> colore grigio scuro. Questa<br />

varietà è spesso alternata alle metabrecce tipo<br />

arabescato


Or<strong>di</strong>nario marmo calcitico <strong>di</strong> colore<br />

bianco perlaceo, a grana da fine a me<strong>di</strong>o<br />

grossa a fondo omogeneo o con piccole<br />

macchie o vene<br />

Bianco C Bianco CD<br />

Bianco D


Altri tipi <strong>di</strong> marmi apuani e brecce<br />

marmoree:<br />

Bar<strong>di</strong>glio Cappella<br />

Bar<strong>di</strong>glio<br />

Imperiale<br />

Bar<strong>di</strong>glio<br />

Fiorito<br />

Bar<strong>di</strong>glio <strong>di</strong><br />

Carrara


Brecce policrome<br />

Breccia Me<strong>di</strong>cea


Brecce monocrome<br />

Paonazzo<br />

Calacatta<br />

Arabescato


Altri luoghi in Toscana <strong>di</strong> estrazione <strong>di</strong><br />

marmi<br />

Marmi del Campigliese:<br />

metamorfismo <strong>di</strong> contatto<br />

nella parte basale sono presenti marmi grigi e<br />

grigio scuri con venature chiare (bar<strong>di</strong>glio<br />

turchino, Bar<strong>di</strong>glio fiorito). La parte me<strong>di</strong>ana è<br />

costituita da un marmo bianco con rameggiature<br />

rosse e rosate che passa a marmi bianchi e<br />

uniformi (statuario). Al tetto sono presenti<br />

brecce con colorazioni variabili dal giallo<br />

all’ocra simili al Giallo <strong>di</strong> Siena (Broccatello<br />

della Gherardesca)<br />

Uso nel periodo romano o ad<strong>di</strong>rittura etrusco??<br />

L’opera del Duomo <strong>di</strong> Firenze possedeva delle<br />

cave a Campiglia.


Marmi della Montagnola Senese<br />

Marmi <strong>di</strong> debole grado metamorfico, grana<br />

fine (


Giallo broccatello<br />

Giallo Siena


Marmo <strong>di</strong> San Giuliano (Pisa)<br />

Marmo <strong>di</strong> Santa Maria del Giu<strong>di</strong>ce<br />

Calcari ceroi<strong>di</strong> (Rau & Tongiorgi,1974)<br />

marmi calcitici a grana fine (15-40 ) con la<br />

costante presenza <strong>di</strong> dolomite sia <strong>di</strong>ffusa che<br />

concentrata in vene. Appartengono alla Serie<br />

Toscana metamorfica, età Lias inf.<br />

Sono stratigraficamente compresi fra i<br />

Grezzoni alla base e i Calcari selciferi al<br />

tetto.


Torre pendente<br />

Duomo <strong>di</strong> Pisa<br />

Molto usata anche<br />

nella città <strong>di</strong> Lucca.


Fenomeni <strong>di</strong> degrado<br />

(Cattedrale Firenze)<br />

<strong>di</strong>ssoluzione


<strong>di</strong>sgregazione <strong>di</strong>fferenziale per vene


<strong>di</strong>sgregazione <strong>di</strong>fferenziale per laminazioni


Cause della <strong>di</strong>sgregazione<br />

Facciata Duomo<br />

Rivestimento laterale<br />

Marmo tipo A<br />

Marmo tipo B


Serpentinite Verde <strong>di</strong> Prato<br />

Marmo Verde<br />

Nero <strong>di</strong> Prato<br />

Aspetto roccia che presenta <strong>di</strong>verse<br />

tonalità <strong>di</strong> verde, dal chiaro allo scuro fin<br />

quasi al nero, talora con riflessi bluastri. La<br />

struttura può essere uniforme, interrotta da<br />

rare vene biancastre <strong>di</strong> serpentino fibroso<br />

(crisotilo) oppure caratterizzata da un aspetto<br />

meno compatto con numerose vene chiare e<br />

colore verde oliva.<br />

La varietà ranocchiaia si caratterizza per un<br />

colore verde chiaro interessato da un fitto<br />

reticolo <strong>di</strong> vene scure.


Principali cause <strong>di</strong> degrado delle<br />

serpentiniti appenniniche<br />

Colore scuro<br />

Scarsa conducibilità termica<br />

presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>scontinuità fisiche come<br />

le vene <strong>di</strong> crisotilo elevatissimo<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> saturazione in acqua<br />

elevato coefficiente <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

lineare al variare del contenuto in<br />

acqua


ROCCE SEDIMENTARIE<br />

Ogni roccia formata dalla<br />

precipitazione chimica o dalla<br />

se<strong>di</strong>mentazione e cementazione dei<br />

granuli <strong>di</strong> minerali trasportati a un sito<br />

<strong>di</strong> deposizione dall’acqua, dal vento, dal<br />

ghiaccio o dalla gravità.


Classificazione delle rocce se<strong>di</strong>mentarie<br />

ROCCE CLASTICHE<br />

ROCCE BIOGENICHE<br />

ROCCE CHIMICHE<br />

shale<br />

siltstone<br />

sandstone<br />

conglomerate<br />

limestone and dolostone<br />

<strong>di</strong>atomite<br />

residual rocks<br />

evaporites


ROCCE CLASTICHE<br />

Il se<strong>di</strong>mento è trasportato dal vento, dai fiumi,<br />

dai ghiaccia, dai processi <strong>di</strong> frana, dalle<br />

correnti oceaniche. Dopo la deposizione si<br />

verifica la compattazione e la cementazione.<br />

I se<strong>di</strong>menti clastici sono frammenti <strong>di</strong> rocce<br />

derivanti dall’alterazione <strong>di</strong> rocce, spesso<br />

frammisti a resti <strong>di</strong> organismi.


Le particelle <strong>di</strong> se<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>ventano<br />

arrotondate e selezionate durante il trasporto<br />

da parte dell’acqua e del vento, ma non da<br />

parte dei ghiacciai.


Le rocce clastiche vengono classificate<br />

soprattutto in base alle <strong>di</strong>mensioni delle<br />

particelle dominanti.


ROCCE BIOGENICHE<br />

Derivano dalla litificazione <strong>di</strong> se<strong>di</strong>menti<br />

biogenici o comunque <strong>di</strong> se<strong>di</strong>menti con un’elevata<br />

componente organica.<br />

macro<br />

micro


ROCCE CHIMICHE<br />

Rocce che risultano dalla litificazione <strong>di</strong><br />

precipitati organici o inorganici. Molte <strong>di</strong> queste<br />

rocce sono monomineraliche.<br />

macro<br />

micro


Colonne<br />

Sculture in<br />

pietra <strong>di</strong> Lecce


Fontana <strong>di</strong> Trevi


Pietra Serena<br />

Arenaria a grana me<strong>di</strong>o grossa <strong>di</strong> origine<br />

torbi<strong>di</strong>tica appartenente alle formazioni del<br />

Macigno e <strong>di</strong> Monte Mo<strong>di</strong>no al tetto della Serie<br />

Toscana (età Oligocene sup.)<br />

Aspetto omogeneo<br />

colore grigio-azzurrognolo al taglio fresco, da<br />

grigio chiaro ad avana per alterazione<br />

può presentare spora<strong>di</strong>ci inclusi pelitici<br />

la varietà Pietra Bigia presenta colore giallo ocra<br />

Pietra Serena<br />

Pietra Bigia


Sfruttata già in periodo etrusco e romano.<br />

Mura etrusche <strong>di</strong> Fiesole


Fenomeni <strong>di</strong> alterazione<br />

il tipo <strong>di</strong> matrice<br />

la quantità <strong>di</strong> cemento<br />

il tipo <strong>di</strong> minerali argillosi<br />

La presenza <strong>di</strong> acqua nella muratura provoca la<br />

<strong>di</strong>ssoluzione e riprecipitazione del carbonato <strong>di</strong> calcio<br />

con la formazione <strong>di</strong> una crosta poco porosa.<br />

Il <strong>di</strong>lavamento dei minerali argillosi provoca decoesione<br />

del materiale.<br />

La presenza <strong>di</strong> vene <strong>di</strong> calcite determina la formazione<br />

<strong>di</strong> fenomeni <strong>di</strong> degrado <strong>di</strong>fferenziale.


esfoliazione


sbollature


Pietra Forte<br />

Arenaria a grana fine con evidenti laminazioni<br />

convolute e frequenti vene <strong>di</strong> calcite.<br />

il colore è grigio azzurrognolo al taglio fresco,<br />

ocra (“ferrigno”) per alterazione


Palazzo Strozzi<br />

è il materiale da costruzione più<br />

utilizzato nella Firenze me<strong>di</strong>evale in<br />

conci <strong>di</strong> varie <strong>di</strong>mensioni e nel bugnato,<br />

scarsamente usato nella scultura.


Distacco lungo una vena


Laminazioni e vene come causa <strong>di</strong><br />

degrado <strong>di</strong>fferenziale

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