Granata S. Il trattamento della DE ispirato al ... - Sebastianolupo.It
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<strong>Il</strong> <strong>trattamento</strong> <strong>della</strong><br />
dislessia <strong>ispirato</strong> <strong>al</strong><br />
B<strong>al</strong>ance Model:<br />
la stimolazione<br />
tachistoscopica<br />
Sabina <strong>Granata</strong><br />
Istituto di Psicologia e<br />
Psicoterapia “EGLE”<br />
Catania - Modica<br />
Portop<strong>al</strong>o di Capo Passero<br />
13 aprile 2013
La dislessia evolutiva<br />
• La dislessia evolutiva (<strong>DE</strong>) deriva da una cattiva<br />
attivazione e organizzazione di una serie di funzioni<br />
che, se ben coordinate, permettono di passare d<strong>al</strong>la<br />
percezione di un testo scritto <strong>al</strong>l’identificazione delle<br />
lettere e delle parole e poi <strong>al</strong>l’estrazione di un<br />
significato.<br />
• Le funzioni deficitarie implicate nel processo<br />
possono essere diverse nei diversi casi e con esse<br />
varia la gravità del disturbo (Lorusso et <strong>al</strong>.,2008).
Le princip<strong>al</strong>i funzioni implicate nella lettura<br />
sono quelle di tipo linguistico e visuo-percettivo<br />
• Funzioni linguistiche<br />
ridotta capacità di percepire, distinguere e<br />
manipolare i suoni del linguaggio (deficit fonologico<br />
e metafonologico), difficoltà nel distinguere<br />
chiaramente i suoni che compongono le parole,<br />
nell’associare il suono <strong>al</strong>la lettera corrispondente, nel<br />
mettere insieme i suoni per formare parole.
• Funzioni di percezione visiva e di<br />
foc<strong>al</strong>izzazione attentiva<br />
deficit di processamento percettivo dell’informazione<br />
visiva (inversioni di lettere, errori di<br />
specularità, percezione delle parole sovrapposte o in<br />
movimento) o uditiva, ridotta abilità di<br />
foc<strong>al</strong>izzazione su singoli elementi escludendo quelli<br />
di sfondo.
<strong>Il</strong> modello evolutivo dei processi di lettura<br />
secondo Bakker
La specificità emisferica nei processi di lettura<br />
L’emisfero destro L’emisfero sinistro<br />
• funzioni di tipo<br />
visuospazi<strong>al</strong>e<br />
• processi di tipo glob<strong>al</strong>e<br />
e sintetico<br />
• apprendimento di<br />
informazioni nuove<br />
• funzioni linguistiche<br />
• processi di tipo an<strong>al</strong>itico<br />
e sequenzi<strong>al</strong>e<br />
• approfondimento e<br />
organizzazione di<br />
informazioni già note
Lo sviluppo dei processi di lettura<br />
• Secondo Bakker, nelle prime fasi di apprendimento<br />
<strong>della</strong> lettura è chiamato in causa soprattutto<br />
l’emisfero cerebr<strong>al</strong>e destro, mentre nelle fasi più<br />
avanzate il processo di lettura è affidato<br />
prev<strong>al</strong>entemente <strong>al</strong>l’emisfero sinistro.
FASE I<br />
• testo scritto come insieme di stimoli poco<br />
familiari e percettivamente complessi<br />
• importanza dell’an<strong>al</strong>isi visuopercettiva, mediata<br />
d<strong>al</strong>l’emisfero destro.
FASE II<br />
• familiarizzazione con le caratteristiche percettive<br />
del testo scritto<br />
• automatizzazione dei processi di decodifica<br />
• passaggio a strategie di lettura basate sulle<br />
caratteristiche linguistiche del testo<br />
(riconoscimento di morfemi, anticipazione sulla<br />
base <strong>della</strong> struttura sintattica e semantica <strong>della</strong><br />
frase), mediate d<strong>al</strong>l’emisfero sinistro.
FASE III<br />
• Equilibrio e interscambio tra i contributi dei due<br />
emisferi<br />
B<strong>al</strong>ance Model
Ipotesi interemisferica <strong>della</strong> <strong>DE</strong><br />
• Secondo Bakker, i bambini dislessici incontrano<br />
delle difficoltà nello “spostamento” interemisferico<br />
• <strong>Il</strong> bambini che continuano a privileggiare l’emisfero<br />
destro, presentano una lettura lenta e frammentaria<br />
(dislessia P).<br />
• I bambini che passano, invece, <strong>al</strong>l’emisfero sinistro<br />
troppo presto, o addirittura fin d<strong>al</strong>l’inizio, leggono<br />
molto velocemente ma commettono numerosi errori<br />
(dislessia L).
La v<strong>al</strong>utazione <strong>della</strong> performance di lettura
Parametri di v<strong>al</strong>utazione <strong>della</strong> lettura<br />
(consensus conference, 2007)<br />
• Indice di rapidità<br />
V<strong>al</strong>uta i tempi di lettura del brano, rapportando<br />
il numero di sillabe lette <strong>al</strong> secondo<br />
• Indice di correttezza<br />
V<strong>al</strong>uta il grado di accuratezza nella lettura di un<br />
brano, dunque la quantità e il tipo di errori<br />
commessi (sostanzi<strong>al</strong>i e tempo-disperdenti)
Errori sostanzi<strong>al</strong>i<br />
omissioni di grafemi e sillabe<br />
(Fonte-fote; tavolo-volo; tavolo-t<strong>al</strong>o;ecc.)<br />
aggiunte<br />
(tavolo-tavovolo; copia-scoppia; ecc)<br />
sostituzioni<br />
(semaforo-seminato; copriletto-coprifuoco;ecc)<br />
inversioni di sillabe<br />
(in-ni; <strong>al</strong>-la; cra-car; cavolo-c<strong>al</strong>ovo; ecc)<br />
errori combinati
Errori tempo-disperdenti<br />
autocorrezioni<br />
lettura sillabica<br />
b<strong>al</strong>bettamenti<br />
ripetizioni<br />
errata prosodia e sua correzione
Sottotipi di dislessia<br />
Dislessia<br />
Percettiva<br />
Dislessia<br />
Mista<br />
Dislessia<br />
Linguistica
Dislessia percettiva<br />
• Presentano un’ ipoattivazione dell’emisfero sinistro<br />
• Ricorrono esclusivamente a strategie percettive,<br />
perseverando in una an<strong>al</strong>isi visuopercettiva del<br />
materi<strong>al</strong>e scritto<br />
• Si caratterizzano per una lettura molto lenta ma<br />
corretta (parola per parola o sillaba per sillaba)<br />
• Effettuano errori “tempo - disperdenti”, qu<strong>al</strong>i<br />
autocorrezioni, lettura sillabica, b<strong>al</strong>bettamenti,<br />
ripetizioni, errata prosodia e sua correzione
Dislessia linguistica<br />
• Presentano un’ ipoattivazione dell’emisfero destro<br />
• Tentano di processare l’informazione contenuta nel<br />
testo mediante strategie linguistiche di tipo<br />
semantico e sintattico, manifestando uno stile di<br />
lettura di tipo anticipatorio.<br />
• Si caratterizzano per una lettura più veloce ma<br />
inaccurata per un’ insufficiente mediazione nel<br />
corso <strong>della</strong> decodifica.<br />
• Predominano errori sostanzi<strong>al</strong>i, qu<strong>al</strong>i omissioni,<br />
aggiunte, sostituzioni, inversioni, errori combinati.
Dislessia mista<br />
• Sono caratterizzati da deficit sia visuopercettivi<br />
che linguistici<br />
• Effettuano errori sia “tempo - disperdenti”<br />
che “sostanzi<strong>al</strong>i”
<strong>Il</strong> <strong>trattamento</strong> riabilitativo<br />
<strong>ispirato</strong> <strong>al</strong> B<strong>al</strong>ance Model
Prerequisiti<br />
• Può essere rivolto bambini di età scolare, che<br />
hanno già acquisito le regole di conversione<br />
grafema-fonema e fusione fonemica.<br />
• Le performances di lettura devono essere<br />
rapportabili <strong>al</strong>la fine 2° - inizio 3° elementare.<br />
• Può essere proposto anche in presenza di<br />
difficoltà fonologiche e deficit attentivi ma non<br />
di iperattività.
I principi del <strong>trattamento</strong><br />
l’automatizzazione attraverso pressione<br />
tempor<strong>al</strong>e e ritmi serrati<br />
l’<strong>al</strong>lenamento delle diverse componenti in<br />
par<strong>al</strong>lelo<br />
l’esplicitazione e la foc<strong>al</strong>izzazione delle<br />
strategie d’approccio.
Obiettivi dell’intervento riabilitativo<br />
STIMOLARE L’EMISFERO IPOATTIVATO<br />
NEI PROCESSI DI LETTURA
<strong>Il</strong> <strong>trattamento</strong> viene diversificato in base<br />
<strong>al</strong> tipo di dislessia<br />
DISLESSIA L<br />
DISLESSIA P<br />
DISLESSIA M<br />
stimolando l'emisfero destro e i<br />
processi di tipo percettivo/decifratorio<br />
stimolando emisfero sinistro e i<br />
processi di tipo<br />
linguistico/anticipatorio<br />
stimolando prima l’emisfero destro poi<br />
il sinistro, ripercorrendo le tappe<br />
fisiologiche dell’apprendimento <strong>della</strong><br />
lettura previste d<strong>al</strong> modello evolutivo
Mod<strong>al</strong>ità di<br />
<strong>trattamento</strong><br />
• DIRETTA<br />
stimola l’emisfero ipoattivato<br />
manipolando le mod<strong>al</strong>ità di invio<br />
sensori<strong>al</strong>e (visiva o tattile).<br />
• INDIRETTA<br />
la stimolazione emisfero specifica si<br />
re<strong>al</strong>izza manipolando le caratteristiche<br />
del compito e del materi<strong>al</strong>e.
Mod<strong>al</strong>ità diretta di tipo visivo<br />
Stimolazione emisferospecifica visiva (V-HSS)<br />
• proiezione nell’emicampo visivo controlater<strong>al</strong>e<br />
• sistema di controllo fissazione<br />
• durata di presentazione degli stimoli
<strong>Il</strong> tachistoscopio (Ott, Tavella, Morchio e Pesenti,1998)
<strong>Il</strong> tachistoscopio (Savelli e Pulga, 2006)
Flashword 3 (Masutto e Fabbro, 1995)
Mod<strong>al</strong>ità diretta di tipo tattile<br />
Stimolazione tattile (T-HSS)<br />
• lettere 3D più/meno<br />
facilmente riconoscibili<br />
• scatola di legno come<br />
da modello Bakker<br />
Bakker , 1990.
Mod<strong>al</strong>ità indiretta<br />
• Tipo di materi<strong>al</strong>e<br />
Percettivamente o linguisticamente complesso<br />
• Tipo di compito<br />
Percettivo /decifratorio<br />
Anticipatorio/linguistico<br />
Lettura vs. Scrittura
<strong>Il</strong> <strong>trattamento</strong>: dislessia percettiva<br />
• Nella dislessia percettiva, la stimolazione<br />
è diretta <strong>al</strong>l’emisfero sinistro e ai<br />
processi di tipo linguistico/anticipatorio<br />
• In questo caso le parole vengono<br />
proiettate nella parte destra del campo<br />
visivo o presentate mentre si stimolano<br />
le dita <strong>della</strong> mano destra.<br />
• La stimolazione indiretta dell'emisfero<br />
sinistro si ottiene, ad esempio, chiedendo<br />
<strong>al</strong> paziente di trovare parole in rima tra<br />
loro.
<strong>Il</strong> <strong>trattamento</strong>: dislessia linguistica<br />
• Nella dislessia linguistica la stimolazione<br />
è diretta <strong>al</strong>l'emisfero destro e ai processi<br />
di tipo percettivo/ decifratorio<br />
• A questo scopo <strong>al</strong>cune parole vengono<br />
proiettate <strong>al</strong>l'interno dell’emicampo di<br />
sinistra o vengono presentate mentre si<br />
stimolano le dita <strong>della</strong> mano sinistra.<br />
• La struttura superfici<strong>al</strong>e del testo viene<br />
resa complessa a livello percettivo, per es.<br />
rimescolando le lettere <strong>al</strong> suo interno in<br />
modo da coinvolgere l'emisfero destro<br />
nell'elaborazione del testo.
<strong>Il</strong> <strong>trattamento</strong>: dislessia mista<br />
• Nella dislessia mista, il <strong>trattamento</strong> ripercorre le<br />
tappe fisiologiche dell’apprendimento <strong>della</strong><br />
lettura previste d<strong>al</strong> modello evolutivo secondo le<br />
mod<strong>al</strong>ità sopra indicate.
Studi sull’efficacia del metodo Bakker<br />
(Bakker, Bouma, & Gardien, 1990; Bakker, Moerland,<br />
& Goekoop-Hoefkens, 1981; Grace & Spreen, 1994;<br />
Robertson, 2000).
Studio sugli effetti del <strong>trattamento</strong> <strong>ispirato</strong> <strong>al</strong><br />
b<strong>al</strong>ance model in bambini dislessici<br />
(Facoetti, Lorusso et <strong>al</strong>. 2006)<br />
Metodo Bakker vs <strong>trattamento</strong> linguistico generico<br />
▫ Accuratezza<br />
▫ Velocità<br />
▫ Memoria<br />
▫ Abilità metafonologiche<br />
▫ Consapevolezza fonemica
Effetti del <strong>trattamento</strong>
Effetti del <strong>trattamento</strong>
Risultati<br />
• Improvement in reading accuracy was<br />
significantly greater in the VHSS group than in<br />
the RT group. Significant improvements were<br />
<strong>al</strong>so observed for memory and phonemic skills.
Studio tra sottotipi di dislessia e tipi di<br />
<strong>trattamento</strong> (Lorusso, Facoetti e Bakker 2011)<br />
• Viene confermata l’efficacia del <strong>trattamento</strong> <strong>ispirato</strong> <strong>al</strong><br />
b<strong>al</strong>ance model soprattutto nella correttezza<br />
• Viene rilevato che i risultati del/i <strong>trattamento</strong>/i<br />
differiscono a seconda dei sottotipi di dislessia<br />
• Dislessia L-P: Vantaggio <strong>della</strong> stimolazione unilater<strong>al</strong>e<br />
per la correttezza di lettura (VHSS)<br />
• Dislessia M: vantaggio <strong>della</strong> stimolazione bilater<strong>al</strong>e<br />
simultanea per le abilità ortografiche<br />
• Consapevolezza fonologica non migliora né con<br />
stimolazione LH né con stimolazione bilater<strong>al</strong>e
Primo studio comparativo sui trattamenti<br />
riabilitativi <strong>della</strong> <strong>DE</strong> (Tressoldi, Vio et <strong>al</strong>. 2003)<br />
Trattamento percettivo - motorio<br />
Trattamento Davis-Piccoli<br />
Trattamento linguistico generico<br />
Trattamento b<strong>al</strong>ance model<br />
Trattamento lessic<strong>al</strong>e con parole isolate<br />
Trattamenti sublessic<strong>al</strong>i<br />
(breve, lungo, con mascheramento percettivo)
Risultati<br />
• I trattamenti più efficienti sono quelli che mirano<br />
<strong>al</strong>l’automatizzazione del processo di riconoscimento<br />
sublessic<strong>al</strong>e e quello basato sul B<strong>al</strong>ance Model.<br />
• Per essere efficaci, questi trattamenti devono avere una<br />
certa intensità (circa 5-6 ore mensili) e una durata<br />
complessiva di 3-5 mesi.<br />
• I cambiamenti sono possibili d<strong>al</strong>la 3a elem. <strong>al</strong>la 3a media.<br />
• Potenzi<strong>al</strong>mente, con due cicli di <strong>trattamento</strong> <strong>al</strong>l’anno, si<br />
potrebbe ottenere, in media, un cambiamento di 0.6<br />
sill/sec, il doppio dell’evoluzione natur<strong>al</strong>e attesa senza<br />
trattamenti specifici ed intensi.
Successiva ricerca sui trattamenti it<strong>al</strong>iani <strong>della</strong> <strong>DE</strong><br />
(Tressoldi e Vio, 2011)<br />
Trattamento Sublessic<strong>al</strong>e<br />
Trattamento B<strong>al</strong>ance<br />
Trattamento Neuropsicologico<br />
Trattamento Lessic<strong>al</strong>e<br />
Efficienza ed efficacia dei trattamenti a partire dai<br />
risultati ottenuti nella velocità di lettura di brano e<br />
di liste di parole e di non parole
Risultati<br />
• Sebbene la ricerca sia stata condotta su un campione<br />
esiguo di casi (41 esiti di <strong>trattamento</strong> <strong>della</strong> <strong>DE</strong>, riportati<br />
<strong>al</strong>l’interno di 17 contributi), d<strong>al</strong>l’an<strong>al</strong>isi dei dati si rileva<br />
che i trattamenti sublessic<strong>al</strong>i e neuropsicologici sono i più<br />
efficaci perché i primi permettono una maggiore<br />
gener<strong>al</strong>izzazione di quanto appreso, mentre i secondi<br />
probabilmente perché potenziano abilità cognitive<br />
trasvers<strong>al</strong>i <strong>al</strong>la lettura stessa di brani, parole e non parole.<br />
• D<strong>al</strong>le misure di efficienza si evidenzia però che questi<br />
risultati sono ottenuti con tempi più rapidi dai<br />
trattamenti sublessic<strong>al</strong>i, quasi la metà rispetto a quelli<br />
neuropsicologici.
Riflessioni conclusive:<br />
dislessia o dislessie?<br />
visuo –percettivi<br />
linguistici<br />
attentivi<br />
• Processi mnemonici<br />
di comprensione<br />
metacognitivi<br />
emotivi/motivazion<strong>al</strong>i
Riflessioni conclusive:<br />
il <strong>trattamento</strong> integrato <strong>della</strong> <strong>DE</strong><br />
• il sostegno <strong>al</strong>la famiglia e <strong>al</strong> bambino,<br />
attraverso spiegazioni delle difficoltà e del<br />
prevedibile decorso del disturbo;<br />
• la consulenza <strong>al</strong>la scuola, per la programmazione<br />
di percorsi didattici adeguati e<br />
l’eventu<strong>al</strong>e utilizzo di strumenti compensativi e<br />
dispensativi;
Riflessioni conclusive:<br />
il <strong>trattamento</strong> integrato <strong>della</strong> <strong>DE</strong><br />
• la riabilitazione speci<strong>al</strong>istica logopedica e<br />
neuropsicologica basata su un dettagliato<br />
profilo delle potenzi<strong>al</strong>ità e delle disabilità;<br />
• l’intervento psicologico/psicoterapico specie per<br />
quei bambini in cui il disagio emotivo è così<br />
forte da risucchiarli in una girandola negativa di<br />
frustrazione e, a lungo andare, di perdita di<br />
autostima.
Sabina <strong>Granata</strong><br />
sabinagranata@hotmail.com<br />
Istituto di Psicologia e Psicoterapia “EGLE”<br />
via Q. Sella, 4 – Modica<br />
via G. Gambino, 44 – Catania<br />
www.eglepsi.com