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diaconi 28 - Diocesi di Roma

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D I A C O N I<br />

Foglio Notizie della Comunità del Diaconato della <strong>Diocesi</strong> <strong>di</strong> <strong>Roma</strong><br />

FORMAZIONE - INFORMAZIONE - CORRESPONSABILITÀ<br />

www3.chiesacattolica.it/<strong>di</strong>ocesi/roma_altre_aree/<strong><strong>di</strong>aconi</strong><br />

Dicembre 2002 numero <strong>28</strong><br />

TEMPO DI GRAZIA: SEI NUOVI DIACONI.<br />

Lo scorso 23 Novembre abbiamo vissuto <strong>di</strong><br />

nuovo il dono, la gioia e l'emozione <strong>di</strong><br />

godere assieme nell'Arcibasilica <strong>di</strong> san<br />

Giovanni in Laterano il tempo <strong>di</strong> grazia<br />

dell'or<strong>di</strong>nazione dei nostri confratelli<br />

Armando, Cataldo, Clau<strong>di</strong>o, Paolo, Roberto<br />

e Salvatore.<br />

Questo numero del nostro "Foglio" sarà<br />

ampiamente de<strong>di</strong>cato a questo gioioso<br />

Nina ed io siamo grati, <strong>di</strong> tutto cuore, al<br />

nostro Dio per il dono enorme <strong>di</strong><br />

questa Or<strong>di</strong>nazione Diaconale, coscienti <strong>di</strong><br />

essere stati sempre guidati da Lui<br />

attraverso una storia fatta <strong>di</strong> momenti <strong>di</strong><br />

gioia, ma anche <strong>di</strong> sofferenze, malattie,<br />

interventi chirurgici e segnata dalla<br />

esperienza del quasi fallimento e della<br />

ricostruzione del nostro matrimonio. Il<br />

Signore è stato generoso con noi curandoci<br />

veramente con amore <strong>di</strong> Padre,<br />

riportandoci in pienezza nella Chiesa,<br />

dopo un periodo <strong>di</strong> affievolimento della<br />

nostra fede, attraverso l'esperienza<br />

maturata in un cammino <strong>di</strong> fede e aprendo<br />

i nostri cuori al servizio, così come ci era<br />

stato insegnato da giovani, nella<br />

Parrocchia dove ci siamo conosciuti. Un<br />

grazie particolare va alla nostra Madre<br />

celeste alla quale, vicino alla morte, venni<br />

affidato da mia madre, nel Santuario del<br />

Divino Amore, quando avevo sette mesi,<br />

che ci ha sempre protetti e alla quale ci<br />

siamo riaffidati in Seminario per vivere<br />

questo nuovo mistero <strong>di</strong> amore che si<br />

compie nella nostra vita.<br />

Armando e Nina Seghetti<br />

CHI SONO I NUOVI DIACONI?<br />

evento, ed al suo riflesso nella vita dei<br />

nostri confratelli or<strong>di</strong>nati rispettivamente<br />

10 e 15 anni fa. All’interno troveremo<br />

anche un interessante articolo sul<br />

<strong>di</strong>aconato al femminile e sul pellegrinaggio<br />

“Sulle orme <strong>di</strong> san Paolo”.<br />

Auguriamo una buona lettura e riflessione a<br />

tutti.<br />

Il Comitato <strong>di</strong> Redazione<br />

avo nell'innocenza le mie mani e giro<br />

“Lattorno al tuo altare, Signore, per far<br />

risuonare voci <strong>di</strong> lode e per narrare le tue<br />

meraviglie” (Sal. 25,6-7)<br />

E' quello che è risuonato nella mia mente e<br />

nel mio cuore dall'inizio del cammino <strong>di</strong><br />

cinque anni fa. Il Signore è stato veramente<br />

fedele al suo patto, cioè <strong>di</strong> pensarmi <strong>di</strong>acono<br />

da sempre, accompagnandomi a scrivere la<br />

mia storia con Lui perché senza <strong>di</strong> Lui non<br />

sarebbe stato possibile.<br />

Con me ha cominciato anche la mia famiglia,<br />

mia moglie Angela e mio figlio Antonio con i<br />

quali ancora oggi ci chie<strong>di</strong>amo come è potuto<br />

succedere.<br />

Come famiglia ci sentiamo <strong>di</strong> ringraziare<br />

prima <strong>di</strong> tutto il Signore per il dono <strong>di</strong> grazia<br />

che ha fatto entrare nella nostra casa.<br />

La chiesa, come madre si è presa cura <strong>di</strong> noi<br />

attraverso i suoi ministri e formatori<br />

accompagnandoci nel cammino alla sequela<br />

<strong>di</strong> Cristo me<strong>di</strong>ante l'ascolto della parola e la<br />

vita sacramentale, e solo oggi possiamo<br />

comprendere che l'itinerario percorso<br />

costituiva una preparazione perché la nostra<br />

famiglia potesse accogliere con me la<br />

chiamata al <strong>di</strong>aconato che il Signore aveva<br />

progettato per noi.<br />

Cataldo e Angela Vittori<br />

segue a pag. 2


Maria Elena ed io ci siamo conosciuti<br />

in parrocchia dove abbiamo iniziato<br />

un cammino insieme, un cammino <strong>di</strong> fede<br />

nel quale abbiamo ascoltato la chiamata<br />

del Signore al matrimonio prima ed alla<br />

<strong><strong>di</strong>aconi</strong>a poi. Cinque anni fa, nel battistero<br />

della basilica <strong>di</strong> S. Giovanni in Laterano,<br />

ci siamo presentati alla comunità del<br />

<strong>di</strong>aconato per iniziare il cammino <strong>di</strong><br />

formazione.<br />

In questi anni molto intensi e faticosi, non<br />

senza crisi e dubbi, il Signore ci ha sempre<br />

confermato con fatti concreti, aiutandoci a<br />

crescere nella comunione tra noi, con figli,<br />

nella preghiera in famiglia e ci ha<br />

accompagnato con il suo amore e<br />

sostenuto con la sua provvidenza. Quante<br />

<strong>di</strong>fficoltà lungo il cammino, prima fra tutte<br />

noi stessi resistenti alla chiamata,<br />

mal<strong>di</strong>sposti a farsi stravolgere la vita, ma<br />

da tutte il Signore ci ha liberato.<br />

Tutto questo ci sarebbe bastato, ma non al<br />

Signore che, così come siamo con i nostri<br />

limiti e le nostre povertà, ha voluto<br />

renderci degni <strong>di</strong> partecipare al suo<br />

servizio come famiglia <strong>di</strong>aconale.<br />

Clau<strong>di</strong>o e Maria Elena Palmieri<br />

Bene<strong>di</strong>co il Signore per il cammino <strong>di</strong><br />

formazione che tanto ha dato a me ed a<br />

Simonetta, e lo bene<strong>di</strong>co ancora <strong>di</strong> più per<br />

il dono dell'or<strong>di</strong>nazione, anche se oggi<br />

ve<strong>di</strong>amo ancora più chiara la nostra<br />

incapacità: solo resta <strong>di</strong> credere vera la<br />

Parola <strong>di</strong> S. Paolo sui vasi <strong>di</strong> creta.<br />

Riandando alla celebrazione<br />

dell'or<strong>di</strong>nazione, resta forte l'emozione per<br />

la consegna del Vangelo, gli impegni<br />

assunti, la promessa <strong>di</strong> obbe<strong>di</strong>enza al<br />

Vescovo, che per noi poi è il Papa, la<br />

commozione dell'abbraccio con la<br />

Comunità, la partecipazione tesa e<br />

palpabile dell'assemblea, così tante<br />

persone e pur così tanto silenzio, l'affetto e<br />

la gioia <strong>di</strong> così tanti amici che si sono<br />

stretti intorno alla fine, nell'esplosione <strong>di</strong><br />

un abbraccio caldo e commovente.<br />

Resta ora da ricominciare un lavoro<br />

vecchio ma nuovo per la mutata<br />

con<strong>di</strong>zione che sicuramente spaventa con<br />

la responsabilità che si porta appresso.<br />

Resta però la certezza <strong>di</strong> non essere soli,<br />

perché guardando la nostra storia vi<br />

leggiamo chiaramente un <strong>di</strong>segno che si è<br />

sviluppato impercettibilmente negli anni e<br />

che ci rende curiosi <strong>di</strong> vedere dove ci<br />

condurrà.<br />

Paolo e Simonetta Cinguino<br />

- 2 -<br />

Questi anni <strong>di</strong> formazione sono stati anni<br />

<strong>di</strong> "deserto", che hanno messo a nudo<br />

tutti i nostri limiti e le nostre fragilità, dove<br />

tutto è stato messo in <strong>di</strong>scussione e dove le<br />

nostre antiche certezze sono state annullate<br />

per essere sostituite da un'unica certezza:<br />

tutto è nelle mani <strong>di</strong> Dio e senza <strong>di</strong> Lui non<br />

possiamo nulla!<br />

Tutto è stato operato per il nostro bene, per<br />

renderci più responsabili della nostra<br />

vocazione; perché, come il Signore ha lavato<br />

i nostri pie<strong>di</strong>, anche noi possiamo lavare i<br />

pie<strong>di</strong> ai nostri fratelli. Aver compreso <strong>di</strong><br />

essere solo un "nulla", ma che questo "nulla"<br />

è stato voluto e amato da Dio dall'eternità e<br />

che solo in Lui può tutto, anche oltre l'umana<br />

ragione, è il più grande dono che, fino ad<br />

oggi, il cammino del <strong>di</strong>aconato ci ha fatto<br />

scoprire. Attraverso la tappa importante<br />

dell'or<strong>di</strong>nazione, giorno che rimarrà<br />

indelebile nei nostri cuori, il Signore ha<br />

trasformato questo "nulla" in "se stesso<br />

servo"; ne deriva una semplice ma tremenda<br />

esigenza <strong>di</strong> vita cristiana: fare solo ed<br />

esclusivamente la volontà del Padre, nel<br />

figlio e con la forza dello Spirito Santo, e non<br />

più la nostra!<br />

Roberto e Angela Parisi<br />

Bene<strong>di</strong>co il Signore che ha voluto fare<br />

con me una storia <strong>di</strong> salvezza, nella<br />

quale ha posto dei segni dei lumi,<br />

attraverso i quali ho potuto intravedere<br />

la strada che Lui aveva tracciato per me.<br />

Prima <strong>di</strong> tutto i miei genitori che mi<br />

hanno educato alla fede, nell'amore per<br />

il prossimo, per i deboli e i sofferenti.<br />

Lui si è reso presente nelle <strong>di</strong>fficoltà<br />

che abbiamo incontrato sulla nostra<br />

strada in tutto questo tempo, <strong>di</strong>fficoltà<br />

che sono state strumento pedagogico per<br />

educarmi a vivere nell'abbandono totale<br />

e per comprendere che Lui era l'ideatore<br />

ed il realizzatore della chiamata al<br />

<strong>di</strong>aconato.<br />

Bene<strong>di</strong>co suo figlio Gesù Cristo con il<br />

quale mi ha manifestato totalmente il<br />

suo amore per me, non permettendo che<br />

rimanessi schiacciato dalle mie miserie,<br />

ma, sostenuto, potessi intraprendere il<br />

cammino <strong>di</strong> conversione.<br />

Oggi, consapevole delle <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong><br />

questo cammino ma fiducioso nel<br />

Signore e nella sua Chiesa, rinnovo<br />

insieme con la mia famiglia la<br />

<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> servirlo.<br />

Salvatore e Linda Bolla


Eminenza reveren<strong>di</strong>ssima,<br />

TESTIMONIANZA DELLE MOGLI<br />

sono Maria Elena moglie <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Palmieri.<br />

Insieme a Linda, Simonetta, Angela, Nina e Angela siamo qui a testimoniare quanto è<br />

stato grande l'amore <strong>di</strong> Dio nella nostra vita. Abbiamo iniziato questo cammino cinque anni<br />

fa con molta titubanza e senso <strong>di</strong> inadeguatezza. Sentivamo che il Signore chiamava i<br />

nostri mariti e noi, ma non avevamo ancora ben chiaro in che modo. Sono stati anni intensi<br />

<strong>di</strong> formazione in cui siamo cresciuti anche nella conoscenza <strong>di</strong> Dio.<br />

Per quanto mi riguarda questi anni <strong>di</strong> formazione sono coincisi con la nascita <strong>di</strong> tre dei<br />

nostri cinque figli.<br />

Quin<strong>di</strong> un periodo intenso <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> fatiche e prove. Ma pieno <strong>di</strong> amore! Sempre io e<br />

Clau<strong>di</strong>o abbiamo sentito la presenza <strong>di</strong> Dio che ci accompagnava, e ci incoraggiava con la<br />

sua Provvidenza. Siamo stati seguiti da formatori premurosi e pazienti che ci hanno<br />

trasmesso un grande amore per la Chiesa,.<br />

Noi mogli abbiamo assistito alla ripresa agli stu<strong>di</strong> dei nostri mariti, cosa non facile, e<br />

siamo state spettatrici del fatto che il Signore spiana tutte le vie, e porta a compimento<br />

l'opera iniziata. Abbiamo riscoperto la preghiera in famiglia che unisce, placa gli animi e<br />

dona la pace. Questa intimità con Dio ci porta a con<strong>di</strong>videre lo spirito <strong>di</strong> servizio pur nella<br />

fragilità della nostra esistenza.<br />

Con l'animo colmo <strong>di</strong> riconoscenza vogliamo essere a fianco dei nostri sposi in questa<br />

nuova via che il Signore ci apre, pronte a renderci totalmente <strong>di</strong>sponibili alla volontà <strong>di</strong> Dio<br />

nella nostra vita.<br />

Le Chie<strong>di</strong>amo per tutte queste ragioni con piena consapevolezza e con desiderio vivissimo<br />

che Clau<strong>di</strong>o, Salvatore, Paolo, Roberto, Armando e Cataldo siano ammessi all'or<strong>di</strong>ne del<br />

Diaconato.<br />

TESTIMONIANZA DEI FORMATORI<br />

Eminenza Reveren<strong>di</strong>ssima,<br />

sono il <strong>di</strong>acono Armando e parlo anche a nome dei confratelli <strong><strong>di</strong>aconi</strong> formatori Gabriele,<br />

Giovanni, Umberto, Giuseppe, Franco, Francesco, Eugenio, nonché a nome <strong>di</strong> tutta la<br />

Comunità <strong>di</strong>aconale <strong>di</strong> <strong>Roma</strong>.<br />

Cinque anni fa, Vostra Eminenza, con paterna sollecitu<strong>di</strong>ne ci ha affidato questi nostri<br />

fratelli per un accompagnamento spirituale ed un cammino <strong>di</strong> <strong>di</strong>scernimento vocazionale.<br />

Insieme alle nostre spose li abbiamo seguiti nella loro crescita umana, intellettuale e<br />

spirituale.<br />

Siamo andati nelle loro case e nelle loro comunità parrocchiali, rimanendo e<strong>di</strong>ficati per la<br />

loro adesione al Vangelo e al Magistero Ecclesiale, con<strong>di</strong>videndo le loro apprensioni e<br />

speranza unitamente a quelle delle loro spose, dei figli e dei loro pastori.<br />

Oggi possiamo attestare che lo Spirito del Signore li ha provati e li ha resi pronti per il<br />

servizio ai fratelli.<br />

Chie<strong>di</strong>amo pertanto a Vostra Eminenza che Armando, Cataldo, Clau<strong>di</strong>o, Paolo, Roberto e<br />

Salvatore vengano or<strong>di</strong>nati <strong><strong>di</strong>aconi</strong>.<br />

- 3 -


Eminenza reveren<strong>di</strong>ssima<br />

Eminenza Reveren<strong>di</strong>ssima,<br />

TESTIMONIANZA DEI FIGLI<br />

Sono Simone Bolla, figlio <strong>di</strong> salvatore, e a nome dei figli degli or<strong>di</strong>nan<strong>di</strong>,<br />

sono qui a testimoniare che in questi cinque anni abbiamo con<strong>di</strong>viso con i<br />

nostri genitori questo cammino, con le paure dei ragazzi della nostra età<br />

che partecipano, in modo <strong>di</strong>retto, al cammino <strong>di</strong> fede della famiglia, con un<br />

cambiamento del modo <strong>di</strong> vivere.<br />

Durante questo tempo abbiamo constatato una grande forza <strong>di</strong> volontà dei<br />

nostri papà, per quanto riguarda lo stu<strong>di</strong>o, una grande <strong>di</strong>sponibilità per gli<br />

impegni in parrocchia ed i servizi alla Basilica, ma anche altrettanta<br />

collaborazione da parte delle nostre mamme che al momento opportuno<br />

hanno avuto e tuttora hanno sempre pronta una parola d'incoraggiamento.<br />

Tutto questo ha portato ad una maggiore <strong>di</strong>sponibilità verso i più<br />

bisognosi, nonostante ciò togliesse anche del tempo alla famiglia.<br />

Oggi ci ren<strong>di</strong>amo conto che tutto questo ha contribuito, con l'aiuto <strong>di</strong> Dio,<br />

ad una significativa crescita spirituale che ci ha fatto affrontare le<br />

esperienze <strong>di</strong> ogni giorno, con maggiore serenità, trovandoci uniti nei<br />

momenti della preghiera.<br />

Grazie a nome <strong>di</strong> tutti noi, con la speranza che tale esperienza possano<br />

viverla altri ragazzi per avere una famiglia più serena e soprattutto nel<br />

nome del Signore.<br />

Per questo, le chie<strong>di</strong>amo Eminenza, <strong>di</strong> voler or<strong>di</strong>nare i nostri padri.<br />

TESTIMONIANZA DEI PARROCI<br />

questi nostri sei fratelli sono stati chiamati, in un lungo percorso <strong>di</strong> <strong>di</strong>scernimento, ad<br />

essere <strong><strong>di</strong>aconi</strong> nella Chiesa.<br />

Pur nella convinzione che essi sono chiamati a testimoniare l'amore del Padre<br />

misericor<strong>di</strong>oso con un atteggiamento <strong>di</strong> fede, speranza e carità, <strong>di</strong>etro c'è un loro<br />

cammino <strong>di</strong> riscoperta del dono del battesimo, un cammino iniziato in seguito a varie<br />

esperienze e maturato nei gruppi parrocchiali, nelle associazioni, nei movimenti, ma<br />

soprattutto dando spazio alla realizzazione piena del loro matrimonio.<br />

Tutti hanno sentito il bisogno, in forza dell'amore <strong>di</strong> Dio in loro, <strong>di</strong> aprirsi come famiglia<br />

per testimoniare le gran<strong>di</strong> meraviglie operate in loro dal sacramento nuziale.<br />

Ci hanno testimoniato la forza della loro unione e la voglia <strong>di</strong> una partecipazione più<br />

corresponsabile alla vita della Chiesa, in un coinvolgimento <strong>di</strong> mogli, figli e famigliari.<br />

Le nostre comunità parrocchiali li hanno incoraggiati e accompagnati fino a questo<br />

momento, ora li desiderano nell'esercizio del loro ministero <strong>di</strong>aconale<br />

Noi parroci siamo grati al signore e in sintonia con il parere espresso dai formatori.<br />

Attestiamo che questi can<strong>di</strong>dati sono degni <strong>di</strong> essere or<strong>di</strong>nati.<br />

Don Vito (parroco <strong>di</strong> San Leone Magno)<br />

- 4 -


Dal ritiro delle mogli: LA PRIMA VOLTA DI SIMONETTA<br />

Siamo finalmente giunti a tre giorni<br />

dall'or<strong>di</strong>nazione! Sono passati cinque<br />

lunghi anni <strong>di</strong> attesa , <strong>di</strong> formazione, densi <strong>di</strong><br />

avvenimenti desiderati o inaspettati, lieti o<br />

angosciosi, che voltando lo sguardo al<br />

passato sembrano riassumersi in un attimo.<br />

Ma attraverso tutti siamo passati sempre<br />

accompagnati dal Signore che, come <strong>di</strong>ce il<br />

salmo, ci ha portato "su ali <strong>di</strong> aquila".<br />

Nonostante tutto questo, però, l'or<strong>di</strong>nazione<br />

<strong>di</strong> Paolo mi si è materializzata davanti<br />

all'improvviso, come se non me l'aspettassi,<br />

lasciandomi frastornata. E' proprio vero che<br />

più grande è la Grazia che si riceve, più<br />

gran<strong>di</strong> sono le tentazioni che vorrebbero<br />

strappartela!<br />

Poiché, sin dal primo incontro coi formatori,<br />

ho sentito che la mia personale chiamata del<br />

Signore a lavorare nella sua vigna era, anche<br />

se con modalità <strong>di</strong>verse, innestata sulla<br />

vocazione <strong>di</strong> mio marito, ho capito che la mia<br />

ansia, <strong>di</strong> fronte alla sua or<strong>di</strong>nazione, nasceva<br />

dalla paura <strong>di</strong> <strong>di</strong>re il mio Sì.<br />

In questi casi, come tutti sappiamo, si può<br />

solo pregare: allora ho deciso che la cosa<br />

migliore che potessi fare, per me e per Paolo,<br />

fosse quella <strong>di</strong> lasciare tutto e <strong>di</strong> partecipare<br />

al ritiro per le mogli dei <strong><strong>di</strong>aconi</strong> guidato da<br />

don Franco.<br />

E' stata una bellissima esperienza che mi ha<br />

dato pace e mi ha arricchita sul piano<br />

spirituale e umano.<br />

Avevo proprio bisogno che il Signore mi<br />

portasse sul Monte, lontano dalle "solite"<br />

urgenze e servizi <strong>di</strong> cui è costellata la nostra<br />

giornata e spesso anche la nostra serata, per<br />

stare in ascolto. Insomma, che una volta tanto<br />

mi trasformassi da Marta in Maria.<br />

Non abbiamo fatto nulla <strong>di</strong> particolarmente<br />

<strong>di</strong>verso da quello che si fa in tutti i ritiri; <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>verso ho sentito lo spirito, perché tutto si è<br />

svolto nella semplicità, nella sincerità della<br />

con<strong>di</strong>visione, nella comunione fra <strong>di</strong> noi<br />

Mi sono chiesta come mai fossimo così<br />

poche a partecipare, solo una decina, e sono<br />

rimasta col desiderio <strong>di</strong> conoscere anche le<br />

altre, perché sono convinta che abbiamo<br />

molto da <strong>di</strong>rci e tanta ricchezza <strong>di</strong> esperienza<br />

e <strong>di</strong> fede da scambiarci.<br />

Vorrei terminare con un grazie a don Franco,<br />

proprio per la sua sensibilità, impegno e<br />

pazienza per la crescita spirituale <strong>di</strong> noi<br />

mogli e con un saluto a tutte, in particolare a<br />

quelle che ancora non conosco.<br />

QUINDICI ANNI DI “GRAZIA”<br />

Quando alle ore 17 del Sabato 21 Novembre<br />

1987 il gruppo <strong>di</strong> otto <strong>di</strong> cui io facevo parte,<br />

venne or<strong>di</strong>nato dal Car<strong>di</strong>nale Ugo Poletti,<br />

nostro padre <strong>di</strong> venerata memoria, la<br />

comunità del <strong>di</strong>aconato <strong>di</strong> <strong>Roma</strong> veniva a<br />

contare circa una ventina <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>aconi</strong> or<strong>di</strong>nati<br />

che con una quin<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> aspiranti<br />

formavano il gruppetto <strong>di</strong> trentacinquequaranta<br />

persone che una volta a settimana, il<br />

Venerdì, si ritrovavano ad animare il<br />

cortiletto e soprattutto il muretto dell'antica<br />

<strong><strong>di</strong>aconi</strong>a <strong>di</strong> San Teodoro al Palatino sede<br />

allora del Centro Diocesano per il Diaconato<br />

Permanente e per i Ministeri Istituiti.<br />

Erano quelli anni eroici che io chiamo del<br />

"laboratorio" in quanto, visti i numeri e<br />

l'assoluta mancanza <strong>di</strong> modelli a cui riferirci,<br />

guidati dalla saggia e <strong>di</strong>screta presenza del<br />

Simonetta Cinguino<br />

Delegato episcopale per il <strong>di</strong>aconato Don<br />

Francesco Peracchi e l'altrettanta saggia ma<br />

irruenta azione dell'allora Padre oggi<br />

Vescovo Luca Brandolini, andavamo<br />

sperimentando il cammino <strong>di</strong> formazione per<br />

gli aspiranti e can<strong>di</strong>dati oscillando tra: lezioni<br />

magistrali impartite dal P. Brandolini;<br />

interventi su specifici argomenti richiesti a<br />

vari responsabili degli Uffici del Vicariato<br />

(come non ricordare gli<br />

interventi/lezioni/sollecitazioni dell'allora<br />

<strong>di</strong>rettore della Caritas <strong>di</strong>ocesana don Luigi Di<br />

Liegro!); le forme seminariali <strong>di</strong><br />

approfon<strong>di</strong>mento sia guidate (ricordo per<br />

tutte il seminario sul Servo <strong>di</strong> Jahwé guidato<br />

dalla Prof. Bruna Costacurta) che autogestite<br />

<strong>di</strong>videndoci in piccoli gruppi nei pochi<br />

ambienti <strong>di</strong>sponibili e guidati da <strong><strong>di</strong>aconi</strong> già<br />

- 5 - segue a pag. 6


or<strong>di</strong>nati; e l'esperienza preziosissima dei<br />

miniritiri del Sabato pomeriggio centrati su<br />

Adorazione Eucaristica, Me<strong>di</strong>tazione e<br />

Celebrazione esemplare <strong>di</strong> una parte della<br />

Liturgia delle Ore (Vespro, Ufficio delle<br />

Letture); non ultime le "verifiche a caldo"<br />

delle celebrazioni appena concluse con<br />

l'evidenziazione dei punti problematici e<br />

delle possibili soluzioni. Tempi eroici <strong>di</strong>cevo<br />

che piano piano si sono evoluti verso la<br />

forma attuale <strong>di</strong> cammino formativo<br />

strutturato, sistematizzato per venire incontro<br />

alle esigenze <strong>di</strong> crescita del numero e dei<br />

documenti della Chiesa. E' in questo iter<br />

formativo della comunità che molti <strong>di</strong> noi<br />

della classe '87 (la metà del gruppo) sono<br />

inseriti come Formatori mentre gli altri sono<br />

inseriti in servizi <strong>di</strong>retti al Vescovo o alla<br />

<strong>Diocesi</strong>. Credo che nessuno <strong>di</strong> noi otto<br />

avrebbe mai immaginato dove il Signore lo<br />

avrebbe portato, il massimo delle nostre<br />

aspirazioni era poter esercitare il ministero in<br />

Parrocchia. Per la maggioranza <strong>di</strong> noi così<br />

non è stato perché presto siamo stati chiamati<br />

a ricoprire incarichi sia all'interno della<br />

comunità del <strong>di</strong>aconato sia a livello<br />

<strong>di</strong>ocesano.<br />

Era inimmaginabile che due <strong>di</strong> noi avrebbero<br />

dovuto servire la Chiesa attraverso la<br />

esperienza della "plantatio ecclesiae" cioè<br />

garantire una presenza or<strong>di</strong>nata in comunità o<br />

in via <strong>di</strong> costituzione (è la mia esperienza a<br />

Colle Salario oggi Parrocchia <strong>di</strong> S.Giovanni<br />

della Croce, ove sono andato in assenza<br />

totale <strong>di</strong> presbitero mandato dal Car<strong>di</strong>nale<br />

per la cura pastorale in attesa del Parroco) o<br />

in comunità prive attualmente del Parroco (è<br />

l'esperienza attualmente in corso <strong>di</strong> Giancarlo<br />

Palazzi a Bassano in Teverina <strong>Diocesi</strong> <strong>di</strong><br />

Civita Castellana). Altri del nostro gruppo<br />

ricoprono il compito importantissimo e<br />

delicatissimo della formazione teologicopastorale-liturgica<br />

dei nuovi aspiranti al<br />

<strong>di</strong>aconato (Umberto, Giovanni, Armando e<br />

Antonio) oltre che il compito formativo per i<br />

Ministeri Istituiti (Giovanni e Umberto) o la<br />

cura della vita liturgica nella nostra<br />

Cattedrale (Antonio). Altri poi sono<br />

impegnati nelle strutture <strong>di</strong>ocesane o a<br />

servizio <strong>di</strong>retto del Vescovo nelle segreterie<br />

- 6 -<br />

personali (Umberto) o nella pastorale<br />

(Oreste e Armando). In questi anni abbiamo<br />

anche dovuto corrispondere alle richieste <strong>di</strong><br />

aiuto nella formazione che ci sono pervenute<br />

dalle Chiese sorelle <strong>di</strong> Latina e <strong>di</strong> Civita<br />

Castellana alle quali alcuni <strong>di</strong> noi hanno dato<br />

un contributo nel loro iter formativo degli<br />

aspiranti al <strong>di</strong>aconato (Giovanni, Umberto,<br />

Antonio).<br />

Tante sono le cose che vengono alla mente<br />

che sono accadute in questi quin<strong>di</strong>ci anni,<br />

anni <strong>di</strong> "grazia" belli e impegnativi in cui<br />

abbiamo visto accrescersi e strutturarsi la<br />

nostra Comunità <strong>di</strong>ocesana del Diaconato,<br />

alcuni nostri fratelli sono nel frattempo<br />

maturati per il cielo (Amedeo, Luigi, Tullio,<br />

Giulio, Peppino, Giampaolo, Angelo) altri<br />

sono stati chiamati ad incarichi importanti<br />

nella Chiesa (è il caso <strong>di</strong> Mons. Brandolini<br />

oggi Vescovo), altri ci hanno affiancato e<br />

sostenuto con nuova forza (Mons. Apicella e<br />

i Sacerdoti del Coor<strong>di</strong>namento) ma uno è<br />

rimasto sempre al nostro fianco e ci ha<br />

sempre accompagnati e quando è stato il caso<br />

anche richiamati e soprattutto sostenuti con<br />

la sua presenza <strong>di</strong>screta, ferma, stimolante e<br />

paterna intendo don Franco al quale va tutta<br />

la nostra riconoscenza e il nostro affetto.<br />

Il giorno 21 Novembre scorso, quin<strong>di</strong>cesimo<br />

anniversario della nostra or<strong>di</strong>nazione,<br />

abbiamo voluto celebrarlo in maniera<br />

particolare riunendoci sulla tomba dell'amato<br />

Car<strong>di</strong>nale Poletti per celebrare il Vespro poi<br />

ci siamo riuniti per raccontarci la nostra<br />

storia e celebrare l'Eucarestia <strong>di</strong><br />

ringraziamento al Signore insieme con don<br />

Franco e Mons. Apicella nella cappella della<br />

Fiducia. I sentimenti e i ricor<strong>di</strong> passati nel<br />

nostro cuore sono in<strong>di</strong>cibili ma soprattutto vi<br />

erano quelli della gratitu<strong>di</strong>ne al Signore, <strong>di</strong><br />

ricordo affettuoso per coloro che ci sono stati<br />

e ci sono <strong>di</strong> guida e <strong>di</strong> aiuto e <strong>di</strong> rinnovati<br />

sentimenti <strong>di</strong> fraternità tra noi fratelli <strong>di</strong><br />

or<strong>di</strong>nazione e tutti quelli che il Signore vuole<br />

aggiungere alla nostra fraternità <strong>di</strong>aconale<br />

me<strong>di</strong>ante la sacra or<strong>di</strong>nazione.<br />

Antonio Cappelli


DIECI ANNI FA ... È ACCADUTO QUALCOSA...<br />

Dieci anni fa, durante gli esercizi spirituali svolti<br />

insieme a Gabriele Buccarella Basilio Mussolin,<br />

Ennio Salzillo, e Rodolfo Somalvico per prepararci a<br />

ricevere l'Or<strong>di</strong>ne Sacro del Diaconato, Don Franco ci<br />

chiese <strong>di</strong> scrivere una lettera al Car<strong>di</strong>nal Vicario, nella<br />

quale venissero riportati i nostri sentimenti, le nostre<br />

gioie, le nostre trepidazioni ed i nostri propositi.<br />

Certamente l'idea <strong>di</strong> Don Franco ci trovò un po'<br />

spiazzati, perché quanto ci veniva chiesto sembrava <strong>di</strong><br />

non facile realizzazione. Comunque, ciascuno <strong>di</strong> noi<br />

scrisse la propria lettera, rivelatasi poi molto preziosa<br />

per il nostro ministero. Rileggendo la mia, prima <strong>di</strong><br />

consegnarla a Don Franco, pensai che avrei potuto<br />

scriverne una simile alla Comunità a cui appartengo<br />

per il giorno in cui sarei stato accolto in Parrocchia<br />

come <strong>di</strong>acono, l'8 <strong>di</strong>cembre 1992, festa<br />

dell'Immacolata Concezione. Così feci. In essa<br />

espressi le sensazioni <strong>di</strong> allora, peraltro con<strong>di</strong>vise dai<br />

fratelli <strong>di</strong>ventati <strong><strong>di</strong>aconi</strong> insieme a me. Eccone il testo:<br />

"Carissimi fratelli, dopo 5 anni <strong>di</strong> preparazione<br />

spirituale e teologica, il 21 Novembre scorso sono<br />

stato or<strong>di</strong>nato <strong>di</strong>acono e torno in mezzo a voi<br />

arricchito <strong>di</strong> questo ministero, che mi pone al servizio<br />

<strong>di</strong> questa Comunità parrocchiale.<br />

È questo un tempo <strong>di</strong> grazia e bene<strong>di</strong>co il Signore che<br />

istante per istante manifesta la sua bontà facendomi<br />

vedere nel profondo del mio cuore le 'gran<strong>di</strong> cose che<br />

ha fatto in me l'Onnipotente'. Egli mi ha tratto dalla<br />

fossa della morte, e con braccio potente mi conduce<br />

dentro la Pasqua <strong>di</strong> Cristo.<br />

L'abbondante parola <strong>di</strong> questi ultimi tempi sta<br />

causando quello svuotamento <strong>di</strong> me stesso, necessario<br />

per la mia conversione quoti<strong>di</strong>ana e per godere la<br />

Risurrezione <strong>di</strong> Cristo in mezzo alla mia famiglia, ai<br />

miei fratelli, agli amici, ai colleghi, ai miei studenti, a<br />

tutti coloro che incontrerò.<br />

Questo tempo è un tempo pre<strong>di</strong>sposto da Dio stesso e<br />

quin<strong>di</strong> prezioso, in cui mi sto rendendo conto dei miei<br />

limiti, della inadeguatezza per svolgere questo<br />

meraviglioso ministero, ma anche della grande<br />

misericor<strong>di</strong>a e dell'amore <strong>di</strong> Dio per me e per voi ai<br />

quali sono mandato come <strong>di</strong>acono. Di questo ne sono<br />

certo, perché Egli è fedele, sempre.<br />

Per me camminare nella via del Signore vuol <strong>di</strong>re non<br />

aver paura <strong>di</strong> offrire la mia vita come Lui, Servo<br />

obbe<strong>di</strong>ente, che sulla croce rivelò l'amore <strong>di</strong> Dio che<br />

vince la morte. Sono anche certo che il demonio si<br />

presenta sul cammino della croce e che cerca <strong>di</strong><br />

fermarmi con i suoi inganni, ma il Signore risorto 'mi<br />

in<strong>di</strong>cherà i sentieri della vita, gioia piena nella sua<br />

presenza, dolcezza senza fine alla sua destra'.<br />

Per questo, cari fratelli, sono gioioso <strong>di</strong> essere il vostro<br />

servo in Cristo, gioisco <strong>di</strong> questa comunità che io amo<br />

così com'è, e chiedo al Signore <strong>di</strong> mantenermi<br />

obbe<strong>di</strong>ente, povero e casto insieme a mia moglie, ai<br />

miei figli, per essere segno dell'amore <strong>di</strong> Dio in mezzo<br />

ai poveri, soprattutto a coloro che non riconoscono <strong>di</strong><br />

aver bisogno <strong>di</strong> Dio e sono senza speranza.<br />

Chiedo anche al Signore <strong>di</strong> annunciare la Pasqua <strong>di</strong><br />

- 7 -<br />

Cristo a tutti perché, ogni giorno, insieme possiamo<br />

gridare <strong>di</strong> giubilo e <strong>di</strong> vittoria: 'La destra del Signore<br />

ha fatto mera-viglie, la destra del Signore si è<br />

innalzata, la destra del Signore ha fatto meraviglie'.<br />

Insieme a voi tutti voglio rendere grazie al Signore per<br />

quanto mi ha fatto.<br />

All'inizio del nuovo ministero, si hanno sensazioni<br />

paragonabili a quelle vissute du-rante il viaggio <strong>di</strong><br />

nozze: tutto è bello, ci sono tanti progetti, idee,<br />

momenti da con<strong>di</strong>videre e certo non manca<br />

l'entusiasmo. Si tratta <strong>di</strong> un tempo sicuramente<br />

prezioso, pre<strong>di</strong>sposto da Dio per meglio conoscere la<br />

comunità, i fratelli che ti accolgono con stima ed<br />

affetto anche se, spesso, non sono pienamente<br />

consapevoli <strong>di</strong> che cosa rappresenti e significhi il<br />

ministero del <strong>di</strong>aconato all'interno della Chiesa.<br />

Tuttavia, più il tempo passa, più lo Spirito Santo<br />

permette loro <strong>di</strong> scoprire in pieno la tua identità, per<br />

con<strong>di</strong>videre insieme a te la vita <strong>di</strong> fede.<br />

Sicuramente, insieme alle gioie c'è anche la prova. Il<br />

posto che ti spetta in quanto il <strong>di</strong>acono è il più umile, il<br />

meno appariscente. Nel corso degli anni ho maturato<br />

la convin-zione che essere ultimo significa non aver<br />

paura <strong>di</strong> offrire la propria vita come Cristo, Servo<br />

obbe<strong>di</strong>ente. In questo cammino mi ha aiutato non<br />

poco la protezione della Vergine San-tissima, verso la<br />

quale nutro una filiale e tenera devozione, e che, con il<br />

suo "Ecce Ancilla Domini" rappresenta un esempio<br />

splen<strong>di</strong>do <strong>di</strong> totale abbandono alla volontà <strong>di</strong>vina. Di<br />

fronte alle incomprensioni all'interno della Comunità,<br />

ai fallimenti, agli inganni del demo-nio, il Signore mi<br />

ha in<strong>di</strong>cato "i sentieri della vita, gioia piena nella sua<br />

presenza e dolcezza senza fine alla sua destra".<br />

Nell'ambito del lavoro, in questi <strong>di</strong>eci anni ho avuto<br />

l'occasione <strong>di</strong> portare l'an-nuncio della Verità, della<br />

Pasqua <strong>di</strong> Cristo, non solo ai poveri <strong>di</strong> pane e <strong>di</strong> vestiti,<br />

ma anche ai poveri più poveri, coloro che non<br />

riconoscono <strong>di</strong> aver bisogno <strong>di</strong> Dio, sono senza<br />

speranza, portati dal laicismo imperante a fare "la<br />

professione dell'appartenenza a se stessi e basta", nella<br />

<strong>di</strong>abolica presunzione <strong>di</strong> un'autonomia totale da Dio<br />

Padre, considerato inutile. La mia grande speranza è<br />

quella <strong>di</strong> poter gridare un giorno insieme a loro: "La<br />

destra del Signore ha fatto meraviglie, la destra del<br />

Signore si è innalzata, la destra del Signore ha fatto<br />

meraviglie".<br />

Vorrei chiudere con un'esortazione fraterna a tutti<br />

coloro i quali stanno percorrendo la strada verso il<br />

<strong>di</strong>aconato: siate sempre pervasi da spirito <strong>di</strong><br />

franchezza, abbandonate ogni ipocrisia e ogni<br />

compromesso con la mentalità mondana. È quanto,<br />

sia io che gli altri quattro <strong><strong>di</strong>aconi</strong> or<strong>di</strong>nati con me,<br />

abbiamo cercato costantemente <strong>di</strong> fare e da tale<br />

atteggiamento sono scaturiti per noi indubbi vantaggi<br />

a livello personale e frutti quanto mai fecon<strong>di</strong> per il<br />

nostro apostolato.<br />

Franco Sabelli


UN PELLEGRINAGGIO SULLE ORME DI SAN PAOLO<br />

IL pellegrinaggio in Turchia, sulle orme <strong>di</strong><br />

San Paolo, <strong>di</strong> quattro <strong><strong>di</strong>aconi</strong> (Francesco<br />

Mattiocco con Antonella, Mario Francioni<br />

con Vittoria, Roberto Di Lello e Pippo<br />

Romeo con Francesca), due sacerdoti ed<br />

alcuni pellegrini, accompagnati da S.E.<br />

Mons. Vincenzo Apicella, è stato un viaggio<br />

pieno <strong>di</strong> ammirazione per la bellezza dei<br />

luoghi e le preziosità archeologiche e ci ha<br />

coinvolto emotivamente.<br />

In questa terra l'apostolo Paolo portò<br />

l'annunzio del Vangelo, in questa terra venne<br />

Giovanni il <strong>di</strong>scepolo pre<strong>di</strong>letto recando con<br />

sé Maria la Madre che Gesù gli aveva<br />

affidato dalla croce, da qui Giovanni ha<br />

inviato le lettere alle sette Chiese dell'Asia<br />

Minore.<br />

Qui sono stati celebrati i primi concili<br />

ecumenici (Nicea, Efeso, Costantinopoli,<br />

Calcedonia), per mezzo dei quali la Chiesa<br />

ha approfon<strong>di</strong>to la propria fede ed in questo<br />

luogo hanno vissuto e testimoniato la propria<br />

fede i gran<strong>di</strong> padri cappàdoci della Chiesa<br />

(Basilio <strong>di</strong> Cesarea, Gregorio <strong>di</strong> Nissa,<br />

Gregorio <strong>di</strong> Nazianzo) i quali insieme a<br />

Giovanni Crisostomo hanno lasciato alla<br />

Chiesa pagine <strong>di</strong> profonda dottrina teologica.<br />

Al ricordo <strong>di</strong> questi nomi sentivamo salire in<br />

noi non solo un senso <strong>di</strong> ammirazione e<br />

gratitu<strong>di</strong>ne ma anche <strong>di</strong> inadeguatezza per<br />

come oggi vive il cristianesimo.<br />

Nella terra dei Padri cappadoci abbiamo<br />

ammirato con stupore le chiese rupestri dove<br />

si è sviluppata al loro tempo una fervida vita<br />

monastica ed una partecipata fede cristiana,<br />

Il battistero nella Basilica <strong>di</strong> san Giovanni ad Efeso Silva<br />

testimoniata, anche dalle case scavate nella<br />

roccia lavica dove vivevano i cristiani <strong>di</strong><br />

quell'epoca e dalle città sotterranee dove si<br />

rifugiavano per sfuggire alle incursione degli<br />

arabi e dove, ci sembrava, spinti<br />

dall'immaginazione, <strong>di</strong> toccare con mano<br />

lungo dei cunicoli che immettevano nei locali<br />

sotterranei la fatica, la trepidazione e l'amore<br />

per il Vangelo <strong>di</strong> Cristo.<br />

E come non provare sconcerto entrando nella<br />

ex chiesa <strong>di</strong> Santa Sofia a Istanbul, costruita<br />

da Giustiniano per emulare il tempio <strong>di</strong><br />

Salomone e prima trasformata in moschea e<br />

poi in museo?<br />

Come non restare stupiti entrando nella<br />

Chiesa <strong>di</strong> San Salvatore in Chora, oggi<br />

museo, ammirando i mosaici bizantini che<br />

come un documentario ci illustrano tutta la<br />

storia della salvezza così come oggi la<br />

leggiamo nelle Sacre Scritture?<br />

In questo museo si possono vivere<br />

chiaramente i due perio<strong>di</strong>: quello bizantino e<br />

quello ottomano.<br />

In tutti i posti che abbiamo visitato si nota la<br />

massiccia presenza <strong>di</strong> minareti in<strong>di</strong>canti che<br />

l'Islamismo è fortemente presente.<br />

Le parole del Nunzio Apostolico, cui<br />

abbiamo fatto visita, ci hanno reso edotti<br />

sulla situazione precaria in cui oggi versa la<br />

Chiesa Cattolica, osteggiata fortemente nel<br />

suo compito missionario.<br />

Anche l'incontro ad Istanbul con un sacerdote<br />

salesiano <strong>di</strong> origine veneta ma con<br />

citta<strong>di</strong>nanza turca, ci ha confermato la<br />

precarietà in cui vive la Chiesa in quei<br />

territori, ma dalle sue parole è emersa anche<br />

una certa fiducia nell'evangelizzazione con<br />

meto<strong>di</strong> adeguati al contesto attuale.<br />

Con <strong>di</strong>verse sfumature abbiamo appreso che<br />

sono pochi i cristiani e viene da pensare,<br />

come una tentazione, che il sangue versato<br />

dai martiri (Ignazio e Policarpo) e le fatiche<br />

<strong>di</strong> Paolo e Giovanni, siano andate perdute.<br />

Ma i tempi <strong>di</strong> Dio non sono i nostri tempi, ed<br />

è fondata e ra<strong>di</strong>cata la nostra speranza che<br />

presto in queste terre, con l'aiuto dello Spirito<br />

Santo, tornerà la fede in Cristo Salvatore del<br />

mondo.<br />

A prescindere dal rammarico, siamo<br />

entusiasti del viaggio sotto ogni profilo:<br />

- 8 - segue alla pagina seguente


culturale, storico e spirituale, molto bene<br />

animato dalla guida turca e da Francesco<br />

Mattiocco, quale tour leader per conto<br />

dell'Opera <strong>Roma</strong>na Pellegrinaggi, il quale,<br />

insieme al nostro vescovo, ci ha illuminati<br />

sulla testimonianza e la ricchezza <strong>di</strong> dottrina<br />

dei padri cappàdoci facendoci vivere forti<br />

momenti <strong>di</strong> spiritualità.<br />

A ciò hanno fortemente contribuito le<br />

celebrazioni liturgiche nelle cappelle che<br />

abbiamo avuto la gioia <strong>di</strong> visitare, in primo<br />

luogo le Chiese rupestri nella valle <strong>di</strong><br />

Göreme, uniche al mondo per l'architettura,<br />

le decorazione e gli affreschi, fatti oggetto<br />

purtroppo della furia vandalica ed iconoclasta<br />

da parte dei residenti fanatici, che però hanno<br />

mantenuto l'antico splendore <strong>di</strong> gioielli, dono<br />

<strong>di</strong> una natura plasmata dalla fantasia <strong>di</strong> Dio.<br />

Certo dalla Terra Santa si ritorna con<br />

entusiasmo, mentre da qui si ritorna un po'<br />

sconcertati e pensosi ma non scoraggiati<br />

perché la nostra fede ci sorregge e ricor<strong>di</strong>amo<br />

come il Signore nell'Apocalisse ha detto e<br />

<strong>di</strong>ce alla Chiesa <strong>di</strong> Efeso attraverso le parole<br />

<strong>di</strong> Giovanni: "…. Non avete l'amore dei<br />

primi tempi….. ritornate ad essere come<br />

prima…." Ap. 2,4-5.<br />

DIACONI, DIACONESSE ET CETERA...<br />

Coloro tra noi che hanno un in<strong>di</strong>rizzo internet<br />

hanno ricevuto da me tre messaggi: uno lo scorso<br />

29 settembre e gli altri il 19 e il 20 ottobre, riguardanti<br />

notizie circa i lavori della Commissione Teologica<br />

Internazionale relativamente al <strong>di</strong>aconato. Poiché<br />

l'argomento non solo è <strong>di</strong> interesse generale, ma può<br />

offrire lo spunto per alcune riflessioni, proviamo a<br />

parlarne ora tutti insieme.<br />

La restaurazione del <strong>di</strong>aconato come "proprio e<br />

permanente grado della gerarchia" ha ovviamente<br />

suscitato, circa l'identità del <strong>di</strong>acono, molte questioni<br />

che si possono collocare su due livelli: la ricerca<br />

teologica e le decisioni del Magistero; la prima<br />

costituisce il substrato sul quale si appoggiano poi le<br />

seconde. Così la Congregazione per la Dottrina della<br />

Fede ha richiesto alla Commissione Teologica<br />

Internazionale <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are varie questioni riguardanti il<br />

<strong>di</strong>aconato. Tale commissione, presieduta "ex officio"<br />

dal Card. Ratzinger e composta <strong>di</strong> trenta membri <strong>di</strong><br />

ventisei <strong>di</strong>verse nazioni (Australia, Belgio, Brasile,<br />

Canada, Cile, Egitto, Filippine, Francia, Germania,<br />

Giappone, Gran Bretagna, In<strong>di</strong>a, Irlanda, Italia,<br />

Libano, Messico, Nigeria, Olanda, Polonia,<br />

Portogallo, Scan<strong>di</strong>navia, Slovenia, Spagna, Svizzera,<br />

Ungheria, USA) e <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti scuole <strong>di</strong> pensiero<br />

teologico, ha de<strong>di</strong>cato più <strong>di</strong> cinque anni alla ricerca<br />

storica e dottrinale sugli argomenti che le erano stati<br />

richiesti e finalmente il 27 settembre scorso ha emesso<br />

un comunicato nel quale si annunciava che, nella<br />

riunione che avrebbe avuto luogo in Vaticano dal 30<br />

settembre al 4 ottobre, sarebbe stato votato il testo<br />

finale con le conclusioni dello stu<strong>di</strong>o.<br />

Naturalmente questa notizia ha suscitato vivo interesse<br />

Mario Francioni e Pippo Romeo<br />

in vari ambienti, con il desiderio <strong>di</strong> conoscere qualcosa<br />

circa il contenuto delle suddette conclusioni, come<br />

<strong>di</strong>mostrato anche dalle risposte al mio primo<br />

messaggio, che mi chiedevano maggiori dettagli.<br />

Debbo confessare che ho fatto qualche tentativo <strong>di</strong><br />

procurarmi ulteriori informazioni, ma mi sono<br />

scontrato con un muro impenetrabile: come era<br />

preve<strong>di</strong>bile, la deontologia imponeva che, in una<br />

questione tra Congregazione e Commissione, venisse<br />

usata la massima riservatezza, impedendo che<br />

trapelasse qualsiasi in<strong>di</strong>screzione; i risultati dello<br />

stu<strong>di</strong>o andavano trasmessi soltanto a chi aveva<br />

commissionato lo stu<strong>di</strong>o stesso.<br />

Qualche giorno dopo, però, esattamente il martedì 8<br />

ottobre accadde un fatto nuovo: l'autorevole giornale<br />

cattolico francese "La Croix" pubblicò la notizia che,<br />

secondo lo stu<strong>di</strong>o della Commissione Teologica<br />

Internazionale, la questione dell'or<strong>di</strong>nazione <strong>di</strong>aconale<br />

delle donne rimaneva aperta. Questo fatto provocò<br />

come reazione un comunicato della Commissione in<br />

data 18 ottobre, nel quale, smentendo la notizia<br />

giornalistica, venivano resi noti due importanti risultati<br />

dello stu<strong>di</strong>o sul <strong>di</strong>aconato.<br />

Il primo è che, secondo la Commissione, le <strong>di</strong>aconesse<br />

ricordate nell'antica tra<strong>di</strong>zione ecclesiastica non<br />

possono essere assimilate ai <strong><strong>di</strong>aconi</strong> or<strong>di</strong>nati. A<br />

sostegno <strong>di</strong> tale conclusione il P. Cottier, segretario<br />

della Commissione, notava che sia il rito <strong>di</strong> istituzione,<br />

sia le funzioni esercitate dalle <strong>di</strong>aconesse le<br />

<strong>di</strong>stinguevano dai <strong><strong>di</strong>aconi</strong> or<strong>di</strong>nati.<br />

Il secondo risultato, a mio avviso più importante, è che<br />

lo stu<strong>di</strong>o della Commissione ha riaffermato l'unità del<br />

sacramento degli Or<strong>di</strong>ni Sacri. "La <strong>di</strong>stinzione - reca il<br />

- 9 - segue a pag. 10


comunicato del 18 ottobre - tra il ministero dei vescovi<br />

e dei presbiteri, da una parte, e quello dei <strong><strong>di</strong>aconi</strong>,<br />

dall'altra parte, è tuttavia racchiusa dentro l'unità del<br />

sacramento degli Or<strong>di</strong>ni Sacri."<br />

Il comunicato poi concludeva con tre precisazioni: 1) è<br />

prerogativa del Magistero pronunciarsi su tutta la<br />

questione tenendo conto della ricerca della<br />

Commissione; 2) questa ha de<strong>di</strong>cato più <strong>di</strong> cinque anni<br />

all'approfon<strong>di</strong>mento storico e teologico; 3) lo stu<strong>di</strong>o è<br />

stato intrapreso su richiesta della Congregazione per la<br />

Dottrina della Fede.<br />

Fin qui, la cronistoria della vicenda. Ma cosa <strong>di</strong>re del<br />

<strong>di</strong>aconato femminile? E' una questione che si agita da<br />

parecchio tempo ed è spesso strettamente collegata a<br />

quella del sacerdozio femminile. Per trattarne<br />

adeguatamente l'evoluzione storica ed inquadrarne<br />

sistematicamente le argomentazioni occorrerebbero<br />

uno spazio che questo foglio non può offrire ed una<br />

competenza che l'estensore <strong>di</strong> questa nota non ha. La<br />

questione risente indubbiamente anche degli<br />

estremismi femministi e del protagonismo <strong>di</strong> qualche<br />

prete che ha lasciato il ministero, ma non è da<br />

sottovalutare neppure il fatto che, sia pure in forma<br />

dubitativa e antecedentemente a precise prese <strong>di</strong><br />

posizione del Magistero, la questione del presbiterato<br />

ed ancor più del <strong>di</strong>aconato delle donne veniva<br />

<strong>di</strong>battuta in ambienti <strong>di</strong> sicura ortodossia cattolica.<br />

Come esempio del primo tipo si può portare il caso <strong>di</strong><br />

Johannes Maria Wijngaards, nato in Indonesia da<br />

famiglia olandese nel 1935, or<strong>di</strong>nato presbitero nel<br />

1959, che dopo l'or<strong>di</strong>nazione ha stu<strong>di</strong>ato al Pontificio<br />

Istituto Biblico e alla Pontificia Università Gregoriana,<br />

è stato missionario in In<strong>di</strong>a, ma nel 1982 ha lasciato il<br />

ministero (ha "dato le <strong>di</strong>missioni", come lui <strong>di</strong>ce).<br />

Costui ora da Londra mantiene un sito web dal<br />

programmatico titolo "donne-prete", visitato, nei primi<br />

mesi <strong>di</strong> quest'anno da una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> circa 500 persone<br />

al giorno. Come esempio del secondo tipo si può<br />

C’È. ALLORA USIAMOLO!<br />

Ci riferiamo al nostro sito web (avete notato che l'in<strong>di</strong>rizzo viene da questo numero<br />

riportato in testata?).<br />

Abbiamo pensato <strong>di</strong> utilizzarlo per facilitare il lavoro <strong>di</strong> tutti, rendendo <strong>di</strong>sponibili in<br />

rete i "Quaderni del <strong>di</strong>aconato", cioè la riproduzione degli insegnamenti ricevuti nel corso<br />

delle giornate <strong>di</strong> ritiro o <strong>di</strong> formazione, e che verranno messi a <strong>di</strong>sposizione dalla buona<br />

volontà dei "registratori" e dei "trascrittori".<br />

Sarà così possibile e facile consultare i vari "Quaderni", o copiarli sul proprio computer,<br />

o stamparli <strong>di</strong>rettamente su carta …<br />

E per chi non <strong>di</strong>sponesse <strong>di</strong> un computer? Allora sarà sempre <strong>di</strong>sponibile il nostro<br />

Segretario <strong>di</strong>acono Filippo Romeo (Pippo), che potrà fornirvene a richiesta una copia,<br />

come sempre.<br />

- 10 -<br />

invece citare il documento pubblicato nel 1971 dalla<br />

Conferenza Nazionale dei Vescovi degli Stati Uniti<br />

"Diaconi permanenti negli Stati Uniti: istruzioni per la<br />

loro formazione e il loro ministero", nel quale si può<br />

leggere, ai nn.168 e 169: "Le <strong>di</strong>scussioni in corso sulle<br />

<strong>di</strong>mensioni teologiche del ministero dovrebbero essere<br />

condotte considerando il Cristiano e non soltanto il<br />

Cristiano maschio. Gli attuali servizi compiuti dalle<br />

donne, sia secolari che religiose, spesso potrebbero<br />

essere resi in maniera più efficace se svolti all'interno<br />

dell'ufficio <strong>di</strong> <strong>di</strong>acono."<br />

Da quanto accennato sopra, ho ricavato l'impressione<br />

che tutte le <strong>di</strong>scussioni partano da due punti: la pari<br />

<strong>di</strong>gnità della donna e che cosa "fa" il <strong>di</strong>acono. Sulla<br />

prima, evidentemente "non ci piove". Ma ha senso<br />

prendere come punto <strong>di</strong> partenza cosa "fa" il <strong>di</strong>acono?<br />

avrebbe senso chiedersi quali cose "fa" il vescovo e<br />

non potrebbe "fare" un presbitero, per delineare la<br />

figura del vescovo? certamente no. Allora possiamo<br />

forse concludere che manca ancora, dopo tanti anni<br />

dalla Lumen Gentium, un'approfon<strong>di</strong>ta riflessione<br />

teologica su cosa "è" il <strong>di</strong>acono. Speriamo che qualche<br />

luce venga quando potranno conoscersi i risultati dello<br />

stu<strong>di</strong>o della Commissione Teologica Internazionale,<br />

ma in ogni caso rimarrà sempre parecchio lavoro da<br />

svolgere. Ovviamente è un lavoro che spetta ai teologi,<br />

ma credo che noi abbiamo il compito <strong>di</strong> fornire loro<br />

materiale grezzo su cui lavorare. Durante gli anni del<br />

nostro ministero ciascuno <strong>di</strong> noi ha certamente<br />

intravisto, attraverso gli eventi che si sono succeduti<br />

nel tempo, quale fosse il progetto del Signore nel<br />

mandarci la vocazione; proviamo allora a fissare le<br />

nostre idee, a <strong>di</strong>re, pensando a ciò che "abbiamo fatto",<br />

chi invece "siamo". Nei nostri incontri potremmo<br />

confrontarci, affinare le nostre idee e così ottenere due<br />

scopi: migliorare il nostro ministero e fornire un bel<br />

dossier ai teologi.<br />

Valerio Cimagalli


AGGIORNAMENTO DEL NOSTRO SITO TELEMATICO.<br />

Ènostra intenzione fare in modo che il sito telematico dei <strong><strong>di</strong>aconi</strong> romani (raggiungibile<br />

attualmente tramite gli in<strong>di</strong>rizzi "www3.chiesacattolica.it/<strong>di</strong>ocesi/roma_altre_aree/<strong><strong>di</strong>aconi</strong>"<br />

oppure "www.<strong>di</strong>ocesiinrete.com") sia per quanto possibile sempre aggiornato ed utile a chi lo<br />

esplora per cercarvi notizie ed informazioni.<br />

Per questa ragione, ci sembrerebbe cosa buona aumentare il numero delle notizie che appaiono<br />

nell'elenco dei <strong><strong>di</strong>aconi</strong> e <strong>di</strong> coloro che sono in formazione, che attualmente riporta nome e cognome<br />

del <strong>di</strong>acono/formando e della moglie, la data <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nazione, il Settore, la Prefettura, la Parrocchia e<br />

la città <strong>di</strong> appartenenza.<br />

Vogliamo allora proporvi <strong>di</strong> far apparire le informazioni che seguono - e che sono già <strong>di</strong>sponibili<br />

all'interno della comunità del <strong>di</strong>aconato attraverso l'elenco <strong>di</strong>stribuito ed aggiornato dalla nostra<br />

Segreteria - anche all'esterno del nostro ambito:<br />

· In<strong>di</strong>rizzo privato (via e CAP)<br />

· Numero del telefono <strong>di</strong> casa, ed eventuale telefono portatile<br />

Inoltre, proponiamo <strong>di</strong> inserire anche le seguenti ulteriori informazioni:<br />

· In<strong>di</strong>rizzo telematico <strong>di</strong>retto (eventuale)<br />

· Impegno <strong>di</strong> lavoro (da in<strong>di</strong>care in maniera generica, ad es. insegnante, operaio, impiegato<br />

privato, impren<strong>di</strong>tore, ex-qualcosa per i pensionati …)<br />

· Impegni/Incarichi in Parrocchia<br />

· Impegni/Incarichi in <strong>Diocesi</strong><br />

· Altre responsabilità connesse al ministero (il tutto da in<strong>di</strong>care in maniera sintetica).<br />

Ci sembra però giusto che - anche nel rispetto delle leggi sulla riservatezza - la pubblicazione <strong>di</strong> tali<br />

informazioni venga autorizzata in maniera esplicita e specifica da ciascuno <strong>di</strong> noi. Per questa<br />

ragione, invitiamo tutti coloro che intendono far apparire le notizie sopra accennate a restituire<br />

copia della scheda pubblicata qui <strong>di</strong> seguito, apponendo una firma accanto al dato <strong>di</strong> cui si intende<br />

autorizzare la pubblicazione, e fornendo le informazioni richieste. Il tutto può essere rapidamente<br />

consegnato alla nostra Segreteria, che provvederà a raccogliere i dati forniti ed a trasmetterli alla<br />

Redazione.<br />

Va da sé che tutto ciò che appare sul sito può venire in qualunque momento mo<strong>di</strong>ficato o<br />

cancellato, se ciò è desiderato dall'interessato.<br />

Ovviamente, nell'elenco del sito appariranno solo le informazioni fornite da coloro che sono a ciò<br />

interessati. Nelle corrispondenti caselle degli altri, apparirà un trattino od un segno grafico analogo,<br />

che starà ad in<strong>di</strong>care che quella particolare informazione non è - almeno per il momento -<br />

<strong>di</strong>sponibile.<br />

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -<br />

Io sottoscritto ________________________________ richiedo che le seguenti informazioni<br />

appaiano nel sito telematico del <strong>di</strong>aconato romano:<br />

Informazione Dato che apparirà Firma/sigla<br />

In<strong>di</strong>rizzo privato Ve<strong>di</strong> elenco pubblicato dalla Segreteria _______________<br />

Telefono <strong>di</strong> casa Ve<strong>di</strong> elenco pubblicato dalla Segreteria _______________<br />

Telefono portatile Ve<strong>di</strong> elenco pubblicato dalla Segreteria _______________<br />

In<strong>di</strong>rizzo posta elettronica _________________________ _______________<br />

Impegno <strong>di</strong> lavoro _________________________ _______________<br />

Incarichi in Parrocchia _________________________ _______________<br />

Incarichi in <strong>Diocesi</strong> _________________________ _______________<br />

Altre responsabilità <strong>di</strong>aconali _________________________ _______________<br />

- 11 -<br />

Altre notizie possono essere riportate sul retro.


SAN LORENZO DIACONO ROMANO<br />

L’icona costituisce l’home page del nostro sito<br />

“www3.chiesacattolica.it/<strong>di</strong>ocesi/roma_altre_/<strong><strong>di</strong>aconi</strong>”<br />

dove la troveremo illustrata in tutti i suoi dettagli<br />

Dipinta per la Comunità del Diaconato romano da Giovanna Grimal<strong>di</strong>

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