scarica il numero di gennaio - Il Corriere della scuola
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pagina 18 <strong>scuola</strong> e società<br />
Quando <strong>il</strong> compagno <strong>di</strong> banco<br />
viene da lontano<br />
Società multietnica. Avrete sicuramente sentito<br />
queste due parole che sembrano <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>i, in<br />
realtà esprimono un concetto fac<strong>il</strong>e fac<strong>il</strong>e.<br />
Ve<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> che cosa si tratta.<br />
Nel mondo ci sono tante persone che vivono in<br />
posti <strong>di</strong>versi e appartengono a etnie <strong>di</strong>verse.<br />
Ma che cosa significa etnia? La parola deriva<br />
dal greco “èthnos” che vuol <strong>di</strong>re popolo.<br />
Un popolo è una comunità <strong>di</strong> persone che con<strong>di</strong>vide<br />
razza, lingua e cultura.<br />
Gli italiani sono un popolo, come lo sono i cinesi,<br />
gli arabi, gli americani, gli africani e tanti<br />
altri.<br />
Tutti questi popoli vivono anche al <strong>di</strong> fuori del<br />
territorio in cui sono nati: li chiamiamo stranieri.<br />
Lo vedete anche voi: fra i banchi <strong>di</strong><br />
<strong>scuola</strong> ci sono bambini italiani, f<strong>il</strong>ippini, senegalesi,<br />
pakistani, rumeni, slavi.<br />
Chi arriva da posti lontani deve affrontare <strong>di</strong>versi<br />
problemi. La lingua per esempio: per<br />
farsi capire un bambino straniero deve imparare<br />
l’italiano altrimenti non riesce a trovare<br />
lavoro o non può spiegare al me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> quale<br />
male soffre o non riesce a seguire le lezioni dei<br />
maestri a <strong>scuola</strong>.<br />
Imparare la lingua e le tra<strong>di</strong>zioni <strong>della</strong> popolazione<br />
locale per uno straniero non significa,<br />
però, dover <strong>di</strong>menticare quella che si chiama la<br />
sua identità culturale. Al contrario: una società<br />
è davvero multietnica solo se sa valorizzare le<br />
<strong>di</strong>verse tra<strong>di</strong>zioni delle popolazioni straniere.<br />
Se noi an<strong>di</strong>amo a vivere, per esempio in Ingh<strong>il</strong>terra,<br />
impareremo l’inglese, mangeremo <strong>il</strong> pud<strong>di</strong>ng<br />
ma non <strong>di</strong>menticheremo certo l’italiano e<br />
gli spaghetti. Lo stesso vale per i nostri amici<br />
stranieri.<br />
Negli ultimi anni la popolazione straniera residente<br />
in Sardegna è cresciuta moltissimo:<br />
erano circa 14.000 e ora sono più <strong>di</strong> 30.000.<br />
Quasi tutti sono qui per motivi <strong>di</strong> lavoro: sono<br />
partiti dal loro paese in cerca <strong>di</strong> un’occupazione<br />
e l’hanno trovata nella nostra regione,<br />
nelle nostre città. Così come molti italiani partono<br />
per l’Europa, l’America o l’Australia in<br />
cerca <strong>di</strong> un lavoro che magari qui non trovano.<br />
<strong>Il</strong> gruppo straniero più <strong>numero</strong>so è composto<br />
dagli africani (Senegal e Marocco) seguiti dai<br />
citta<strong>di</strong>ni dei Paesi dell Europa<br />
centro-orientale e del Sud<br />
America. (m.f.c)<br />
Per andare incontro alle popolazioni straniere<br />
che risiedono nel nostro territorio,<br />
la Provincia <strong>di</strong> Cagliari ha creato<br />
<strong>il</strong> Centro <strong>di</strong> accoglienza attiva: si trova<br />
a Cagliari, in via Cadello 9\B.