La confusione aumenta!!! - Casaportale.com
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N. 29 - aprile 2008 - anno XV<br />
Poste Italiane S.p.A. – Sped. in abb.post. – D.L. 353/2003 (conv. in<br />
L. 27/02/2004 n.46) art.1, <strong>com</strong>ma 1, aut. N° 070093 del 27/11/2007.<br />
Semestrale - D.C.B. Fo - Aut.Trib. Bo n.6224 dell’8/10/93 - R.O.C 16282<br />
In caso di mancato recapito restituire al C.P.O. di Forlì.<br />
Il mittente si impegna a pagare la relativa tariffa.<br />
Comitato di redazione: Tiziano Bibbò, Lorenzo Castriotta, Michele Destro,<br />
Francesco Esposito, Biagio Marra,<br />
Mario Moscati, Riccardo Rapparini,<br />
Giorgio Zanarini. Direttore<br />
responsabile: Giorgio Zanarini.<br />
Redazione e amministrazione:<br />
Consorzio Alveolater ® , Viale Aldo Moro<br />
16, Bologna, tel. 051 509873. Concept, editing, grafica, redazione e<br />
impaginazione: M+W di Mario Moscati & C, Bologna, tel. 051 444312.<br />
Stampa: Modulgrafica Forlivese, Forlì, tel. 0543 720596.<br />
Due anni per mettere a punto l’Ordinanza<br />
3274 della Protezione civile; due anni<br />
e mezzo per la versione definitiva del<br />
decreto 14 settembre 2005, oggi d.m. 14<br />
gennaio 2008 con proroga di 18 mesi (e<br />
quindi in vigore salvo sorprese da maggio<br />
2009); una Circolare illustrativa che<br />
avrebbe dovuto uscire contestualmente<br />
per integrare alcune parti (ad esempio<br />
il paragrafo relativo ai solai è del tutto<br />
insufficiente) e della quale non si sa<br />
nulla. Lo stesso iter poco credibile per<br />
le normative termiche: il d.m. 192 modificato<br />
in modo non trascurabile dal<br />
d.m. 311 dopo pochi mesi; Linee guida<br />
“da emanarsi entro 180 giorni” che si<br />
stanno pericolosamente avviando verso<br />
i tempi dei decreti attuativi dell’art. 4<br />
<strong>com</strong>ma 1 e 2 della legge 10 (14 anni e<br />
qualche mese). Se poi si guarda quello<br />
che succede a livello regionale, se non<br />
a livello dei singoli <strong>com</strong>uni, è ancora<br />
più difficile orientarsi in una specie di<br />
babele normativa. Alcune regioni (Piemonte,<br />
Lombardia, Liguria, Emilia Romagna,<br />
Toscana) e province autonome<br />
(Trento e Bolzano), propongono un<br />
proprio sistema di certificazione. In alcuni<br />
casi sono diverse anche le norme<br />
tecniche di riferimento (in Lombardia<br />
si fa riferimento alla Uni 10355 e non<br />
alla Uni En 1745, obbligatoria ai fini della<br />
marcatura Ce dei laterizi). Il rischio è<br />
che ogni regione adotti un “sistema di<br />
certificazione energetica” diverso, adotti<br />
diversi sistemi e procedure di certificazione,<br />
diverse metodologie di calcolo<br />
e che proliferino schemi e procedure di<br />
certificazione che potrebbero portare a<br />
diverse classificazioni energetiche di<br />
edifici uguali a seconda della regione in<br />
cui si trovano. Al momento gli unici<br />
punti <strong>com</strong>uni nelle normative regionali<br />
sono la suddivisione delle classi di efficienza<br />
energetica in sette classi da A a<br />
G (ma anche A+) e i limiti di consumo<br />
espressi in kWh/m2 <strong>La</strong> <strong>confusione</strong><br />
<strong>aumenta</strong>!!!<br />
anno.<br />
È possibile che la politica energetica di<br />
una nazione sia definita a livello regionale?<br />
È possibile che un professionista<br />
non possa fare riferimento a una norma<br />
nazionale valida su tutto il territorio?<br />
Giorgio Zanarini<br />
direttore Consorzio Alveolater ®<br />
DECRETO 14 GENNAIO 2008<br />
Il nuovo decreto del 14 gennaio 2008, rispetto<br />
al precedente del 14 settembre 2005, introduce<br />
numerosi cambiamenti che riguardano anche gli<br />
elementi in laterizio. Vediamo quali sono.<br />
urature<br />
M <strong>La</strong> muratura è trattata al Capitolo<br />
4.5 e le indicazioni fornite sono relative<br />
alla progettazione non sismica. <strong>La</strong> nuova<br />
classificazione sismica del territorio<br />
aveva eliminato la divisione fra zone sismiche<br />
e zone non sismiche; ma la facoltà<br />
data alle regioni di stabilire se applicare<br />
o meno la progettazione sismica<br />
in zone a bassa sismicità, ha reso<br />
necessario uno specifico capitolo. Il<br />
decreto 14 settembre 2005, punto<br />
5.4.2.2, limitava l’impiego ai soli blocchi<br />
a foratura verticale, mentre il nuovo<br />
decreto, al punto 4.5.2.2, prevede<br />
espressamente anche elementi a foratura<br />
orizzontale.<br />
Poiché si dice che “Gli elementi possono<br />
essere rettificati sulla superficie di<br />
(continua a pag. 2) <br />
Per informazioni sugli articoli o<br />
sui prodotti citati rivolgersi a:<br />
Consorzio<br />
Alveolater ®<br />
fax 051 509816; e-mail<br />
consorzio@alveolater.<strong>com</strong><br />
SOMMARIO<br />
1 EDITORIALE:<br />
<strong>La</strong> <strong>confusione</strong> <strong>aumenta</strong>!!!<br />
Che cosa cambia per i<br />
laterizi<br />
2 (segue dalla prima pagina) Che<br />
cosa cambia per i laterizi<br />
4 Anticipazioni<br />
sulle Linee guida per la<br />
certificazione energetica<br />
RASSEGNA: Nuovi blocchi<br />
a setti sottili<br />
5 Firmato protocollo<br />
d’intesa tra Agenzia<br />
CasaClima e Andil<br />
Assolaterizi<br />
6 Novità della<br />
finanziaria 2008<br />
7 Colmata la lacuna<br />
del dm 16/2/2007<br />
8 Alveolater ® d’Italia<br />
10 Chiarito il periodo<br />
di proroga<br />
11 Per costruire bene<br />
e in sicurezza<br />
12 Edifici e opere<br />
strategiche da proteggere<br />
in caso di terremoto<br />
13 Per ridurre il rischio<br />
sismico del patrimonio<br />
culturale<br />
14 In Emilia-Romagna<br />
nuove norme per il<br />
contenimento dei<br />
consumi e l’impiego<br />
di energie rinnovabili<br />
15 Decreto ascensori<br />
16 Anche nel 2007<br />
vendite di blocchi<br />
Alveolater ® a quota<br />
1 milione 390 mila<br />
Consentito in tutta Italia<br />
l’aumento di spessore<br />
di pareti e solai senza<br />
incidere sulla volumetria<br />
Linee guida per la messa<br />
in opera del calcestruzzo<br />
strutturale
Sotto nel fotomontaggio, il<br />
nuovo blocco Alveolater ® a<br />
setti di forma rettangolare<br />
molto allungata disposti<br />
perpendicolarmente alla<br />
direzione del flusso<br />
termico.<br />
Riguardo le<br />
caratteristiche dei fori di<br />
presa dei blocchi, il nuovo<br />
decreto ne ammette<br />
anche uno solo di<br />
dimensione massima di<br />
70 cm 2 (al posto di due<br />
da 35 cm 2 ) da utilizzarsi o<br />
<strong>com</strong>e foro di presa o per<br />
l’alloggiamento di<br />
armature.<br />
Per quanto riguarda gli<br />
elementi resistenti la<br />
novità è relativa ai<br />
coefficienti di sicurezza<br />
γM, che variano in<br />
funzione della loro<br />
categoria (I o II secondo<br />
Uni En 771-1), delle<br />
caratteristiche della<br />
malta e della classe di<br />
esecuzione (1 o 2.).<br />
Per passare dalla classe<br />
di esecuzione 2 alla 1,<br />
oltre alla presenza in<br />
cantiere di personale<br />
qualificato dipendente<br />
dall’impresa<br />
(capocantiere) e di un<br />
direttore dei lavori, è<br />
necessario attivare,<br />
sempre in cantiere, un<br />
controllo delle<br />
caratteristiche della<br />
malta e disporre di un<br />
impianto di betonaggio a<br />
volume. In caso di<br />
indisponibilità di<br />
quest’ultimo, è possibile<br />
impiegare malta<br />
premiscelata certificata<br />
dal produttore, <strong>com</strong>e ad<br />
esempio la malta termica<br />
Alveolater ® (a destra nella<br />
foto).<br />
2<br />
(segue dalla prima pagina)<br />
posa” sembrerebbe<br />
lecito, in caso di progettazione<br />
non sismica, realizzare le murature in<br />
blocchi rettificati e giunti sottili. Un<br />
chiarimento definitivo è atteso nella<br />
Circolare che dovrà seguite il decreto.<br />
Entrambi i decreti non fissano valori<br />
minimi per lo spessore di pareti e setti,<br />
mentre riprendono le definizioni e i limiti<br />
del d.m. 20 novembre 1987 per<br />
quanto riguarda la classificazione degli<br />
elementi (pieni, semipieni e forati) e<br />
delle caratteristiche dei fori di presa. Il<br />
nuovo decreto ammette anche un solo<br />
foro di dimensione massima di 70 cm 2 ,<br />
al posto di due fori da 35 cm 2 , <strong>com</strong>e<br />
foro di presa o <strong>com</strong>e foro per alloggiamento<br />
di armatura. Precisa anche che<br />
non sono soggetti a limitazione i fori<br />
destinati a essere riempiti di malta.<br />
Non è fissato nessun limite minimo di<br />
resistenza meccanica.<br />
Sempre il d.m. 14 gennaio 2008 porta<br />
da 12 a 15 cm, lo spessore minimo<br />
delle murature in elementi artificiali<br />
pieni e da 25 a 24 cm, lo spessore<br />
delle murature in elementi artificiali<br />
forati. Riguarda ancora gli elementi<br />
resistenti la novità relativa ai coefficienti<br />
di sicurezza γM, che variano in<br />
funzione della loro categoria (categoria<br />
I o categoria II secondo Uni En<br />
771-1), delle caratteristiche della malta<br />
e della classe di esecuzione 1 o 2.<br />
Per passare dalla classe di esecuzione<br />
2 alla 1, oltre ad avere disponibilità di<br />
personale qualificato dipendente dall’impresa<br />
(capocantiere) e alla presenza<br />
di un direttore dei lavori, è necessario<br />
attivare un controllo in cantiere delle<br />
caratteristiche della malta e disporre<br />
di un impianto di betonaggio a volume.<br />
In caso di indisponibilità di impianto a<br />
volume, è possibile impiegare malta<br />
premiscelata certificata dal produttore.<br />
Ritorna il dimensionamento semplificato<br />
per edifici semplici (Punto 4.5.6.4<br />
Verifiche alle tensioni ammissibili),<br />
seppure con un coefficiente γM elevato<br />
(4,2), basato sulla formula<br />
σ = N/0,65 A ≤ fk/γM<br />
<strong>La</strong> muratura armata, in precedenza<br />
brevemente trattata al capitolo 5.4.7,<br />
e limitata ai soli elementi semipieni a<br />
foratura verticale, è ora ampiamente<br />
trattata al capitolo 4.5.7.<br />
È costituita da elementi resistenti artificiali<br />
pieni e semipieni idonei ad incorporare<br />
armature metalliche verticali e<br />
orizzontali. <strong>La</strong> formulazione relativa ai<br />
materiali è quindi più estesa e consente<br />
l’impiego di una più ampia gamma<br />
di elementi. <strong>La</strong> malta deve avere resistenza<br />
minima di 10 MPa (classe M10<br />
o superiori. <strong>La</strong> classificazione è riportata<br />
al Capitolo 11.10.2). Nel caso si utilizzi<br />
conglomerato cementizio, deve essere<br />
di Classe di resistenza C12/15<br />
(resistenza caratteristica di 12÷15<br />
MPa) secondo la classificazione Uni En<br />
206-1:2006 riportata al Cap. 4.1 Tabella<br />
4.1.I.<br />
Il Capitolo 7, dedicato alla progettazione<br />
per azioni sismiche, non era così<br />
evidenziato nel decreto del 2005, che<br />
trattava le azioni sismiche in vari punti.<br />
Al Capitolo 7.8 relativo alla costruzioni<br />
di muratura, vengono definite nuove<br />
caratteristiche degli elementi artificiali:<br />
la percentuale di foratura (definita<br />
<strong>com</strong>e percentuale volumetrica, ma coincidente<br />
con l’abituale rapporto F/A) è<br />
limitata al 45%; la resistenza minima è<br />
fissata in 5 MPa nella direzione portante<br />
e in 1,5 MPa nel piano della parete.<br />
I blocchi possono avere foratura sia<br />
verticale che orizzontale.<br />
<strong>La</strong> malta deve avere resistenza minima<br />
di 5 MPa. Anche in zona sismica è possibile<br />
ricorrere al dimensionamento<br />
semplificato per gli edifici semplici, sia<br />
in muratura ordinaria che in muratura<br />
armata, secondo indicazioni già presenti<br />
nelle norme allegate all’Ordinanza<br />
3274 e successive modificazioni.<br />
Il Capitolo 11.10 Muratura portante introduce<br />
alcune importanti conferme e<br />
novità. I prodotti in laterizio per muratura<br />
sono soggetti alla marcatura Ce e<br />
quindi devono essere identi-
ficati e qualificati (Cap. 11.1) a cura<br />
del produttore che deve dichiarare, nei<br />
modi previsti dalla norma 771-1, Appendice<br />
ZA, le caratteristiche di riferimento<br />
valide ai fini della progettazione.<br />
È quindi implicito che il produttore non<br />
dovrà fornire fotocopie di certificazioni<br />
eseguite presso laboratori ufficiali, certificazioni<br />
non più richieste dal decreto.<br />
<strong>La</strong> novità, che certamente confligge<br />
con le indicazioni del Cap. 11.1 (che<br />
parla di prove di accettazione facoltative),<br />
è l’obbligo, in capo al direttore dei<br />
lavori, di procedere a prove di accettazione<br />
degli elementi per muratura presso<br />
un laboratorio ufficiale (11.10.1.1).<br />
Le malte per muratura sono trattate al<br />
capitolo 11.10.2 e sono suddivise fra<br />
malte a prestazione garantita, evidente-<br />
mente preconfezionate e prodotte in<br />
stabilimenti fissi e soggette alla marcatura<br />
Ce secondo la Uni En 998-2, e malte<br />
a <strong>com</strong>posizione prescritta. Sono introdotte<br />
anche nuove classificazioni, fra<br />
loro diverse, per entrambe le tipologie<br />
(v. tabelle 11.10.III e 11.10.IV). Il precedente<br />
decreto non riportava questa distinzione<br />
e paradossalmente parlava<br />
anche di malte per usi non strutturali.<br />
Al Capitolo 11.10.3 è disponibile la tabella<br />
per la stima della resistenza a<br />
<strong>com</strong>pressione della muratura in blocchi<br />
pieni e semipieni, che conferma la<br />
tabella del d.m. 14 settembre 2005, e<br />
la tabella per la determinazione della<br />
resistenza a taglio, in assenza di tensioni<br />
normali, maggiormente articolata<br />
(v. tabelle 11.10.V e 11.10.VII).<br />
Tabella 11.10.III - Classi di malte a preparazione garantita<br />
Solai in laterizio<br />
Il precedente decreto dedicava il capitolo<br />
5.1.9 alle norme <strong>com</strong>plementari<br />
relative ai solai, già con rilevanti semplificazioni<br />
rispetto al d.m. 9 gennaio<br />
1996 (ad esempio, e per il carattere<br />
prestazionale della norma, non veniva<br />
data nessuna indicazione sulle caratteristiche<br />
geometriche dei blocchi, sull’altezza<br />
minima in funzione della luce<br />
del solaio e della soluzione tecnologica,<br />
mentre lo spessore minimo veniva<br />
fissato in 15 cm). Il nuovo decreto è<br />
ancora più stringato e dedica ai solai<br />
misti in c.a. e c.a.p. e blocchi forati in<br />
laterizio (punto 4.1.9.1) soltanto sei righe.<br />
In particolare sui solai è auspicabile<br />
che la Circolare, che seguirà certamente<br />
il decreto, sia più esauriente <br />
Classe M2,5 M5 M10 M15 M20 Md<br />
Resistenza a<br />
<strong>com</strong>pressione*<br />
2,5 5 10 15 20 d**<br />
*Valori in N/mm2 . **d è una resistenza a <strong>com</strong>pressione maggiore di 25 N/mm2 dichiarata dal produttore.<br />
Tabella 11.10.IV - Classi di malte a <strong>com</strong>posizione prescritta<br />
Classe Tipo di malta Composizione<br />
Cemento Calce aerea Calce idraulica Sabbia Pozzolana<br />
M2,5 Idraulica - - 1 3 -<br />
M2,5 Pozzolanica - 1 - - 3<br />
M2,5 Bastarda 1 - 2 9 -<br />
M5 Bastarda 1 - 1 5 -<br />
M8 Cementizia 2 - 1 8 -<br />
M12 Cementizia 1 - - 3 -<br />
Tabella 11.10.V - Valori di fk per murature in elementi artificiali pieni e semipieni<br />
Resistenza caratteristica a Tipo di malta*<br />
<strong>com</strong>pressione fbk dell’elemento* M15 M10 M5 M2,5<br />
*Valori in N/mm 2 .<br />
2,0 1,2 1,2 1,2 1,2<br />
3,0 2,2 2,2 2,2 2,0<br />
5,0 3,5 3,4 3,3 3,0<br />
7,5 5,0 4,5 4,1 3,5<br />
10,0 6,2 5,3 4,7 4,1<br />
15,0 8,2 6,7 6,0 5,1<br />
20,0 9,7 8,0 7,0 6,1<br />
30,0 12,0 10,0 8,6 7,2<br />
40,0 14,3 12,0 10,4 -<br />
Tabella 11.10.VII - Resistenza caratteristica a taglio in assenza di tensioni normali fvk0<br />
Tipo di elemento resistente Resistenza caratteristica Classe di malta fvk0*<br />
<strong>com</strong>pressione fbk dell’elemento*<br />
fbk > 15 M10 ≤ M ≤ M20 0,30<br />
<strong>La</strong>terizio pieno e semipieno 7,5 < fbk ≤ 15 M5 ≤ M ≤ M10 0,20<br />
*Valori in N/mm 2 .<br />
fbk ≤ 7,5 M2,5 ≤ M ≤ M5 0,10<br />
Nel nuovo decreto del 14<br />
gennaio 2008, al capitolo<br />
7.8 relativo alla<br />
costruzioni di muratura,<br />
vengono definite nuove<br />
caratteristiche degli<br />
elementi artificiali:<br />
la percentuale di foratura<br />
(definita <strong>com</strong>e<br />
percentuale volumetrica,<br />
ma coincidente con<br />
l’abituale rapporto F/A) è<br />
limitata al 45% e la<br />
resistenza minima<br />
è fissata in 5 MPa nella<br />
direzione portante e in<br />
1,5 MPa nel piano della<br />
parete. I blocchi possono<br />
avere foratura sia<br />
verticale che orizzontale.<br />
I MARCHI DEL<br />
CONSORZIO<br />
ALVEOLATER ®<br />
Blocchi classici per<br />
murature portanti, di<br />
tamponamento e per<br />
tramezzature alleggeriti<br />
con materiali <strong>com</strong>bustibili<br />
che non lasciano residui<br />
dopo la cottura.<br />
Blocchi microalveolati<br />
con segatura o farina di<br />
legno per murature<br />
portanti, di<br />
tamponamento e divisori.<br />
Blocchi da tamponamento<br />
che consentono un<br />
sensibile incremento delle<br />
prestazioni termiche<br />
permettendo alle pareti<br />
monostrato, negli<br />
spessori determinati, di<br />
rispondere alle stringenti<br />
prescrizioni del decreto<br />
311/2006 sul<br />
contenimento dei<br />
consumi energetici.<br />
Blocchi ad alte<br />
prestazioni termiche per<br />
muratura armata.<br />
Con questi elementi è<br />
possibile costruire in zona<br />
sismica edifici con un<br />
numero di piani maggiore<br />
rispetto alle normali<br />
murature.<br />
Blocchi per murature<br />
portanti, di<br />
tamponamento e per<br />
tramezzature con inclusi<br />
nella massa laterizia<br />
granuli di perlite. Hanno<br />
elevate prestazioni<br />
termiche e notevoli<br />
caratteristiche<br />
meccaniche.<br />
3
Per i materiali da<br />
costruzione è prevista una<br />
classificazione del tipo di<br />
quella adottata per gli<br />
elettrodomestici.<br />
Come esempio riportiamo<br />
qui a fianco l’etichetta<br />
energetica prescritta per i<br />
forni elettrici. In questo<br />
caso è <strong>com</strong>posta da sei<br />
settori (dall’opuscolo<br />
Enea L’etichetta<br />
energetica):<br />
SETTORE 1<br />
Identifica il nome e il<br />
logo del costruttore, e il<br />
modello del forno.<br />
SETTORE 2<br />
Riporta le classi di<br />
efficienza energetica del<br />
forno, da A a G. Come<br />
sempre la lettera A<br />
indica consumi minori.<br />
Le lettere dalla B in poi<br />
indicano consumi via via<br />
maggiori.<br />
SETTORE 3<br />
È indicato il consumo di<br />
energia espresso in kWh<br />
relativo alle funzioni di<br />
riscaldamento,<br />
convezione naturale e/o<br />
forzata.<br />
SETTORE 4<br />
È indicato il volume utile<br />
del <strong>com</strong>partimento del<br />
forno, espresso in litri.<br />
SETTORE 5<br />
Sono riportate le<br />
dimensioni del forno,<br />
determinate nel modo<br />
seguente: piccolo (con<br />
una capacità fra 12 e 35<br />
litri), medio (con una<br />
capacità <strong>com</strong>presa tra<br />
35 e 65), grande (oltre<br />
65 litri).<br />
SETTORE 6<br />
Indica infine, a titolo<br />
facoltativo, la rumorosità<br />
dell’apparecchio durante<br />
l’utilizzo.<br />
4<br />
RISPARMIO ENERGETICO<br />
Anticipazioni sulle Linee guida<br />
per la certificazione energetica<br />
Richiesto a Cnr, Enea e Consiglio nazionale dei consumatori e utenti il<br />
parere sul decreto attuativo del dlgs 192/2005. Le bozze delle Linee guida,<br />
<strong>com</strong>unque, sono già in circolazione. E noi ve ne diamo un’anticipazione.<br />
Bassi consumi<br />
Alti consumi<br />
Consumo di energia (kWh)<br />
Funzione di riscaldamento<br />
Convenzionale naturale<br />
(Riferito al carico normalizzato)<br />
Convenzionale forzata<br />
Volume utile (litri)<br />
Tipo:<br />
Piccolo<br />
Medio<br />
Grande<br />
Rumore<br />
[dB(A) re 1 pW]<br />
Gli opuscoli illustrativi contengono<br />
una scheda particolareggiata<br />
Norma EN 50304<br />
Forni elettrici<br />
Direttiva 2002/40:CE sull'etichettatura<br />
NOVITÀ<br />
ALVEOLATER ®<br />
Forno elettrico<br />
X.YZ<br />
X.YZ<br />
XYZ<br />
SETTORE 1<br />
SETTORE 2<br />
SETTORE 3<br />
SETTORE 4<br />
SETTORE 5<br />
SETTORE 6<br />
P<br />
rosegue, seppur con ampio ritardo<br />
rispetto al previsto, l’iter di<br />
emanazione del decreto attuativo dei<br />
dlgs 192/2005 e 311/2006, che detterà<br />
le Linee guida sui criteri per la certificazione<br />
energetica degli edifici.<br />
Come previsto dagli articoli 4 e 6 del<br />
dlgs 192/2005, recentemente è stata<br />
avviata la procedura per l’approvazione<br />
dei provvedimenti concernenti la certificazione<br />
energetica. I documenti sono<br />
stati trasmessi al Cnr, all’Enea e al<br />
Consiglio nazionale dei consumatori ed<br />
utenti (Cncu) per acquisirne il parere. Il<br />
passo successivo sarà l’esame della<br />
Conferenza unificata.<br />
Le bozze Linee guida circolano già da<br />
tempo. Fanno riferimento alle norme<br />
Uni e prevedono margini di flessibilità<br />
in funzione delle caratteristiche delle<br />
diverse Regioni.<br />
È prevista una classificazione del tipo<br />
di quella adottata per gli elettrodomestici:<br />
Classi da A+ a G in funzione dei<br />
consumi per la climatizzazione invernale<br />
e per l’acqua calda sanitaria, variabili<br />
a seconda della zona climatica e del<br />
rapporto S/V, dove V è il volume lordo<br />
delle parti di edificio riscaldato, definito<br />
dalle superfici esterne degli elementi<br />
che lo delimitano ed espresso in metri<br />
cubi; S è la superficie esterna che<br />
delimita il volume V, espresso in metri<br />
quadrati.<br />
È previsto anche un attestato nel quale<br />
la prestazione energetica globale dell'edificio<br />
è schematizzata attraverso<br />
uno schema nel quale si indica con<br />
una lancetta il livello di efficienza energetica<br />
(v. grafico pagina a fianco Grafico<br />
delle prestazioni energetiche globale<br />
e parziali metodo “Cruscotto”).<br />
Nuovi blocchi<br />
a Setti Sottili<br />
Dopo la <strong>La</strong>terizi Alan Metauro<br />
di Secchiano Marecchia (Pu)<br />
anche la Currò Carmelo <strong>La</strong>terizi<br />
di Torregrotta (Me) ha iniziato<br />
a produrre blocchi Alveolater<br />
® Setti Sottili (laterizi ad<br />
alta tecnologia per il risparmio<br />
energetico). Ricordiamo<br />
che questo tipo di blocchi per<br />
murature di tamponamento<br />
(classe Alveolater ® 60) è in<br />
grado, negli spessori opportu-
GRAFICO DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE GLOBALI E PARZIALI<br />
EMISSIONI DI CO2<br />
kg/m 3 anno<br />
200<br />
150<br />
100<br />
250<br />
50<br />
200<br />
0<br />
PRESTAZIONE<br />
RAFFRESCAMENTO<br />
kWh/m 2 anno<br />
<strong>La</strong> verifica della prestazione energetica<br />
per il condizionamento estivo rimane<br />
volontaria per abitazioni di superficie inferiore<br />
a 200 metri quadrati. Fino all’entrata<br />
in vigore delle Linee guida, l’attestato<br />
di certificazione energetica è sostituito<br />
dall’attestato di qualificazione<br />
energetica, redatto dal direttore dei lavori.<br />
Anche se, in assenza delle Linee<br />
guida, può sembrare paradossale, l'entrata<br />
in vigore dell’obbligo di certificazione<br />
è stabilita dal seguente calendario:<br />
– a decorrere dal 1° luglio 2007, per gli<br />
ni, di rispondere alle richieste<br />
del decreto 311/2006 sul<br />
contenimento dei consumi<br />
energetici. E questo grazie<br />
alle loro eccezionali caratteristiche<br />
di isolamento termico.<br />
<strong>La</strong> conduttività equivalente di<br />
un blocco forato, infatti, è legata<br />
alle dimensioni e alla forma<br />
dei fori: più sono sottili,<br />
più la capacità isolante dell’aria<br />
in essi contenuta <strong>aumenta</strong>.<br />
Riducendo quindi lo spessore<br />
dei setti si può accrescere<br />
notevolmente il numero di<br />
file di fori nel senso perpendicolare<br />
al flusso termico, a tutto<br />
vantaggio della capacità<br />
isolante del blocco.<br />
250<br />
250<br />
200<br />
200<br />
200<br />
Tabella 1 - Attribuzione della Classe in funzione<br />
dei consumi per il riscaldamento invernale<br />
150<br />
150<br />
100<br />
100<br />
50<br />
0<br />
PRESTAZIONE<br />
RISCALDAMENTO<br />
kWh/m 2 anno<br />
50<br />
200<br />
0<br />
PRESTAZIONE<br />
ENERGETICA GLOBALE<br />
kWh/m 2 anno<br />
LIMITI DI LEGGE<br />
edifici di superficie utile superiore a<br />
1.000 metri quadrati, nel caso di trasferimento<br />
a titolo oneroso dell’intero<br />
immobile;<br />
– a decorrere dal 1° luglio 2008, per gli<br />
edifici di superficie utile fino a 1.000<br />
metri quadrati, nel caso di trasferimento<br />
a titolo oneroso dell'intero immobile<br />
con l'esclusione delle singole unità immobiliari;<br />
– a decorrere dal 1° luglio 2009 per le<br />
singole unità immobiliari, nel caso di<br />
trasferimento a titolo oneroso <br />
Con il blocco Alveolater ® Setti<br />
Sottili della Currò Carmelo <strong>La</strong>terizi<br />
di G.S.T., che ha dimensioni<br />
di 38x24x24 cm, si realizzano<br />
murature di 38 cm di<br />
spessore con valori di trasmittanza<br />
molto contenuti in grado<br />
di soddisfare in pieno il decreto<br />
311 prima citato. Il calcolo,<br />
effettuato dal Consorzio<br />
Alveolater ® con il programma<br />
CRTherm (conforme ai requisiti<br />
previsti dalla Uni En 1745),<br />
assegna alla parete intonacata<br />
un valore di trasmittanza<br />
Uint di 0,377 W/m 2 K, che<br />
scende a 0,350 nel caso di<br />
posa con malta termica e intonaco<br />
normale <br />
PRESTAZIONE<br />
ENERGETICA RAGGIUNGIBILE<br />
kWh/m 2 anno<br />
200<br />
150<br />
100<br />
250<br />
50<br />
200<br />
0<br />
PRESTAZIONE<br />
ACQUA CALDA<br />
kWh/m 2 anno<br />
Classe A+ ≤ 0,25 EPiL (2010)<br />
Classe A ≤ 0,50 EPiL (2010) Classe A ≤ 9 kWh/m 2 anno<br />
Classe B ≤ 0,75 EPiL (2010) Classe B ≤ 12 kWh/m 2 anno<br />
Classe C ≤ 1,00 EPiL (2010) Classe C ≤ 18 kWh/m 2 anno<br />
Classe D ≤ 1,25 EPiL (2010) Classe D ≤ 21 kWh/m 2 anno<br />
Classe E ≤ 1,75 EPiL (2010) Classe E ≤ 24 kWh/m 2 anno<br />
Classe F ≤ 2,50 EPiL (2010) Classe F ≤ 30 kWh/m 2 anno<br />
Classe G > 2,50 EPiL (2010) Classe G > 30 kWh/m 2 anno<br />
Tabella 3 - Limiti di consumo<br />
Tabella 2 - Consumo limite per acqua calda<br />
per usi igienico sanitari<br />
Classe A+ ≤ 0,25 EPiL (2010) + 9 kWh/m 2 anno<br />
Classe A ≤ 0,50 EPiL (2010) + 9 kWh/m 2 anno<br />
Classe B ≤ 0,75 EPiL (2010) + 12 kWh/m 2 anno<br />
Classe C ≤ 1,00 EPiL (2010) + 18 kWh/m 2 anno<br />
Classe D ≤ 1,25 EPiL (2010) + 21 kWh/m 2 anno<br />
Classe E ≤ 1,75 EPiL (2010) + 24 kWh/m 2 anno<br />
Classe F ≤ 2,50 EPiL (2010) + 30 kWh/m2anno Classe G > 2,50 EPiL (2010) + 30 kWh/m2anno Firmato protocollo<br />
d’intesa tra<br />
Agenzia CasaClima<br />
e Andil Assolaterizi<br />
Q<br />
ualità dell’abitare e miglioramento<br />
dell’efficienza energetica in inverno<br />
e in estate sono obiettivi <strong>com</strong>uni<br />
di Andil (Associazione nazionale degli<br />
industriali dei laterizi) e CasaClima.<br />
L’uso del laterizio nell’edilizia sostenibile<br />
è la risposta ottimale, anche in<br />
materia di economicità, stabilità strutturale,<br />
efficienza acustica e sicurezza<br />
al fuoco.<br />
Il protocollo di intesa, firmato a fine novembre<br />
2007 dagli ingegneri Norbert<br />
<strong>La</strong>ntschner, direttore dell’Agenzia, e<br />
Catervo Cangiotti, presidente Andil, è<br />
stato il primo passo verso una serie di<br />
obiettivi <strong>com</strong>uni di carattere sperimentale,<br />
divulgativo e formativo, quali la<br />
promozione di costruzioni eco<strong>com</strong>patibili<br />
che valorizzino l’uso del laterizio, la<br />
stesura di normative-regolamenti congruenti<br />
con le finalità individuate, l’attività<br />
di studio su materiali e sistemi costruttivi.<br />
CasaClima ha un ruolo guida nella divulgazione<br />
di principi di sostenibilità ed<br />
è protagonista per la certificazione<br />
energetica degli edifici. Andil promuove<br />
le soluzioni costruttive in laterizio dotate<br />
di elevata massa e inerzia termica,<br />
con adeguato sfasamento e attenuazione<br />
dell’onda termica <br />
Sopra, Norbert<br />
<strong>La</strong>ntschner, direttore<br />
dell’Agenzia CasaClima, e<br />
Catervo Cangiotti,<br />
presidente dell’Andil<br />
Assolaterizi. Il protocollo<br />
di intesa, firmato a fine<br />
novembre 2007 tra le due<br />
parti è il primo passo<br />
verso una serie di<br />
obiettivi <strong>com</strong>uni di<br />
carattere sperimentale,<br />
divulgativo e formativo,<br />
quali, ad esempio, la<br />
promozione di costruzioni<br />
eco<strong>com</strong>patibili che<br />
valorizzino l’uso del<br />
laterizio, l’attività di<br />
studio su materiali e<br />
sistemi costruttivi ecc.<br />
In alto a sinistra, esempio<br />
di attestato con il grafico<br />
delle prestazioni<br />
energetiche globale e<br />
parziali previsto per un<br />
edificio (metodo<br />
“Cruscotto”). Con questo<br />
documento la prestazione<br />
energetica globale<br />
dell'edificio è sintetizzata<br />
attraverso uno schema<br />
nel quale si indica con<br />
una lancetta il livello di<br />
efficienza energetica.<br />
A sinistra nella pagina a<br />
fianco, il nuovo blocco<br />
Alveolater ® Setti Sottili<br />
della Currò Carmelo<br />
<strong>La</strong>terizi di Torregrotta<br />
(Me) di 38x24x24 cm.<br />
Con questo elemento si<br />
realizzano murature di<br />
38 cm di spessore con<br />
valori di trasmittanza in<br />
grado di soddisfare in<br />
pieno il decreto 311 sul<br />
contenimento dei<br />
consumi energetici.<br />
A fianco, il disegno della<br />
mesh del blocco con<br />
l’andamento del flusso<br />
termico.<br />
5
Sotto nella foto, il nuovo<br />
blocco Alveolater ® , per<br />
murature di 38 cm di<br />
spessore, con setti di<br />
forma rettangolare molto<br />
allungata disposti<br />
perpendicolarmente alla<br />
direzione del flusso<br />
termico, Questa<br />
disposizione dei setti<br />
ottimizza le prestazioni di<br />
isolamento.<br />
<strong>La</strong> legge 244/2007<br />
proroga fino al 31<br />
dicembre 2010 le<br />
detrazioni: del 36% per il<br />
recupero edilizio e del<br />
55% per la riqualificazione<br />
energetica degli edifici.<br />
Sulle manutenzioni si<br />
applica un Iva del 10%.<br />
A decorrere dal 1°<br />
gennaio 2009, nei<br />
regolamenti edilizi, ai fini<br />
del rilascio del permesso<br />
di costruire, dev’essere<br />
prevista, per gli edifici di<br />
nuova costruzione,<br />
l'installazione di impianti<br />
per la produzione di<br />
energia elettrica da fonti<br />
rinnovabili in modo da<br />
garantire una produzione<br />
energetica non inferiore a<br />
1 kW per ciascuna unità<br />
abitativa<br />
(<strong>com</strong>patibilmente con la<br />
realizzabilità tecnica<br />
dell'intervento).<br />
Per i fabbricati industriali,<br />
con superficie non<br />
inferiore a 100 metri<br />
quadrati, la produzione<br />
energetica minima<br />
richiesta è di 5 kW.<br />
6<br />
DETRAZIONI FISCALI PER IL RISPARMIO ENERGETICO<br />
Novità della<br />
finanziaria 2008<br />
Confermate anche per il 2008 le detrazioni per<br />
gli interventi di riqualificazione energetica degli<br />
edifici. Con alcune novità. Vediamo quali.<br />
’Agenzia delle Entrate,<br />
con Circolare n. 12/E<br />
19 febbraio 2008 ha stabilito<br />
che, a partire dal 1° gennaio<br />
2008, non è più necessaria<br />
l’indicazione in fattura del costo<br />
della manodopera per fruire<br />
dell’aliquota Iva ridotta al<br />
10% sulle manutenzioni ordinarie<br />
e straordinarie delle abitazioni.<br />
L’indicazione è necessaria<br />
unicamente ai fini del riconoscimento<br />
della detrazione del 36% per le ristrutturazioni<br />
edilizie (art. 1, <strong>com</strong>mi 17 e 19, della legge 244/2007).<br />
<strong>La</strong> stessa circolare conferma, tra l’altro:<br />
l’aliquota IVA del 10% sulle manutenzioni ordinarie e<br />
straordinarie delle abitazioni (art. 1, <strong>com</strong>ma 18, della legge<br />
244/2007);<br />
la detrazione del 55% per gli interventi di riqualificazione<br />
energetica degli edifici esistenti (art. 1, <strong>com</strong>mi 20 e 24,<br />
della legge 244/2007), in relazione alla quale è stato<br />
chiarito che è possibile rateizzare la detrazione da tre a<br />
dieci quote annuali di pari importo, a scelta del contri-<br />
L<br />
a legge finanziaria 2008 (legge<br />
n. 244 del 24 dicembre 2007,<br />
G.U. 28 dicembre 2007 n. 300) prevede<br />
una particolare attenzione alla casa<br />
e al risparmio energetico.<br />
Si riportano le principali iniziative.<br />
Proroga detrazione Irpef 36% per<br />
ristrutturazioni e Iva agevolata 10%<br />
Le agevolazioni tributarie in materia di<br />
recupero del patrimonio edilizio sono<br />
prorogate per gli anni 2008, 2009 e<br />
2010, per una quota pari al 36% delle<br />
spese sostenute, nei limiti di 48 mila<br />
euro per unità immobiliare.<br />
Le agevolazioni sono relative a interventi<br />
e spese sostenute dal 1° gennaio<br />
2008 al 31 dicembre 2010 e sono regolate<br />
dalle leggi previgenti (legge 27<br />
dicembre 2002, n. 289 e successive<br />
modificazioni, legge 28 dicembre<br />
2001, n. 448, testo vigente al 31 dicembre<br />
2003).<br />
È prorogata per gli anni 2008, 2009 e<br />
2010, nella misura e alle condizioni ivi<br />
previste, l’agevolazione tributaria in<br />
materia di recupero del patrimonio edilizio<br />
relativa alle prestazioni previste<br />
dall’articolo 7, <strong>com</strong>ma 1, lettera b),<br />
della legge 23 dicembre 1999, n. 488.<br />
Quest’ultima agevolazione spetta ai lavori<br />
fatturati dal 1° gennaio 2008, a<br />
condizione che il costo della manodopera<br />
sia evidenziato in fattura.<br />
Proroga detrazione Irpef 55%<br />
per riqualificazione energetica<br />
Sono prorogate fino al 31 dicembre<br />
2010 le detrazioni fiscali del 55% per<br />
la riqualificazione energetica degli edifici<br />
previste dalla legge Finanziaria 2007<br />
(legge 27 dicembre 2006, n. 296).<br />
Detrazione del 36% per le ristrutturazioni<br />
e del 55% per il risparmio energetico<br />
L<br />
buente, all’atto della prima detrazione,<br />
unicamente per le<br />
spese sostenute dal 1° gennaio<br />
2008, mentre per le spese<br />
effettuate nel corso del<br />
2007 la detrazione dovrà essere<br />
ripartita esclusivamente<br />
in tre rate annuali in sede di<br />
dichiarazione dei redditi (con i<br />
modelli Unico 2008 o 730 /<br />
2008).<br />
Un’altra conferma riguarda l’esclusione<br />
dall’obbligo di invio dell’attestato di qualificazione<br />
energetica o di certificazione energetica per la sostituzione<br />
delle finestre, <strong>com</strong>prensive degli infissi, in singole unità immobiliari<br />
e per l’installazione dei pannelli solari. Ma questa<br />
esclusione è operativa esclusivamente a partire dal 1° gennaio<br />
2008. Rimane quindi l’obbligo di inviare tale documentazione<br />
per gli interventi effettuati nel corso del 2007.<br />
<strong>La</strong> legge 244/2007 proroga fino al 31 dicembre 2010 le<br />
detrazioni del 36% per il recupero edilizio e del 55% per la riqualificazione<br />
energetica degli edifici, e l’applicazione<br />
dell’Iva al 10% sulle manutenzioni
<strong>La</strong> detrazione del 55% si applica anche<br />
alle spese per la sostituzione intera o<br />
parziale di impianti di climatizzazione<br />
invernale non a condensazione, sostenute<br />
entro il 31 dicembre 2009 con<br />
modalità da definire con decreto del<br />
Ministro dell'economia e delle finanze.<br />
Un recente decreto ministeriale, modificando<br />
il d.m.19 febbraio 2007, ha<br />
ampliato la definizione di “tecnico abilitato”<br />
ai fini della detrazione del 55%<br />
per la riqualificazione energetica: saranno<br />
quindi tecnici abilitati, oltre agli<br />
ingegneri, architetti, geometri e periti<br />
industriali anche i dottori agronomi, i<br />
dottori forestali e i periti agrari.<br />
Detrazione del 55% anche<br />
per la sostituzione di caldaie<br />
non a condensazione<br />
<strong>La</strong> detrazione è estesa anche alle spese<br />
sostenute per la sostituzione intera<br />
o parziale dell'impianto di climatizzazione<br />
invernale non a condensazione, entro<br />
il 31 dicembre 2009.<br />
Eliminazione obbligo di attestato<br />
energetico per la sostituzione<br />
di finestre e l’installazione<br />
di pannelli solari<br />
Per fruire delle detrazioni del 55% previste<br />
dalla Finanziaria 2007, per la sostituzione<br />
di finestre <strong>com</strong>prensive di infissi<br />
in singole unità immobiliari, e per<br />
l’installazione di pannelli solari termici,<br />
non è richiesto l’attestato di qualificazione<br />
energetica (v. box pag. 6).<br />
Per tutti gli interventi la detrazione può<br />
essere ripartita in un numero di quote<br />
annuali di pari importo non inferiore a<br />
tre e non superiore a dieci, a scelta irrevocabile<br />
del contribuente, operata all’atto<br />
della prima detrazione.<br />
Riduzione ICI per chi installa<br />
impianti da fonte rinnovabile<br />
I Comuni possono fissare, a decorrere<br />
dal 2009, un'aliquota ICI agevolata, inferiore<br />
al 4 per mille, per chi decida di<br />
installare impianti da fonte rinnovabile<br />
per la produzione di energia elettrica<br />
e/o termica per uso domestico.<br />
L’aliquota agevolata può avere una durata<br />
massima di tre anni per gli impianti<br />
solari termici e di cinque anni per tutte<br />
le altre tipologie di fonti rinnovabili.<br />
Obbligo di fonti rinnovabili<br />
nelle nuove costruzioni<br />
A decorrere dal 1° gennaio 2009, nei<br />
regolamenti edilizi, ai fini del rilascio del<br />
permesso di costruire, dev’essere prevista,<br />
per gli edifici di nuova costruzione,<br />
l'installazione di impianti per la produzione<br />
di energia elettrica da fonti rinnovabili,<br />
in modo tale da garantire una<br />
produzione energetica non inferiore a 1<br />
kW per ciascuna unità abitativa, <strong>com</strong>patibilmente<br />
con la realizzabilità tecnica<br />
dell'intervento.<br />
Per i fabbricati industriali, di estensione<br />
superficiale non inferiore a 100 metri<br />
quadrati, la produzione energetica minima<br />
è di 5 kW <br />
RESISTENZA AL FUOCO<br />
Colmata la lacuna<br />
del dm 16/2/2007<br />
Pubblicata una nuova tabella da utilizzarsi per<br />
la progettazione delle murature portanti nelle<br />
costruzioni soggette ai contro li dei Vigili del Fuoco.<br />
I<br />
l Dipartimento dei Vigili del fuoco<br />
del Ministero dell’Interno ha<br />
emanato una lettera circolare (15 febbraio<br />
2008 prot. n. 1968) che colma<br />
una lacuna del decreto 16 febbraio<br />
2007. Questo decreto (G.U. n. 74 del<br />
29 marzo 2007 S.O. n. 87) ha introdotto<br />
nuovi elementi per la valutazione della<br />
prestazione di resistenza al fuoco di<br />
elementi costruttivi portanti e/o separanti<br />
e, all’allegato D, ha definito nuove<br />
tabelle contenenti indicazioni per la<br />
classificazione degli elementi. Ma tra le<br />
tabelle dell’allegato D non non erano<br />
previste tabelle per definire la resistenza<br />
al fuoco delle murature portanti.<br />
Tenuto conto che, al momento, non<br />
sono disponibili metodi di calcolo consolidati<br />
alternativi all’impiego di tabelle<br />
e che il metodo sperimentale non è applicabile<br />
per le costruzioni esistenti,<br />
l’allegato D è stato integrato con una<br />
tabella, in attesa della definizione dell’appendice<br />
nazionale dell’Eurocodice<br />
EN 1996-1-2 (Progettazione delle strutture<br />
di muratura, Parte 1-2 Regole generali<br />
– Progettazione strutturale contro<br />
l’incendio).<br />
Questa nuova tabella, che può essere<br />
utilizzata per le murature portanti in costruzioni<br />
soggette ai controlli del Corpo<br />
nazionale dei Vigili del fuoco, riporta i<br />
Materiale Tipo di blocco REI<br />
valori minimi dello spessore s di murature<br />
portanti di blocchi esposte al fuoco<br />
su di un lato (escluso l’intonaco)<br />
sufficienti a garantire i requisiti REI per<br />
le classi indicate, purché siano rispettate<br />
le seguenti limitazioni:<br />
- rapporto altezza spessore (h/s)
Currò Carmelo <strong>La</strong>terizi di G.S.T. srl,<br />
Contrada Timoniere,<br />
98040 Torregrotta (Me),<br />
tel. 090 9942181, fax 090 9943464,<br />
currolaterizi@tiscali.it,<br />
www.currolaterizi.it<br />
Produzione: Alveolater ® .<br />
Classe 45<br />
30 x 24 x 24<br />
20 x 30 x 24<br />
13 x 30 x 24<br />
Classe 55<br />
30 x 24 x 24<br />
Classe 60<br />
38 x 24 x 24 setti sottili<br />
30 x 24 x 24<br />
30 x 24 x 24 fori orizzontali<br />
20 x 24 x 24 fori orizzontali<br />
15 x 24 x 24 fori orizzontali<br />
Fornaci Giuliane spa, Via Isonzo 145,<br />
34071 Cormòns (Go),<br />
tel. 0481 638111, fax 0481 60012,<br />
info@fornacigiuliane.it<br />
www.fornacigiuliane.it<br />
Stabilimenti:<br />
- 34071 Cormòns (Go), Via Isonzo 145,<br />
tel. 0481 638111, fax 0481 60012<br />
- 34078 Sagrado (Go), Via Fornaci 1,<br />
tel. 0481 99226, fax 0481 92768<br />
Produzione: Alveolater ® , Perlater ® .<br />
Classe 45<br />
30 x 25 x 19<br />
38 x 25 x 24,5 incastro<br />
35 x 25 x 24,5 incastro<br />
30 x 25 x 24,5 incastro<br />
12 x 30 x 24,5<br />
12 x 30 x 19<br />
12 x 25 x 24,5<br />
12 x 25 x 19<br />
Classe 50<br />
35 x 25 x 19<br />
30 x 25 x 19<br />
25 x 20 x 19<br />
25 x 18 x 19<br />
17 x 50 x 24,5<br />
17 x 50 x 19<br />
12 x 50 x 24,5<br />
8 x 50 x 24,5<br />
Classe 55<br />
30 x 25 x 19<br />
8<br />
®<br />
Alveolater d’Italia<br />
Produttori e formati dei blocchi Alveolater ®<br />
Gruppo Fantini (Ala Fantini - Celam<br />
Alveolater ® - Ilas Alveolater ® - Saba),<br />
Via San Rocco 45, 71036 Lucera (Fg),<br />
tel. 0881 527111, fax 0881 527248,<br />
info@fantiniscianatico.it,<br />
www.fantiniscianatico.it<br />
Stabilimenti:<br />
- <strong>La</strong>ttarico (Cs), tel. 0984 939820,<br />
fax 0984 938092;<br />
- San Martino Valle Caudina (Av),<br />
tel. 0824 840149, fax 0824 840907<br />
Produzione: Alveolater ® ,<br />
Alveolater ® Muratura Armata.<br />
Classe 45<br />
30 x 25 x 25 muratura armata<br />
14,5 x 30 x 25 muratura armata<br />
14,5 x 25 x 25 muratura armata<br />
Classe 60<br />
37 x 25 x 25 fori orizzontali<br />
35 x 25 x 25 fori orizzontali<br />
30 x 25 x 25 fori orizzontali<br />
25 x 25 x 25 fori orizzontali<br />
20 x 25 x 25 fori orizzontali<br />
15 x 25 x 25 fori orizzontali<br />
12,5 x 25 x 25 fori orizzontali<br />
10 x 25 x 25 fori orizzontali<br />
25 x 25 x 33 fori orizzontali<br />
20 x 25 x 33 fori orizzontali<br />
15 x 25 x 33 fori orizzontali<br />
12,5 x 25 x 33 fori orizzontali<br />
10 x 25 x 33 fori orizzontali<br />
30 x 25 x 25 Iper incastro<br />
18,1 x 37 x 24<br />
17,1 x 35 x 25<br />
14,6 x 30 x 24<br />
<strong>La</strong>terizi srl, Via della Nautica 3,<br />
09122 Cagliari, tel. 070 240012,<br />
fax 070 240016, info@laterizisrl.it<br />
www.laterizisrl.<strong>com</strong><br />
Società <strong>com</strong>merciale<br />
Per i prodotti <strong>com</strong>mercializzati dalla<br />
società <strong>La</strong>terizi srl consultare il sito<br />
www.laterizisrl.<strong>com</strong><br />
<strong>La</strong>terizi Alan Metauro srl,<br />
Via S. Anna 36, 61030 Cartoceto (Pu),<br />
tel. 0721 897526, fax 0721 897198,<br />
alan@alanmetauro.<strong>com</strong>,<br />
www.alanmetauro.<strong>com</strong><br />
Stabilimenti:<br />
- 61030 Cartoceto (Pu),<br />
Via S. Anna 36, tel. 0721 897526,<br />
fax 0721 897198,<br />
- 61010 Secchiano Marecchia (Pu),<br />
Via Montefeltro 118, tel. 0541 912331,<br />
fax 0541 912154<br />
Produzione: Alveolater ® , Alveolater ® Bio,<br />
Alveolater ® Muratura Armata,<br />
Alveolater ® Setti Sottili, Perlater ® .<br />
Classe 45<br />
30 x 25 x 19 muratura armata<br />
25 x 25 x 19 muratura armata<br />
16 x 30 x 19 muratura armata<br />
14 x 25 x 19 muratura armata<br />
12 x 30 x 19 muratura armata<br />
12 x 25 x 19 muratura armata<br />
45 x 30 x 19<br />
30 x 25 x 19<br />
30 x 50 x 19 incastro<br />
30 x 25 x 19 incastro<br />
20 x 30 x 19<br />
16 x 30 x 19<br />
14 x 30 x 25<br />
14 x 30 x 19<br />
12 x 30 x 19<br />
Classe 50<br />
8 x 50 x 19 incastro<br />
10 x 50 x 19 incastro<br />
12 x 50 x 19 incastro<br />
17 x 50 x 19 incastro<br />
Classe 55<br />
30 x 50 x 19 incastro<br />
30 x 25 x 25<br />
30 x 25 x 19<br />
30 x 25 x 19 incastro<br />
28 x 25 x 19<br />
25 x 50 x 19 incastro<br />
25 x 25 x 19 incastro<br />
16,5 x 30 x 25<br />
16,5 x 30 x 19<br />
12 x 25 x 19<br />
12 x 25 x 25<br />
Classe 60<br />
48 x 25 x 18 setti sottili/incastro<br />
35 x 25 x 19 setti sottili<br />
35 x 25 x 19 incastro<br />
30 x 25 x 25<br />
30 x 25 x 19<br />
30 x 25 x 25 incastro<br />
30 x 25 x 19 incastro<br />
20 x 25 x 25<br />
20 x 25 x 19<br />
<strong>La</strong>ternova srl, stabilimento Margonara,<br />
Via Ronchi 91,<br />
46020 Ronchi di Palidano (Mn),<br />
tel. 0376 58465/6, fax 0376 528223,<br />
margonara@margonara.it<br />
www.margonara.it<br />
Produzione: Alveolater ® , Alveolater ® Bio.<br />
Classe 45<br />
38 x 25 x 24 incastro<br />
35 x 25 x 19 incastro<br />
30 x 25 x 19 universale<br />
30 x 25 x 19 incastro<br />
30 x 25 x 24 incastro<br />
12 x 38 x 24 incastro<br />
12 x 30 x 19<br />
12 x 30 x 24<br />
12 x 25 x 24<br />
12 x 25 x 19<br />
12 x 25 x 15<br />
12 x 50 x 24,5<br />
Classe 50<br />
8 x 25 x 25 tramezza fonoisolante<br />
42 x 25 x 24 incastro<br />
38 x 25 x 24 incastro<br />
35 x 25 x 24 incastro<br />
30 x 25 x 19 universale<br />
25 x 45 x 24 incastro<br />
20 x 45 x 24 incastro<br />
17 x 45 x 24 incastro<br />
Classe 55<br />
30 x 25 x 19 universale<br />
30 x 25 x 24 incastro<br />
25 x 25 x 24 incastro<br />
Classe 60<br />
30 x 25 x 24 incastro<br />
30 x 25 x 19<br />
<strong>La</strong>ter Sistem srl, Via della Nautica 3,<br />
09122 Cagliari,<br />
tel. 070 240190, fax 070 240941,<br />
latersistem.cagliari@tiscali.it<br />
Produzione: Alveolater ® .<br />
Classe 45<br />
30 x 25 x 25<br />
30 x 23 x 24 incastro<br />
25 x 23 x 24 incastro<br />
15 x 20 x 30<br />
12 x 25 x 30<br />
Classe 55<br />
30 x 23 x 24 incastro<br />
25 x 23 x 24 incastro<br />
Classe 60<br />
25 x 30 x 30 fori orizzontali<br />
Nencini <strong>La</strong>terizi spa,<br />
Sanlorenzo <strong>La</strong>terizi srl,<br />
Via Salaiola 28, 57010 San Pietro in<br />
Palazzi-Cecina (Li), tel. 0586 6181,<br />
fax 0586 662416, grupponencini@tin.it<br />
Stabilimento: Grosseto,<br />
tel. 0586 6181, fax 0586 662416<br />
Produzione: Alveolater ® .<br />
Classe 45<br />
45 x 25 x 19<br />
30 x 25 x 19<br />
12 x 30 x 19<br />
12 x 25 x 19<br />
Classe 50/55<br />
45 x 25 x 19<br />
30 x 25 x 19<br />
33 x 25 x 19 incastro<br />
20 x 25 x 19<br />
Classe 60<br />
45 x 16 x 19<br />
30 x 25 x 19<br />
30 x 25 x 19 incastro<br />
25 x 25 x 19 incastro
Nigra Industria <strong>La</strong>terizi srl,<br />
Traversa Mazzini 2,<br />
10037 Torrazza Piemonte (To),<br />
tel. 011 9180034, fax 011 9189517,<br />
info@nigra.it, www.nigra.it<br />
Produzione: Alveolater ® .<br />
Classe 45<br />
35 x 25 x 19<br />
30 x 25 x 19<br />
30 x 25 x 19 incastro<br />
25 x 30 x 19 incastro<br />
20 x 30 x 19<br />
14 x 25 x 19<br />
12 x 30 x 19<br />
10 x 30 x 19<br />
8 x 30 x 19<br />
Classe 55<br />
38 x 25 x 19<br />
30 x 25 x 19<br />
20 x 30 x 19<br />
Sarda <strong>La</strong>terizi spa, Via Pigafetta 1,<br />
07046 Porto Torres (Ss),<br />
tel. 079 516104, fax 079 516170,<br />
sardalat@tiscali.it<br />
Produzione: Alveolater ® .<br />
Classe 45<br />
25 x 23 x 22,5 incastro<br />
30 x 23 x 22,5 incastro<br />
Classe 55<br />
25 x 45 x 22,5 incastro<br />
30 x 45 x 22,5 incastro<br />
Classe 60<br />
20 x 45 x 22,5 incastro<br />
25 x 45 x 22,5 incastro<br />
Siai srl, Via Mediterraneo 40,<br />
86030 Petacciato Scalo (Cb),<br />
tel. 0875 67302, fax 0875 678553,<br />
info@siailaterizi.it, www.siailaterizi.it<br />
Produzione: Alveolater ® ,<br />
Alveolater ® Muratura Armata.<br />
Classe 45<br />
45 x 30 x 19<br />
30 x 25 x 19<br />
30 x 25 x 19 muratura armata<br />
30 x 14,5 x 19 muratura armata<br />
Classe 55<br />
30 x 25 x 25<br />
12 x 30 x 25<br />
Classe 60<br />
37 x 25 x 25 fori orizzontali<br />
35 x 25 x 25 fori orizzontali<br />
30 x 25 x 25 fori orizzontali<br />
30 x 25 x 25 fori orizzontali setti sottili<br />
35 x 25 x 25 fori orizzontali setti sottili<br />
25 x 25 x 25 fori orizzontali<br />
20 x 25 x 25 fori orizzontali<br />
15 x 25 x 25 fori orizzontali<br />
12 x 25 x 25 fori orizzontali<br />
10 x 25 x 25 fori orizzontali<br />
Sila srl, Via Calatafimi 32,<br />
45100 Rovigo, tel. 0425 405218,<br />
fax 0425 908556, info@silasrl.it<br />
www.silasrl.it<br />
Produzione: Alveolater ® .<br />
Classe 45<br />
30 x 25 x 19 incastro<br />
30 x 25 x 19<br />
25 x 30 x 19 incastro<br />
20 x 30 x 19<br />
12 x 30 x 19<br />
12 x 25 x 19<br />
Gruppo Stabila spa,<br />
Via Capiterlina 141,<br />
36033 Isola Vicentina (Vi),<br />
tel. 0444 977009, fax 0444 599040,<br />
info@gruppostabila.it<br />
www.gruppostabila.it<br />
Stabilimenti:<br />
- Capiterlina,<br />
36033 Isola Vicentina (Vi),<br />
Via Capiterlina 141,<br />
tel. 0444 977009, fax 0444 599040<br />
- Atesina/Zaf,<br />
37055 Ronco all’Adige (Vr),<br />
Via Crosarona 11/19,<br />
tel. 045 6615500, fax 045 6515502<br />
- Sel<br />
41100 Modena, Via Scartazza 30,<br />
tel. 059 280196, fax 059281131<br />
- Fornace Dosson<br />
31030 Casier (Tv), Via Santi 77,<br />
Dosson, tel. 0422 633147,<br />
fax 0422 330884<br />
Produzione: Alveolater ® , Alveolater ® Bio.<br />
Classe 45<br />
42 x 25 x 24,5 incastro<br />
38 x 25 x 24,5 incastro<br />
35 x 25 x 24,5 incastro<br />
LEGENDA<br />
38 x 25 x 19<br />
35 x 25 x 19<br />
30 x 25 x 24,5 incastro<br />
25 x 30 x 24,5 incastro<br />
30 x 50 x 19 incastro<br />
30 x 25 x 19<br />
25 x 50 x 19 incastro<br />
20 x 50 x 19 incastro<br />
20 x 50 x 24,5 incastro<br />
20 x 30 x 24,5<br />
20 x 30 x 19<br />
17 x 50 x 24,5 incastro<br />
17 x 33 x 24,5 Trieste<br />
17 x 33 x 19 Trieste<br />
12 x 50 x 24,5 incastro<br />
12 x 38 x 24,5<br />
12 x 35 x 24,5<br />
12 x 30 x 24,5<br />
12 x 25 x 24,5<br />
12 x 30 x 19<br />
12 x 25 x 19<br />
8 x 50 x 24,5 incastro<br />
Classe 50<br />
25 x 30 x 19<br />
25 x 30 x 24,5 incastro<br />
30 x 25 x 24,5 incastro<br />
Classe 55<br />
25 x 30 x 19<br />
Classe 60<br />
35 x 25 x 19<br />
30 x 25 x 19<br />
20 x 25 x 19<br />
Vela spa, Via Provinciale 28,<br />
25040 Corte Franca (Bs),<br />
tel. 030 984261, fax 030 984254,<br />
velaspa@tin.it, www.velaspa.it<br />
Stabilimenti:<br />
- 40131 Bologna, Via C. Colombo 56,<br />
tel. 051 6328111, fax 051 702570,<br />
fornaciai@velaspa.it<br />
- 25040 Corte Franca (Bs),<br />
Via Provinciale 28, tel. 030 984261,<br />
fax 030 984254, velaspa@tin.it<br />
Produzione: Alveolater ® , Alveolater ® Bio,<br />
Alveolater ® Setti Sottili.<br />
I blocchi sono sempre a fori verticali salvo quando vi è l’indicazione<br />
“fori orizzontali”.<br />
Dimensioni (cm) = a x b x c<br />
Blocchi a fori verticali o a incastro<br />
a (larghezza) = dimensione nel senso dello spessore del muro<br />
b (lunghezza) = dimensione nella direzione longitudinale del muro<br />
c (altezza) = dimensione nel senso verticale del muro<br />
Blocchi a fori orizzontali<br />
a (larghezza) = dimensione nel senso trasversale del muro<br />
b (altezza) = dimensione nel senso verticale del muro<br />
c (lunghezza) = dimensione nella direzione longitudinale del muro<br />
blocco a fori<br />
orizzontali<br />
blocco a fori<br />
verticali<br />
blocco a<br />
incastro<br />
Classe 45<br />
42 x 25 x 24,5 incastro<br />
38 x 25 x 24,5 incastro<br />
38 x 25 x 19<br />
35 x 25 x 24,5 incastro<br />
35 x 25 x 19<br />
30 x 27 x 19 incastro<br />
30 x 25 x 24,5 incastro<br />
30 x 25 x 19<br />
30 x 25 x 19 incastro<br />
25 x 45 x 19 incastro<br />
25 x 30 x 24,5 incastro<br />
25 x 30 x 19 incastro<br />
20 x 45 x 24,5 incastro<br />
20 x 45 x 19 incastro<br />
20 x 30 x 19<br />
20 x 25 x 19<br />
18 x 25 x 19<br />
17 x 45 x 24,5 incastro<br />
13 x 38 x 19<br />
12 x 50 x 25 incastro<br />
12 x 50 x 19 incastro<br />
12 x 38 x 24,5<br />
12 x 35 x 24,5<br />
12 x 35 x 19<br />
12 x 30 x 24,5<br />
12 x 30 x 19<br />
12 x 25 x 24,5<br />
12 x 25 x 19<br />
8 x 50 x 25 incastro<br />
8 x 50 x 19 incastro<br />
Classe 50<br />
30 x 25 x 19<br />
30 x 25 x 19 incastro<br />
25 x 30 x 19 incastro<br />
20 x 25 x 19<br />
18 x 25 x 19<br />
Classe 55<br />
30 x 25 x 24,5 incastro<br />
30 x 25 x 19<br />
30 x 25 x 19 incastro<br />
28 x 25 x 19<br />
25 x 30 x 24,5 incastro<br />
25 x 30 x 19 incastro<br />
Classe 60<br />
30 x 25 x 19<br />
35 x 25 x 19<br />
35 x 25 x 19 setti sottili<br />
38 x 25 x 19 setti sottili<br />
30 x 27 x 19 incastro<br />
20 x 25 x 25<br />
sono marchi del Consorzio Alveolater ® - Viale Aldo Moro 16 - 40127 Bologna - tel. 051 509873 - fax 051 509816<br />
consorzio@alveolater.<strong>com</strong> - www.alveolater.<strong>com</strong> - www.muraturaarmata.it<br />
c<br />
b<br />
a<br />
c<br />
a<br />
a<br />
b<br />
b<br />
c<br />
9
L’articolo 20 del d.l.<br />
248/2007 Milleproroghe<br />
stabilisce che alle<br />
revisioni generali delle<br />
norme tecniche sia<br />
applicata una fase<br />
transitoria di 18 mesi,<br />
durante la quale i<br />
professionisti possono<br />
applicare in alternativa, e<br />
a loro discrezione, le<br />
norme tecniche<br />
previgenti, ad eccezione<br />
delle verifiche tecniche e<br />
degli interventi relativi a<br />
edifici di interesse<br />
strategico e a opere<br />
infrastrutturali la cui<br />
funzionalità durante gli<br />
eventi sismici e il cui<br />
eventuale collasso<br />
assumono rilievo<br />
fondamentale per le<br />
finalità di protezione<br />
civile.<br />
Poiché il decreto 14<br />
gennaio 2008 è stato<br />
pubblicato dopo il d.l.<br />
248/2007, e poiché al 31<br />
dicembre 2007 è cessato<br />
il periodo di proroga del<br />
d.m. 14 settembre 2005<br />
Norme tecniche per le<br />
costruzioni, queste ultime<br />
sono a tutti gli effetti<br />
norme previgenti.<br />
In merito all’art. 20 del<br />
citato decreto legislativo<br />
è <strong>com</strong>unque intervenuta<br />
l’Avvocatura distrettuale<br />
di Stato di Palermo che,<br />
con parere n. 5677 del 1°<br />
febbraio 2008, ha<br />
affermato la validità sia<br />
dei decreti del 1996, sia<br />
del d.m. 2005, con<br />
conseguente possibilità di<br />
scelta del professionista.<br />
Alcune Regioni, però,<br />
<strong>com</strong>e ad esempio la<br />
Campania, dal 1° gennaio<br />
2008 non hanno<br />
autorizzato progetti<br />
redatti ai sensi dei decreti<br />
ministeriali del 1996,<br />
mentre altre, <strong>com</strong>e la<br />
Basilicata, li accettano.<br />
10<br />
NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI<br />
Chiarito il periodo<br />
di proroga<br />
Concessa al decreto 14/1/08 una fase transitoria<br />
di 18 mesi durante la quale i professionisti<br />
potranno applicare, a loro discrezione, le norme<br />
tecniche previgenti. Ma con alcune eccezioni.<br />
C<br />
ome noto, il decreto 14 gennaio<br />
2008, Approvazione delle nuove<br />
norme tecniche per le costruzioni, è<br />
stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale<br />
n. 29 del 4 febbraio 2008 ed è entrato<br />
in vigore il 5 marzo scorso.<br />
Dal d.m. 14 gennaio 2008 sono state<br />
escluse le tabelle 4.4.III e 4.4.IV del<br />
Capitolo 11.7, concernenti il legno,<br />
contestate dall’Austria in quanto ostacolerebbero<br />
la libera circolazione dei<br />
servizi o la libertà di stabilimento degli<br />
operatori.<br />
L’articolo 20 del d.l. 248/2007 Milleproroghe<br />
stabilisce che alle revisioni<br />
generali delle norme tecniche sia applicata<br />
una fase transitoria di 18 mesi,<br />
durante la quale i professionisti possono<br />
applicare in alternativa e a loro discrezione,<br />
le norme tecniche previgenti,<br />
ad eccezione delle verifiche tecniche e<br />
degli interventi relativi a edifici di interesse<br />
strategico e a opere infrastrutturali<br />
la cui funzionalità durante gli eventi<br />
sismici e il cui eventuale collasso assumono<br />
rilievo fondamentale per le finalità<br />
di protezione civile. Naturalmente,<br />
poiché il decreto 14 gennaio 2008<br />
è stato pubblicato successivamente al<br />
d.l. 248/2007, e poiché al 31 dicembre<br />
2007 è cessato il periodo di proroga<br />
del d.m. 14 settembre 2005 Norme<br />
tecniche per le costruzioni, queste ultime<br />
norme sono a tutti gli effetti norme<br />
previgenti.<br />
In merito all’art. 20 del citato decreto<br />
legislativo è intervenuta l’Avvocatura<br />
distrettuale di Stato di Palermo che,<br />
con parere n. 5677 del 1° febbraio<br />
2008, ha affermato la validità sia dei<br />
decreti del 1996, sia del d.m. 2005,<br />
con conseguente possibilità di scelta<br />
del professionista. Ma alcune Regioni,<br />
tra cui la Campania, dal 1° gennaio<br />
2008, non hanno autorizzato progetti<br />
redatti ai sensi dei decreti ministeriali<br />
del 1996; mentre altre Regioni, <strong>com</strong>e<br />
ad esempio la Basilicata, accettano<br />
progetti redatti secondo le vecchie norme<br />
tecniche di cui ai decreti ministeriali<br />
del 1996.<br />
Il 20 febbraio la Camera ha approvato<br />
il testo modificato dell’art. del d.l. 248<br />
che toglie ogni dubbio in merito. Fino al<br />
30 giugno 2009, data di scadenza della<br />
proroga di 18 mesi, in alternativa<br />
alla revisione generale delle norme tecniche<br />
di cui al d.m. 14 gennaio 2008,<br />
che pure sono lecitamente applicabili,<br />
è possibile ricorrere al d.m. 14 settembre<br />
2005 ma anche ai decreti 20 novembre<br />
1987, 3 dicembre 1987, 11<br />
marzo 1988, 4 maggio 1990, 9 gennaio<br />
1996 e 16 gennaio 1996 <br />
Premio Fantini<br />
Scianatico 2008<br />
I<br />
Sezione<br />
generale<br />
“L’architettura<br />
bioecologica”<br />
Sezione<br />
specifica<br />
“L’architettura<br />
bioecologica<br />
in laterizio”<br />
l gruppo Fantini Scianatico<br />
(associato al Consorzio Alveolater<br />
® <strong>com</strong>e Gruppo Fantini)<br />
premia anche quest’anno le migliori<br />
tesi discusse in Italia nel periodo<br />
gennaio 2006 maggio 2008 sul tema<br />
della qualità energetico-ambientale<br />
degli edifici e dell’innovazione tecnologica<br />
per l’ambiente, nell’ottica<br />
di un’architettura di qualità e dello<br />
sviluppo sostenibile.<br />
Il premio L’architettura bioecologica,<br />
premio biennale Fantini Scianatico<br />
2007-2008 ha il patrocinio<br />
di Inbar (Istituto nazionale di bioarchitettura),<br />
Anab (Associazione nazionale<br />
architettura bioecologica),<br />
In/Arch (Istituto nazionale di architettura),<br />
Andil (Associazione nazionale<br />
degli industriali dei laterizi),<br />
Ance (Associazione nazionale costruttori<br />
edili) e dei Consigli nazionali<br />
degli ingegneri e architetti.<br />
Le tesi dovranno pervenire entro il<br />
31 maggio di quest’anno. Saranno<br />
assegnati due premi di 2 mila euro<br />
ciascuno, rispettivamente per la sezione<br />
generale L’architettura bioecologica<br />
e per la sezione specifica<br />
L’architettura bioecologica in laterizio<br />
<br />
Per informazioni<br />
www.fantiniscianatico.it/eventi<br />
Segreteria organizzativa<br />
C.a.sa. (Costruire Abitare Sano)<br />
Viale Bovio 64<br />
65123 Pescara<br />
tel./fax 0852058388<br />
costruireabitaresano@virgilio.it
INFORMAZIONE TECNICA<br />
Per costruire bene<br />
e in sicurezza<br />
Pubblicati due nuovi manuali: uno sulla<br />
sicurezza nelle fasi di fornitura e posa<br />
in opera dei solai in latero-cemento,<br />
l’altro sulla corretta esecuzione delle<br />
pareti semplici e doppie in forati di<br />
laterizio.<br />
L<br />
e Sezioni Solai e<br />
Divisori di Andil<br />
Assolaterizi (Associazione<br />
nazionale degli industriali<br />
dei laterizi)<br />
hanno messo a punto<br />
due nuove pubblicazioni<br />
a supporto degli operatori<br />
del settore delle costruzioni.<br />
Il primo manualetto Piano<br />
di esecuzione solai in laterizio<br />
illustra <strong>com</strong>e predisporre<br />
il Piano operativo di<br />
sicurezza (Pos) per la fornitura<br />
e posa in opera di solai<br />
in latero-cemento. Il Pos<br />
è un documento indispensabile<br />
al fine di prevenire e ridurre<br />
al minimo i rischi per<br />
gli operatori nelle diverse fasi<br />
realizzative, all’interno del<br />
quale vengono forniti elementi<br />
essenziali di <strong>com</strong>portamento<br />
e indirizzo sulla sicurezza.<br />
Nello specifico, vengono trattate<br />
quattro tipologie ricorrenti di<br />
solai in laterizio: gettati in opera,<br />
a travetti e blocchi interposti,<br />
a pannelli preconfezionati e<br />
a lastre tralicciate o nervate, analizzate<br />
con l’ausilio di diverse schede in base<br />
alle differenti fasi operative di lavoro e<br />
nel rispetto della normativa vigente.<br />
Relativamente alla realizzazione dei<br />
manufatti, il Piano prevede la descrizione<br />
delle modalità di esecuzione e delle<br />
operazioni di montaggio, la successione<br />
delle varie fasi di lavoro, i rischi correlati<br />
alle diverse attività tecnologiche<br />
e le conseguenti procedure di sicurezza<br />
da adottare (trasporto, stoccaggio,<br />
movimentazione, posa in opera e <strong>com</strong>pletamento).<br />
Per esemplificare, all’interno del volumetto,<br />
stampato in 66 pagine a colori<br />
in formato A5 (cm 14,8x21), l’organizzazione<br />
del processo costruttivo viene<br />
suddivisa in quattordici fasi.<br />
Successivamente, si procede all’individuazione<br />
dei rischi, opportunamente<br />
valutati in base ai fattori precedentemente<br />
considerati, distinguendoli in<br />
“gravi” (con elevata possibilità di acca-<br />
Entrambi<br />
sono scaricabili<br />
gratuitamente<br />
al sito<br />
www.laterizio.it<br />
:)<br />
dimento e contestuali effetti dannosi<br />
lesivi di una certa rilevanza) e “interferenti”<br />
(potenzialmente trasferibili anche<br />
ai lavoratori appartenenti a imprese<br />
diverse da quella responsabile della<br />
realizzazione dei solai misti in laterizio,<br />
ma operanti nello stesso cantiere).<br />
Infine, una parte consistente dell’elaborato<br />
presenta una raccolta di schede<br />
riepilogative Wbs (Work breakdown<br />
structure) che facilitano e rendono immediata<br />
la <strong>com</strong>prensione del Pos.<br />
Esse rappresentano una semplificazione<br />
di tutte le fasi previste, analizzando,<br />
di volta in volta, le quattro tipologie di<br />
solaio prima elencate, le attrezzature e<br />
le macchine impiegate, i rischi e le differenti<br />
tipologie, le relative precauzioni<br />
da prendere, con l’indicazione della<br />
principale segnaletica e dei dispositivi<br />
di protezione da attivare.<br />
Il secondo manualetto, Pareti leggere e<br />
stratificate in laterizio. Costruire bene<br />
per vivere meglio, scaturisce dalla consapevolezza<br />
della odierna <strong>com</strong>plessità<br />
che si riscontra<br />
nella progettazione e nella<br />
realizzazione di strutture di<br />
involucro e di separazione<br />
efficienti, in grado di assicurare<br />
la conformità normativa<br />
relativa a isolamento<br />
acustico, coibenza termica,<br />
resistenza al fuoco e<br />
sicurezza statica.<br />
Si tratta di un estratto dal<br />
volume edito da Edizioni<br />
<strong>La</strong>terservice e curato da<br />
Adolfo Baratta, docente<br />
presso l’Università di Architettura di Firenze<br />
(Pareti leggere e stratificate in laterizio.<br />
Il progetto e la qualità delle pareti<br />
di divisione, separazione e tamponamento),<br />
stampato in formato A5,<br />
<strong>com</strong>e tutti i manualetti già pubblicati<br />
dall’Associazione, e <strong>com</strong>posto da 32<br />
pagine a colori. All’interno del volumetto,<br />
i “forati” in laterizio sono presentati<br />
quali elementi <strong>com</strong>ponenti di sistemi<br />
costruttivi “tradizionalmente affidabili”<br />
che, attraverso la mediazione tra leggerezza<br />
e massa, garantiscono un adeguato<br />
isolamento termico, protezione<br />
dall’umidità, riduzione dei carichi sulle<br />
strutture, nonché facilità di inserimento<br />
di dispositivi impiantistici e di arredo<br />
al loro interno.<br />
<strong>La</strong> pubblicazione costituisce un’utile<br />
guida alla progettazione di qualità, corredata<br />
da un vasto repertorio di schede<br />
esemplificative di alcune delle principali<br />
pareti realizzabili con elementi forati<br />
in laterizio, contenenti soluzioni costruttive<br />
supportate dai relativi profili<br />
prestazionali, <br />
Per quanto riguarda la<br />
sicurezza sul lavoro è<br />
stato appena approvato<br />
nel Consiglio dei ministri<br />
del 6 marzo 2008 lo<br />
schema di decreto<br />
legislativo attuativo della<br />
legge 3 agosto 2007<br />
n. 123 in materia di<br />
salute e sicurezza sul<br />
lavoro.<br />
Il decreto, già approvato<br />
dalle <strong>com</strong>missioni<br />
parlamentari <strong>com</strong>petenti<br />
e dalla conferenza Stato-<br />
Regioni, sarà pubblicato a<br />
breve sulla Gazzetta<br />
Ufficiale.<br />
Tanto aspettato e forse<br />
anche temuto il nuovo<br />
decreto introduce una<br />
serie di novità, tra cui la<br />
revisione del sistema<br />
delle sanzioni:<br />
- pena dell'arresto da sei<br />
a diciotto mesi per il<br />
datore di lavoro che non<br />
abbia effettuato la<br />
valutazione dei rischi cui<br />
possono essere esposti i<br />
lavoratori in aziende che<br />
svolgano attività con<br />
elevata pericolosità;<br />
- nei casi meno gravi di<br />
inadempienza, il decreto<br />
legislativo prevede,<br />
invece, che al datore di<br />
lavoro si applichi la<br />
sanzione dell'arresto<br />
alternativo all'ammenda o<br />
della sola ammenda, con<br />
un'attenta graduazione<br />
delle sanzioni in relazione<br />
alle singole violazioni.<br />
11
Ricordiamo, a proposito<br />
delle nuove Norme<br />
tecniche per le<br />
costruzioni (Ntc), che è<br />
stato pubblicato sulla<br />
Gazzetta Ufficiale del 4<br />
febbraio scorso il decreto<br />
di approvazione firmato<br />
dal ministro delle<br />
Infrastrutture.<br />
Il documento aggiorna il<br />
precedente varato nel<br />
2005.<br />
Le nuove Norme tecniche<br />
per le costruzioni<br />
definiscono le regole da<br />
seguire per la<br />
progettazione, esecuzione<br />
e collaudo delle<br />
costruzioni, sia in zona<br />
sismica che in zona non<br />
sismica.<br />
Stabiliscono inoltre i<br />
principi per il progetto,<br />
l’esecuzione e il collaudo<br />
delle costruzioni nei<br />
riguardi delle prestazioni<br />
loro richieste in termini di<br />
requisiti essenziali di<br />
resistenza meccanica e<br />
stabilità, anche in caso di<br />
incendio, e di durabilità.<br />
Forniscono poi i criteri<br />
generali di sicurezza,<br />
precisano le azioni che<br />
devono essere utilizzate<br />
nel progetto, definiscono<br />
le caratteristiche dei<br />
materiali e dei prodotti e,<br />
più in generale, trattano<br />
gli aspetti attinenti alla<br />
sicurezza strutturale delle<br />
opere.<br />
Le opere e le <strong>com</strong>ponenti<br />
strutturali devono essere<br />
quindi progettate,<br />
eseguite, collaudate e<br />
soggette a manutenzione<br />
in modo tale da<br />
consentirne la prevista<br />
utilizzazione, in forma<br />
economicamente<br />
sostenibile e con il livello<br />
di sicurezza previsto da<br />
queste norme.<br />
12<br />
PROTEZIONE CIVILE<br />
Edifici e opere strategiche da<br />
proteggere in caso di terremoto<br />
Le nuove Norme tecniche per le costruzioni (Ntc) devono essere<br />
immediatamente applicate nel caso di verifiche e interventi su edifici di<br />
interesse strategico e su opere la cui funzionalità, nel caso di eventi sismici,<br />
assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile.<br />
I<br />
l decreto legislativo 31 dicembre<br />
2007, cosiddetto Milleproroghe,<br />
all’art. 20 Regime transitorio per l'operatività<br />
della revisione delle norme tecniche<br />
per le costruzioni, stabilisce che<br />
debbano essere immediatamente ap-<br />
plicate le nuove Norme tecniche per le<br />
costruzioni nel caso di verifiche tecniche<br />
e di interventi relativi agli edifici di<br />
interesse strategico e alle opere infrastrutturali<br />
la cui funzionalità durante gli<br />
eventi sismici assume rilievo fondamentale<br />
per le finalità di protezione civile,<br />
nonché interventi relativi a edifici<br />
e a opere infrastrutturali che possono<br />
assumere rilevanza in relazione alle<br />
conseguenze di un loro eventuale collasso,<br />
con riferimento al decreto del<br />
Capo del dipartimento della Protezione<br />
civile 21 ottobre 2003. Tale decreto è<br />
stato emanato in attuazione dell'articolo<br />
2, <strong>com</strong>mi 2, 3 e 4, dell'ordinanza del<br />
Presidente del Consiglio dei Ministri 20<br />
marzo 2003, n. 3274 (G.U. n. 72<br />
dell'8 maggio 2003).<br />
A fianco segnaliamo quali sono le opere<br />
strategiche previste dal decreto citato,<br />
all’allegato 1.<br />
Su questa base la maggioranza delle<br />
Regioni ha deliberato fornendo un elenco<br />
dettagliato delle opere strategiche<br />
che può essere scaricato dalla rete <br />
Allegato 1 (d.l. 31 dicembre 2007)<br />
ELENCO A<br />
Categorie di edifici ed opere infrastrutturali<br />
di interesse strategico di <strong>com</strong>petenza<br />
statale, la cui funzionalità durante<br />
gli eventi sismici assume rilievo fondamentale<br />
per le finalità di protezione<br />
civile.<br />
1. Edifici.<br />
Edifici in tutto o in parte ospitanti funzioni<br />
di <strong>com</strong>ando, supervisione e controllo,<br />
sale operative, strutture ed impianti<br />
di trasmissione, banche dati,<br />
strutture di supporto logistico per il<br />
personale operativo (alloggiamenti e<br />
vettovagliamento), strutture adibite all'attività<br />
logistica di supporto alle operazioni<br />
di protezione civile (stoccaggio,<br />
movimentazione, trasporto), strutture<br />
per l'assistenza e l'informazione alla<br />
popolazione, strutture e presidi ospedalieri,<br />
il cui utilizzo abbia luogo da parte<br />
dei seguenti soggetti istituzionali:<br />
1) organismi governativi;<br />
2) uffici territoriali di Governo;<br />
3) Corpo nazionale dei Vigili del fuoco;<br />
4) Forze armate;<br />
5) Forze di polizia;<br />
6) Corpo forestale dello Stato;<br />
7) Agenzia per la protezione dell'ambiente<br />
e per i servizi tecnici;<br />
8) Registro italiano dighe;<br />
9) Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia;<br />
10) Consiglio nazionale delle ricerche;<br />
11) Croce rossa italiana;<br />
12) Corpo nazionale soccorso alpino;<br />
13) Ente nazionale per le strade e società<br />
di gestione autostradale;<br />
14) Rete ferroviaria italiana;<br />
15) Gestore della rete di trasmissione<br />
nazionale, proprietari della rete di trasmissione<br />
nazionale, delle reti di distribuzione<br />
e di impianti rilevanti di produzione<br />
di energia elettrica;<br />
16) associazioni di volontariato di protezione<br />
civile operative in più regioni.<br />
2. Opere infrastrutturali.<br />
1. Autostrade, strade statali e opere<br />
d'arte annesse;<br />
2. Stazioni aeroportuali, eliporti, porti<br />
e stazioni marittime previste nei piani<br />
di emergenza, nonché impianti classificati<br />
<strong>com</strong>e grandi stazioni.<br />
3. Strutture connesse con il funzionamento<br />
di acquedotti interregionali, la<br />
produzione, il trasporto e la distribuzione<br />
di energia elettrica fino ad impianti<br />
di media tensione, la produzione, il trasporto<br />
e la distribuzione di materiali<br />
<strong>com</strong>bustibili (quali oleodotti, gasdotti,<br />
ecc.), il funzionamento di servizi di <strong>com</strong>unicazione<br />
a diffusione nazionale (radio,<br />
telefonia fissa e mobile, televisione).<br />
ELENCO B<br />
Categorie di edifici ed opere infrastrutturali<br />
di <strong>com</strong>petenza statale che possono<br />
assumere rilevanza in relazione alle<br />
conseguenze di un eventuale collasso.<br />
1. Edifici<br />
1. Edifici pubblici o <strong>com</strong>unque destinati<br />
allo svolgimento di funzioni pubbliche<br />
nell'ambito dei quali siano normalmente<br />
presenti <strong>com</strong>unità di dimensioni significative,<br />
nonché edifici e strutture<br />
aperti al pubblico suscettibili di grande<br />
affollamento, il cui collasso può <strong>com</strong>portare<br />
gravi conseguenze in termini di<br />
perdite di vite umane.<br />
2. Strutture il cui collasso può <strong>com</strong>portare<br />
gravi conseguenze in termini di<br />
danni ambientali (quali ad esempio impianti<br />
a rischio di incidente rilevante ai<br />
sensi del decreto legislativo 17 agosto<br />
1999, n. 334, e successive modifiche<br />
ed integrazioni; impianti nucleari di cui<br />
al decreto legislativo 17 marzo 1995,<br />
n. 230, e successive modifiche e integrazioni).<br />
3. Edifici il cui collasso può determinare<br />
danni significativi al patrimonio storico,<br />
artistico e culturale (quali ad esempio<br />
musei, biblioteche, chiese).<br />
2. Opere infrastrutturali.<br />
1. Opere d'arte relative al sistema di<br />
grande viabilità stradale e ferroviaria, il<br />
cui collasso può determinare gravi conseguenze<br />
in termini di perdite di vite<br />
umane, ovvero interruzioni prolungate<br />
del traffico.<br />
2. Grandi dighe.
Dove scaricare l’elenco <strong>com</strong>pleto, regione per regione, delle opere<br />
strategiche previste dal decreto Milleproroghe del 31 dicembre 2007<br />
Lombardia www.ing.unibs.it/centrosismo/schede/06_12_05/Vulnerabilita_z3_lombardia.pdf<br />
Piemonte www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2003/53/siste/00000062.htm<br />
Veneto www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/E03AEB7B-D568-4975-82C4-0294370C9026/0/ALLEGATI3645.doc<br />
Toscana www.rete.toscana.it/sett/pta/sismica/delibera_riclass/allegato_7.pdf<br />
Umbria www.provincia.perugia.it/Sportello-/Normativa/leggi-regi/DGR-1700-03.PDF<br />
Marche http://terremoto.regione.marche.it/Normetecniche/Del_strat_1520_AGG_sint.pdf<br />
<strong>La</strong>zio www.regione.lazio.it/binary/web/ambiente_argomenti/ALLEGATO2.1148408010.pdf<br />
Campania www.sito.regione.campania.it/lavoripubblici/RischioSismico/SchedeLiv0/scheda_edifici.pdf<br />
Puglia www.regione.puglia.it/web/files/territorio/dgrzonesismiche.pdf<br />
Sicilia http://zonesismiche.mi.ingv.it/documenti/031219_delibera_regione_sicilia.pdf<br />
DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12 OTTOBRE 2007<br />
Per ridurre il rischio sismico<br />
del patrimonio culturale<br />
<strong>La</strong> direttiva, che fa riferimento alle Norme tecniche per le costruzioni,<br />
è finalizzata alla valutazione e alla riduzione del rischio sismico del<br />
patrimonio artistico e culturale del nostro Paese.<br />
L<br />
a direttiva, pubblicata sulla Gazzetta<br />
Ufficiale, Serie Generale n.<br />
24 del 29 gennaio 2008, è <strong>com</strong>posta<br />
da un unico articolo e dall’allegato 1,<br />
dal titolo Oggetto della direttiva, che<br />
contiene gli ulteriori allegati A, B, C, per<br />
la valutazione e la riduzione del rischio<br />
sismico del patrimonio culturale sulla<br />
base delle Norme tecniche per le costruzioni.<br />
Entrerà in vigore decorsi novanta<br />
giorni dalla pubblicazione nella<br />
Gazzetta Ufficiale, e quindi alla fine di<br />
aprile di quest’anno.<br />
Nel corso dell'anno successivo all’entrata<br />
in vigore, e al fine di renderla coerente<br />
con la prevedibile evoluzione<br />
delle Norme tecniche per le costruzioni,<br />
è prevista l’istituzione di una cabina<br />
di regia Stato-Regioni presso la Presidenza<br />
del Consiglio dei Ministri, Dipartimento<br />
della protezione civile.<br />
Coerentemente con le finalità della direttiva,<br />
le regioni, d'intesa con il Ministero<br />
per i beni e le attività culturali e il<br />
Dipartimento della protezione civile,<br />
possono disciplinare le modalità applicative<br />
e le attività di monitoraggio sullo<br />
stato di conservazione del patrimonio<br />
culturale.<br />
Gli allegati sono <strong>com</strong>posti <strong>com</strong>plessivamente<br />
da 67 pagine. Di rilevante importanza<br />
il punto 4, Conoscenza del<br />
manufatto, e le modalità da seguire<br />
per la caratterizzazione meccanica dei<br />
materiali.<br />
Il capitolo 5 dedica ampio spazio ai<br />
modelli per la valutazione del rischio sismico,<br />
ai metodi di analisi sismica<br />
(statica lineare, dinamica modale, statica<br />
non lineare, dinamica non lineare)<br />
e alle caratteristiche progettuali di palazzi,<br />
ville, chiese e strutture con grandi<br />
aule senza orizzontamenti intermedi,<br />
torri, campanili e strutture a prevalente<br />
sviluppo verticale.<br />
Al capitolo 6 sono indicati i criteri per il<br />
miglioramento sismico e le tecniche di<br />
intervento per ridurre le carenze dei<br />
collegamenti, le spinte di archi e volte,<br />
l’eccessiva deformabilità dei solai. Al<br />
punto 6.3.6. sono indicati gli interventi<br />
per incrementare la resistenza degli<br />
elementi murari mentre al punto 6.4 si<br />
definiscono le operazioni progettuali<br />
(progetto preliminare, definitivo ed esecutivo).<br />
L’allegato A è relativo al programma<br />
per il monitoraggio dello stato di conservazione<br />
dei beni architettonici tutelati<br />
e riporta i moduli per l’identificazione<br />
dei fabbricati e della loro struttura.<br />
L’allegato B è relativo all’analisi strutturale<br />
delle costruzioni storiche in muratura,<br />
con un’ampia definizione di<br />
“muratura” e indicazioni sulla modellazione<br />
strutturale e i metodi di analisi.<br />
Chiude gli allegati l’abaco dei meccanismi<br />
di collasso delle Chiese, con chiara<br />
illustrazione grafica <br />
AVVISO AI<br />
LETTORI<br />
Chi ricevesse più di<br />
una copia di Alveolater<br />
® Notizie è pregato<br />
di segnalarlo al Consorzio<br />
Alveolater ®<br />
(tel. 051 509873, fax<br />
051 509816, e-mail<br />
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Grazie.<br />
Ai sensi dell’art. 13 della legge<br />
196/2003, le finalità del<br />
trattamento dei dati relativi<br />
ai destinatari di Alveolater ®<br />
Notizie consistono nell’assicurare<br />
l’aggiornamento dell’informazione<br />
tecnica mediante<br />
l’invio della rivista a<br />
soggetti identificati per la<br />
loro attività professionale.<br />
Il Consorzio Alveolater ® garantisce<br />
il rispetto dei diritti<br />
dei soggetti interessati di<br />
cui all’art.7 della legge.<br />
<strong>La</strong> direttiva per la<br />
valutazione e la riduzione<br />
del rischio sismico del<br />
patrimonio culturale sulla<br />
base delle Norme<br />
tecniche per le<br />
costruzioni, pubblicata<br />
sulla Gazzetta Ufficiale,<br />
Serie Generale n. 24 del<br />
29 gennaio 2008, entrerà<br />
in vigore decorsi novanta<br />
giorni dalla pubblicazione<br />
e, quindi, alla fine di<br />
aprile di quest’anno.<br />
Sopra, la celebre cupola del<br />
Brunelleschi che costituisce<br />
la copertura della crociera<br />
del Duomo di Firenze. È la<br />
più grande cupola in<br />
muratura mai costruita.<br />
13
Sotto, la nuova pagina<br />
pubblicitaria del blocchi<br />
Alveolater ® in uscita<br />
quest’anno sulle principali<br />
riviste di settore. Con<br />
questa <strong>com</strong>unicazione il<br />
Consorzio ha inteso<br />
sottolineare la naturale<br />
vocazione dei laterizi<br />
Alveolater ® al risparmio<br />
energetico. Nati <strong>com</strong>e<br />
marchio più di vent’anni<br />
fa, i blocchi Alveolater ®<br />
hanno avuto sin dall’inizio<br />
la “mission” del miglioramento<br />
dell’isolamento<br />
termico nelle costruzioni.<br />
Un isolamento che, per<br />
l’inalterabilità delle<br />
caratteristiche termiche<br />
dei blocchi, si traduce in<br />
un risparmio energetico<br />
che, in un certo senso, si<br />
rinnova continuamente,<br />
proprio <strong>com</strong>e l’energia<br />
pulita prodotta dal vento.<br />
14<br />
RISPARMIO ENERGETICO - NORMATIVE REGIONALI<br />
In Emilia-Romagna nuove norme<br />
per il contenimento dei consumi e<br />
l’impiego di energie rinnovabili<br />
Oggi un edificio consuma mediamente 160-180 kWh/m 2 all’anno. Con le<br />
nuove norme gli edifici di nuova costruzione in Emilia-Romagna non<br />
potranno superare, dal 1° luglio di quest’anno, i 70-80 e avranno una<br />
classificazione che consentirà di individuarne il rendimento energetico.<br />
Reso inoltre obbligatorio il ricorso a fonti energetiche rinnovabili.<br />
l 4 marzo 2008 l’Assemblea le-<br />
I gislativa dell’Emilia-Romagna ha<br />
approvato l’Atto di indirizzo e coordina-<br />
mento sui requisiti di rendimento energetico<br />
e sulle procedure di certificazione<br />
energetica degli edifici, relativo sia<br />
alle abitazioni sia agli edifici in uso alle<br />
imprese artigiane, industriali, agricole<br />
e del terziario. Il d.lgs. 192/2005 rende<br />
infatti esplicita la "clausola di cedevolezza":<br />
il risparmio energetico è un<br />
settore a <strong>com</strong>petenza legislativa regionale<br />
e l’atto dà attuazione alla direttiva<br />
2002/91/CE sul rendimento energetico<br />
degli edifici e alla direttiva 2006/<br />
32/CE concernente l’efficienza energetica<br />
degli usi finali di energia e i servizi<br />
energetici.<br />
Oggi un edificio consuma mediamente<br />
160-180 kWh/m 2 anno. Dal 1° luglio in<br />
Emilia-Romagna i nuovi edifici non potranno<br />
superare il consumo di 70-80<br />
kWh/m 2 anno e avranno una classificazione<br />
che renderà immediata l’individuazione<br />
dei migliori rendimenti energetici.<br />
Gli standard saranno differenziati per<br />
le diverse tipologie d’intervento:<br />
- edifici nuovi ovvero ristrutturazione integrale<br />
di edifici esistenti di superficie<br />
utile superiore a 1.000 metri quadrati;<br />
- ristrutturazione di edifici di superficie<br />
utile inferiore a 1.000 metri quadrati;<br />
- riqualificazione delle superfici opache<br />
(tetto, pareti) e superfici trasparenti<br />
(vetri);<br />
- installazione di impianto di riscaldamento<br />
o ristrutturazione di impianti esistenti;<br />
- sostituzione caldaie.<br />
Detti standard saranno differenziati anche<br />
in funzione delle tipologie d’uso<br />
degli edifici (edifici ad uso abitativo, uffici,<br />
alberghi, edifici adibiti ad attività<br />
industriali e artigianali, sportive, sociosanitarie<br />
ecc.), in relazione alle diverse<br />
caratteristiche climatiche dell’area di<br />
insediamento, in funzione dei Gradi<br />
Giorno e del rapporto S/V.<br />
Il provvedimento regionale stabilisce<br />
l’entrata in vigore dal 1° luglio 2008<br />
degli obblighi di rendimento energetico<br />
indicati dalle direttive <strong>com</strong>unitarie e<br />
prevede anche nuove indicazioni per la<br />
progettazione degli edifici e per la disciplina<br />
dei consumi di energia per il raffrescamento<br />
estivo.<br />
È obbligatorio il ricorso a fonti rinnovabili.<br />
In particolare, nel caso di edifici di<br />
nuova costruzione ovvero edifici esisten-
ti oggetto di ristrutturazione integrale o<br />
in occasione di nuova installazione di<br />
impianti termici, l’impianto di produzione<br />
dell’energia termica dovrà essere<br />
progettato in modo che almeno il 50%<br />
del fabbisogno di acqua calda sanitaria<br />
sia coperto da fonti rinnovabili.<br />
È inoltre obbligatoria l’installazione di<br />
impianti a fonti rinnovabili per la produzione<br />
di energia elettrica per una potenza<br />
da installare non inferiore a 1 kW<br />
per unità abitativa, ovvero, qualora vi<br />
fosse impossibilità tecnica di realizzazione,<br />
l’obiettivo dovrà essere raggiunto<br />
attraverso soluzioni alternative quali<br />
il collegamento a una rete di teleriscaldamento,<br />
l’adozione di impianti di micro-cogenerazione,<br />
il collegamento a<br />
impianti di fonti rinnovabili <strong>com</strong>unali.<br />
<strong>La</strong> Regione prevede, infatti, di realizzare<br />
piattaforme fotovoltaiche in ogni territorio.<br />
Il provvedimento regionale dà avvio alla<br />
certificazione energetica degli edifici<br />
(dalla classe A+ a scendere) e dispone<br />
che l’attestato debba essere disponibile<br />
con scadenze temporali differenziate:<br />
- edifici di nuova costruzione ovvero<br />
soggetti a profonda ristrutturazione<br />
(2008);<br />
- edifici oggetto di <strong>com</strong>pravendita<br />
(2008);<br />
- singole unità immobiliari oggetto di<br />
<strong>com</strong>pravendita (2009);<br />
ndil Assolaterizi<br />
(Associazione<br />
nazionale degli industriali<br />
del laterizio), in<br />
collaborazione con<br />
Icers (Società italiana<br />
della ceramica),<br />
promuove la dodicesima<br />
edizione del<br />
premio Studi e ricerche<br />
sul laterizio.<br />
L’edizione 2007 ha<br />
assegnato due premi:<br />
a Paolo Morandi<br />
per la tesi di dottorato<br />
Incongruenze<br />
nelle procedure normative per la progettazione<br />
sismica degli edifici in<br />
muratura e ad Andrea Gualdi per la<br />
tesi di laurea Eco-efficienza dell’involucro:<br />
valutazione ambientale Lca di<br />
soluzioni tecniche ad involucro in laterizio<br />
per il risparmio energetico.<br />
Il bando 2008 mette in palio 3 mila<br />
euro, da assegnare al miglior lavoro<br />
(tesi di laurea, tesi di dottorato, indagini<br />
sperimentali, prove di laboratorio<br />
ecc.) dedicato allo sviluppo dell’indu-<br />
- edifici ovvero singole unità immobiliari<br />
oggetto di locazione (2010).<br />
Il certificato energetico è reso obbligatorio<br />
per accedere agli incentivi nazionali,<br />
regionali e locali che riguardino il<br />
miglioramento della prestazione energetica<br />
dell’edificio e anche nel caso di<br />
edifici pubblici dati in gestione a società<br />
di servizi. Il certificato energetico<br />
avrà durata decennale e dovrà essere<br />
rilasciato da un soggetto "accreditato"<br />
dalla Regione (tecnici qualificati, singoli<br />
o associati, in possesso dei requisiti<br />
di esperienza professionale in materia<br />
e di diploma di laurea in ingegneria, architettura,<br />
scienze ambientali ovvero<br />
diploma di geometra o perito industriale;<br />
società di ingegneria; società di servizi<br />
energetici; organismi di ispezione;<br />
organismi di certificazione).<br />
Il certificato dovrà:<br />
- certificare l’efficienza energetica dell’edificio<br />
collocandola nell’ambito delle classi<br />
prestazionali fissate dalla Regione;<br />
- collocare il rendimento energetico dell’edificio<br />
rispetto ai valori vigenti di legge;<br />
- fornire suggerimenti agli utenti in merito<br />
agli interventi più significativi ed<br />
economicamente convenienti per il miglioramento<br />
delle prestazioni.<br />
Chi realizzerà edifici con rendimenti<br />
energetici inferiori a 50 kWh/m 2 anno<br />
potrà accedere a incentivi nelle norme<br />
di costruzione <br />
Decreto ascensori<br />
S<br />
ulla Gazzetta Ufficiale n. 32 del 7<br />
febbraio 2008 è stato pubblicato<br />
il decreto 11 dicembre 2007<br />
del Ministero dello sviluppo<br />
economico Elenco riepilogativo<br />
delle norme armonizzate<br />
adottate ai sensi dell'articolo<br />
5 del decreto del Presidente<br />
della Repubblica del 30 aprile<br />
1999, n. 162, concernente<br />
l'attuazione della direttiva n.<br />
95/16 relativa agli ascensori.<br />
Il decreto, costituito da un unico<br />
articolo, pubblica nella Gazzetta<br />
Ufficiale della Repubblica<br />
italiana l'elenco riepilogativo delle<br />
norme nazionali, che recepiscono le<br />
norme armonizzate europee in materia<br />
di ascensori, ai sensi dell'art. 5, <strong>com</strong>ma<br />
1, del decreto del Presidente della<br />
Repubblica 30 aprile 1999, n. 162.<br />
Il <strong>com</strong>ma 2 specifica che l'allegato I,<br />
parte integrante del decreto, contiene<br />
l'elenco riepilogativo dei titoli delle norme<br />
armonizzate europee e delle norme<br />
italiane corrispondenti; mentre il <strong>com</strong>ma<br />
3 specifica che i testi delle norme<br />
nazionali che traspongono le norme armonizzate<br />
europee di interesse per gli<br />
utilizzatori e consumatori sono contenuti<br />
nell’allegato II, anch’esso parte integrante<br />
del decreto <br />
Premio Andil-Icers 2008 per tesi sul laterizio<br />
Il premio 2007 assegnato a Paolo Morandi e Andrea Gualdi.<br />
A<br />
stria del laterizio,<br />
all’innovazione di<br />
prodotto e/o di processo,<br />
all’impatto<br />
ambientale, all’analisi<br />
di mercato ecc.<br />
Ancora una volta<br />
Andil e Icers, con<br />
questa iniziativa<br />
congiunta, intendono<br />
dare visibilità e<br />
valore agli sforzi e all’impegno<br />
profusi nell’ambito<br />
del mondo<br />
della didattica, della ricerca<br />
e dell’indagine<br />
sperimentale su tematiche relative a<br />
un <strong>com</strong>parto industriale nazionale che<br />
vanta tradizioni produttive e costruttive<br />
saldamente radicate sul territorio.<br />
Elementi per murature, solai, partizioni<br />
interne, coperture, rivestimenti faccia<br />
a vista e pavimentazioni sono prodotti<br />
che, pur avendo origini millenarie,<br />
costituiscono da sempre oggetto<br />
di studio e indagine, oltre che prezioso<br />
e <strong>com</strong>pleto riferimento per la formazione<br />
professionale, grazie alla loro<br />
capacità di evolvere e di adeguare forme<br />
e prestazioni alle richieste sempre<br />
più esigenti di progettisti e imprese di<br />
costruzione, nel rispetto della normativa<br />
vigente e in perfetta sintonia con<br />
l’ambiente.<br />
<strong>La</strong> domanda di partecipazione dovrà<br />
pervenire all’Andil Assolaterizi entro il<br />
23 giugno 2008: la Commissione giudicatrice<br />
provvederà a una verifica della<br />
congruità delle domande e inviterà i<br />
partecipanti ammessi a produrre il<br />
materiale originale, entro il 1° settembre<br />
2008.<br />
I risultati del lavoro premiato verranno<br />
divulgati mediante pubblicazione<br />
sulle riviste: L’industria dei laterizi e<br />
Costruire in laterizio (Business Media<br />
Il Sole 24 Ore) <br />
Il bando di concorso può essere<br />
richiesto a:<br />
Andil Assolaterizi<br />
Via A. Torlonia 15, 00161 Roma<br />
tel. 06 44236926, fax 06 4423793<br />
andil@laterizio.it<br />
o reperito fra le news del sito:<br />
www.laterizio.it<br />
Il provvedimento<br />
regionale, di cui si parla<br />
nell’articolo di sinistra, dà<br />
avvio alla certificazione<br />
energetica degli edifici<br />
(dalla classe A+ a<br />
scendere) e dispone che<br />
l’attestato debba essere<br />
disponibile con scadenze<br />
temporali differenziate:<br />
- edifici di nuova<br />
costruzione ovvero<br />
soggetti a profonda<br />
ristrutturazione (2008);<br />
- edifici oggetto di<br />
<strong>com</strong>pravendita (2008);<br />
- singole unità immobiliari<br />
oggetto di <strong>com</strong>pravendita<br />
(2009);<br />
- edifici ovvero singole<br />
unità immobiliari oggetto<br />
di locazione (2010).<br />
ANDIL<br />
PROMUOVE<br />
NUOVE<br />
RICERCHE<br />
Sul prossimo<br />
numero di<br />
Alveolater ® Notizie<br />
sarà pubblicata una<br />
sintesi delle<br />
ricerche,<br />
attualmente in<br />
corso, promosse da<br />
Andil Assolaterizi in<br />
collaborazione con<br />
i principali istituti<br />
di ricerca<br />
universitari e vari<br />
organismi<br />
scientifici di<br />
rilevanza nazionale.<br />
Il tema di queste<br />
ricerche, teoriche e<br />
sperimentali, è<br />
l’efficienza<br />
energetica degli<br />
edifici e<br />
l’importanza<br />
fondamentale che il<br />
laterizio per<br />
murature e solai<br />
riveste ai fini del<br />
contenimento<br />
energetico e del<br />
benessere<br />
ambientale, senza<br />
trascurare la<br />
valutazione del<br />
ciclo di vita e della<br />
sostenibilità dei<br />
prodotti <br />
15
il decreto di cui si parla<br />
nell’articolo di destra<br />
“Consentito in tutta<br />
Italia…”, attualmente<br />
all’esame della<br />
Conferenza Stato Regioni,<br />
estende a livello nazionale<br />
la possibilità di<br />
<strong>aumenta</strong>re lo spessore<br />
delle pareti oltre i 30 cm<br />
per ulteriori 25 cm e lo<br />
spessore dei solai oltre i<br />
30 cm per un massimo di<br />
ulteriori 15 cm senza che<br />
questo abbia influenza<br />
sulla volumetria e sulle<br />
superfici utili purché,<br />
ovviamente, l’aumento di<br />
spessore sia finalizzato al<br />
miglioramento<br />
dell’isolamento e/o<br />
dell’inerzia termica.<br />
Per tutelare chi acquista<br />
e per garantire la<br />
rispondenza dei prodotti<br />
alle norme vigenti, ogni<br />
fornitura di blocchi<br />
Alveolater ® è<br />
ac<strong>com</strong>pagnata dalla<br />
documentazione<br />
obbligatoria ai fini della<br />
marcatura Ce. Inoltre la<br />
maggioranza degli<br />
stabilimenti produce<br />
elementi di Categoria I ed<br />
è certificata secondo la<br />
norma Uni En Iso 9001.<br />
16<br />
Anche nel 2007<br />
vendite di blocchi<br />
Alveolater ® a quota<br />
1 milione 390 mila<br />
tonnellate<br />
D<br />
opo un ciclo positivo durato dodici<br />
anni, certamente il più lungo<br />
dal dopoguerra a oggi, il 2007 ha registrato<br />
i primi segnali di un rallentamento<br />
del settore. Complessivamente,<br />
però, le vendite di blocchi Alveolater ®<br />
da parte delle società associate hanno<br />
raggiunto il totale di 1 milione 389 mila<br />
tonnellate, confermando sostanzialmente<br />
il livello raggiunto nel 2006<br />
(1 milione 391 mila).<br />
Vendite di blocchi Alveolater ® negli ultimi 5 anni<br />
(in migliaia di tonnellate)<br />
1.162<br />
2003<br />
Le vendite di<br />
blocchi<br />
Alveolater ®<br />
5<br />
hanno raggiunto<br />
2002 lo scorso anno il<br />
totale di<br />
1 milione 389 mila<br />
tonnellate, confermando<br />
sostanzialmente il livello<br />
raggiunto nel 2006<br />
(1 milione 391 mila).<br />
Blocchi<br />
a marchio<br />
1.322<br />
2004<br />
1.303<br />
2005<br />
1.391 1.389<br />
2006 2007<br />
A fronte di una crescita rilevante al Sud<br />
(+15%) e di un non trascurabile aumento<br />
al Nord-Ovest (+4%), la produzione<br />
ha mostrato una forte contrazione al<br />
Nord-Est e al Centro. Complessivamente<br />
la produzione del Nord Ovest ha coperto<br />
il 20% del totale, 39% il Nord<br />
Est; 12% il Centro e 29% il Sud.<br />
Per quanto riguarda le aziende associate,<br />
da segnalare che dal 1° gennaio<br />
2008 Wienerberger Brunori di Mordano<br />
(Bo) e Ril <strong>La</strong>terizi di Gattinara (Vc)<br />
non fanno più parte del Consorzio Alveolater<br />
® . Ril <strong>La</strong>terizi è stata infatti acquisita<br />
da Wienerberger Brunori che,<br />
per decisione della casa madre<br />
austriaca, utilizzerà dall’inizio<br />
di quest’anno, per tutta la<br />
produzione degli stabilimenti<br />
di proprietà in Italia, unicamente<br />
marchi propri, che <strong>com</strong>unque<br />
già contraddistinguevano<br />
i laterizi dello stabilimento<br />
di Villabruna di Feltre (Bl). Rimarranno<br />
invece con marchio Alveolater ®<br />
le produzioni di altri stabilimenti partecipati<br />
da Wienerberger Brunori con<br />
quote di minoranza.<br />
Ricordiamo infine che, per tutelare chi<br />
acquista e per garantire la rispondenza<br />
dei prodotti alle norme vigenti, ogni fornitura<br />
di blocchi Alveolater ® è ac<strong>com</strong>pagnata<br />
dalla documentazione obbligatoria<br />
ai fini della marcatura Ce. Inoltre la<br />
maggioranza degli stabilimenti produce<br />
elementi di Categoria I ed è certificata<br />
secondo la norma Uni En Iso 9001 <br />
RISPARMIO ENERGETICO<br />
Consentito in tutta Italia<br />
l’aumento di spessore di<br />
pareti e solai senza<br />
incidere sulla volumetria<br />
I<br />
l Consiglio dei ministri ha approvato<br />
in prima lettura uno schema<br />
di decreto legislativo che recepisce la<br />
direttiva <strong>com</strong>unitaria 2006/32/CE.<br />
Questo decreto è ora all’esame della<br />
Conferenza Stato Regioni e delle <strong>com</strong>missioni<br />
parlamentari.<br />
Fra le altre misure che verranno adottate,<br />
una in particolare interessa il settore<br />
delle costruzioni, che già alcune regioni<br />
avevano adottato: il decreto<br />
estende a livello nazionale la possibilità<br />
di <strong>aumenta</strong>re lo spessore delle pareti<br />
oltre i 30 cm e per ulteriori 25 cm e<br />
lo spessore dei solai oltre i 30 cm per<br />
un massimo di ulteriori 15 cm senza<br />
che questo abbia influenza sulla volumetria<br />
e sulle superfici utili, purché,<br />
ovviamente, l’aumento di spessore<br />
sia finalizzato al miglioramento dell’isolamento<br />
e/o dell’inerzia termica.<br />
Fondamentale è il fatto che il decreto<br />
ammette la deroga alle norme nazionali,<br />
regionali e ai regolamenti locali<br />
in tema di distanza minime fra edifici<br />
e dalle strade.<br />
Analoghe possibilità si hanno nell’adeguamento<br />
energetico di edifici esisten-<br />
N<br />
el mese di Febbraio 2008 il Consiglio<br />
Superiore <strong>La</strong>vori Pubblici<br />
ha emanato le Linee guida per la messa<br />
in opera del calcestruzzo strutturale.<br />
Il documento ha l’obiettivo di evitare<br />
errori procedurali che possono pregiudicare<br />
i valori di resistenza e di durabilità<br />
previsti dal progetto, ma anche errori<br />
dovuti a un’errata interpretazione dei<br />
risultati delle prove non distruttive.<br />
<strong>La</strong> prima parte del documento esamina<br />
l’insieme delle lavorazioni e dei processi<br />
necessari per una corretta messa<br />
in opera (movimentazione, getto,<br />
<strong>com</strong>pattazione e stagionatura) e tali da<br />
ottenere un calcestruzzo strutturale<br />
con le caratteristiche di resistenza e di<br />
durabilità previste in progetto).<br />
<strong>La</strong> seconda parte illustra i sistemi di<br />
valutazione delle caratteristiche meccaniche<br />
del calcestruzzo, in opera, me-<br />
ti: 20 cm per lo spessore delle pareti<br />
verticali esterne e 25 cm per il maggior<br />
spessore degli elementi di copertura.<br />
I Comuni dovranno quindi adeguare i<br />
regolamenti edilizi per non ostacolare il<br />
miglioramento energetico degli edifici.<br />
Lo scorporo delle cubature può essere<br />
<strong>com</strong>unque immediatamente applicato<br />
poiché il limiti di spessore indicati<br />
sono tassativi e non potranno essere<br />
modificati da regolamenti<br />
locali <br />
38 cm<br />
CONSIGLIO SUPERIORE LAVORI PUBBLICI<br />
Linee guida per la<br />
messa in opera del<br />
calcestruzzo strutturale<br />
diante prove non distruttive. Si possono<br />
utilizzare metodi diretti (carotaggio)<br />
e metodi indiretti (metodo sclerometrico,<br />
metodo a ultrasuoni, metodo basato<br />
sulla forza di estrazione di inserti o<br />
pull-out e metodo basato sulla profondità<br />
di penetrazione di sonde).<br />
Per ogni metodo sono indicati i principi<br />
di funzionamento, le modalità di taratura<br />
della strumentazione, le modalità di<br />
esecuzione delle prove e di valutazione<br />
delle misure. Sono anche evidenziati i<br />
limiti e le precauzioni nell’applicazione<br />
di ciascuno dei metodi, al fine di fornire<br />
uno strumento conoscitivo e operativo<br />
funzionale e corretto sotto il profilo<br />
tecnico-scientifico.<br />
Un paragrafo è relativo alle prescrizioni<br />
generali per il collaudo statico, che può<br />
basarsi su prove non distruttive al fine<br />
di valutare la sicurezza dell’opera