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Partenza<br />
&<br />
Lavoro<br />
Le Cooperative sociali vengono definite dalla<br />
legge 381/91 in base all’art. 1. come imprese<br />
aventi “lo scopo di perseguire l’interesse generale<br />
della comunità alla promozione umana ed<br />
all’integrazione sociale dei cittadini”. Le società<br />
cooperative organizzano le proprie risorse<br />
per il perseguimento di finalità sociali e della<br />
promozione umana, da realizzare attraverso la<br />
gestione di servizi socio-sanitari, educativi o<br />
favorendo, mediante lo svolgimento di attività<br />
produttive, l’inserimento nel mondo lavorativo<br />
di persone svantaggiate.<br />
Detto così, sembra quanto di più vicino possa<br />
esserci alla coniugazione – sicuramente utopica<br />
– dei valori propri della partenza con il mondo<br />
del lavoro.<br />
In realtà non è proprio così, perché occuparsi<br />
di “promozione umana ed integrazione”, pur essendo<br />
una risposta alle scelte di attenzione agli<br />
altri, richiede di mettere in conto fatiche operative,<br />
amministrative e progettuali che possono<br />
arrivare anche alla rinuncia, se non ben motivate<br />
interiormente.<br />
Riccardo Viaggi, scout per anni con passione<br />
per la branca R/S, è uno di quelli che, a volte,<br />
raschia il fondo della sua personale vocazione<br />
ma che continua imperterrito e convinto a far<br />
navigare la cooperativa PROGETTO CITTà di<br />
Savona, di cui è presidente, nonostante acque<br />
sempre più burrascose.<br />
Un amico che crede davvero in ciò che fa, nel<br />
lavoro che ha scelto.<br />
Con lui proviamo a ragione su lavoro e Partenza.<br />
Fare “cooperativa” quanto risponde alle<br />
scelte della tua partenza?<br />
Ho preso la partenza nell’agosto del 1981, avevo<br />
20 anni (per la verità neanche compiuti) e sicuramente<br />
per il mio ricordo annebbiato di adesso<br />
non so quanto avessi le idee chiare… (mi ero<br />
iscritto a medicina…).<br />
Penso però di ritrovare una grande continuità<br />
con le scelte della partenza, in particolare con<br />
due elementi, quello della comunità (sento la<br />
“mia” cooperativa come una delle “mie” comunità)<br />
e quello del servizio (indubbiamente ho<br />
scelto di fare questo lavoro pensando<br />
di voler provare ad essere utile<br />
per gli altri e in particolare<br />
per i ragazzini in difficoltà),<br />
quanto ci sia riuscito non<br />
sta me dirlo e sicuramente<br />
spesso mi vengono molti<br />
dubbi ma al di là dei miei<br />
limiti ci trovo come ho<br />
detto prima una grande<br />
continuità.<br />
Quanto incide, nel tuo<br />
essere stato scout, la<br />
scelta del servizio lavorando<br />
per una cooperativa<br />
sociale?<br />
Ho cominciato a lavorare in cooperativa mentre<br />
facevo servizio come Capo clan dopo 6<br />
anni di insegnamento della Religione nelle<br />
scuole medie e superiori della provincia. Forse<br />
più della partenza hanno influito gli anni di<br />
servizio e di comunità capi ma anche l’esperienza<br />
da obiettore di coscienza nella Caritas.<br />
Sicuramente hanno influito anche altri<br />
elementi la condivisione con Marella (mia moglie),<br />
la situazione economica familiare, ecc…<br />
quello che è certo è che in cooperativa ho ritrovato<br />
allora e poi spesso nell’arco dei 17 anni<br />
di lavoro (dal 1992) molte persone che avevano<br />
un cammino scout e non penso che questo sia<br />
casuale.<br />
Quanto è incidente il lavoro di<br />
una cooperativa come la vostra<br />
nel tessuto sociale?<br />
Difficile rispondere. Se devo valutare<br />
in base alla quantità del lavoro che<br />
svolgiamo (circa 150 soci/lavoratori)<br />
è molto incidente; se devo valutare<br />
in base ai contatti con gli altri soggetti<br />
che si occupano di tematiche sociali<br />
(servizi sociali, scuola, asl, parrocchie,<br />
associazioni, ecc…) abbastanza incidente;<br />
se invece devo dire quanto incidiamo<br />
sul tessuto sociale come “stimolo”<br />
al cambiamento, come “valenza educativa”,<br />
come risposta ai bisogni del territorio<br />
e dei giovani in particolare credo poco o<br />
comunque meno di quanto mi piacerebbe<br />
che fosse Una cooperativa sociale basa il suo<br />
stesso essere su valori che rimandano alla dignità<br />
dell’uomo.<br />
Quanto questi principi rimangono solidi e<br />
che valore può avere il compromesso?<br />
Il compromesso può sembrare un brutto termine<br />
o almeno oggigiorno ha una accezione prevalentemente<br />
negativa. Penso che invece sia da<br />
sottolineare più l’aspetto positivo: abbiamo tutti<br />
idee più o meno buone e capacità di vario genere<br />
ma nessuno di noi può vivere e lavorare da solo.<br />
Se poi queste nostre idee sono relative a come<br />
vorremmo il mondo, la chiesa, la nostra città o<br />
il nostro quartiere, dobbiamo pensare alla valenza<br />
positiva del mettere insieme i progetti le<br />
idee e di poter/dover rinunciare a qualcosa di<br />
quanto noi pensiamo o vorremmo. Serve umiltà,<br />
che non è una dote comune, e sicuramente<br />
c h i ha carattere e responsabilità<br />
fatica più di altri ad averne.<br />
Certo il compromesso non<br />
può essere andare “contro”<br />
a quanto si crede giusto e sicuramente<br />
ragionarne in teoria è<br />
molto più facile che applicare<br />
i principi nella pratica.<br />
tivo?<br />
Il termine “cooperativa”<br />
è espressione di un<br />
insieme di persone direttamenteresponsabili.<br />
si può parlare di<br />
senso della comunità<br />
nell’esercizio del lavoro coopera-<br />
Si. Si può parlare “di senso della comunità<br />
nell’esercizio del lavoro cooperativo” anche<br />
se le tentazioni “dall’alto” di fare senza dover<br />
sempre condividere sono forti. Come<br />
TEMPO DI PARTENZA<br />
7<br />
sono altrettanto forti quelle “dal<br />
basso” di delegare le proprie responsabilità.<br />
Ma le regole della cooperativa impongono<br />
spesso di confrontarsi, di discutere, di<br />
condividere ed allora il senso della comunità c’è,<br />
anche perché poi bisogna trovare una sintesi:<br />
è chiaro che man mano si cresce come numero<br />
di soci questo diventa un po’ più difficile, ma<br />
non credo sia impossibile.<br />
ilpacio<br />
CI_1 CI_X - sEttEMBRE - Agosto <strong>2010</strong>