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Scrittura creativa - Fondazione Enrica Amiotti

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a)<br />

Libri tradotti in più lingue, scritti dall’ins. Anna Bossi, editi da “La<br />

Biblioteca di Tolbà” di Matera per sostenere progetti di cooperazione<br />

decentrata e a favore dei migranti.<br />

I libri sono:<br />

1. GLI ORECCHINI DELLA MADRE illustrato da Brunella Baldi, è<br />

tradotto in inglese, spagnolo, albanese, bulgaro – ha sostenuto<br />

un progetto di bonifica e di riciclo dei rifiuti in Senegal; ora è stato<br />

ristampato e sostiene i progetti di accoglienza ai migranti,<br />

organizzati dall’associazione Tolbà a Matera<br />

2. UNO SPICCHIO DI SOLE NELLA NEBBIA – IL PONCHO DI<br />

ALVARO – illustrato da Raffaella Castagna, è tradotto in<br />

spagnolo, francese e albanese; sostiene una scuola laica al Cerro<br />

17 di Montevideo in Uruguay<br />

3. L’ AMULETO DI ZAHIRA illustrato da Anna Linzalone, è tradotto in<br />

inglese, spagnolo e farsi – ha sostenuto una scuola per bambine<br />

in Afghanistan.<br />

4. ALL’OASI, UNA NOTTE … illustrato da Anna Linzalone – Fabio<br />

Facchinetti e Liliana Carone, è tradotto in inglese e francese;<br />

sostiene i progetti artistico espressivi (laboratori di arte, musica<br />

e teatro) a cura dell’Associazione Cristiana Casgrande presso<br />

l’ospedale pediatrico oncologico di Novara per supportare i<br />

bambini con lunghe ospedalizzazioni e le loro famiglie<br />

5. KATAMBICA E IL POZZO DELLE MAGIE illustrato da Vittoria<br />

Facchini e con la partecipazione di sei classi IV del 3^ Circolo di<br />

Novara, è tradotto in francese; sostiene la realizzazione di un<br />

pozzo in Senegal – di questo libro parlerò in modo più ampio qui<br />

di seguito.<br />

In ogni libro sono spiegati i progetti, talvolta anche con immagini e<br />

questo favorisce l’opportunità di trattare argomenti assolutamente<br />

didattici in modo interdisciplinare e quindi più vasto.<br />

Per esempio:<br />

l’acqua – “Katambica e il pozzo delle magie”


la raccolta differenziata – “Gli orecchini della madre”<br />

i diritti dell’infanzia – “Una notte, all’oasi” “L’amuleto di Zahira”<br />

le discriminazioni tra maschi e femmine – “L’amuleto di Zahira”<br />

zone geografiche e loro problematiche – tutti i libri sono<br />

ambientati e/o sono destinati a progetti in differenti zone<br />

geografiche: Senegal, Uruguay, Afghanistan, Arabia Saudita.<br />

le migrazioni e il perché, i rapporti tra le persone (es. amicizia)<br />

– “Uno spicchio di sole nella nebbia, il poncho di Alvaro”.<br />

Al termine della RELAZIONE si allegano le schede di presentazione e i<br />

testi completi in pdf.<br />

b)<br />

Laboratori ideati dall’ins. Anna Bossi per la lettura e l’animazione<br />

dei succitati libri proposti a scolaresche di scuole pubbliche della<br />

zona del novarese, in particolare sono stati inseriti in un’iniziativa di<br />

promozione alla lettura denominata “Settimana della lettura” del 4°<br />

Circolo Didattico di Novara coinvolgendo 6 classi (1 cl.1^ - quattro<br />

cl.3^ - una cl. 5^). Le classi avevano tutte una discreta presenza di<br />

alunni stranieri inseriti.<br />

PRESENTAZIONE DEI LABORATORI PROPOSTI ALLE CLASSI.<br />

Ogni libro ha varie possibilità di ampliamento attraverso attività<br />

laboratoriali trasversali alle varie discipline. Qui di seguito esporrò<br />

le opzioni che sono state offerte alle insegnanti: una è stata svolta<br />

da me, altre sono state successivamente sviluppate in classe dalle<br />

insegnanti stesse. Tutte le fasi del percorso sono state da me<br />

presentate ai docenti e con essi condivise.


LABORATORI<br />

I percorsi qui di seguito descritti sono stati attuati nelle classi del 3^<br />

e 4^ Circolo di Novara (12 classi totali); naturalmente li ho proposti<br />

anche alla mia classe di titolarità.<br />

PERCORSO 1<br />

GLI ORECCHINI DELLA MADRE<br />

(narrazione in terra africana – tema della memoria)<br />

1. Gli orecchini della madre<br />

2. Gli orecchini della madre<br />

3. Viaggio africano<br />

Lettura del racconto<br />

Cosa regaleresti tu alla tua mamma /nonna / … per ricordarle<br />

qualcosa di speciale (tema della memoria)<br />

Costruire degli orecchini di carta/cartoncino colorato /altri materiali<br />

infilati con fili colorati<br />

PERCORSO 2<br />

Lettura del racconto<br />

Disegnare su un foglio una cosa, un oggetto, significativo a ricordo di un<br />

avvenimento (tema della memoria/ delle tracce)<br />

PERCORSO 3


Lettura del racconto<br />

Disegni di animali (anche copiati dal libro) da collocare sopra o sotto una<br />

linea tracciata in precedenza sui fogli bianchi ***<br />

Alla fine i fogli vengono affiancati e appesi per formare un unico paesaggio<br />

continuo e composito (tecniche varie) *<br />

*attaccare a un filo tutti i disegni uniti dalla linea ROSSA (o di altro colore)a formare<br />

un unico insieme<br />

*** io dovrò preparare in precedenza i fogli con le linee continue e numerarli sul<br />

retro in modo che anche distribuendoli a caso, i disegni verranno appesi con la<br />

linea continua in successione.


MATERIALI<br />

Carta da fotocopiatrice (2 -3)<br />

Cartoncini colorati (1)<br />

Filo o spago per appendere (3)<br />

Astucci completi di colori (1 -2 -3)<br />

Forbici (1 -2 -3 solo x tecnica mista/collage)<br />

Colla (1 – 2 – 3 solo x tecnica mista/collage)<br />

Materiali di recupero<br />

Oggetti di recupero da aggiungere nella formazione dei pendenti (es.<br />

bottoni, nastri stoffe, pignette, …)<br />

Qui di seguito un esempio di lavoro sulla terra africana, di origine per alcuni,<br />

effettuato in una classe 1^, in una classe 3^ e 5^ del IV Circolo Didattico<br />

novarese nel corso di un’iniziativa che prende il nome di “Settimana della lettura”<br />

alla quale sono stata invitata con i miei libri.


IL PONCHO DI ALVARO<br />

(storia di un bambino che arriva da lontano: le sue paure, le novità a cui dovrà<br />

abituarsi, gli amici: conoscenza e accettazione reciproche)<br />

3 percorsi:<br />

1. Giochiamo sul mondo / Incontri mondiali<br />

2. Non solo Jeans<br />

3. Realizzazione di un poncho in classe con stoffe, disegni e pensieri dei<br />

bambini<br />

1. GIOCHIAMO SUL MONDO / INCONTRI MONDIALI<br />

Lettura del racconto<br />

Tema dell’accoglienza<br />

Composizione: girotondo con soggetti vari aventi abbigliamenti differenti<br />

tutt’ intorno alla Terra si attaccano<br />

le sagome di bimbi e bimbe<br />

che si danno la mano in<br />

un girotondo; le<br />

sagome verranno<br />

naturalmente<br />

colorate e ritagliate,


quindi incollate<br />

intorno alla Terra.<br />

La Terra verrà fatta a<br />

collage con carte colorate<br />

e particolari e stoffe.<br />

Il tutto starà su un cartellone oppure così con i bambini incollati per i piedi<br />

sulla Terra.<br />

MATERIALI<br />

Fotocopie delle sagome dei bambini<br />

Fotocopie di abiti tutti diversi e caratteristici<br />

Cartellone per Terra<br />

Carte<br />

Stoffe<br />

Forbici<br />

Colla<br />

Astucci completi<br />

Cartoncino per incollare le figure delle bamboline e renderle<br />

più solide.<br />

***


Lettura del racconto<br />

2. NON SOLO JEANS<br />

Riflessione sul modo di vestirsi nel mondo (infatti la storia parla di un capo<br />

d’abbigliamento tradizionale e tipico di una determinata area geografica).<br />

Preparazione del gioco delle bamboline di carta (maschio e femmina) da<br />

vestire con indumenti diversi tra i quali naturalmente il poncho.<br />

Si distribuiscono ai bambini dei fogli fotocopiati con disegnate le sagome, maschili<br />

e femminili, e una serie di abiti differenti completi di “linguette” per far aderire gli<br />

abiti alle sagome. I bambini saranno invitati a colorare, ritagliare, incollare le<br />

sagome del maschio o della femmina su cartoncino per renderle più resistenti, e<br />

quindi a vestirle. Sarà spunto anche per osservazioni di carattere geografico.<br />

MATERIALI<br />

Fotocopie delle sagome dei bambini<br />

Fotocopie di abiti tutti diversi e caratteristici Forbici<br />

Colla<br />

Astucci completi<br />

Cartoncino per incollare le figure delle bamboline e renderle<br />

più solide.<br />

Carta da fotocopiatrice


3. PONCHO in classe<br />

L’idea è quella di cercare motivi, colori, stoffe delle varie zone d’origine dei bambini<br />

sia italiani che stranieri e aggiungere/integrare con disegni e pensieri dei bambini.<br />

MATERIALI<br />

Stoffe<br />

Cartoncini bianchi o colorati<br />

Astuccio completo<br />

Ritagli di giornale<br />

Colla<br />

Nastri per legare il tutto<br />

Graffette<br />

Pinzatrice<br />

Spaghi<br />

Foto personali<br />

Carta bianca o da pacco per i disegni<br />

Bottoni


Qui una foto scattata in Uruguay mentre veniva letto il libro nella traduzione in<br />

spagnolo.<br />

Con una classe di Montevideo è stata avviata una corrispondenza per posta<br />

elettronica con i miei alunni di Galliate.


L’ AMULETO DI ZAHIRA<br />

Ciondoli e medaglie …<br />

Lettura del racconto<br />

Parlare delle emozioni che suscita o che si pensa che i protagonisti abbiano<br />

provato (il padre, la madre, Zahira prima e poi, chi l’ha raccolta …)<br />

Ci sono cose, oggetti che servono a portar fortuna, oppure per ricordare,<br />

per immortalare, che lasciano una traccia: per es. le foto, un disegno, un<br />

regalo … Tutto aiuta la memoria di un evento. Spiegazione di amuleto:<br />

oggetto che si porta addosso per superstizione, credendolo capace di<br />

allontanare da noi disgrazie e pericoli (deriva dal latino).<br />

Dunque anche noi oggi impariamo un modo per ricordare … una festa, una<br />

persona, un premio … facciamo delle medaglie sulle quali andiamo a<br />

raffigurare qualcosa di positivo che porti bene (ce lo inventiamo), oppure vi<br />

raffiguriamo qualcosa di bello che regalato a un amico /un’amica venga<br />

indossato volentieri, oppure ancora raffiguriamo il premio assegnato per la<br />

vincita di qualche gioco fatto durante una festa ecc …<br />

OPERATIVO<br />

Fogli bianchi con fotocopiate forme varie sulle quali fare la bozza o<br />

direttamente la “bella copia” da incollare su medaglie rigide (es. fette di<br />

legno) oppure cartoncini colorati spessi e consistenti: provvedere sempre a<br />

fare un buchino per far passare il cordoncino per mettersele al collo


MATERIALI<br />

Fogli bianchi per fotocopiatrice<br />

Preparare forme varie da distribuire a scelta ai bambini<br />

Fette di legno<br />

Fette di cartone consistente o altro materiale adatto<br />

Cartoncini di colori vari<br />

Fustelle varie<br />

Bucatrice<br />

Forbici<br />

Colla<br />

Astucci completi di colori<br />

Eventualmente materiali vari (bottoni, conchiglie, stoffe … )<br />

Spago o cordini/nastrini … da infilare nel buco dell’amuleto


PERCORSO 1<br />

UNA NOTTE, ALL’OASI …<br />

1. Emozioni nel deserto<br />

2. Colori e profumi nel deserto …<br />

Lettura del racconto<br />

Parlare delle emozioni che suscita e di quelle che avranno provato i<br />

protagonisti : paura, terrore, umiliazione, ribellione, riscatto, speranza,<br />

forza, coraggio, complicità, eccitazione …<br />

Disegnare un’emozione propria<br />

MATERIALI<br />

Fogli<br />

Astucci completi di colori<br />

Cartellone (se una classe)<br />

Forbici<br />

Colla<br />

Materiali vari per tecnica mista / collage


PERCORSO 2<br />

Lettura del racconto<br />

Un cartellone d’esempio già preparato da mostrare (?)<br />

Un cartellone per gruppi di bambini (4 max per gruppo) dove raffigurare<br />

l’oasi e sagome di cammelli/dromedari da utilizzare o da copiare sul<br />

cartellone<br />

Disegnare e poi colorare anche con tinte naturali<br />

In alternativa dare invece dei fogli singolarmente e proporre un lavoro<br />

individuale tipo quello de “Gli orecchini della madre” – percorso 3, da riunire<br />

poi e quindi più adatto per una classe che lo può esporre tutto insieme.<br />

MATERIALI<br />

Fogli bianchi da disegno / cartellone / fili per appendere i fogli<br />

Cartellone di esempio<br />

Sagome cammelli/dromedari vari esempi da riprodurre su cartoncini<br />

marroncini o carte da pacco brune varie sfumature<br />

Fogli per disegnare gli altri personaggi (bimbi – uomini)<br />

Pennelli, bicchieri, piatti, acqua<br />

Colori naturali: cannella, curry, barbabietola …


c)<br />

Percorso didattico per l’attuazione di un progetto di<br />

cooperazione internazionale realizzato da 6 classi IV del 3°<br />

Circolo Didattico di Novara, ora I.C Bellini, (scuola pubblica),<br />

curato dalle ins. Anna Bossi e Rita Prella. Questo Circolo ha una<br />

fortissima presenza di alunni stranieri.<br />

Spiegazione delle attività attuate nell’anno scolastico 2009/2010<br />

dalle insegnanti Rita Prella e Anna Bossi.<br />

Un progetto di cittadinanza attiva insieme alle insegnanti delle sei<br />

classi IV del 3° Circolo Didattico di Novara che comprende tre<br />

scuole primarie delle quali due si trovano in uno dei quartieri più<br />

periferici e problematici dal punto di vista socio-economico, della<br />

città.<br />

La composizione delle classi vede una forte presenza di alunni di<br />

famiglie extracomunitarie regolari e non, residenti da alcuni anni o<br />

appena insediate.<br />

Tra le insegnanti che vi operano, ci sono colleghe amiche con le quali<br />

ci si trova a parlare di scuole e di strategie didattiche e proprio da una<br />

chiacchierata tra noi due, nasce l’idea di pensare ad una<br />

collaborazione che parta e che si sviluppi intorno ai miei libri per<br />

stimolare i bambini ad un progetto di cooperazione internazionale e di<br />

cittadinanza attiva.<br />

Così si è svolto il progetto:<br />

1. Lavoro in classe da parte delle insegnanti con i bambini per<br />

discutere la proposta del nonno di Samuel circa l’iniziativa della<br />

realizzazione di un pozzo in Senegal<br />

2. Incontro degli alunni con il nonno, presidente dell’associazione<br />

Solidango, per la presentazione delle condizioni di vita nel<br />

villaggio di Ndiereme Jabal anche attraverso la proiezione di<br />

diapositive scattate durante la sua permanenza negli anni passati<br />

per portare aiuti alla popolazione


3. Stesura del racconto “Katambica e il pozzo delle magie” da parte<br />

dell’insegnante e scrittrice Anna Bossi<br />

4. Ricerca di parole-chiave scelte in collaborazione tra insegnanti e<br />

scrittrice per essere proposte ai bambini nel corso di<br />

un’animazione:<br />

‐ leonessa – specchio – albero della mirra – dente<br />

‐ elefante – sabbia – alberi bottiglia – ciondolo – riso<br />

‐ ippopotamo – conchiglia – baobab – arco con frecce – albero<br />

dell’incenso<br />

‐ zebra – nuvola – cespuglio – fuoco<br />

‐ serpente – fiori – acacia – bastone<br />

‐ gazzella – pentola – canne di bambù – rete da pesca – albero<br />

del pepe<br />

5. Ricerca in classe del significato delle parole suggerite e dei<br />

collegamenti con la terra africana<br />

6. Laboratori con la scrittrice sui testi da lei precedentemente<br />

pubblicati dopo la lettura in classe<br />

7. Attività di scrittura <strong>creativa</strong> di un racconto da parte di tutte le sei<br />

classi ed illustrazione con tecniche e materiali misti che<br />

potessero dare maggiore espressività al disegno<br />

8. Incontro della responsabile della Casa Editrice Tolbà, Graziella<br />

Cormio, con i bambini<br />

9. Conclusione dei testi e delle immagini<br />

10. Dopo la stampa preparazione da parte di ogni classe per la<br />

presentazione del progetto e del libro insieme ai responsabili di<br />

Solidango, del quartiere, dell’Amministrazione Comunale; alla<br />

presentazione sono intervenute alcune autorità senegalesi.<br />

Nel libro vengono spiegate le varie fasi dell’esperienza e lo spirito<br />

che ha unito il lavoro di coloro che hanno collaborato: questo con lo


scopo di documentare e di spiegare lo svolgimento del lavoro a chi<br />

avrebbe acquistato il libro.<br />

ATTIVITA’ CHE SON SEGUITE ALLA REALIZZAZIONE DEL LIBRO,<br />

CON L’IMPEGNO DELL’INS. AUTRICE, DEI BAMBINI E DELLE<br />

INSEGNANTI DEL 3^ Circolo Didattico di Novara<br />

Presentazioni tenute nelle scuole, nelle biblioteche e in Centri culturali<br />

del territorio novarese:<br />

io, le insegnanti, l’associazione Solidango e la società civile<br />

abbiamo organizzato incontri per spiegare l’iniziativa e illustrare<br />

il progetto, in questo abbiamo ricevuto la collaborazione della<br />

stampa locale e di un prestigioso coro che ha accompagnato con<br />

canti africani e altri sul tema dell’acqua e dell’amicizia, durante la<br />

presentazione ufficiale<br />

in altri incontri sono stati invece i bambini i principali espositori<br />

dell’esperienza attraverso spiegazioni e letture delle storie da<br />

loro inventate e pensando anche ad aspetti coreografici quali<br />

danze e ritmi africani<br />

il libro è stato presentato con il laboratorio nelle biblioteche per<br />

iniziative rivolte alle scolaresche o per eventi vari quali, ad<br />

esempio: “Ottobre piovono libri” e “Nati per leggere” (rivolto alle<br />

classi elementari che ne hanno fatto richiesta e alle scuole<br />

dell’infanzia).


LABORATORIO<br />

IL POZZO MAGICO<br />

Il pozzo, realizzato con il lavoro e la fatica di tutti, diventa magico: dalla sua<br />

“bocca” esce una piroga che porta personaggi sempre diversi a raccontare<br />

ai bambini del villaggio tante storie.<br />

I bambini vengono invitati a disegnare tutti i personaggi che desiderano<br />

veder uscire dal pozzo: streghe, alberi, cani, gelati, rane, coccodrilli, penne<br />

speciali, nonni, cappelli …<br />

Questi disegni vengono incollati intorno al pozzo e successivamente si<br />

invitano i bambini a comporre storie con questi personaggi da loro realizzati,<br />

scambiandoli e abbinandoli in modi sempre differenti.<br />

La creazione di nuove storie / episodi sarà adeguata alle loro capacità<br />

cognitive. Certamente rappresenterà uno stimolo per i bambini di 1^ e di 2^<br />

classe a imparare a formulare pensieri logici e coerenti prima di passare alla<br />

scrittura reale del racconto. Questo laboratorio potrà essere impiegato<br />

anche come mezzo ludico nel tempo ricreativo.<br />

SVOLGIMENTO<br />

preparazione di un cartellone raffigurante un pozzo


lettura di “Katambica e il pozzo delle magie”<br />

MATERIALE<br />

lettura di un’altra storia tra quelle inventate dai bambini del 3° Circolo<br />

durante le letture, l’insegnante o l’animatore, provvederà ad incollare<br />

sul cartellone i personaggi delle storie (es. scimmietta, secchio,<br />

aquilone, tamburo, barchetta, zebra, fuoco …)<br />

si proverà a giocare scambiando i personaggi delle due storie lette e<br />

creandone un’altra inventata sul momento<br />

i bambini verranno invitati a disegnare i “loro” personaggi che saranno<br />

poi tagliati e incollati sul cartellone<br />

al termine della produzione di personaggi, si avrà maggior materiale per<br />

inventare nuove storie<br />

il cartellone sarà completato nella sua colorazione e quindi posizionato<br />

in modo da esser utilizzato sia a livello didattico che ludico<br />

consentendo di essere materiale utile anche all’arricchimento lessicale<br />

dei bimbi stranieri.<br />

foglio di carta da pacco bianco<br />

immagini dei personaggi delle letture (da incollare)<br />

carta bianca per far disegnare i bambini<br />

forbici, colla, astucci completi, pennarelli


Qui immagini di lettura e laboratori su “Katambica e il pozzo delle magie” con<br />

classi di scuola pubblica, in biblioteca e nel salone della scuola.


INOLTRE …<br />

Immagine di incontri per adulti (famiglie ed educatori) il cui fine<br />

era suggerire comportamenti idonei per l’utilizzo dei libri sia in<br />

famiglia come in ambito scolastico …<br />


… e per bambini per rendere concreto il discorso …<br />

… qui alla Torre di Battiggio nel Comune di Vanzone con San<br />

Carlo in Valle Anzasca (Piemonte).


E ANCORA …<br />

ALCUNE RIFLESSIONI SULLA SOLIDARIETA’ da farsi coi bambini<br />

durante i laboratori che propongo e anche agli adulti che li<br />

accompagnano.<br />

SOLIDARIETA’, dal dizionario : comunanza di vincoli, di propositi, di<br />

sentimenti.<br />

Esser solidale significa esser vicino a qualcuno, condividerne la<br />

situazione (ricchezza – povertà – vincita – festa – lutto … ) – le idee – i<br />

propositi – le iniziative – le lotte …<br />

Tutto questo comporta una partecipazione attiva, che coinvolge fino in<br />

fondo chi desidera appunto mettere in comune qualcosa con qualcuno.<br />

La solidarietà può esprimersi a livelli diversi, più o meno coinvolgenti,<br />

e in vari modi. Comunque la solidarietà non può essere ricondotta alla<br />

semplice elemosina.<br />

L’elemosina resta un’espressione caritatevole da non sottovalutare<br />

perché rappresenta comunque un aiuto concreto. Nell’Islam,<br />

ricordiamolo, è uno dei 5 principi fondamentali della religione e ben<br />

venga.<br />

Tuttavia fa parte di quel “donare” a travaso: dall’alto verso il basso da<br />

parte di chi, avendo in più, è buono e ti dona del suo.<br />

Anche per i cristiani non mancano i riferimenti a questo atteggiamento:<br />

pensiamo alla pagina del “Buon Samaritano” che ci riporta al concetto<br />

di “prossimo”: chi è il nostro prossimo? Vengono sempre prospettate<br />

soluzioni non economiche. E i cristiani che vogliono vivere ricercando<br />

la coerenza nella quotidianità, non possono prescindere da pagine<br />

come questa, da questi insegnamenti.<br />

Da qui la scelta di atteggiamenti solidali, ai quali si ispirano molte<br />

persone indipendentemente dal proprio “credo” o meno.<br />

La solidarietà ritengo sia un atteggiamento completo. Infatti è<br />

abbracciare una causa e desiderare di fare attivamente donando non<br />

solo denaro, ma anche tempo e lavoro personali. Così sorge una


domanda spontanea: forse la solidarietà a questo livello non è alla<br />

portata di tutti poiché non tutti possono avere competenze tali da<br />

essere utili allo scopo? Non è vero. A livelli diversi tutti possono essere<br />

protagonisti e fautori attivi.<br />

Prima di tutto l’impegno a comprendere il progetto e/o l’associazione<br />

che si vogliono sostenere: quindi il documentarsi che fa sì che ognuno<br />

di noi diventi portavoce di una realtà a volte sconosciuta ai più. Infatti<br />

sono talmente tante e diversificate le realtà problematiche che molte<br />

restano ignorate pur essendo importanti.<br />

Quindi sono fondamentali questi 2 punti relativi alla presa di coscienza<br />

delle realtà critiche e ciò è alla portata di tutti:<br />

1. Informarsi per comprendere<br />

2. Divulgare in ogni ambito cogliendo ogni occasione per<br />

sensibilizzare.<br />

Un altro aspetto importante è avere coscienza del fatto che divulgare è<br />

fare cultura, è contribuire alla formazione di un’opinione pubblica<br />

soprattutto in un mondo pieno di superficialità che punta quasi in<br />

esclusiva sull’immagine, su ciò che si ha e sorvolando invece su ciò<br />

che si è.<br />

Come es. porto l’esperienza di un libro edito per un progetto lanciato<br />

da una parrocchia a favore di una scuola laica in Uruguay, che<br />

raccogliesse anche i bimbi più poveri contrastando il fenomeno<br />

dell’analfabetismo di ritorno che, tenendo i ragazzini per le strade,<br />

causa problematiche di degrado e di sfruttamento. Il libro ha un<br />

contenuto sull’accoglienza di chi giunge da lontano con il suo bagaglio<br />

culturale, ma anche con le sue difficoltà legate a lingua - amicizia e<br />

distacco dal proprio mondo familiare (inteso come mondo in cui è<br />

cresciuto e dove conserva la propria storia, le radici). Il parroco era sì<br />

felice del fatto che il libro rendesse i finanziamenti utili alla scuola, ma<br />

lo era anche del fatto che veicolasse dei contenuti di accoglienza che<br />

potessero influire sul “pensare” collettivo di bambini e famiglie.<br />

Un altro esempio di coinvolgimento viene dal libro “Katambica e il<br />

pozzo delle magie”, dove i bambini hanno seguito ciò che la storia<br />

scritta da me suggeriva: quando in tanti si collabora a un progetto


cercando di dare il meglio di sé, si conseguono risultati importanti,<br />

quasi magici. Così è stato per il pozzo della storia e così sarà per<br />

l’iniziativa delle sei classi IV nelle quali i bambini non hanno usato<br />

soldi, bensì capacità – inventiva – fantasia – tempo – entusiasmo:<br />

abilità di grande valore e comportamenti da prendere ad esempio.<br />

PRESENTAZIONE dell’ASSOCIAZIONE TOLBA’ DI MATERA<br />

TOLBA’ nasce come un’associazione di medici volontari che si dedica<br />

ai rifugiati già dagli anni ’90 quando giungevano principalmente dal<br />

Mediterraneo in situazioni sanitarie precarie. In seguito si<br />

impegnarono per un ospedale pediatrico in Albania e lì, l’incontro con<br />

il maestro del luogo origina l’idea di trasformare in libro una sua storia<br />

che andrà a finanziare l’ospedale pediatrico. L’idea si rivelerà vincente<br />

e così l’associazione aprirà una sezione particolare: LA BIBLIOTECA<br />

DI TOLBA’ che pubblica libri multilingue che sostengono progetti a<br />

favore dei migranti. C’è sempre entusiasmo intorno a questi libri<br />

perché ognuno è un prodotto quasi artigianale, di nicchia, curato nei<br />

dettagli e insomma un gran bel prodotto editoriale, molto curato, al<br />

quale partecipano tante persone e anche molti scrittori ed illustratori<br />

affermati che assai volentieri dedicano il loro tempo e regalano la<br />

propria opera per sostenere un progetto.<br />

Perché tutto questo entusiasmo? Perché i progetti indicati nei libri<br />

sono progetti a filiera corta: cioè esiste sempre un’interfaccia che fa<br />

da garante della finalizzazione dei fondi ricavati. Quindi una garanzia<br />

che i propri soldi vadano a giusta destinazione. Questo ha spinto i<br />

bambini del progetto del pozzo in Senegal, a prendere i contatti con il<br />

responsabile dell’associazione di riferimento e li ha aiutati a capire le<br />

dinamiche che ruotano intorno alla solidarietà: quindi anche<br />

un’esperienza di cittadinanza attiva che ha coinvolto i quartieri<br />

cittadini dove le scuole sorgono.<br />

I libri sono utilizzabili sia in famiglia come individualmente o in classe e<br />

ad un costo accessibile.


In classe sarà possibile utilizzarli sia come strumento di accoglienza<br />

nei confronti dei bambini stranieri in quanto le traduzioni sono un aiuto<br />

concreto per iniziare ad avviare un rapporto positivo tra pari e con gli<br />

educatori. Successivamente possono offrire l’opportunità per una<br />

lettura in classe condivisa tra tutti gli alunni, nella propria lingua.<br />

Certamente ogni scuola dovrebbe esser dotata ti tutti i libri a<br />

disposizione poiché in questo modo si avrebbe un ventaglio maggiore<br />

di letture in lingue diverse a cui attingere e anche una varietà di<br />

argomenti da discutere con l’intera classe.<br />

Sito consultabile con catalogo, attività, progetti, riconoscimenti<br />

dell’associazione: www.associazionetolba.org<br />

Ci si potrà render conto della qualità del prodotto editoriale anche se<br />

offerto da una casa editrice piccola e con una distribuzione<br />

decisamente artigianale.<br />

Tuttavia uno dei principi fondanti è quello che la qualità deve essere<br />

alta e che ci deve essere cura e ricerca continua per giungere a un<br />

prodotto bello. E questa scelta perché anche la solidarietà deve<br />

essere di qualità.<br />

Il messaggio che si vuole trasmettere è che la solidarietà deve stare<br />

alla base dei rapporti umani, che è una cosa seria e bella, che deve<br />

poter esser condivisa il più possibile e quindi tutto ciò che vi ruota<br />

intorno deve nutrirsi di bellezza, utilità, condivisione e deve poter<br />

essere accessibile a tutte le tasche.<br />

Ciò è reso possibile dal fatto che chi scrive, chi illustra, chi traduce,<br />

chi impagina e fa la redazione, lavora gratuitamente. Solo la stampa ha<br />

un costo e un costo comunque molto contenuto. Quindi una cornice<br />

davvero solidale, un esempio praticabile anche con le classi e pensato<br />

per esse: da qui una ricerca continua per studiare percorsi<br />

laboratoriali sempre più fruibili e proponibili ai docenti affinché ne<br />

possano trarre gli input necessari per un utilizzo autonomo nelle<br />

proprie classi.


d)<br />

ARTICOLI<br />

Come già anticipato in<br />

Spiegazione delle attività attuate nell’anno scolastico 2009/2010 da<br />

Anna Bossi<br />

ecco gli articoli:


Vedere articolo in allegato.


Vedere articolo in allegato.


L’articolo scritto, ma non ancora proposto:<br />

RISORSE E CITTADINANZA<br />

un progetto di cooperazione internazionale<br />

attuato dal 3° Circolo di Novara con le insegnanti<br />

Camuglia M. Capacchione A. Cavallon C. Conti P. Coscino L. Falcone D. Fizzotti R. Fusco D. Golvelli G.<br />

Iapichino C. La Farina M. Larcinese N. Lo Faro A. Marotta M. Maugeri M. Mustone A. Paglino D.<br />

Pappalardo L. Portesani P. Prella R. Sbaraini G. Tarantola D. Tuveri AR Valensisi V.<br />

1. Introduzione<br />

L’acqua.<br />

L’acqua, oro blu.<br />

Bene prezioso.<br />

Troppo frequentemente sciupato, usato in eccesso, mentre in molte<br />

zone del mondo scarseggia, addirittura non c’è.<br />

E il deserto avanza.<br />

E’ piuttosto scontato dire che il tema dell’acqua viene proposto agli<br />

alunni già dalla scuola dell’infanzia e trattato via via più ampiamente<br />

coerentemente alla loro crescita.<br />

Ma è facendoli operare attivamente che si potrà effettuare un percorso<br />

educativo a 360°.<br />

Evitando i luoghi comuni, le colpevolizzazioni per atteggiamenti poco<br />

responsabili e quindi i divieti, forse si raggiungerà meglio e più<br />

stabilmente l’obiettivo del risparmio idrico, della sicurezza della<br />

qualità dell’acqua e della sua tutela come bene pubblico.<br />

Infatti le colpevolizzazioni e i divieti appartengano all’area delle<br />

rinunce e così, nella nostra società, il messaggio non filtra, anzi viene<br />

forse persino rifiutato. In tutti questi anni non si sono ottenuti risultati


eclatanti nonostante le molte energie spese a trattare i temi<br />

ambientali.<br />

Dunque la scuola in sé e gli insegnanti non possono fare molto da soli,<br />

ma aprendosi al territorio e alla società civile hanno sicuramente<br />

maggiori possibilità.<br />

L’insegnante come educatore e facilitatore degli apprendimenti potrà<br />

stimolare ricerche, dibattiti e confronti anche fra gli stessi allievi<br />

tenendo saldo il proposito di non avere fretta, ma di lasciare maturare<br />

le riflessioni nei ragazzi affinché possano appropriarsi di conoscenze,<br />

relazioni, metodi e tecniche. A questo punto la scuola potrà<br />

raccogliere progetti che la mettono in relazione col proprio territorio e<br />

con realtà lontane con le quali andare a costruire una rete di rapporti<br />

che potrà, anzi dovrà, perdurare ed evolversi attraverso attività di<br />

scambio quali la corrispondenza o le mail tra i ragazzi, i concorsi<br />

didattici a ponte su temi comuni alle due realtà geografiche per<br />

favorirne la conoscenza reciproca in una cultura di pace.<br />

Non sono mie, ma le condivido. Una frase di Rousseau e un proverbio<br />

africano:<br />

“… col bambino bisogna perder tempo …” e “ per educare un bambino<br />

ci vuole un villaggio”.<br />

Non si deve aver premura nell’educare poiché gli insegnamenti devono<br />

sedimentarsi e radicare nel fanciullo, e per educare necessitano tutte<br />

le componenti sociali.<br />

2. Progetto di cooperazione<br />

L’orientamento deve essere quello di investire nell’educazione:<br />

l’obiettivo dovrà essere la formazione di persone con mentalità aperte<br />

che quindi non si ripieghino su se stesse, bensì che abbiano la<br />

capacità di creare ponti. E in un mondo dominato da internet, c’è il<br />

preciso dovere di creare e collegare reti positive.<br />

Ci si deve allontanare dall’idea che solo il giacimento di materie prime<br />

sia una ricchezza: soprattutto le persone sono una ricchezza.<br />

Dobbiamo perciò progettare uno “sviluppo insieme”.


Fatte queste premesse, porterò un esempio pratico di cooperazione<br />

internazionale che accoglie l’invito di un’associazione di volontariato<br />

operante in Senegal.<br />

Senegal, dunque Africa.<br />

L’Africa è un territorio ricchissimo di materie prime e di risorse umane:<br />

è una constatazione questa da tener ben presente. Noi siamo legati<br />

all’Africa.<br />

Gli attori di questo progetto sono i bambini di sei classi IV di tre scuole<br />

primarie del 3° Circolo di Novara, le loro insegnanti, l’associazione di<br />

volontariato Solidango, la sottoscritta e la casa editrice “La Biblioteca<br />

di Tolbà” di Matera.<br />

L’associazione di volontariato novarese, attiva in Senegal, propone il<br />

coinvolgimento della scuola per la realizzazione di un pozzo in un<br />

villaggio.<br />

Per le insegnanti si tratta di un’opportunità interessante per avviare un<br />

approfondimento sui temi dell’acqua, delle risorse mondiali, della loro<br />

distribuzione e del loro utilizzo nel Nord e nel Sud del mondo. A questo<br />

si aggiunge il dover stimolare una discussione tra i ragazzini per<br />

capire e decidere come si possa intervenire praticamente attuando un<br />

progetto di raccolta fondi.<br />

Non si vuole favorire l’idea di elemosina che appaga le coscienze e<br />

lenisce ogni senso di colpa, ma si conclude con la semplice donazione,<br />

bensì si vorrebbe far conoscere la problematica dell’acqua attraverso<br />

qualcosa che coinvolga e crei interesse anche oltre i confini scolastici.<br />

Quindi, scartata l’idea dei mercatini con oggetti realizzati dai bambini,<br />

ci si è spostati su un piano culturale e sociale dal quale si potesse<br />

partire a lavorare per instillare nei bambini l’idea che, nei confronti di<br />

chi è nell’indigenza, non è dignitoso per nessuno attuare azioni di<br />

beneficienza a travaso. Inoltre è fondamentale conoscersi per<br />

comprendere le reciproche ricchezze, non necessariamente ed<br />

esclusivamente economiche.<br />

Il percorso si presenta subito interdisciplinare e la sfida è tutta<br />

educativa.


Educazione: passa il messaggio che siamo responsabili del nostro<br />

vicino, ma anche del nostro lontano.<br />

Si pensa di progettare un’educazione interculturale, all’identità e allo<br />

sviluppo creando interdisciplinarietà e transitando da un’educazione<br />

formale tipica della scuola ad un’educazione informale che viene dalla<br />

collaborazione col territorio, in questo caso con l’associazione di<br />

volontariato.<br />

Discussioni, approfondimenti, ricerche, cartelloni, immagini, video … e<br />

alla fine si decide di realizzare un libro da vendere per recuperare i<br />

fondi necessari a questa importante iniziativa.<br />

2.1 Il coinvolgimento<br />

Mi vengono richiesti tre libri che ho pubblicato con la casa editrice “La<br />

biblioteca di Tolbà” di Matera le cui pubblicazioni sono tutte tradotte in<br />

più lingue proprio perché lo scopo fondamentale della casa editrice è<br />

diffondere le lingue “altre” e quindi le cultura “altre” in uno sforzo che<br />

dovrebbe portare ad una migliore conoscenza reciproca e quindi ad<br />

un’accettazione dell’altro nello spirito di una cultura di pace. I libri di<br />

Tolbà sostengono progetti, cioè dalla loro vendita si ricavano i<br />

finanziamenti per realizzare iniziative di cooperazione internazionale.<br />

Ciò è reso possibile dal fatto che tutti coloro che collaborano con<br />

Tolbà (scrittori, illustratori, traduttori …) lo fanno a titolo volontario e<br />

gratuito.<br />

Dunque questi miei libri vengono letti dalle insegnanti per proporre<br />

argomenti di vario genere alle proprie classi, le quali, in seguito,<br />

scelgono su quale libro fare un laboratorio con me. E dall’incontro che<br />

ho con i bambini, nascono idee e si pongono le basi per il progetto di<br />

cooperazione internazionale …<br />

Vengo inoltre interpellata affinché possa mettere la scuola in contatto<br />

con la casa editrice solidale Tolbà che, appunto, si occupa di progetti<br />

a sostegno dei migranti e di cooperazione. L’associazione Solidango<br />

che si propone la costruzione del pozzo in Senegal, contatta una<br />

compagnia teatrale che organizzerà uno spettacolo destinato a<br />

raccogliere i soldi della stampa del libro e tutti i quartieri delle tre<br />

scuole si attiveranno per promuoverne l’iniziativa che così andrà ad


assolvere un duplice scopo: reperire fondi per il pozzo e diffondere<br />

conoscenze, emozioni e pensieri sul problema idrico in Africa.<br />

E’ stato un lavoro a più mani, molto coinvolgente.<br />

Personalmente mi sono curata dei rapporti con la casa editrice, dei<br />

laboratori e dello sviluppo del percorso di scrittura <strong>creativa</strong> che i<br />

bambini hanno realizzato nelle rispettive classi con le loro insegnanti.<br />

Così ho scritto un racconto che avesse un finale ampliabile: parla di un<br />

pozzo magico dal quale escono le storie e così nasce spontanea l’idea<br />

di prolungare il mio racconto con altre storie inventate dai bambini.<br />

Per ciascuna classe sono state suggerite, attraverso un po’ di<br />

animazione, alcune parole legate alla realtà africana sulle quali i<br />

ragazzini si son dovuti informare e da lì son partiti ad inventare. Così<br />

sei storie si aggiungono alla mia e molti disegni hanno completato i<br />

racconti insieme alle immagini dell’illustratrice Vittoria Facchini.<br />

Ho voluto sottolineare come il pozzo sia diventato magico: perché ogni<br />

sforzo collettivo che vede il prodigarsi di tutti condurrà sempre a<br />

risultati importanti che sono la somma dell’entusiasmo, delle capacità<br />

individuali e della passione che ognuno mette nei propri gesti.<br />

Sinergia, magia. Inoltre ciò che è importante non passa solo dai soldi: i<br />

bambini che non ne posseggono, offrono la fantasia, l’impegno e la<br />

partecipazione per produrre belle storie che a loro volta favoriranno la<br />

vendita e dunque i soldi necessari alla realizzazione del pozzo.<br />

3. La Geografia apre all’interdisciplinarietà e alla multietnicità<br />

Un particolare di non poco rilievo sta nella composizione di quattro<br />

classi aderenti al progetto: il numero degli alunni supera<br />

abbondantemente il 20 e circa la metà sono stranieri provenienti da<br />

diverse aree geografiche: nord Africa, sud America, est Europa. Tutti a<br />

ragionare in termini di cooperazione portando i loro vissuti e le loro<br />

culture familiari, tutti a lavorare su un unico progetto.<br />

Grande sinergia.<br />

E’ nato così questo libro, “Katambica e il pozzo delle magie”, dove si<br />

trovano la spiegazione e i riferimenti del progetto, tante storie ed<br />

illustrazioni significative e la traduzione in francese così che lo stesso<br />

materiale potrà essere letto e condiviso anche con i ragazzini


senegalesi, mentre le parole-chiave sono state tradotte dai bambini in<br />

tutte le lingue da loro parlate in famiglia.<br />

Penso si possa a pieno titolo affermare che l’ idea di realizzare un<br />

pozzo in Senegal, sia stata il filo rosso che ha stimolato e collegato le<br />

discipline curriculari (quali geografia, educazione alla cittadinanza,<br />

lingua italiana, immagine e lingua straniera per la parte relativa alle<br />

traduzioni) coinvolgendo la società civile e stimolando l’interesse per<br />

atteggiamenti più etici riferiti ai consumi e agli utilizzi dell’acqua<br />

soprattutto nel nostro Occidente.<br />

L’interdisciplinarietà è stata la vera ispiratrice di questo percorso<br />

trasversale a più materie che non solo sono state trattate ed<br />

approfondite nei loro contenuti, ma soprattutto messe in relazione.<br />

A tutto ciò si aggiunga che la scuola e il territorio si sono messi in rete<br />

creando le condizioni fondamentali per favorire un’educazione alla<br />

cittadinanza attiva.<br />

4. La ricaduta<br />

Come per ogni percorso educativo, va misurata la ricaduta sugli alunni<br />

che hanno lavorato e anche quella prodotta dal libro in termini di<br />

sensibilizzazione, responsabilità e conseguente scelta degli<br />

atteggiamenti, nonché il raggiungimento dell’obiettivo: cioè la<br />

realizzazione del pozzo in Senegal.<br />

A realizzazione avvenuta, i ragazzini, guidati dalle proprie insegnanti,<br />

si sono impegnati nel preparare alcune presentazioni del loro libro<br />

inserendo letture, musiche con strumenti africani e danze ad esse<br />

collegate: questo con lo scopo di promuovere sia l’esperienza che la<br />

vendita del libro.<br />

Già dopo un solo mese le vendite erano state significative e il<br />

responsabile di Solidango, sig. Eugenio Conti, prossimamente potrà<br />

portare in Senegal i proventi del libro.<br />

Questo genere di esperienza è profonda e i ragazzini non la<br />

dimenticheranno, ma la conserveranno insieme agli apprendimenti<br />

conseguiti. Tutto ciò avrà contribuito ad acquisire la motivazione ad<br />

operare quotidianamente scelte di responsabilità nei confronti delle<br />

risorse del nostro pianeta e dei fruitori di esse, a tutte le latitudini.


E concluderei ribadendo il concetto secondo il quale, in ambito<br />

educativo per dar forma ad un progetto ampio, servono l’opera e<br />

l’impegno di molte persone, cogliere molte opportunità e predisporre<br />

molti percorsi centrati sulla formazione dell’individuo.<br />

In allegato:<br />

le schede dei<br />

5 libri


GLI ORECCHINI DELLA MADRE<br />

di Anna Bossi – illustrazioni di Brunella Baldi<br />

Ed. Tolbà – Matera<br />

12 euro<br />

Libro multilingue tradotto in inglese, spagnolo, albanese, bulgaro con lo scopo di<br />

avvicinare le culture “altre” e consentire una lettura condivisa e pienamente<br />

compresa anche da chi non è italiano.<br />

E’ una storia ambientata in Africa, e si sviluppa tra povertà e valori umani.<br />

E’ una storia di memorie.<br />

E’ una storia con la quale si può giocare con i bambini e sulla quale si possono<br />

avviare riflessioni.<br />

E’ una storia dolce che ho voluto dedicare a mia madre: figura importantissima per i<br />

miei figli e per loro instancabile narratrice.<br />

Questo libro è stato premiato al Premio delle Palme a San Vito dei Normanni (Br)<br />

come miglior albo illustrato a tematica interculturale.<br />

Ha finanziato un progetto di cooperazione internazionale in Senegal e ora finanzia<br />

cure mediche per i ragazzi del Kosovo.<br />

Tutto ciò è reso possibile dalla collaborazione gratuita di chi scrive, illustra e traduce.


UNO SPICCHIO DI SOLE NELLA NEBBIA<br />

il poncho di Alvaro<br />

di Anna Bossi e Raffaella Castagna<br />

ed. TOLBA’ – Matera<br />

euro 10<br />

Libro multilingue tradotto in francese, spagnolo, albanese con lo scopo di avvicinare le<br />

culture “altre” e consentire una lettura condivisa e pienamente compresa anche da chi<br />

non è italiano.<br />

E’ una storia “rubata” alla quotidianità scolastica all’interno della quale si hanno<br />

sempre numerosi bambini che vengono da lontano, che si affacciano a questa per loro<br />

nuova realtà con timore, ma anche con curiosità e desiderio di stringere amicizie.<br />

Per i nostri ragazzini è la storia della loro capacità d’accogliere senza pregiudizi e con<br />

cuore di bambino.<br />

E per le insegnanti è la storia del loro lavoro, un lavoro di tessitura nel quale s’<br />

intrecciano vite, culture, territori, lingue, sogni e amicizie: tutte belle, tutte differenti.<br />

Questo libro va a finanziare una scuola laica nel quartiere del Cerro 17 a Montevideo, in<br />

Uruguay. E’ un’iniziativa importante se si pensa che l’Uruguay vive il fenomeno<br />

dell’analfabetismo di ritorno poiché le scuole private sono molto costose e quelle<br />

pubbliche pochissime.<br />

Tale finanziamento è reso possibile dalla collaborazione gratuita di chi scrive, illustra e<br />

traduce.


L’ AMULETO DI ZAHIRA<br />

di Anna Bossi – Anna Linzalone<br />

ed. Tolbà – Matera<br />

euro 10<br />

Libro multilingue, tradotto in inglese, spagnolo e farsi con lo scopo di avvicinare le culture<br />

“altre” e consentire una lettura condivisa e pienamente compresa anche da chi non è<br />

italiano.<br />

E’ la storia di una famiglia poverissima che decide di affidare la piccola Zahira alle cure di<br />

chi potrà crescerla ed educarla. La madre deciderà di lasciare alla piccola qualcosa di<br />

magico che l’aiuterà a diventar grande sapendo che qualcuno la penserà sempre…<br />

E’ un libro che narra una storia possibile in terra afghana.<br />

Il ricavato della vendita di questo libro andrà a finanziare una scuola per bimbe in<br />

Afghanistan attraverso l’associazione “Il pane e le rose” di Galliate. Tutto ciò è reso<br />

possibile dalla collaborazione gratuita di chi scrive, illustra e traduce.<br />

Perché una scuola per sole bimbe? Perché in Afghanistan le bimbe e le donne non hanno<br />

voce,quasi non esistessero.


UNA NOTTE, ALL’OASI<br />

di Anna Bossi<br />

con le illustrazioni di Liliana Carone, Fabio Facchinetti, Anna Linzalone<br />

Ed. TOLBA’ – Matera<br />

Euro 15 con CD<br />

Libro multilingue tradotto in francese e in spagnolo con lo scopo di avvicinare le<br />

culture “altre” e di permettere una lettura condivisa anche a chi non è italiano.<br />

Racconta la storia di due bambini coinvolti nelle gare di cammelli. E’ una narrazione,<br />

ma anche una denuncia di questa pratica che vìola palesemente i diritti dei bambini.<br />

Ogni traduzione è stata illustrata da illustratori differenti che l’hanno proposta<br />

seguendo la propria sensibilità e rendendo la storia particolarmente ricca e varia.Un<br />

CD musicale accompagna la lettura del testo.<br />

L’intero ricavato del libro va a sostenere i progetti per l’infanzia, definita “età<br />

dell’oro”, dell’associazione “Cristiana Casagrande” di Novara. Ciò è reso possibile<br />

dalla collaborazione gratuita di chi scrive, illustra, traduce.<br />

Una storia di bambini, una storia di speranza …


KATAMBICA E IL POZZO DELLE MAGIE<br />

progetto di cooperazione internazionale<br />

storia di Anna Bossi – illustrazioni di Vittoria Facchini<br />

con la partecipazione delle sei classi IV del 3° Circolo Didattico – Novara -<br />

anno scolastico 2009/2010<br />

euro 10<br />

Perché in un villaggio dell’Africa il pozzo è diventato magico? Perché è stato<br />

costruito con lo sforzo collettivo: gli abitanti e i loro amici venuti ad aiutarli si sono<br />

prodigati per arrivare a un risultato importante che è la somma dell’entusiasmo,<br />

delle capacità individuali e della passione di ognuno. Una magia. Ciò che è<br />

importante non passa solo dai soldi: i bambini che hanno lavorato alla stesura delle<br />

storie, non ne posseggono, offrono la fantasia e l’impegno necessari per realizzare<br />

un bel libro la cui vendita servirà alla realizzazione del pozzo. Tradotto in francese.


e)<br />

PROGETTO AVVIATO NELLA MIA<br />

CLASSE 1^ E PROGRAMMATO IN<br />

CONTINUITA’ (dalla classe 1^ alla classe 5^).<br />

GEOGRAFIA DI CLASSE<br />

(percorso interdisciplinare per le elementari dalla 1^ alla 5^)<br />

Questo percorso avrebbe vari scopi:<br />

Creare un clima di accoglienza tra tutti i bambini che vengono ad<br />

affrontare l’ambiente della scuola Primaria e che sicuramente<br />

non si conosceranno tutti in quanto provenienti da scuole<br />

materne diverse<br />

Stimolare la conoscenza anche attraverso la curiosità rispetto<br />

alle differenti zone geografiche di provenienza<br />

Attivare un insegnamento il più possibile vicino alle realtà<br />

culturali dei bambini facendo delle diversità, occasioni di<br />

ricchezza e di varietà combattendo la monotonia – gli stereotipi –<br />

l’indifferenza per ciò che non ci appartiene e che viene usato<br />

come unico strumento di insegnamento (es. in ambito logicomatematico<br />

utilizzare anche nomi stranieri, frutti, semi e oggetti<br />

non esclusivamente italiani approfondendone l’utilità, i materiali<br />

impiegati, i decori e naturalmente il relativo utilizzo)<br />

Scoprire le feste celebrate dalle varie comunità e le religioni<br />

presenti nella classe aderendo anche alle iniziative della<br />

Parrocchia di Galliate riferite alla Festa dei Popoli : Popoli per la<br />

Pace e Pace per i Popoli


Scoprire la tradizione orale per la trasmissione dei saperi e della<br />

saggezza popolare (lavorare sui proverbi: similitudini –<br />

differenze)<br />

Tema del VIAGGIO: spostamento per vedere, conoscere,<br />

cambiare. Su questo tema affontare le emozioni che causa o<br />

regala: dalla nostalgia alla curiosità al timore all’entusiasmo.<br />

Svolgere attività di conversazione, ludiche e di immagine rivolte a<br />

bagagli e valigie: come sono le loro valigie, cosa ci infilano, di<br />

cosa possono fare a meno e di cosa assolutamente no; indagini e<br />

ricerche sui tipi di bagaglio (anche questo percorso può essere<br />

pensato nel corso del quinquennio con valenze e contenuti<br />

diversi).<br />

Il tutto dovrà condurre al conseguimento di un OBIETTIVO<br />

fondamentale: la classe dovrà essere luogo comune e condiviso per<br />

bambini e famiglie attraverso uno sforzo che conduca alla formazione<br />

di una cultura di pace.<br />

CLASSE 1^<br />

Presentazioni: nome con la propria provenienza/origine (es.<br />

Halil: Albania e nome del paese + lingua parlata da lui o solo<br />

in/dalla famiglia)<br />

Disegno di sé tipo “foto tessera”<br />

Applicazione delle foto tessera su carta geografica<br />

(planisfero)<br />

Segnare sulla carta geografica gli eventuali viaggi di<br />

spostamento effettuati per arrivare qui a Galliate e<br />

denominare i luoghi geografici (Paesi – mari … ) e i mezzi di<br />

trasporto utilizzati: scrivere tutto su una tabella a parte da<br />

tenere esposta accanto al planisfero – (tema del<br />

viaggio/bagagli: come mi preparo la valigia?)<br />

Nella presentazione dell’alfabeto ricorrere ai nomi dei bimbi,<br />

a quelli geografici individuati e a tutti gli altri termini ricavati<br />

dalle indagini/conversazioni e usarli quotidianamente<br />

affinché diventino familiari per tutti


CLASSE 2^<br />

Dettati – esercizi – giochi – pensieri con i nomi geografici<br />

individuati<br />

Area logico-matematica: utilizzo di nomi ed elementi non<br />

esclusivamente italiani - GIOCHI (es. Memory con figure e<br />

nomi proposti dai bambini) –<br />

Attività ludiche: “Mi preparo la valigia”, cioè cosa mi sono<br />

portato dal mio Paese o cosa avrei voluto portare? Cosa mi<br />

porto per andare a casa di … Halil? Questo gioco si ripeterà<br />

più volte anche nel corso degli anni poiché ha lo scopo non<br />

solo di potenziare la logica e di sviluppare relazioni e<br />

collegamenti tra le caratteristiche dei vari luoghi e le<br />

rispettive necessità, nonché di esternare l’affettività verso<br />

qualcosa, ma anche di riflettere sulle risorse che ci sono o<br />

mancano a seconda delle zone geografiche.<br />

Area scientifica: attenzione alle caratteristiche delle zone<br />

straniere (fenomeni – vegetali – animali … ) - GIOCHI –<br />

Ed. musicale: ninne nanne, canti e filastrocche ritmate di<br />

varia provenienza<br />

IRC: attività collegate alla Festa dei Popoli<br />

Creare occasioni per parlare di feste/tradizioni dei luoghi<br />

d’origine italiani e no<br />

Percorso musicale riferito alle aree geografiche interessate<br />

(ritmi – suoni – melodie tipici e strumenti tradizionali anche<br />

realizzati dai bambini) *<br />

Percorso artistico: ricerca di quadri – murales – ceramiche a<br />

altre forme decorative per scoprirne le tecniche – i colori – i<br />

motivi decorativi – i soggetti preferiti e le opere più<br />

significative insieme ai loro autori *<br />

L’area linguistico-espressiva sarà sempre presente per<br />

documentare le esperienze e far scrivere i bambini in forma<br />

individuale o collettiva a gruppi misti


Area logico-matematica: utilizzo di nomi ed elementi non<br />

esclusivamente italiani<br />

Attività ludiche: “Mi preparo la valigia”, cioè cosa mi sono<br />

portato dal mio Paese o cosa avrei voluto portare? Cosa mi<br />

porto per andare a casa di … Halil? Questo gioco si ripeterà<br />

più volte anche nel corso degli anni poiché ha lo scopo non<br />

solo di potenziare la logica e di sviluppare relazioni e<br />

collegamenti tra le caratteristiche dei vari luoghi e le<br />

rispettive necessità, nonché di esternare l’affettività verso<br />

qualcosa, ma anche di riflettere sulle risorse che ci sono o<br />

mancano a seconda delle zone geografiche.<br />

Area scientifica: attenzione alle caratteristiche delle zone<br />

straniere (fenomeni – vegetali – animali … )<br />

IRC: attività collegate alla Festa dei Popoli<br />

CLASSI 3^ - 4^ - 5^<br />

Storia: percorso parallelo a quello proposto dai programmi<br />

italiani con aggiunte relative ad altre aree geografiche<br />

(possibilmente ampliare l’attuale programma facendo<br />

riferimento al precedente)<br />

Geografia: percorso parallelo a quello proposto dai<br />

programmi italiani con riferimenti agli ambienti (es.<br />

praterie, savane, deserti … ), agli Stati e Continenti di<br />

riferimento delle aeree geografiche di provenienza degli<br />

alunni della classe<br />

Lingua: proporre letture multilingue per offrire un testo<br />

condiviso ed equamente comprensibile a tutti utile ad<br />

affrontare argomenti da trattare in modo interdisciplinare<br />

Letteratura: brani in prosa e poesie anche di autori<br />

stranieri per far conoscere ad italiani e non, altri autori<br />

letterari<br />

Ricerca dei “modi di dire” nelle varie lingue presenti nella<br />

classe<br />

<strong>Scrittura</strong>: prendendo spunto dagli argomenti<br />

interdisciplinari e interculturali, proporre testi da scrivere<br />

autonomamente con una cadenza settimanale proprio per


incentivare l’abitudine all’esposizione scritta da parte di<br />

tutti favorendone l’appropriazione degli alunni stranieri<br />

Area logico-matematica: utilizzo di nomi ed elementi non<br />

esclusivamente italiani<br />

Attività ludiche: “Mi preparo la valigia”, cioè cosa mi sono<br />

portato dal mio Paese o cosa avrei voluto portare? Cosa mi<br />

porto per andare a casa di … Halil? Questo gioco si ripeterà<br />

più volte anche nel corso degli anni poiché ha lo scopo non<br />

solo di potenziare la logica e di sviluppare relazioni e<br />

collegamenti tra le caratteristiche dei vari luoghi e le<br />

rispettive necessità, nonché di esternare l’affettività verso<br />

qualcosa, ma anche di riflettere sulle risorse che ci sono o<br />

mancano a seconda delle zone geografiche.<br />

Area scientifica: attenzione alle caratteristiche delle zone<br />

estere (fenomeni – vegetali – animali – ed. alimentare … )<br />

IRC: attività collegate alla Festa dei Popoli<br />

*Per entrambi i percorsi (musicale e artistico) impostare una<br />

programmazione sui 5 anni di scuole elementare.<br />

Lingua straniera (INGLESE): atteggiamento di curiosità rivolto<br />

all’opportunità di imparare uno strumento utile al dialogo.<br />

PRODUZIONE FINALE DI OGNI ANNO SCOLASTICO (opzioni)<br />

Giornalino di classe anche su argomenti specifici (es. l’acqua per<br />

le ultime classi)<br />

Manufatti con decorazioni tipiche (es. sottopentola in legno –<br />

piastrelle … )<br />

Spettacolo musicale: coro – danze – musiche con strumenti creati<br />

dai bambini – sui ritmi delle varie aree geografiche<br />

Realizzazione di “cartoline dal mondo”<br />

Foto scattate dai bimbi tra di loro o ritraenti oggetti tipici presenti<br />

nelle loro case<br />

Calendario multietnico<br />

Libretto con raccolta di storie originarie delle varie aree<br />

geografiche rappresentate dai bambini<br />

VASO per il progetto “Fai crescere una storia” (in allegato)


MEMORY di elementi suggeriti dai bambini, riferiti ai loro luoghi di<br />

provenienza (parole italiane, straniere, inglesi – figure di animali,<br />

vegetali … )<br />

VALIGIA (vedi “attività ludiche”: realizzazione di valigie per<br />

differenti destinazioni e scopi)<br />

VERIFICA<br />

Si dovrà notare nell’ atteggiamento tra compagni: la partecipazione, l’<br />

interesse nei confronti dei compagni, l’ apprezzamento per le altre<br />

culture, la mentalità di sentirsi cittadini del pianeta con l’intenzione di<br />

collaborare insieme a progetti comuni senza limiti dettati da alcun tipo<br />

di confine.<br />

Si dovranno somministrare verifiche volte all’accertamento degli<br />

apprendimenti affinché, attraverso le varie attività proposte, vengano<br />

comunque raggiunti tutti gli obiettivi minimi indicati dalla<br />

programmazione didattica.


Progetto<br />

f)<br />

FAI<br />

CRESCERE UNA<br />

STORIA<br />

espressivo, di cittadinanza attiva che muove dalle letture e dai contenuti proposti<br />

ai bambini e ai ragazzi con particolare riferimento ai temi ambientali,<br />

energetici e di integrazione: in rete tra le biblioteche e aperto alle<br />

scuole del territorio.<br />

I bambini scelgono le letture e le dipingono su grossi vasi di terracotta<br />

che andranno a decorare le vie del proprio paese/città.<br />

Qui presentato con proposte per possibili e diverse applicazioni.<br />

Premessa …<br />

2009 - 2010<br />

a cura di<br />

Anna Bossi


GIRANDO PER ZURIGO …<br />

Sono rimasta piacevolmente sorpresa di poter passeggiare accanto a<br />

grossi vasi decorati tutti in modi differenti.<br />

La passeggiata si faceva curiosa e divertente.<br />

Si osservavano i vasi e si scopriva essere opere di artisti che avevano così<br />

decorato la città, in modo originale e colorato.<br />

Ho subito pensato potesse essere uno spunto importabile anche nella<br />

nostra città dando però un taglio che non fosse solo strettamente<br />

artistico, ma anche culturale e legato alla lettura nella scuola.<br />

Da qui è nato spontaneo il rapporto biblioteca – lettura – disegno –<br />

emozioni.<br />

Infatti la biblioteca è, o comunque dovrebbe diventare, un luogo quasi<br />

magico: vi escono storie, laboratori, attimi di benessere e momenti<br />

positivi.<br />

Se la Biblioteca è un luogo speciale, la lettura può davvero emozionare<br />

con il suo incanto narrativo e la voglia di esprimersi anche attraverso il<br />

disegno ne consegue quasi naturalmente.<br />

E il gioco è fatto.<br />

Credo che questa proposta possa davvero essere coinvolgente e lasciare<br />

traccia non solo per le strade, i cortili, i giardini … delle nostre città, ma<br />

anche nel vissuto dei ragazzini che una volta cresciuti potranno indicare i<br />

vasi e dire :<br />

“Questo l’ho fatto con la mia classe …”<br />

“Questo l’ha fatto il mio amico che era più grande o più piccolo di me …”


DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA<br />

RELATIVA A<br />

Zurigo. La città si trasforma in un grande giardino.<br />

ZURIGO E MILANO<br />

Scoprite la nuovissima esposizione “Gartencity Zürich” che rispecchia la vicinanza<br />

alla natura della città con la più alta qualità di vita al mondo. Passeggiando per le vie<br />

delle città scoprite queste opere d’arte in fiore e le proposte illimitate per lo shopping<br />

nei variopinti quartieri di Zurigo. Tutto è a portata di mano, dalla vivace via degli<br />

acquisti Bahnhofstrasse, attraverso l’accogliente flair della città vecchia, che vanta<br />

oltre 2.000 anni di storia, fino ad arrivare sul lungo lago con il suo panorama Alpino<br />

straordinario.


Dal 18 maggio al 19 settembre, Zurigo cambia fisionomia e diventa un museo-giardino all'aperto, esponendo per<br />

vie e piazze 300 enormi vasi trasformati in opere d'arte da artisti internazionali, pezzi unici.<br />

La capitale del cantone omonimo, che si è classificata per la settima volta prima città al mondo per qualità della<br />

vita, conferma l'attenzione delle istituzioni per il benessere dei suoi cittadini e turisti.<br />

Città d'acqua, con le sue 1.200 fontane, il suo lago e fiume, Zurigo offre ogni anno progetti innovativi e arricchisce il<br />

calendario delle proposte per il tempo libero rivolte ad un pubblico di appassionati d'arte, cultori di fotografia e design,<br />

amanti della natura, sportivi e famiglie.<br />

Milano si collega a Gartencity Zürich 2009 con un progetto diventato realtà grazie alla collaborazione con l'Accademia di<br />

Belle Arti di Brera. Un pool di docenti ed artisti, tra cui il direttore Fernando De Filippi hanno interpretato i valori della città<br />

elvetica e li hanno trasferiti su 6 imponenti vasi (150 cm. di altezza per 120 cm. di diametro) che saranno esposti nel<br />

capoluogo lombardo nell'ambito di importanti iniziative rivolte al pubblico tra cui:<br />

“Miart” dal 17 al 20 aprile; nel quartiere storico di Brera durante il fuori Salone del Mobile dal 22 al 26 aprile; “Orticola di<br />

Lombardia” dall’8 al 10 maggio dove sarà presentato un libro e offerto un corso di decorazione su terracotta.<br />

Sul sito, www.zurigoturismo.com/gartencity è illustrato il progetto e l'iter completo dei vasi a Milano con le attività<br />

organizzate, attualmente in fase di ultimazione.<br />

Con l’iniziativa “Gartencity Zürich 2009“, l’unione cittadina di Zurigo porta avanti una lunga tradizione. Dopo le mucche, le<br />

panchine e gli orsacchiotti, provate a immaginarvi Zurigo in un tripudio di piante che fioriscono, crescono e cambiano al<br />

cambiare delle stagioni.<br />

Centinaia di esemplari diversi che caratterizzano l’immagine cittadina all’interno di vasi creativi e fantasiosi, dal centro ai<br />

quartieri periferici, dalla Stazione Centrale all’aeroporto.<br />

****<br />

“Zurigo ha chiuso il 2008 con risultati molto soddisfacenti – commenta Isabella Ignacchiti, responsabile del mercato Italia<br />

- L’anno scorso gli italiani che hanno visitato Zurigo, pernottando per almeno una notte, sono aumentati del 15,1%<br />

rispetto all’anno precedente. Zurigo – continua Ignacchiti – sta conquistando una notevole quota di mercato in confronto<br />

alle altre destinazioni svizzere con un secco 8,9% di italiani che sceglie la nostra città per la propria vacanza.”


“FAI CRESCERE UNA STORIA”<br />

Proposta al Comune di Galliate e Novara e alle Biblioteche del territorio<br />

per le scuole (Materne – Primaria‐ Secondaria di primo grado).<br />

“FAI CRESCERE UNA STORIA”: un progetto che, muovendo dalla lettura,<br />

vuole suggerire buone scelte di testi e condurre a una comunicazione di<br />

essi tra pari, ma anche rivolta a genitori ed educatori attraverso il<br />

linguaggio grafico‐pittorico. La scelta delle letture/storie dovrebbe<br />

anche orientarsi su quei testi meno diffusi, di appartenenza a culture<br />

“altre” e quindi meno conosciuti, ma tuttavia validi anche per gli<br />

argomenti che propongono. Il progetto potrebbe quindi configurarsi<br />

come un’opportunità per farli conoscere. Non ultimo: è un progetto che<br />

può rientrare nell’ambito della partecipazione alla cittadinanza attiva<br />

da parte dei bambini/ragazzi delle scuole, e questo come spiegato di<br />

seguito, inoltre potrebbero scaturire altre iniziative che da qui si<br />

svilupperebbero proprio su segnalazione dei ragazzi stessi. Il progetto<br />

vorrebbe mettere in rete realtà e associazioni del territorio nel tentativo<br />

di creare una sinergia proficua sia a livello educativo che sociale. Nel<br />

2010 ricorreranno: i 90 anni dalla nascita, i 40 dall’assegnazione del<br />

Premio Andersen e il trentennale della morte di Gianni Rodari. Dalla<br />

figura di questo grande scrittore per l’ infanzia, si potrebbe far partire il<br />

progetto “FAI NASCERE UNA STORIA”.<br />

In particolare, all’interno della ormai tradizionale manifestazione<br />

autunnale, “Avventure di carta”, si dedicherebbero un paio di laboratori<br />

alle filastrocche/fiabe di G. Rodari prevedendo la lettura e<br />

successivamente un laboratorio artistico che veda i bambini impegnati<br />

nella decorazione di un vaso per ogni laboratorio, dedicato alla<br />

storia/filastrocca da loro individuata.


Questi vasi, impermeabilizzati a cura del Comune, verranno<br />

successivamente piantumati e infine sistemati stabilmente nel giardinetto<br />

della Biblioteca. Tale laboratorio potrebbe essere aperto anche ai<br />

bambini/ragazzi dei paesi che aderiranno a tale progetto così da aprire<br />

con Rodari quest’iniziativa che coniuga lettura, fantasia, poesia ed<br />

espressività artistica. Meglio se questi laboratori si attuassero presso<br />

ognuna delle biblioteche dei Paesi che eventualmente aderiranno.<br />

L’attuazione operativa della proposta potrà essere allargata alle scuole<br />

del proprio territorio, invitandole al prestito in Biblioteca per leggere<br />

storie e/o libri in classe, a scegliere il testo che li ha maggiormente<br />

emozionati e quindi procedere alla decorazione di un vaso (1 per ogni<br />

classe) da dedicare appunto alla storia o al libro che si è preferito. Non<br />

sarà necessaria un’adesione a tappeto: meglio un’adesione di qualità che<br />

risulterà dunque interessante centrando lo scopo del progetto.<br />

Anche questi vasi verranno successivamente impermeabilizzati,<br />

piantumati e sistemati in giro per la città, ognuno con una targhettina<br />

riportante titolo‐ autore‐editore della storia prescelta + la classe che l’ha<br />

raffigurata e l’anno, oppure con indicati questi dati direttamente<br />

all’interno delle decorazioni sul vaso.<br />

Questa attività andrebbe ad assolvere vari obiettivi:<br />

promozione della lettura in collaborazione con la Biblioteca che<br />

fornirebbe l’animazione se richiesta<br />

veicolazione delle letture maggiormente gradite, il che indurrebbe i<br />

bambini/ragazzi ad avvicinarsi ad esse e a scambiarsi i pareri in<br />

merito<br />

veicolazione di letture meno note, ma degne di essere conosciute (si<br />

suggerirà una bibliografia con titoli alternativi che potrebbero<br />

essere letti in classe e quindi presi in considerazione)


attività artistica con promozione dell’arte e della decorazione<br />

tipiche delle varie zone geografiche<br />

educazione alla cittadinanza attiva: i bambini svilupperebbero<br />

un’affettività duplice legata alla lettura e alla città abbellita con le<br />

loro scelte e la loro creatività.<br />

Ogni classe indicherà alla Biblioteca di appartenenza, tre scelte in ordine<br />

di gradimento, questo con lo scopo di evitare eventuali doppioni e offrire<br />

uno scenario di letture suggerite che sia il più ampio possibile.<br />

Per questa attività sarebbe interessante nonché auspicabile, richiedere la<br />

partecipazione di artisti locali e non che decorerebbero un racconto al<br />

quale abbiano partecipato come illustratori o un testo a loro scelta.<br />

La verifica di tale proposta starebbe nella ricaduta sul territorio:<br />

abbellimento della città<br />

accrescimento dell’attività di lettura<br />

ricerca grafico‐pittorica per favorire l’espressività attraverso forme<br />

differenti da quelle strettamente curriculari<br />

coinvolgimento dei bambini/ragazzi che presentano spiccate abilità<br />

artistiche.<br />

Questa proposta potrebbe concludersi:<br />

in primavera con un evento di inaugurazione itinerante per la città,<br />

nel quale vengano coinvolti artisti di strada e/o gruppi di alunni che<br />

si occuperebbero di illustrare il proprio lavoro e le proprie scelte<br />

attraverso una “visita guidata” per le strade e i giardini dove


saranno stati posizionati i vasi, e altri gruppi di ragazzi che<br />

organizzino un intrattenimento a cura degli insegnanti di educazione<br />

musicale. Dunque: spiegazione, lettura di una pagina scelta, musica<br />

se si dovesse invece prevedere l’evento prima di Natale, nei vasi<br />

potrebbero essere posizionati alberelli con decori natalizi che<br />

verrebbero quindi affidati ai negozi del Centro cittadino quale<br />

addobbo energeticamente non dispendioso. Solo in primavera si<br />

potrà procedere invece con l’inaugurazione itinerante per il Paese<br />

con eventuali scambi di visite tra i Comuni aderenti al progetto “FAI<br />

NASCERE UNA STORIA”.<br />

Esempi di vasi<br />

dovrebbero essere alti metri 1 / 1, 20<br />

la forma tondeggiante, ma anche squadrata può andar bene<br />

materiale: cotto – alluminio – zinco – resina chiara (il cotto però è poco<br />

maneggevole per i piccoli e rischia di rompersi, inoltre è parecchio<br />

costoso)


Nei vasi di potrebbero piantumare per Natale: alberi sintetici (quindi riciclabili ogni anno) o alberi<br />

presi all’IKEA con la formula della restituzione così che risulterebbero a costo “zero” trasporto a<br />

parte a cura del Comune che dovrebbe comunque provvedere all’impermeabilizzazione dei vasi<br />

dipinti. In primavera: altre essenze anche con la consulenza e/o la sponsorizzazione di vivaisti.<br />

Per le BIBLIOTECHE del territorio e in rete con Galliate per il Progetto “Nati per<br />

leggere”<br />

Inviare il progetto così come preparato: documentazione dei VASI utilizzati a<br />

Zurigo, presentazione del progetto, esempi di VASI.<br />

Dare la disponibilità per un incontro preliminare tra tutte le realtà aderenti.<br />

Disponibilità a creare il progetto in modo che sia in rete con tutti.<br />

Incontri in itinere e di programmazione degli eventi con pubblicizzazione<br />

comune.<br />

Valutare la possibilità e /o la necessità di fornire un elenco di libri adatti alle<br />

varie fasce d’età, tra i quali invitare le classi aderenti ad una scelta. In questo<br />

elenco si avrà cura di fornire un ventaglio di proposte che servano anche a<br />

presentare testi validi, ma poco conosciuti. Questo per favorire contenuti,<br />

autori di testi e immagini che non siano solo italiani. Nel dare l’accoglimento<br />

ufficiale alla scelta operata, la Biblioteca cercherà di evitare doppioni sia di<br />

titoli che di autori almeno all’interno del proprio Paese. Le Biblioteche si


consulteranno e si terranno costantemente aggiornate sull’andamento delle<br />

attività proposte.<br />

“FAI CRESCERE UNA STORIA”<br />

Proposta al Comune di Vanzone e frazioni (ampliabile e proponibile<br />

anche ad altri Comuni della Valle) per le scuole del territorio (Materne –<br />

Primaria‐ Secondaria di primo grado) e ad artisti locali.<br />

“FAI CRESCERE UNA STORIA”: un progetto che, muovendo dalla lettura,<br />

vuole suggerire buone scelte di testi e condurre a una comunicazione di<br />

essi tra pari, ma anche rivolta a genitori ed educatori attraverso il<br />

linguaggio grafico‐pittorico. La scelta delle letture/storie dovrebbe<br />

anche orientarsi su quei testi meno diffusi, di appartenenza a culture<br />

“altre” e quindi meno conosciuti, ma tuttavia validi anche per gli<br />

argomenti che propongono. Il progetto potrebbe quindi configurarsi<br />

come un’opportunità per farli conoscere. Non ultimo: è un progetto che<br />

può rientrare nell’ambito della partecipazione alla cittadinanza attiva<br />

da parte dei bambini/ragazzi delle scuole, e questo come spiegato di<br />

seguito, inoltre potrebbero scaturire altre iniziative che da qui si<br />

svilupperebbero proprio su segnalazione dei ragazzi stessi. Il progetto<br />

vorrebbe mettere in rete realtà e associazioni del territorio nel tentativo<br />

di creare una sinergia proficua sia a livello educativo che sociale.


In avvio d’anno scolastico (2010/2011) il Comune potrebbe lanciare<br />

questa proposta alle scuole del paese (infanzia, primaria, secondaria di<br />

primo grado) invitandole ad aderire e quindi a leggere e a scegliere un<br />

libro o un racconto che poi la propria classe provvederà ad illustrare su un<br />

vaso. I libri dovrebbero configurarsi fra quelli a contenuto locale (storie,<br />

leggende … dell’Ossola) oppure che presentino argomenti relativi ad<br />

“acqua – rifiuti – diritti – aree geografiche disagiate quali ad es. l’Africa …”<br />

così da realizzare un’attività didattica interdisciplinare che attraverso la<br />

lettura approfondisca unità didattiche ricorrendo anche all’iniziativa<br />

artistico‐espressiva qui descritta. La proposta potrà essere estesa anche<br />

agli abitanti di Vanzone e frazioni così da creare una sinergia tra scolastico<br />

e cittadino volta all’apprezzamento della lettura in uno sforzo comune per<br />

approfondire insieme tematiche importanti. Tale attività potrà<br />

concludersi all’inizio del mese di Dicembre (poiché uno degli scopi<br />

sarebbe quello di piantumare i vasi con alberelli natalizi che andrebbero<br />

ad abbellire e ad addobbare i negozi e gli angoli del paese) oppure verso<br />

la conclusione dell’a/s pensando ad un evento che veda protagonisti la<br />

Scuola e il Territorio (se il progetto venisse attuato su più Paesi, l’evento<br />

si proporrebbe itinerante). L’evento potrebbe, anzi forse dovrebbe, esser<br />

riproposto nel periodo estivo a scopo culturale e turistico e sempre a cura<br />

dei ragazzi e della cittadinanza. Il Comune provvederà all’acquisto ed<br />

all’impermeabilizzazione dei suddetti vasi.<br />

Se fosse possibile accedere a un fondo di libri presenti nella ex‐biblioteca<br />

della Comunità Montana, lo si potrebbe, anche solo parzialmente, dare in<br />

prestito alle scuole affinché possano attingere ai libri per la lettura nelle<br />

varie classi. Le classi, quindi, sceglieranno il testo che ha maggiormente<br />

emozionato i bambini e i ragazzi e procederanno infine alla decorazione di<br />

un vaso (1 per ogni classe) da dedicare appunto alla storia o al libro che si<br />

è preferito.<br />

Ad ogni vaso verrà applicata una targhettina riportante titolo‐autore‐<br />

editore della storia prescelta e questo per stimolare la lettura di quella


storia anche negli altri bambini e ragazzi; in alternativa, questi dati<br />

potranno esser inseriti direttamente tra le decorazioni sul vaso.<br />

Un’opzione aggiuntiva potrebbe essere quella di decorare non solo alcuni<br />

vasi, ma anche dei campanacci: elementi tipici e caratterizzanti della zona<br />

montana alpina. Ogni famiglia o comunque tutti coloro che lo desiderano<br />

potrebbero partecipare alla decorazione di un campanaccio (che<br />

resterebbe di proprietà personale) da esporre fuori dalla propria<br />

abitazione e che servirebbe da decorazione cittadina nei vari periodi<br />

dell’anno e soprattutto nei mesi di maggior turismo. Si potrebbero creare<br />

gruppi artistici guidati da esperti che organizzerebbero gli adulti ed<br />

eventualmente anche gruppi per bambini che aggiungerebbero elementi<br />

a quelli preparati con la propria classe. Anche per quest’iniziativa si<br />

partirebbe sempre dalla lettura come per i vasi; in alternativa i<br />

campanacci potrebbero venir decorati con elementi artistici delle varie<br />

aree del Mondo (ricerca da effettuarsi) e con elementi raffiguranti tipicità<br />

locali (antiche coltivazioni, lavatoi, funghi, animali …). Il Comune potrebbe<br />

provvedere all’acquisto di campanacci per incentivare anche chi non ne<br />

possedesse di personali elaborando un invito con una proposta specifica<br />

rivolta alla cittadinanza e ai villeggianti.<br />

Queste attività andrebbero ad assolvere vari obiettivi:<br />

promozione della lettura<br />

veicolazione delle letture maggiormente gradite, il che indurrebbe i<br />

bambini e i ragazzi ad avvicinarsi ad esse e a scambiarsi i pareri in<br />

merito<br />

attività artistica<br />

approfondimenti tematici<br />

inserimento dell’esperienza nel progetto regionale cofinanziato<br />

dalla UE : “Des Alpes au Sahel”


educazione alla cittadinanza attiva: i bambini svilupperebbero<br />

un’affettività duplice legata alla lettura e al paese e sue frazioni,<br />

abbelliti anche con la loro creatività.<br />

Ogni classe indicherà, ad un referente di questo progetto, tre scelte in<br />

ordine di gradimento con lo scopo di evitare eventuali doppioni e offrire<br />

uno scenario di letture che sia il più ampio possibile.<br />

Per questa attività sarebbe interessante, nonché auspicabile, richiedere la<br />

partecipazione di artisti locali che decorerebbero un racconto al quale<br />

abbiano partecipato come illustratori o un testo a loro scelta (anche libri<br />

del proprio territorio: cioè le Alpi).<br />

La Verifica di tale proposta starebbe nella ricaduta sul territorio:<br />

abbellimento di Vanzone e sue frazioni (più eventuali altri Comuni)<br />

successivo riutilizzo di tali vasi per altre iniziative locali<br />

accrescimento dell’attività di lettura<br />

ricerca grafico‐pittorica per favorire l’espressività attraverso forme<br />

differenti da quelle strettamente curriculari<br />

coinvolgimento di bambini e ragazzi in un’iniziativa cittadina<br />

volendo: proporre lo scatto di fotografie con i vasi e i campanacci<br />

inseriti negli angoli del paese e quindi operare una scelta di alcune<br />

di esse da mettere in produzione per rinnovare il catalogo esistente<br />

già da parecchi anni o realizzare un calendario.<br />

La proposta in oggetto potrebbe concludersi con un evento di<br />

inaugurazione nelle sale comunali o, ancor meglio, itinerante per i luoghi<br />

destinati ad ospitare i vasi e i campanacci. Si potrebbe anche pensare ad


un coinvolgimento di artisti di strada che con gruppi di alunni, si<br />

occuperebbero di intrattenere e di illustrare il proprio lavoro e le proprie<br />

scelte attraverso una “visita guidata” per le strade e i giardini (dove<br />

saranno stati posizionati i vasi e i campanacci) integrando con la lettura di<br />

pagine tratte dai libri; altri gruppi di ragazzi potrebbero organizzare un<br />

intrattenimento a cura degli insegnanti di educazione musicale. Si<br />

potrebbe invitare la banda per un accompagnamento musicale. Se<br />

l’ostacolo fossero le condizioni meteorologiche che nel periodo invernale<br />

potrebbero ostacolare la buona riuscita di questa fase conclusiva<br />

all’aperto, la si potrebbe rimandare di qualche mese sotto forma di “festa<br />

di primavera” rinnovando le essenze nei vasi, oppure pensare ad un<br />

evento nel periodo estivo inserendolo nel programma di intrattenimento<br />

turistico.<br />

Naturalmente si potrebbe anche proporre un CONCORSO che vada a<br />

premiare, con materiale scolastico, l’ opera maggiormente meritoria: una<br />

per ogni ordine di scuola, secondo il giudizio insindacabile di una giuria<br />

scelta dall’Amministrazione Comunale.<br />

La GIURIA dovrà essere composta da un numero dispari di componenti,<br />

tra i quali il Presidente nella persona del Sindaco o dell’Assessore alla<br />

Cultura, e inoltre si potrebbe pensare a: un artista o un fotografo, uno<br />

scrittore, un editore (che potrebbe anche documentare l’iniziativa‐evento<br />

con una piccola pubblicazione poi utilizzabile come promozione turistica),<br />

un insegnante non coinvolto nel concorso e quindi di un altro paese o<br />

valle, un commerciante, un villeggiante …<br />

In sede di attribuzione dei premi, occorrerà redigere il verbale della<br />

seduta con le motivazioni che hanno condotto alle scelte.


Nel momento della premiazione (che potrà essere in Comune piuttosto<br />

che nel corso dell’inaugurazione) si farà intervenire la stampa locale per<br />

dare maggior visibilità al lavoro delle scuole e all’iniziativa stessa.<br />

I PREMI – decidendo anticipatamente il valore che si vuol impegnare per<br />

gli acquisti, io proporrei le seguenti alternative (differenziabili a seconda<br />

delle scuole):<br />

materiale di consumo (tempere, pennarelli, fogli, carte colorate,<br />

tessere per mosaici ….)<br />

un buono acquisti presso una cartoleria<br />

libri per la biblioteca di classe<br />

un buono libri spendibile presso una libreria<br />

Spese del Comune: vasi, impermeabilizzazione, premi, eventuale<br />

targhetta con titolo (volendo le classi potrebbero inserire già nel dipinto:<br />

titolo / autore / classe / anno scolastico) …, cartoline, calendario con gli<br />

scatti che ritraggono gli angoli del paese così arredati, essenze per i vasi,<br />

rinfresco inaugurazione (rientrabile anche tra le iniziative natalizie se<br />

fatto a dicembre), eventuale intervento di artisti di strada, eventuale<br />

rimborso spese per qualche componente della Giuria che dovesse venire<br />

da fuori valle.<br />

Si potrebbe richiede l’intervento di sponsor.<br />

Personalmente offro :<br />

aiuto organizzativo<br />

bibliografia<br />

alcuni libri in dotazione perenne che potrebbero essere utilizzati<br />

dalle classi


inserimento dell’esperienza nella proposta più ampia “FAI CRESCERE<br />

UNA STORIA” che coinvolge anche altre realtà (con le quali ci si<br />

potrà mettere in rete) e che verrà inserita nel progetto regionale<br />

cofinanziato dalla UE : “Des Alpes au Sahel”<br />

pubblicizzazione attraverso articoli e stampa<br />

collaborazione per la realizzazione di un fascicolo sull’esperienza<br />

presenza, se richiesta, ad eventuali incontri e all’inaugurazione.<br />

La proposta del progetto potrebbe essere estesa alla Valle o ad altre<br />

comunità dell’Ossola, e riproposta negli anni.<br />

Se si decidesse di introdurre anche “i campanacci” come variante per<br />

caratterizzare la tipicità del luogo, il titolo del progetto si potrebbe<br />

modificare in “FAI CRESCERE UNA STORIA: in armonia tra letture,<br />

immagini, ritmi e suoni”.<br />

Questo progetto è stato proposto in diverse realtà scolastiche<br />

sempre in accordo col Comune per la copertura della spesa dei<br />

vasi.<br />

Verrà attuato nel corso dell’anno scolastico 2010/2011.

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