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Scarica il numero di Settembre 2008 - Asso Intrattenimento

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PERSONAGGI STILI E<br />

MODE DELLA NIGHTLIFE<br />

n° 7 - <strong>Settembre</strong> <strong>2008</strong><br />

E<strong>di</strong>toriale: Contro<br />

l’abusivismo e la cattiva<br />

informazione<br />

Night life: Circus beat<br />

club e CAFE’ ATLANTIQUE<br />

djs: CATRINA DAVIES DJ, NARI &<br />

MILANI, WALTER S, DEELAY, ISA B,<br />

MC CODY<br />

NIGHTSTYLE: Salvaciòn Ibiza<br />

& Datch, matrimonio notturno<br />

N° 7


HH • 02<br />

COLOPHON SOMMARIO<br />

Giugno/luglio <strong>2008</strong><br />

Direttore Responsab<strong>il</strong>e<br />

Lamberto Cantoni<br />

lamberto.cantoni@gma<strong>il</strong>.com<br />

Capo Redattore<br />

Lorenzo Tiezzi<br />

Reporters<br />

Antonio Bramclet<br />

Francesco Antinolfi<br />

Art Director<br />

Francesca Flavia Fontana<br />

E<strong>di</strong>tore<br />

Eventi Toscani srl<br />

Via dei Termini, 72<br />

53100 Siena<br />

Tel. 0577 45554<br />

Fax 0577 270815<br />

Happy Hours è l’Organo ufficiale <strong>di</strong><br />

<strong>Asso</strong> <strong>Intrattenimento</strong>,<br />

associazione degli impren<strong>di</strong>tori del ballo<br />

aderenti a Confindustria.<br />

Via Tosarelli, 360<br />

45050 V<strong>il</strong>lanova <strong>di</strong> Castenaso (Bo)<br />

Tel. 051 781607<br />

Fax 051 780455<br />

www.asso-intrattenimento.it<br />

info@asso-intrattenimento.it<br />

Presidente <strong>di</strong> <strong>Asso</strong>-<strong>Intrattenimento</strong><br />

e <strong>di</strong> Happy Hours:<br />

Luciano Zanchi<br />

Comitato e<strong>di</strong>toriale:<br />

Antonio Degortes<br />

Sergio Buio<br />

Loris fabbro<br />

Maurizio Girolimetti<br />

Luca Calenda<br />

Giancarlo Barisio<br />

03<br />

e<strong>di</strong>toriale<br />

04<br />

tendenze<br />

06<br />

club<br />

14<br />

<strong>di</strong>scobusinessman<br />

18<br />

club life<br />

22<br />

LAP DANCE<br />

14<br />

djs & VOCALISTS<br />

34<br />

DANCING<br />

36<br />

rubrica<br />

38<br />

fashion & music<br />

40<br />

BEVERAGE<br />

42<br />

assointrattenimento<br />

Contro l’abusivismo<br />

e la cattiva informazione<br />

EDITORIALE<br />

Prima <strong>di</strong> accingermi a scrivere questo e<strong>di</strong>toriale sfogliavo con interesse <strong>il</strong> resoconto delle denuncie<br />

fatte dalla associazione che presiedo nei confronti degli abusivi <strong>di</strong> musica e ballo. Dopo un anno <strong>di</strong><br />

lavoro in <strong>di</strong>fesa del <strong>di</strong>vertimento notturno posso già presentare qualche b<strong>il</strong>ancio. <strong>Asso</strong> <strong>Intrattenimento</strong><br />

ha denunciato centinaia <strong>di</strong> situazioni <strong>di</strong> abusivismo. In alcune decine <strong>di</strong> casi abbiamo costretto alla<br />

chiusura gli improvvisati. Mi rendo conto che tutto ciò è solo una goccia nel mare <strong>di</strong> concorrenza sleale<br />

che ci portano locali pubblici. Ma ritengo sia un buon inizio per arginare un fenomeno devastante per<br />

le nostre attività.<br />

La <strong>di</strong>fficoltà più grande nel fronteggiare l’abusivismo è rappresentata dal suo carattere pseudo<br />

istituzionale. Infatti i nostri concorrenti sleali più pericolosi sono l’ammasso <strong>di</strong> pubblici esercizi guidati<br />

dalla Fipe che, sfruttando l’inconsistenza del vecchio sindacato delle <strong>di</strong>scoteche, da alcuni anni stanno<br />

espropriandoci <strong>il</strong> cuore delle nostre attività.<br />

Vi sintetizzo <strong>il</strong> problema con parole semplici: noi impren<strong>di</strong>tori del ballo paghiamo a caro prezzo la<br />

possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> accogliere centinaia <strong>di</strong> clienti per metterli nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertirsi in un luogo sicuro;<br />

è chiaro che se altre tipologie <strong>di</strong> locali si appropriano del servizio che a noi costa tanti sol<strong>di</strong> non<br />

spendendo nulla, essi possono offrirlo ad un prezzo per noi irraggiungib<strong>il</strong>e. Ecco perché noi subiamo<br />

due danni: abusivismo e concorrenza sleale; danni amplificati dalla copertura istituzionale portata<br />

dalla Fipe.<br />

Dall’abusivismo poi <strong>di</strong>scendono a cascata problemi sociali che mob<strong>il</strong>itano l’opinione pubblica. Faccio<br />

solo l’esempio dell’alcol. Se tantissimi bar alle sei della sera cominciano a funzionare come se fossero<br />

<strong>di</strong>scoteche sregolate allora i guai non possono tardare ad arrivare. Infatti i politici e gli amministratori<br />

considerano la piaga dell’alcolismo tra i giovani uno degli obiettivi principali della loro attività legislativa.<br />

Indovinate con chi se la prendono? Ovviamente con noi delle <strong>di</strong>scoteche. Malgrado i prezzi alti e la<br />

rarità delle seconde consumazioni i giornalisti guardano a noi come <strong>il</strong> capro espiatorio ideale. Siamo<br />

più belli, più evidenti <strong>di</strong> uno sgangherato bar che improvvisa musica da ballo con dj da quattro sol<strong>di</strong>,<br />

raramente assunti ed in regola con i contributi enpals e quin<strong>di</strong>, dopo <strong>il</strong> danno la beffa, siamo i soggetti<br />

ideali per <strong>di</strong>venire lo spauracchio delle famiglie. Scrivere contro le <strong>di</strong>scoteche fa parte dello spettacolo<br />

dell’informazione; parlare <strong>di</strong> pubblici esercizi non interessa a nessuno.<br />

Oltre ad azioni legali contro l’abusivismo occorrono strategie <strong>di</strong> controinformazione per riequ<strong>il</strong>ibrare<br />

l’abitu<strong>di</strong>ne degli opinion leader a vedere sempre e comunque solo <strong>di</strong>scoteche; anche se stanno<br />

scomparendo.<br />

Attualmente esiste una sola associazione che cura gli interessi delle <strong>di</strong>scoteche ed è <strong>Asso</strong> <strong>Intrattenimento</strong><br />

<strong>di</strong> Confindustria. Sciolto <strong>il</strong> baraccone del S<strong>il</strong>b all’interno della Fipe, non è più praticab<strong>il</strong>e una<br />

negoziazione interna alla Confcommercio: in un raggruppamento <strong>di</strong> locali pubblici tra i quali le <strong>di</strong>sco<br />

sono la netta minoranza, non c’è possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa.<br />

Ne consegue l’aumento <strong>di</strong> responsab<strong>il</strong>ità per <strong>Asso</strong> <strong>Intrattenimento</strong>. Se la cultura del ballo potrà avere<br />

parola nelle se<strong>di</strong> governative dove si decidono le regole del gioco lo si dovrà alla nostra associazione.<br />

Ma potremo prenderci delle responsab<strong>il</strong>ità solo se gli impren<strong>di</strong>tori ce lo consentiranno, ovvero se<br />

aderiranno in massa ad <strong>Asso</strong> <strong>Intrattenimento</strong>, così come sta accadendo, in <strong>di</strong>fesa dei loro interessi.<br />

Luciano Zanchi<br />

(Presidente nazionale <strong>Asso</strong>-intrattenimento)<br />

HH • 03


HH • 04<br />

tendenze<br />

Il cool hunter non ama<br />

più la <strong>di</strong>scoteca<br />

<strong>di</strong> Lamberto Cantoni<br />

Uno dei sintomi <strong>di</strong> decadenza più evidenti della cultura delle <strong>di</strong>scoteche è la sostanziale rimozione che i club hanno subito<br />

negli ultimi anni ad opera dei cool hunter (cacciatori <strong>di</strong> tendenze) e dei trend setter.<br />

Ma chi sono questi cool hunter e trend setter (<strong>il</strong> senso comune usa, sbagliando, queste parole come se fossero equivalenti)?<br />

Non possiamo definirli dei veri professionisti, non è infatti ben chiaro ciò che essi sanno o fanno; tuttavia molti credono che<br />

essi abbiano una particolare sensib<strong>il</strong>ità e intuito per tutto ciò che è nuovo e fresco. Si pensa che questi nuovi interpreti dei<br />

segnali deboli che consumatori e mercati ci lanciano, debbano unire ad una solida preparazione culturale sull’evoluzione<br />

dei trend più recenti, una sorta <strong>di</strong> capacitazione ad intuire le nostre propensioni estetiche statu nascen<strong>di</strong>. Il controllo delle<br />

informazioni emozionali che cambiano <strong>il</strong> comportamento permettono ad essi <strong>di</strong> costruire figurazioni del futuro che, dopo<br />

opportune congetture, verranno trasformate in idee per nuovi prodotti o consumi. In sostanza questi pseudo professionisti, <strong>di</strong><br />

solito scelti tra giovani <strong>di</strong> età compresa tra i 25 e 35 anni, sarebbero specializzati nell’in<strong>di</strong>viduare ciò che ha la proprietà <strong>di</strong><br />

essere vissuto come novità con<strong>di</strong>visa. Ed è esattamente questo <strong>il</strong> presunto “valore” che interessa <strong>di</strong> più ai produttori <strong>di</strong> merci<br />

esposti con <strong>il</strong> pubblico più ambito e <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e da affrontare: <strong>il</strong> cliente evoluto, fortemente motivato al consumo e dopato dalle<br />

dose massicce <strong>di</strong> pubblicità quin<strong>di</strong> alla ricerca <strong>di</strong> nuove sensazioni ed emozioni.<br />

In sostanza i cool hunter traggono dal presente, da ciò che <strong>di</strong>rettamente vivono, un insieme <strong>di</strong> elementi in qualche modo<br />

correlati tra loro, immaginati poter essere la struttura portante <strong>di</strong> forme o eventi proiettab<strong>il</strong>i nel futuro. In realtà ci troviamo <strong>di</strong><br />

fronte ad una mossa del pensiero vecchia come <strong>il</strong> mondo: se ve<strong>di</strong>amo <strong>il</strong> problema del mutamento con l’occhio posizionato<br />

nel futuro allora non ci resta che prendere atto, ci suggerisce l’attività del cool hunter, che le sue ragioni sono nel suo<br />

passato. Il problema sta nel coglierne i punti <strong>di</strong> passaggio (i segnali deboli). Ma non tutti hanno la sensib<strong>il</strong>ità e cultura per<br />

ascoltarne i “rumori”. Ecco dunque intervenire sulla scena un nuovo protagonista del marketing e della comunicazione,<br />

definito dagli esperti cool hunter. Come ho già detto, si tratta <strong>di</strong> giovani corteggiati dalle aziende e dai me<strong>di</strong>a, posizionati<br />

in città strategiche, i cui rapporti sullo stato dei cambiamenti in corso e delle novità del territorio possono avere implicazioni<br />

importanti sulla creazione del business.<br />

tendenze<br />

Ora, tra gli scenari del futuro prefigurati dai cool hunter sembra non esservi spazio per <strong>di</strong>scoteca.<br />

Se leggete gli articoli che questi <strong>di</strong>vinatori del futuro scrivono sulle riviste specializzate potete fac<strong>il</strong>mente accorgervi che<br />

musica, moda, spettacoli sono sempre ben focalizzati dagli autori. Ma <strong>il</strong> genius loci non è quasi mai una <strong>di</strong>scoteca. Al posto<br />

dei club c’è piuttosto un riferimento più o meno vago alla strada. Cosa intendono per “strada” i cool hunter? Intendono una<br />

sorta <strong>di</strong> non-luogo che rende possib<strong>il</strong>e una creatività spontanea. E’ chiaro che in quest’ottica la sregolata movida notturna<br />

composta da pseudo locali o ad<strong>di</strong>rittura da situazioni <strong>di</strong> <strong>il</strong>legalità, promettono maggiori informazioni sullo stato del futuro e<br />

sul presunto mutamento in atto. L’eterogeneità, la mancanza <strong>di</strong> controlli, l’entropia che caratterizza la strada possono destare<br />

più curiosità e stimolare comportamenti, preferenze, scelte impreve<strong>di</strong>b<strong>il</strong>i. Ovvero esattamente ciò <strong>di</strong> cui ha bisogno <strong>il</strong> cool<br />

hunter per riscrivere continuamente <strong>il</strong> mito del cambiamento.<br />

I club per contro, più <strong>di</strong>ventano aziende e più perdono informazioni (la ripetizione della routine evenemenziale lascia poco<br />

spazio all’improvvisazione). E’ vero che in questo modo i club <strong>di</strong>ventano più sicuri ed economicamente sostenib<strong>il</strong>i. Ma pare<br />

che <strong>di</strong> questo non freghi niente a nessuno (dei cool hunter).<br />

Vi faccio solo un esempio. Se leggete Real Fashion Trends, redatto dal Future Concept Lab <strong>di</strong> Francesco Storace (ed.<br />

Schew<strong>il</strong>ler), uno dei gruppi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o formato dai cool hunter meglio organizzati del nostro paese, non potete non accorgervi<br />

che, nell’affrescare gli 8 mega trend del futuro, manca <strong>il</strong> benché minimo riferimento alla cultura della <strong>di</strong>scoteca.<br />

Cosa significa? A me pare che ci segnali due <strong>di</strong>mensioni del problema: i cool hunter non reputano più i locali da ballo luoghi<br />

interessanti; in <strong>di</strong>scoteca non si sperimentano più situazioni e comportamenti che possano promettere la visione <strong>di</strong> possib<strong>il</strong>i<br />

nuove mode.<br />

Si può senz’altro pensare che, preso atto della crisi conclamata della <strong>di</strong>scoteca, in questo caso le scelte dei cool hunter<br />

siano con<strong>di</strong>visib<strong>il</strong>i e scontate. Ma gli effetti negativi <strong>di</strong> questa credenza sono superiori al dato empirico rappresentato dal<br />

fatto che le <strong>di</strong>sco non sono più cool.<br />

Infatti come tutte le pseudo certezze supportate dai me<strong>di</strong>a, l’atteggiamento dei cool hunter finisce con rinforzare una sorta<br />

<strong>di</strong> profezia che amplifica i suoi effetti, trasformando le <strong>di</strong>scoteche in luoghi abitati da emozioni fasulle, preferib<strong>il</strong>mente da<br />

evitare.<br />

In realtà, proprio perché da quasi un lustro si ritiene che i club siano aut, <strong>il</strong> vero cool hunter dovrebbe pensare che<br />

l’andamento ciclico delle mode dovrebbe tornare a riscoprirne la fecon<strong>di</strong>tà.<br />

In questa prospettiva dunque, <strong>il</strong> problema della <strong>di</strong>scoteca sembra essere questo: Come fare per attirare <strong>di</strong> nuovo i cool<br />

hunter nei locali, affinché essi raccontino <strong>di</strong> nuovo <strong>il</strong> mito della notte?<br />

HH • 05


HH • 06<br />

CLUB<br />

Circus beat club<br />

Chi a Brescia vuol ballare con un certo st<strong>il</strong>e a Brescia da anni sceglie Circus<br />

Beat Club. Il segreto del successo del club <strong>di</strong> via Dalmazia è semplice:<br />

cura <strong>di</strong> ogni singolo particolare che compone l’evento ‘serata in <strong>di</strong>scoteca’.<br />

Dall’accoglienza alla porta alla frutta che accompagna lo champagne, dalla<br />

selezione musicale al design degli interni (completamente rinnovato nel 2006<br />

ed aggiornato ogni anno), tutto al Circus suona sempre bene. E <strong>il</strong> bello è che<br />

sono sempre gli ospiti del locale ad essere protagonisti col loro <strong>di</strong>vertimento.<br />

Certo, l’atmosfera è sempre esclusiva e selezionata, ma l’ambiente non è<br />

freddo e perfetto come accade altrove. La voglia <strong>di</strong> ballare al Circus si sente<br />

in ogni angolo.<br />

CLUB<br />

Grazie a un sapiente uso dei <strong>di</strong>versi livelli, ogni tavolo è vicino al cuore<br />

pulsante del locale. E non mancano neppure gli spazi in cui r<strong>il</strong>assarsi. “La<br />

<strong>di</strong>scoteca è soprattutto un luogo <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento basato sulla musica, ed è <strong>il</strong><br />

ritmo a tirar fuori da ognuno <strong>di</strong> noi qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso. C’è chi balla, c’è chi<br />

conversa, chi osserva e chi vuol farsi guardare. Le uniche costanti sono che<br />

nessuno va a ballare per forza e che la musica ha in sé qualcosa <strong>di</strong> magico”,<br />

conclude Luca Pizzi. Le altre figure chiave del locale sono Paolo Pizzi, socio <strong>di</strong><br />

Luca, che si occupa della gestione, e poi lo staff artistico guidato da Jacopo<br />

Coppiar<strong>di</strong>, per tutti in città l’anima e l’immagine del club. Più che un semplice<br />

vocalist, Jacopo è un amico per alcuni clienti più affezionati del club e un<br />

modello per i più giovani.<br />

HH • 07


HH • 08<br />

CLUB<br />

“Più che urlare ‘su le mani’ cerco <strong>di</strong> trovare frasi o slogan che facciano<br />

sorridere e poi <strong>di</strong>ventino, magari, tormentoni”, ad esempio<br />

La musica del Circus<br />

Alla console del Circus ogni anno si avvicendano guest internazionali come<br />

Toca<strong>di</strong>sco e soprattutto <strong>il</strong> meglio del panorama house nazionale. Tra i regular<br />

guest ci sono soprattutto Fabio Santini, specializzato in electro house e con<br />

lui Simone Cattaneo, uno dei più attivi giovani dj italiani, che ogni domenica<br />

per la stagione 07-08 ha proposto una house story <strong>di</strong> qualità. Tra i top guest<br />

Andrea Bertolini, i Cube Guys (Roberto Intrallazzi e Luca Provera), i Deelay<br />

(from Ra<strong>di</strong>o Deejay), Maurizio Gubellini e tanti altri.<br />

La novità della stagione <strong>2008</strong>-9 è un vero e proprio privè, che per la prima<br />

volta si affiancherà alla main room.<br />

Il club è aperto 3 sere la settimana e ogni notte ha un sapore <strong>di</strong>verso, unico.<br />

Il venerdì è la fashion night per eccellenza, <strong>il</strong> sabato è la serata più giovane<br />

de<strong>di</strong>cata ai top djs, la domenica parte alle 20 con live music ed aperitivo e<br />

più tar<strong>di</strong> <strong>il</strong> suono è quello dell’house story.<br />

CLUB<br />

CIRCUS BEAT CLUB<br />

www.circusbeatclub.com<br />

via Dalmazia 127, Brescia<br />

3484028490<br />

Uscita A4 Brescia Ovest<br />

HH • 09


HH • 10<br />

CLUB<br />

CAFE’<br />

ATLANTIQUE<br />

Più che una semplice <strong>di</strong>scoteca un luogo d’eventi de<strong>di</strong>cato al business<br />

(tantissime le collaborazioni con i marchi più importanti, da Mtv a Diesel<br />

passando per Air One e Ford), al <strong>di</strong>vertimento e al loisir. L’elemento più<br />

caratterizzante dello spazio è senz’altro l’immenso lampadario che<br />

caratterizza la main room, ma intorno ad esso le novità e i cambiamenti ad<br />

ogni stagione sono sempre moltissimi. Ad esempio, la scorsa stagione sono<br />

stati rinnovati interamente l’impianto au<strong>di</strong>o e l’impianto luci. Eleganti tessuti al<br />

soffitto e sui muri, resina decorata a mano sui pavimenti e richiami in foglia<br />

d’oro ed in foglia d’argento completano ed arricchiscono <strong>il</strong> tutto. La sala blu<br />

per la stagione 07-08 è stata poi de<strong>di</strong>cata esclusivamente all’hip hop, la<br />

sala rossa è <strong>di</strong>ventata Sushi Lounge Room ed accessib<strong>il</strong>e esclusivamente dal<br />

privè. Il Garden Room (zona esterna) è infine stato completamente rinnovato<br />

ed è <strong>di</strong>ventato area fumatori. Il ristorante invece funziona esclusivamente su<br />

prenotazione.<br />

CLUB<br />

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HH • 12<br />

CLUB<br />

Il club, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> molte realtà italiane, punta molto sulla comunicazione, come sempre nelle operazioni ideate e gestite da Gabòn,<br />

creatore <strong>di</strong> one night <strong>di</strong> successo come Exogroove (Parigi, Ibiza, Nottingham, Montreaux, Zurigo, Losanna, Corfù, Cannes, Nova Gorica,<br />

Londra) e New York Bar. Ad esempio, nello scorso autunno M<strong>il</strong>ano si è riempita <strong>di</strong> affissioni con la programmazione del locale, una forma <strong>di</strong><br />

comunicazione troppo poco ut<strong>il</strong>izzata dai locali notturni.<br />

Imprescin<strong>di</strong>b<strong>il</strong>e punto <strong>di</strong> forza dell’Atlantique sono poi i gran<strong>di</strong> eventi, quali ad esempio l’Eros Ramazzotti Tribute, l’elezione <strong>di</strong> Mister Stripman,<br />

la presentazione delle comp<strong>il</strong>ation <strong>di</strong> Ran<strong>di</strong> Ingerman e Celentano Jr, <strong>il</strong> party ufficiale <strong>di</strong> Mi-Sex, gli aperitivi ed i caffè letterari Infusione etc,<br />

etc.<br />

La nuova identità del club è oggi Free Lounge, una concept-night in b<strong>il</strong>ico tra salotto e dance floor che si adatta alla tendenza dei loft<br />

newyorkesi dove si gustano, in un ambiente <strong>di</strong> calda intimità, speciali cockta<strong>il</strong> accompagnati da bella musica da ballare. In un contesto elegante<br />

e ricco <strong>di</strong> design, ci si può ascoltare la migliore musica happy ‘70-’80-’90 che si alterna a quella più ballata del momento. Una futuristica<br />

passerella sopraelevata si affaccia sulla sala centrale, dove lo sguardo è imme<strong>di</strong>atamente catturato dal già citato gigantesco lampadario <strong>di</strong><br />

fibre ottiche cangianti… L’effetto è quello <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> cristalli Swarovski <strong>il</strong>luminati da tramonti e albe multicolori. Per chi desidera una pausa <strong>di</strong><br />

relax tra una danza indemoniata e l’altra, c’è persino la Quiet Room, dove ci si può sedere comodamente e farsi cullare dalle note della musica<br />

lounge. Insomma, <strong>il</strong> club è una tappa obbligata per chi vuole rifarsi gli occhi grazie a un design suggestivo, per chi vuole <strong>di</strong>vertirsi al suono <strong>di</strong><br />

ritmi <strong>di</strong>fferenti e non solo per nottabuli incalliti.<br />

CAFE’ ATLANTIQUE<br />

199111111<br />

viale Umbria, 42 M<strong>il</strong>ano<br />

www.cafeatlantique.it<br />

CLUB<br />

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HH • 14<br />

<strong>di</strong>sco businessman<br />

Le notti italiane della Via<br />

en Rose<br />

Una magia <strong>di</strong> Ezio Rizzoli che dura da 18 anni<br />

<strong>di</strong> Antonio Bramclet<br />

Ezio Rizzoli, Vice Presidente <strong>di</strong> <strong>Asso</strong>intrattenimento<br />

Forse non esiste una esemplificazione migliore delle teorie <strong>di</strong> Bauman sulla società liquida: l’autore è un sociologo tedesco le<br />

cui teorie oggi sono sulla bocca <strong>di</strong> tutti, delle <strong>di</strong>sco post moderne. Infatti, nei locali contemporanei, ogni serata è un evento a<br />

sé. Praticamente l’entertainment notturno è un sistema <strong>di</strong> imprese senza memoria o storia. Tutto succede in una notte e sembra<br />

avere un valore relativo. L’eventuale successo potrebbe non ripetersi. E la settimana dopo si ricomincia da capo, senza avere<br />

la certezza <strong>di</strong> poter considerare l’evento precedente come un modello a cui ispirarsi.<br />

Esistono però delle eccezioni. La più clamorosa è rappresentata dalla Vie en Rose e in particolare dai suoi famosi lunedì,<br />

battezzati a suo tempo “Notti italiane”.<br />

L’idea risale al lontano 1990 ed è legata alle intuizioni <strong>di</strong> Ezio Rizzoli, impren<strong>di</strong>tore del mondo della notte.<br />

A quel tempo Ezio Rizzoli era proprietario <strong>di</strong> 5 gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>scoteche: Piro Piro, Sporting, Piteco, Ciak e la Vie en Rose, considerata<br />

da tutti gli esperti una delle più belle <strong>di</strong>scoteche italiane.<br />

Nel bel mezzo della moda musicale techno, mentre stava salendo l’ondata dei rave, in totale controtendenza, apparve sul<br />

territorio em<strong>il</strong>iano romagnolo la pubblicità <strong>di</strong> una serata atipica, fuori dal tempo. Infatti tutto era all’insegna del Made in Italy:<br />

dagli arre<strong>di</strong>, alla musica; dai dj all’animazione…Per non parlare della comunicazione e della pubblicità.<br />

Sembrava una scommessa senza senso e invece quel lunedì <strong>di</strong>venne una delle serate più gettonate del decennio e fu<br />

d’ispirazione a tantissime <strong>di</strong>scoteche italiane.<br />

Probab<strong>il</strong>mente Ezio Rizzoli, con quella serata, ha <strong>il</strong> merito <strong>di</strong> aver salvato per un lungo periodo la musica italiana e, grazie alle<br />

canzoni della nostra tra<strong>di</strong>zione, ha suggerito ad una moltitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> colleghi <strong>il</strong> modo per richiamare nelle <strong>di</strong>sco una generazione<br />

<strong>di</strong> clienti in procinto <strong>di</strong> <strong>di</strong>saffezionarsi, per via della loro incompatib<strong>il</strong>ità con le musiche <strong>di</strong> tendenza.<br />

A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> ben 18 anni le notti italiane della Vie en Rose sono più vive che mai. Gli effetti della magia degli inizi sembrano<br />

non conoscere fine. E attualmente possiamo considerare <strong>il</strong> lunedì del locale un classico dell’entertaiment italiano.<br />

Ezio Rizzoli è un impren<strong>di</strong>tore della generazione <strong>di</strong> personaggi che hanno inventato la cultura delle <strong>di</strong>scoteche. E’ protagonista<br />

sul mercato da più <strong>di</strong> trent’anni e ha trasformato i suoi locali in vere e proprie aziende. Non ha mai tollerato le mode effimere<br />

che, sottovalutate da tanti colleghi, hanno portato le più gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>sco anni 80 inizio anni 90 ad implodere, travolte da mo<strong>di</strong> e<br />

forme incompatib<strong>il</strong>i con <strong>il</strong> business aziendale.<br />

L’abbiamo incontrato presso <strong>il</strong> suo ufficio amministrativo ed è nata una conversazione che, partendo dalle “notti italiane”, ha<br />

coinvolto i molteplici problemi del mondo della notte.<br />

<strong>di</strong>sco businessman<br />

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<strong>di</strong>sco businessman<br />

Sig. Ezio Rizzoli come spiega <strong>il</strong> successo della sua serata?<br />

E’ semplice. All’inizio degli anni novanta tutti i miei colleghi cominciarono a subire <strong>il</strong> fascino della musica techno. Io ero dubbioso.<br />

Non mi piaceva <strong>il</strong> pubblico che quel tipo <strong>di</strong> musica coinvolgeva.<br />

Decisi <strong>di</strong> fare una scelta musicale contro-tendenza, riscoprendo i pezzi musicali più gettonati nell’epoca d’oro delle <strong>di</strong>scoteche<br />

e degli anni sessanta. Devo <strong>di</strong>re che ha funzionato…<br />

Con quale tipo <strong>di</strong> pubblico? Gli ultra trentenni?<br />

Al contrario, la maggioranza erano e sono ragazzi tra i venti e i trent’anni. Ma c’è da <strong>di</strong>re che la musica italiana rende possib<strong>il</strong>i<br />

notti all’insegna del <strong>di</strong>vertimento dove si incontrano persone <strong>di</strong> generazioni <strong>di</strong>verse.<br />

Era questa la magia della <strong>di</strong>scoteca che abbiamo perduto.<br />

Ma i suoi famosi lunedì si riproponevano ogni anno senza cambiamenti?<br />

<strong>Asso</strong>lutamente no. Siamo stati sempre attenti, <strong>di</strong> stagione in stagione, a cambiare qualcosa. La <strong>di</strong>scoteca non può stare ferma. Un<br />

impren<strong>di</strong>tore deve sempre concentrarsi sui dettagli e investire in modo oculato. Con Erik, <strong>il</strong> Dj storico delle notti italiane, abbiamo<br />

sempre stu<strong>di</strong>ato palinsesti musicali rigorosamente autentici ma con quelle <strong>di</strong>versificazioni che davano la sensazione al nostro<br />

pubblico <strong>di</strong> vivere serate sempre <strong>di</strong>verse.<br />

Oggi si <strong>di</strong>ce che le <strong>di</strong>scoteche siano morte o giù <strong>di</strong> lì. Lei cosa ne pensa?<br />

Purtroppo c’è del vero in affermazioni così ra<strong>di</strong>cali. Oggi la <strong>di</strong>scoteca non è più una priorità. La gente arriva troppo tar<strong>di</strong> e<br />

assume comportamenti inaccettab<strong>il</strong>i per un impren<strong>di</strong>tore. Io mi rifiuto <strong>di</strong> farmi travolgere da queste mode che non siamo stati<br />

capaci <strong>di</strong> arginare.<br />

Noi abbiamo sbagliato verso la metà degli anni novanta a non cavalcare in prima persona la riforma della notte. Dovevamo<br />

darci regole più serie. Non l’abbiamo fatto e quin<strong>di</strong> ci siamo trovati a gestire fenomeni che non c’entrano nulla con la cultura<br />

aziendale. Molti miei colleghi, spaventati o <strong>di</strong>sorientati da un pubblico che non capivano più, si sono buttati nelle mani <strong>di</strong> pr<br />

improvvisati, senza cultura.. E’ stata la fine degli anni d’oro delle <strong>di</strong>scoteche.<br />

Tutta colpa dei pr e delle mode? Oppure c’è dell’altro?<br />

Non ho detto questo. Ho detto che i primi ad essere colpevoli siamo stati noi impren<strong>di</strong>tori, in particolare noi che eravamo<br />

<strong>di</strong>rigenti del sindacato <strong>di</strong> categoria, allora più importante. Non siamo stati capaci <strong>di</strong> darci regole serie. Forse non siamo stati<br />

bravi a <strong>di</strong>alogare con le istituzioni, forse abbiamo unicamente tamponato delle emergenze. Ma dal punto <strong>di</strong> vista aziendale<br />

troppi <strong>di</strong> noi, delusi da situazioni sempre più <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>i, hanno alzato ban<strong>di</strong>era bianca. I clienti si sono abituati a comportamenti<br />

sempre meno coerenti dal punto <strong>di</strong> vista commerciale ed alla fine la <strong>di</strong>scoteca si è trasformata in una attività a rischio. Quali le soluzioni? Ci deve pur essere una via d’uscita!<br />

Erik Lugaresi e Riky Dj<br />

Io sono ancora qui, nonostante provi, sempre più, un forte desiderio <strong>di</strong> lasciare questo mestiere. Ma l’idea <strong>di</strong> consegnare le mie<br />

strutture a gestioni che considero assurde mi dà la forza <strong>di</strong> continuare, anche in questo momento così confuso ed ambiguo.<br />

La mia soluzione è questa: torniamo ad essere veri impren<strong>di</strong>tori, torniamo a gestire i nostri locali con autorevolezza, rispettiamo<br />

le regole fondamentali dell’economia.<br />

Vede, molti miei colleghi pur <strong>di</strong> riempire i locali vanno in rosso. E’ assurdo vedere gestioni che saturano un territorio e poi scoprire<br />

che dopo pochi mesi sono in fallimento totale. E’ chiaro che in questi mesi demenziali hanno danneggiato l’attività <strong>di</strong> colleghi<br />

più professionali, costringendoli a modalità anti economiche. Molti dei locali che hanno inflitto danni mortali alle <strong>di</strong>scoteche<br />

sono abusivi, per quanto riguarda la musica e <strong>il</strong> ballo. Dal 2000 ad oggi si è consumata sulla nostra pelle un grave ingiustizia.<br />

Dobbiamo arginare la concorrenza sleale, altrimenti moriremo tutti.<br />

Lei cosa propone?<br />

<strong>di</strong>sco businessman<br />

Oggi sarebbe prioritario intervenire sulle leggi e riqualificare <strong>il</strong> settore.<br />

In campo legislativo regioni e comuni hanno emanato regolamenti per l’organizzazione degli eventi <strong>di</strong> spettacolo e intrattenimento<br />

con <strong>di</strong>sposizioni sulla sicurezza <strong>di</strong>fferenti tra loro <strong>di</strong>ffondendo <strong>di</strong> fatto comportamenti abusivi legalizzati.<br />

Dobbiamo essere più organizzati, più partecipativi. Dobbiamo metterci più cuore. Probab<strong>il</strong>mente dobbiamo mettere mano al<br />

portafoglio. Ma soprattutto dobbiamo vivere i nostri locali con idee nuove, circondandoci <strong>di</strong> collaboratori seri e lavorando per<br />

rispettare <strong>il</strong> nostro pubblico che non ci ha affatto <strong>di</strong>menticati.<br />

HH • 17


HH • 18<br />

club life<br />

CHI L’HA DETTO CHE LA DISCO<br />

estrema E’ IN CRISI?<br />

<strong>di</strong> Lorenzo Tiezzi<br />

Le <strong>di</strong>scoteche che propongono sonorità forti, non sono tutte quante in crisi. Piuttosto, <strong>il</strong> rito <strong>di</strong> chi va a ballare pensando solo<br />

alla musica e non all’ambiente o alla ‘bella gente’ è tornato in un underground in cui fa poco notizia. Il bello è che intorno ai<br />

club <strong>di</strong> questa scena attiva anche d’estate stanno crescendo non solo dj ma anche collettivi italiani specializzati in musica<br />

elettronica d’un certo tipo, formazioni costano meno dei guest internazionali da 20 - 30.000 euro... e spesso suonano pure<br />

meglio.<br />

La sesta stagione del Bolgia <strong>di</strong> Osio Sopra (Bg) si è prolungata fino al 28 giugno, chiudendosi con uno dei classici del<br />

locale, la serata Cena da Gigi organizzata coi dj e lo staff dell’Alter Ego <strong>di</strong> Verona. “Abbiamo portato nella nostra zona<br />

una ‘novità’, ossia abbiamo voluto riut<strong>il</strong>izzare dopo un lungo periodo in cui a Bergamo Lecco e M<strong>il</strong>ano non suonavano quasi<br />

più, dj d’esperienza come Marco Dionigi e Cristian Gucci” - spiega Giordano Vecchi, che gestisce <strong>il</strong> club con la sua famiglia<br />

– “Più che fare ricerca artistica astratta, cerchiamo <strong>di</strong> capire cosa può funzionare nel nostro locale, tutto qui”. Il Bolgia è<br />

una sorta <strong>di</strong> <strong>di</strong>sco – circo: i giovani che lo frequentano ogni notte fanno <strong>il</strong> giro del mondo, musicalmente parlando, ma<br />

vanno sempre nello stesso locale. Ci sono show trasgressivi come Diabolika by m2o oppure top dj come David Morales,<br />

perfomance d’avanguar<strong>di</strong>a come <strong>il</strong> live set Menage a Trois con Coccoluto, Saturnino ed altri artisti (Megahertz, Deelay)<br />

oppure 5 ore <strong>di</strong> musica con un regular guest d’eccezione come Intrallazzi, <strong>il</strong> creatore del sound del locale. “Un altro dei<br />

nostri punti <strong>di</strong> forza credo sia la capienza” - conclude Vecchi - “Possiamo ‘fare serata’ con 1.000 persone ma arriviamo fino<br />

a 4.000, <strong>di</strong>pende dall’evento e dalla sua collocazione nel calendario”.<br />

Proprio <strong>il</strong> 28 giugno al Cocoricò <strong>di</strong> Riccione (Rn), la più spinta delle <strong>di</strong>sco della riviera romagnola insieme all’Echoes ha<br />

presentato uno degli eventi della sua stagione, ossia un dj set del grande, immenso Sven Väth. Da 19 anni sotto la piramide<br />

si alternano solo e soltanto dj dal ritmo forte, all’avanguar<strong>di</strong>a.<br />

Passando al centro Italia, lo Zen Club è senz’altro uno dei successi estivi a Roma per quel che riguarda <strong>il</strong> ritmo più spinto e<br />

a bordo piscina quest’estate in console presenta solo nomi d’un certo calibro: l’11 luglio arriva Carl Cox, <strong>il</strong> 19 Roger Sanchez<br />

e via <strong>di</strong>cendo. D’inverno e per i gran<strong>di</strong> eventi <strong>il</strong> testimone passa allo staff del Goa <strong>di</strong> Roma, ovvero sua maestà Coccoluto<br />

e Giancarlino, capaci nelle loro serate <strong>di</strong> mescolare esclusività ed elettronica come in pochi altri spazi italiani.<br />

club life<br />

A Napoli <strong>il</strong> clubbing invece si <strong>di</strong>vide in due categorie: chi cerca un’atmosfera sofisticata e selezionata d’estate e d’inverno<br />

frequenta l’universo Voga. Gli altri invece vivono i mega eventi degli Angels of Love, <strong>di</strong> solito organizzati all’immensa<br />

<strong>di</strong>scoteca Metropolis. Gli anni passano ma <strong>il</strong> livello musicale della house napoletana è altissimo, uqasi impossib<strong>il</strong>e da<br />

raggiungere altrove e infatti lo staff continua a collaborare con i club ibizenchi e gestisce spesso serate anche in riviera,<br />

quest’estate quelle dell’Altro Mondo Stu<strong>di</strong>os.<br />

A M<strong>il</strong>ano la musica più forte suona in <strong>di</strong>versi club e a tutti gli orari. Le notti del Pulp sono <strong>di</strong>ventato un successo soprattutto<br />

da quando durano fino al mattino ed oltre, ad esempio. E uno dei collettivi itineranti <strong>di</strong> maggiore successo è senz’altro quello<br />

del Pervert. Anzi, più che un semplice staff, quello giallo taxi & nero notte del Pervert (questi i colori della scorsa stagione) è<br />

un mondo. Gli eventi si spostano continuamente da un locale all’altro, ad esempio l’Amnesia e <strong>il</strong> Rolling Stone e i sold out si<br />

susseguono. I guest ci sono e sono importanti, ma non hanno i costi spropositati <strong>di</strong> miti come Sven Väth e i giovanissimi che<br />

frequenantano i party lo fanno soprattutto per l’elettronica <strong>di</strong> Remo e Oby Baby. Un altro spazio vivo anzi vivissimo dal<br />

punto vista musicale in città sono i Magazzini Generali che d’estate spostano la loro serata <strong>di</strong> punta, <strong>il</strong> mercoledì gratuito ed<br />

universitario, al Beach Solaire dell’idroscalo. I Magazzini spesso ospitano dj da decine <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> euro come l’inarrivab<strong>il</strong>e<br />

Erick Mor<strong>il</strong>lo, ma anche in questo caso più che i nomi dei dj per <strong>il</strong> successo conta la ricerca musicale e la reputazione che<br />

negli anni <strong>il</strong> club è riuscito a crearsi con resident <strong>di</strong> livello assoluto come Lele Sacchi. In questo senso, la collaborazione col<br />

circolo artistico Bitte e lo Ied (Istituto Europeo <strong>di</strong> Design) contano almeno quanto dei dj set <strong>di</strong> Carl Cox. L’arte e la ricerca<br />

pagano almeno quanto la cassa dritta.<br />

HH • 19


HH • 20<br />

club life<br />

Un’altra realtà all’avanguar<strong>di</strong>a, tra le poche a saper cambiare marcia nel panorama italiano, è <strong>il</strong> Mazoom Le Plaisir <strong>di</strong><br />

Sirmione (Bs). Il nuovo corso del club parte proprio con l’estate ’08 e punta, invece che su minimal e guest stranieri, sul<br />

sound dei più storici dj italiani, Ricky Montanari e Walter S. Il club <strong>di</strong> Sergio Buio è una factory creativa che coinvolge Pride<br />

Records, una label che tra I suoi artisti conta anche i Deelay, ovvero Alex Farolfi e Paolino Rossato <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>o Deejay. “Was<br />

dog a doughnut, <strong>il</strong> nostro primo singolo con Pride è andato molto bene su Beatport e abbiamo esaurito tutti i vin<strong>il</strong>i”, racconta<br />

Farolfi. “Ma quello che ci piace <strong>di</strong> più è l’ottimo rapporto con ragazzi della label. A loro la nostra musica, un mix che unisce<br />

groove electro house attuali e sample anni ’70 – ’80 – ’90, piace davvero”. I Deelay spesso suonano all’estero. “Non solo<br />

al Pacha, anche al Guest House <strong>di</strong> New York abbiamo trovato impianti e console da sogno. I club all’estero sono vere<br />

aziende basate sulla musica, in Italia accade raramente”. Paolino e Alex sono una vera band, piuttosto <strong>di</strong>versi dai dj della<br />

vecchia generazione, così concentrati su se stessi e la propria immagine. “Il nostro primo <strong>di</strong>sco con Pride l’abbiamo fatto<br />

con Shorty, un giovane dj che lavora con noi in ra<strong>di</strong>o e l’altra sera, quando abbiamo suonato alla Triennale, siamo rimasti<br />

impressionati dagli Amigdalax… Dovremmo imparare ad apprezzare la creatività dei nostri connazionali, soprattutto quella<br />

dei giovani”, conclude Alex.<br />

Chiu<strong>di</strong>amo citando due collettivi italiani emergenti, gruppi che accanto ai Krakatoa (ovvero Samuel from Subsonica & Pisti)<br />

fanno già ballare l’Italia che ama la musica che spinge: i Cyberpunkers puntano su un look forte (suonano sempre con una<br />

maschera) e su un french touch piuttosto acido. Gli italoinglesi Dlive<strong>di</strong>gital, hanno un sound vicino alla trance e propongono<br />

un live set d’avanguar<strong>di</strong>a dal punto <strong>di</strong> vista tecnologico.<br />

BOX 1<br />

QUELLO STRANO MIX DI TENDENZA & FASHION CHE FA BALLARE IL LAGO<br />

club life<br />

Le Palafitte <strong>di</strong> Sulzano d’Iseo è certamente un fashion club: capienza ridotta, ristorazione & aperitivo pre <strong>di</strong>sco da vivere in<br />

bianco. Ma <strong>il</strong> sabato notte alla sua console ospita top djs specializzati in elettronica come Ivan N e soprattutto Intrallazzi.<br />

“L’esclusività per noi conta quanto la musica, solo così riusciamo a regalare emozioni ai nostri clienti”, spiegano Paolo<br />

Battaglia e Andrea Cancio che gestiscono le serate.<br />

BOX 2<br />

LA HOUSE A 360 GRADI E LA TRASGRESSIONE IBIZENCA DI SALVACION<br />

Una delle poche certezze in ambito ritmo forte è Ibiza. Tra i promoter che organizzano party <strong>di</strong> maggior successo in giro per<br />

l’Italia c’è senz’altro Salvacion Ibiza. I dj e le splen<strong>di</strong>de go go dancers del party <strong>di</strong> Stefano Barro non solo per l’estate ’08<br />

non solo animano i party del martedì a El Divino, <strong>il</strong> weekend spesso arrivano in Italia e fanno ballare, tra gli altri. la Baia<br />

Imperiale a Riccione e <strong>il</strong> Tinì a Marina <strong>di</strong> Cecina.<br />

BOX 3<br />

TIESTO IN SPIAGGIA E NEI CLUB<br />

Tiësto sta <strong>di</strong>ventando anche in Italia la star dj djing e della musica dance che è già da tempo in tutto <strong>il</strong> mondo. Il 27 luglio<br />

suona all’Altro Mondo Stu<strong>di</strong>os <strong>di</strong> Rimini e <strong>il</strong> 3 agosto fa ballare la Spiaggia del Faro al Lido <strong>di</strong> Jesolo. Il suo sound più che<br />

estremo è vario e mescola cassa dritta e tanta melo<strong>di</strong>a. I suoi cd e i suoi dvd in Italia vendono tra l’altro molto bene. L’ultimo,<br />

una doppia comp<strong>il</strong>ation mixata, si chiama ISOS 7: Asia.<br />

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lap dance<br />

Tabù Club<br />

<strong>di</strong> Lorenzo Tiezzi<br />

Lap dancers, pole dancers e spogliarelliste sono sempre più ‘cool’. A Los Angeles e a Tokyo, poi, le sexy ballerine sono una<br />

presenza fissa anche in <strong>di</strong>scoteca. Basta guardare i video americani su Mtv, non solo <strong>di</strong> artisti hip hop come 50 Cent, anche<br />

della recente hit estiva <strong>di</strong> Kid Rock “All Summer Long”, per accorgersene. E anche le cubiste o le perfomer, dopo un periodo<br />

‘out’, sono tornate ad animare tutte o quasi le serate delle <strong>di</strong>sco italiane.<br />

“Non credo che l’universo dei lap dance sia poi così <strong>di</strong>verso da quello dei lap dance, soprattutto quando questi ultimi<br />

vengono gestiti in un certo modo”, racconta David Mazzom, <strong>il</strong> creatore del Tabù Club <strong>di</strong> Vescovato (Cr), una novità che<br />

ha avuto sin da subito un grande successo.. “Direi anzi che i due tipi <strong>di</strong> locali, le <strong>di</strong>sco e i lap dance, sono destinati sempre<br />

più a <strong>di</strong>ventare un tutt’uno”, spiega David che ha lanciato <strong>il</strong> locale nel <strong>di</strong>cembre 2007 insieme ai soci Valerio Florio e<br />

Leo Brusamonti. Ritmo, bella musica, vocalist, spettacoli con vere scenografie e ballerine professioniste... Gli ingre<strong>di</strong>enti del<br />

<strong>di</strong>vertimento del Tabù sono questi.<br />

Più che un night club, definizione vaga che dovrebbe comprendere un po’ tutti i i locali aperti <strong>di</strong> notte e che poi è abbreviata<br />

in night (locale per uomini soli) o club (<strong>di</strong>scoteca <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni), è giusto chiamarlo lap dance, ossia un locale in cui oltre<br />

a musica e show una buona componente del <strong>di</strong>vertimento è data <strong>di</strong> tante belle ragazze che ballano in modo sensuale.<br />

lap dance<br />

Il progetto però è molto lontano dai purtroppo consueti capannoni con luce estremamente soffusa in cui le ragazze si<br />

appendono a un palo solo per non cadere addormentate dalla noia... Tabù Club nasce nella location della <strong>di</strong>scoteca Space<br />

ed è un locale <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni, immenso per essere un lap dance. E’ probab<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> più grande locale italiano La<br />

capienza è <strong>di</strong> circa 600 persone: 1500 metri quadrati con 4 bar, ben 18 privè (che presto <strong>di</strong>venteranno 25). Aperto ben<br />

4 sere la settimana, dal giovedì alla domenica, Tabù club è stato realizzato anche con la collaborazione <strong>di</strong> Beppe Riboli,<br />

uno dei più noti architetti della notte in Italia e nel mondo. “Ho voluto uno st<strong>il</strong>e che mescolasse elementi francesi e americani.<br />

In particolare, un mix tra <strong>il</strong> cabaret francese e la creatività innovativa dei locali <strong>di</strong> Miami”, spiega David. E <strong>il</strong> risultato è un<br />

successo che coinvolge anche <strong>il</strong> gent<strong>il</strong> sesso: <strong>il</strong> 10% circa della clientela del Tabù è fatto da ragazze che vogliono passare<br />

una serata <strong>di</strong>vertente e solo un po’ trasgressiva. Una percentuale piccola ma importante, tra l’altro in costante crescita.<br />

Che <strong>il</strong> futuro dei night club o dei lap dance, a ognuno la sua definzione, sia in realtà un ritorno al passato, ossia locali in cui<br />

intorno alle performance <strong>di</strong> belle ragazze sono costruiti veri show degni <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong> Las Vegas o de Le Folies de Pigalle? Se<br />

fosse davvero così, passarci notti colorate e <strong>di</strong>vertenti sarebbe quasi naturale.<br />

HH • 23


HH • 24<br />

lap dance<br />

TRE DOMANDE A DAVID, PROPRIETARIO E GESTORE DEL TABU’<br />

Che tipo <strong>di</strong> serate offrite ai vostri clienti?<br />

Divertimento sano e niente tempi morti. Ossia, tutti sanno che le ragazze sono importanti, è fondamentale che siano sexy e<br />

bellissime, ma devono essere delle vere artiste dell’intrattenimento. Lo sbaglio <strong>di</strong> tanti gestori credo sia quello <strong>di</strong> considerarle<br />

parte dall’arredamento, in realtà intorno alle loro performance bisogna realizzare veri spettacoli.<br />

Quali sono gli ingre<strong>di</strong>enti per un lap dance <strong>di</strong> successo?<br />

Un lap dance non è un night, <strong>il</strong> primo sbaglio sarebbe proprio fare questa sbagliata equazione. Ci vogliono tante pr,<br />

ossia pubbliche relazioni fatte con um<strong>il</strong>tà e professionalità, un gran <strong>numero</strong> <strong>di</strong> belle ragazze che sappiano essere anche<br />

professioniste. In generale, conta la capacità <strong>di</strong> capire quando ogni cliente esce sod<strong>di</strong>sfatto dal locale... e non accontentarsi<br />

<strong>di</strong> tutto ciò, assolutamente. Come in ogni lavoro si deve volere sempre <strong>di</strong> più, non accontentarsi mai. E si deve pensare alla<br />

sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong> tutto <strong>il</strong> personale, dai barman ai tecnici delle luci, perchè <strong>il</strong> successo è sempre qualcosa <strong>di</strong> collettivo.<br />

Qual è <strong>il</strong> segreto del successo del Tabù?<br />

Un mix <strong>di</strong> passione, amore per <strong>il</strong> nostro lavoro. Come sempre <strong>di</strong>etro ai buoni risultati c’è tanto, tanto lavoro.<br />

lap dance<br />

Tabù Club<br />

Via Padana Inferiore - SS10, Vescovato (CR)<br />

Uscita autostradale A21:<br />

Cremona (sempre dritto per 7 km verso Mantova)<br />

Aperto dal Giovedì alla Domenica (dalle 23:00 alle 04:00)<br />

Per prenotazioni : 349 40 16 570<br />

HH • 25


HH • 26<br />

djs<br />

<strong>di</strong> Lorenzo Tiezzi<br />

CATRINA DAVIES DJ<br />

DJS<br />

www.catrinadavies.com<br />

www.myspace.com/catdeejay<br />

E’ un personaggio noto a tutti, non solo da chi frequenta le <strong>di</strong>scoteche visto che è, o meglio, è stata<br />

‘l’urlatrice del Grande Fratello 5’ e oggi sta iniziando con successo anche la carriera <strong>di</strong> attrce.<br />

Ma Catrina Davies, 27 anni, è gallese (<strong>di</strong> Car<strong>di</strong>ff) è soprattutto una dj girl o una miss dj che si<br />

sta imponendo nei più importanti locali italiani e non solo. E’ resident dello storico martedì notte <strong>di</strong><br />

M<strong>il</strong>ano, Fidelio, suona spesso al Pineta <strong>di</strong> M<strong>il</strong>ano Marittima, al Sesto Senso <strong>di</strong> Desenzano del Garda<br />

ed è dj testimonial del tour che Nastro Azzurro ogni estate organizza in Sardegna. La sua musica è<br />

elettronica, spumeggiante come <strong>il</strong> suo carattere... la sua tecnica al mixer solida, la selezione musicale<br />

sempre originale. I più attenti si accorgono che <strong>il</strong> suo modo <strong>di</strong> mixare deriva da quello dell’r’n’b, in cui<br />

i dj passano da un <strong>di</strong>sco all’altro ‘tagliando’ i pezzi con energia, senza lunghi mixaggi.<br />

DJS<br />

Oltre ad altri progetti, Catrina sta concretizzando due obiettivi importanti: una comp<strong>il</strong>ation come dj<br />

in uscita a luglio ’08 con Pride Records (“Summer Collection”) e le sue prime produzioni <strong>di</strong>scografiche<br />

come artista. “Saint Barth alle Ant<strong>il</strong>le, poi Ibiza e Formentera, poi New York, la Costa Smeralda... La mia<br />

è stata un’estate sempre in movimento, come quella che l’ha preceduta”, spiega sorridendo. “Ormai la<br />

mia attività <strong>di</strong> dj non mi lascia scampo, devo suonare! Ovviamente, non è un dovere ma un piacere<br />

immenso. Io la dj ho iniziato a farla per la grande passione per la musica che ho sempre avuto e pure<br />

per smettere <strong>di</strong> andare a fare serate ‘vuote’, in cui firmavo solo autografi senza fare niente... Oggi che<br />

sta <strong>di</strong>ventando un lavoro vero, pieno <strong>di</strong> successo e sod<strong>di</strong>sfazioni, non mi sembra vero”. Più che una<br />

vip, Catrina si sente una ragazza <strong>di</strong> successo. “Mi piace da impazzire quando persone <strong>di</strong> un certo<br />

tipo ballano la mia musica... e’ successo qualche martedì fa al The Club, al Fidelio, <strong>il</strong> party <strong>di</strong> cui sono<br />

resident. C’erano Simona Ventura e Costantino e non sono stati fermi un attimo. Ma quello che conta<br />

è che in <strong>di</strong>scoteca ci vengano persone che hanno voglia <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertirsi, quello è <strong>il</strong> pubblico ideale. Se<br />

sono vip o no, conta molto meno”.<br />

HH • 27


HH • 28<br />

djs<br />

www.myspace.com/nariem<strong>il</strong>ani<br />

<strong>di</strong> Lorenzo Tiezzi<br />

NARI & MILANI<br />

Maurizio Nari e Ronnie M<strong>il</strong>ani, al mixer Nari & M<strong>il</strong>ani producono e<br />

propongono da anni musica electro house. Ogni mese, un giovedì<br />

sera, hanno <strong>il</strong> loro show su m2o, l’unico netw ork ra<strong>di</strong>ofonico<br />

italiano (gruppo l’Espresso) de<strong>di</strong>cato alla musica dance. Già nel<br />

1999 raggiunsero la finale del Festivalbar col brano “Sunshine &<br />

Happiness” e <strong>il</strong> progetto Nerio’s Dubwork e da allora è praticamente<br />

impossib<strong>il</strong>e raccontare in poche righe tutti i loro <strong>di</strong>schi. Diciamo allora<br />

che oggi producono i <strong>di</strong>schi dance italiani <strong>di</strong> maggior successo in<br />

Europa, ossia quelli <strong>di</strong> Alex Gau<strong>di</strong>no. E remixano talenti internazionali<br />

come Laidback Luke (l’hanno fatto per Stealth Records, la label <strong>di</strong> un<br />

certo Roger Sanchez). Hanno appena realizzato un remix <strong>di</strong> “I Feel<br />

Love”, <strong>il</strong> classico <strong>di</strong>sco anni ‘70 <strong>di</strong> Donna Summer oggi reinterpretato<br />

da Louis Botella e remixato anche da Jerry Ropero per Yaaah records<br />

. E’ in uscita, infine, <strong>il</strong> progetto Nari & M<strong>il</strong>ani pres Dek 33, già richiesto<br />

da Paul Van Dyk per la sua etichetta. Tutto ciò perchè <strong>il</strong> loro sound<br />

è particolarmente efficace e variegato. Ma non è tutto, in giro per<br />

l’Europa, Nari & M<strong>il</strong>ani sono vere star: insieme col loro live dj set a<br />

4 mani hanno fatto ballare <strong>il</strong> Red Light <strong>di</strong> Parigi, un club dove hanno<br />

suonato dj del calibro <strong>di</strong> David Guetta, Erik Prydz, e Steve Angello<br />

e sono costantemente guest in giro tra Francia, Spagna, Svizzera,<br />

Germania e Belgio.<br />

Come sempre nelle coppie <strong>di</strong> successo è dura <strong>di</strong>videre chi fa cosa, ma<br />

Nari è più dj e M<strong>il</strong>ani più musicista... Maurizio Nari fa spesso ballare<br />

<strong>il</strong> V<strong>il</strong>la Papeete <strong>di</strong> M<strong>il</strong>ano Marittima, uno dei più esclusivi club estivi<br />

italiani e pure l’Hakuna Matata <strong>di</strong> Riccione. Tra le ultime novità che<br />

riguardano uno dei dj duo più attivi in Europa, una collaborazione<br />

con Roger Sanchez, ossia una dj set mixato prodotto per <strong>il</strong> programma<br />

ra<strong>di</strong>ofonico “Release Yourself” e ottimi risultati su Beatport con <strong>di</strong>verse<br />

loro produzioni, ad esempio <strong>il</strong> progetto No Tone feat. Inusa Dawuda,<br />

col brano “Down Down Down” (Molto Recor<strong>di</strong>ngs) ha raggiunto la<br />

testa della classifica del <strong>il</strong> sito più importante al mondo per i dj, la<br />

mecca del download legale dance.<br />

WALTER S<br />

www.myspace.com/waltersdj<br />

DJS<br />

Stefano Bernardelli, alias Walter S., nasce a Mantova nel 1963.<br />

E’ un grande appassionato <strong>di</strong> musica black soul e funk, ama molto quin<strong>di</strong> artisti come Osibisa, Weather Report e <strong>di</strong> altri importanti movers.<br />

A soli 13 anni inizia a frequentare i locali culto del momento quali la Baia degli Angeli <strong>di</strong> Gabicce, <strong>il</strong> Cosmic <strong>di</strong> Lazise, Les Cigales <strong>di</strong> Brescia<br />

e non da ultimo <strong>il</strong> Chicago <strong>di</strong> Bologna. Proprio a Bologna, tra l’altro, suona spesso anche attualmente, al Doc Show. Nonostante i suoi<br />

genitori desiderassero una maggiore de<strong>di</strong>zione agli stu<strong>di</strong>, Walter covava <strong>il</strong> desiderio <strong>di</strong> applicarsi professionalmente alla sua passione innata,<br />

ovviamente la musica. Inizia quin<strong>di</strong> a proporsi come Dj in molti locali em<strong>il</strong>iani suscitando da subito l’interesse dei clubbers e degli addetti ai lavori.<br />

Nel 1991 la crescente notorietà lo porta ad approdare alla consolle del Mazoom Le Plaisir <strong>di</strong> Sirmione e cavalcando l’onda del fenomeno<br />

House Music, esprime la sua ricerca scrupolosa <strong>di</strong> sonorità elettroniche e deep. Walter è tuttora l’anima musica del club e non a caso mixa<br />

ogni anno la comp<strong>il</strong>ation legata a White Trash, <strong>il</strong> party mito <strong>di</strong> metà settembre. Il leitmotiv dei suoi set è un ritmo coinvolgente e caratterizzato<br />

da uno spiccato connubio fra eleganti melo<strong>di</strong>e e risonanze d’avanguar<strong>di</strong>a. Con la sua competenza musicale è riuscito a coinvolgere pure<br />

Roberto Cavalli che l’ha scelto per musicare alcune delle sue sf<strong>il</strong>ate.<br />

Ecco come racconta <strong>il</strong> club a cui è più legato. “Il Mazoom è sempre stato <strong>il</strong> locale innovativo, in cui un dj può, anzi deve, sperimentare cose<br />

nuove. Il pubblico è sempre stato giovane, ed è una cosa molto positiva perché a una certa età, purtroppo, le persone preferiscono i locali<br />

‘tranqu<strong>il</strong>li’, ‘como<strong>di</strong>’. La musica nuova la sentono i giovani. Al Mazoom Le Plaisir vengono ragazzi che hanno anche un loro gusto nel vestire,<br />

che non si <strong>di</strong>vertirebbero in un locale solo straight (eterosessuale) o solo gay, in cui tutti sono vestiti in jeans e maglietta. E la musica deve<br />

essere così, varia e colorata.” La professione del dj è cambiata nel tempo… “Si, certo che la professione del dj è cambiata, ma i dj erano<br />

anni fa ancora più star <strong>di</strong> adesso. La musica <strong>di</strong> importazione americana ce l’avevano solo loro, i ‘professionisti’, oggi con internet è tutto più<br />

fac<strong>il</strong>e. Oggi i dj li <strong>di</strong>fferenzi per popolarità, non per i <strong>di</strong>schi che riescono ad avere. Prima per certa musica, e la musica da ballare era tutta<br />

americana o quasi, bisognava andare a New York. Oggi è più fac<strong>il</strong>e andare in consolle e suonare ma ci vuole ancora capacità. Ci vuole un<br />

background solido. Ci vuole personalità, e non solo i vestiti che hanno addosso. Bisogna essere più personali possib<strong>il</strong>e”.<br />

HH • 29


HH • 30<br />

djs<br />

www.deelay.it<br />

<strong>di</strong> Lorenzo Tiezzi<br />

DEELAY<br />

I Deelay sono Alex Farolfi e Paolino Rossato, da anni colonne musicali<br />

<strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>o Deejay. Alex fa <strong>il</strong> dj nei club dal 1990. Tamperer Feat. Maya,<br />

Crystal Waters, Corina Joseph, Moloko sono solo alcune delle sue<br />

produzioni <strong>di</strong> successo a partire dal 1997. Paolino Rossato mixa in<br />

<strong>di</strong>scoteca dal 1993 e The Ark, Dakar e Grinser sono alcuni dei suoi<br />

remix <strong>di</strong> successo. Lavorano entrambi da anni a Ra<strong>di</strong>o Deejay, <strong>di</strong> cui<br />

sono vere e proprio colonne musicali e formano i Deelay. Modesti fino<br />

all’inverosim<strong>il</strong>e, normali e sereni in mondo in cui l’egocentrismo domina,<br />

in console lavorano duro e spesso non alzano neppure gli occhi dai<br />

computer, se non per guardare la pista... Infatti si sono scelti un ruolo<br />

piuttosto <strong>di</strong>verso da quello <strong>di</strong> tante dj star che puntano a stupire o farsi<br />

guardare.<br />

Quando sono insieme <strong>di</strong>etro al mixer dei club i Deelay propongono un vero e proprio concerto <strong>di</strong> musica elettronica, un continuo live remix<br />

<strong>di</strong> brani nuovi e gran<strong>di</strong> hit del passato della dance. Un concentrato musicale tutto da ballare. A <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> tanti collettivi dance <strong>di</strong> ottima<br />

qualità ma un po’ concentrati su stessi e sulla propria musica, i Deelay sono poco autoreferenziali e la loro proposta musicale è soprattutto<br />

quella dei dj ‘tra<strong>di</strong>zionali, ossia la loro musica in serata è soprattutto un mix <strong>di</strong> brani altrui. Il risultato è un flusso musicale <strong>di</strong>vertente e solare,<br />

adatto a situazioni molto <strong>di</strong>verse tra loro perchè mette insieme la tecnologia e <strong>il</strong> live remix (si presentano in console con: due Powerbook G4,<br />

due Mixer Evolution mi<strong>di</strong>,1 Trigger finger, 1 Tastiera M-Au<strong>di</strong>o... Non suonano cd o vin<strong>il</strong>i, ovviamente) col gusto <strong>di</strong> ripescare questa o quella<br />

chicca dal passato. Per questo i Deelay sono tra i pochissimi a poter suonare una sera in un club <strong>di</strong> ‘tendenza’ come <strong>il</strong> Mazoom Le Plaisir e la<br />

sera dopo in un fashion club italiano o estero. Non è per caso che spesso suonano all’estero in top <strong>di</strong>sco come <strong>il</strong> Pacha <strong>di</strong> New York. In sintesi<br />

sono dei manipolatori <strong>di</strong> musica a 360 gra<strong>di</strong>.<br />

ISA B<br />

VOCALIST<br />

Isa B è <strong>il</strong> nome d’arte <strong>di</strong> Isabella Valentini. Nata a Firenze nel 1966, è stata la prima vj italiana su Match Music Television nel 1992 e ancora<br />

oggi collabora con quella tv. All’epoca la tv satellitare non esisteva ancora, si trattava <strong>di</strong> un programma musicale in onda su emittenti private<br />

girato nelle <strong>di</strong>sco italiane. La rete deve moltissimo alla sua energia e a tour molto stancanti in cui lo staff e la presentatrice toccavano anche 5<br />

o 6 locali per sera. Infatti, Isa B è stata ed è ancora oggi una vera protagonista a Match MusicTelevision senza mai lasciare la conduzione<br />

dei programmi. Tra i m<strong>il</strong>le show ra<strong>di</strong>ofonici a cui ha partecipato, citiamo almeno quello su Ra<strong>di</strong>o Deejay con Paoletta. E poi Capital e Station<br />

one. Dal ’96 Isa B inizia ad occuparsi esclusivamente della musica internazionale intervistando tutti i maggiori esponenti come Duran Duran,<br />

Take That, Gwen Stefany, Texas, Cris Rea, Morcheeba e tanti altri. In tv ha condotto Jamming con Samuele Bersani e Eleonoire Casalegno in<br />

onda su Italia 1. Mentre su Rai 2 ha condotto Irregular Station un settimanale su tutto <strong>il</strong> meglio in circolazione nel mondo dei giovani, musica<br />

(etc) e pure Doppia vù, un programma giornaliero dove presentava la classifica internazionale.<br />

E accanto alla sua attività in tv e in ra<strong>di</strong>o, su me<strong>di</strong>a, Isa B ha pian piano aggiunto una seconda carriera come vocalist nei club, fino a <strong>di</strong>ventare<br />

quello che è oggi, una delle pochissime vere professioniste in attività. All’inizio della sua carriera ha collaborato col Tenax e oggi <strong>il</strong> Pineta <strong>di</strong><br />

M<strong>il</strong>ano Marittima e <strong>il</strong> Sottovento <strong>di</strong> Porto Cervo, solo per citare due dei locali top italiani, parlano con la sua voce.<br />

Lo st<strong>il</strong>e <strong>di</strong> Isa è inconfon<strong>di</strong>b<strong>il</strong>e: mai e poi mai azzarda frasi ad effetto tipo “su le mani”, né passa <strong>il</strong> tempo a salutare questo o quel tavolo. La sua<br />

energia la comunica ballando e cantando con classe ed eleganza sui brani che <strong>il</strong> dj propone.<br />

www.myspace.com/IsaB3<br />

HH • 31


HH • 32<br />

VOCALIST<br />

<strong>di</strong> Lorenzo Tiezzi<br />

MC CODY<br />

E’ un vero e proprio animale da console, l’unico che Joe T Vannelli vuole<br />

sempre al suo fianco per caricare <strong>il</strong> dancefloor durante i suoi set. 35enne<br />

o giù <strong>di</strong> lì, ligure è da sempre appassionato <strong>di</strong> musica dance. I suoi primi<br />

passi artistici li muove proprio in Liguria nei primi anni ‘90 collaborando<br />

con gli staff più attivi della regione, facendo muovere anche club<br />

importanti come <strong>il</strong> Covo <strong>di</strong> Nord Est. Nel ‘95 viene chiamato dal Matis<br />

<strong>di</strong> Bologna. “E’ stata la prima grande occasione per potermi esprimere”,<br />

racconta Cody con la modestia che da sempre lo contrad<strong>di</strong>stingue. Ma<br />

<strong>il</strong> suo percorso è tutta una costante ascesa. Nel ‘97 è all’Insomnia <strong>di</strong><br />

Pisa e lavora in console accanto a un certo Alex Neri (Planet Funk) e<br />

nel 2000 trova casa, ossia <strong>di</strong>venta la voce ufficiale <strong>di</strong> Supalova Club, <strong>il</strong><br />

party <strong>di</strong> un certo Joe T Vannelli, anch’egli professionista della voce e non<br />

solo dei <strong>di</strong>schi. Con Joe e con la crew <strong>di</strong> Supalova gira da tempo tutti<br />

i club più importanti d’Italia, partendo ovviamente dai due che Vannelli<br />

ha recentemente acquistato (La Canniccia in Vers<strong>il</strong>ia e L’Area Venezia).<br />

Cody ha anche <strong>di</strong>verse esperienze ra<strong>di</strong>ofoniche, soprattutto sul network<br />

nazionale Ra<strong>di</strong>o 105, col programma Dangerous Network e su Ra<strong>di</strong>o<br />

Deejay, dove è spesso ospite dello show Slave to the Rhythm.<br />

Grazie a un’ottima conoscenza della lingua inglese e una passione vera<br />

per la musica, Cody riesce a portare <strong>il</strong> suo st<strong>il</strong>e anche all’estero, un fatto<br />

davvero inusuale per un vocalist italiano. Tra i club internazionali in cui si<br />

è esibito citiamo almeno Cavo Para<strong>di</strong>so <strong>di</strong> Mykonos, <strong>il</strong> Sage <strong>di</strong> Berlino,<br />

<strong>il</strong> Liquid <strong>di</strong> Amburgo, <strong>il</strong> Glam <strong>di</strong> Zurigo, Il Vip <strong>di</strong> Parigi, <strong>il</strong> Jet Leg <strong>di</strong> mosca<br />

e <strong>il</strong> Priv<strong>il</strong>ege <strong>di</strong> Ibiza.<br />

www.myspace.com/mccodyvox<br />

Pamela Anderson madrina<br />

de The Royal Race Charity<br />

Run: sabato 20 settembre<br />

al Malemi Beach&Club, Lago<br />

<strong>di</strong> Garda<br />

<strong>di</strong> Daniele Spadaro<br />

Una delle kermesse più calde <strong>di</strong> sempre: Marcus Von Anhalt, <strong>il</strong> Principe glamour <strong>di</strong><br />

Germania e Pamela Anderson, la bionda più popolare al mondo, uniti per l’ eventolusso<br />

Royal Race Charity Run <strong>2008</strong>, in calendario da mercoledì 17 a domenica 21<br />

settembre <strong>2008</strong>. L’ unica tappa italiana è in calendario sabato 20 settembre ed<br />

approda al Malemi Beach&Club, Lago <strong>di</strong> Garda.<br />

Pamela Anderson, la super bionda <strong>di</strong>venta icona planetaria grazie alla serie tv<br />

Baywatch, attualmente è impegnatissima in prima persona come rappresentante<br />

e testimonial <strong>di</strong> Peta (People for the Ethical Treatment of Animals), organizzazione<br />

non-profit a sostegno dei <strong>di</strong>ritti degli animali. In questa veste è infatti pronta ad<br />

accettare un’ assegno <strong>di</strong> 50m<strong>il</strong>a dollari dagli organizzatori della Royal Race, così<br />

come si presenta a questa kermesse in veste <strong>di</strong> co-guida della Mc Laren Slr del<br />

principe Marcus. Sabato 20, al Malemi, si apprestano ad attraversare <strong>il</strong> red carpet<br />

allestito per la circostanza, nonché a presenziare e ad animare <strong>il</strong> party ufficiale. A<br />

questa manifestazione/passerella – rigorosamente non competivita – partecipano un<br />

massimo <strong>di</strong> sessanta vetture, d’ epoca e non, comunque <strong>di</strong> gran lusso: Mc Laren Slr,<br />

Ferrari, Lamborghini, Rolly Royce Phantom, Porsche Gt3, Bentley.<br />

Per essere presente a questa manifestazione, la Anderson sospende <strong>il</strong> tour<br />

promozionale per <strong>il</strong> suo nuovo tv show “Pam: a girl on the Loose”, in Italia trasmesso<br />

da E! Entertaiment (canale 114 bouquet Sky).<br />

The Royal Race Charity Run dura 5 giorni, attraversa 5 località da jet set (Cannes,<br />

Saint Tropez, Montecarlo, <strong>il</strong> Lago <strong>di</strong> Garda e Monaco <strong>di</strong> Baviera), coinvolge 5<br />

hotel a cinque stelle, prevede 5 party esclusivi ed un budget <strong>di</strong> 50m<strong>il</strong>a dollari a<br />

favore <strong>di</strong> Peta.<br />

Con The Royal Race Charity Run, <strong>il</strong> Malemi Beach&Club entra a far parte <strong>di</strong> un<br />

network esclusivo comprensivo tra gli altri dell’ hotel Martinez <strong>di</strong> Cannes, <strong>il</strong> Vip<br />

Room <strong>di</strong> Saint Tropez, l’ hotel Hermitage <strong>di</strong> Montecarlo e <strong>il</strong> ristorante L’ Ecrin Plage<br />

<strong>di</strong> Cannes.<br />

Dolce vita<br />

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DANCING<br />

Miss Nady DANCING<br />

<strong>di</strong> Lorenzo Tiezzi<br />

Miss Nady è un dancing all’avanguar<strong>di</strong>a. Con la sua notevole capienza propone serate <strong>di</strong> gran liscio con le migliori orchestre che<br />

si si esibiscono su in palco <strong>di</strong> 40 mq dotato <strong>di</strong> un vero sipario <strong>di</strong> 12 metri. All’inizio della serata <strong>il</strong> sipario si apre insieme alle danze<br />

con una sigla tutta personalizzata del locale. Come <strong>di</strong>cevamo, la capienza del club è notevole e la pista più grande è <strong>di</strong> ben 300 mq<br />

(quella più piccola <strong>di</strong> ‘soli’ 80mq, per chi preferisce “un... giro piu’ corto”). I due bar sibi capaci <strong>di</strong> dare un giusto servizio con barman<br />

specializzati... Da ricordare <strong>il</strong> cockta<strong>il</strong> dell’ amore non nato per caso nelle speciali serate del vener<strong>di</strong>’, de<strong>di</strong>cate al sentimento che<br />

tanto dovrebbe riempirci la vita. Il sabato, la serata <strong>di</strong> punta per la partecipazione, conta tanti clienti provenienti da oltre 200 km <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stanza che raggiungono <strong>il</strong> Miss Nady per ascoltare e ballare le loro orchestre preferite perchè nel locale ritroveranno un buon servizio.<br />

Ad esempio, c’è la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> prenotare a <strong>di</strong>stanza tramite segreteria <strong>il</strong> proprio posto a sedere gratuitamente e pure quella <strong>di</strong> essere<br />

accolti all’ingresso del locale e poi accompagnati al proprio tavolo. La domenica sera viene preceduta da un allegro pomeriggio<br />

danzante con terzetti o quartetti che non hanno nulla da invi<strong>di</strong>are alle gran<strong>di</strong> orchestre, mentre la sera <strong>di</strong>venta ritrovo per i ballerini<br />

instancab<strong>il</strong>i che <strong>il</strong> piu’ delle volte danno presenza nelle tre serate consecutive usufruendo così delle 3 bibite in omaggio che regala<br />

l’abbonamento.<br />

DANCING<br />

Tra i servizi del Miss Nady ricor<strong>di</strong>amo <strong>il</strong> Telo Cortesia per i fumatori<br />

piu accaniti che non vogliono usufruire dell’ ampia sala fumatori<br />

ma preferiscono affrontare <strong>il</strong> freddo invernale all’esterno nel locale<br />

avvolgendosi in una calda e coloratissima coperta <strong>di</strong> p<strong>il</strong>e.<br />

Il locale punta sull’accoglienza e sul servizio, ma anche sulla tecnologia.<br />

Ci sono tre video proiettori: uno mostra gli eventi televisivi gli altri,<br />

i videoclip delle orchestre proprio nel medesimo istante in cui l’<br />

orchestra suona la sua videocanzone. Da poco sono state installate<br />

su palco e pista luci a led <strong>di</strong> ultima generazione a basso consumo<br />

per agevolare le orchestre ospiti e clienti limitando cosi anche l’<br />

emissione <strong>di</strong> eccessivo calore... e come potrebbe una <strong>di</strong>scoteca che<br />

si rispetti senza un dj <strong>di</strong> fama? Nell’ambiente del liscio Papajoe è<br />

tra i professionisti più conosciuti e rispettati nell’ambiente, un artista<br />

che vanta anni <strong>di</strong> esperienza. Tutto ciò conta non tanto per la tecnica<br />

<strong>di</strong> passare da un <strong>di</strong>sco e l’altro ma nel saper organizzare e gestire<br />

un programma <strong>di</strong> serata perfetto.<br />

Ogni anno <strong>il</strong> locale effettua <strong>di</strong>verse migliorie: quella <strong>di</strong> questa stagione<br />

sono uno schermo gigante all’ingresso, due effetti sferici a specchi<br />

e un’insegna “Miss Nady” posta all’ interno del locale... e molte<br />

altre novità che verrano svelate in anteprima nelle prime serate<br />

autunnali. Infatti se <strong>il</strong> dancing d’estate chiude, lo staff continua a lavorare<br />

occupandosi <strong>di</strong> feste <strong>di</strong> piazza, appuntamenti <strong>di</strong> grande importanza nel<br />

nord Italia.<br />

Miss Nady<br />

tel. 0523 824565<br />

Quartiere Longo 23<br />

29010 Castelvetro Piacentino (Pc)<br />

www.missnady.it<br />

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HH • 36<br />

rubrica<br />

Disco chic<br />

con Lancia Musa a Forte dei Marmi<br />

<strong>di</strong> Lorenzo Tiezzi<br />

Da luglio a fine agosto <strong>2008</strong> ben 60 Lancia Musa hanno preso possesso<br />

del Forte, del lungomare e dei locali <strong>di</strong> tendenza, al servizio dei turisti,<br />

contribuendo ad eliminare gli ingorghi tipici del periodo estivo ed <strong>il</strong><br />

conseguente “stress da vacanza”. L’iniziativa si chiama City Limousine<br />

Service e ha avuto una madrina d’eccezione, l’attrice Clau<strong>di</strong>a Gerini che<br />

per qualche giorno ha lasciato Sabau<strong>di</strong>a (dove d’estate soggiorna con<br />

Federico Zampaglione dei Tiromancino, <strong>il</strong> suo compagno). In pratica, tutte le<br />

strade del comune sono state chiuse alle auto <strong>di</strong> chi non è residente, ma chi<br />

ha voluto spostarsi ha potuto farlo grazie alle 60 Musa realizzate tra l’altro<br />

con un’altra eccellenza Made in Italy, Poltrona Frau. Di notte, in particolare,<br />

in collaborazione con i gestori dei più importanti locali <strong>di</strong> Forte dei Marmi,<br />

<strong>il</strong> Comune ha poi ut<strong>il</strong>izzato le Lancia Musa per <strong>il</strong> trasporto al ritorno dalle<br />

<strong>di</strong>scoteche <strong>di</strong> chi ne avesse bisogno, all’insegna del <strong>di</strong>vertimento in sicurezza.<br />

Una risposta chiara e precisa a chi vuol tornare a casa in tranqu<strong>il</strong>lità dopo<br />

una serata in <strong>di</strong>scoteca. Troppo spesso si fanno proclami vuoti sulla sicurezza<br />

stradale e poi <strong>di</strong> notte chiamare un taxi all’Idroscalo <strong>di</strong> M<strong>il</strong>ano, a 5 minuti <strong>di</strong><br />

macchina dall’aeroporto <strong>di</strong> Linate <strong>di</strong>venta impossib<strong>il</strong>e.<br />

rubrica<br />

HH • 37


fashion & music<br />

NIGHTSTYLE<br />

Salvaciòn Ibiza & Datch,<br />

matrimonio notturno<br />

<strong>di</strong> Lorenzo Tiezzi<br />

Datch non è nuova a operazioni <strong>di</strong> marketing <strong>di</strong> un certo r<strong>il</strong>ievo: ha trasformato <strong>il</strong><br />

Forum <strong>di</strong> M<strong>il</strong>ano in Datchforum. Ed è pure molto attiva <strong>di</strong> notte, visto che collabora<br />

con <strong>di</strong>versi dj testimonial. A Ibiza, per l’estate ’08, ha fatto <strong>di</strong> più. Si è stab<strong>il</strong>ita a El<br />

Divino, forse <strong>il</strong> club più chic <strong>di</strong> Ibiza col party “The Luxury Datch Night”. Su Myspace.<br />

com/salvacionibiza si può vedere come <strong>il</strong> party Salvaciòn Ibiza abbia cambiato look &<br />

immagine per avvicinarsi all’immagine glamour del suo sponsor. Il tema del party ’08 è<br />

ovviamente fashion: le performer mettono in scena una sf<strong>il</strong>ata, ovviamente sexy.<br />

ELLEN ALLIEN? E’ ANCHE STILISTA<br />

La top dj tedesca proprietaria della label Bpitchcontrol continua la<br />

sua avventura nel mondo della moda col marchio Ellen Allien Fashion.<br />

Per l’estate ‘08 ha proposto la mini collezione PLUS. 5 tipi <strong>di</strong> t shirts che<br />

rappresentano con le loro stampe organiche <strong>il</strong> corpo umano e i flussi<br />

d’energia. Per la prima volta Ellen propone anche t shirt da uomo con<br />

la scritta: “I’m techno and you are not”... un invito simpatico ad essere<br />

techno e a godersi la vita.<br />

TOO LATE, L’OROLOGIO EASY IN GOMMA<br />

L’ha creato Ale Fogazzi, un giovane impren<strong>di</strong>tore bresciano da sempre<br />

appassionato <strong>di</strong> club e dance music (ha lavorato come <strong>di</strong>scografico e<br />

gestisce un portale musciale, Musicgel.com) ed è <strong>di</strong>ventato <strong>il</strong> gadget<br />

più ambito dell’estate ’08 non solo in Italia. Fac<strong>il</strong>e e poco costoso<br />

(costa 15-18 euro) è stato e continua ad essere supportato da tanti<br />

party in <strong>di</strong>scoteca… Ma piace a tutti, professionisti compresi.<br />

LA CUFFIA DI NAOMI CAMPBELL?<br />

OVVIAMENTE SWAROVSKY<br />

La figura del dj è in crisi? Forse in Italia. Basta uscire un<br />

attimo dai confini nazionali e accorgersi che glamour e<br />

<strong>di</strong>scoteche vanno ancora d’accor<strong>di</strong>ssimo. All’inizio <strong>di</strong> Luglio,<br />

alla console dei mitici Abbey Road stu<strong>di</strong>os <strong>di</strong> Londra,<br />

si sono alternati personaggi come Naomi Campbell e<br />

Stella Mcartney per <strong>il</strong> progetto Fashion Djs sponsorizzato<br />

da Svarowsky. Il brand che luccica ha poi ovviamente<br />

realizzato anche le cuffie <strong>di</strong> Naomi & Co, ovviamente con<br />

i suoi cristalli cangianti.<br />

LA MUSICA DANCE DI FRANKIE MORELLO<br />

fashion & music<br />

Non è <strong>il</strong> sito fashion brand italiano un po’ datato. Maurizio Mo<strong>di</strong>ca e Pierfrancesco Gigliotti si<br />

definiscono dj della moda. Recentemente hanno fatto mixare una loro comp<strong>il</strong>ation Playlist a un<br />

mostro sacro della dance come Roberto Intrallazzi, hanno un rapporto particolare con la musica<br />

da ballare e hanno pure organizzato un concorso sul sito www.frankieattacks.com per scegliere dj<br />

e go-go boys per la loro sf<strong>il</strong>ate. Se non è amore per i club questo…<br />

HH • 38 HH • 39


BEVERAGE<br />

Una Vodka<br />

per 365 notti<br />

<strong>di</strong> Lorenzo Tiezzi<br />

Alcuni drink e alcuni liquori come quelli al caffè si bevono<br />

soprattutto d’inverno altri, come <strong>il</strong> cuba libre, d’estate. Gli<br />

alcolici a 360 gra<strong>di</strong>, perfetti per 365 notti l’anno, sono invece<br />

<strong>il</strong> gin e soprattutto vodka. Una bevanda inodore e incolore...<br />

ma non certo priva <strong>di</strong> sapore, perfetta per esaltare ogni tipo<br />

<strong>di</strong> cockta<strong>il</strong>. D’estate funzionano molto le vodke aromatizzate:<br />

alla pesca, alla fragola, al limone. Ma tutto <strong>il</strong> resto dell’anno è<br />

la vodka a farla da regina. “C’è chi ne preferisce solo un po’<br />

per dare un po’ <strong>di</strong> forza a un drink <strong>di</strong> frutta leggero”, spiega<br />

Antonio Frasson <strong>di</strong> Dist<strong>il</strong>lati Group srl (www.<strong>di</strong>st<strong>il</strong>latigroup.com).<br />

“Altri invece vogliono invece che <strong>il</strong> loro drink sia un po’ più<br />

‘carico’... Il bello è che basta aggiungere solo un f<strong>il</strong>o <strong>di</strong> vodka in<br />

più e <strong>il</strong> risultato cambia, adattandosi al gusto del cliente”. Tra i<br />

prodotti <strong>di</strong> punta <strong>di</strong> Dist<strong>il</strong>lati Group c’è Excellence Vodka.<br />

Forte e chiara è una bevanda finissima ottenuta esclusivamente dalla doppia <strong>di</strong>st<strong>il</strong>lazione del grano <strong>di</strong> origine<br />

italiana in alambicchi continui. Un slogan de<strong>di</strong>cato alla bevanda potrebbe essere questo: limpida come l’acqua e<br />

ardente come un vulcano, coi i suoi 38 gra<strong>di</strong>. “Le nuove leggi sugli alcolici senz’altro limitano <strong>il</strong> consumo smodato, ed<br />

è giusto, sacrosanto sia così”, spiega Frasson. “Ma è dura che chi va in <strong>di</strong>scoteca e spende 10 euro per un drink poi<br />

possa accontentarsi <strong>di</strong> una Coca Cola o <strong>di</strong> un analcolico alla frutta. In questo senso <strong>il</strong> mercato non è andato nella<br />

<strong>di</strong>rezione prevista. Ma chi sceglie un drink alla vodka non lo fa proprio perchè questa bevanda può essere mixata<br />

in tanti, tantissimi drink”. La vodka lemon è un classico, mentre negli ultimi anni la tendenza è stata senz’altro quella<br />

della vodka Red Bull. Il successo dell’energy drink con le ali ha senz’altro cambiato tutto <strong>il</strong> mercato del beverage,<br />

facendo probab<strong>il</strong>mente cambiare forma anche alle lattine <strong>di</strong> Coca Cola. Ma senza l’abbinamento con la vodka e<br />

col <strong>di</strong>vertimento delle <strong>di</strong>scoteche, probab<strong>il</strong>mente, <strong>il</strong> suo successo sarebbe stato ben più limitato.<br />

BEVERAGE<br />

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assointrattenimento<br />

Una tavola rotonda <strong>di</strong> <strong>Asso</strong><br />

<strong>Intrattenimento</strong> per gli<br />

impren<strong>di</strong>tori veneti<br />

<strong>di</strong> Antonio Bramclet<br />

Il 9 luglio, presso l’Hotel V<strong>il</strong>la Maria, a Desenzano sul Garda si è tenuta una tavola rotonda sul tema: <strong>Asso</strong> <strong>Intrattenimento</strong>,<br />

un sindacato che cresce.<br />

Hanno partecipato come relatori <strong>il</strong> Dott. Franco Lionetti per la Società Italiana Autori <strong>il</strong> <strong>di</strong>rettore della sede regionale<br />

lombarda, l’Avv. Marco Ferretti (Stu<strong>di</strong>o Legale Bolzano), dott. Maurizio Soliani (consulente ENPALS), Prof. Lamberto Cantoni<br />

(<strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Happy Hours). Il tavolo dei relatori è stato completato da Luciano Zanchi, presidente <strong>di</strong> <strong>Asso</strong> <strong>Intrattenimento</strong>,<br />

che ha fatto gli onori e ha coor<strong>di</strong>nato l’incontro.<br />

Malgrado l’estate inoltrata sono intervenuti <strong>numero</strong>si impren<strong>di</strong>tori interessati ad associarsi e <strong>il</strong> <strong>di</strong>battito dopo gli interventi<br />

dei relatori ha messo in luce un desiderio <strong>di</strong> partecipazione <strong>di</strong> buon auspicio per <strong>il</strong> futuro.<br />

Luciano Zanchi ha <strong>il</strong>lustrato agli intervenuti, con parole appassionate, le motivazioni che lo hanno convinto ad aderire<br />

all’associazione e ad assumerne la presidenza. “E’ fondamentale – ha detto – la costruzione <strong>di</strong> un sindacato fatto <strong>di</strong> soli<br />

impren<strong>di</strong>tori del ballo, in possesso <strong>di</strong> regolare licenza”. A suo avviso solo in questi termini risulta plausib<strong>il</strong>e la necessaria lotta<br />

all’abusivismo, aggiungendo che i risultati si potranno ottenere solo là dove si incontra la partecipazione degli impren<strong>di</strong>tori.<br />

Il presidente ha inoltre descritto l’estenuante attività <strong>di</strong> informazione che <strong>Asso</strong> <strong>Intrattenimento</strong> sta esercitando nei confronti<br />

dei politici, per strutturare modalità <strong>di</strong> collaborazione ut<strong>il</strong>i ad una riforma delle attività connesse al ballo. Le parole <strong>di</strong> Luciano<br />

assointrattenimento<br />

Zanchi hanno toccato anche <strong>il</strong> tema della somministrazione <strong>di</strong> alcolici, sottolineando la necessità <strong>di</strong> un’orario assimettrico tra<br />

le <strong>di</strong>scoteche e i pubblici esercizi e alle possib<strong>il</strong>i collaborazioni con le forze dell’or<strong>di</strong>ne, finalizzate ad una sensib<strong>il</strong>e riduzione<br />

degli incidenti sulle strade.<br />

Dopo <strong>il</strong> presidente ha parlato <strong>il</strong> dott. Franco Lionetti, <strong>di</strong>rettore della sede Siae <strong>di</strong> M<strong>il</strong>ano, già intervenuto in altri incontri<br />

organizzati dall’<strong>Asso</strong>ciazione, <strong>il</strong> quale alla luce della propria quarantennale esperienza ha <strong>di</strong> nuovo approfon<strong>di</strong>to con<br />

estrema precisione e chiarezza la legislazione sul <strong>di</strong>ritto d’autore, ha precisato i doveri e i limiti <strong>di</strong> un Ente come la Siae e ha<br />

spiegato l’importanza culturale della <strong>di</strong>fesa della creatività per un Paese come l’Italia. Lionetti ha ben descritto l’articolazione<br />

territoriale della Siae, composta <strong>di</strong> Uffici territoriali <strong>di</strong>visi fra se<strong>di</strong> regionali, Uffici provinciali <strong>di</strong> ruolo e mandatari; supportati<br />

inoltre da altre se<strong>di</strong> <strong>di</strong>slocate in punti strategici: tutte le se<strong>di</strong> hanno <strong>il</strong> compito <strong>di</strong> fornire assistenza agli organizzatori <strong>di</strong><br />

spettacoli, r<strong>il</strong>asciando licenze per la esecuzione in pubblico <strong>di</strong> opere me<strong>di</strong>ante la corresponsione <strong>di</strong> un equo compenso<br />

stab<strong>il</strong>ito in accordo con le <strong>Asso</strong>ciazioni <strong>di</strong> categoria maggiormente rappresentative. E soprattutto ha chiarito agli impren<strong>di</strong>tori<br />

veneti i doveri e i limiti dei soggetti preposti ai controlli.<br />

Dopo l’intervento del responsab<strong>il</strong>e Siae ha preso la parola l’avv. Marco Ferretti <strong>il</strong> quale ha ricordato ai partecipanti le<br />

ingenuità nelle quali incorrono molti impren<strong>di</strong>tori quando non si conoscono i propri <strong>di</strong>ritti e non si agisce con tempestività<br />

contro interpretazioni aberrati delle regole, fatte per essere interpretate.<br />

Lamberto Cantoni ha ricordato a tutti la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> comunicare la <strong>di</strong>scoteca in un contesto caratterizzato da un costante<br />

degrado d’immagine dello st<strong>il</strong>e <strong>di</strong> vita dei giovani. L’abitu<strong>di</strong>ne dei mass me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> far ricadere sulle <strong>di</strong>sco le responsab<strong>il</strong>ità dei<br />

comportamenti a rischio se non sarà calmierata da azioni <strong>di</strong> controinformazione, non potrà che influenzare negativamente<br />

l’opinione pubblica e <strong>il</strong> legislatore, rendendo impossib<strong>il</strong>e qualsiasi trattativa o soluzione.<br />

La tavola rotonda dopo le relazioni introduttive si è trasformata in un fecondo <strong>di</strong>battito tra esperti e impren<strong>di</strong>tori. Le<br />

domande hanno spaziato dagli argomenti generali <strong>di</strong> natura socio politica ai temi che hanno trasformato l’incontro in<br />

una raccolta d’informazioni fondamentale per gli operatori: chiarimenti sulla nuova <strong>di</strong>sciplina fiscale relativa alle attività<br />

d’intrattenimento e spettacolo; i rapporti futuri con la S.C.F. Società Consort<strong>il</strong>e Fonografi; Il decaduto obbligo <strong>di</strong> richiesta<br />

Nulla Osta per “Arte varia”…<br />

Ancora una volta, dopo l’esperienza <strong>di</strong> Mantova, la tavola rotonda si è <strong>di</strong>mostrata una formula <strong>di</strong> successo che ha portato<br />

gli impren<strong>di</strong>tori ad esprimersi con chiarezza, fornendo all’<strong>Asso</strong>ciazione informazione ut<strong>il</strong>i sulla mentalità e i problemi reali<br />

della categoria.<br />

HH • 42 HH • 43<br />

A S S O I N T R A T T E N I M E N T O


HH • 44<br />

assointrattenimento<br />

CHIARIMENTI SULla<br />

normativa sull’alcOol<br />

Avv. Marco Ferretti - consulente <strong>di</strong> <strong>Asso</strong>intrattenimento<br />

L’attenzione sempre più crescente, dei mass me<strong>di</strong>a ai decessi <strong>di</strong> giovani adolescenti nel corso del fine settimana<br />

unitamente al carattere <strong>di</strong> trasgressione senza limiti col quale è stato più volte <strong>di</strong>pinto <strong>il</strong> mondo dell’intrattenimento<br />

danzante notturno, ha indotto <strong>il</strong> legislatore alla promulgazione <strong>di</strong> una norma dall’amaro sapore proibizionista.<br />

L’art. 2 co. 2 del Decreto Legge n. 117/2007 prevede, infatti, in capo a tutti i titolari e gestori <strong>di</strong> locali ove si svolgono<br />

con qualsiasi modalità ed in qualsiasi orario spettacoli o altre forme d’intrattenimento congiuntamente all’attività <strong>di</strong><br />

ven<strong>di</strong>ta e <strong>di</strong> somministrazione <strong>di</strong> bevande alcoliche, l’interruzione della <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> quest’ultime dopo le ore 2<br />

della notte.<br />

Sulla sorta <strong>di</strong> quanto appena espresso, appare evidente come <strong>il</strong> c.d. Decreto Bianchi-Amato, presenti innegab<strong>il</strong>i<br />

prof<strong>il</strong>i <strong>di</strong> <strong>il</strong>legittimità costituzionale laddove sancisce un’irragionevole <strong>di</strong>sparità <strong>di</strong> trattamento tra i titolari ed i gestori<br />

<strong>di</strong> locali all’interno dei quali si svolgono spettacoli o altre forme d’intrattenimento rispetto ad esercizi pubblici ove tali<br />

attività non vengono esercitate, e per i quali è quin<strong>di</strong> lecita la ven<strong>di</strong>ta e la somministrazione <strong>di</strong> bevande alcoliche<br />

anche dopo le ore 02:00.<br />

Invero, andando ad analizzare la ratio del decreto legge e prendendo così le mosse dall’art. 6, mo<strong>di</strong>ficativo dell’art.<br />

230, co. 1, D.Lgs. 30.04.1992, n. 285, emerge testualmente come la <strong>di</strong>sposizione sia stata pensata per prevenire <strong>il</strong><br />

pericolo del verificarsi <strong>di</strong> incidenti stradali dovuti alla guida in stato <strong>di</strong> ebbrezza (alcolica) e così, in particolare, per<br />

debellare <strong>il</strong> fenomeno delle c.d. morti del sabato sera.<br />

In altri termini, <strong>il</strong> Legislatore non si è più accontentato dell’efficacia deterrente offerta dalle pene previste per <strong>il</strong> reato<br />

<strong>di</strong> cui all’art. 186 C.d.S., ma ha tentato <strong>di</strong> risolvere <strong>il</strong> problema all’origine, cercando <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re che persone in stato<br />

<strong>di</strong> ebbrezza si mettano alla guida <strong>di</strong> autoveicoli.<br />

La norma, lungi dal contenere <strong>il</strong> crescente tasso <strong>di</strong> incidentalità sulle strade, come nelle sue premesse, si rivela una<br />

misura <strong>di</strong> portata alquanto marginale, limitandosi unicamente ad in<strong>di</strong>viduare (e colpire) alcune categorie <strong>di</strong> esercizi,<br />

lasciandone altri totalmente liberi <strong>di</strong> somministrare bevande alcoliche, quali (a mero titolo esemplificativo) i punti <strong>di</strong><br />

ristoro <strong>di</strong>sseminati lungo le principali vie e strade e (non a caso!) nei pressi delle <strong>di</strong>scoteche.<br />

Pertanto, da un lato gli avventori dei locali da ballo, soggetti cui <strong>il</strong> Legislatore intende negare la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong><br />

consumare bevande alcoliche prima <strong>di</strong> mettersi alla guida, a partire dalle ore 02:00 non devono fare altro che<br />

recarsi presso i summenzionati esercizi, spesso ubicati, non a caso, nei pressi delle <strong>di</strong>scoteche (sic!), ed acquistare<br />

tutti gli alcolici che desiderano (oppure consumare quelli ivi preventivamente comprati e lasciati nell’autovettura).<br />

Dall’altro lato, gli avventori delle stazioni <strong>di</strong> servizio e dei punti <strong>di</strong> ristoro hanno la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> ridursi in stato <strong>di</strong><br />

ebbrezza alcolica a loro piacimento, per poi salire in macchina e costituire un pericolo per l’incolumità sia propria<br />

che degli altri (automob<strong>il</strong>isti e non).<br />

Alla stregua <strong>di</strong> tali considerazioni, si può affermare senza alcuna esitazione che l’art. 6 del D.L. n. 117/2007<br />

comporta un’ingiustificata <strong>di</strong>sparità <strong>di</strong> trattamento dei titolari e dei gestori <strong>di</strong> locali all’interno dei quali si svolgono<br />

spettacoli o altre forme d’intrattenimento rispetto a quei esercizi pubblici ove tali attività non vengono esercitate,<br />

rappresentando pertanto una patente violazione dell’art. 3 della Carta costituzionale.<br />

in questa foto, a destra <strong>di</strong> Luciano Zanchi l’Avv. M. Ferretti<br />

assointrattenimento<br />

Premessi alcuni brevi cenni in or<strong>di</strong>ne alle eccezioni d’incostituzionalità a cui la predetta norma espone<br />

inesorab<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> fianco, l’o<strong>di</strong>erno scrivente ritiene ut<strong>il</strong>e effettuare alcuni riflessioni sulla procedura sottesa<br />

alla contestazione dei fatti e <strong>di</strong> conseguenza all’irrogazione della sanzione amministrativa della chiusura<br />

coatta dell’esercizio pubblico.<br />

In punto, si sottolinea l’esistenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse correnti <strong>di</strong> pensiero circa l’applicab<strong>il</strong>ità delle norme del co<strong>di</strong>ce<br />

della strada o quelle del proce<strong>di</strong>mento amministrativo.<br />

Il titolo della norma “Disposizioni urgenti mo<strong>di</strong>ficative del co<strong>di</strong>ce della strada per incrementare i livelli <strong>di</strong><br />

sicurezza nella circolazione”, propende per un espresso richiamo alle norme contenute nel co<strong>di</strong>ce della<br />

strada che impongono alcune imprescin<strong>di</strong>b<strong>il</strong>i garanzie.<br />

La violazione, quando è possib<strong>il</strong>e, deve essere contestata imme<strong>di</strong>atamente tanto al trasgressore quanto<br />

alla persona che sia obbligata in solido al pagamento della somma dovuta per la violazione stessa» e,<br />

secondo la giurisprudenza <strong>di</strong> legittimità, «ai fini della ritualità della “contestazione imme<strong>di</strong>ata“, prevista dai<br />

commi 1 e 4 dell’art. 14 della legge n. 689 del 1981, non è sufficiente l’enunciazione orale dell’addebito<br />

ma è necessaria la consegna <strong>di</strong> una copia del verbale <strong>di</strong> accertamento, che costituisce <strong>il</strong> mezzo per porre<br />

<strong>il</strong> trasgressore nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> conoscere gli esatti termini del fatto contestato».<br />

All’appena richiamata <strong>di</strong>sposizione fa eco, in materia <strong>di</strong> violazioni al Co<strong>di</strong>ce della Strada, quella contenuta<br />

nell’art. 200 C.d.S., secondo cui «La violazione, quando è possib<strong>il</strong>e, deve essere contestata imme<strong>di</strong>atamente<br />

tanto al trasgressore quanto alla persona che sia obbligata in solido al pagamento della somma dovuta per<br />

la violazione stessa», con la redazione e consegna <strong>di</strong> un verbale, <strong>il</strong> quale, ai sensi dell’art. 384 Reg. C.d.S.,<br />

«deve contenere l’in<strong>di</strong>cazione del giorno, dell’ora e della località nei quali la violazione è avvenuta, delle<br />

generalità e della residenza del trasgressore e, ove del caso, l’in<strong>di</strong>cazione del proprietario del veicolo, o del<br />

soggetto solidale, degli estremi della patente <strong>di</strong> guida, del tipo del veicolo e della targa <strong>di</strong> riconoscimento,<br />

la sommaria esposizione del fatto, nonché la citazione della norma violata e le eventuali <strong>di</strong>chiarazioni delle<br />

quali <strong>il</strong> trasgressore chiede l’inserzione».<br />

Pertanto, gli agenti accertatori non potranno limitarsi ad una mera contestazione orale ma dovranno<br />

provvedere all’imme<strong>di</strong>ata redazione del verbale <strong>di</strong> contestazione, intimando l’addebito sia al titolare<br />

dell’esercizio pubblico che al all’avventore del locale.<br />

Sulla sorta delle considerazioni sopra esposte, appare pertanto auspicab<strong>il</strong>e un rapido intervento legislativo<br />

<strong>di</strong>retto ad eliminare una norma iniqua, che danneggiando gravemente una categoria d’impren<strong>di</strong>tori, si<br />

rivela in concreto totalmente inidonea al raggiungimento <strong>di</strong> quelle finalità che <strong>il</strong> legislatore voleva conseguire<br />

attraverso la sua promulgazione.<br />

HH • 45<br />

A S S O I N T R A T T E N I M E N T O


assontrattenimento<br />

GLI STRAGISTI SIAMO NOI?<br />

<strong>di</strong> Giordano F<strong>il</strong>icori<br />

Nell’agenda dei giornalisti locuzioni quali “strage del sabato sera” o termini come “ecstasy” ed “eccesso alcoolico”<br />

hanno un solo denominatore comune: la <strong>di</strong>scoteca!<br />

La morte <strong>di</strong> due ragazzi durante i rave party che si sono svolti a Segrate e a Venezia nel marzo e nel luglio scorsi<br />

ha riacceso i riflettori su un tipo <strong>di</strong> evento musicale particolarmente sentito da una parte <strong>di</strong> giovani nell’ambito del<br />

quale l’uso smodato delle sostanze psicotrope e la mancanza <strong>di</strong> un efficace azione preventiva spesso comporta<br />

rischi altissimi per i frequentatori e a volte irreversib<strong>il</strong>i come <strong>di</strong>mostrano i due casi appena citati.<br />

Dopo questi decessi la <strong>di</strong>scussione aperta dai quoti<strong>di</strong>ani non ha evidenziato <strong>di</strong>chiarazioni o propositi innovativi da<br />

parte <strong>di</strong> alcuno degli interlocutori, anzi, nella sostanza <strong>il</strong> <strong>di</strong>battito ha confermato le consuete posizioni: da una parte<br />

<strong>il</strong> proibizionismo dall’altra la prevenzione e la riduzione del danno.<br />

La nascita dei rave risale alla fine degli anni ottanta, in un clima <strong>di</strong> generale contestazione politica, in un momento in<br />

cui negli Stati Uniti come in Europa si formano controculture tese a denunciare problemi politici, <strong>di</strong>fficoltà economiche<br />

e <strong>di</strong>sagi sociali. I primi rave hanno luogo nelle fabbriche abbandonate delle città statunitensi, più precisamente<br />

nelle fabbriche <strong>di</strong> Detroit, per poi espandersi in Gran Bretagna e nel resto dell’Europa. Con la momentanea<br />

occupazione <strong>di</strong> un’area industriale in <strong>di</strong>suso si voleva stigmatizzare la con<strong>di</strong>zione sociale <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> operai<br />

senza occupazione e celebrare la liberazione dell’uomo dalla catena del lavoro; per un’intera notte quel luogo<br />

riprendeva vita e le macchine, fino a quel momento produttrici <strong>di</strong> merci, <strong>di</strong>ventavano teatro <strong>di</strong> una nuova, forte<br />

espressione musicale che si esprimeva in un suono realizzato senza strumenti né spartiti, ma scan<strong>di</strong>to da suoni<br />

elettronici e casse ritmiche.<br />

Vent’anni dopo dell’ideologia che sorreggeva la controcultura manifestata da eventi <strong>di</strong> questo tipo non vi è più<br />

traccia: <strong>il</strong> rave party si è trasformato nell’apoteosi della “fattanza”, cioè nell’occasione che consente al frequentatore<br />

<strong>il</strong> consumo esasperato <strong>di</strong> ecstasy e delle altre sostanze psicotrope in totale libertà.<br />

In Italia i rave sono da considerarsi <strong>il</strong>legali, questo però non ne ha impe<strong>di</strong>to l’organizzazione. Bologna, Pinerolo<br />

Venezia Segrate hanno avuto e hanno da <strong>di</strong>versi anni i loro rave party, così come alcuni boschi della Lombar<strong>di</strong>a.<br />

Questo avviene nonostane <strong>il</strong> documento sottoscritto nel 2000 dall’allora ministro dell’interno Bianco nel quale le<br />

istituzioni si assumevano formalmente l’impegno <strong>di</strong> reprimere questa forma <strong>di</strong> raduno musicale.<br />

Mentre in Europa i governi delle varie nazioni hanno legalizzato o vietato l’organizzazione dei rave party,<br />

mantenendo però un comportamento coerente con la decisione assunta, in Italia questo non è successo.<br />

assontrattenimento<br />

Ancora oggi c’è, tra i rappresentanti politici, chi afferma che per evitare i morti l’unica strada è quella della<br />

prevenzione e della riduzione del danno. A questa posizione che io ritengo assai pericolosa e fuorviante viene in<br />

soccorso certa stampa che, <strong>di</strong> fronte a <strong>di</strong>sgrazie accadute in contesti quali i rave party generalizza e coinvolge le<br />

<strong>di</strong>scoteche in quanto ormai è incontestab<strong>il</strong>e argomentazione da bar che se c’è <strong>di</strong> mezzo lo sballo allora <strong>il</strong> fatto non<br />

può che accadere in <strong>di</strong>scoteca.<br />

Ebbene, per esempio, l’informazione e la riduzione del danno perseguita dai responsab<strong>il</strong>i del Livello 57 <strong>di</strong> Bologna,<br />

gli organizzatori della street rave parade locale, non ha aiutato <strong>il</strong> ragazzo <strong>di</strong> Aulla deceduto nel 2004 a causa<br />

dell’ecstasy. Allo stesso tempo <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio <strong>di</strong> tutti i quoti<strong>di</strong>ani bolognesi, fatta eccezione per “L’Unità”, all’indomani della<br />

trage<strong>di</strong>a risulta ancor più grave. Nell’analisi della responsab<strong>il</strong>ità non va <strong>di</strong>menticato <strong>il</strong> comportamento del sindaco<br />

del capoluogo em<strong>il</strong>iano che dal 2001 autorizzava l’evento nonostante gli impegni su citati.<br />

Con queste affermazioni non intendo colpevolizzare nessuno ma piuttosto porre l’accento sul fatto che la riduzione<br />

del danno molto spesso determina una consapevolezza maggiore nel gestire l’uso della sostanza, ma non garantisce<br />

certo <strong>di</strong> ovviare alle <strong>di</strong>sgrazie. Il p<strong>il</strong>l test fatto in Olanda all’ingresso del rave non <strong>di</strong>minuisce <strong>il</strong> consumo <strong>di</strong> ecstasy tra<br />

i frequentatori dell’evento che, tra l’altro, possono poi acquistarne all’interno del raduno.<br />

In Italia i rave party sono organizzati dai centri sociali, luoghi concessi dalle amministrazioni comunali a gruppi <strong>di</strong><br />

giovani organizzati in collettivi o associazioni.<br />

Per anni in questi luoghi si sono conseguite forme <strong>di</strong> abuso sia per quanto riguarda lo svolgimento dei trattenimenti<br />

<strong>di</strong> spettacolo sia per quanto concerne la somministrazione degli alcolici, spesso con relativa evasione fiscale e del<br />

<strong>di</strong>ritto d’autore. Ancora oggi i responsab<strong>il</strong>i dei centri sociali si riempiono la bocca della loro capacità <strong>di</strong> offerta <strong>di</strong><br />

informazione per la riduzione del danno. I responsab<strong>il</strong>i del Livello 57 <strong>di</strong> Bologna, dopo un approfon<strong>di</strong>ta inchiesta,<br />

sono stati denunciati per associazione a delinquere con finalità allo spaccio <strong>di</strong> sostanze stupefacenti. Il locale è<br />

ufficialmente chuso dal maggio 2006.<br />

E per fortuna che gli stragisti sono i gestori <strong>di</strong> <strong>di</strong>coteche per certa stampa!<br />

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A S S O I N T R A T T E N I M E N T O


assointrattenimento<br />

EUROPA VS USA<br />

<strong>di</strong> Gian Pietro Caliari<br />

Consulente del Presidente <strong>di</strong> Confindustria-<strong>Asso</strong><strong>Intrattenimento</strong> per le relazioni istituzionali e internazionali<br />

Il fatto che più colpisce <strong>il</strong> turista e <strong>il</strong> visitatore europeo che si reca negli Stati Uniti è la quasi totale assenza <strong>di</strong> piazze.<br />

Al <strong>di</strong> fuori delle gran<strong>di</strong> metropoli americane, in realtà, lo sv<strong>il</strong>uppo urbanistico delle città statunitensi è lineare e segue <strong>il</strong><br />

percorso delle principali arterie <strong>di</strong> comunicazione all’interno Stati Uniti d’America e fra gli stati dell’Unione. L’Europa, al<br />

contrario, ha <strong>il</strong> cuore delle sue città, dei suoi paesi e, persino, dei suoi più sperduti v<strong>il</strong>laggi nella piazza.<br />

Fin dai tempi della Grecia Ellenica, l’Άγορά (l’Agorà), la piazza, era <strong>il</strong> cuore della Πόλις, della città, dell’aggregazione<br />

sociale, dove si sv<strong>il</strong>uppavano e confrontano nuove idee, dove si governavano gli affari comuni e dove l’in<strong>di</strong>viduo<br />

<strong>di</strong>ventava non più un semplice Ίδιος (ì<strong>di</strong>os), un non-citta<strong>di</strong>no <strong>il</strong>letterato (termine da cui, attraverso <strong>il</strong> francesismo<br />

i<strong>di</strong>ote, deriva <strong>il</strong> nostro “i<strong>di</strong>ota”) e pertanto escluso dalla vita pubblica, ma un vero e proprio Пολιτικός (politicòs): un<br />

citta<strong>di</strong>no riconosciuto, integrato nel tessuto sociale, partecipe del bene comune e conscio – non “i<strong>di</strong>ota”! – delle sue<br />

responsab<strong>il</strong>ità in<strong>di</strong>viduali e collettive.<br />

L’intrinseca associazione fra in<strong>di</strong>viduo e piazza, e fra questa e <strong>il</strong> luogo dell’aggregazione, della socializzazione,<br />

dell’identificazione personale e collettiva è così esplicita e ra<strong>di</strong>cale che <strong>il</strong> f<strong>il</strong>osofo greco Aristotele, già nel IV secolo a. C.,<br />

non esita a definire l’essere umano come uno ζωον ρολιτικόν (zoon politikòn). Questa celebre definizione aristotelica<br />

è, spesso e a sproposito, interpretata come “l’uomo è un animale politico”. In realtà, una più fedele traduzione dal greco<br />

antico, dovrebbe farci correttamente intendere: l’in<strong>di</strong>viduo è un essere che necessita aggregazione, socializzazione,<br />

identificazione personale e collettiva.<br />

In altre parole: l’essere umano ha bisogno della piazza, <strong>di</strong> ritrovare in essa se stesso e gli altri, <strong>di</strong> animarla con le sue<br />

idee e le sue passioni, <strong>di</strong> confrontarsi e così forgiare e dare corpo alla società.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista della crescita e affermazione in<strong>di</strong>viduale, poi, la psicologia evolutiva in<strong>di</strong>vidua nel desiderio <strong>di</strong><br />

socializzazione e aggregazione una delle tappe fondamentali <strong>di</strong> un equ<strong>il</strong>ibrato sv<strong>il</strong>uppo della personalità umana, in<br />

particolare, nella fase post-puberale e adolescenziale come nella prima fase dell’età giovan<strong>il</strong>e. Proprio in questo delicato<br />

sta<strong>di</strong>o della formazione psicologica e intellettuale, l’adolescente e <strong>il</strong> giovane ricercano una propria identificazione<br />

personale e <strong>di</strong> gruppo che superi lo stretto ambito parentale e famigliare. La piazza <strong>di</strong>venta <strong>il</strong> loro ambito connaturale<br />

ed essenziale per un’equ<strong>il</strong>ibrata e socievole maturazione della personalità.<br />

Possiamo, senz’altro, chiederci allora: i luoghi d’intrattenimento, i locali notturni, le <strong>di</strong>scoteche, rappresentano o possono<br />

rappresentare una delle contemporanee versioni dell’Agorà?<br />

Nel recente passato e nel presente del nostro Paese, ci sono piazze che si sono riempite altre svuotate; altre ancora,<br />

infine, che resistono. Si è riempita, nell’ultimo decennio, la piazza virtuale e cibernetica <strong>di</strong> Internet! Si è, a metà degli<br />

anni Novanta, svuotata quella degli storici movimenti giovan<strong>il</strong>i dei partiti della Prima Repubblica. Quel che resta <strong>di</strong> tali<br />

movimenti negli attuali partiti non è che una languida paro<strong>di</strong>a <strong>di</strong> quello che un tempo furono in Italia le aggregazioni<br />

politiche giovan<strong>il</strong>i: vere scuole <strong>di</strong> formazione, palestre <strong>di</strong> crescita intellettuale e vere fucine della futura classe <strong>di</strong>rigente<br />

della Repubblica!<br />

Altre piazze tra<strong>di</strong>zionali, dopo la crisi degli anni Settanta o Ottanta, tornano a riempirsi. Gli oratori, le associazioni<br />

religiose, i nuovi movimenti <strong>di</strong> spiritualità e, non da ultimo, le piazze delle messe papali. Queste, tuttavia, non appaiono<br />

più – come negli anni Cinquanta - esclusive, assolutizzanti e esorcizzanti le altre piazze virtuali e reali che, oggi, gli<br />

adolescenti e i giovani frequentano. In altre parole, molti frequentano l’oratorio, <strong>il</strong> gruppo giovan<strong>il</strong>e parrocchiale,<br />

o un movimento <strong>di</strong> spiritualità durante la settimana, ma non necessariamente identificano i luoghi d’intrattenimento<br />

notturno come “antri delle tenebre e luoghi <strong>di</strong> per<strong>di</strong>zione”. Anzi, li frequentano e trovano qui una delle loro piazze <strong>di</strong><br />

aggregazione, socializzazione e identificazione personale e collettiva.<br />

La riprova l’abbiamo in un recente – e sia concesso insospettab<strong>il</strong>e! – stu<strong>di</strong>o realizzato e pubblicato dalla rivista Note <strong>di</strong><br />

Pastorale Giovan<strong>il</strong>e. Proposte per la maturazione umana e cristiana dei ragazzi e dei giovani del Centro Salesiano<br />

Pastorale Giovan<strong>il</strong>e, <strong>di</strong> Roma. È <strong>il</strong> risultato <strong>di</strong> un indagine condotta in tre gran<strong>di</strong> centri urbani – Torino, M<strong>il</strong>ano e<br />

Roma – fra i giovani d’età compresa fra i 14 e i 20 anni che si <strong>di</strong>chiarano “frequentatori <strong>di</strong> <strong>di</strong>scoteche”. La ricerca dei<br />

Salesiani mira a identificare le ragioni, le motivazioni e i bisogni che spingono adolescenti e giovanissimi ad affollare<br />

le <strong>di</strong>scoteche nel fine settimana.<br />

Tre dati colpiscono <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o. Il Primo. L’80,9 per cento dei “frequentatori <strong>di</strong> <strong>di</strong>scoteche” afferma <strong>di</strong> essere<br />

motivato dal desiderio <strong>di</strong> “stare insieme”, <strong>di</strong> “stare insieme agli amici”, <strong>di</strong> “incontrare nuove persone”.<br />

www.gianpietrocaliari.eu<br />

assointrattenimento<br />

Il secondo. All’interno delle motivazioni <strong>di</strong> quest’80,9 per cento - potrà forse sorprendere! - c’è quella <strong>di</strong> “trovare un<br />

clima umano”. Tale ricerca <strong>di</strong> “umanità” nel luogo <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento appare essenziale e irrinunciab<strong>il</strong>e! Fra i 14 e i 17 anni,<br />

infatti, <strong>il</strong> 56 per cento degli intervistati afferma <strong>di</strong> essere passato da una <strong>di</strong>scoteca all’altra, in una fase <strong>di</strong> esplorazione<br />

“alla ricerca della <strong>di</strong>scoteca che corrisponda ai propri gusti”. Dopo i 17 anni, invece, si assiste al passaggio da una fase<br />

<strong>di</strong> noma<strong>di</strong>smo a una <strong>di</strong> sedentarietà. Si è trovata la propria piazza ideale e ci si rimane!<br />

Perché questa fase <strong>di</strong> fidelizzazione avvenga i giovani cercano “un’atmosfera molto accogliente”, “dove <strong>il</strong> <strong>di</strong>rettore<br />

all’ingresso incontra tutti, riconosce i frequentatori abituali con cui si ferma a fare due chiacchiere, saluta e fa conoscenza<br />

dei nuovi, li aiuta ad inserirsi, in<strong>di</strong>vidua i turbolenti, che invita a star fuori”. “Ogni <strong>di</strong>scoteca ha” – continua lo stu<strong>di</strong>o,<br />

secondo i giovani intervistati - “un suo clima particolare, che la contrad<strong>di</strong>stingue e costituisce un f<strong>il</strong>tro che seleziona <strong>il</strong><br />

tipo <strong>di</strong> pubblico. Il trovarsi a proprio agio, nelle con<strong>di</strong>zioni desiderate, fa sì che uno ritenga quella <strong>di</strong>scoteca rispondente<br />

alle proprie attese e vi ritorni altre volte, magari insieme a nuovi amici”.<br />

Il terzo e ultimo dato. Che fine ha fatto – secondo questa ricerca – <strong>il</strong> popolo dello sballo, della trasgressione ad ogni<br />

costo così in<strong>di</strong>ssolub<strong>il</strong>mente legato, a torto o a ragione, al mondo della notte?<br />

Il 14, 7 per cento ammette <strong>di</strong> aver fatto o fare uso <strong>di</strong> droghe leggere in <strong>di</strong>scoteca, l’8,9 <strong>di</strong> cercare lo sballo “nel bere<br />

e provocando una rissa”, e <strong>il</strong> 6,3 ammette <strong>di</strong> usare droghe pesanti. Il campione citato, tuttavia, precisa che “in alcune<br />

<strong>di</strong>scoteche la trasgressione è regola, però sono <strong>di</strong>scoteche abbastanza caratteristiche, come quelle <strong>di</strong> tendenza,<br />

dove c’è una musica particolare, quelle delle riviere dell’Alto Adriatico o <strong>di</strong> altri luoghi turistici, oppure quelle dove si<br />

consumano i rave-party”.<br />

Quest’ultimo dato, infine, deve tener conto del campione degli intervistati. Si tratta <strong>di</strong> ragazze e ragazzi che abitano<br />

gran<strong>di</strong> centri urbani, come Torino, M<strong>il</strong>ano e Roma appunto, dove la devianza giovan<strong>il</strong>e è un fenomeno più <strong>di</strong>ffuso e<br />

complesso.<br />

Certamente, anche solo uno 0,1 per cento <strong>di</strong> devianza giovan<strong>il</strong>e dovrebbe preoccupare <strong>il</strong> corretto gestore <strong>di</strong> una<br />

<strong>di</strong>scoteca che, come abbiamo visto, se non ha l’autorità giuri<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> prevenire e, tanto meno, reprimere tale fenomeno<br />

può vig<strong>il</strong>arlo e contenerlo “creando un’atmosfera accogliente”, “un clima particolare e <strong>di</strong>stintivo”, “fermandosi a fare<br />

quattro chiacchiere con tutti e facendo conoscenza con i nuovi”, infine quando possib<strong>il</strong>e, “in<strong>di</strong>viduando i turbolenti e<br />

invitandoli a star fuori”.<br />

Lo stu<strong>di</strong>o dei Salesiani sembra permetterci <strong>il</strong> conio dello slongan: le <strong>di</strong>scoteche, le agorà, le piazze del<br />

mondo giovan<strong>il</strong>e contemporaneo! Di certo, perché adolescenti e giovani le identificano come luoghi d’aggregazione<br />

e socializzazione. Non da meno, perché costituiscono agorà <strong>di</strong> supplenza e <strong>di</strong> compensazione delle molte pubbliche<br />

piazze che sono venute a mancare alla nostra attuale società!<br />

Secondo uno degli stu<strong>di</strong> più affidab<strong>il</strong>i – dei sociologi Buzzi, Cavalli, De L<strong>il</strong>lo, Giovani verso <strong>il</strong> duem<strong>il</strong>a - “nel<br />

1996 erano passati almeno una volta in <strong>di</strong>scoteca circa <strong>il</strong> 70% dei giovani italiani. Le <strong>di</strong>scoteche censite in Italia sono<br />

circa 7.000, più degli Stati Uniti e pari a Francia e Germania messe assieme. In totale sono 15 m<strong>il</strong>ioni circa le persone<br />

che le frequentano con una frequenza <strong>di</strong> 2,5 mens<strong>il</strong>i per persona”. Dividendo la frequenza per <strong>il</strong> totale complessivo,<br />

possiamo ragionevolmente stimare, per <strong>di</strong>fetto, che ogni fine settimana siamo fra i 3,5 - 4.5 m<strong>il</strong>ioni gli adolescenti e i<br />

giovani che affollano le <strong>di</strong>scoteche italiane.<br />

Quale <strong>di</strong>venterebbe la loro agorà <strong>di</strong> supplenza e compensazione se tutte le <strong>di</strong>scoteche chiudessero? Si<br />

<strong>di</strong>sse, ai tempi della rivolta delle banlieux francesi quando migliaia <strong>di</strong> giovani esasperati e violenti misero a ferro e<br />

fuoco per interi weekend le principali città della Francia, che quanto stava accadendo ai cugini d’Oltralpe sarebbe<br />

potuto, presto, accadere anche nelle città italiane. Perché da noi non è accaduto e non ci sono neppure segnali che<br />

un evento sim<strong>il</strong>i possa, nel breve periodo, replicarsi nelle città italiane?<br />

Lo stu<strong>di</strong>o Giovani verso <strong>il</strong> duem<strong>il</strong>a giustamente paragona <strong>il</strong> caso italiano con quelli <strong>di</strong> Francia e Germania.<br />

Le cronache dei giornali tedeschi, all’inizio della settimana, non riportano “le stragi del sabato sera su quattro ruote”<br />

ma, soprattutto nell’ex Germania dell’est dove più <strong>di</strong>ffuso è <strong>il</strong> <strong>di</strong>sagio e più scarse sono le agorà pubbliche o private,<br />

dei raid giovan<strong>il</strong>i del sabato notte contro immigrati e <strong>di</strong>sadattati, <strong>di</strong> raduni neo-nazisti e naziskin, <strong>di</strong> violenze collettive<br />

<strong>di</strong> ogni genere che hanno portato i movimenti giovan<strong>il</strong>i neo-nazisti a <strong>di</strong>ventare determinanti nel governo <strong>di</strong> alcune<br />

citta<strong>di</strong>ne orientali.<br />

Le <strong>di</strong>scoteche, infine, nuove agorà del mondo giovan<strong>il</strong>e, spesso in funzione <strong>di</strong> supplenza e compensazione<br />

a quelle mancanti o non ideate dai pubblici poteri? O solo ricettacoli della trasgressione, della violenza e della<br />

morte?<br />

Il governante della pubblica agorà, politico e legislatore, per rispondere saggiamente a questa domanda<br />

dovrebbe lasciare in <strong>di</strong>sparte le emozioni estemporanee e le grida manzoniane <strong>di</strong> fac<strong>il</strong>e plauso, ma notoriamente<br />

inut<strong>il</strong>i, cercando invece <strong>di</strong> capire <strong>il</strong> fenomeno nelle sue reali <strong>di</strong>mensioni e nella sua complessità.<br />

La necessità <strong>di</strong> reprimere senza tolleranza alcuna abusivismo, <strong>il</strong>leciti e reati – da chiunque perpetrati – deve<br />

necessariamente coniugarsi, come <strong>di</strong>rebbe Norbert Elias, con quel sano “realismo che fa comprendere la realtà per<br />

quello che è! Solo dopo averla realmente compresa sarà possib<strong>il</strong>e impegnarsi per cambiarla e, se possib<strong>il</strong>e e si vuole,<br />

per migliorarla”.<br />

HH • 48 HH • 49<br />

A S S O I N T R A T T E N I M E N T O


assointrattenimento<br />

ENPALS: CIO’ CHE E’ BENE SAPERE<br />

<strong>di</strong> Maurizio Sogliani<br />

Il settore dello Spettacolo e dell’<strong>Intrattenimento</strong> notturno, è oggi uno dei più<br />

controversi e bistrattati dell’intera impren<strong>di</strong>toria italiana.<br />

Pur essendo uno dei più controllati da parte dei vari Enti preposti (SIAE,ENPALS,Ispettorati vari,ecc.) e dalle Forze<br />

dell’Or<strong>di</strong>ne (Finanza,Questura,Carabinieri,ecc.), risulta essere uno tra i settori dei più soggetti alle più svariate forme <strong>di</strong><br />

abusivismo grazie ad una normativa praticamente inesistente.<br />

Leggi poco chiare e <strong>di</strong>fferenti da regione a regione, insieme alla confusione creatada funzionari incompetenti fanno<br />

sì che l’intero settore venga reso infermo ed agli impren<strong>di</strong>tori sia impe<strong>di</strong>to <strong>di</strong> svolgere la propria l’attività così come<br />

prevista dalle norme Amministrative che regolano io settore<br />

Di seguito trattiamo <strong>di</strong> due articoli <strong>di</strong> legge in genere non rispettati da locali abusivi:<br />

ENPALS:<br />

Obblighi <strong>di</strong> comunicazione ai Centri per l’Impiego in materia <strong>di</strong> instaurazione,trasformazione e cessazione dei rapporti<br />

<strong>di</strong> lavoro autonomi dello spettacolo.Circolare ENPALS n:15 del 08/08/<strong>2008</strong>.<br />

Omissis .. In altri termini,gli obblighi <strong>di</strong> cui all’Art.9-DL n.708/1947 non sono venuti meno a seguito dell’introduzione delle<br />

nuove modalità <strong>di</strong> comunicazione ai servizi competenti,introdotte dalla L.n.296/2006 e attivate dal DM.30/10/2007.<br />

Va dunque precisato che anche le prestazioni dei lavoratori autonomi del settore Spettacolo,rese a far data dal<br />

01/01/08 dovranno essere tempestivamente (giorno antecedente) comunicate ai Centri per l’Impiego nelle forme<br />

previste dal citato DM.<br />

IMMIGRATI:<br />

Il datore <strong>di</strong> lavoro che occupa alle proprie <strong>di</strong>pendenze lavoratori stranieri privi <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno,che<br />

consentano lo svolgimento <strong>di</strong> attività lavorativa,è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa <strong>di</strong> 5m<strong>il</strong>a<br />

euro per ogni lavoratore occupato.<br />

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LA CONSULENZA NOTTURNA PER I LOCALI DELLO SPETTACOLO IN TUTTA ITALIA<br />

Consulenza del Lavoro specializzata per Night Club,Locali <strong>di</strong> Lap-Dance e Discoteche, Disponib<strong>il</strong>i in ogni zona d’Italia.<br />

Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Consulenza del Lavoro aperto al pubblico dal LUNEDI’ al VENERDI’ dalle 15,00 alle 20,00 e TUTTE LE NOTTI<br />

(tranne <strong>il</strong> Lunedì) DALLE ORE 22:00 ALLE ORE 02:00<br />

Assunzioni nuovi <strong>di</strong>pendenti settore spettacolo e bar, IN TEMPO REALE, ANCHE DI NOTTE, nel rispetto della Legge<br />

SULL’ASSUNZIONE IL GIORNO ANTECEDENTE L’INIZIO DEL LAVORO<br />

Stipula e redazione imme<strong>di</strong>ata Contratti d’Ingaggio / Contratti <strong>di</strong> lavoro del personale, gestione e comp<strong>il</strong>azione giornaliera<br />

dei Registri Presenze e Matricola,<strong>di</strong>rettamente presso la Sede <strong>di</strong> Lavoro del Locale Notturno,in collaborazione eventuale<br />

con <strong>il</strong> Vs. attuale Consulente del Lavoro e/o <strong>il</strong> Vs. Commercialista<br />

Eventuale (se richiesta) elaborazione Buste Paga<br />

Gestione della Concessione e Rinnovo AGIBILITA’ ENPALS<br />

HH • 50 HH • 51<br />

A S S O I N T R A T T E N I M E N T O


assointrattenimento<br />

decreti e leggi<br />

del Dott. Em<strong>il</strong>ioTancre<strong>di</strong><br />

Oggetto:<br />

Compensi ex artt. 73 e 72 L.d.A. per l’ut<strong>il</strong>izzazione <strong>di</strong> fonogrammi nel corso <strong>di</strong> intrattenimenti<br />

in <strong>di</strong>scoteche, sale da ballo, night club e locali analoghi.<br />

Nonostante i ripetuti tentativi <strong>di</strong> pervenire ad un accordo con S.C.F. – Società Consort<strong>il</strong>e Fonografici – inteso a<br />

regolamentare <strong>il</strong> compenso per la riproduzione e comunicazione in pubblico <strong>di</strong> fonogrammi, sostitutivo <strong>di</strong> quello<br />

un<strong>il</strong>ateralmente <strong>di</strong>sdetto a far data dal 1.01.2007 a seguito del mancato rinnovo alla S.I.A.E. del servizio <strong>di</strong><br />

riscossione del citato compenso, informiamo gli <strong>Asso</strong>ciati che a tuttoggi, tale Società Consort<strong>il</strong>e, pur <strong>di</strong>chiarandosi<br />

in teoria <strong>di</strong>sposta a trattare, nei fatti e nella sostanza evita <strong>di</strong> convocare congiuntamente ASSOINTRATTENIMENTO<br />

e FIPE-SILB, <strong>Asso</strong>ciazioni <strong>di</strong> categoria maggiormente rappresentative delle imprese <strong>di</strong> intrattenimento esercenti<br />

<strong>di</strong>scoteche, sale da ballo e locali sim<strong>il</strong>ari.<br />

Abbiamo continuamente con varia corrispondenza in<strong>di</strong>rizzata alla Presidenza S.C.F. lamentato tale singolare<br />

comportamento in quanto pur in possesso <strong>di</strong> una bozza presentata da ASSOINTRATTENIMENTO fin da marzo<br />

2007, poi <strong>di</strong>scussa in altre varie riunioni presso gli Uffici <strong>di</strong> M<strong>il</strong>ano, contenente modalità <strong>di</strong> liquidazione e <strong>di</strong><br />

versamento dei <strong>di</strong>ritti con più snelli ed oggettivi parametri <strong>di</strong> quelli invero estremamente criptici applicati fino dal<br />

31.12.2006 e con conteggi effettuati <strong>di</strong>rettamente dagli Uffici periferici della S.I.A.E., ha poi sospeso ogni incontro<br />

manifestando solo astrattamente a parole l’intenzione <strong>di</strong> trattare giu<strong>di</strong>cando apprezzab<strong>il</strong>i le proposte tendenti ad<br />

introdurre nuovi fattori <strong>di</strong> semplificazione.<br />

Dobbiamo pure responsab<strong>il</strong>mente riferire che nelle more <strong>di</strong> un nuovo stipulando Accordo S.C.F. ha adottato<br />

comportamenti contrari alle vent<strong>il</strong>ate intenzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità a confrontarsi con ASSOINTRATTENIMENTO<br />

inviando nel contempo richieste alle imprese esercenti intese ad incassare compensi per un <strong>di</strong>ritto connesso del<br />

tutto sperequati e assur<strong>di</strong> rispetto alla realtà degli incassi da queste realizzati, pretendendo anche un imponib<strong>il</strong>e<br />

“Fatturato <strong>di</strong> Riferimento” a <strong>di</strong>r poco singolare e bizzarro e con percentuali <strong>di</strong> versamento dal 2% al 4 % <strong>di</strong>rettamente<br />

proporzionali agli scaglioni d’incasso dei locali. Ciò giustificando con “ragionevoli interessi dei Mandanti”.<br />

Così come singolare e bizzarra è la pretesa <strong>di</strong> riferimento al b<strong>il</strong>ancio annuo o alla <strong>di</strong>chiarazione IVA, minacciando<br />

anche non troppo velatamente anche se incautamente “controlli e accertamenti” inviando presso i locali se<strong>di</strong>centi<br />

“ispettori”, che insistentemente pretendono pagamenti in base a modelli un<strong>il</strong>ateralmente pre<strong>di</strong>sposti irritando e<br />

infastidendo durante <strong>il</strong> lavoro degli addetti ai locali.<br />

E ancora risulta in palese contrasto con l’affermata <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità alla trattativa la riba<strong>di</strong>ta affermazione <strong>di</strong> S.C.F.<br />

<strong>di</strong> volersi rivolgere <strong>di</strong>rettamente alle imprese <strong>di</strong> spettacolo, scavalcando le <strong>Asso</strong>ciazioni <strong>di</strong> Categoria, rinunciando<br />

<strong>di</strong> fatto a trovare qualsiasi accordo sulla base <strong>di</strong> elementi oggettivi con<strong>di</strong>visi, che possano condurre ad un equo<br />

compenso, così come previsto per <strong>il</strong> <strong>di</strong>ritto d’autore.<br />

Orbene al fine <strong>di</strong> porre un freno alle continue pressanti richieste <strong>di</strong> incontri ed appuntamenti da parte dei se<strong>di</strong>centi<br />

incaricati S.C.F., privi <strong>di</strong> alcun titolo <strong>di</strong> controllo e <strong>di</strong> accesso nei locali d’intrattenimento, ma che creano soltanto<br />

turbativa ed intralcio al già <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e lavoro, con ambigue minacce <strong>di</strong> ricorso alla Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza e pretestuose<br />

richieste <strong>di</strong> versamento <strong>di</strong> indebiti maggiori compensi in caso <strong>di</strong> ritar<strong>di</strong>.<br />

ASSO INTRATTENIMENTO suggerisce alle imprese associate <strong>di</strong> effettuare <strong>di</strong>rettamente <strong>il</strong> versamento dei <strong>di</strong>ritti<br />

<strong>di</strong> riproduzione e <strong>di</strong> comunicazione in base alla Convenzione stipulata dalla stessa in data 25 ottobre 2004,<br />

comp<strong>il</strong>ando <strong>il</strong> foglio excel, che può essere scaricato dal sito web HYPERLINK “http://www.assointrattenimento.it”<br />

www.assointrattenimento.it seguendo le istruzioni suggerite e prendendo come base <strong>di</strong> calcolo i dati riportati nei<br />

prospetti presentati alla S.I.A.E. riguardanti la certificazione dei corrispettivi percepiti a seconda delle modalità <strong>di</strong><br />

accesso adottate.<br />

assointrattenimento<br />

Precisiamo che, <strong>di</strong>fferentemente da FIPE-SILB, con la precitata Convenzione del 25 ottobre 2004 S.C.F. ha concesso<br />

in licenza agli esercenti associati ASSOINTRATTENIMENTO sia <strong>il</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> riproduzione, sia <strong>il</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> comunicare<br />

al pubblico i Fonogrammi <strong>di</strong> titolarità dei Mandanti, al fine <strong>di</strong> consentire <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere musica con scopo <strong>di</strong> lucro<br />

all’interno dei locali <strong>di</strong> loro proprietà o comunque da essi gestiti (punto d della convenzione del 25 ottobre 2004).<br />

Pertanto è sufficiente in<strong>di</strong>care come casuale del pagamento, tramite bonifico bancario, “compenso per <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong><br />

riproduzione e comunicazione ai sensi degli artt. 72 e 73 L.d.A.” riportando anche la denominazione del locale,<br />

in<strong>di</strong>rizzo, Impresa esercente attività <strong>di</strong> intrattenimento e partita IVA, senza quin<strong>di</strong> dover comp<strong>il</strong>are ulteriori moduli<br />

dovuti invece dagli aderenti FIPE-SILB<br />

Effettuando <strong>il</strong> versamento, in caso <strong>di</strong> controllo della Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza oltre alla verifica della presenza del<br />

bollino S.I.A.E. sui supporti contenenti fonogrammi (CD o altro) potranno essere esibite le <strong>di</strong>stinte <strong>di</strong> liquidazione,<br />

appositamente trattenute nel locale, e copia dei bonifici effettuati ad S.C.F., <strong>di</strong>chiarando <strong>di</strong> aver adempiuto al<br />

pagamento sia dei <strong>di</strong>ritti connessi <strong>di</strong> riproduzione, sia dei <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> comunicazione ai sensi della Convenzione con<br />

ASSO INTRATTENIMENTO del 25 ottobre 2004 che, ai sensi dell’art. 4 del D.P.C.M. 1° settembre 1975 continua<br />

ad avere vigore fino alla stipula <strong>di</strong> un nuovo Accordo.<br />

Si forniscono <strong>di</strong> seguito le coor<strong>di</strong>nate bancarie:<br />

Banca Cre<strong>di</strong>to Artigiano – 990<br />

CIN T<br />

ABI 03512<br />

CAB 01622<br />

CONTO CORRENTE 000000000990<br />

IBAN IT29T0351201622000000000990<br />

A puro titolo <strong>di</strong> corretta informativa si ricorda che, in caso <strong>di</strong> irregolarità nella detenzione <strong>di</strong> supporti privi del bollino<br />

S.I.A.E. e <strong>di</strong> <strong>il</strong>lecita duplicazione (senza licenza) tale condotta integra la fattispecie penale prevista e punita dall’art.<br />

171 ter, c 1, lett a e c della Legge n. 633/41 e successive integrazioni e mo<strong>di</strong>fiche che punisce chi per uso personale<br />

e a fini <strong>di</strong> lucro “abusivamente duplica, riproduce, trasmette o <strong>di</strong>ffonde in pubblico con qualsiasi proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>schi,<br />

nastri o supporti analoghi ovvero ogni altro supporto contenente fonogrammi o videogrammi <strong>di</strong> opere musicali”.<br />

La fattispecie sopradescritta oltre ad integrare le violazioni <strong>di</strong> natura penale <strong>di</strong> cui sopra, integra, anche quella <strong>di</strong><br />

carattere amministrativo prevista dall’art. 174 bis della medesima legge, che stab<strong>il</strong>isce la sanzione amministrativa<br />

pecuniaria “ pari al doppio del prezzo <strong>di</strong> mercato dell’opera o del supporto oggetto della violazione, in misura<br />

comunque non inferiore ad € 103,00 se <strong>il</strong> prezzo non è fac<strong>il</strong>mente determinab<strong>il</strong>e, la violazione è punita con la<br />

sanzione amministrativa da € 103,00 a € 1032,00 la sanzione amministrativa si applica nella misura stab<strong>il</strong>ita per<br />

ogni violazione e per ogni esemplare abusivamente duplicato o riprodotto”.<br />

Con <strong>il</strong> pagamento dei compensi, pur come detto già in possesso <strong>di</strong> licenza per <strong>il</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> riproduzione ex art. 72<br />

L.d..A. e scopo puramente tuzionistico si suggerisce <strong>di</strong> far comp<strong>il</strong>are e sottoscrivere ad ogni DJ impiegato nel locale<br />

l’allegata <strong>di</strong>chiarazione.<br />

Inoltre, per quanto superfluo, corre l’obbligo far presente ad S.C.F. in caso <strong>di</strong> compensi per <strong>il</strong> periodo dal 1,01,2007<br />

fino al momento dell’attuale versamento, che non esiste alcuna debenza, sia del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> comunicazione, che del<br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> riproduzione qualora nell’esercizio condotto da <strong>Asso</strong>ciati ASSOINTRATTENIMENTO siano stati comunicati o<br />

riprodotti fonogrammi <strong>di</strong> imprese non rappresentate da S.C.F. e comunque non inserite nell’elenco dei Mandanti.<br />

Ulteriori e più esaustive informazioni potranno essere <strong>di</strong>rettamente richieste all’Ufficio Presidenza <strong>di</strong> ASSO<br />

INTRATTENIMENTO.<br />

Con i migliori saluti.<br />

HH • 52 HH • 53<br />

IL PRESIDENTE<br />

Luciano Zanchi<br />

A S S O I N T R A T T E N I M E N T O

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