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ifattisr#gmail.com - tipografia - I fatti della domenica

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SETTIMANALE<br />

DI POLITICA<br />

E COSTUME<br />

Autorizzazione del tribunale<br />

di Siracusa n.2/2003<br />

diretto da Salvo Benanti<br />

Telefono 0931412883. Email: i<strong>fatti</strong>sr@gmail.<strong>com</strong> - <strong>tipografia</strong> LegoPrint srl<br />

Anno 24<br />

Spedizione in<br />

abbonamento postale<br />

Pubblicità inferiore al 70 %<br />

€ 0,50<br />

FONDATO NEL 1988<br />

N° 6/2012<br />

Domenica 12 febbraio 2012<br />

Gianni “licenzia” Visentin<br />

Il sindaco con Fli, Bellucci e Bufardeci “fa fuori” il candidato del Pid a<br />

presidente dei revisori dei conti. Nessuna reazione ufficiale ma i segnali...<br />

Riceviamo dall’ufficio<br />

stampa del Comune e<br />

pubblichiamo:<br />

Giovanni Di Mauro,<br />

nella veste di presidente,<br />

Maria Grillo e<br />

Gioacchino Sapienza<br />

sono i tre nuovi <strong>com</strong>ponenti<br />

del collegio dei<br />

revisori dei conti. Sono<br />

stati eletti ieri sera, a<br />

scrutinio segreto, dal<br />

consiglio <strong>com</strong>unale al<br />

termine di due votazioni.<br />

Di Mauro e Grillo<br />

hanno riportato 10 voti,<br />

otto le preferenze<br />

p e r S a p i e n z a .<br />

L’elezione ha visto in<br />

corsa, per la carica di<br />

presidente, anche Giuseppe<br />

Liberto che si è fermato a<br />

sette voti. Nelle prima votazione<br />

le preferenze erano<br />

state così distribuite: per la<br />

carica di presidente, 8 voti<br />

Liberto e 1 Sapienza; <strong>com</strong>e<br />

<strong>com</strong>ponenti, 10 Grillo, 8 Di<br />

Mauro e 8 Sapienza.<br />

Prima <strong>della</strong> seconda consultazione<br />

c’è stata una sospensione<br />

di dieci minuti chiesta dal<br />

consigliere Giancarlo Lo<br />

Manto.<br />

**<br />

Il Consiglio Comunale ha fatto<br />

fuori Peppe Liberto, storico<br />

amico di Pippo Gianni, da<br />

presidente del collegio dei<br />

revisori. L’operazione<br />

“revisori dei conti” sembra<br />

sia stata pilotata da Visentin,<br />

Bellucci, Bufardeci e<br />

Granata (che da tempo ormai,<br />

<strong>com</strong>e hanno scritto “I<br />

Fatti” in occasione<br />

dell’evento “Luci a Siracu-<br />

sa”, si muove<br />

in piena intesa<br />

con Visentin).<br />

Ognuno<br />

si porta a casa<br />

il “suo”<br />

revisore in un<br />

sapiente gioco<br />

di preferenze,<br />

fuori<br />

dal gioco risulta<br />

Pippo<br />

Gianni. Eppure<br />

Pippo<br />

Gianni ed i<br />

suoi consiglieri<strong>com</strong>unali<br />

sono<br />

quelli che<br />

tengono in<br />

piedi l’amministrazione<br />

Visentin, se i numeri non<br />

sono una opinione. E se<br />

Pippo Gianni reagisse politicamente<br />

cosa resterebbe<br />

dell’amministrazione<br />

Visentin e dello stesso Visentin?Praticamente<br />

nulla,<br />

saremmo già allo sciogli-<br />

Granata difende<br />

il “canile lager”<br />

Fabio Granata vota in Parlamento<br />

a favore del canile lager<br />

denunciato da Striscia la notizia<br />

e sul web si scatena un finimondo.<br />

Gli animalisti sono<br />

indignati e il deputato siracusano<br />

parla di <strong>com</strong>plotto negando<br />

il suo voto che invece<br />

c‟è stato. A PAGINA 4<br />

mento anticipato del Consiglio<br />

Comunale ed a nuove<br />

elezioni <strong>com</strong>unali a Giugno<br />

2012, con un anno di anticipo.<br />

Per un revisore? No,<br />

per un atteggiamento “a<br />

scavalco” non più tollerabile<br />

perché da l’idea di un<br />

“centro decisionale” al Comune<br />

dove fanno parte pez-<br />

zi <strong>della</strong> minoranza e dove<br />

sono fuori pezzi <strong>della</strong> maggioranza.<br />

Perché Gianni,<br />

sempre corretto nei rapporti<br />

all’interno <strong>della</strong> maggioranza,<br />

non dovrebbe prenderne<br />

atto e <strong>com</strong>portarsi<br />

alla sua maniera?. Gianni<br />

caccia Visentin? Possibile,<br />

anzi molto probabile.<br />

Chiarezza su Ex Spero e Luci<br />

Onorevole Pippo Gianni, in questi giorni<br />

si discute molto di porti turistici e in<br />

particolare del progetto Ex Spero su cui<br />

peraltro a quanto pare la maggioranza<br />

al Comune, di cui il Pid fa parte, sarebbe<br />

ben disposta. Il sindaco Visentin è in<strong>fatti</strong><br />

intervenuto alla Camera di <strong>com</strong>mercio<br />

dicendo la sua disponibilità<br />

Beh, debbo pensare che se Visentin ha dato<br />

la sua disponibilità alla Camera di Commercio<br />

per l’ex Spero lo abbia fatto a titolo<br />

personale e non <strong>com</strong>e capo<br />

dell’amministrazione che <strong>com</strong>e Pid abbiamo<br />

contribuito a formare.<br />

Insomma, non condividi quello che detto<br />

Visentin?<br />

Non condivido e nemmeno sono contrario<br />

alle affermazioni fatte dal sindaco.<br />

In altre parole?<br />

Non conosco nel merito il progetto e penso<br />

che le <strong>com</strong>missioni consiliari <strong>com</strong>petenti<br />

prima e il Consiglio <strong>com</strong>unale dopo debbono<br />

fare gli opportuni approfondimenti prima<br />

di poter affermare di essere favorevoli o contrari.<br />

Una fuga in avanti di Visentin?<br />

Ha detto la sua opinione, è libero di farlo, senza per questo<br />

impegnare la maggioranza e i partiti che ne fanno parte.<br />

Insomma, voglio dire che ci sono troppe cose in questi ultimi<br />

mesi che possono essere interpretate <strong>com</strong>e fughe in<br />

avanti…<br />

Ad esempio?<br />

Ad esempio anche Luci a Siracusa. Ho letto le<br />

critiche e le proteste diffuse di tantissimi siracusani<br />

su questa spesa che si avvicina al milione<br />

di euro, proteste che condivido nello<br />

spirito e nella sostanza, e anche in questa occasione<br />

sono costretto a prendere atto che ci<br />

sono molti atti discrezionali del primo cittadino..<br />

Ma tu <strong>com</strong>e Pid hai una valanga di assessori<br />

in Giunta<br />

E che vuol dire? Da quello che ho potuto apprendere<br />

tutta questa vicenda è stata gestita<br />

esternamente all’amministrazione che tuttavia<br />

per iniziativa esclusiva del sindaco ha pensato<br />

bene di dare copertura e di mettere a disposizione<br />

gratuitamente le strutture di proprietà<br />

<strong>com</strong>unale. C’è qualcosa che non quadra.<br />

E allora?<br />

Allora è mia ferma intenzione di convocare<br />

davanti alla <strong>com</strong>missione cultura del Parlamento<br />

tutti gli attori di questa vicenda su cui,<br />

se ho letto bene, c’è anche una interrogazione di Marziano<br />

finita sulle pagine di Repubblica. Su Luci si deve fare chiarezza<br />

e distinguere le responsabilità.<br />

Comunale a +2414 TeatroVerga +2521 Via Crispi +1978<br />

Ce la faranno a riaprire il teatro? Non ce la faranno, non Cari consiglieri provinciali che ne facciamo del Verga? Cari consiglieri <strong>com</strong>unali che ne facciamo di via Crispi?


Parola<br />

di<br />

Carlo<br />

Il Cimitero <strong>della</strong> vergogna<br />

Si parla da anni di una struttura nuova, con aree di<br />

parcheggio adeguate, pulizia, verde e soprattutto le<br />

necessarie garanzie igienico-sanitarie<br />

E’ vero:<br />

Non siamo<br />

una città<br />

civile<br />

Ha ragione De Benedictis non<br />

siamo una città civile. Non lo<br />

siamo per tante ragioni, ma<br />

non lo siamo in particolare sul<br />

cimitero. Quello esistente è<br />

arrangiato, con palazzine che<br />

sono un disdoro per chi vi è<br />

tumulato e per i parenti che<br />

vanno in visita. Sono arrangiate<br />

le condizioni igienico<br />

sanitarie di gran parte del cimitero,<br />

quello vecchio e quello<br />

nuovo. Si è parlato per anni e<br />

anni <strong>della</strong> necessità di costruire<br />

un nuovo cimitero, in una<br />

zona che non sia centrale <strong>com</strong>e<br />

quella di oggi. Un cimitero<br />

che possa essere visitato con<br />

serenità, senza problemi di<br />

traffico. Un cimitero curato,<br />

ricco di verde, pulito. Degno<br />

appunto di una città civile.<br />

"MARRIVODDU"<br />

Un cammeo di Aldo Formosa sullo<br />

splendore del Carnevale siracusano<br />

Reminiscenze, riferimenti storici, inedite occasioni di divertite presenze in questo illuminante squarcio di siracusanità in<br />

un cammeo a firma di Aldo Formosa che pubblichiamo qui di seguito. Ecco il testo:<br />

Rischiando retorica e nostalgia, un "cappelletto" sul Carnevale siracusano "<strong>com</strong>'era" si può fare. Affacciato su via Rodi,<br />

appena bambino, guardavo i carri affollati di mascherine che si preparavano al gioioso corteo. Me ne ricordo uno, bellissimo:<br />

l'Airone.<br />

Nel mio "m'arrivòddu" c'è ora la meraviglia di avere vissuto giornate dai momenti umanamente migliori: e non potevo saperlo.<br />

Persino il Carnevale, coi suoi prepotenti risvolti sociologici, oggi a Siracusa suscita - ben oltre le luminarie<br />

dell'avvenimento pagano - occasione di rammarico.<br />

I nuovi dei che governano queste nostre calamitose giornate non consentono più - e c'è anche una sorta di grottesca giustizia<br />

in questo - di rivivere le tradizioni, i valori, i sentimenti, le francescane allegrie...<br />

"M'arrivòddu": ci si divertiva con poco, con la ingenuità dei buoni sentimenti.<br />

Ho reminiscenze in technicolor di avventurose mascherate vissute con tanta fantasia e pochi mezzi.<br />

Indagare nell'habitat dove oggi il Carnevale celebra i suoi farneticanti riti di apparente e irraggiungibile felicità, tra una fauna<br />

alla assatanata ricerca dell'iperbole, significa rimestare nel torbido <strong>com</strong>e si può fare anche nelle pagine di cronaca nera:<br />

abissale divario con altri momenti, con altra gente, che al massimo poteva vivere occasioni di cronaca rosa.<br />

Ecco: la nostalgia in agguato.<br />

Vabbe'. Un "cappelletto" deve avere misure non brevi e nemmeno lunghe. Questo può anche finire qui.<br />

a cura di Carlo Arribas<br />

“Come è nello stile di questa Amministrazione, tutto rimane<br />

fermo e il cimitero non viene sottratto ad una strategia<br />

dell’inconcludenza che progressivamente sta diffondendo il<br />

degrado nella nostra città”. Così il consigliere <strong>com</strong>unale del<br />

Pd, Riccardo De Benedictis denuncia l’immobilismo <strong>della</strong><br />

giunta Visentin, in particolare sulle condizioni del cimitero<br />

di contrada Fusco. De Benedictis, nel merito, parla di<br />

“innumerevoli tombe devastate, impianti elettrici privi di<br />

manutenzione con fili scoperti, camminamenti dei campi di<br />

inumazione irregolari e sconnessi, calcinacci e pezzi di lapidi<br />

sparsi un po’ ovunque, cordoli dei marciapiedi divelti,<br />

presenza di erbacce spontanee e mancanza di pulizia per la<br />

quale evidentemente non sono sufficienti 1000 euro al giorno.<br />

Insomma una città nella città totalmente abbandonata a<br />

se stessa”.<br />

Di fronte a questa situazione squallida quanto inquietante,<br />

sempre a dire del consigliere, c’è un atteggiamento distratto<br />

e rassegnato di chi amministra. “Per l’Amministrazione Comunale<br />

– sostiene ancora De Benedictis - gli interventi di<br />

riqualificazione del cimitero sono inseriti nel lunghissimo<br />

elenco delle priorità. Un impegno chiaro e preciso, assunto prontamente con l’inserimento<br />

nel bilancio di previsione di 20.000 euro per il ripristino dei percorsi dei campi di inumazione,<br />

un importo esiguo svanito nel giro di poche ore dall’approvazione del bilancio stesso,<br />

a cui va aggiunta la somma irrisoria di 3.000 euro che ogni anno il Comune ricava dagli<br />

oltre 25.000 utenti per il costo di esercizio delle lampade votive. Il cimitero offre uno<br />

scenario vergognoso di sé e necessita di interventi mirati e puntuali. Spero che nel prossimo<br />

bilancio di previsione l’Amministrazione Comunale non si sottragga dalla urgente necessità<br />

di inserire le somme adeguate al ripristino e agli indifferibili interventi di riqualificazione”.<br />

Claudio Benanti<br />

2<br />

Domenica 12 febbraio 2012<br />

Ticket: ecco<br />

le nuove regole<br />

Da gennaio 2012 sono cambiate le regole per ottenere<br />

l’esenzione dalla quota di partecipazione alla spesa sanitaria,<br />

il cosiddetto ticket, per condizione economica. I medici di<br />

medicina generale e i pediatri di libera scelta utilizzeranno<br />

uno specifico elenco telematico per riportare sulle ricette la<br />

condizione di esenzione da reddito dei propri assistiti. Pertanto,<br />

gli assistiti che godono di tali esenzioni, dovranno verificare<br />

la presenza del proprio nominativo nell’elenco in possesso<br />

dei medici presso il proprio medico curante o presso gli<br />

sportelli dell’Asp di Siracusa. Coloro che non sono inseriti<br />

negli elenchi, ma che <strong>com</strong>unque ritengono di possedere i requisiti,<br />

dovranno rivolgersi agli sportelli distrettuali dell’Asp<br />

muniti <strong>della</strong> propria tessera sanitaria per essere inseriti negli<br />

elenchi e ricevere il relativo documento di esenzione.<br />

Nell’attuale fase transitoria, da oggi al 30 aprile prossimo, gli<br />

assistiti che ritengono di averne diritto potranno ricorrere<br />

all’autocertificazione apponendo la propria firma e codice di<br />

esenzione nell’apposito spazio nella parte anteriore <strong>della</strong> ricetta.Nei<br />

locali del coordinamento territoriale dell’Asp di Siracusa,<br />

si è svolto un incontro con i rappresentanti di tutti i<br />

CAF <strong>della</strong> provincia, presenti anche i rappresentanti delle<br />

organizzazioni sindacali dei medici, al fine di individuare un<br />

percorso condiviso per potenziare la rete informativa e di assistenza<br />

nei confronti dei cittadini su tale argomento.<br />

All’incontro hanno preso parte per l’Azienda i coordinatori<br />

sanitario e amministrativo rispettivamente Anselmo Madeddu<br />

e Vincenzo Bastante, il responsabile dei sistemi informativi<br />

Nuccio Quercio, i referenti dei Distretti sanitari, degli<br />

Affari Generali e dell’Ufficio relazioni con il pubblico.<br />

E’ stata convenuta una convenzione tra l’Asp di Siracusa e i<br />

Caf, i quali mettono a disposizione i propri sportelli al fine di<br />

fornire attività di assistenza e consulenza in ordine al nuovo<br />

sistema per accedere all’esenzione dalla quota di partecipazione<br />

alla spesa sanitaria per condizione economica a seguito<br />

dell’entrata in vigore <strong>della</strong> legge 21 dicembre 2011 che ha<br />

modificato i criteri di individuazione dei beneficiari <strong>della</strong> esenzione<br />

alla <strong>com</strong>partecipazione alla spesa sanitaria.<br />

Poiché il nuovo sistema andrà a regime dal prossimo primo<br />

maggio e in questa fase transitoria è sufficiente<br />

l’autocertificazione dell’assistito apponendo firma e codice<br />

sulla ricetta rossa, la direzione aziendale invita i cittadini a<br />

non riversarsi in massa agli sportelli aziendali distrettuali, in<br />

questi giorni presi <strong>com</strong>prensibilmente d’assalto, rivolgendosi,<br />

a partire dal primo febbraio prossimo, anche agli sportelli Caf<br />

per ottenere informazioni circa l’appartenenza o meno tra i<br />

soggetti beneficiari dell’esenzione rientranti nelle quattro categorie<br />

contemplate nella nuova normativa. La nuova normativa<br />

individua <strong>com</strong>e beneficiari del ticket per la farmaceutica<br />

e la specialistica ambulatoriale, in sostituzione dell’ISEE, le<br />

seguenti categorie:<br />

E01 – soggetti di età inferiore a 6 anni o superiore a 65 appartenenti<br />

ad un nucleo familiare con reddito <strong>com</strong>plessivo<br />

non superiore a 36.151,98 euro;<br />

E02 – disoccupati e loro familiari a carico appartenenti ad un<br />

nucleo familiare con un reddito <strong>com</strong>plessivo inferiore ad<br />

8.263,31 euro, incrementato fino a 11,362,05 euro in presenza<br />

del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni<br />

figlio a carico;<br />

E03 – titolari di assegno sociale e loro familiari a carico;<br />

E04 – titolari di pensione al minimo di età superiore a 60 anni<br />

e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare<br />

con reddito <strong>com</strong>plessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato<br />

fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione<br />

di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.<br />

Ulteriori dettagli sono pubblicati nel portale aziendale<br />

all’indirizzo www.asp.sr.it.<br />

A SIRACUSA PPI E GUARDIA MEDICA INSIEME<br />

Il Punto di Primo intervento (PPI) di Siracusa, inizialmente<br />

ospitato nei locali di fronte al Pronto soccorso del presidio<br />

ospedaliero Umberto I, è stato trasferito all’interno <strong>della</strong> nuova<br />

sede <strong>della</strong> Guardia medica di Siracusa ubicata<br />

nell’ospedale A. Rizza di viale Epipoli. La nuova destinazione,<br />

che mette insieme Guardia medica e Punto di Primo intervento<br />

in un’unica struttura, consentirà alla cittadinanza di usufruire<br />

di un servizio di primo intervento H24 per tutti i<br />

giorni <strong>della</strong> settimana. Il PPI, nato con la riforma sanitaria<br />

nell’ambito dei Presidi territoriali di Assistenza per il trattamento<br />

delle piccole urgenze, allo scopo di decongestionare i<br />

pronto soccorso ospedalieri, è aperto tutti i giorni feriali dalle<br />

ore 8 alle ore 20 e nelle giornate prefestive dalle ore 8 alle 10.<br />

La Guardia medica, invece, svolge servizio dalle ore 20 alle<br />

ore 8 di tutti i giorni feriali e dalle ore 10 alle ore 20 dei prefestivi<br />

nonché 24 ore su 24 le domeniche e nelle giornate festive.<br />

Il paziente che si reca nella sede di viale Epipoli, pertanto,<br />

troverà assistenza di primo intervento a tutte le ore e<br />

per tutti i giorni <strong>della</strong> settimana. Nelle ore di servizio del PPI<br />

non vengono effettuate visite domiciliari, essendo tale servizio<br />

prerogativa <strong>della</strong> Guardia medica. Il numero telefonico è<br />

il medesimo <strong>della</strong> Guardia medica 0931/484629<br />

AVOLA: NUOVA SEDE PER LA SALUTE MENTALE<br />

Gli ambulatori di Avola <strong>della</strong> Salute mentale adulti sono<br />

stati trasferiti dai vecchi locali di via Cavour alla nuova sede<br />

nel presidio di Piazza Crispi 46 al primo piano. Il trasferimento<br />

degli ambulatori del Modulo dipartimentale <strong>della</strong> Salute<br />

mentale di Avola si inquadra nell’ottica del contenimento<br />

dei costi degli affitti avviato dall’Azienda nel 2011 che a<br />

regime, nell’anno in corso, a seguito <strong>della</strong> dismissione di locali<br />

in affitto su tutto il territorio provinciale, porterà <strong>com</strong>plessivamente<br />

un risparmio di circa 250 mila euro. Gli ambulatori,<br />

che nella fase di trasferimento non hanno subito alcuna<br />

sospensione delle attività, hanno i seguenti nuovi recapiti telefonici:<br />

0931/5825935 per la stanza accoglienza ed infermeria;<br />

0931 582547 per la stanza del dirigente psicologo; 0931<br />

582531 per la stanza del dirigente medico. Gli ambulatori<br />

restano aperti al pubblico dal lunedì al sabato dalle ore 8,30<br />

alle ore 13,30.


Domenica 12 febbraio 2012<br />

l’intervistainventatal’intervistainventat<br />

Vinco ancora. Sono un usato sicuro<br />

Ex Spero? Faccio gli interessi <strong>della</strong> città. La Muti non capisce nulla. Stefy<br />

non mi farebbe mai una sgarberia. Fillioley chi? Salvo, sei un <strong>com</strong>unista!<br />

So che mi avevi cercato. Ec<strong>com</strong>i<br />

qua.<br />

Sì ti cercavo. Voglio dirti: La finisci<br />

di scrivere cose non vere su di<br />

me?<br />

Beh, intanto partiamo dal fatto<br />

che io cose non vere non ne scrivo<br />

mai. Sei quindi in errore, che<br />

per te è quasi una costante. In<br />

ogni caso a cosa ti riferisci?<br />

Senti Salvo, non fare il sostenuto<br />

con me. Ma scusa, non siamo amici?<br />

Certo che siamo amici su questo<br />

non si discute. Non siamo amici<br />

se capisco bene il senso delle tue<br />

parole e cioè tu sei amico mio e<br />

non scrivi niente di brutto su di<br />

me. Da questo punto di vista allora<br />

non possiamo essere amici.<br />

Ma scusa, mi hai sempre sostenuto<br />

e difeso da tanti attacchi ora cosa<br />

è successo?<br />

Non fare quello che cade dalle<br />

nuvole. Sono successe tante cose…<br />

Ad esempio?<br />

Ad esempio sei andato al Tavolo del lavoro<br />

per sostenere il caso ex Spero, isolotto<br />

<strong>com</strong>preso..<br />

Ma io faccio gli interessi <strong>della</strong> mia città, è<br />

necessario lo sviluppo, è necessario incoraggiare<br />

l’imprenditore che spende..<br />

Balle, caro Robertino. L‟imprenditore è<br />

lo stesso di Arenella Resort e del Mercato<br />

di Ortigia e se tanto mi da tanto siamo<br />

di nuovo alla solita operazione speculativa<br />

che alla resa dei conti non produrrà<br />

né ricchezza, né lavoro. Dico per la collettività,<br />

per pochi eletti produrrà invece<br />

ricchezza, tanta ricchezza.<br />

Che significa per pochi eletti?<br />

Significa quello che ho detto e poi scusami,<br />

anche se è una intervista inventata,<br />

qui le domande le faccio io. Questo<br />

dell‟Ex Spero poi è solo un esempio..<br />

Perché c’è dell’altro..<br />

Meglio di te chi ce lo può dire? Certo che<br />

c‟è dell‟altro. Diciamo che non apprezzo<br />

il tuo sodalizio di antica data con Granata.<br />

Formalmente avversari e di fatto amici,<br />

anche politici.<br />

Sei davvero un visionario, <strong>com</strong>e ci ho liti-<br />

Riceviamo e pubblichiamo:<br />

Attesa l’inesattezza delle informazioni diffuse da alcune<br />

testate giornalistiche riguardo gli esiti <strong>della</strong> C.d.S. del<br />

30.01.2012 relativa al progetto di Marina di Siracusa propo-<br />

gato io con Fabio non ci ha litigato nessuno…<br />

Poi sono <strong>com</strong>parse le Luci…<br />

Non raccolgo l’insinuazione..<br />

Senza il tuo nulla osta Luci a Siracusa<br />

non si poteva fare. Sanno tutti che la<br />

titolarità dell‟iniziativa è del Comune e<br />

la Regione non la poteva programmare<br />

autonomamente, insomma ci voleva il<br />

nulla osta del Comune. Che tu hai dato<br />

nell‟interesse generale <strong>della</strong> <strong>com</strong>unità<br />

siracusana. Uno spreco di quasi un milione,<br />

gestito in maniera discutibile, tutto<br />

fatto chiavi in mano e con qualche<br />

briciola al Comune.<br />

Scusa Salvo, non è che la tua nota amicizia<br />

con Fausto Spagna, oggi diventato<br />

giustizialista con Idv, ti influenza in qualche<br />

modo in questi velenosi giudizi a vanvera?<br />

Manco per niente. Spagna è amico mio<br />

ma io con Idv non c‟entro un cazzo. Rispondi<br />

alle domande, non divagare, capisco<br />

bene che sei abituato a qualche<br />

giornalista disponibile, ma non è questo<br />

il caso. Fammi fare il mio lavoro. Passiamo<br />

ad altro. Hai ancora l‟idea di ricandidarti?<br />

Non ci penso nemmeno. Non mi muovo in<br />

questa direzione. Penso che alla fine la<br />

mia può essere una soluzione valida, una<br />

specie di usato sicuro.<br />

Usato sicuro? Non è male, ma tu pensi<br />

sul serio che Stefy, Pippo, Titti, Enzo<br />

Vinciullo/Assenza potrebbero darti questa<br />

chance?<br />

Non dipende da loro. L’antipolitica dilaga<br />

e io sono alla fine un orecchiante <strong>della</strong> politica,<br />

uno che ne capisce poco e proprio<br />

per questo potrei essere gradito ai siracusani.<br />

Sarebbero costretti a ricandidarmi,<br />

<strong>com</strong>e si dice bere o affogare.<br />

Ma dimentichi che sono in tanti ad ambire<br />

a quel posto. Ci sono anche le liste<br />

civiche. Si candiderà Agostino Fillioley..<br />

Fillioley chi?<br />

Che fa snobbi? C‟è anche il tuo amico di<br />

famiglia…<br />

Se è lo stesso che penso io mi sganascio<br />

dalle risate, un piccolo fannullone che ha<br />

girato tutte le segreterie del centro destra e<br />

del centro sinistra. No, non ci posso credere,<br />

allora siamo messi più male di <strong>com</strong>e<br />

pensavo..<br />

Di <strong>com</strong>e pensavi? Ma guarda che sei tu<br />

quello che devi risolvere i problemi, che<br />

Soprintendenza<br />

“Indietro tutta”<br />

sto dalla Ditta SPERO S.r.l., nel precisare che non trattasi<br />

di conferenza decisoria, bensì <strong>della</strong> prima convocazione<br />

sul progetto definitivo, si precisa che questo Ufficio non<br />

ha in alcun modo approvato il progetto, essendo lo stesso<br />

carente di tutta una serie di elementi di valutazione, per i<br />

quali sono state richieste ulteriori integrazioni, revisioni,<br />

nonché indagini archeologiche preventive, <strong>com</strong>prese quelle<br />

subacquee prescritte dalla Soprintendenza del Mare, in<br />

assenza delle quali il progetto non è approvabile.<br />

Si rappresenta, inoltre, che questo Ufficio esprimerà la valutazione<br />

di <strong>com</strong>petenza in coerenza con le prescrizioni<br />

del Piano Paesaggistico d’ambito relativo alla Provincia di<br />

Siracusa, adottato con Decreto Assessoriale n. 98 del 01<br />

febbraio 2012.<br />

Il Soprintendente reggente<br />

Dott.ssa Giuseppa Marzia Scialabba<br />

Il Dirigente U.O. VI Il Dirigente U.O.VII Il Diri-<br />

3<br />

deve indicare soluzioni, che deve<br />

proporre mobilitazione. Non puoi<br />

dire “allora siamo messi più male<br />

di <strong>com</strong>e pensavi” <strong>com</strong>e se fossi un<br />

osservatore di passaggio. E la Muti?<br />

Vogliamo parlare <strong>della</strong> Muti?<br />

Guarda, non capisce un cavolo di<br />

amministrazione, è assente anche<br />

quando è presente. No, lei non mi<br />

preoccupa, non può essere un avversario.<br />

Ma è la candidata di Stefania?<br />

Non ci credo, questo è una cosa che<br />

racconti tu. Stefania è amica mia e<br />

non mi farebbe mai una sgarberia di<br />

questa natura.<br />

Sgarberia? Guarda che non siamo<br />

agli inviti per una serata mondana<br />

al circolo. Vogliamo parlare di Siracusa?<br />

Per il Siracusa sto facendo il massimo,<br />

l’ho detto a Salvoldi e anche a<br />

gruppi di tifosi.<br />

Non il Siracusa, ma la città di Siracusa,<br />

la disoccupazione dei giovani.<br />

L‟università che si sta spegnendo, la<br />

stazione che sembra abbandonata, un<br />

Prg che stenta a decollare<br />

E ci vogliamo mettere anche la fame in Africa?<br />

Ma che pretendete da me? Non ho<br />

una lira, io faccio il massimo..<br />

Solo che il tuo massimo somiglia al minimo<br />

Ti potrei fare un elenco lungo 10 pagine di<br />

cose che ho fatto ma non ne vale la pena, si<br />

capisce che sei diventato <strong>com</strong>unista..<br />

Comunista io?<br />

Sì sì tu, non lo vuoi ammettere ma è così.<br />

Ragioni <strong>com</strong>e quel pessimo parrino..<br />

Quale parrino? Non offendere, io non<br />

ragiono affatto <strong>com</strong>e lui, se lo facessi mi<br />

sparerei un colpo in testa, io coi sodali di<br />

Lombardo non ci parlo nemmeno..<br />

Salvo ammettilo sei un <strong>com</strong>unista di fatto.<br />

Magari ti vedrò a sostenere il sindaco indicato<br />

da Spagna, mi pare Giansiracusa..<br />

Pensa ai cazzi tuoi. In ogni caso mai dire<br />

mai, ma proprio Giansiracusa non mi<br />

piace, neanche un po‟. Meglio un sindaco<br />

donna..<br />

Anche tu con la Muti?<br />

Io con la Muti? Ma perché parlo ancora<br />

con te?<br />

gente U.O.VII<br />

(Arch. Aldo Spataro) (Dott.ssa Alessandra Trigilia)<br />

(Dott.ssa Rosa Lanteri)<br />

Precipitosa marcia indietro <strong>della</strong> locale soprintendenza di<br />

cui prendiamo atto con grandissima soddisfazione e sollievo.<br />

Ma un aspetto va chiarito. Nel verbale <strong>della</strong> conferenza<br />

dei servizi è trascritto un parere finale approvato con tanto<br />

di voto (“approvato con prescrizioni”) o questa<br />

“approvazione” è stata fatta filtrare dalla solita banda per<br />

depistare e confondere? Certa stampa l’ha presentata proprio<br />

così: parere positivo approvato con prescrizioni (c’è<br />

chi le ha definite pesanti, altri leggere). Non ho motivo di<br />

non credere a quanto afferma solennemente la soprintendenza<br />

di Siracusa, ma la lettura del relativo verbale sarebbe<br />

estremamente indicativa di tante cose: con che razza di<br />

interlocutori si ha da fare, la stampa che li fiancheggia e<br />

“sparge” notizie prive di fondamento. Una cosa mi sento di<br />

riscrivere: davanti alla mostuosità dei 2 progetti sul Porto<br />

Grande il Soprintendente di Siracusa o chi per lui ha il dovere<br />

di convocare una conferenza stampa per illustrare con<br />

estrema chiarezza la posizione dell’Ufficio sul Porto Grande.<br />

Con grande risalto mediatico e senza ambiguità o mezze<br />

frasi o ac<strong>com</strong>odamenti o, peggio, affidando ad interlocutori<br />

scredidati ed in<strong>com</strong>petenti il pensiero <strong>della</strong> soprintendenza<br />

di Siracusa.


Vitadacani<br />

Opinioni<br />

e repliche<br />

Diventa una esigenza avere uno spazio che consenta a chi ci<br />

legge di poter replicare o di poter dire la propria opinione su<br />

quello che è già stato pubblicato dal nostro giornale. Naturalmente<br />

chiediamo che le repliche siano stringate, o <strong>com</strong>unque<br />

<strong>com</strong>patibili con la necessità di dare visibilità a tutti.<br />

La preparazione, l’utilizzo ed il rilascio nel territorio di esche<br />

o bocconi avvelenati, da parte di criminali, rappresentano<br />

un rischio per persone, animali e ambiente. Tale pratica<br />

è un reato vietato dalla Legge 157/92, ribadito in maniera<br />

più dettagliata dall‟O.M. del 18 dicembre 2008, cosiddetta<br />

Ordinanza dell’On. Martini e dalle successive modifiche<br />

e proroghe. In questi ultimi mesi a Siracusa e provincia<br />

si sono verificati numerosi avvelenamenti di cani e di<br />

gatti e gli organi d’Informazione non sono stati contattati,<br />

mettendo così a rischio le persone, in particolare i bambini,<br />

altri animali ed inquinando l’ambiente. Durante la vigenza<br />

<strong>della</strong> citata ordinanza - che detta precise regole da seguire<br />

da parte delle Autorità <strong>com</strong>petenti - la pratica di tale reato<br />

non è né s<strong>com</strong>parsa, né diminuita.<br />

Le principali inadempienze sono attribuibili ai Sindaci e<br />

ai Servizi Veterinari Pubblici che non adottano tempestivamente<br />

e puntualmente le misure stabilite dall’ordinanza.<br />

In particolare viene spesso disatteso l’obbligo di bonifica<br />

4<br />

Domenica 12 febbraio 2012<br />

Granata a favore del canile lager<br />

Vota in Parlamento l’emendamento proposto da 2 deputati del Fli, un voto<br />

politico. Fagotto: creature straziate dall’avidità e dalla meschineria umana<br />

Camera, seduta<br />

del 10 febbraio<br />

2012. n.<br />

580: Emendamenti<br />

(a firma<br />

di Raisi e Patarino<br />

di FLI)<br />

per non far<br />

chiudere il canile<br />

lager Green<br />

Hill, artt.<br />

27 e 30. La vicenda<br />

è grave<br />

sotto il profilo<br />

"politico", ma è<br />

ridicola sul piano personale. Perchè, alcuni<br />

deputati (Granata per esempio), dopo<br />

essere stati "sgamati", oggi dicono che erano<br />

distratti e che invece sono stati da<br />

sempre degli animalisti integerrimi, rimangiandosi,<br />

oggi, il voto espresso in Parlamento.<br />

Il fatto, però, ha un suo disegno politico<br />

ben preciso! In<strong>fatti</strong>, <strong>com</strong>e si può vedere,<br />

l'emendamento è stato presentato da<br />

esponenti di FLI e dallo score <strong>della</strong> votazione<br />

si evince <strong>com</strong>e si siano mossi in maniera<br />

<strong>com</strong>patta tutti i deputati colleghi di<br />

Raisi. Perciò, nessuno di questi può dire di<br />

essere stato distratto! Piuttosto che prendere,<br />

ripeto solo oggi, le distanze dall'emendamento,<br />

dovrebbero apertamente attaccare<br />

gli onorevoli Raisi e Patarino, per<br />

aver presentato la proposta di non chiudere<br />

il canile lager denunciato da Striscia la<br />

notizia. Il dubbio è: non sarà, per caso, che<br />

FLI con questo emendamento doveva lanciare<br />

un messaggio a qualche multinazionale?<br />

Gli onorevoli devono capire che<br />

svolgono una attività di cui devono dare di<br />

conto ai cittadini, che oggi, per fortuna,<br />

non hanno più l'anello al naso. Caro Granata,<br />

le scuse non bastano! Queste sono<br />

porcherie!<br />

Come da previsioni<br />

purtroppo la<br />

votazione per la<br />

chiusura del canile<br />

lager Green Hill<br />

ha avuto esiti tristemente<strong>com</strong>merciali.<br />

I nostri parlamentarisupportando<br />

(e non sicuramente<br />

a gratis)<br />

questo orribile e<br />

crudele business<br />

delle industrie farmaceutiche<br />

hanno<br />

votato contro l'auspicatoprovvedimento<br />

di chiusura <strong>della</strong> struttura dove ogni<br />

anno centinaia e centinaia di piccoli giovani<br />

beagle vengono allevati per essere sottoposti<br />

a dolorosissime e letali sperimentazioni<br />

farmacologiche. Oltre ad essere una vergogna<br />

sulla quale dovrebbe intervenire il parlamento<br />

Europeo, che purtroppo tace, e in<br />

barba a tutte le leggi sul benessere animale<br />

approvate in Italia, questi signori dell'Euro<br />

hanno avuto anche la forza di farsi approvare<br />

l'emendamento n°27 che fa si che ai poveri<br />

animaletti sia anche negato l'ausilio ed<br />

il "conforto" di sostanze anelgesiche ed anestetizzanti.<br />

L’infausto provvedimento e'<br />

stato varato e non per errore da tutto lo<br />

schieramento di FLI e dall'on.Fabio Granata<br />

il quale per ovvia vergogna sostiene di<br />

non aver votato. I <strong>fatti</strong> reali, ovviamente<br />

visionabili sul sito <strong>della</strong> camera e su tutte le<br />

pagine ufficiali degli Enti di Tutela animale,<br />

lo smentiscono apertamente sicche' messo<br />

alle strette lo stesso risponde asserendo<br />

che forse ha <strong>com</strong>messo un errore e niente di<br />

piu'. E’ vero, l'errore sta nel sottovalutare<br />

l'intelligenza degli Italiani e soprattutto<br />

nell'anteporre gli interessi di partito, o peggio<br />

i propri, all'amore e al rispetto di povere<br />

creature che purtroppo continueranno ancora<br />

ad essere straziate dall'avidita' e dalla<br />

meschineria umana.<br />

Ilaria Fagotto<br />

Randagi, leggi accantonate<br />

dell’area interessata, <strong>com</strong>e accaduto di recente a Targia nello<br />

spazio antistante il pontile ISAB. Solo attraverso<br />

l’informazione puntuale e capillare sarà possibile creare un<br />

sistema di prevenzione e controllo, strumento indispensabile<br />

ai fini del contrasto e <strong>della</strong> repressione di tali reati, nonché<br />

per perseguire i colpevoli di tali crimini.<br />

L’individuazione dei responsabili del reato in questione e la<br />

loro condanna, costituiscono un dovere derivante<br />

dall’ordinamento giuridico e dalla coscienza civile e rappresentano<br />

anche un efficace deterrente. Si deve registrare altresì<br />

una scarsa applicazione dell’art.4, <strong>com</strong>ma 5, dell’O.M. già<br />

citata concernente l’istituzione di „un tavolo di<br />

coordinamento‟ presso le Prefetture al quale è demandato<br />

il <strong>com</strong>pito di gestire e monitorare il fenomeno del randagismo<br />

sul territorio di <strong>com</strong>petenza, attraverso il coordinamento<br />

delle attività dei sindaci e degli altri soggetti coinvolti a vario<br />

titolo.<br />

Elena Caligiore


5<br />

Domenica 12 febbraio 2012<br />

Ottimo lavoro dottor Rossi!<br />

I toni e le affermazioni fatte in conferenza stampa aprono uno squarcio su<br />

quella che è stata la Siracusa del 2000, gestita da uno sconcio centro destra<br />

La conferenza stampa del dottor Ugo Rossi<br />

– Procuratore Capo <strong>della</strong> Repubblica di<br />

Siracusa – in ordine agli arresti di Foti e<br />

Marotta andrebbe pubblicata interamente<br />

per il tono e la gravità delle affermazioni<br />

contenute. Un resoconto da rabbrividire e<br />

da lasciare ai posteri sulla Siracusa politica<br />

degli anni 2000 governata da questo sconcio<br />

centrodestra. La classe politica siracusana<br />

viene descritta per quella che è e che<br />

da tanti anni i Fatti (soltanto i Fatti in un<br />

panorama cittadino e provinciale zeppo di<br />

giornali-servi!!) si sforzano di descrivere<br />

ai nostri lettori: un gruppo di mascalzoni<br />

che recita in pubblico (ma da tempo non<br />

fanno neanche questo, grazie al cielo) la<br />

parte di chi si interessa di interessi collettivi<br />

ma che – nella cruda realtà – è soltanto<br />

impegnata a fare i propri affari, a litigare<br />

sulle mazzette, tangenti, posti di sottogoverno,<br />

posti di lavoro a parenti, amici, amanti<br />

etc. “Hanno tentato – ha aggiunto il<br />

dr. Rossi – di intimidire la Procura spargendo<br />

veleni con l’obbiettivo evidente di<br />

bloccare, condizionare la nostra azione, ma<br />

non ci sono riusciti e non riusciranno.<br />

L’inchiesta proseguirà <strong>com</strong>e proseguiranno<br />

le indagini”.<br />

La replica più violenta all’azione <strong>della</strong> Procura<br />

è venuta dal sen. Roberto Centaro<br />

che ha consegnato alla stampa non tanto un<br />

<strong>com</strong>mento quanto una memoria difensiva<br />

quasi fosse l’avvocato degli imputati. Non<br />

è la prima volta: anche sulle pubblicazioni<br />

di un settimanale Centaro era stato particolarmente<br />

aggressivo, ruolo, del resto, rilevato<br />

allora, nel <strong>com</strong>unicato <strong>della</strong> stessa<br />

Procura di Siracusa. Centaro, insomma<br />

spara a zero contro la Procura e il dr. Rossi:<br />

perché? C’entrano le intercettazioni appena<br />

pubblicate che coinvolgono pesante-<br />

Se funzionasse l’università..<br />

Sarebbe la fucina per le soluzioni tecniche in urbanistica, agricoltura etc<br />

togliendo di fatto spazi a spregiudicati affaristi. Il pasticciaccio dell’Ias<br />

“Nella vita capita quello che succede nella evoluzione: un<br />

fatto imprevisto permette di fare un salto in avanti. O indietro<br />

? Comunque verso la verità !” Il dirigente regionale<br />

dr. Salvatore Pirrone, attuale <strong>com</strong>missario per il Consorzio<br />

dell’Area di Sviluppo Industriale, ha ritirato, con proprio<br />

provvedimento, le nomine di Giuseppe Assenza<br />

e Salvo Montagno (nella foto) quali rappresentanti<br />

dell’A.S.I. nel Consiglio di Amministrazione dell’I.A.S –<br />

Industria Acque Siracusana, (depuratore consortile di Marina<br />

di Priolo) – indicando al loro posto Turi Raiti e<br />

Claudio Manzella. Un rientro per l’ex diessino e un nuovo<br />

incarico per un ex socialdemocratico.<br />

Una sostituzione che potrebbe apparire<br />

squilibrata e squilibrante se vista in base<br />

alle vecchie appartenenze, in quanto un piddiellino<br />

(Assenza) e un centrista (Udc, Pid<br />

o Mpa che sia Montagno) verrebbero sostituiti<br />

da due esponenti <strong>della</strong> sinistra centro.<br />

Con aggiustamento altrove? Ma dove<br />

sta Zazà, bellezza mia? Verrebbe da chiedersi<br />

se fosse la festa di San Gennaro a Napoli.<br />

Ma qui a Siracusa non è tempo di feste<br />

e festini. Qui a Siracusa sono scoppiate le<br />

manette, anche se nella forma poco visibile<br />

degli arresti domiciliari. E per <strong>fatti</strong> ancora<br />

connessi, perché in due brani, da considerare<br />

“antologici,” pubblicati sul Giornale<br />

di Sicilia di sabato scorso, c’è una probabile<br />

chiave di lettura, una specie di passe por<br />

tout, <strong>della</strong> politica, si fa per dire, siracusana.<br />

Puparu e Pupi potrebbe essere il sotto titolo dei due<br />

stralci di intercettazioni ambientali, là dove sono più i secondi<br />

a preoccupare e non solo perché più giovani ma<br />

perché ben camuffati nella società bene siracusana. Ce ne<br />

sono tanti di ac<strong>com</strong>pagnatori, più o meno teste di legno,<br />

pronti con i loro servigi professionali e ad apparare le<br />

mani, nelle piaghe <strong>della</strong> città e indagarli non sarebbe un<br />

male: è l’acqua paludosa che consente la vita dei coccodrilli.<br />

Il presunto puparo (Cento volte meglio un tinto puparo<br />

che un pupo bono, però ?) avrebbe meritato una ben<br />

più serena vecchiaia, meglio rispettosa <strong>della</strong> sua lunga ma<br />

coerente carriera politica, per cui fa tanta tristezza, in ogni<br />

caso, l’esito di questi giorni. La sua schiettezza è stata<br />

mente gli esponenti del centrodestra siracusano<br />

(Bufardeci – Prestigia<strong>com</strong>o)?<br />

**<br />

Su di un aspetto non concordiamo con<br />

l’analisi di Rossi sulla classe politica siracusana.<br />

Quando descrive il ruolo che esercita<br />

l’on.le Foti <strong>com</strong>e una sorta di “puparo”<br />

da quale tutti dipendono <strong>com</strong>e fossero sol-<br />

datini. Non credo che sia così. Foti - il Foti<br />

degli ultimi anni - resta alla sua età (78 anni)<br />

un personaggio privo di reale influenza<br />

politica (che partito ha alle spalle? Il PD?)<br />

ma ricco di contatti ed amicizie. Ma i personaggi<br />

che Rossi definisce “pupi” non lo<br />

sono affatto, sono dei lupi affamati, spregiudicati.<br />

Le vicende che attengono alla<br />

sempre un paradigma luminoso rispetto alla diffusa quanto<br />

opaca ipocrisia di tutti gli altri. Purtroppo la longevità politica<br />

non è sempre un fatto positivo, ha anche dei lati negativi<br />

da prevedere e da evitare, pena la probabilità di<br />

vedere <strong>com</strong>promesso il proprio passato. Viene anche qualche<br />

dubbio nel pensare: sarebbero stati veramente bravi i<br />

politicanti del dopo anno novanta, se privi dell’arte, <strong>della</strong><br />

guida e, diciamolo pure, del salvagente offerti dai sopravvissuti<br />

del vecchio regime? La Politica continua a essere<br />

assente nella scena siracusana, né serve richiamare inesistenti<br />

appartenenze dei protagonisti che nemmeno gli interessati<br />

hanno mai rivendicato. La Democrazia<br />

Cristiana è stata un’idea, circa realizzata, che<br />

appartiene a tutti i De Gasperi, Sturzo e Moro<br />

che non furono dei vincenti nelle vicende<br />

politiche da loro rispettivamente vissute. Il loro<br />

trionfo è post mortem, mentre da vivi furono<br />

tutti e tre fortemente osteggiati, quasi fisicamente:<br />

la sconfitta congressuale di De Gasperi<br />

e da lì a breve la morte; l’esilio in Inghilterra di<br />

don Sturzo e l’uccisione in grande solitudine di<br />

Aldo Moro. Come reagire a tanto?<br />

All’opinione pubblica <strong>com</strong>pete l’obbligo di<br />

reagire: perché a prescindere da quanto può<br />

accadere nella classe dirigente <strong>della</strong> società<br />

siracusana che si permette di gestire una società<br />

di servizi pubblici – quella <strong>della</strong> famosa acqua<br />

che la gran parte <strong>della</strong> popolazione vuole<br />

mantenere di proprietà pubblica e non, oramai<br />

da sempre, di camarille private- con “l’85%<br />

delle assunzioni fatte su segnalazione di nominativi” e non<br />

previo concorso conosciuto da tutti, né attraverso una opportuna<br />

ricerca nel mercato <strong>della</strong> disoccupazione giovanile.<br />

E non è la sola curiosità. Vi è in<strong>fatti</strong> l’altra circostanza,<br />

ritenuta anch’essa curiosa per una società che svolge<br />

più che altro <strong>com</strong>piti operativi” di avere 90 impiegati a<br />

fronte di 45 operai. (Per uno che lavora due che stanno<br />

guardando ?) “Imbecilli chi li vota attratti dall’odore<br />

dell’aringa appesa alla canna.” Salvatevi Siracusa, dove il<br />

riflessivo sta per i giovani cui l’appello è principalmente<br />

rivolto. Perché l’età li fa i protagonisti <strong>della</strong> città di domani.<br />

C’è chi ha passato una vita pensando che con il voto si<br />

poteva ottenere tutto e chi che con i voti si poteva fare tut-<br />

SOGEAS – trasformata in un baraccone con<br />

centinaia di dipendenti assunti in campagna<br />

elettorale, consulenti, avvocati, e portata alle<br />

soglie del fallimento per non essere in grado<br />

di pagare i debiti, - non è una operazione di<br />

Foti ma di chi ha gestito il Comune di Siracusa<br />

per quasi 9 anni: Bufardeci ed il centrodestra<br />

siracusano. Le cannonate di Centaro<br />

mirano ad impedire che emerga questo quadro<br />

di profonde <strong>com</strong>promissioni?<br />

Sull‟IAS - altro enorme buco nero<br />

dell’illegalità <strong>della</strong> classe politica ed imprenditoriale<br />

siracusana da 30 anni – il ruolo nefasto<br />

del PD e dei suoi uomini (Mario Blancato,<br />

Salvo Raiti, Bruno Marziano, Nino<br />

Consiglioetc) andrebbe approfondito, unitamente<br />

al ruolo di Confindustria (Ivan Lo<br />

Bello) e del PDL (Assenza, Bellucci, Prestigia<strong>com</strong>o)<br />

che sembrano defilati ma non lo<br />

sono affatto in questo <strong>com</strong>e in tanti altri<br />

grandi affari siracusani (Porto Turistico in<br />

primis).<br />

**<br />

Termino con un doveroso e convinto plauso<br />

alla Procura di Siracusa ed un incoraggiamento<br />

a proseguire nelle indagini senza<br />

guardare in faccia nessuno: so bene che sarà<br />

difficilissimo, che le aree <strong>della</strong> illegalità sono<br />

tantissime (hanno cercato di fare mazzette<br />

dovunque!) e che l’attacco del sen. Centaro<br />

così scoperto ed inusuale è la prova che ad<br />

assediare la Procura di Siracusa sarà l’intero<br />

centrodestra nazionale con l’ausilio attivissimo<br />

di una parte del PD, quella che è stata<br />

deliberatamente coinvolta negli affari. Del<br />

resto il dr. Rossi ne ha avuto prova dal tentativo<br />

di depistare, creare confusioni, gridare<br />

allo scandalo, per <strong>fatti</strong> assolutamente ininfluenti,<br />

ma che vengono costantemente richiamati<br />

per metterlo in difficoltà.<br />

to. Qualcuno con il voto ha ottenuto il posto di lavoro per se<br />

o per un familiare, molti si sono anche arricchiti personalmente,<br />

<strong>com</strong>unque è sempre più difficile riuscire a prospettare<br />

soluzioni per una città e una provincia da qualche tempo<br />

abbandonata a un triste destino.<br />

Una riflessione sulle cose che non sono andate <strong>com</strong>e avrebbero<br />

dovuto serve a capire su cosa bisognerà puntare in futuro.<br />

La prima idea è l’Università, le sue alterne vicende e<br />

le sue attuali condizioni. L’Università ha rappresentato<br />

sempre ora il volano da utilizzare ora lo scrigno cui attingere<br />

per avviare o alimentare il motore sociale ed economico<br />

di una città. Le facoltà, però, devono essere costituite in sintonia<br />

con l’economia e la tradizione culturale del territorio.<br />

Ecco che sovviene l’altra idea dell’Agricoltura, del Patrimonio<br />

monumentale, del Teatro Antico e del Petrolchimico<br />

<strong>com</strong>e la realtà già esistente cui attagliare l’Università per<br />

aiutare il territorio a crescere e a fare economia<br />

nell’interesse di tutti i suoi abitanti. Un passato fatto da impreparati,<br />

incapaci, inidonei ? Dei pressapochisti e degli<br />

improvvisati? Di sicuro. Messi lì più per fregiarsi di un vanto<br />

che altro. La struttura universitaria deve essere la fucina<br />

delle soluzioni tecniche e tecnologiche per la programmazione<br />

economica e civile del territorio, in stretta sinergia<br />

con le amministrazioni pubbliche e le imprese private che<br />

operano nella zona. Dall’elaborazione dei Piani Regolatori<br />

per l’edilizia urbana e per i servizi la collaborazione <strong>della</strong><br />

Facoltà di Architettura dovrebbe essere quasi istituzionale e<br />

quindi per qualsiasi altro insediamento industriale, turistico<br />

e <strong>com</strong>merciale. Si toglierebbe spazio a parte dell’affarismo<br />

che pervade queste attività e di certo si farebbe meno danno<br />

all’ambiente. Innalzare culturalmente il livello del confronto<br />

politico amministrativo in città e in provincia potrebbe<br />

servire a ridare dignità alla politica. Sono quattro i settori<br />

strategici che assieme al Turismo potrebbero dare tanto lavoro<br />

ai giovani futuri siracusani : una sezione di ricerca e<br />

traduzione dei testi, una Scuola di recitazione e scenografia<br />

teatrale, collegata agli allestimenti delle rappresentazioni<br />

del dramma antico ; uno studio per la Chimica che abbia<br />

<strong>com</strong>e laboratorio l’ area industriale; una sezione di facoltà<br />

Agraria di supporto sperimentale alle nostre produzioni<br />

agricole: agrumicoltura, orticoltura e viticoltura, cui dovrebbero<br />

corrispondere altrettanti studi universitari.<br />

Pepè Genovese


6<br />

Domenica 12 febbraio 2012<br />

Turismo: Aumentiamo la qualità<br />

L’Osservatorio turistico aretuseo nel secondo rapporto fornisce una serie di<br />

indicazioni utili. Qualcuno di chi amministra raccoglierà queste indicazioni<br />

Pubblichiamo qui di seguito le conclusioni<br />

dell’Osservatorio Civico Turistico Aretuseo<br />

sui risultati del 2 Rapporto – Turismo<br />

2010/11. Ecco il testo:<br />

L’analisi sulle osservazioni fornite dai turisti,<br />

albergatori e guide, ci permette anche<br />

quest’anno di avanzare delle conclusioni<br />

sulla fenomenologia del turismo nel territorio<br />

di Siracusa e dintorni.<br />

Già ad una prima lettura dei<br />

dati, emerge la consapevolezza,<br />

dai giudizi e <strong>com</strong>menti<br />

degli intervistati che<br />

spontaneamente hanno deciso<br />

di <strong>com</strong>pilare il questionario,<br />

che Siracusa (così<br />

<strong>com</strong>e le località <strong>della</strong> sua<br />

P r o v i n c i a i n s e r i t e<br />

quest’anno, anche se la relativa<br />

quantità dei dati rilevati<br />

non permette precise<br />

congetture), possiederebbe<br />

si, l’attrattiva, ma mancherebbe<br />

ancora il prodotto per<br />

essere “meta turistica” a<br />

tutti gli effetti.<br />

La città di Siracusa, così<br />

<strong>com</strong>e “interpretata” da questa<br />

analisi tourist satisfaction,<br />

si presenterebbe <strong>com</strong>e<br />

dotata di grandi potenzialità<br />

e “punti di forza”. A partire<br />

dal grande interesse da parte<br />

dei visitatori per il suo immenso e stratificato<br />

patrimonio culturale ed ambientale,<br />

ragione principale <strong>della</strong> scelta <strong>com</strong>e meta<br />

per le vacanze, così <strong>com</strong>e per la buona qualità<br />

percepita per le sue strutture ricettive e<br />

esercizi <strong>com</strong>merciali e di ristorazione, per<br />

la sicurezza percepita durante il soggiorno e<br />

la cordialità <strong>della</strong> cittadinanza.<br />

Qualità positive che in<strong>fatti</strong> nonostante alcune<br />

difficoltà, producono un giudizio <strong>com</strong>plessivo<br />

dell’esperienza vissuta, che risulterebbe<br />

dalle interviste sia di quest’anno che<br />

di quello precedente, tendenzialmente in<br />

linea con le aspettative di viaggio se non<br />

superiori ad esse e che predisporrebbero il<br />

visitatore di Siracusa a ripetere la vacanza o<br />

consigliarla ad amici e conoscenti.<br />

Di contro, confermando nella sostanza i dati<br />

dell’anno precedente, seppur con qualche<br />

piccola oscillazione, quando si passa<br />

all’analisi dei “punti di debolezza”<br />

dell’offerta turistica “Siracusa”, la meta<br />

Mentre si fa sempre più difficile la conduzione dei normali<br />

rapporti sociali delle famiglie a causa <strong>della</strong> continua<br />

e marcata crisi economica, le istituzioni <strong>della</strong> nostra<br />

provincia sembrano non accorgersene.<br />

Il lavoro continua a non trovarsi per i giovani e si accentua<br />

la fuoruscita dallo stesso da parte di lavoratori<br />

non più giovani che si ritrovano disoccupati.<br />

E’ la logica conseguenza di una situazione <strong>com</strong>plessivamente<br />

difficile per il nostro Paese e per l’intera Europa<br />

in un quadro di crisi del modello di sviluppo globale<br />

che ha caratterizzato l’economia degli ultimi anni. Certamente<br />

non si può stare a guardare, ma è necessario che si<br />

prendano le opportune iniziative.<br />

Sia per gestire la crisi stessa che per individuare azioni e<br />

soluzioni che,nello specifico delle varie realtà locali, possano<br />

contribuire a rendere meno dirompente i propri effetti.<br />

E’ nei momenti difficili che si misura la validità di una<br />

classe dirigente locale che opera nella politica, nelle istituzioni,<br />

nell’imprenditoria e nel sociale.<br />

Purtroppo la risposta dell’intera classe dirigente locale a<br />

questa situazione di emergenza è disarmante e mette in luce<br />

l’inadeguatezza di una struttura dirigenziale che si limita<br />

solo a gestire l’esistente e non sa essere propositiva.<br />

Lo vediamo nella politica dove i discorsi dominanti riguardano<br />

esclusivamente il posizionamento dei singoli attori<br />

politici che cercano nuove collocazioni per diventare deputati<br />

o per essere riconfermati nella perenne occupazione di<br />

qualche scranno sempre pro domo sua.<br />

Sarebbe ora che molti deputati, senatori , sindaci e presidenti<br />

vari che quando non erano nessuno contestavano i<br />

loro predecessori per la lunga permanenza in posizione di<br />

presenterebbe ancora ad oggi lacune da affrontare.<br />

I maggiori “limiti” per fare di Siracusa una<br />

meta turistica realmente capace di utilizzare<br />

le sue potenzialità e di <strong>com</strong>petere in un<br />

mercato sempre più <strong>com</strong>petitivo, riguardano<br />

fondamentalmente i “servizi” al turista,<br />

ovvero l’inadeguatezza del trasporto pubblico,<br />

la poca elasticità e accessibilità dei<br />

beni e siti, la mancanza o scarsa durata de-<br />

gli eventi <strong>com</strong>e la loro più incisiva promozione,<br />

anticipata programmazione e delocalizzazione<br />

anche fuori dall’isola di Ortigia.<br />

Ancora, si rileva l’assenza di un sistema<br />

razionale e adeguatamente tradotto in più<br />

lingue di indicazioni stradali turistiche e<br />

pannelli esplicativi dei siti culturali/<br />

ambientali, così <strong>com</strong>e di un marchio/<br />

sistema di qualità a garanzia e riconoscibilità<br />

di prodotti/servizi <strong>della</strong> località.<br />

Oggi, sempre una più grande percentuale di<br />

cittadini dell’intero globo navigano su<br />

internet e in particolare su siti legati al<br />

mondo del turismo, settore sempre più caratterizzato<br />

dallo sviluppo <strong>della</strong> rete; anche<br />

qui ancora manca un’organizzazione in linea<br />

con le esigenze contemporanee, ovvero<br />

la creazione di un portale/sito capace di <strong>com</strong>unicare<br />

nella maniera opportuna la peculiarità<br />

dei luoghi, di invogliare, incuriosire<br />

ed emozionare, narrando storie, tradizioni,<br />

paesaggi utili a definire l’identità <strong>della</strong> me-<br />

ta, un valore indentitario da proteggere/<br />

differenziare e certificare, nei confronti di<br />

un settore e di un processo di globalizzazione<br />

che scatena una fame di “diversità”<br />

nella coscienza del potenziale visitatore.<br />

Dunque, capacità prima di raggiungerlo e<br />

immediatamente dopo di emozionarlo.<br />

Concludendo, e nella considerazione che<br />

malgrado il turismo potrebbe divenire il<br />

nostro più produttivo <strong>com</strong>parto, oggi invece<br />

quasi lo si subisca<br />

senza quasi conoscerlo,<br />

l’attività dell’osservatorio<br />

si pone <strong>com</strong>e un<br />

“termometro” del settore,<br />

uno strumento che si spera<br />

possa essere utile al fine<br />

ultimo del raggiungimento<br />

di un livello di qualità adeguato<br />

dell’offerta turistica<br />

nel nostro territorio,<br />

luogo straordinariamente<br />

“carico” di testimonianze<br />

e riconoscimenti per i suo<br />

v a l o r e c u l t u r a l e /<br />

ambientale, che potrebbero<br />

costituire la leva per<br />

r i l a n c i a r l o s o c i o -<br />

economicamente e porlo<br />

al riparo anche dalla crisi<br />

degli ultimi anni.<br />

Laura Campione<br />

Fabio Gulino<br />

Giuseppe Implatini<br />

Sono stato piacevolmente sorpreso che<br />

qualcosa di simile è stata certamente pensata<br />

ma inserita in un ventaglio di richieste<br />

che ritengo sacrosante e che amministrazioni<br />

appena diligenti dovrebbero approfondire,<br />

utilizzando le risorse di cui<br />

dispongono “per il turismo”, e non negli<br />

eventi milionari che ho appena ricordato.<br />

Ma queste indicazioni sensate ed utili saranno<br />

almeno lette da Sindaco, Assessori,<br />

Presidente Provincia, etc? Ne dubito fortemente.<br />

Qualcuno darà seguito alle indicazioni<br />

contenute per il “raggiungimento di un<br />

livello di qualità adeguato dell’offerta<br />

turistica”? Speriamo di si ma credo che<br />

tutto resterà nella carta per farne oggetto<br />

di una successiva e ripetitiva indagine.<br />

Senza togliere nulla alla ricerca appena<br />

effettuata che ho trovato nelle indicazioni<br />

di grande utilità. (sb)<br />

Crisi: senza politica,<br />

senza imprenditori<br />

e sindacati latitanti<br />

potere, mettessero in atto queste loro originarie idee e togliessero<br />

il disturbo visto che anche loro sono sulla breccia<br />

da tanti anni e certamente non occuperanno alcuno<br />

spazio nei libri di storia.<br />

Ma anche la nostra classe imprenditoriale, spesso in <strong>com</strong>mistione<br />

con la politica che si fa imprenditrice essa stessa,<br />

non dimostra alcuna capacità di proposta per potere ge-<br />

Il Parco<br />

e il museo<br />

Riceviamo e pubblichiamo:<br />

Caro direttore, ho ac<strong>com</strong>pagnato in giro<br />

per la città un gruppo di amici in visita a<br />

Siracusa. Ho avuto problemi al Parco Neapolis<br />

perché uno dei miei amici ha una bella<br />

attrezzatura fotografica e ho avuto il mio<br />

da fare a spiegare ad un addetto che eravamo<br />

lì per vedere il teatro greco e non per<br />

fare un servizio <strong>com</strong>merciale sul parco.<br />

Altro problema in piazza Archimede al<br />

museo Archimede. “Ma che museo è questo,<br />

sembra un video gioco”, mi hanno detto<br />

due dei miei amici che per la cronaca<br />

sono due stimati professionisti romani.<br />

Tralascio tante altre “malifiure” e chiedo,<br />

se non è troppo, che qualcuno eviti che la<br />

visita al parco Neapolis si trasformi in incubo.<br />

Chiedo anche di sapere se il museo<br />

Archimede ha un assetto provvisorio o se è<br />

proprio quello che ho visto coi miei amici.<br />

Giovanni Ferro<br />

Non sono andato al Museo Di Luciano, né<br />

credo che ci andrò per i motivi che ho<br />

scritto tante volte su questo giornale. Il<br />

Museo sembra un video gioco? Non saprei.<br />

Certamente l’operazione economica (la<br />

vendita dei biglietti ai turisti di passaggio)<br />

non reggerà molto a lungo se la delusione<br />

dei visitatori sarà pari a quella sua. Quanto<br />

al Parco Neapolis non sapevo che per<br />

fotografare ci volesse un permesso. Ho letto<br />

per la verità che alcuni addetti verificano<br />

se si tratta di foto da turisti o foto professionali.<br />

Come avviene a verifica? Ad<br />

occhio, forse ad orecchio. Se uno ha l’aria<br />

del fotografo professionista allora scatta lo<br />

stop? Cosa distingue il professionista? La<br />

macchina adoperata o magari un treppiedi?<br />

Cercherò di approfondire chiedendo direttamente<br />

a qualcuno <strong>della</strong> soprintendenza<br />

di rispondere.<br />

stire l’attuale fase di crisi e per guardare con serietà<br />

al futuro. Si è ancora prigionieri delle lamentele e<br />

delle richieste di sussidi e contributi che non esistono<br />

più. Anche la forte mobilitazione di molte categorie<br />

produttive, che hanno portato all’attenzione<br />

dell’opinione pubblica e delle istituzioni le rivendicazioni<br />

giuste di <strong>com</strong>parti importanti che si trovano in<br />

crisi profonda, si sono poi afflosciati nel momento<br />

<strong>della</strong> proposta concreta.<br />

Ognuno l’ha sparata quanto più grossa possibile dimostrando<br />

l’inadeguatezza <strong>della</strong> guida <strong>della</strong> protesta che ha<br />

messo in atto solo un calderone dove si è detto tutto ed il<br />

contrario di tutto.Ha finito per rendere poco credibili anche<br />

le proposte più serie. Manca una chiara cultura <strong>della</strong><br />

conoscenza dei problemi e la individuazione delle soluzioni<br />

possibili in un quadro realistico e non di fantasia.<br />

In tutto questo quadro di desolazione propositiva spicca<br />

anche l’assenza delle forze sindacali e dei partiti che non<br />

riescono a trovare il bandolo <strong>della</strong> matassa e restano inermi<br />

mentre sarebbe il loro momento per giuste e costruttive<br />

proposte e per concordare tavoli di confronto e di azione<br />

nell’interesse esclusivo dell’intera provincia.<br />

Pippo Bufardeci<br />

L'intelligenza è una delle<br />

poche cose che finora non<br />

sono state tassate. Non ne<br />

vale la pena? (Heinz Ruhman)


7<br />

Domenica 12 febbraio 2012<br />

Pdl in congresso e Pd fibrillato<br />

Un Sorbello azzoppato all‟attacco di Bellucci. Fra i democratici movimenti<br />

in ordine sparso dopo l‟arresto di Foti: Cafeo <strong>com</strong>missariato?<br />

Congresso provinciale del PDL : Vinciullo e Sorbello<br />

(azzoppato dal caso Girmena, ma con una carica in più vista<br />

la nomina ad assessore) contestano la rielezione di Bellucci<br />

alla segreteria provinciale, proponendo un loro segretario<br />

provinciale.. Anche se sulla carta Bellucci ha la maggioranza<br />

dei tesserati (il 60%) non detto che sia poi capace di portarli<br />

a votare. Non è il suo mestiere. Per Bellucci e Prestigia<strong>com</strong>o<br />

in tanti anni è stata sufficiente la musichetta di Forza Italia<br />

per <strong>com</strong>andare. Ora il tempo sembra cambiato. Dovrebbero<br />

sobbarcarsi nelle tessere, nelle votazioni interne, negli imbrogli…tutte<br />

cose nelle quali sono espertissimi gli ex democratici<br />

cristiani Salvo Sorbello e Enzo Vinciullo, cresciuti a<br />

forza di tessere, elezioni interne, contestazioni, imbrogli…<br />

Storia diversa la situazione interna del PD. L’arresto di Foti<br />

mette in difficoltà il giovane segretario provinciale Giovanni<br />

Cafeo, amico di Foti, ma anche gli alleati di Foti : Roberto<br />

De Benedictis, Franz Bruno, Cirone Di Marco etc. Con un<br />

tempismo un po’ vomitevole (un tempo si chiamava<br />

“sciacallaggio”) la <strong>com</strong>ponente che fa capo a Consiglio e<br />

Marziano si è riunita all’Open Land ,dopo poche ore<br />

dall’arresto di Foti, per chiedere il <strong>com</strong>missariamento del PD<br />

di Siracusa con una reggenza. Vedremo quali saranno le decisioni<br />

<strong>della</strong> Direzione Nazionale. Non è chiaro cosa c’entri<br />

Cafeo con le vicende giudiziarie di Foti e che influenza abbia<br />

l’arresto di Foti con la segreteria provinciale del PD. Non<br />

risulta Cafeo inquisito o in qualche modo coinvolto<br />

nell’indagine, mentre altrettanto non può dirsi di Nino Consiglio<br />

(intercettato) e Bruno Marziano. Una Direzione Nazionale<br />

del PD che colpisca Cafeo <strong>com</strong>e se fosse Foti sarebbe<br />

grottesca, un atto di sporcizia politica insopportabile. Molto<br />

dipenderà dall’atteggiamento di Roberto De Benedictis, se<br />

avallerà in sede nazionale le richieste di Marziano-Consiglio<br />

o assumerà un atteggiamento dei suoi: incerto, ambiguo, <strong>della</strong><br />

serie “Foti non lo conosco”, “sostituiamo Cafeo con una<br />

reggenza dove sia presente un mio amico”. Questo è – notoriamente<br />

– il carattere di De Benedictis: bravo ma utilitaristico!<br />

Ma l’indagine può scavare in profondità sui rapporti tra<br />

una parte del PD e Bufardeci, Bellucci, Prestigia<strong>com</strong>o; su<br />

anni ed anni di <strong>com</strong>promissione ed accordi segreti. Si apre<br />

una scatola da quale può uscire di tutto, anche l’IAS può diventare<br />

oggetto di indagine ammesso che già non lo sia.<br />

Mi chiamo Giuseppe Bastante<br />

e sono il “Renzi” di Floridia<br />

Salve, sono Matteo Renzi<br />

Salve, sono Matteo Renzi sono il nuovo che avanza.<br />

Salve, sono Matteo Renzi, dopo di me il diluvio.<br />

Salve, sono Matteo Renzi, il rottamatore.<br />

La parodia di Crozza sul sindaco di Firenze è un capolavoro di satira politica.<br />

Ma é anche una rappresentazione verosimile <strong>della</strong> realtà. Il giovane Renzi<br />

si presenta <strong>com</strong>e il "nuovo" del centrosinistra. Tutto ciò che si trova sopra<br />

l'asticella dei quarant'anni è da demolire.<br />

Ma nel centrodestra, nel Pdl ad esempio, chi è il picconatore che avanza?<br />

A livello nazionale nessuno. Tantomeno Angelino Alfano. È un quarantenne<br />

che dimostra l'età di un pensionato. "Vecchio" ancora prima di iniziare.<br />

Se guardiamo nel nostro giardino forse qualcuno c'è o ci sarebbe.<br />

Il suo nome : San Giuseppe Bastante fuori le mura.<br />

Il giovane rampante imprenditore floridiano già da tempo ha fatto sentire la<br />

sua voce e non nasconde pensieri e parole. Votato, anzi stravotato, alle ultime<br />

Provinciali si è ritagliato, piano piano, un ruolo all'interno del Partito.<br />

Un Pdl che prima lo ha accolto a braccia aperte, dopo a <strong>com</strong>inciato a relegarlo<br />

all'angolo. Il "ciurdiano" alzava troppo il tiro. Voleva più spazio. Alla<br />

vecchia guardia tutto ciò a <strong>com</strong>inciato a dar fastidio.<br />

Passo indietro del Renzi di Floridia? Assolutamente no. Anzi. Il giovanotto<br />

rilancia.<br />

Darà battaglia al congresso di <strong>domenica</strong>, che visti gli ultimi <strong>fatti</strong> si preannuncia<br />

parecchio infuocato, ma sopratutto prepara il campo per quella che<br />

potrebbe essere la "vera" novità nel centrodestra. Cosa? Chi? Quando? Ancora<br />

qualche settimana e poi ....salve sono Giuseppe Bastante sono il nuovo<br />

che avanza....nel Pdl e oltre.<br />

Mimmo Contestabile<br />

La deriva dei “colletti bianchi”<br />

A Siracusa si è creato nel tempo un equilibrio politico economico in cui<br />

tutti vedono garantite le proprie aspettative; difficilmente questa inchiesta<br />

potrà scalfirlo. Forse le ristrettezze economiche renderanno tutti più vigili<br />

Ritengo che, la mancanza di un forte tessuto<br />

imprenditoriale-industriale, sia il dato<br />

da rilevare in merito alle recenti indagini<br />

<strong>della</strong> procura di Siracusa. Ciò che emerge<br />

a grandi linee è che ad avvantaggiarsi<br />

<strong>della</strong> gestione politica dei subappalti fossero<br />

un po’ tutti, tanto è vero che nessuno si<br />

è mai lamentato, tranne rarissimi casi<br />

( forse l’attuale crisi economica è stata determinante<br />

), delle pressioni fatte dalla politica<br />

e delle esclusioni (dagli affari ) ad<br />

esse conseguenti. Ognuno aveva ed ha il<br />

“suo” e chi viene scontentato da una parte<br />

riceve qualcosa da un’altra ( per esempio<br />

una concessione edilizia o un incarico, un’<br />

assunzione ecc.). La politica d’altro canto<br />

per alcune scuole di pensiero sarebbe proprio<br />

questo, l’arte di mediare gli interessi<br />

per garantire un certo equilibrio in cui le<br />

aspettative di tutti possano essere gestite<br />

senza creare troppo dissenso, frustrazione,<br />

delusione. Questo clima poco concorrenziale<br />

però, fatto d’intese ufficiose, ha fatto<br />

si che alle deficienze strutturali, infrastrutturali<br />

e culturali del territorio si aggiungesse<br />

l’assenza di un ceto imprenditoriale<br />

degno di essere chiamato tale.<br />

Un’ imprenditoria capace di rischiare il<br />

proprio capitale, di creare innovazione e<br />

benessere da distribuire sul territorio, vogliosa<br />

di affrancarsi dalle pubbliche <strong>com</strong>messe;<br />

in poche parole, in grado di mettersi<br />

in gioco senza paura, senza dover essere<br />

a tutti i costi “assicurati” .<br />

A favorire tutto questo anche il mondo<br />

dei professionisti, incapace ( a volte per<br />

via di una bassa moralità, altre a causa di<br />

ristrettezze economiche ) di proteggere la<br />

propria autonomia e <strong>com</strong>petenza, mai critico<br />

e nella maggior parte dei casi semplicemente<br />

ruffiano.<br />

Che fare allora delle grosse imprese ne-<br />

cessarie per il territorio in questo orizzonte<br />

di inefficienza e in<strong>com</strong>petenza generale?<br />

( vedi bonifiche zona industriale, autostrade,<br />

ospedali, porti turistici, servizio idrico,<br />

gestione rifiuti , etc.).<br />

La risposta <strong>della</strong> politica fino ad oggi è<br />

stata quella di garantire <strong>com</strong>unque, quanti<br />

più appalti possibili alle imprese locali e<br />

ove ciò non fosse possibile, fare di tutto per<br />

entrare nella spartizione dei subappalti<br />

( servizi pulizie, vigilanza, mensa, esternalizzazioni<br />

di vario tipo). In molti casi la<br />

politica ha favorito se stessa, <strong>com</strong>e spiegare<br />

altrimenti il fatto che numerosi politici,<br />

pur non essendo mai stati imprenditori, lo<br />

diventino col tempo, divenendo titolari di<br />

partecipazioni azionarie in moltissime società<br />

( vedi cliniche convenzionate, imprese<br />

<strong>della</strong> zona industriale, società immobiliari<br />

).<br />

Tutto questo a discapito <strong>della</strong> concorrenza,<br />

<strong>della</strong> trasparenza, dell’economicità,<br />

dell’efficienza ma a quanto pare senza turbare<br />

le imprese escluse. Quest’ultime, <strong>com</strong>e<br />

dico anche sopra, non si sono mai lamentate;<br />

l’ inchiesta arriva solo con la<br />

denuncia dei soci milanesi di Sai8.<br />

Per questi motivi penso che a Siracusa si<br />

sia creato nel tempo un equilibrio politico<br />

economico in cui tutti vedano garantite le<br />

proprie aspettative; difficilmente questa<br />

inchiesta potrà scalfirlo. Forse saranno le<br />

attuali ristrettezze economiche, tra i morsi<br />

<strong>della</strong> fame, ad aprirci gli occhi, a farci<br />

essere più vigili e soprattutto memori delle<br />

sofferenze, ad obbligarci a pretendere<br />

per il futuro qualcosa di più del proprio<br />

utile personale dove la collaborazione, la<br />

cooperazione e il riconoscimento del merito<br />

prendano il posto <strong>della</strong> cooptazione.<br />

Andrea Genovese


Perché voi (giustamente) pensate che sono inattendibile.<br />

Ma siete aridi e non vi rendete conto che Strummer nel suo<br />

piccolo è un grande giornalista, e che la gente mi legge e<br />

resta con la bocca aperta (dopo aver vomitato).<br />

Ma c’è chi arido non è e mi stima, sempre nel<br />

mio piccolo.<br />

Vabbè. Vi sentite in colpa per la vostra sistematica<br />

e diuturna sottovalutazione <strong>della</strong> mia<br />

professionalità? Noo? Lo temevo.<br />

Insomma, ricordate l’articolo <strong>della</strong> settimana<br />

scorsa che vi raccontavo del mio amico Uccio<br />

che poi sarebbe il signor assessore regionale<br />

dottor Sebastiano Missineo(nella foto)? E che<br />

dicevo tante cose su questa storia del piano<br />

paesaggistico?<br />

Ebbene, ieri mi suona il cellulare, cioè non<br />

suona s’illumina…<br />

(apro una parentesi. Mi hanno dato il blackberry<br />

touch e io non lo volevo perché con i<br />

tasti normali mi trovavo molto meglio. Poi il<br />

vecchio BB s’è rotto e sono passato quasi a<br />

mia insaputa al touch. Insomma faccio casini<br />

tutto il giorno e il telefono non mi suona quando<br />

dovrebbe e fa uno scruscio che non ti dico<br />

quando dovrebbe stare muto)<br />

…<strong>com</strong>unque s’illumina il blackberry e mi lampeggia<br />

“Uccio”. Mischia, ho pensato, questa è la volta che<br />

mi manda a quel paese per tutte le fissarie che gli ho addebitato<br />

nell’articolo. Ma Ucciomio è uomo di mondo e m’ha<br />

detto che s’è divertito leggendo l’articolo e poi mi ha detto<br />

anche cose serie.<br />

Ora io provo a raccontarvele a due condizioni:<br />

Ovviamente non gli ho detto che le avrei pubblicate e<br />

quindi se le smentisce io gli darò ragione;<br />

contromano<br />

Ovviamente io sono persona poco seria, per giunta in<br />

avanzato stato di andropausa, e quindi non è nemmeno<br />

certo che ho capito bene quello che mi voleva<br />

dire.<br />

Comunque l’Uccio-concetto dovrebbe<br />

essere questo.<br />

Il piano paesaggistico, con tutte quelle<br />

zone di salvaguardia che apparentemente<br />

bloccano la qualunque, si doveva<br />

fare. Si doveva dare un segnale di rigore<br />

e di presenza delle istituzioni che<br />

tutelano il paesaggio che, <strong>com</strong>e dire, a<br />

livello locale s’erano buttate un po’ latitanti.<br />

Ciò detto, mi fa Uccio, “io non è che<br />

sono contrario al porto turistico, all’ex<br />

spero e pure alla Pillirina. Credo interventi<br />

si possano fare ma, <strong>com</strong>e dici tu,<br />

nel segno <strong>della</strong> sostenibilità ambientale<br />

e paesaggistica. Ad esempio io per le<br />

opere a terra dell’ex spero avevo mostrato<br />

la massima disponibilità in tutti<br />

gli incontri che sono stati <strong>fatti</strong>, ma poi<br />

dai pontili galleggianti per gli attracchi<br />

sono passati all’isola nel porto grande<br />

con annesso albergo mascherato da casette<br />

dei pescatori. Ma, dico, Joe, si può fare una cosa così?”<br />

“E chiaro che l’albergo galleggiante in mezzo al porto non<br />

si può fare”, ho soggiunto io, “ma non è nemmeno possibile<br />

che l’ex spero resti la discarica arrugginita da che tu e io<br />

ci ricordiamo da sempre. Una discarica posizionata in una<br />

delle zone più belle dell’emisfero boreale”.<br />

“E non è nemmeno possibile – ho proseguito (ormai ero<br />

lanciato) – che in questo cozzo di città non ci sia una via<br />

www.i<strong>fatti</strong><strong>della</strong><strong>domenica</strong>.it<br />

8<br />

Domenica 12 febbraio 2012<br />

Piano paesaggistico: la versione di Uccio<br />

Siracusa non sarà più la stessa dopo che<br />

l’operazione “Oro Blu” <strong>della</strong> Procura di Siracusa<br />

ha imposto gli arresti domiciliari all’ex<br />

sottosegretario di stato Gino Foti e all’ex amministratore<br />

delegato <strong>della</strong> Sogeas, Peppe<br />

Marotta. Qualora non debbano esserci nuovi<br />

sviluppi alla situazione che si conosce, le<br />

conversazioni intercettate dai pm bastano a<br />

rendere l’idea, se non altro, di un possibile<br />

cattivo funzionamento <strong>della</strong> politica aretusea.<br />

Che possono farci gli inquirenti se in questa<br />

antica città greca la gente è portata alla nobiltà<br />

d’animo, e per questo forse non riesce a<br />

vedere cattiveria nel prossimo. Al bar si parla<br />

di “esagerazioni giudiziarie”, quindi, non di<br />

illegalità <strong>com</strong>messe bensì di possibili “azioni<br />

spregiudicate”. La storia giudiziaria i cui capitoli<br />

si sono appena scritti sarà molto lunga.<br />

Il tribunale <strong>della</strong> libertà potrebbe anticiparne i<br />

risvolti e annacquarne la concentrazione. Però,<br />

le intercettazioni presentate a corredo delle<br />

accuse, lascerebbero pensare che la politica<br />

siracusana si fosse messa in moto, o alla finestra,<br />

per spolpare, un’azienda operante nel<br />

settore pubblico. Portare a Siracusa una ditta<br />

di Caserta per riscuotere le bollette dell’acqua<br />

al doppio dell’aggio corrente, in sostituzione<br />

<strong>della</strong> società Sai8 SpA era il business a cui<br />

Foti e Marotta miravano. Ricondurre alla ragione<br />

l’infuriato Presidente dell’Ato8, Uccio<br />

Bono, era la mission dichiarata e non terminata.<br />

Riscuotere le bollette idriche dell’intera<br />

provincia ottenendo il 15 per cento di provvigione<br />

era un vero affare a cui i lombardi di<br />

Sai8 non volevano rinunciare. Il forte sospetto<br />

dei magistrati è quello che qualcuno avesse<br />

pensato di mettere in moto un meccanismo<br />

per finanziare stabilmente una certa politica<br />

locale. Anche l’affidamento di mega realizzazioni<br />

nel <strong>com</strong>une di Augusta ( fognature e<br />

campo pozzi) a ditte indicate dalla politica è<br />

nel mirino dei magistrati.<br />

E se non c’è stato nessun cattivo funzionamento<br />

dei telefonini e delle microspie disseminate<br />

nelle abitazioni e nei posti abituali<br />

frequentati da Gino Foti il sospetto rimane<br />

forte. Ovviamente non tutte le riunioni dovevano<br />

avere lo scopo di far soldi, c’è da credere<br />

che prevalessero gli incontri con finalità<br />

legate al gioco di potere in voga tra le fazioni<br />

politiche: maggioranze e minoranze che si<br />

scontrano ripetutamente per prevalere l’una<br />

sull’altra. Sulla vicenda Sai 8 esaminata dai<br />

L’inchiesta “Oro blu”,<br />

<strong>com</strong>e la carta moschicida<br />

giudici si potrebbe osservare, con larghissima<br />

bonaria veduta, che gli intercettati fossero<br />

dei lobbisti pronti a lucrare in maniera<br />

anomala e sotterranea. Una versione accettata<br />

dalla Siracusa patria del buonismo dove<br />

anche la stampa ha il dovere d’essere buona<br />

fino alla contiguità. Mentre, l’uso del virgolettato<br />

è prassi, esternare il pensiero obiettivo<br />

è rarità. Nel siracusano, rac<strong>com</strong>andare un<br />

amico, un parente per fargli avere uno stipendio<br />

(magari senza lavorare) non viene<br />

affatto considerato peccaminoso. Si capisce<br />

anche da un’intercettazione ambientale dove<br />

un consigliere di Avola era stato fatto assumere<br />

ma non voleva presentarsi neanche in<br />

azienda Sa8. A Siracusa è considerato normale<br />

fare <strong>com</strong>e a volte avveniva in Sogeas,<br />

cioè gonfiare gli stipendi degli amici con<br />

indennità di reperibilità e altro, al posto di<br />

pretesi avanzamenti di livello in organico.<br />

La cosa pare abbia stravolto un neo amministratore<br />

di Sai8. Emerge dall’inchiesta<br />

l’esercizio teso a piegare ai progetti economici<br />

<strong>della</strong> politica quell’impresa Sai8 che,<br />

per aggiudicarsi il bando di gara, s’era vista<br />

costretta a fare carte false, sul serio. E a pensarci<br />

bene, potrebbero essere state proprio<br />

quelle carte truccate (una fideiussione irregolare)<br />

l’origine dei ricatti e <strong>della</strong> travagliata<br />

vicenda nel mirino <strong>della</strong> magistratura. Sono<br />

stati i dirigenti <strong>della</strong> Sai 8 a denunciare le<br />

vessazioni politiche, qualche giorno prima<br />

di una possibile estromissione dalla gestione<br />

del servizio idrico, quindi il sospetto di un<br />

attacco preventivo resta. Fino all’arrivo di<br />

Bono all’Ato8 nessuno aveva mai voluto<br />

chiarimenti sulle irregolarità di<br />

quell’affidamento a Sai 8 tanto contestato da<br />

<strong>com</strong>itati civici e politici non allineati. Anche<br />

qui restano circolanti i sospetti. L’accusa di<br />

turbativa d’asta scattata per gli amministra-<br />

tori di Saccecav e Sogeas, <strong>com</strong>e tradizione<br />

italiana, giunge con notevole ritardo per la<br />

proverbiale lentezza <strong>della</strong> giustizia. “Meglio<br />

tardi che mai”, si potrebbe però chiosare,<br />

facendo notare che al procuratore Ugo Rossi,<br />

non può essere addebitata lentezza, considerando<br />

il poco tempo trascorso dal suo<br />

arrivo a Siracusa. Non sappiamo <strong>com</strong>e finirà<br />

l’inchiesta “Oro Blu” e se ci sarà un effetto<br />

onda lunga <strong>della</strong> vicenda giudiziaria in corso.<br />

Ineluttabilmente determinerà nuovi assetti<br />

politici per quello che già bolle nel calderone.<br />

A trovarsi nel ciclone non è solamente<br />

il dominus Gino Foti, ma l’intero Partito<br />

Democratico che per certi versi appare<br />

dilaniato da controversie interne non strettamente<br />

legate alla politica. Ecco le motivazioni<br />

del grande silenzio sui <strong>fatti</strong> accaduti,<br />

da parte del massimo partito di centrosinistra<br />

che non ha speso autorevoli <strong>com</strong>unicati<br />

o parole dirette ad offrire solidarietà ai personaggi<br />

coinvolti. Nessun partito, proprio<br />

nessuno, neanche “Italia dei Valori” ha<br />

plaudito ai magistrati che hanno scoperchiato<br />

la pentola o speso una parola di condanna.<br />

E questo è un dire tutto senza fare cenno.<br />

Chi riesce a leggere dentro la vicenda afferma<br />

che la politica siracusana si mostra nel<br />

suo procedere trasversale con un mix destrasinistra<br />

che se proiettato in ambito nazionale<br />

farebbe veramente arrossire Bersani e Berlusconi.<br />

Ovviamente nell’inchiesta si citano<br />

anche personaggi che si trovavano semplicemente<br />

“a passare” dai luoghi degli incontri.<br />

Altri si trovano a dover dar conto perchè<br />

chiamati in causa dalle parti in gioco più<br />

coinvolte. E se non fosse per l’indizio del<br />

segretario personale del presidente <strong>della</strong><br />

provincia Nicola Bono che doveva essere<br />

assunto da SAI8 potrebbe permettersi di dire<br />

“ma chi li conosce questi qua?”<br />

La strategia scelta da alcuni disattenti democratici<br />

sarebbe il disconoscere Gino Foti e la<br />

sua appartenenza, perchè “non aveva la tessera<br />

del partito”. Come se ad un tesserato<br />

di mezzo fra quelli che dicono che si può fare tutto e quelli<br />

che dicono che non si può fare niente”.<br />

“Hai ragione – ha detto Uccio – ma io non sono per quella<br />

che tu hai chiamato “recessione insostenibile”…<br />

(Non so se avete colto, <strong>com</strong>pagni, l’assessore mi ha citato,<br />

mica pizza e fichi, <strong>com</strong>e dicono qui a Roma)<br />

“… ora sono molto importanti – ha continuato Ucciomio - le<br />

osservazioni dei privati. Attraverso questo strumento si possono<br />

verificare i progetti, modificarli se necessario, insomma<br />

tarare le iniziative imprenditoriali nell’ottica <strong>della</strong> sostenibilità<br />

ambientale e paesaggistica. Io, ti ripeto, credo che si possano<br />

fare le cose, anche alla Pillirina, ma con progetti che<br />

siano accettabili. Siracusa ha bisogno di sviluppo, specie in<br />

questo momento di crisi, e non può sprecare opportunità. Ma<br />

nemmeno svendere il proprio territorio. Bisogna trovare delle<br />

soluzioni in grado di coniugare queste esigenze. Ed io credo<br />

che le osservazioni dei privati saranno il luogo e<br />

l’occasione giusta per una sintesi positiva”.<br />

Mischia <strong>com</strong>e parla bene Ucciomio. Ci siamo messi<br />

d’accordo che andiamo a cena uno di questi week end con<br />

mogli e figli ma non per parlare di politica, per parlare delle<br />

cose <strong>della</strong> (nostra) vita che a voi non interessano.<br />

Morale <strong>della</strong> favola. Sarebbe il caso, e lo dico per gli imprenditori<br />

ma anche per la politica locale, di sfruttare questa<br />

disponibilità e sedersi attorno ad un tavolo con le osservazioni<br />

spaginate davanti e trovare una via che non sia il sacco<br />

<strong>della</strong> città né il “nullismo” (per usare un termine che piaceva<br />

tanto un tempo al mio amico Nino Consiglio).<br />

Hasta un’altra volta lo Ucciomio siempre<br />

Joe Strummer<br />

Ps. Vi siete persi la neve a Roma e Alemanno che spalava<br />

malafiure ogni dove. Ma non potete perdervi il video sella<br />

“Sora Cesira che ha rielaborato il video “Alejandro” di<br />

Lady Gaga,<br />

fosse concesso parlare <strong>com</strong>e Foti nelle tante<br />

intercettazioni che lo riguardano e nelle manifestazioni<br />

pubbliche di partito. In<br />

un’intercettazione, Foti, rivolgendosi al segretario<br />

provinciale del Pd di Siracusa Giovanni<br />

Cafeo ordina: “ fissami un appuntamento<br />

con il segretario regionale Lupo e digli<br />

che in attesa di incontrarci deve bloccare tutto<br />

quello che si sta facendo in materia di Ato e<br />

di <strong>com</strong>missariamenti”. Eppure, per i maggiorenti<br />

del Pd, Gino Foti è da considerare un<br />

vecchio che “millantava” in forza di un passato<br />

lontano vissuto nella Dc e non certo<br />

nell’onesto PD. E’ un grande errore e<br />

un’ingiustizia disconoscere la valenza politica<br />

di Foti dentro il suo partito, o fuori dallo<br />

stesso, dove spaziava a pieno titolo. Gino Foti<br />

è stato ed è ancora un incarnato <strong>della</strong> politica<br />

siracusana e cercare di sminuirne il valore<br />

significa, mentire sapendo di mentire. Per<br />

analogia estesa esasperatamente si potrebbe<br />

far notare che nessuno ha mai chiesto la tessera<br />

a Hitler o a Mussolini, ma, la loro appartenenza<br />

partitica non è stata messa in discussione<br />

in nessun caso. Nel Pd si nascondono<br />

troppe persone che amano viaggiare sempre<br />

su un doppio binario e sono pronti a tradire se<br />

stessi, per sola convenienza. Troppi ipocriti<br />

con la tessera, il 22 gennaio scorso non si sono<br />

accorti che accanto al segretario regionale<br />

Giuseppe Lupo c’era Gino Foti, mentre<br />

l’assemblea dell’area Dem (voluta da Foti)<br />

eleggeva coordinatore, Franzo Bruno, alla<br />

presenza <strong>della</strong> stampa locale. Gino Foti è uno<br />

che la presunzione e la tracotanza la vende<br />

sottocosto, però nessuno può dire, che millantava<br />

nel cercare di “chiudere” controversie.<br />

Da sempre sostiene senza farne mistero:<br />

“sono un mediatore perchè questa è la cosa<br />

che riesco a fare meglio”. Delle sue prestazioni<br />

(gratuite o remunerate) tanti ne hanno<br />

fruito, pertanto, considerarlo una vecchia pratica<br />

da archiviare è un azzardo non concesso<br />

neanche agli “integri” del Pd che tendono a<br />

liquidare chi inciampa nei percorsi farraginosi<br />

<strong>della</strong> gestione del potere politico. Foti è<br />

caduto spesso, però si è sempre rialzato, quindi,<br />

la s<strong>com</strong>messa da fare è: lo saprà fare ancora?<br />

Nei partiti che hanno gestito potere c’è<br />

paura: l’inchiesta in corso è <strong>com</strong>e una carta<br />

moschicida che potrebbe avvinghiare anche<br />

nomi più eccellenti ancora. Anche su questi si<br />

s<strong>com</strong>mette.

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