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LE POLEIS UNITE E DIVISE<br />

L’impero persiano, fondato tra l’VIII e <strong>il</strong> VII secolo a.C. dai Medi e dai Persiani, è un’entità<br />

territoriale immensa, che si estende su tutto l’altopiano iranico fino all’Indo.<br />

Retto da un sovrano assoluto, venerato come un dio, l’impero è in continua espansione<br />

verso occidente; i sovrani persiani nutrono infatti da tempo <strong>il</strong> desiderio di assoggettare la<br />

Grecia e di impadronirsi dell’intero Mediterraneo.<br />

Dopo aver domato la ribellione delle città dell’Asia Minore, che da tempo sono tributarie del<br />

regno persiano, <strong>il</strong> re Dario prepara una spedizione contro Tracia e Macedonia.<br />

Iniziano le guerre persiane che per lungo tempo vedranno le pòleis greche combattere unite<br />

contro l’invasore orientale.<br />

La prima guerra persiana, iniziata nel 492 a.C., si conclude con l’inaspettata sconfitta<br />

dell’esercito di Dario, nettamente superiore per numero di soldati, nella decisiva battaglia di<br />

Maratona del 490 a.C.<br />

Alla morte di re Dario, Serse, suo figlio e successore, decide di attaccare nuovamente la<br />

Grecia, assalendola contemporaneamente per terra e per mare: scoppia la seconda guerra<br />

persiana (480-479 a.C.).<br />

Le città greche di fronte a un tale pericolo si riuniscono un una Lega panellenica, che vede<br />

alleate anche le due maggiori póleis: Sparta e Atene.<br />

Sparta, confidando nella sua superiorità m<strong>il</strong>itare terrestre, decide di contrastare l’avanzata<br />

persiana al passo delle Termopoli; dopo due giorni di eroica resistenza l’esercito greco,<br />

guidato dallo spartano Leonida, in seguito a un tradimento, viene sorpreso alle spalle dai<br />

Persiani.<br />

Leonida allora decide di sacrificarsi con i suoi 300 Spartani per coprire la ritirata degli alleati:<br />

l’armata persiana è adesso libera di marciare verso Atene.<br />

In vista dell’imminente attacco nemico, gli Ateniesi decidono di fuggire dalla città, che rimane<br />

deserta e abbandonata al saccheggio di Serse.<br />

Il generale ateniese Temistocle ha in realtà un piano ben preciso: raccolta tutta la flotta in<br />

uno stretto braccio di mare di fronte alle coste dell’Attica, attira le navi persiane che, intralciate<br />

nelle manovre a causa del loro stesso numero e del loro ingombro, vengono distrutte<br />

dalle ag<strong>il</strong>i e veloci triremi greche nella celebre battaglia di Salamina del 480 a.C.<br />

A Serse non rimane che ritornare in patria.<br />

Poco tempo dopo anche <strong>il</strong> resto dell’esercito persiano rimasto sul suolo greco è sconfitto<br />

dalle armate del generale Pausania a Platea, nel 479 a.C.<br />

Le città libere hanno vinto sulla monarchia assoluta, i Greci hanno vinto sui barbari.<br />

Inizia quindi l’età d’oro di Atene, che in poco tempo aumenta notevolmente di prestigio e<br />

potenza.<br />

Dialogo con la storia - A. Brancati, T. Pagliarani - © Rcs Libri Education - La Nuova Italia


LE POLEIS UNITE E DIVISE<br />

Ecco i principali processi condotti da Atene:<br />

1) fonda la Lega di Delo, un’alleanza di città marittime con lo scopo di mantenere in efficienza<br />

una potente flotta da guerra, che presto però si trasforma nello strumento della sua<br />

egemonia su tutto <strong>il</strong> Mar Egeo<br />

2) a partire dal 460 a.C. Pericle diventa protagonista indiscusso della scena politica ateniese<br />

e per i successivi trenta anni attua una politica interna fortemente riformatrice ed estera<br />

decisamente imperialistica<br />

3) sotto Pericle, Atene è capitale dell’arte e dell’economia, viene ricostruita l’Acropoli e <strong>il</strong><br />

Pireo diventa <strong>il</strong> porto più importante del Mediterraneo.<br />

A questo punto lo scontro con l’eterna rivale Sparta è inevitab<strong>il</strong>e: scoppia la guerra del Peloponneso,<br />

dal 431 al 404 a.C., un trentennale conflitto destinato a cambiare per sempre <strong>il</strong><br />

destino di entrambe le città e dell’intera penisola ellenica.<br />

La prima fase, caratterizzata da alterne vicende, si conclude con la pace di Nicia nel 421<br />

a.C.: gli equ<strong>il</strong>ibri non sono cambiati.<br />

Tuttavia la morte di Pericle, le lotte interne per <strong>il</strong> potere e una disastrosa spedizione in Sic<strong>il</strong>ia,<br />

alla ricerca di nuovi alleati, concorrono a indebolire pian piano la potenza ateniese.<br />

Resasi conto del lento naufragio del suo sogno imperiale, alla ripresa delle ost<strong>il</strong>ità, Atene resiste<br />

ancora per qualche anno, ma nel 405 a.C. viene definitivamente sconfitta nella battaglia<br />

di Egospotami: Sparta entra vincitrice nel Pireo (404 a.C.).<br />

La pace che ne consegue è per Atene un vero disastro: oltre all’abbattimento delle mura<br />

difensive del Pireo e alla consegna della flotta, le viene imposto un regime oligarchico di 30<br />

tiranni.<br />

Anche se, poco tempo dopo, un gruppo di es<strong>il</strong>iati con a capo Trasibulo riesce ad abbattere<br />

la tirannide e a restaurare la democrazia, Atene non sarà più capace di tornare agli antichi<br />

splendori.<br />

Nel frattempo l’impero persiano, approfittando della situazione di debolezza che si è venuta<br />

a creare, riprende l’intervento contro le città greche, cercando di metterle le une contro le<br />

altre.<br />

Le póleis combattono tra loro e alla fine sono costrette a firmare la pace di Antalcida nel<br />

386 a.C., che annulla tutti i frutti delle guerre persiane, ripristinando <strong>il</strong> controllo straniero sul<br />

mondo greco.<br />

L’unica città che rifiuta di sottomettersi è Tebe, che per pochi anni, dal 371 al 362 a.C.,<br />

domina lo scenario politico greco; la fine dell’egemonia tebana, decretata da diversi fattori,<br />

apre tuttavia la strada a un nuovo e più temib<strong>il</strong>e nemico: la Macedonia.<br />

Dialogo con la storia - A. Brancati, T. Pagliarani - © Rcs Libri Education - La Nuova Italia

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