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Relazione di un viaggio nelle calabrie per ricerche zoologiche fatto ...

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tuirrai in Napoli. E volendo ancora conoscere qualche allro luogo della Calabria non<br />

ancor visto, risolvetti prender la via <strong>di</strong> Stilo, <strong>per</strong> quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> là raggi<strong>un</strong>gere nuavamente<br />

illitlorale Jonio a Monasteracc, ove avrei incontrata la l'errovia che mi avrebbe menato<br />

a Keggio, che pur desideravo rivedere, mancandone da parecchi anni. Da Mon-<br />

giana a Stilo vi ha buonissima via carrozzabile, la (jualc traversa il Monte Pecoraro lutto<br />

boscoso. Il paese <strong>per</strong>ò non offre carrozze da nolo, sicché sarebbe stalo mestiere <strong>per</strong>-<br />

correrla tutta a cavallo. Ma il sig. Morabito con squisita cortesia volle mettere a<br />

mia <strong>di</strong>sposizione la sua carrozza <strong>per</strong> <strong>per</strong>correrne <strong>un</strong>a parte, ed ancora provvedere egli<br />

slesso agli animali ed alla guida <strong>per</strong> la rimanente. Sicché il giorno 8 <strong>di</strong> buon mattino<br />

<strong>un</strong>o de' suoi fratelli. Salvatore, stato mio al<strong>un</strong>no nella Università, viene a rilevarmi col<br />

legno. Partiamo alle ore sette e mezzo. Alle nove siamo sulla vetta del Monte Pecora-<br />

ro , ove trovasi la prima delle casette <strong>di</strong> ricovero che <strong>di</strong> tratto in tratto si sono con<br />

saggio pensiero costruite l<strong>un</strong>go quella porzione <strong>di</strong> via che é tagliata nel bosco , onde<br />

servano <strong>di</strong> abitazione a guar<strong>di</strong>ani, in vista del brigantaggio che fino ad epoca non molto<br />

remota ha avuto covo in quella contrada. Lo stesso sig. Morabito avea avuto cura<br />

<strong>di</strong> portare con sé il necessario <strong>per</strong> <strong>un</strong>a colazione: ed essendone l'ora, ci ferniiarao in<br />

quella casella <strong>per</strong> consumarlo. Ricercando pochi istanti nel bosco raccolgo <strong>un</strong>a buona<br />

Evania.<br />

Alle <strong>di</strong>eci e mezzo ripren<strong>di</strong>amo il cammino e dopo mezz'ora gi<strong>un</strong>giamo ad altra<br />

casa <strong>di</strong> ricovero, ove erano già la guida e gli animali che dovevano condurmi a Stilo.<br />

Il sig. Morabito si congeda, ed io proseguo la via a cavallo. Dopo poco più che <strong>un</strong>'ora<br />

e mezzo si rasenta il paese Pazzano, in vicinanza del quale trovasi la miniera <strong>di</strong> ferro<br />

che si slava espiotando. Alle due pomeri<strong>di</strong>ane gi<strong>un</strong>go a Stilo.<br />

Quant<strong>un</strong>que non molto piccolo paese, Stilo non ofTre albergo <strong>di</strong> sorta. Il sig. Mo-<br />

rabito mi avea fornito <strong>di</strong> lettere commendatizie <strong>per</strong> due signori, da' quali avrei potuto<br />

essere ospitato: ma l'ora import<strong>un</strong>a ed <strong>un</strong> certo presentimento , del quale non ebbi a<br />

pentirmi, mi consigliarono a non farne uso. Mi <strong>di</strong>ressi invece al sig. Luigi Lioly,<br />

agente dello stesso Morabito ,<br />

impegnando lui <strong>per</strong>chè a qual<strong>un</strong>que spesa mi avesse tro-<br />

valo <strong>un</strong>a casa nella quale passare quello scorcio <strong>di</strong> giornata e la notte, dovendo la mat-<br />

tina seguente ripartire. Non mi occultò la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> riuscire all'intento; non<strong>di</strong>meno<br />

<strong>per</strong> sod<strong>di</strong>sfare alle mie premure uscì imme<strong>di</strong>atamente <strong>per</strong> le indagini all'uopo, e dopo<br />

mezz'ora ritornò arrecandomi la fausta novella <strong>di</strong> esservi riuscito. Mi conduce in fatti<br />

presso <strong>un</strong>a famiglia, che mi accoglie con molta garbatezza mettendo a mia <strong>di</strong>sposizione<br />

la migliore stanza della casa, ed assumendo la cura del pranzo, che mi venne imme-<br />

<strong>di</strong>atamente apparecchiato. Osservando i recipienti de' quali si fa uso <strong>per</strong> tenere l'acqua<br />

necessaria <strong>per</strong> gli usi domestici ebbi a risovvenirmi dell'Egitto. Essi in fatti <strong>per</strong> forma<br />

e <strong>per</strong> qualità dell'argilla sono <strong>per</strong>fettamente simili a quelli che ivi sono usali dagli<br />

arabi. Vengono fabbricati nel paese stesso. Le rimanenti ore del giorno passarono ab-<br />

bastanza noiose in casa, e solo fatta sera uscii a passeggiare fuori il paese attiratovi<br />

da <strong>un</strong> bel chiaro <strong>di</strong> l<strong>un</strong>a.<br />

Il giorno 9 alle sette del mattino parto da Stilo con la corriera postale, ed allo<br />

otto ed <strong>un</strong> quarto sono alla stazione <strong>di</strong> Monasterace. Questa può <strong>di</strong>rsi piazzata in <strong>un</strong><br />

piccolo tratto <strong>di</strong> deserto, lontana da ogni abitato e poco <strong>di</strong>scosta dalla spiaggia e <strong>per</strong><br />

<strong>di</strong>ppiù priva <strong>di</strong> decente sala <strong>di</strong> aspetto; sicché il viaggiatore che gi<strong>un</strong>ge innanzi l'arrivo<br />

del treno che deve rilevarlo é costretto rimanere a bivacco: e così toccò a me stare

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