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Incontro di architettura con Tommaso Valle - Studio Valle

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Ad Osaka, la maglia strutturale tri<strong>di</strong>mensionale, macrosimulazione<br />

<strong>di</strong> un tessuto urbano, subisce una deformazione<br />

lineare, delimitando così lo spazio interno attraverso le<br />

<strong>di</strong>rettrici inclinate dei propri componenti strutturali che<br />

rivestono, pertanto, un ruolo innovativo rispetto alla<br />

precedente funzione esclusivamente statica, a sostegno<br />

dell’involucro architettonico. Il progetto per il Pa<strong>di</strong>glione<br />

italiano Expo 70 rappresenta, dunque, il primo passo verso<br />

un’evoluzione della <strong>con</strong>cezione spaziale e strutturale<br />

cartesiana, rigidamente vincolata alla struttura trilitica e alla<br />

trasmissione verticale delle sollecitazioni, ad uno spazio<br />

complesso.<br />

Un <strong>con</strong>corso internazionale del 1995 segna il definitivo<br />

sovvertimento della <strong>con</strong>cezione cartesiana dello spazio e<br />

trilitica della struttura. Nel Terminal portuale <strong>di</strong> Yokohama<br />

la struttura si <strong>di</strong>sarticola nello spazio in una <strong>di</strong>scronia <strong>di</strong><br />

sinusoi<strong>di</strong>, scar<strong>di</strong>nando definitivamente la <strong>di</strong>fferenziazione<br />

trilitica trave-pilastro e determinando un “macro” spazio dal<br />

carattere fortemente unitario. Alla struttura non viene più<br />

affidato un ruolo esclusivamente statico, ma <strong>di</strong>viene<br />

elemento segnico. Gli appoggi delle sinusoi<strong>di</strong> <strong>di</strong> Yokohama, <strong>di</strong>stano tra loro 150 metri e si innalzano per 20 metri. Ancora<br />

oggi, sia pure <strong>con</strong> l’impiego <strong>di</strong> acciai speciali, questa <strong>di</strong>mensione sarebbe eccessiva, tuttavia combinando le strutture e<br />

trasformandole in sistemi complessi attraverso il raccordo delle “onde” in <strong>di</strong>versi punti dello spazio, è stato possibile<br />

limitare gli attacchi a terra.<br />

Nel recente progetto del Pa<strong>di</strong>glione italiano per l’Esposizione Universale <strong>di</strong> Shanghai 2010, la complessità strutturale<br />

del precedente giapponese viene amplificata: la geometrica sinusoide <strong>di</strong> Yokohama si scompone e ricompone in segni non<br />

più “puri” ma complessi. Varcato l’accesso si è sorprendentemente immersi in uno spazio inatteso, in cui l’unitarietà e la<br />

rigorosità geometrica del fronte strada si sostituis<strong>con</strong>o alla complessità e <strong>di</strong>namicità <strong>di</strong> uno spazio <strong>di</strong>segnato da una doppia<br />

maglia strutturale dall’andamento sinuoso, le cui tessiture sovrapposte si propagano in <strong>di</strong>rezioni tra loro ortogonali. Una

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