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Parrocchia Sacro Cuore Eucaristico di Gesù - DIOCESI di Terni ...

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Cari parrocchiani,<br />

Redazione: via Lungonera 36/b - tel e fax. 0744285891<br />

è il primo Natale che io festeggio con voi, mentre<br />

nella Notte Santa risuona il canto degli Angeli,<br />

che annuncia la pace fra cielo e terra. Quale<br />

migliore occasione <strong>di</strong> questa per fare gli auguri<br />

<strong>di</strong> ogni bene a tutti voi, in modo particolare ai<br />

malati e ai bambini per il Natale e il Nuovo Anno<br />

presso il Presepe?<br />

Il Natale è alle porte. Ogni anno il mistero della<br />

nascita del Figlio <strong>di</strong> Dio viene a portare la gioia<br />

nel cuore dell’uomo e, con la gioia, la pace.<br />

In Luca tutto avviene nel silenzio e nella notte,<br />

come nella letteratura agga<strong>di</strong>ca giudaica, nella<br />

quale tutti i gran<strong>di</strong> eventi <strong>di</strong> salvezza succedono<br />

<strong>di</strong> notte.<br />

"Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le<br />

cose, e la notte era a metà del suo corso<br />

la tua parola,onnipotente scese dal cielo, dal tuo<br />

trono regale ... " (Sap 18,14-15)<br />

I personaggi che occupano la scena <strong>di</strong> questa<br />

notte sono Maria, Giuseppe e il Bambino, poi<br />

una schiera <strong>di</strong> Angeli e i pastori, gente<br />

<strong>di</strong>sprezzata, che non aveva voce nei tribunali e<br />

che era stimata ladra. L'Angelo li aveva inviati<br />

alla grotta: "non temete ecco vi annuncio una<br />

grande gioia che sarà <strong>di</strong> tutto il popolo: Oggi vi è<br />

nato nella città <strong>di</strong> David un Salvatore, che è il<br />

Cristo Signore. E questo è per voi il segno:<br />

troverete un bambino avvolto in fasce che giace<br />

in una mangiatoia" (Lc 2,10 -12).<br />

C'è un grande movimento, un viavai alla grotta:<br />

"an<strong>di</strong>amo, ve<strong>di</strong>amo, conosciamo. Andarono,<br />

trovarono, videro, riferirono, tutti u<strong>di</strong>rono, si<br />

stupirono, tornarono glorificando e lodando Dio<br />

per quanto avevano u<strong>di</strong>to e visto". I pastori sono i<br />

primi testimoni e annunciatori della Buona Notizia:<br />

la Nascita del Salvatore e la prefigurazione della<br />

Chiesa <strong>di</strong> Cristo. (segue a pag. 2)<br />

Città Giar<strong>di</strong>no<br />

N<br />

11 ––<br />

d<strong>di</strong> icceembbrree 22000077<br />

Perio<strong>di</strong>co <strong>di</strong> comunicazione<br />

della<br />

<strong>Parrocchia</strong> <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> <strong>Eucaristico</strong> <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong><br />

PROGRAMMA PER IL TEMPO DI NATALE<br />

È nato oggi per noi il Salvatore<br />

È sorto su tutto il mondo il vero sole.<br />

Dio si è fatto uomo perché<br />

L’uomo si facesse Dio<br />

(S. Agostino)<br />

Venerdì 21 Dicembre<br />

ore 17 - Liturgia Penitenziale comunitaria<br />

ore 21 - Concerto <strong>di</strong> Natale con il coro <strong>di</strong> S.<br />

Francesco <strong>di</strong> <strong>Terni</strong><br />

Sabato 22 Dicembre<br />

ore 9.30-12 Confessioni<br />

ore 18 - Santa Messa prefestiva<br />

Domenica 23 Dicembre<br />

S. S. Messe ore 8-10-11.30-18<br />

Lunedì 24 Dicembre<br />

ore 9.30-12 e 16.30-17.30 - Confessioni<br />

Ore 17.30 - Primi Vespri Solenni del Natale<br />

Ore 18 - Santa Messa vespertina della vigilia<br />

(segue a pag. 2)


2<br />

Natale del Signore<br />

Lunedì 24 Dicembre<br />

ore 24 - Santa Messa della Notte<br />

Il Coro: “Le Stelle <strong>di</strong> Natale” della nostra<br />

<strong>Parrocchia</strong> del S. <strong>Cuore</strong> animerà la<br />

liturgia. Mentre i bambini del catechismo<br />

presenteranno il presepio vivente.<br />

Martedì 25 Dicembre<br />

S.S. Messe ore 8-10-18<br />

Ore 11.30 Santa Messa Solenne<br />

Ore 17.30 Secon<strong>di</strong> Vespri del Natale<br />

Sabato 29 Dicembre<br />

Ore 16 - Concertino: “Le Stelle Di<br />

Natale” Coro del <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong><br />

<strong>di</strong>retto da fr. Maurizio Lenti<br />

Domenica 30 Dicembre<br />

Festa della Santa Famiglia<br />

S.S. Messe ore 8-10-11.30-18<br />

Città Giar<strong>di</strong>no<br />

Lunedì 31 Dicembre<br />

Giornata del Ringraziamento<br />

Ore 17-18 Adorazione Eucaristica<br />

Ore 17,30 Primi Vespri della Solennità<br />

della Madre <strong>di</strong> Dio<br />

Ore 18 Santa Messa e Canto del “Te Deum”<br />

Martedì 1 gennaio<br />

Giornata mon<strong>di</strong>ale della Pace<br />

S.S. Messe ore 8-10-18<br />

Ore 11.30 Santa Messa Solenne<br />

Ore 17.30 – Secon<strong>di</strong> Vespri<br />

Ore 18 S.Messa e canto del “Veni Creator”<br />

(segue dalla prima pagina)<br />

Secondo il racconto <strong>di</strong> Matteo sono invece i personaggi <strong>di</strong> alto livello: i Magi, i quali, guidati da una stella,<br />

vanno alla ricerca del Re dei Giudei, il clero <strong>di</strong> Gerusalemme, il re Erode e tutta la città. Molti stu<strong>di</strong>osi e<br />

scienziati hanno cercato <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare la stella, senza riuscirvi, perché non è importante scoprire la sua esistenza<br />

quanto la sua funzione <strong>di</strong> guida. La stella è la metafora <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>. "Una stella sale da Giacobbe, uno scettro sorge<br />

da Israele" (Num 24,17), "lo sono la ra<strong>di</strong>ce della stirpe <strong>di</strong> Davide, la stella luminosa del mattino" (Ap 22,16).<br />

Nella spiritualità francescana è a tutti noto il grande impulso dato da Francesco e i suoi seguaci alla devozione<br />

all’Umanità del Cristo dalla sua Nascita alla sua Passione e Morte. San Bonaventura nel suo opuscolo Lignum<br />

Vitae (n.3) esclama: "O si valeres utcumque sentires - Oh se potessi anche un poco sentire, allora conoscerai e<br />

sarai preso da questo incen<strong>di</strong>o e trasformato. Egli è nato per i semplici e i poveri, per insegnare lo spogliamento<br />

e la miseria, la tenerezza e la compassione, l'umiltà e la sottomissione, e il silenzio, il lungo trentennale silenzio.<br />

Il Natale è la festa dei doni. Il primo dono è il dono dei doni, la Nascita <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>, che ha donato se stesso per noi .<br />

Gli Angeli hanno cantato "Gloria a Dio nel più alto dei Cieli e Pace in terra agli uomini che Egli ama".<br />

Un dono del cielo è la pace. Ma la pace non è assenza <strong>di</strong> guerra, <strong>di</strong> violenza. Il termine Pace accoglie molti<br />

significati, come tranquillità, quiete, sicurezza, libertà, benessere, salute, prosperità, concor<strong>di</strong>a. La pace poggia<br />

sulla con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> giustizia e <strong>di</strong> salvezza. Altro dono è la libertà.<br />

Ma noi che offriamo al Bambino nato per noi? "Che cosa ti offriamo, o Cristo, perchè per noi tu nasci sulla terra<br />

come un uomo? Ciascuna delle creature che sono opera tua ti reca infatti la sua testimonianza <strong>di</strong> gratitu<strong>di</strong>ne: gli<br />

Angeli il loro canto, i cieli la stella, i magi i loro doni, i pastori la loro ammirazione, la terra la grotta, il deserto<br />

la mangiatoia; ma noi uomini ti offriamo una Madre vergine" (Inno liturgico della Chiesa Orientale).<br />

Termino, rivolgendo un pensiero <strong>di</strong> ringraziamento a colui che mi ha preceduto in qualità <strong>di</strong> Parroco, P. Tiziano<br />

Albanucci, per il lavoro svolto sacrificio ed abnegazione, al Viceparroco P. Cosimo Giordano, al P. Aldo<br />

Ambrogi, al Cappellano dell' Ospedale Civile Santa Maria, P. Nazzareno Bazzucchi e un augurio per i nuovi<br />

uffici a cui sono stati destinati. Penso che abbiano lasciato in voi un ricordo non facilmente cancellabile.<br />

La nuova fraternità dei cappuccini <strong>di</strong> <strong>Terni</strong>, P. Ennio Tiacci, fr. Marco Ronca, P. Carlo Amadei, P.Silvano<br />

Monini, P. Riccardo Santos, P. Janusz Wegrzyn, P. con Roberto, fr. Maurizio Lenti, è lieta <strong>di</strong> fare a tutti<br />

l’augurio che <strong>Gesù</strong> Bambino vi riempia <strong>di</strong> ogni grazia e bene<strong>di</strong>zione.<br />

Con rinnovati auguri. Il Parroco<br />

P.Ennio Tiacci


Città Giar<strong>di</strong>no 3<br />

FESTA GRANDE PER L’INGRESSO DEL NUOVO PARROCO<br />

Il 4 novembre 2007 è stato un<br />

giorno particolare per la<br />

parrocchia <strong>di</strong> Città Giar<strong>di</strong>no,<br />

de<strong>di</strong>cata al <strong>Cuore</strong> <strong>Eucaristico</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Gesù</strong> per l’ingresso del nuovo<br />

parroco, Padre Ennio Tiacci.<br />

Dinanzi ai fedeli, che gremivano<br />

la Chiesa, mons. Vincenzo Paglia,<br />

Vescovo <strong>di</strong> <strong>Terni</strong>, Narni, Amelia,<br />

gli ha affidato il mandato <strong>di</strong><br />

reggere questa piccola porzione<br />

del gregge <strong>di</strong> Cristo. Hanno<br />

partecipato a questa liturgia mons.<br />

Francesco Gioia, Arcivescovo,<br />

Legato Pontificio per la Basilica<br />

Sant'Antonio in Padova e mons.<br />

Piero Marini, Arcivescovo,<br />

Presidente della Commissione dei<br />

Congressi Eucaristici e già<br />

Maestro delle Cerimonie<br />

Pontificie, P. Leonardo Sapienza,<br />

Ufficiale della Casa Pontificia,<br />

alcuni Sacerdoti amici e numerosi<br />

Confratelli. P. Ennio non è nuovo<br />

a questo incarico. È stato Parroco<br />

per do<strong>di</strong>ci anni nella parrocchia <strong>di</strong><br />

Fontivegge (Perugia), de<strong>di</strong>cata a<br />

Sant' Antonio <strong>di</strong> Padova.<br />

Nel suo saluto <strong>di</strong> ringraziamento<br />

al Vescovo e a tutti i presenti ha<br />

detto tra l'altro: "Accetto con<br />

amore e timore questo servizio.<br />

Il Signore ha guardato verso <strong>di</strong> me<br />

e mi ha chiamato<br />

ed ho percorso<br />

molta strada fino<br />

a giungere qui,<br />

in questa<br />

Diocesi, il cui<br />

Vescovo con il<br />

suo mandato mi<br />

ha affidato il<br />

gregge della<br />

<strong>Parrocchia</strong> del<br />

<strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong><br />

<strong>Eucaristico</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Gesù</strong>".<br />

I Cappuccini sono legati alla città<br />

<strong>di</strong> <strong>Terni</strong> fin dal 1548 nella località<br />

detta "La Romita", lontano dalla<br />

città, che fu lasciata nel 1802 per<br />

l'esiguo numero dei frati; nel 1588<br />

ottennero i frati un altro convento<br />

vicino alla mura della città con la<br />

Chiesa de<strong>di</strong>cata a San Martino<br />

vescovo, che fu abbandonato<br />

durante la soppressione del 1866.<br />

Nel 1926 fu loro affidata la casa e<br />

la chiesa <strong>di</strong> San Giuseppe con<br />

annesso l'ufficio <strong>di</strong> cappellania<br />

dell'ospedale civile. Infine nel<br />

1938 fu affidata loro la <strong>Parrocchia</strong><br />

posta a "Città Giar<strong>di</strong>no", de<strong>di</strong>cata<br />

al <strong>Cuore</strong> <strong>Eucaristico</strong> <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>.<br />

Sono quasi settanta anni che i Frati<br />

hanno operato in questa<br />

<strong>Parrocchia</strong>. Il Padre Ennio Tiacci<br />

si pone sulla scia dei suoi<br />

Confratelli, che lo hanno<br />

preceduto: il primo parroco,<br />

P.Gaetano Magrini da Spoleto, poi<br />

P. Gesualdo Onofri, al quale si<br />

deve la costruzione della Chiesa,<br />

che ha retto come Parroco con<br />

plauso comune per 24 anni, P.<br />

Anastasio Giaggioli (defunti), P.<br />

Alberto Bordellini e, per ultimo, P.<br />

Tiziano Albanucci. Il ricordo degli<br />

ultimi due parroci è vivo presso i<br />

fedeli della <strong>Parrocchia</strong> del <strong>Sacro</strong><br />

<strong>Cuore</strong>, degli altri sono rimasti in<br />

pochi quelli che li hanno<br />

conosciuti. Ma <strong>di</strong> tutti restano le<br />

opere da loro compiute per il<br />

decoro della Chiesa e per l'ardore<br />

pastorale profuso per il bene delle<br />

anime. Il nuovo Parroco ha<br />

enunciato le gran<strong>di</strong> linee del suo<br />

apostolato uniformandosi agli<br />

insegnamenti dei Pontefici e dei<br />

Vescovi <strong>di</strong>ocesani, dalla Christi<br />

Fideles Laici (43), dove viene<br />

detto: "Urge ovunque fare il<br />

tessuto cristiano della società<br />

umana. Ma la con<strong>di</strong>zione è che si<br />

rifaccia il tessuto cristiano delle<br />

stesse comunità ecclesiali.<br />

Sviluppare le piste evangelizzanti della<br />

carità, d'una famiglia consapevole del<br />

suo ruolo umano e cristiano,<br />

dell'educazione e formazione dei<br />

giovani a partire dagli oratori”.<br />

A.P.


4 NOVEMBRE 2007 – IL SALUTO DI PADRE ENNIO<br />

Ai Fratelli e Sorelle <strong>di</strong> questo gregge che mi viene affidato e a tutti i partecipanti a questa Liturgia il mio più<br />

caro saluto <strong>di</strong> Pace e Bene.<br />

Grazie a S. Ecc. Mons. Vincenzo Paglia, Vescovo Diocesano e ora anche mio, che ha voluto presiedere a<br />

questa solenne Celebrazione Eucaristica, con la quale il mio servizio pastorale in questa <strong>Parrocchia</strong> ha inizio.<br />

Sono più <strong>di</strong> sessanta anni che i Confratelli Cappuccini hanno operato in questa <strong>Parrocchia</strong>: il P. Gesualdo<br />

Onori, al quale si deve la costruzione della Chiesa, che ha retto come Parroco con plauso comune per 24 anni,<br />

P. Anastasio Giaggioli (defunti) e i Padri Alberto Bordellini e, per ultimo, Tiziano Albanucci. A tutti costoro<br />

e ai Vice-Parroci va il mio pensiero ed il mio affettuoso ricordo.<br />

La figura dell'esattore delle tasse nel brano del Vangelo <strong>di</strong> Luca, scriba mansuetu<strong>di</strong>nis Christi, in questa XXXI<br />

Domenica del tempo or<strong>di</strong>nario, mi spinge a considerare la mia indegnità e a rispondere alla chiamata del<br />

Signore ad assumere quest'ufficio, come a Zaccheo,"scen<strong>di</strong> subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua" (Lc<br />

19,7). Il Signore ha guardato verso <strong>di</strong> me e mi ha chiamato ed ho percorso molta strada fino a giungere qui, in<br />

questa Diocesi, il cui Vescovo con il suo mandato mi ha affidato il gregge della <strong>Parrocchia</strong> del <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong><br />

<strong>Eucaristico</strong> <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>.<br />

Basta a coloro che non mi conoscono sapere che sono nato da famiglia modesta a Ripabianca <strong>di</strong> Deruta il 1<br />

febbraio del 1945, e che accetto con amore e timore questo servizio.<br />

Il programma dell'attività pastorale è caratterizzato dalla nuova evangelizzazione e, cioè, annunciare Dio e il<br />

Figlio suo ai neopagani <strong>di</strong> oggi, novità <strong>di</strong> fervore, <strong>di</strong> metodo e <strong>di</strong> linguaggio. Il Pontefice Giovanni Paolo II lo<br />

chiedeva venti anni or sono nella Christifideles Laici ( n.43):<br />

"Urge ovunque fare il tessuto cristiano della società umana. Ma la con<strong>di</strong>zione è che si rifaccia il tessuto<br />

cristiano delle stesse comunità ecclesiali. Sviluppare le piste evangelizzanti della carità, d'una famiglia<br />

consapevole del suo ruolo umano e cristiano, dell'educazione e formazione dei giovani a partire dagli oratori"<br />

e <strong>di</strong> una sana pietà popolare.<br />

2. Annuncio della Parola<br />

La nuova Evangelizzazione deve passare su percorsi ancor più incisivi e selettivi, a partire dal piccolo gruppo<br />

all'interno del popolo <strong>di</strong> Dio e cominciando dall'incontro sistematico con la Parola <strong>di</strong> Dio e da un'educazione<br />

alla fede che produca una formazione robusta dei singoli credenti.<br />

Papa Benedetto ripete ai Vescovi: "Vi chiedo <strong>di</strong> andare incontro ai movimenti con molto amore". Pure la<br />

pista della Liturgia, con tutti i suoi momenti (penso soprattutto all'omelia) deve avere un posto <strong>di</strong> particolare<br />

rilievo in questo tempo <strong>di</strong> rinnovata plantatio Evangelii.<br />

3. La chiave d'interpretazione della nostra catechesi non potrà che essere quella dell'amore per questa<br />

comunità in ricerca, smarrita e ferita quanto si vuole, ma amata da Dio. Benedetto XVI nella sua prima<br />

enciclica, che contiene il messaggio del Vangelo "Deus Caritas est" riba<strong>di</strong>sce l'importanza dell'amore. Nella<br />

lettera pastorale del nostro Vescovo "Le vie dell'amore" leggiamo: "L'amore prima della fede". Il problema<br />

centrale che attanaglia la vita <strong>di</strong> tanti è la mancanza d'amore. Lo <strong>di</strong>ceva bene Madre Teresa: "La peggiore<br />

malattia dell'Occidente oggi non è la tubercolosi o la lebbra, ma il non sentirsi amati e desiderati, il sentirsi<br />

abbandonati". S. Agostino aveva già detto:<br />

"Ama e fa ciò che vuoi".<br />

Fratelli e sorelle, mi presento a voi con l'umiltà e la semplicità del Poverello d'Assisi: "Uomo cattolico e tutto<br />

apostolico" e "frate del popolo", come ha detto il Manzoni dei Cappuccini nel suo romanzo:<br />

Il mio augurio a tutti voi <strong>di</strong> "Pace e Bene" ai lontani dalle fede, agli ultimi, ai malati, agli anziani, a chi è solo,<br />

ai giovani, ai bambini, alle famiglie in <strong>di</strong>fficoltà e infine a tutti i parrocchiani.<br />

Concludo con le parole <strong>di</strong> Sant'Agostino:<br />

Se mi spaventa ciò che sono per voi, mi conforta ciò che sono con voi. Per voi sono Vescovo, con voi sono<br />

cristiano. Quello è titolo d'incarico ricevuto, questo <strong>di</strong> gloria.<br />

Quello <strong>di</strong> pericolo, questo <strong>di</strong> salvezza.


Città Giar<strong>di</strong>no 5<br />

L’idea <strong>di</strong> questo libretto <strong>di</strong> preghiera mi è venuta<br />

ascoltando la pagina del Vangelo che la liturgia<br />

ha sottoposto all'attenzione <strong>di</strong> tutti i fedeli del<br />

mondo nella XXXI domenica del Tempo<br />

Or<strong>di</strong>nario il 4 novembre 2007, in cui ho iniziato<br />

il mio servizio pastorale nella parrocchia del S.<br />

<strong>Cuore</strong> <strong>Eucaristico</strong> <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>: l'incontro tra <strong>Gesù</strong> e<br />

Zaccheo, un uomo ricco e da tutti considerato<br />

"peccatore".<br />

<strong>Gesù</strong> si trovava a Gerico, dove era salito su un<br />

albero per vederlo, essendo piccolo <strong>di</strong> statura.<br />

<strong>Gesù</strong> apprezzò questo gesto e gli <strong>di</strong>sse: "Scen<strong>di</strong><br />

subito, perché oggi verrò a casa tua". Si auto<br />

invitò. La visita <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong> lo trasformò<br />

interiormente: "Ecco, Signore, io dò la metà dei<br />

miei beni ai poveri e se ho frodato qualcuno,<br />

restituisco quattro volte tanto". <strong>Gesù</strong> rispose:<br />

"Oggi la salvezza è entrata in questa casa" (Lc<br />

19,1-9).<br />

Anche a noi viene offerta la possibilità <strong>di</strong> vivere<br />

la stupenda esperienza <strong>di</strong> Zaccheo. Basta aver il<br />

desiderio <strong>di</strong> "vedere" e <strong>di</strong> "ospitare" <strong>Gesù</strong> nella<br />

nostra casa. Egli stesso ce lo assicura: "Dove<br />

sono due o tre riuniti nel mio nome io sono in<br />

mezzo a loro" (Mt 18,20). Essere riuniti nel suo<br />

nome significa trovare il tempo per pregare<br />

insieme.<br />

Gli uomini del nostro tempo sono sempre in<br />

corsa e - si <strong>di</strong>ce - che non abbiano mai tempo. In<br />

realtà, vi è un errore <strong>di</strong> fondo: si ritiene che la<br />

vita consista nel fare tante cose, una <strong>di</strong>etro l'altra<br />

senza sosta, e non nell' essere persona, cristiano.<br />

Se potessimo avere la fortuna <strong>di</strong> ospitare<br />

fisicamente <strong>Gesù</strong> nella nostra casa, come fecero a<br />

Betania le due sorelle Marta e Maria, forse <strong>Gesù</strong><br />

rivolgerebbe lo stesso rimprovero fatto a Marta:<br />

"Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte<br />

cose. Maria si è scelta la parte migliore, che non<br />

le sarà tolta". Infatti, Marta "era presa da molti<br />

servizi" per accogliere nella maniera migliore<br />

quel singolare amico <strong>di</strong> famiglia, mentre Maria<br />

"sedutasi ai pie<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Gesù</strong> ascoltava la sua parola"<br />

(Lc 10,38-42).<br />

Il mio programma pastorale è quello <strong>di</strong><br />

sollecitare in voi questo desiderio <strong>di</strong> "ospitare" il<br />

Signore nella vostra famiglia, <strong>di</strong> renderlo presente<br />

attraverso la preghiera.<br />

Per questo, ho preparato questo libretto <strong>di</strong><br />

preghiere che troverete presto in <strong>Parrocchia</strong>. Vi<br />

troverete le preghiere adatte per le varie<br />

circostanze della vita: per i momenti <strong>di</strong> gioia e<br />

per i momenti <strong>di</strong> sofferenza. Ho scelto alcune<br />

"formule" <strong>di</strong> preghiera che vi possono aiutare ad<br />

adorare Dio, a supplicarlo e a ringraziarlo per<br />

tutto i doni che vi ha elargito, ad affidare i vostri<br />

desideri, le vostre ansie alla me<strong>di</strong>azione della<br />

Madonna e dei Santi. <strong>Gesù</strong> ci assicura: "Tutto<br />

quello che chiederete con fede nella preghiera, lo<br />

otterrete" (Mt 21,22).<br />

Solo pregando insieme la famiglia <strong>di</strong>venterà una<br />

"Chiesa domestica", come auspica il Concilio<br />

Vaticano II (LG Il).<br />

Seguendo l'esortazione che <strong>Gesù</strong> ha fatto agli<br />

Apostoli: "In qualunque casa entriate <strong>di</strong>te:<br />

Pace a questa casa" (Lc 10,5), auguro<br />

francescanamente a tutte le famiglie della<br />

<strong>Parrocchia</strong> Pace e Bene.<br />

P. Ennio Tiacci


6<br />

FRATERNITA’ OFS<br />

Carissimi amici, Pace e Bene a tutti!<br />

Forse non tutti <strong>di</strong> voi sanno che la parrocchia del <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong><br />

(fin dal 1933) accoglie una fraternità <strong>di</strong> cristiani che<br />

appartengono alla grande famiglia fondata da San Francesco <strong>di</strong><br />

Assisi e precisamente il Terzo Or<strong>di</strong>ne da lui voluto, quello<br />

che accoglie tutte quelle persone, sposate e non sposate,<br />

giovani o anziani, qualunque sia il loro stato <strong>di</strong> vita, che<br />

desiderano più fortemente amare e servire il Signore seguendo<br />

le orme <strong>di</strong> Francesco d’Assisi che per loro ha scritto anche una<br />

Regola.<br />

lo sono alla guida <strong>di</strong> questa fraternità (che oggi è chiamata<br />

dell’Or<strong>di</strong>ne Francescano Secolare) e voglio con<strong>di</strong>videre con<br />

voi la gioia <strong>di</strong> aver accolto nella nostra fraternità, venerdì 7 <strong>di</strong>cembre 2007, due nuovi fratelli, Maria<br />

Scaccia e Danilo Tolomei. Durante la celebrazione solenne dei Vespri dell’Immacolata, non senza<br />

emozione, hanno fatto il loro ingresso “ufficiale” nella fraternità con<br />

il rito della “Vestizione” durante la quale ho consegnato loro il<br />

Vangelo, la Regola e il TAU che non è solo un ciondolo <strong>di</strong> legno da<br />

portare al collo, ma il segno tanto amato da Francesco d’Assisi<br />

perchè a forma <strong>di</strong> croce e per noi è anche il segno <strong>di</strong> riconoscimento<br />

e appartenenza alla famiglia francescana.<br />

Ci auguriamo che altri, come loro, facciano questa esperienza per<br />

testimoniare a tutti la bellezza del Vangelo vissuto in comunione<br />

fraterna secondo l’ispirazione del Poverello d’Assisi!<br />

Vi aspettiamo! Il Bambino <strong>di</strong> Betlemme vi bene<strong>di</strong>ca.<br />

GRUPPO DI PREGHIERA<br />

“MARIA REGINA DELLA PACE”<br />

Nella nostra parrocchia è nato un gruppo<br />

<strong>di</strong> preghiera intitolato a “Maria Regina<br />

della Pace – me<strong>di</strong>atrice <strong>di</strong> tutte le Grazie”.<br />

Si è riunito per la prima volta<br />

il 29 novembre 2006, e regolarmente si<br />

raduna ogni lunedì alle ore 21 nella<br />

Cappellina parrocchiale del <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Gesù</strong>. La sua finalità è quella <strong>di</strong> ritrovarsi<br />

con Maria davanti a <strong>Gesù</strong>, per una<br />

esperienza <strong>di</strong> adorazione e <strong>di</strong> grande<br />

raccoglimento. Il gruppo <strong>di</strong> preghiera è<br />

aperto a tutti coloro che desiderano<br />

crescere spiritualmente e che cercano un<br />

confronto con la Parola <strong>di</strong> Dio.<br />

Flavio<br />

Città Giar<strong>di</strong>no<br />

Patrizia Dezi<br />

Francescana secolare<br />

Formazione<br />

gruppo scout<br />

Cerchiamo giovani dai 18<br />

anni in su per formare un<br />

primo gruppo scout che<br />

possa aiutare, in futuro, i<br />

ragazzi più giovani della<br />

parrocchia che vorranno<br />

partecipare e provare a<br />

vivere l’avventura speciale<br />

e formativa dello scoutismo<br />

che ha festeggiato i suoi<br />

primi 100 anni.


Città Giar<strong>di</strong>no<br />

NUOVO LEZIONARIO LITURGICO<br />

Sono stati presentati i primi tre volumi del Nuovo Lezionario liturgico, frutto <strong>di</strong> un lavoro iniziato nel<br />

2002. Il lavoro compiuto attorno al nuovo Lezionario parte da lontano: durante l'Assemblea generale del<br />

maggio 2002 la CEI approvava la nuova traduzione della Bibbia per l'uso liturgico, che sostituirà quella<br />

in uso dal 1974. Negli anni successivi l'Ufficio liturgico nazionale si è de<strong>di</strong>cato alla compilazione del<br />

Lezionario, utilizzando la nuova traduzione.<br />

Per quanto riguarda l'in<strong>di</strong>viduazione delle pericopi bibliche ci si è riferiti all'e<strong>di</strong>tio typica altera dell'Ordo<br />

lectionum Missae, pubblicata dalla Congregazione per il Culto <strong>di</strong>vino e la <strong>di</strong>sciplina dei Sacramenti il 21<br />

gennaio 1981.<br />

Il libro liturgico così preparato veniva poi inviato al <strong>di</strong>castero della Santa Sede per ottenere la prescritta<br />

recognitio del testo. L'iter per la conferma della traduzione si concluse il 12 luglio 2006 con il Decreto <strong>di</strong><br />

approvazione della nuova traduzione italiana del Lezionario. I cambiamenti sono decine <strong>di</strong> migliaia,<br />

seimila solo dopo l'ultima delle revisioni, che in tutto sono state quin<strong>di</strong>ci. Si è cercato <strong>di</strong> ricostruire un<br />

ritorno delle frasi adatto alla proclamazione liturgica<br />

ed eventualmente al canto.<br />

I tre volumi riguardano il ciclo domenicale e festivo<br />

delle letture, rispettivamente per l'Anno A, B,C.<br />

Con il Nuovo Lezionario si è cercato <strong>di</strong> recuperare<br />

un'aderenza maggiore al tono e allo stile delle<br />

lingue originali, orientandosi verso una traduzione<br />

che fosse sì comunicativa e comprensibile, ma<br />

anche più letterale. I volumi sono corredati da<br />

riproduzione <strong>di</strong> opere appositamente realizzate da<br />

artisti italiani contemporanei che illustrano le<br />

pagine bibliche più significative dei vari tempi<br />

dell'anno liturgico. Il progetto completo prevede<br />

la pubblicazione <strong>di</strong> altri sei volumi, in due gruppi <strong>di</strong> tre: i primi de<strong>di</strong>cati al ciclo feriale (uno per<br />

Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua; uno per il Tempo or<strong>di</strong>nario Anno I e l'ultimo per i l tempo<br />

or<strong>di</strong>nario anno il), mentre gli ultimi tre riguarderanno le letture per le celebrazioni delle feste e delle<br />

memorie dei Santi, per le Messe rituali (celebrazione dei sacramenti) e per le Messe ad <strong>di</strong>versa e<br />

votive. Al termine dei progetto, si avrà nei nove volumi una significativa pinacoteca <strong>di</strong> arte sacra<br />

contemporanea, con là caratteristica peculiare <strong>di</strong> presentare opere ispirate <strong>di</strong>rettamente al testo della<br />

sacra Scrittura utilizzato nella liturgia Il nuovo Lezionario, tirato in trentamila copie, potrà essere usato<br />

dalla prima domenica d'Avvento <strong>di</strong> quest'anno e sarà obbligatorio dalla prima domenica <strong>di</strong> Avvento del<br />

2010.<br />

LA LA VIA VIA VIA DELL’AMORE<br />

DELL’AMORE<br />

DELL’AMORE<br />

(tratto dalla lettera pastorale del vescovo <strong>di</strong>ocesano Vincenzo Paglia)<br />

“Ricercate l’amore”(1Cor 14,1), scrive Paolo ai Corinzi. E’ vero anche per noi. In un mondo sempre<br />

più segnato dalla paura e dalla solitu<strong>di</strong>ne, dalla violenza e dall’in<strong>di</strong>vidualismo; in un mondo travolto<br />

dalla trage<strong>di</strong>a delle guerre e dei terrorismi; la scelta <strong>di</strong> rimettere l’amore al centro della nostra<br />

attenzione resta la via più efficace per costruire un futuro nuovo per noi e pere tutti. È quel che i<br />

cristiani sono chiamati a vivere e portare come specifico contributo alla vita del mondo, a partire dalle<br />

nostre città. Sì, abbiamo la gravissima responsabilità <strong>di</strong> comunicare al mondo che “Dio è amore”.<br />

7


8 Città Giar<strong>di</strong>no<br />

Benedetto XVI lo ha sentito con incre<strong>di</strong>bile lungimiranza e ne ha fatto il tema della sua prima<br />

enciclica. E’ un insegnamento che dobbiamo raccogliere con ben maggiore attenzione <strong>di</strong> quanto è<br />

stato fatto. Si tratta <strong>di</strong> un orizzonte assolutamente prioritario sia per la nostra vita spirituale che per<br />

l’azione pastorale.<br />

La stessa questione <strong>di</strong> Dio va posta oggi in questo orizzonte. L’amore è la via che <strong>di</strong> più <strong>di</strong> ogni altra<br />

avvicina a Dio, anche perché è la via attraverso la quale Dio è sceso sino a noi. Non <strong>di</strong> rado si hanno<br />

immagini sbagliate <strong>di</strong> Dio: molti pensano a un Giu<strong>di</strong>ce severo e implacabile, altri ad un Essere<br />

lontano e altri ancora a un’Entità impassibile o che insi<strong>di</strong>a la nostra libertà, o magari che ci ruba la<br />

felicità, oppure che interferisce “troppo”nella vita degli uomini, al punto che ci vien detto che<br />

dobbiamo metterlo da parte se vogliamo essere bravi citta<strong>di</strong>ni, e<br />

così oltre. Ma come possiamo mettere da parte Dio? Se chi non<br />

crede, comprendesse che il Dio che <strong>Gesù</strong> ci mostra “è” l’amore,<br />

ci chiederebbe <strong>di</strong> renderlo ancor più presente. Certo, abbiamo la<br />

grave responsabilità mostrare un Dio che ama, che è esperto <strong>di</strong><br />

amore, che sa amare gli uomini sino a morire. La verità e<br />

l’amore, in questo campo, sono inscin<strong>di</strong>bili. Oserei <strong>di</strong>re che<br />

l’amore viene “prima” della fede. Viene prima anzitutto perché<br />

Dio, che è amore, sta all’origine della nostra fede. Ma<br />

aggiungerei che l’amore viene prima della fede anche da un<br />

punto <strong>di</strong> vista esistenziale. L’amore infatti ci spinge ad<br />

abbandonarci a Dio, ad affidarci a Lui. L’amore porta più<br />

facilmente a Dio. <strong>Gesù</strong> stesso <strong>di</strong>ce ai <strong>di</strong>scepoli: “Da come vi<br />

amerete vi riconosceranno che siete miei <strong>di</strong>scepoli”? In ogni<br />

caso, il crollo delle ideologie e l’astrattezza <strong>di</strong> un certo pensiero<br />

razionale, suggeriscono <strong>di</strong> percorrere con maggiore decisione la<br />

via dell’amore che deve riscaldare quella della verità. E’<br />

necessario che le due vie si intreccino in maniera ancor più forte.<br />

E’ urgente percorrere la via della verità dell’amore. A casa, a<br />

scuola, nei luoghi <strong>di</strong> lavoro, nelle strade, anche nelle nostre<br />

parrocchie, nelle nostre comunità, tutti dobbiamo parlare <strong>di</strong> più<br />

<strong>di</strong> Dio che ci ama, che ci protegge, che ci sostiene, che non ci<br />

abbandona, che ci libera dal male. E dobbiamo farlo con le<br />

parole e con i fatti, in maniera che tocchi il cuore della gente.<br />

Non possiamo affidare il messaggio evangelico a ragionamenti<br />

astratti e ancor meno ai programmi e alle strategie. La via del<br />

Vangelo è quella della verità dell’amore. Su questa via<br />

giungeremo più facilmente al cuore <strong>di</strong> un uomo, come quello <strong>di</strong><br />

oggi, che è sovrastato dalla solitu<strong>di</strong>ne e dalla paura.<br />

+ Vincenzo Paglia - Vescovo <strong>di</strong> <strong>Terni</strong> Narni Amelia<br />

WEEK WEEK END END GIOVANI<br />

GIOVANI<br />

La parrocchia del <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> <strong>Eucaristico</strong><br />

Invita tutti i giovani nel prossimo tempo liturgico<br />

della Quaresima ad incontrarvi per incontrare<br />

<strong>Gesù</strong>.<br />

“Venite e vedrete”<br />

PROGRAMMA INIZIO 2008<br />

Sabato 5 gennaio 2008<br />

Ore 17.30 Primi Vespri solenni<br />

Ore 18 Messa prefestiva<br />

Domenica 6 gennaio<br />

S.S. Messe ore 8-10-18<br />

Ore 11.30 Santa Messa solenne<br />

Ore 17.30 Secon<strong>di</strong> Vespri<br />

(alle ore 15.30 Tombolata per<br />

tutti con ricchi premi presso il<br />

salone parrocchiale)<br />

Sabato 12 gennaio<br />

Ore 17.30 Primi Vespri del<br />

battesimo del Signore<br />

Ore 18 – Santa Messa prefestiva<br />

Domenica 13 gennaio<br />

Festa del Battesimo del Signore<br />

S.S. Messe ore 8-10-11.30 –18<br />

Ore 16 – Concertino:<br />

“Il Cantico della vita” con il coro<br />

del <strong>Sacro</strong> <strong>Cuore</strong> <strong>di</strong> <strong>Terni</strong><br />

sul sagrato della chiesa.<br />

Ore 17.30 Secon<strong>di</strong> Vespri<br />

Hanno collaborato a questo<br />

numero:<br />

Padre Ennio Tiacci<br />

Fr. Marco Ronca<br />

Patrizia Dezi<br />

Anna Rita Rati<br />

Coor<strong>di</strong>namento e e<strong>di</strong>ting<br />

Elisabetta Lomoro<br />

Stampa Tipografia<br />

Leonar<strong>di</strong>

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