Gienne Maggio 2013 Stampa - Gardanotizie
Gienne Maggio 2013 Stampa - Gardanotizie
Gienne Maggio 2013 Stampa - Gardanotizie
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Un ponte scaramantico (distrutto)<br />
per il superstizioso d’Annunzio<br />
Fu l’adorata madre a rivelare a Gabriele d’Annunzio<br />
come difendersi dalla “nigra magìa”. Nei giorni<br />
festivi gli fece portare da bambino la catenina<br />
d’oro del battesimo con appeso un cornetto di corallo<br />
rosso. E contro il malocchio, durante le passeggiate, gli<br />
metteva chicchi di sale nelle tasche.<br />
Si spiega così perché lo stesso Vittoriale rigurgiti<br />
di amuleti: corna contro la iettatura (sulla porta del<br />
Casseretto) e altri simboli, a cominciare dal diavolesco<br />
mostro, cornuto e linguacciuto, chiuso nella nicchia<br />
del tabernacolo sulla facciata della Prioria, purtroppo<br />
rubato. E come se ciò non bastasse, volle innumerevoli<br />
scritte propiziatrici a protezione della dimora.<br />
Capolavoro, in difesa di quanti considerava iettatori,<br />
fu il “Ponte degli scongiuri” della Valletta dell’Acqua<br />
pazza (già Valletta del Riotorto), in parte aperta<br />
al pubblico in occasione dei festeggiamenti del 12<br />
marzo con accesso dal “Frutteto” per il “Laghetto delle<br />
danze”, non restaurato, ma ripulito dai rovi, al pari delle<br />
vallette le cui scarpate sono state imbrigliare con reti<br />
metalliche per evitare movimenti franosi.<br />
Dal “Laghetto delle danze” si risale quindi sino al<br />
“Sette diavoli”, un romanzo bresciano<br />
Marco Archetti, giovane narratore<br />
bresciano, del quale Giunti<br />
ha appena dato alle stampe il<br />
romanzo “Sette diavoli” (182 pagine,<br />
€ 12), si presenta offrendo anche una<br />
lezione di scrittura.<br />
“Ho 36 anni e sono uno scrittore<br />
nervoso. Le prime stesure sono continuative,<br />
quasi violente, fatte mordendo<br />
le pagine, venti giorni senza uscire di<br />
casa; poi ci torno su, a lungo, tortuosamente,<br />
puntigliosamente. Scrivo tanto<br />
e sempre, non credo al panico da foglio<br />
bianco e al feticcio romantico dell'ispirazione.<br />
Attualmente sto lavorando a<br />
tre romanzi contemporaneamente. Le<br />
storie le cerco in giro, tra le persone.<br />
Odio chi scrive per amore di se stesso<br />
e non di ciò che deve raccontare. Amo<br />
mescolare i generi”.<br />
Poi qualche annotazione biografica:<br />
“Scrivo nei bar. Se sto in casa, rigorosamente<br />
in cucina. Faccio pugilato”.<br />
“Sette diavoli” non è il romanzo<br />
d’esordio di Marco Archetti. Il suo<br />
primo lavoro narrativo è del 2003,<br />
“Lola Motel”, edito da Meridiano Zero.<br />
Successivamente ha pubblicato tutti<br />
i suoi libri da Feltrinelli: “Vent'anni che<br />
non dormo” (2005), “<strong>Maggio</strong> splendeva”<br />
(2006), “Gli asini volano alto” (2009),<br />
Sede e Stab.: 25086 REZZATO (BS) Via Prati, 69<br />
Tel. 030 24986 (R.A.) - Fax 030 2498600<br />
http://www.nabacarni.it - e-mail: nabameat@zerogroup.it<br />
“Ponte delle teste di ferro”; nessun annuncio, invece,<br />
sull’apertura museale della Torre San Marco, darsena<br />
di d’Annunzio e luogo fra i più suggestivi del Garda,<br />
monumento nazionale di proprietà del Vittoriale<br />
(quindi dello Stato) ancora in mano a privati, nonostante<br />
i vincoli, e che probabilmente il ministro<br />
Ornaghi non ha mai visitato.<br />
CONTRO I MENAGRAMO – Il “Ponte degli scongiuri”<br />
fu purtroppo distrutto e mai ricostruito. Gabriele<br />
d’Annunzio ne fece cenno nel 1925 al falegname<br />
Giacomino Scarpetta di Gardone, uno dei molti artigiani<br />
chiamati a lavorare nella “Santa Fabbrica”: “Mio<br />
caro Giacomo, ho in dono – per il mio Ponte degli<br />
Scongiuri – tante belle corna, io che ne ho messe tante!<br />
O ironia!” Fu ponte scaramantico reso noto anche<br />
attraverso cartoline, descritto da Raffaello Biordi: “Al<br />
Vittoriale sopra un piccolo corso d’acqua volle il ponticello<br />
degli scongiuri, ornato di corna di cervo, di alce<br />
e di speroni di gallo: chi vi passava sopra era tenuto<br />
a pagare il pedaggio perché solo così si determinava<br />
l’aura magica propizia; ma egli vi faceva passare, a ogni<br />
buon conto, tutti quelli che riteneva menagramo e la<br />
cui nefasta influenza fosse necessario neutralizzare”.<br />
“Sabato, addio” (2011). Ora ecco “Sette<br />
diavoli”, già accolto con plauso da Joe<br />
R. Lansdale: “Archetti è uno scrittore<br />
raffinato e intelligente, con un grande<br />
futuro davanti a sé. Non perdete questo<br />
treno, saltateci su adesso”.<br />
La protagonista si chiama Egle<br />
Petrillo, dodici anni, orfana di genitori<br />
morti in guerra. Lo zio la alleva, assieme<br />
al fratello handicappato con difficoltà<br />
nell’apprendimento.<br />
La vita, al termine della seconda<br />
guerra mondiale, ricomincia per Egle<br />
in una città del nord, dove lo zio si trasferisce<br />
dal sud. Altro ambiente, altro<br />
mondo. La scuola, il lavoro di sfruttamento,<br />
gli scontri con lo zio-padre,<br />
la fuga da casa, le amicizie e gli amori<br />
sbagliati. Il tema del romanzo diventa<br />
così la fuga sino a cadere nel precipizio<br />
della prostituzione. Poi la sfida, la vendetta.<br />
E il coraggio per risalire alla luce<br />
del riscatto.<br />
Non solo: gettando una moneta in una fenditura<br />
del terreno il poeta affermava che la fortuna e ogni<br />
desiderio, pensati nell’attimo dell’offerta, sarebbero<br />
stati realizzati.<br />
Altro manufatto curioso della Valletta dell’Acqua<br />
pazza è il “Ponte delle teste di ferro”, segnalato dalla<br />
prima guida del Vittoriale del 1927, costruito in pietra<br />
bianca di Verona, con parapetti e sedili; sui pilastri una<br />
decina di grandi proiettili d’artiglieria donati al poeta<br />
dal Duca della Vittoria della Grande guerra, il maresciallo<br />
Armando Diaz; venne ricostruito negli anni<br />
Novanta e si può ancora ammirare.<br />
Destava curiosità anche il “Ponte delle lepri”<br />
distrutto e non più ripristinato. Era stato costruito in<br />
legno, ornato da quattro lepri scolpite, sempre nel<br />
legno. La credenza popolare vuole che la lepre, poiché<br />
corre veloce, sia figlia del diavolo. Per altri, invece, sia<br />
animale guida nel mondo del mistero. E sicuramente<br />
d’Annunzio assegnò alle sue lepri di legno questa<br />
missione.<br />
a.M.<br />
25 anni di<br />
amicizia<br />
a.M.<br />
La doppia firma dei sindaci,<br />
Georg Stolle per Bensheim<br />
ed Enzo Bassetti per Riva del<br />
Garda, porta le date del 15 ottobre<br />
1988 a Bensheim e del 22 aprile 1989<br />
a Riva del Garda. I festeggiamenti<br />
per i 25 anni di gemellaggio tra le<br />
due città – a Riva del Garda lo scorso<br />
aprile – sono entrati nel vivo sabato<br />
20 aprile con la cerimonia ufficiale e<br />
le firme dei sindaci attuali, Thosten<br />
Herrmann e Adalberto Mosaner, che<br />
hanno rinnovano quel patto felice<br />
che s’è trasformato in amicizia.<br />
Un quarto di secolo in cui ogni<br />
anno numerose associazioni culturali,<br />
artistiche o sportive, bande e<br />
cori, delegazioni istituzionali, classi<br />
di tutte le scuole, gruppi di partecipanti<br />
ai corsi di lingua straniera, artisti<br />
e anche singoli cittadini hanno<br />
affrontato i quasi 700 chilometri che<br />
separano le due città, realizzando un<br />
avvicinamento che non è solo fisico.<br />
Tra le due comunità si è infatti creata<br />
una fitta trama di relazioni, una vera<br />
e propria amicizia.<br />
GN MaGGio <strong>2013</strong> - 13