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manifesto di progetto roma per un nuovo municipio ix - Matteo Marini

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Premessa<br />

MANIFESTO DI PROGETTO ROMA<br />

PER UN NUOVO MUNICIPIO IX<br />

L’art. 2 della Costituzione Italiana recita che “La Repubblica riconosce e garantisce i <strong>di</strong>ritti<br />

inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua<br />

<strong>per</strong>sonalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili <strong>di</strong> solidarietà politica,<br />

economica e sociale”.<br />

Il M<strong>un</strong>icipio rientra a pieno titolo nella “formazione sociale” in cui il citta<strong>di</strong>no deve trovare<br />

il “terreno” idoneo alla realizzazione della propria vita come singolo e come parte della<br />

collettività.<br />

Sino ad oggi, la classe politica ha fallito il proprio compito <strong>di</strong> intervento in adempimento ai<br />

doveri in<strong>di</strong>cati dalla Carta Costituzionale; e la grave crisi sociale che stiamo attraversando<br />

ne è la triste testimonianza.<br />

La tutela della vita umana, della famiglia, del giovane, dell’anziano e dei <strong>di</strong>sabili passa<br />

inderogabilmente attraverso la realtà m<strong>un</strong>icipale che costituisce la prima forma <strong>di</strong> contatto<br />

con la realtà locale in cui il citta<strong>di</strong>no vive ed o<strong>per</strong>a.<br />

Tutto ciò, non può prescindere da <strong>un</strong> decentramento amministrativo che, s<strong>per</strong>iamo, <strong>di</strong>venti il<br />

prima possibile realtà e non rimanga lettera morta, come da 10 anni a questa parte.<br />

Solo <strong>un</strong> m<strong>un</strong>icipio con effettivi poteri <strong>di</strong> incisione sui problemi quoti<strong>di</strong>ani del territorio può<br />

essere <strong>un</strong>a risorsa <strong>per</strong> il citta<strong>di</strong>no. Un’amministrazione che su molti temi è legata mani e<br />

pie<strong>di</strong> ai <strong>di</strong>partimenti com<strong>un</strong>ali non è francamente concepibile. Non si può governare Roma<br />

<strong>un</strong>icamente dal Campidoglio.<br />

________________________________________________________________________<br />

Valorizzazione delle aree <strong>di</strong>smesse e delle aree ver<strong>di</strong>.<br />

Un M<strong>un</strong>icipio che si spegne alle 8 <strong>di</strong> sera (tranne il venerdì e il sabato) è <strong>un</strong> M<strong>un</strong>icipio che<br />

non può essere vissuto dai suoi citta<strong>di</strong>ni. Spegnere (anche letteralmente, visto che ci sono<br />

intere zone con lampioni non f<strong>un</strong>zionanti) <strong>un</strong> M<strong>un</strong>icipio che, in quanto ad estensione, è<br />

maggiore del com<strong>un</strong>e <strong>di</strong> Milano non è concepibile.<br />

Far vivere il M<strong>un</strong>icipio dalle aree ver<strong>di</strong> ai p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong> aggregazione sociale, deve essere la stella<br />

polare dell’Amministrazione.<br />

Al primo p<strong>un</strong>to ci deve essere la riqualificazione dei parchi.<br />

<strong>Matteo</strong> <strong>Marini</strong>, can<strong>di</strong>dato Presidente al M<strong>un</strong>icipio IX <strong>per</strong> Progetto Roma<br />

www.matteomarini.eu


Premettendo il fatto che la competenza su questo capitolo è del Com<strong>un</strong>e, cominciamo col<br />

<strong>di</strong>re che nel territorio ne vengono in<strong>di</strong>viduati 8 tra i maggiori:<br />

- Parco Campagna Ferratella: 63.000 mq (Quartiere Ferratella)<br />

- Parco Cesare Pavese: 60.000 mq (Quartiere Ferratella)<br />

- Parco Sabatini: 7.600 mq (Quartiere Mostacciano)<br />

- Parco Campagna Mostacciano: 667.000 mq (Quartiere Mostacciano)<br />

- Parco Spinaceto: 711.500 mq (Quartiere Spinaceto)<br />

- Parco Fernando Pereira : 245.000 mq (Quartiere Tor De’ Cenci)<br />

- Parco Fonte Ostiense, non ci sono i dati sulla su<strong>per</strong>ficie ma c’è <strong>progetto</strong> interessante:<br />

http://www.comitatofonteostiense.it/Progetto%20Parco.htm<br />

- Parco Casali <strong>di</strong> S. Placido: non ci sono i dati sulla su<strong>per</strong>ficie (Quartiere Ardeatino)<br />

Alc<strong>un</strong>i <strong>di</strong> questi sono in <strong>un</strong>o stato <strong>di</strong> abbandono e <strong>di</strong> avanzato degrado, altri sono in buone<br />

con<strong>di</strong>zioni ma risentono della mancanza <strong>di</strong> <strong>un</strong>a manutenzione costante. Tutti sono<br />

accom<strong>un</strong>ati dal fatto <strong>di</strong> non essere vigilati in modo adeguato e, quin<strong>di</strong>, della mancanza <strong>di</strong><br />

sicurezza. Su questi tre no<strong>di</strong> – degrado, manutenzione, sicurezza – dovrà app<strong>un</strong>tarsi<br />

l’attenzione della nuova amministrazione con l’obiettivo <strong>di</strong> garantirne il decoro e la<br />

fruibilità da parte dei citta<strong>di</strong>ni.<br />

Lo spazio in cui <strong>un</strong>a com<strong>un</strong>ità locale vive non può essere fatto <strong>di</strong> solo cemento. Le aree<br />

ver<strong>di</strong> costituiscono il “polmone” locale, aggi<strong>un</strong>gono sostenibilità ecologica al vivere<br />

quoti<strong>di</strong>ano e possono rappresentare centri <strong>di</strong> aggregazione e sviluppo.<br />

Pensiamo a coo<strong>per</strong>ative <strong>di</strong> giovani autorganizzate che, considerando il fatto che “Il<br />

M<strong>un</strong>icipio è anche tuo, aiutaci a tenerlo pulito”, potrebbero mettersi d’accordo nel<br />

<strong>per</strong>lustrare queste aree <strong>per</strong> verificare ove sia necessario procedere ad <strong>un</strong>’o<strong>per</strong>a <strong>di</strong> pulizia.<br />

Succede spesso sulle spiagge, <strong>per</strong>ché ciò non può avvenire anche nella tutela dei “polmoni<br />

ver<strong>di</strong>”?<br />

Si può coinvolgere attivamente la citta<strong>di</strong>nanza non solo nella progettazione degli interventi<br />

<strong>di</strong> riqualificazione da compiere, ma anche in quelli <strong>di</strong> conservazione e tutela <strong>di</strong> ciò che viene<br />

realizzato dall’amministrazione. Spesso, purtroppo, stringenti politiche <strong>di</strong> bilancio, dettate<br />

da scarsità <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> e <strong>di</strong> risorse, impe<strong>di</strong>scono alle amministrazioni m<strong>un</strong>icipali <strong>di</strong> procedere<br />

ad investimenti seri e la manutenzione non viene quin<strong>di</strong> seguita correttamente. Si lascia<br />

quin<strong>di</strong> il campo al degrado più completo.<br />

Suona strano <strong>per</strong>ò quando poi le risorse vengono trovate <strong>per</strong> finanziare progetti come i P<strong>un</strong>ti<br />

Ver<strong>di</strong> Qualità che abbiamo visto che fine abbiano fatto, con arresti e <strong>per</strong>sone finite in<br />

manette.<br />

Vogliamo stimolare i citta<strong>di</strong>ni del IX M<strong>un</strong>icipio alla rivalutazione <strong>di</strong> quei numerosi ed estesi<br />

spazi ver<strong>di</strong> <strong>di</strong> cui questo è dotato, rendendoli maggiormente agibili, <strong>per</strong> quanto riguarda i<br />

<strong>Matteo</strong> <strong>Marini</strong>, can<strong>di</strong>dato Presidente al M<strong>un</strong>icipio IX <strong>per</strong> Progetto Roma<br />

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sentieri che li <strong>per</strong>corrono, puliti, ed impiegandoli come luoghi <strong>di</strong> eventi e manifestazioni a<br />

carattere culturale. Recu<strong>per</strong>are queste aree significa innanzitutto sottrarle al degrado,<br />

ripulirle ed evitare, in alc<strong>un</strong>i casi, che continuino ad essere ado<strong>per</strong>ate come <strong>di</strong>scariche<br />

abusive, con danni <strong>di</strong> immagine <strong>per</strong> la com<strong>un</strong>ità e <strong>per</strong>icolo <strong>per</strong> la salute.<br />

Anche <strong>per</strong> questo <strong>di</strong>ciamo no alle <strong>di</strong>scariche abusive e <strong>un</strong> sì alla raccolta <strong>di</strong>fferenziata porta<br />

a porta, che deve essere sempre più capillare e non deve relegarsi a semplici cassonetti<br />

posizionati <strong>di</strong> fronte ai palazzi. Serve o<strong>per</strong>a <strong>di</strong> sensibilizzazione e <strong>di</strong> investimento su <strong>un</strong><br />

ciclo dei rifiuti che sia realmente virtuoso.<br />

Vogliamo coinvolgere associazioni ambientaliste che possano aiutare i citta<strong>di</strong>ni del<br />

M<strong>un</strong>icipio nel la rivalutazione degli spazi ver<strong>di</strong> che vogliamo che si compia, all’insegna del<br />

rispetto dell’ambiente e della non gravosità delle spese. Vogliamo fare in modo che le aree<br />

ver<strong>di</strong> possano essere <strong>un</strong> altro <strong>di</strong> quei luoghi <strong>di</strong> aggregazione in cui le iniziative ed i progetti<br />

degli abitanti del m<strong>un</strong>icipio possano prendere forma, contenendo i costi ma dando spazio ad<br />

attività <strong>di</strong>dattiche e lu<strong>di</strong>che <strong>per</strong> bambini e <strong>per</strong> ragazzi, rendendo possibile la creazione <strong>di</strong><br />

palestre all’a<strong>per</strong>to <strong>per</strong> giovani ed adulti, ospitando manifestazioni culturali e musicali o<br />

sagre.<br />

Urbanistica<br />

Le due eccellenze su cui poteva far leva il territorio <strong>per</strong> <strong>di</strong>mostrare il suo livello qualitativo<br />

e <strong>per</strong> richiamare attenzione da parte degli investitori italiani e mon<strong>di</strong>ali erano il centro<br />

<strong>di</strong>rezionale dello Stato e i poli ospedalieri pubblici (Sant’Eugenio-Università <strong>di</strong> Tor<br />

Vergata) e privati (Campus biome<strong>di</strong>co <strong>di</strong> Trigoria).<br />

Il polo <strong>di</strong>rezionale pubblico è stato fortemente ri<strong>di</strong>mensionato <strong>per</strong> la folle avventura della<br />

“valorizzazione immobiliare” delle torri del Ministero delle Finanze che oggi appaiono<br />

come <strong>un</strong> grande rudere all’interno del tessuto storico dell’Eur. Occorre d<strong>un</strong>que riportare lì la<br />

sede del ministero (anche <strong>per</strong>ché nelle due se<strong>di</strong> in cui sono stati trasferiti gli addetti<br />

paghiamo affitti d’oro ai soliti palazzinari) e ridare all’Eur il ruolo centrale nel tessuto<br />

urbano. Occorre poi <strong>di</strong>fendere il polo ospedalieri del Sant’Eugenio da tutti i tentativi <strong>di</strong><br />

riduzione del suo ruolo.<br />

Più in generale, deve essere ricostruita l’immagine dell’Eur come quartiere della qualità,<br />

aprendo <strong>un</strong> ampio <strong>di</strong>battito sul futuro dell’area dell’ex Velodromo e sul futuro dello<br />

sventurato <strong>progetto</strong> <strong>di</strong> realizzazione del parcheggio-acquario sotto il laghetto. Il tessuto<br />

storico dell’Eur va rispettato <strong>per</strong>ché rappresenta la qualità urbana.<br />

Sull’area dell’ex Velodromo, le nostre proposte sono:<br />

- Effettuare le dovute bonifiche da residui <strong>di</strong> amianto e riqualificarlo <strong>per</strong> renderlo <strong>un</strong><br />

parco pubblico a <strong>di</strong>sposizione della citta<strong>di</strong>nanza.<br />

<strong>Matteo</strong> <strong>Marini</strong>, can<strong>di</strong>dato Presidente al M<strong>un</strong>icipio IX <strong>per</strong> Progetto Roma<br />

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Poi ce ne sono altre due che sono più <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>ose e sulle quali occorrerà ragionare in<br />

termini <strong>di</strong> attuazione:<br />

- Spostare la caserma dei Vigili del Fuoco <strong>di</strong> Piazza Francesco Vivona, sul lato<br />

dell’area dell’ex Velodromo che dà su viale Oceano Pacifico. Nei locali lasciati vuoti<br />

dalla caserma, vogliamo <strong>un</strong>a scuola me<strong>di</strong>a, visto che l’Eur ne è sguarnito.<br />

- Sul lato <strong>di</strong> viale del Ciclismo (notevolmente silenzioso), vogliamo che sia a<strong>per</strong>to <strong>un</strong><br />

asilo nido, vista la crescente richiesta <strong>di</strong> posti alla quale il Com<strong>un</strong>e non riesce ad<br />

assolvere.<br />

Ci batteremo contro ulteriori speculazioni e<strong>di</strong>lizie e colate <strong>di</strong> cemento che dovessero essere<br />

fatte sul M<strong>un</strong>icipio e rivedremo il <strong>progetto</strong> dello Sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Tor Di Valle <strong>per</strong> essere vigili su<br />

nuove mire che i costruttori possono avere verso quel <strong>progetto</strong>.<br />

Legalità e Sicurezza pubblica.<br />

La criminalità <strong>di</strong> strada turba la serenità della com<strong>un</strong>ità e <strong>di</strong>ffonde <strong>un</strong> sentimento <strong>di</strong> timore<br />

che spinge ad usufruire meno degli spazi com<strong>un</strong>i, soprattutto nelle ore serali.<br />

La luce, l’illuminazione è la soluzione semplice usata nel mondo; in senso metaforico,<br />

p<strong>un</strong>tare la luce sul degrado ed illuminare le zone buie, allontana i malintenzionati e consente<br />

ai citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> muoversi tranquilli nel proprio territorio.<br />

Programmare <strong>un</strong> più efficiente e capillare sistema pubblico <strong>di</strong> illuminazione, attraverso<br />

impianti che agiscono sulle tensioni elettriche e che attenuano, ma non spengono, i lampioni<br />

nelle ore a bassa frequentazione <strong>di</strong> <strong>un</strong>a determinata strada. Ogni singolo intervento su p<strong>un</strong>to<br />

luce, costa <strong>un</strong> quinto rispetto a quello della lampada a led o a pannelli fotovoltaici.<br />

Si potrebbe pensare anche <strong>di</strong> sensibilizzare i negozianti che potranno incrementare le<br />

proprie ven<strong>di</strong>te dal “passeggio serale” e contribuire ad <strong>un</strong>a migliore illuminazione del fronte<br />

strada. L’articolo 31 del primo comma del decreto “Salva Italia” poi, introduce <strong>un</strong>a<br />

liberalizzazione degli orari <strong>per</strong> i negozi e gli esercizi <strong>di</strong> somministrazione con licenza <strong>di</strong> P.S.<br />

Ne restano escluse le altre licenze <strong>di</strong> P.S. (quali sale giochi, agenzie, ecc.), gli artigiani<br />

(inclusi acconciatori, estetisti, kebab, pizzerie e gelaterie da asporto), Farmacie (<strong>per</strong> le quali<br />

il successivo decreto Monti ha com<strong>un</strong>que introdotto parziali liberalizzazioni <strong>di</strong> orario),<br />

<strong>di</strong>stributori <strong>di</strong> carburanti, tabaccherie ed e<strong>di</strong>cole, <strong>per</strong> le quali continuano a valere le<br />

<strong>di</strong>sposizioni attuali, che variano dalla libertà assoluta, ad orari regolamentati dai com<strong>un</strong>i, a<br />

meccanismi <strong>di</strong> turnazione programmati. Tale sp<strong>un</strong>to, può essere utile <strong>per</strong> tenere a<strong>per</strong>ti <strong>di</strong> più<br />

gli esercizi commerciali e non “spegnere”, come <strong>di</strong>cevamo all’inizio, il quartiere al calar del<br />

primo buio.<br />

<strong>Matteo</strong> <strong>Marini</strong>, can<strong>di</strong>dato Presidente al M<strong>un</strong>icipio IX <strong>per</strong> Progetto Roma<br />

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Lotteremo contro gli abusivismi commerciali dov<strong>un</strong>que si manifestino. Chiederemo <strong>un</strong><br />

censimento degli impianti pubblicitari presenti sul territorio <strong>per</strong> sollecitare rimozioni <strong>di</strong><br />

quegli impianti posizionati in modo <strong>di</strong>fforme dai regolamenti com<strong>un</strong>ali e dal co<strong>di</strong>ce della<br />

strada.<br />

Occorre restituire <strong>un</strong> principio <strong>di</strong> legalità al sistema delle nomine negli enti <strong>di</strong> secondo<br />

livello. Non è <strong>un</strong> tema su cui decide il presidente del m<strong>un</strong>icipio, ma la sua azione può<br />

contribuire enormemente a far tornare legalità e trasparenza nella città. Mi riferisco alla<br />

vicenda Ente Eur che <strong>un</strong>a politica cieca ha fatto naufragare nei debiti e negli scandali solo<br />

<strong>per</strong> metterci a capo <strong>un</strong> uomo <strong>di</strong> fiducia.<br />

Sembra che Mancini oltre ad aver intascato le tangenti sulle forniture dei bus, abbia<br />

sottoscritto debiti derivati <strong>per</strong> completare il centro congressi <strong>di</strong> Fuksas. Con i sol<strong>di</strong> <strong>di</strong> tutti i<br />

citta<strong>di</strong>ni si arricchiscono le cordate politiche: è ora <strong>di</strong> riportare a trasparenza la procedure <strong>di</strong><br />

nomina nelle aziende della galassia com<strong>un</strong>ale costruendo <strong>un</strong> albo delle <strong>per</strong>sone competenti e<br />

<strong>di</strong> specchiata moralità.<br />

Mobilità<br />

Tutta la corona dei quartieri localizzati intorno all’Eur soffrono <strong>di</strong> <strong>un</strong>a carenza <strong>di</strong> servizio e<br />

<strong>di</strong> scarsa efficienza. Le vie Pontina e Laurentina fanno <strong>per</strong>dere ore <strong>di</strong> vita alle <strong>per</strong>sone che<br />

vogliono arrivare alla linea metropolitana, né lo scandalo della corsia privilegiata l<strong>un</strong>go la<br />

via Laurentina può essere considerato risolutivo.<br />

Occorre d<strong>un</strong>que riprendere i vecchi progetti <strong>di</strong> collegamento veloce con Spinaceto-Tor de’<br />

Cenci; realizzare <strong>un</strong> efficiente sistema <strong>di</strong> collegamento sia con il cimitero Laurentino che<br />

con il Policlinico del Campus <strong>di</strong> Trigoria; collegare il quartiere <strong>di</strong> Torrino realizzando la<br />

anche la nuova stazione della ferrovia Roma-Lido, senza sottostare alle pretese speculative<br />

della proprietà fon<strong>di</strong>aria.<br />

Ci batteremo, come richiesto da tempo dai comitati <strong>di</strong> quartiere, <strong>per</strong> la realizzazione delle<br />

rotatorie dell’Ardeatina, l’allargamento <strong>di</strong> via Cecchignola ed alla realizzazione del tracciato<br />

<strong>di</strong> Via Kobler all’interno della città militare e dei servizi pubblici connessi.<br />

Diciamo sì al mezzo che fa muovere fette sempre più ampie <strong>di</strong> <strong>roma</strong>ni: la bicicletta.<br />

Diciamo <strong>un</strong> grosso sì ad <strong>un</strong>a rete <strong>di</strong> piste ciclabili “ragionata” con i comitati presenti sul<br />

territorio, ad <strong>un</strong> sistema <strong>di</strong> trasporto pubblico che colleghi i vari quartieri del M<strong>un</strong>icipio e<br />

che non li tagli fuori, rendendoli “quartieri dormitorio”.<br />

Diciamo sì ad almeno <strong>un</strong>a ciclo officina da aprire in ogni quartiere. Ci sono esempi<br />

significativi nel Rione Monti: le ciclo officine raccolgono biciclette vecchie, lasciate agli<br />

angoli delle strade, pezzi <strong>di</strong> ruota e altro e li riciclano, fornendo ai citta<strong>di</strong>ni biciclette nuove.<br />

Da lì potrebbe partire <strong>un</strong> <strong>progetto</strong> ancora più ambizioso, ovverosia il primo servizio <strong>di</strong> bike<br />

sharing gestito dai citta<strong>di</strong>ni e <strong>per</strong> i citta<strong>di</strong>ni, <strong>di</strong> concerto con l’amministrazione m<strong>un</strong>icipale.<br />

<strong>Matteo</strong> <strong>Marini</strong>, can<strong>di</strong>dato Presidente al M<strong>un</strong>icipio IX <strong>per</strong> Progetto Roma<br />

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Sulla sicurezza stradale, pren<strong>di</strong>amo atto del fatto che gran parte delle strade del nostro<br />

M<strong>un</strong>icipio risentono <strong>di</strong> <strong>un</strong>a manutenzione che, anche in questo caso, non è stata fatta<br />

correttamente e impe<strong>di</strong>sce <strong>un</strong>a circolazione lineare degli autoveicoli. Tenteremo <strong>di</strong><br />

sensibilizzare l’amministrazione com<strong>un</strong>ale nel prestare sempre più attenzione al rifacimento<br />

<strong>di</strong> manti stradali che, come nel caso della Pontina, ogni giorno vengono solcati da centinaia<br />

e centinaia <strong>di</strong> automobili.<br />

Sulla questione filobus, chiederemo <strong>un</strong> accesso agli atti <strong>per</strong> capire come sono stati spesi i<br />

sol<strong>di</strong>, fino ai centesimi, e <strong>per</strong> verificare se ci sono i presupposti <strong>per</strong> portare a termine l’o<strong>per</strong>a<br />

aprendo <strong>un</strong> <strong>di</strong>battito con i comitati citta<strong>di</strong>ni che da anni sollecitano l’amministrazione<br />

m<strong>un</strong>icipale con proposte, critiche e suggerimenti.<br />

Sensibilità e assistenza sociale.<br />

L’attuale crisi economica determina che a soffrire siano (come sempre) le fasce più deboli;<br />

famiglie, giovani che non riescono a inserirsi nel mondo del lavoro, anziani abbandonati e<br />

con pensioni misere, separati e <strong>di</strong>vorziati, ex detenuti e tossico<strong>di</strong>pendenti, <strong>per</strong>sone depresse.<br />

La carenza <strong>di</strong> risorse pubbliche fa sì che la pubblica amministrazione ed i Com<strong>un</strong>i tendano a<br />

<strong>di</strong>menticarsi <strong>di</strong> chi, suo malgrado, resta in<strong>di</strong>etro.<br />

Il M<strong>un</strong>icipio deve amare i propri concitta<strong>di</strong>ni e o<strong>per</strong>are con ogni risorsa possibile <strong>per</strong> la<br />

salvaguar<strong>di</strong>a della vita e della <strong>di</strong>gnità <strong>di</strong> ogni uomo.<br />

Da <strong>un</strong> lato il bisogno. Dall’altro la necessità <strong>di</strong> dare risposte.<br />

E’ possibile, a costo zero, aprire dei centri <strong>di</strong> ascolto che possono essere ubicati presso i<br />

locali del m<strong>un</strong>icipio o anche negli spazi ver<strong>di</strong> con semplici gazebo.<br />

Il nostro territorio ha <strong>un</strong> numero enorme <strong>di</strong> giovani avvocati che presterebbero<br />

gratuitamente <strong>un</strong> po’ del loro tempo <strong>per</strong> ascoltare e dare risposte ed in<strong>di</strong>cazioni al problema<br />

<strong>di</strong> ciasc<strong>un</strong>o; quand’anche fosse necessario avviare <strong>un</strong>a causa legale, questa potrebbe essere<br />

fatta con il gratuito patrocinio <strong>per</strong> i soggetti con basso red<strong>di</strong>to e tutta la pratica verrebbe<br />

curata dall’avvocato a costo zero <strong>per</strong> il cliente.<br />

Il <strong>progetto</strong> potrebbe coinvolgere anche altri professionisti e fornire <strong>un</strong> sostegno ai giovani in<br />

cerca <strong>di</strong> prima occupazione:<br />

- Ascolto e formazione<br />

- Redazione <strong>di</strong> <strong>un</strong> curriculum ed in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> settori ed imprese cui inviare CV e<br />

progetti.<br />

- Creazione <strong>di</strong> <strong>un</strong> team <strong>di</strong> sostegno e sviluppo <strong>per</strong> le idee più originali da realizzarsi tra<br />

giovani del M<strong>un</strong>icipio a sostegno del territorio e della com<strong>un</strong>ità locale.<br />

Un esempio <strong>di</strong> <strong>progetto</strong>, potrebbe essere <strong>un</strong>a coo<strong>per</strong>ativa giovanile con il compito <strong>di</strong><br />

monitorare e seguire gli anziani sul territorio del M<strong>un</strong>icipio, anche pre<strong>di</strong>sponendo visite<br />

<strong>per</strong>io<strong>di</strong>che e servizi <strong>di</strong> assistenza.<br />

<strong>Matteo</strong> <strong>Marini</strong>, can<strong>di</strong>dato Presidente al M<strong>un</strong>icipio IX <strong>per</strong> Progetto Roma<br />

www.matteomarini.eu


Com<strong>un</strong>icazione e informazione<br />

Affinché <strong>un</strong>a com<strong>un</strong>ità cresca, deve credere in se stessa.<br />

Il M<strong>un</strong>icipio deve essere trasparente ed informare tramite web con <strong>un</strong> proprio sito de<strong>di</strong>cato e<br />

tramite la pubblicazione <strong>di</strong> <strong>un</strong> mensile destinato ai propri concitta<strong>di</strong>ni. Da <strong>un</strong> lato,<br />

raccoglierà tutte le informazioni e segnalazioni e dall’altro cercherà <strong>di</strong> rispondere alle<br />

necessità rilevate dando conto del proprio o<strong>per</strong>ato.<br />

Una mail, <strong>un</strong> fax ed <strong>un</strong> numero <strong>di</strong> telefono con o<strong>per</strong>atore dovranno essere <strong>di</strong>sponibili <strong>per</strong> la<br />

citta<strong>di</strong>nanza e dovranno essere <strong>di</strong>ffusi in modo capillare <strong>per</strong>ché ogn<strong>un</strong>o possa sentire la<br />

presenza attiva del M<strong>un</strong>icipio.<br />

I professioni e le imprese o<strong>per</strong>anti sul territorio del M<strong>un</strong>icipio dovranno essere invitati a<br />

dare <strong>un</strong> contributo in termini <strong>di</strong> collaborazione ed idee.<br />

Partecipazione<br />

Le elezioni portano alla scelta del Sindaco e degli Amministratori ai quali i citta<strong>di</strong>ni<br />

delegano il governo del territorio.<br />

Occorre <strong>per</strong>ò andare oltre la delega del voto, promuovendo e garantendo la partecipazione<br />

attiva dei citta<strong>di</strong>ni alle scelte che riguardano il proprio territorio ed il proprio ambiente <strong>di</strong><br />

vita, <strong>per</strong> la costruzione con<strong>di</strong>visa dei processi <strong>di</strong> sviluppo economico e <strong>di</strong> trasformazione del<br />

territorio, nonché <strong>per</strong> le scelte relative alle politiche sociali e <strong>di</strong> inclusione. Gli strumenti <strong>per</strong><br />

la partecipazione popolare vanno in<strong>di</strong>viduati nei “Referendum” a livello m<strong>un</strong>icipale e<br />

com<strong>un</strong>ale e nei “Laboratori della partecipazione” già previsti e regolamentati nelle singole<br />

m<strong>un</strong>icipalità, come <strong>per</strong> il cosiddetto “Bilancio partecipato”, <strong>per</strong> il “Forum Giovani” e <strong>per</strong> la<br />

”Agenda 21”.<br />

Per quanto riguarda la politica urbanistica, lo stesso Piano Regolatore vigente prevede che<br />

venga attivato <strong>un</strong> processo <strong>di</strong> partecipazione dei citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong>sciplinato dal "Regolamento <strong>di</strong><br />

partecipazione dei citta<strong>di</strong>ni alla trasformazione urbana". Ma occorrono anche altre<br />

iniziative, come l’istituzione <strong>di</strong> Osservatori e Consulte e la collaborazione con Associazioni<br />

ed altre Organizzazioni del volontariato, <strong>per</strong> monitorare e verificare la qualità dei servizi<br />

collettivi.<br />

In generale, <strong>per</strong> garantire <strong>un</strong>a maggiore efficacia alle azione <strong>di</strong> partecipazione è necessario<br />

che accanto alle tra<strong>di</strong>zionali forme <strong>di</strong> consultazione e com<strong>un</strong>icazione vengano messi in<br />

campo procedure che si avvalgono <strong>di</strong> tecnologie informatiche e telematiche, in grado <strong>di</strong><br />

assicurare <strong>un</strong>a più <strong>di</strong>retta e imme<strong>di</strong>ata interazione con i centri decisionali com<strong>un</strong>ali e<br />

m<strong>un</strong>icipali.<br />

<strong>Matteo</strong> <strong>Marini</strong>, can<strong>di</strong>dato Presidente al M<strong>un</strong>icipio IX <strong>per</strong> Progetto Roma<br />

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Le parole d’or<strong>di</strong>ne da adottare sono “com<strong>un</strong>icazione” e “con<strong>di</strong>visione”, parole che grazie<br />

alla spinta dei social network sono <strong>di</strong>ventate <strong>un</strong> motore <strong>di</strong> cambiamento e <strong>di</strong> innovazione<br />

che deve essere acceso anche all’interno della Pubblica Amministrazione. E’ così che può<br />

avvenire la metamorfosi da ente che regolamenta a soggetto che stimola, raccoglie e usa le<br />

idee vincenti ed innovative <strong>per</strong> migliorare se stesso e la società.<br />

Facciamo nostra la proposta del Comitato <strong>di</strong> Quartiere Torrino-Decima <strong>di</strong> impegnarci, in<br />

caso <strong>di</strong> elezione, <strong>per</strong> far deliberare dalla futura Gi<strong>un</strong>ta e/o dal Consiglio M<strong>un</strong>icipale <strong>un</strong>o<br />

Statuto o Regolamento M<strong>un</strong>icipale dei Comitati <strong>di</strong> Quartiere presenti nel territorio.<br />

Il futuro Statuto/ Regolamento dovrebbe in<strong>di</strong>viduare e riconoscere i quartieri esistenti nel<br />

territorio m<strong>un</strong>icipale, prevedendo <strong>per</strong> ogn<strong>un</strong>o <strong>di</strong> essi la costituzione del corrispondente<br />

Comitato <strong>di</strong> Quartiere, quale organismo formalmente riconosciuto come rappresentante<br />

delle problematiche e dei bisogni della relativa com<strong>un</strong>ità, e come interlocutore in occasione<br />

<strong>di</strong> decisioni che impattino sulla stessa e sull’intero territorio m<strong>un</strong>icipale.<br />

Mutuando quanto praticato in altre realtà, lo Statuto regolamenterebbe, da <strong>un</strong> lato le<br />

caratteristiche <strong>di</strong> costituzione, legittimazione e rappresentatività <strong>di</strong> ciasc<strong>un</strong> Comitato e<br />

dall'altro i rapporti con l'Amministrazione.<br />

I Comitati territorialmente riconosciuti e in possesso dei requisiti stabiliti, faranno parte <strong>di</strong><br />

<strong>un</strong>a specifica Consulta, al pari <strong>di</strong> altre già presenti nel M<strong>un</strong>icipio, al fine <strong>di</strong> promuovere e<br />

favorire la partecipazione attiva dei citta<strong>di</strong>ni alla vita socio-amministrativa locale.<br />

Cultura<br />

Strettamente correlata al tema della partecipazione c’è il capitolo cultura.<br />

Gli ultimi dati Eurostat, fotografano <strong>un</strong> paese che investe l’1,1% del suo Pil in questo<br />

settore, posizionandosi al ventisettesimo posto in Europa.<br />

Dobbiamo affermare con forza che “con la cultura si mangia”, si cresce con la cultura, che i<br />

musei del nostro M<strong>un</strong>icipio non devono essere cattedrali nel deserto, e che occorre restituire<br />

loro importanza e rilevanza. Pensiamo a giornate della cultura, visite guidate nei musei<br />

presenti sul nostro territorio.<br />

E’ tutto <strong>un</strong> <strong>per</strong>corso che va fatto gradualmente, a partire anche dalle scuole elementari con<br />

corsi gratuiti <strong>di</strong> educazione civica. Si parla tanto delle giovani generazioni che sono il nostro<br />

futuro, noi pensiamo che bisogna ripartire anche da loro. Fare cultura nelle scuole, nei licei<br />

è il primo passo <strong>per</strong> formare citta<strong>di</strong>ni consapevoli anche della vita che si svolge nel proprio<br />

M<strong>un</strong>icipio. Proponiamo che, i ragazzi dei licei interessati, possano organizzare giornate <strong>di</strong><br />

pulizia dei parchi, <strong>per</strong>corsi all’a<strong>per</strong>to, caccie al tesoro, a<strong>per</strong>te ai ragazzi delle scuole<br />

elementari. Anche così si può fare “com<strong>un</strong>ità” e ci si può sentire <strong>un</strong>a “com<strong>un</strong>ità”.<br />

<strong>Matteo</strong> <strong>Marini</strong>, can<strong>di</strong>dato Presidente al M<strong>un</strong>icipio IX <strong>per</strong> Progetto Roma<br />

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La fiorente attività dei numerosi poli culturali del IX M<strong>un</strong>icipio spesso non raggi<strong>un</strong>ge tutti i<br />

suoi citta<strong>di</strong>ni. Vogliamo estendere il bacino d’utenza del Teatro della Do<strong>di</strong>cesima, al pari <strong>di</strong><br />

quella del Centro Culturale Elsa Morante, promuovendo le loro iniziative ed i loro spettacoli<br />

nelle scuole, pubblicizzandole nei mercati, oltre che nella Biblioteca <strong>di</strong> zona (dove già<br />

avviene).<br />

Proprio la Biblioteca è da sempre <strong>un</strong> luogo <strong>di</strong> incontro <strong>per</strong> i giovani ed adulti: vogliamo<br />

creare ulteriori possibilità <strong>per</strong> questa e <strong>per</strong> chi la vive, proponendo noi stessi attività ed<br />

iniziative che coinvolgano le biblioteche <strong>di</strong> zona ed i citta<strong>di</strong>ni. Vorremmo poter utilizzare<br />

gli spazi dei numerosi luoghi <strong>di</strong> cultura del territorio <strong>per</strong> creare momenti <strong>di</strong> incontro fra<br />

citta<strong>di</strong>ni, favorendo l’aggregazione in questi luoghi e risvegliare l’interesse <strong>per</strong> tutto ciò che<br />

è cultura.<br />

Vogliamo garantire sicurezza e stabilità a questi stessi luoghi della cultura, impegnandoci<br />

nella loro manutenzione e conservazione. Negli angoli vuoti dei mercati, nelle strade e nei<br />

“non-luoghi” (come le stazioni della metropolitana, i parcheggi, all’esterno dei numerosi<br />

su<strong>per</strong>mercati) vogliamo vedere realizzarsi qualcosa <strong>di</strong> bello, dando la possibilità <strong>di</strong> esibirsi<br />

ai gruppi musicali, ai giocolieri, agli attori e a tutte quelle <strong>per</strong>sone che possano creare<br />

cultura e <strong>di</strong>ffonderla soprattutto in quei momenti ed in quei luoghi della giornata “vuoti”<br />

Vogliamo incrementare l’attività delle numerose associazioni culturali, ambientaliste e<br />

giovanili della zona. Il loro contributo alla socialità ed alla <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> cultura nel territorio<br />

del M<strong>un</strong>icipio è da promuovere e sostenere.<br />

Vogliamo procedere con l’assegnazione <strong>di</strong> locali che possano <strong>di</strong>ventare le loro se<strong>di</strong>, e<br />

d<strong>un</strong>que le basi <strong>per</strong> il loro sviluppo, nonché luoghi <strong>di</strong> contatto con i citta<strong>di</strong>ni del M<strong>un</strong>icipio e<br />

le loro idee. Diciamo sì ad <strong>un</strong> investimento massiccio sulle politiche culturali che non premi<br />

le associazioni ma le idee. Se l’idea è buona, l’amministrazione ha il preciso compito <strong>di</strong><br />

portarla avanti, <strong>di</strong> dare spazi, luoghi in <strong>di</strong>suso dove questa idea, e le <strong>per</strong>sone che la portano<br />

avanti, abbiano la possibilità <strong>di</strong> mostrarla.<br />

Sport<br />

L’argomento sport è anch’esso collegato alla valorizzazione del nostro territorio. Noi<br />

immaginiamo ogni parco dotato <strong>di</strong> almeno <strong>un</strong>a rete da pallavolo, <strong>un</strong>a porta da calcio. Nei<br />

parcheggi abbandonati? Campi da basket. Solo così possiamo far vivere il territorio dai<br />

giovani, dai ragazzi.<br />

Pensiamo poi che i centri anziani, debbano avere delle strutture sportive, delle sale de<strong>di</strong>cate<br />

<strong>per</strong> avere la possibilità <strong>di</strong> fare sport.<br />

Ci rammarichiamo anche del fatto che sul territorio ci sia <strong>un</strong>a netta prevalenza degli<br />

impianti privati e <strong>un</strong>a carenza, o assenza, <strong>di</strong> strutture pubbliche, alla portata <strong>di</strong> tutti.<br />

<strong>Matteo</strong> <strong>Marini</strong>, can<strong>di</strong>dato Presidente al M<strong>un</strong>icipio IX <strong>per</strong> Progetto Roma<br />

www.matteomarini.eu


Giovani<br />

Proseguimento del <strong>progetto</strong> del Consiglio M<strong>un</strong>icipale dei bambini e delle bambine e<br />

introduzione del Consiglio M<strong>un</strong>icipale dei Giovani. Entrambi devono essere strumenti <strong>di</strong><br />

educazione e partecipazione alla vita dell’istituzione. Tale <strong>progetto</strong> può essere esteso anche<br />

agli anziani, con <strong>un</strong>a rappresentanza nell’istituzione che miri allo stesso obiettivo, far sentire<br />

anche loro parti integranti dell’istituzione che li rappresenta.<br />

A<strong>per</strong>tura <strong>di</strong> workshop <strong>per</strong> stimolare la creatività dei giovani nella redazione <strong>di</strong> progetti utili<br />

<strong>per</strong> il territorio. Recu<strong>per</strong>o della f<strong>un</strong>zione dei centri <strong>di</strong> aggregazione giovanile <strong>per</strong> combattere<br />

<strong>di</strong>s<strong>per</strong>sioni scolastiche, investendo <strong>di</strong> pari passo nella formazione professionale e nelle borse<br />

<strong>di</strong> lavoro (oltreché <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o), mirandole alle professioni relative al mondo delle nuove<br />

tecnologie, sempre più in espansione.<br />

Casa ed Emergenza Abitativa<br />

La questione abitativa è certo <strong>un</strong> argomento che riguarda tutto il com<strong>un</strong>e <strong>di</strong> Roma e il nostro<br />

Paese, ci troviamo infatti a vivere <strong>un</strong>a grave crisi economica e sociale che sta rapidamente<br />

incidendo sui <strong>di</strong>ritti fondamentali dell’uomo, quali il lavoro e il <strong>di</strong>ritto ad <strong>un</strong>’abitazione<br />

<strong>di</strong>gnitosa entrambi strettamente collegati tra loro. Infatti la <strong>per</strong><strong>di</strong>ta del lavoro è la prima<br />

causa <strong>di</strong> precarietà abitativa.<br />

I dati pubblicati dall’Unione Inquilini nel 2012 spiegano che le principali cause <strong>di</strong> sfratto<br />

sono <strong>per</strong> morosità, con l’attuale trend <strong>di</strong> crescita si può ritenere che nei prossimi 3 anni ci<br />

saranno almeno 200.000 nuovi sfratti, <strong>di</strong> cui 170.000 <strong>per</strong> morosità dell’inquilino, e quasi<br />

100.000 esecuzioni con la Forza pubblica; mentre il dato rilevato dalla Com<strong>un</strong>ità <strong>di</strong><br />

Sant'Egi<strong>di</strong>o, secondo cui 2.000 nuove famiglie a Roma rischiano <strong>di</strong> <strong>per</strong>dere la casa e più <strong>di</strong><br />

50.000 nuove famiglie potrebbero andare ad ingran<strong>di</strong>re le file dei cosiddetti “nuovi poveri”.<br />

Un quadro generale sconfortante su cui è necessario intervenire non sull’emergenza ma<br />

strutturando dei piani d’intervento programmati.<br />

Durante l’ultima gi<strong>un</strong>ta com<strong>un</strong>ale si è visto <strong>un</strong> crescente e costante proliferare <strong>di</strong> nuove<br />

costruzioni, molte delle quali ancora invendute o sfitte. Un consumo <strong>di</strong> territorio e <strong>un</strong><br />

aumento delle cubature che continua a crescere in barba ai veri bisogni della citta<strong>di</strong>nanza.<br />

Guardando da vicino il m<strong>un</strong>icipio ci si rende conto della complessità del territorio, da <strong>un</strong>a<br />

parte infatti ci sono zone “status” a cui è impossibile accedere dall’altra si hanno le case<br />

popolari come il noto Laurentino 38 stigma dell’e<strong>di</strong>lizia popolare degli anni 80.<br />

Quando si decide <strong>di</strong> intervenire sull’argomento, dobbiamo <strong>per</strong>ò ricondurre l’intervento alle<br />

competenze m<strong>un</strong>icipali, anche se è auspicabile <strong>un</strong> intervento <strong>di</strong> più ampio respiro che<br />

interessi tutta la città.<br />

<strong>Matteo</strong> <strong>Marini</strong>, can<strong>di</strong>dato Presidente al M<strong>un</strong>icipio IX <strong>per</strong> Progetto Roma<br />

www.matteomarini.eu


Residence: Nell’attuale 9 M<strong>un</strong>icipio sono presenti almeno due residence abitativi che<br />

insieme costano all’amministrazione più <strong>di</strong> 4 milioni <strong>di</strong> euro l’anno, nonostante il costo,<br />

rispondono a poche decine <strong>di</strong> <strong>per</strong>sone, noi proponiamo che il modello residence sia su<strong>per</strong>ato<br />

dall’autocostruzione, avviando <strong>un</strong> censimento <strong>di</strong> immobili vuoti, abbandonati o in <strong>di</strong>suso <strong>di</strong><br />

proprietà pubblica. In questo modo il com<strong>un</strong>e si svincola dal pagamento dell’affitto dei<br />

costosi residence e dai costi <strong>di</strong> gestione <strong>per</strong>seguendo <strong>un</strong> modello virtuoso sia dal p<strong>un</strong>to <strong>di</strong><br />

vista economico che sociale.<br />

All’interno dei residence infatti risiedono situazioni estremamente delicate, (emarginazione,<br />

<strong>di</strong>sadattamento alla società, <strong>di</strong>soccupazione maschile e femminile, violenza e stalking) che<br />

generano contesti anti sociali. La latitanza delle Istituzioni e dei Servizi Sociale creano tra la<br />

gente che abita nei residence <strong>di</strong>ffidenza verso le Istituzioni, con ulteriore marginalità, e<br />

quando il Com<strong>un</strong>e si trova ad intervenire è spesso <strong>per</strong> situazioni <strong>di</strong>fficilmente recu<strong>per</strong>abili e<br />

irreversibilmente compromesse.<br />

Qui potete consultare l’elenco:<br />

http://www.com<strong>un</strong>e.<strong>roma</strong>.it/PCR/resources/cms/documents/2011_06_14_residence.pdf<br />

Quando pensiamo alla casa pensiamo anche ad <strong>un</strong>’idea <strong>di</strong> città, a come e dove vogliamo<br />

vivere quin<strong>di</strong> non possiamo pensare solo al “tetto sulla testa” ma al contesto sociale e<br />

culturale in cui an<strong>di</strong>amo a vivere. E’ quin<strong>di</strong> intollerabile veder crescere il cemento sotto<br />

qualsiasi forma ed essere miopi su quanto questo stia mutando il dna del territorio.<br />

La gi<strong>un</strong>ta Veltroni nel 2007 decise <strong>di</strong> sgomberare i ponti del Laurentino 38 <strong>per</strong> ristabilire il<br />

giusto decoro e anche <strong>un</strong>o stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto. In realtà i Ponti sono ancora "più" occupati <strong>di</strong><br />

prima e ancora <strong>un</strong>a volta, l’intervento me<strong>di</strong>atico è stato più efficace <strong>di</strong> quello realizzato<br />

nella realtà.<br />

Per <strong>un</strong>a politica territoriale sulla casa è necessario che le forze siano dotate <strong>di</strong> <strong>un</strong> censimento<br />

degli immobili sfitti e anche dei dati elaborati dall'Istat nell'ultimo censimento della<br />

popolazione. Attraverso questo strumento si in<strong>di</strong>viduano i piani d'intervento e si <strong>di</strong>rezionano<br />

le risorse. Senza <strong>per</strong>ò questo passaggio è inutile pensare a qualsivoglia soluzione.<br />

Commercio<br />

Siamo contro il proliferare <strong>di</strong> nuovi centri commerciali (come quello <strong>di</strong> Tor Pagnotta)<br />

<strong>per</strong>ché rappresentano nuove speculazioni e<strong>di</strong>lizie delle quali il M<strong>un</strong>icipio non ha bisogno.<br />

Meglio rilanciare i commerci <strong>di</strong> vicinanza, i negozi <strong>di</strong> quartiere che, complice l’a<strong>per</strong>tura <strong>di</strong><br />

imponenti strutture come Eu<strong>roma</strong>2, stanno via via scomparendo.<br />

A livello commerciale poi (e ciò si ricollega al prossimo p<strong>un</strong>to sui rifiuti e sulla raccolta<br />

<strong>di</strong>fferenziata), siamo favorevoli a ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> prodotti a kilometro zero, <strong>per</strong> ridurre<br />

sensibilmente l’inquinamento da trasporto e <strong>per</strong> rilanciare i prodotti locali.<br />

<strong>Matteo</strong> <strong>Marini</strong>, can<strong>di</strong>dato Presidente al M<strong>un</strong>icipio IX <strong>per</strong> Progetto Roma<br />

www.matteomarini.eu


Rifiuti e raccolta <strong>di</strong>fferenziata<br />

Per contribuire al raggi<strong>un</strong>gimento degli obbiettivi europei in tema <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenzia è<br />

in<strong>di</strong>spensabile che i m<strong>un</strong>icipi <strong>di</strong> Roma si dotino <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> raccolta efficienti e<br />

sostenibili, ad alta intensità <strong>di</strong> lavori anziché <strong>di</strong> capitali. Ci riferiamo in particolare a progetti<br />

come quello dei 9 cassonetti interrati che costerebbero all'utenza <strong>per</strong> 2 milioni <strong>di</strong> euro che<br />

potrebbero invece essere investiti <strong>per</strong> produrre nuovi posti <strong>di</strong> lavoro nella raccolta e <strong>per</strong><br />

adeguare ed ampliare le isole ecologiche a supporto della <strong>di</strong>fferenziata.<br />

Bisognerà <strong>per</strong>seguire l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> priorità in<strong>di</strong>cato dalla stessa normativa europea e italiana<br />

<strong>per</strong> <strong>un</strong>a virtuosa gestione dei rifiuti che prevede RIDUZIONE, RIUTILIZZO, RICICLO<br />

come azioni preponderanti e come ultime istanze residuali Recu<strong>per</strong>o e smaltimento in<br />

<strong>di</strong>scarica. Bisognerà p<strong>un</strong>tare d<strong>un</strong>que verso quella società del riciclo che dovrebbe essere<br />

obbiettivo <strong>di</strong>chiarato <strong>per</strong> i paesi dell'Unione Europea.<br />

Per <strong>per</strong>seguire questo obbiettivo è in<strong>di</strong>spensabile il coinvolgimento <strong>di</strong> comitati e<br />

associazioni del territorio nella com<strong>un</strong>icazione ai propri concitta<strong>di</strong>ni, utilizzando quel<br />

patrimonio <strong>di</strong> competenze e professionalità spesso messe ai margini dei processi decisionali<br />

e delle fasi attuative dei programmi <strong>di</strong> gestione dei rifiuti.<br />

Innovare il nostro m<strong>un</strong>icipio dando sostegno agli o<strong>per</strong>atori dell'usato e alle attività che<br />

contribuiscono all'effettiva riduzione della produzione <strong>di</strong> rifiuti ed avviando delle aree<br />

mercatali dove, soprattutto le <strong>per</strong>sone a forte rischio <strong>di</strong> marginalità economica e sociale,<br />

possano scambiare e vendere i propri beni valorizzandone l'impegno ambientale e la natura<br />

sociale della loro attività.<br />

Stringere accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> programma con gli o<strong>per</strong>atori commerciali ed economici del territorio<br />

<strong>per</strong> ridurre la quantità <strong>di</strong> rifiuti prodotti e favorire prioritariamente negli appalti pubblici gli<br />

acquisti ver<strong>di</strong> da parte del nostro m<strong>un</strong>icipio.<br />

Avviare <strong>un</strong>a campagna <strong>per</strong> la definitiva uscita <strong>di</strong> scena delle buste <strong>di</strong> plastica e la loro<br />

sostituzione con sporte riutilizzabili che non contengano componenti chimiche.<br />

Avviare programmi <strong>di</strong> sensibilizzazione presso le istituzioni e la citta<strong>di</strong>nanza <strong>per</strong> la<br />

promozione <strong>di</strong> buone pratiche atte alla riduzione della produzione <strong>di</strong> rifiuti.<br />

Avviare stu<strong>di</strong> e ricerche finalizzati all’in<strong>di</strong>viduazione del fabbisogno <strong>di</strong> Isole Ecologiche<br />

fondate sul Riutilizzo nel nostro territorio che consentano <strong>di</strong> intercettare e restituire <strong>un</strong>a<br />

seconda vita a quei beni ancora in buono stato presenti nel ciclo dei rifiuti e quantificabili<br />

tra il 5% e il 10% dell’intera produzione <strong>di</strong> rifiuti.<br />

In<strong>di</strong>viduare stabili, capannoni <strong>di</strong>smessi <strong>per</strong> la realizzazione <strong>di</strong> Centri <strong>per</strong> la Preparazione al<br />

Riutilizzo accre<strong>di</strong>tati <strong>per</strong> la commercializzazione in stock <strong>di</strong> beni in buono stato agli<br />

o<strong>per</strong>atori dell’usato.<br />

<strong>Matteo</strong> <strong>Marini</strong>, can<strong>di</strong>dato Presidente al M<strong>un</strong>icipio IX <strong>per</strong> Progetto Roma<br />

www.matteomarini.eu


Avviare accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> programma con le Reti locali <strong>per</strong> il Riutilizzo che sole possono<br />

consentire, <strong>per</strong> storia e capillarità <strong>di</strong> presenza sul territorio, l’assorbimento <strong>di</strong> ingenti volumi<br />

<strong>di</strong> beni in buono stato frutto della raccolta.<br />

Creare Aree <strong>di</strong> Libero Scambio dell’Usato volte alla produzione o integrazione del red<strong>di</strong>to<br />

<strong>per</strong> soggetti svantaggiati e a rischio <strong>di</strong> marginalità economica e sociale.<br />

Avvio della Raccolta Differenziata porta a porta spinta, passaggio alla “tariffa p<strong>un</strong>tuale”<br />

(ogn<strong>un</strong>o paga in base alla quantità prodotta <strong>di</strong> rifiuti in<strong>di</strong>fferenziati).<br />

<strong>Matteo</strong> <strong>Marini</strong>, can<strong>di</strong>dato Presidente al M<strong>un</strong>icipio IX <strong>per</strong> Progetto Roma<br />

www.matteomarini.eu

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