5) Leonardo Bianchi - Comune di San Bartolomeo in Galdo
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Tornato a Napoli nel 1890, alla morte <strong>di</strong> Giuseppe Buonuomo assunse la <strong>di</strong>rezione<br />
della cattedra <strong>di</strong> Cl<strong>in</strong>ica delle malattie mentali dell’Università degli Stu<strong>di</strong> Federico II<br />
(ove fuse <strong>in</strong>sieme le due cattedre <strong>di</strong> Neuropatologia e <strong>di</strong> Psichiatria) e fu nom<strong>in</strong>ato<br />
anche <strong>di</strong>rettore del Manicomio “<strong>San</strong> Francesco <strong>di</strong> Sales” (ubicato lungo la strada<br />
dell’Infrascata, oggi via Salvator Rosa, ndr). Tale struttura, ampliata negli anni<br />
successivi, dal 1927 con delibera dell’amm<strong>in</strong>istrazione prov<strong>in</strong>ciale assunse il nome <strong>di</strong><br />
“Ospedale psichiatrico <strong>Leonardo</strong> <strong>Bianchi</strong>”, con sede <strong>in</strong> Calata Capo<strong>di</strong>ch<strong>in</strong>o, 232.<br />
Autore <strong>di</strong> numerosi e <strong>in</strong>novativi stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> neurologia legò il suo nome al perio<strong>di</strong>co La<br />
Psichiatria, la Neuropatologia e scienze aff<strong>in</strong>i (poi Annali <strong>di</strong> Neurologia) e a un gran<br />
numero <strong>di</strong> pubblicazioni scientifiche, tra cui la monumentale Meccanica del cervello<br />
(Tor<strong>in</strong>o 1921). Da citare <strong>in</strong>oltre: lezioni Sulle localizzazioni cerebrali (Napoli 1892);<br />
La frenesi sensoria e la paralisi progressiva (Milano 1897); Malattie del cervello, <strong>in</strong><br />
Trattato italiano <strong>di</strong> patologia e terapia me<strong>di</strong>ca, a cura <strong>di</strong> Arnaldo Cantani ed Edoardo<br />
Maragliano, II, 2 (Milano 1899); il Trattato <strong>di</strong> psichiatria ad uso dei me<strong>di</strong>ci e degli<br />
studenti (Napoli 1905), la cui seconda e<strong>di</strong>zione fu ristampata nel 1915; Eugenica<br />
(Napoli 1925).<br />
Le sue ricerche più importanti e orig<strong>in</strong>ali ebbero come oggetto la neuropsichiatria<br />
sperimentale, <strong>in</strong> particolare la localizzazione delle funzioni cerebrali. Fu considerato,<br />
per le sue teorie riguardanti i lobi frontali, fondatore della neurologia moderna. (Fece<br />
numerose osservazioni asportando i lobi frontali dal cervello delle scimmie<br />
<strong>di</strong>mostrando come questi siano necessari alla percezione, alla memoria e al<br />
comportamento volontario).<br />
In merito a quanto sopra, V<strong>in</strong>cenzo Bonavita (scienziato <strong>di</strong> fama <strong>in</strong>ternazionale),<br />
or<strong>di</strong>nario da 32 anni alla “Federico II” <strong>di</strong> Napoli e attualmente <strong>di</strong>rettore della scuola<br />
<strong>di</strong> specializzazione <strong>in</strong> neurologia presso lo stesso ateneo, a ricordo del suo<br />
illustrissimo predecessore, <strong>in</strong> un’<strong>in</strong>tervista rilasciata <strong>in</strong> data 20 <strong>di</strong>cembre 2007 a<br />
Cristian Fuschetto, osserva: «<strong>Bianchi</strong> aveva pubblicato nel 1895 un lavoro su Bra<strong>in</strong><br />
su La funzione dei lobi frontali. Lui, che non conosceva l’<strong>in</strong>glese, ebbe l’onore della<br />
traduzione del lavoro da parte <strong>di</strong> De Vatteville, che era l’e<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> Bra<strong>in</strong>, rivista tra le<br />
più importanti nello scenario delle riviste <strong>in</strong>ternazionali. Consideri che quei lavori<br />
sull’attività dei lobi frontali, lavori condotti attraverso la demolizione e la<br />
stimolazione dei lobi frontali delle scimmie, sono rimasti una pietra miliare nella<br />
storia della neurologia. E tanto per <strong>in</strong>tendersi su quali fossero gli strumenti allora<br />
<strong>di</strong>sponibili, pensi che egli, per misurare l’<strong>in</strong>tensità della stimolazione, applicava lo<br />
stimolo sulla sua stessa l<strong>in</strong>gua».<br />
Inf<strong>in</strong>e, ecco – molto s<strong>in</strong>teticamente – le tappe pr<strong>in</strong>cipali della sua strepitosa carriera<br />
universitaria e politica nelle parole <strong>di</strong> Alfredo Zazo (Dizionario bio bibliografico del<br />
<strong>San</strong>nio, Napoli 1973): «Rettore dell’Università <strong>di</strong> Napoli nel 1902-3 e nel 1911; socio<br />
<strong>di</strong> numerose accademie, dottore honoris causa dell’Università <strong>di</strong> Manchester,<br />
<strong>in</strong>signito <strong>di</strong> alte onorificenze, partecipò, sorretto da un’avv<strong>in</strong>cente oratoria, alla vita<br />
politica e amm<strong>in</strong>istrativa. Fece parte dell’Amm<strong>in</strong>istrazione comunale <strong>di</strong> Napoli; nel<br />
1892 su deputato per il Collegio <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Bartolomeo</strong> <strong>in</strong> <strong>Galdo</strong> e nel 1897 rappresentò il<br />
Collegio <strong>di</strong> Montesarchio, <strong>in</strong>formando costantemente il suo orientamento politico alle<br />
più alte idealità nazionali. Prospettò il problema delle carceri che def<strong>in</strong>ì scuole <strong>di</strong><br />
del<strong>in</strong>quenza e chiese l’istituzione <strong>di</strong> sanatori crim<strong>in</strong>ali per il ricupero <strong>di</strong> del<strong>in</strong>quenti<br />
occasionali. Nel 1905 fu M<strong>in</strong>istro della P.I. nel M<strong>in</strong>istero Fortis […]. Fu <strong>di</strong> nuovo<br />
m<strong>in</strong>istro (M<strong>in</strong>istero Boselli) e gli fu devoluto il gravoso compito dell’assistenza<br />
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