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Trattamento ortodontico come causa di riassorbimento ... - Keika.It

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<strong>Trattamento</strong> <strong>ortodontico</strong> <strong>come</strong> <strong>causa</strong> <strong>di</strong> <strong>riassorbimento</strong><br />

ra<strong>di</strong>colare<br />

M. SCANDURRA, A. LIOI, C. CARACCIOLO, A. LETIC-GAVRILOVIC *,<br />

Università la Sapienza <strong>di</strong> Roma<br />

Cattedra <strong>di</strong> Ortognatodonzia<br />

(Titolare: Prof. G. Fratto)<br />

* Università <strong>di</strong> Belgrado, Yugoslavia Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Biochimiche<br />

RIASSUNTO<br />

Presentiamo un'indagine che si ripromette <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are il fenomeno della riza-lisi durante<br />

il trattamento <strong>ortodontico</strong>. Essa si basa sullo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ografie precedenti e<br />

successive alla terapia che permettono <strong>di</strong> valutare attentamente eventuali<br />

rimaneggiamenti ra<strong>di</strong>colari, in particolare dei denti del gruppo anteriore. I risultati<br />

portano a considerare con molta attenzione tale fenomeno che presenta un'incidenza<br />

elevata ed è in correlazione <strong>di</strong>retta con l'età del paziente e la durata del trattamento.<br />

Parole chiave: <strong>Trattamento</strong> <strong>ortodontico</strong>; <strong>riassorbimento</strong> ra<strong>di</strong>colare; maloc-clusione<br />

Key words: Orthodontic treatment; root re-sorption, malocdusion<br />

INTRODUZIONE<br />

Il <strong>riassorbimento</strong> ra<strong>di</strong>colare o rizalisi è un rimaneggiamento della ra<strong>di</strong>ce del dente e può<br />

essere primitivo o secondario (Tab. I). Tale fenomeno, che può anche essere associato al<br />

trattamento <strong>ortodontico</strong> (3, 5, 9, 10, 15, 17, 18, 19, 21-25, 29, 37, 39), è impreve<strong>di</strong>bile,<br />

inevitabile e, quando coinvolge la dentina, <strong>di</strong>viene irreparabile (15). Stu<strong>di</strong> istologici e clinici<br />

riportano una alta incidenza <strong>di</strong> questo fenomeno durante i trattamenti ortodontici e talora<br />

questa situazione può comprometterne seriamente la corretta riuscita. Nella maggior parte dei<br />

casi, tuttavia, il <strong>riassorbimento</strong> ra<strong>di</strong>colare è <strong>di</strong> entità modesta e quin<strong>di</strong> non altera la stabilità e<br />

la funzionalità dei denti trattati se sottoposti a forze ortodontiche congrue (4, 5, 15, 22). Molti<br />

sono stati i tentativi fatti per in<strong>di</strong>viduare le cause della rizalisi e poterla prognosticare, ma i<br />

dati riportati in letteratura non offrono spiegazioni sod<strong>di</strong>sfacenti (4, 5). Diversi fattori<br />

concorrono nel determinare il problema, e tra essi: la suscettibilità in<strong>di</strong>viduale (4), la<br />

pre<strong>di</strong>sposizione ere<strong>di</strong>taria (24), fattori anatomici (14), con<strong>di</strong>zioni siste-miche e locali (5), le<br />

forze applicate.<br />

Il <strong>riassorbimento</strong> ra<strong>di</strong>colare nei denti decidui è un normale ed essenziale processo fisiologico<br />

che prelude l'eruzione del corrispondente dente permanente (6, 25). Nei denti permanenti, al<br />

contrario, è un fenomeno che sconfina nella patologia. Tra le cause <strong>di</strong> rizalisi in letteratura è<br />

riportato (25, 27, 31): a- Denti in inclusione parziale o totale che impattano contro la ra<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />

denti contigui normalmente erotti provocando lesioni da compressione e da attrito alla<br />

struttura ra<strong>di</strong>colare su cui agiscono; b-infiammazioni periapicali e parodontali; c-l'impianto o<br />

il reimpianto dentale; d-trauma occlusale continuo; e-tumori o cisti; f-patologie metaboliche e<br />

sistemiche (ipoti-roi<strong>di</strong>smo, iperpituitarismo, ecc); g- para-funzioni, quali l'onicofagia o anche<br />

la deglutizione atipica; h- trattamenti ortodonti-ci; i- fattori i<strong>di</strong>opatici.


Il <strong>riassorbimento</strong> ra<strong>di</strong>colare conseguente ad un trattamento <strong>ortodontico</strong> è dovuto alla flogosi,<br />

quin<strong>di</strong> alla presenza <strong>di</strong> cellule multinucleate che colonizzano la superficie non mineralizzata<br />

del cemento ra<strong>di</strong>colare. Le lacune <strong>di</strong> <strong>riassorbimento</strong> si presentano principalmente dal lato<br />

della pressione (4, 5, 27) e, solo raramente, da quello della tensione parodontale. Il<br />

<strong>riassorbimento</strong> sembra originare nelle stesse aree da cui origina il <strong>riassorbimento</strong> osseo<br />

fisiologico durante il trattamento <strong>ortodontico</strong> (26), essendo tali aree più suscettibili ai<br />

cambiamenti pressori locali.<br />

Nella consequenzialità degli eventi patologici, la rizalisi è successiva alla ialinizzazione<br />

parodontale durante il trattamento <strong>ortodontico</strong> e si verifica nelle a<strong>di</strong>acenze <strong>di</strong> essa (4). La<br />

ialinizzazione è un fenomeno notoriamente patologico, anche se spesso ricercata nei<br />

trattamenti <strong>di</strong> natura ortope<strong>di</strong>ca, <strong>causa</strong>ta dall'applicazione <strong>di</strong> una forza non biologica, cioè<br />

eccessiva, che determina un'ischemia più o meno protratta del tessuto parodontale: esso<br />

degenera, accumulando una sostanza <strong>di</strong> natura eterogenea Pas positiva. L'evoluzione della<br />

zona ialina può essere sud<strong>di</strong>visa in tre fasi: degenerazione del tessuto, lisi enzimatica,<br />

guarigione. L'eliminazione del tessuto necrotico è associata al processo <strong>di</strong> <strong>riassorbimento</strong><br />

(30), caratterizzato da una attivazione osteoclastica e macrofagica, che determina la<br />

scomparsa del tessuto compromesso, tra cui anche quello ra<strong>di</strong>colare.<br />

Esistono vari fattori implicati nel <strong>riassorbimento</strong> ra<strong>di</strong>colare: esso può essere secondario a un<br />

trattamento <strong>ortodontico</strong>, a <strong>causa</strong> <strong>di</strong> forze non biologiche, trattamenti prolungati, movimenti


intrusivi, spostamenti eccessivi (7, 11-16, 28, 31, 35), o può essere con<strong>di</strong>zionato dalla<br />

suscettibilità in<strong>di</strong>viduale (12, 13, 25, 27, 34), dalle caratteristiche dentali (14), dall'età<br />

avanzata (27, 31), dalla densità ossea (2, 19), dal sesso (8, 14), dal tipo <strong>di</strong> malocclusione (38),<br />

dalle con<strong>di</strong>zioni sistemiche (2, 10, 33, 36) e dalla malnutrizione (20).<br />

Scopo del lavoro<br />

» stata effettuata una indagine al fine <strong>di</strong> verificare l'incidenza dei riassorbimenti ra-<strong>di</strong>colari e i<br />

loro rapporti con il sesso, l'età, la durata del trattamento e il tipo <strong>di</strong> malocclusione in un<br />

gruppo <strong>di</strong> soggetti sottoposti in precedenza a terapia ortodontica fissa.<br />

MATERIALI E METODI<br />

Sono stati esaminati 48 soggetti, 23 <strong>di</strong> sesso maschile e 25 <strong>di</strong> sesso femminile, <strong>di</strong> età<br />

compresa tra 9 e 26 anni, trattati presso il Servizio Speciale <strong>di</strong> Ortognatodonzia e Gnatologia<br />

dell'Università <strong>di</strong> Roma "La Sapienza".<br />

Il campione è stato selezionato in base alla presenza <strong>di</strong> ortopantomografie con <strong>di</strong>storsioni<br />

minime, precedenti e successive al trattamento <strong>ortodontico</strong>, effettuato con apparecchiature<br />

fisse, su entrambe le arcate, per un periodo variabile da 18 a 36 mesi. Per ciascun soggetto<br />

sono state osservate le ortopantomografie precedenti e successive al trattamento nelle quali,<br />

attraverso un attento confronto, è stata rilevata la eventuale presenza <strong>di</strong> arrotondamenti degli<br />

apici ra<strong>di</strong>colari degli incisivi e canini superiori ed inferiori attestanti un avvenuto<br />

<strong>riassorbimento</strong> ra<strong>di</strong>colare a quei livelli. Sono stati considerati solo questi elementi dentali<br />

perchè, <strong>come</strong> affermato nella letteratura più recente, risultano essere quelli più colpiti dal<br />

fenomeno (18, 25, 27, 32), e anche a <strong>causa</strong> dell'immaturità apicale dei denti posteriori ad<br />

inizio terapia, frequentemente riscontrata nei soggetti in esame, che non permette un corretto<br />

confronto con le immagini ra<strong>di</strong>ografiche <strong>di</strong> fine terapia.<br />

I soggetti sono stati <strong>di</strong>stinti in 3 gruppi, in base al tipo <strong>di</strong> malocclusione; sono stati, inoltre,<br />

considerati vari parametri (Tab. II).<br />

Per consentire un corretto raffronto dei rapporti tra riassorbimenti ra<strong>di</strong>colari ed età del<br />

soggetto, è stata effettuata una <strong>di</strong>visione del campione in tre fasce <strong>di</strong> età: la prima costituita da<br />

soggetti <strong>di</strong> età compresa tra 9 e 15 anni, la seconda tra 16 e 21, la terza tra 22 e 26.<br />

Per valutare l'incidenza dei riassorbimenti ra<strong>di</strong>colari in rapporto alla durata del trattamento, il<br />

campione è stato sud<strong>di</strong>viso in tre gruppi: il primo che comprende i trattamenti attivi della<br />

durata da 18 a 23 mesi; il secondo da 24 a 30 mesi; ed infine il terzo da 31 a 36 mesi.


RISULTATI<br />

L'osservazione del campione evidenzia (Tab. Ili) <strong>come</strong>, su 48 soggetti in esame, 26 soggetti<br />

mostrano rimaneggiamenti api-cali: si ha quin<strong>di</strong> una frequenza <strong>di</strong> incidenza dei riassorbimenti<br />

ra<strong>di</strong>colari pari al 54%. Dei 26 soggetti che presentano riassorbimenti ra<strong>di</strong>colari si riscontra un<br />

solo elemento colpito da rimodellamento apicale nel 19,2%; due e quattro denti riassorbiti nel<br />

23%; cinque, sette e do<strong>di</strong>ci denti riassorbiti nel 3.8%; sei denti nel 7,7%; infine otto elementi<br />

colpiti nel 23%.<br />

In relazione al sesso è possibile osservare che nel gruppo maschile, composto da 23 soggetti,<br />

13 soggetti mostrano riassorbimenti, cioè il 56,5%, con una me<strong>di</strong>a per ciascuno <strong>di</strong> 5 elementi<br />

colpiti; mentre in quello femminile, formato da 25 soggetti, 13 hanno riassorbimenti, cioè il<br />

52% dei casi con una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 3,3 denti a paziente. Su un totale <strong>di</strong> 109 denti riassorbiti, gli<br />

incisivi centrali superiori presentano riassorbimenti ra<strong>di</strong>colari nel 32,1% delle osservazioni<br />

(35 denti in 19 soggetti); gli incisivi centrali inferiori nel 23,8% (26 denti in 14 soggetti); gli<br />

incisivi laterali superiori nel 21,1% (23 denti in 11 soggetti); gli incisivi laterali inferiori nel<br />

19,3% (20 denti in 10 soggetti) ed infine i canini nel 3,7% (4 denti in un solo soggetto). Circa<br />

l'incidenza dei riassorbimenti ra<strong>di</strong>colari nei <strong>di</strong>versi trattamenti in relazione al tipo <strong>di</strong><br />

malocclusione osserviamo che: per la classe I si sono riscontrati riassorbimenti in 9 soggetti<br />

su 14, quin<strong>di</strong> nel 64,3% dei casi, con 37 denti, ossia con il 22% degli elementi dentari<br />

osservati nei 9 soggetti positivi al <strong>riassorbimento</strong> per questa malocclusione e una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 4<br />

denti riassorbiti per ogni soggetto.<br />

Per la classe II il trattamento ha prodotto riassorbimenti in 9 soggetti su 21, cioè nel 43% dei<br />

casi, con 42 denti, ossia il 16,4% degli elementi dentari osservati nei soggetti con<br />

<strong>riassorbimento</strong> per questa malocclusione e una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 4,6 denti riassorbiti ciascuno. Per la<br />

classe III si osserva rimodellamento apicale in 8 soggetti su 13, quin<strong>di</strong> nel 69,2% dei casi, con<br />

32 denti riassorbiti, ossia con il 33,3% del totale dei denti dei soggetti colpiti e con una me<strong>di</strong>a<br />

<strong>di</strong> 4 denti a paziente. L'interessamento ra-<strong>di</strong>colare dei singoli elementi dentari varia secondo il<br />

tipo <strong>di</strong> malocclusione trattato. Gli incisivi centrali superiori sono interessati da <strong>riassorbimento</strong><br />

ra<strong>di</strong>colare nelle seguenti percentuali: 87,5% per la classe I; 57,1% per la classe II; 53,8% per<br />

la classe III. Rilevante, rispetto agli altri valori, è l'osservazione che canini riassorbiti sono<br />

presenti solo nel trattamento delle classi III, con il 30,8% <strong>di</strong> incidenza. L'influenza dell'età sul<br />

<strong>riassorbimento</strong> ra<strong>di</strong>colare si è rilevata notevole, infatti nella fascia <strong>di</strong> età che va da 9 a 15 anni,<br />

12 soggetti su 27 osservati, cioè il 48% dei casi, mostrano riassorbimenti ra<strong>di</strong>colari, con una


me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 2,9 denti riassorbiti per ciascuno. Nella fascia <strong>di</strong> età da 16 a 21 anni, 7 soggetti su 11<br />

osservati, ossia il 63,5% dei casi, denotano rimaneggiamenti apicali, con 6,5 denti<br />

compromessi in me<strong>di</strong>a per ognuno.<br />

Infine nella fascia <strong>di</strong> età da 22 a 26 anni, 8 soggetti su 10 osservati, l'80% dei casi, mostrano<br />

accorciamenti ra<strong>di</strong>colari, con una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 3,5 denti ciascuno. Anche i dati relativi alla durata<br />

del trattamento sono risultati importanti; infatti i soggetti sottoposti a trattamento per un<br />

periodo compreso tra 18 e 23 mesi sono 15 e 5 mostrano riassorbimenti ra<strong>di</strong>colari, il 33,3%<br />

dei casi; quelli trattati da 24 a 30 mesi sono 17 soggetti e 8 mostrano riassorbimenti, il 47 %<br />

dei casi; infine quelli trattati da 31 a 36 mesi sono 16 soggetti e 13 <strong>di</strong> loro, pari all'81%,<br />

presentano riassorbimenti ra<strong>di</strong>colari.


DISCUSSIONE<br />

La maggiore frequenza <strong>di</strong> riassorbimenti ra<strong>di</strong>colari è stata osservata a carico degli incisivi<br />

centrali superiori (1,3,7,17,18), presumibilmente a <strong>causa</strong> dei maggiori spostamenti <strong>di</strong> cui sono<br />

vittime in corso <strong>di</strong> trattamento <strong>ortodontico</strong>. Seguono gli incisivi centrali inferiori, quelli<br />

laterali superiori, quin<strong>di</strong> i laterali man<strong>di</strong>bolari ed infine i ca-nini. I risultati relativi al<br />

<strong>riassorbimento</strong> ra-<strong>di</strong>colare correlato alla classe scheletrica attestano la maggiore incidenza nel<br />

trattamento della classe I che è caratterizzato, nella maggior parte dei casi, da movimenti ortodontici<br />

atti alla risoluzione <strong>di</strong> affollamenti e, spesso, richiede estrazioni: prevede un tempo<br />

<strong>di</strong> trattamento più lungo. I soggetti con malocclusione <strong>di</strong> classe II mostrano una minore<br />

incidenza <strong>di</strong> riassorbimenti ra<strong>di</strong>colari rispetto ai soggetti con malocclusioni <strong>di</strong> classe I. Le<br />

malocclusioni <strong>di</strong> classe III hanno evidenziato una incidenza <strong>di</strong> riassorbimenti ra<strong>di</strong>colari<br />

interme<strong>di</strong>a rispetto alle altre <strong>di</strong>sgnazie, fatta eccezione per i canini, che hanno mostrato le<br />

incidenze più alte. Il sesso dei soggetti non ha influenzato in modo determinante l'insorgenza<br />

<strong>di</strong> rimaneggiamenti apicali; infatti la leggera <strong>di</strong>fferenza riscontrata a svantaggio del sesso<br />

maschile può essere dovuta all'esiguità del campione stu<strong>di</strong>ato. Discorso <strong>di</strong>verso merita la<br />

relazione con l'età del soggetto <strong>ortodontico</strong>, che, invece incide fortemente sull'insorgenza e<br />

l'evoluzione dei fenomeni <strong>di</strong> ri-zalisi associati ad una terapia ortodontica. Maggiore è l'età,<br />

maggiore risulta l'incidenza dei riassorbimenti ra<strong>di</strong>colari, con aumento relativo <strong>di</strong> incidenza, a<br />

seconda dell'età del soggetto <strong>ortodontico</strong>, dal 48% per la fascia <strong>di</strong> età dai 9 ai 15 anni, fino<br />

all'80% per la fascia <strong>di</strong> soggetti dai 22 ai 26 anni. La durata del trattamento si è rivelata<br />

determinante per l'insorgenza <strong>di</strong> riassorbimenti ra<strong>di</strong>colari (8,9,14,16,26,35): più lungo è il<br />

periodo <strong>di</strong> trattamento, più alta risulta l'incidenza <strong>di</strong> rimaneggiamenti ra<strong>di</strong>colari con una<br />

frequenza che dal 33,3% per i trattamenti da 18 a 23 mesi, arriva a superare l'80% nei soggetti<br />

trattati oltre i trenta mesi.<br />

CONCLUSIONI<br />

Purtroppo ancora oggi le domande su quali siano le forze ottimali nei movimenti ortodontici<br />

per evitare riassorbimenti e sulla pre<strong>di</strong>cibilità <strong>di</strong> essi rimangono con risposte incomplete.<br />

» possibile e doveroso, comunque, osservare un attento protocollo volto alla limitazione dei<br />

danni che possono insorgere a <strong>causa</strong> <strong>di</strong> un eccessivo fenomeno <strong>di</strong> rizalisi:<br />

1. Il paziente o i suoi parenti devono essere avvisati che il <strong>riassorbimento</strong> ra-<strong>di</strong>colare può<br />

essere una complicanza del trattamento <strong>ortodontico</strong>.<br />

2. » consigliabile effettuare un full endo-rale completo prima <strong>di</strong> iniziare le cure ed effettuare<br />

controlli ra<strong>di</strong>ografici perio<strong>di</strong>ci durante il trattamento, il primo a 3, 6 mesi dall'inizio del<br />

trattamento attivo.<br />

3. Il trattamento <strong>ortodontico</strong> dovrebbe essere iniziato il prima possibile e terminato appena si<br />

notano segni <strong>di</strong> riassorbimenti ra<strong>di</strong>colari; nei soggetti adulti il controllo deve essere più<br />

rigoroso e le forze applicate più leggere.<br />

4. Le forze ortodontiche devono essere intermittenti e leggere (biologiche).<br />

5. Quando si riscontrano riassorbimenti durante il trattamento attivo esso deve essere<br />

interrotto e bisogna cercare un compromesso.


6. Abitu<strong>di</strong>ni quali l'onicofagia o la pressione della lingua devono essere interrotte, in quanto il<br />

<strong>riassorbimento</strong> ra<strong>di</strong>-colare è maggiore in questo tipo <strong>di</strong> pazienti ortodontici.<br />

7. Tutti i tipi <strong>di</strong> movimenti dentali possono <strong>causa</strong>re riassorbimenti ra<strong>di</strong>colari, in particolare<br />

quelli intrusivi.<br />

8. Occlusione traumatica e jingling sono potenzialmente dannosi per le ra<strong>di</strong>cied è<br />

consigliabile terminare il trattamento con un'occlusione corretta.<br />

9. Il tempo <strong>di</strong> trattamento deve essere il minore possibile, pur rispettando gli altri principi<br />

generali.<br />

10. I denti traumatizzati devono essere trattati con maggiore cura, essendo più suscettibili a<br />

rimaneggiamenti ra<strong>di</strong>colari.<br />

11. Controlli me<strong>di</strong>ci e anamnesi familiare hanno valore soprattutto in presenza <strong>di</strong> imponenti<br />

fenomeni riassorbitivi.<br />

12. Se il <strong>riassorbimento</strong> ra<strong>di</strong>colare continua anche dopo la rimozione delle apparecchiature<br />

ortodontiche devono essere effettuati trattamenti canalari sequenziali con idrossido <strong>di</strong> Ca e<br />

definitive con guttaperca.<br />

Nonostante tutto, in base alle osservazioni fatte, è estremamente raro notare riassorbimenti<br />

ra<strong>di</strong>colari tali da porre in pericolo la stabilità del dente; pertanto il rapporto costo/beneficio<br />

cade a netto favore <strong>di</strong> quest'ultimo. Il trattamento orto-dontico infatti, se correttamente<br />

eseguito, comporta minimi danni biologici che risultano essere del tutto accettabili, se<br />

paragonati con i suoi benefici.<br />

SUMMARY<br />

In this study are presented thè results of thè effects of orthodontic treartments upon root<br />

resorption. Dependently thè type of malocclusion ali teeth and particulariy thè superior<br />

incisive's root resorption were examined ra-<strong>di</strong>ographically, before and after thè<br />

orthodontic therapy. Root risalisis of superior incisives were <strong>di</strong>ssected in ali casis, since<br />

<strong>di</strong>fferent types of orthodontic treatments in our study, have always include those teeth.<br />

Resuits show that root resorption after thè orthodontic appliances usage, significantly<br />

depends on patient's age and durability of treatment.<br />

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