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l'elenco complessivo delle opere in mostra - Comune di Pieve di ...

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5. Ludovico Carracci (Bologna 1555-1619)<br />

La Madonna con il Bamb<strong>in</strong>o, i santi Giuseppe e Francesco d’Assisi e personaggi della<br />

famiglia Piomb<strong>in</strong>i<br />

Olio su tela, cm 225 x 166<br />

Cento, P<strong>in</strong>acoteca Civica<br />

Firmata dal celebre pittore bolognese e datata 1591, la pala fu consegnata alla chiesa dei<br />

Cappucc<strong>in</strong>i <strong>di</strong> Cento da Giuseppe Piomb<strong>in</strong>i, come affermava un’iscrizione sul telaio.<br />

Costituisce uno dei più alti raggiungimenti del celebre pittore bolognese, ed è la sua<br />

seconda opera datata, successiva <strong>di</strong> tre anni alla cosiddetta pala Bargell<strong>in</strong>i del 1588.<br />

Attraverso lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> questo capolavoro, come riporta la storiografia, si formò il giovane<br />

Guerc<strong>in</strong>o.<br />

6. Ludovico Lana (Co<strong>di</strong>goro 1597 – Modena 1646)<br />

Natività della Verg<strong>in</strong>e<br />

Olio su tela, cm 267 x 162<br />

Cento, P<strong>in</strong>acoteca Civica<br />

È stato supposto, molto plausibilmente, che questo <strong>di</strong>p<strong>in</strong>to pervenuto alla P<strong>in</strong>acoteca <strong>di</strong><br />

Cento entro il 1854 si trovasse <strong>in</strong> orig<strong>in</strong>e nella chiesa <strong>di</strong> San Domenico <strong>di</strong> Modena, la città<br />

dove il pittore estense fu attivo e dove lasciò la celebre pala della peste, suo capolavoro.<br />

Nell’eleganza <strong>delle</strong> figure femm<strong>in</strong>ili a destra si fa evidente la matrice reniana della sua<br />

cultura figurativa. È stata proposta una datazione ai primi anni quaranta del Seicento, <strong>di</strong><br />

poco successiva alla pala della peste collocata nella chiesa del Voto.<br />

7. Lucio Massari (Bologna 1569-1633)<br />

Cristo crocifisso con la Madonna e i santi Giovanni Evangelista, Francesco d’Assisi,<br />

Maria Maddalena, Carlo Borromeo e Giovanni Battista<br />

Olio su tela, cm 230 x 145<br />

Cento, chiesa <strong>di</strong> San Pietro<br />

(M<strong>in</strong>istero dell’Interno, Fondo E<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> Culto)<br />

Attivo a <strong>Pieve</strong> <strong>di</strong> Cento attorno al 1605 per la decorazione dell’oratorio della Santissima<br />

Tr<strong>in</strong>ità <strong>in</strong>sieme a Francesco Brizio e a Lionello Spada, Lucio Massari è anche autore della<br />

bella pala con la Tr<strong>in</strong>ità, Cristo morto e la committente che si conserva nel medesimo<br />

oratorio. L’opera è riferibile al secondo decennio che registra un’<strong>in</strong>tensa attività, tanto a<br />

Bologna quanto a Reggio, Mantova e Rim<strong>in</strong>i.<br />

8. Giuseppe T<strong>in</strong>ti (notizie dal 1726 al 1748/51)<br />

San Francesco Solano <strong>in</strong><strong>di</strong>ca un terremoto accanto ai santi Giovanni Evangelista e<br />

Giovanni Battista<br />

Olio su tela, cm 197 x 114<br />

Cento, chiesa <strong>di</strong> San Pietro<br />

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